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Il karate tradizionale prevede tecniche e colpi su punti del corpo che sono proibiti nelle arti marziali moderne. Arti marziali ridotte a coreografie per intrattenere il pubblico o a vincere gare, non a riportare a casa la pelle dopo uno scontro con avversari armati. L'errore consiste nel voler paragonare il nuovo con il vecchio senza però avere mai visto il vecchio in azione. Se si considerano le arti marziali moderne così come sono state strutturate e limitate, non avrebbero nessuna possibilità di sopravvivenza nel passato. Le arti marziali che sono arrivate fino ai giorni nostri hanno superato TUTTE le prove. Quelle che non ci sono riuscite sono sparite. Se oggi possiamo ammirare alcuni stili del passato è stato grazie alla loro efficacia. Anche il karate dovrebbe essere annoverato tra le arti marziali, o metodi di combattimento, che hanno superato la prova del tempo. Ma il karate ha subito tali e tanti cambiamenti che non si può più dire che sia il karate di Okinawa. È un'altra cosa. Se Machida avesse studiato con Matsumura o Azato avrebbe una opinione diversa. Dice le cose che dice perché ha conosciuto il karate voluto dai giapponesi. Basico, elementare e sportivo. Con i kata svuotati di tutto. Che vengono utilizzati solo per lo spettacolo. Non sono più i contenitori di segreti e informazioni che erano nel passato. È facile criticare quello che non si conosce. I combattimenti oggi avvengono con dei limiti enormi. Non esistono le leve articolari che mettevano in posizione l'avversario per essere ucciso con una lama, o per essere colpiti su un punto vitale. Oggi il combattente ha le protezioni, e le mani chiuse. Come se avesse dei moncherini. E prende in considerazione solo i colpi. Ignorando completamente le altre tecniche. Come se una arte marziale fosse composta solo di calci e pugni. Chi guarda le arti marziali moderne lo fa solo per il semplice divertimento. È un totale ignorante. Non ha nessuna idea di cosa sia un'arte marziale. E forse neanche gli interessa saperlo. Gli interessa solo lo spettacolo. E a chi pratica interessa solo fare contento lo spettatore. Quello che dice Machida si basa sull'ignoranza, e sulle SUE esperienze, e non su una conoscenza totale e approfondita. Machida NON È un praticante di un'arte marziale. E solo uno sportivo che utilizza calci e pugni. In un contesto reale, contro più avversari avrebbe seri problemi. Ma la massa questo non riesce a capirlo. E considera quelli come Machida, modelli da seguire, e che praticano vere arti marziali. Commettendo un grossolano errore. Infatti, sono veramente pochi quelli che praticano le vere arti marziali. La massa si illude di praticarle e viene ingannata molto facilmente. Perché il loro obiettivo non è la sopravvivenza, ma la fama. Con la differenza che la sopravvivenza ti permetteva di affrontare QUALSIASI avversario. Mentre la fama ti permette di affrontare SOLO avversari alla tua portata. E i commenti sotto sono la riprova di una conoscenza dell'attuale e non del passato.

Come ben sai sono le federazioni e di conseguenza i maestri che hanno sempre smerdato l'ambiente. Oggi è solo show di marziale ci sarà sempre meno, sta già diventando fitness e se vogliamo parlare di cinture finchè gli esami saranno fatti senza la presenza di commissioni direttamente della federazione vedremo 13 enni con la nera. Questa è la diretta conseguenza del declino di quest'arte, non potendo più insegnare ad un praticante a piantare un mae geri nel plesso solare o un gyaku tzuki in faccia, devi attirare ragazzini se no chiudi e fare attenzione che non gli vengano le vesciche ai piedi, se no i genitori si scompensano. Diventerà come amici di maria....

Il mio maestro ad esempio non ama i maestri che parlano troppo. Io credo che in fondo chiunque si faccia il sedere a fare il maestro con autoconsapevolezza, curiosità, voglia di imparare e di trasmettere con testa e cuore il karate non può essere un cattivo maestro, anzi. Inoltre anche lo stesso Funakoshi credeva che il karate do non dovesse rimanere fermo nel tempo, ma evolversi con le esigenze a cui il praticante di oggi deve rispondere... non mi aspetterei altro perciò che le nuove generazioni di maestri abbiano dei valori e delle visioni diverse rispetto ad alcuni punti di vista (un esempio a caso tra i tanti: i tatuaggi) che nel mondo di oggi per molti stanno diventando obsoleti. Ad ogni modo questo è un mio personale punto di vista, spero solo che possa essere utile al confronto, come personalmente è stato molto utile per me ascoltarla. Osu

Sono un ex praticante di karate(terzo dan). Mi ricordo gli insegnamenti di Contarelli in cui bisognava immaginare un foglio di carta sotto il tallone. Ora pratico il taiji e riesco a capire alcuni principi. Tenere il tallone basso in una posizione con il peso sulla gamba anteriore impone alla mente di sostenere la parte yang anteriore con la parte yin posteriore evitando di essere trascinato in avanti. In un passo all'indietro un piccolo passo in avanti permette di spostare la mente in avanti mentre si fa un passo indietro, fermando l'intenzione di chi attacca

Grazie maestro! Sei eccellente ed accurato nel tuo insegnamento!

No comment.con Fedez....

The belt cannot cover the kanji on the wall

Bellissimo video.

Ho fatto karate con il maestro Shirai ...devo dire che era troppo duro caratterialmente con chi praticava questa arte marziale amatorialmente. Per quanto riguarda la gente che frequenta questo tipo di sport sono convinto che aspettino solo il momento di fare a botte. Mi scuso perché non voglio offendere nessuno ritengo che i migliori maestri umanamente siano quelli Italiani

Era umano e sorrideva al contrario di altri blasonati maestri giapponesi che erano estremamente severi

La sfida non c'è stata quindi.... non si saprà mai il risultato. Certo è che Valerà aveva iniziato un percorso nella contattistica e quindi si era abituato a portare e ricevere colpi a pieno contatto. Nello Shotokan questo manca. Poi se il maestro Shirai non ha accettato per etichetta (non "sporcarsi" con quello che veniva considerato un buzzurro come Valerà) oppure non ha accettato "nascondendosi" dietro al discorso di etica non lo sapremo mai. Sicuro è che la limitazione del contatto fisico pregiudica fortemente la resa in un contesto a pieno contatto. Poi molti tifano l'uno o l'altro (e si vede dai commenti) per via di un certo fanatismo che viene inculcato in certi dojo, dojo dove si osanna la propria disciplina e soprattutto si disprezza tutto il resto del panorama marziale e contattistico. All'età di 14 anni ho conseguito il mio primo dan di shotokan, poi nella mia vita ho praticato altre discipline e posso dire che c'è da imparare da tutte e grande errore è disprezzare a priori. Ottimo video, oss !

Contro il maestro Oyama non so se bruce lee avrebbe prevalso in un'ipotetico combattimento

Lo ricordo ancora: “Dojo come Chiesa. Tu sangue naso? Testa alta. Dico io puoi andare”. Quanti lividi e quanti ricordi.

Grande maestro! Ricordo ripeteva sempre "la tecnica. La tecnica"

Diverse arti marziali, soprattutto cinesi, hanno posizioni tirate e le persone non vanno incontro a questi problemi. Non è che nello Shotokan il danno lo ha fatto eliminare la parte propriamente marziale, con tutte le basi di rafforzamento propedeutico del corpo? Shaolin, Wu Dang, Tai Chi stile Chen, non vanno in contro a questo tipo di problemi. Le arti marziali cinesi hanno tutte delle basi di QiGong, gli Shaolin il Tong zi Gong, il karetè di Okinawa i katà della respirazione. Secondo me nello Shotokan si manda semplicemente il corpo sotto stress con l'esplosività prima che quest'ultimo sia realmente in grado di sopportarla.

Lo shotokan è il karate voluto da Itosu per le scuole di Okinawa, e che Funakoshi ha divulgato in Giappone. Ma il primo maestro di Funakoshi è stato Anko Azato (allievo di Sokon Matsumura, colui da cui parte il karate (tode) ad Okinawa). Perché Funakoshi in Giappone decise di divulgare lo stile di Itosu, che chiamò shotokan per poterlo mascherare? Perché il Giappone si stava preparando per la guerra, e l'invasione dei territori dell'Asia. Funakoshi aveva studiato i concetti filosofici di Confucio. Ed era fermamente convinto dei suoi valori. Non avrebbe MAI insegnato il vero karate, quello appreso da Azato, e anche dallo stesso Matsumura per un breve periodo, che aveva nel suo bagaglio tecnico tecniche di kyusho jutsu (colpi sui punti vitali). Tecniche che Matsumura aveva appreso nel suo soggiorno nel tempio Shaolin, con lo stile della gru bianca. E che poi insegnò ai suoi allievi ad Okinawa. Tra i quali Azato, e lo stesso Funakoshi. Quindi Funakoshi conosceva il kyusho jutsu. Ma la sua formazione filosofica e morale gli impedì di insegnare tecniche che potevano causare la morte, in modo così leggero. Un conto era utilizzarle per salvare la propria vita o quella di qualcuno che la rischiava; e un conto sarebbe stato insegnarle a dei soldati per uccidere in guerra in modo sistematico. Lo shotokan ha tre fondamentali lacune: la prima è che è uno stile basico (proprio perché doveva essere insegnato a dei bambini); la seconda è che è stato svuotato di tutti i suoi contenuti, proprio dagli stessi giapponesi per poterlo inserire nel butokukai, e poterlo definire giapponese; la terza è che con Nakayama, uno dei più mediocri personaggi apparsi nel mondo del karate e un pessimo praticante, il karate diventa sportivo. Quindi, lo shotokan che milioni di persone praticano è il karate scolastico di Itosu divenuto sportivo con Nakayama e la creazione della JKA. È per questo motivo che i giapponesi non conoscono il karate. E il fatto che non sanno spiegare i kata ne è la dimostrazione. La storia del karate, e la sua anima, risiede nei kata. È il kata che ci racconta il karate. Ma se non si conosce il kata non si potrà mai sapere cosa è in realtà il karate. E non è certo con lo shotokan che lo si potrà comprendere. O con tutti quegli improvvisati usciti dalla JKA che qualcuno chiama ignorantemente e servilmente, con decine di inchini e centinaia di ossequiosi Oss, maestri. Vantandosi di avere ricevuto da loro cinture e diplomi. Ignoranti che seguono altri ignoranti. L'apoteosi della stupidità e del servilismo. Questo è il karate oggi.

Come si possono considerare maestri, personaggi come Kase, Shirai, Kanazawa e tutti quelli sfornati da quella fucina di improbabili che è la JKA. Solo l'ignoranza nei confronti del karate, e il patetico servilismo che da subito è stato dimostrato ai giapponesi. Senza averli MAI, neanche una volta, messi in discussione e alla prova. Dimenticare un kata è la prova che lo si conosce solo dai suoi gesti a memoria. Ma non se ne conosce la sua anima, la sua essenza. I giapponesi non conoscono il karate. Né tantomeno i kata. Sono stati proprio loro a pretendere che venissero svuotati di tutto, come condizione imposta per poter inserire il karate nel butokukai, e accettarlo come arte marziale giapponese, perché al loro interno contenevano gli insegnamenti dei maestri cinesi. Con quale pretesa vanno in giro per il mondo a cercare di spiegare i kata? Solo una manica di fessi ignoranti può credere che i giapponesi conoscano il karate e i kata.

Nel karate esiste una sola tecnica veramente utile ed efficace ed è il mawashi geri. Parlo con cognizione di causa e con riconoscenza, perche l'ho usato con successo in varie situazioni molto critiche. Tutto il resto mi.sembra inutile, a.cominciare dai pugni, che non fatebbero del male neppure ad una mosca.

Certo a lui il karate non gli piace. A lui piace slinguettarsi con i........ 😂

No mai ,solo per parare

🥋ho 37 anni e abbandonai il karate a 18 per altri stili .Avevo praticato 4 anni intensi e ancora penso che sono stati gli anni più belli ! Anche un po’ nostalgico . Penso che il Karate serve alla nuova generazione per imparare autocontrollo e rispetto e non abbandonarsi alla violenza gratuita . A colpire e fare male siamo capaci tutti ma essere forti sapendo combattere e vincere senza perdere se stessi, è un altra faccenda.

Maestro, karate è ordine. Basta insegnare la lotta ai lupi, il mondo è pieno di praticanti della lotta, che picchiano ragazzi e padri di famiglia, solo se li guardi storto. Da qualche parte hanno imparato, forse andrebbero valutati non solo dalla capacità del combattimento, ma anche come persone. I violenti si allenino da soli se vogliono.

Shirai è Shirai, uno dei veri Grandi del vasto mondo del karate

A quei tempi c’era un certo Rocky marciano… mi chiedo chi tra i 2 l’avrebbe spuntata… a mio parere non poteva competere con pugili di quel calibro

Io non sento di reputare migliore un maestro, nei confronti di un altro per la notorietà e i meriti attribuitogli, è una questione di visione e preparazione e di grande spirito. Ho conosciuto maestri decantati con orificienze, conosciuti, che non erano nemmeno la metà dell iffacacia di altri, semi sconosciuti. Molte volte persone con potenzialità molto elevate sono restii ad esibirsi o pubblicizzarsi troppo, non per questo sono meno bravi. Se volete un esempio cinematografico, per non tirare in ballo maestri, guardate "il mio nome è nessuno" di Sergio Leone,centra in pieno ciò che dico. Oss.

Ci sono solo queste risposte, si è persa la marzialita', il rispetto, la dignità, basta fare punto, certi personaggi, non capiscono niente, non solo di Karate Do, perché è questo che intendo, come via anche spirituale, ma nella vita in generale non hanno capito nulla. Oss.

Dovresti togliere il Video il Maestro Tamaccaro è mancato poco tempo fa'. Lo porterò sempre nel ❤️Grande Maestro e persona generosa.

No no dici giusto è lo spirito giusto da samurai guerriero

Sono delle generazioni,precedenti e considero karateka eccellenti, nel tradizionale, chi conquista posti in alto, nel kata e nel kumite, li considero più completi, il kata, è allenamento alla perfezione a vuoto, ma poi, si deve dimostrare nel kumite, sensi della distanza, intuizione, capacità nel variare le tecniche, ma di fronte ad un avversario,il coraggio, e la mente di fronte ad un avversario. Un ultima cosa, questi ragazzi sono, nei kata, molto belli e veloci, ma molte tecniche le trovo smozzicate, per la velocità, sacrificano parte della tecnica,un altra cosa che ho notato è che vincono kata, che come doti atletiche c'è ne sono meno, ad esempio un kata Unsu, un Ganka ku. non possono essere paragonati a livello di difficoltà come certi kata di altri stili, che hanno molte tecniche di braccia e 4 calci bassi, ok, la velocità, la bellezza, ma la difficoltà, dove la mettiamo? Cmq è certo che d ammirare l impegno. Oss. 🙏❤️

grazie mille ne conoscevo 3/4 di maestri..vedrò i video dei maestri che non conosco, ho anche i libri di nakayama

Volevo sapere se c è un video di questo incontro mi piacerebbe vederlo?

CONFERMO

Sempre al pallido mi ricordo un particolare dopo il kata il maestro Kase fece tre saltelli al termine del kata per tornare al punto di di partenza. Ci fu un ovazione.

I kata migliorano la postura ed il modo di portare i colpi. In un contesto reale o di gabbia, devono essere adattati al contesto dove alla fine dei conti si utilizzano colpi/tecniche come le vogliamo chiamare, che derivano sempre da essi. Per la lotta a terra è un altro discorso. In un contesto reale, non si dovrebbe mai finire a terra, perchè non è detto che sia uno solo l'avversario, mentre in una gabbia, uno esperto ti porterebbe facilmente a terra dove se non si ha dimestichezza la vedrei dura.

Io c'ero al Palalido quella sera e ho assistito sl trionfo da tanti inaspettato di Flavio. Flavio è stato perfetto, ha vinto meritatamente senza se e senza ma. In tutta onestà ma è una mia opinione Valera quella sera era molto teso con una espressione del viso strana e non era il Valera che abitualmente conoscevo. Ma resta una mia opinione. Comunque sua grandissimo Flavio. Ciao amico mio ovunque tu sia

Se qualcosa non funziona la colpa è sempre del praticante mai del maestro

Ho saputo di maestri e agonisti che in strada le hanno buscate come si spiega?

Non è tutto oro quello che luce

Una piccola precisazione con il massimo rispetto.nel kyokushin ci sono i Kata,non sono infiniti ma neanche pochi.bel video,osu❤

nello shito ryu chiamiamo Uchi Uke e Soto Uke come ad Okinawa

Come giustamente fai notare è la versione Shotokan che aggiunge i tre saltelli. Gli stili più vicini al karate originale (di Okinawa) non li includono. Solo lo Shotokan ha questa fissa (ma fa parte dello stile, quindi è lecita) di tornare al punto di partenza, per completare la "forma perfetta". A me sembrano decisamente artificiosi, anche se in tanti si sono inventati giustificazioni di tecnica (incluso Abernethy, che peraltro è molto pratico) per consolare i praticanti. Penso che comunque il significato originale dei kata nello Shotokan sia andato perso, come dimostra il francamente inaccettabile bunkai con più avversari che attaccano con tecniche di karate: basterebbe studiarsi un po' di storia del karate e gli scritti di quelli che questi kata li hanno creati. Obiezione accettabile, comunque: tutto ciò che funziona va bene, dato che non c'è per definizione una codifica del bunkai. A me Chinte piace molto perché (come dice il nome) contiene tecniche inusuali che non vedi negli altri kata, e che fa capire quanto fosse "cattivo" il karate originale come sistema di difesa personale.

Con FIJLKAM l'ho portato per l'esame di 5° dan, ormai qualche anno fa, quindi viene considerato. Kanazawa, pur di provenienza Shotokan, ha più di una variante nei suoi kata: Meikyo, appunto Wankan, la chiusura di Jiijn, il mantenimento dei nomi originali di Gojushiho Sho e Dai (che ora nello Shotokan sono invertiti) fra qualli che mi vengono in mente

Hai pienamente ragione io per fare il 3 dan avrei dovuto fare un milione di stage avere tutti i timbri e poi andare a gaeta per tre giorni per fare esame e pagare un sacco di soldi (dalla Lombardia a gaeta non tutti se lo possono permettere )

Un grande uomo

I kata da gara poco hanno a che vedere con i kata originali. Devono essere sempre eseguiti come fa piacere ai giudici: piedino di qui, piedino di là, mano su. mano giù, etc. Lo stesso Maurino confessò in un seminario che in kata come gankaku gli italiani avevano trasformato gli yokogeri keage in kekomi perché sono più alti e più impegnativi tecnicamente. Ci sono infiniti esempi di come i kata da gara nel tempo sono stati modificati a seconda delle preferenze del momento dei giudici. Attualmente prevale la velocità, a scapito della completezza e correttezza della tecnica. Se guardate lo stesso Valdesi al rallentatore vedete come si mangiasse molte tecniche solo per essere più veloce

Solito discorso: una cosa è il karate sportivo (Shotokan per definizione su tutti), un'altra il karate. Non sono la stessa cosa. Il karate sportivo ha la sua piena legittimazione, il pregio di attirare nuove leve, di avere visibilità. Il karate (cioè quello di Okinawa) è un'altra cosa. Se fai karate sportivo devi seguirne le regole: niente prese, calci alti, niente calci sotto la cintura, praticamente solo due o tre tecniche che son quelle che pagano in punti. I kata diventano esercizi di abilità tecnica e interpretativa, belli a vedersi (più di com'erano!), ma privi del significato originale. Tutti i kata sono stati creati dal karate di Okinawa (salvo i nuovi stili, in qualche caso), dove avevano funzione di "manuali d'uso" e creazione di riflessi condizionati. Niente di bello, solo efficacia. Quindi c'è da fare una scelta: in qualche caso, per fortuna, un buon maestro riesce a insegnare entrambe le cose, ma non è facile. Quello che trovo ridicolo è il bunkai ad esempio mostrato nei kata a squadra: attaccanti con tecniche di karate (non previsti nel karate originale), in almeno due (non previsto dal karate originale) che attendono cortesemente il proprio turno (!!), spesso con reazioni che nel kata non ci sono ("tecniche nascoste"?? Ma veramente?)

Fondamentalmente deriva tutto dalla "giapponesizzazione" del karate. Il karate originale, di Okinawa, è stato molto modificato dal suo arrivo in Giappone. Da sistema di difesa personale è diventato uno sport, in particolare lo Shotokan: aumento delle distanze, attacchi che diventano parate, calci alti che non esistevano (l'unico kata in cui compare il mawashigeri è Unsu, e ce li ha messi Gigo Funakoshi), kata modificati per renderli esercizi tecnici più impegnativi (ma fini a se stessi) e spettacolari. Persino il salto in Heian Godan non c'era, come gli yokogeri in Nijushiho. Una volta accettato questo, non c'è ragione di stupirsi delle differenze tra il karate che ancora si pratica in Okinawa e quello che dal Giappone (JKA in primis) è arrivato in occidente.

Sono d'accordo con lui

io so da ciò che m ha detto il mio maestro davide michielan,( al ren bu kan karate treviso, mi alleno io) che la parata al chudan è principalmente per anticipare un kizami jodan...per il shuto uke il mio maestro invece m ha spiegato che deve essere veloce e potente perchè deve avere l obbiettivo di spezzare l attacco avversario,(nei fondamentali e in generale)

Nel 1970 il mio Sensei a Palermo era senisuke Mitzuya shito ryu