COME L'UNIVERSITÀ PUÒ DIVENTARE UN INCUBO | Marco Crepaldi

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  • Опубликовано: 17 окт 2024
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Комментарии • 285

  • @HikikomoriItalia
    @HikikomoriItalia  5 лет назад +13

    Ecco il video in cui rispondo ai vostri commenti: ruclips.net/video/MzejuoIRWXY/видео.html

  • @noel9197
    @noel9197 3 года назад +37

    Io sono laureato con 110 e lode in ing.meccanica. Vi assicuro che nonostante ce l’abbia fatta, l’università e mio padre mi hanno logorato l’anima. Ho una compagna, ho un lavoro, ho gli amici ma dentro mi sento un morto che cammina, non lo do a vedere dal vivo perché sono bravo a nascondere i miei stati d’animo ma questo è esattamente ciò che mi sento, per colpa dei ritmi universitari del passato, competizione smisurata tra i colleghi, le ansie che mi attaccava mio padre, e la paura di fallire ad ogni esame. La notte mi sveglio sudato perché sogno di essere bocciato e il costante pensiero di sentirsi un’ idiota buono a nulla.
    Ragazzi, badate non solo chi non ce la fa si sente come voi, anche persone come me che ce l’hanno fatta brillantemente possono finire in questo tunnel, quindi non date retta alle foto spensierate che si vedono su Instagram o Facebook alle cerimonie di laurea. Ogni persona dentro nasconde le proprie paure, le proprie incertezze e i propri insuccessi. E purtroppo capita pure che chi ce l’ha fatta, in realtà dentro la sua mente, ancora non ha superato gli anni difficilissimi dell’Università.

    • @vincenzozirino2062
      @vincenzozirino2062 Год назад +3

      Bellissimo commento 😉👏👏👏👍

    • @salvatorecapone1605
      @salvatorecapone1605 Год назад +4

      La tua storia è quasi identica alla mia (cambia solo il voto di laurea, c'é gente che mi critica perché ho preso "solo" 100/110, vedi un po in che società viviamo!). Mi sono laureato in appena 3 anni a 22 anni ma ero cosi stanco e svuotato degli esami, delle urla dei miei genitori, dello stress, che ho rinunciato a iscrivermi alla Magistrale! Molti mi dicevano "perché ti sei fermato alla triennale? Altri due anni te li potevi pure fare!" ma io a quell'epoca ero cosi stanco dell'università che non ci volevo più tornare neanche per salutare l'usciere all'ingresso, altro che farmi altri 2 anni, sarebbero stati come 2 secoli! Non ce l'avrei mai fatta! Ero stanco e demotivato! Già il terzo anno della triennale avevo avuto un calo di rendimento, superando gli ultimi esami con voti bassi che accettavo come oro colato, poi mi laureai nella sessione di ottobre, proprio pochi giorni prima dell'inizio delle lezioni del nuovo anno accademico! Magari se mi fossi laureato a luglio avrei potuto riposarmi ad agosto e le cose sarebbero andate diversamente, ma laurearsi il 13 ottobre e il 15 ottobre riprendere le lezioni del nuovo anno per me all'epoca era follia!

  • @davimatte0
    @davimatte0 6 лет назад +362

    Io ho iniziato ad isolarmi nel periodo dell'università, mi sono iscritto ad informatica a Genova e ho trovato un ambiente super competitivo e divisivo, dove gli stessi professori stimolavano gli alunni ad ostacolarsi e non aiutarsi a vicenda, vantandosi del loro "divide et impera". Alla richiesta di spiegazioni, via mail in privato, per una data di consegna cambiata dal professore e quindi da me mancata, la risposta del suddetto è stata una mail generale a tutti gli studenti del corso dove diceva "che non sarebbero state accettate consegne in ritardo così chi gli ha scritto imparava a consegnare puntuale". A più riprese un altro professore ci diceva "eh, dovrei mandarvi contro gli studenti di Pavia, ma vi farebbero a pezzi perché voi siete scarsi e loro sono bravissimi", lo stesso che aveva inventato un metodo tipo graduatoria studiata per metterci uno contro l'altro. Un altro professore se ne usciva con frasi del tipo "eh, ma se non capite questa cosa andate a farvi un giro, guardate che bella giornata". Sarò stupido, sarò debole, sarò uno sfigato, ma questi comportamenti mi hanno, subdolamente, ucciso dentro. Non sopporto più gli ambienti "esclusivi", dove tutti puntano ad escluderti, a scremare e a farti fuori se non reggi la marcia, cosa che ho trovato essere la norma all'università, sia tra i professori che gli alunni. Dopo quell'anno di inferno, durante il quale ho sofferto di crisi di panico, ho fatto un anno e mezzo a Lingue, ma ho fallito di nuovo....

    • @ozartride3836
      @ozartride3836 5 лет назад +29

      Davide non so come ti sta andando, ma da quello che ho capito l'università non fa per te, perché si in genere e un ambiente di merda, se vuoi un mio consiglio vai a lavorare, smetti di dare importanza a chi ti sta intorno che sanno parlare, la realtà e diversa, inizia a lavorare trova delle passioni e coltivale in autonomia, inizi a mettere soldi da parte, e poi avrai magari costruisci un negozio tuo.
      Spesso quelli migliori all'università escono e risultano finiti perché sono andati avanti a botte di culo e così via.

    • @Hypnos157
      @Hypnos157 5 лет назад +47

      Stessa identica esperienza. Per questo decisi di non frequentare più i corsi e dare solo gli esami studiando da casa. La gente che bazzica nelle università è per la maggior parte feccia

    • @LoscoX
      @LoscoX 5 лет назад +34

      @@ozartride3836 ma non ti rendi conto di aver pacificamente detto la stessa cavolata che stava criticando degli altri professori? Credo che la persona a cui ti rivolgervi aveva più bisogno di consigli e aiuti su come migliorare per fare in modo che le ostilità maggiori non li siano più un problema, che qualcuno che lo demoralizzasse ancora di più.

    • @ozartride3836
      @ozartride3836 5 лет назад +14

      @@LoscoX ho detto solo quello che penso, ne ho visti molti di ragazzi/e che rimangono intrappolati dietro all'università per anni,che gli dovrei dire a uno che non riesce ad andare avanti con quel tipo di studio?o che rimane bloccato dietro i libri per 2 anni in più? Tranquillo che va tutto bene puoi migliorare l'impegno paga?
      Scusa ma secondo me queste sono stronzate, se uno non riesce a ingranare all'università meglio che smetta di sprecare il suo tempo li, mentre vede il tempo che passa e soldi e idee che se ne vanno, tanto non muori di certo se la smetti.

    • @LoscoX
      @LoscoX 5 лет назад +6

      @@ozartride3836 vero, del fatto che è meglio che uno si dia da fare in un altro modo che stare per anni a non riuscire a risolvere nulla, di contro, è ancor più vero, che la difficoltà di una persona verso lo studio, sta più nelle conoscenze e nelle competenze che ha già, prima dell'iniziare a studiare che nella neurologia di esso. Per cui la soluzione migliore sarebbe trovare appunto la soluzione al problema principale (che come dicevo prima sarà molto probabilmente di tipo di competenze e fattori sociali ambientali) dell'individuo che impedisce il corretto proseguire degli studi e metterla in pratica.

  • @comevivereadimpatto0102
    @comevivereadimpatto0102 6 лет назад +233

    A volte si sprofonda anche ad età più avanza. Io ho sprofondato a 30 anni. Niente amici da una vita e ora non ce la faccio più a relazionarmi con gli altri. E' ora di piantarla di insegnare alla gente di non perdere tempo. Bisogna capire che non tutti siamo uguali. C'è chi ci mette di più e chi di meno per laurearsi o per raggiungere i propri obiettivi della vita!

    • @Erika-pc6vx
      @Erika-pc6vx 2 года назад

      Pensa io che ho quasi 22 anni

    • @nafets98lool44
      @nafets98lool44 2 года назад +1

      @@Erika-pc6vxio 23 compiuti oggi... quando mi chiedono l'età mi vergogno di rispondere.

    • @mafra1396
      @mafra1396 2 года назад +2

      Finalmente qualcuno che nnon ragiona per luoghi comuni! Anche se questo significa non trovarsi a proprio agio nella società!

    • @donvalve2257
      @donvalve2257 7 месяцев назад

      Anche se 5 anni dopo, e probabilmente non la leggi, volevo solo dirti che hai perfettamente ragione, per me è stato il lavoro l'ambiente tossico, e il non sapere di essere autistico e adhd, ed essere stato costretto a vivere come un neurotipico fino ai 36, non sono Hikikomori perché ho imparato a uscire da solo, a fare tante cose da solo, hobby, passioni, ma se non fossi stato forzato a fare le cose con i ritmi neurotipici, e avessi seguito di più i miei ritmi e le mie "stranezze, diversita" avrei vissuto l'adolescenza e la giovinezza piu serenamente, ma non importa più ormai, ho imparato così che noi possiamo contare solo su noi stessi, se ci aspettiamo qualcosa dagli altri stiamo freschi.

  • @apollogtp108
    @apollogtp108 4 года назад +118

    Ero il migliore della classe (si, mooolto umile sono). Sono uscito dall'esame di stato con (quasi) il massimo dei voti, pure in ginnastica mi difendevo. Si ero sopra i 90 kg, ma difendevo voti ben oltre la sufficienza anche li. Mi iscrivo ad Ingegneria Meccanica, e come altrimenti se non con mille aspettative mie, dei miei parenti e di alcuni amici già dentro in quel ateneo. Dopo neanche 10 mesi, sono scappato come un cane. Sono riuscito si e no a superare un pre-test analisi 1. Inutile dire che sono caduto in depressione, e in quell'occasione ho sfiorato i 100 kg (sono 1.78m, non era proprio il massimo diciamo). Una depressione completamente nel mio stile: silenziosa, introversa, acida, logorantemente silenziosa. Contando pure che in quel periodo, mi sono separato: avevo una ragazza, che mi ha lasciato poco prima dell'annullamento dell'università, e da li a cascata, tutte le ragazze del mio gruppo di amici con cui uscivo, hanno iniziato a guardarmi diversamente, inconsistente, percepivo il loro senso di opacità nei miei confronti. Il lieto fine c'è: mi sono iscritto ad un ITS, mi hanno riconosciuto l'anno di università, ho fatto il corso di due anni nella metà del tempo. Pur di recuperare e non perdere altro tempo, ho fatto il doppio delle ore settimanali, praticamente come alle superiori, mattino e pomeriggio tutti i giorni. Ho dovuto recuperare, tanto, anche gli ITS non sono delle passeggiate. L'unico momento alto, dove ho capito che studiare non è tutto, e che forse ho sbagliato in passato impostazione mentale, è stato il viaggio di due settimane in lingue. Nel rush finale, ho superato molte persone, che erano li normalmente iscritti, e li ho superati quasi tutti! 99 su 100. Poco importa, mi terrò almeno 1 motivo per fare sempre meglio. Si, il lieto fine c'è: dopo 1 mese esatto dal diploma ho trovato lavoro, sempre a tempo determinato, ma non mi posso assolutamente lamentare, visto i tempi in cui viviamo. Quello che mi ha spinto a continuare, nel continuare ad inseguire lo studio, e il mio sogno, che non scriverò qui, è stato la ferma convinzione, che fosse più importante continuare ad analizzare i problemi, cambiare ed affrontarli, piuttosto solo che riconoscerli. Vorrei lasciarvi poi, con la frase che mi ha tirato su di morale non poche volte in vita mia: "Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di andare avanti che conta." Sir. Winstone Churchill.

    • @Mark-en8ub
      @Mark-en8ub 3 года назад +2

      Grazie di cuore per averci raccontato la tua esperienza 👍🏻

    • @kjmala3551
      @kjmala3551 3 года назад +3

      ho fatto l'ITS e ti posso assicurare che è stata una delle esperienze più belle della mia vita: ambienti accogliente, tutor cordiale, dopo 2 mesi dal diplomo sono stato assunto (come tirocinante ma con possibile assunzione). una delle poche volte che quando era venerdì alle 18 non volevo tornare a casa ma rimanere ancora a lezione, quando succede questo significa che stai facendo la cosa giusta

  • @nicolemaiorano2612
    @nicolemaiorano2612 4 года назад +45

    Non so se leggerai mai questo commento, ma ti dico solo una cosa GRAZIE.
    Mi sono sentita più che compresa!
    Sono stufa di sentirmi una nullità, semplicemente perché non ho la stessa motivazione o le stesse capacità organizzative dei miei amici/conoscenti/parenti. Io sono seriamente arrivata a mettermi in discussione come persona per questo fatto dell’università... ho paura di essere considerata una nullafacente (cosa che non sono mai stata, dato che sono il classico caso di ragazza che è sempre stata la prima della classe, ergo mi sono sempre fatta il mazzo per ottenere i meriti), a volte persino di affrontare l’argomento con i miei parenti o gli amici. Spesso resto chiusa in casa senza fare nulla... e perdo tempo così fissando il muro o distraendomi facilmente ... e quindi finisce che non solo non ho studiato, ma non ho fatto nemmeno qualcosa per godermi la mia esistenza.
    È ormai da svariati mesi che medito di abbandonare gli studi, perché non mi gratificano affatto... anzi vorrei cominciare a sentirmi utile per me stessa e sentirmi realizzata... cominciate a capire nel concreto cosa posso essere capace di fare nella vita... senza per forza avere un titolo che non so nemmeno se voglio.
    Non voglio sprofondare nel baratro dell’inazione.

  • @corago2472
    @corago2472 4 года назад +123

    Che bello che qualcuno abbia finalmente detto quello che penso da ormai 4 anni. L'università mi ha fatto sprofondare nella depressione e io stessa ho pensato di essere solo una pigra, ormai mi arrendo.

    • @federicoregarbagnati9851
      @federicoregarbagnati9851 4 года назад +5

      Ti capisco troppo bene

    • @calogerohuygens4430
      @calogerohuygens4430 4 года назад +10

      Perdonate l'osservazione cruda: l'università é un posto serio, per lo meno negli obbiettivi. Si diventa medici, ingegneri, insegnanti, avvocati, tutti ruoli di responsabilità a cui persone terze si affidano per questioni vitali. Se non reggete lo stress dell'università non potete immaginare lo stress che avrete sul lavoro. Quindi stringete i denti e imparate a rialzarvi, sennó lasciate perdere e cercate un lavoro che il mondo é grande sopratutto per i giovani.

    • @corago2472
      @corago2472 4 года назад +27

      @@calogerohuygens4430 non ti do torto ma non è del tutto come dici tu. Ho fatto diversi altri lavori nella mia breve vita, situazione che ho gestito bene e con vera gioia. C'è qualcosa di diverso nell'ambito lavorativo, infatti: il dovere imposto da chi è al di sopra di te, che può giudicarti, come minimo, o direttamente licenziarti. In molti lavori c'è anche il contatto con i colleghi o con i clienti che ti sprona. Ad ogni modo, a me lavorare è sempre piaciuto. E la frustrazione che cresce quando vedi vecchi compagni di scuola che non sono mai stati più intelligenti, più in gamba, più responsabili di te, che si laureano uno dopo l'altro mentre tu non sai ancora cosa fare della tua vita, quella fa male. Detto chiaro chiao: si laurea gente a cui non affiderei mai neanche il mio coniglio.

    • @corago2472
      @corago2472 4 года назад +4

      Per non parlare del fatto che chi esce da un liceo senza laurea non fa niente, o quasi. Certo, tanti talenti possono venire fuori comunque, anche da autodidatta, ma non è così per tutti.

    • @calogerohuygens4430
      @calogerohuygens4430 4 года назад +2

      @@corago2472 stai praticamente ammettendo che invidi chi si é laureato. La frustrazione viene a chi molla, non la provoca chi si laurea. Fallo anche tu, ci vuole volontà. Punto

  • @sippozs
    @sippozs 4 года назад +153

    L'università diventa un inferno anche a causa di problemi d'ansia (ansia sociale e disturbo d'ansia generalizzato nel mio caso)

    • @atenanike226
      @atenanike226 4 года назад +11

      Io ho l'ansia sociale e per me fare amicizia diventa complicatissimo, soprattutto quando inizi l università e ci sono persone che hanno già amici e gruppi. È psicologicamente frustrante.

    • @sippozs
      @sippozs 4 года назад +2

      @@atenanike226 ti capisco benissimo purtroppo

    • @shadowchaser9693
      @shadowchaser9693 4 года назад +2

      Idem

    • @stefanodamico8078
      @stefanodamico8078 3 года назад +8

      Logico, per come è fatta l'università con gli esami a scadenza, si sta sempre in ansia. Il tempo passa, non si lavora e non si superano gli esami. Alla fine è devastante

    • @lolciao3279
      @lolciao3279 3 года назад +4

      @@atenanike226 confermo. Io ne soffro tantissimo. Ora che ci sono gli esi online ancora di più, perché c'è gente che non conosco che ascolta ciò che dico,e nella mia testa si attiva il meccanismo di ansia che mi possano giudicare e prontamente mi ritiro agli esami.

  • @BohFra
    @BohFra 3 года назад +8

    Io ho raggiunto il livello di non avere nemmeno la più voglia (e la volontà) di dire o anche solo pensare alla mia situazione.
    In effetti scrivere questo commento è uno sforzo mentale importante. Come se dovessi scavare nella mia testa per cercare questi pensieri.
    La mia mente è vuota, il mio cuore pure ed io non ho più nulla da dire

  • @sergio3283
    @sergio3283 4 года назад +22

    Trovo molto stressante il clima universitario, molto più rispetto a quello del liceo anche per un fattore che secondo me è giusto menzionare e non è stato fatto: la famiglia. Penso che sia fondamentale avere una famiglia a casa che ti sostenga e ti dia conforto quando serve, ti faccia coraggio e faccia il tifo per te. Altrimenti se si vive in una situazione in cui i genitori si aspettano molto da te e, anche per loro ignoranza o presunzione, ritengono che tu non stia dando il meglio di te, e per esempio ti minaccino di toglierti dall'università (paradosso), senza capire che magari la facoltà (nel mio caso ingegneria) sia effettivamente difficile, si rischia di finire in una spirale in cui si aggiungono ansie per lo studio e paura di deludere che si riflettono in una mancata capacità di focus che compromette il rendimento, rendendo la cosa un circolo vizioso dal quale non si vede via d'uscita. Attualmente non vedo l'ora di riuscire a trovare la mia indipendenza, ma l'obiettivo sembra sempre più lontano quando non si ha tanto paura di andar male a un esame quanto doverlo spiegare ai genitori. Diciamo che questa è la situazione al centro dei miei pensieri attualemente.

  • @theCreativeAssemblymachinimas
    @theCreativeAssemblymachinimas 3 года назад +13

    Questo video purtroppo mi rappresenta appieno. Ho avuto una esperienza orribile a scuola dove nonostante me la cavassi bene mi ero trovato in un ambiente competitivo ed ostile fino al vero e proprio bullismo ed al mio isolamento intenzionale da parte altrui. Arrivo all'universita (ingegneria) con mille aspettative di "cambiare del tutto vita", sono timido e non riesco a socializzare, per questo semplice motivo smetto di andare a lezione, dove alcuni prof stronzi chiamano gli studenti alla lavagna per cui se perdi il filo rischi la pubblica umiliazione. Penso che se non fosse stato per questo avrei potuto farcela visto che son sempre stato bravo in matematica. Ad ogni modo smetto di frequentare e provo a studiare da me, quello ê l inizio della fine. Non riesco a trovare un metodo giusto, rifaccio sempre le solite cose e non do nessun esame. L anno dopo mi riscrivo ad ingegneria ma mi sento un fallito ed i miei mi consigliano di fare il famoso "servizio civile", perché "non si sa mai" che possa servire a qualcosa. Lo faccio, ovviamente non mi serve a nulla se non a perdere un altro anno, finisce e stop. Il terzo anno sono ancora piú depresso per il tempo perso, sono amareggiato, deluso da me stesso, mi iscrivo a giurisprudenza più per una mia idea di "cambiare totalmente stile di vita", diventare un "nuovo me" vincente, socievole e brillante che per interesse verso la disciplina. Il primo anno va, a stento, con molta fatica, stavolta mi costringo a non saltare una singola lezione nonostante la sensazione di isolamento sociale e proprio grazie a questo riesco a non perdermi per strada. Dimenticavo: i miei mi convincono di andare in altra città a vivere con coinquilini anche se nella mia dj nascita (Firenze) c era lkstesso identico corso. Altra cosa insensata dettata dalle solite frase fatte generalizzanti. Il secondo anno proseguo lo stesso corso tornando nella mia città di nascita anche per non pagare affitti inutili e perché avevo visto che il cambiamento atteso della mia vita sociale non c era stato affatto, allora tanto valeba non sprecare soldi. Questo secondo anno inizia ad essere ancora più duro del primo ma bene o male con alcune carenze riesco ad andare avanti. Tornando a casa mia la tendenza all isolamento aumenta, accentuata dal fatto che non lego con nessuno e sento l imbarazzo di vedere tutti i giorni gli stessi volti e non conoscere nessuno. Certo, mi capitasse ora me ne fregherei ma allora mi condizionava molto.
    Riesco a fare ancora più a fatica, costringendomi a frequentare tutte le lezioni controvoglia, anche il terzo anno, quasi in pari salvo due o tre esami. Poi dal quarto anno il baratro: devo fare gli esami vecchi e quelli nuovi, non riesco a seguire più, là difficoltà delle lezioni aumenta o forse sono io più de concentrato, mi limito a scrivere tutto ma non mi rimane in mente quasi nulla. Per gli esami vecchi nonostante siano cose che avevo studiato non mi sento mai preparato, sento di dimenticare sempre tutto e dover rinziiare da zero, essendo cose mnemoniche. Inizia il vero inferno. Inizio a rimandare gli esami, mi sento un fallito, appello dopo appello non riesco a preparare nessun esame, quel poco di metodo che aveva e che si basava sul seguire tutte le lezioni e scrivere tutto e sapere tutto quanto detto a lezione ê saltato e non riesco ad organizzarmi da solo. Provo a studiare sui libri e non mi rimane nulla. Provo a seguire le stesse lezioni già seguite e mi sento u fallito.
    Più mi sento un fallito più mi deprimo più mi deprimo più mi demotivo ed in questo modo perdo ben tre anni di vita senza fare un solo esame. Di solito ci si blocca al principio io mi blocco dopo tre anni.
    Passati questi tre anni di vuoto totale decido di salvare il salvabile e passare alla triennale e farmi convalidare gli esami dati. Anche quello ê molto più complicsto del previsto, perdo un sacco di esami fatti e mi ci vuole un anno e mezzo per fare quei pochi esami che mi mancavano, ma almeno a 29 anni riesco a laurearmi alla triennale.
    Però resto insoddisfatto perché non era quello che avrei voluto perciò dapprima provo ad iscrivermi nuovamente alla pubblica mente svolgo un praticantato che non mi interessa. Poi vedendo che ê impossibile fare le due cose assieme mi iscrivo ad una telematica e scopro ce posso fare esami uno dopo l altro in semplicità. Certo, mi rimane l amaro in bocca che ho studiato alla pubblica per quasi 4 anni e mi laureo alla telematica ma almeno concludo il girone infernale. Mi laureo e bon.
    Quindi a tutti voi che siete bloccati vi consiglio le telematiche,non c'è competizione sociale, ognuno fa per sé, gli esami sono in presenza forse poco più facili ma son sempre esami universitari...

  • @carlalamenza5700
    @carlalamenza5700 6 лет назад +45

    condivido appieno le tue considerazioni, caro Marco! Ovviamente le confronto su quello che,penso sia l'esperienza di mio figlio. In effetti lui si è riuscito a laureare a Bologna in informatica. Ma in realtà non credo che sia riuscito a instaurare dei rapporti sociali. So di qualche collega che voleva coinvolgerlo in qualche festa, ma temo che non abbia mai accettato. La selezione delle persone "frequentabili" è sempre stata per lui severissima.... Poi ha cominciato a fare un progetto con l'unico amico che aveva e nel quale hanno lavorato tantissimo ma non hanno avuto risposte positive.Poi litigio spaventoso col padre che non vive con noi. Crollo. Da due anni non esce più. Stasera però un mio amico (50 anni!!!) l'ha convinto ad andare a giocare a palla volo in spiaggia!!! Sono felice! Penso che la causa di questa decisione sia dovuta al fatto che mi sono imposta di essere più serena possibile e,dunque , in casa si respira meno tensione. Che fatica però, Marco! Ma sto imparando pure io! La parola resilienza mi si è impressa nella mente tipo superattack! Bisogna confidare sul fatto che ne usciremo rinnovatissimi!!!! e sopratutto persone migliori! Grazie a tutti!!!!

    • @marialasorella17
      @marialasorella17 5 лет назад +5

      Buona fortuna signora! É una grande mamma!

    • @Superboboz
      @Superboboz 5 лет назад +5

      ho letto per caso questo commento e mi chiedevo se oggi, dopo un anno, Marco sta meglio. Lo spero tanto!

  • @fernandapessoa1448
    @fernandapessoa1448 6 лет назад +80

    Video meraviglioso. Io purtroppo invece il dramma l'ho avuto al termine dell'università. Ho concluso gli studi senza grossi problemi con un solo anno fuori corso quindi alla fine niente di sconvolgente. Ma una volta che mi sono trovata a lavorare è iniziato il dramma, sono successe alcune piccole cose sul posto di lavoro ( piccole agli occhi di chiunque ne abbia parlato con me e mi abbia dato la sua opinione ma che per me sono state forme di enorme sofferenza) che mi hanno generato una vera e propria fobia lavorativa per cui mi sono dovuta licenziare e mi sono rinchiusa in casa per 7 mesi. Alla fine arriva la possibilità di un nuovo lavoro ma anche in questo caso ansia, angoscia, un dolore enorme che purtroppo mi hanno costretto ad abbandonare di nuovo tutto. Ormai sono a casa da altri 6 mesi e solo l'idea di riprovarci mi dà il vomito. Passo tutta la giornata a guardare serie tv, non esco più con nessuno e mi vergogno come una ladra, il pensiero di porre fine alla mia vita è sempre più presente soprattutto dopo questo secondo fallimento. Non so come uscirne sennon con la morte

    • @antoniorossi490
      @antoniorossi490 6 лет назад +15

      Sono stato un hikikomori per anni, ma adesso ho fatto molti passi in avanti, ho dei nuovi amici, una ragazza, mi sto per iscrivere all'università, a volte è ancora dura, la tentazione di chiudersi c'è ancora, ma tirò avanti e cerco di migliorare, se ce l'ho fatta io, che sono un concentrato di insicurezze, ce lapuoi fare anche tu, anch'io ho pensato al suicidio per molto tempo ma per fortuna nonl'ho fatto, non farlo neanche tu, ma stringi i denti e cerca di andare avanti, ce la puoi fare, con pazienza costanza otterrai anche tu dei miglioramenti, magari gradualmente ma ce la farai, ma fatti aiutare da qualcuno è molto importante avere qualcuno che ti aiuti, qualcuno di professionale, uno psicologo uno psichiatra uno psicoterapeuta. CORAGGIO!!

    • @and86rea19
      @and86rea19 6 лет назад +3

      Cesare G. Ciao, posso farti una domanda? qual'è stata la molla che ti ha spinto a ricominciare ad uscire e ad avere una vita sociale?
      Te lo chiedo perchè anche io non esco di casa e non ho vita sociale da molto tempo!

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  6 лет назад +13

      Grazie per i complimenti. Vorrei che Hikikomori Italia fosse già in grado di aiutarti concretamente, ma al momento dobbiamo, purtroppo, limitarci alla sensibilizzazione. Per provare a disinnescare i pensieri suicidari prova a utilizzare siti dedicati. Esistono tante associazioni valide. Te ne consiglio una: www.telefonospeciale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=30:autolesionismo&catid=2:uncategorised&Itemid=222

    • @antoniorossi490
      @antoniorossi490 6 лет назад +8

      E' stato un processo molto graduale, il fattore che ha contribuito di più è stata la separazione di fatto dei miei genitori, che litigavano sempre e che mi hanno educato tutti e due da fare schifo, proprio non li sopportavo insieme, mentre presi uno a uno riesco a reggerli, inoltre un fattore che mi ha aiutato è stato coltivare i miei interessi, nel mio caso è sopratutto la storia, ma potrebbe essere una qualsiasi altra cosa, un po alla volta mi è tornata la voglia di tornare a uscire, ma è stato un processo davvero molto graduale, inoltre c'era il problema che vivendo in un piccolo paese mi vergognavo a uscire e a far sapere la mia storia, quindi mi sono dovuto trasferire dall'altra parte d'Italia, altro vantaggio della separazione dei miei, ci sono state battute d'arresto e passi indietro ma la situazione un po alla volta ha preso una tendenza a migliorare, lo ripeto c'è voluto molto tempo.

    • @d.on.in.a
      @d.on.in.a 5 лет назад +18

      Ciao Fernanda. Io sono stata salvata dalla psicoterapia. I pensieri suicidi di insinuano semore di più, specialmente quando senti che nin c'è niente per cui rimanere in vita e soprattutto non c'è nessun modo per recuperare.
      Ho cominciato la terapia e, ti dirò, è stata una delle prime abitudini nuove che mi hanno spinta ad uscire di casa almeno una volta a settimana e a vedere una persona (il terapeuta non è un muro, con questa persona si instaura una vera e propria relazione umana).
      Man mano che la terapia è andata avanti mi sono ritrovata, senza neanche accorgermene, ad avere dei ritmi, delle amicizie, e i miei "problemi" sembrano essersi miracolosamente ridotti a una proporzione infinitesimale rispetto a prima, lasciando molto più spazio nella mia giornata e nella mia mente per le cose belle della vita. E sì, adesso mi sembra strano dirlo ma nella vita ci sono delle cose belle anche quando si è convinti al 100% che non sia così o che siano vere solo per gli altri.
      La mia terapia è cominciata nel 2018 e alla fine di quest'anno, anche se non si è ancora conclusa, ho recuperato quello che avevo completamente distrutto o perso nell'arco degli ultimi 10 anni.
      Questa è la mia esperienza, spero che anche tu trovi una strada che ti permetta finalmente di scaricare questo masso che ti porti dietro.

  • @shashy913
    @shashy913 6 лет назад +20

    Durante le superiori e le medie non mi sentivo a mio agio sentivo che avrei dovuto omologarmi al resto della classe, a sottostare al giudizio di professori e professoresse che mettono competizione con gli altri e alle volte mi giudicavano con le mamme dei miei compagni di classe.
    Una volta addirittura la professoressa durante il ritiro della pagelle consiglio' alla mamma del mio migliore amico di vietare la nostra amicizia perché io ero una che al massimo avrebbe fatto L'alberghiero.
    Dopo essermi diplomata al liceo sono arrivata all 'università e li ho passato gli anni più belli finalmente ho trovato il posto in cui i miei tempi erano i miei, mi sono autogestita e sono riuscita a laurearmi.
    Gli esami li ho affrontati con entusiasmo come una sfida, mentre le interrogazioni in classe al liceo o alle medie non facevano altro che mettermi ansia, l'ansia di non riuscire, di sentirmi omologata.

  • @Genesys1040
    @Genesys1040 5 лет назад +16

    Io devo ringraziare il fatto che la maggiorparte dei corsi della mia università contengono videolezioni online, altrimenti non sarei riuscito a dare neanche la metà degli esami che ho dato. Il problema dell'università per me è sempre stata la difficoltà a socializzare, a fare nuove amicizie, ed avere amicizie in un contesto del genere è fondamentale per due motivi: 1 ti invoglia a seguire le lezioni, perchè potrai vedere gente con cui stai bene, 2 ti aiuterà nello studio, grazie allo scambio di appunti e alle ore di studio assieme, che ti permette di studiare con più profitto rispetto a farlo da solo.

  • @ipsenscastle93
    @ipsenscastle93 2 года назад +12

    Io sono rimasto fermo con l'università per parecchi anni. Non sono mai andato male a scuola, magari non ero tra i migliori ma me la cavavo sempre in qualche modo, anche con buoni risultati.
    Dopo il primo anno di università però sono sprofondato: pian piano iniziavo a seguire sempre meno le lezioni fino a smettere definitivamente. Non ero felice, avevo degli amici in università ma non riuscivo ad aprirmi totalmente con loro e al di fuori di questi non avevo nessun altro. Mi sentivo spaesato, in un posto dove non volevo stare e dove non riuscivo ad esprimermi. Io, che da sempre sono molto timido e con l'ansia per gli spazi aperti e affollati, ho iniziato ad avere attacchi di panico. Da qui tutta una serie di risultati negativi, ma non causati da una mia incompetenza nello studio, semplicemente non riuscivo a tenere a mente le cose e l'ansia mi bloccava: mi capitava spesso di non riuscire ad entrare in aula il giorno dell'esame nonostante avessi studiato, e di non fare neanche un tentativo. Quindi doppiamente stupido: non solo non passavo gli esami, ma non li passavo anche avendo studiato perché non riuscivo a presentarmi per la paura. Inoltre alcuni professori non aiutavano di certo, anzi, erano proprio stronzi. Ho ricevuto persino insulti da uno di questi in un'occasione, davanti ad un aula di 100 e passa persone e senza alcuna apparente motivazione; probabilmente aveva problemi suoi personali quel giorno, fatto sta che questa cosa probabilmente mi ha incrinato ulteriormente qualcosa dentro.
    Sono rimasto come bloccato nel tempo, non avevo intenzione di andare avanti, avevo paura e mi ripetevo che ero un coglione, ma non riuscivo a farci niente. Passavo le mie giornate quasi sempre da solo, videogiochi, anime, letture su svariati argomenti, orari sballati, insomma un classico, no?
    Questa situazione è andata avanti per molto tempo. Ho iniziato ad andare da uno psicologo spinto dai miei genitori (che devo dire mi hanno sempre supportato e capisco di essere estremamente fortunato in questo, leggendo e ascoltando le varie esperienze di altri ragazzi/e, anche se in casa non sono comunque mancati i momenti di tensione), e ho iniziato un percorso con lui.
    Il mio primo passo importante fu contattare, così, intromettendomi a caso in una discussione sui social, amici di amici che sembravano avere i miei stessi interessi. Mi ero buttato ed ero riuscito a conoscere qualcuno con cui condividere le mie passioni. Non che gli amici dell'università non andassero bene, sono miei amici tutt'ora, ma era come se esprimessi solo una parte di me, mi mancava qualcosa.
    Era già un primo passo, ma l'università rimaneva un macigno che sembrava insormontabile, inoltre stavo arrivando al punto in cui volevo seriamente e definitivamente abbandonare l università: dopo un paio di anni, continuando a vedere video come questo sull'argomento, anime come "welcome to Nhk" che affrontavano un problema simile, confrontarmi con il mio psicologo e ultimo ma non meno importante l'arrivo di un cane in famiglia, mi è scattato qualcosa.
    Ho iniziato a studiare tutto da solo, senza andare alle lezioni, facendo tutto da casa. Avevo un muro alto da scalare, gli ultimi esami che avevo lasciato erano i piu difficili ma ero mosso da qualcosa (forse orgoglio, chi lo sa?), e mi ripetevo che potevo farcela. Alternando lo studio a momenti di passeggiata in campagna con il cane per staccare la mente o sport come il tennis per mantenermi attivo anche fisicamente. Nel giro di 2 sessioni ho fatto quello che non pensavo possibile fino a quel momento, dando tutti e 5 gli esami mancanti, anche con ottimi risultati. Alla conclusione dell'ultimo esame orale sono scoppiato a piangere di fronte al professore per la contentezza. L'intera settimana dopo l'ultimo esame, distrutto probabilmente per il calo di adrenalina che mi aveva sostenuto per tutte quelle settimane infernali, l'ho passata a dormire tutto il giorno, ero completamente devastato ahaha.
    Ed eccomi qui, ora mi manca solo la tesi di laurea. Certo, sono ancora il ragazzo insicuro di prima, che odia andare nei luoghi affollati e preferisce spesso stare da solo, ma con la consapevolezza che, se lo voglio veramente, posso tirare fuori una forza di volontà che non credevo assolutamente di avere fino a poco tempo fa. Non ho idea di cosa sia successo nella mia testa per farmi fare questo cambiamento, ma sentivo che avevo bisogno di darmi una scossa e sono partito in quarta concentrandomi giorno e notte sull'obiettivo.
    Non ho una soluzione reale al problema, ma volevo condividere questa esperienza per dire a quelli che si trovano in situazioni simili che li capisco e spero che possano trovare la loro chiave per sbloccarsi, perché è sempre possibile uscirne, sempre. Chiedete innanzitutto aiuto e parlatene con qualcuno! È una merda stare così, è orribile vedere le vite degli altri andare avanti e sentirsi immobili in una società in cui non ci si sente a proprio agio, sottoposti alle continue pressioni sociali e chiedersi il perché di tutto questo. Ma non addossatevi tutta la colpa: siamo così, siamo sensibili e quelle che per molti sembrano azioni banali, per noi sono sforzi enormi.
    Io sono ancora alla ricerca del mio posto, non so quando/se lo troverò e quando risolverò tutti i miei problemi, ma in pochi mesi ho fatto più passi in avanti che in tutti gli anni precedenti messi insieme.
    Ho finalmente ritrovato un minimo di serenità, qualcosa che non sentivo da tanto, troppo tempo.

    • @vincenzozirino2062
      @vincenzozirino2062 Год назад

      Che Signor commento!!! 😉👏👏👏👍

    • @DanielaIMP24
      @DanielaIMP24 Год назад +1

      è incredibile come io abbia una storia simile alla tua. Stesse dinamiche, tranne il fatto che ho dovuto chiedere io ai miei genitori di pagarmi una psicoterapia perché non ce la facevo più, loro non capivano nulla di ciò che provavo, secondo loro ero solo svogliata e pigra.

  • @TheEnso88
    @TheEnso88 4 года назад +21

    All'alba dei 32 anni dopo 1000 problemi sto per finire l'Università specialistica. si, è stato un incubo in alcune occasioni e ci ho messo una vita a trovare la facoltà giusta per me, ma si cresce e si impara a rialzarsi. il tempo non è mai tempo perso. l'unica osservazione che posso fare ripensando a questi anni è che alcuni docenti dovrebbero imparare a trattare meglio gli studenti e, come a scuola, considerare solo il livello della loro preparazione senza giudicare altri aspetti che non gli competono.

    • @The_Catman
      @The_Catman 4 года назад +5

      Ciao Vishal.
      Io a 31.
      Siamo lì, dai.
      Perfettamente d'accordo con te.
      La cosa veramente sconfortante è che non siamo o siamo stati pochi.
      Ricordo, alla triennale, quando entravo in aula studio, con la vergogna nel cuore.
      Mi capitava spesso di incrociare studenti del mio anno di iscrizione, non eravamo pochi affatto.
      Ricordo che mi riconoscevano e cambiavano strada, oppure coprivano il viso.
      Avevano terrore negli occhi.
      Terrore di essere riconosciuti, di farsi vedere "falliti" o "bloccati" da altri.
      Talmente forte da non riuscire nemmeno a pensare di potere sentirsi capiti da qualcuno che evidentemente aveva il tuo stesso problema.
      Sono stati anni di intensa solitudine in cui ho visto mollare un sacco di persone che meritavano di meglio.
      Anni in cui mi sono chiesto perché continuassi a trascinarmi in avanti nonostante non riuscissi nemmeno più ad essere abbastanza lucido per studiare adeguatamente.
      Lo ricordo come un vero, maledetto, inferno.
      La magistrale fu diversa.
      Persi un annetto anche lì per questioni puramente burocratiche (la rabbia), ma molti dei miei colleghi venivano da storie simili.
      Non ne abbiamo mai parlato, solo accennato un discorso o 2, ma ci siamo reciprocamente scambiati sguardi di stima per le nostre rispettive storie.
      Non eravamo le pecore nere, le merde, gli inutili che ci veniva detto di essere.
      Eravamo persone che avevano inciampato mentre avvolti in un sistema che ti trasforma nel gradino di qualcun altro al primo errore.
      Eravamo delle cazzo di vittime inascoltate, e niente ci ridarà mai gli anni che ci hanno rubato.

  • @96andr
    @96andr 5 лет назад +8

    Un discorso impeccabile, mi sono ritrovato perfettamente nel discorso del figlio che fino alle superiori non ha avuto problemi e poi con l'università è peggiorato e ha iniziato a isolarsi. Io sto facendo lo stesso, per mia fortuna mi mancano pochi esami e bene o male spero di finire entro un anno, però i fallimenti degli esami si sono ripercossi sulla mia personalità e sulla mia vita sociale

    • @maiorino92
      @maiorino92 4 года назад +4

      Fatti dire una cosa: se cerchi un motivo per affliggerti ne troverai 100! Smettila di cercarlo, goditi le piccole cose e ricordati che non serve essere il migliore in assoluto per stare bene nella vita.
      Ora vai a studiare e non buttare alle ortiche anni di studi!

    • @96andr
      @96andr 4 года назад

      @@maiorino92 grazie :) ora va meglio, devo solo finire il tirocinio e laurearmi, se non ci fosse sto virus però sarebbe stato meglio ahaha

  • @peppezarbon
    @peppezarbon 2 года назад +10

    Ho toppato alla grande con l'Università, mancano pochi esami e quindi stringerò i denti ma tornando indietro non la sceglierei MAI, grazie ad essa ho conosciuto lo stress, l'ansia paralizzante e il burnout. Complimenti al sistema scolastico poi totalmente incapace di valorizzare talenti e di indirizzare studenti facendo orientamento. Al diavolo tutto, paese ridicolo

    • @massimoabosi4740
      @massimoabosi4740 3 месяца назад

      esatto io devo essere sincero me la sto pensando se fare l universita o meno dal giorno dopo lesame orale overo tre settimane fa e questo pensiero mi sta rovinando l estate perche non ho idea di cosa fare

    • @peppezarbon
      @peppezarbon Месяц назад

      ​@@massimoabosi4740 il mio consiglio è questo: tu intanto prova, datti almeno il tempo di fare la prima sessione di esame e vedi come va. In base alla tue sensazioni poi decidi se vuoi continuare, cambiare facoltà o lasciare perdere. Ti consiglio anche di trovare un piccolo gruppo di persone serie per iniziare, cioè non metterti in gruppo con gente già svogliata da subito. Un' ultima cosa che mi sento di dirti, ed è proprio qui che ho sbagliato io, è di non sentirti né sbagliato e né incapace se non passi gli esami o rimani indietro perché è un mondo completamente diverso dal liceo e quindi è normale che ci siano dei problemi di adattamento. Vai tranquillo!

    • @massimoabosi4740
      @massimoabosi4740 Месяц назад

      @@peppezarbon plot twist non so manco se passo il test di ammissione ma ci provo comunque😅

  • @milka4069
    @milka4069 4 года назад +12

    6:08
    Imparare a fallire. Credo che sia davvero importante.
    Per quanto riguarda me se non parliamo dal punto di vista sociale, ho avuto più " successi " che " fallimenti" rispetto ai miei obiettivi, seppur con alti e bassi e non sempre raggiungendo il massino delle mie aspettative. Pochi giorni fa mi sono anche laureata. Ma non provo nulla, né soddisfazione né altro. Non sento niente. Provo emozioni (ovviamente negative, ma pur sempre emozioni) solo quando fallisco, oltre a considerare che per me il fallimento è un'alternativa perenemmente attesa. Boh.

  • @sorteinfame
    @sorteinfame 6 лет назад +28

    Ciao!
    innanzitutto video molto interessante e importante, che le persone vicino agli universitari dovrebbero tutte vedere.
    Io non ho mai avuto problemi a socializzare, anzi, fino alle superiori ma anche all'inizio dell'università ho sempre cercato di fare la voce protagonista nelle vicende sociali e creare una rete più ampia possibile.
    Eppure, proprio come dici tu, un metodo sbagliato di approccio allo studio, mi ha portato a perdere gli anni, e da fuori corso ho iniziato anche io a scivolare lentamente nell'isolamento da vergogna. è difficile uscirne perché poi diventa quasi confortante la solitudine, uno scudo comodo anche se pesante. Però è importante condividere con qualcuno le proprie sensazioni, e anche attraverso video come questi, sapere che si viene compresi e non solo giudicati!
    Grazie ancora e un saluto, buon lavoro!

  • @paolasini5795
    @paolasini5795 4 года назад +1

    Marco.......La ringrazio.....Sto ascoltando i suoi video da poki gg....ed oltre a piangere ininterrottamente...assorbo ed elaboro tutto cio' che dice.
    ..Sperando di trarne aiuto e serenita' x me e x mio figlio....ignaro del tutto....❤️

  • @superpippo88
    @superpippo88 4 года назад +10

    Io mi sono isolato proprio negli anni universitari, non riuscendo a rimanere in pari.

  • @Marshhc910
    @Marshhc910 4 года назад +7

    Il mio problema con l’università è legato principalmente alle agevolazioni per merito. Socialmente parlando non ho avuto ripercussioni, ma con il percorso è la passione sicuramente: dove frequento io ci sono i CFU di sbarramento (come immagino in tutti gli atenei), dove se non arrivi ad accumulare almeno 25 CFU, paghi una percentuale aggiuntiva sulle tasse. Questa cosa si risente molto sulle finanze della famiglia e a volte sono rimasto “fuori” anche di un solo CFU e col tempo, sono iniziati pesanti sensi di colpa, ansie e “fantasmi” che ti inseguono costantemente... in pratica la serenità se n’è andata a farsi benedire

  • @barbarabotta7463
    @barbarabotta7463 6 лет назад +218

    Non è evidente che è il sistema scolastico a non funzionare? Questo sistema oltre che anacronistico, non sta al passo, non ascolta i bambini e i ragazzi. Lo sappiamo fin troppo bene: a scuola non è facile 'socializzare' e spesso ci si 'aggrega' a persone con le quali non si condivide alla fine un bel nulla e anzi si viene sollecitato a 'omologarsi', a essere 'uguali' agli altri, la diversità non è mai un pregio ma solo un difetto da mettere in ridicolo (da qui molte forme più o meno evidenti di bullismo). La scuola in stimola il pensiero critico, ti fa diventare un mero esecutore al quale viene dato lo zuccherino (come a un cavallo) se si comporta bene, se sta su una strada già impostata..altrimenti diventa complicato. E quando appunto non ha più uno schema rigido da seguire, da e-seguire, e si trova 'libero' di studiare all'università come e quando crede, organizzandosi in autonomia, spesso non ci riesce. Se è soprattutto l'esperienza a formare davvero un individuo, è evidente che nel percorso scolastico è totalmente assente. Ore e ore seduti ad ascoltare e poi, solo se interrogati, a ripetere più o meno ciò che l'insegnante vuole o ciò che il libro di testo dice, non stimola la curiosità, non aiuta a sviluppare pensieri autonomi e critici. ma forse è proprio questo che il sistema vuole... Naturalmente la società tutta perde moltissimi, perde giovani e meno giovani intelligenti vivaci curiosi che potrebbero cambiare non solo la loro vita ma anche quella degli altri. È mia opinione che tutto ciò sia possibile ma non se si attende la 'politica'. Ci sono progetti molto interessanti - come per esempio il progetto di educazione diffusa - che spero possano trovare il giusto e meritato spazio.

    • @italiadream5313
      @italiadream5313 6 лет назад +4

      ovviamente con internet ci si può permettere di imparare dai migliori insegnanti che si trovano
      però la scuola reale può diventare funzionante

    • @italiadream5313
      @italiadream5313 6 лет назад +3

      sì ma a scuola puoi aiutare le persone che rimangono indietro
      la userei più come una cosa facoltativa, come adesso si usano le biblioteche

    • @italiadream5313
      @italiadream5313 6 лет назад +4

      infatti sono molti i diritti che non vengono riconosciuti agli studenti
      già il semplice sistema educativo finlandese (basato sul fare pause di un quarto d'ora tra un'ora e l'altra) andrebbe bene, anche se in quei paesi non è previsto l'abbandono scolastico; nel senso che non lo pratica nessuno

    • @daxi900
      @daxi900 5 лет назад

      @@chris-vg9vy Si denota un velo di rancore nei confronti del proprio trascorso scolastico.. vittima di bullismo forse?

    • @daxi900
      @daxi900 5 лет назад +2

      @@chris-vg9vy Ho capito, grazie della tua bella testimonianza :)

  • @mafra1396
    @mafra1396 2 года назад

    Non sei mai banale e ci mostri sempre dei punti di vista nuovi. Complimenti.

  • @Coolrockman89
    @Coolrockman89 3 года назад +2

    10 esami in 3 anni, ho cambiato ateneo e ne ho fatti 12 in uno. Non ho però voluto continuare con la magistrale perché veramente non ne potevo più, ma quest'anno, dopo 8 anni, mi sono iscritto ad un master

  • @MarcoCrepaldi
    @MarcoCrepaldi 4 года назад +56

    Parlerò nuovamente di università su questo mio secondo canale.

    • @mohamedrafi9748
      @mohamedrafi9748 3 года назад

      Ho capito di essere uscito dalla timidezza tempo fa...Alzandomi davanti a 7 docenti dicendo la mia.☺

  • @saratombesi3159
    @saratombesi3159 4 года назад +15

    Io sono caduta in tutte e quattro le insidie. Sono bloccata da un anno con gli esami e non riesco più ad aprire libro, continuo a saltare gli appelli perché puntualmente non studio nulla. Passo la maggior parte del mio tempo chiusa in camera e sono anni che non frequento le lezioni, tanto meno adesso che sono indietro rispetto agli altri del mio corso. È difficile vedere gli altri andare avanti e trovare la motivazione per studiare e fare cose quando io non riesco quasi più a uscire dal letto. Ho un pensiero fisso in testa : perché loro sì e oo no?

    • @zoe4965
      @zoe4965 3 года назад

      @@saravergaripakito333 ciao, sei riuscita ad andare nei villaggi ecologici?

    • @saravergaripakito333
      @saravergaripakito333 3 года назад +1

      @@zoe4965 no, purtroppo non ancora.. Pandemia e altre complicazioni in famiglia non me l'hanno permesso.. 😗

    • @zoe4965
      @zoe4965 3 года назад +1

      @@saravergaripakito333capisco…. grazie per la risposta e buona fortuna 🍀

    • @mrknarf4438
      @mrknarf4438 3 года назад

      Lascia. Abbandona, cambia tutto, insegui altri interessi: c'è molto più nella vita che rimanere bloccati in un buco.
      Riscopriti altrove, riparti, segui corsi seguendo le tue passioni, lavora, più avanti puoi sempre riscriverti una volta che ti conosci meglio. Non pensare che sia l'unica strada, non continuare a camminare contro a un muro.
      Non c'è "indietro" , non c'è "avanti" nella vita. C'è l'andare nella giusta direzione o in una che non dà frutti. Un anno non é nulla, io ne ho "persi" sette prima di capirlo ed uscirne.
      In bocca al lupo!

  • @LArteelesuebellezzeFantastiche
    @LArteelesuebellezzeFantastiche 5 лет назад +54

    Video interessante ma ci tengo a fare delle considerazioni , il problema dell’Università sta proprio nella libertà , perché essendo abituato ad un contesto scolastico più ristretto , vieni buttato in un mondo immenso come l’università e uno non sa come destreggiarsi anche con la mole di studio da fare e aggiungo che almeno in casi rari i gruppetti già ci sono ancor prima di andare alla prima lezione all’università ed è difficile entrare in dei gruppi e nella maggior parte dei casi le amicizie sono solo per conoscenza perché spesso non è detto che rimangano a fare il tuo percorso e parlo per esperienza, le amicizie profonde è difficile quelle le si crea fuori dall’università, almeno questo cerco di fare io concentrarmi sullo studio con la consapevolezza che le amicizie si creano ma non saranno amicizie così profonde

    • @emy-audiolibri5265
      @emy-audiolibri5265 5 лет назад +10

      Il problema non è la libertà. È che bisogna essere abituati prima alla libertà. Bisogna concentrarsi su cosa si vuole fare nella vita e capire che la scuola non è l'unica cosa. Coltivare la vita sociale e quella istituzionale insieme. Studiare e basta è completamente inutile. Bisogna avere sempre un piano A e un piano B. Io me ne sono accorta tardi e ora ho una laurea ma non ci faccio niente.

    • @Smallville284
      @Smallville284 5 лет назад +3

      @@emy-audiolibri5265 posso chiedere che laurea hai? Io mi sono appena iscritto a lingue (26 anni) ma mi sono accorto di non avere alcun interesse in ciò che vi viene insegnato. Sto riflettendo su un ritiro, infatti.

    • @msgarbi95
      @msgarbi95 4 года назад

      @@Smallville284 se ti sei iscritto a lingue solo per impararle ti dico che la laurea è inutile. Serve se vuoi fare l'insegnante o il traduttore. Se vuoi fare l'impiegato commerciale la laurea non serve, è più utile lo spirito commerciale unito alla conoscenza delle lingue. Studia per prendere le certificazioni e vai all'estero piuttosto.
      Io sto meditando di fare la magistrale in lingue, ma solo perché voglio fare la traduttrice.

  • @Isabella-ks8uu
    @Isabella-ks8uu 2 месяца назад

    All’università mi sono isolata sempre di più perché non sapevo proprio come relazionarmi con gli altri. Mi cercavano solo quando avevano bisogno di appunti, libri e fotocopie. La notte non dormivo perché fantasticavo riguardo alla vita meravigliosa che mi sarebbe piaciuto vivere.

  • @josel8537
    @josel8537 4 года назад +7

    Questo prrchè c'è la cultura in italia che la persona vale in base ai titoli o al ruolo lavorativo che possiede. Signori fate qualsiasi lavoro che vi faccia svegliare la mattina col sorriso e vi faccia sentire gratificati a fine giornata, trovando giusto datore di lavoro e giusti colleghi. Non vi attaccate inizialmente ai soldi perchè l'importante è almeno vivere o comunque sopravvivere. Magari nel tempo con esperienza e soldi messi da parte potrete continuare quel lavoro basandolo su un progetto personali tipo investimenti o impresa.

  • @matteobaldo4079
    @matteobaldo4079 3 года назад +2

    Dopo aver l'esame di maturità con la valutazione migliore di tutte le quinte classi della mia e scuola e, con idee chiare in testa su quale sarebbe stato il mio futuro, mi ero iscritto a comunicazione, percorso a mio avviso migliore per realizzare il mio sogno. L'ammissione a numero chiuso non mi preoccupava, ma su 500 posti disponibili arrivai 650mo. Ero distrutto e non sapendo che fare ripiegai su storia. Il primo giorno fu traumatico per me: un aula con almeno 200 persone, tutte intente a sentire il professore, senza distogliere gli occhi dal quaderno per gli appunti, nessuno con cui parlare... in quel momento mi tornarono in mente le lezioni alle superiori, dove avevo relazioni ottime con professori e compagni di classe, che conoscevano il tuo nome, senza mai trattarti come una matricola... accadde che un giorno parlai col docente di storia riguardo a uno spostamento di un esame e lui disse: "ma è lei che si deve informare, non posso dirglielo io" con un'arroganza tale da farmi passare per demente. Presi la decisione di lasciare per sempre quelle aule buie, dove delle persone ripetevano la lezione a un docente, trattate da meri numeri. Sono passati 5 anni e da allora questo shock non mi è ancora passato, non riesco più a stringere nuove amicizie e sto quasi perdendo quelle attuali.

  • @TheBigCastle9
    @TheBigCastle9 4 года назад +7

    Ragazzi un consiglio da chi ha cambiato due volte università, fate assolutamente quello che vi dice il cuore e quello che vi piace fare, fregatevene degli sbocchi lavorativi o delle pressioni dei genitori. Se vi minacciano di non pagarvi la retta perchè non studiate quello che vogliono loro trovate un lavoro estivo di stagione e vi pagate l'anno (o gli anni). Io ho iniziato con ingegneria perchè credevo che sacrificandomi per 5 anni poi avrei avuto una vita milgiore ma non è affatto così (per me, poi c'è chi ha quella passione e gli viene bene quello), infatti credo a causa delle aspettative mie e dei miei ho iniziato ad avere attacchi d'ansia e un circolo vizioso in cui l'ansia di avere successo all'uni mi svogliava ancora di più a studiare e interessarmi. L'anno scorso a metà semestre ho cambiato corso per la seconda volta e dove sono adesso sento di essere molto più me stesso. Seguite la vostra passione e vedete che nessuna università o professore potrà togliervi la felicità e spensieratezza, se studiate qualcosa che sentite veramente sarà anche più facile trovare persone con cui condividere le vostre passioni e questo periodo sarà uno dei più belli.

    • @federicoR
      @federicoR 4 года назад +3

      Io invece spero che i miei genitori smettano di pagarmi la retta 😂 vorrei smettere con l'università per me diventata impossibile e trovarmi un lavoro qualsiasi

  • @AntonioB996
    @AntonioB996 6 лет назад +16

    ottimo video, la transizione all'università e/o al mondo del lavoro posso portare tanti problemi, secondo me è il primo momento in cui bisogna dimostrare di essere veramente "maturi"

  • @chadmcbased
    @chadmcbased 3 года назад +11

    Gli anni universitari sono stati i più brutti della mia vita, e non ci sono ancora uscito da questa gabbia infernale

  • @manent3774
    @manent3774 5 лет назад +37

    Hai descritto la mia situazione attuale, in tutto cazzo

    • @96andr
      @96andr 5 лет назад +1

      Idem

  • @mattiapoma9168
    @mattiapoma9168 5 лет назад +1

    Hai già raccontato tutto quello che mi è accaduto con l'università. Racconterò di tre particolarità della mia esperienza. In 5 superiore ho conosciuto il mio migliore amico, da lì abbiamo conosciuto qualche altro amico che frequento al di fuori del politecnico. Nel 2 semestre del mio 1 anno (su 4) ho conosciuto il gruppo di amici che mi ha permesso di mettermi in contatto con i ragazzi in prima fila, ma non era il corso che volevo fare e non sono bravo a tenermi stretto molti amici. Ho iniziato con un amico delle medie, e speravo di studiare con il suo aiuto, ma preferiva studiare da solo; quando glielo propose qualcun altro accettò.
    Avevo scelto di continuare per prendere quella laurea nonostante era la scelta sbagliata, ma ormai l'avevo fatta e volevo portarla al termine come mi hanno insegnato in casa. Avevo tutte le persone attorno a me che mi dicevano di lasciar perdere: familiari (tranne mia madre, fino ad un certo punto, e mio zio) e amici (tranne una). (Mia nonna ha cambiato idea quando ho mollato veramente)

  • @bluebeta947
    @bluebeta947 4 года назад +17

    Per me tutti gli anni di scuola sono stati un incubo, ma l'Università è stata devastante. A volte mi sono chiesta perché vivevo, cosa sarei diventata. Perdere tempo.. Mi hanno detto che ero vecchia, che non mi sarei mai laureata, che dovevo sbrigarmi, che non mi avrebbe voluto nessuno nel lavoro perché vecchia, che ero indietro solo io in confronto degli altri. Ed io l'unica stupida. 10 anni di depressione e attacchi di panico, quasi sempre a casa, salute in down, visite su visite. Terrificante.

    • @Ztenam976
      @Ztenam976 4 года назад +2

      Spero che ora tu stia meglio

    • @bluebeta947
      @bluebeta947 3 года назад +2

      @@Ztenam976 grazie e scusa per il ritardo, non mi sono accorta della notifica del tuo messaggio. Oggi molto bene, mi sono laureata, sto terminando nuovamente un percorso di studi, ma ho intrapreso una terapia che mi ha permesso di comprendermi e comprendere quei limiti che a causa di troppi vissuti, avevo.
      Gli attacchi di panico talvolta ritornano ma li so capire e, fortunatamente, anche gestire.

    • @bluebeta947
      @bluebeta947 3 года назад

      @@luchy91ca grazie per il tuo messaggio! Oggi sto molto meglio, mi sono laureata e sto per terminare un altro percorso di studi. Ho fatto psicoterapia e mi è servita tantissimo, sono riuscita a comprendere i miei limiti dettati dai vissuti spiacevoli e questo mi ha permesso di affrontare, pian piano, in modo diverso l'Università ed anche a gestire gli attacchi di panico che, di tanto in tanto tornano.

    • @bluebeta947
      @bluebeta947 3 года назад

      @@luchy91ca mi dispiace che tu ti senta così perché non lo meriti affatto. Se non sono indiscreta, hai chiesto sostegno psicologico? E perché ti senti così?

    • @bluebeta947
      @bluebeta947 3 года назад

      @@luchy91ca ti stai laureando e questo è meraviglioso! È un grande traguardo! Non importa l'età e non importa se non hai lavorato, perché credimi, la nostra realtà sta cambiando talmente in fretta che dobbiamo adeguarci a questo, più che al resto. Penso che il tuo problema, come il mio, era proprio quello del "troppo vecchio, troppo tardi" ma in realtà non è mai troppo tardi per fare qualcosa che ci dia soddisfazione. Dobbiamo solo tirare l'acqua al nostro mulino.
      Purtroppo hai avuto dei problemi, ma ciò non significa che tu debba essere messo da parte o sentirti messo da parte. Ci sono mille modi per mettersi in gioco ma devi superare la paura che ti blocca, creata dai falsi miti che ti vogliono giovane e freschissimo di università.
      Credo la tua paura sia lì. Ce la puoi fare a sbloccarti. Tu hai un futuro, ma non devi avere paura della realtà che ti circonda perché ti blocca.
      Hai mai pensato di richiamare i vecchi amici e spiegargli come ti sentivi?

  • @fabiobonaldo3271
    @fabiobonaldo3271 4 года назад

    Che canale straordinario. La vita è meravigliosa dajee

  • @angelorandazzo6574
    @angelorandazzo6574 4 года назад +12

    Utilizzo spesso la frase "La mia felicità è finita con il liceo"
    Sono passati diversi anni dal mio diploma, ma purtroppo non sono riuscito nell'intento di frequentare il mio "piano A" di studi. Annaspo da anni, mentre i miei amici sono andati avanti.
    Sto veramente male

    • @angelorandazzo6574
      @angelorandazzo6574 Год назад

      @@pasqualecrispino1518 ❤️

    • @angelorandazzo6574
      @angelorandazzo6574 Год назад

      @@pasqualecrispino1518 sono cose che non si possono percepire se non vissute in prima persona. ti abbraccio

  • @Federica990
    @Federica990 4 года назад +3

    È veramente troppo importante quello che fai, grazie 🙏 meriti ogni successo

  • @individuoprimahikikomorido3395
    @individuoprimahikikomorido3395 4 года назад +8

    Ma non c'è per forza un momento in cui ci si "ritira" o un trauma. C'è chi conduce una vita "casalinga" da sempre! ma uscendo lo strettissimo necessario ovvero scuola mamma papà almeno un fratello, luogo di lavoro dei propri genitori con gente, campagna, animali, nonni ogni tanto cugini e zii. È difficile non stare a contatto in assoluto con nessuno oltre il nucleo familiare o non uscire affatto almeno da bambini. A casa di compagni di scuola però quasi mai tranne qualche festa alle elementari e men che meno a casa mia. Certamente crescendo vieni portato meno in giro e non ti viene piu obbligato dai i genitori di seguirli perché sei grande e con l università puoi non frequentare, quindi è una cosa gradualissima ma semplicemente puoi fare e non fare cose che prima ti erano obbligate e quindi sei piu libero di startene da solo anziché appresso a gente poco interessante. Anzi comincia qualche contatto seppur raro comunque scelto e non che ti sei ritrovato

  • @zhabo3963
    @zhabo3963 4 года назад

    Sempre contenuti di qualità. 😽
    Gli unici esmi per cui ho studiato volentieri e con grande successo è stato quando avevo un compagno di studi affidabile e compatibile.
    Ecco perché questa quarantena mi distrugge.

  • @Valer_-
    @Valer_- 6 лет назад +23

    Video stupendo veramente!!!
    Io ho iniziato ad essere hikikomori dopo le superiori

    • @bambalopex
      @bambalopex 6 лет назад +1

      cypher bravo un cavolo, è diventato uno che probabilmente manco ha un lavoro e sta ancora appiccicato ai genitori e probabilmente non ha alvun interesse nella vita perchè di solito il fatto "hikkikomori" (scusate se ho sbagliato a scrivere) è attaccato alla depressione (almeno a mio parere per via della mia esperienza, quindi plz non flammate.)

    • @bambalopex
      @bambalopex 6 лет назад +3

      cypher beh, un modo stupido per protestare una società stupida
      Non è una protesta manco per il cavolo essere hikkikomori

    • @bambalopex
      @bambalopex 6 лет назад +3

      cypher poi per il fatto degli interessi, tu puoi fare quel minchia che ti pare (giocare, leggere ecc ecc) ma la depressione porta a non aver voglia do fare assolutamente nulla o di farlo semplicemente per distoglierti da tutto il resto (tipo quando i drogati si drogano appunto o i lettori accaniti leggono, ma in modo più maniacale) e io ne so. Quindi smettila di dì fandonie và

    • @bambalopex
      @bambalopex 6 лет назад +1

      cypher non è efficace, al massimo fai allarmare qualcuno che ha un briciolo di cervello ma di certo non protesti contro l'intera società rimanendo solo soletto a casa a non far nulla
      Anzi, se ne sbattono altamente tanto non lavori, non studi, non fai proprio niente
      Te ne stai a casa dai tuoi genitori e loro ti pagano tutto, cosa vuoi che gliene freghi alla società?

    • @bambalopex
      @bambalopex 6 лет назад

      cypher e se non avessi i genitori a mantenerti?

  • @jasonmammesnc9179
    @jasonmammesnc9179 4 года назад +11

    Finite le superiori in modo tragico, bullizzato, bocciato una volta e ritirato un'altra, volevo fare un corso professionale ma i miei non volevano pagarmelo e volevano facessi l'università. Così, tanto per riscatto.Qualsiasi corso, basta che portassi una laurea, anche triennale a casa. Così mi iscrissi a lingue, molti amici fin da subito ma poca voglia di fare quel corso. Una prof si era impuntata con me perché secondo lei ero svogliato e mi ha bocciato 2 volte facendomi fare figure di merde pazzesche e urlando. Quell'eposodio mi ha fatto capire di avere poca voglia e ho cambiato corso universitario e ne ho scelto uno per diventare assistente sociale ma lì nn avevo legato molto e nonostante mi piaciucchiassero le materie alla fine ho lasciato anche lì. Avevo la paura di non riuscire a finirlo e stavo male. I miei avevano grandi aspettative per me e l'università. Sono andato a fare servizio civile e con i soldi guadagnati ho pagato il corso che volevo fare una volta uscito dalle superiori e ora faccio questo lavoro all'estero.
    Ragazzi non dovete per forza fare l'università, ci sono corsi professionali che vi portano a fare un lavoro e ci sono altre strade. Se l'università non va non abbattetevi, non è destino e non è roba per voi, non è un dramma e non si è dei falliti.

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 4 года назад +1

      zi tuoi sono dei criminali,.

    • @jasonmammesnc9179
      @jasonmammesnc9179 4 года назад +2

      @@davideluciani1754 non criminali ma ignoranti, nel senso che ignorano

  • @YI-qb6ss
    @YI-qb6ss 6 лет назад +14

    La sofferenza di qualsiasi tipo è parte della vita ma non dovete abbatervi, anch'essa può essere un forza vitale anche creativa che può essere sdrammatizzata. Dovete imparare a essere più leggeri. Poi ok la società fa schifo e le persone mi giudicano, perché sottoporsi a questi stress? Ma pensate anche ad altre cose che stando rinchiusi vi perderte: il mare, il sole che vi scalda la pelle, la natura e gli animali, l'arte, il teatro e centinaia di altre cose bellissime. Dai ragazzi un pò di coraggio prendete questa vita con forza e siatene padroni ;)

  • @davidemazzocato2527
    @davidemazzocato2527 3 года назад +1

    Non scrivo mai commenti sotto un video di RUclips tuttavia hai descritto perfettamente la mia situazione e quella di molti altri.

  • @tizianocerutti6217
    @tizianocerutti6217 3 года назад +5

    Purtroppo in Italia l università rischia di diventare una tomba se non ci si da dei tempi, oltre al fatto che la scuola non ti prepara affatto a fare una scelta, scuola meramente nozionistica è per questo che un ragazzo dovrebbe leggere avere interessi fuori della scuola per cercare di capire chi è se stesso e gli interessi il che è in grado di sviluppare e approfondire di conseguenza arriva l università forse un anno sabbatico dopo la scuola sarebbe giusto per fare una scelta consapevole ed evitare errori di cui poi uno so pente, perché poi " deve finire" quanto iniziato, puah!!

  • @JoyPutzoluSC
    @JoyPutzoluSC 4 года назад

    Io alla triennale (ing chimica) non avevo avuto chissà quali problemi: buon gruppo di coleghi-amici e anche professori, ottimo ritmo con gli esami, laurea in 3 anni e mezzo con il massimo. Alla magistrale è dapprima salita la stanchezza, poi la lenta rottura con il gruppo di amicizie (da cui mi son sentito sfruttato e, quando avevo bisogno io, abbandonato) e quindi il disinteresse per l'università. Dall' estate 2019 mi mancavano 4 esami più tesi alla fine, ma mi ero arenato. A questo punto è sopraggiunto il conseguente disappunto dei miei genitori, che ha peggiorato la situazione e basta, perchè avevo bisogno di motivazioni personali, non di qualcuno che ti dicesse "studia perché devi studiare". Ad oggi (maggio 2020), ho ripreso a studiare, ma non per la magistrale che stavo seguendo, la quale probabilmente lascerò a breve. Sto studiando inglese - lo conosco già abbastanza bene, ho vissuto in UK, USA e Rep Ceca - e proverò a fare un master all'estero dove sarei più motivato. In alternativa, se trovassi lavoro in un settore che mi piacerebbe approfondire, mi sento pronto a buttarmi nel "mondo dei grandi". Ad ogni modo, Grazie Marco per i tuoi video

  • @giovannisguitar1756
    @giovannisguitar1756 4 года назад +6

    mammia quanto mi riconosco nelle tue parole.. non parlo dell'isolamento, quando piuttosto sul concetto di INDECISIONE post diploma, il terrore di perder tempo, di sbagliare, di fallire. Consigli anche il video di Wesa su tale argomento

  • @jessijessi2837
    @jessijessi2837 4 года назад +4

    Il mio ostacolo più grande è relazionarmi con persone molto più piccole di me. Vorrei fare amicizie nuove all'università ma il più delle volte mi sento a disagio perchè ho quasi 28 anni e la maggioranza degli studenti invece è appena uscita dal liceo.

  • @irene4886
    @irene4886 4 года назад +6

    Nei tre anni di università ho conosciuto la depressione

  • @superpippo88
    @superpippo88 6 лет назад +14

    ci vuole molta autogestione e forza di volontà, ma non bisogna dimentare che a volte mancano le capacità o la motivazione

  • @angelimetropolitani1475
    @angelimetropolitani1475 4 года назад +4

    Succede anche tra noi adulti, da qui nasce il barbonaggio

  • @shamandalies8736
    @shamandalies8736 4 года назад +9

    Questi sono i motivi per cui ho lasciato l'università, assieme a qualche altro fattore. Che tristezza.

    • @preferiti57
      @preferiti57 4 года назад

      karmilia dopo quale anno?

  • @StexRioloDj
    @StexRioloDj 4 года назад +3

    Gli amici all'università per me sono arrivati alla fine (inizio terzo anno)

  • @anfiprotico4233
    @anfiprotico4233 5 лет назад

    Hai descritto esattamente la mia situazione, grazie per questo video.

  • @giovanniisola4493
    @giovanniisola4493 2 года назад

    Il codice dell'anima e la forza del carattere

  • @leebotticelli9832
    @leebotticelli9832 5 лет назад +3

    Conta il saper fare, ma per aver la possibilità di dimostrare di saper fare ci vuole la carta stampata, sennò difficilmente si entra in azienda, purtroppo la condizione di chi trova lavoro è molto "standardizzata", quindi fare percorsi particolari può essere un'arma a doppio taglio.
    Conta cmq come la si vive, io me la son cavata ma son stato più volte a rischio di lasciare.

  • @marbet2395
    @marbet2395 4 года назад +1

    Che bel video!!!

  • @SAIBlackHole
    @SAIBlackHole 4 года назад

    Complimenti per il video!

  • @Tombo_Glock
    @Tombo_Glock 4 года назад +1

    1:35 Oggigiorno anche la fase "post-lauream" è un bel fardello da sbrogliare.
    Bel video comunque, tematica importante

  • @MatteoMenozzi
    @MatteoMenozzi 4 года назад

    io c e la faro introno al 33 anni a laureami i al 5 anno in corso mi sto trovando accettato ( per cui ho proposto un corso da disabilty manaeger) come mi trovavo bene nella prima esperienza fallita .Adesso sto facendo dei corsi oltre l università nel campo in cui mi dovevo laureare . La competizione che c e all univrsità mi ha fatto sentire uguale ai normodotati . pS ho sempre studiato da solo perche ho un metodo di studio tutto nmio e non riuscivo ad uniformarlo con gli altri ergo per cui ero isolato , ma facendo parte di associazioni universitarie non lo ero idealmente , la cosa che mi spaventa di piu adesso è non trovare la stessa posibilta di vedere il futuro come lo stavo vedendo prima cioe con un ventaglio di possibilità tra cui sciegelre la strada migliore , ome me lo vorrebbero far vedere cioe in un contesto istituzionalizzante dove la poca competizione e l essere uniformato ti fa andare a puttane la salute mentale.

  • @areswalker5647
    @areswalker5647 4 года назад +1

    Madonna stai letteralmente parlando di me. Non sapevo neanche cosa fosse un hikikomori

  • @aler7368
    @aler7368 4 года назад

    Grazie orami sento meglio. Grazie

  • @bernysaudino668
    @bernysaudino668 Год назад +1

    A volte succede che invece trova facile il post laurea e trova difficile la laura, per varie ragioni, li piace la categoria specifiche non solo quella categoria ma specifica su quella,
    Per esempio quando parliamo di sport non mi piace sollevare pesi ma mi piace correre.
    Mi piace essere un atleta, ma non un bodybuilder. Ecco l'incubo se voglio fare l'atleta mi obbliga a fare l'esame di bodybuilder che non voglio fare, ed invece l'atleta sì.

  • @Isabella-ks8uu
    @Isabella-ks8uu 2 месяца назад

    Per me l’università è stata un incubo. Ho frequentato Scienze Politiche e esame dopo esame avevo la sensazione che la mia meta si allontanava. Mi sembrava che il tempo non passava mai!

  • @nkdelbazz2152
    @nkdelbazz2152 5 лет назад +8

    pienamente ragione io ho lasciato l universita propio per questi motivi la pressione sociale per me era troppa

    • @Smallville284
      @Smallville284 5 лет назад +2

      Che facoltà hai fatto? Mi sono appena iscritto a lingue, ho 26 anni, ma sto meditando la stessa cosa. Non mi interessa cosa ci viene insegnato e sto vivendo già malissimo il tutto.

    • @fabiol8558
      @fabiol8558 5 лет назад +5

      @@Smallville284 Io ti consiglierei di provare almeno un semestre,fino a gennaio, prova a fare un esame o due e vedi come vanno, se vanno male o sono appena sufficienti nonostante tu abbia studiato, unito al fatto che non vivi bene la vita universitaria ti direi di lasciare e dedicarti ad altro perchè non riusciresti mai a finire e anche se ce la facessi lo faresti controvoglia e con scarsi risultati, per essere onesti ti dico che una laurea in lingue,con voto basso e presa magari fuori corso non serve a nulla e te lo dico io che sono ingegnere meccanico laureato con 100/100 ma 3 anni fuori corso per problemi di salute, che ai colloqui veniva scartato sempre per il ritardo nel conseguimento del titolo e infatti stavo diventando un hikikomori per questo motivo, stavo sempre rinchiuso in casa,uscivo 1 volta ogni 2-3 mesi per poche ore, ero arrabbiato per non aver concluso in tempo e pensavo di aver sprecato il mio tempo. Tornando alla tua domanda, se decidi di abbandonare, fai un qualche corso professionale o degli its (istituti tecnici superiori ,ci sono centinaia di corsi diversi, durano 1 anno+ 2 mesi di stage+ 2-3 giorni di esami finali, che ti danno la preparazione teorica/tecnica per entrare subito nel mondo del lavoro,perchè ti insegnano ciò di cui le aziende hanno realmente bisogno e ti aiutano poi attraverso colloqui con aziende partner e della zona a trovare un lavoro. Considerando che ti piacciono le lingue, hai mai pensato di lavorare nel settore del turismo/alberghiero o qualcosa di simile? Prova a cercare i video di gabriway qui su yuotube che con un semplice corso professionale lavora in hotel di lusso in giro per il mondo... prenditi un pò di tempo,rifletti e poi agisci, ma non sprecare anni inutilmente a cercare di laurearti se stai male al solo pensiero di frequentare le lezioni. In conclusione ti dico che io dopo l' ennisimo rifiuto ad un colloquio di lavoro, ho frequentato un di questi corsi e ora faccio il tornitore cnc e disegnatore meccanico e guadagno quasi 2000 euro al mese, spero di averti dato qualche spunto di riflessione.

    • @Smallville284
      @Smallville284 5 лет назад +2

      @@fabiol8558 Fabio Lupetti ciao, ti ringrazio dei consigli. Quindi tu stai lavorando grazie a un corso e non alla tua laurea? In ogni caso immagino costeranno parecchio questi corsi.
      Per quanto riguarda tentare un semestre intero, non credo di sentirmela... Alla fine non sopporto linguistica, storia, né letteratura e l'idea di doverle fare per anni mi ammazza proprio... Purtroppo non pensavo fossero così predominanti nel percorso... Mi sono reso conto che l'unica materia che gradirei continuare è inglese, solo quello mi appassiona davvero.
      A prescindere da ciò, trovi utile una laurea triennale in lingue e mediazione? Contanti che alla mia età avrei come concorrenza sul mercato persone col mio stesso titolo ma più giovani di quasi dieci anni.

    • @fabiol8558
      @fabiol8558 5 лет назад +2

      ​@@Smallville284 Veramente i corsi sono quasi tutti gratuiti perchè finanziati dalle regioni, in alcuni casi come quello che ho fatto io, si pagavano 300 euro a persona come contributo per i materiali di consumo,cioè praticamente pagavi i pezzi di metallo che andavi a lavorare. Io sto lavorando proprio con questo corso, e dopo un anno a tempo determinato (nella stessa azienda in cui ho fatto lo stage) mi hanno fatto il contratto a tempo indeterminato, non ho avuto necessità di imparare niente perchè il corso mi aveva preparato al 100% ( mi è capitato comunque facendo qualche disegno meccanico,di applicare le mie conoscenze di ingegnere per velocizzare il lavoro ma questa cosa è trascurabile). Se stai male quando vai all' università, smetti immediatamente per non deprimerti ulteriormente. Ti piace studiare inglese, ok, allora fai un corso (anche on line) per raggiunger il livello b2 o c1 e fai il relativo esame per certificarne la conoscenza, poi ti si aprono tante possibilità, puoi andare in qualche paese anglofono a lavorare,puoi lavorare nel settore del turismo,negli alberghi alla recption, nelle aziende che cercano qualcuno che parli lingue straniere per assistenza ai clienti, puoi aprire una tua attività all' estero, o puoi anche fare lo youtuber in lingua inglese e avere un utenza enorme con guadagni potenzialmente alti o abbinare un corso di formazione in qualche cosa e spenderlo in un paese anglofono ( anche malta se non vuoi andare lontano). Dal mio punto di vista intraprendere una laurea in lingue e mediazione non ti porta a nulla, due mie amiche e compagne di classe delle superiori, hanno conseguito la laurea in lingue triennale, hanno proseguito con laurea magistrale e sai cosa fanno ora ? le prof di supplenza di inglese e guadagnano 800 euro. Considerando che hai già 26 anni non ti consiglio per niente questo corso di laurea, fosse economia o qualche laurea scientifica/medica potrebbe forse avere senso ma sarebbe comunque difficile perchè ti ritroveresti a gareggiare con persone che alla tua età hanno già anni di esperienza e diplomati che hanno esperienze quasi decennali. In conclusione, la cosa migliore che puoi fare è studiare inglese e imparare un lavoro che ti piace veramente, buttarti nel mondo del lavoro e prenderti una rivincita con la vita, la cosa difficile è trovare il primo impiego, dopo è tutta in discesa la strada. Se vuoi altri consigli scrivimi un messagio privato qui su youtube e fammi sapere cosa decidi. Buona Fortuna

    • @enigman1931
      @enigman1931 4 года назад +1

      @@fabiol8558 ciao , volevo spiegarti un attimo la mia situazione perchè noto che sei una persona molto disposta ad ascoltare gli altri : io ho 22 anni, praticamente il 5 anno di liceo sono caduto in depressione e ,vivendo come un ameba in casa senza saper minimamente cosa fare nella vita, mia mamma mi consigliò di iscrivermi a scienze della comunicazione... Io però ero molto depresso, non avevo motivazioni quindi arrivato a Febbraio mollai rinchiudendomi in casa. Poi però sono partito per la Spagna x farmi un'esperienza all'estero che mi ha cambiato la vita e quando sono tornato in Italia (quest'estate) mi sono iscritto tutto convinto a scienze motorie (tutt'altro rispetto a prima) perchè, siccome il mio sogno è sempre stato quello di fare il fisioterapista ma essendo questa una carriera molto difficile (perchè non ho conoscenze scientifiche x il test) mi buttai in scienze motorie (strada non simile ma neanche così diversa). Ora è iniziato il secondo semestre (sono al primo anno) e ho passato solo 2 esami (senza prendere dei votoni) però mi sto rendendo conto di avere troppe carenze scientifiche. Per esempio fisica, fisiologia o biochimica mi stanno facendo impazzire e mi stanno riportando alla depressione.
      Ora non so più cosa fare, se mollo pensavo di fare quei corsi della regione nel mondo del turismo (ho il b1 di spagnolo e potrei fare un corso approfondito di inglese) così magari andare a lavorare in alberghi magari all'estero. Ma allo stesso tempo non voglio ritrovarmi a 60 anni con il rimpianto di non essermi laureato...
      Se hai letto tutto sto papiro ti ringrazio veramente di cuore!

  • @dagaz-dariobertolino
    @dagaz-dariobertolino 3 года назад +3

    Io invece non voglio fare l'Università ma andare subito a fare esperienza lavorativa. Non mi interessa avere una laurea.

  • @lurker16
    @lurker16 4 года назад

    Bel canale !

  • @scarone339
    @scarone339 4 года назад +2

    È vero, io non ho più amici da quando iniziai ingegneria

  • @alessandromeschiari4781
    @alessandromeschiari4781 4 года назад +2

    Io ho incominciato ad isolarmi dall'inizio dell'università. Ho fallito il test di ingresso per la facoltà che volevo fare, fisica, allora ho ripiegato su una materia in cui ero sempre andato bene, ovvero biologia. Mi sono messo a studiare come un matto, non facevo praticamente altro e ho sempre ottenuto il massimo dei voti, per tutto il primo anno. Nel frattempo però mi sono isolato, ho smesso di uscire con gli amici e non frequentavo le persone dell'università, che consideravo sciocche e frivole perché non impegnate come me nello studio.
    Tutto sommato però avevo ancora un obbiettivo, anche se ho sempre sentito biologia come una seconda scelta, come una cosa su cui avevo ripiegato perché non in grado di fare fisica.
    Poi cominciarono ad arrivare esami che non mi inteteressavano, cominciammo a trattare materie che mi sembravano inutili, e i prof che le facevano mi sembravano altrettanto inutili, e io che stavo lì a perdere il mio tempo mi sentivo inutile.
    Non riuscii a cambiare corso al primo anno perché non volevo ammettere il mio errore, e sopratutto avevo paura di non essere più il primo della classe in un nuovo corso, perché a Biologia tutto sommato stava andando bene.
    Il secondo anno è stato terribile, ho odiato ogni materia e la mia media si è abbassata perché non me ne importava più nulla di prendere bei voti, non in materie così idiote.
    Ora non so più cosa fare, se continuare sperando che la magistrale rinnovi l'interesse, o se cambiare gettandomi in un campo del tutto nuovo. So solo che ora come ora sono lacerato dall'indecisione e dalla frustrazione da mesi, senza nessuno con cui parlarne.

    • @F.Picknaipa
      @F.Picknaipa 3 года назад

      Cambia!

    • @alessandromeschiari4781
      @alessandromeschiari4781 3 года назад

      @@F.Picknaipa Ciao, in questi giorni sto seguendo le lezioni di un altro corso, ma non ho ancora cambiato. Tu hai avuto un'esperienza simile?

    • @F.Picknaipa
      @F.Picknaipa 3 года назад

      @@alessandromeschiari4781 sì, ho avuto un'esperienza simile. Ti capisco. Comunque, hai frequentato solo due anni, sei in tempo per cambiare. Più passerà il tempo, più sarà difficile. Che corso stai seguendo?

    • @alessandromeschiari4781
      @alessandromeschiari4781 3 года назад

      @@F.Picknaipa Sto seguendo un paio di corsi di filosofia, ma non so ancora decidermi. Continuo a non sentirmi appartenente a nessuna categoria in particolare, la cosa che più mi piacerebbe fare è musica ma anche quando mi dedico solo a quello sento che mi manca qualcosa. Probabilmente il fatto di dovermi cimentare in queste cose da solo, senza poter avere compagni di studi a causa della pandemia, non aiuta e mi lascia un senso di incompletezza. Tu quando hai cambiato eri sicuro di quel che facevi o avevi dubbi?

    • @F.Picknaipa
      @F.Picknaipa 3 года назад

      @@alessandromeschiari4781 io ti consiglio ti trovare una via di mezzo. Nel senso una laurea che ti piace, e che allo stesso tempo ti dia concrete opportunità lavorative. Qualsiasi laurea tu sceglierai, ci saranno sempre esami che non ti piaceranno. La passione può nascere anche col tempo. Onestamente non so quante possibilità lavorative possa darti in futuro filosofia. Valuta bene

  • @giovanniisola4493
    @giovanniisola4493 2 года назад

    bisogna accettare l'isolamento per i propri obiettivi e anzichè amorfo è meglio alienati e ascolta il tuo talento a tutti i costi qui si debbono evitare rischi della deresponsabilizzazione mentale e accettare i disturbi patologici non fuggire da essi anzi James Illman è paradigmatico in tal senso e programmarsi in modo organizzato è vincolante e allora accetta i disagi accarezzali e vivi meglio e responsabilizzi la tua mente accollandoti oneri e onori altrimenti nel lavoro non ce la fai

  • @96dewott
    @96dewott 4 года назад +5

    Hai praticamente riassunto la mia situazione attuale, io ho iniziato l'università ma verso la fine del secondo anno mi sono buttata giù tantissimo e credo che il problema sia stato e sia tutt'ora l'autogestione, ho fatto un anno in cui non volevo più andare, non mi sentivo all'altezza, avevo capito che non era la strada giusta per me. Ma i miei genitori sono stati irremovibili, se non hai una laurea non trovi da lavorare, quindi sono qui bloccata in sto limbo del cavolo dove io vorrei andare a fare qualsiasi lavoro manuale perché ho completamente perso ogni voglia di continuare a studiare e la mia famiglia che mi pressa invece a continuare, con frasi tipo se ti laurei poi possiamo tornare a fare viaggi, si l'hanno detto, e non si rendono conto che intanto lo non ce la faccio più

    • @Memetchi95
      @Memetchi95 4 года назад +1

      Ciao, Giorgia! Io sono riuscita a Laurearmi, seppur con un anno fuoricorso. Scelsi la mia facoltà solo nella falsa speranza di trovare velocemente lavoro, insabbiando le mie inclinazioni e aspirazioni, sicuramente meno redditizie. Ti assicuro, che, nonostante la mia triennale, avrei avuto molte più possibilità con il mio diploma tecnico oppure frequentando un ITS. Mi sentirei fortemente di sconsigliare l'universitá se non si è veramente motivati. Alla fine penso che più del titolo conti davvero la passione. Chi ha passione un modo lo trova.

    • @isag4411
      @isag4411 4 года назад +8

      Metti il bene di te stessa di fronte ai tuoi genitori. È bruttissimo da dire, me ne rendo conto, ma sei maggiorenne, adulta e vaccinata, e puoi benissimo prendere le scelte che reputi più corrette. Io ho vissuto anni orrendi per colpa dello studio, obbligata dai miei genitori, ma a un certo punto non ce l’ho fatta più e ho mollato. I miei mi hanno ripudiato, si vergognano di me, si sono allontanati tantissimo distruggendo tutto il rapporto che avevamo, ma mi spiace devo proprio dirlo: CHE LIBERAZIONE! Senza studio nella mia vita sono rinata.
      Ripeto, è brutto da dire, ma per me è la scelta migliore che tu possa fare, se non sei motivata. E se i tuoi genitori ti c considerano solo in base a successi accademici, beh, cavoli loro. Pensa alla tua felicità.

    • @96dewott
      @96dewott 4 года назад +7

      @@isag4411 sono riuscita finalmente a lasciare gli studi, non sono mai stata così felice, ho avuto un boost di energia pazzesco non mi sentivo cosi da anni 😁 cerco da lavorare adesso, incrociamo le dita

    • @holyman8685
      @holyman8685 3 года назад +1

      @@96dewott Sono contento che tu abbia preso la decisione che ritenevi più giusta per te ! Sta sempre a noi stessi decidere sul nostro futuro e su cosa fare per essere felici😊

  • @marbet2395
    @marbet2395 4 года назад +1

    Aspetta però, non far passare l'idea che l'università sia solo un distributore di titoli e non di competenze. Ci sono tantissime competenze che si possono acquisire anche al di fuori dalle università, però all'università vai per conseguire competenze, i titoli sono solo certificazioni

  • @preferiti57
    @preferiti57 4 года назад +4

    ogni giorno mi chiedo se il gioco ne vale la candela.....

    • @deepblue188
      @deepblue188 3 года назад +1

      Ottima domanda. Io purtroppo, ho iniziato a chiedermi se il gioco valeva la candela quando ormai tutto il danno era già stato fatto.

  • @gokuson9181
    @gokuson9181 6 лет назад +12

    io credo che il sistema universitario e da resettare per primo l'università pubblica dovrebbe permettere l'iscrizione gratuità a tutti i diplomati del quinto superiore (chiaramente facendo cosi dato che l'università non può contenere tutti, deve fare i test d'ingresso a numero chiuso, che pero non dovrebbe essere fatto per facoltà ma bensì per corso di studio scelto in questa maniera credo che viene premiata maggiormente la meritocrazia) secondo l'università dovrebbe fornire tutti i libri e i materiali del corso agli studenti, che poi a fine anno lo studente stesso dovrà restituirli all'università, in modo tale che poi questi libri e materiali saranno dati successivamente agli studenti del prossimo anno (chiaramente se uno studente rompe un libro lo paga) e terzo dovrebbe adottare un sistema più liceale nel senso che dovrebbero esserci esami per ogni argomento in modo tale che gli esami siano più ravvicinati esattamente come con le verifiche e le interrogazioni delle superiori e poi offre una valutazione completa o quasi di quel argomento , a differenza di come avviene adesso dove uno in un esame deve portare in media 6/7 argomenti per ogni materia e questo fa si che nemmeno uno di questi argomenti sarà valutato in modo sufficiente per esempio io ho sentito amici che hanno fatto un esame dalla durata di 2 minuti roba vergognosa in 2 minuti chiaramente un professore non può sapere quanto uno sa o non sa perchè non ha il materiale su cui basare la valutazione . infine nel corso di studio ci dovrebbero essere solo le materie molto strette a quel corso no anche altre che hanno poco a che farci

    • @franksart7582
      @franksart7582 5 лет назад +1

      2 minuti, sul serio ?

    • @pionieresvizzero2224
      @pionieresvizzero2224 4 года назад +1

      "non dovrebbe essere fatto per facoltà ma bensì per corso di studio scelto" cosa significa ?

    • @zhabo3963
      @zhabo3963 4 года назад +5

      In Austria è così: 20€ annui di iscrizione. Non ti pagano i libri ma forniscono tutto il materiale in forma di slide, gratuitamente ovviamente. E gli esami (in media da 7 cfu) sono divisi in moduli/parziali da 1,5 a 3 crediti l'uno.
      In germania il discorso è simile, solo che gli esami sono tutti da 6 cfu e con 3 appelli l'anno.
      Ed ecco perché andrò a fare la magistrale in germania 💖

  • @lauradefilippodandrea9434
    @lauradefilippodandrea9434 2 года назад

    Lo so che il video è di 3 anni fa, io ora sono in terza media e non so perché guardo questo video perché intanto dovrei pensare alle superiori perché devo scegliere a breve, però diciamo che non sono una secchiona, ma nemmeno un "asina" sono una via di mezzo e sinceramente mi piacerebbe fare l'università, ma ci penserò anche perché sono ancora abbastanza "piccola" per pensarci adesso...
    Cmq lo stesso se qualcuno ha già avuto esperienza volentieri sentirei la sua storia, grazie

  • @simonegugliotta
    @simonegugliotta 4 года назад +1

    Questo video parla di me

  • @ignaziofiore3529
    @ignaziofiore3529 4 года назад +1

    Ottimo ma video, ma ce anche da dire che la scuola non ti insegna, ne come affrontare la vita lavorativa ne tantomeno come studiare e affrontare l'università

  • @Angi_bella
    @Angi_bella 4 года назад

    Grazie.

  • @anonimo3121
    @anonimo3121 4 года назад +1

    Grazie mille per il tuo video.
    Alle superiori non ero brava a scuola e ora andare bene all'università, lo so che è stupido, ma lo vedo un po' come una sorta di "rivalsa". Non fraintendermi, ovviamente sono qui all'università con un preciso obiettivo per quanto riguarda il mio futuro lavorativo... Però in parte anche solo riuscire a strappare un 25 ad un esame (per fortuna non sono super pretenziosa per quanto riguarda i voti) mi sembra una sorta di "riscatto" rispetto agli anni del liceo ...
    Per fortuna per quanto riguarda le amicizie va tutto benissimo, ne ho pochi ma ottimi e sono contentissima così 😊

  • @elavel3826
    @elavel3826 5 лет назад

    Vero!!

  • @zillonemperor2
    @zillonemperor2 4 года назад +1

    O mio dio parla di me

  • @prigionierodeltubo
    @prigionierodeltubo 6 лет назад +3

    In alcuni punti non sono in accordo ci sono più variabili.

  • @elvisea5325
    @elvisea5325 4 года назад +3

    Quanti studenti di ingegneria qui?

  • @Daniel-ed4lo
    @Daniel-ed4lo 5 лет назад

    La storia di Davide.....😂😂😂😂

  • @Ztenam976
    @Ztenam976 5 лет назад +14

    Secondo me non si va all'università per fare amicizie, ma solo e unicamente per studiare, e passare il tempo con i compagni di corso mi ha fatto perdere un sacco di tempo e soldi, quindi all'università studio da solo e basta

    • @pionieresvizzero2224
      @pionieresvizzero2224 4 года назад +2

      che tristezza...

    • @Ztenam976
      @Ztenam976 4 года назад +5

      @@pionieresvizzero2224 Mah, se me ne fossi reso conto prima avrei perso molto meno tempo, quindi non la vedo una cosa così triste

  • @albano2910
    @albano2910 Год назад

    i miei 5 anni di università in economia e finanza sono stati i più belli della mia vita

  • @fiorellinofiorellino5325
    @fiorellinofiorellino5325 4 года назад

    Per me è il migliore doversi autogestito...anche una mia amica bravina al liceo... Bravissima all università.. 🙃💖🙂

  • @gelianadrisi214
    @gelianadrisi214 4 года назад

    Sei bello 😘

  • @Mircodiplatino91
    @Mircodiplatino91 4 года назад

    Io sono per denunciare l'istituto che ti ha abbandonato ai maltrattamenti...

  • @lanas.2093
    @lanas.2093 6 лет назад +5

    Che siano le competenze e non i titoli a fare la differenza nel 2018, non sono molto d'accordo. Per il resto ho trovato il video interessante

  • @flaviapolitano2128
    @flaviapolitano2128 4 года назад +1

    😭😭😭😭

  • @emanuelelamattina4264
    @emanuelelamattina4264 4 года назад +3

    3:00 no scusa il discorso può andar bene per i paesi nordici, ma la scuola italiana dell obbligo non fa nulla nel gestire gli alunni. Sono dei lager, con tanto di capò (bulli a cui i prof non fanno mai nulla) e professori frustrati e perfidi come ufficiali delle ss. Ovviamente sto iperbolizzando, non voglio minimizzare gli orrori di quei posti.
    Ma ricordiamoci che il nostro sistema scolastico-didattico ricalca ancora lo stampo gentiliano, che era fascista, ultragerarchico, fissato con disciplina, onore obbedienza, e tutte quelle cazzate lì che con la vera disciplina non centrano niente.
    Obbedisci ai professori, non conoscere i tuoi diritti, fai migliaia di compiti a casa e studia malloppi mai (o mal) spiegati dai professori.
    Anche la peggiore università del mondo, nella peggiore città del mondo, è meglio di questo schifo che ci ritroviamo

    • @LLuukk93
      @LLuukk93 4 года назад

      si parlava dell'estremo sbalzo da un percorso controllato a uno con più, o forse troppe, libertà rispetto a quello prima.
      di fatto se vedi le scuole pre universitarie così opprimenti e stringenti devi pèoi ammettere che lo sbalzo arrivato all'università è notevole, che non ti abbiano insegnato prima ad autogestirti o che ti abbiano trattato da automa la sostanza non cambia... il punto è quello: un'estrema differenza di trattamento/metodo tra medie-superiori e università.
      Luk93

    • @emanuelelamattina4264
      @emanuelelamattina4264 4 года назад

      @@LLuukk93 il fatto che ci sia una differenza sottolinea quanto la partr pre universitaria sia problematica. La differenza tra democrazia e dittatura non è un problema ma una conseguenza, e la dittatura è il problema.
      E quu la differenza pure è una conseguenza, data dal sistema scolastico/didattico pre-universitario primitivo, fascista e gentiliano che ancora abbiamo

    • @LLuukk93
      @LLuukk93 4 года назад

      @@emanuelelamattina4264 si ok, ma è lo specchio della società, mi sento dire ragazzo di 35 anni....
      dovremmo innanzitutto ricordare che a 18 si è maggiorenni e si diventa uomini/donne e sarebbe il caso di costruire questa responsabilità fin da quando un ragzzino ha coscienza di sè (dalle elementari) invece che trattarlo da poppante finoa 30 anni e aspettarsi che di punto in bianco compaia in lui un senso di responsabilità.
      questo succede nella società (in primis dai genitori) ed è riflesso nella scuola pari pari.
      Luk93

  • @federicodibernardo2719
    @federicodibernardo2719 4 года назад

    Sono stati gli anni più belli della mia vita

  • @Ema_126
    @Ema_126 4 года назад +2

    Boh scegliete qualcosa che vi piaccia e impegnatevi

  • @marstrux7201
    @marstrux7201 4 года назад +1

    Legalizzassero le uniformi anche lì! È inaccettabile vedere gente vestita uguale per 6 anni e poi il pessimo gusto di vestire nei campus accademici più prestigiosi! Hanno stoffa per 500 persone ma non 20000? Io farei espellere ogni studente vestito con le tute o i pantaloni bucati! Ci voglie uguaglianza nel vestire anche lì! Frega niente a me di competizione nello studio! Ci vuole stile nel vestire!