WesaChannel domanda a bruciapelo: cosa pensi della scuola dell'obbligo? Da studentessa dell'ultimo anno di liceo sarebbe bellissimo vedere un tuo video sul tema scuola: sono gli anni in assoluto più importanti per la formazione mentale delle persone eppure è un settore di cui, ad esempio, i politici non si interessano mai come meriterebbe :/ Quello che osservo personalmente è che la stragrande maggioranza dei ragazzi odi la scuola (perché rimasta indietro in un mondo in progresso, per il clima di eccessiva ansia, perché non valorizza e anzi scoraggia i talenti naturali dei ragazzi, per i troppi professori incompetenti etc) e cerchi solo di sopravvivere e poi dimenticarsene una volta arrivati nel mondo del lavoro. Insomma per molti sono anni sprecati.
Mi aspettavo molto un messaggio del tipo "segui la tua vocazione costi quel che costi" e invece sono rimasto piacevolmente sorpreso dallo scoprire che anche tu la pensi come me. Ci raccontano per tutta la vita che ognuno nasce con una predisposizione naturale per qualcosa o che prima o poi si troverà un sogno cosi bello che non si può far altro che tentare di realizzarlo. Purtroppo non è cosi, sono pochi privilegiati ad avere il dono di una vocazione e la maggior parte delle persone deve scendere a compromessi per trovare la propria strada. Sono d'accordo, il come viene prima del cosa.
@tdsdesa Ciao! Vorrei raccontarti la mia storia. Avevo letto il tuo commento quando è uscito il video. Allora credevo di essere una "eletta" con il dono divino della vocazione, mi sentivo nata per fare musica, ho sentito per anni durante il liceo questa scintilla dentro che mi ha portato a fare innumerevoli sacrifici, perché per migliorare il più possibile studiavo 4/5 ore al giorno, ogni giorno. Niente gite scolastiche, niente uscite con gli amici, e tutte le sere, dopo cena, sui libri a studiare per la scuola. La musica era la mia vita, la mia anima gemella, ciò che dava senso a tutto, l'unica per cui valesse la pena vivere. Finito il liceo ho iniziato il conservatorio. Dopo l'esame di ammissione ho iniziato a sentire che stava cambiando qualcosa. Ho perso la motivazione, l'ossessione direi, ho riniziato ad uscire, a sprecare tempo annoiandomi. Adesso, dopo appena qualche mese, adesso che finalmente posso fare solamente questo, senza lo stress delle interrogazioni ogni giorno, senza la fatica di passare le notti insonni per studiare, proprio adesso mi sembra di aver perso tutto. La mia scintilla si è spenta. Faccio fatica a studiare, suonare mi sembra tanto pesante quanto fare un esercizio di matematica. Sto perfino pensando di lasciare, o di continuare accostando il corso di studi in conservatorio con uno in università. In questo momento mi sento un fallimento. Ho dato così tanto a questa passione, sapendo che se ci fosse stata lei con me sarei riuscita a superare qualsiasi momento di difficoltà, e che sarei stata felice lo stesso. Non avrei mai immaginato che avrebbe potuto lasciarmi...
@@primuladinverno mi dispiace che la tua passione si sia affievolita, posso dirti che anche io ho fatto il conservatorio e mi sono diplomato in chitarra classica. L'ho fatto più che altro perché mia mamma ci teneva, non ho mai avuto una vera passione per la musica nè tantomeno ho mai avuto intenzione di camparci. Sta di fatto che il conservatorio per come è impostato in Italia è una macelleria per i giovani musicofili. Anche mio fratello ha iniziato il conservatorio come pianista e ha mollato dopo cinque anni, quando ha smesso ha recuperato la passione ed è diventato un pianista jazz da autodidatta molto bravo, ha inciso anche degli album con la sua band. Io invece non ho mai più toccato la chitarra dopo il diploma. Non credo assolutamente nel pezzo di carta per le discipline artistiche, a dir la verità non ci credo più di tanto neanche per quelle scientifiche (e sto facendo un dottorato, questo la dice lunga). Non scoraggiarti, se non ce la fai più con il conservatorio non sforzarti di andare avanti finché non odi ciò che un tempo amavi. Oltre a mio fratello ho visto parecchi ragazzi mollare e poi diventare dei musicisti rispettati se non addirittura di fama internazionale, un esempio è Luca Stricagnoli che studiava chitarra con me (cercalo su RUclips, non crederai alle tue orecchie e a i tuoi occhi). In bocca al lupo per il tuo futuro ;)
Caro Wesa, utilizzerò questo video nei momenti più difficili del mio percorso universitario, nei quali la voce suadente del cazzeggio rieccheggerá nella mia testa, e tu, come fossi il mio mental coach a costo zero, mi riporterai sulla retta via. Hai una bella responsabilitá in effetti...
Sono passati 2 anni, e pure continuo ad averci un appuntamento fisso con questo video ogni circa 3 mesi, quasi fosse diventato un rituale. Questo perchè mi ha permesso di crescere e maturare molto , e temo il potermi dimenticare il quanto sia importante il farsi il culo grande quando una casa con costanza. Inoltre, credo che oramai sia diventato il video che abbia visto più volte su RUclips.
Più che un consiglio sull'università hai dato una lezione di vita, tanto diretta e dura quanto efficace e senza mezzi termini. Le tue parole avevano molto il timbro di una "strigliata", ma una di quelle che di tanto in tanto è bene ricevere, sia per chi procrastina sulla scelta del suo futuro sia per chi, come me, una scelta l'ha presa da tempo. Ti seguo da poco ma già i tuoi contenuti sono diventati un appuntamento irrinunciabile, con estrema stima non posso dirti altro che un immenso "chapeau".
Questo video è tipo un ceffone educativo, che finisco a guardare una volta all'anno perché a quanto pare la lezione non riesco a impararla. Grazie Wesa sto video è pregno di verità.
Il taglio con il periodo liceale è molto duro e cambiare mentalità fu una bella sfida quando diventai un universitario a tutti gli effetti. L'esperienza più importante che l'università mi sta lasciando (oltre alle nozioni di studio, ovviamente) è la possibilità di gestire il mio tempo nel modo in cui preferisco. Sono conscio che non sia così per tutti, ma l'università in cui io mi trovo ti dona quella piena libertà che può essere contemporaneamente una benedizione ed una maledizione. Sei tu che devi decidere come gestire il tuo tempo, puoi partecipare ad ogni lezione oppure puoi saltarle tutte, sei tu che scegli come e quando prepararti per un esame, sei tu che devi mettere in ordine i tuoi impegni per far combaciare tutto, possibilità che in passato non si potevano avere (ad un liceo, dopo tutto, non è che puoi semplicemente decidere di non partecipare ad un esame). Il primo anno è stato duro, davvero molto, ma proprio perché non ero entrato nella mentalità giusta, non ero riuscito a gestire bene il mio tempo finendo con il concludere ben poco. Poi, con il passare del tempo, ho preso dimestichezza con la nuova "situazione" in cui mi sono trovato ed ora, non dico che tutto vada sempre liscio come l'olio, ma sicuramente mi trovo su un'altro mondo rispetto a due anni fa. Un consiglio che vi do è quindi quello di non arrendervi se inizialmente non riuscite subito a buttar giù esami su esami come se niente fosse, cambiare totalmente modo di vivere e compiere il passo universitario non è semplice, ma basta tempo e impegno per riuscirci. Un augurio di buona fortuna a tutti P.s. E vi scongiuro, godetevi le vacanze estive post-liceo come se fossero le ultime della vostra vita. Vi assicuro che ne sentirete la mancanza negli anni a venire xD
Ciao! Sto per iniziare il secondo anno e devo dire che leggere questo tuo commento mi ha rincuorato molto. Ho già notato in me un'evoluzione positiva e spero di ingranare sempre più, anche perché è ora!! Grazie e buona fortuna anche a te
Io il pugno più forte che ho ricevuto è stato il primo lavoro dopo il diploma, altro che università... Marinaio sui battelli, lavoro che a forza di cazziatoni mi ha fatto svegliare fuori come poche cose al mondo. Tornavo a casa ogni sera piangendo, e capii che li l'adolescenza era finita
non sai quanto mi sarebbero servite queste parole 2, 4, 7 anni fa, grazie lo stesso perchè non è mai troppo tardi per sentirsi ripetere certe parole che nel profondo si sanno, ma si trova sempre il motivo per seppellirle il più in basso possibile!
Ora qual è la tua situazione? Qual è stato il tuo rimpianto? Scusa per le domande dirette, ma sto cercando di imparare qualcosa da chi ha più esperienza di me
Condivido appieno , e aggiungo due cose mie. Mi sto Laureando in ingegneria elettronica e penso che sia uno dei corsi più difficili che si possa fare( non è una questione di sminuire altri ma dati alla mano ). Sono uscito da un iti con 83 non pensavo di anda all'uni e non ero uno studioso prima. Nel mio corso ho incontrato molti 110 e lode , che sapevano molte ma molte cose , io avevo due in matematica , mai fatto fisica in vita mia e le prime settimane non capivo niente. La prima cosa che studiai, ricordo furono le lettere greche e i simboli matematici. Eravamo 260 inizialmente . Molti geni la preserò leggera e non avendo mai fallito iniziarono a demoralizzarsi , ad abbandonare . Io invece chiuso a studiare , dei miei 5 amici di cui tre delle mie ex superiori ,dopo un anno rimasi io e uno del liceo conosciuto all'uni, nel corso dopo due anni eravamo rimasti in 40 , dopo 3 anni 5 si laurearmi gli altri non demordevano . In questi anni ho fatto molti sacrifici lavorato , studiato anche 16 ore al giorno per un mese. Due anni fa, in un n anno passai una sola materia pensai di abbandonare l'anno dopo ne passai 12 !!! (e molte con ottimi voti). Inoltre , sono un terromotato delle marche con un padre morto anni fa , una madre in mobilità ed io che campavo tra lavori e borse di studio . Ora mi manca un esame, mi laurerò si fuori corso ma uno dei pochi a laurearsi e mi va bene . Tutto sto aneddoto per farvi capire , che non conta cosa fai e da dove parti, ma quando culo ti fai e se basta . Devi stare la da mattina a sera ad analizzare i tuoi gap, se uno è un genio e gli bastano due ore io ne faccio 6 , se la mia facoltà da lavoro solo ai migliori , o vado per essere il migliore o sennò non la faccio , sei un adulto/a ora e se hai un desiderio te lo prendi !!!,che basti poca fatica perché sei agevolato o tanta, perchè hai più gap in ogni caso sei tu che decidi se riesci a fare i sacrifici sufficenti ( ti auguro che te ne servano pochi). E se pensi di non farcela , non gliela farai mai perché questo pensiero ,è il pensiero di chi non vuole farsi "abbastanza "il culo.
Ti ho scoperto tipo ieri. Quanto ti adoro! So che questo video è di un anno fa, ma mi ci ritrovo troppo. Ho "perso" anni della mia vita senza fare nulla e ora mi ritrovo, a 25 anni, a riniziare a studiare giurisprudenza e ogni tanto purtroppo, anche se non cazzeggio come prima, sacrifico uscite, vita sociale, ecc ricado comunque nel tranello. Diciamo che mi sono "svegliata", ma purtroppo mi basta poco per perdere la speranza e buttarmi giù. Comunque hai ragione in tutto e per tutto. Invidio quelli che sono maturati per tempo e l'hanno capito prima di me
Il video è molto interessante e prescinde dal tipo di università che si vorrebbe scegliere, ma penso che la maggior parte degli indecisi abbiano un problema che va oltre la volontà o no di impegnarsi e penso che in parte dipenda anche dalle aspettative dell'ambiente in cui vivono, come tu stesso hai detto. La scelta dell'università è importante perché sostanzialmente ti spinge verso un certo tipo di lavoro, è proprio a questo punto che sorgono problemi perché non tutti i lavori sono disponibili e retribuiti in egual misura. I ragazzi, i giovani, la gente appena uscita dalla scuola dell'obbligo vorrebbe avere prospettive sicure per il futuro come le vorrebbero avere tutti, ma ci sono alcune facoltà che sono notoriamente meno "sicure" di altre in termini di eventuale retribuzione monetaria e stabilità lavorativa (guarda caso sono quasi tutte nell'ambito artistico/umanistico). Molti vorrebbero fare qualcosa che sanno non gli permetterà di vivere con certe aspettative e quindi ripiegano su altre università anche per colpa di pressioni esterne, come le sopracitate aspettative. È vero che farsi il mazzo in un modo o nell'altro ti premia, ma c'è una parte della società (o un sistema sociale, non saprei metterlo a fuoco con precisione neanche volendo) che non solo non ti motiva a dare il meglio in quello che fai, ma spesso ti punisce duramente per aver scelto una certa strada. Questo ovviamente è scoraggiante per chi volesse intraprendere "strade alternative" (qui riprendo il video della sindrome dell'impostore) rispetto alla norma e da qui, spesso, secondo me, nasce l'indecisione.
Esattamente, ottima riflessione, la condivido in pieno ma secondo me quello di farsi il mazzo va a prescindere da queste problematiche, nel senso, questa è quello che spinge molti giovani ad essere indecisi sulla scelta dell’università
Grande grande, in effetti la parola migliore per descrivere tutto ciò è "lavoro". Il lavoro è esattamente l'atto di impostare la propria levetta sulla modalità superhero, e tirare fuori le capacità che avevamo dimenticato di avere. Lasciando perdere robe tipo talento innato, forza fisica ecc... l'unica vera grande capacità che fa di un uomo un gran talento è la perseveranza. Spucliate nel canale di Wesa e troverete altri video che esprimono anche meglio questo concetto. È dura capire il concetto se nessuno ti ha mai costretto a sperimentarlo, è ancora più dura imporsi di farlo da solo ogni giorno e lo è persino di più disilludersi del fatto che anche tu dovrai farlo, di non essere l'eletto che potrà vivere senza abbassarsi al livello dei lavoratori... procrastinare non è il modo migliore per far accadere qualcosa di straordinario.
oggi mi sono ritirata da un esame che preparavo da troppo tempo e sono tremendamente amareggiata, volevo mandare in vacca tutto, però per una volta l'algoritmo di youtube ha fatto qualcosa di sensato, grazie Wesa
Complimenti per il video! Penso che, in un certo senso, tu sia riuscito a trasformare i "consigli di mamma e papà" (quasi sempre ignorati o mal intesi) in un discorso che fila liscio ed arriva a fondo proprio lì dove i buoni consigli di solito fanno male e si fermano. Ma non i tuoi, infatti ho molto apprezzato il video proprio perché sei riuscito a fare breccia. Vuoi che sia per il linguaggio, vuoi che sia per il tuo "charme", vuoi che sia per il fatto che - da quanto ho capito - è anche quello che fai per lavoro, mi sento di ringraziarti e di augurarti di crescere come canale così che tu possa motivare molte più persone, abbracciando un pubblico sempre più vario per invitare tutti a riflettere
Pochi video riescono a mantenere costante la mia attenzione.Pochi video mi accendono lampadine nascoste nel mio cervello.Pochi video mi segnagno. Questo é uno di quelli che potrebbe farlo . Grazie Wesa❤
Ho rivisto il video 3 volte, e continuerò a farlo nei giorni a venire. Il concetto è semplice (ben esposto col tuo modo di raccontare 👍🏻) ma voglio che mi entri in testa e che scatti quella molla, quella prima azione che interrompa il circolo vizioso del procastinare, del cazzeggio, dello sminuire e della paura di rischiare. Voglio (e non "spero") che accada, grazie Wesa.
Intanto grazie, la tua notifica mi ha riportato qui ed ho rivisto volentieri il video😊 Vorrei darti una risposta precisa (e breve😅) ma non lo è, e nemmeno semplice. Posso dire che in questi quasi 4 anni ho vissuto dei momenti di caos, dove accumulavo cose da fare, che procastinavo appunto, per poi arrivare a segnarmi tutto e cercare ogni giorni di fare qualcosa, per depennarlo dalla to-do list semplicemente, anche costringendomi a farlo perché era li. Sull’affrontare i propri doveri, farsi il mazzo, ed impegnarsi ogni giorno ho sicuramente avuto meno successo: temo di essere molto volubile e di cambiare proprio l’approccio in base al momento, al progetto lavorativo, alle persone che ho intorno (anche fisicamente o meno, Covid permettendo). Quando penso di aver trovato un equilibrio le cose cambiano intorno a me e non mi adatto repentivamente, o se cerco di farlo mi viene chiesto di più, per crescere, per ambire a qualcos’altro, per avere una risposta a domande come “dove ti vedi tra 5 anni?”… ma io non ce l’ho la risposta🙂 Vorrei anche credere di più in quello che faccio (aiuterebbe!) ma credo di essere orfano di quella passione bruciante che uno si sceglie/ritrova da piccolo, o in adolescenza, che poi ti manda avanti, che sia uno sport o un hobby, o anche un lavoro anche, con cui poi di auto-definisci e ti rende fiero di averla. Ho sempre fatto di tutto ma non ho mai scelto veramente e non mi sono mai dedicato anima e corpo ad una cosa (o più). Diciamo che per questo non ho un lieto fine, e c’è ancora da lavorarci: cerco di coprire le preoccupazioni (lavorative, ad esempio) affidandomi ad esperienze passate, mie o di altri, dove poi le cose si sistemano, e si trovano soluzioni/compromessi (non faccio nulla da cui dipendano le vite delle persone, tranquillo 😅). Per il resto magari non mi sento mai realizzato, ma provo a godere di brevi momenti di serenità, delle piccole cose che possono capitare in giornate qualunque, senza dover attendere IL Giorno Speciale, dove le aspettative sono altissime (ma forse anche questa è una lezione che mi sono dato dopo qualche delusione)… ho fortunatamente una ragazza al mio fianco che crede in me più di me stesso, che mi ascolta e capisce, e per la quale cerco di essere migliore, di migliorarmi: vorrei potessimo condividere più cose insieme, così che mi possa dare ancora più ragioni per fare meglio… ma questo, col tempo, si vedrà😊 Scusa per la risposta infinita, è diventata una riflessione/sfogo, e grazie per l’interessamento, ma soprattutto grazie ancora di avermi ricordato del mio commento e di questo video👌🏻
@@Simich92Marty Non ti preoccupare, sono io che mi sono intromesso nei cazzi tuoi. 😂 Grazie per esserti aperto, di auguro buona fortuna per tutto, e ti auguro anche di trovare una passione forte e un sogno preciso. Io ho il problema opposto: ho troppe passioni! Musica, cinema, scrittura, disegno, videogiochi... diciamo la creatività artistica in generale. Questa situazione è abbastanza frustrante perchè voglio fare tutto ma non posso se desidero farle bene, ma per fortuna in questo mare di interessi la musica ricopre il ruolo di ancora, essendo la mia passione più grande (e ovviamente questa mia immensa indecisione si riversa anche nella musica dato che mi piacciono tutti i generi e non voglio fossilizzarmi su uno solo). Stranamente non ho ansia per il futuro perché credo in me, l'unica ansia che ho è di aver sprecato l'adolescenza. Ora ho diciotto anni e devo andare in quarta (è come se fossi stato bocciato ma non è così, è una situazione assurda) e ho l'ansia di riuscire a godermi questi due anni, che sono la mia ultima opportunità di vivere l'adolescenza e la scuola, spero di non rovinare tutto come al solito. Gli anni sono passati così in fretta e se non mi godrò quello che mi resta sarò pieno di rimpianti.
@@masterjunky863 andrà bene vedrai😊 Coltiva queste tue passioni, ci sono anche punti di incontro tra loro che potrebbero darti perfino più soddisfazioni, e non ti preoccupare troppo per questi ultimi due anni: una volta passati non ci sarà un interruttore che cambiarà tutto, forse ci sarà meno spensieratezza si, ma ancora tante occasioni per lasciarsi andare e vivere bellisimi momenti. Grazie e buona fortuna anche a te😊
Ciao Wesa, ci tenevo a ringraziarti per questo video. Ho letto due commenti qua sotto, ma erano negativi, quindi ho deciso di tralasciarli e scrivere ciò che ho tratto dal tuo video. Per me è stato illuminante, molto utile. Sono al secondo anno di università e da quando ho intrapreso questo percorso universitario mi sono ritrovata a domandarmi quasi ogni giorno che lavoro vorrei fare una volta finita l'università, procrastinando lo studio fino all'impensabile. Grazie al tuo video ho capito che il problema non è che non so cosa voglio fare, ma che non ho preso seriamente quello che devo fare. Ho capito che la via facile, purtroppo o per fortuna, non esiste e devo dire che il francesismo che hai utilizzato nel video: "farsi il culo" rende bene l'idea. Alla fine è così, nulla ci viene regalato e quando ci si addentra nell'età adulta bisogna smettere di cazzeggiare e pensare che esista una via facile. - Bisogna essere presenti e impegnarsi ogni giorno - è proprio vero. Questo video mi ha fatta sentire capita ed è l'unica cosa che mi abbia VERAMENTE aiutata a capire come affrontare questo periodo di indecisione. Grazie, grazie e grazie. Vorrei ci fossero più RUclipsr come te, ormai RUclips è pieno di contenuti trash o meglio "non contenuti".
Questo video in combo con l'ultimo di yotobi potrebbero davvero essere un prumo gradino per ridimensionare me stesso, sono ormai alla laurea triennale ma ho sempre l'impressione di poter dare di più, di star perdendo momenti per apprendere. Grazie wesa per i sempre ottimi spunti.
Dopo aver datto tutto il quinto anno di indecisione ho preso la decisione di iscrivermi all'accademia di belle arti e studiare cinema, ormai a fine prime anno e dopo essermi fatto giá un bel po' di mazzo per imparare cose mai lontanamente affrontate in un liceo scientifico, posso dirmi felice della mia scelta. Non pretendo di fare il regista, manco di fare il focus puller per i film di zalone, sono pronto anche a fare il videomaker per dei dannati matrimoni, ma almeno so che sto facendo del mio meglio in modo onesto, e impegnandomi, ogni tanto il cazzeggio esce ma quando arriva il momento si rimette subito da parte e ci si impegna, e nonostante i risultati abbastanza buoni voglio fare di più quest'anno che viene. Anche se con le materie sono appostoho tanto da fare, recuperare tutte quelle conoscenze che molti miei colleghi hanno appreso in privato magari, che molti youtuber hanno appreso per i cazzi loro, ma sono sicuro che con l'impegno giusto tutto si possa fare.
Non so, mi sono appena diplomata (proprio ieri) e sto ancora cercando la mia strada. Il tuo discorso ha perfettamente senso, ma se mi soffermo a pensarci preferisco aspettare e fare una scelta, non dico giusta e duratura, ma nel momento in cui scelgo voglio essere sicura e soddisfatta. Quello che dici credo sia plausibile se quello che si fa si ama, almeno per persone come me. Non voglio alzarmi la mattina e sapere che devo farmi un mazzo facendo qualcosa che odio e che mi butta giù, non voglio essere una persona triste, io riesco ad impegnarmi quando un qualcosa mi piace e mi appassiona e a quel punto, anche se il mazzo da farsi è tanto, è molto più sopportabile, non meno impegnativo ma almeno sei contento di farlo ( parlo di scelte personali, poi i doveri li abbiamo tutti). Ovviamente non è che adesso faccio "non so cosa fare, ci penserò più in là", non aspetterò che lo spirito santo soffi su di me riempiendo il mio essere di saggezza o na roba simile 🤣🤣, ma mi impegnerò per cercare la mia strada, se comunque non dovessi trovarla, alla peggio inizierò con una facoltà che coincida più o meno con i miei interessi perché prima o poi bisogna di buttarsi, come dici tu, ma assolutamente tenendo conto dei propri interessi e prospettive di vita, perché magari ti laurei con la lode, ma sarai comunque insoddisfatto secondo me, perlomeno io mi sentirei così.
Questo video mi serviva proprio. L'ho trovato per caso proprio mentre stavo procrastinando. Mi hai fatto rendere conto dell'inesistenza di quel punto di svolta magico, ora però il problema è superare i miei istinti procrastinatori, in ogni caso la consapevolezza è sempre il primo passo!
Confermo tutto quello che hai detto ed ho 29 anni, ho fatto una facoltà molto ambita ed esclusiva, ma quello che conta è la forma mentis, purtroppo anche se mi avessero detto queste cose anche a 22 anni non le avrei capite, le impari a bastonate e vi assicuro che è tutto vero. La cosa triste è che o nasci con questa forma mentis o è veramente dura averla anche perchè gli altri ti sorpassano in fretta e il mondo del lavoro NON PERDONA, il bello dell'università sopratutto quelle competitive è che ti permette di vedere che c'è qualcuno più forte di te.....
Però è anche vero che senza il tuo cazzeggio passato, forse non saresti quello che sei oggi. Forse il cazzeggio stesso, puó spronarti ad agire e a tirarti fuori da quel torpore durato mesi o anni. O forse mi piace ancora giocare alla playstation, e sto trovando una scusa puerile per giustificarmi.
Certo, ci sono delle fasi, e ciascuno ha le sue, ci mancherebbe e in effetti bisognerebbe distinguere fra il relax (quello che ti godi perché sai di meritartelo, di solito quando stacchi dopo avere fatto il tuo) e il cazzeggio (quello che non hai meritato, che ti serve solo a procrastinare (ammazzare il tempo) e che è così ansiogeno che te lo godi fino a un certo punto); la cosa positiva del cazzeggio, diciamo così, è che di solito è insostenibile sul lungo periodo.
Concordo, tant'è che il mio voleva essere un complimento. In parole povere: se il cazzeggio che ha fatto inevitabilmente parte della tua vita (tua inteso di Wesa, non in generale), ti ha portato ad essere la persona che sei oggi, ben venga! ;)
Bel discorso Wesa, sono all'inizio del terzo anno di università triennale e potrei dirti guarda quello che hai detto è ovvio e scontato... ma non è così perché hai avuto la capacità di incentrare il discorso su un qualcosa che molti riterrebbero intuitivo e cioè "bisogna rimboccarsi le maniche" ma ti ci sei soffermato senza annoiarmi minimamente con le giuste parole e con il giusto "come" (giusto per citarti ehehehhe); hai fatto capire che iniziare l'università non significa diventare magicamente maturi ma è scegliere di smettere di cazzeggiare e che il momento di prendere la nostra vita in mano è giunto e non necessariamente avremo successo immediatamente anzi spesso si sbaglierà ma ne usciremo fortificati se ci impegneremo senza battere ciglio e prima o poi capiremo veramente chi siamo e qual'è la nostra strada. Sei un vero oratore e se posso permettermi vorrei lasciarti una mia citazione al canale come regalo per quello che fai: un vero oratore ha la capacità di trattare argomenti semplici facendo riflettere il pubblico come se meritassero il rispetto e la considerazione di temi complessi e delicatissimi fino a renderli tali 💛
Io consiglio che prima di pensare alle facoltà universitarie, cercare il più posdibile di fare esperienze lavorative, anche umili o brevi. Viaggiare e aprirsi al mondo. In Italia l'università fa diventare freddi, teorici e confornisti. Io sono avvocato, io sono dottore, io sono chef, io sono inferniere, io sono insegnante. E il resto di te? Che fine fa? Prendetevi un lungo gap year ragazzi. Siate flessibili ed empatici.
Ritengo questo video perfetto. E non lo dico alla leggera: utilizzo RUclips da anni, ma la tua capacità di esprimerti, di dire ciò che va detto nel giusto modo, di convincere l'ascoltatore riguardo il valore delle tue parole, lascia esterrefatti. E ciò che dici è giusto e insindacabile, e forse mi hai davvero aiutato a prendere più coscienza di me. Ti seguo grazie a questo video, uno tra miliardi, una perla in un mare di mediocrità e spazzatura
Semplicemente bravo. Di mio, posso dire che sono all'ultimo anno di superiori, e questo 'mazzo' ho proprio cominciato a farmelo. Hai un carisma eccezzionale ed il fatto che non esegui tagli ai video mi dona anche una sensazione di sincerità e di consapevolezza di ciò che dici che quasi nessuno ha su youtube. Uno dei migliori video che io abbia mao visto. Davvero complimenti! Una domanda finale: che studi hai conseguito?☺
Il discorso procrastinazione è per me una nota dolente, e il tuo "come cazzuto" devo dire che mi ha aperto un mondo. Se avessi pubblicato questo video esattamente un anno fa magari avrei trascorso mesi più sereni, ma non ho rimpianti. Tutto ciò che ho vissuto fa parte della mia formazione, non dal punto di vista accademico, ma personale. Ti seguo da molto poco, ma ti ascolto con molto piacere. Grazie davvero
"L'indecisione è una cosa nobile, l'importante è che non si protragga a lungo. Bisogna interromperla con un'azione. Se poi è un'azione sbagliata, meglio: avrete un feedback immediato su quale sia la strada giusta" Ora, io pure sono un diciottenne che sosterrà la maturità es è prossimo al grande salto, ma non sono fra quelli che ti ha chiesto un parere perché, semplicemente, di solito non chiedo consiglio a dei perfetti sconosciuto di cui ho appreso l'esistenza solo perché sono più o meno "famosi". Ma posso capire perché molti lo hanno fatto: sei un gran divulgatore. Non dirò che dici cose mai dette prima, ma quello che dici lo dici con una chiarezza espositiva ed una facilità di comprensione da riuscire a ficcare il tuo messaggio nella nostra capoccia meglio di tanti altri...
Il video è bello e tutto ma non rispondi alla domanda volontariamente: il cosa fare è fondamentale. La mia esperienza è di persona che arrivata a 18 anni si è fatta due conti, si è messa a lavorare come un mulo, si è buttata in un settore dove si trova lavoro e arrivato alla fine di un percorso universitario sudato e con buoni risultati si è resa conto che ha fatto la scelta sbagliata in termini di "cosa" studiare.
Ciao Wesa! Io sono all'ultimo anno di Giurisprudenza, a Bologna (ho riconosciuto lo stemma dell'Alma Mater ahah) e sono praticamente in pari con il percorso di studi. Oltre a condividere a pieno tutto il discorso sul "farsi il culo", scenderei nel particolare parlando dell'approccio allo studio: mentre alle superiori anche uno studio raffazzonato, tappa buchi (come lo chiamava la mia professoressa di latino) bastava e alle volte avanzava, qua non è buono manco per il sugo. Cambiare radicalmente la forma mentis che uno si è costruito per vent'anni può ovviamente essere un processo doloroso o frustrante, ma è necessario, perchè all'università non ti si chiede più di ripetere quello che c'è scritto in quelle 10 paginette...qui devi fare TUO l'argomento in questione, devi diventare un "esperto in materia" e per farlo...si, devi farti il culo tutti i giorni!
Complimenti per esposizione e contenuti, hai centrato più volte il punto e sottolineato errori che purtroppo io nella mia vita ho già commesso. Spero queste parole potranno servire a qualcuno, per quanto, capire e mettere in pratica sono due cose molto differenti e di differente complessità.
Ottimo video,non il solito consiglio riguardo l'università che si sente sempre dire( del tipo "segui le tue passioni e fregatene di tutto",che non è del tutto sbagliato...)ciò che conta è impegnarsi sempre,anche nel fare scelte sbagliate e comprendere appunto dove sono gli sbagli. Sempre e comunque darsi da fare...grande messaggio
Sono d'accordo in generale con il tuo pensiero, sono anche io un grandissimo procrastinatore quindi capisco perfettamente quando stressi la necessità dell'impegno e della costanza.Tuttavia io penso che quella che dai sia una risposta molto personale.Come dire, il pensiero generale è molto condivisibile, è per certe persone può essere la risposta migliore tuttavia sottovaluti ciò che per te e per persone simili è forse un po' scontato e cioè la consapevolezza.Personalmente conosco persone che si vanno un mazzo tanto già da ragazzini e che hanno scelto facoltà universitarie difficili che stanno anche gestendo molto bene, tuttavia mancano di altre risorse che a mio parere sono fondamentali per affrontare il percorso verso la felicità;il percorso più importante da percorrere.Hanno l'impegno, la costanza ma forse gli manca qualcos'altro. Non vorrei sembrare arrogante o troppo aleatorio, però ascoltare i tuoi video mi fa venir voglia di dire la mia liberamente :)
E fai benissimo! Quello che dici è giusto secondo me, gli "ingredienti" sono tanti, d'altra parte in questo video ho voluto mettere a fuoco quello che, quando mi sento fare certe domande, mi sembra essere un po' l'elefante nella stanza.
No capisco perfettamente la difficoltà di affrontare un argomento del genere cercando di rimanere sintetico e di dare un buon consiglio;probabilmente darei anche io un consiglio simile.Posso dire che con quel poco di esperienza di vita che ho, ho capito che semplicemente vivere, fare esperienza e cercare di fare ciò che amiamo, con il tempo ci da possibilità di capire meglio noi stessi e trovare la nostra strada. Parla un procrastinatore incallito, avvisati mezzi salvati ;)
Io sono ad un passo dalla laurea, eppure, dopo poco più di 3 anni di studi, i dubbi sulla scelta permangono. Tutto questo per dire, ovviamente, che l'errore, l'incertezza, la frustrazione sono sempre dietro l'angolo. Un saluto!
Io la mia scelta l'ho fatta, ho 18 anni e sono nel periodo finale del cazzeggio... Forse anche grazie a questa tua "chiacchierata", (tra l'altro ti ringrazio per aver detto di "darsi gli schiaffi da solo") mi sono reso conto che da qui in poi dovrò "farmi il mazzo", o come dice Michele... "FIGHT!".
Trovo tempo di ascoltare le tue perle anche in vacanza :) condivido appieno, arrivato ormai al sesto anno di università. Come dici tu é molto più bushido di quel che sembra
Ti ringrazio per questo video. Mi ha dato una prospettiva ed un modo di vedere le cose e la realtà a cui non avevo mai davvero pensato. Ti ringrazio per l'ennesimo utilissimo spunto su cui riflettere!
Questo video arriva come un ceffone mentre stai dormendo. Sto per iniziare il sesto anno di triennale e avrò fatto sì e no metà esami. Procrastinatrice seriale, poca voglia di fare, facoltà strutturata male e PIENA di esami che non mi interessano, pigrizia, apatia, insomma le ho tutte...
Discorso a mio avviso perfetto e che condivido totalmente. Io sono uno di quelli che si è fatto un mazzo considerevole (non per vantarmi ma è davvero andata cosí). Ho studiato fisica teorica e poi ho preso un dottorato all'estero, e dopo 9 anni finalmente sto raccogliendo i frutti. Ma ho visto tanti miei amici del liceo cercare la facoltà salvifica (ovviamente senza mai trovarla alla fine)...
Ti ho conosciuto grazie al video su Tia e Favij e ora non posso più fare a meno dei tuoi video. Inoltre presumo dall’immagine di copertina del video che entrambi siamo figli dell’alma mater ;) continua così!
Wow! Avevo già le idee abbastanza chiare, dopo le tue parole tutto si è chiarificato ancora di più! Hai una bella testa e soprattutto mi piace la tua attitudine schietta. Complimentoni per tutto, davvero! Continua così
Queste parole sono molto sagge e utili soprattutto per quegli adolescenti più indecisi, persi e senza una guida! Se un giorno diventerò insegnante lo farò vedere ai miei studenti :)
Mi è capitato questo video nella home e l’ho guardato pensando che fosse del tu degli ultimi tempi, ma è inutile dire che ho notato nettamente la differenza
io a 24 anni sono ancora in piena fase adolescenziale, ogni giorno da anni cerco di essere presente ma rimando l'inizio del mio percorso da ormai credo più di dieci anni.... Da anni in testa ho :a inizio mese prossimo mi darò da fare in maniera costante e intelligente, cosi facendo sono già passati numerosi anni, il tempo mi sembra volare via come una saetta irraggiungibile, mi faccio una bella tazza di caffè espresso, denso cremoso solo se seguito da ascoltare album, quindi finito il caffè è passata un ora e mezza.... Dalla vita mi godo il meglio come fosse l''ultima volta, cibo, sesso, ma cosi facendo non ho più tempo per altro poiché il tempo per godere dei piaceri della vita è molto lungo, domani potrei essere morto.....
Bravo! Finalmente uno che parla una grande verità! lavorare duro sempre e comunque.... il momento è ora, magari i ragazzi capissero ora è non a 40 anni. Bravo ragazzo complimenti.
Mi sono iscritto da pochi minuti e ne sono lieto. Tu sei PER ME, ciò che sarebbe potuto essere Daniele Andreani. Comunque secondo ne sarai l'eccezione che conferma la regola sulla meritocrazia in questo paese.
Come sempre video interessantissimo. Io purtroppo ho compreso tutto ciò un po' tardi, a 25 anni, e da allora sono riuscito a prendere in mano la mia vita, riuscendo finalmente a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Ora di anni ne ho 31, e uno dei miei rimpianti più grandi rimane l'aver "sprecato" molto tempo nei primi anni dopo le superiori. Peccato non aver avuto la possibilità di vedere questo video allora! Che poi vabbè, con la testa che avevo a quei tempi probabilmente avrei liquidato tutto con un: "ma che cazzo vuoi saperne te!", e avrei chiuso il video :-) Grazie per tutti gli spunti interessanti che ci offri
Molti credono che dandosi troppo da fare possa servire per vivere nella felicità...Ma la realtà è che qualsiasi cosa facciate...Ci sarà sempre qualche scemo di datore di lavoro che avrà da dire...Non aspettate per vivere felici!! Non cerco l'approvazione di nessuno....Vivo a modo mio e come voglio io.
Un consiglio migliore non potevi darlo.Come è capitato a te è capitato anche a me. Il primo anno di università mi ha distrutto, anzi mi ha preso a schiaffi come dici nel video, quell'anno fatto di scarsi risultati e delusioni mi ha fatto capire che si doveva cambiare ritmo, qual era il prezzo di questo cambiamento? l'adolescenza. L'abbandono della comodità e della leggerezza e l'inizio di un duro lavoro con alla base una programmazione del tempo e della vita che deve essere solida, se no si rischia di ripartire da capo ed essere ripresi a schiaffi. Perché è così che vanno le cose, quello schiaffo la vita presto o tardi te lo rende (e come dici tu è decisamente meglio darselo da soli ). Forse avrei voluto vedere questo video due anni fa, mi avrebbe fatto ragionare o l'anno scorso, mi avrebbe rincuorato o forse la verità è che in quanto adolescente non ti avrei dato retta. Credo, infatti, che sia una principio che si impara vivendo, però rimane comunque un ottimo consiglio. Un consiglio che oserei dare io è oltre al lavorare sodo bisogna anche costruire un progetto, un progetto che mostri ogni giorno il motivo per cui stai lavorando sodo e che quindi ti sproni ancora di più a lavorarci.
Sto aspettando la graduatoria per entrare alla facoltà di Chimica: nel caso venissi preso, spero di riuscire ancora a guardare i tuoi video mentre mi "faccio il culo". Grande!
Ciao! Ho conosciuto il tuo canale grazie al video che hai fatto su yotobi. Complimenti, mi piace molto il modo in cui esponi e argomenti le tue tesi. 👌
Io so solo che voglio decidere me stessa. E essere datore di me stessa. Ho lasciato la scuola di fumetto perché la mia mentalità e il mio approccio era sbagliato. Ora voglio ricominciare da capo e riformarmi... E farlo come voglio. Anche se non so cosa fare. Il cazzeggio è utile. "Cazzeggia quando cerchi di concentrarti, e concentrati quando stai per cazzeggiare". Non è una frase mia, questa frase mi piace molto. È utile per un creativo.
Il mio percorso universitario è stato frutto di una folgorazione, quasi una favola a lieto fine. Ma erano altri anni, io sono del '75, ho fatto parte di un'epoca in cui esisteva il vecchio ordinamento e quando c'era ancora un barlume di speranza. È una storia lunga, ma posso dire che grazie ad un quadro di Guttuso, originale, appeso nella sala mensa di una fabbrica, ebbi una specie di sindrome di Stendhal e proprio lì, in quell' istante, decisi di seguire la strada della storia dell'arte. Ma quale fabbrica appende un quadro di un'artista riconosciuto a livelli mondiali nella sala della propria mensa? Era l'Olivetti di Ivrea, una realtà quasi distopica. Ragazzi, approfondite questo pezzo di storia che ci appartiene, quello del grande e lungimirante Adriano Olivetti, non ve ne pentirete. Comunque poi io sono riuscita ad entrare nel MIBACT e mi sento molto fortunata. E si, mi sono fatta un mazzo tanto.
Dopo problemi economici familiari (ancora un po’ ci sono) , scelte sbagliate , lavoro .... dopo tanto tanto ragionare a 26 anni ho deciso di darmi un calcio in culo ! Iniziare un Università che sia normale o telematica io sento che devo ora darmi una svegliata , ho dato tanto e ora devo prendere ciò che voglio !!!!
Scrivo questo commento nell'ottica che qualcuno indeciso sul proprio percorso universitario possa trovarlo utile. L'estate post maturità fu uno dei periodi più bui della mia vita: non avevo la più pallida idea di quale facoltà scegliere. Avevo poche certezze quali una naturale predisposizione per la chimica (ma nessuna voglia di fare mestieri legati a tale materia), una grande passione per l'arte, una certa curiosità per la fisica, l'idea di non voler perdere tempo, accompagnati da molti dubbi come la pressione di dover scegliere una facoltà "redditizia" che non pesasse troppo sulla mia famiglia, la poca costanza di studiare una facoltà molto difficile come ingegnaria e la poca pazienza di studiare tomi e tomi di materiale umanistico. E poi nei miei pensieri si accompagnava spesso la voce del mio prof di fisica del liceo che mi aveva fatto promettere di non scegliere facoltà scientifiche perché secondo lui non ne ero in grado (mi piaceva studiare fisica, ma rendevo poco perché studiavo solo ciò che stimolava la mia curiosità). La mia scelta la feci un giorno prima che iniziassero le lezioni. Economia e statistica. Una facoltà che non centrava niente con me ma mi aveva incuriosito. Non mi ero mai interessata di economia, figurarsi di statistica! Però mi piaceva l'idea che fosse qualcosa di nuovo e che fosse ben spendibile nel mondo lavorativo inoltre non mi imponeva nessun lavoro particolare come può una laurea in medicina. Si può dire che abbia seguito un po' l'istinto e un po' la razionalità ma ci sono giorni in cui penso che scelsi quasi a caso. Ero convinta, in cuor mio, che con la buona volontà e la mia predisposizione al ragionamento scientifico ce l'avrei fatta e non mi feci abbattere da quello che mi aveva detto quel prof, credevo nella mia intelligenza. Quelli della triennale furono anni bellissimi, conobbi persone fantastiche e mi appassionai a materie che mai pensavo. Le crisi e la voglia di cambiare ci sono state, credetemi, ma fanno parte del gioco. Mi laureai, fui soddisfatta, oddio, non la più brillante ma, chissenefrega, mi ero laureata, avevo costruito qualcosa di importante credendo in me stessa. Adesso sono in magistrale, "Economia della cultura", in qualche modo mi sono ricongiunta con la mia passione per l'arte in un modo inaspettato. Faccio questa riflessione finale ricollegandomi al video: nella mia carriera di triennale ciò che ha davvero fatto la differenza è stato il credere in me stessa e la voglia di lavorare duro e di ripensarmi giorno per giorno. Se siete indecisi sulla vostra facoltà pensate che tutto sommato, male che vada, imparerete a scegliere e a lavorare anche in condizioni che non sono ideali, proprio com'è la vita.
Non so se é un bene o un male ritrovarmi totalmente nelle tue parole. Perché finito il liceo,finito il cazzeggio e i gruppi di studio pre-interrogazione,ho scelto psicologia con tutta la consapevolezza del caso: difficoltà, lunghezza del percorso,costante crisi nell'occupazione. Peró mi sveglio tutte le mattine consapevole che dovrò farmi il culo grande quanto una casa come hai detto tu e allora lo faccio, anche quando mi sento alienata e completamente assorbita da questa cosa. Tutto ciò per sperare di trovare un lavoro e nemmeno super pagato ma essenzialmente un lavoro che non odieró fare. Forse é poco ambizioso come obiettivo ma vabe /:
-Chiara - Se sei sicura che psicologia ti piace allora stai facendo la cosa giusta. Penso che farsi il culo sia più "semplice" (passami il termine) se si è contenti della propria scelta. Prendi il mio caso: sto studiando ingegneria, una delle tre/quattro cose che mi sarebbe piaciuto studiare, ed è veramente dura, al punto che continuo a chiedermi se forse avrei dovuto scegliere un indirizzo diverso (tra quelli che mi ispiravano), così da faticare meno ma studiando comunque qualcosa che mi piaceva. Mi impegno molto nello studio, ma il continuo dubbio di aver sbagliato indirizzo è molto spiacevole, e non è facile fugarlo quando hai più di una passione.
Io sono il caso contrario a quello descritto da te. A 18 anni mi sono diplomato, in 4 anni e mezzo ho finito l'università. Dopo un mese dall'abilitazione ho trovato il primo lavoretto. Detto così sembra figo..ma il problema delle persone come me è che non si gode mai un cazzo perché io al posto di procrastinare non mi godo mai il momento e sto già pensando al prossimo step con tutte le ansie a se connesse. È sempre vero, il giusto è nel mezzo. :)
La vera domanda credo sia: è davvero necessario scegliere di "andarci" all universitá? Specie se si è indecisi.... Andare a lavorare fa cosí tanto schifo? Oppure l'indecisione è solo frutto di una imposizione mediatica che porta a pensare che sia obbligatoria una decisione? Un pò come chi apre un canale youtube con l'intento di avere un seguito... Ma non sa esattamente cosa registrare e non ha un piano ben preciso.... Di fatto non è necessaria una scelta ma è necessario invece lasciar perdere!
OSCURAVOCE N.O.G si se vuoi vivere come un mediocre poveraccio finendo a lamentarti che "i politici fano skifooo" vai pure a fare il muratore al posto dell'università
PNT questa tua affermazione credo sia eccessiva e controproducente. Non puoi ritenere che non fare l'università dopo le superiori equivalga ad essere un sempliciotto facilmente manipolabile e incapace di leggere la società e la vita. Si può lavorare e vivere in maniera più che dignitosa anche senza la corona d'alloro, la quale non è un "level-up" che ci dà il diritto di schifarci di chi non la possiede (e che magari ha proprio scelto di non volere). Non creiamo classismo laddove la società (ed in particolare l'Italia) non ne ha proprio bisogno
Ceccoxstar più che eccessiva, detta in quel modo è proprio una stronzata, conosco una persona che non ha finito le medie e adesso ha un'azienda con 150 dipendenti e viene anche chiamato dottore, come tanti altri che a malapena sanno leggere ma hanno imprese di costruzioni (e non solo) ben avviate alcune anche molto grandi. Di contro ho amici laureati a spasso o a lavorare nei call center per 4 spicci, un mio amico laureato con 104 fa addirittura il badante e dato il periodaccio, come dargli torto. Certo una laurea è pur sempre una marcia in più, ma ad esempio un diploma professionale da elettricista o termoidraulico, in alcune zone può anche farti guadagnare meglio.
io penso di essere la procrastinazione in persona. ho sempre pensato che l'idea "naah, tanto lo faccio domani" fosse un po' una sconfitta, ma non ho mai avuto la forza e forse nemmeno l'interesse per dire "no, cavolo lo faccio adesso." mi sono ritrovata a perdere praticamente il primo anno d'università perchè pensavo quotidianamente al fatto che non fosse la mia strada e che mi dovessi trovare un lavoro. ho vissuto malissimo ogni giorno, un po' perchè abituata all'ambiente liceale, mi sono sentita scaraventata in mezzo a persone con cui sentivo di non aver alcun che in comune e questo mi portava a non fare amicizia e puntualmente pensavo "domani magari il karma mi farà conoscere qualcuno" e puntualmente mentre lo pensavo sentivo la sconfitta; un po' perchè mi sono resa conto che ho 20 anni e che dovrei dare una scrollata alla mia vita. "sto sprecando la mia vita" è diventato il mio mantra in pratica, penso di essermelo tatuato sul cuore.
Non ho capito, la risposta sarebbe farsi il mazzo per una cosa a caso? Ma non si può farsi il mazzo se non c’è motivazione, se non c’é una ricompensa una volta raggiunto il traguardo… è per questo che chi non ha una vocazione precisa si arena nella vita. Se tutto è impossibile (a parte le facoltà stem è più o meno così) che senso ha non solo farsi il culo ma anche fare il minimo?
secondo me la motivazione e l'impegno sono due fattori che si alimentano a vicenda. Ci si può benissimo impegnare anche senza la motivazione, che può venire starda facendo. La mancanza di motivazione a volte è solo una scusa per non prendersi le proprie responsabilità
Devo dirti che mi trovo proprio in quel momento, quest'anno farò il quinto superiore e non ho le idee chiare, e nonostante abbia apprezzato il video (e già da solo mi ero in parte reso conto del punto della situazione, del fatto che sia necessario un cambio di atteggiamento, "adesso si fa sul serio"), non mi ha aiutato a chiarirmi ulteriormente le idee per il post-diploma. Il dubbio mio e di molti credo sia su quale debba essere il criterio di scelta, visto che probabilmente di base manca una forte passione o una propensione. Se la mia scelta non viene mossa dalla passione da quali criteri devo farmi guidare (Guadagni? Possibili soddisfazioni professionali? Tempo libero?)?Non fare l'università sarebbe la scelta migliore? E anche non facendo l'università, in che modo dovrei approcciarmi al lavoro? Ritrovarsi a fare un lavoro da impiegato dipendente relativamente poco remunerato e che comunque nemmeno piace non è comunque un subire? E allora converrebbe "inventarsi" una professione, fare gli imprenditori di se stessi? Vendendo cosa? (Intendo, offrendo quale servizio, quale capacità?) E se non si avesse nessun "servizio" da offrire? Da quel che ho capito guardando i tuoi video tu consiglieresti (e probabilmente hai intrapreso) quest'ultima "strada". Ma ripeto, tutti possono permettersi di essere imprenditori di se stessi? Chiunque ha qualcosa da vendere, un'idea che possa funzionare? Ringrazio in anticipo un'eventuale risposta tua o di chi ha guardato il video, mi piacerebbe molto discutere dell'argomento.
Il punto è che sono domande in fin dei conti oziose, per questo nel video dico che, al limite, potresti anche scegliere la facoltà a caso. "Darsi da fare", letteralmente, significa proprio questo: il cosa è un pretesto per fortificare il come. Non sai che fare? Fai quel che capita, ma fallo bene, lavora sul metodo. Il resto segue a ruota, chiedersi "cosa devo fare?" è come chiedersi "come andrà a finire?", "dove sarò fra dieci anni?". E se prendo la strada sbagliata? Cambia strada. E se sbaglio? Sbaglia di più.
Viaggiare di più è fondamentale....Si impara di più!! Invece di stare in una sala a sentire nozioni su nozioni inutili che non useremo MAI.. Bisogna seguire le proprie passioni
Recap dei miei social:
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Twitch: go.twitch.tv/wesatwitch
Facebook: facebook.com/wesapage/
Blog: wesablog.wordpress.com/
WesaChannel domanda a bruciapelo: cosa pensi della scuola dell'obbligo? Da studentessa dell'ultimo anno di liceo sarebbe bellissimo vedere un tuo video sul tema scuola: sono gli anni in assoluto più importanti per la formazione mentale delle persone eppure è un settore di cui, ad esempio, i politici non si interessano mai come meriterebbe :/
Quello che osservo personalmente è che la stragrande maggioranza dei ragazzi odi la scuola (perché rimasta indietro in un mondo in progresso, per il clima di eccessiva ansia, perché non valorizza e anzi scoraggia i talenti naturali dei ragazzi, per i troppi professori incompetenti etc) e cerchi solo di sopravvivere e poi dimenticarsene una volta arrivati nel mondo del lavoro. Insomma per molti sono anni sprecati.
Mi aspettavo molto un messaggio del tipo "segui la tua vocazione costi quel che costi" e invece sono rimasto piacevolmente sorpreso dallo scoprire che anche tu la pensi come me. Ci raccontano per tutta la vita che ognuno nasce con una predisposizione naturale per qualcosa o che prima o poi si troverà un sogno cosi bello che non si può far altro che tentare di realizzarlo. Purtroppo non è cosi, sono pochi privilegiati ad avere il dono di una vocazione e la maggior parte delle persone deve scendere a compromessi per trovare la propria strada. Sono d'accordo, il come viene prima del cosa.
@tdsdesa
Ciao! Vorrei raccontarti la mia storia.
Avevo letto il tuo commento quando è uscito il video. Allora credevo di essere una "eletta" con il dono divino della vocazione, mi sentivo nata per fare musica, ho sentito per anni durante il liceo questa scintilla dentro che mi ha portato a fare innumerevoli sacrifici, perché per migliorare il più possibile studiavo 4/5 ore al giorno, ogni giorno. Niente gite scolastiche, niente uscite con gli amici, e tutte le sere, dopo cena, sui libri a studiare per la scuola. La musica era la mia vita, la mia anima gemella, ciò che dava senso a tutto, l'unica per cui valesse la pena vivere.
Finito il liceo ho iniziato il conservatorio. Dopo l'esame di ammissione ho iniziato a sentire che stava cambiando qualcosa. Ho perso la motivazione, l'ossessione direi, ho riniziato ad uscire, a sprecare tempo annoiandomi. Adesso, dopo appena qualche mese, adesso che finalmente posso fare solamente questo, senza lo stress delle interrogazioni ogni giorno, senza la fatica di passare le notti insonni per studiare, proprio adesso mi sembra di aver perso tutto. La mia scintilla si è spenta. Faccio fatica a studiare, suonare mi sembra tanto pesante quanto fare un esercizio di matematica. Sto perfino pensando di lasciare, o di continuare accostando il corso di studi in conservatorio con uno in università.
In questo momento mi sento un fallimento. Ho dato così tanto a questa passione, sapendo che se ci fosse stata lei con me sarei riuscita a superare qualsiasi momento di difficoltà, e che sarei stata felice lo stesso. Non avrei mai immaginato che avrebbe potuto lasciarmi...
@@primuladinverno mi dispiace che la tua passione si sia affievolita, posso dirti che anche io ho fatto il conservatorio e mi sono diplomato in chitarra classica. L'ho fatto più che altro perché mia mamma ci teneva, non ho mai avuto una vera passione per la musica nè tantomeno ho mai avuto intenzione di camparci. Sta di fatto che il conservatorio per come è impostato in Italia è una macelleria per i giovani musicofili. Anche mio fratello ha iniziato il conservatorio come pianista e ha mollato dopo cinque anni, quando ha smesso ha recuperato la passione ed è diventato un pianista jazz da autodidatta molto bravo, ha inciso anche degli album con la sua band. Io invece non ho mai più toccato la chitarra dopo il diploma. Non credo assolutamente nel pezzo di carta per le discipline artistiche, a dir la verità non ci credo più di tanto neanche per quelle scientifiche (e sto facendo un dottorato, questo la dice lunga). Non scoraggiarti, se non ce la fai più con il conservatorio non sforzarti di andare avanti finché non odi ciò che un tempo amavi. Oltre a mio fratello ho visto parecchi ragazzi mollare e poi diventare dei musicisti rispettati se non addirittura di fama internazionale, un esempio è Luca Stricagnoli che studiava chitarra con me (cercalo su RUclips, non crederai alle tue orecchie e a i tuoi occhi). In bocca al lupo per il tuo futuro ;)
@@primuladinverno dopo un anno cos'è successo?
Caro Wesa, utilizzerò questo video nei momenti più difficili del mio percorso universitario, nei quali la voce suadente del cazzeggio rieccheggerá nella mia testa, e tu, come fossi il mio mental coach a costo zero, mi riporterai sulla retta via. Hai una bella responsabilitá in effetti...
Sono passati 2 anni, e pure continuo ad averci un appuntamento fisso con questo video ogni circa 3 mesi, quasi fosse diventato un rituale. Questo perchè mi ha permesso di crescere e maturare molto , e temo il potermi dimenticare il quanto sia importante il farsi il culo grande quando una casa con costanza.
Inoltre, credo che oramai sia diventato il video che abbia visto più volte su RUclips.
Più che un consiglio sull'università hai dato una lezione di vita, tanto diretta e dura quanto efficace e senza mezzi termini. Le tue parole avevano molto il timbro di una "strigliata", ma una di quelle che di tanto in tanto è bene ricevere, sia per chi procrastina sulla scelta del suo futuro sia per chi, come me, una scelta l'ha presa da tempo. Ti seguo da poco ma già i tuoi contenuti sono diventati un appuntamento irrinunciabile, con estrema stima non posso dirti altro che un immenso "chapeau".
Questo video è tipo un ceffone educativo, che finisco a guardare una volta all'anno perché a quanto pare la lezione non riesco a impararla. Grazie Wesa sto video è pregno di verità.
Il taglio con il periodo liceale è molto duro e cambiare mentalità fu una bella sfida quando diventai un universitario a tutti gli effetti. L'esperienza più importante che l'università mi sta lasciando (oltre alle nozioni di studio, ovviamente) è la possibilità di gestire il mio tempo nel modo in cui preferisco. Sono conscio che non sia così per tutti, ma l'università in cui io mi trovo ti dona quella piena libertà che può essere contemporaneamente una benedizione ed una maledizione. Sei tu che devi decidere come gestire il tuo tempo, puoi partecipare ad ogni lezione oppure puoi saltarle tutte, sei tu che scegli come e quando prepararti per un esame, sei tu che devi mettere in ordine i tuoi impegni per far combaciare tutto, possibilità che in passato non si potevano avere (ad un liceo, dopo tutto, non è che puoi semplicemente decidere di non partecipare ad un esame). Il primo anno è stato duro, davvero molto, ma proprio perché non ero entrato nella mentalità giusta, non ero riuscito a gestire bene il mio tempo finendo con il concludere ben poco. Poi, con il passare del tempo, ho preso dimestichezza con la nuova "situazione" in cui mi sono trovato ed ora, non dico che tutto vada sempre liscio come l'olio, ma sicuramente mi trovo su un'altro mondo rispetto a due anni fa. Un consiglio che vi do è quindi quello di non arrendervi se inizialmente non riuscite subito a buttar giù esami su esami come se niente fosse, cambiare totalmente modo di vivere e compiere il passo universitario non è semplice, ma basta tempo e impegno per riuscirci. Un augurio di buona fortuna a tutti
P.s. E vi scongiuro, godetevi le vacanze estive post-liceo come se fossero le ultime della vostra vita. Vi assicuro che ne sentirete la mancanza negli anni a venire xD
Ciao! Sto per iniziare il secondo anno e devo dire che leggere questo tuo commento mi ha rincuorato molto. Ho già notato in me un'evoluzione positiva e spero di ingranare sempre più, anche perché è ora!!
Grazie e buona fortuna anche a te
+LaFrecciaBlu ... Oppure non fatene mai neanche una nella vostra vita di vacanza, così non saprete mai quanto si stava bene XD
Aggiungerei, "basta tempo, impegno e soldi per riuscirci" ^^
Bella per noi 2002! Dio c....
Io il pugno più forte che ho ricevuto è stato il primo lavoro dopo il diploma, altro che università... Marinaio sui battelli, lavoro che a forza di cazziatoni mi ha fatto svegliare fuori come poche cose al mondo. Tornavo a casa ogni sera piangendo, e capii che li l'adolescenza era finita
non sai quanto mi sarebbero servite queste parole 2, 4, 7 anni fa, grazie lo stesso perchè non è mai troppo tardi per sentirsi ripetere certe parole che nel profondo si sanno, ma si trova sempre il motivo per seppellirle il più in basso possibile!
Ora qual è la tua situazione? Qual è stato il tuo rimpianto? Scusa per le domande dirette, ma sto cercando di imparare qualcosa da chi ha più esperienza di me
Condivido appieno , e aggiungo due cose mie. Mi sto Laureando in ingegneria elettronica e penso che sia uno dei corsi più difficili che si possa fare( non è una questione di sminuire altri ma dati alla mano ). Sono uscito da un iti con 83 non pensavo di anda all'uni e non ero uno studioso prima. Nel mio corso ho incontrato molti 110 e lode , che sapevano molte ma molte cose , io avevo due in matematica , mai fatto fisica in vita mia e le prime settimane non capivo niente. La prima cosa che studiai, ricordo furono le lettere greche e i simboli matematici. Eravamo 260 inizialmente . Molti geni la preserò leggera e non avendo mai fallito iniziarono a demoralizzarsi , ad abbandonare . Io invece chiuso a studiare , dei miei 5 amici di cui tre delle mie ex superiori ,dopo un anno rimasi io e uno del liceo conosciuto all'uni, nel corso dopo due anni eravamo rimasti in 40 , dopo 3 anni 5 si laurearmi gli altri non demordevano . In questi anni ho fatto molti sacrifici lavorato , studiato anche 16 ore al giorno per un mese. Due anni fa, in un n anno passai una sola materia pensai di abbandonare l'anno dopo ne passai 12 !!! (e molte con ottimi voti). Inoltre , sono un terromotato delle marche con un padre morto anni fa , una madre in mobilità ed io che campavo tra lavori e borse di studio . Ora mi manca un esame, mi laurerò si fuori corso ma uno dei pochi a laurearsi e mi va bene . Tutto sto aneddoto per farvi capire , che non conta cosa fai e da dove parti, ma quando culo ti fai e se basta . Devi stare la da mattina a sera ad analizzare i tuoi gap, se uno è un genio e gli bastano due ore io ne faccio 6 , se la mia facoltà da lavoro solo ai migliori , o vado per essere il migliore o sennò non la faccio , sei un adulto/a ora e se hai un desiderio te lo prendi !!!,che basti poca fatica perché sei agevolato o tanta, perchè hai più gap in ogni caso sei tu che decidi se riesci a fare i sacrifici sufficenti ( ti auguro che te ne servano pochi). E se pensi di non farcela , non gliela farai mai perché questo pensiero ,è il pensiero di chi non vuole farsi "abbastanza "il culo.
Massima stima per te e viva gli ingegneri
È difficile per persone con un basso o medio QI. Altrimenti è abbastanza semplice.
Ti fa onore, complimenti👍💪
Tanta stima
Tranquillo, ti batto io in Fisica per difficoltà. Non scriviamole certe cose su.
Ti ho scoperto tipo ieri. Quanto ti adoro! So che questo video è di un anno fa, ma mi ci ritrovo troppo. Ho "perso" anni della mia vita senza fare nulla e ora mi ritrovo, a 25 anni, a riniziare a studiare giurisprudenza e ogni tanto purtroppo, anche se non cazzeggio come prima, sacrifico uscite, vita sociale, ecc ricado comunque nel tranello. Diciamo che mi sono "svegliata", ma purtroppo mi basta poco per perdere la speranza e buttarmi giù. Comunque hai ragione in tutto e per tutto. Invidio quelli che sono maturati per tempo e l'hanno capito prima di me
Come sta andando? Funziona farsi il culo?? XD
Bel video, mi hai messo un botto d'ansia nell'anima ahhaha
Hahaha , che hai scelto alla fine ?
Il video è molto interessante e prescinde dal tipo di università che si vorrebbe scegliere, ma penso che la maggior parte degli indecisi abbiano un problema che va oltre la volontà o no di impegnarsi e penso che in parte dipenda anche dalle aspettative dell'ambiente in cui vivono, come tu stesso hai detto. La scelta dell'università è importante perché sostanzialmente ti spinge verso un certo tipo di lavoro, è proprio a questo punto che sorgono problemi perché non tutti i lavori sono disponibili e retribuiti in egual misura. I ragazzi, i giovani, la gente appena uscita dalla scuola dell'obbligo vorrebbe avere prospettive sicure per il futuro come le vorrebbero avere tutti, ma ci sono alcune facoltà che sono notoriamente meno "sicure" di altre in termini di eventuale retribuzione monetaria e stabilità lavorativa (guarda caso sono quasi tutte nell'ambito artistico/umanistico). Molti vorrebbero fare qualcosa che sanno non gli permetterà di vivere con certe aspettative e quindi ripiegano su altre università anche per colpa di pressioni esterne, come le sopracitate aspettative. È vero che farsi il mazzo in un modo o nell'altro ti premia, ma c'è una parte della società (o un sistema sociale, non saprei metterlo a fuoco con precisione neanche volendo) che non solo non ti motiva a dare il meglio in quello che fai, ma spesso ti punisce duramente per aver scelto una certa strada. Questo ovviamente è scoraggiante per chi volesse intraprendere "strade alternative" (qui riprendo il video della sindrome dell'impostore) rispetto alla norma e da qui, spesso, secondo me, nasce l'indecisione.
Esattamente.
Bravissimo, ottima analisi.
Condivido tutto. Ottima spiegazione
Concordo pienamente👏
Esattamente, ottima riflessione, la condivido in pieno ma secondo me quello di farsi il mazzo va a prescindere da queste problematiche, nel senso, questa è quello che spinge molti giovani ad essere indecisi sulla scelta dell’università
Ogni tanto riascolto questo video, credo che sia uno dei contenuti più educativi presenti su youtube, grazie wesa!
Grande grande, in effetti la parola migliore per descrivere tutto ciò è "lavoro". Il lavoro è esattamente l'atto di impostare la propria levetta sulla modalità superhero, e tirare fuori le capacità che avevamo dimenticato di avere.
Lasciando perdere robe tipo talento innato, forza fisica ecc... l'unica vera grande capacità che fa di un uomo un gran talento è la perseveranza. Spucliate nel canale di Wesa e troverete altri video che esprimono anche meglio questo concetto.
È dura capire il concetto se nessuno ti ha mai costretto a sperimentarlo, è ancora più dura imporsi di farlo da solo ogni giorno e lo è persino di più disilludersi del fatto che anche tu dovrai farlo, di non essere l'eletto che potrà vivere senza abbassarsi al livello dei lavoratori... procrastinare non è il modo migliore per far accadere qualcosa di straordinario.
Si puoi anche farti il mazzo, ma se non c'è una motivazione dietro un giorno ti alzerai chiedendoti perchè stai facendo quello che fai...
Quindi oltre ad essere un incrocio tra Willwoosh e Tommaso Paradiso sei anche molto saggio.
Bel video!
In realtà ho sempre pensato fosse l'incrocio tra Willwoosh, Marco Merrino e Yotobi,
oggi mi sono ritirata da un esame che preparavo da troppo tempo e sono tremendamente amareggiata, volevo mandare in vacca tutto, però per una volta l'algoritmo di youtube ha fatto qualcosa di sensato, grazie Wesa
Complimenti per il video!
Penso che, in un certo senso, tu sia riuscito a trasformare i "consigli di mamma e papà" (quasi sempre ignorati o mal intesi) in un discorso che fila liscio ed arriva a fondo proprio lì dove i buoni consigli di solito fanno male e si fermano. Ma non i tuoi, infatti ho molto apprezzato il video proprio perché sei riuscito a fare breccia. Vuoi che sia per il linguaggio, vuoi che sia per il tuo "charme", vuoi che sia per il fatto che - da quanto ho capito - è anche quello che fai per lavoro, mi sento di ringraziarti e di augurarti di crescere come canale così che tu possa motivare molte più persone, abbracciando un pubblico sempre più vario per invitare tutti a riflettere
Pochi video riescono a mantenere costante la mia attenzione.Pochi video mi accendono lampadine nascoste nel mio cervello.Pochi video mi segnagno.
Questo é uno di quelli che potrebbe farlo . Grazie Wesa❤
A te!
Video così li avrei voluti vedere 8 anni fa, ai miei diciotto anni. Complimenti, ti ascolto sempre volentieri.
Ho rivisto il video 3 volte, e continuerò a farlo nei giorni a venire. Il concetto è semplice (ben esposto col tuo modo di raccontare 👍🏻) ma voglio che mi entri in testa e che scatti quella molla, quella prima azione che interrompa il circolo vizioso del procastinare, del cazzeggio, dello sminuire e della paura di rischiare. Voglio (e non "spero") che accada, grazie Wesa.
Ce l'hai fatta?
Intanto grazie, la tua notifica mi ha riportato qui ed ho rivisto volentieri il video😊
Vorrei darti una risposta precisa (e breve😅) ma non lo è, e nemmeno semplice.
Posso dire che in questi quasi 4 anni ho vissuto dei momenti di caos, dove accumulavo cose da fare, che procastinavo appunto, per poi arrivare a segnarmi tutto e cercare ogni giorni di fare qualcosa, per depennarlo dalla to-do list semplicemente, anche costringendomi a farlo perché era li.
Sull’affrontare i propri doveri, farsi il mazzo, ed impegnarsi ogni giorno ho sicuramente avuto meno successo: temo di essere molto volubile e di cambiare proprio l’approccio in base al momento, al progetto lavorativo, alle persone che ho intorno (anche fisicamente o meno, Covid permettendo).
Quando penso di aver trovato un equilibrio le cose cambiano intorno a me e non mi adatto repentivamente, o se cerco di farlo mi viene chiesto di più, per crescere, per ambire a qualcos’altro, per avere una risposta a domande come “dove ti vedi tra 5 anni?”… ma io non ce l’ho la risposta🙂
Vorrei anche credere di più in quello che faccio (aiuterebbe!) ma credo di essere orfano di quella passione bruciante che uno si sceglie/ritrova da piccolo, o in adolescenza, che poi ti manda avanti, che sia uno sport o un hobby, o anche un lavoro anche, con cui poi di auto-definisci e ti rende fiero di averla. Ho sempre fatto di tutto ma non ho mai scelto veramente e non mi sono mai dedicato anima e corpo ad una cosa (o più).
Diciamo che per questo non ho un lieto fine, e c’è ancora da lavorarci: cerco di coprire le preoccupazioni (lavorative, ad esempio) affidandomi ad esperienze passate, mie o di altri, dove poi le cose si sistemano, e si trovano soluzioni/compromessi (non faccio nulla da cui dipendano le vite delle persone, tranquillo 😅).
Per il resto magari non mi sento mai realizzato, ma provo a godere di brevi momenti di serenità, delle piccole cose che possono capitare in giornate qualunque, senza dover attendere IL Giorno Speciale, dove le aspettative sono altissime (ma forse anche questa è una lezione che mi sono dato dopo qualche delusione)… ho fortunatamente una ragazza al mio fianco che crede in me più di me stesso, che mi ascolta e capisce, e per la quale cerco di essere migliore, di migliorarmi: vorrei potessimo condividere più cose insieme, così che mi possa dare ancora più ragioni per fare meglio… ma questo, col tempo, si vedrà😊
Scusa per la risposta infinita, è diventata una riflessione/sfogo, e grazie per l’interessamento, ma soprattutto grazie ancora di avermi ricordato del mio commento e di questo video👌🏻
@@Simich92Marty Non ti preoccupare, sono io che mi sono intromesso nei cazzi tuoi. 😂
Grazie per esserti aperto, di auguro buona fortuna per tutto, e ti auguro anche di trovare una passione forte e un sogno preciso. Io ho il problema opposto: ho troppe passioni! Musica, cinema, scrittura, disegno, videogiochi... diciamo la creatività artistica in generale. Questa situazione è abbastanza frustrante perchè voglio fare tutto ma non posso se desidero farle bene, ma per fortuna in questo mare di interessi la musica ricopre il ruolo di ancora, essendo la mia passione più grande (e ovviamente questa mia immensa indecisione si riversa anche nella musica dato che mi piacciono tutti i generi e non voglio fossilizzarmi su uno solo).
Stranamente non ho ansia per il futuro perché credo in me, l'unica ansia che ho è di aver sprecato l'adolescenza. Ora ho diciotto anni e devo andare in quarta (è come se fossi stato bocciato ma non è così, è una situazione assurda) e ho l'ansia di riuscire a godermi questi due anni, che sono la mia ultima opportunità di vivere l'adolescenza e la scuola, spero di non rovinare tutto come al solito. Gli anni sono passati così in fretta e se non mi godrò quello che mi resta sarò pieno di rimpianti.
@@masterjunky863 andrà bene vedrai😊
Coltiva queste tue passioni, ci sono anche punti di incontro tra loro che potrebbero darti perfino più soddisfazioni, e non ti preoccupare troppo per questi ultimi due anni: una volta passati non ci sarà un interruttore che cambiarà tutto, forse ci sarà meno spensieratezza si, ma ancora tante occasioni per lasciarsi andare e vivere bellisimi momenti.
Grazie e buona fortuna anche a te😊
Ciao Wesa, ci tenevo a ringraziarti per questo video. Ho letto due commenti qua sotto, ma erano negativi, quindi ho deciso di tralasciarli e scrivere ciò che ho tratto dal tuo video. Per me è stato illuminante, molto utile. Sono al secondo anno di università e da quando ho intrapreso questo percorso universitario mi sono ritrovata a domandarmi quasi ogni giorno che lavoro vorrei fare una volta finita l'università, procrastinando lo studio fino all'impensabile. Grazie al tuo video ho capito che il problema non è che non so cosa voglio fare, ma che non ho preso seriamente quello che devo fare. Ho capito che la via facile, purtroppo o per fortuna, non esiste e devo dire che il francesismo che hai utilizzato nel video: "farsi il culo" rende bene l'idea. Alla fine è così, nulla ci viene regalato e quando ci si addentra nell'età adulta bisogna smettere di cazzeggiare e pensare che esista una via facile. - Bisogna essere presenti e impegnarsi ogni giorno - è proprio vero. Questo video mi ha fatta sentire capita ed è l'unica cosa che mi abbia VERAMENTE aiutata a capire come affrontare questo periodo di indecisione. Grazie, grazie e grazie. Vorrei ci fossero più RUclipsr come te, ormai RUclips è pieno di contenuti trash o meglio "non contenuti".
Questo video in combo con l'ultimo di yotobi potrebbero davvero essere un prumo gradino per ridimensionare me stesso, sono ormai alla laurea triennale ma ho sempre l'impressione di poter dare di più, di star perdendo momenti per apprendere.
Grazie wesa per i sempre ottimi spunti.
Dopo aver datto tutto il quinto anno di indecisione ho preso la decisione di iscrivermi all'accademia di belle arti e studiare cinema, ormai a fine prime anno e dopo essermi fatto giá un bel po' di mazzo per imparare cose mai lontanamente affrontate in un liceo scientifico, posso dirmi felice della mia scelta. Non pretendo di fare il regista, manco di fare il focus puller per i film di zalone, sono pronto anche a fare il videomaker per dei dannati matrimoni, ma almeno so che sto facendo del mio meglio in modo onesto, e impegnandomi, ogni tanto il cazzeggio esce ma quando arriva il momento si rimette subito da parte e ci si impegna, e nonostante i risultati abbastanza buoni voglio fare di più quest'anno che viene. Anche se con le materie sono appostoho tanto da fare, recuperare tutte quelle conoscenze che molti miei colleghi hanno appreso in privato magari, che molti youtuber hanno appreso per i cazzi loro, ma sono sicuro che con l'impegno giusto tutto si possa fare.
Non so, mi sono appena diplomata (proprio ieri) e sto ancora cercando la mia strada. Il tuo discorso ha perfettamente senso, ma se mi soffermo a pensarci preferisco aspettare e fare una scelta, non dico giusta e duratura, ma nel momento in cui scelgo voglio essere sicura e soddisfatta. Quello che dici credo sia plausibile se quello che si fa si ama, almeno per persone come me. Non voglio alzarmi la mattina e sapere che devo farmi un mazzo facendo qualcosa che odio e che mi butta giù, non voglio essere una persona triste, io riesco ad impegnarmi quando un qualcosa mi piace e mi appassiona e a quel punto, anche se il mazzo da farsi è tanto, è molto più sopportabile, non meno impegnativo ma almeno sei contento di farlo ( parlo di scelte personali, poi i doveri li abbiamo tutti). Ovviamente non è che adesso faccio "non so cosa fare, ci penserò più in là", non aspetterò che lo spirito santo soffi su di me riempiendo il mio essere di saggezza o na roba simile 🤣🤣, ma mi impegnerò per cercare la mia strada, se comunque non dovessi trovarla, alla peggio inizierò con una facoltà che coincida più o meno con i miei interessi perché prima o poi bisogna di buttarsi, come dici tu, ma assolutamente tenendo conto dei propri interessi e prospettive di vita, perché magari ti laurei con la lode, ma sarai comunque insoddisfatto secondo me, perlomeno io mi sentirei così.
Questo video mi serviva proprio. L'ho trovato per caso proprio mentre stavo procrastinando. Mi hai fatto rendere conto dell'inesistenza di quel punto di svolta magico, ora però il problema è superare i miei istinti procrastinatori, in ogni caso la consapevolezza è sempre il primo passo!
Confermo tutto quello che hai detto ed ho 29 anni, ho fatto una facoltà molto ambita ed esclusiva, ma quello che conta è la forma mentis, purtroppo anche se mi avessero detto queste cose anche a 22 anni non le avrei capite, le impari a bastonate e vi assicuro che è tutto vero. La cosa triste è che o nasci con questa forma mentis o è veramente dura averla anche perchè gli altri ti sorpassano in fretta e il mondo del lavoro NON PERDONA, il bello dell'università sopratutto quelle competitive è che ti permette di vedere che c'è qualcuno più forte di te.....
Non esistono facoltà competitive ma pochi posti di lavoro per la laurea conseguita in quella specifica facoltà.
Però è anche vero che senza il tuo cazzeggio passato, forse non saresti quello che sei oggi. Forse il cazzeggio stesso, puó spronarti ad agire e a tirarti fuori da quel torpore durato mesi o anni. O forse mi piace ancora giocare alla playstation, e sto trovando una scusa puerile per giustificarmi.
Certo, ci sono delle fasi, e ciascuno ha le sue, ci mancherebbe e in effetti bisognerebbe distinguere fra il relax (quello che ti godi perché sai di meritartelo, di solito quando stacchi dopo avere fatto il tuo) e il cazzeggio (quello che non hai meritato, che ti serve solo a procrastinare (ammazzare il tempo) e che è così ansiogeno che te lo godi fino a un certo punto); la cosa positiva del cazzeggio, diciamo così, è che di solito è insostenibile sul lungo periodo.
Concordo, tant'è che il mio voleva essere un complimento. In parole povere: se il cazzeggio che ha fatto inevitabilmente parte della tua vita (tua inteso di Wesa, non in generale), ti ha portato ad essere la persona che sei oggi, ben venga! ;)
+WesaChannel
...Ma non hai detto quello che hai fatto tu, la tua esperienza...forse xké te ne vergogni? Non finire l'università non è una colpa.
Ben detto king
Hai riassunto questo momento della mia vita in una decina di minuti, mi darà una spinta
Alla fine te l'ha data?
È anche il mio ora, tu cos'hai fatto alla fine?
Bel discorso Wesa, sono all'inizio del terzo anno di università triennale e potrei dirti guarda quello che hai detto è ovvio e scontato... ma non è così perché hai avuto la capacità di incentrare il discorso su un qualcosa che molti riterrebbero intuitivo e cioè "bisogna rimboccarsi le maniche" ma ti ci sei soffermato senza annoiarmi minimamente con le giuste parole e con il giusto "come" (giusto per citarti ehehehhe); hai fatto capire che iniziare l'università non significa diventare magicamente maturi ma è scegliere di smettere di cazzeggiare e che il momento di prendere la nostra vita in mano è giunto e non necessariamente avremo successo immediatamente anzi spesso si sbaglierà ma ne usciremo fortificati se ci impegneremo senza battere ciglio e prima o poi capiremo veramente chi siamo e qual'è la nostra strada. Sei un vero oratore e se posso permettermi vorrei lasciarti una mia citazione al canale come regalo per quello che fai: un vero oratore ha la capacità di trattare argomenti semplici facendo riflettere il pubblico come se meritassero il rispetto e la considerazione di temi complessi e delicatissimi fino a renderli tali 💛
Io consiglio che prima di pensare alle facoltà universitarie, cercare il più posdibile di fare esperienze lavorative, anche umili o brevi. Viaggiare e aprirsi al mondo. In Italia l'università fa diventare freddi, teorici e confornisti.
Io sono avvocato, io sono dottore, io sono chef, io sono inferniere, io sono insegnante. E il resto di te? Che fine fa? Prendetevi un lungo gap year ragazzi. Siate flessibili ed empatici.
Ritengo questo video perfetto. E non lo dico alla leggera: utilizzo RUclips da anni, ma la tua capacità di esprimerti, di dire ciò che va detto nel giusto modo, di convincere l'ascoltatore riguardo il valore delle tue parole, lascia esterrefatti. E ciò che dici è giusto e insindacabile, e forse mi hai davvero aiutato a prendere più coscienza di me. Ti seguo grazie a questo video, uno tra miliardi, una perla in un mare di mediocrità e spazzatura
Semplicemente bravo. Di mio, posso dire che sono all'ultimo anno di superiori, e questo 'mazzo' ho proprio cominciato a farmelo. Hai un carisma eccezzionale ed il fatto che non esegui tagli ai video mi dona anche una sensazione di sincerità e di consapevolezza di ciò che dici che quasi nessuno ha su youtube. Uno dei migliori video che io abbia mao visto. Davvero complimenti! Una domanda finale: che studi hai conseguito?☺
Guarda in descrizione, c'è il mio blog e da lì troverai tutte le risposte ;D
Ilias Bouhzam eccezionale* non ti stai facendo il mazzo abbastanza
Soffro di ping alto Grazzie!
Soffro di ping alto 😂😂ahah❤️
Questo video, ogni volta che lo rivedo, mi da spunti nuovi.
Io mi sono svegliato 5 anni fa, a 23 anni, e penso a quanto sarei più avanti se ci fosse stato un Wesa 10 anni fa a farmi questo discorsetto. ❤️
Il discorso procrastinazione è per me una nota dolente, e il tuo "come cazzuto" devo dire che mi ha aperto un mondo. Se avessi pubblicato questo video esattamente un anno fa magari avrei trascorso mesi più sereni, ma non ho rimpianti. Tutto ciò che ho vissuto fa parte della mia formazione, non dal punto di vista accademico, ma personale.
Ti seguo da molto poco, ma ti ascolto con molto piacere. Grazie davvero
Questo video mi ha cambiato la vita, grazie wesa.
"L'indecisione è una cosa nobile, l'importante è che non si protragga a lungo. Bisogna interromperla con un'azione. Se poi è un'azione sbagliata, meglio: avrete un feedback immediato su quale sia la strada giusta"
Ora, io pure sono un diciottenne che sosterrà la maturità es è prossimo al grande salto, ma non sono fra quelli che ti ha chiesto un parere perché, semplicemente, di solito non chiedo consiglio a dei perfetti sconosciuto di cui ho appreso l'esistenza solo perché sono più o meno "famosi". Ma posso capire perché molti lo hanno fatto: sei un gran divulgatore. Non dirò che dici cose mai dette prima, ma quello che dici lo dici con una chiarezza espositiva ed una facilità di comprensione da riuscire a ficcare il tuo messaggio nella nostra capoccia meglio di tanti altri...
uno dei video più belli e importanti che abbia mai visto su youtube, complimenti e grazie.
Il video è bello e tutto ma non rispondi alla domanda volontariamente: il cosa fare è fondamentale. La mia esperienza è di persona che arrivata a 18 anni si è fatta due conti, si è messa a lavorare come un mulo, si è buttata in un settore dove si trova lavoro e arrivato alla fine di un percorso universitario sudato e con buoni risultati si è resa conto che ha fatto la scelta sbagliata in termini di "cosa" studiare.
Ciao Wesa! Io sono all'ultimo anno di Giurisprudenza, a Bologna (ho riconosciuto lo stemma dell'Alma Mater ahah) e sono praticamente in pari con il percorso di studi.
Oltre a condividere a pieno tutto il discorso sul "farsi il culo", scenderei nel particolare parlando dell'approccio allo studio:
mentre alle superiori anche uno studio raffazzonato, tappa buchi (come lo chiamava la mia professoressa di latino) bastava e alle volte avanzava, qua non è buono manco per il sugo.
Cambiare radicalmente la forma mentis che uno si è costruito per vent'anni può ovviamente essere un processo doloroso o frustrante, ma è necessario, perchè all'università non ti si chiede più di ripetere quello che c'è scritto in quelle 10 paginette...qui devi fare TUO l'argomento in questione, devi diventare un "esperto in materia" e per farlo...si, devi farti il culo tutti i giorni!
Errato confrontare superiori con università.Eh sì ti trovi a ripetere non 10 paginette ma 500 ed approfondire.
Complimenti per esposizione e contenuti, hai centrato più volte il punto e sottolineato errori che purtroppo io nella mia vita ho già commesso. Spero queste parole potranno servire a qualcuno, per quanto, capire e mettere in pratica sono due cose molto differenti e di differente complessità.
Ottimo video,non il solito consiglio riguardo l'università che si sente sempre dire( del tipo "segui le tue passioni e fregatene di tutto",che non è del tutto sbagliato...)ciò che conta è impegnarsi sempre,anche nel fare scelte sbagliate e comprendere appunto dove sono gli sbagli. Sempre e comunque darsi da fare...grande messaggio
Sono d'accordo in generale con il tuo pensiero, sono anche io un grandissimo procrastinatore quindi capisco perfettamente quando stressi la necessità dell'impegno e della costanza.Tuttavia io penso che quella che dai sia una risposta molto personale.Come dire, il pensiero generale è molto condivisibile, è per certe persone può essere la risposta migliore tuttavia sottovaluti ciò che per te e per persone simili è forse un po' scontato e cioè la consapevolezza.Personalmente conosco persone che si vanno un mazzo tanto già da ragazzini e che hanno scelto facoltà universitarie difficili che stanno anche gestendo molto bene, tuttavia mancano di altre risorse che a mio parere sono fondamentali per affrontare il percorso verso la felicità;il percorso più importante da percorrere.Hanno l'impegno, la costanza ma forse gli manca qualcos'altro. Non vorrei sembrare arrogante o troppo aleatorio, però ascoltare i tuoi video mi fa venir voglia di dire la mia liberamente :)
E fai benissimo! Quello che dici è giusto secondo me, gli "ingredienti" sono tanti, d'altra parte in questo video ho voluto mettere a fuoco quello che, quando mi sento fare certe domande, mi sembra essere un po' l'elefante nella stanza.
No capisco perfettamente la difficoltà di affrontare un argomento del genere cercando di rimanere sintetico e di dare un buon consiglio;probabilmente darei anche io un consiglio simile.Posso dire che con quel poco di esperienza di vita che ho, ho capito che semplicemente vivere, fare esperienza e cercare di fare ciò che amiamo, con il tempo ci da possibilità di capire meglio noi stessi e trovare la nostra strada. Parla un procrastinatore incallito, avvisati mezzi salvati ;)
Io sono ad un passo dalla laurea, eppure, dopo poco più di 3 anni di studi, i dubbi sulla scelta permangono. Tutto questo per dire, ovviamente, che l'errore, l'incertezza, la frustrazione sono sempre dietro l'angolo. Un saluto!
Io la mia scelta l'ho fatta, ho 18 anni e sono nel periodo finale del cazzeggio... Forse anche grazie a questa tua "chiacchierata", (tra l'altro ti ringrazio per aver detto di "darsi gli schiaffi da solo") mi sono reso conto che da qui in poi dovrò "farmi il mazzo", o come dice Michele... "FIGHT!".
Wow che tempismo, giuro che ho APPENA premuto "completa immatricolazione" sul sito dell'universitá e mi compare la notifica di questo video
IoSonoLuca tre parole: BIG; DATA; ANALYTICS... ;)
Questo video colpisce al cuore e alla mente. penso che lo vedrò ogni sera e ogni Mattina finché non avrò più il bisogno di farlo .
Trovo tempo di ascoltare le tue perle anche in vacanza :) condivido appieno, arrivato ormai al sesto anno di università. Come dici tu é molto più bushido di quel che sembra
Ti ringrazio per questo video. Mi ha dato una prospettiva ed un modo di vedere le cose e la realtà a cui non avevo mai davvero pensato. Ti ringrazio per l'ennesimo utilissimo spunto su cui riflettere!
Questo video arriva come un ceffone mentre stai dormendo.
Sto per iniziare il sesto anno di triennale e avrò fatto sì e no metà esami. Procrastinatrice seriale, poca voglia di fare, facoltà strutturata male e PIENA di esami che non mi interessano, pigrizia, apatia, insomma le ho tutte...
Discorso a mio avviso perfetto e che condivido totalmente. Io sono uno di quelli che si è fatto un mazzo considerevole (non per vantarmi ma è davvero andata cosí). Ho studiato fisica teorica e poi ho preso un dottorato all'estero, e dopo 9 anni finalmente sto raccogliendo i frutti. Ma ho visto tanti miei amici del liceo cercare la facoltà salvifica (ovviamente senza mai trovarla alla fine)...
Ti ho conosciuto grazie al video su Tia e Favij e ora non posso più fare a meno dei tuoi video. Inoltre presumo dall’immagine di copertina del video che entrambi siamo figli dell’alma mater ;) continua così!
Wow! Avevo già le idee abbastanza chiare, dopo le tue parole tutto si è chiarificato ancora di più! Hai una bella testa e soprattutto mi piace la tua attitudine schietta. Complimentoni per tutto, davvero! Continua così
Uno dei video più belli mai visti. Adatto a chiunque, non solo a chi deve scegliere l'università
"Fatevi un culo grande come una casa"
Best consiglio ever 😂
Shalashaska Ocelot ridicola robinsonata
Manuel Cappai infatti
Grazie del video, al solito certe volte è come ti vengono poste le cose che ti fanno riflettere maggiormente su quelle cose
Queste parole sono molto sagge e utili soprattutto per quegli adolescenti più indecisi, persi e senza una guida! Se un giorno diventerò insegnante lo farò vedere ai miei studenti :)
Persi, indecisi e senza guida, colpa dei genitori, da un'insegnante.
Mi è capitato questo video nella home e l’ho guardato pensando che fosse del tu degli ultimi tempi, ma è inutile dire che ho notato nettamente la differenza
la migliore è l' università della vita, facoltà della strada
Unreal Environments - Speed Level Design cagata assurda
no guarda mio cuggino ci è andato e ora lavora presso se stesso, è il mega direttore di una grande azienda
Unreal Environments - Speed Level Design hahahaha
Unreal Environments - Speed Level Design tuo cuggggino con quante g
Unreal Environments - Speed Level Design Shy likes this
io a 24 anni sono ancora in piena fase adolescenziale, ogni giorno da anni cerco di essere presente ma rimando l'inizio del mio percorso da ormai credo più di dieci anni.... Da anni in testa ho :a inizio mese prossimo mi darò da fare in maniera costante e intelligente, cosi facendo sono già passati numerosi anni, il tempo mi sembra volare via come una saetta irraggiungibile, mi faccio una bella tazza di caffè espresso, denso cremoso solo se seguito da ascoltare album, quindi finito il caffè è passata un ora e mezza.... Dalla vita mi godo il meglio come fosse l''ultima volta, cibo, sesso, ma cosi facendo non ho più tempo per altro poiché il tempo per godere dei piaceri della vita è molto lungo, domani potrei essere morto.....
Piu spesso questi video cosi "motivazionali" haha. Sei una persona veramente in gamba
Bravo! Finalmente uno che parla una grande verità! lavorare duro sempre e comunque.... il momento è ora, magari i ragazzi capissero ora è non a 40 anni. Bravo ragazzo complimenti.
Mi sono iscritto da pochi minuti e ne sono lieto. Tu sei PER ME, ciò che sarebbe potuto essere Daniele Andreani. Comunque secondo ne sarai l'eccezione che conferma la regola sulla meritocrazia in questo paese.
Come sempre video interessantissimo.
Io purtroppo ho compreso tutto ciò un po' tardi, a 25 anni, e da allora sono riuscito a prendere in mano la mia vita, riuscendo finalmente a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato.
Ora di anni ne ho 31, e uno dei miei rimpianti più grandi rimane l'aver "sprecato" molto tempo nei primi anni dopo le superiori. Peccato non aver avuto la possibilità di vedere questo video allora!
Che poi vabbè, con la testa che avevo a quei tempi probabilmente avrei liquidato tutto con un: "ma che cazzo vuoi saperne te!", e avrei chiuso il video :-)
Grazie per tutti gli spunti interessanti che ci offri
Andrea il tuo commento mi ha colpito, io ho 20 anni e mi piacerebbe farti delle domande, posso contattarti in qualche modo?
quanta saggezza in pochi minuti di video...e mi hai pure dato del "giovane"...farò finta di ignorare che ti rivolgevi a un pubblico generico ahaha
Molti credono che dandosi troppo da fare possa servire per vivere nella felicità...Ma la realtà è che qualsiasi cosa facciate...Ci sarà sempre qualche scemo di datore di lavoro che avrà da dire...Non aspettate per vivere felici!! Non cerco l'approvazione di nessuno....Vivo a modo mio e come voglio io.
Un consiglio migliore non potevi darlo.Come è capitato a te è capitato anche a me. Il primo anno di università mi ha distrutto, anzi mi ha preso a schiaffi come dici nel video, quell'anno fatto di scarsi risultati e delusioni mi ha fatto capire che si doveva cambiare ritmo, qual era il prezzo di questo cambiamento? l'adolescenza. L'abbandono della comodità e della leggerezza e l'inizio di un duro lavoro con alla base una programmazione del tempo e della vita che deve essere solida, se no si rischia di ripartire da capo ed essere ripresi a schiaffi. Perché è così che vanno le cose, quello schiaffo la vita presto o tardi te lo rende (e come dici tu è decisamente meglio darselo da soli ). Forse avrei voluto vedere questo video due anni fa, mi avrebbe fatto ragionare o l'anno scorso, mi avrebbe rincuorato o forse la verità è che in quanto adolescente non ti avrei dato retta. Credo, infatti, che sia una principio che si impara vivendo, però rimane comunque un ottimo consiglio.
Un consiglio che oserei dare io è oltre al lavorare sodo bisogna anche costruire un progetto, un progetto che mostri ogni giorno il motivo per cui stai lavorando sodo e che quindi ti sproni ancora di più a lavorarci.
Complimenti, davvero! :)
Questo video lo guarderó tutte le mattine appena sveglio, grazie della motivazione
Bravo. Mi hai ricordato certi discorsi di Eraclito ed il 'quam minimum credula postero' di Orazio.
Non c'è produttività senza passione ☺️
Video illuminante, grazie.
Sto aspettando la graduatoria per entrare alla facoltà di Chimica: nel caso venissi preso, spero di riuscire ancora a guardare i tuoi video mentre mi "faccio il culo". Grande!
D P com'é andata?
Com è andata?
@@olga9438 ahhahahahaha ormai sono vicino alla laurea
Complimenti!! io a settembre proverò il test per economia e gestione dei servizi alla cattolica di Roma.. Chissà
Ciao! Ho conosciuto il tuo canale grazie al video che hai fatto su yotobi. Complimenti, mi piace molto il modo in cui esponi e argomenti le tue tesi. 👌
Grazie per il discorso 👏🏻
Io so solo che voglio decidere me stessa. E essere datore di me stessa. Ho lasciato la scuola di fumetto perché la mia mentalità e il mio approccio era sbagliato.
Ora voglio ricominciare da capo e riformarmi... E farlo come voglio. Anche se non so cosa fare.
Il cazzeggio è utile.
"Cazzeggia quando cerchi di concentrarti, e concentrati quando stai per cazzeggiare". Non è una frase mia, questa frase mi piace molto. È utile per un creativo.
Il mio percorso universitario è stato frutto di una folgorazione, quasi una favola a lieto fine. Ma erano altri anni, io sono del '75, ho fatto parte di un'epoca in cui esisteva il vecchio ordinamento e quando c'era ancora un barlume di speranza. È una storia lunga, ma posso dire che grazie ad un quadro di Guttuso, originale, appeso nella sala mensa di una fabbrica, ebbi una specie di sindrome di Stendhal e proprio lì, in quell' istante, decisi di seguire la strada della storia dell'arte. Ma quale fabbrica appende un quadro di un'artista riconosciuto a livelli mondiali nella sala della propria mensa? Era l'Olivetti di Ivrea, una realtà quasi distopica. Ragazzi, approfondite questo pezzo di storia che ci appartiene, quello del grande e lungimirante Adriano Olivetti, non ve ne pentirete. Comunque poi io sono riuscita ad entrare nel MIBACT e mi sento molto fortunata. E si, mi sono fatta un mazzo tanto.
Dopo problemi economici familiari (ancora un po’ ci sono) , scelte sbagliate , lavoro .... dopo tanto tanto ragionare a 26 anni ho deciso di darmi un calcio in culo ! Iniziare un Università che sia normale o telematica io sento che devo ora darmi una svegliata , ho dato tanto e ora devo prendere ciò che voglio !!!!
Io uguale!
@gomugomuno posso chiederti come sta andando?
Scrivo questo commento nell'ottica che qualcuno indeciso sul proprio percorso universitario possa trovarlo utile.
L'estate post maturità fu uno dei periodi più bui della mia vita: non avevo la più pallida idea di quale facoltà scegliere. Avevo poche certezze quali una naturale predisposizione per la chimica (ma nessuna voglia di fare mestieri legati a tale materia), una grande passione per l'arte, una certa curiosità per la fisica, l'idea di non voler perdere tempo, accompagnati da molti dubbi come la pressione di dover scegliere una facoltà "redditizia" che non pesasse troppo sulla mia famiglia, la poca costanza di studiare una facoltà molto difficile come ingegnaria e la poca pazienza di studiare tomi e tomi di materiale umanistico. E poi nei miei pensieri si accompagnava spesso la voce del mio prof di fisica del liceo che mi aveva fatto promettere di non scegliere facoltà scientifiche perché secondo lui non ne ero in grado (mi piaceva studiare fisica, ma rendevo poco perché studiavo solo ciò che stimolava la mia curiosità).
La mia scelta la feci un giorno prima che iniziassero le lezioni. Economia e statistica. Una facoltà che non centrava niente con me ma mi aveva incuriosito. Non mi ero mai interessata di economia, figurarsi di statistica! Però mi piaceva l'idea che fosse qualcosa di nuovo e che fosse ben spendibile nel mondo lavorativo inoltre non mi imponeva nessun lavoro particolare come può una laurea in medicina. Si può dire che abbia seguito un po' l'istinto e un po' la razionalità ma ci sono giorni in cui penso che scelsi quasi a caso. Ero convinta, in cuor mio, che con la buona volontà e la mia predisposizione al ragionamento scientifico ce l'avrei fatta e non mi feci abbattere da quello che mi aveva detto quel prof, credevo nella mia intelligenza.
Quelli della triennale furono anni bellissimi, conobbi persone fantastiche e mi appassionai a materie che mai pensavo. Le crisi e la voglia di cambiare ci sono state, credetemi, ma fanno parte del gioco. Mi laureai, fui soddisfatta, oddio, non la più brillante ma, chissenefrega, mi ero laureata, avevo costruito qualcosa di importante credendo in me stessa.
Adesso sono in magistrale, "Economia della cultura", in qualche modo mi sono ricongiunta con la mia passione per l'arte in un modo inaspettato.
Faccio questa riflessione finale ricollegandomi al video: nella mia carriera di triennale ciò che ha davvero fatto la differenza è stato il credere in me stessa e la voglia di lavorare duro e di ripensarmi giorno per giorno. Se siete indecisi sulla vostra facoltà pensate che tutto sommato, male che vada, imparerete a scegliere e a lavorare anche in condizioni che non sono ideali, proprio com'è la vita.
Non so se é un bene o un male ritrovarmi totalmente nelle tue parole. Perché finito il liceo,finito il cazzeggio e i gruppi di studio pre-interrogazione,ho scelto psicologia con tutta la consapevolezza del caso: difficoltà, lunghezza del percorso,costante crisi nell'occupazione. Peró mi sveglio tutte le mattine consapevole che dovrò farmi il culo grande quanto una casa come hai detto tu e allora lo faccio, anche quando mi sento alienata e completamente assorbita da questa cosa. Tutto ciò per sperare di trovare un lavoro e nemmeno super pagato ma essenzialmente un lavoro che non odieró fare. Forse é poco ambizioso come obiettivo ma vabe /:
-Chiara - Se sei sicura che psicologia ti piace allora stai facendo la cosa giusta. Penso che farsi il culo sia più "semplice" (passami il termine) se si è contenti della propria scelta. Prendi il mio caso: sto studiando ingegneria, una delle tre/quattro cose che mi sarebbe piaciuto studiare, ed è veramente dura, al punto che continuo a chiedermi se forse avrei dovuto scegliere un indirizzo diverso (tra quelli che mi ispiravano), così da faticare meno ma studiando comunque qualcosa che mi piaceva. Mi impegno molto nello studio, ma il continuo dubbio di aver sbagliato indirizzo è molto spiacevole, e non è facile fugarlo quando hai più di una passione.
Io sono il caso contrario a quello descritto da te. A 18 anni mi sono diplomato, in 4 anni e mezzo ho finito l'università. Dopo un mese dall'abilitazione ho trovato il primo lavoretto. Detto così sembra figo..ma il problema delle persone come me è che non si gode mai un cazzo perché io al posto di procrastinare non mi godo mai il momento e sto già pensando al prossimo step con tutte le ansie a se connesse.
È sempre vero, il giusto è nel mezzo. :)
PS: Ti amo alla follia. Se potessi ti metterei sul comodino anche solo a leggermi il menù del thailandese.
Mi e' piaciuto moltissimo il tuo video, complimenti.😉
Quanto hai ragione!
Grazie, mi hai aperto gli occhi
Sei un grande
Magari avessi avuto questo video a 18 anni! Adesso ne ho 25, e dopo anni in una durissima facoltà sono giunto alle stesse conclusioni.
Bel video
La vera domanda credo sia: è davvero necessario scegliere di "andarci" all universitá? Specie se si è indecisi.... Andare a lavorare fa cosí tanto schifo? Oppure l'indecisione è solo frutto di una imposizione mediatica che porta a pensare che sia obbligatoria una decisione? Un pò come chi apre un canale youtube con l'intento di avere un seguito... Ma non sa esattamente cosa registrare e non ha un piano ben preciso.... Di fatto non è necessaria una scelta ma è necessario invece lasciar perdere!
OSCURAVOCE N.O.G si se vuoi vivere come un mediocre poveraccio finendo a lamentarti che "i politici fano skifooo" vai pure a fare il muratore al posto dell'università
PNT questa tua affermazione credo sia eccessiva e controproducente. Non puoi ritenere che non fare l'università dopo le superiori equivalga ad essere un sempliciotto facilmente manipolabile e incapace di leggere la società e la vita.
Si può lavorare e vivere in maniera più che dignitosa anche senza la corona d'alloro, la quale non è un "level-up" che ci dà il diritto di schifarci di chi non la possiede (e che magari ha proprio scelto di non volere).
Non creiamo classismo laddove la società (ed in particolare l'Italia) non ne ha proprio bisogno
Ceccoxstar più che eccessiva, detta in quel modo è proprio una stronzata, conosco una persona che non ha finito le medie e adesso ha un'azienda con 150 dipendenti e viene anche chiamato dottore, come tanti altri che a malapena sanno leggere ma hanno imprese di costruzioni (e non solo) ben avviate alcune anche molto grandi. Di contro ho amici laureati a spasso o a lavorare nei call center per 4 spicci, un mio amico laureato con 104 fa addirittura il badante e dato il periodaccio, come dargli torto. Certo una laurea è pur sempre una marcia in più, ma ad esempio un diploma professionale da elettricista o termoidraulico, in alcune zone può anche farti guadagnare meglio.
Ps: poi frequentando al 90% laureati, pensavo fossero soltanto loro a dire che i politici fanno skifooo, andiamo per luoghi comuni.
Limpal Pabil concordo in pieno con quanto hai detto.
Bel video bravo
Sacrosante parole ;) (ottimo video)
Grande. 👍
Grazie grazie 🙏
Questo video è di un'utilità incredibile
io penso di essere la procrastinazione in persona. ho sempre pensato che l'idea "naah, tanto lo faccio domani" fosse un po' una sconfitta, ma non ho mai avuto la forza e forse nemmeno l'interesse per dire "no, cavolo lo faccio adesso." mi sono ritrovata a perdere praticamente il primo anno d'università perchè pensavo quotidianamente al fatto che non fosse la mia strada e che mi dovessi trovare un lavoro. ho vissuto malissimo ogni giorno, un po' perchè abituata all'ambiente liceale, mi sono sentita scaraventata in mezzo a persone con cui sentivo di non aver alcun che in comune e questo mi portava a non fare amicizia e puntualmente pensavo "domani magari il karma mi farà conoscere qualcuno" e puntualmente mentre lo pensavo sentivo la sconfitta; un po' perchè mi sono resa conto che ho 20 anni e che dovrei dare una scrollata alla mia vita. "sto sprecando la mia vita" è diventato il mio mantra in pratica, penso di essermelo tatuato sul cuore.
Mamba Mentality!
;)
Non ho capito, la risposta sarebbe farsi il mazzo per una cosa a caso? Ma non si può farsi il mazzo se non c’è motivazione, se non c’é una ricompensa una volta raggiunto il traguardo… è per questo che chi non ha una vocazione precisa si arena nella vita. Se tutto è impossibile (a parte le facoltà stem è più o meno così) che senso ha non solo farsi il culo ma anche fare il minimo?
secondo me la motivazione e l'impegno sono due fattori che si alimentano a vicenda. Ci si può benissimo impegnare anche senza la motivazione, che può venire starda facendo. La mancanza di motivazione a volte è solo una scusa per non prendersi le proprie responsabilità
Devo dirti che mi trovo proprio in quel momento, quest'anno farò il quinto superiore e non ho le idee chiare, e nonostante abbia apprezzato il video (e già da solo mi ero in parte reso conto del punto della situazione, del fatto che sia necessario un cambio di atteggiamento, "adesso si fa sul serio"), non mi ha aiutato a chiarirmi ulteriormente le idee per il post-diploma.
Il dubbio mio e di molti credo sia su quale debba essere il criterio di scelta, visto che probabilmente di base manca una forte passione o una propensione.
Se la mia scelta non viene mossa dalla passione da quali criteri devo farmi guidare (Guadagni? Possibili soddisfazioni professionali? Tempo libero?)?Non fare l'università sarebbe la scelta migliore? E anche non facendo l'università, in che modo dovrei approcciarmi al lavoro? Ritrovarsi a fare un lavoro da impiegato dipendente relativamente poco remunerato e che comunque nemmeno piace non è comunque un subire? E allora converrebbe "inventarsi" una professione, fare gli imprenditori di se stessi? Vendendo cosa? (Intendo, offrendo quale servizio, quale capacità?) E se non si avesse nessun "servizio" da offrire? Da quel che ho capito guardando i tuoi video tu consiglieresti (e probabilmente hai intrapreso) quest'ultima "strada". Ma ripeto, tutti possono permettersi di essere imprenditori di se stessi? Chiunque ha qualcosa da vendere, un'idea che possa funzionare?
Ringrazio in anticipo un'eventuale risposta tua o di chi ha guardato il video, mi piacerebbe molto discutere dell'argomento.
Il punto è che sono domande in fin dei conti oziose, per questo nel video dico che, al limite, potresti anche scegliere la facoltà a caso. "Darsi da fare", letteralmente, significa proprio questo: il cosa è un pretesto per fortificare il come. Non sai che fare? Fai quel che capita, ma fallo bene, lavora sul metodo. Il resto segue a ruota, chiedersi "cosa devo fare?" è come chiedersi "come andrà a finire?", "dove sarò fra dieci anni?". E se prendo la strada sbagliata? Cambia strada. E se sbaglio? Sbaglia di più.
Insomma, andare per tentativi, prima o poi la strada vien da sola se si lavora bene
Avrei voluto vedere questo video a 18 anni.
Per curiosità cosa hai studiato All' università( se l hai fatta)? Io ti inquadro in" psicologia o filosofia o scienze politiche( o affini)
Viaggiare di più è fondamentale....Si impara di più!! Invece di stare in una sala a sentire nozioni su nozioni inutili che non useremo MAI.. Bisogna seguire le proprie passioni