1. Umberto Galimberti, Perché non siamo liberi

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 2 ноя 2024
  • Frammento didattico della puntata "Lettere a Umberto Galimberti" di Uomini e profeti andata in onda il 7 aprile 2019.
    00:11 Liberi perché non abbiamo istinti
    00:27 La libertà confligge con il concetto di identità
    03:16 Futuro, progresso e miglioramento appartengono alla cultura cristiana
    06:38 Differenza tra cristianesimo e grecità
    7:02 Ottimismo cristiano e Occidente
    7:23 La morte di Dio e la decadenza dell'Occidente

Комментарии • 481

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 года назад +7

    10 minuti di parole eccezionali : un video eccezionale: un discorso fatto di parole eccezionali

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 года назад +3

    E’ sempre un piacere ascoltare Umberto Galimberti

  • @iltestimonedinuoviorizzont2041
    @iltestimonedinuoviorizzont2041 3 года назад +3

    Interessante discorso, difficilmente confutabile. Siamo dilaniati interiormente, mai perfettamente coerenti, mai perfettamente noi stessi. È la vita dell’uomo che regge questo peso, il peso della responsabilità

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      Si, della responsabilità e della consapevolezza

  • @lisanagomiero8142
    @lisanagomiero8142 4 года назад +4

    Grazie: riflessioni importantissime!

  • @VincenzoGabrieleLombardo
    @VincenzoGabrieleLombardo 5 лет назад +10

    Un canale RUclips scoperto per caso arrivando qui per il grande U.Galimberti, mi piacciono gli argomenti e le tematiche qui affrontate rivolte unicamente alla libertà dell'uomo.
    Grazie a te cara

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      Grazie davvero Vincenzo. Benvenuto.

    • @galimberteide5176
      @galimberteide5176 4 года назад

      “Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      .....

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 года назад +2

    10 minuti di parole straordinarie

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      .............

  • @sarasateviolin5117
    @sarasateviolin5117 5 лет назад +13

    adoro questo
    Pensatore. Uno dei pochi rimasti, ma da cui abbiamo per fortuna ancora qualcosa da imparare. Lui, Cacciari. Grazie per aiutarci a leggere il nostro presente.

    • @AndreaFranchiMusic
      @AndreaFranchiMusic 5 лет назад +1

      Cacciari rispetto a Galimberti è di un altro pianeta

    • @lauramondelli4154
      @lauramondelli4154 5 лет назад +1

      @@AndreaFranchiMusic meglio Galimberti!!!!

    • @andrethethrashe
      @andrethethrashe 4 года назад

      Cacciari? Se ne stia in televisione a fare spettacolo con lilly gruber bilderberg per gli ammaestrati quello è il suo posto

    • @galimberteide5176
      @galimberteide5176 4 года назад +2

      “Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…

    • @Mavi75
      @Mavi75 Год назад

      @@galimberteide5176 Galimberti è un venditore di filosofie, non tanto per questo episodio, del tutto ridicolo, ma perchè in varie occasioni si smentisce a afferma l'esatto opposto. Galimberti è un elitario quindi che cazzo ne sa galimberti della libertà visto che lui, se vogliamo seguire ciò che dice è il primo a identificarsi ? Lui deve lavorare 10-12 ore al giorno per pagare le bollette etc. etc? NO. Quindi chi ama tanto Galimberti non ha capito una cosa: si è liberi quando non si ha bisogno di nessun Guru, come galimberti che ti spieghi la vita a modo suo , o chiunque altro, si è liberi quando si è liberi dentro, quando sappiamo che non dobbiamo collegarci a questo schifo per sentire uno che ci dica chi è libero e chi no. La libertà non è solo una condizione materiale o fisica, tipo il tizio che si rompe la gamba etc..ma è una condizione dell'anima , di sapere chi sei, di sapere che non sei manipolabile, non sei in vendita e mi pare che Galimberti sia in vendita eccome sennò se volesse la libertà e non identificarsi pure lui, coi soldi che ha sarebbe sparito a vivere liberamente, libero da fare video, uno come lui lo può fare e sapete perchè non lo fa? Perchè c'è un male che si chiama AVARIZIA, LUI E' AVARO DI DENARO, QUINDI E' LO SCHIAVO PERFETTO. La libertà è un concetto che si libera anche del materiale, dell'attaccamento ai soldi, alle ville, al possedere, all'apparire e Galimberti deve solo tacere, è lo schiavo per eccellenza! Battiato, Camilleri, questi sono uomini veri, Galimberti è il prodotto del globalismo, loro no.

  • @tempestadopoilventonemesi4688
    @tempestadopoilventonemesi4688 2 года назад +2

    Tu sei un Anima Libera quando non accetti ciò che ti viene imposto da un tuo simile che crea disarmonia al tuo Essere ...Valli M.
    ...Non è segno di buona salute mentale, adattarsi ad una società malata... Krishna M. 🙏🕊️✨✨

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 года назад +2

    10 minuti di parole eccezionali

  • @CADUTONELTEMPO
    @CADUTONELTEMPO 3 года назад +2

    Fermo restando che Galimberti stimola il pensiero e direi anche l'anima, quindi complimenti, resta però il fatto che si notano molte semplificazioni dovute all'estrema sintesi dei ragionamenti, oppure proprio per lacune e precipitose conclusioni. Si potrebbero fare molti appunti al buon Galimberti...uno fra tanti: qualcuno dice che il mondo (la storia) migliora senza il fare? Nn occorre certo lui per affermarlo, anche il Cristianesimo lo afferma. Direi che la speranza è l'ottimismo siano funzionali alla vita dell'uomo (e dei greci). Guzzi lo rintuzzerebbe amorevolmente. Grazie.

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE
      Basta falsità e labirinti
      ...

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 года назад +2

    Eccezionale Umberto Galimberti.

  • @soniapostorino8831
    @soniapostorino8831 4 года назад +3

    Galimberti è ciò che di bello rimane del nostro paese.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      Con molte altre cose , per fortuna ;-)

    • @galimberteide5176
      @galimberteide5176 4 года назад +1

      “Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      @@galimberteide5176 La critica di questo pessimo esempio mi sembra persino peggio dell'esempio in questione.

    • @danielecosta958
      @danielecosta958 2 года назад

      @@gabriellagiudici Il campanile di Giotto e la cupola del Brunelleschi.

  • @lubabs9713
    @lubabs9713 4 года назад +3

    WOW, GRAZIE!

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      .......

  • @gramparsons1354
    @gramparsons1354 5 лет назад +15

    Mi fido di qualcuno perchè so che non si sente libero di fare tutto quello che vuole ma si attiene a delle regole...in altre parole perchè non è libero...
    bella questa!!!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Si, è una buona rappresentazione :)

    • @thetalkinggospel3980
      @thetalkinggospel3980 4 года назад +1

      A sto punto i bipolari sono i più liberi su questa terra!?

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      @@thetalkinggospel3980 Certo, folli e bambini

    • @augustinusnonexsistit9744
      @augustinusnonexsistit9744 4 года назад +1

      Alt, attenti omini.
      Cause interne, cause esterne, visibili o invisibili, finali o efficienti
      Sempre cause rimangono.
      Nessuno è libero, né minimamente.
      I bambini, i folli non sono liberi.
      I folli semplicemente non si accorgono nemmeno dopo aver fatto qualcosa di averlo fatto.
      Nessun vivo è indeterminato.
      Galimberti fa troppi viaggi nello spiegare

    • @augustinusnonexsistit9744
      @augustinusnonexsistit9744 4 года назад +1

      La volontà non è libera. Per giunta non si può ir contro la propria volontà. Io non sono libero

  • @francamariadavola9670
    @francamariadavola9670 3 года назад +3

    GRANDE🌹

  • @carlomurzi7808
    @carlomurzi7808 2 года назад

    Verissimo Prof.

  • @DeepAdventures
    @DeepAdventures 2 года назад

    davvero interessante

  • @manuelsardegna
    @manuelsardegna 5 лет назад +4

    bellissimo argomento la filosofia,ascoltare i pensieri e i ragionamenti altrui aiuta ad avere un proprio pensiero,a ragionare su qualcosa e quindi a farsi un idea più o meno precisa su quel qualcosa ma credo che a volte si esigeri,come se si voglia "filosofare" a tutti i costi su qualcosa,si arriva così al punto che si rende qualcosa più complesso di quello che è,penso che la maggior parte delle persone hanno un idea di libertà intesa come la possibilità di scegliere qualcosa in base ai propri bisogni e di poter disporre di quel qualcosa a nostro piacimento nei limiti del rispetto verso gli altri,ho capito il ragionamento sul conflitto con l'identità ma che senso ha fare l'esempio della guida se comunque quel filosofo era libero di scegliere se avere o meno quella guida?quella è l'interpretazione principale che si da della libertà al giorno d'oggi o comunque il concetto più importante che sta più a cuore alle persone e di cui si dovrebbe parlare,non capisco cosa mi può interessare se non sono libero e perchè non lo sono di avere una guida quando comunque sto meglio senza e sono libero di fare la scelta migliore per me,il problema principale sarebbe perchè non sono libero di fare la scelta migliore per me,non capisco che senso ha sforzarsi di capire attraverso tutta una serie di ragionamenti che cos'è la libertà e cercare di capire se si è liberi o meno,secondo il mio modesto parere sono degli argomenti che aveva un senso trattare centinaia e centinaia di anni fa,non si può certo dare una definizione di libertà ma tutti sanno ormai a cosa ci si riferisce e a quello bisognerebbe attenersi per dare delle risposte utili alle persone

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +4

      Confesso che l'aneddoto di Sartre non è piaciuto neanche a me, Manuel. Il lavoro del filosofo però non consiste nel complicare le cose inutilmente, ma nel mostrarci che sono molto meno semplici di quanto sembrino.
      La libertà è la possibilità di disporre senza vincoli della nostra vita e delle cose fatto salvo il diritto degli altri, certo, ma cosa c'e dietro le scelte che facciamo? Una volontà libera? Opzioni che hanno la. stessa possibilità di essere scelte o condizionamenti di ogni tipo, forti al punto da rendere prevedibile come agiremo? È chiaro che una libertà corrispondente alla definizione corrente è impraticabile a meno di accollarsi costi sociali estremi. Esiste invece una liberta di disporre entro uns moltitudini di vincoli, limitazioni, aspettative alla quale forse, se riflettesimo dul suo significato, dovremmo cambiare nome.

    • @manuelsardegna
      @manuelsardegna 5 лет назад

      @@gabriellagiudici l'unica libertà di cui vale la pena veramente parlare è quella intesa come anarchia,la libertà è una cosa troppo bella e grande per poter scendere a compromessi,non ha senso che si parli di libertà all'interno di uno stato o di una religione,poi si può discutere sul fatto che sia realizzabile o meno una società veramente libera ma intanto se ne parla e intanto qualcuno spieghi per quale processo logico non sia veramente realizzabile aldilà di tutte le conseguenze che comporterebbe e di tutto il tempo che ci vorrebbe ma il fatto delle conseguenze negative che comporterebbe è solo una giustificazione perchè i sistemi attuali non fanno che mietere vittime e disastri da anni e anni e continueranno a farlo per sempre..galimberti ha mai parlato di libertà in questi termini?

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      @@manuelsardegna No Manuel, quello che proponi è decisamente un altro piano rispetto al suo discorso

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      ............

    • @micheledelsonno610
      @micheledelsonno610 Год назад

      Aggiungerei il denaro come sinonimo di libertà.Con uno stipendio di 1100 euri sono libero di fare cosa?

  • @marcob4630
    @marcob4630 3 года назад +2

    Come dice Popper siamo determinati dalla genetica e dall'ambiente (nostra storia) : Galimberti ha ragione da vendere, ma il suo pensiero scombussola chi crede che il futuro debba per forza essere migliore di oggi. È solo un pio desiderio. Possiamo magari agire meglio in futuro se ci convinciamo che è giusto, ma non c'è alcuna garanzia che tutto finirà bene. Bisogna FARE non sperare !

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад +1

      E di corsa anche, considerati i problemi apocalittici che abbiamo

    • @marcob4630
      @marcob4630 3 года назад

      @@gabriellagiudici esatto!

  • @cellin6524
    @cellin6524 4 года назад +4

    questo video è consigliato a tutti quelli che leggono al contrario nietzsche facendosi i rasponi sulla volontà di potenza

    • @riccardodeltorre2493
      @riccardodeltorre2493 3 года назад

      😂😂😂

    • @marcob4630
      @marcob4630 3 года назад

      Ben detto: almeno lui l'ha capito a fondo!

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE
      Basta falsità e labirinti
      ..

  • @xgiacomocalore6490
    @xgiacomocalore6490 3 года назад

    Interessante, davvero interessante

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 3 года назад +2

    Formidabile Umberto Galimberti

  • @Teide-bz8co
    @Teide-bz8co 5 лет назад +2

    Libertà. Nella visione comune libertà è la fortuna di avere la possibilità di scegliere ciò che si preferisce, è la fortuna di non essere costretti da altri a vivere cose che non desideriamo o peggio che non vogliamo affatto. E questo è un'aspetto molto importante. Per Galimberti invece libertà è libertà da se stessi, concetto più complesso da afferrare. Sintetizzando, sono due concetti di libertà differenti, che non credo vadano confusi

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Capisco l'obiezione ma non la condivido: la cosiddetta "libertà da" è desiderata e sicuramente perseguita da ognuno di noi, ma resta irraggiungibile se si include nel suo perimetro anche la libertà dall'influenza, da vincoli e condizionamenti.
      Galimberti pensa (insieme a tutti gli antropologi che conosco) che l'identità sia una costruzione, il risultato di una costante mediazione con le relazioni e l'ambiente circostante. Di qui l'insuperabilità del condizionamento che passa per l'identità, camicia di forza trasparente che può darci l'illusione dell'autodeterminazione.

    • @salvatoresantorelli8206
      @salvatoresantorelli8206 2 года назад

      Invece in un mondo come oggi è importante conoscere come da sempre noi stessi. Perché e solo così che capiremo il perché dei nostri mali. E separarci da quello che dovremmo essere dal non essere. E quindi distinguerci da gli eterni problemi che ci incatenano dal bene e dal male. Separandoci. Ed è questo che racchiude come i greci stessi ci insegnarono quando iniziammo ha pensare. Quello che inevitabilmente si sta dissolvendo. La nostra identità e noi stessi per essere. Cristiani e non.🌹

  • @juridaldan
    @juridaldan 5 лет назад +12

    Strepitoso! ORO PURO!

  • @antoniotolomeo7497
    @antoniotolomeo7497 4 года назад +7

    Le cose accadono, l'uomo macchina non decide nulla. La vita accade

  • @robertacossu5155
    @robertacossu5155 2 года назад +1

    Un Leonardo da Vinci che abbiamo che vive con noi.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  2 года назад

      Si, un po' negato sui temi d'attualità, ma grande autore ;-)

  • @luca-gs4bq
    @luca-gs4bq 4 года назад +15

    Posso fare una vita davvero diversa da quella che ho fatto? No perché non sarei io ma sarei un altro. Grande galimberti

    • @AndreaFranchiMusic
      @AndreaFranchiMusic 4 года назад +4

      E allora, cosa direbbe di conclusivo a favore della non - libertà un tale discorso? Nulla....

    • @galimberteide5176
      @galimberteide5176 4 года назад +3

      “Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…

    • @marcob4630
      @marcob4630 3 года назад +3

      @@galimberteide5176 : Uella che spocchia! Intanto sconclusionato e confusionario sei solo tu. Comincia a farti una cultura come ha Galimberti che parla il greco e il latino a menadito, oltre ad altre lingue come ad es. il tedesco. Da giovane dovette emigrare in Germania per trovare lavoro in una fabbrica, non avendo soldi per studiare. Poi nel tempo liberò studiò e si laureò in filosofia e poi anche in analisi che praticò pure. Insegnante universitario (Ca' Foscari) scrittore e filosofo fra i più validi in Italia e conosciuto pure all'estero. Tu prova solo a fare un centesimo di ciò che ha realizzato Galimberti, e partendo pure dal nulla. Sei solo un poverino, uno frustrato e invidioso, ma : "raglio d'asino non giunge al cielo" !

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  2 года назад +1

      @@AndreaFranchiMusic Direbbe semplicemente che sono le circostanze, le influenze, le esperienze (cioè tutto meno che il libero volere) ad averti fatto ciò che sei. Un argomento non nuovo, risale a Platone

    • @AndreaFranchiMusic
      @AndreaFranchiMusic 2 года назад +3

      @@gabriellagiudici Dunque secondo lei il fatto che sussistano delle influenze, circostanze ed esperienze basterebbe a dimostrare la assoluta necessità del volere? Contrariamente a quanto va dicendo Galimberti, io ritengo quello della libertà il più complesso e irrisolvibile argomento filosofico, insieme a quello del male. Quando lei commette una cattiva azione perché si sente moralmente responsabile? Le è mai capitato di sentire il peso e la responsabilità di una scelta, come se fosse di fronte a un bivio, in alcuni momenti della sua vita? E ancora, per dirla con Dostoevskij, perché spesso l’uomo sa che cosa è bene ma sceglie comunque il male, anche per se stesso? Perché la necessità e perfezione delle mente euclidea del 2+2 = 4 non soddisfano l’uomo? Bisognerebbe leggere e rileggere “Memorie dal sottosuolo” per capire la profondità e complessità del problema della libertà e del male. Oppure Leopardi. Il “canto notturno di un pastore errante dell’Asia” ha delle intuizioni profonde sull’argomento

  • @robertaminiucchi7170
    @robertaminiucchi7170 5 лет назад +1

    Bello.

  • @nicolabianchi4371
    @nicolabianchi4371 Год назад +1

    Salve, è possibile conoscere la matrice del presente intervento? È un'intervista? È possibile reperirla in versione integrale? Grazie per l'eventuale indicazione.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  Год назад

      Buonasera Nicola, si tratta di un approfondimento, più che di un'intervista. I riferimenti sono tutti in descrizione

    • @nicolabianchi4371
      @nicolabianchi4371 Год назад +1

      Anzitutto, grazie per la celere risposta. Dopodiché, mi scuso per non aver letto la descrizione: sebbene sia relativamente giovane, non sono molto pratico di social. Grazie ancora!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  Год назад +1

      @@nicolabianchi4371 E' un piacere :-)

  • @crisdrumming
    @crisdrumming 5 лет назад +4

    Non importa quale domanda verrà posta al professore Galimberti. Nella risposta ci sarà sempre spazio per il modello cristiano che è insito nella scienza, psicoanalisi e marxismo. Ci saranno i giovani che non nell’epoca nichilista in cui viviamo guardano al futuro come ad una minaccia ed infine ci saranno i Greci con la loro tragica visione del mondo. Avrò visto decine di video del professore e tutti vertono solo su questi punti. Mi piacerebbe ascoltare riflessioni su altri temi.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +2

      Sono i suoi temi, lavora su quelli .. per ascoltare altre riflessioni ci rivolgiamo ad altri autori

    • @user-gd9vh5kp1m
      @user-gd9vh5kp1m Год назад +2

      Cris lei ha ragione da vendere! Trito e ritrito, con in più la supponenza, che ciò che lui espone, non sia confutabile! Bisogna essere ottusi per credere a tutto ciò che racconta senza colpo ferire... N.B. Io, personalmente, non ho nessunissima antipatia per il Professor Umberto Galimberti, però francamente sono rimasto altamente deluso sulle vicende dei suoi plagi. Fu condannato dal Tribunale di Roma per plagio nel 2008. Documentatevi.

    • @user-gd9vh5kp1m
      @user-gd9vh5kp1m Год назад +2

      Sarebbe di grandissimo nutrimento Filosofico-Culturale, leggere gli scritti di Blaise Pascal !!!

    • @crisdrumming
      @crisdrumming Год назад +1

      @@user-gd9vh5kp1m interessante. Grazie per lo spunto.

  • @manuelfantoni5617
    @manuelfantoni5617 5 лет назад +1

    Grazie

  • @alessiosiniscalchi3694
    @alessiosiniscalchi3694 5 лет назад +2

    😎🌹sublime

  • @Tom94T
    @Tom94T 3 года назад +2

    Riassunto di quello che dice: "O identità statica o libertà di cambiare. Non dobbiamo sperare passivamente, ma fare attivamente". Sinceramente trovo sia una bella contraddizione. L'uomo è come il fiume di Eraclito, ha un'identità in divenire, non statica (col tempo siamo e non siamo più gli stessi, nel senso che qualcosa rimane tale e altro cambia). Inoltre, perché dirci di fare attivamente se tanto non siamo liberi? Così non sarebbe tutto determinato?

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      Personalmente, ho interpretato diversamente: Galimberti mette giustamente in relazione due concetti antitetici, quello di libertà e quello di identità. Se si afferma l'una, allora l'altra cade, perché l'identità è il prodotto di decisioni e scelte già fatte e condizionate da mille cause condizionali che impediscono ad ogni nuovo passo di scegliere in senso autentico. L'uomo potrebbe essere libero se non diventasse mai qualcuno o qualcosa, se non fosse mai un se stesso, se non intrecciasse legami con gli altri o con i ricordi del proprio passato, il che confligge proprio con l'idea di uomo come ente autoriflessivo. Perciò l'uomo non è libero anche se la sua identità diviene e le sbarre del suo carcere sono autoprodotte. Grazie del tuo intervento.

  • @Giosuello24
    @Giosuello24 4 года назад +2

    Fantastico dunque essere nella patologia. Mi sento libero.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      Se metti libertà e relazioni su una stessa linea, puoi verificare facilmente che la libertà è gelida (comporta assenza di legami) e le relazioni sono soffocanti (comportano il sacrificio della libertà).

    • @Giosuello24
      @Giosuello24 4 года назад +1

      @@gabriellagiudici assolutamente ciò che sperimento ogni giorno.

  • @antonellaporcaro5392
    @antonellaporcaro5392 4 года назад +3

    Migliorare se stessi. Nel futuro la salvezza, il futuro progresso, futuro giustizia sulla terra, se non ci si da' fare le cose non accadono. Non sperare ma fare! La visione cristiana ha una visione ottimistica del futuro. Cristianesimo si deve riformulare non è più universale. Non c'è più dimensione religiosa.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Secondo la prospettiva "greca" adottata da Galimberti, il cristianesimo ha una visione ottimista, dunque illusoria, del futuro.

  • @dantedelcolombo1742
    @dantedelcolombo1742 4 года назад +8

    Grande immenso !!

  • @stefanobaldi713
    @stefanobaldi713 5 лет назад +5

    Grandissimo Prof Galimberti. Grazie

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      ........

  • @ellissi74
    @ellissi74 4 года назад +4

    Siamo indeterminati dall'infinito. Forse la libertà è una cosa piccola, piccola. Piccola come una particella atomica soggetta al principio di indeterminazione: di un fotone si può conoscere la posizione o la velocità, senza poter sapere mai entrambe le cose in un determinato momento. Allo stesso modo possiamo definirci adesso(forse) dandoci un'identità, rinunciando però alla possibilità di metterci in gioco per ridefinirci, oppure entrare in "crisi per rielaborare la nostra identità e continuare la nostra metamorfosi verso un nostro punto di riferimento.

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE
      Basta falsità e labirinti
      ......

  • @salvatoresantorelli8206
    @salvatoresantorelli8206 2 года назад

    Solo noi stessi! Noi stessi da sempre!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  2 года назад

      Sarebbe bello crederlo, ma se c'è qualcosa su cui la filosofia contemporanea ha davvero insistito è l'inesistenza di questa pretesa "autenticità".

    • @salvatoresantorelli8206
      @salvatoresantorelli8206 2 года назад

      @@gabriellagiudici non crediamo propio che sia oggi come ieri una pretesa più tosto una realtà di sempre di questa nostra razza. È cioè noi! Unica vera pretesa di renderci umani da sempre. Pur avendo fatto lunghi passi. E dove le cause sono sempre le stesse. È in merito non è che su questi argomenti si può discutere e dibattere così per ogni croce di questo mondo. Le cose si sanno e non da oggi nel bene e nel male. E sappiamo anche per quali cause siamo giunti ha questo fine inreversibile dove oggi divergentemente dal passato abbiamo ridotto questo mondo. Pur sapendo che l'uomo è questo! Poi al di là di tutto il professore Galimberti non e che spiegando esaurientemente questa realtà di sempre e degeneratamente col nostro tempo negli ultimi secoli possa imporre ho pretendere col sapere! E solo questione di essere cosa non per tutti. Dove anche se saremo guidati non cambierebbe mai nulla per ciò che siamo? Si direbbe di pretese nel cambiarci. Ed e propio qui! In questo che dovremmo attraverso il tutto averne consapevolezza. Al di là di questo ci resterebbe solo un fine inreversibile già annunciato. Ma ribadiamolo come in ogni cosa il nostro filosofo ci mette in guardia ricordandoci ciò che sempre e stato detto e stradetto. E dove non e che vivere ed esistere sia un mezzo ho un fine per ciò che più ci va di comodo. La realtà e sempre la stessa l'uomo e i suoi mali senza alcun freno.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  2 года назад

      @@salvatoresantorelli8206 temo di non aver capito nulla del suo commento, Salvatore

    • @salvatoresantorelli8206
      @salvatoresantorelli8206 2 года назад

      @@gabriellagiudici e come faresti ha capirlo se sono secoli che pur sapendo non impareremo mai. Se non impareremo ad essere noi stessi. Non potresti mai capirlo. Che alla base di tutto questo e questa razza umana malata e debole. Anche se di cammini ne abbiamo fatto tanti. Come faresti ha capirlo! Non dimenticarlo mai pur se nulla possiamo oggi più inevitabile che mai è propio tutto questo detto e stradetto che ci divide tra il bene è il male. E solo chi sa di essere se stesso potrà essere veramente libero da tutti e non solo spiritualmente. Ha prescindere che poi il professore Galimberti non fa altro che citare la realtà di sempre in tutti i suo molteplici aspetti umani esistenziali politici soprattutto! Perché non esiste nulla! Ed è normale che siamo suddivisi. E come dire e facile domare il disumano? No! Se non sai ne sei! E così viceversa. Se sei puoi salvarti per salvare. Ma continuereste all'infinito! Se su questa terra l'uomo stesso in generale avesse le facoltà le capacità anche solo naturali che pochi posseggono saremo quello che saremo e che sempre abbiamo prodotto! E chiaro che mai potremmo cambiarci. Perché e sempre stato detto e stradetto dall'inizio che incominciammo ad evolverci come specie che solo chi possiede pensiero e ragione attraverso la ricerca di noi stessi. Possiamo migliorare e cambiarci almeno dalla trasformazione in tutto il processo che attraverso il pensiero in generale ci siamo riversati nei millenni. Pur rimanendo sempre un prodotto animale. Questa macchina complessa del nostro cervello non e da molto che va studiato. Ma le uniche cose che lo può curare è solo la capacità del pensare cosa che non è possibile per tutti. E tutto questo chiunque sia nel comune non potrebbe mai comprenderlo se non lo possiede! Dove appunto non esiste normalità e viceversa separandoci nel riconoscerci nell'infondato abisso di noi stessi. Si può anche nascere naturalmente con personalità. Ma tutto fosse così come il pensiero ragione e sviluppo ci insegna non certamente saremo in un mondo si fatto. Cambiarlo e stato possibile e di cammini ne abbiamo fatto in tutto tra il bene e il male separandosi da chi sa! Ma il dilemma resterà sempre in noi stessi. E cioè separarci da questo male che ci tiene da sempre dentro e fuori dal nostro essere secondo natura come giustamente cita anche il professore. E cioè essere ciò che dovremmo essere secondo natura. Quello che abbiamo perso con la civiltà! Così come l'abbiamo chiamata. Le nostre origini con la perdita dell'essere. Non e cosa facile ma essa va oltre ciò che ci illudiamo con questo mondo in ogni sua percezione. Dove nulla di noi sia normale in ciò che produciamo e facciamo. Ma e inevitabile! Così il principio così la fine. Unica cosa che restera sempre nel curarci in noi stessi già detto dal principio! E solo così potremmo vivere in pace con noi stessi appunto. E senza appunto tutte queste disillusioni dell'uno sull'altro per essere veramente libero. Ma e difficile forse non lo raggiungeremo mai. Un po' come quando crediamo che tutto sia utopia per quello che fa comodo ha me. Dove poi non altro che tutto posto nel nostro cervello. Le leggi cosa sono poi! Non certo noi stessi la natura la vita l'esistenza! Ma un tentativo per tenerci frenati. E non altro cosa creata dalla nostra mente. Che nulla a che fare con tutto quello poc'anzi detto. La natura dell'essere e ben lontana da quello che abbiamo creato e involontariamente ci siamo inabissato. E solo da essa saremo capaci di capire del perché di questa lotta tra il bene e il male che avevamo scoperto. E non solo Platone per dirne uno! Ma tutti ognuno sulla sua via. Quella di noi stessi separandoci da queste due cause il bene secondo natura. E quel male che produciamo bestialmente. Cioè dentro di noi per come abbiamo inabissato questo mondo. E così perdurando oggi più che mai con le stesse cause dette e stradetto come delle bestie ha mangiarci. E la nostra specia debole lì nel suo cervello! Li dove tutto lo attanaglia la cura. Fino ha se stesso. Con le sue paure.

    • @salvatoresantorelli8206
      @salvatoresantorelli8206 2 года назад

      Sappiamo che oggi più che mai veniamo al mondo senza un perché! Propio perché le risposte sono lì da sempre dette e stradetto! Dentro di noi. Lontanamente da tutto ciò che siamo e sempre abbiamo prodotto. E li lo spirito del tutto. E come fare ha comprenderlo! Solo se iniziamo ad addentrarci con tutto noi stessi nello scoprirci in tutto ciò che ci è stato detto. E da lì riconoscerci in quello che dovremmo essere per esistere. Ma ribadiamolo non e mica facile per tutti! È solo così sapremo liberarci da quel male in noi e fuori da noi in tutto quello che abbiamo sempre prodotto. Il professore in effetti non fa altro che dire le stesse cose la separazione dei due opposti la lotta tra il bene e il male in noi e intorno ha noi che produciamo. Giusto ho sbagliato che sia noi sempre saremo la causa. Lo eravamo! Lo siamo stati! E lo abbiamo portato avanti sempre più inreversibilmente. Come un disco scassato. Per dirla così. E solo se saremo potremmo capirlo per trasformarci e trasformare ciò che ciò che sempre abbiamo prodotto l'un con l'altro. Ma c'è anche questa cosa che il mondo si dice bello perché vario. Ma nell'insieme anche assai avariato. Perché è così! Questo perché non tutti possono avere la pretesa di essere. Se lo fossimo allora saremo più vicini a curarci per curare questo mondo. Il dilemma e sempre lo stesso i nostri mali separandosi dal bene.

  • @laoshiangelo
    @laoshiangelo 3 года назад +1

    L'uomo, uno degli ultimi esseri viventi comparso sulla terra, appartenente al Regno animale della specie mammifera, da quando si vesti dei panni della civiltà e impose la cultura dell'uomo dominatore del mondo e di tutti gli animali, si adultero commettendo ogni nefandezza contro la natura e i suoi simili. Come membro del regno animale, aveva già tutto, la natura aveva già messo a sua disposizione tutto l'occorrente per la vita, come per tutti gli esseri viventi. Purtroppo i nostri antenati impazzirono e resero il paradiso Terra il loro Inferno.
    Pochissimi uomini Forti divisero tantissimi uomini deboli, stabilendo la legge del più forte e quindi quella dei Re e i loro sudditi e per imbonire le masse, i Re crearono Dio a loro immagine e somiglianza.
    Ingiustizia su vasta scala, contro la quale pochissime persone si opposero, al punto che ingiustizie, soprusi, schiavitù, ruberie, genocidi e corruzione, diventarono la norma e il sistema. Oggi è peggio del passato.
    La storia ci insegna che siamo la peggiore specie animale e se una pandemia ci decimasse, sarebbe solo un BENE.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад +1

      Siamo uno dei miliardi di esseri in corso di evoluzione sulla terra e, come dice giustamente, la nostra forma attuale è una delle ultime creazioni dell'evoluzione. La caratteristica più appariscente di questa evoluzione è l'autocoscienza che (a quanto sappiamo) siamo gli unici ad aver conquistato. La capacità di dire no e di dissimulare ne è parte, non la sopraffazione che condividiamo con gli animali. Non siamo i peggiori, siamo diversi: capaci di compassione divina quanto delle peggiori atrocità. Senza di noi la terra non saprebbe niente di sé.

  • @annarell5704
    @annarell5704 5 лет назад +9

    È il concetto che sta dietro ad Uno nessuno e Centomila, la contraddizione tra identità e Libertà.

  • @dragobianco8198
    @dragobianco8198 5 лет назад +2

    Certo non abbiamo un libero arbitrio riferito all'ego di una vita. Ma l'ego ce l'ho ritroviamo in ogni vita. L'go che comprende l'immensità creativa di libertà di cui esso è la base imprescindibile. Vedi tu che libertà..

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      In questo ambito, Galimberti cita di norma Schopenhauer e Freud che consideravano il singolo (l'ego) "funzionario della specie", volontà al servizio di esigenze superiori (la sopravvivenza/prosperità della specie).

    • @dragobianco8198
      @dragobianco8198 5 лет назад

      @@gabriellagiudici IO invece arpeggiavo l'ego di Rudolf stainer.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      @@lucaottonelli9139 si, ma il centro psicologico, non "ontologico": si crede il centro del mondo, ma non è nemmeno reale

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE
      Basta falsità e labirinti
      .......

  • @sarahlattanzi2755
    @sarahlattanzi2755 5 лет назад +6

    Sono d'accordo: se prendiamo sul serio l'identità, alcune scelte diventano impossibili. Ma questo non basta a chiudere il discorso sulla libertà, perché lí il punto è : noi siamo liberi di costruire la nostra identità e se sì, quanto?

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      Penso tu abbia centrato la questione, Sara. Personalmente, scelgo la linea platonica; ne ho parlato qui: ruclips.net/video/5d96rMEk99Y/видео.html

  • @donatoserafini5938
    @donatoserafini5938 5 лет назад +2

    Galimberti, un illustre uomo di cultura che ha capito tante cose ma che gli sfugge del tutto il concetto di libertà. È rimasto ancorato al determinismo di natura. Uno scienziato moderno direbbe: l'uomo non può essere libero perché è determinato dai suoi geni; Galimberti dice, invece, l'uomo non è libero perché è determinato dalla sua identità che tradotto significa: i motivi che lo spingono ad agire sono da ricercare nel suo carattere, nel suo temperamento. Per Galimberti l'uomo è un fantasma del tutto manovrato dalla sua identità. Tutto ciò è deprimente e denota una mancanza di fiducia nell'essere umano. A Galimberti e a quelli che la pensano come lui consiglierei la lettura della Filosofia della libertà di Rudolf Steiner.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Interessante interpretazione: la condivido nella descrizione ma non nelle conclusioni. Quella di Galimberti è una lettura shopenhaueriano-psicanalitica dei vincoli che rendono illusoria la libertà umana, naturalmente l'altra metà del mondo filosofico argomenta a suo favore. Anche quella filosofica è una scelta.

    • @donatoserafini5938
      @donatoserafini5938 5 лет назад +1

      @@gabriellagiudici Grazie per la risposta. Peccato che non si capisca ancora che l'uomo, al suo attuale stadio evolutivo, non è né libero, né non libero ma potenzialmente libero almeno che non si voglia negare il libero arbitrio. Se tutti fossimo determinati dalla nostra "identità" come Galimberti chiama il determinismo di natura anche l'assassino potrebbe dichiararsi innocente, e la scienza gli darebbe ragione, in quanto, direbbe, non l'individuo ha commesso l'atto ma i geni l'hanno indotto all'azione malvagia. Come vede le implicazioni di un pensiero impotente ad affrontare seriamente il tema della libertà sono alquanto serie, soprattutto, quando i dogmi della scienza vengono accettati come verità assolute come lo erano quelli religiosi nel medioevo.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      @@donatoserafini5938 è vero, il problema della libertà porta con sé anche quello della responsabilità e della compassione universale. Galimberti, comunque è uno dei critici non certo un apologeta della scienza

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      ..........

  • @emanuelemastrandrea6980
    @emanuelemastrandrea6980 3 года назад +2

    E' la speranza che muove l'azione umana, mentre la sua assenza produce inerzia. Non solo nel cristianesimo, e quindi non solo in Occidente; nelle filosofie e religioni orientali la speranza si lega alla reincarnazione, quindi nell'agire in un modo tale che si abbia un miglioramento progressivo di vita in vita, un agire che non si avrebbe senza la speranza di raggiungere livelli superiori di coscienza. Inoltre, la speranza è una categoria propria dell'uomo: gli animali non sperano, gli dei non hanno bisogno di sperare. Senza la speranza l'uomo non sarebbe l'essere progettante che è.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      Vero, in generale, ma questa speranza ha assunto una forma particolare nella modernità, o più estesamente in Occidente secondo la lettura nietzscheana a cui Galimberti fa riferimento. Come sa, il punto per Nietzsche è proprio l'abbandono socratico-platonico della tragedia, della necessaria caducità di tutto e del circolo metafisico.

    • @emanuelemastrandrea6980
      @emanuelemastrandrea6980 3 года назад

      @@gabriellagiudici Il cristianesimo, e anche le altre religioni, non negano la tragedia e la caducità, laddove centrale, per esempio, sia nel cristianesimo che nel buddismo, è l'idea che la vita terrena sia in buona parte sofferenza. Si dirà, ma poiché le religioni pongono ognuna un rimedio alla sofferenza, che rimanda, in modi diversi, all'orizzonte metafisico, il concetto di tragedia non esiste. Non si ravvisa, invece, che esso assume solo nuove forme. Per esempio, la speranza della vita eterna non è la certezza della vita eterna, e la sofferenza, per il/la credente, dovuta alla possibilità di non ottenerla, sia per lui/ lei che per il prossimo, addirittura possiamo dire che aumenti la consapevolezza e l'estensione della tragicità dell'esistere, non più circoscritta al solo orizzonte terreno ma estesa a una dimensione altra.

  • @inad8787
    @inad8787 5 лет назад +2

    Contraddizione: dice che non siamo liberi, che non esiste il libero arbitrio. Poi subito dopo dice che dobbiamo darci da fare affinchè il futuro sia migliore. Ma se non sono libero, come faccio a scegliere di darmi da fare?!

  • @francescodamele5226
    @francescodamele5226 2 года назад

    La libertà è processo educativo della verità

  • @giovannimichetti2394
    @giovannimichetti2394 5 лет назад +6

    Uno spunto interessante. Problemino: come qualcuno ha già potuto notare, la contrapposizione tra identità e libertà non è affatto assoluta. Tant'è che le argomentazioni addotte suonano fumose e astruse. Logiche ma non convincenti. Purtroppo ottimi comunicatori possono in fondo essere pessimi filosofi, nel senso più alto del termine. Non basta pensare per essere un filosofo. Io, piuttosto, sono d'accordo con Wittgenstein quando suggerisce che ogni parola è corrotta dal vizio del linguaggio che è per sua natura autoreferenziale, particolare, precario e relativo. Nessuna verità, ma solo la sua negazione:questo è ciò che può portare la filosofia! E io nego anche il sig. Galimberti dalla faccia tosta ma da contenuti molli. Lo ringrazio per avermi stimolato, così come ringrazio chi si è occupato della pubblicazione

    • @andreamajorana283
      @andreamajorana283 5 лет назад +3

      D' accordo, la contrapposizione tra identita' e liberta' non e' affatto assoluta, ma non mi pare che Galimberti abbia parlato in termini assoluti, dice semplicemente che quando un uomo crede in qualcosa, si forma delle opinioni che ritiene veritiere formandosi cosi' una propria identita' , perde la sua liberta'.
      Poi e' chiaro che piu' elastici e aperti si rimane e piu' i margini di liberta' restano ampi.
      Piuttosto che molle, quello di Galimberti e' un pensiero saggio che non contiene contraddizioni e suggerisce che, oltre ad anelare la liberta', e' necessario anche darsi dei limiti al fine di raggiungere e mantenere un equilibrio.

    • @giovannimichetti2394
      @giovannimichetti2394 5 лет назад +1

      @@andreamajorana283 sono in parte d'accordo con quanto affermi, ma noto che sei stato un po' generoso nei confronti di Galimberti. Infatti lui mi è parso parlasse in termini assoluti. Inoltre distinguerei il concetto di identità da quello di scelta: quest'ultimo è sicuramente non compatibile col senso di libertà inteso come assenza di vincoli. Come dici tu, poi, il vincolo può essere più o meno elastico. L'identità invece è profondamente segnata dalla presenza di un profonda libertà, che è quella che entra in discussione in ogni scelta. Attenzione: scegliere è importante e in altri termini, non siamo liberi di avere un identità senza privarci di un po' di libertà.
      Poi ovviamente ci sarebbero gli artisti, i poeti, coloro che vorrebbero porsi ad un altro livello e che in sostanza finiscono con il giacere su entrambi gli estremi della massima libertà e massima schiavitù, che si spostano per coincidere nella folle identità dell'uomo guidato, in assenza di ragione, dalla sola passione.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +2

      Per quanto possa sembrare paradossale, la negazione della possibilità umana di verità è una grande verità filosofica

    • @andreamajorana283
      @andreamajorana283 5 лет назад +1

      @@giovannimichetti2394 Mi pare che Galimberti affermi in modo convinto ma non che parli in termini assoluti, da detentore del Verbo.
      Direi che scegliere, piu' che importante, sia inevitabile, altrimenti o ci siamo incagliati, siamo incapaci di proseguire e ci affidiamo alla speranza oppure siamo arrivati alla fine di un cammino mistico di liberazione e ci siamo liberati di questo mondo, ma quanti possono dire di essere arrivati a questo ?
      La scelta e', comunque, un 'espressione di liberta'. Quando c'e' spazio per una scelta significa che ci sono ancora margini e possibilita' di liberta.' La certezza dell' identita' invece rappresenta un punto d' arrivo, cio' che si ritiene di essere. Se si lascia spazio ad un'evoluzione si riaprono le porte della liberta', ma se ci si fossilizza in cio' in cui crediamo di essere, magari guadagniamo la sicurezza, ma perdiamo definitivamente ogni liberta'.
      Riguardo agli artisti prigionieri della passione faccio teatro da molti anni e, consapevole che le identita' siano delle prigioni, inseguo una presunta liberta' vestendomi e spogliandomi, delle varie identita' dei personaggi che interpreto.
      Questo mi aiuta a fare chiarezza sul mio cammino interiore.
      Non e' che gli artisti si pongano su altro livello, e' l'arte che ti porta su un altro livello perche' ti sollecita a lavorare su te stesso, a non vivere di speranze, ma a muoverti per conoscere te stesso e le relazioni che hai col mondo circostante.
      Sono i gradini di accesso al mondo spirituale.
      Poi esiste anche l' arte mirata solo a fare soldi ma questo e' un altro discorso.
      E poi, dai, esistono anche gli artisti pensanti, perche' dovrebbero esistere solo artisti guidati dalla passione ?

  • @giuseppetedesco7446
    @giuseppetedesco7446 5 лет назад +2

    Insuperabile.

  • @nihilsinemagnovita
    @nihilsinemagnovita 5 лет назад +4

    oppure potrebbe essere che quella che gli altri presumono essere la nostra identità non è altro che un'immagine rassicurante (per loro) che si sono costruiti di noi perchè non hanno compreso la nostra vera identità.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +3

      Ci piacerebbe pensarlo Alberto, fino a quando non scopriamo che non esiste autenticità, che anche noi siamo costretti a conoscerci dall'esterno, che l'io è un eterno sdoppiamento (autocosciente) che non si ricompone mai... Il primo a capirlo credo sia stato Kant.

  • @biaaut4546
    @biaaut4546 5 лет назад +1

    Secondo me siamo liberi ma condizionati da una miriadi di fattori. L'identità si conquista ora per ora tramite atti liberi ma condizionati. Mi faccia sapere il suo parere. Grazie.
    P.s. Se Sarte avesse scelto un altro percorso poteva avere la gamba salva.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Buongiorno Bia Aut,
      personalmente mi avvicino abbastanza al suo parere. Tendo a interpretare platonicamente il rapporto tra volere e condizioni in una dialettica continua che poggia sul riconoscimento progressivo di queste condizioni e l'accrescimento della conoscenza come forma di libertà. Non so se in questa sintesi sia abbastanza comprensibile: mi sono espressa più ampiamente in un'analisi del mito di Er che può trovare qui: ruclips.net/video/5d96rMEk99Y/видео.html

    • @biaaut4546
      @biaaut4546 5 лет назад

      Gabriella Giudici Innanzitutto grazie molto per aver risposto. Sono contento che lei in qualche modo è d'accordo con me. Vedrò il suo intervento. Buona giornata.

  • @Abuetto
    @Abuetto 5 лет назад +3

    Il punto è che per un artista, un poeta, il discorso su identità e libertà collassa

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Puoi spiegarci meglio?

    • @Abuetto
      @Abuetto 5 лет назад +6

      Perché il cuore è il generatore del tempo e l’unico punto d’incontro nel quale tutte le cose tangibili risuonano in lui ad una precisa frequenza. Artisti e poeti sono dotati di una sensibilità tale per cui il loro cuore pulsa alle stesse frequenze del cosmo, producendo dolore nell’anima per la mancanza di sintonia fra gli uomini e l’universo. Costoro non conoscono il libero arbitrio quale stupida invenzione umana, ma vivono nell’armonia di una libertà che si fonde con l’identità della natura che li ha generati.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      @@Abuetto Ora mi é chiaro: molto schellinghiano ...

  • @salvatoresantorelli8206
    @salvatoresantorelli8206 2 года назад

    Se attraverso i millenni abbiamo iniziato ha pensare lo dobbiamo solo al nostro mondo Greco che fu il tutto.

  • @levi49999
    @levi49999 4 года назад +1

    Mi chiedo... Cosa ci sarebbe di desiderabile nel futuro per un giovane? Siamo in un mondo senza speranza.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      Io ho trovato lo stimolo a proiettarmi nel futuro a sempre e solo nella lotta, nella voglia di lasciare il mondo migliore di come l'ho trovato. Non credo che le generazioni e le epoche precedenti abbiamo avuto sorte migliore della nostra.

  • @TheEddy797
    @TheEddy797 4 года назад +5

    non sono d'accordo sul "se non ci muoviamo le cose non cambiano"...mi sa molto di slogan...le cose cambiano sempre e comunque indipendentemente da noi e cambiano anche per noi in ogni caso indipendentemente dal nostro agire

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      È vero, penso che Galimberti abbia voluto solo accentuare

    • @TheEddy797
      @TheEddy797 4 года назад

      @@diegomervich4636 naah...le cose cambiano sempre e comunque

    • @rogerbarttoccetti3941
      @rogerbarttoccetti3941 3 года назад

      Effettivamente....anche i filosofi vanno fuori di testa.....sono persone...

    • @alfredjasimi4662
      @alfredjasimi4662 3 года назад +1

      @@TheEddy797 possono cambiare ,ma se tu non fai la tua parte non lo avertirai mai il cambiamento

  • @danielegnesutta1233
    @danielegnesutta1233 4 года назад +1

    Per essere liberi bisogna solo essere responsabili! Il resto sono parole!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Opinione rispettabile come tutte le altre parole

  • @epiphanos
    @epiphanos 5 лет назад

    Anche se si vuole la costrizione al di fuori dell'identità, essa si identificherebbe con nient'altro se non quello stesso non volersi identificare, dunque in ogni caso sarebbe l'identità determinata proprio in quel modo... Ergo: negando sé stessa, si identificherebbe affermando cio' che è.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Ma Galimberti sostiene semplicemente che l'identità è una costruzione che limita scelte in conflitto con le precedenti. Niente di diverso da quello che possiamo leggere in qualunque manuale di sociologia.

    • @epiphanos
      @epiphanos 5 лет назад

      @@gabriellagiudici ma se questa definizione è identica al contenuto che indica, necessariamente il contenuto a cui si sta facendo riferimento è identità dell'identico, dunque l'identità è oltre al costrutto, poiché il costrutto è a sua volta identico a sé, dunque non puo' essere in ogni evenienza diseguale a ció che indica

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      @@epiphanos l'io non è l'assoluto, almeno non nella prospettiva adottata da Galimberti

    • @epiphanos
      @epiphanos 5 лет назад

      @@gabriellagiudici peró se l'io è ció che si intende per io, non puo' che esserlo, visto che appare ed è indicato come cio che fermamente è, necessità ne segue la propria assoluta identità, il proprio identificarsi in termini assoluti nei riguardi di ció in cui si configura, appunto, come "io"

    • @epiphanos
      @epiphanos 5 лет назад

      @@gabriellagiudici con assoluto si intende non semplicemente causa sui dell'soggetto, ma come essere che è manifesto originariamente in tutto ció che è

  • @teoparovel3820
    @teoparovel3820 3 года назад +1

    E cosi esatto che mi fa paura

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      Bella anche per questo senso di vertigine la filosofia.

  • @missmarple5099
    @missmarple5099 5 лет назад +7

    Come diceva Woody Allen: "Dio è morto e neanche io mi sento troppo bene". Quando a Jung, dopo la sua esperienza di pre morte, mentre si trovava in ospedale con le gambe rotte, chiesero: "Lei crede in Dio?", lui rispose: "Io non credo, io so". Ecco, per me è la stessa cosa.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +3

      Penso di sentirmi anch'io poco bene, ma "su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere"

    • @abustefano8225
      @abustefano8225 5 лет назад +2

      @@gabriellagiudici Credere in Dio... Credere è una parola grossa : diciamo che lo stimo molto

    • @missmarple5099
      @missmarple5099 5 лет назад

      @@gabriellagiudici Fortuna che abbiamo lei, che ci illumina tutti con il suo genio.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +6

      @@missmarple5099 Non intendevo infastidirla Emanuela, stavo solo citando Wittgenstein

    • @AndreaFranchiMusic
      @AndreaFranchiMusic 5 лет назад +1

      Gabriella Giudici “bisogna cercare di dire quello che è impossibile tacere”

  • @tauja2901
    @tauja2901 5 лет назад +10

    Dio finalmente uno con un cervello e palle per dire la verità. Io ho 21 anni e mi sono reso conto di questo solo dopo che sono uscito dalle superiori e sono rimasto 2 anni studiando cose a caso per i fatti miei e lavorando saltuariamente (ho sempre avuto la voglia di sbranare il mondo ma la scuola me lo aveva incatenato e ritorto contro e non ne ero minimamente cosciente)

    • @marco6undiomaggyux322
      @marco6undiomaggyux322 5 лет назад +2

      Purtroppo è vero, si comincia a capire certe cose solo dopo usciti dal "sistema scuola", perché poi ti interessi veramente a cose importanti, e non prima..o difficilmente prima. Anch'io sono uscito da un po' da scuola..e certe cose le ho approfondite solo dopo.

    • @FaustoFabio1
      @FaustoFabio1 5 лет назад

      Il buon galimberti confonde il cattolicesimo col cristianesimo. Che sono in antitesi.

    • @marco6undiomaggyux322
      @marco6undiomaggyux322 5 лет назад

      @@FaustoFabio1 scusa che mi permetto....ma sec te uno studioso come lui non sa distinguere la differenza?... Evidentemente sono la stessa cosa. 👍🏻👍🏻Senza offesa né mancanza di rispetto ci mancherebbe. Per sapere tutto sul cristianesimo ti consiglio assolutamente "Mauro Biglino". Lui è l'esperto in materia, nello specifico. Saluti👍🏻

    • @tauja2901
      @tauja2901 5 лет назад

      @@FaustoFabio1 bhe in Italia non fa differenza poiché ogni cristiano è cattolico forse per questo non li ha differenziati (non ricordo troppo il video quindi non so a cosa ti riferisci di preciso)

    • @riccardodeltorre2493
      @riccardodeltorre2493 5 лет назад

      @@FaustoFabio1 ben detto, peccato che molte persone prima ancora di commentare, non si guarda nemmeno su Wikipedia se c'è un pelo di differenza... Grazie

  • @jacopobrasca8057
    @jacopobrasca8057 5 лет назад +1

    Non mi è chiaro più che altro perché sia finito a parlare della decadenza dell'occidente quando il tema iniziale era la 'mancanza di libertà' : il collegamento è chiaro, ma non ha concluso il ragionamento di partenza. O mi sbaglio?

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      A me non sembra Jacopo. L’argomento di Galimberti è che concetti quali quello di libertà appartengono all'autocelebrazione “cristiana” dell'uomo (dall'umanesimo alla modernità) che rappresentano l'abbandono del punto più alto della consapevolezza sull’essere e sull’esistenza toccato dalla nostra civiltà: quello greco.
      Puoi ricavarlo dalla scansione di contenuti che ho inserito per facilitare l'ascolto ai miei studenti:
      00:11 Liberi perché non abbiamo istinti
      00:27 La libertà confligge con il concetto di identità
      03:16 Futuro, progresso e miglioramento appartengono alla cultura cristiana
      06:38 Differenza tra cristianesimo e grecità
      7:02 Ottimismo cristiano e Occidente
      7:23 La morte di Dio e la decadenza dell'Occidente

    • @jacopobrasca8057
      @jacopobrasca8057 5 лет назад

      @@gabriellagiudici nono mi è chiaro tutto il discorso ed i passaggi logici :) ma probabilmente perché è un estratto di un discorso più ampio il tema della libertà viene affrontato solo 3 minuti su 10 di intervento. Mi sarebbe piaciuto ascoltare un approfondimento in merito , magari con pensieri di altri filosofi oltre all'aneddoto di M. Ponty e J. P. Sartre.
      Non è una critica all'intervento in sé.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      @@jacopobrasca8057 Buongiorno Jacopo, hai ragione, il focus di Galimberti non è sulla libertà, ma sulla visione del mondo della civiltà occidentale: la realizzazione del frammento e la sua titolazione sono opera mia (me ne servo per avviare dibattiti a scuola).

  • @marialuisareginato1134
    @marialuisareginato1134 5 лет назад +1

    Grandissimo

  • @andreacalabrese6967
    @andreacalabrese6967 2 года назад

    La vera libertà é essere in contatto con il proprio io più intimo,quello meno decifrabile, contrapposto al se che é quello che si preoccupa del giudizio. ed essere pronti a mettere in discussione ogni tipo di pensiero, soprattutto il proprio pensiero...in quanto oltre che condizionabile l'uomo come mette ben in evidenza Galimberti é autocondizionabile.
    "L'uomo é l'animale più domestico e più stupido che c'è".
    La libertà é un dono che una volta accettato ci può togliere tutto

  • @AndreaFranchiMusic
    @AndreaFranchiMusic 5 лет назад +7

    Se siamo o non siamo liberi non è un argomento dimostrabile. La libertà è un noumeno e non un fenomeno misurabile. Lascio a Galimberti le sue marmoree certezze, non condivido i suoi ragionamenti.
    Per quel che mi riguarda l’idea di libertà è sempre in relazione con un qualcosa di necessario. Altrimenti perderebbe di significato l’idea stessa di libertà. Da cosa? Da chi?
    Siamo essere in situazione, è fuor di dubbio. Ma non è data l’ultima parola sul fatto che siamo o non siamo liberi

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      La storia della filosofia ha preso mille direzioni diverse su questo: quella che Galimberti ripropone è una delle posizioni che si confrontano da secoli. Ho creato questo video proprio per discuterne con i miei studenti, non per sostenere un'opinione o un'altra (io, per quel che può interessare, sono più platonica di Galimberti).
      PS.: Che sia un noumeno non si sembra dubbio per lei. Vediamo marmoree, credo, solo le certezze altrui..

    • @AndreaFranchiMusic
      @AndreaFranchiMusic 5 лет назад +3

      Gabriella Giudici che la libertà sia un’idea e non un fenomeno dimostrabile lo sappiamo da Kant. Ci sarebbe solo un esperimento che potrebbe dimostrare che siamo liberi ma è irrealizzabile: scegliere e poi ripetere la stessa scelta dopo avere riportato indietro il tempo e tutte le relative circostanze correlate. Solo questo potrebbe dimostrare con certezza che siamo liberi.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      Resterei sul piano filosofico, senza entrare in quello dei fenomeni dimostrabili

    • @AndreaFranchiMusic
      @AndreaFranchiMusic 5 лет назад +3

      Gabriella Giudici a questo punto non la seguo. Mi faccia capire: prima non andava bene noumeno ora non va bene il mondo dei fenomeni
      Quale altra alternativa ha lei?

  • @andreapaologiannini9968
    @andreapaologiannini9968 4 года назад +1

    Bisognerebbe chiarire cosa si intende per identità: un nome? Dei meccanismi metabolici? Delle pulsioni psicologiche? A= A, ovvero logica?
    La libertà è un discrimine, una scelta, un modo di pensare.Assolutizzare la libertà così come l’identità porta a paradossi.Non esiste una pura libertà, esistono gradi di libertà in quanto vincolati da condizioni, costrizioni, inibizioni, leggi, consuetudini,normative.
    Ridurre il cristianesimo nella parusia ed escatologia della salvezza, significa non capire il dolore e la sofferenza dell’esistenza.
    Confondere il neo positivismo del progresso e il relativismo contemporaneo con il decadimento umano e sociale profetizzato dal cristianesimo(altro che salvezza), vale a dire accomunare antitesi, significa daccapo non capire.
    Ma insomma: la storia umana chi la determina? Quale responsabilità sarebbe imputabile ad un uomo se non fosse libero?
    Quale cultura greca è tragica? Quella dionisiaca nitzcheana di Eschilo? Socrate, nei dialoghi di Platone, dice chiaramente di credere nella metempsicosi orfica.
    Non sono quindi molto d'accordo con Galimberti, però lo stimo per il tentativo di fare filosofia "alta"

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Penso che, dopo Kant, l'identità sia pensata da tutti i moderni come un'istanza psicologica alla quale riconduciamo le nostre esperienze, quindi un nome per una pulsione psicologica che è la tautologia fondamentale.
      Sui paradossi della libertà sono platonicamente d'accordo, non molto invece sulle sue considerazioni sul Cristianesimo che, a mio avviso, dovrebbero considerare che Galimberti non si prefigge nessun'altra sua lettura se non quella che spiega la rottura del tempo circolare (è solo lì il tragico), la fondazione in germe di una modernità che si proietta in avanti perché non crede più nella morte.

  • @juzalanuvola
    @juzalanuvola 5 лет назад +1

    Amo molto il Galimberti, ma il cristianesimo non è altro che l’evoluzione della grecità!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      Certo, per alcuni aspetti il cristianesimo non viene fuori dal nulla (basta pensare all'idea platonica del bene, al motore immobile ..) ma, allo stesso tempo rappresenta una rottura con la grecità: con la sua metafisica circolare, con lo spirito della tragedia ..

    • @juzalanuvola
      @juzalanuvola 5 лет назад +1

      Gabriella Giudici assolutamente d’accordo, ma penso che la società l’abbia adottato proprio perché suggeriva un’idea più adatta allo sviluppo della stessa.. credo che, come teorizzato con la mano invisibile da smith per l’economia, esista una “mano invisibile” che regoli anche lo sviluppo delle società, che si configura con un adattamento della stessa alle scelte migliori per la sua sopravvivenza!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      @@juzalanuvola capisco, io di solito adotto modelli un po' meno deterministici e anche Smith se potesse vedere gli sviluppi del mondo che osservava, penso ritirerebbe la metafora ;-)

    • @juzalanuvola
      @juzalanuvola 5 лет назад +1

      Si sì la teoria neoclassica di Smith è piuttosto obsoleta, ormai!

  • @irenegalli2251
    @irenegalli2251 5 лет назад +3

    Dice anche.... cose diverse...però se sono contro il sistema non viene più interrogato ...vedasi trasmissione di Mirta Merlino .....

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      eh si, inevitabile nella cappa di conformismo che avvolge il nostro giornalismo

  • @davidecastellano8384
    @davidecastellano8384 5 лет назад +6

    Se rimanete nella mia parola conoscerete la verità e la verità vi farà liberi!!

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      .........

  • @lorenzocapitanio6513
    @lorenzocapitanio6513 5 лет назад +2

    Maestro Galimberti è dal 2004 che la seguo, è fonte di saggezza. Accanto alla grecita, che mi ha aiutato in momenti difficili nel cercare e trovare il o un dei bandoli della matassa, dalle mie ricerche è. Scaturito una saggia follia. Una di queste virgole sulle onde,( come dalle sue ) con Salvatore Natoli e antecedente Emanuele Severino ho trovato espressioni nei vocaboli disegnati dall'umano incisioni dell'essere. Le dico la follia che è il primo gradino poi UMANO - MANO - ANO. È filologia teoretica?, non può essere filologica.! Anche se di bio ---- logica e in musica dodecafonica. Caro maestro la musica!

    • @lorenzocapitanio6513
      @lorenzocapitanio6513 5 лет назад

      @@lucaottonelli9139 ecco me l'aspettavo, questo è l'eco ridondante

  • @teafornasari6131
    @teafornasari6131 5 лет назад +2

    Amo la verità... Non posso non amare questo uomo

  • @anna...66
    @anna...66 5 лет назад

    Dobbiamo liberarci dalla speranza?
    Ma se non c'è speranza che cosa ci sto a fare al mondo?
    Attenzione a dire dobbiamo liberarci da ciò che ci fa stare al mondo ! È una contraddizione!
    Fare non esclude la speranza ma è questa che ti fa muovere. La speranza fa attendere. Il desiderio è rivoluzionario! E il carburante

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      Dobbiamo liberarci dalla menzogna non dalla speranza: non ne abbiamo bisogno, la nostra vita è meravigliosa così com'è

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Concordo: il punto è l'oggetto di questo desiderio

    • @anna...66
      @anna...66 5 лет назад

      L'oggetto è qualcosa che si rinnova ogni giorno! Un oggetto raggiunto è già qualcosa che non ti interessa più! Il desiderio è infinito! Infatti viene da de- sidera = mancanza di stelle

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      @@anna...66 Ma la meraviglia non dipende da nessun oggetto particolare: non confonderei la vita con le cose viventi

  • @laurarenzi2024
    @laurarenzi2024 4 года назад +1

    Personalmente non mi reputo libero per nulla! E credo che la vera libertà non si possa ottenere in questa vita, sicché è solo in Dio, il quale è esclusivamente amore assoluto, infinito e misericordia! Non castigo o punizione, come alcuni cristiani fanno intendere. Né giustizia, per come la intendiamo comunemente noi umani! La grandezza e l'amore di Dio, non può essere minimamente concepito, giacché è infinito! È perdono e misericordia. Comunque bel monologo, Galimberti, ascolterei per ore, che carisma!

  • @ivanoporrino3352
    @ivanoporrino3352 3 года назад +1

    Da' ragione a Nietzsche!

  • @maximgo7753
    @maximgo7753 4 года назад

    Potrei essere diversamente io ..potendo fare una vita diversa....ma di che parliamo???

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      parliamo di cosa significa quell'io

    • @maximgo7753
      @maximgo7753 4 года назад

      @@gabriellagiudici la teoria del pensatore poggia su basi fragili...

  • @Lau-squirrelzz
    @Lau-squirrelzz 3 года назад

    Ecco spiegato perché non mi piace augurare, non ci ho mai trovato il senso. Credo nell'impegnarsi.

  • @mactruro9928
    @mactruro9928 4 года назад +1

    Pessimista ma grande

  • @cristinat8314
    @cristinat8314 3 года назад +1

    Ritenere quest'uomo un pensatore è pura follia.
    Mi stupisco che una scuola gli dia spazio.
    A volte le persone posseggono un uso magistrale delle parole, ma un uso malato e distorto dei loro neuroni.
    Questo intervento oltre a non avermi stimolata mi ha addirittura depressa. Dove siamo arrivati...
    Naturalmente questa è solo la mia opinione, sempreché ancora sia possibile al giorno d'oggi esprimere opinioni.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      Spinoza, Nietzsche .. le tesi di Galimberti hanno radici antichissime: ne ha mai sentito parlare?

    • @cristinat8314
      @cristinat8314 3 года назад

      @@gabriellagiudici anche la stupidità ha radici antiche. Non credo che l' antichita' sia sinonimo di veridicità o intelligenza a prescindere.

  • @adabarbieri7808
    @adabarbieri7808 5 лет назад +1

    Dimensione religiosa. Non sono due parole messe insieme o pregare ogni tanto

  • @odiatoreseriale2463
    @odiatoreseriale2463 3 года назад +2

    Galimberti fintanto che non tira fuori intermezzi di politica casereccia e' musica per la mente

  • @grandalbero7374
    @grandalbero7374 4 года назад

    Precisiamo che se io sono libero di pensarla diversamente da quello che dice galimberti nella sua tesi e lo sono, tutti lo siamo, allora già galimberti sbaglia perché io già sono libero di pensarla diversamente. Quindi la libertà esiste ma non è un fatto esteriore, bensì interiore dove io posso decidere chi sono. Se io sono un chitarrista da anni, nessuno mi impone che io debba essere ancora un chitarrista e non un programmatore, allora li la mia identità cambia perché l'identità si può plasmare a proprio piacimento.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Certo, questo è ciò di cui tutti più o meno siamo convinti. Il problema però è a monte e consiste nel chiedersi quanto di ciò che siamo è frutto dell'influenza del mondo su di noi. La sua esistenza è difficilmente contestabile, ma si può scegliere se esserne consapevoli o immaginarsene al riparo.

  • @tallsamurai7861
    @tallsamurai7861 5 лет назад +2

    Vivo e lavoro a Londra da 4 anni. E qui la cultura lavora più in senso greco che cattolico. Il cattolicesimo non ha preso piede e non si è insinuato così peccaminosamente come è successo in Italia.
    Di fatti l'idea del futuro come qualcosa di assolvente e ottenibile attraverso l'azione (non la provvidenza) è ben chiaro a tutti!
    Vai Italia, spero che tu questo lo capisca e colga la tua intelligenza muovendoti verso la tua ricostruzione!

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Paese calvinista per eccellenza .. condivido, anche se Galimberti ci farebbe notare che la modernità (la quale è soprattutto protestante, è figlia del cristianesimo, nell'accezione che lui propone.

  • @luke3153
    @luke3153 5 лет назад +2

    9:22

  • @UnoSoloEmanueleIng
    @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

    Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
    VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
    ....

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      E' già successo che "il popolo" prenda il potere e potrà succedere ancora, il problema sembra essere tenerlo e non diventare a propria volta un'élite. Quanto al popolo terrestre non esiste ancora ..

  • @monicaaggio6578
    @monicaaggio6578 5 лет назад

    Quelli in galera sono più liberi di quelli fuori

  • @Nicola.DePasquale
    @Nicola.DePasquale 5 лет назад

    Infatti si parla di pensiero unico non a caso. Annullando l’identità siamo tutti conformi. Caso contrario si parli di identificazione. Quello è il vero danno del conformismo e creatura del pensiero unico.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Hai ragione, ma questo è un altro problema ;-)

    • @riccardodeltorre2493
      @riccardodeltorre2493 5 лет назад

      Il pensiero unico non annulla l'identità, è solo un tentativo di toglierti qualcosa che sei stato convinto di avere.

  • @antoniocoppola6733
    @antoniocoppola6733 5 лет назад +2

    Jung ,il discepolo di Freud era di apertura orientale,scoperse la profondità della vita nei tre piani inferiori. La coscienza 🙏😊

  • @avioengine
    @avioengine 5 лет назад +1

    Sono d accordo sul fatto che i valori religiosi siano anacronistici. Infatti essi sono posti in essere per rassicurare l uomo e dargli una speranza aldilà della inspiegabile. Eppure così facendo la libertà è ostacolata da una visione viziata, distorta della realtà.
    Personalmente mi sento più vicino ad una visione, una filosofia buddista, che
    Non impone dogmi né azioni per evitare punizioni.
    Ma ognuno è libero di vederla come vuole... basta che non rompe i coglioni al fine di garantire la libertà per tutti

    • @avioengine
      @avioengine 5 лет назад

      @Armonica 0 Capisco che dice e' relativo al Karma. Ma piu' in generale, il buddhismo e' una filosofia. Quindi a questa io mi riferisco.
      Siccome per esperienza personale ho visto che chi segue molto la religione cristiana, musulmana ecc.. e' come chiuso nei confronti di tutto quello che e' al di fuori del suo credo.
      Per me la vita e' una sola.
      Bisogna godersela al massimo delle possibilita' pur avendo umanita' e rispetto per la vita e per il prossimo.
      Quindi io non faccio del male a gli altri principalmente perche' non e' giusto.
      Epppure quando mi capita spesso che mi inculano, lasciami il termine io penso che e' un effetto di altre vite.
      Ma questa e' solo il mio punto di vista. non mi interessa gli altri che fanno, basta che non mi spaccano i maroni.
      Poi un dialogo nel quale ognuno rispetta le proprie l'altro pur rimanendo delle proprie idee, ben venga.
      C'e' sempre da imparare e come si dice solo gli stupidi non cambiano idea( e siccome non temo nessuna punizione divina, tranquillamente posso cambiare credo se lo ritengo opportuno.
      Anche se a questo punto poi non si parla piu' di credo. a lasciamo stare l'argomento sta diventando troppo arzigogolato!

    • @lauramondelli4154
      @lauramondelli4154 5 лет назад +1

      @Armonica 0 ti riferisci a un tipo di buddismo..ma all'interno del buddismo ci sono tantissime diramazioni...cmq nella religione filosofia buddista non ci sono dogmi non c'è il senso del peccato..non ci sono divinità al di sopra di noi a cui dobbiamo affidarci x salvarci.... è totalmente un altro pianeta rispetto a tutte le altre vere e proprie religioni occidentali!!!...infatti e' una religione filosofia orientale.. un'altra cultura x me migliore...cmq massimo rispetto x tutte le altre!!

  • @Randoman517
    @Randoman517 3 года назад

    Sei libero chi tela detto che non sei libero

  • @riccardoangeli802
    @riccardoangeli802 5 лет назад +2

    La dimostrazione che gli animali sono meglio di noi e' che loro non hanno bisogno di varie religioni

  • @gloriasangermano3687
    @gloriasangermano3687 4 года назад

    Ma non e" del tutto vero. L" identita" non e" un dato immutabile. Noi cambiamo continuamente. Impariamo dagli errori. Probabilmente la volta dopo Sartre e' andato in montagna con una guida.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Certo, ma Galimberti non sostiene che l'identità è immutabile, solo che è socialmente negoziata: l'esempio di Sarte purtroppo (pure bruttino) porta fuori strada.

  • @m.a.3541
    @m.a.3541 5 лет назад +1

    La penso come Costanzo Preve su di lui....

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +1

      Personalemte, leggo moltissimo Preve, ma la cosa non di impedisce di studiare aspetti interessanti anche di Galimberti

    • @m.a.3541
      @m.a.3541 5 лет назад +2

      @@gabriellagiudici sisì certo...è molto interessante leggerlo; solo che quando semplifica troppo mi fa storcere un po' il naso, come nel discorso del cristianesimo; comunque bel canale. Complimenti

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      @@m.a.3541 Grazie, Mauro. Io invece non ho apprezzato del tutto il saggio sul nichilismo giovanile

  • @francescocolucci6827
    @francescocolucci6827 4 года назад

    Si ma sarà libero di non andare con una guida? In base alla risposta ognuno pensa quello che vuole.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      La metterei così Francesco: della maggior parte dei fenomeni di influenza e condizionamento siamo inconsapevoli: ci crediamo liberi più di quanto non siamo

    • @francescocolucci6827
      @francescocolucci6827 4 года назад +1

      @@gabriellagiudici lei ha mai sperimentato la pazzia? Stati di incoscienza comuni e non comuni, mentre si fa l'amore, un'ubriacatura, una forte arrabbiatura, quando si fa un incidente, o quando si sogna o si sta in estasi. In questi casi non importa a nessuno esprimere opinioni, regole, giudizi, sentenze o ragionamenti tipo " siamo liberi o non siamo liberi" in quei momenti siamo vicini alla vita e alla morte e non abbiamo regole, punti di riferimento; allora perché non stiamo un po' in silenzio invece di dire come va , come andava e come dovrebbe andare il mondo. Che tu sia daccordo o meno sulla frase "siamo liberi o no" non cambia assolutamente niente. Il linguaggio verbale ci ha portato a fare logica e retorica, a fare della logica e della retorica verbale l'unico e il più importante modo di guardare il mondo. Se vogliamo essere liberi va cercato il silenzio

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      @@francescocolucci6827 Certo ma la vita si riduce alla sua negazione

  • @pluplucuv
    @pluplucuv 5 лет назад

    Forza all'edonismo!

  • @angela754
    @angela754 3 года назад

    Non siamo liberi perché schiavi del peccato ma Gesù è morto per liberarci da esso.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  3 года назад

      E' un racconto a cui può credere, in filosofia si cercano dimostrazioni.

  • @Harderwise
    @Harderwise 4 года назад

    Lei dice che i Greci sono stati gli unici a capire l'uomo e qui signor Galimberti si sbaglia alla grande, perchè lei omette giusto per citarne alcuni, lo sciamanesimo e pratiche ancestrali di meditazione. Alcune forme di sapienza, conoscenza e scienza sia dell'uomo sia dell'universo tutto son molto più antiche della civiltà greca. Su molte cose, ha ragione ed è giusto che lei le esprima, ma si apra a forme di conoscenza anche extra europee e noterà che prima della cultura ellenista, c'era già altro ed è giusto prenderle in considerazione.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      Lo sostiene Galimberti, per me sono un'appassionata lettrice di Castaneda e letteratura zen, anche se la filosofia greca ha caratteristiche specifiche e una visione politica non paragonabile a nessun'altra.

    • @Harderwise
      @Harderwise 4 года назад +1

      Si infatti, io mi riferivo a Galimberti.
      Non si può prendere la cultura greca seppur, unica e interessante come l'unica verità, altrimenti si cade nell'assolutismo e come conseguenza di ciò nella contraddizione e razionalità (di cui purtroppo l'Italia è impermeata). Seppur le nozioni di Galimberti siano davvero molto interessanti e degne di ascolto.

    • @Harderwise
      @Harderwise 4 года назад +1

      @@gabriellagiudici Se le piace Castaneda e vuole espandere conoscenze di quel mondo molto interessante, può fare delle ricerche sull Ayahuasca o Yagè, nè rimarrà molto colpita e affascinata.. Siamo in pochissimi in Italia purtroppo rispetto ad altri paesi ma stiamo cercando di aprire le porte affinchè questo rimedio ancestrale possa entrare e curare i problemi antropologici e psicologici di questa nazione. Saluti

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Concordo.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Non li conosco affatto: mi documento. Un salutone

  • @alessandrofurno1975
    @alessandrofurno1975 5 лет назад

    Condivido moltissimo, ma il cristianesimo che cita non è quello vero, mi dispiace, perché nel vero cristianesimo ci si deve dare da fare per migliorare le cose... poi c'è la speranza di un cambiamento radicale che verrà da Dio perché noi non siamo in grado di portarlo, ma nel frattempo i cristiani, i veri, hanno il dovere di migliorare se stessi e il mondo in cui vivono.
    Basterebbe mettere in pratica le parole di S. Paolo nella lettera ai Romani Cap 12: versetti da 9 a 21 e il mondo sarebbe già splendido ora.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      Il cristianesimo che cita Galimberti è in realtà una visione del mondo (non semplicemente un'etica) (egemone in Occidente) secondo la quale il passato è peccato, il presente (proprio come dice lei) redenzione attraverso l'impegno personale (cattolicesimo) e la grazia (protestantesimo), il futuro la salvezza.

    • @alessandrofurno1975
      @alessandrofurno1975 5 лет назад

      @@gabriellagiudici certo una visione, ma come dice lei, del cattolicesimo e del protestantesimo, ribadisco, non del cristianesimo quello vero, quello biblico, al cui interno, nella Bibbia intendo, l'uomo a differenza dei greci è conosciuto davvero, in ogni suo aspetto. Se confondiamo il cristianesimo con il cattolicesimo e il protestantesimo e non con i principi, le leggi, gli esempi contenuti in questo meraviglioso libro che è la Bibbia e null'altro, rischiamo di fare un pessimo servizio a
      quella fetta di umanità che ha difficoltà a ragionare con la propria testa e confonde facilmente il pensiero cattolico e protestante con quelli scritti nella Bibbia, che non sono la stessa cosa, anche se può sembrare molto strano.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад

      @@alessandrofurno1975 Come sa, però, il discorso di Galimberti è culturale non etico-teologico: il cristianesimo in questo contesto è semplicemente la visione del mondo dell'Occidente, non la religione più o meno autentica professata da questo o quel gruppo.

    • @eclettici
      @eclettici 5 лет назад

      @Alessadro Furno Spero vivamente che abbia letto la bibbia (intendo anche il vecchio testamento) senza preconcetti e/o pregiudizi (abbastanza atroce per i morti, pro-schiavismo e anti-femminista), non credo sia proprio quello che Lei espone, a questo livello parliamo di pareri su una religione... il discorso di Galimberti è culturale a prescindere dalla Sua amata bibbia.

  • @enzoocchibianchi1472
    @enzoocchibianchi1472 4 года назад +1

    Con tutto il rispetto per Galimberti, che ascolto sempre volentieri, ma a sto giro non aveva altro da fare?.. vorrei suggerire che la libertà, comunque la si immagini, secondo me, è finita con il trionfo della geografia, che ha posto fine al mondo ignoto calpestabile. In altre parole è finito il dove andare se sentivo in pericolo il mio amato sostantivo.
    Questo ha accelerato la vita in società organizzate, in fondo siamo un animale sociale, capace di odiarsi ma sociale. Se però l'accezione si riferisce, come credo, alla libertà in seno alle società umane, beh, allora la mia opinione è che si può essere liberi nel sistema ma non DAL sistema. Ed è questo un aspetto facilmente comprensibile. In sistemi in cui gli individui hanno, o dovrebbero avere, un loro ruolo, fare quel che si crede essere ciò che si vuole, perde il suo senso. Non si può, sic et simpliciter. Una "moderna" locuzione recita infatti: la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri. Vale anche il contrario, ovviamente.
    Dove ci sono leggi le libertà si contraggono, al tempo dei Greci non credo fosse molto diverso concettualmente. Forse il mondo era meno complesso, ma anche loro avevano leggi. Leggi che, non dimentichiamolo, hanno condannato a morte Socrate!.
    Poi non capisco l'esempio di Sartre, in virtù di che cosa, un Sartre, un Platone, un Einstein, un Chomsky o che ne so io chi, non dovrebbe potersi servire di una guida??.. perché?!..
    Se davvero Sartre ha risposto così, considerate la possibilità di "riconsiderarlo"..
    Se invece sconfiniamo
    nell'assoluto, il discorso si complica, ma, per non addentrarci in territori complessi, direi che bene e male non esistono, se non nel ristretto ambito dell'umana esistenza..
    Per spezzare una lancia in favore di Galimberti, mi sono piaciute le considerazioni su passato, presente e futuro. Soprattutto il modo in cui le ha articolate.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +3

      Ciao Enzo,
      penso che Galimberti sarebbe d'accordo con te ;-) ma la sua è una prospettiva filosofica: l'idea è che alla nostra condizione manca quello che potremmo chiamare "libero volere", "autodeterminazione", perché siamo per essenza eterodiretti, vuoi dalle esigenze della specie (Schopenhauer) o da quelle di pulsioni che non conosciamo e che ci spingono (Freud).

    • @enzoocchibianchi1472
      @enzoocchibianchi1472 4 года назад

      @@gabriellagiudici
      Ciao Gabriella, sempre illuminanti i tuoi interventi chiarificatori su aspetti non sempre colti (parlo di me) nella loro effettiva portata.
      (...) Siamo per essenza eterodiretti... Già!
      Finché la motivazione è Schopenhaueriana o Freudiana direi che il concetto è più facilmente "digeribile". È l'aspetto mediatico quello che dovrebbe generare i maggiori e più pertinenti interrogativi.
      Piuttosto che una generica libertà della quale non si riesca a vedere né il contenuto né il contenitore, preferisco dedicarmi alla migliore strategia sul come essere un uomo libero in un sistema.."libero".
      Non è facile, le contraddizioni delle società moderne sono sotto gli occhi di tutti.
      Forse è per questo che ci rifugiamo spesso tra le pieghe delle auliche tuniche di Socrate, Platone, Gorgia ecc..
      "La prevalenza del più forte ha valore solo se è preminente anche in virtù".. ricordi? È un estratto da una tua lezione su Platone. Se non ricordo male un confronto con Dionigi il vecchio. Ecco, io mi sento libero se so qualcosa in più di ieri. Forse è poco ma a me basta.
      P.S dopo tanto approfittare della tua nobile disponibilità, voglio io lasciarti un riferimento, e, siccome non sono bravo a inviare link, come si dice: chi non ha testa usi le gambe!. Cerca su RUclips - "9 minuti 9 con Alessandro Haber e Moni Ovada".
      Buon ascolto.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад +1

      @@enzoocchibianchi1472 Sono in completa sintonia .. vado a vedere il video. Grazie Enzo :-)

    • @enzoocchibianchi1472
      @enzoocchibianchi1472 4 года назад

      @@gabriellagiudici .
      Non c'è di che. Spero ti piaccia. L'ho scoperto recentemente e ne sono rimasto... coinvolto.
      Se vorrai, potrai farmi sapere se ti è piaciuto.
      Ti auguro una piacevolissima giornata, qui c'è il sole.

    • @UnoSoloEmanueleIng
      @UnoSoloEmanueleIng 3 года назад

      Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide.
      VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE.......
      ...........

  • @cristianiattivi
    @cristianiattivi 5 лет назад +3

    Vangelo di Giovanni: "conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Gv, 8, 32). Gesù ha detto: "Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv, 14, 6). Ergo: solo Gesù Cristo da la vera libertà, la libertà dal peccato. Tutto il resto è filosofia.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +4

      e ti par poco?

    • @Enzoluk7
      @Enzoluk7 5 лет назад +1

      E meno male che il resto é filosofia, meglio che morire nel dogma.

    • @aus7805
      @aus7805 4 года назад +1

      In tempi odierni lo avrebbero ricoverato uno che parla così(io sono la Verità), in tempi passati finiva impiccato, crocifisso, lapidato, in sostanza ucciso. Il bambino oltreuomo che legge un libro religioso non può fare altro che ridere. Ridere di gusto alla tragicità dell'esistenza e ai tentativi di ricomporla, solo noi siamo - in interazione con gli altri e con la natura ed i suoi limiti - fautori del nostro cammino.

  • @guidolamoto9842
    @guidolamoto9842 4 года назад

    Quindi siamo alla fine del cristianesimo e della fiducia nella provvidenza. Se non c'è più religione, cade anche l'identità collettiva legata a quella religione. Il nuovo metro di valore è il denaro, per questo l'etica religiosa non è in grado di arginare la volontà di chi proviene da altre religioni. In questa società, la nostra non c'è più futuro se non si apre ad una nuova dimensione religiosa. Siamo ad un bivio sociale, decadenza o fusione dentro altre strutture sociali. Non siamo più i "migliori" al Mondo, siamo esattamente uguali ai cinesi, gli indiani, gli africani.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  4 года назад

      Che non siamo migliori di popoli lontanissimi da noi come i cinesi, gli indiani e gli africani mi sembra da tempo assodato.
      D'accordo sul fatto che cadendo la religione, cade anche l'identità collettiva legata ad essa: la religione infatti è parte del bagaglio culturale di un popolo, né più né meno delle pratiche culinarie, dell'arte di tessersi un abito o di seppellire i defunti. Nella nostra storia però, il culto del denaro è tutto interno alla religione cristiana (i riferimenti sono moltissimi, da Weber a Benjamin), non è affatto il risultato di un distacco da essa (qui secolarizzazione e laicizzazione non c'entrano) solo della sua evoluzione.

  • @massimozironda9111
    @massimozironda9111 5 лет назад +3

    non sono daccordo ergo “io sono libero perché ho l’identità che voglio”
    Trovo alcune verità, ma troppa sicurezza nelle parole di quest’uomo.

    • @gabriellagiudici
      @gabriellagiudici  5 лет назад +2

      E nessun condizionamento, Massimo? Sarebbe lo stesso se fosse nato cent'anni fa o dall'altra parte del mondo?

    • @federicoparravicini9961
      @federicoparravicini9961 5 лет назад +1

      Da che nasciamo non siamo liberi. Questo perché siamo esseri causati, nasciamo in un contesto che, ontologicamente detiene le cause che ci determinano. Nessuno sceglie nulla al di fuori di ciò.

    • @massimozironda9111
      @massimozironda9111 5 лет назад +1

      non parlavo necessariamente di me, quanto di una possibilità di disidentificazione dell’essere verso la personalità, sempre in un ambito relativo: è ovvio che dobbiamo respirare e questo limita il campo di azione.
      Secondo alcune visioni filosofiche la coscienza individuale e la coscienza universale (se cosi possiamo semplificare) sono la stessa cosa.
      Ergo di causante e causato non si dá distinzione.
      La visione che siamo esseri causati è molto cristiana e/o duale, come dice Galimberti stesso siamo imbevuti di questa visione (errata per me).

    • @federicoparravicini9961
      @federicoparravicini9961 5 лет назад +2

      @@massimozironda9111 non dubito che non parlasse a titolo personale. Cionondimeno, anche lei riconosce il limite alla libertà, perché tutto è determinato da un contesto e, quindi, nessuna scelta è libera se non altro, per il fatto che siamo consapevolmente mortali e il nostro agire ,quindi anche le cosiddette scelte, sono condizionate . Di filosofie che equiparano concetti opposti non ho attrazione alcuna. Sconfinano in una mistica che elude spesso la ragione. Si può essere più o meno liberi, ma mai, e ripeto, mai completamente liberi. La maggior consapevolezza di questo limite, costituisce la più grande forma di libertà, che coincide, quindi, con la consapevolezza del limite.

    • @massimozironda9111
      @massimozironda9111 5 лет назад

      diversamente dal nostro approccio occidentale più speculativo, le visioni filosofiche di cui parlo contenute per esempio in alcune Upanishad o nel samkhya, hanno un scopo realizzativo.
      Cioè insieme alla visione vengono trasmessi gli strumenti per vivere in prima persona quelle verità indicate.