bellissimo, anzitutto il video. ho solo una domanda: quindi il CM (costo marginale) tenderà ad scendere nel primo tratto, poiché il CM è inferiore al costo medio, per cui la produzione di un'unità aggiuntiva costerà di meno, dopodiché la produzione di un'unità aggiuntiva non è più conveniente, poichè il costo per la produzione di un'unità aggiuntiva è superiore al costo medio e impresa non otterrebbe un profitto anzi ci rimetterebbe, questo discorso è applicabile anche al costo marginale e ricavo marginale??. Grazie mille
Ciao. Diciamo di sì, ma non del tutto. Se il costo marginale "sta sopra" il ricavo marginale, significa che per ogni unità prodotta sto subendo una perdita. Se il costo marginale "sta sotto" il ricavo marginale, significa che se per l'ultima unità venduta sto realizzando un profitto. Infatti, ad esempio in monopolio il profitto è massimizzato quando il ricavo marginale è uguale al costo marginale: ruclips.net/video/AeG913CUke4/видео.html Puoi vedere questo video al minuto 08:16, parla proprio di questo.
Ho visto il video ma non mi è chiaro in questo esercizio quale dovrebbe essere la risposta esatta, potreste aiutarmi? La seguente relazione deve verificarsi tra la curva dei costi totali medi (AC) e la curva dei costi marginali (MC) A) se MC è costante, AC è costante B) se MC cresce, AC deve giacere sopra MC C) se MC cresce, AC deve giacere sotto MC D) se AC cresce, MC cresce E) se AC cresce, MC decresce F) nessuna delle precedenti risposte è corretta.
Non c'è di che! Spero questi video siano utili proprio per questo! Non troppo tempo fa ho dovuto preparare anche io questi esami, e ho perso tempo inutile per cose che una volta comprese possono sembrare "stupide". Tuttavia, queste piccolezze sono quelle che poi ti fanno evitare di perdere 3 ore a capire un concetto semplice! In bocca al lupo per l'esame!
Certamente. Serve a guadagnare di più. Il profitto è dato dai ricavi meno i costi. Quindi l’impresa cerca di massimizzare i ricavi e minimizzare i costi per ottenere il profitto più alto possibile.
@@GazzettinoEconomico Buonasera! Oggi ho fatto l'esame di microeconomia e sono qui per scriverti e per ringraziarti per avermi aiutato a prepararlo (sperando che sia andato bene). Volevo solamente chiederti un'informazione... Avevo qualche esercizio a scelta multipla e ti giuro che c'era una domanda a cui non riesco a dare una risposta (nonostante abbia cercato su internet). "nell'equilibrio di Stackelberg": -il prezzo di equilibrio è più elevato che in quello di Cournot -il prezzo di equilibrio è meno elevato che in quello di Cournot -il prezzo di equilibrio è uguale a quello di Cournot -non si può dire Che cosa risponderesti? Grazie ancora per portare questi video, aiutano molto!
@@guidocolonna8828 Ciao Guido! Incrociamo le dita per il tuo esame. Per quanto concerne il quesito, la risposta corretta dovrebbe essere la seconda: "il prezzo di equilibrio è meno elevato che in quello di Cournot.". Tu quale risposta hai dato?
Ciao gazzettino economico mi serve ancora il vostro aiuto. Allora, io ho questa funzione del costo totale che è pari a 50+Q^2. Per trovare il costo marginale devo fare la derivata prima del costo totale. Ecco, mi chiedo per quale motivo non bisogna derivare rispetto a Q. Grazie per l'aiuto.
Perdonami, come fai a dare per scontato che non si debba derivare rispetto a Q? È esattamente quello che devi fare. Nel tuo esempio, il costo marginale è 2Q. Come fai a dire "Ecco, mi chiedo per quale motivo non bisogna derivare rispetto a Q"? Dove hai preso questa informazione?
@@GazzettinoEconomico no, perché accanto al numero 50 non c'è la Q. Se fosse stato 50Q avrei fatto la derivata prima, invece se fosse stato semplicemente 50 come nel nostro caso, ho pensato di non derivare, quindi s'intende per implicito che 50 sia moltiplicato per Q, dato che avete fatto la derivata prima?
@@mattylongo3394 Perdonami, non capisco la tua domanda. Nel tuo esempio il costo marginale è 2Q. 50 è un numero. La sua derivata è zero. Q^2 derivato rispetto a Q fa 2Q. Il costo marginale è 2Q. > "Se fosse stato 50Q avrei fatto la derivata prima, invece se fosse stato semplicemente 50 come nel nostro caso, ho pensato di non derivare" Perché hai pensato di non derivare? >"quindi s'intende per implicito che 50 sia moltiplicato per Q, dato che avete fatto la derivata prima?" No, non si intende per implicito. 50 non è moltiplicato per Q. 50 è un numero, la sua derivata è zero. Devi derivare tutto il costo totale (50 + Q^2)rispetto a Q. Derivando 50 rispetto a Q ottieni zero (perché ripeto che è un numero). Derivando Q^2 rispetto a Q ottieni 2Q. Purtroppo qui parliamo soltanto di economia politica. Credo che sarebbe utile per te un ripasso del concetto di derivata in generale: www.youmath.it/lezioni/analisi-matematica/derivate.html
Certo. C'è un esempio anche nel video. Facciamo finta che per produrre 10 penne, affronto un costo totale di 5 €. Il costo medio è la divisione tra il costo totale e la quantità prodotta. Il costo totale è 5€. La quantità prodotta sono 10 penne. 5€ diviso 10 penne da 0,5 €. Il costo medio è 0,5€.
@@GazzettinoEconomico Questo l'ho capito. Quello che vorrei capire è perché il costo medio si definisce in questo modo: Il costo medio è il costo per unità di produzione. Io avevo dedotto un altra definizione, ovvero il costo medio è il costo di un singolo prodotto, di un singolo fattore produttivo, ma non è così . Vorrei capire cosa s'intende "per unità di produzione"?
@@Mary-uu1np > Questo l'ho capito. Perfetto. > Vorrei capire cosa s'intende "per unità di produzione"? Perdonami, dalla tua precedente domanda ("Buongiorno potete farmi un esempio di costo medio?"), non avevo capito che volessi capire questo L'unità di produzione è una singola unità di quello che si produce. Ad esempio, se l'impresa produce penne, l'unità di produzione è una penna. Se l'impresa produce bottiglie, l'unità di produzione è una bottiglia. Se l'impresa produce set di cosmetici, l'unità di produzione è un set di cosmetici. E così via.
Ciao, perdona la mia domanda stupida...posso sostituire il costo medio, con il costo variabile medio? posso dedurre quindi che quando il costo variabile medio è minimo il costo marginale ed il costo variabile medio non sono uguali?
Devo dare l'esame di economia politica e questo video mi ha aiutato un sacco, grazie di cuore ❤️
Spiegazione super efficace 🔥
Video spiegato benissimo, soprattutto il grafico!
Ottimo come sempre!
Grazie, l'ultimo esempio fatto con l'excel era molto interessante!
Di niente, sono felice di esserti stato utile!
Grazie ottimo video
bellissimo, anzitutto il video. ho solo una domanda: quindi il CM (costo marginale) tenderà ad scendere nel primo tratto, poiché il CM è inferiore al costo medio, per cui la produzione di un'unità aggiuntiva costerà di meno, dopodiché la produzione di un'unità aggiuntiva non è più conveniente, poichè il costo per la produzione di un'unità aggiuntiva è superiore al costo medio e impresa non otterrebbe un profitto anzi ci rimetterebbe, questo discorso è applicabile anche al costo marginale e ricavo marginale??. Grazie mille
Ciao.
Diciamo di sì, ma non del tutto.
Se il costo marginale "sta sopra" il ricavo marginale, significa che per ogni unità prodotta sto subendo una perdita.
Se il costo marginale "sta sotto" il ricavo marginale, significa che se per l'ultima unità venduta sto realizzando un profitto.
Infatti, ad esempio in monopolio il profitto è massimizzato quando il ricavo marginale è uguale al costo marginale:
ruclips.net/video/AeG913CUke4/видео.html
Puoi vedere questo video al minuto 08:16, parla proprio di questo.
Ho visto il video ma non mi è chiaro in questo esercizio quale dovrebbe essere la risposta esatta, potreste aiutarmi?
La seguente relazione deve verificarsi tra la curva dei costi totali medi (AC) e la curva dei costi marginali (MC)
A) se MC è costante, AC è costante
B) se MC cresce, AC deve giacere sopra MC
C) se MC cresce, AC deve giacere sotto MC
D) se AC cresce, MC cresce
E) se AC cresce, MC decresce
F) nessuna delle precedenti risposte è corretta.
grazie, sto preparando l'esame di organizzazione industriale, queste cose anche se date per scontate a volte fanno sorgere dei dubbi.
Non c'è di che!
Spero questi video siano utili proprio per questo!
Non troppo tempo fa ho dovuto preparare anche io questi esami, e ho perso tempo inutile per cose che una volta comprese possono sembrare "stupide".
Tuttavia, queste piccolezze sono quelle che poi ti fanno evitare di perdere 3 ore a capire un concetto semplice!
In bocca al lupo per l'esame!
buonasera, potrebbe spiegarmi cortesemente a cosa serve la minimizzazione dei costi?
Certamente.
Serve a guadagnare di più.
Il profitto è dato dai ricavi meno i costi.
Quindi l’impresa cerca di massimizzare i ricavi e minimizzare i costi per ottenere il profitto più alto possibile.
@@GazzettinoEconomico la ringrazio per la risposta immediata ed esaustiva.
Una buona serata!
@@guidocolonna8828 di niente!
Puoi darmi tranquillamente del tu!
@@GazzettinoEconomico Buonasera! Oggi ho fatto l'esame di microeconomia e sono qui per scriverti e per ringraziarti per avermi aiutato a prepararlo (sperando che sia andato bene). Volevo solamente chiederti un'informazione... Avevo qualche esercizio a scelta multipla e ti giuro che c'era una domanda a cui non riesco a dare una risposta (nonostante abbia cercato su internet). "nell'equilibrio di Stackelberg":
-il prezzo di equilibrio è più elevato che in quello di Cournot
-il prezzo di equilibrio è meno elevato che in quello di Cournot
-il prezzo di equilibrio è uguale a quello di Cournot
-non si può dire
Che cosa risponderesti? Grazie ancora per portare questi video, aiutano molto!
@@guidocolonna8828 Ciao Guido!
Incrociamo le dita per il tuo esame.
Per quanto concerne il quesito, la risposta corretta dovrebbe essere la seconda:
"il prezzo di equilibrio è meno elevato che in quello di Cournot.".
Tu quale risposta hai dato?
Ciao gazzettino economico mi serve ancora il vostro aiuto. Allora, io ho questa funzione del costo totale che è pari a 50+Q^2. Per trovare il costo marginale devo fare la derivata prima del costo totale. Ecco, mi chiedo per quale motivo non bisogna derivare rispetto a Q. Grazie per l'aiuto.
Perdonami, come fai a dare per scontato che non si debba derivare rispetto a Q?
È esattamente quello che devi fare.
Nel tuo esempio, il costo marginale è 2Q.
Come fai a dire "Ecco, mi chiedo per quale motivo non bisogna derivare rispetto a Q"?
Dove hai preso questa informazione?
@@GazzettinoEconomico no, perché accanto al numero 50 non c'è la Q.
Se fosse stato 50Q avrei fatto la derivata prima, invece se fosse stato semplicemente 50 come nel nostro caso, ho pensato di non derivare, quindi s'intende per implicito che 50 sia moltiplicato per Q, dato che avete fatto la derivata prima?
@@mattylongo3394 Perdonami, non capisco la tua domanda.
Nel tuo esempio il costo marginale è 2Q.
50 è un numero. La sua derivata è zero.
Q^2 derivato rispetto a Q fa 2Q.
Il costo marginale è 2Q.
> "Se fosse stato 50Q avrei fatto la derivata prima, invece se fosse stato semplicemente 50 come nel nostro caso, ho pensato di non derivare"
Perché hai pensato di non derivare?
>"quindi s'intende per implicito che 50 sia moltiplicato per Q, dato che avete fatto la derivata prima?"
No, non si intende per implicito. 50 non è moltiplicato per Q.
50 è un numero, la sua derivata è zero.
Devi derivare tutto il costo totale (50 + Q^2)rispetto a Q.
Derivando 50 rispetto a Q ottieni zero (perché ripeto che è un numero).
Derivando Q^2 rispetto a Q ottieni 2Q.
Purtroppo qui parliamo soltanto di economia politica.
Credo che sarebbe utile per te un ripasso del concetto di derivata in generale:
www.youmath.it/lezioni/analisi-matematica/derivate.html
@@GazzettinoEconomico va bene, grazie
Buongiorno potete farmi un esempio di costo medio?
Certo. C'è un esempio anche nel video.
Facciamo finta che per produrre 10 penne, affronto un costo totale di 5 €.
Il costo medio è la divisione tra il costo totale e la quantità prodotta.
Il costo totale è 5€.
La quantità prodotta sono 10 penne.
5€ diviso 10 penne da 0,5 €.
Il costo medio è 0,5€.
@@GazzettinoEconomico Questo l'ho capito. Quello che vorrei capire è perché il costo medio si definisce in questo modo: Il costo medio è il costo per unità di produzione.
Io avevo dedotto un altra definizione, ovvero il costo medio è il costo di un singolo prodotto, di un singolo fattore produttivo, ma non è così .
Vorrei capire cosa s'intende "per unità di produzione"?
@@Mary-uu1np
> Questo l'ho capito.
Perfetto.
> Vorrei capire cosa s'intende "per unità di produzione"?
Perdonami, dalla tua precedente domanda ("Buongiorno potete farmi un esempio di costo medio?"), non avevo capito che volessi capire questo
L'unità di produzione è una singola unità di quello che si produce.
Ad esempio, se l'impresa produce penne, l'unità di produzione è una penna.
Se l'impresa produce bottiglie, l'unità di produzione è una bottiglia.
Se l'impresa produce set di cosmetici, l'unità di produzione è un set di cosmetici.
E così via.
@@GazzettinoEconomico va bene grazie, scusatemi poi avevo posto male la domanda all'inizio.
@@Mary-uu1np Non preoccuparti, per qualsiasi cosa siamo qui!
Ciao, perdona la mia domanda stupida...posso sostituire il costo medio, con il costo variabile medio? posso dedurre quindi che quando il costo variabile medio è minimo il costo marginale ed il costo variabile medio non sono uguali?