Fabbri, che è evidentemente un fuoriclasse, commette un errore frequente. Valuta tutto, ma proprio tutto, con gli occhi e la mente della sola geopolitica, in realtà il valore di un popolo non si reputa dall'impero. Io, che conosco il popolo inglese particolarmente bene, dico che però su un punto ha ragione. L'inglese medio e mediano è estremamente violento ed aggressivo, oltre ad essere profondamente ignorante. Sono, diciamo, soldatini che valorosi dicono sempre signorsì e camminano a testa bassa, andando a morire per la regina o per l'impero, mentre il 2% di elite fa la caccia alla volpe. Ricordatevi, gli inglesi non rispettano MAI le leggi o le regole, tranne quando se le fanno loro per i propri interessi. Lo dice la Storia, con la "s" maiuscola, non io. Solo gli italiani ingenui credono alle frottole degli inglesi civili e democratici.
Seguo la loro stampa quotidianamente: Gli Inglesi hanno ben compreso che gli accordi dello scorso Dicembre sono stati un boomerang economico. Sin da Gennaio hanno avuto un calo nelle esportazioni di oltre il 40%,; non riescono più a venderci il loro pesce per tutti i documenti sanitari necessari; buona parte delle transazioni finanziarie è migrata ad Amsterdam; i servizi professionali non possono essere più venduti in EU per le nuove regole in vigore, Ciò è puntualmente riportato dal Financial Times, che è decisamente contrario alla Brexit, come The Guardian e The Independent. Le altre testate pro Brexit ,invece, tutti i giorni riportano notizie, anche minime, che possano discreditare l'UE; credo che facciano così solo per dimostrare la bontà della loro scelta, perché sanno benissimo che il loro futuro è quello di una superpotenza tascabile (The Economist ), al traino degli USA, e per di più impoverita
@dnpe86 concordo, e' bellissimo (ironico) leggere i commenti di non inglesi, che probabilmente non vivono nel Regno Unito, ma credono di sapere tutto leggendo i giornali.
Esatto - Non esiste piu' nessun giornalismo da parte di nessuna testata. Sulla Brexit ci sono solo due tifoserie di ultras dove ognuno racconta cio' che fa comodo al proprio seguito di lettori, si esaltano certi aspetti e se ne nascondono altri. Il dramma della Brexit e' proprio questo - la copertura mediatica fatta da tifoserie opposte.
L’ Inghilterra importa più di quanto esporta, il settore marittimo (quello che tu chiami “vendere il pesce) rappresenta l’1% del PIL nazionale, Londra dati alla mano é tuttora la capitale finanziaria europea non a caso il governo ha tolto qualsiasi tassa sull’importazioni di capitali. Senza parlare del successo del piano vaccinale e il valore immobiliare che durante la pandemia é cresciuto del 3%. Ma voi, che non vivete in UK e che parlate per sentito dire, che dal 2002 ad oggi avete perso di oltre il 20% il vostro potere d’acquisto, che da 15 anni vivete una crisi economica senza fine e che nonostante tutto difendete l’Europa. Ma come ragionate? Con il deretano?
Vivo in Inghilterra da più di 15 anni e posso affermare che le analisi di Dario Fabbri sul Regno Unito sono di una precisione incredibile. Trovo particolarmente esatto tutto ciò che riguarda le motivazioni dietro Brexit e la differenziazione tra popolo inglese e popolo britannico in senso più ampio. Devo dedurne che, con quasi certezza, ciò che Dario vede nel futuro del Regno Unito sarà presto realtà.
si parla di elite Inglesi che hanno voluto la Brexit.... vivo in uk da 7 anni quindi ho vissuto l'era della Brexit in un territorio quello a sud di manchester fortemente per il Leave.. quello che ho notato pero' e' che Cameron e tutti i politici Inglesi non hanno mai voluto la Brexit .. hanno dato il contentino alla popolazione ma sono stati travolti loro stessi dal risultato del referendum.. prova e' il fatto che ci hanno messo 3 anni per implementare la Brexit ed hanno tentato in tutti i modo di ribaltasrne il risulktato.. quindi questa analisi non mi torna...
La scelta del referendum è stata una scommessa tra fazioni interne al partito conservatore. Cameron era contrario ma ha scelto lo stesso di concedere il referendum. Di certo non perché la gente lo volesse.
@@lamontagna9036 no, perché viviamo in uk. Fabbri, per quanto sia bravo, qui ha detto delle inesattezze. Punto. Brexit non è mai stata voluta dal governo, ma dal popolo. Come è stato detto, il governo ha sottovalutato la situazione cercando di spaventare l’eu convinto che avrebbe vinto il no. Qui in uk lo sanno tutti. Se fosse stato voluto, Cameron non si sarebbe dimesso e brexit sarebbe successo da mo! Io capisco che vi piace allontanarvi dai problemi dell’Italia, cercando di vedere gli altri come peggio di voi, ma il uk nel suo punto peggiore in brexit mai sarà ai livelli del degrado politico, culturale ed economico italiano nel quale versa. Perché come ha detto Fabbri, il uk è un popolo con capacità pazzesche e ho avuto il piacere di notarlo anche durante la pandemia. La geopolitica va presa con le pinze. Non è oro colato. È un po’ come il meteo, ma con meno probabilità di risultare veritiero quanto predetto
@@lauretta90100 gli inglesi se ne sono andati perché non gli piaceva farsi mettere i piedi in testa dai tedeschi, basta con questa propaganda europeista che vi incasina il cervello e non vi fa ragionare, può anche essere che Cameron di per se volesse rimanere nell'unione Europea, ma l'establishment del Regno Unito no, non gli conveniva più la stessa famiglia reale si schierò con il leave da quel che emerge in in fuori onda della Regina Elisabetta, inoltre gli inglesi comunque non erano nell'unione Europea come noi, hanno una loro moneta (che significa autonomia monetaria) e non avevano tutti quei folli trattati che ti incatenano al questo continente morente. Ti dirò di più io nemmeno mene frega di stare in Europa oppure no guardo semplicemente ai fatti trascendendo dalle ideologie a differenza tua e di chi ha scritto commenti simili
@@loZooDelloSchioppo Esatto,. Cameron voleva tornare al parlamento europeo con un risultato pro-brexit alto (ma non vincente) in modo da rivendicare piu' autonomia e peso in seno alle istituzioni EU. Il giorno dopo il referendum e' scoppiato il panico perche' non c'era nessun piano pro-brexit.
Con la differenza che il Regno Unito non manda i carri armati nelle zone ribelli.....la Spagna sì, guardatevi in Catalogna cosa fece Madrid. Boris Johnson abbassa le mutande, re Felipe no
Alla eccellente spiegazione di DF aggiungo che se si analizzano le trattative post/Brexit condotte dal "super/francese" Michel Barnier, si evince come la posizione Francese le abbia fortemente condizionate. Esse sono infatti state condotte con una non troppo velata volontà punitiva nei confronti del Regno Unito e il sotteso tentativo di creare uno status quo che possa creare frizioni interne al Regno e promuoverne la disgregazione. Le trattative sin da subito si sono infatti arenate non su temi economici, ma su temi puramente politici. La Brexit è stato un durissimo colpo soprattutto per la Francia poiché la UE è sempre stato lo strumento di contenimento e di rivalsa nei confronti del Regno Unito, suo perenne nemico nei secoli contro il quale ha subito una serie di storiche sconfitte. Ancora in nomi di Lord Wellington e Nelson risuonano tra le elite di Francia come eco di grande umiliazione della grandeur di un paese che da sempre sovrastima se stesso e che a tale sovrastima non intende rinunciare.
@@detectiveserpico9292 Dalla guerra dei 100 anni per oltre mezzo millennio fino alla crisi di Fascioda i nemici storici d'Europa sono stati GB e Francia. Tra i due litiganti si è inserita la Prussia solo a fine 800. Sebbene i due da un secolo agiscono in partenariato (vd. Crisi di Suez) ciò non toglie che la Francia sa che la sua azione espansionistica imperiale è stata frenata ed umiliata principalmente dalla GB. Le cicatrici sono ancora visibili e permaneranno per lungo tempo ancora.
@@lorghi guarda che non è cercando di scrivere da professore di geopolitica che fai bella figura, anzi. Quali sono le cicatrici? Le ultime cicatrici in Europa occidentale le ha lasciate il terzo reich. Poi, non è vero che dalla guerra dei cento anni fino all'ottocento la gb sia stata la rivale principale. Il regno unito ha iniziato a essere una potenza solo dal Xvii secolo. Hai mai sentito parlare dell'impero austro-spagnolo? Carlo V? Gli Asburgo? Cateu-cambresis?
Certo certo, non volevo escludere altre entità storicamente rivali, l'Europa è stata per secoli centro di scontri per rivalità. Non vi è alcuna ragione di mettere accenni polemici ai commenti anche perché io non ci guadagno nulla a commentare. Io scrivo quello che so e quello che ho studiato all'università, considerato che ho studiato proprio geopolitica, ma ho deciso di non rimanere nell'ambito accademico dopo la laurea per ragioni puramente economiche per cui sono un geopolitologo per titolo, ma non per professione a differenza dei giornalisti di Limes.
Ogni tanto queste spiegazioni mi sembrano di una forzatura incredibile...sono molto più "germanici" gli scozzesi degli inglesi, direttamente imparentati con gli scandinavi, mentri i secondi hanno avuto parecchi contatti con il mondo latino, prima romano e poi francese
In realtà con i romani i contatti li ebbero i britanni non gli anglosassoni o li juti; i francesi a cui alludi erano normanni, quindi germanici anch'essi e latini in senso molto lato. La Cornovaglia è altrettanto celtica dell'Irlanda e del Galles, e la stessa Irlanda ha conosciuto la colonizzazione scandinava. Stimo molto Fabbri ma anch'io ho l'impressione che i suoi rimandi etnici siano spesso un po' troppo audaci, come quando definì gli scoto - irlandesi un popolo violento dedito alla guerra perché aveva occupato i vertici militari tanto in GB quanto negli States. La dicotomia tra mondo germanico (inglese) e mondo celtico (britannico) esiste ma è molto amplificata; le vere divisioni sono politico religiose, i movimenti indipendentisti si oppongono all'egemonia della corona inglese ma non per ragioni etniche.
@@elliotcosimato8902 però sono diversi. ho conosciuto sia Scozzesi che Inglesi e sono profondamente diversi nei costumi ma soprattutto nel carattere. Certo non si può fare di tutta un erba un fascio, tuttavia ci sono alcuni comportamenti che sono estremamente diffusi nella stragrande maggioranza della popolazione e questa tra Inglesi e Scozzesi è profondamente diversa. Per esempio, a ragion,e a noi Italiani ci danno dei chiassosi, e sebbene qualcuno può non esserlo se vai nel nord Europa si sentono per esempio in un ristorante parlare solo gli stranieri Italiani e Spagnoli. Ho lavorato per brevi periodi in Francia, Germania, Svezia e Romania e in ufficio open space c'è il silenzio assoluto e appena dici ah!, immediatamente qualcuno dice "silence please". In Italia negli open space c'è il caos totale con un fruscio di vocio continuo sottofondo con non finisce mai il Lunedì poi si trasforma in un bar dello sport dove tutti discutono fra di loro sui risultati delle partite dello scorso we a voce alta.
avranno anche una base inconscia imperiale, ma che si svegliassero, l'impero non esiste da più di 70 anni, servono loro secoli per svegliarsi? Non solo loro, ma non ho mai capito come si possano dare più importanza ad aspetti storici che non ad aspetti contemporanei da parte di moltissime persone: quando la pragmaticità va a ortiche...quando l'orgoglio acceca.
@dnpe86 Ma certo... Chissà perché Churchill sapendo che ormai l'impero inglese aveva le ore contate, fece il suo famoso discorso... "The empires of the future are the empires of the mind" Riguardo sopratutto al fatto di aver imposto l'inglese come lingua mondiale, sopratutto ai danni del francese... Poi il lasciamo perdere il "HMY Britannia", riguardo noi italiani.
Ma qualcuno sa spiegarmi cosa intende con l'Europa senza apostrofo (Leuropa, Le Europa)? Complimenti come al solito per la chiarezza e la preparazione.
Intende la costruzione mistico/metafisica a cui in Italia siamo abituati. "Ce lo chiede Leuropa", "noi siamo per Leuropa", etc. Come a limes hanno spiegato più volte, l'UE non esiste come soggetto, è un tavolo a cui gli stati di siedono per trattare. In Italia invece c'è questa narrazione de "Leuropa", in cui tutti gli stati si scioglieranno e vivranno felici, e che già ora sarebbe un soggetto avente volontà propria. Spero di essere stato abbastanza chiaro, in ogni caso ci sono molti video sull'ue di Limes in cui ciò viene spiegato compiutamente
@@jacopof1045 grazie davvero per la risposta. Di video in cui Fabbri, Caracciolo ed altri giornalisti di Limes parlano dell'Europa ne ho visti parecchi, ed ero consapevole del loro punto di vista, riassunto benissimo nella tua risposta. Quello che non capivo era il gioco di parole, ma dalla tua risposta sembra sia più uno scherno legato al modo in cui può suonare la parola Europa quando viene ripetuta come un mantra nei discorsi degli europeisti mistico-metafisici. Grazie ancora per la risposta.
Non sono d'accordo con questa lettura della Brexit. Oggi potrà sembrare difficile, ma ritengo che tra un po' di anni (20-30), quando ci si ripenserà a mente fredda, si scoprirà che il Regno Unito è stata la prima nazione cacciata dall' UE. Nel senso che Francesi e Tedeschi li stavano, coscientemente, spingendo su terreni sui quali sapevano che i Britannici per buona parte non vogliono andare: nazionalismi locali da una parte e forze armate Europee dall'altra, pompate dalla crisi dei migranti come indispensabili.
@Romano Tancredi é vero. Ma credo che fossero arrivati al punto di rottura anche di questo approccio. D'altronde una nazione che vuole pensare al suo futuro, con un certo grado di indipendenza propria, non può stare in eterno su di un ramo morto che andrà restringendosi col passare del tempo.
esattamente quello che ho detto io vivendo fra i tedeschi ed ascoltando l approfondimento di Fabbri sulla germania: ha inanellato un errore dopo l'altro
Sempre grandissimo Dario Fabbri. Vivo a Londra da 8 anni ormai e ho preso da poco la cittadinanza. Secondo me la Brexit e' frutto di uno sciagurato tatticismo politico a breve termine. E se devo essere onesto, se proprio vogliamo farla questa Brexit, allora sono contento che al timone ci sia Bojo. E' uno dei pochi a riuscire ad inserire questo evento in una strategia molto piu' ampia rispetto a fumosi obiettivi di breve termine. Nonostante le caricature da pagliaccio che vengono fatte nei giornali dell'unione europea, il ragazzone biondo ha fatto svoltare l'economia Londinese subito dopo il crollo dei subprime, e mentre tutta l'europa veniva affossata da crisi economiche di ogni genere Londra si e' arricchita come non mai, attraendo talenti da tutta Europa. Ho vissuto pure 6 mesi in Scozia e ti posso dire che c'e' molta divisione con gli Inglesi, ma non quanta pensi tu. Sono tutti sotto la Union Jack e le continue richieste a Westminister sono solo per godere di piu' privilegi. Peraltro da aggiungere ai tanti che gia' hanno. Detto questo, per me Dario sei un grande e ti seguo con molta attenzione da un po' di tempo ormai. Sei uno dei pochi a scostarti dalle logiche econometriche dietro le scelte dei vari paesi del mondo. Quest'ultimo, francamente, un atteggiamento un po' miope e provincialotto. Continua cosi', non vedo l'ora che esca un tuo libro.
Sulla Scozia pero` c'e` un po' di confusione. In Scozia e` si` presente una minoranza celtica (gaelica) nelle "Terre Alte" (Ghàidhealtachd) ma sebbene queste siano estese come superficie rappresentano solo 1/10 della popolazione scozzese. La maggioranza della Scozia e` germanica, tanto quanto l'Inghilterra. La lingua locale, lo Scots, e` una lingua germanica come l'inglese (anche piu` germanica, dato che ha meno latinismi di origine franco-normanna). E` certamente vero che dagli anni '90 in poi si e` diffuso un certo "celtismo" immaginario tra gli scozzesi, come del resto si era diffuso con alterne fortune tra i primi leghisti. Ma si tratta di finzioni e di ricostruzioni immaginarie. La Nazione scozzese di Scott, Hume, Smith, Nepero, Fleming, Maxwell, delle antiche universita` di Edimburgo e St. Andrews e` una nazione anglosassone (piu` angla che sassone). L'attuale Scozia non e` erede dei regni e principati celtici dell'area, ma del regno anglo di Bernicia en.wikipedia.org/wiki/Bernicia#:~:text=Bernicia%20(Old%20English%3A%20Bernice%2C,Scotland%20and%20North%20East%20England. che per alterne vicende non conflui` nel regno di Inghilterra come fecero gli altri regni anglo-sassoni ma al contrario si espanse a nord e ovest a danno dei celti. Se questa sua peculiarita` storica le permette di considerarsi nazione a se` e non parte dell'Inghilterra come sono invece Nortumbria, Mercia, Estanglia, Kent, Sussex, Wessex, Essex, comunque resta una nazione germanica estremamente vicina e simile a quella inglese e cosi` percepita dagli inglesi. Quell'inconscio senso di alterita` (e superiorita`) che gli inglesi hanno verso le popolazione celtiche (gallesi, irlandesi e gaelici) non riguarda invece gli scozzesi, che sono gli unici visti alla pari (dal punto di vista etnico, non da quello politico). Tante` che per "de-celtizzare" l'Irlanda, gli inglesi "impiantarono" in Ulster coloni soprattutto scozzesi. E gli scozzesi (germanici, la maggior parte) sono stati per secoli oppressori e persecutori della minoranza celtica. Inoltre, anche il referendum scozzese del 2014 meriterebbe un approfondimento. L'opzione indipendentista falli` 45% a 55%, ma e` interessante vedere dove vinse upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/97/Scottish_independence_referendum_results.svg praticamente solo a Glasgow e Dundee. E le pulsioni indipendentiste non sembrano essere cambiate in modo da ribaltare il risultato neanche nel 2019, quando sebbene il partito indipendentista raccolse un altissimo 45%, il 53% degli elettori voto` comunque per partiti esplicitamente contrari alla secessione. en.wikipedia.org/wiki/2019_United_Kingdom_general_election_in_Scotland#:~:text=The%20Scottish%20National%20Party%20(SNP,both%20Labour%20and%20the%20Conservatives. Forse avremo piu` dati per riflettere dopo le prossime elezioni locali (6 Maggio 2021) in cui potremmo vedere il partito indipendentista prendere la maggioranza dei voti.
@@mrwolf84 Non credo sia colpa di Fabbri ma di una sorta di "effetto profeta" che capita spesso nella comunicazione, quando una parte del pubblico inizia a stimare un personaggio e decide di abdicare allo spirito critico. L'ho visto succedere anche su Barbero, che parimenti stimo moltissimo, ma che comunque posso alle volte criticare, incappando nell'ira dei fan (fedeli). La gente, in generale, mi pare scordi presto che i personaggi sono anche persone, e per quanto le si possa amare, restano limitate e fallibili come tutti.
@@barrankobama4840 il proselitismo non si crea dal nulla, infatti senza andare troppo lontano basta vedere la differenza fra i commenti medi alla rubrica di Caracciolo e a quella di Fabbri. è il suo narrare le vicende secondo "fisse regole della geopolitica" (adesso si è inventato la potenza vaccinale), ipersemplificazioni (tipo anglosassoni vs celti) e condendo la narrazione con frecciatine e dileggio verso non si capisce bene chi, è questo tipo di narrazione che crea l'effetto guru e che sta richiamando su questo canale gente che sembra arrivare dal peggio di RUclipsItalia. a sua volta come in ogni feedback positivo che si rispetti, Fabbri visto che funziona sta abbondando sempre di più con queste retoriche. Siccome ho gia visto queste dinamiche con Grillo, Fusaro, Benetazzo... ho gia capito come andra a finire e alzo i tacchi dalla sua rubrica.
Una disamina dei fatti da vero professionista. Non sono nessuno per poter giudicare ma lo dico lo stesso, molto bravo. Un piacere stare a sentire un monologo così diretto e sufficientemente approfondito. Se devo dare un parere personale sulla questione dico che, con lo stomaco che mi si attorciglia, questa volta mi tocca tifare per gli inglesi. Dio stramaledica gli inglesi.
Salve, ringraziando per l'ottimo approfondimento su Inglesi e Brexit, sarei contento se in un prossimo video si facessse un approfondimento geo politico sulla Francia ed i suoi rapporti con l'Europa e le sue ex colonie. Grazie.
*Hai completamente frainteso le motivazioni della brexit.* Nei discorsi dei politici, nei dibattiti, nei giornali inglesi la questione della Scozia era assolutamente assente prima del referendum sulla brexit. Tutto il dibattito era su immigrazione, economia, burocrazia ed indipendenza politica dall'Europa. Inoltre c'era una grossa animosità della popolazione contro il governo di David Cameron, e molti usarono il referendum come voto di protesta contro Cameron, contro la BBC e contro grossi giornali. Questo è quello che ti dicono gli elettori inglesi se ti prendi la briga di chiederglielo. Il resto è aria fritta. Nessuno che ha votato brexit in Inghilterra pensava alla Scozia perché primo non pensavano che il sì potesse vincere (i sondaggi erano completamente sbagliati) e secondo perché a nessuno in Inghilterra al di fuori di Londra importa della Scozia.
Forse neanche tu. Fino a due anni prima del referendum, a 8 su 10 inglesi andava bene il rapporto con la UE. Poi la EU ha deciso di mettere chiarezza sui fondi e transazioni (in nero) e da lì la élite che ha un controllo quasi assoluto sulla popolazione ha messo in moto la macchina per farli uscire. Purtroppo, il Regno Unito è il leader del riciclaggio di denaro (ed altro). Concordo con Dario sul quel che verrà per Regno Unito non lo sa nessuno ma sarà comunque un cambio lento ed infelice per il popolo. Per noi Italia (e UE), lo UK ora è un paese nemico e prima c’è ne accorgiamo meglio è.
Molto interessante. Mi piacerebbe che il signor Fabbri parli del Vietnam, unica nazione ad uscire vincitorice contro USA e Cina durante la guerra fredda. E non dimentichiamoci che se il Vietnam accettasse mai di far stanziare soldati americani sul suo suolo, per la repubblica popolare sarebbe molto pericoloso.
Gli scozzesi non sono un popolo interamente celtico: la fascia delle lowlands è linguisticamente anglofona,e non per effetto dell'Inghilterra. Era già così ai tempi del regno di Northumbria
Mi piacerebbe capire in quali condizioni l'Inghilterra possa essere minacciata da nord (Scozia) o da ovest (EIRE): chi, come e quando potrebbe compiere un simile atto? Escludendo gli alleati NATO meno la Turchia, quale paese avrebbe voglia o modo di compiere una tale operazione? Al momento mi pare fantascienza: non la Russia, non la Cina, non la Turchia, non il Giappone e nemmeno l'India o il Pakistan o Israele o qualche potenza del golfo. Insomma: nessuno. Perchè la classe dirigente inglese sarebbe intenzionata a affrontare delle sfide per tutelarsi da questa (quale?) minaccia?
Mi sono posto la sua medesima domanda. Mi permetto di fornirle la risposta che ho derivato dall'aver seguito queste analisi di Limes. Secondo la visione geopolitica ogni paese ricava il suo "peso contrattuale" nella sfera globale (che è sempre un conflitto) non tanto e solo dalla forza economica ma, mi passi il termine, dalla sua "stazza", ovvero dall'ampiezza del dominio in cui è applicato la sua legge, il suo impianto giuridico. Questa ampiezza è designata dai confini del paese. In altri termini ogni paese è un progetto giuridico e civile (in divenire), più è grande l'area in cui si estende tale progetto, più forte è questo progetto. Inutile aggiungere (ma lo faccio lo stesso, per chiarezza), che questa estensione della sfera della legge di una specifica nazione ha come garante ultimo l'uso della forza, cioè l'opzione militare. Più forza militare si ha più è alta la garanzia del mantenimento del progetto in corso. p.s: nessuna nazione esiste da sempre e nessuna nazione esisterà per sempre. Amen
Per quanto riguarda il referendum scozzese che durante la propaganda del udire o no la cinica regina disse rivolgendosi ai cittadini scozzesi " che pensino bene a ciò che fanno." Una minaccia?
Dario Fabbri sempre molto chiaro, super professionale, è coerente ma per una volta è bastano anche pochi secondi sarebbe un grande onore regalaci un sorriso
In realtà c'entra anche l'immigrazione clandestina ... quelli più a Sud hanno votato a favore della Brexit (tranne i londinesi, perchè i londinesi autoctoni sono una minoranza all'interno della loro città, perciò qualsiasi cosa decidano non conta) ... non sono coincidenze, è palese che vogliano una riduzione dell'immigrazione, infatti hanno votato a favore di Boris ... non si aspettavano che non avrebbe fatto granchè per fermare l'immigrazione clandestina e ridurre quella regolare
Bellissimo video, a dirlo è uno che vive in Inghilterra da 7 anni e vive tutte queste peculiarità tutti i giorni. Ho visto anche il video precedente, altrettanto ottimo, su questo tema.
Credo che l'Inghilterra, in un futuro non troppo lontano, giocherà un ruolo chiave nel costruire con la comunità britannica, e gli Stati Uniti, in un grande blocco economico ANGLO_AMERICANO !!!
Gli USA stanno lentamente abbandonando la Sponda atlantica, Non avendo abbastanza energie per controllare entrambi gli oceani, si stanno concentrando di piu sul Pacifico, dove l' emergere dell Asia sta schiacciando le rotte commerciali in mano agli USA dalla seconda guerra mondiale. Difficilmente si porranno di traverso alla EU per favorire UK come alleato. Il Regno Unito di oggi NON é piu l'impero Britannico, ma un Isola di dimensioni piccole se paragonata al gigante EU. Se tu dovessi scegliere di farti amico un pugile pesi massimi o un peso piuma, chi sceglieresti basandoti sulla taglia? E nel mercato mondiale la taglia conta! ------------------------ Negli Anni '40 era solo la Germania a contrastare l'espansione americana, (si anche Italia vero, ma quella contava nulla). Oggi gli USA devono fare i conti con la EU, che piaccia o meno é il mercato piu ricco al mondo. E dove ci sono soldi ci sono anche missili...
Intanto la Gran Bretagna è riuscita a vaccinare la maggioranza della popolazione, e sta riaprendo tutto! Per le cose che contano, nei momenti forti, rimane sempre un regno molto unito!
1 anno dopo... Inghilterra in recessione, in piena crisi politica e prezzi alle stelle... Poi se vuoi paragonare all'Italia è un conto, però i dati sull'Uk parlano chiaro: sono in crisi e la brexit non sta aiutando per niente
La Brexit ha aggravato le divisioni all'interno del Regno unito. Se come sembra, assisteremo alla fine del Regno Unito per come lo conosciamo, questo sarà proprio a causa della Brexit. L'idea che la Brexit sia stata concepita per tenere insieme il Regno Unito non ha molto senso. Chi conosce lo spirito scozzese e la situazione irlandese sa benissimo che Brexit ha solo peggiorato le cose per quanto riguarda l'unità del regno.
Vorrei precisare che il Wales è fisicamente invaso dagli inglesi. È stato scritto che se nessun inglese avesse votato dal Wales, il Wales avrebbe votato overwhelmingly per rimanere nella EU. È anche interessante notare come alcuni leader unionisti del Wales riconoscano il diritto della Scozia a tenere un referendum.
@@SPGstoriapoliticageopolitica 1/ Scusa, capisco che il mio messaggio si poteva intendere così ma non era mia intenzione dare giudizi. Volevo solo dire che è pieno di inglesi che abitano lì, temporaneamente o no, ma che comunque si sentono inglesi.
@@SPGstoriapoliticageopolitica 2/ Conosco abbastanza bene la situazione scozzese e non ho molta simpatia per l'Unione. Ma non voglio entrare nel merito degli altri indipendentismi locali, sono discorsi abbastanza delicati.
@@federicorazzoli495 il mio commento faceva riferimento all'ultimo numero di Limes sull'Uk del giugno 2019 in cui si parlava del grande afflusso di inglesi dopo la deindustrializzazione del Galles. Secondo il censimento del 2011 comunque un gallese è prima tale e poi britannico nondimeno si percepiscono molto più britannici rispetto agli scozzesi. Non ami tanto l'Unione perché? Mica era l'URSS. Gli inglesi per evitare fughe centrifughe con la Scozia dovrebbero fare lo stesso anche perché la popolazione scozzese si sta riducendo ( così come in Galles).
Se la crisi della monarchia inglese fosse confermata nei prossimi anni, l'opzione di una Repubblica Federale potrebbe sventare il rischio di dissoluzione del Regno Unito? Ci sono analogie con la situazione della Spagna, paese in cui la Catalogna potrebbe fare "proseliti" nelle altre Comunià Autonome?
Dario Fabbri è fantastico soprattutto nell'esposizione ma la paura inglese di un invasione a tenaglia da ovest a me pare una totale FANTASIA. quale inglese ha mai pensato e temuto quest'eventualità?
i nazisti nel 41 avevano un piano parallelo al Leone marino di insurrezione dell irlanda del nord con un elite aviotrasporatata e manovalanza dell ira, nei loro piani l'irlanda del nord andava annessa all'irlanda in cambio dell entrata in guerra a fianco dell asse. Insomma quella parte non era fantasia.
Fabbri come sempre grandioso per livello di approfondimento, visione e chiarezza. Ho tuttavia alcune modestissime obiezioni. La principale riguarda il fatto che ritengo l'interpretazione geopolitica proposta dalla rivista e dal canale leggermente troppo deterministica, analoga, mutatis mutandis, alla visione marxista della storia. Secondariamente l'insistenza, non solo nell'analisi del video, sulla pretesa superiorità germanica è leggermente stereotipata. Terzo, più come nota di folklore, se è vero che gli inglesi si sentono superiori agli scozzesi altrettanto credo che si possa affermare che gli scozzesi, anche se forse dovrebbero..., non nutrono alcun complesso di inferiorità verso gli inglesi.
Posso avere una indicazione, per favore? Quando si parla di 'Celti' o 'Inglesi' a cosa ci si riferisce? Cioè, non capisco come sono definite le parti in gioco... Popolo, Nazione, Popolazione (forse anche etnia e razza)?
Gli inglesi sono mediamente di etnia e radici germaniche. Scozzesi, gallesi ed irlandesi sono mediamente di origine celtica. Si parla di ceppi etnici, che poi sconfinano come sempre nella lingua e cultura, e nella percezione che si ha di sé stessi
@@nuvolarossa1619 Grazie della risposta! Se ha qualche fonte, dove posso trovare informazioni a riguardo? La questione dell'identità etnica/culturale (quello che una persona pensa di sé), credo di sapere come approfondirla. Ma non ho idea di cosa cercare di serio sulle distinzioni obiettive fra 'ceppi etnici'. Scusi il disturbo e grazie in anticipo.
@@roseisa967 Onestamente non saprei. Penso che un libro storico sulle origini delle popolazioni europee affronterebbe questi temi, ma non sono in grado di indicargliene. Buona ricerca!
@@nuvolarossa1619 Grazie ancora! Personalmente starò alla larga dai libri storici, che su questi temi, in fondo, non possono dare risposte chiare (ho letto l'Ivanhoe e credo dal mito non ci si sposti molto se si parla di identità). Mi ha invece stimolato a cercare informazioni sui ceppi linguistici e sulle religioni. Grazie dello stimolo. Buona domenica.
Diciamo che in pratica per Celti s'intende tutto quell'insieme di popoli che abitarono le isole Britanniche, Francia (i noti Galli), Spagna, Portogallo e alcuni parti dell'Europa Centrale, E di cui poi quelli delle Isole Britanniche furono chiamati britanni. Inglesi sono quelli che furono del post invasioni degli anglosassoni, due popoli germanici che invasero l'Inghilterra intorno (non mi ricordo molto bene) al IV al VI secolo. Ma comunque si, si può dire che gli inglesi attuali sono sempre dei celtici, ma a che differenza degli irlandesi, scozzesi e gallesi, ha adottato la lingua di tipo germanico. Sarà tipo così
Tema interessantissimo. Alcune affermazioni appaiono un po' troppo nette, forse è il caso di avvertire il pubblico quando si tratta di interpretazioni o punti di vista. Attendiamo a breve i prossimi eventi anglo/britannici.
Dario Fabbri, grande come sempre con le sue analisi acute e puntuali. Solo troppa enfasi agli inglesi come "più bravi al mondo..." Un po' esagerato per un discendente della Grande Roma. Ogni impero ha il suo periodo di gloria e gli inglesi non riescono a buttare giù il fatto che il loro impero "fu".... A prescindere di ciò che riescono a fare oggi.
Però non ha detto che sono i più bravi al mondo, solo che sono tra i più capaci. Anche questa una corbelleria. Gli inglesi sono violenti ottimi soldatini e campioni mondiali del lancio del pugnale alle spalle, in questo senza dubbio i migliori.
Molto, molto, molto interessanti. Mi permetto solo: le mappe/cartine/grafici sono ben fatti ma anche sommariamente dovrebbero essere illustrati, spiegati perché non si riescono a leggere; signor Fabbri se potesse non guardare fuori dalla telecamera risulterebbe meno...studente in interrogazione. Grazie. Con stima e gratitudine.
A pensar male si fa peccato, ma non può essere che i dubbi su AstraZeneca, e le conseguenti pressioni su UK, siano collegati alla violazione dell'accordo sul confine GB e Irlanda del Nord?
Direi semmai che stanno tirando le somme del Brexit in generale. C'é anche Gibilterra in ballo, che strategicamente vale molto di piu di Irlanda del Nord. La Spagna non vede l'ora di mettere le mani su quel dannato promontorio. Ne stanno discutendo in privato, ma molto animatamente. Quei 4 gatti che abitano sul promontorio hanno votato per il Remain per il 97%, con somma gioia per Madrid.
Fabbri brillante come sempre ma su una affermazione non sono d'accordo, quando dice "referendum 2014 simbolico". Nell'ordinamento britannico i referenda sono consultivi ma tutt'altro che simbolici. Da un punto di vista giuridico non sono obbligatori, ma ovviamente c'è il peso politico di un popolo che vota. I britannici hanno votato brexit, bene, non si può dire abbiamo scherzato. Il governo labour o tory che sia porta avanti il "leave" anche se non legalmente obbligato. Se gli scozzesi avessero votato per l' indipendenza nel 2014, anche senza automatismi la Scozia sarebbe divenuta Stato indipendentemente anche se Londra non era giuridicamente vincolata, perché così si agisce in democrazia. Se poi sia cosa positiva l'indipendenza scozzese o la brexit questa è un'altra storia
Il problema non è se gli Scozzesi voglio essere indipendenti con o senza Europa, possono entrare ed uscirne in tempo di record, ma una volta indipendenti avrebbero fatto male all'Inghilterra, quindi, così intendo dall'intervento se con questa mossa sono riusciti a trattenere gli Scozzesi chapeau per gli Inglesi. Se cosi non è allora rimane il fatto che un popolo (gli Inglesi) ha deciso di lasciare un Europa meno che i collegamenti con l'Oceania.
Certo, su Irlanda del Nord, questo è stato in cambio retribuito dai francesi con un riconoscimento in Rwanda della parte Francese delle loro colpe, il che riapre il capitolo svendita dei diritti umani, ormai merce di scambio, senza frontiere. (la presa di responsabilità della Francia, non fa altro che stabilizzare Rwanda e calmare le acque - che ribollono - attorno all ex impero britannico). il gioco Tutsi - Hutu vedeva da mesi la radio pubblicamente dichiarare che una pulizia etnica sistematica e totale sarebbe arrivata. L'aereo della con dentro anche la Des Forges caduto (unico aereo in USA prima e dopo 11 settembre) su suolo USA è strettamente collegato a questo business e fa comprendere come forse la inibizione nazista oggi si sia completamente persa. Nel frattempo gli Inglesi continuano le target assassinations contro personaggi che possono destabilizzare dittatura "svizzera" in Rwanda. I limiti di questa gente non esistono. Poi uno dice perché la gente s'organizza in gruppi violenti. Lode a chi NON LO FA, e comunque continua a combattere per restare umani e vivere insieme.
Analisi affascinante che ci sta anche. A mio parere invece, le principali motivazioni che hanno portato al brexit sono altre due: 1. Economica. Il mercato unico europeo (e l'immigrazione), a torto o a ragione, è stato visto dall'Inghilterra profonda come causa della de-industrializzazione del paese e dell'impoverimento del ceto medio a solo vantaggio di Londra con la sua economia finanziaria. Un po' quello che era successo con la vittoria di Trump (America profonda contrapposta a globalizzazione/latinos/coste). 2. Antropologico-culturale. Gli inglesi si sentono cosa diversa rispetto agli europei continentali, inoltre da sempre, francesi e tedeschi gli stanno sulle balls.
Vivo in Regno Unito dal 2014 e ho vissuto (purtroppo) tutte le fasi del Brexit da qui. Brexit e’ nato come movimento popolare (poi cavalcato/spinto da UKIP/Brexit Party e da una parte dei Conservatori). In varie zone del Regno Unito ma sopratutto nel nord-ovest dell’Inghilterra, c’e’ deprivazione e la colpa e’ stata data (a torto o ragione) all’Unione Europea. Questo per dire che non e’ stata una scelta dall’alto, anzi, inizialmente i Conservatori erano molto divisi all’interno e sono stati necessari due ‘rimpasti’ per arrivare alla composizione di un governo (House of Commons) con l’unita’ di intenti per portare a compimento l’uscita dall’Unione Europea.
Solo ora sento questo filmato. Normalmente apprezzo e condivido le opinioni ed analisi di Dario. Ovviamente anche questa volta apprezzo e tengo nel dovuto conto la rispettabile ed autorevole analisi ma non la condivido. Gli inglesi vogliono tenersi la Scozia perché hanno mal digerito la perdita dell'impero ed hanno cercato di attenuare l'impatto emotivo, diciamo pure la sconfitta ricorrendo al Commonwealth. Perdere pezzi in quella che considerano le parti più intime della loro casa è inacettabile. Dal punto di vista più prosaico non vogliono rinunciare al petrolio che diventerebbe solo scozzese. Sono usciti dalla UE perché alla lunga non accettano di non comandare a casa loro e si rendevano conto che alcune scelte politiche della ue erano per loro inaccettabili. In particolare la politica della immigrazione della ue che è decisamente ipocrita. Loro l'ipocrisia a loro danno non l'accettano. Questo è il mio pensiero.
ma alla fine l'immigrazione li faceva comodo: tutti i lavori a manodopera a basso costo li facevano gli immigrati europei del sud e dell'est... Ora che molti se ne sono andati non trovano nessuno che li voglia fare... I ragazzi inglesi che studiano al college puntano ad altre carriere, non a fare i camerieri, lavapiatti o camionisti
Gli scozzesi sono celtici solo nei territori marginali delle Highland. Edinburgo e tutto il sud è abitato da popolazioni etnicamente identiche agli inglesi.
A fabbri...parli sempre come se ce avessi la verita' in tasca...alla fine rimangono sempre tue personali convinzioni...nessuno sa in che direzione va il mondo...e perche va in quella direzione
Io aggiungerei una cosa da non sottovalutare! La sterlina è la 3 valuta di riserva globale... non è un dettaglio negli equilibri globali! E tutt’oggi ha influenza sul Commonwealth!!!!
@@eunanavesani6074 vale in che senso? se fosse vero il Rublo varrebbe lira di dio... è più una questione di controllo dei flussi di capitale....Londra era è e sarà sempre la capitale finanziaria del mondo...
Propongo di erigere una statua di Dario Fabbri in tutte le principali città per il suo contributo alla comprensione nazional popolare delle reali dinamiche politiche globali.
Gli scozzesi sono un po come i sardi.. tanto orgogliosi, molto identitari, molto "bold" .. ma alla fine non sono mai riusciti, o meglio non hanno mai realmente voluto prendersi la propria indipendenza, vedendosi di volta in volta ai .. regalini inglesi! .. riguardo a quest'ultimi .. NO COMMENT!! (pessimi)
Anche da tenere d'occhio la volontà del Regno Unito di avvicinarsi ai membri del Commonwealth. Si parla spesso di una nuova unione CANZUK - con l'obbiettivo di allineare politica estera di Australia, Nuova Zelanda, Canada e Regno Unito.
Dr. Fabbri lei è sempre così chiaro ed esaustivo che al termine dei suoi approfondimenti ci sentiamo tutti esperti di geopolitica . Grazie
Lunedì q
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0000000Chiara è 00000
Ad ogni video di Limes sembra che Fabbri e Caracciolo siano chiamati a decidere le sorti del pianeta e tutti noi siamo invitati
Ahahahah
Dario Fabbri diffonde soft power con il solo sguardo.
ti fa soffrire vero?
@@luissfalz8822 The power of the Jedi (group) , mutiny ?
Fabbri, che è evidentemente un fuoriclasse, commette un errore frequente. Valuta tutto, ma proprio tutto, con gli occhi e la mente della sola geopolitica, in realtà il valore di un popolo non si reputa dall'impero. Io, che conosco il popolo inglese particolarmente bene, dico che però su un punto ha ragione. L'inglese medio e mediano è estremamente violento ed aggressivo, oltre ad essere profondamente ignorante. Sono, diciamo, soldatini che valorosi dicono sempre signorsì e camminano a testa bassa, andando a morire per la regina o per l'impero, mentre il 2% di elite fa la caccia alla volpe. Ricordatevi, gli inglesi non rispettano MAI le leggi o le regole, tranne quando se le fanno loro per i propri interessi. Lo dice la Storia, con la "s" maiuscola, non io. Solo gli italiani ingenui credono alle frottole degli inglesi civili e democratici.
Bravissimo!!
Seguo la loro stampa quotidianamente: Gli Inglesi hanno ben compreso che gli accordi dello scorso Dicembre sono stati un boomerang economico. Sin da Gennaio hanno avuto un calo nelle esportazioni di oltre il 40%,; non riescono più a venderci il loro pesce per tutti i documenti sanitari necessari; buona parte delle transazioni finanziarie è migrata ad Amsterdam; i servizi professionali non possono essere più venduti in EU per le nuove regole in vigore, Ciò è puntualmente riportato dal Financial Times, che è decisamente contrario alla Brexit, come The Guardian e The Independent. Le altre testate pro Brexit ,invece, tutti i giorni riportano notizie, anche minime, che possano discreditare l'UE; credo che facciano così solo per dimostrare la bontà della loro scelta, perché sanno benissimo che il loro futuro è quello di una superpotenza tascabile (The Economist ), al traino degli USA, e per di più impoverita
@@stefano8936Può qualificare meglio l'innominabile microbo?
Di sicuro sono indeboliti anche se hanno un forte impegno geopolitico
@dnpe86 concordo, e' bellissimo (ironico) leggere i commenti di non inglesi, che probabilmente non vivono nel Regno Unito, ma credono di sapere tutto leggendo i giornali.
Esatto - Non esiste piu' nessun giornalismo da parte di nessuna testata. Sulla Brexit ci sono solo due tifoserie di ultras dove ognuno racconta cio' che fa comodo al proprio seguito di lettori, si esaltano certi aspetti e se ne nascondono altri. Il dramma della Brexit e' proprio questo - la copertura mediatica fatta da tifoserie opposte.
L’ Inghilterra importa più di quanto esporta, il settore marittimo (quello che tu chiami “vendere il pesce) rappresenta l’1% del PIL nazionale, Londra dati alla mano é tuttora la capitale finanziaria europea non a caso il governo ha tolto qualsiasi tassa sull’importazioni di capitali. Senza parlare del successo del piano vaccinale e il valore immobiliare che durante la pandemia é cresciuto del 3%.
Ma voi, che non vivete in UK e che parlate per sentito dire, che dal 2002 ad oggi avete perso di oltre il 20% il vostro potere d’acquisto, che da 15 anni vivete una crisi economica senza fine e che nonostante tutto difendete l’Europa. Ma come ragionate? Con il deretano?
Eccellente analisi: questi di Mappa Mundi è gente che lavora seriamente - un esempio per tutta Italia!
Spero nella loro dissoluzione. Francamente è uno Stato che non sopporto né storicamente né culturalmente.
Storicamente e culturalmente? In che senso?
Grazie Dario per la tua spiegazione, sempre chiara ed esaustiva!
Con Dario Fabbri puoi anche spegnere la tv, e stare ore a sentire di geopolitica. Da divulgare nei licei. Il migliore.
❤ lo faccio sempre
Ogni sera seguo un tuo video di qualunque argomento mi immergono talmente emozionato e mi rende col suo immenso sapere felice grazie prof ❤
Vivo in Inghilterra da più di 15 anni e posso affermare che le analisi di Dario Fabbri sul Regno Unito sono di una precisione incredibile. Trovo particolarmente esatto tutto ciò che riguarda le motivazioni dietro Brexit e la differenziazione tra popolo inglese e popolo britannico in senso più ampio. Devo dedurne che, con quasi certezza, ciò che Dario vede nel futuro del Regno Unito sarà presto realtà.
In generale si`, ma non, nella mia opinione, per quanto concerne la Scozia.
Il che altera molto le conclusioni del ragionamento generale.
@dnpe86 Va benissimo ma ci illustri il suo punto di vista per favore, in particolare cosa trova incorretto. Può scrivere in inglese se preferisce.
si parla di elite Inglesi che hanno voluto la Brexit.... vivo in uk da 7 anni quindi ho vissuto l'era della Brexit in un territorio quello a sud di manchester fortemente per il Leave.. quello che ho notato pero' e' che Cameron e tutti i politici Inglesi non hanno mai voluto la Brexit .. hanno dato il contentino alla popolazione ma sono stati travolti loro stessi dal risultato del referendum.. prova e' il fatto che ci hanno messo 3 anni per implementare la Brexit ed hanno tentato in tutti i modo di ribaltasrne il risulktato.. quindi questa analisi non mi torna...
Perché evidentemente non segui Dario Fabbri da molto
La scelta del referendum è stata una scommessa tra fazioni interne al partito conservatore. Cameron era contrario ma ha scelto lo stesso di concedere il referendum. Di certo non perché la gente lo volesse.
@@lamontagna9036 no, perché viviamo in uk. Fabbri, per quanto sia bravo, qui ha detto delle inesattezze. Punto. Brexit non è mai stata voluta dal governo, ma dal popolo. Come è stato detto, il governo ha sottovalutato la situazione cercando di spaventare l’eu convinto che avrebbe vinto il no. Qui in uk lo sanno tutti. Se fosse stato voluto, Cameron non si sarebbe dimesso e brexit sarebbe successo da mo! Io capisco che vi piace allontanarvi dai problemi dell’Italia, cercando di vedere gli altri come peggio di voi, ma il uk nel suo punto peggiore in brexit mai sarà ai livelli del degrado politico, culturale ed economico italiano nel quale versa. Perché come ha detto Fabbri, il uk è un popolo con capacità pazzesche e ho avuto il piacere di notarlo anche durante la pandemia. La geopolitica va presa con le pinze. Non è oro colato. È un po’ come il meteo, ma con meno probabilità di risultare veritiero quanto predetto
@@lauretta90100 gli inglesi se ne sono andati perché non gli piaceva farsi mettere i piedi in testa dai tedeschi, basta con questa propaganda europeista che vi incasina il cervello e non vi fa ragionare, può anche essere che Cameron di per se volesse rimanere nell'unione Europea, ma l'establishment del Regno Unito no, non gli conveniva più la stessa famiglia reale si schierò con il leave da quel che emerge in in fuori onda della Regina Elisabetta, inoltre gli inglesi comunque non erano nell'unione Europea come noi, hanno una loro moneta (che significa autonomia monetaria) e non avevano tutti quei folli trattati che ti incatenano al questo continente morente. Ti dirò di più io nemmeno mene frega di stare in Europa oppure no guardo semplicemente ai fatti trascendendo dalle ideologie a differenza tua e di chi ha scritto commenti simili
@@loZooDelloSchioppo Esatto,. Cameron voleva tornare al parlamento europeo con un risultato pro-brexit alto (ma non vincente) in modo da rivendicare piu' autonomia e peso in seno alle istituzioni EU. Il giorno dopo il referendum e' scoppiato il panico perche' non c'era nessun piano pro-brexit.
interessantissimo,come al solito.gradirei molto un approfondimento sulla Spagna,che a mio parere presenta molte analogie con il Regno Unito.
Pure peggio lì vogliono la repubblica
@@mala19297 e sarebbe anche ora che la monarchia faccia un passo indietro
Con la differenza che il Regno Unito non manda i carri armati nelle zone ribelli.....la Spagna sì, guardatevi in Catalogna cosa fece Madrid.
Boris Johnson abbassa le mutande, re Felipe no
perchè dici la spagna? In questo momento secondo me la spagna e il Portogallo sono i paesi più riformisti e progressisti d'europa
Alla eccellente spiegazione di DF aggiungo che se si analizzano le trattative post/Brexit condotte dal "super/francese" Michel Barnier, si evince come la posizione Francese le abbia fortemente condizionate. Esse sono infatti state condotte con una non troppo velata volontà punitiva nei confronti del Regno Unito e il sotteso tentativo di creare uno status quo che possa creare frizioni interne al Regno e promuoverne la disgregazione. Le trattative sin da subito si sono infatti arenate non su temi economici, ma su temi puramente politici. La Brexit è stato un durissimo colpo soprattutto per la Francia poiché la UE è sempre stato lo strumento di contenimento e di rivalsa nei confronti del Regno Unito, suo perenne nemico nei secoli contro il quale ha subito una serie di storiche sconfitte. Ancora in nomi di Lord Wellington e Nelson risuonano tra le elite di Francia come eco di grande umiliazione della grandeur di un paese che da sempre sovrastima se stesso e che a tale sovrastima non intende rinunciare.
Ma bastaaaaa, non siamo più nel 1800! Ora è USA vs China. Europa in secondo piano. Russia sullo sfondo ( solo per le armi)
ma cosa dici? All'interno dell'UE la rivalità è franco-tedesca, i britannici e i francesi sono pappa e ciccia dalla prima mondiale ormai...
@@detectiveserpico9292 Dalla guerra dei 100 anni per oltre mezzo millennio fino alla crisi di Fascioda i nemici storici d'Europa sono stati GB e Francia. Tra i due litiganti si è inserita la Prussia solo a fine 800. Sebbene i due da un secolo agiscono in partenariato (vd. Crisi di Suez) ciò non toglie che la Francia sa che la sua azione espansionistica imperiale è stata frenata ed umiliata principalmente dalla GB. Le cicatrici sono ancora visibili e permaneranno per lungo tempo ancora.
@@lorghi guarda che non è cercando di scrivere da professore di geopolitica che fai bella figura, anzi. Quali sono le cicatrici? Le ultime cicatrici in Europa occidentale le ha lasciate il terzo reich. Poi, non è vero che dalla guerra dei cento anni fino all'ottocento la gb sia stata la rivale principale. Il regno unito ha iniziato a essere una potenza solo dal Xvii secolo. Hai mai sentito parlare dell'impero austro-spagnolo? Carlo V? Gli Asburgo? Cateu-cambresis?
Certo certo, non volevo escludere altre entità storicamente rivali, l'Europa è stata per secoli centro di scontri per rivalità. Non vi è alcuna ragione di mettere accenni polemici ai commenti anche perché io non ci guadagno nulla a commentare. Io scrivo quello che so e quello che ho studiato all'università, considerato che ho studiato proprio geopolitica, ma ho deciso di non rimanere nell'ambito accademico dopo la laurea per ragioni puramente economiche per cui sono un geopolitologo per titolo, ma non per professione a differenza dei giornalisti di Limes.
analisi sempre puntuale, ma quando esce il libro di Darione?
Anche io me lo chiedevo, inizialmente mi pare abbia detto inizio del 2021
ieri ha detto che esce in estate
Bravo, molto preciso. Grazie
grande analisi grazie
Bravo come sempre
Ogni tanto queste spiegazioni mi sembrano di una forzatura incredibile...sono molto più "germanici" gli scozzesi degli inglesi, direttamente imparentati con gli scandinavi, mentri i secondi hanno avuto parecchi contatti con il mondo latino, prima romano e poi francese
In realtà con i romani i contatti li ebbero i britanni non gli anglosassoni o li juti; i francesi a cui alludi erano normanni, quindi germanici anch'essi e latini in senso molto lato. La Cornovaglia è altrettanto celtica dell'Irlanda e del Galles, e la stessa Irlanda ha conosciuto la colonizzazione scandinava. Stimo molto Fabbri ma anch'io ho l'impressione che i suoi rimandi etnici siano spesso un po' troppo audaci, come quando definì gli scoto - irlandesi un popolo violento dedito alla guerra perché aveva occupato i vertici militari tanto in GB quanto negli States. La dicotomia tra mondo germanico (inglese) e mondo celtico (britannico) esiste ma è molto amplificata; le vere divisioni sono politico religiose, i movimenti indipendentisti si oppongono all'egemonia della corona inglese ma non per ragioni etniche.
@@elliotcosimato8902 però sono diversi. ho conosciuto sia Scozzesi che Inglesi e sono profondamente diversi nei costumi ma soprattutto nel carattere. Certo non si può fare di tutta un erba un fascio, tuttavia ci sono alcuni comportamenti che sono estremamente diffusi nella stragrande maggioranza della popolazione e questa tra Inglesi e Scozzesi è profondamente diversa. Per esempio, a ragion,e a noi Italiani ci danno dei chiassosi, e sebbene qualcuno può non esserlo se vai nel nord Europa si sentono per esempio in un ristorante parlare solo gli stranieri Italiani e Spagnoli. Ho lavorato per brevi periodi in Francia, Germania, Svezia e Romania e in ufficio open space c'è il silenzio assoluto e appena dici ah!, immediatamente qualcuno dice "silence please". In Italia negli open space c'è il caos totale con un fruscio di vocio continuo sottofondo con non finisce mai il Lunedì poi si trasforma in un bar dello sport dove tutti discutono fra di loro sui risultati delle partite dello scorso we a voce alta.
avranno anche una base inconscia imperiale, ma che si svegliassero, l'impero non esiste da più di 70 anni, servono loro secoli per svegliarsi? Non solo loro, ma non ho mai capito come si possano dare più importanza ad aspetti storici che non ad aspetti contemporanei da parte di moltissime persone: quando la pragmaticità va a ortiche...quando l'orgoglio acceca.
@dnpe86 meglio così allora!
@dnpe86 Si come no...
L'avete come programmazione mentale!
@dnpe86
Ma certo...
Chissà perché Churchill sapendo che ormai l'impero inglese aveva le ore contate, fece il suo famoso discorso... "The empires of the future are the empires of the mind"
Riguardo sopratutto al fatto di aver imposto l'inglese come lingua mondiale, sopratutto ai danni del francese...
Poi il lasciamo perdere il "HMY Britannia", riguardo noi italiani.
Io in Irlanda ci vivo , avevo già previsto gli scontri che stanno accadendo e se non trovano una soluzione tutto si aggraverà
Ma qualcuno sa spiegarmi cosa intende con l'Europa senza apostrofo (Leuropa, Le Europa)? Complimenti come al solito per la chiarezza e la preparazione.
Intende la costruzione mistico/metafisica a cui in Italia siamo abituati. "Ce lo chiede Leuropa", "noi siamo per Leuropa", etc. Come a limes hanno spiegato più volte, l'UE non esiste come soggetto, è un tavolo a cui gli stati di siedono per trattare. In Italia invece c'è questa narrazione de "Leuropa", in cui tutti gli stati si scioglieranno e vivranno felici, e che già ora sarebbe un soggetto avente volontà propria. Spero di essere stato abbastanza chiaro, in ogni caso ci sono molti video sull'ue di Limes in cui ciò viene spiegato compiutamente
@@jacopof1045 grazie davvero per la risposta. Di video in cui Fabbri, Caracciolo ed altri giornalisti di Limes parlano dell'Europa ne ho visti parecchi, ed ero consapevole del loro punto di vista, riassunto benissimo nella tua risposta. Quello che non capivo era il gioco di parole, ma dalla tua risposta sembra sia più uno scherno legato al modo in cui può suonare la parola Europa quando viene ripetuta come un mantra nei discorsi degli europeisti mistico-metafisici. Grazie ancora per la risposta.
@@FLEj4 sisì assolutamente, è un termine ironico, ti linkerei i video dove lo spiegano esplicitamente ma sinceramente non ricordo. Comunque figurati
Non sono d'accordo con questa lettura della Brexit. Oggi potrà sembrare difficile, ma ritengo che tra un po' di anni (20-30), quando ci si ripenserà a mente fredda, si scoprirà che il Regno Unito è stata la prima nazione cacciata dall' UE.
Nel senso che Francesi e Tedeschi li stavano, coscientemente, spingendo su terreni sui quali sapevano che i Britannici per buona parte non vogliono andare: nazionalismi locali da una parte e forze armate Europee dall'altra, pompate dalla crisi dei migranti come indispensabili.
La prossima è l'Ungheria, che francamente ha rotto le scatole.
@Romano Tancredi é vero. Ma credo che fossero arrivati al punto di rottura anche di questo approccio. D'altronde una nazione che vuole pensare al suo futuro, con un certo grado di indipendenza propria, non può stare in eterno su di un ramo morto che andrà restringendosi col passare del tempo.
Grazie Dario Fabbri 😊
Fabbri su QualsiasiCosaAnimata:"L'idea che ha di sé è Imperiale " mah...
Bravo Dario Fabbri, impeccabile come sempre.
non so, vivendo in UK e parlando con i Briish, nulla di quanto detto in questa analisi corrisponde al pensiero che ho potuto riscontrare
esattamente quello che ho detto io vivendo fra i tedeschi ed ascoltando l approfondimento di Fabbri sulla germania: ha inanellato un errore dopo l'altro
"E questa non è metonimia"
Sempre grandissimo Dario Fabbri. Vivo a Londra da 8 anni ormai e ho preso da poco la cittadinanza. Secondo me la Brexit e' frutto di uno sciagurato tatticismo politico a breve termine. E se devo essere onesto, se proprio vogliamo farla questa Brexit, allora sono contento che al timone ci sia Bojo. E' uno dei pochi a riuscire ad inserire questo evento in una strategia molto piu' ampia rispetto a fumosi obiettivi di breve termine. Nonostante le caricature da pagliaccio che vengono fatte nei giornali dell'unione europea, il ragazzone biondo ha fatto svoltare l'economia Londinese subito dopo il crollo dei subprime, e mentre tutta l'europa veniva affossata da crisi economiche di ogni genere Londra si e' arricchita come non mai, attraendo talenti da tutta Europa. Ho vissuto pure 6 mesi in Scozia e ti posso dire che c'e' molta divisione con gli Inglesi, ma non quanta pensi tu. Sono tutti sotto la Union Jack e le continue richieste a Westminister sono solo per godere di piu' privilegi. Peraltro da aggiungere ai tanti che gia' hanno. Detto questo, per me Dario sei un grande e ti seguo con molta attenzione da un po' di tempo ormai. Sei uno dei pochi a scostarti dalle logiche econometriche dietro le scelte dei vari paesi del mondo. Quest'ultimo, francamente, un atteggiamento un po' miope e provincialotto. Continua cosi', non vedo l'ora che esca un tuo libro.
Concordo Simone, hai avuto l'occasiodne di vedere Uncivil war ITV ?
Ottima analisi 👏🙂
Ma una puntata su Malta? Scegliete voi in quale format
Sulla Scozia pero` c'e` un po' di confusione.
In Scozia e` si` presente una minoranza celtica (gaelica) nelle "Terre Alte" (Ghàidhealtachd) ma sebbene queste siano estese come superficie rappresentano solo 1/10 della popolazione scozzese.
La maggioranza della Scozia e` germanica, tanto quanto l'Inghilterra. La lingua locale, lo Scots, e` una lingua germanica come l'inglese (anche piu` germanica, dato che ha meno latinismi di origine franco-normanna).
E` certamente vero che dagli anni '90 in poi si e` diffuso un certo "celtismo" immaginario tra gli scozzesi, come del resto si era diffuso con alterne fortune tra i primi leghisti. Ma si tratta di finzioni e di ricostruzioni immaginarie.
La Nazione scozzese di Scott, Hume, Smith, Nepero, Fleming, Maxwell, delle antiche universita` di Edimburgo e St. Andrews e` una nazione anglosassone (piu` angla che sassone).
L'attuale Scozia non e` erede dei regni e principati celtici dell'area, ma del regno anglo di Bernicia en.wikipedia.org/wiki/Bernicia#:~:text=Bernicia%20(Old%20English%3A%20Bernice%2C,Scotland%20and%20North%20East%20England. che per alterne vicende non conflui` nel regno di Inghilterra come fecero gli altri regni anglo-sassoni ma al contrario si espanse a nord e ovest a danno dei celti.
Se questa sua peculiarita` storica le permette di considerarsi nazione a se` e non parte dell'Inghilterra come sono invece Nortumbria, Mercia, Estanglia, Kent, Sussex, Wessex, Essex, comunque resta una nazione germanica estremamente vicina e simile a quella inglese e cosi` percepita dagli inglesi.
Quell'inconscio senso di alterita` (e superiorita`) che gli inglesi hanno verso le popolazione celtiche (gallesi, irlandesi e gaelici) non riguarda invece gli scozzesi, che sono gli unici visti alla pari (dal punto di vista etnico, non da quello politico).
Tante` che per "de-celtizzare" l'Irlanda, gli inglesi "impiantarono" in Ulster coloni soprattutto scozzesi.
E gli scozzesi (germanici, la maggior parte) sono stati per secoli oppressori e persecutori della minoranza celtica.
Inoltre, anche il referendum scozzese del 2014 meriterebbe un approfondimento. L'opzione indipendentista falli` 45% a 55%, ma e` interessante vedere dove vinse upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/97/Scottish_independence_referendum_results.svg
praticamente solo a Glasgow e Dundee.
E le pulsioni indipendentiste non sembrano essere cambiate in modo da ribaltare il risultato neanche nel 2019, quando sebbene il partito indipendentista raccolse un altissimo 45%, il 53% degli elettori voto` comunque per partiti esplicitamente contrari alla secessione. en.wikipedia.org/wiki/2019_United_Kingdom_general_election_in_Scotland#:~:text=The%20Scottish%20National%20Party%20(SNP,both%20Labour%20and%20the%20Conservatives.
Forse avremo piu` dati per riflettere dopo le prossime elezioni locali (6 Maggio 2021) in cui potremmo vedere il partito indipendentista prendere la maggioranza dei voti.
era ora che qualcuno lo scrivesse!!!!
da un anno a questa parte, solo spettatori in ovazione perenne su questo canale youtube.
@@mrwolf84 A me piace molto questo canale ed ho immensa stima per Dario Fabbri. Ma ritengo si possa dissentire anche da chi si stima :)
@@barrankobama4840 io invece credo che in futuro evitero gli spin off di limes in cui c'è Dario fabbri da solo, stanno creando un environment tossico.
@@mrwolf84 Non credo sia colpa di Fabbri ma di una sorta di "effetto profeta" che capita spesso nella comunicazione, quando una parte del pubblico inizia a stimare un personaggio e decide di abdicare allo spirito critico. L'ho visto succedere anche su Barbero, che parimenti stimo moltissimo, ma che comunque posso alle volte criticare, incappando nell'ira dei fan (fedeli).
La gente, in generale, mi pare scordi presto che i personaggi sono anche persone, e per quanto le si possa amare, restano limitate e fallibili come tutti.
@@barrankobama4840 il proselitismo non si crea dal nulla, infatti senza andare troppo lontano basta vedere la differenza fra i commenti medi alla rubrica di Caracciolo e a quella di Fabbri.
è il suo narrare le vicende secondo "fisse regole della geopolitica" (adesso si è inventato la potenza vaccinale), ipersemplificazioni (tipo anglosassoni vs celti) e condendo la narrazione con frecciatine e dileggio verso non si capisce bene chi, è questo tipo di narrazione che crea l'effetto guru e che sta richiamando su questo canale gente che sembra arrivare dal peggio di RUclipsItalia.
a sua volta come in ogni feedback positivo che si rispetti, Fabbri visto che funziona sta abbondando sempre di più con queste retoriche.
Siccome ho gia visto queste dinamiche con Grillo, Fusaro, Benetazzo... ho gia capito come andra a finire e alzo i tacchi dalla sua rubrica.
Chi ha messo 👎🏻 è inglese
Dott. Fabbri complimenti sempre chiarissimo e preparatissimo.
Una disamina dei fatti da vero professionista. Non sono nessuno per poter giudicare ma lo dico lo stesso, molto bravo. Un piacere stare a sentire un monologo così diretto e sufficientemente approfondito. Se devo dare un parere personale sulla questione dico che, con lo stomaco che mi si attorciglia, questa volta mi tocca tifare per gli inglesi. Dio stramaledica gli inglesi.
Auguriamo agli Inglesi dell'Inghilterra tutto il peggio possibile. E al tempo stesso agli Scozzesi la libertà che meritano.
Ahahahahah
Straordinario. Magari il Global Britain e l´uscita perfetta che Londra ha scelto per la questione Scozzesa e Irlandesa
Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi
Salve, ringraziando per l'ottimo approfondimento su Inglesi e Brexit, sarei contento se in un prossimo video si facessse un approfondimento geo politico sulla Francia ed i suoi rapporti con l'Europa e le sue ex colonie. Grazie.
L'ha già fatto qualche settimana fa, dedicandoci due puntate
Dario Fabbri è il Maradona della geopolitica!!
💯💪👌👏
Il Regno Unito ha alcuni problemi ma proprio nei momenti difficili (la sua Storia ce lo insegna) sa trovare punti di nuova forza.
🇬🇧🇬🇧🇬🇧
*Hai completamente frainteso le motivazioni della brexit.*
Nei discorsi dei politici, nei dibattiti, nei giornali inglesi la questione della Scozia era assolutamente assente prima del referendum sulla brexit. Tutto il dibattito era su immigrazione, economia, burocrazia ed indipendenza politica dall'Europa.
Inoltre c'era una grossa animosità della popolazione contro il governo di David Cameron, e molti usarono il referendum come voto di protesta contro Cameron, contro la BBC e contro grossi giornali.
Questo è quello che ti dicono gli elettori inglesi se ti prendi la briga di chiederglielo.
Il resto è aria fritta. Nessuno che ha votato brexit in Inghilterra pensava alla Scozia perché primo non pensavano che il sì potesse vincere (i sondaggi erano completamente sbagliati) e secondo perché a nessuno in Inghilterra al di fuori di Londra importa della Scozia.
Forse neanche tu. Fino a due anni prima del referendum, a 8 su 10 inglesi andava bene il rapporto con la UE. Poi la EU ha deciso di mettere chiarezza sui fondi e transazioni (in nero) e da lì la élite che ha un controllo quasi assoluto sulla popolazione ha messo in moto la macchina per farli uscire. Purtroppo, il Regno Unito è il leader del riciclaggio di denaro (ed altro).
Concordo con Dario sul quel che verrà per Regno Unito non lo sa nessuno ma sarà comunque un cambio lento ed infelice per il popolo.
Per noi Italia (e UE), lo UK ora è un paese nemico e prima c’è ne accorgiamo meglio è.
Molto interessante. Mi piacerebbe che il signor Fabbri parli del Vietnam, unica nazione ad uscire vincitorice contro USA e Cina durante la guerra fredda. E non dimentichiamoci che se il Vietnam accettasse mai di far stanziare soldati americani sul suo suolo, per la repubblica popolare sarebbe molto pericoloso.
Il Vecchio Leone ruggisce Sempre.
God save the King.
🇬🇧🇬🇧🇬🇧
"e questa non è metonimia"
Iscritto.
Video ottimo. Chiaro e semplice. Sarebbe bello un video sulla questione Corsica
Sei bravo dici.cose.sensate.🙂
Gli scozzesi non sono un popolo interamente celtico: la fascia delle lowlands è linguisticamente anglofona,e non per effetto dell'Inghilterra. Era già così ai tempi del regno di Northumbria
Mi piacerebbe capire in quali condizioni l'Inghilterra possa essere minacciata da nord (Scozia) o da ovest (EIRE): chi, come e quando potrebbe compiere un simile atto? Escludendo gli alleati NATO meno la Turchia, quale paese avrebbe voglia o modo di compiere una tale operazione? Al momento mi pare fantascienza: non la Russia, non la Cina, non la Turchia, non il Giappone e nemmeno l'India o il Pakistan o Israele o qualche potenza del golfo. Insomma: nessuno. Perchè la classe dirigente inglese sarebbe intenzionata a affrontare delle sfide per tutelarsi da questa (quale?) minaccia?
Mi sono posto la sua medesima domanda. Mi permetto di fornirle la risposta che ho derivato dall'aver seguito queste analisi di Limes.
Secondo la visione geopolitica ogni paese ricava il suo "peso contrattuale" nella sfera globale (che è sempre un conflitto) non tanto e solo dalla forza economica ma, mi passi il termine, dalla sua "stazza", ovvero dall'ampiezza del dominio in cui è applicato la sua legge, il suo impianto giuridico. Questa ampiezza è designata dai confini del paese. In altri termini ogni paese è un progetto giuridico e civile (in divenire), più è grande l'area in cui si estende tale progetto, più forte è questo progetto. Inutile aggiungere (ma lo faccio lo stesso, per chiarezza), che questa estensione della sfera della legge di una specifica nazione ha come garante ultimo l'uso della forza, cioè l'opzione militare. Più forza militare si ha più è alta la garanzia del mantenimento del progetto in corso.
p.s: nessuna nazione esiste da sempre e nessuna nazione esisterà per sempre. Amen
Per quanto riguarda il referendum scozzese che durante la propaganda del udire o no la cinica regina disse rivolgendosi ai cittadini scozzesi " che pensino bene a ciò che fanno."
Una minaccia?
Un Canale fantastico.
Sono un felicissimo neo iscritto, I miei più sinceri complimenti.
Partizione doverosa.
Dario Fabbri sempre molto chiaro, super professionale, è coerente ma per una volta è bastano anche pochi secondi sarebbe un grande onore regalaci un sorriso
Dario Fabbri santo subito
In realtà c'entra anche l'immigrazione clandestina ... quelli più a Sud hanno votato a favore della Brexit (tranne i londinesi, perchè i londinesi autoctoni sono una minoranza all'interno della loro città, perciò qualsiasi cosa decidano non conta) ... non sono coincidenze, è palese che vogliano una riduzione dell'immigrazione, infatti hanno votato a favore di Boris ... non si aspettavano che non avrebbe fatto granchè per fermare l'immigrazione clandestina e ridurre quella regolare
Dario Fabbri potresti fare un video sulla geopolitica del Fascismo nell epoca della sua formazione, coloniale, e della seconda guerra mondiale?
Bellissimo video, a dirlo è uno che vive in Inghilterra da 7 anni e vive tutte queste peculiarità tutti i giorni. Ho visto anche il video precedente, altrettanto ottimo, su questo tema.
Interessantissimo come sempre
Super fabbriiii
Dovresti fare politica Dario! Sei una persona di uno spessore culturale e di una onestà intellettuale inarrivabile! Bravo
Credo che l'Inghilterra, in un futuro non troppo lontano, giocherà un ruolo chiave nel costruire con la comunità britannica, e gli Stati Uniti, in un grande blocco economico ANGLO_AMERICANO !!!
Gli USA stanno lentamente abbandonando la Sponda atlantica, Non avendo abbastanza energie per controllare entrambi gli oceani, si stanno concentrando di piu sul Pacifico, dove l' emergere dell Asia sta schiacciando le rotte commerciali in mano agli USA dalla seconda guerra mondiale. Difficilmente si porranno di traverso alla EU per favorire UK come alleato. Il Regno Unito di oggi NON é piu l'impero Britannico, ma un Isola di dimensioni piccole se paragonata al gigante EU.
Se tu dovessi scegliere di farti amico un pugile pesi massimi o un peso piuma, chi sceglieresti basandoti sulla taglia?
E nel mercato mondiale la taglia conta!
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Negli Anni '40 era solo la Germania a contrastare l'espansione americana, (si anche Italia vero, ma quella contava nulla). Oggi gli USA devono fare i conti con la EU, che piaccia o meno é il mercato piu ricco al mondo. E dove ci sono soldi ci sono anche missili...
Intanto la Gran Bretagna è riuscita a vaccinare la maggioranza della popolazione, e sta riaprendo tutto!
Per le cose che contano, nei momenti forti, rimane sempre un regno molto unito!
1 anno dopo... Inghilterra in recessione, in piena crisi politica e prezzi alle stelle... Poi se vuoi paragonare all'Italia è un conto, però i dati sull'Uk parlano chiaro: sono in crisi e la brexit non sta aiutando per niente
La Brexit ha aggravato le divisioni all'interno del Regno unito. Se come sembra, assisteremo alla fine del Regno Unito per come lo conosciamo, questo sarà proprio a causa della Brexit. L'idea che la Brexit sia stata concepita per tenere insieme il Regno Unito non ha molto senso. Chi conosce lo spirito scozzese e la situazione irlandese sa benissimo che Brexit ha solo peggiorato le cose per quanto riguarda l'unità del regno.
Decidiamo il brexit o la brexit?
Vorrei precisare che il Wales è fisicamente invaso dagli inglesi. È stato scritto che se nessun inglese avesse votato dal Wales, il Wales avrebbe votato overwhelmingly per rimanere nella EU. È anche interessante notare come alcuni leader unionisti del Wales riconoscano il diritto della Scozia a tenere un referendum.
In che senso fisicamente invaso? Per la storia degli inglesi che hanno comprato le seconde case in Galles?
@@SPGstoriapoliticageopolitica 1/ Scusa, capisco che il mio messaggio si poteva intendere così ma non era mia intenzione dare giudizi. Volevo solo dire che è pieno di inglesi che abitano lì, temporaneamente o no, ma che comunque si sentono inglesi.
@@SPGstoriapoliticageopolitica 2/ Conosco abbastanza bene la situazione scozzese e non ho molta simpatia per l'Unione. Ma non voglio entrare nel merito degli altri indipendentismi locali, sono discorsi abbastanza delicati.
@@federicorazzoli495 il mio commento faceva riferimento all'ultimo numero di Limes sull'Uk del giugno 2019 in cui si parlava del grande afflusso di inglesi dopo la deindustrializzazione del Galles. Secondo il censimento del 2011 comunque un gallese è prima tale e poi britannico nondimeno si percepiscono molto più britannici rispetto agli scozzesi. Non ami tanto l'Unione perché? Mica era l'URSS. Gli inglesi per evitare fughe centrifughe con la Scozia dovrebbero fare lo stesso anche perché la popolazione scozzese si sta riducendo ( così come in Galles).
Grazie! Sempre analisi interessantissime...
Se la crisi della monarchia inglese fosse confermata nei prossimi anni, l'opzione di una Repubblica Federale potrebbe sventare il rischio di dissoluzione del Regno Unito? Ci sono analogie con la situazione della Spagna, paese in cui la Catalogna potrebbe fare "proseliti" nelle altre Comunià Autonome?
Senza una monarchia le isole britanniche finirebbero sotto gli Usa.
@@SPGstoriapoliticageopolitica Gli inglesi sono già sottomessi agli USA da tanto tempo in ogni senso
Dario Fabbri è fantastico soprattutto nell'esposizione ma la paura inglese di un invasione a tenaglia da ovest a me pare una totale FANTASIA. quale inglese ha mai pensato e temuto quest'eventualità?
i nazisti nel 41 avevano un piano parallelo al Leone marino di insurrezione dell irlanda del nord con un elite aviotrasporatata e manovalanza dell ira, nei loro piani l'irlanda del nord andava annessa all'irlanda in cambio dell entrata in guerra a fianco dell asse. Insomma quella parte non era fantasia.
Fabbri come sempre grandioso per livello di approfondimento, visione e chiarezza. Ho tuttavia alcune modestissime obiezioni. La principale riguarda il fatto che ritengo l'interpretazione geopolitica proposta dalla rivista e dal canale leggermente troppo deterministica, analoga, mutatis mutandis, alla visione marxista della storia.
Secondariamente l'insistenza, non solo nell'analisi del video, sulla pretesa superiorità germanica è leggermente stereotipata.
Terzo, più come nota di folklore, se è vero che gli inglesi si sentono superiori agli scozzesi altrettanto credo che si possa affermare che gli scozzesi, anche se forse dovrebbero..., non nutrono alcun complesso di inferiorità verso gli inglesi.
Posso avere una indicazione, per favore? Quando si parla di 'Celti' o 'Inglesi' a cosa ci si riferisce? Cioè, non capisco come sono definite le parti in gioco... Popolo, Nazione, Popolazione (forse anche etnia e razza)?
Gli inglesi sono mediamente di etnia e radici germaniche. Scozzesi, gallesi ed irlandesi sono mediamente di origine celtica. Si parla di ceppi etnici, che poi sconfinano come sempre nella lingua e cultura, e nella percezione che si ha di sé stessi
@@nuvolarossa1619 Grazie della risposta! Se ha qualche fonte, dove posso trovare informazioni a riguardo? La questione dell'identità etnica/culturale (quello che una persona pensa di sé), credo di sapere come approfondirla. Ma non ho idea di cosa cercare di serio sulle distinzioni obiettive fra 'ceppi etnici'. Scusi il disturbo e grazie in anticipo.
@@roseisa967 Onestamente non saprei. Penso che un libro storico sulle origini delle popolazioni europee affronterebbe questi temi, ma non sono in grado di indicargliene. Buona ricerca!
@@nuvolarossa1619 Grazie ancora! Personalmente starò alla larga dai libri storici, che su questi temi, in fondo, non possono dare risposte chiare (ho letto l'Ivanhoe e credo dal mito non ci si sposti molto se si parla di identità). Mi ha invece stimolato a cercare informazioni sui ceppi linguistici e sulle religioni. Grazie dello stimolo. Buona domenica.
Diciamo che in pratica per Celti s'intende tutto quell'insieme di popoli che abitarono le isole Britanniche, Francia (i noti Galli), Spagna, Portogallo e alcuni parti dell'Europa Centrale, E di cui poi quelli delle Isole Britanniche furono chiamati britanni.
Inglesi sono quelli che furono del post invasioni degli anglosassoni, due popoli germanici che invasero l'Inghilterra intorno (non mi ricordo molto bene) al IV al VI secolo.
Ma comunque si, si può dire che gli inglesi attuali sono sempre dei celtici, ma a che differenza degli irlandesi, scozzesi e gallesi, ha adottato la lingua di tipo germanico. Sarà tipo così
Tema interessantissimo. Alcune affermazioni appaiono un po' troppo nette, forse è il caso di avvertire il pubblico quando si tratta di interpretazioni o punti di vista. Attendiamo a breve i prossimi eventi anglo/britannici.
Boris Johnson che, magari sorseggiando da un tazza di tè, dice: "ben vi sta" agli scozzesi, ce lo vedo proprio.
Da un bicchiere di Whisky,piuttosto in caso suo!
Dario Fabbri, grande come sempre con le sue analisi acute e puntuali. Solo troppa enfasi agli inglesi come "più bravi al mondo..." Un po' esagerato per un discendente della Grande Roma. Ogni impero ha il suo periodo di gloria e gli inglesi non riescono a buttare giù il fatto che il loro impero "fu".... A prescindere di ciò che riescono a fare oggi.
Però non ha detto che sono i più bravi al mondo, solo che sono tra i più capaci. Anche questa una corbelleria. Gli inglesi sono violenti ottimi soldatini e campioni mondiali del lancio del pugnale alle spalle, in questo senza dubbio i migliori.
Molto interessante come sempre 👏
Molto, molto, molto interessanti. Mi permetto solo: le mappe/cartine/grafici sono ben fatti ma anche sommariamente dovrebbero essere illustrati, spiegati perché non si riescono a leggere; signor Fabbri se potesse non guardare fuori dalla telecamera risulterebbe meno...studente in interrogazione. Grazie. Con stima e gratitudine.
A pensar male si fa peccato, ma non può essere che i dubbi su AstraZeneca, e le conseguenti pressioni su UK, siano collegati alla violazione dell'accordo sul confine GB e Irlanda del Nord?
Direi semmai che stanno tirando le somme del Brexit in generale. C'é anche Gibilterra in ballo, che strategicamente vale molto di piu di Irlanda del Nord. La Spagna non vede l'ora di mettere le mani su quel dannato promontorio. Ne stanno discutendo in privato, ma molto animatamente. Quei 4 gatti che abitano sul promontorio hanno votato per il Remain per il 97%, con somma gioia per Madrid.
Fabbri brillante come sempre ma su una affermazione non sono d'accordo, quando dice "referendum 2014 simbolico". Nell'ordinamento britannico i referenda sono consultivi ma tutt'altro che simbolici. Da un punto di vista giuridico non sono obbligatori, ma ovviamente c'è il peso politico di un popolo che vota. I britannici hanno votato brexit, bene, non si può dire abbiamo scherzato. Il governo labour o tory che sia porta avanti il "leave" anche se non legalmente obbligato. Se gli scozzesi avessero votato per l' indipendenza nel 2014, anche senza automatismi la Scozia sarebbe divenuta Stato indipendentemente anche se Londra non era giuridicamente vincolata, perché così si agisce in democrazia. Se poi sia cosa positiva l'indipendenza scozzese o la brexit questa è un'altra storia
Il problema non è se gli Scozzesi voglio essere indipendenti con o senza Europa, possono entrare ed uscirne in tempo di record, ma una volta indipendenti avrebbero fatto male all'Inghilterra, quindi, così intendo dall'intervento se con questa mossa sono riusciti a trattenere gli Scozzesi chapeau per gli Inglesi. Se cosi non è allora rimane il fatto che un popolo (gli Inglesi) ha deciso di lasciare un Europa meno che i collegamenti con l'Oceania.
Certo, su Irlanda del Nord, questo è stato in cambio retribuito dai francesi con un riconoscimento in Rwanda della parte Francese delle loro colpe, il che riapre il capitolo svendita dei diritti umani, ormai merce di scambio, senza frontiere. (la presa di responsabilità della Francia, non fa altro che stabilizzare Rwanda e calmare le acque - che ribollono - attorno all ex impero britannico). il gioco Tutsi - Hutu vedeva da mesi la radio pubblicamente dichiarare che una pulizia etnica sistematica e totale sarebbe arrivata.
L'aereo della con dentro anche la Des Forges caduto (unico aereo in USA prima e dopo 11 settembre) su suolo USA è strettamente collegato a questo business e fa comprendere come forse la inibizione nazista oggi si sia completamente persa.
Nel frattempo gli Inglesi continuano le target assassinations contro
personaggi che possono destabilizzare dittatura "svizzera" in Rwanda. I
limiti di questa gente non esistono. Poi uno dice perché la gente
s'organizza in gruppi violenti. Lode a chi NON LO FA, e comunque
continua a combattere per restare umani e vivere insieme.
Grande Dario, numero 1
Analisi affascinante che ci sta anche.
A mio parere invece, le principali motivazioni che hanno portato al brexit sono altre due:
1. Economica. Il mercato unico europeo (e l'immigrazione), a torto o a ragione, è stato visto dall'Inghilterra profonda come causa della de-industrializzazione del paese e dell'impoverimento del ceto medio a solo vantaggio di Londra con la sua economia finanziaria. Un po' quello che era successo con la vittoria di Trump (America profonda contrapposta a globalizzazione/latinos/coste).
2. Antropologico-culturale. Gli inglesi si sentono cosa diversa rispetto agli europei continentali, inoltre da sempre, francesi e tedeschi gli stanno sulle balls.
Francesi e tedeschi gli stanno sulle palle per una questione di primazia... noi italiani manco ci cagano
Perché brexit maschile?
gli inglesi vogliono assolutamente tenersi la scozia per non perdere definitivamente lo scotch whisky. e noi non possiamo certo biasimarli!
Diciamo il petrolio del mare del nord.
Vivo in Regno Unito dal 2014 e ho vissuto (purtroppo) tutte le fasi del Brexit da qui. Brexit e’ nato come movimento popolare (poi cavalcato/spinto da UKIP/Brexit Party e da una parte dei Conservatori). In varie zone del Regno Unito ma sopratutto nel nord-ovest dell’Inghilterra, c’e’ deprivazione e la colpa e’ stata data (a torto o ragione) all’Unione Europea. Questo per dire che non e’ stata una scelta dall’alto, anzi, inizialmente i Conservatori erano molto divisi all’interno e sono stati necessari due ‘rimpasti’ per arrivare alla composizione di un governo (House of Commons) con l’unita’ di intenti per portare a compimento l’uscita dall’Unione Europea.
In Nord Ovest dell'Inghilterra c'é deprivazione Di cosa? Non ne sono al corrente. E' successo qualcosa in particolare da quelle parti?
Mario Draghi vedi di trovare un posto al ministero dei esteri a Dario Fabri farai un figurone
Solo ora sento questo filmato. Normalmente apprezzo e condivido le opinioni ed analisi di Dario. Ovviamente anche questa volta apprezzo e tengo nel dovuto conto la rispettabile ed autorevole analisi ma non la condivido. Gli inglesi vogliono tenersi la Scozia perché hanno mal digerito la perdita dell'impero ed hanno cercato di attenuare l'impatto emotivo, diciamo pure la sconfitta ricorrendo al Commonwealth. Perdere pezzi in quella che considerano le parti più intime della loro casa è inacettabile. Dal punto di vista più prosaico non vogliono rinunciare al petrolio che diventerebbe solo scozzese. Sono usciti dalla UE perché alla lunga non accettano di non comandare a casa loro e si rendevano conto che alcune scelte politiche della ue erano per loro inaccettabili. In particolare la politica della immigrazione della ue che è decisamente ipocrita. Loro l'ipocrisia a loro danno non l'accettano. Questo è il mio pensiero.
ma alla fine l'immigrazione li faceva comodo: tutti i lavori a manodopera a basso costo li facevano gli immigrati europei del sud e dell'est... Ora che molti se ne sono andati non trovano nessuno che li voglia fare... I ragazzi inglesi che studiano al college puntano ad altre carriere, non a fare i camerieri, lavapiatti o camionisti
Io vivo molto la Scozia e gli scozzessi..... e vogliono il secondo tempo.
il 6 Maggio qui in Scozia votiamo per il parlamento io voto UNINIST UK loyalist
Gli scozzesi sono celtici solo nei territori marginali delle Highland. Edinburgo e tutto il sud è abitato da popolazioni etnicamente identiche agli inglesi.
Era meglio se non lo chiamavano Regno Unito.
la City di Londra é di fatto "un'astronave fuori dal contesto", dato che é un paradiso fiscale svincolato dalle leggi britanniche
Ciao Dario grazie come sempre.
Complimenti per la competenza...molto interessante...
A fabbri...parli sempre come se ce avessi la verita' in tasca...alla fine rimangono sempre tue personali convinzioni...nessuno sa in che direzione va il mondo...e perche va in quella direzione
Un pò come Barbero, il professore.
Io aggiungerei una cosa da non sottovalutare! La sterlina è la 3 valuta di riserva globale... non è un dettaglio negli equilibri globali! E tutt’oggi ha influenza sul Commonwealth!!!!
e nel 500 i Medici erano i banchieri più ricchi al mondo.... le riserve valutarie sono volubili, molto
La moneta è legata al potere militare. Dunque la sterlina vale poco.
@@eunanavesani6074 vale in che senso? se fosse vero il Rublo varrebbe lira di dio... è più una questione di controllo dei flussi di capitale....Londra era è e sarà sempre la capitale finanziaria del mondo...
@@gianlucagranieri6249 no, Usa decide quale moneta vale no gb.
Grazie Dr. Fabbri
Propongo di erigere una statua di Dario Fabbri in tutte le principali città per il suo contributo alla comprensione nazional popolare delle reali dinamiche politiche globali.
Gli scozzesi sono un po come i sardi.. tanto orgogliosi, molto identitari, molto "bold" .. ma alla fine non sono mai riusciti, o meglio non hanno mai realmente voluto prendersi la propria indipendenza, vedendosi di volta in volta ai .. regalini inglesi! .. riguardo a quest'ultimi .. NO COMMENT!! (pessimi)
Mannaggia a Mentana che ha portato Fabbri su una cattiva strada, allontanandolo da Limes 🥺😢
Anche da tenere d'occhio la volontà del Regno Unito di avvicinarsi ai membri del Commonwealth. Si parla spesso di una nuova unione CANZUK - con l'obbiettivo di allineare politica estera di Australia, Nuova Zelanda, Canada e Regno Unito.