Da Albanese (Laureato in Italia in IR) posso dire che la Turchia non domina l'Albania, piuttosto ha riempito uno spazio vuoto lasciato dall'Italia (sempre considerato fratello maggiore) e dall'insicurezza USA dell'era Trump, comimciata con Obama. Mi dispiace per l'Italia che vede l'Albania come un piccolo paesino del terzo mondo, ma abbiamo grandissimo potenziale geopolitico regionale. Se non si parte dalla politica regionale non si può fare quella mediterranea, oppure mondiale. l'Italia deve "strappare" la Croazia e Montenegro all'influenza Teutonica, la Grecia alla Russia (ex area di controllo della Repubblica Veneta) creare instituzioni trasversali ed efficaci. Lanciando la collaborazione economica e commerciale tramite ferrovie e porti dalla sponda dello Jonio cosiché in 10/20 anni il sud riconosca un boom economico stile anni '60. L'unione europea all'interno funziona con la logica regionale, (vedi gruppo Visegrad, paesi Baltici e il Benelux). Italia gode di un enorme patrimonio culturale anche in Romania che è totalmente inesplorato.
Grazie per questa testimonianza, spero la leggano in tanti. L'Albania storicamente il nostro alleato di ferro per eccellenza, siamo stati capaci di perderlo per totale insipienza di governanti ed apparati.
Sono italiano, ma conosco bene l'albania, sono d'accordo con te. L'italia ha lasciato molti vuoti (sia in albania che a Malta) per mancanza di volonta'. ed altri paesi ne hanno visto opportunita' che noi non abbiamo visto o saputo vedere.
L’Albania ha anch’essa la sua strategia e tattica da perseguire, è circondata da paesi ostili e l’alleanza con Turchia in funzione anti Grecia è indispensabile, accusarla per questo è una stupidaggine, e poi con i turchi ci lega anche il nostro passato ottomano i quali primi ministri nella storia per metà sono stati Albanesi, anche se ormai gli Albanesi sono stati convinti dalla propaganda Zoghina, Fascista, Comunista e ora Cristiano-Occidentale, che sono stati Mussulmani per sbaglio, gli hanno svuotati delle loro tradizioni e gli stanno Cristianizzando, i dati dei censimenti lo dimostrano
Confido pienamente con te Saimir. Seguo con molto picere Dario Fabbri e Limea in generale cot tute le loro analizi e per quanto riguarda l'Albania (noi) sarebe in comune interesi lo zvilupo di un piano bilaterale a lungo termine si come il nostro paese e orientato in generale dal Italia, pero l'Italia non sembra avere piu la forca e la volonta di espandere nel nostro paese in economia e fratelanza (come una volta), forse perce ci sotovaluta. Pero noi abiamo un saco ti potenzialita ance strategice. Comunque, come deto,e sempre un picere seguire il sig. Dario Fabbri e Limea. PS: scusate l'litaliano scrito, ce so ce e con tanti erori. Saluti dal l'Albania.🙏
@@sonnyboy2368 questo è interesse mediatico e politico, lo fanno tutti, secondo me c’è sempre qualcuno che può rientrare di più negli interessi nazionali e chi di meno, l’importante è poi saper sfruttare questa risorsa politica, cosa in cui siamo totalmente incapaci perché non siamo presi sul serio
dovrebbero usare i soldi dell'europa per fare un contributo a fondo perduto atto a portarsi a casa e sposarsi una straniera di 20 anni. (al meridione per esempio i matrimoni sono spesso una grossa spesa), innegabili i vantaggi: aumento della popolazione diminuzione dell eta media e un certo paternalismo machista diffuso, che in italia non guasta mai :-) sarebbe un ratto delle sabine 2.0 e sappiamo come è sandata bene Roma dopo il ratto delle sabine.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!! PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
@@freedomordeath89 Ciao, ad un anno di distanza non ricordo neanche esattamente i contenuti del video credo di intuire quale fraintendimento di fondo possa aver dato luogo alla tua reazione. Ti invito ad approfondire la posizione degli analisti di Limes perché non parlano di bieca aggressività e prepotenza - su cui solo un mostro ovviamente sarebbe d’accordo - quanto riprendere in mano l’interesse nazionale, chiarire a noi stessi il nostro ruolo ed obiettivo e tornare ad occuparci del nostro estero vicino da cui dipende la nostra sicurezza ANCHE con la forza se necessario. Perché la forza? Perché purtroppo quando non occupiamo assertivamente il nostro spazio, ci pensano gli altri ad occuparlo a nostre spese e anche a spese di chi lì vive, v. Libia. Anche a me piacerebbe un mondo pacificato che ci permetta di abbassare la guardia con fiducia, ma non c’è. Con questo non voglio dire che l’umanità non abbia fatto notevoli passi avanti ma siamo ancora lontani da quella situazione. Ciò detto spero che in un futuro non troppo lontano, regni la pace. Infine, permettimi di dire che non accetto le tue provocazioni: immagino tu sia d’accordo che la mafia, o l’ebola, o l’inquinamento radioattivo di Fukushima e Chernobyl vadano estirpati ma troveresti assurdo che qualcuno ti provocasse dicendo che per essere coerente debba andarci tu. Allo stesso modo è assurdo sentirsi dire “allora domani ti mandiamo in Libia”, solo perché si trova preoccupante l’instabilità dilagante nel nostro estero vicino.
@@andrealiberovalori Adoro limes, ma questo individuo in particolare non mi va giù. Siamo d'accordo che bisogna difendere i propri interessi strategici, ma questo pazzo dice APERTAMENTE (e ogni volta, l'ha ripetuto anche questa settimana) che dobbiamo "fare sacrifici" e "fare il doppio gioco con gli USA" e "accettare di avere dei morti" e "mettere germania e Francia una contro l'altra.... Guarda che se ti metti un attimo a RIFLETTERE sulle sue parole, ne capisci subito la pericolosità e assurdità. La libia non è così fondamentale come afferma in ogni suo video. Il mediterraneo non conta nulla a livello strategico o economico. Prima di mandare a morire i ragazzi in libia ci sono 200 altre strade da seguire. La cina ha ampliato la propria sfera di influenza enormemente in 50 anni, e non fa guerre dagli anni 80. Scusa ma è diverso dire: "dobbiamo combattere la mafia=dobbiamo usare la magistratura e la polizia etc etc" con dire "dobbiamo mandare migliaia di coscritti in Libia e molti creperanno"...perchè forse lo dimentichi ma l'esercito italiano è ridotto all'osso, se vuoi occupare un paese devi per forza di cose fare una LEVA. Chi di voi è DISPOSTO ad andare in Libia OGGI? La guerra alla mafia la fa la polizia, non TU direttamente.
@@freedomordeath89 A meno che non mi sia sfuggito qualcosa la coscrizione (leva) in Italia non è attiva da un bel pò (2005, leggo su Wikipedia). Abbiamo un esercito di professionisti che fanno quel mestiere per scelta. Ovviamente ciò non vuol dire mandarli in missione come se niente fosse, fatto sta che tanto quanto puoi dire "La guerra alla mafia la fa la polizia, non TU direttamente." devi dire "La guerra la fanno i militari, non TU direttamente." Nessuno parla di mandare le persone a morire a casaccio. Però tra i vari paesi della nostra taglia, noi non siamo assertivi per niente. Lo stesso Fabbri dice in ripetuti interventi che noi non proviamo neanche a bluffare quando ci si avvicina allo scontro. E questo non è importante per chissà quale ragione fascio-patriottica, piuttosto peril fatto che tutti sanno che l'Italia raramente interviene. Per cui quando tenta le famose "200 altre possibilità", visto che un conto è trattare con un paese come la Francia o lo UK, disposto ad usare la forza in caso di fallito compromesso - altra cosa è trattare con l'Italia. Il nostro non-uso della forza a priori trascina in basso anche le nostre possibilità diplomatiche. Quante volte abbiamo invocato tavoli e trattative in Libia? E quante volte ci si è filato qualcuno? Come Limes dice probabilmente per la Libia è troppo tardi ma faccio notare che tra "occupiamo la Libia" e "facciamo poco/nulla" ci sono moltissime vie di mezzo che potrebbero rafforzare il nostro peso (*) e invero non credo di certo alla favola che possiamo sbaragliare russi e turchi così come se niente fosse. Ma vincolarli si può (poteva, nel caso libico).
@@freedomordeath89 Riletto ora il tuo commento, parli della leva perché bisognerebbe reintrodurla per intervenire. Credo di no. Comunque ci sono vari livelli di intervento e lo scopo non sarebbe occupare - non potremmo permettercelo - ma condizionare gli altri
Analisi lucida ed esaustiva per un canale RUclips. Complimenti! Purtroppo il nostro Paese soffre di tre grandi problematiche che ne compromettono il decollo geopolitico nei prossimi anni: 1) calo demografico e invecchiamento della popolazione; 2) postumi del fascismo e visione colpevole di qualsiasi ambizione geopolitica; 3) influenza della chiesa cattolica e quindi di un substrato culturale remissivo tendente alla conciliazione fine a sé stessa.
per me hai fatto centro con il secondo punto. In italia esiste una visione per la quale ogni tentativo di andare oltre la nostra zona di confort viene visto come fascista o militarista. Ogni iniziativa in politica estera che sia vista come vantaggiosa per l'italia e che vada ad ampliare la nostra influenza è vista come negativa dalla maggior parte dell'opinione pubblica. Le altre nazioni in questo senso non si fanno alcun problema, vedi la Francia che prima agisce all'estero, poi valuta le conseguenze delle proprie azioni. Eppure in teoria avremmo la forza quantomeno militare per giocarcela con i turchi e per poter sfidare la francia nel mediterraneo, eppure preferiamo restare inermi, ed anzichè la figura dei buoni come vorremmo pensare facciamo la figura degli scemi
@Fleur Maudit Leggo Limes da un bel po' di anni quindi la precisazione è fuori luogo. In ogni caso questo rimane il canale RUclips di Limes.. Quindi chiamasi "canale RUclips"
@@maxpil3682 Esatto. Quantomeno abbiamo la forza militare ed economica per ristabilire una sfera d'influenza decente in Libia e nei Balcani adriatici, in primis in Albania e Montenegro. Purtroppo manca volontà politica, strategia e mezzi intellettuali.
Non abbiano la forza militare ed economica di fare un bel nulla. Abbiamo il peggiore esercito e la peggiore economia tra i Paesi occidentali, e non solo. Debito alle stelle ed in continua crescita, produttività ferma dagli anni 80, crollo demografico, la popolazione più vecchia al mondo subito dopo il Giappone, e state qua ad applaudire uno che vi dice che dovremmo bluffare 😂 non abbiamo neanche la credibilità per poter bluffare o giocare a questa specie di Risiko mondoale che immaginano quelli di limes. Per prima cosa dobbiamo tornare a crescere economicamente e sistemare internamente il Paese, poi si penserà a "tornare nella storia", ammesso di esserci mai stati nella storia, dal 45 in poi.
Aggiungerei un quarto punto: classe politica incapace di visione e di competenza geopolitica. Il primo punto che nomini è forse il nodo cruciale e si collega con l'incapacità della classe politica nella totale mancanza di investimenti concreti per il futuro che da un lato sostengano la stabilità delle famiglie, in particolare le giovani coppie, dall'altra prevengano la continua emorragia di giovani brillanti verso l'estero, per mancanza di opportunità e progettualità in Italia. Veramente uno scenario desolante... :-(
Condivido pienamente con Saimir Bushi. Seguo con molto picere Dario Fabbri e Limes in generale con tute le loro analizi, e per quanto riguarda l'Albania (noi) sarebe in comune interese lo zvilupo di un piano bilaterale a lungo termine si come il nostro paese e orientato in generale da l'Italia, pero l'Italia non sembra avere piu la forza e la volonta di espandere nel nostro paese (come una volta la fratelanza), forse ance perce ci sotovaluta. Pero noi abiamo un saco ti potenzialita ance strategice. Comunque, come deto,e sempre un piacere seguire il sig. Dario Fabbri e Limes. PS: scusate l'italiano scrito. Saluti dal l'Albania.🙏
Tu sei veramente in gamba, Dott. Fabbri. Hai detto bene. Solo con la sofferenza, l'umilta', la perspicacia, la malizia e la saggezza se ne esce. Per fare questo, ci vuole gente davvero preparata, nei posti chiave del Governo e della politica. Soprattutto che conosca, davvero, la storia del suo Paese e quella delle Relazioni Internazionali e di Geopolitica.
Dario Fabbri, grazie perché sei diretto, perché conosci le cose concretamente. Queste sono le persone competenti di cui il nostro Paese ha bisogno. Che aspettano a chiamarlo.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!! PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Se non cogli l'abissale differenza etica e politica tra Barbero e Fabbri mi sa che non ne stai ricavando niente di buono: Barbero divulga la storia dal basso, la considera dal punto di vista delle classi subalterne, Fabbri è un guerrafondaio con una concezione della storia fatta solo di eventi e personaggi, già nel '700 era anacronistico.
@@laverdure mi sa che sei tu a non cogliere le analogie fra i due. E a non sapere, peraltro, che Barbero è stato invitato parecchie volte a conferenze di Limes
Fabbri lo dice in modo chiarissimo: l'italia non può sottrarsi ad avere un ruolo egemone nel Mediterraneo pena l'irrilevanza politico-economica. Questa concezione strategica era molto chiara ai politici della Prima Repubblica. Mentre i politici della seconda Repubblica, a partire da Prodi e Berlusconi, si sono rivelati un vero disastro in quasi tutti i campi in cui hanno operato. Fabbri richiama la nostra nazione a compiere uno scatto di orgoglio liberandosi dall'idea che un concetto di valorizzazione del nostro Paese sia in qualche modo riconducibile ad atteggiamenti anche vagamente neofascisti. Nell'attuale contesto politico il discorso di Fabbri è davvero audace ed avrà fatto suonare i campanelli a molti politici scaldasedie presenti nel Parlamento Italiano. Non mi stupirei se questo sia stato l'ultimo discorso di Fabbri sotto il marchio di Limes.
10'44" "L''Europa non esiste in quanto tale, esiste solo un forum europeo nel quale le nazioni perseguono i loro interessi". Grazie Dario Fabbri x la tua consueta lucidità e il realismo dal quale non smetto di imparare. 🙏 Una battuta ... chiedo una cortesia a te che ti sei già imposto nel dibattito pubblico per la tua autorevolezza: ripeti testualmente questa frase, a mo' di mantra, ogni volta che ti chiamano nei talkshow TV, perché se la dicesse qualche altro malcapitato ospite verrebbe accusato di lesa maestà e gratitudine a mamma UE e magari non lo invitano più ...
Analisi spietata ma razionale e lucida. Lei(per chi lo conosce avendone letto le opere) ricorda “fisiognomicamente” Oswald Splengler. Nella sostanza ha ragione :il nostro futuro è quello di Arlecchino; ciò che possiamo fare è scegliere il miglior padrone (o meglio far finta di essere amici di tutti, senza esserlo in fondo di nessuno: il lucido cinismo di Andreotti in politica estera). Purtroppo oggi oltre alla “taglia” ci manca(ma è solo colpa nostra) una classe politica all’altezza della situazione. L’attuale ministro degli Esteri è simbolo e metafora del declino della Nazione.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!! PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Una persona come FABBRI dovrebbe fare il MINISTRO DEGLI ESTERI!!! Spero in futuro possa dare il suo contributo alla Nazione da Ministro. Con tanti incompetenti degli ultimi decenni, una PERSONA COMPETENTE come FABBRI sarebbe l'ideale!!!
"Forse l'omicidio di Enrico Mattei fu il primo atto di terrorismo in Italia" Fanfani, 1986 Non per esaltare l'uso o la minaccia dell'uso della forza, ma pare che gli altri non si facciano tutti questi scrupoli. Come ebbe a dire un "comico" i giornali andrebbero letti orizzontalmente e non verticalmente... ovvero dalle conseguenze si possono leggere le cause (e i mandanti veri o presunti tali)... e magari agire di conseguenza o almeno restituire i "favori" in un'ottica di lungo periodo senza scatenare rappresaglie che alcuni, ben più consci socialmente non esiterebbero a mettere in atto. Per parafrasare un altro comico (senza virgolette): "... ma che, per caso, esistono i mandanti dei mandanti?"
Parlo da Albanese che a legami sia con la Turchia e con l'Italia. Per noi l'Italia e sempre stata un modello da segguire. Durante i anni del communismo la maggior parte delle persone vedevono l'Italia come un modello del "West". E vero che negli ultimi anni la Turchia e diventata la piu grande potenza in Albania grazie ai loro investimenti. Pero secondo me questo e dovuto al nostro fallimento di entrare nel Unione Europea al contrario delle altre nazioni Balcanice come la Bulgaria, Romania e Croazia. La maggior parte degli Albanesi non hanno fiducia in Erdoğan e ancora credono che l'Europa sia il futuro migliore per il nostro paese.
NON ESISTE L'UNIONE EUROPEA... NON È MAI ESISTITA PER VIA DELLA STORIA CULTURALE, E GUERRE, E FLUSSI DI IMMIGRAZIONI DA MILLENNI. QUESTO È QUELLI CHE I GOVERNATORI DA BRUSSEL, BELGIUM VOGLIONO ANCORA FARCI CREDERE. ERA STATO TUTTO PIANIFICATO GIÀ NEL 1943.
probabilmente neanche gli altri le conoscono, l'interesse italiano degli ultimi 30 anni e' puramente ECONOMICISTICO, e comunque fai fatica ad uscire da influenze straniere (come ad esempio quella tedesca) quando le piu' grandi aziende italiane (anche quelle statali o quotate in borsa) spostano la loro fiscalita' in Liechtenstein (e questo non e' colpa di di maio, ma lo e' MOLTISSIMO di berlusconi, e non solo)
@@francescoorlacchio4393 voi volete dare contro a di maio (io non sono il suo avvocato,chiedetelo a lui se conosce queste cose) ma personalmente non credo che abbia delle colpe in questo caso.
@@fabiostop100 non si tratta di incolpare Di Maio. La classe dirigente è sempre espressione della collettività che rappresenta, non il contrario. Uscendo dalla geopolitica ed entrando nella politica è comunque interessante notare che il M5S ad inizio legislatura era euroscettica e paventava l'uscita dall'UE. Guarda come stanno ora. Sul caso Regeni Di Maio ha detto addirittura, dopo l'ennesima ostruzione egiziana, "L'Europa intervenga". Questo è veramente inspiegabile
Mi sembra un'ottima analisi, per quel che può contare la mia opinione. Vorrei anche che, parlando delle caratteristiche italiane che impediscono di accettare una sofferenza in cambio di un futuro migliore, si parlasse dell'influenza della cultura cattolica, o, volendo essere più precisi, dell'ingerenza del Vaticano sulle scelte politico-economiche.
Per dirla alla Fabbri basta osservare quali paesi "scrivono la storia"la loro percezione di sè e la cifra antropologica delle loro popolazioni per comprendere che ancora oggi il mondo è governato dalla potenza.Giusto o sbagliato bello o brutto ....non è importante: così è.
Ottima analisi, andrebbe completata da una puntata che spieghi come il perseguimento di questa strategia è reso quasi impossibile dal livello di penetrazione che alcune potenze straniere (in primis Francia e Cina) hanno ormai raggiunto nelle alte sfere istituzionali.
Lei ha espresso in modo mirabile, ciò che io ho sempre pensato e predicato. Ci siamo dimenticati che ai loro tempi, Machiavelli e Guicciardini hanno esposto esattamente queste verità. Ahimè, credo che da un popolo tutto preso dal sacro rito dell'aperitivo non ci si possa attendere nulla di buono.
Infatti è finito benissimo il Macchia, vero? La genialità della cultura italiana è il sapersi sempre adattare e vincere anche quando si perde. Dopo secoli di guerre, massacri e distruzione, dopo aver visto imperi e regni nascere e crollare, come pensi di convincere la gente che "dobbiamo tornare a valere sul piano internazionale". La gente è stufa di morire nelle vostre guerre. Vogliamo pace. Punto. I giochetti geopolitici lasciali fare ai Turchi, che hanno la lira che si svaluta del 20% e i colpi di stato ogni 2 giorni.
l'Europa non esiste in quanto tale, esiste un forum europeo dove le nazioni perseguono i propri interessi. (Erano anni che aspettavo questa frase. L'Europa, almeno per me, finì l'anno in cui i Francesi, ridendo di noi, attaccarono la Libia. E noi gli demmo persino le basi per farlo).
Per questo l’Europa va riformata,da europeista sono cosciente di come questa EU sia un asilo di bambini capricciosi. Non penso che però abbandonarla sia la scelta giusta(anche volendo non potremmo permettercelo,la nostra economia non reggerebbe). Penso invece che vada tolto il veto alle nazioni a che vada creata una federazione europea,che guardi all’interesse dell’europa e quindi di riflesso ai singoli stati. Un Unione Federale Europea avrebbe tutte le carte in regola per esercitare una forte influenza economia e militare su tutto il mediterraneo e nordafrica,arginare la Turchia e pacificare i rapporti con la Russia. Sinceramente penso che questa sia la via migliore,come ha detto fabbri attuare una tattica tutta Italiana è quasi impossibile
Ricordo che un certo PdC non avrebbe voluto ma fu subito richiamato da un certo PdR e le piazze erano pronte a sollevarsi protestando contro l'amico del dittatore che massacra la povera gente...
@@simonebasso3286 E secondo lei perchè "tutti gli altri" (a partire dai nostri c.d. alleati americani, ma anche i russi, ecc. ecc.) non vogliono che noi lo si faccia? Esattamente, alla lettera, per quanto ha scritto lei. Peraltro, al "togliere il diritto di veto" ci stiamo arrivando, credo: non "direttamente", giusto per evitare le (solite) accuse di "Europa matrigna" ma per mezzo dell'UE a due (o più) velocità, laddove le motivazioni sono: 1. evitare di "far correre" inutilmente chi palesemente non ce la fa (non ci chiamiamo tutti Germania) 2. evitare che un partner all'1% blocchi le necessità del 99%: la "maggioranza" esiste per un motivo, se non la si usa si è destinati all'immobilismo, quindi alla morte (per inedia) Qualcuno dirà (o ha già detto) che la ragione (1) è la foglia di fico che porta alla (2), può essere. Personalmente mi ritengo "darwinista" e vedo tutte queste dinamiche in termini di sopravvivenza: separati non sopravviviamo (e siamo costretti alla sottomissione, ad es. agli USA, da 70-80 anni), assieme ce la caveremmo alla grande. Aggiungo che l'Italia ha tutti i numeri ed anche di più per essere nel gruppo di testa. Certo, però, dovremmo evitare il nostro solito modo di fare, ondivago, e rispondere alla semplice domanda "vogliamo sopravvivere, SI o NO?"... perchè, se è NO, non siamo messi tanto bene (come oggi, insomma).
L'atteggiamento chauvinista francese ha messo a dura prova anche un europeista come me. Nonostante ció non credo che un Italia isolata tra le braccia di Cina e Russia sia una alternativa, ma sarebbe solo il requiem. Dovremmo invece recuperare quel ruolo di potenza "cerniera" che ci ha permesso di guadagnare da ogni campo senza mai schierarci apertamente.
Analisi impietosa...onesta, usando un sinonimo.....Sarebbe interessante paragonare questo stato di cose attuale con ciò che era la nostra geopolitica all’inizio del novecento, fino al 8 settembre 1945. Grazie per la sua ottima interpretazione..
@Fleur Maudit già... Fortunatamente però ci sono anche commenti non banali e interessanti! E in fondo se il canale attira questi beceri vuol dire che sta diventando sempre più popolare - Un saluto
Direi che sarebbe il momento di rinfrescare questa analisi alla luce di quanto successo nell'ultimo anno: certezze crollate, opportunità che si aprono, fine dell'Idillio Franco Tedesco e crisi della Germania, affanno Turco Libico, economico e politico e il contrasto con Egitto e Grecia, cambio degli equilibri internazionali nell'area della Palestina e supporti Francese alla Grecia in funzione Anti Turca
Dopo anni di geopolitica avevo raggiunto le stesse conclusioni sulla condizione Italiana. Ottimo discorso, complesso ma schietto, anche se io ho meno fiducia nelle generazioni più giovani dopo aver visto fenomeni come Renzi o "le sardine" e preferirei iniziare a mettere in piedi un'immagine di serietà e affidabilità piuttosto che fare l'altalena dei bluff. Che tanto le bugie hanno le gambe corte. Un unico appunto sulla pedagogia, penso che oltre ad insegnare cosa sia veramente l'Europa dovremmo chiederci e insegnarci anche cosa è veramente l'Italia, cosa è ora, per quanto doloroso sarà, perché lì ce n'è tanta di sofferenza e di incoscienza.
Sono relativamente giovane, ma da anni ho capito che investire pesantemente in "deterrenza" mediterranea sarebbe un ottimo segnale per tutti ed un ottima tattica per la nostra economia.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!! PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Mi risulta che nessuno lo abbia mai fatto. Tecnicamente Limes HA una linea sovranista, in quanto riconosce i limiti che l'Italia ha, sia interni che imposti, ma auspica il superamento di essi, maggiore realismo e maggiore assertività in campo estero. Ma definirli sovranisti li fa sembrare associati ai partiti attuali di destra, cosa che non sono, soprattutto perché non basa tutto l'elettorato della Meloni per fare un emisfero cerebrale di Caracciolo o anche di Petroni. È sintomatico di come la destra italiana riesca a sporcare e svilire ogni concetto di cui si fa portatrice.
@@davideluciani1754 essere "sovranista" credo sia un aggettivo usato in Italia per definire la destra (vivo all'estero da 15 anni, sai cosa mi interessa al destra e la sinistra in Italia). Il mio era un commento per far presente che fare gli interessi di una nazione non è prerogativa della destra, ma l'obbiettivo di ogni Paese. Cosa che la sinistra (in Italia) non persegue con la scusa che è contro questo progetto europeo.
Mancano delle considerazioni fondamentali riguardo un altro aspetto IMPRESCINDIBILE della nostra strategia, ossia la presenza del VATICANO nel nostro Paese. In che modo possiamo usare, se possiamo, il nostro ruolo di sede del papa come strumento d'influenza nel mondo dato che specialmente in questi ultimi anni da un lato è cambiata completamente la geografia cardinalizia che dà maggiore peso al mondo non occidentale e dall'altro lato è iniziata una sorta di nuova guerra per le investiture tra papato e USA (che, inoltre, avranno probabilmente sempre più bisogno di appoggiarsi ala papato per esprimere il loro primato morale nel mondo)? Dott. FABBRI, in una nuova puntata può approfondire questo tema?
Potessimo toglierci dai piedi il Vaticano ! Non è più una opportunità (ammesso che lo sia mai stato). Questo Papa e questo clero operano in senso contrario ai nostri interessi nazionali, dobbiamo rendercene conto! Vedi la crisi migratoria e il sostegno della Chiesa ad un governo che in realtà è minoritario nel Paese.
Il fatto è che siamo già considerati la patria del cattolicesimo, ma questo non ci ha mai portato nessun vantaggio, anzi forse è anche per questo che molta gente emigra(va) in altri paesi cattolici, e si questo papa non ha mai supportato le nostre battaglie ma è rimasto ormai una arma politica verso l’elettorato italiano più anziano
@@sabinaviani7598 Lei non si rende conto che il bene è pervasivo, esattamente come l'egoismo. Fare del bene ai più deboli è un bene anche per il paese che lo attua. La pace non sarà mai la il risultato degli egoismi dei suoi attori.
Purtroppo, dal 1946, l'Italia, per scelta dei "PadriCostituenti", è di-fatto, una specie di "Feudo-Economico"/S.C.V. avente anche ingerenze sullo Stato-Laico del Paese.
Come sempre interessantissimo Dario. Resta un grande rammarico nel pensare che tutte le cose giustissime che hai detto rimarranno inattuate perché - oltre al fatto che non so quanta possibilità vi sia - non abbiamo certamente la volontà di farle.
Vorrei prima di tutto fare i complimenti a Dario Fabbri ed a tutte le persone che collaborano per la creazione del vostro mensile. Volevo fare una domanda, l’Italia sta decidendo con coscienza di non usare la tattica perché teme di incrinare ulteriormente il già difficile cammino europeo e cerca che sia l’Europa a muoversi per il bene dei suoi membri, o solamente per mancanza di visone geopolitica della nostra classe dirigenziale? Grazie mille e complimenti
Il cammino europeo è una bugia. È propaganda. Lo dice fabbri stesso in questo video 'vedere finalmente l europa come un' arena'.. Ma ti pare, a logica, che popoli che si sono ammazzati per secoli magicamente dopo un conflitto niente meno, inizino ad amarsi.. Piú che cambio di traiettoria sarebbe un proiettile che si ferma a mezz'aria e torna indietro, alquanto improbabile sul piano logico.
@@l9001-x1r è verissimo quello che dici, però da quando abbiamo iniziato il cammino europeo tutte queste guerre non ci sono più, è stato possibile diffondere il modello democratico-sociale europeo anche ad altri paesi (soprattutto quello dell’est, aiutandoli almeno teoricamente a sganciarsi dalle imposizioni russe)- e sopratutto se questo cammino sarà portato a termine con una creazione magari di uno stato federato d’Europa, questo tornerà ad essere il polo economico, politico e militare del mondo, ed indirettamente quindi anche la nostra nazione crescerà d’importanza. Naturalmente questo è solo una mia idea.
Infatti c'è un passaggio che non capisco: se anche l'Italia dovesse (e allo stato attuale aggiungerei con grande fatica) riuscire a ritagliarsi la sua piccola sfera di influenza fra Libia Albania e Croazia, che vantaggi ne trarrebbe? Voglio dire che al massimo noi possiamo aspirare ad avere influenza su territori marginali dal punto di vista geopolitico e contemporaneamente vorremmo sfidare nazioni più solide come Francia e Germania? E cosa succederebbe di così drammatico se invece ci accostassimo ancora di più ad una delle due potenze europee? Voglio dire se invece che essere controllati/ guidati dagli statunitensi fossimo guidati dai francesi o dai tedeschi?
@@giovanninicoletti7713 sisì certo, lo ha spiegato e capisco in generale che abbia senso. Ma forse dovremmo decidere come paese le nostre priorità: io sono giovane (faccio l'università) eppure la mia prima preoccupazione non è fare in modo che l'Italia sia in grado di influenzare la geopolitica mondiale, ma è quella di vivere al meglio la mia vita, nelle condizioni migliori possibili. Ed è questo che voglio che il mio governo raggiunga. Quindi no, non sono disposto a soffrire, ad andare in guerra per aumentare il prestigio della nazione, a meno che non ci sia una concreta minaccia esterna che metta in pericolo il mio stile di vita. Fatta questa premessa, perché dovrei fuggire a tutti i costi dalla prospettiva di diventare alleati (o meglio di entrare nella sfera di influenza) di Francia o Germania?
Carissimi amici, perché non costituite un partito politico, così da poter declinare la tattica in programma? Perché alla domanda: "che fare?" se ne aggiunge una identica, quasi come se una metaoperazione premesse di necessità. Orbene, non c'è altra metaoperazione possibile se non l'ingresso in politica, perché nessuno degli attuali perseguirebbe una tale tattica. Che dire: Dario Fabbri è il nostro Oracolo di Delfi. Complimenti alla redazione di Limes, per quello che state facendo!
@@schematism purtroppo non è così. Costoro detengono ancora una salda "egemonia morale" che consente loro di provare di legittimità chiunque sia passibile di tali accuse.
Perchè, realisticamente parlando, non si può cambiare niente. 40 anni fa bisognava avere la pronoia e attuare misure che non sono state applicate, adesso è tardi
@@alessandropaleologo1534, comunque, c'è da dire che l'attuale situazione politica l'hanno voluta gli italiano, siccome nessuno li ha obbligati a votare i 5 Stelle. Posso ancora capire gli interessi dei rappresentanti dell'imprenditoria o della finanza, che sono portati a votare le politiche liberiste di Forza Italia e PD, ma votare qualcuno che promette di garantirti un reddito, solo perché sei un cittadino, è qualcosa che non riesco proprio a comprendere. Quindi, sebbene la situazione sia drammatica, si può cercare almeno di evitare di peggiorarla.
Io sono assolutamente un novizio di geopolitica e vi ringrazio sinceramente per questa serie di video che trovo davvero istruttiva, ma non riesco a comprendere un concetto che spesso viene ripetuto e mi farebbe piacere se uscisse un video che chiarisse questa tematica: come mai l'europa non solo non esiste, ma non sarebbe nei nostri interessi? In futuro potrà mai esserlo? Essendo giovane e forse più esposto attraverso i vari social all'interazione con altri giovani europei, faccio fatica a pensare loro come rivali e anzi mi piacerebbe collaborarci per aumentare l'influenza dell'europa nel mondo senza dover rimanere sudditi degli stati uniti che nella mia breve esistenza non ho mai percepito come punto di riferimento.
Come te sono giovane, mi interesso di geopolitica da poco più di un anno e anche io all'inizio ho fatto fatica a comprendere i motivi di questa visione. È un discorso molto complesso e non ho la presunzione di riuscire ad esaurirlo in un commento su RUclips, posso dirti che sono arrivato a comprenderne le ragioni (che azzarderei a dire essere di natura storico-fisiologica) man mano che mi addentravo nelle varie tematiche geopolitiche, con il tempo il puzzle si completa.
@@matTop00 sarebbe davvero interessante un approfondimento su questa tematica da parte di dario fabbri, peccato che non credo leggerà mai questo commento 😭
In altri interventi, soprattutto Lucio Caracciolo dice che il problema della UE è che si è cominciato a costruirla partendo dal mercato unico e dalla finanza, con l'illusione che questo avrebbe portato inevitabilmente a costruire una nazione europea. Mentre le basi per sentirsi parte di una comunità sono tutt'altre
Un altro tema essenziale che credo vada assolutamente approfondito è la necessità urgente di RIFORMARE il nostro SISTEMA ISTITUZIONALE (istituzioni politiche, burocrazia e tecnocrazia) in funzione della rapidità delle scelte strategiche e geopolitiche. Quindi anche il problema delle regioni, che andrebbero eliminate o quantomeno fortemente ridimensionate, dato che stanno assumendo sempre di più un pericoloso potenziale di disgregazione del Paese
Oltre che molto preparato e competente hai anche quell'acume che manca alla nostra classe politica tutta. Peccato questi video sarebbero una ottima lezione per la nostra presunta classe dirigente.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!! PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
EDIT: volevo ringraziare tutti quelli che hanno usato un po del loro tempo per commentare quello che ho detto, sono idee non banali che secondo me riflettono i vari sentimenti della società italiana oggi molto bene, che io sia a favore o contro. Soprattutto c'è una marcata civiltà che manca in altre comment sections su argomenti altrettanto controversi, quindi kudos a tutti. Quando parli di svecchiare la popolazione che intendi? Perché hai detto che La forza strategica del nostro paese è la sua omogeneità etnica: tanti immigrati da svecchiare il paese e non ci sarà piu nemmeno quella, figuriamoci a convincerli ad omologarsi, non siamo paese di assimilazione, tra un po nemmeno di integrazione. Correggimi se sbaglio, quando tu dici svecchiare la popolazione, io penso a un concetto semplice: fermare il brain drain. Evitare che tutti i laureati e ricercatori ed economisti e personale qualificato lasci il paese perché semplicemente non ci puo sopravvivere dentro. Reali politiche sulla famiglia, tipo il nido gratis o garantito, la maternità etc etc. E grande investimento sull automazione, piu che svecchiare la produttività, renderla inossidabile, creando tra l altro lavori per quelle persone competenti che altrimenti lascerebbero il paese. Sono curioso di sentire opinioni
Nella mia classe d’università (molti vicini alla laurea) il 90% vuole andare via dall’Italia. Indipendentemente dal fatto che ci si riesca o meno questo la dice lunga sulla situazione
@@SeikenExcalibur015 assolutamente, ma perchè ormai si è creata una subcultura di gente che si crede molto edgy perché dice che andrà all'estero. Anche se almeno da quello che ho visto io la parte edgy è ancora minoritaria rispetto a quella per necessità, al ricercatore di biotech che non trova lavoro in laboratori antiquati o non riesce a mettere su la sua startup per via di pizzo/tasse & burocrazia. Quindi rimuovendo almeno alcuni ostacoli la situazione potrebbe mutarsi in un empasse positivo
Sull'immigrazione hai perfettamente ragione: l'integrazione è fallita in Francia, Germania, UK, Svezia ecc... Anche sul resto hai ragione ma per fare quello sono necessarie riforme importanti e lotta alla mafia.
Senza una ripresa delle nascite non ci sarà mai alcuna ripresa dell'Italia. Gli immigrati sono già 5 milioni e non è con loro che si risolve il problema demografico.
Io direi avere un Obbiettivo di corto medio e lungo termine, una popolazione vecchia si lascia andare si spenge pian piano una giovane ha voglia di operare anche sbagliando. Operare o fare costa troppo in Italia e allora si resta fermi con la schiena al muro. L Italia a bisogno di una sana disciplina e rilettura per sconfiggere i suoi demoni interiori. Grande Dario hai colto nel segno ci vuole pedagogia
Consiglio maggiore prudenza nell'esprimere giudizi sull'Europa. Come si vede dai commenti, ci sono tante menti deboli che confondono l'interesse nazionale con il nazionalismo, l'inadeguatezza europea con l'italexit, ... L'Italia DEVE riprendere il controllo dell'estero vicino e deve cercare di essere meno germano-dipendente ma questo non significa abbandonare il club europeo, sarebbe CONTRO IL NOSTRO INTERESSE NAZIONALE.
Bellissimo intervento. Il problema dell'Italia? Lo si ravvisa in certi commenti sotto questo video, in cui alcuni non riescono ad immaginare l'Italia fuori dall'influenza altrui e subito pensano a scenari catastrofici. Una mentalità autorazzista ed esterofila che innerva la nostra classe politica.
Vero, ho visto molti commenti che fanno rabbrividire nella non conoscenza di geopolitica, comunque, dato che non siamo potenti quanto una america o una cina, dobbiamo comunque trovare un giusto conpromesso, non possiamo essere soli altrimenti ci soffochiamo con le nostre stesse mani
@@leononpervenuto il fatto è che siamo oggi soli. L'UE è solo un quarto reich e nel Mediterraneo francesi e turchi ci passano sopra. OGGI dobbiamo tornare ad essere consapevoli di noi stessi.
@@MatteoBrandi per me non è l’UE che ci impedisce di avere influenza in libia o nei balcani, siamo noi stessi, come dici anche tu, ad autolimitarci nei nostri potenziali, gli altri stati d’europa fanno quello che noi non facciamo da anni, difendere i propri interessi, se dobbiamo dare una colpa alla pessima situazione geopolitica italiana dovremo solo guardarci allo specchio
@@MatteoBrandi senza ue é peggio, ancora più schiavi e colonia usa. A me non piace l' ue, ma noi ci dobbiamo far valere giocando su diversi tavoli. Fuori dall' ue siamo irrilevanti con Russia, Cina e ancora più colonia degli usa (oltre che mai ci farebbero uscire Francia e Germania). Parigi e Berlino la pensano diversamente sull' Europa, Berlino vuole una Europa tedesca o mitteleuropa in cui rientriamo anche noi, mentre Parigi una Europa francese con i principali paesi del Mediterraneo. Mai la Germania ci farebbe uscire dall' ue perché a parte che tutto il nord Italia vive nella sua sfera di influenza geoeconomica, lei con il Recovery vuole ancora di più legarci. Stessa cosa per la Francia che vuole che noi firmiamo il trattato del Quirinale e ci vuole nella sua sfera di influenza definitivamente (siamo legati a Parigi con le banche e finanziariamente). Noi dobbiamo non uscire dall' ue (sarebbe peggio), manco avere un europeismo acritico, ma giocare con Spagna, Portogallo e altri paesi del sud come la Grecia per far avanzare i nostri interessi. Giocare con la Francia per frenare l' egemonia tedesca e l' austerity e allo stesso modo giocare con la Germania per frenare la politica estera aggressiva francese e stabilizzare la Libia
Allo stesso modo Parigi e Berlino ci servono anche per non lasciarci troppo coinvolgere contro la Russia e la Cina, visto che gli usa hanno la mentalità di fare la guerra fredda e noi abbiamo interessi con la Russia oltre che una vicinanza culturale e storica
Analisi impietosa e impeccabile. Penso che però sia giusto notare il contesto Europeo. Per prima cosa, il nostro paese non è l'unico in Europa a vivere in questa bolla di inerzia post-storica. Tutti i paesi benestanti e piccoli per dimensioni e/o popolazione vivono giocoforza una situazione simile di bonaria non-politica estera: penso al Benelux, ai paesi scandinavi, all'Irlanda, all'Austria, alla Repubblica Ceca, la Slovenia. Non hanno molte alternative: le loro popolazione sono simili alla nostra. Ci sono poi i paesi più avvezzi alla "sofferenza" ma giocoforza limitati nelle proprie aspirazioni dalle proprie dimensioni (demo-economche) Albania, il gruppo Visegrad, i paesi ex-iugoslavi, Romania, Bulgaria, i paesi baltici (che aspirerebbero ad emulare la condizione post-storica dei loro equivalenti sul Mare del Nord). Osano di più, ma possono molto meno. Il ché ci porta ai paesi direttamente confrontabili con noi. - La Spagna vive ancora nella storia. Le sue problematiche interne, il recente passato franchista e Gibilterra le impediscono di slittare troppo velocemente nell'inerzia. Ma anche essa è limitata a livello demo-economico e aspirerebbe ad uscire dalla storia, avvicinandosi all'idealtipo del paese occidentale - La Gran Bretagna segue come sempre il suo cammino. Non rinuncia alla sua potenza (sebbene persegua il ricordo di qualcosa che è stato), ma è anche essa ancella dell'America, benché non più parte dello stesso impero europeo come i paesi del continente. - la Germania come noi ha una popolazione inerte. È una potenza che non vorrebbe essere tale, e che si interpreta in termini strettamente economicistici (come noi). Prende riluttantemente il ruolo di potenza solo quando deve, per garantire le condizioni dello status quo (Minsk, accordo sul nucleare iraniano) - la Francia, pur avendo una popolazione che si pensa fuori dalla storia (cfr. I mai assorbiti shock per gli attentati degli anni scorsi, i Gilet gialli, i frequenti scioperi) ha tuttavia le istituzioni e l'esecutivo saldamente ancorate alla realtà, grazie all'impronta lasciata da De Gaulle. Non è suddita nell'impero (ma socio di minoranza) e persegue i suoi interessi perché ha la capacità di farlo a livello politico-esecutivo. Fondamentalmente, l'unico paese davvero paragonabile a noi, che abbia una chiara visione di sé e una politica estera degna di questo nome è la Francia (più per rendita che per merito). In ultima analisi, credo che il nostro difetto fondamentale sia quello di non avere un esecutivo forte come quello francese. Che riesca a coniugare potenza e libertà democratiche.
L'Italia non è tutto ciò che potrebbe essere dal punto di vista di una potenza con strategie e tattiche geo-politiche proprie in quanto non può esserlo : teoricamente basterebbero riforme costituzionali veramente serie ( come ad esempio l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e l'abolizione dell'art 75 della Costituzione ) ma in qualche modo noi siamo vincolati al trattato di pace svoltosi a Parigi del 1947, la nostra costituzione è entrata in vigore dal gennaio 1948 in successione a tale trattato, basti pensare che al popolo italiano ( credo sia l'unico in Europa) è vietato decidere tramite referendum sui trattati internazionali : art. 75 della nostra ( democratica!?!?) Costituzione...............
@@maurocapitanio4121 del resto, nel periodo della guerra fredda, tale vincolo ha avuto un suo scopo. Non era prudente (per usare un eufemismo) affidare questioni internazionali come l'allineamento atlantico dell'Italia (paese con un fortissimo partito comunista) al sentimento popolare. Ed è, a mio avviso, tutt'ora prudente che sia così.
Nella prima puntata hai detto una cosa sacrosanta, noi abbiamo una posizione strategica che se volessimo ci permetterebbe di controllare tutto il commercio nel mediterraneo, invece il mediterraneo lo vediamo come una minaccia
Il commercio del mediterraneo è praticamente INESISTENTE, non per nulla i porti italiani sono quasi deserti..la finite di sparare m***e che di economia non capite nulla?
@@stefanocaliendo2287 No...Stefano..parlavo a livello internazionale. Il numero di navi che passa dal mediterraneo e dall'Italia è INFIMA e lo sarà sempre. Il mediterraneo non conta piu nulla a livello commerciale dal 1500, da quando Bartolomeo Dias ha scoperto come circumnavigare l'Africa...svejate...I traffici passano da Olanda e Francia, è più comodo ed economico dal punto di vista logistico. Le alpi e appennini impediscono il trasporto attraverso la penisola. Da noi arriva solo il traffico locale o per il consumo INTERNO.
@@freedomordeath89 il commercio tra l'Italia e le nazioni dei balcani occidentali, quelle che affacciano sull'adriatico (e anche la grecia), avviene soprattutto per via marittima.
@@stefanocaliendo2287 Si ma è insignificante a livello economico, sono briciole se comparate con l'esportazione verso la francia e la germania. Se vieni qui al nord e parli con le imprese, scoprirai che nessuno può fare a meno di quel mercato. Se invece chiedi chi esporta nel mediterraneo, farai fatica a trovarne. E le navi del canale di suez, per tua informazione, PASSANO NELLE ACQUE INTERNAZIONALI e navigano fino all'OLANDA/FRANCIA. Pochissime vanno in Italia. Ora, cosa staresti insinuando? Vuoi oCCUPARE le acque internazionali etassare le navi che passano? Buona fortuna amico ahahaah ti metteresti contro l'intero pianeta in 5 secondi.
Non è così. I tecnici forniscono i dati, i politici operano le scelte decisionali. Son due piani diversi. Se vuoi uno come Fabbri al governo avresti un governo tecnico come quello di Monti.
Con l'uscita di Italia Viva dal Governo nella storia della Repubblica, non c'è mai stata, neppure con la vittoria dell'Ulivo nel 1996, una maggioranza di governo così poco aperta ad una visione atlantista, in particolare anti americana. Nel 1999, con premier D'Alema, l'Italia partecipò attivamente all'Operazione Allied Force , senza dirlo, si bombardava ma ai cittadini non si doveva dire. Grazie per l'interessante contributo
Grande Dario, sempre più incisivo. Unico spazio di miglioramento in questi video forse potrebbe essere guardare di più la telecamera, ma davvero sono dettagli che scompaiono per quanto mi riguarda di fronte alla competenza e all'incisività del discorso
Mi piace, tuttavia mi chiedo come si possa bluffare con una potenza che ha le forze armate all'interno del nostro paese; è innervata nei nostri servizi segreti e letteralmente filtra e registra le comunicazioni di qualunque fonte in qualunque parte di Italia, Europa, mondo. Non si deve partire con l'idea di bluffare ma con l'idea di tradire.
Meh, i nostri servizi segreti sono tra i migliori del mondo, se si volesse si potrebbero utilizzare anche per questa necessità, il problema è che nessuno ne ha un interesse immediato, fondamentale nella politica italiana
Sicuramente.Vedo anche un altro intralcio al ritorno dell'Italia ad una dimensione più storicistica,come sostanzialmente auspicato da Fabbri e altri analisti di LIMES:onestamente possiamo solo sognare un presidente del consiglio che annunci un programma contenente categorie quali percezione di sé,controllo dell'estero vicino oppure proiezione storica dell'Italia nello scenario mondiale (sia pure commisurata alla nostra modesta caratura come soggetto geopolitico). Tale programma sarebbe inoltre velleitario se non supportato da un utilizzo della marina militare e dell'esercito....Apriti cielo ! Se vedi l'intervista di Caracciolo al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini comprenderai il mio scetticismo....
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!! PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Mi pare che @Dario Fabbri parli della Francia solo come "avversario" dell'Italia in Libia. La Francia ha una presenza enorme nella nostra economia, è uno dei paesi dove le nostre imprese sono maggiormente presenti, è il paese col quale abbiamo in assoluto maggiori legami culturali e, cosa non trascurabile, è la principale potenza militare dell'UE
Sempre contenuti di alto livello, un piacere. Su una cosa però non sono assolutamente d'accordo, le differenze culturali nel nostro paese ci sono eccome... tra una zona e l'altra del paese, parlo di senso civico, approccio alla vita sociale e lavorativa con più o meno visione a medio lungo termine, organizzazione e metodo etc.. molto più di quanto possa esserci tra il nord e sud della Francia, della Germania e di altri paesi. Questi aspetti sono cruciali nello sviluppo del paese, e si collega al tema della "pedagogia" (importanza dell'educazione civica ad esempio) e di come sia il pilastro , debole per il momento, di uno sviluppo omogeneo a livello paese.
Il petrolio di questo secolo è avere una popolazione altamente sviluppata, per fare ciò un certo grado di ricchezza è necessario. L'Italia fallita con le pezze al culo non diventerebbe uno stato più potente diventerebbe una sorta di repubblica ex comunista tipo Ucraina o Romania, con una popolazione che emigrerebbe ancora di più anche se per ignoranza e poverta facesse più figli. Al giorno d'oggi è importante esserci nella ricerca: medica, genetica, spaziale, delle IA, oceanica. Tutte cose che un paese di pezzenti non può fare, cosa che diventeremmo immediatamente se noi mollassimo la Germania o la Germania mollasse noi. Come dovrebbe utilizzare l'italia questa enorme mole di giovani poveri ed indottrinati armati di baionetta? manco in medioriente usano piu le baionette, si fanno gli sgambetti a vicenda con i droni! Non ci servono giovani boots-on-the-ground, ci servono programmatori e scienziati, anche quaranta-cinquantenni
@@davideluciani1754 mi sa che il problema maggiore non è la classe dirigente eletta, ma la classe dirigente di carriera: generali, giudici, funzionari dei ministeri e della PA: gente sbagliata in quei posti fa danni per 40 anni! ma i non adetti ai lavori non ne sanno nulla fino a quando questi vanno in pensione e fondano "i Forconi" oppure diventano responsabili dell emergenza covid nella regione calabria. Una bella riforma della pubblica amministrazione ci vorrebbe, anche se i tempi di turnover ce ne farebbero apprezzare i cambiamenti dopo decenni. la domanda diventa: come far smettere i partiti (cambia poco quali) di litigare sul nulla? perchè per fare unca cosa del genere servirebbero i 2/3 del parlamento.
Bellissimo video, angosciante circa la possibilità di riuscita delle strategie da te elencate, considerato il livello molto basso della classe politica a cui sarebbe affidato questo incarico. In poche parole siamo del tutto incompetenti .
Interessantissimo, Ne stavo parlando propio oggi gli italiani sono piu' simili agli arabi del nord africa rispetto ai tedeschi o inglesi nel senso di popoli mediterraneii...cosi' come I tunisini sono piu' simili agli Italiani piuttosto che ai Sauditi... bisogna collaborare coi governi vicini a noi magari rischiando piuttosto che firmare contratti da schiavi con la Germania per esempio...si impara molto con questo canale approfondimento serio e semplice
Uno stato per essere credibile , in primis deve controllare il suo territorio e i suoi confini e dopo può proiettarsi verso l'esterno .Ditemi se tutto questo è avvenuto .
La strategia esiste di per per sé, ma la classe politica gioca un ruolo fondamentale in tutto questo, avere Conte e Di Maio, non è come avere Craxi e Andreotti. Per non parlare dell'uso della forza militare che ormai, da colonia in una fase post-storica, non consideriamo affatto come strumento di potenza, anzi la temiamo.
Il binomio Craxi-Andreotti ha rappresentato l'inizio del declino economico e politico dell'Italia(debito pubblico, rapporto stato mafia, corruzione dilagante). Mi compiaccio sempre quando vedo invocare l'uso della forza, chissà se un giorno qualche potenza userà la forza contro l'Italia se ne sarai così felice?
@@andreab2114 la Germania persegue quello che è bene per la Germania, andando costantemente contro i parametri europei. L'Italia fa costantemente di tutto per affondare nelle sabbie mobili delle assurde regole UE.
@@francescociuchi5643 Ma non diciamo stronzate per favore. Questa ridicola germanofobia è diventata una malattia. OVVIO che la Germania persegua i suoi interessi, come fa ogni paese. Ciò detto, la Germania ha bisogno che l'Italia, o meglo il nord, non coli a picco e questo spiega il perchè di iniziative come il recovery fund. Quanto ai parametri, spero non si riferisca all'eccessivo surplus commerciale della Germania, perché non viola alcun trattato e anzi è un indicatore di efficienza del sistema economico. Quando gli italiani capiranno che i nostri problemi sono tutti endogeni e non dipendono né da UE, nè da Germania o Francia sarà sempre troppo tardi.
@@andreab2114 sono problemi endogeni appunto perché non ci mobilitiamo per far valere i nostri interessi, giusto imitare la germania, ma nella sua indipendenza, come dovremo essere noi, comunque l’italia è sempre stata in bilico tra francofobia e germanofobia, la prima e la secondo guerra mondiale la mostrano molto chiaramente
@@leononpervenuto I nostri interessi? E quali sarebbero, fare debito come se non ci fosse un domani? Stampare soldi per erodere i risparmi degli italiani? Né la Francia, né tantomeno la Germania hanno alcun interesse in un declino italiano. I problemi endogeni sono altri: sistema giudiziario inefficiente, corruzione, burocrazia soffocante, regole incerte, ignoranza della popolazione. Tutto questo nulla ha che vedere né con la Francia né con la Germania. L'UE fa anche troppo i nostri interessi. Se fossi un olandese chiederei lo stop del quantitative easing e non darei un centesimo ad un paese come l'Italia.
@@robertoorsi3203 I ricchi fanno i figli. Brutti ceffi come i genitori, ma li fanno. Piuttosto guardati l'andamento della natalita' comparandolo con l'andamento del Pil.
Rivedo questo video dopo aver ascoltato le interviste di Caracciolo al Ministro della Difesa Guerini e all'Ammiraglio Cavo Dragone. Direi che la sponda balcanica e quella africana saranno, nel migliore dei casi,terreno di sereno confronto.....:):)
L' Italia per fare tutto questo che hai spiegato nel video ( che sarebbe da mandare in prima serata 7 giorni su 7 e da fare vedere in parlamento prima di ogni seduta) dovrebbe riscoprire un senso di unità nazionale che non ha mai avuto (ci sentiamo tutti fratelli e sorelle solo quando gioca la nazionale di calcio ). Senza questo elemento unificante la popolazione non è in grado di muoversi a questi livelli in geopolitica o meglio non sarebbe disposta a soffrire per raggiungere degli obbiettivi di cui ne beneficia tutta la nazione proprio perchè a livello mentale non riesce a proiettarsi all' esterno dei confini nazionali come un paese unito. Abbiamo un paese in cui ogni regione pensa per sè. Ogni cittadino pensa solo al suo orto ed è invidioso del vicino, per l' italiano il rivale è il fratello del sud o del nord. In poche parole una nazione unita solo sulla carta ma nella pratica no. Non dimentichiamo la vicenda dei pescatori siciliani sequestrati dalle motovedette libiche (regalate dall' Italia) la situazione del loro rilascio è stata umiliante e ancora poco chiaro la dinamica della risoluzione di questa vicenda. Una nazione unita e salda avrebbe preteso che lo stato andasse a liberare i suoi cittadini anche con la forza ed entro pochi giorni. Immaginare di competere con turchi e francesi è a dir poco utopistico. Ormai quando si tratta di confrontarci con altre nazioni rivali subiamo una disfatta in stile Caporetto periodicamente...
Grande Fabbri ha chiarito benissimo e sono pienamente d'accordo sulla tatttica e la strategia se vogliamo contare qualcosa in Europa e nel mondo,il fatto pedagogico è importantissimo ma dobbiamo cambiare coloro che fanno le leggi perché altrimenti non andiamo da nessuna parte.
Sicuramente la mentalità vecchia dell'Italia non aiuta (paghiamo 300 mld di pensioni e la spesa corrente dello stato è ca 600 mld - un bel macigno su qualunque stratega internazionale). I giovani hanno ormai acquisito una mentalità cosmopolita, che ripudia guerra e nazionalismi. Se parliamo della classe politica questa non ha nessuna visione geopolitica secondo me (forse da questo punto era più lucido Berlusconi con i suoi balletti tra Putin e Gheddafi) , sono troppi i problemi interni. Se si riuscisse a ridurre il problema principale che è quello dell'economia (aka pensioni) forse si potrebbe fare qualcosa per prenderci il nostro posto nel mediterraneo che vede nelle coste ioniche e quelle libiche-tunisine il suo più naturale sbocco. Sul piano della pedagogia l'Italia deve riuscire a riacquisire quel sano nazionalismo risorgimentale (sostituita dall'epica partigiana antifascista - che ve lo dico secondo me ci ha fottuto come coscienza nazionale), che ci ha aiutato tanto nei primi anni di unità nazionale.
L'unica cosa buona dei governi Berlusconi fu la politica estera. Anche sul resto non posso che essere d'accordo, purtroppo. Sarebbe necessario, ed è ottenibile sia dentro l'euro che fuori dall'euro, solo con strumenti diversi, dirottare risorse reali dai consumi privati per interposto stato (pensioni su tutti, ma anche incentivi e sussidi di vario tipo che alimentano un parastato zavorra), che peraltro non hanno effetti redistributivi concreti, solo distorsivi, verso infrastrutture, ricerca e sviluppo, istruzione, natalità e espansione della sfera d'influenza economica e politica. Purtroppo la stessa anzianità della nazione rema in senso contrario, verso una cupio dissolvi che prima o poi dovrà deflagrare pienamente.
Sei sicuro ce paghia mo 300 miliardi di pensioni?il bilancio inps è di 360 miliardi circa ,di questi circa180 sono pensioni di coloro che hanno pagato i contributi e che in bella parte ritornano allo stato attraverso le tasse,il resto sono flussi assistenziali:indennità di gravidanza,cassa i ntegrazione, invalidità, pensioni minime di chi non ha fatto versamenti e dovrebbero essere chiamate assegno sociale.
@@giuseppecorongiu3750 li chiami come vuole, ma sono troppi soldi buttati nel cesso. In un sistema a ripartizione aver pagato i contributi è ininfluente, i loro contributi sono finiti dritti in tasca ai pensionati del passato. In ogni caso si tratta dell'unica voce del bilancio pubblico aggredibile, l'unica fuori scala se paragonata ad altri paesi.
È proprio quello che vogliono i ns politici mettere la gente una categoria contro l'altra,proprio questo tuo modo grossolano di pensare, di non ragionamento.Che fai togli le pensioni a tutti? Alle metà dei pensionati. Lo sai che fino alla metà degli anni settanta il debito dello stato sul pil era poco al di sopra di quello di Francia e Germania (58% contro 52%) sai cosa è successo a metà degli anni settanta? Te lo dico io :Sono state istituite le regioni.da allora lo stat spende una media di 30 miliardi all'anno solo per farle vivere (senza contare sanità trasporti locali,scuola).moltiplica 30 x i 45 anni passati fa1350. Sottrai ai 2600 miliardi del debito attuale 1350 e sai dove sta il problema. Le regioni sono la pietra al collo che ci siamo messi da soli e che ci sta portando alla rovina.Altro le pension i di chi ha lavorato e pagato contributi per 41 anni altre alle tasse per mantenere uno come te
@@giuseppecorongiu3750 ripeto, la spesa pensionistica è il 17% del pil, dati ocse, quando tutti gli altri paesi paragonabili all'italia spendono tra il 7 e il 12%. I consumi privati su pil sono più alti rispetto agli altri paesi. La spesa pubblica vera, cioè quello che lo stato spende per sé, per far funzionare i ministeri, gli uffici comunali, le forze di polizia, l'esercito, è due o tre punti di pil in meno rispetto ai paesi comparabili, gli investimenti sono zero. C'è poco da fare, tassiamo tanto, male, per spendere poco per far funzionare i servizi pubblici e progettare il futuro, e redistribuire (malissimo) tanto. I 30 miliardi l'anno per le regioni dove li ha tirati fuori? Mi da qualche dato in più? Sono 1,5 miliardi per regione in media, mi sembra tanto, ma è possibile, tra parlamenti regionali, indennità e macchina burocratica regionale (regioni che io abolirei, infatti).
Tutto molto interessante. Ma mi sorgono alcune domande: perseguire una politica di potenza per ottenere cosa? Una rinascita economica e industriale? Sfere di influenza economico/politico/militari? Un espansionismo territoriale??? E poi, cosa si intende per "costo" che una societa dovrebbe sostenere per affermare una tale politica? Tagliare il cordone ombelicale con l'Europa continentale puo essere un'opzione ma la ricerca di "altri mercati" mi pare un po velleitaria. E dove/come generare le risorse per attuare i "costi" di tali scelte strategiche? Grazie per il dibattito.
A parte la rinascita economica e industriale, noi dobbiamo controllare la Libia per una questione di sopravvivenza. Dobbiamo controllarla e tentare di frenare l' espansionismo turco. Non dobbiamo entrare definitivamente nella sfera di influenza geopolitica della Germania o della Francia. Variare il mercato e non legarci così strettamente a Berlino (neanche tagliare i ponti), cosa che ovviamente la Germania non vuole, ma anzi lei ci vuole legare ancora di più
Fabbri ( in estrema sintesi )indica i limiti in cui ci relega la visione puramente economicistica della società umana: per noi la "storia" non esiste più)presente e futuro ai nostri occhi appaiono declinati in termini di convenienza economica da tradurre obbligatoriamente in benessere.Tutto è regolato da quelle potenze economiche e finanziarie che sono i motori della società, i veri protagonisti degli eventi su scala mondiale. In breve viviamo una epoca post storica,in quanto la nostra storia è sostanzialmente ferma al primo dopoguerra.Questo punto è essenziale. Il problema è che la "storia" non si è fermata: alcuni paesi la stanno scrivendo e se ci limitiamo a guardare...costoro scriveranno anche la nostra. E dovremo accettarla tacendo. Comunque ti rimando a numerosi interventi su Limes/Mappamundi dedicati ai concetti di percezione di sé e di protagonismo storico che sono fortemente radicati proprio in quei paesi che ai giorni nostri "fanno" la storia. USA,Russia,Cina,Iran,Turchia...e sia pure su scala ben più modesta Francia e Inghilterra.
Da Albanese (Laureato in Italia in IR) posso dire che la Turchia non domina l'Albania, piuttosto ha riempito uno spazio vuoto lasciato dall'Italia (sempre considerato fratello maggiore) e dall'insicurezza USA dell'era Trump, comimciata con Obama. Mi dispiace per l'Italia che vede l'Albania come un piccolo paesino del terzo mondo, ma abbiamo grandissimo potenziale geopolitico regionale. Se non si parte dalla politica regionale non si può fare quella mediterranea, oppure mondiale. l'Italia deve "strappare" la Croazia e Montenegro all'influenza Teutonica, la Grecia alla Russia (ex area di controllo della Repubblica Veneta) creare instituzioni trasversali ed efficaci. Lanciando la collaborazione economica e commerciale tramite ferrovie e porti dalla sponda dello Jonio cosiché in 10/20 anni il sud riconosca un boom economico stile anni '60.
L'unione europea all'interno funziona con la logica regionale, (vedi gruppo Visegrad, paesi Baltici e il Benelux).
Italia gode di un enorme patrimonio culturale anche in Romania che è totalmente inesplorato.
Grazie per questa testimonianza, spero la leggano in tanti. L'Albania storicamente il nostro alleato di ferro per eccellenza, siamo stati capaci di perderlo per totale insipienza di governanti ed apparati.
Sono italiano, ma conosco bene l'albania, sono d'accordo con te. L'italia ha lasciato molti vuoti (sia in albania che a Malta) per mancanza di volonta'. ed altri paesi ne hanno visto opportunita' che noi non abbiamo visto o saputo vedere.
L’Albania ha anch’essa la sua strategia e tattica da perseguire, è circondata da paesi ostili e l’alleanza con Turchia in funzione anti Grecia è indispensabile, accusarla per questo è una stupidaggine, e poi con i turchi ci lega anche il nostro passato ottomano i quali primi ministri nella storia per metà sono stati Albanesi, anche se ormai gli Albanesi sono stati convinti dalla propaganda Zoghina, Fascista, Comunista e ora Cristiano-Occidentale, che sono stati Mussulmani per sbaglio, gli hanno svuotati delle loro tradizioni e gli stanno Cristianizzando, i dati dei censimenti lo dimostrano
Confido pienamente con te Saimir. Seguo con molto picere Dario Fabbri e Limea in generale cot tute le loro analizi e per quanto riguarda l'Albania (noi) sarebe in comune interesi lo zvilupo di un piano bilaterale a lungo termine si come il nostro paese e orientato in generale dal Italia, pero l'Italia non sembra avere piu la forca e la volonta di espandere nel nostro paese in economia e fratelanza (come una volta), forse perce ci sotovaluta. Pero noi abiamo un saco ti potenzialita ance strategice.
Comunque, come deto,e sempre un picere seguire il sig. Dario Fabbri e Limea.
PS: scusate l'litaliano scrito, ce so ce e con tanti erori.
Saluti dal l'Albania.🙏
Condivido..
per l'italia il mare esiste solo ad agosto.
purtroppo devo darti ragione
Purtroppo hai perfettamente ragione, e neanche lo teniamo pulito!
Non è vero io ci vado anche a giugno
E a settembre gli italiani pensano al calcio e alla serie A....
Interventi preziosi nel dibattito pubblico italiano, grazie Dario e grazie Limes
C'è chi si riempie la bocca di "prima gli italiani" e poi va a fare l'ombrellina per il presidente sovranista (di casa sua) estero di turno
@@sonnyboy2368 questo è interesse mediatico e politico, lo fanno tutti, secondo me c’è sempre qualcuno che può rientrare di più negli interessi nazionali e chi di meno, l’importante è poi saper sfruttare questa risorsa politica, cosa in cui siamo totalmente incapaci perché non siamo presi sul serio
Grazie a Limes!!!
In teoria ci dovremmo riprodurre: io sto aspettando la moglie di cittadinanza.
Parole sacrosante
A good One bro! 👍
Servirebbe anche la retta scolastica pagata di cittadinanza purtroppo...
dovrebbero usare i soldi dell'europa per fare un contributo a fondo perduto atto a portarsi a casa e sposarsi una straniera di 20 anni. (al meridione per esempio i matrimoni sono spesso una grossa spesa), innegabili i vantaggi:
aumento della popolazione
diminuzione dell eta media
e un certo paternalismo machista diffuso, che in italia non guasta mai
:-)
sarebbe un ratto delle sabine 2.0 e sappiamo come è sandata bene Roma dopo il ratto delle sabine.
Per te al massimo un Rosario Muniz
Grazie Dario Fabbri, illuminante come sempre. Grazie della tua opera di risveglio della nostra opinione pubblica sulla condizione della Patria.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!!
PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
@@freedomordeath89 Ciao, ad un anno di distanza non ricordo neanche esattamente i contenuti del video credo di intuire quale fraintendimento di fondo possa aver dato luogo alla tua reazione.
Ti invito ad approfondire la posizione degli analisti di Limes perché non parlano di bieca aggressività e prepotenza - su cui solo un mostro ovviamente sarebbe d’accordo - quanto riprendere in mano l’interesse nazionale, chiarire a noi stessi il nostro ruolo ed obiettivo e tornare ad occuparci del nostro estero vicino da cui dipende la nostra sicurezza ANCHE con la forza se necessario. Perché la forza? Perché purtroppo quando non occupiamo assertivamente il nostro spazio, ci pensano gli altri ad occuparlo a nostre spese e anche a spese di chi lì vive, v. Libia.
Anche a me piacerebbe un mondo pacificato che ci permetta di abbassare la guardia con fiducia, ma non c’è. Con questo non voglio dire che l’umanità non abbia fatto notevoli passi avanti ma siamo ancora lontani da quella situazione. Ciò detto spero che in un futuro non troppo lontano, regni la pace.
Infine, permettimi di dire che non accetto le tue provocazioni: immagino tu sia d’accordo che la mafia, o l’ebola, o l’inquinamento radioattivo di Fukushima e Chernobyl vadano estirpati ma troveresti assurdo che qualcuno ti provocasse dicendo che per essere coerente debba andarci tu.
Allo stesso modo è assurdo sentirsi dire “allora domani ti mandiamo in Libia”, solo perché si trova preoccupante l’instabilità dilagante nel nostro estero vicino.
@@andrealiberovalori Adoro limes, ma questo individuo in particolare non mi va giù. Siamo d'accordo che bisogna difendere i propri interessi strategici, ma questo pazzo dice APERTAMENTE (e ogni volta, l'ha ripetuto anche questa settimana) che dobbiamo "fare sacrifici" e "fare il doppio gioco con gli USA" e "accettare di avere dei morti" e "mettere germania e Francia una contro l'altra....
Guarda che se ti metti un attimo a RIFLETTERE sulle sue parole, ne capisci subito la pericolosità e assurdità. La libia non è così fondamentale come afferma in ogni suo video. Il mediterraneo non conta nulla a livello strategico o economico. Prima di mandare a morire i ragazzi in libia ci sono 200 altre strade da seguire. La cina ha ampliato la propria sfera di influenza enormemente in 50 anni, e non fa guerre dagli anni 80.
Scusa ma è diverso dire: "dobbiamo combattere la mafia=dobbiamo usare la magistratura e la polizia etc etc" con dire "dobbiamo mandare migliaia di coscritti in Libia e molti creperanno"...perchè forse lo dimentichi ma l'esercito italiano è ridotto all'osso, se vuoi occupare un paese devi per forza di cose fare una LEVA. Chi di voi è DISPOSTO ad andare in Libia OGGI?
La guerra alla mafia la fa la polizia, non TU direttamente.
@@freedomordeath89 A meno che non mi sia sfuggito qualcosa la coscrizione (leva) in Italia non è attiva da un bel pò (2005, leggo su Wikipedia). Abbiamo un esercito di professionisti che fanno quel mestiere per scelta.
Ovviamente ciò non vuol dire mandarli in missione come se niente fosse, fatto sta che tanto quanto puoi dire "La guerra alla mafia la fa la polizia, non TU direttamente." devi dire "La guerra la fanno i militari, non TU direttamente."
Nessuno parla di mandare le persone a morire a casaccio. Però tra i vari paesi della nostra taglia, noi non siamo assertivi per niente. Lo stesso Fabbri dice in ripetuti interventi che noi non proviamo neanche a bluffare quando ci si avvicina allo scontro.
E questo non è importante per chissà quale ragione fascio-patriottica, piuttosto peril fatto che tutti sanno che l'Italia raramente interviene. Per cui quando tenta le famose "200 altre possibilità", visto che un conto è trattare con un paese come la Francia o lo UK, disposto ad usare la forza in caso di fallito compromesso - altra cosa è trattare con l'Italia. Il nostro non-uso della forza a priori trascina in basso anche le nostre possibilità diplomatiche.
Quante volte abbiamo invocato tavoli e trattative in Libia? E quante volte ci si è filato qualcuno?
Come Limes dice probabilmente per la Libia è troppo tardi ma faccio notare che tra "occupiamo la Libia" e "facciamo poco/nulla" ci sono moltissime vie di mezzo che potrebbero rafforzare il nostro peso (*) e invero non credo di certo alla favola che possiamo sbaragliare russi e turchi così come se niente fosse. Ma vincolarli si può (poteva, nel caso libico).
@@freedomordeath89 Riletto ora il tuo commento, parli della leva perché bisognerebbe reintrodurla per intervenire. Credo di no. Comunque ci sono vari livelli di intervento e lo scopo non sarebbe occupare - non potremmo permettercelo - ma condizionare gli altri
Analisi lucida ed esaustiva per un canale RUclips. Complimenti! Purtroppo il nostro Paese soffre di tre grandi problematiche che ne compromettono il decollo geopolitico nei prossimi anni: 1) calo demografico e invecchiamento della popolazione; 2) postumi del fascismo e visione colpevole di qualsiasi ambizione geopolitica; 3) influenza della chiesa cattolica e quindi di un substrato culturale remissivo tendente alla conciliazione fine a sé stessa.
per me hai fatto centro con il secondo punto. In italia esiste una visione per la quale ogni tentativo di andare oltre la nostra zona di confort viene visto come fascista o militarista. Ogni iniziativa in politica estera che sia vista come vantaggiosa per l'italia e che vada ad ampliare la nostra influenza è vista come negativa dalla maggior parte dell'opinione pubblica. Le altre nazioni in questo senso non si fanno alcun problema, vedi la Francia che prima agisce all'estero, poi valuta le conseguenze delle proprie azioni. Eppure in teoria avremmo la forza quantomeno militare per giocarcela con i turchi e per poter sfidare la francia nel mediterraneo, eppure preferiamo restare inermi, ed anzichè la figura dei buoni come vorremmo pensare facciamo la figura degli scemi
@Fleur Maudit Leggo Limes da un bel po' di anni quindi la precisazione è fuori luogo. In ogni caso questo rimane il canale RUclips di Limes.. Quindi chiamasi "canale RUclips"
@@maxpil3682 Esatto. Quantomeno abbiamo la forza militare ed economica per ristabilire una sfera d'influenza decente in Libia e nei Balcani adriatici, in primis in Albania e Montenegro. Purtroppo manca volontà politica, strategia e mezzi intellettuali.
Non abbiano la forza militare ed economica di fare un bel nulla. Abbiamo il peggiore esercito e la peggiore economia tra i Paesi occidentali, e non solo. Debito alle stelle ed in continua crescita, produttività ferma dagli anni 80, crollo demografico, la popolazione più vecchia al mondo subito dopo il Giappone, e state qua ad applaudire uno che vi dice che dovremmo bluffare 😂 non abbiamo neanche la credibilità per poter bluffare o giocare a questa specie di Risiko mondoale che immaginano quelli di limes. Per prima cosa dobbiamo tornare a crescere economicamente e sistemare internamente il Paese, poi si penserà a "tornare nella storia", ammesso di esserci mai stati nella storia, dal 45 in poi.
Aggiungerei un quarto punto: classe politica incapace di visione e di competenza geopolitica. Il primo punto che nomini è forse il nodo cruciale e si collega con l'incapacità della classe politica nella totale mancanza di investimenti concreti per il futuro che da un lato sostengano la stabilità delle famiglie, in particolare le giovani coppie, dall'altra prevengano la continua emorragia di giovani brillanti verso l'estero, per mancanza di opportunità e progettualità in Italia.
Veramente uno scenario desolante... :-(
Che bravo... Ti seguo veramente con grande interesse.
Condivido pienamente con Saimir Bushi. Seguo con molto picere Dario Fabbri e Limes in generale con tute le loro analizi, e per quanto riguarda l'Albania (noi) sarebe in comune interese lo zvilupo di un piano bilaterale a lungo termine si come il nostro paese e orientato in generale da l'Italia, pero l'Italia non sembra avere piu la forza e la volonta di espandere nel nostro paese (come una volta la fratelanza), forse ance perce ci sotovaluta. Pero noi abiamo un saco ti potenzialita ance strategice.
Comunque, come deto,e sempre un piacere seguire il sig. Dario Fabbri e Limes.
PS: scusate l'italiano scrito.
Saluti dal l'Albania.🙏
Un piacere sentire approfondimenti cosi dettagliati e punti di vista professionali e non da bar
Tu sei veramente in gamba, Dott. Fabbri. Hai detto bene. Solo con la sofferenza, l'umilta', la perspicacia, la malizia e la saggezza se ne esce. Per fare questo, ci vuole gente davvero preparata, nei posti chiave del Governo e della politica. Soprattutto che conosca, davvero, la storia del suo Paese e quella delle Relazioni Internazionali e di Geopolitica.
Dario Fabbri, grazie perché sei diretto, perché conosci le cose concretamente. Queste sono le persone competenti di cui il nostro Paese ha bisogno. Che aspettano a chiamarlo.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!!
PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Barbero+Fabbri: grazie a loro merita seguire YT Italia.
Se non cogli l'abissale differenza etica e politica tra Barbero e Fabbri mi sa che non ne stai ricavando niente di buono: Barbero divulga la storia dal basso, la considera dal punto di vista delle classi subalterne, Fabbri è un guerrafondaio con una concezione della storia fatta solo di eventi e personaggi, già nel '700 era anacronistico.
@@laverdure mi sa che sei tu a non cogliere le analogie fra i due. E a non sapere, peraltro, che Barbero è stato invitato parecchie volte a conferenze di Limes
@@laverdure ma poi cosa centra quello che scrivi? ha solo detto che vale la pena seguire youtube grazie a loro. E' ovvio che ci siano delle diversità
Fabbri lo dice in modo chiarissimo: l'italia non può sottrarsi ad avere un ruolo egemone nel Mediterraneo pena l'irrilevanza politico-economica.
Questa concezione strategica era molto chiara ai politici della Prima Repubblica. Mentre i politici della seconda Repubblica, a partire da Prodi e Berlusconi, si sono rivelati un vero disastro in quasi tutti i campi in cui hanno operato.
Fabbri richiama la nostra nazione a compiere uno scatto di orgoglio liberandosi dall'idea che un concetto di valorizzazione del nostro Paese sia in qualche modo riconducibile ad atteggiamenti anche vagamente neofascisti.
Nell'attuale contesto politico il discorso di Fabbri è davvero audace ed avrà fatto suonare i campanelli a molti politici scaldasedie presenti nel Parlamento Italiano. Non mi stupirei se questo sia stato l'ultimo discorso di Fabbri sotto il marchio di Limes.
10'44" "L''Europa non esiste in quanto tale, esiste solo un forum europeo nel quale le nazioni perseguono i loro interessi". Grazie Dario Fabbri x la tua consueta lucidità e il realismo dal quale non smetto di imparare. 🙏
Una battuta ... chiedo una cortesia a te che ti sei già imposto nel dibattito pubblico per la tua autorevolezza:
ripeti testualmente questa frase, a mo' di mantra, ogni volta che ti chiamano nei talkshow TV, perché se la dicesse qualche altro malcapitato ospite verrebbe accusato di lesa maestà e gratitudine a mamma UE e magari non lo invitano più ...
Analisi spietata ma razionale e lucida. Lei(per chi lo conosce avendone letto le opere) ricorda “fisiognomicamente” Oswald Splengler. Nella sostanza ha ragione :il nostro futuro è quello di Arlecchino; ciò che possiamo fare è scegliere il miglior padrone (o meglio far finta di essere amici di tutti, senza esserlo in fondo di nessuno: il lucido cinismo di Andreotti in politica estera). Purtroppo oggi oltre alla “taglia” ci manca(ma è solo colpa nostra) una classe politica all’altezza della situazione. L’attuale ministro degli Esteri è simbolo e metafora del declino della Nazione.
_E in Italia le cose andranno selvaggiamente_ ....
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!!
PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Una persona come FABBRI dovrebbe fare il MINISTRO DEGLI ESTERI!!! Spero in futuro possa dare il suo contributo alla Nazione da Ministro. Con tanti incompetenti degli ultimi decenni, una PERSONA COMPETENTE come FABBRI sarebbe l'ideale!!!
Complimenti. La seguo con tanto interesse. Se avessimo gente come lei al parlamento Italiano, avremmo un Italia Migliore in tutto e per tutto.
Gli approfondimenti di Dario sono quelli che vale davvero la pena assaporare parola x parola. Sei straordinario . Sabrina
Sono ben lontani i tempi di Enrico Mattei.
Ed era già il giorno dopo.
"Forse l'omicidio di Enrico Mattei fu il primo atto di terrorismo in Italia" Fanfani, 1986
Non per esaltare l'uso o la minaccia dell'uso della forza, ma pare che gli altri non si facciano tutti questi scrupoli. Come ebbe a dire un "comico" i giornali andrebbero letti orizzontalmente e non verticalmente... ovvero dalle conseguenze si possono leggere le cause (e i mandanti veri o presunti tali)... e magari agire di conseguenza o almeno restituire i "favori" in un'ottica di lungo periodo senza scatenare rappresaglie che alcuni, ben più consci socialmente non esiterebbero a mettere in atto.
Per parafrasare un altro comico (senza virgolette): "... ma che, per caso, esistono i mandanti dei mandanti?"
Grazie Limes GRANDE Dario Fabbri.📓📖📖📖
Parlo da Albanese che a legami sia con la Turchia e con l'Italia. Per noi l'Italia e sempre stata un modello da segguire. Durante i anni del communismo la maggior parte delle persone vedevono l'Italia come un modello del "West". E vero che negli ultimi anni la Turchia e diventata la piu grande potenza in Albania grazie ai loro investimenti. Pero secondo me questo e dovuto al nostro fallimento di entrare nel Unione Europea al contrario delle altre nazioni Balcanice come la Bulgaria, Romania e Croazia. La maggior parte degli Albanesi non hanno fiducia in Erdoğan e ancora credono che l'Europa sia il futuro migliore per il nostro paese.
NON ESISTE L'UNIONE EUROPEA... NON È MAI ESISTITA PER VIA DELLA STORIA CULTURALE, E GUERRE, E FLUSSI DI IMMIGRAZIONI DA MILLENNI.
QUESTO È QUELLI CHE I GOVERNATORI DA BRUSSEL, BELGIUM VOGLIONO ANCORA FARCI CREDERE.
ERA STATO TUTTO PIANIFICATO GIÀ NEL 1943.
mi domandavo, ma DiMaio conosce queste cose!?
probabilmente neanche gli altri le conoscono, l'interesse italiano degli ultimi 30 anni e' puramente ECONOMICISTICO, e comunque fai fatica ad uscire da influenze straniere (come ad esempio quella tedesca) quando le piu' grandi aziende italiane (anche quelle statali o quotate in borsa) spostano la loro fiscalita' in Liechtenstein (e questo non e' colpa di di maio, ma lo e' MOLTISSIMO di berlusconi, e non solo)
La domanda giusta è: ma Di Maio conoscesse queste cose?
@@francescoorlacchio4393 voi volete dare contro a di maio (io non sono il suo avvocato,chiedetelo a lui se conosce queste cose) ma personalmente non credo che abbia delle colpe in questo caso.
@@fabiostop100 non si tratta di incolpare Di Maio. La classe dirigente è sempre espressione della collettività che rappresenta, non il contrario.
Uscendo dalla geopolitica ed entrando nella politica è comunque interessante notare che il M5S ad inizio legislatura era euroscettica e paventava l'uscita dall'UE. Guarda come stanno ora.
Sul caso Regeni Di Maio ha detto addirittura, dopo l'ennesima ostruzione egiziana, "L'Europa intervenga".
Questo è veramente inspiegabile
@@francescoorlacchio4393 non posso darti torto
Molto interessante questa rubrica, e anche il format da 15 minuti è comodo da seguire. Complimenti
Mai analisi fu così lucida e puntualmente spietata. Bravissimo e grazie.
Mi sembra un'ottima analisi, per quel che può contare la mia opinione. Vorrei anche che, parlando delle caratteristiche italiane che impediscono di accettare una sofferenza in cambio di un futuro migliore, si parlasse dell'influenza della cultura cattolica, o, volendo essere più precisi, dell'ingerenza del Vaticano sulle scelte politico-economiche.
l'influenza economica del vaticano è 0
@@jacopo9003 ma tu vivi sulla terra o su Marte?
@@paolosalvatore4336 sei tu che sei rimasto agli anni 50 svegliati, 2 o 3 preti che riciclano un po fi soldi non contano un cazzo
@@jacopo9003 si caro, si, hai ragione tu, adesso calmati, hai preso le tue pillole?
'A parità di diritti vince sempre la forza'
Dovrebbe vincere il rispetto ed il limite del consentito
Per dirla alla Fabbri basta osservare quali paesi "scrivono la storia"la loro percezione di sè e la cifra antropologica delle loro popolazioni per comprendere che ancora oggi il mondo è governato dalla potenza.Giusto o sbagliato bello o brutto ....non è importante: così è.
Ottima analisi, andrebbe completata da una puntata che spieghi come il perseguimento di questa strategia è reso quasi impossibile dal livello di penetrazione che alcune potenze straniere (in primis Francia e Cina) hanno ormai raggiunto nelle alte sfere istituzionali.
UK e USA non le consideriamo?
Lei ha espresso in modo mirabile, ciò che io ho sempre pensato e predicato. Ci siamo dimenticati che ai loro tempi, Machiavelli e Guicciardini hanno esposto esattamente queste verità. Ahimè, credo che da un popolo tutto preso dal sacro rito dell'aperitivo non ci si possa attendere nulla di buono.
Infatti è finito benissimo il Macchia, vero? La genialità della cultura italiana è il sapersi sempre adattare e vincere anche quando si perde. Dopo secoli di guerre, massacri e distruzione, dopo aver visto imperi e regni nascere e crollare, come pensi di convincere la gente che "dobbiamo tornare a valere sul piano internazionale". La gente è stufa di morire nelle vostre guerre. Vogliamo pace. Punto. I giochetti geopolitici lasciali fare ai Turchi, che hanno la lira che si svaluta del 20% e i colpi di stato ogni 2 giorni.
l'Europa non esiste in quanto tale, esiste un forum europeo dove le nazioni perseguono i propri interessi.
(Erano anni che aspettavo questa frase. L'Europa, almeno per me, finì l'anno in cui i Francesi, ridendo di noi, attaccarono la Libia. E noi gli demmo persino le basi per farlo).
Si infatti, che cagata il Nazionalismo. La causa di tutti i mali del mondo moderno.
Per questo l’Europa va riformata,da europeista sono cosciente di come questa EU sia un asilo di bambini capricciosi. Non penso che però abbandonarla sia la scelta giusta(anche volendo non potremmo permettercelo,la nostra economia non reggerebbe). Penso invece che vada tolto il veto alle nazioni a che vada creata una federazione europea,che guardi all’interesse dell’europa e quindi di riflesso ai singoli stati. Un Unione Federale Europea avrebbe tutte le carte in regola per esercitare una forte influenza economia e militare su tutto il mediterraneo e nordafrica,arginare la Turchia e pacificare i rapporti con la Russia. Sinceramente penso che questa sia la via migliore,come ha detto fabbri attuare una tattica tutta Italiana è quasi impossibile
Ricordo che un certo PdC non avrebbe voluto ma fu subito richiamato da un certo PdR e le piazze erano pronte a sollevarsi protestando contro l'amico del dittatore che massacra la povera gente...
@@simonebasso3286 E secondo lei perchè "tutti gli altri" (a partire dai nostri c.d. alleati americani, ma anche i russi, ecc. ecc.) non vogliono che noi lo si faccia? Esattamente, alla lettera, per quanto ha scritto lei.
Peraltro, al "togliere il diritto di veto" ci stiamo arrivando, credo: non "direttamente", giusto per evitare le (solite) accuse di "Europa matrigna" ma per mezzo dell'UE a due (o più) velocità, laddove le motivazioni sono:
1. evitare di "far correre" inutilmente chi palesemente non ce la fa (non ci chiamiamo tutti Germania)
2. evitare che un partner all'1% blocchi le necessità del 99%: la "maggioranza" esiste per un motivo, se non la si usa si è destinati all'immobilismo, quindi alla morte (per inedia)
Qualcuno dirà (o ha già detto) che la ragione (1) è la foglia di fico che porta alla (2), può essere. Personalmente mi ritengo "darwinista" e vedo tutte queste dinamiche in termini di sopravvivenza: separati non sopravviviamo (e siamo costretti alla sottomissione, ad es. agli USA, da 70-80 anni), assieme ce la caveremmo alla grande.
Aggiungo che l'Italia ha tutti i numeri ed anche di più per essere nel gruppo di testa. Certo, però, dovremmo evitare il nostro solito modo di fare, ondivago, e rispondere alla semplice domanda "vogliamo sopravvivere, SI o NO?"... perchè, se è NO, non siamo messi tanto bene (come oggi, insomma).
L'atteggiamento chauvinista francese ha messo a dura prova anche un europeista come me. Nonostante ció non credo che un Italia isolata tra le braccia di Cina e Russia sia una alternativa, ma sarebbe solo il requiem.
Dovremmo invece recuperare quel ruolo di potenza "cerniera" che ci ha permesso di guadagnare da ogni campo senza mai schierarci apertamente.
Analisi impietosa...onesta, usando un sinonimo.....Sarebbe interessante paragonare questo stato di cose attuale con ciò che era la nostra geopolitica all’inizio del novecento, fino al 8 settembre 1945. Grazie per la sua ottima interpretazione..
Il Johnny Sins della Geopolitica.
ahahahahhahahaha
Miglior commento del 2021 🤣
Idioti
Beh, hai acchiappato i tuoi like dando fastidio in uno dei canali italiani piu' seri qui su RUclips. Sarai soddisfatto, immagino...
@Fleur Maudit già... Fortunatamente però ci sono anche commenti non banali e interessanti! E in fondo se il canale attira questi beceri vuol dire che sta diventando sempre più popolare - Un saluto
Direi che sarebbe il momento di rinfrescare questa analisi alla luce di quanto successo nell'ultimo anno: certezze crollate, opportunità che si aprono, fine dell'Idillio Franco Tedesco e crisi della Germania, affanno Turco Libico, economico e politico e il contrasto con Egitto e Grecia, cambio degli equilibri internazionali nell'area della Palestina e supporti Francese alla Grecia in funzione Anti Turca
Illuminante!
Dopo anni di geopolitica avevo raggiunto le stesse conclusioni sulla condizione Italiana. Ottimo discorso, complesso ma schietto, anche se io ho meno fiducia nelle generazioni più giovani dopo aver visto fenomeni come Renzi o "le sardine" e preferirei iniziare a mettere in piedi un'immagine di serietà e affidabilità piuttosto che fare l'altalena dei bluff. Che tanto le bugie hanno le gambe corte.
Un unico appunto sulla pedagogia, penso che oltre ad insegnare cosa sia veramente l'Europa dovremmo chiederci e insegnarci anche cosa è veramente l'Italia, cosa è ora, per quanto doloroso sarà, perché lì ce n'è tanta di sofferenza e di incoscienza.
Sono relativamente giovane, ma da anni ho capito che investire pesantemente in "deterrenza" mediterranea sarebbe un ottimo segnale per tutti ed un ottima tattica per la nostra economia.
Davvero interessantissimo.
Ma i ns/parlamentari hanno contezza di tutto ciò? 🤔
Buon lavoro e ancora grazie 👋🏻
No
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!!
PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Grazie tante, come sempre.
Bel video. Dario Fabbri: non dire troppo ad alta voce che l'Europa non esiste, potrebbero darti del sovranista! Continuate così Limes!
Mi risulta che nessuno lo abbia mai fatto.
Tecnicamente Limes HA una linea sovranista, in quanto riconosce i limiti che l'Italia ha, sia interni che imposti, ma auspica il superamento di essi, maggiore realismo e maggiore assertività in campo estero. Ma definirli sovranisti li fa sembrare associati ai partiti attuali di destra, cosa che non sono, soprattutto perché non basa tutto l'elettorato della Meloni per fare un emisfero cerebrale di Caracciolo o anche di Petroni. È sintomatico di come la destra italiana riesca a sporcare e svilire ogni concetto di cui si fa portatrice.
@@davideluciani1754 essere "sovranista" credo sia un aggettivo usato in Italia per definire la destra (vivo all'estero da 15 anni, sai cosa mi interessa al destra e la sinistra in Italia). Il mio era un commento per far presente che fare gli interessi di una nazione non è prerogativa della destra, ma l'obbiettivo di ogni Paese. Cosa che la sinistra (in Italia) non persegue con la scusa che è contro questo progetto europeo.
Ti ringrazio per aprirci gli occhi
Mancano delle considerazioni fondamentali riguardo un altro aspetto IMPRESCINDIBILE della nostra strategia, ossia la presenza del VATICANO nel nostro Paese. In che modo possiamo usare, se possiamo, il nostro ruolo di sede del papa come strumento d'influenza nel mondo dato che specialmente in questi ultimi anni da un lato è cambiata completamente la geografia cardinalizia che dà maggiore peso al mondo non occidentale e dall'altro lato è iniziata una sorta di nuova guerra per le investiture tra papato e USA (che, inoltre, avranno probabilmente sempre più bisogno di appoggiarsi ala papato per esprimere il loro primato morale nel mondo)?
Dott. FABBRI, in una nuova puntata può approfondire questo tema?
Potessimo toglierci dai piedi il Vaticano ! Non è più una opportunità (ammesso che lo sia mai stato). Questo Papa e questo clero operano in senso contrario ai nostri interessi nazionali, dobbiamo rendercene conto! Vedi la crisi migratoria e il sostegno della Chiesa ad un governo che in realtà è minoritario nel Paese.
@@sabinaviani7598 da sempre hanno operato in senso contrario ai nostri Interessi. Sin dai tempi di Carlo Magno.
Il fatto è che siamo già considerati la patria del cattolicesimo, ma questo non ci ha mai portato nessun vantaggio, anzi forse è anche per questo che molta gente emigra(va) in altri paesi cattolici, e si questo papa non ha mai supportato le nostre battaglie ma è rimasto ormai una arma politica verso l’elettorato italiano più anziano
@@sabinaviani7598 Lei non si rende conto che il bene è pervasivo, esattamente come l'egoismo. Fare del bene ai più deboli è un bene anche per il paese che lo attua. La pace non sarà mai la il risultato degli egoismi dei suoi attori.
Purtroppo, dal 1946, l'Italia, per scelta dei "PadriCostituenti", è di-fatto, una specie di "Feudo-Economico"/S.C.V. avente anche ingerenze sullo Stato-Laico del Paese.
Quello che dice Dario Fabbri è sempre di grandissimo interesse
Chissa se i consiglieri per l'Estero del sig. Di Maio, divenuto Ministro degli Esteri, gli hanno mai prospettato questi scenari....
Ma che vuoi che sappia Di Maio , gli occorre la scuola di Fabbri
Come sempre interessantissimo Dario. Resta un grande rammarico nel pensare che tutte le cose giustissime che hai detto rimarranno inattuate perché - oltre al fatto che non so quanta possibilità vi sia - non abbiamo certamente la volontà di farle.
Spero solo che condividendo tutti i vostri inserti qualcosa resti nelle menti italiane addormentate e che si sveglino al momento di votare
Vorrei prima di tutto fare i complimenti a Dario Fabbri ed a tutte le persone che collaborano per la creazione del vostro mensile. Volevo fare una domanda, l’Italia sta decidendo con coscienza di non usare la tattica perché teme di incrinare ulteriormente il già difficile cammino europeo e cerca che sia l’Europa a muoversi per il bene dei suoi membri, o solamente per mancanza di visone geopolitica della nostra classe dirigenziale? Grazie mille e complimenti
Il cammino europeo è una bugia. È propaganda. Lo dice fabbri stesso in questo video 'vedere finalmente l europa come un' arena'..
Ma ti pare, a logica, che popoli che si sono ammazzati per secoli magicamente dopo un conflitto niente meno, inizino ad amarsi.. Piú che cambio di traiettoria sarebbe un proiettile che si ferma a mezz'aria e torna indietro, alquanto improbabile sul piano logico.
@@l9001-x1r è verissimo quello che dici, però da quando abbiamo iniziato il cammino europeo tutte queste guerre non ci sono più, è stato possibile diffondere il modello democratico-sociale europeo anche ad altri paesi (soprattutto quello dell’est, aiutandoli almeno teoricamente a sganciarsi dalle imposizioni russe)- e sopratutto se questo cammino sarà portato a termine con una creazione magari di uno stato federato d’Europa, questo tornerà ad essere il polo economico, politico e militare del mondo, ed indirettamente quindi anche la nostra nazione crescerà d’importanza. Naturalmente questo è solo una mia idea.
Infatti c'è un passaggio che non capisco: se anche l'Italia dovesse (e allo stato attuale aggiungerei con grande fatica) riuscire a ritagliarsi la sua piccola sfera di influenza fra Libia Albania e Croazia, che vantaggi ne trarrebbe? Voglio dire che al massimo noi possiamo aspirare ad avere influenza su territori marginali dal punto di vista geopolitico e contemporaneamente vorremmo sfidare nazioni più solide come Francia e Germania? E cosa succederebbe di così drammatico se invece ci accostassimo ancora di più ad una delle due potenze europee? Voglio dire se invece che essere controllati/ guidati dagli statunitensi fossimo guidati dai francesi o dai tedeschi?
@@alessandrofranzoni5960 per il principio secondo cui è preferibile essere controllati da una potenza lontana anzichè quella limitrofa.
@@giovanninicoletti7713 sisì certo, lo ha spiegato e capisco in generale che abbia senso. Ma forse dovremmo decidere come paese le nostre priorità: io sono giovane (faccio l'università) eppure la mia prima preoccupazione non è fare in modo che l'Italia sia in grado di influenzare la geopolitica mondiale, ma è quella di vivere al meglio la mia vita, nelle condizioni migliori possibili. Ed è questo che voglio che il mio governo raggiunga. Quindi no, non sono disposto a soffrire, ad andare in guerra per aumentare il prestigio della nazione, a meno che non ci sia una concreta minaccia esterna che metta in pericolo il mio stile di vita.
Fatta questa premessa, perché dovrei fuggire a tutti i costi dalla prospettiva di diventare alleati (o meglio di entrare nella sfera di influenza) di Francia o Germania?
Complimenti, lucido e chiarissimo
Carissimi amici, perché non costituite un partito politico, così da poter declinare la tattica in programma? Perché alla domanda: "che fare?" se ne aggiunge una identica, quasi come se una metaoperazione premesse di necessità. Orbene, non c'è altra metaoperazione possibile se non l'ingresso in politica, perché nessuno degli attuali perseguirebbe una tale tattica. Che dire: Dario Fabbri è il nostro Oracolo di Delfi. Complimenti alla redazione di Limes, per quello che state facendo!
Perché un programma siffatto verrebbe immediatamente etichettato come "di destra", "nazionalista", "f******a", ecc.
@@edoardolorenzini4906, questo è un problema loro.
@@schematism purtroppo non è così. Costoro detengono ancora una salda "egemonia morale" che consente loro di provare di legittimità chiunque sia passibile di tali accuse.
Perchè, realisticamente parlando, non si può cambiare niente. 40 anni fa bisognava avere la pronoia e attuare misure che non sono state applicate, adesso è tardi
@@alessandropaleologo1534, comunque, c'è da dire che l'attuale situazione politica l'hanno voluta gli italiano, siccome nessuno li ha obbligati a votare i 5 Stelle. Posso ancora capire gli interessi dei rappresentanti dell'imprenditoria o della finanza, che sono portati a votare le politiche liberiste di Forza Italia e PD, ma votare qualcuno che promette di garantirti un reddito, solo perché sei un cittadino, è qualcosa che non riesco proprio a comprendere. Quindi, sebbene la situazione sia drammatica, si può cercare almeno di evitare di peggiorarla.
Molto bravo, grazie.
Io sono assolutamente un novizio di geopolitica e vi ringrazio sinceramente per questa serie di video che trovo davvero istruttiva, ma non riesco a comprendere un concetto che spesso viene ripetuto e mi farebbe piacere se uscisse un video che chiarisse questa tematica: come mai l'europa non solo non esiste, ma non sarebbe nei nostri interessi? In futuro potrà mai esserlo?
Essendo giovane e forse più esposto attraverso i vari social all'interazione con altri giovani europei, faccio fatica a pensare loro come rivali e anzi mi piacerebbe collaborarci per aumentare l'influenza dell'europa nel mondo senza dover rimanere sudditi degli stati uniti che nella mia breve esistenza non ho mai percepito come punto di riferimento.
Come te sono giovane, mi interesso di geopolitica da poco più di un anno e anche io all'inizio ho fatto fatica a comprendere i motivi di questa visione. È un discorso molto complesso e non ho la presunzione di riuscire ad esaurirlo in un commento su RUclips, posso dirti che sono arrivato a comprenderne le ragioni (che azzarderei a dire essere di natura storico-fisiologica) man mano che mi addentravo nelle varie tematiche geopolitiche, con il tempo il puzzle si completa.
@@matTop00 sarebbe davvero interessante un approfondimento su questa tematica da parte di dario fabbri, peccato che non credo leggerà mai questo commento 😭
In altri interventi, soprattutto Lucio Caracciolo dice che il problema della UE è che si è cominciato a costruirla partendo dal mercato unico e dalla finanza, con l'illusione che questo avrebbe portato inevitabilmente a costruire una nazione europea. Mentre le basi per sentirsi parte di una comunità sono tutt'altre
@@XxcradasxX dovrebbero esserci delle registrazioni di panel e conferenze in cui il tema è trattato, non mi pare però fossero sul canale di Limes
@@matTop00 sì sì, basta che cerchi ad esempio gli interventi dei vari festival di limes. Sono ore, però.
Un altro tema essenziale che credo vada assolutamente approfondito è la necessità urgente di RIFORMARE il nostro SISTEMA ISTITUZIONALE (istituzioni politiche, burocrazia e tecnocrazia) in funzione della rapidità delle scelte strategiche e geopolitiche. Quindi anche il problema delle regioni, che andrebbero eliminate o quantomeno fortemente ridimensionate, dato che stanno assumendo sempre di più un pericoloso potenziale di disgregazione del Paese
Oltre che molto preparato e competente hai anche quell'acume che manca alla nostra classe politica tutta. Peccato questi video sarebbero una ottima lezione per la nostra presunta classe dirigente.
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!!
PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
EDIT: volevo ringraziare tutti quelli che hanno usato un po del loro tempo per commentare quello che ho detto, sono idee non banali che secondo me riflettono i vari sentimenti della società italiana oggi molto bene, che io sia a favore o contro. Soprattutto c'è una marcata civiltà che manca in altre comment sections su argomenti altrettanto controversi, quindi kudos a tutti.
Quando parli di svecchiare la popolazione che intendi? Perché hai detto che La forza strategica del nostro paese è la sua omogeneità etnica: tanti immigrati da svecchiare il paese e non ci sarà piu nemmeno quella, figuriamoci a convincerli ad omologarsi, non siamo paese di assimilazione, tra un po nemmeno di integrazione.
Correggimi se sbaglio, quando tu dici svecchiare la popolazione, io penso a un concetto semplice: fermare il brain drain.
Evitare che tutti i laureati e ricercatori ed economisti e personale qualificato lasci il paese perché semplicemente non ci puo sopravvivere dentro.
Reali politiche sulla famiglia, tipo il nido gratis o garantito, la maternità etc etc.
E grande investimento sull automazione, piu che svecchiare la produttività, renderla inossidabile, creando tra l altro lavori per quelle persone competenti che altrimenti lascerebbero il paese.
Sono curioso di sentire opinioni
Nella mia classe d’università (molti vicini alla laurea) il 90% vuole andare via dall’Italia. Indipendentemente dal fatto che ci si riesca o meno questo la dice lunga sulla situazione
@@SeikenExcalibur015 assolutamente, ma perchè ormai si è creata una subcultura di gente che si crede molto edgy perché dice che andrà all'estero. Anche se almeno da quello che ho visto io la parte edgy è ancora minoritaria rispetto a quella per necessità, al ricercatore di biotech che non trova lavoro in laboratori antiquati o non riesce a mettere su la sua startup per via di pizzo/tasse & burocrazia. Quindi rimuovendo almeno alcuni ostacoli la situazione potrebbe mutarsi in un empasse positivo
Sull'immigrazione hai perfettamente ragione: l'integrazione è fallita in Francia, Germania, UK, Svezia ecc... Anche sul resto hai ragione ma per fare quello sono necessarie riforme importanti e lotta alla mafia.
Senza una ripresa delle nascite non ci sarà mai alcuna ripresa dell'Italia. Gli immigrati sono già 5 milioni e non è con loro che si risolve il problema demografico.
Io direi avere un Obbiettivo di corto medio e lungo termine, una popolazione vecchia si lascia andare si spenge pian piano una giovane ha voglia di operare anche sbagliando. Operare o fare costa troppo in Italia e allora si resta fermi con la schiena al muro. L Italia a bisogno di una sana disciplina e rilettura per sconfiggere i suoi demoni interiori. Grande Dario hai colto nel segno ci vuole pedagogia
Consiglio maggiore prudenza nell'esprimere giudizi sull'Europa.
Come si vede dai commenti, ci sono tante menti deboli che confondono l'interesse nazionale con il nazionalismo, l'inadeguatezza europea con l'italexit, ...
L'Italia DEVE riprendere il controllo dell'estero vicino e deve cercare di essere meno germano-dipendente ma questo non significa abbandonare il club europeo, sarebbe CONTRO IL NOSTRO INTERESSE NAZIONALE.
Il tuo interesse NON e' il mio.
Penso che questo sia ormai chiaro.
Bellissima osservazione
La UE è un club antidemocratico basato sull inganno aiu popoli, quindi antiumano per costituzione.
Molto interessante, grazie
Bellissimo intervento. Il problema dell'Italia? Lo si ravvisa in certi commenti sotto questo video, in cui alcuni non riescono ad immaginare l'Italia fuori dall'influenza altrui e subito pensano a scenari catastrofici. Una mentalità autorazzista ed esterofila che innerva la nostra classe politica.
Vero, ho visto molti commenti che fanno rabbrividire nella non conoscenza di geopolitica, comunque, dato che non siamo potenti quanto una america o una cina, dobbiamo comunque trovare un giusto conpromesso, non possiamo essere soli altrimenti ci soffochiamo con le nostre stesse mani
@@leononpervenuto il fatto è che siamo oggi soli. L'UE è solo un quarto reich e nel Mediterraneo francesi e turchi ci passano sopra. OGGI dobbiamo tornare ad essere consapevoli di noi stessi.
@@MatteoBrandi per me non è l’UE che ci impedisce di avere influenza in libia o nei balcani, siamo noi stessi, come dici anche tu, ad autolimitarci nei nostri potenziali, gli altri stati d’europa fanno quello che noi non facciamo da anni, difendere i propri interessi, se dobbiamo dare una colpa alla pessima situazione geopolitica italiana dovremo solo guardarci allo specchio
@@MatteoBrandi senza ue é peggio, ancora più schiavi e colonia usa. A me non piace l' ue, ma noi ci dobbiamo far valere giocando su diversi tavoli. Fuori dall' ue siamo irrilevanti con Russia, Cina e ancora più colonia degli usa (oltre che mai ci farebbero uscire Francia e Germania). Parigi e Berlino la pensano diversamente sull' Europa, Berlino vuole una Europa tedesca o mitteleuropa in cui rientriamo anche noi, mentre Parigi una Europa francese con i principali paesi del Mediterraneo. Mai la Germania ci farebbe uscire dall' ue perché a parte che tutto il nord Italia vive nella sua sfera di influenza geoeconomica, lei con il Recovery vuole ancora di più legarci. Stessa cosa per la Francia che vuole che noi firmiamo il trattato del Quirinale e ci vuole nella sua sfera di influenza definitivamente (siamo legati a Parigi con le banche e finanziariamente). Noi dobbiamo non uscire dall' ue (sarebbe peggio), manco avere un europeismo acritico, ma giocare con Spagna, Portogallo e altri paesi del sud come la Grecia per far avanzare i nostri interessi. Giocare con la Francia per frenare l' egemonia tedesca e l' austerity e allo stesso modo giocare con la Germania per frenare la politica estera aggressiva francese e stabilizzare la Libia
Allo stesso modo Parigi e Berlino ci servono anche per non lasciarci troppo coinvolgere contro la Russia e la Cina, visto che gli usa hanno la mentalità di fare la guerra fredda e noi abbiamo interessi con la Russia oltre che una vicinanza culturale e storica
Complimenti, 17 minuti di ottima informazione. Dario Fabbri una delle poche persone che ha qualcosa da dire.
Analisi impietosa e impeccabile.
Penso che però sia giusto notare il contesto Europeo.
Per prima cosa, il nostro paese non è l'unico in Europa a vivere in questa bolla di inerzia post-storica. Tutti i paesi benestanti e piccoli per dimensioni e/o popolazione vivono giocoforza una situazione simile di bonaria non-politica estera: penso al Benelux, ai paesi scandinavi, all'Irlanda, all'Austria, alla Repubblica Ceca, la Slovenia. Non hanno molte alternative: le loro popolazione sono simili alla nostra.
Ci sono poi i paesi più avvezzi alla "sofferenza" ma giocoforza limitati nelle proprie aspirazioni dalle proprie dimensioni (demo-economche) Albania, il gruppo Visegrad, i paesi ex-iugoslavi, Romania, Bulgaria, i paesi baltici (che aspirerebbero ad emulare la condizione post-storica dei loro equivalenti sul Mare del Nord). Osano di più, ma possono molto meno.
Il ché ci porta ai paesi direttamente confrontabili con noi.
- La Spagna vive ancora nella storia. Le sue problematiche interne, il recente passato franchista e Gibilterra le impediscono di slittare troppo velocemente nell'inerzia. Ma anche essa è limitata a livello demo-economico e aspirerebbe ad uscire dalla storia, avvicinandosi all'idealtipo del paese occidentale
- La Gran Bretagna segue come sempre il suo cammino. Non rinuncia alla sua potenza (sebbene persegua il ricordo di qualcosa che è stato), ma è anche essa ancella dell'America, benché non più parte dello stesso impero europeo come i paesi del continente.
- la Germania come noi ha una popolazione inerte. È una potenza che non vorrebbe essere tale, e che si interpreta in termini strettamente economicistici (come noi). Prende riluttantemente il ruolo di potenza solo quando deve, per garantire le condizioni dello status quo (Minsk, accordo sul nucleare iraniano)
- la Francia, pur avendo una popolazione che si pensa fuori dalla storia (cfr. I mai assorbiti shock per gli attentati degli anni scorsi, i Gilet gialli, i frequenti scioperi) ha tuttavia le istituzioni e l'esecutivo saldamente ancorate alla realtà, grazie all'impronta lasciata da De Gaulle. Non è suddita nell'impero (ma socio di minoranza) e persegue i suoi interessi perché ha la capacità di farlo a livello politico-esecutivo.
Fondamentalmente, l'unico paese davvero paragonabile a noi, che abbia una chiara visione di sé e una politica estera degna di questo nome è la Francia (più per rendita che per merito).
In ultima analisi, credo che il nostro difetto fondamentale sia quello di non avere un esecutivo forte come quello francese. Che riesca a coniugare potenza e libertà democratiche.
L'Italia non è tutto ciò che potrebbe essere dal punto di vista di una potenza con strategie e tattiche geo-politiche proprie in quanto non può esserlo : teoricamente basterebbero riforme costituzionali veramente serie ( come ad esempio l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e l'abolizione dell'art 75 della Costituzione ) ma in qualche modo noi siamo vincolati al trattato di pace svoltosi a Parigi del 1947, la nostra costituzione è entrata in vigore dal gennaio 1948 in successione a tale trattato, basti pensare che al popolo italiano ( credo sia l'unico in Europa) è vietato decidere tramite referendum sui trattati internazionali : art. 75 della nostra ( democratica!?!?) Costituzione...............
@@maurocapitanio4121 del resto, nel periodo della guerra fredda, tale vincolo ha avuto un suo scopo. Non era prudente (per usare un eufemismo) affidare questioni internazionali come l'allineamento atlantico dell'Italia (paese con un fortissimo partito comunista) al sentimento popolare.
Ed è, a mio avviso, tutt'ora prudente che sia così.
Questo intervento i, come al solito molto istruttivo, mi ha lasciato rattristato
Idem
Nella prima puntata hai detto una cosa sacrosanta, noi abbiamo una posizione strategica che se volessimo ci permetterebbe di controllare tutto il commercio nel mediterraneo, invece il mediterraneo lo vediamo come una minaccia
Il commercio del mediterraneo è praticamente INESISTENTE, non per nulla i porti italiani sono quasi deserti..la finite di sparare m***e che di economia non capite nulla?
@@freedomordeath89 ed io cosa ho detto? L'italia non sfrutta la sua posizione strategica al centro del mediterraneo...
@@stefanocaliendo2287 No...Stefano..parlavo a livello internazionale. Il numero di navi che passa dal mediterraneo e dall'Italia è INFIMA e lo sarà sempre.
Il mediterraneo non conta piu nulla a livello commerciale dal 1500, da quando Bartolomeo Dias ha scoperto come circumnavigare l'Africa...svejate...I traffici passano da Olanda e Francia, è più comodo ed economico dal punto di vista logistico. Le alpi e appennini impediscono il trasporto attraverso la penisola.
Da noi arriva solo il traffico locale o per il consumo INTERNO.
@@freedomordeath89 il commercio tra l'Italia e le nazioni dei balcani occidentali, quelle che affacciano sull'adriatico (e anche la grecia), avviene soprattutto per via marittima.
@@stefanocaliendo2287 Si ma è insignificante a livello economico, sono briciole se comparate con l'esportazione verso la francia e la germania. Se vieni qui al nord e parli con le imprese, scoprirai che nessuno può fare a meno di quel mercato. Se invece chiedi chi esporta nel mediterraneo, farai fatica a trovarne.
E le navi del canale di suez, per tua informazione, PASSANO NELLE ACQUE INTERNAZIONALI e navigano fino all'OLANDA/FRANCIA. Pochissime vanno in Italia.
Ora, cosa staresti insinuando? Vuoi oCCUPARE le acque internazionali etassare le navi che passano?
Buona fortuna amico ahahaah ti metteresti contro l'intero pianeta in 5 secondi.
Uno così ci servirebbe in Parlamento non su YT!
Concordo pienamente con Dario Fabbri, ci vorrebbe uno come lui al governo...
Non è così. I tecnici forniscono i dati, i politici operano le scelte decisionali.
Son due piani diversi.
Se vuoi uno come Fabbri al governo avresti un governo tecnico come quello di Monti.
@@andreadalcortivo747 A leggere queste decine commenti c’è da rabbrividire: non saper distinguere il piano tecnico dalle decisioni politiche.
Con l'uscita di Italia Viva dal Governo nella storia della Repubblica, non c'è mai stata, neppure con la vittoria dell'Ulivo nel 1996, una maggioranza di governo così poco aperta ad una visione atlantista, in particolare anti americana. Nel 1999, con premier D'Alema, l'Italia partecipò attivamente all'Operazione Allied Force
, senza dirlo, si bombardava ma ai cittadini non si doveva dire. Grazie per l'interessante contributo
"edulcorando ancora raccontandoci di un mondo meraviglioso diciamo alleati degli americani" 😂
Grande Dario, sempre più incisivo. Unico spazio di miglioramento in questi video forse potrebbe essere guardare di più la telecamera, ma davvero sono dettagli che scompaiono per quanto mi riguarda di fronte alla competenza e all'incisività del discorso
Mi piace, tuttavia mi chiedo come si possa bluffare con una potenza che ha le forze armate all'interno del nostro paese; è innervata nei nostri servizi segreti e letteralmente filtra e registra le comunicazioni di qualunque fonte in qualunque parte di Italia, Europa, mondo. Non si deve partire con l'idea di bluffare ma con l'idea di tradire.
Meh, i nostri servizi segreti sono tra i migliori del mondo, se si volesse si potrebbero utilizzare anche per questa necessità, il problema è che nessuno ne ha un interesse immediato, fondamentale nella politica italiana
4:14 "...nel raccontandoci di un mondo meraviglioso, siamo alleati degli Stati Uniti" bella battuta 😄
Sono d'accordo con lei ma finchè non siamo in grado di Darci un governo che non cada una volta l'anno la vedo dura impostare una strategia.
Sicuramente.Vedo anche un altro intralcio al ritorno dell'Italia ad una dimensione più storicistica,come sostanzialmente auspicato da Fabbri e altri analisti di LIMES:onestamente possiamo solo sognare un presidente del consiglio che annunci un programma contenente categorie quali percezione di sé,controllo dell'estero vicino oppure proiezione storica dell'Italia nello scenario mondiale (sia pure commisurata alla nostra modesta caratura come soggetto geopolitico).
Tale programma sarebbe inoltre velleitario se non supportato da un utilizzo della marina militare e dell'esercito....Apriti cielo !
Se vedi l'intervista di Caracciolo al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini comprenderai il mio scetticismo....
Dato che sei d'accordo, domani ti mandiamo con il corpo di spedizione in Libia, probabilmente ci lasci le penne insieme a 200 altri cittadini, ma almeno guadagniamo una migliore posizione internazionale! Sei felice? Non sei orgoglioso di poter buttare via la tua VITA per far fare bella figura (forse) al paese? FORZA SU! ALLE ARMI! MORIRE PER LA NAZIONE! FORZA SU!!!!
PS per curiosità, quanti figli hai? Se ne hai meno di 3 non stai facendo la tua parte per lo sforzo bellico!!!!
Magnifica analisi
Mi pare che @Dario Fabbri parli della Francia solo come "avversario" dell'Italia in Libia. La Francia ha una presenza enorme nella nostra economia, è uno dei paesi dove le nostre imprese sono maggiormente presenti, è il paese col quale abbiamo in assoluto maggiori legami culturali e, cosa non trascurabile, è la principale potenza militare dell'UE
Sempre contenuti di alto livello, un piacere.
Su una cosa però non sono assolutamente d'accordo, le differenze culturali nel nostro paese ci sono eccome... tra una zona e l'altra del paese, parlo di senso civico, approccio alla vita sociale e lavorativa con più o meno visione a medio lungo termine, organizzazione e metodo etc.. molto più di quanto possa esserci tra il nord e sud della Francia, della Germania e di altri paesi. Questi aspetti sono cruciali nello sviluppo del paese, e si collega al tema della "pedagogia" (importanza dell'educazione civica ad esempio) e di come sia il pilastro , debole per il momento, di uno sviluppo omogeneo a livello paese.
Il petrolio di questo secolo è avere una popolazione altamente sviluppata, per fare ciò un certo grado di ricchezza è necessario. L'Italia fallita con le pezze al culo non diventerebbe uno stato più potente diventerebbe una sorta di repubblica ex comunista tipo Ucraina o Romania, con una popolazione che emigrerebbe ancora di più anche se per ignoranza e poverta facesse più figli.
Al giorno d'oggi è importante esserci nella ricerca: medica, genetica, spaziale, delle IA, oceanica.
Tutte cose che un paese di pezzenti non può fare, cosa che diventeremmo immediatamente se noi mollassimo la Germania o la Germania mollasse noi.
Come dovrebbe utilizzare l'italia questa enorme mole di giovani poveri ed indottrinati armati di baionetta? manco in medioriente usano piu le baionette, si fanno gli sgambetti a vicenda con i droni!
Non ci servono giovani boots-on-the-ground, ci servono programmatori e scienziati, anche quaranta-cinquantenni
si si si ed ancora si: K.I.P. Knowledge Is Power
Ci serve, ancora prima una classe dirigente rispettabile, capace e dignitosa. Basta votare i meno peggio
@@davideluciani1754 mi sa che il problema maggiore non è la classe dirigente eletta, ma la classe dirigente di carriera: generali, giudici, funzionari dei ministeri e della PA: gente sbagliata in quei posti fa danni per 40 anni! ma i non adetti ai lavori non ne sanno nulla fino a quando questi vanno in pensione e fondano "i Forconi" oppure diventano responsabili dell emergenza covid nella regione calabria.
Una bella riforma della pubblica amministrazione ci vorrebbe, anche se i tempi di turnover ce ne farebbero apprezzare i cambiamenti dopo decenni. la domanda diventa:
come far smettere i partiti (cambia poco quali) di litigare sul nulla? perchè per fare unca cosa del genere servirebbero i 2/3 del parlamento.
@@davideluciani1754 però basta anche votare i più peggio!!
Uno dei commenti più intelligenti che abbia mai letto.
Grazie Signor Fabbri
A quando il primo libro del grande Dario Fabbri?
Scrive fiumi di roba su Limes....
@@spanellaful mica è la stessa cosa anche Conte scrive fiumi di DPCM
@@staserapagoio2999 Cosa c’entra Conte? Volevo solo dire che se vuoi leggere roba di Fabbri basta che compri Limes....
@@spanellaful vabbè lascialo stare, totalmente mpazzutu
@@spanellaful quoto la domanda
che spettacolo questo intervento
Intanto Giggino Di Maio gioca a fare il ministro degli affari esteri. :(
Il famoso Sciuscià della Farnesina
Pensare che questo sia il problema, è non aver capito una mazza.
Bellissimo video, angosciante circa la possibilità di riuscita delle strategie da te elencate, considerato il livello molto basso della classe politica a cui sarebbe affidato questo incarico. In poche parole siamo del tutto incompetenti .
Dario sei grande, spero tu possa fare politica attiva per l’Italia , l’Italia ha bisogno disperatamente di persone come te.
Quando penso che il nostro ministro degli esteri per esprimere al pieno la sua attività dovrebbe avere la competenza e le conoscenze di Fabbri.
"Franza o Spagna purchè se magna" più attuale che mai 😂
Levace pure quello
Sei un grande Dario.
Sintesi Totalmente condivisibile. Purtroppo siamo diventati pavidi, vigliacchi, vecchi e biechi. Complimenti per il video
Interessantissimo, Ne stavo parlando propio oggi gli italiani sono piu' simili agli arabi del nord africa rispetto ai tedeschi o inglesi nel senso di popoli mediterraneii...cosi' come I tunisini sono piu' simili agli Italiani piuttosto che ai Sauditi... bisogna collaborare coi governi vicini a noi magari rischiando piuttosto che firmare contratti da schiavi con la Germania per esempio...si impara molto con questo canale approfondimento serio e semplice
Se Lucio Caracciolo fosse direttore del TG1 e Dario Fabbri direttore del TG5 metà dei problemi dell'Italia si risolverebbero
Pare che la linea editoriale la scelgono gli editori..
Decide tutto la retorica dominante che ci trasciniamo da 75 anni
@@emilbertbc1 ma se non fa altro che sottolineare i punti in cui dovremmo spingere per guadagnare autonomia.
Grazie mille x la lezione
Uno stato per essere credibile , in primis deve controllare il suo territorio e i suoi confini e dopo può proiettarsi verso l'esterno .Ditemi se tutto questo è avvenuto .
Concordo pienamente. Purtroppo gran parte del territorio geografico e burocratico dello stato italiano è lasciato al caso.
👏👏👏👏
Forse uno dei video più chiarificatori e terrificanti di sempre.
La strategia esiste di per per sé, ma la classe politica gioca un ruolo fondamentale in tutto questo, avere Conte e Di Maio, non è come avere Craxi e Andreotti. Per non parlare dell'uso della forza militare che ormai, da colonia in una fase post-storica, non consideriamo affatto come strumento di potenza, anzi la temiamo.
Il binomio Craxi-Andreotti ha rappresentato l'inizio del declino economico e politico dell'Italia(debito pubblico, rapporto stato mafia, corruzione dilagante). Mi compiaccio sempre quando vedo invocare l'uso della forza, chissà se un giorno qualche potenza userà la forza contro l'Italia se ne sarai così felice?
Ottima analisi..stavo per scriverti all'inizio..ma poi sei andato sulla giusta strada:)
Il grosso problema dell'Italia è l'esterofilia, in particolar modo verso la Germania. Più Fabbri x tutti!
Anche raccontarsi bugie e pensare che sia sempre colpa degli altri. La Germania non dobbiamo amarla, dobbiamo imitarla.
@@andreab2114 la Germania persegue quello che è bene per la Germania, andando costantemente contro i parametri europei. L'Italia fa costantemente di tutto per affondare nelle sabbie mobili delle assurde regole UE.
@@francescociuchi5643 Ma non diciamo stronzate per favore. Questa ridicola germanofobia è diventata una malattia. OVVIO che la Germania persegua i suoi interessi, come fa ogni paese. Ciò detto, la Germania ha bisogno che l'Italia, o meglo il nord, non coli a picco e questo spiega il perchè di iniziative come il recovery fund. Quanto ai parametri, spero non si riferisca all'eccessivo surplus commerciale della Germania, perché non viola alcun trattato e anzi è un indicatore di efficienza del sistema economico. Quando gli italiani capiranno che i nostri problemi sono tutti endogeni e non dipendono né da UE, nè da Germania o Francia sarà sempre troppo tardi.
@@andreab2114 sono problemi endogeni appunto perché non ci mobilitiamo per far valere i nostri interessi, giusto imitare la germania, ma nella sua indipendenza, come dovremo essere noi, comunque l’italia è sempre stata in bilico tra francofobia e germanofobia, la prima e la secondo guerra mondiale la mostrano molto chiaramente
@@leononpervenuto I nostri interessi? E quali sarebbero, fare debito come se non ci fosse un domani? Stampare soldi per erodere i risparmi degli italiani? Né la Francia, né tantomeno la Germania hanno alcun interesse in un declino italiano. I problemi endogeni sono altri: sistema giudiziario inefficiente, corruzione, burocrazia soffocante, regole incerte, ignoranza della popolazione. Tutto questo nulla ha che vedere né con la Francia né con la Germania. L'UE fa anche troppo i nostri interessi. Se fossi un olandese chiederei lo stop del quantitative easing e non darei un centesimo ad un paese come l'Italia.
bellissimo ragionamento
Senza una ripresa delle nascite non ci sarà mai alcuna ripresa dell'Italia. Ci vuole un cambiamento culturale piuttosto radicale.
più che altro ci vogliono politiche di sostegno alla famiglia, invece di finanziare l'eccesso demografico del terzo mondo che entra clandestinamente
@@ziojessie2626 Anche i ricchi in Italia non fanno figli.
@@robertoorsi3203 I ricchi fanno i figli. Brutti ceffi come i genitori, ma li fanno. Piuttosto guardati l'andamento della natalita' comparandolo con l'andamento del Pil.
Rivedo questo video dopo aver ascoltato le interviste di Caracciolo al Ministro della Difesa Guerini e all'Ammiraglio Cavo Dragone.
Direi che la sponda balcanica e quella africana saranno, nel migliore dei casi,terreno di sereno confronto.....:):)
Ci fossero piu' "Fabbri" ai vertici politici del Paese....
Siamo pieni di Fabbri ai vertici del paese... tutti nella sfera angloUSraeliana purtroppo.
@@for_ma chiarisci il concetto
@@augustataurinorum4555 il concetto è già espresso chiaramente
@@for_ma non direi. Spendi qualche parola in piu' in modo da esser piu' chiaro.
@@augustataurinorum4555 Con Germania Russia Cina siamo complementari. Con USA UK sudditi
L' Italia per fare tutto questo che hai spiegato nel video ( che sarebbe da mandare in prima serata 7 giorni su 7 e da fare vedere in parlamento prima di ogni seduta) dovrebbe riscoprire un senso di unità nazionale che non ha mai avuto (ci sentiamo tutti fratelli e sorelle solo quando gioca la nazionale di calcio ). Senza questo elemento unificante la popolazione non è in grado di muoversi a questi livelli in geopolitica o meglio non sarebbe disposta a soffrire per raggiungere degli obbiettivi di cui ne beneficia tutta la nazione proprio perchè a livello mentale non riesce a proiettarsi all' esterno dei confini nazionali come un paese unito. Abbiamo un paese in cui ogni regione pensa per sè. Ogni cittadino pensa solo al suo orto ed è invidioso del vicino, per l' italiano il rivale è il fratello del sud o del nord. In poche parole una nazione unita solo sulla carta ma nella pratica no. Non dimentichiamo la vicenda dei pescatori siciliani sequestrati dalle motovedette libiche (regalate dall' Italia) la situazione del loro rilascio è stata umiliante e ancora poco chiaro la dinamica della risoluzione di questa vicenda. Una nazione unita e salda avrebbe preteso che lo stato andasse a liberare i suoi cittadini anche con la forza ed entro pochi giorni. Immaginare di competere con turchi e francesi è a dir poco utopistico. Ormai quando si tratta di confrontarci con altre nazioni rivali subiamo una disfatta in stile Caporetto periodicamente...
Meglio morire con onore
Che vivere da miserabili.
Ci vorrebbero i grandi statisti patrioti di cui al momento questo fantastico paese diffetta
L'ultimo statista patriota è stato De Gasperi
Vale pure per l'Ucraina però.
@@andreadalcortivo747 E anche il grande Craxi.
Grande Fabbri ha chiarito benissimo e sono pienamente d'accordo sulla tatttica e la strategia se vogliamo contare qualcosa in Europa e nel mondo,il fatto pedagogico è importantissimo ma dobbiamo cambiare coloro che fanno le leggi perché altrimenti non andiamo da nessuna parte.
Sicuramente la mentalità vecchia dell'Italia non aiuta (paghiamo 300 mld di pensioni e la spesa corrente dello stato è ca 600 mld - un bel macigno su qualunque stratega internazionale).
I giovani hanno ormai acquisito una mentalità cosmopolita, che ripudia guerra e nazionalismi. Se parliamo della classe politica questa non ha nessuna visione geopolitica secondo me (forse da questo punto era più lucido Berlusconi con i suoi balletti tra Putin e Gheddafi) , sono troppi i problemi interni. Se si riuscisse a ridurre il problema principale che è quello dell'economia (aka pensioni) forse si potrebbe fare qualcosa per prenderci il nostro posto nel mediterraneo che vede nelle coste ioniche e quelle libiche-tunisine il suo più naturale sbocco. Sul piano della pedagogia l'Italia deve riuscire a riacquisire quel sano nazionalismo risorgimentale (sostituita dall'epica partigiana antifascista - che ve lo dico secondo me ci ha fottuto come coscienza nazionale), che ci ha aiutato tanto nei primi anni di unità nazionale.
L'unica cosa buona dei governi Berlusconi fu la politica estera. Anche sul resto non posso che essere d'accordo, purtroppo. Sarebbe necessario, ed è ottenibile sia dentro l'euro che fuori dall'euro, solo con strumenti diversi, dirottare risorse reali dai consumi privati per interposto stato (pensioni su tutti, ma anche incentivi e sussidi di vario tipo che alimentano un parastato zavorra), che peraltro non hanno effetti redistributivi concreti, solo distorsivi, verso infrastrutture, ricerca e sviluppo, istruzione, natalità e espansione della sfera d'influenza economica e politica. Purtroppo la stessa anzianità della nazione rema in senso contrario, verso una cupio dissolvi che prima o poi dovrà deflagrare pienamente.
Sei sicuro ce paghia
mo 300 miliardi di pensioni?il bilancio inps è di 360 miliardi circa ,di questi circa180 sono pensioni di coloro che hanno pagato i contributi e che in bella parte ritornano allo stato attraverso le tasse,il resto sono flussi assistenziali:indennità di gravidanza,cassa i ntegrazione, invalidità, pensioni minime di chi non ha fatto versamenti e dovrebbero essere chiamate assegno sociale.
@@giuseppecorongiu3750 li chiami come vuole, ma sono troppi soldi buttati nel cesso. In un sistema a ripartizione aver pagato i contributi è ininfluente, i loro contributi sono finiti dritti in tasca ai pensionati del passato. In ogni caso si tratta dell'unica voce del bilancio pubblico aggredibile, l'unica fuori scala se paragonata ad altri paesi.
È proprio quello che vogliono i ns politici mettere la gente una categoria contro l'altra,proprio questo tuo modo grossolano di pensare, di non ragionamento.Che fai togli le pensioni a tutti? Alle metà dei pensionati. Lo sai che fino alla metà degli anni settanta il debito dello stato sul pil era poco al di sopra di quello di Francia e Germania (58% contro 52%) sai cosa è successo a metà degli anni settanta? Te lo dico io :Sono state istituite le regioni.da allora lo stat spende una media di 30 miliardi all'anno solo per farle vivere (senza contare sanità trasporti locali,scuola).moltiplica 30 x i 45 anni passati fa1350. Sottrai ai 2600 miliardi del debito attuale 1350 e sai dove sta il problema. Le regioni sono la pietra al collo che ci siamo messi da soli e che ci sta portando alla rovina.Altro le pension i di chi ha lavorato e pagato contributi per 41 anni altre alle tasse per mantenere uno come te
@@giuseppecorongiu3750 ripeto, la spesa pensionistica è il 17% del pil, dati ocse, quando tutti gli altri paesi paragonabili all'italia spendono tra il 7 e il 12%. I consumi privati su pil sono più alti rispetto agli altri paesi. La spesa pubblica vera, cioè quello che lo stato spende per sé, per far funzionare i ministeri, gli uffici comunali, le forze di polizia, l'esercito, è due o tre punti di pil in meno rispetto ai paesi comparabili, gli investimenti sono zero. C'è poco da fare, tassiamo tanto, male, per spendere poco per far funzionare i servizi pubblici e progettare il futuro, e redistribuire (malissimo) tanto. I 30 miliardi l'anno per le regioni dove li ha tirati fuori? Mi da qualche dato in più? Sono 1,5 miliardi per regione in media, mi sembra tanto, ma è possibile, tra parlamenti regionali, indennità e macchina burocratica regionale (regioni che io abolirei, infatti).
Molto bravo
Di Maio agli Esteri....
Ho scritto tutto. Poveri noi.
Fabbri, aiutaci tu.
Se siamo in questa situazione, di certo non è colpa di Di Maio come ministro da circa un anno. Questi commenti sono tutto tranne che produttivi
Tutto molto interessante. Ma mi sorgono alcune domande: perseguire una politica di potenza per ottenere cosa? Una rinascita economica e industriale? Sfere di influenza economico/politico/militari? Un espansionismo territoriale??? E poi, cosa si intende per "costo" che una societa dovrebbe sostenere per affermare una tale politica? Tagliare il cordone ombelicale con l'Europa continentale puo essere un'opzione ma la ricerca di "altri mercati" mi pare un po velleitaria. E dove/come generare le risorse per attuare i "costi" di tali scelte strategiche? Grazie per il dibattito.
A parte la rinascita economica e industriale, noi dobbiamo controllare la Libia per una questione di sopravvivenza. Dobbiamo controllarla e tentare di frenare l' espansionismo turco. Non dobbiamo entrare definitivamente nella sfera di influenza geopolitica della Germania o della Francia. Variare il mercato e non legarci così strettamente a Berlino (neanche tagliare i ponti), cosa che ovviamente la Germania non vuole, ma anzi lei ci vuole legare ancora di più
Fabbri ( in estrema sintesi )indica i limiti in cui
ci relega la visione puramente economicistica
della società umana: per noi la "storia" non esiste
più)presente e futuro ai nostri occhi appaiono
declinati in termini di convenienza economica da tradurre obbligatoriamente in benessere.Tutto è regolato da quelle potenze economiche e finanziarie che sono i motori della società, i veri protagonisti degli eventi su scala mondiale.
In breve viviamo una epoca post storica,in quanto la nostra storia è sostanzialmente ferma
al primo dopoguerra.Questo punto è essenziale.
Il problema è che la "storia" non si è fermata: alcuni paesi la stanno scrivendo e se ci limitiamo a guardare...costoro scriveranno anche la nostra.
E dovremo accettarla tacendo.
Comunque ti rimando a numerosi interventi su Limes/Mappamundi dedicati ai concetti di
percezione di sé e di protagonismo storico che
sono fortemente radicati proprio in quei paesi che ai giorni nostri "fanno" la storia.
USA,Russia,Cina,Iran,Turchia...e sia pure su scala
ben più modesta Francia e Inghilterra.
ottimi suggerimenti di tattica puntualmente inapplicati (o applicati al contrario) dagli attuali governanti.
Ringraziate Draghi e tutti quelli come lui se versiamo in queste condizioni