Quanto è unita l'Italia?

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  • Опубликовано: 30 сен 2024
  • La geopolitica del giovedì. con Lucio Caracciolo, Dario Fabbri e Alfonso Desiderio. Discussione su due affermazioni: l'editoriale di Caracciolo "Perché non possiamo non dirci italiani" di Limes 2/19 e "Gli italiani sono più omogenei di quanto raccontano" dalla rubrica di Fabbri. Domande e risposte con i lettori.
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Комментарии • 1,6 тыс.

  • @ParabellumStoria
    @ParabellumStoria 3 года назад +206

    L'Italia è un paese omogeneo ma ha al suo interno il "carattere italiano" che va contro questa realtà, l'italiano si percepisce eterogeneo. Io sono uno storico e mi ha sempre colpito ad esempio come altri paesi riescano ad assimilare le sconfitte come vittorie, un esempio i francesi furono massacrati a Ðiện Biên Phủ dai vietnamiti, ecco per loro tale sacrificio è esaltato come esempio di abnegazione e valore militare, eppure è una sconfitta cocente, da noi accade il contrario ogni nostra sconfitta viene deprecata e ricordata in primis da noi italiani.
    Un esempio: ancora oggi (sebbene in disuso) il termine è stata una Caporetto è sinonimo di una disgrazia gravissima, non troverete mai un corrispettivo in francia, essi non si sognerebbero mai di dire "è stata una waterloo" perchè la gara a sputarsi addosso è una cosa tutta italiana, è un prendere le distanze dall'Italia come se un siciliano non fosse italiano quindi la cosa non è vissuta come un insulto a se stessi ma a qualcosa "lo stato italiano" che è percepito distante, lontano.
    Questa mancanza di amor proprio è conoscenza è proprio quello su cui fanno leva i nostri vicini, essi indulgono in questa errata visione che gli italiani hanno di se stessi perchè ovviamente fa il loro gioco, quando in realtà loro sono molto più divisi e lo sono per davvero, dal punto di vista culturale, linguistico e religioso però non deprecandosi riescono a nascondere bene questi fattori divisivi, noi invece li creiamo dal nulla e gli ingigantiamo alla ricerca di una perenne caprio espiatorio che spieghi il nostro senso di inferiorità latente che è più una percezione nostra autoindotta che non una realtà.

    • @Samuschi85
      @Samuschi85 3 года назад +20

      Condivido tutto. Noi italiani siamo tremendamente faziosi e litigiosi, il più delle volte per vanità e differenze caratteriali...Il sud serve a quelli del nord come argomento per rimarcare i meriti della loro ricchezza - nelle modalità poi non troppo dissimile dal sud, vedi le PMI- e contestare la pressione fiscale avvertita come ingiusta, ma poi l'avversione è una fuffa. Basta vedere quanti prodotti culinari vengono dal sud al nord e il turismo che facciamo nei lidi meridionali...In fondo siamo un popolo che ama ben vivere, ben mangiare, stare in piazza, ciarlare, curare la casa, i colori, la musica, difendere la famiglia come spazio sacro e indiscutibile...ecc. Vero che siamo diversi, certamente, ma pensiamo solo la Svizzera, dovrebbe fare scuola il suo caso di difformità 'etnica', ma coesione politica, o il Belgio...eppoi la domanda rimane: ma cos'è una nazione?

    • @carlomorasso166
      @carlomorasso166 3 года назад +15

      Ha ragione il Professore. L'Italietta è un grande Palio di Siena dove l'importante non è vincere bensì che il tuo vicino perda. Dal non pagare le tasse, a lasciare le immondizie su un angolo, sino a non far passare nessuno ad un incrocio intasato, è solo una conseguenza del strabiliante carattere italico..

    • @longhisnaipa5823
      @longhisnaipa5823 3 года назад +9

      Grande parabellum, ti trovo anche qui!

    • @angelodichiara7909
      @angelodichiara7909 3 года назад +8

      Si, siamo uniti. Uniti anche nel nostro totale, perpetuo e condiviso disinteresse nei confronti della potenza, della grandezza e della geopolitica.

    • @ParabellumStoria
      @ParabellumStoria 3 года назад +6

      @@longhisnaipa5823 Seguo Limes da sempre :)

  • @matTop00
    @matTop00 3 года назад +137

    "Attenzione signori: essere popolo non è un dramma"

    • @Livius4
      @Livius4 3 года назад +7

      Vergognati populista !!!! .......Scherzo chiaramente...:-) :-)

    • @federicorazzoli495
      @federicorazzoli495 3 года назад

      Lo è eccome! Ma perchè lo sia, bisogna prima aver raggiunto lo status di individuo. Per fortuna degli italiani pochi di loro l'hanno raggiunto, quindi essere amalgamati in un popolo (anche uno costruito con mezzi poco dignitosi, quali il Libro Cuore e il Maestro Manzi) in effetti non sarebbe un dramma.

  • @francescomanca829
    @francescomanca829 3 года назад +118

    "Oddio Limes sta virando verso il fasssismoh! "
    Riuscire a instillare nelle menti della gente un'improbabile equazione tra legittima ricerca del proprio interesse nazionale e Fascismo è la vittoria di chi ci vuole buoni a cuccia.

    • @lorenzogiorgioni9001
      @lorenzogiorgioni9001 3 года назад +8

      Questo commento dovrebbe essere mostrato durante lo studio della storia del ventennio

    • @SPGstoriapoliticageopolitica
      @SPGstoriapoliticageopolitica 3 года назад

      @@lorenzogiorgioni9001 detto da un secessionista sardo.

    • @ziojessie2626
      @ziojessie2626 3 года назад +8

      @@lorenzogiorgioni9001 il solito libtard ignorante. Studiati Pietro secchia, partigiano comunista insurrezionalista, che diceva che è nella Nazione che la classe operaia può trovare lo spazio in cui far valere la tutela dei propri diritti certamente in un ambito internazionalista, non certo in improbabili istituzioni sovranazionali la cui inutilità e dannosità è sotto gli occhi di tutti.

    • @MarcoFisio2294
      @MarcoFisio2294 3 года назад +1

      Sono d accordo, secondo me va anche riconosciuto che una parte di popolazione (poststorica o meno) non si riconosce più in interessi di carattere nazionale. Internet e la diffusione globale della lingua inglese hanno fatto sì che le nuove generazioni percepiscano l'identità nazionale come vetustà. Questo non è vero fino a quando c'è qualcuno che nella nazione si riflette. Ma chi sa, per qualcuno l interesse nazionale è come il regionalismo nel Risorgimento. Non penso siano tutti stupidi ed è plausibile che qualcuno non si senta più italiano e non riconosca gli interessi nazionali come propri.

    • @leggendario2185
      @leggendario2185 3 года назад +3

      La sinistra italiana post padri costituenti ha una buona dose di colpa in questo. E lo dico da persona vagamente di sinistra

  • @antoniorondon4948
    @antoniorondon4948 3 года назад +213

    E' successo che ho colto il mio paese unito da quando go cominciato a girarlo. Sembra banale , ma per me , non lo è. Sono Veneto , ma essere a Napoli, o Bari oppure a Perugia, mi da il senso profondo di essere a casa. Questo non significa chiudere gli occhi e non vedere i problemi , che esistono, ma cogliere il sentire comune che rende familiare la terra che calpesto. Grazie Dario per la tua particolare visione dell'unità del Nostro paese.

    • @Nome_utente_generico
      @Nome_utente_generico 3 года назад +5

      Finalmente! Bravo!

    • @gigieinaudi24
      @gigieinaudi24 2 года назад +4

      Un venessia si sente a casa in Montenegro a Corfù in Slovenia in Croazia non certo a Napoli. A meno che sia una boutade

    • @Starskream9999
      @Starskream9999 2 года назад +12

      @@gigieinaudi24 Il veneto capisce di essere italiano quando supera le alpi e si rende conto che gli altri lo vedono esattamente come un napoletano (all'estero "napoletano" si traduce "italiano"). Te lo dico per esperienza dato che a causa di tornei di arti marziali ho girato un bel po' per l'Europa con miei connazionali da tutte le parti d'Italia.

    • @gigieinaudi24
      @gigieinaudi24 2 года назад +5

      @@Starskream9999 bah se ti senti a casa tua a Cagliari o a Palermo probabilmente hai una casa molto grande. O non hai una Heimat e una identità

    • @alessandromix75
      @alessandromix75 2 года назад

      @@gigieinaudi24 se è per quello si sentono pure a casa in Piemonte che hanno popolato in lungo e largo negli anni '60 causa fame, disoccupazione e povertà del Polesine.
      Eppure nel Regno Piemontese/Sardo i confini finivano molto prima. Come si fa a dire che un Veneziano si senta a casa a Corfù ? Parlare a vanvera solo per denigrare il ns SUD gratuitamente senza molte volte nemmeno esserci stato.

  • @paolobreviyu8651
    @paolobreviyu8651 3 года назад +55

    Gli Italiani hanno solo un enorme difetto, sono gran bravi a raccontare tutto ciò che gli altri popoli tendono a tacere.

  • @alexietor
    @alexietor 3 года назад +216

    Ma quanto sarebbe bello se prevalesse questo tipo di approccio, nel giornalismo e nella comunicazione in generale?

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +2

      Bello e Impossibile.....

    • @giuseppemele4160
      @giuseppemele4160 3 года назад +16

      Significherebbe iniziare a ragionare in termini di potenza. Perciò non accadrà mai (o almeno noi non lo vedremo).

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +11

      @@giuseppemele4160 Il che non significherebbe assumere un atteggiamento aggressivo o guerrafondaio....semplicemente certi interessi civilmente discussi a un tavolo di confronto all'occorrenza vanno tutelati con una solida presenza militare.

    • @giuseppemele4160
      @giuseppemele4160 3 года назад +19

      @@INDIGOBLUE555 la maggioranza degli italiani non comprende la necessità di un approccio di questo tipo. Inutili girarci intorno: le visioni espresse da Limes coinvolgono una netta minoranza all'interno del Paese. Può anche darsi che ci sia un risveglio, ma lo vedo un processo molto lungo e lento.

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +3

      @@giuseppemele4160 Fabbri video "Italia che fare"
      (se già non lo conosci)

  • @TM-ry4zn
    @TM-ry4zn 3 года назад +26

    Abbiamo un evidente complesso di inferiorità. Peccato

    • @achilleconte4385
      @achilleconte4385 3 года назад

      Non averlo comunque non risolverebbe i tassi di disoccupazione giovanile al sud del +50%.

    • @pietrodepau6090
      @pietrodepau6090 3 года назад

      @@achilleconte4385 te non lo sai

  • @francescacaroni6833
    @francescacaroni6833 3 года назад +94

    "...Mi sembra un dibattito un pochino puerile, vagamente elementare."
    Applausi.
    Sipario.

    • @robertocalibancove8245
      @robertocalibancove8245 3 года назад

      Guarda che hanno detto che questo è il primo video al quale ne seguiranno altri 2.

    • @HumanisticValley
      @HumanisticValley 3 года назад +20

      La brutalità di Dario Fabbri è sempre un balsamo per una mente lucida.

    • @andreatondini9383
      @andreatondini9383 3 года назад +3

      Dario the best

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +1

      @@HumanisticValley
      Negli ultimi tempi si concentra maggiormente sul "che fare" .... anche perché,dopo numerose conferenze illuminanti su quello che è lo scenario "reale" nel quale inconsapevolmente ci troviamo,
      diverse voci hanno chiesto risposte alla critica
      che Limes ha spesso rivolto ad una Italia di scarsa caratura geopolitica.
      Fabbri e Caracciolo hanno quindi assunto un piglio più assertivo e schietto.

    • @valentinoinnamorato4013
      @valentinoinnamorato4013 3 года назад +5

      @@INDIGOBLUE555 sai cosa però. A me piace sentire Fabbri, però ho l’impressione che tutte queste iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana vengano fatte con il braccino corto.
      Mi spiego: giornata sull’Italia nel Mediterraneo organizzata dalla marina militare: ottima occasione per fissare certi punti, inviti tutti gli analisti di limes, inviti Barbero e va bene... e mi fai aprire la conferenza dal monsignor Paglia... con tutto il rispetto, un rappresentante della chiesa cattolica che è quanto di anti-geopolitico che di più non si può. Oppure mi metti un video che parla di estremo oriente con “un amico di Limes”, Enrico Letta che poi diventa segretario del PD, il partito che non farebbe una virgola senza l’approvazione della commissione europea. Non è che Meloni e Salvini sarebbero tanto meglio, perché l’indole del popolo italiano è questa, ma chiesa, Pd e m5s, anche ideologicamente, credono di vivere in un mondo poststorico dove la geopolitica non ha più alcun senso.

  • @nicolasardella8860
    @nicolasardella8860 3 года назад +14

    L’uso della parola fascista è così diffusa nel linguaggio che conferma una sola cosa...non se ne conosce il significato...

    • @mauriziomarchesin3911
      @mauriziomarchesin3911 3 года назад +2

      Un epiteto preso a prestito dai centri sociali, dove qualsiasi differenza di pensiero è considerata deviazionista, quindi fascista.

  • @gabrieleminniti8568
    @gabrieleminniti8568 3 года назад +53

    Partito per Londra nel 2013 ero convinto di queste eterogeneità. Tornato dopo un anno non solo avevo scoperto che guardando da fuori l'Italia è molto più omogenea di quanto si pensi ma gli stranieri ci giocano tremendamente sulle nostre conflittualità interne, le sfruttano. Un paese unito ed omogeneo al centro del mediterraneo spaventa, spaventa tantissimo le altre nazioni. Si deve uscire dai 15km di raggio del paesello per capirlo altrimenti si rimarrà fossilizzati nei soliti discorsi da bar.

    • @nicolasgentile3177
      @nicolasgentile3177 3 года назад +8

      Esatto. È proprio quello che ho cercato di dire anch'io con una boutade.

    • @gabrieleminniti8568
      @gabrieleminniti8568 3 года назад +11

      @@jarmansingh6274 io sono tornato in Italia perché non era mio interesse vivere la mia vita all'estero e perché i problemi se si vogliono risolvere non si risolvono da lontano, mi sono spostato per lavoro.
      Non sono un ragazzino di 20 anni.
      La mia esperienza è questa ed è la testimonianza che posso portare, il mondo non è quello di 30 anni fa e fra 30 anni non sarà quello di oggi.
      Le differenze tra nord e sud ci sono e chi più di me può saperlo che vivo al nord da famiglia Siciliana.
      Nessuno può insegnarmi nulla sotto questo punto di vista è posso dire che nonostante le diffidenze iniziali e qualche cavolata da bar non ho mai avuto grandi problemi perché sono sempre stato fiero di essere ciò che sono, un italiano.
      Credo che sia normale che un ragazzino dei nostri giorni non senta differenza con i suoi coetanei di altre regioni, sarebbe grave se non fosse così dopo 150 anni, non vedo nessuna sconcertante verità.

    • @Verdepalude
      @Verdepalude 3 года назад +8

      Io ho 58 anni ed ho girato il mondo per lavoro , senza mai stabilirmi per periodi lunghi in nessun luogo. La mia esperienza mi dice che Dario Fabbri ha ragione.

    • @davidg7206
      @davidg7206 3 года назад +7

      Cresciuto a cartoni, tg e programmi ministeriali ho dato per scontato che l'italia fosse una d'arme, di lingua, d'altare ecc. Poi ho studiato, viaggiato. Come cambiano i punti di vista: dall'estero mi è sembrato ancora più chiaro che non esistono l'italia e gli italiani ma le italie e gli italici.

    • @davidg7206
      @davidg7206 3 года назад +7

      @@jarmansingh6274 concordo. Lo stereotipo dell' italiano all'estero è per lo più lo stereotipo dell'italiano meridionale. Mi permetto di esprimere un dubbio sull' italianizzazione, vedo piuttosto un processo di meridionalizzazione dato da molti fattori. È curioso come lo stereotipo dell'italiano in sudamerica, dove l' immigrazione era per lo più dal nord italia, fosse quello dell'intraprendente pioniere, dedito al lavoro.

  • @mariorubino4748
    @mariorubino4748 3 года назад +30

    colletta per mettere la fibra a casa di Lucio Caracciolo

  • @pietrofracassi1472
    @pietrofracassi1472 3 года назад +25

    Chissà se era fascista anche Cavour? 😂😂😂😂
    È un'ottima domanda da fare ai nostri insegnanti

    • @marcovaldo5935
      @marcovaldo5935 3 года назад +2

      Assolutamente no. Lo a spiegato barbero in un suo monologo su Cavour in un passaggio sul marxismo.

    • @giorgiograndi4054
      @giorgiograndi4054 3 года назад

      @@marcovaldo5935 c'è bisogno che lo dica Barbero?

    • @BaroneAzzurro
      @BaroneAzzurro 3 года назад

      fascista non credo proprio......però sicuramente non era di sinistra

    • @PauL.Dron-E
      @PauL.Dron-E 6 месяцев назад +1

      @@marcovaldo5935 penso fosse una battuta siccome Cavour é morto nel '61 dell'800 mentre il fascismo è nato nel primo '900

    • @marcovaldo5935
      @marcovaldo5935 6 месяцев назад

      O citato barbero perché mi ha colpito in quel monologo molto interessante da sentire appunto su Cavour!

  • @pierpaolo0101
    @pierpaolo0101 3 года назад +53

    Assurdo che qualcuno nei commenti qualcuno abbia parlato di fascismo riguardo limes e la geopolitica ... povera Italia

    • @emanuelechelini5163
      @emanuelechelini5163 3 года назад +8

      Sbagliato parlare di fascismo, ma giustissimo sottolineare come qua si faccia un discorso veteto-nazionalista che, alla lunga, risulta problematico anche lui a suo modo

    • @TShelby
      @TShelby 3 года назад +6

      Be', le analisi di Fabbri sono ideologicamente parecchio orientate, eh...

    • @lucacaproni8116
      @lucacaproni8116 3 года назад +7

      @@emanuelechelini5163 Perché problematico? La geopolitica parla di rapporti di forza

    • @emanuelechelini5163
      @emanuelechelini5163 3 года назад +6

      @@lucacaproni8116 problematico perché quel tipo di nazionalismo alla "io ce l'ho più duro di te" ha portato ad un periodo di tensioni durato 70 anni e che è sfociato nella prima guerra mondiale e, sulle sue ceneri, è stato l'humus culturale sul quale hanno attecchito i totalitarismi di metà novecento

    • @lucacaproni8116
      @lucacaproni8116 3 года назад +12

      @@TShelby D’accordo. Ma parlare di strategia, tattica, interessi, concorrenti eccetera è inevitabile. Accettare l’idea che ogni Stato persegua i suoi obiettivi (e che abbia il diritto di farlo) è la base dei rapporti internazionali

  • @youssefkenzeddine5515
    @youssefkenzeddine5515 3 года назад +87

    Vivendo all'estero si nota benissimo quanto siamo omogeni, mi ci metto in mezzo pure io che sono nato e cresciuto in Italia.

    • @Lorenzo-ud4fm
      @Lorenzo-ud4fm 3 года назад +11

      Quanto ha ragione. Lo notai anch’io durante la mia prima esperienza all’estero.

    • @stefanodadamo6809
      @stefanodadamo6809 3 года назад +7

      eppure a noi sembra di essere divisi su tutto.

    • @eMago002
      @eMago002 3 года назад +5

      @Richard Nobaz è più o meno anche la mia esperienza...

    • @lore2245
      @lore2245 3 года назад +27

      @Richard Nobaz si ma il tuo carattere è un tuo tratto personale, non c'entra con la tua etnia o con la tua matrice culturale. Sarebbe come dire che visto che sono una persona puntuale allora sono tedesco.

    • @lore2245
      @lore2245 3 года назад +11

      @Richard Nobaz non ho ben capito la domanda, di solito i meridionali sono considerati più ospitali e non "freddi" come potrebbero invece essere additati i settentrionali. Comunque queste differenze a mio modo di vedere e come anche diceva Dario, sono irrilevanti: ci sono nazioni al cui interno si parlano lingue diverse, si professano religioni diverse, hanno etnie differenti... Il fatto che al sud sono più "caldi" che al nord sono piccolezze, come a dire che una differenza è che in Sicilia si cena alle 21 mentre in Lombardia alle 20...sembra sempre che vogliamo autoconvincerci di una eterogeneità che invece non c'è, quasi avessimo vergogna di essere considerati omogenei.

  • @leggendario2185
    @leggendario2185 3 года назад +78

    Quando Dario Fabbri sottolinea gli argomenti di cui non gli frega niente mi fa morire

    • @alessiochemeri2059
      @alessiochemeri2059 3 года назад +15

      Usa un ironico disprezzo favoloso eheh

    • @saraferrazzo5734
      @saraferrazzo5734 3 года назад +7

      La stupidità di alcuni ragionamenti lo divertono tantissimo.

    • @leggendario2185
      @leggendario2185 3 года назад

      @@AG_396 sulla prima parte sono d' accordo ma credo che il suo discorso sia potenziale e non effettivo. È qui che molti si confondono nel suo ragionamento, è chiaro che l' Italia sia più disorganizzata della Germania e nella pratica non ha le nostre difficoltà. Hai ragione sul sudtirol, ma è una parte molto piccola dell'Italia.

    • @gabrieleporru4443
      @gabrieleporru4443 3 года назад +3

      A parte l'idealismo
      A parte l'aspetto politico
      A parte l'opportunismo elettorale
      A parte il

  • @Scrimante
    @Scrimante 3 года назад +74

    Dario é condannato ad avere la capacità di vedere il popolo che siamo, e a non essere creduto. Non oso immaginare lo sforzo che debba fare per trattenere l'amarezza di fronte all'incredulitá di chi preferisce sputarsi in faccio piuttosto che accettare il proprio destino. Quello che poso dirti, caro Dario, é che il momento della consapevolezza ritornerà. Siamo omogenei, nostro malgrado, siamo una collettività capace di grandi cose, nostro malgrado, siamo un popolo, nostro malgrado. Ce ne ricorderemo, prima o poi.

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +6

      Più che ricordarvene,
      sembra che ve lo auto-imponete cercando di rassicurarvi,
      malcelando le incontrovertibili differenze che ci contraddistinguono.
      E in questa visione forzata e stridente con la realtà, avete l'effetto di esacerbare ancora di più questo contrasto dialettico
      In cui c'è chi si racconta, sognando, di essere "Omogeneo"
      E chi, più terra terra, percepisce le potenti differenze che ci contraddistinguono.

    • @Scrimante
      @Scrimante 3 года назад +25

      @@samfrost9957 Peccato che tu non abbia ascoltato con attenzione l'analisi di Dario. Noi italiani siamo pieni di differenze, eppure, solo quando viaggi abbastanza per il mondo, o vivi all'estero come ho fatto io, ti rendi conto che sono solo sfumature. L'assenza nel nostro paese di etnie alternative a quella italiana é un dato di fatto incontrovertibile, così come lo é l'assenza di confessioni religiose alternative a quella cattolica. Se poi quando ti incazzi bestemmi in veneto e io in romanesco, be' questo non ci rende meno figli dello stesso popolo, meno italiani.

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +5

      @@Scrimante Dalla Capitale dove c'è il fulcro politico, amministrativo, civile e culturale della nazione è facile sentirsi italiani,
      Più difficile dalle aree produttive lontane dai centri di potere, e statalismo , che fanno funzionare e tengono in piedi tutta la baracca, senza in compenso nessun riconoscimento né attenzione alcuna.
      Se non quando è ora di venire spremuti da una tassazione pressante per mantenere un sistema inefficiente e corrotto.
      Ed è allora che i soldati morti sotto il tricolore , e l'unità della patria, vengono in secondo piano.
      Uno Stato percepito da decenni come oppressivo perchè rivelatosi così, non può fare sussistere sentimenti di nazionalismo e patriottismo nella popolazione.

    • @e.s.domino
      @e.s.domino 3 года назад +2

      Questo tono così solenne e infervorato mi sembra un po' fuoriluogo

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +7

      @@e.s.domino È il tono sentimentalista del patriottismo che ci sta anche.. Ma è la voce di un singolo.
      Che viene assordata dalle grida di esasperazione e insofferenza del resto della *collettività* che oppressa dalla stessa patria, si trova a soffrire per essa.
      E a contestarne di conseguenza l'integrità e l'autorità.

  • @matteopani9291
    @matteopani9291 3 года назад +16

    Da sardo ho avvertito un profondo senso di disgusto quando hai relegato la nostra millenaria cultura a semplice folklorismo. Siamo diversi dagli italiani dal punto di vista culturale, linguistico ed etnico. Una differenza che è sempre esistita dal punto di vista storico, come anche ammesso da Limes nella carta dell'Italia Augustea: mentre l'Italia (quindi i popoli italici, dotati di cittadinanza romana) era divisa in regioni, la Sardegna era una Provincia Imperiale (non senatoria!) a causa delle costanti ribellioni.
    Le differenze si sono appiattite solo con la colonizzazione linguistica italiana perpetrata con mezzi quali la scuola e la televisione, ma la nostra identità (seppur indebolita da decenni di governo coloniale) resiste.
    Per quanto riguarda il discorso del COVID, esattamente come in Germania anche qui si è detto che il contagio è stato portato dai Continentali.
    Interessante vedere poi come Fabbri considera la Corsica una colonia francese, insomma, due pesi e due misure.

    • @malarobo
      @malarobo 3 года назад +3

      @Riccardo Pibiri Veramente mi risulta che anche la Sardegna sia una regione a statuto speciale. E la politica di uniformità linguistica operata dalla Francia è unanimamente considerata come una delle peggiori nei riguardi delle minoranze linguistiche, tanto che dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi l'occitano e l'arpitano sono quasi completamente spariti (per lo meno tra i giovani) e il bretone è su quella strada.
      Fuori della linguistica ti ricordo anche che dopo il ritiro dall'Algeria, migliaia di francesi sono stati rimpatriati e mandati in Corsica a colonizzare l'isola, facendo in modo che oggi i corsi non sono più una maggioranza compatta nella loro stessa isola (e infatti le istanze separatiste dopo gli anni '70 si sono di molto affievolite).

    • @matteopani9291
      @matteopani9291 3 года назад +1

      @@malarobo Certo, abbiamo un'autonomia "nata cornuta come un cervo maschio" (Lilliu) che ci da, di fatto, pochissimi poteri. Da Wikipedia:
      "Lo Statuto speciale della Sardegna è la carta fondamentale della Regione autonoma della Sardegna. Essa ha il potere di dettare legge su materie riguardanti ordinamento degli enti locali, agricoltura, foreste, edilizia urbanistica."
      it.wikipedia.org/wiki/Statuto_autonomo_della_Sardegna#:~:text=Lo%20Statuto%20speciale%20della%20Sardegna,agricoltura%2C%20foreste%2C%20edilizia%20urbanistica.
      Dunque nessuna possibilità di chiudere le basi militari e di decidere in materia di pressione fiscale e scuola, il che è il motivo principale per il quale il sardo (insieme al corso, occitano e bretone) sta sparendo

    • @Paladine777
      @Paladine777 3 года назад +6

      Statuto speciale, tutela linguistica, residuo fiscale negativo...ma l'importante è frignare contro i continentali.
      Fate così: chiudete le frontiere al resto del mondo, così non vi beccherete né il Covid né quei fastidiosi turisti che permettono a molti di voi di guadagnarsi la pagnotta. Magari cacciate via anche le poche grandi aziende presenti sull'isola, quasi tutte fondate da continentali o stranieri.

    • @airodanp
      @airodanp 3 года назад +1

      @@Paladine777 cosi parlano e pensano i colonizzatori di sempre

    • @renatolisa5848
      @renatolisa5848 3 года назад +1

      @@airodanp così è la realtà da sempre

  • @lucazanotta7349
    @lucazanotta7349 2 года назад +6

    Purtroppo vedo ora. Solo un aneddoto. Dobbiaco (Toblach), dicembre, vento da est, quindi -22 gradi, la padrona della stube (di lingua tedesca) dove eravamo a mangiare, considerando che nei piccoli vetri delle finestre si erano formati dei fiori di ghiaccio e che da bambina con l’influenza suo padre aveva dato delle arance da mangiare a lei e ai sui due fratelli, tutti in un letto per tenersi al caldo, letto che fumava per la febbre che avevano, commenta alla fine del racconto: “un popolo che non sa soffrire non è un vero popolo”. Una frase che mi rimase impressa. Ora la sento ripetere più volte da un consulente scientifico di un rivista di geopolitica, come un elemento fondante la volontà di potenza di un Paese. Evidentemente, tra noi italiani c’è una narrazione di sé, molto diversa. Mio nonno è stato deportato dai nazisti durante WW2, lasciando una famiglia a sostenere privazioni incredibili. Eppure, non ho mai sentito un commento del genere a dare un senso a quello che era successo durante la guerra.

    • @lukeridolfi9327
      @lukeridolfi9327 2 года назад +1

      Non ho capito, in che senso? Come ne parlavano?

  • @flaviop.4065
    @flaviop.4065 3 года назад +41

    Sfugge a gli oratori, che il problema italico non è di per se l'omogenia etnica, ma la percezione del concetto di stato, di res pubblica, di famiglia, di patrimonio pubblico. Vi è una frattura tra le aree della penisola che hanno avuto l'esperienza dei comuni e delle aree che non l'hanno avuta, che sono radicati a un sistema di impianto sociale di tipo post feudale.
    Poi per quelli che danno dei "fascisti" a chi fa certi discorsi di nazionalismo e di geopolitica in italia, invito a leggere giornali della sinistra francese su problemi di politica estera e socio-economici, ne resterebbero traumatizzati!!!
    E comunque le comunità rimangono insieme fino a che conviene, e poi saluti e magari si associano in modo diverso, e per questo basta guardare un atlante storico, che non è certo statico.

    • @GladiaTheDark
      @GladiaTheDark 3 года назад +15

      A sentire il discorso di Fabbri sembra quasi che gli italiani siano i giapponesi di occidente; il problema, come dici giustamente tu, è che agli italiani manca proprio l’idea di stato come casa comune di tutti. Puoi essere omogeneo quanto ti pare ma se ti mancano i valori che costruiscono una sana cittadinanza non serve a nulla.
      Poi, secondo me, qui si è anche sorvolato molto su secoli di impostazione economico-politica differente nelle varie parti della penisola.

    • @gf4913
      @gf4913 3 года назад +4

      @@GladiaTheDark Non saremo giapponesi, ma non abbiamo i problemi che hanno gli inglesi con la Scozia, gli spagnoli con la Catalonia o i problemi che hanno avuto i francesi con la Corsica. Questi paesi sono nati da monarchie che governavano stati multietnici, non da un Risorgimento culturale come il nostro.

    • @flaviop.4065
      @flaviop.4065 3 года назад +1

      ​@@gf4913 La Francia non è uno stato multietnico, e la Corsica non è ne più ne meno che il nostro Sud-Tirolo. Ma comunque sono problemi diversi ma per fare uno stato ci vuole il senso di stato e la volontà di avere una comunità comune, Come dice giustamente @Gladia!

    • @gf4913
      @gf4913 3 года назад +1

      @@flaviop.4065 Si ricordi che sulla Francia non tramonta mai il Sole. Questo era tanto vero allora tanto come oggi.

    • @PeterPan-jh9il
      @PeterPan-jh9il 3 года назад +4

      @@gf4913 scusa ma di quale risorgimento culturale parli riferendoti all'italia, che allucinazione é??
      Nel fare l'italia non c'è stato niente di fraterno, nessun sentire comune, nessun valore condiviso, niente di culturale...
      Anzi è stata solo una volgare occupazione (che sono riusciti a far passare per liberazione) portata a termine da un commando di razziatori a cui é andata bene...
      Il problema è semplicemente questo!
      Se gli usa hanno problemi di tenuta pur essendosi costituiti di comune accordo come fa a reggere l'italia non avendo alcuna base ed essendo stata "unita" a forza?
      Noi non eravamo multietnici???
      Prima che venissero improvvisamente inventati dal nulla gli italiani, cancellando tutte le culture precedenti, si lo eravamo eccome!
      È stato proprio grazie a tante culture così varie e diverse che la nostra penisola è stata grande ed abbiamo avuto in eredità un patrimonio artistico ed architettonico secondo a nessuno!
      ..Tristemente poi quest'universo di culture è stato trasformato in un nulla sterilizzato ed omogeneizzato da nord a sud.
      Guarda che se non lo sai voi italiani di vittorio emanuele avete la stessa valenza storica e culturale e la stessa ragion di esistere dei padani di Umberto bossi!

  • @savinovezzosi1121
    @savinovezzosi1121 3 года назад +30

    Se essere eterogenei vuol dire essere divisi non ho mai visto eterogenei più uniti degli Svizzeri

    • @MarcoFisio2294
      @MarcoFisio2294 3 года назад +2

      È un elemento interessante, ridimensiona il valore dell' omogeneità culturale nel influenzare il perseguimento di una strategia.
      Forse è anche importante che tipo di cultura è quella in comune.

    • @thetruth495
      @thetruth495 3 года назад

      Gli svizzeri sono molto meno eterogenei di quanto pensi. La stragrande maggioranza parla svizzero tedesco e le minoranze di altre lingue imparano il tedesco come seconda lingua.

    • @savinovezzosi1121
      @savinovezzosi1121 3 года назад +5

      @@thetruth495 Ma sono uniti un motivo in più per capire che non è l'etnia che fa la Nazione ma gli ideali

    • @Nicolaa88
      @Nicolaa88 3 года назад +1

      E infatti l'ideale nazista tenne insieme la Germania, e quello comunista l'Unione Sovietica, due esempi di eterogeneità, per qualche tempo, finché queste due entità non cessarono di esistere, a causa di "pressioni" esterne.
      Similmente, la Svizzera è eterogenea, ma la sua società è mantenuta sofisticatamente ed efficacemente unita.
      Però, in un'ottica geopolitica, il suo peso strategico, con tutto il rispetto, è nettamente inferiore alla maggioranza dei paesi tra cui anche l'Italia. Bisognerebbe vedere come reagirebbe la Confederazione a pulsioni e shock indotti dall'esterno, per verificare come si comporterebbero i suoi diversi elementi. Non ne abbiamo molte testimonianze storiche proprio per il punto di cui sopra, ovvero che sulla scena internazionale da un punto di vista strategico è irrilevante.

    • @interkulturale
      @interkulturale 3 года назад +1

      Quando ci sono in giro molti soldi le differenze sfumano molto di piu

  • @valentinofancello3419
    @valentinofancello3419 3 года назад +12

    Almeno come banda larga direi che emerge come piuttosto disunita...

  • @lumbratile4174
    @lumbratile4174 3 года назад +80

    Queste dirette sono perle preziose. Sarebbe interessante talvolta se ci fosse un qualche contraddittorio per arricchire ancora di più la discussione

    • @divago70998
      @divago70998 3 года назад +7

      Sogno Michele Boldrin... forse troppo contradditorio però 😅

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад +6

      Più che un contraddittorio, che dopo non si capisce nulla e ognuno si radicalizza su ciò che si pensa già, mi piacerebbe un luogo social in cui poter porre domande a personaggi come Fabbri, Alessandro Barbero o altri e avere risposte.

    • @federicogrillo7827
      @federicogrillo7827 3 года назад +1

      @@divago70998 I video di Fabbri su quanto, secondo lui, saremmo omogenei sono arrivati a Boldrin, il quale ha detto che sono un sacco di balle presentate molto bene. Ha detto pure che se ce la fa farà un video in cui dirà la sua.

    • @valentinoinnamorato4013
      @valentinoinnamorato4013 3 года назад +7

      @@federicogrillo7827 è economista e probabilmente economicista.

    • @lumbratile4174
      @lumbratile4174 3 года назад

      @@divago70998 ahahahhaa

  • @michelebaratt8403
    @michelebaratt8403 3 года назад +19

    Le differenze economiche e sociali possono essere molto più devastanti di quelle etniche e religiose

    • @francescoporcari8597
      @francescoporcari8597 Год назад +1

      soprattutto in Italia, e nell'occidente post-storico, dove le etnie e la religione passano in secondo piano.

  • @nicolasgentile3177
    @nicolasgentile3177 3 года назад +38

    Concordo pienamente sulla omogeneità degli italiani. Lavoro da anni come guida turistica in Francia ed ho guidato italiani provenienti da ogni parte d'Italia. Ebbene, sì non c'è nessuna differenza tra un torinese e un ragusano. Tutti a lamentarsi del caffè e del cibo appena valicate le Alpi :-D aggiungerei che la mia generazione è forse la più omogenea mai esistita. Esistono semmai differenze culturali ed soprattutto economiche. Quelle sì.

    • @nicolasgentile3177
      @nicolasgentile3177 3 года назад +19

      @Richard Nobazdetto da uno che ha la foto di Alberto da Giussano come foto del profilo....ahahahaha.

    • @luigilozollaro6131
      @luigilozollaro6131 3 года назад +3

      @Richard Nobaz Giusto per curiosità questo passaggio dalla Lega secessionista a nazionalista come lo vedi? In particolare secondo te come mai questo passaggio non ha portato ad una perdita ma addirittura una crescita dei voti al Nord?

    • @luigilozollaro6131
      @luigilozollaro6131 3 года назад

      @Richard Nobaz Grazie. La mia curiosità è in realtà più generale e si estende a tutta la politica italiana. Mi spiego, a me personalmente sembra così incomprensibile vedere un partito che voleva usare il tricolore per pulirisi... (tempi di Bossi) arrivare a metterlo sulle mascherine. Come ugualmente incomprensibile è vedere gli eredi del partito comunista abbattere i diritti dei lavoratori (Iniziando con la riforma Treu per arrivare all'abolizione dell'Art. 18) e continuare a vedersi di sinistra. Oppure un partito che si definisce liberale (Forza Italia) che non ha fatto una singola liberalizzazione ma solo privatizzazioni (che è una bella differenza). È questa dicotomia quasi una doppia personalità degli elettori di questi partiti che nonostante, a mio avviso, l'evidenza li continuano a votare credendosi secessionisti oppure di sinistra oppure liberali. Capirei se non li votassero piu... Vabbe' mi hai fregato una volta.. Non mi becchi piu...invece noh imperterriti. È una cosa che per me è un vero mistero.

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +3

      @Richard Nobaz La Lega nacque in Veneto quarantanni fa come "Liga Veneta" , espressione della "Questione Settentrionale" , *Veneta* nello specifico, mai veramente affrontata e tantomeno risolta, ma ancora attualissima e impellente.
      Da lì in pochi anni i lombardi presero la palla al balzo e scopiazzarono i Veneti fondando quell'infame carrozzone ambulante dei vari Borghezio, Trota, Calderoli, Maroni, mutande verdi, eccetera... Che per 30 anni ha bighellonato, rovinando il paese
      Bloccando il Nord
      E ben più grave, sputando sulla giusta causa indipendentista che trae origine dalla questione Settentrionale mai risolta né considerata.
      La Lega di oggi è una vergogna per questa Repubblica.
      E il suo leader un verme opportunista senza dignità.
      Una Sciagura. Per l'Italia intera.

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +1

      @Richard Nobaz non c'è mai stato un movimento realmente secessionista eccetto per la questione Veneta. Che è l'unica guarda caso, ancora attualissima e caldissima, come dimostra il Referendum schiacciante per l'Autonomia di qualche anno fa promosso esclusivamente in quella Regione , e puntualmente scopiazzato dalle altre del nord dove il secessionismo rappresenta lo zero virgola degli elettori.

  • @Anubi83
    @Anubi83 3 года назад +73

    Complimenti i temi trattati e per come li affrontare. Viva l'Italia e gli italiani 🇮🇹

  • @recensioniopinioni2250
    @recensioniopinioni2250 3 года назад +12

    La geopolitica non è per tutti, visto il tono dei commenti.
    Povero Fabbri che deve rispondere a un paio di cretini.

  • @lorghi
    @lorghi 3 года назад +12

    L'Italia ormai è pervasa da un internazionalismo ideologico che erode le fondamenta stesse dello Stato-nazione. Dopo il fascismo la Repubblica si sarebbe dovuta fondare su quello di buono di pre-repubblicano che c'era ovvero la consapevolezza che il prosperare di una nazione in qualsiasi territorio grande o piccolo che sia dipende anche da quello che con tutti i mezzi materiali e morali di popolo a disposizione essa è capace di ottenere a discapito delle altre nazioni poichè il cosiddetto "sharing of power" tra potenze è semplicemente velleitario. Occorrerebbe re-instaurare ai pochi nati e ai pochissimi nascituri sin dalla pubertà il concetto di nazione e di appartenenza ad essa al fine di assicurare appoggio alle scelte geopolitiche necessario affinchè la nazione prosperi o semplicemente non si dissolva, purtroppo tali scelte con l'attuale forma-mentis di popolo diffusa in Italia ci sono ad oggi precluse.

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +7

      La frenesia di cancellare quei vent'anni ha condotto a buttare via il bambino insieme all' acqua sporca...

    • @LoSpermatozooCheCeLhaFatta
      @LoSpermatozooCheCeLhaFatta 3 года назад +3

      All’origine della nascita della repubblica italiana è centrale il ruolo degli americani, quindi parlare di “se, si sarebbe potuto fare” ecc. non ha alcun senso. Semplicemente perché la neonata repubblica italiana era ed è ancora oggi per molti aspetti come l’hanno voluta e pretesa gli “alleati”. Qualcuno tende a dimenticarsele che l’Italia ha perso la guerra, così come la narrazione dello sbarco in Sicilia è grossomodo piena di falsità, o meglio, di verità non dette, un esempio su tutti l’occhiolino e l’unità d’intenti tra le mafie autoctone e gli alleati.

    • @lorghi
      @lorghi 3 года назад

      @@LoSpermatozooCheCeLhaFatta certamente, tant'è gli Americani si erano accordati con il capomafia di allora don Calo Vizzini. Sono d'accordo in pieno con lei

    • @francescoporcari8597
      @francescoporcari8597 Год назад

      @@LoSpermatozooCheCeLhaFatta A ciò si aggiunga, molto più presente a livello culturale, l'internazionalismo e lo sprezzo per l'identità nazionale propria del PCI e delle leve con cui ha controllato la pubblica istruzione e egemonizzato l'ambito culturale dal dopoguerra ad oggi.

  • @varieedeventualii
    @varieedeventualii 3 года назад +9

    Qualcuno vada da Caracciolo e gli metta la fibra, l'ADSL non regge più

  • @fernandomatteo2460
    @fernandomatteo2460 3 года назад +24

    Bravissimi. Leggendo pero' alcuni commenti mi convinco sempre piu' che le stime sugli analfabeti funzionali siano del tutto ottimistiche.

    • @valentinoinnamorato4013
      @valentinoinnamorato4013 3 года назад

      Tipo ?

    • @fernandomatteo2460
      @fernandomatteo2460 3 года назад +2

      @@valentinoinnamorato4013 Ecco appunto.

    • @valentinoinnamorato4013
      @valentinoinnamorato4013 3 года назад

      @@fernandomatteo2460 spiegati con parole tue

    • @gf4913
      @gf4913 3 года назад +6

      Sfugge il concetto di geopolitica. Prima di ascoltare Fabbri e capire effettivamente cosa dice bisognerebbe capire in cosa consiste la disciplina di cui si occupa. Se uno confonde Fabbri con un neofascista, è evidente che non capisce il punto di vista della geopolitica...

    • @fernandomatteo2460
      @fernandomatteo2460 3 года назад +3

      @@gf4913 Bravissimo. Proprio quello che intendevo.

  • @francescomangone6812
    @francescomangone6812 3 года назад +11

    Quando ci sono video riguardanti l'unità d'Italia ho sempre una paura matta di leggere i commenti. La scelta più giusta sarebbe quella di godersi il video e non scendere sotto, ma io sono masochista e ci casco sempre. Sono meridionale e credetemi è veramente frustante leggere sempre le stesse cose su di noi. È avvilente come ogni volta senta quasi il bisogno di dovermi giustificare di essere del sud. So che non mi crederete ma anche se terrone ho un lavoro, pago le tasse, non ho mai ucciso nessuno, la mafia mi fa schifo e i miei più grandi eroi sono le donne e gli uomini che hanno dato la vita per combatterla. Sono un ragazzo che ama alla follia la propria nazione (tutta) e ho chiaro in me cosa significhi fratellanza. Nel vedere le bare di Bergamo, di appena un anno fa, portate via dall'esercito, non mi vergogno di dire di aver pianto, perché quando un fratello muore è giusto piangere. Mi vergogno tremendamente, invece, nel confessare quanto questa sera mi senta stupido soltanto a pensare di sentirmi italiano, di parlare di fratelli e sorelle del nord. Forse non siamo una Nazione unita e forse non lo saremo mai, ma spero con tutto il cuore di non arrivare mai al punto di odiare come chi ora odia e disprezza me. Perderei la mia dignità e non sarei un uomo migliore di chi critico. Speriamo che un giorno Nord e Sud diventino soltanto indicazioni geografiche

    • @mattviti94
      @mattviti94 3 года назад +2

      Comprendo il tuo stato d’animo. Io da toscano e quindi da “Italiano centrale” penso di avere un punto di vista privilegiato e “super partes” sulle dinamiche Nord-Sud (in cui ci si dimentica SEMPRE che esiste un Centro 😂). Ho l’impressione che spesso tanto i Meridionali quanto i Settentrionali contribuiscano ad alimentare questo reciproco sentimento di distinzione (talvolta condito di disprezzo, spesso ma non sempre, più da Nord che Sud). E in questo senso i vari movimenti separatisti (Neoborbonici, Liga Veneta), pur rimanendo vere e proprie macchiette folcloristiche, non aiutano. Credo che dovremmo prendere atto delle nostre differenze regionali (storiche, culturali, ecc.) o addirittura territoriali (di tipo “campanilistico”) rimarcarle e andarne pure fieri senza doverne provare alcuna vergogna. Ma sempre ricordando di essere TUTTI italiani e di esserlo nel profondo.
      Ps: Gli unici a cui “riconosco” chiaramente la possibilità di “non sentirsi Italiani” sono i sudtirolesi di lingua tedesca.

    • @francescomangone6812
      @francescomangone6812 3 года назад +2

      Perdona il francesismo, ma è veramente una grossa rottura di coglioni. Ho sempre visto nelle nostre diversità un gran punto di forza, qualcosa capace di renderci unici. Incomincio a credere che per disintossicarmi e stare meglio dovrei prendere l'abitudine, almeno una volta all'anno, di trascorrere un paio di settimane al Centro, magari proprio nella tua Toscana. Regione che tra l'altro conosco bene essendoci nato e vissuto per qualche anno

    • @mattviti94
      @mattviti94 3 года назад +2

      @@francescomangone6812 Libero e benvenuto nel venire in Toscana quando vuoi!
      Io ho visitato poco il Sud Italia (qualche settimana in Sicilia e Molise) ma ho sempre guardato con entusiasmo e curiosità alle differenze culturali o di stile di vita, che comunque non mi sono mai sembrate “traumatiche” nè tantomeno abissali😅. Talvolta ho anche provato (e provo tuttora con conoscenti meridionali) a scherzarne, senza mai voler essere realmente offensivo. Una cosa che credo dovremmo davvero imparare a fare. E nelle mie più numerose ‘gite’ al Nord ho sempre cercato di mantenere questo stesso atteggiamento.
      Nel complesso quindi, ripeto, comprendo il tuo scoramento e in un certo qual senso lo faccio mio; anche se credo che ci sia ancora speranza (certo, magari dico così solo perché non sperimento le dinamiche Nord-Sud sulla mia pelle, ma solo in modo più indiretto).

    • @francescomangone6812
      @francescomangone6812 3 года назад +3

      @@mattviti94 Ho una proposta : facciamo Arezzo capitale d'Italia e facciamo ripartire la Nazione dal Centro. Così dopo "Prima il Nord" e dopo "Prima il Sud" avremo finalmente una sorta di "Prima il Centro"., Al contrario di settentrionali e meridionali voi non avete mai rotto le palle e a questo punto sarebbe giusto riconoscervi i vostri meriti😂

    • @tommypasquinelli8978
      @tommypasquinelli8978 3 года назад +2

      Lunga vita all’Italia Unita

  • @dalinaddei
    @dalinaddei 3 года назад +4

    Mah...Omogeneità è unità di intenti. Capacità di pensare in collettivo e non solo una questione etnica. Entri in qualsiasi bar del nord con una telecamera nascosta e chieda cosa pensano del sud e dei meridionali, vedrà che bel popolo omogeneo che siamo.

  • @DANDY476
    @DANDY476 2 года назад +2

    ...ma quindi un Valtellinese è "mediterraneo"? Il fatto che in Canton Ticino si parli una lingua comprensibile fino al fiume Po, significa che anche i Ticinesi sono italiani?

  • @manuelerossi912
    @manuelerossi912 3 года назад +42

    Dario Fabbri sempre brillante.

    • @aaappp7980
      @aaappp7980 3 года назад +3

      al centro del mediterraneo, crocevia di tutte le civiltà degne di questo nome. Come fa a dire che l'italia è etnicamente omogenea? Che poi non è nemmeno un vantaggio. La mescolanza di geni europei e nord africani sono evidenti. Molti italiani sono più scuri di pelle dei maghrebini. C'è molta più omogeneità etnica in uk o germania.

    • @rassenlof
      @rassenlof 3 года назад +7

      @@aaappp7980 Non è genetica.

    • @darthvader5802
      @darthvader5802 3 года назад +3

      @@aaappp7980 anche gli USA sono omogenei (perché si riconoscono parte di un solo stato) sebbene siano divisi in 50 stati amministrativi e abbiano 300 milioni di abitanti di diverse etnie (asiatici, nordeuropei, irlandesi, tedeschi, italiani, ispanici, africani, cubani.....)

    • @gf4913
      @gf4913 3 года назад +6

      @@aaappp7980 Le razze sono un costrutto sociale. Lasci perdere i geni e cominci a studiare la cultura del suo paese. Balotelli è più italiano di lei.

    • @mattviti94
      @mattviti94 3 года назад +6

      @@aaappp7980 Ancora a confondere l'omogeneità/eterogeneità con la genetica. E a considerare "l'etnia" in senso razziale-biologico; qui si parla di identità e percezione di sé nel presente: io sono toscano, che senso avrebbe per me riconoscermi o identificarmi come Etrusco o Ligure-Apuano (sono versiliese, quindi Toscana del Nord), anche se "geneticamente" lo fossi?? Due civiltà e collettività morte e sepolte che, pur con tutto l'interesse storico-archeologico che meritano, non possono dare contributo alcuno al piano della mia "identità" o della mia autoidentificazione. Restando nel paradosso, avrebbe per me molto più senso dirmi "Romano" (anche se i Romani 'etnici' originariamente dovevano essere poche centinaia), visto che parlo una lingua romanza o tuttalpiù "Lombardo-Longobardo" (anche se i veri Longobardi scesi in Italia erano meno di 300mila) visto che la lingua longobarda ha fortemente influito sulla toponomastica locale su vari toscanismi in campo linguistico.
      Ma mi rendo conto che siamo fissati con il 'razzismo'.

  • @captaintushin1755
    @captaintushin1755 3 года назад +6

    27:09 non ho ben capito se era ironia sul fatto che appena si parla di interesse nazionale c'è qualche minus habens che grida al "ventennio" (salvo poi tessere le lodi di USA, UK, Francia, ecc.)...o se invece era un commento serio. Nel primo caso rido di gusto, nel secondo...pure.

  • @AlexanderFreud
    @AlexanderFreud 3 года назад +4

    L'Italia é nata a Reggio, attuale Calabria meridionale, 3500 anni fa; l'area gallo-italica (zona padana/alpina/triveneta) é stata definita 'Italia' soltanto 1500 anni dopo. Il Settentrione ancora oggi si appropria dell'identitá italica (che non gli appartiene né linguisticamente né culinariamente né architettonicamente né socialmente) sfruttando il Mezzogiorno ed inondandolo di prodotti del Nord.

  • @alessiosarcletti2863
    @alessiosarcletti2863 3 года назад +29

    Fabbri utilizza due pesi e due misure nell' esposizione dei propri esempi. Sminuisce e relega a semplice folclore le differenze presenti nella penisola, mentre ingigantisce le diversità relative ad altri stati. Per esempio affermare che gli scozzesi sono celtici è un' inesattezza (meno dell'1% degli scozzesi parla il gaelico scozzese). Gli altri parlano inglese o scots, ma anche quest'ultima è una lingua germanica, tra l'altro affine all'inglese, per cui il discorso non regge.

    • @rassenlof
      @rassenlof 3 года назад +10

      ehm, è storia. Ehm, la Scozia è una nazione differente, e riconosciuta tale anche dagli Inglesi. Ehm, la differenza tra Scozzesi, Inglesi e Irlandesi sono loro stessi a riconoscerla per primi...

    • @alessiosarcletti2863
      @alessiosarcletti2863 3 года назад +5

      @@rassenlof Non sto affermando che non ci siano differenze fra Scozia e Inghilterra. Sto semplicemente sottolineando il fatto che esse non siano poi così marcate come invece viene detto nel video. Lo stesso discorso in ogni caso potrebbe essere fatto anche per gli altri paesi europei che sono stati menzionati, in cui più che dati e fatti sono elencati una serie di stereotipi e forzature storiche volte ad evidenziare ipotetiche disomogeneità che nella realtà dei fatti non sono così nette ed evidenti.

    • @ParabellumStoria
      @ParabellumStoria 3 года назад +11

      Ci sei mai stato? hanno i cartelli in doppia lingua Gaelico e Inglese, hanno un parlamento loro, possono votare per staccarsi e si auto amministrano, hanno una storia millenaria di indipendenza e linee dinastiche, una cultura loro ben definita, non esiste un corrispettivo in italia....

    • @alessiosarcletti2863
      @alessiosarcletti2863 3 года назад +7

      @@ParabellumStoria ripeto: non nego ci siano differenze, sto dicendo che non sono così marcate. Il fatto che abbiano un parlamento separato non significa che siano culturalmente così dissimili dagli inglesi. Per esempio Austriaci e bavaresi sono culturalmente molto simili pur occupando un territorio diviso in due stati sovrani diversi. Per quanto riguarda la segnaletica bilingue (tra l'altro limitata ad alcune zone) potrei portarti come controesempio l'alto Adige in cui tutto il territorio è coperto da indicazioni in tedesco ed italiano, talvolta ad esempio nelle vallate retoromanze anche in ladino.

    • @ParabellumStoria
      @ParabellumStoria 3 года назад +11

      @@alessiosarcletti2863 Con la differenza che l'alto adige non ha mai avuto una stirpe di Rè non è mai stato un regno, non ha una storia millenaria e non ha una lingua propria..
      Non confondere abitanti tedeschi instaurati li da centinaia di anni di occupazione con una cultura vera e propria. (quella è influenza data da occupazione e germanizzazione del territorio)
      ergo il tuo esempio non stà in piedi. Le velleità alto adesine filo tedesche sono risibili e fanno anche 'esse parte di quel "non voler essere italiani" per allontanarsi dallo stereotipo, insomma vorrebbero essere tedeschi ma non lo sono almeno non completamente e come alcuni austriaci o tedeschi direbbero, non lo sono abbastanza.

  • @ToroAzzurro
    @ToroAzzurro 3 года назад +10

    In realtà gli scozzesi sono solo in parte celtici, sono composti da diverse etnie essi stessi al loro interno, molti, specialmente nelle lowlands sono germanici, direi senza dubbio per la maggior parte, c'è anche una componente celtica, nelle Ebridi e nelle Highlands, non so quale la percentuale, ma certo in molti sono germanici. Questo ovviamente non li rende assimilabili agli inglesi, manco per niente

    • @youtubeyoutube936
      @youtubeyoutube936 3 года назад +1

      non sono germanici gl’Inglesi?

    • @ToroAzzurro
      @ToroAzzurro 3 года назад +2

      @@youtubeyoutube936 si, sono germanici; certo. Ma anche Svedesi, Norvegesi, Danesi, ecc, che sono molto più simili ,per certi versi, agli inglesi, di quanto non lo siano gli scozzesi proprio per la componente celtica e per la religione episcopaliana

    • @youtubeyoutube936
      @youtubeyoutube936 3 года назад +1

      Sono d’accordo con il componente celtico. Una grande parte della Scozia occidentale ha ritenuto il cattolicesimo. Direi che gl’Inglesi conosco le sue origini in una maniera lèggerà perché hanno 1000 anni di storia di essere Inglesi. Ma certo che le 4 nazioni si sentano diversi. Io sento gl’Inglesi meno nazionalisti che le altre 3 nazioni. Saluti.

  • @BambolaSgarbie
    @BambolaSgarbie Год назад +2

    Mi dispiace, ma io ritengo questo video vergognoso. Non c'è un solo ragionamento oggettivo.
    Vale più come ci sentiamo noi che non come gli altri ci percepiscono. Lo stereotipo dell'italiano all'estero è stato fomentato da comunità circoscritte. Gli italiani in Brasile sono dipinti come noi vediamo i veneti. Gli statunitensi invece sono convinti che siamo tutti come noi percepiamo stereotipicamente il meridione (soprattutto il campano o il siciliano). Questo succede per questioni legate a immagini diffuse dal cinema e alle gradi comunità di meridionali che sono arrivate in USA.
    Perché vale più come un americano, nella sua ignoranza, vede tutti gli italiani e non la nostra percezione che quell'immagine ci rimanda nello specifico per esempio al napoletano?
    L'etnia italiana NON esiste ed è per questo che l'espressione "etnia italiana" è apparsa tardi. Perlopiù lo si deve alle classificazioni straniere che usano "etnia" come sinonimo di "stato", per registrare i flussi migratori. Infatti parlano di etnia norvegese, etnia svedese, anche se in quel caso sì che si può parlare di un gruppo etnico unico.
    Semmai dovremmo dire il contrario, alcune popolazioni che oggi costituiscono stati diversi sono la stessa etnia divisa e poi diversificata. È il caso di portoghesi e la maggior parte degli spagnoli; vale per molti stati di lingua slava; vale in Scandinavia. In Italia è successo l'esatto opposto: popoli diversi si sono uniti.
    È insensato parlare di "una sola stirpe" per gli Italiani. Ci sono test del DNA che oggettivamente non mettono neppure assieme l'Italia del nord con quella del sud. Nel nord infatti la stirpe è quella affine ai mitteleuropei, a sud inequivocabilmente sono di stirpe greco-anatomica. Soprattutto in Calabria e Sicilia. Perché negare che gli avi dei lombardi non sono uguali agli avi dei siciliani? Di che cosa avete paura?
    Poi dici l'opposto dei tedeschi, che invece sono tutti discendenti essenzialmente da due sole stirpi, una germanica e l'altra celtica (germanizzata).
    Ucraini, russi e Bielorussia discendono dagli stessi avi. I primi ucraini chiamavano se stessi Rus.
    Il discorso sull'Italiano è superficiale. L'italiano (il toscano) è stato reso obbligatorio e letteralmente insegnato agli italiani attraverso programmi mirati di omologazione culturale. Agli inizi della televisione c'erano trasmissioni dove si insegnava l'italiano e si scoraggiava la popolazione dall'uso delle forme territoriali, dichiarando esplicitamente che fossero forme volgari e disdicevole. Si diceva proprio "non dite così perché è brutto, in italiano di dice in questo modo". Gli italiani così, pur di non essere ritenuto cafoni, hanno accettato di abbandonare i propri dialetti.
    Già nel XVI secolo la famiglia De' Medici decise che dovesse essere quella loro la lingua franca in tutta la penisola. Infatti il toscano si diffuse per volere della Chiesa dopo che un papa mediceo, Leone X, ripopolò Roma con persone provenienti dalla Toscana. Il volgare laziale si estinse in città e lasciò spazio a un dialetto toscano (quello che oggi chiamiamo romanesco). I preti usavano il latino nelle aule di formazione, ma il toscano tra di loro, in quanto ormai erano i toscani la maggioranza di Roma. Poi andavano a evangelizzare per l'Italia e usavano il toscano. Ecco perché in Italia si parla toscano. Le lingue regionali sono state da secoli ritenute inferiori ma solo nel XX secolo si riuscì a convincere veramente i popoli a usare l'italiano.
    Il fascismo ha portato tutto questo alle estreme conseguenze. Il fascismo è stato fondamentalmente il sistema di massima omologazione.
    Che c'entra che in guerra non c'era un nord contro un sud? Non ha alcun senso! Ma poi cosa c'entra arrivare a quelle conclusioni tenendo in considerazione un solo episodio storico, di un'Italia già unita quasi da un secolo? Ahah. E tutto il resto della storia non conta? Quando la Liguria combatteva contro i piemontesi? Quando la Sicilia combatteva contro l'Italia meridionale peninsulare?
    Quella che si sente nel video è tipica retorica di stampo fascista: l'Italia è nata 2000 anni fa, le diversità non esistono e se esistono meglio metterci un lenzuolo sopra perché tanto non contano nulla, l'Italia è fondata sul mito di Roma, ecc.
    In realtà noi non siamo stati DIVISI per molti secoli. Non esisteva un popolo che poi è stato diviso per secoli. Noi eravamo diversi e siamo stati omologati per stare insieme. È inconfutabile.
    La nostra diversità la chiamate provincialismo, campanilismo per persuadere la popolazione a vergognarsi della propria identità e anonimizzarsi in nome dell'unità al gregge di burattini tutti uguali. Addirittura l'eterogeneità lui la giudica grave! È grave semmai reprimerla. Popoli che rinnegano se stessi, non si amano. Non ci hai pensato che questa mancanza di amore verso l'Italia potrebbe essere derivata da un'educazione a odïare ciò che ci differenzia?
    Non state difendendo la comunità, la volete cancellare in virtù di una strategia militare che però toglie si popoli italiani quello che li ha caratterizzati nei millenni: la diversità. L'Italia medievale e dei primi periodi dell'era moderna era grande perché diversa. Bla diversità si crea dialogo e cultura. Da quando siamo più omogenei, siamo diventati solo uno stereotipo: "pizza, mafia" e poco altro.
    La lega non ha smesso di voler pensare solo al nord. È veramente da ingenui convincersi di questo. Non a caso la lega ha spinto per l'autonomia differenziata. È il primo passo al distacco dal sud. Ha fatto finta di diventare nazionalista solo per accaparrarsi i voti del sud e avere potere decisionale in parlamento. Dai, su, ma come di fa a non capirlo!? "Lasciamo perdere l'opportunismo elettorale", eh no, è proprio quella la questione. È solo quella!
    L'unico tratto che può dirsi panitaliano è quello religioso, ma la religione non coscituisce un criterio valido per definire un'etnia. Altrimenti dovremmo considerare unica etnia Spagna e Portogallo o, che so, tutta l'America ispanofona che condivide lingua e religione. Tra l'altro anche quell'aspetto è vissuto culturalmente in modo diverso. Nel meridione il cattolicesimo è vissuto profondamente con una ritualità pagana e di fatto politeista.

  • @roberto131055
    @roberto131055 3 года назад +9

    Quante cavolate da bar, raccontare come fossero certezze e con esempi assurdi, tipo gli scozzesi, tutto non dimostrato ma detto come fosse verità assoluta. Fosse cabaret potrei capirlo, ma farlo passare per scientifico mi fa pensare male

    • @AdryZanka
      @AdryZanka 2 года назад

      la geopolitica non è una materia scientifica e le evidenze antropologiche le sanno capire solo coloro del mestiere. Tu sei ignorante e hai mancato entrambi i punti. Avrebbe senso che mi sprecassi a spiegarti l'astrofisica se ti mancano le tabelline? No. Quindi mi taccio.

    • @roberto131055
      @roberto131055 2 года назад

      @@AdryZanka ignorante sarai tu che blateri di cose assurde, come di un popolo italiano unico, disconoscendo storia dei popoli che nella penisola sono transitati per millenni e facendo fede a chiacchere da salotto e basta.

  • @giuseppearlia3319
    @giuseppearlia3319 2 года назад +2

    Non capisco se Fabbri crede in quello che dice o lo fa solo per poter dire di aver ragione. In realtà, si risponde da solo alle sue perplessità!
    Il fatto che ci siano paesi con eterogeneità molto marcate, ad esempio dal punto di vista religioso o etnico, che riescano a risultare però omogenei in termini culturali e di visione di sé stessi come unico popolo, ha una spiegazione semplicissima: si tratta di popoli così uniti dal punto di vista di “idea di nazione” da poter superare tranquillamente le altre differenze, o di sottometterle comunque al bene superiore della loro nazione, che è condiviso e fondante. Esattamente il contrario di ciò che dice Fabbri.
    L’Italia, quindi, di essere un popolo etnicamente omogeneo non se ne fa proprio niente, perché evidentemente la mancanza delle altre caratteristiche “unitarie” è molto più rilevante.

    • @lukeridolfi9327
      @lukeridolfi9327 Год назад

      Interessante, però a quali nazioni ti riferisci?

  • @mariomatteopapetti3221
    @mariomatteopapetti3221 Год назад +3

    Perdonatemi ma se l'Italia è così omogenea ed unita come dite, perché a 150 anni dalla (presunta) unità sussistono ancora regioni privilegiate, le cosiddette regioni a statuto speciale?

  • @jorge_channel1674
    @jorge_channel1674 2 года назад +2

    Vi seguo e vi stimo ma non dite la verità in questo video. Fate una serie di semplificazioni e mistificazioni incredibili, attribuendo una omogeneità all'Italia che in realtà non ha. Non ne capisco il senso. Io ho studiato lingue quindi parto in primis da questo punto di vista, ma anche sotto altri profili le differenze sono evidenti. L'Italia è il paese in europa che presenta più differenza genetica inoltre, per via sicuramente della sua storia e della posizione geografica. Inoltre Fabbri cita le vari popolazioni della Gran Bretagna (Scozzesi, Gallesi, Inglesi) idem della Germania, ma per l Italia lo stesso equivarrebbe nel dire Veneti, Siciliani, Toscani, Lombardi etc e invece no in questo caso non sono da citare a c è omogeneità? Ci sono tre macroaree che sotto il profilo linguistico e culturale sono abbastanza omogenee, il nord Italia (tranne il sudtirolo) caratterizzato dalle lingue gallo italiche, la Toscana dal toscano (e parte del Lazio) e l Italia meridionale, con i dialetti meridionali di cui la variante più importante il napoletano. E poi le due isole ognuna con la sua lingua e cultura. Quindi davvero solo questo basterebbe a far emergere le prime differenze e l eterogeneità italiana. Non capisco perchè non lo si debba ammettere e si insista su una omogeneità che non c'è.

    • @jorge_channel1674
      @jorge_channel1674 2 года назад +2

      @josquino rossini L'errore è proprio questo. Pensare che l italia duri perchè c è omogeneità. Non è così! L italia dura ed è durata fino ad oggi e durerà ancora perchè c è un lassismo di base dei vari popoli che la compongono derivante dalla plurisecolare dominazione delle potenze straniere, che non hanno concesso ai vari popoli di pensare che avessero una entità culturale che supportasse anche una entità politica concreta, magari più estesa e compatta, ad eccezione del Regno di Napoli. L'invenzione dell'Italia è stata una forzatura politica necessaria a soddisfare le volontà sabaude, si è usato poi il prestigio della lingua italiana, lingua letteraria diffusa e apprezzata in tutta la penisola dalle classi colte non di certo dal popolo che parlava (e parla ancora in buona parte) i vari dialetti (che poi sono lingue) per costituire un abbozzo di unità sociale e cultura comune. Ci sono delle lettere dello stesso Manzoni (che parlava a stento l italiano ma parlava milanese, tant è che dovette sciacquare i panni in Arno) che si diceva perplesso riguardo l italiano, se come lingua sarebbe sopravvissuta poichè era sicuramente più in voga il francese per ragioni storiche e il tedesco poi nelle comunicazioni ufficiali con l impero austriaco. Questo per dire che non c era prima dell unità d italia nessuna omogeneità linguistico culturale, ad eccezione delle macroaree citate nel commento precedente che peró non corrispondevano ad entità politiche ad eccezione de Regno di Napoli - Due Sicilie (Anche se la Sicilia andrebbe distinta) In realtà quindi è proprio la etereogeneità dell Italia che paradossalmente le da forza di coesistere nelle sue differenze, perchè è venuta meno anche a causa di vicende storiche e geografiche la capacità di autodeterminazione e identificazione culturale unita ad un progetto politico. Non si puó sminuire a folklore tradizioni e lingue diverse. Basti pensare la diversità delle varie cucine italiane, al sud c è l olio e al nord il burro (adesso si usa l olio anche al nord ma fino a qualche decennio fa non era così) idem per la pasta e il riso etc. E poi e chiudo da un punto di vista linguistico (che è anche culturale) la distanza tra i dialetti del nord e quelli del sud è enorme. I dialetti del nord fanno parte del gruppo gallo-italico, quelli del sud del gruppo italo-dalmata di cui fa parte anche l Italiano. Per intenderci italiano e napoletano sono lingue "sorelle", lombardo e italiano non sono sorelle ma cugine. Sorella del lombardo (o del piemontese, emiliano etc) sarebbe il francese! questo è uno dei tanti esempi per far capire le diversità insite e forse poco percepite all intero dell Italia.

    • @jorge_channel1674
      @jorge_channel1674 2 года назад +1

      @josquino rossini Se pensiamo che specialmente al sud il dialetto (che poi è una lingua) è utilizzato in contesti informali molto di più rispetto all italiano allora non è affatto una questione anacronistica. I dialetti cambiano leggermente da paese a paese ma questo non pregiudica in alcun modo l identità culturale di un territorio, poichè questo fenomeno è del tutto naturale all interno di una di una lingua. Si parla infatti anche di continuum linguistico, per esempio nel nord italia, e vi è una netta demarcazione (la famosa linea gotica) con toscana e dialetti del centro sud (che è appunto un altro continuum linguistico). Quindi non vi sono infiniti dialetti etnie culture e lingue in italia ma sono sostanzialemente 3 macroaree linguistico culturali, nord italia, toscana e centro-sud italia (isole escluse) che non a caso all interno della propria area ognuno ha anche espressioni culturali e tradizioni similari se non identitche. Inoltre Il dialetto linguisticamente è una variazione della lingua madre. Il napoletano non è una variazione derivante dall italiano ma è (come detto precedentemente) una lingua sorella dell italiano, così come il piemontese (lingua e non dialetto) non è una variazione dialettale dell italiano ma è cugina dell italiano e sorella del francese. Non riconsocere questa diversità linguistico-culturale è un discorso non solo miope ma proprio errato. Se poi vogliamo in virtù di un rattrappito sentimento nazionalista andare oltre queste differenze e far finta che non ci sono ok, e diciamo che siamo tutto uguali e c è omogeneità etc ma questo è un altro discorso che nulla ha a che vedere con le lingue e l identità culturale.

  • @planetminsksony2
    @planetminsksony2 3 года назад +4

    "Sardi? Ma quail sardi? Friulani? Veneti? Ma non fate mi ridere!" Certo che l'omogenità serve a essere una nazione. Ma quando la Cina cerca di omologare gli uiguri - fa una cosa progressista?
    "Francesi fascisti? No, mica sono i cinesi, l'omogenità francese e una cosa di cui dobbiamo essere invidiosi". Ma anche in Francia ci sono minoranze musulmane/africane/arabi non ancora omologate - basta vedere chi bruccia le macchine in periferia di Parigi dopo la violenza della polizia (e anche chi la subisce, questa violenza).

    • @lorenzocipriani7921
      @lorenzocipriani7921 3 года назад +1

      Le minoranze musulmane che vivono in Francia sono emigrati, se non si sentono francesi vuol dire che non si sono integrati. Gli uguri in Cina sono una minoranza storica di una specifica regione, come del resto i baschi in Spagna. L'Italia ha pochissime minoranze vere non emigrati: arbresh, ladini, tirolesi, walzer, sloveni, franco-provenzali. Il resto è solo folclorismo.

  • @mybedcavour8104
    @mybedcavour8104 3 года назад +41

    Concordo con qualcuno che lo ha già detto, ho viaggiato molto all'estero e vi assicuro che gli stranieri hanno un giudizio sull'Italia migliore di quello che non abbiamo noi stessi, abituati sempre ad autoflagellarci

    • @cravadincitincello
      @cravadincitincello 2 года назад

      un popolo talmente sfruttato ed abbandonato a se stesso che nemmeno si riproduce più, l'hanno devastata e ferita interiormente.

    • @daniloraineri2893
      @daniloraineri2893 Год назад +1

      Facessimo squadra per davvero, fossimo davvero uniti, seri.. Niente buffoni, virologi incapaci.. 27 dicembre 2022

    • @tommypasquinelli8978
      @tommypasquinelli8978 Год назад

      @@daniloraineri2893 Saremo la prima potenza al mondo, semplice. Omogeneita fantasia capacita'..

  • @Chan-Lin-Tao
    @Chan-Lin-Tao 3 года назад +12

    lo stereotipo dell'italiano all' estero é quello essenzialmente meridionale, dal cibo che mangia fino alla gestualitá.
    -----------------
    Italia unita? Basta prendere i dati socio economici per dimostrare che di fatto é uno Stato i cui confini racchiudono due macro regioni.
    E' politicamente unita, ma economicamente e socialmente separata.
    Quando é un dato di fatto che la politica é la risultante di condizioni materiali (economiche). Questo determina delle scelte politiche per forza di cose contrastanti con le due macro regioni.
    Non si possono attuare le stesse scelte se si opera in condizioni differenti.
    Sarebbe come se 2 contadini che vivono uno in pianura e l'altro in collina decidessero di praticare la stessa coltivazione usando stessi attrezzi e stessi tempi di lavorazione. Entrambi avrebbero scarsi risultati.
    Quindi per unire l'Italia, l'unico modo é praticare due separati governi politici. Giusto per evitare che entrambe le macroregioni producano scarsi risultati.
    Tuttavia siete liberi di raccontare una storia che NON esiste e mantenere un centralismo politico inefficace. Il centralismo romano esiste da 150 anni, e i risultati si vedono.... come disse Dante: L'Italia é un Bordello. Continuate a tenerlo aperto mi raccomando!
    -------------------------------------
    SONO I DATI REALI CHE CONTANO e non le sensazioni e opinioni personali.

    • @fabel84
      @fabel84 3 года назад

      Impeccabile!

    • @achilleconte4385
      @achilleconte4385 3 года назад +1

      Io sono napoletano e sono il primo ad appoggiare una riforma federalista vera stile Svizzera o Usa, per dare maggiore autonomia alle regioni. Le regioni devono competere fiscalmente per attrarre i migliori talenti ed offrire le migliori opportunità e condizioni di vita, responsabilizzando la cittadinanza, le élite locali e la politica.

    • @markwhitethorn6743
      @markwhitethorn6743 3 года назад +3

      Allora dovresti essere contenta perché ora le regioni, tutte, hanno la stragrande maggioranza delle competenze. In futuro l’Italia sarà sempre più federalista. Indubbiamente questo porterà all’abbandono del sud al suo destino subsahariano.

    • @antonellasara9108
      @antonellasara9108 3 года назад +2

      Concordo con Mark, si è visto in questa pandemia il risultato delle politiche sanitarie diverse fra le varie regioni, più autonomia =più differenze, più ingiustizia sociale, più clientelismo, vedi Sicilia e Trentino-Alto Adige

    • @luigigor7021
      @luigigor7021 3 года назад

      @@antonellasara9108 io vedo una Puglia che ha lo stesso rapporto dipendenti pubblici-popolazione del Piemonte. Vedo una Sicilia con un PIL di 80 miliardi e un residuo fiscale negativo di 4, non di 30. Vedo nella Liguria, la Calabria del Nord: Pochi giovani, 1 milione di abitanti, economia stagnante. Insomma, un dormitorio per la provincia di Milano. Se poi dobbiamo ragionare per luoghi comuni, al sud sono fannulloni e al nord tutti imprenditori.

  • @Jiacomoo
    @Jiacomoo 10 месяцев назад +2

    Capisco e condivido la definizione di omogeneitá in relazione agli altri stati ma non colgo gli elementi in comune oltre la lingua e la religione. Non sono elementi da poco, lo so bene, ma ci sono altri elementi secondo voi?

  • @valeriog8780
    @valeriog8780 3 года назад +39

    Questo video dovrebbe essere visto nelle nostre scuole da ogni studente italiano.

    • @emanuelechelini5163
      @emanuelechelini5163 3 года назад +3

      Oddio, vorrei evitare che a suon di far vedere video sulla "grandeur" italiana, tra 20 anni non avessimo una generazione di giovani Ungaretti pronti a morire per la patria

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +2

      @@emanuelechelini5163Sì, su un videogioco magari 🎮

    • @emanuelechelini5163
      @emanuelechelini5163 3 года назад +1

      @@alessandropaladino6283 guarda già che prendi Murgia e Saviano come esempio negativo fa capire da che parte stai e che un discorso obiettivo sarebbe inutile

    • @alexsalinardi8764
      @alexsalinardi8764 3 года назад +10

      @@emanuelechelini5163 essere consapevoli crea cittadini migliori , ed avere a cuore la nazione e’ una buona cosa , la tua frase e’ completamente fuori contesto

    • @emanuelechelini5163
      @emanuelechelini5163 3 года назад +3

      @@alexsalinardi8764 la nazione puoi averla a cuore in mille modi, in primis offrendo il tuo tempo al volontariato e comportandosi da cittadini onesti, non crogiolandosi di essere migliori o superiori agli altri... quello si chiama "nazionalismo" e, l'ho detto e lo ripeto, alla lunga diviene una cosa tossica

  • @rivolutionaryideas2077
    @rivolutionaryideas2077 3 года назад +4

    Fabbri "la Sicilia non è Italia da un punto di vista militare ".Anche dal punto di vista dell'ordine pubblico. Aggiungerei purtroppo

  • @discorsistrani
    @discorsistrani 3 года назад +6

    omogenei?

  • @beniaminosani2719
    @beniaminosani2719 3 года назад +11

    torno a leggere topolino, più approfondito e meditato;
    ah, tra l'altro, anche gli angli erano germani.

  • @schematism
    @schematism 3 года назад +6

    Sull'omogeneità degli italiani è legittimo dissentire, siccome la latinizzazione del Sud Italia ha avuto avvio in un preciso momento storico: Concordato di Melfi del 1050 d.C.. con l'aiuto armato degli Altavilla. In Italia del Sud, quindi, la religione più diffusa era il cristianesimo ortodosso e la lingua di identificazione culturale era il greco medievale, quindi non comprendo come ci possa essere omogeneità in tutta la penisola. Una Nazione non può identificarsi su questioni meramente formali come la tradizione letteraria o religiosa, comunque. Infatti, i greci sono greci non perché ci sono stati Aristotele, Platone, Pericle, etc., perché questi erano già greci.

    • @giuliom3564
      @giuliom3564 3 года назад +1

      Fabbri quando parla di omogeneità degli italiani allude a cultura e mentalità, non certo a genetica. Persino nella sola Sicilia c'è un enorme diversità genetica.

    • @marknavigatr
      @marknavigatr 2 года назад +1

      Le inventate nazioni _mono-popolo_ servono ai borgo-nazi per predisporre i loro Stati(Nazioni)e confini.

  • @nicodelfine5194
    @nicodelfine5194 3 года назад +12

    L'omogeneità etnica corre il rischio di riguardare il concetto di "razza" ed io non credo che si possa parlare di "razza italiana". Saremo stati resi più omogenei dalla religione cattolica, dalla lingua, dalla cultura ma costruire la convinzione di una presunta omogenità etnica per aumentare il nostro peso come potenza mondiale è una operazione molto difficile. Mi pare che stiamo confondendo immagine e sostanza. Se arriviamo alla ciccia come potremmo rendere compatibile l'omogeneità con quel sentimento mai spento nel meridione che l'Unità d'Italia sia stata imposta, forse a tutto vantaggio del triangolo industriale? Sulla Lega sono solo parzialmente d'accordo: più che di omogeneità il fatto che molti italiani si innamorino molto facilmente dei nuovi capi (non leader) riguarda più che altro il rapporto che gli italiani hanno col potere, riguarda il fatto che molti italiani scaricano le proprie responsabilità puntando tutto sul nuovo presunto leader che vince perché visto come un decisionista ma che finita la sua parabola sarà sostituito da un altro capo senza molti cambiamenti nel paese reale: forse in questo siamo omogenei, siamo abituati a salire sul carro del vincitore, a delegare, per poi scendere da quel carro. Chiudo dicendo che l'omogeneità è anche frutto dei modelli culturali che influenzano il nostro modo di essere e di comportarci. Si sa che una potenza che domina una colonia lo fa militarmente ma anche attraverso la profusione dei suoi modelli culturali, cioè la diffusione presso le masse di una certa immagine dell'essere umano. Il potere degli Stati Uniti su di una colonia non si sostanzia solo attraverso la presenza delle proprie basi militari ma diventa capillare anche attraverso il soft-power: la soap-opera Beautiful (vi sembrerà banale) ne è un formidabile esempio. E poi facciamo finta di non sapere da dove arriva tutto questo darwinismo sociale che tra l'altro ha omogeneizzato 3/4 di pianeta o forse più.

    • @michelebaratt8403
      @michelebaratt8403 3 года назад

      analisi perfetta

    • @gf4913
      @gf4913 3 года назад +1

      Cosa centrano le razze? Balotelli non è italiano perchè nero? Suvvia, accendiamo il cervello. Le razze sono costrutti sociali.

    • @nicodelfine5194
      @nicodelfine5194 3 года назад

      @@gf4913 sono perfettamente d'accordo infatti lo stesso concetto ho cercato di argomentarlo nel mio commento.

    • @gf4913
      @gf4913 3 года назад

      @@nicodelfine5194
      No, non siamo d'accordo proprio su nulla (sull'Italia), a meno che non si sia spiegato male o abbia capito male io. Sono d'accordo invece sul grado e i modi con cui l'influenza USA pervade buona parte del mondo.
      In ordine:
      "L'omogeneità etnica corre il rischio di riguardare il concetto di "razza" ed io non credo che si possa parlare di "razza italiana"."
      Nessuno ha parlato di razze nel video. Si può commettere l'errore di cui parla solo se di crede nel razzismo scientifico ottocentesco e non credo che Limes sposi quella teoria da quattro soldi. Quindi non c'è nessun rischio.
      "Se arriviamo alla ciccia come potremmo rendere compatibile l'omogeneità con quel sentimento mai spento nel meridione che l'Unità d'Italia sia stata imposta, forse a tutto vantaggio del triangolo industriale?"
      Il sentimento di cui parla non appartiene alla maggioranza dei meridionali ma solo ad una piccola minoranza che fa capo al movimento neoborbonico che ha sua volta basa le sue istanze su bufale antistoriche. I meridionali sono ben contenti di essere Italiani, lo dimostra il fatto che non esiste nessun partito del Sud e nessuna velleità indipendentista. Quindi non si tratta più di "fare gli italiani" come diceva Cavour, ma semplicemente riconoscere un dato di fatto, ovvero che gli italiani esistono e che l'Italia non è solo un'espressione geografica, cosa che, peraltro, non è mai stata. La suddivisione della penisola è stata favorita dalle potenze vicine che hanno dominato sugli italiani per secoli, quando queste potenze hanno avuto un momento di distrazione, puf, è nata l'Italia. Però, gli italiani, come popolo, sono sempre stati lì, divisi fra Spagna, Francia e Austria.
      "[...]molti italiani si innamorino molto facilmente dei nuovi capi (non leader) riguarda più che altro il rapporto che gli italiani hanno col potere, riguarda il fatto che molti italiani scaricano le proprie responsabilità puntando tutto sul nuovo presunto leader che vince perché visto come un decisionista ma che finita la sua parabola sarà sostituito da un altro capo senza molti cambiamenti nel paese reale: forse in questo siamo omogenei, siamo abituati a salire sul carro del vincitore, a delegare, per poi scendere da quel carro."
      Io credo invece il contrario. Gli italiani odiano i leader, hanno uno spirito libertario e anarchico. Forse all'inizio, come ha detto, c'é un momento di infatuazione, ma è solo momentaneo. I leader più amati e duraturi sono quelli che hanno saputo avere più tatto e la mano leggera. Nella politica italiana vince il meno fai più duri. Quindi "non mi sento italiano" non è altro che un modo per delegittimare l'autorità statale. Se l'Italia fosse una federazione con forti poteri dati alle regioni, ci sentiremo improvvisamente tutti italiani, perché la sede del potere non sarebbe più a Roma, ma dietro casa e il giochino non funzionerebbe più.
      Siamo tutti spagnoli quando bisogna pagare le tasse.
      Siamo tutti tedeschi quando i servizi pubblici non funzionano.
      Siamo tutti francesi quando bisogna riscuotere il sussidio di disoccupazione.
      Vorremmo essere americani quando entra un ladro in casa e così via.
      Insomma gli italiani negano la propria esistenza perché vorrebbero avere ciò che non hanno in patria. E' una conseguenza dell'esterofilia tipica del nostro popolo e al contempo dell'ignoranza che nutriamo verso le realtà che ci circondano. Non è un caso che la trasformazione della Lega sia avvenuta quando l'Italia, dopo essere stata per secoli un paese di emigrazione, ha cominciato a ricevere importanti flussi migratori. Le varie differenze regionali si sono rivelati per quello che sono realmente, semplice folklore locale e campanilismo. Come giustamente dice Fabbri, se noi non fossimo un popolo coeso, allora gli altri che dovrebbero dire?

    • @nicodelfine5194
      @nicodelfine5194 3 года назад

      @@gf4913 Condivido diversi punti della fotografia che lei ha fatto degli italiani, facciamo però qualche passo indietro. Nel mio commento iniziale non ho affermato che in questa puntata di Limes ci sia l'uso di un tono "razziale", volevo semplicemente dire che l'utilizzo del concetto di omogeneità etnica può prestarsi a fraintedimenti. Rispetto al meridionalismo in realtà ci sono molte formazioni e gruppi, anche costituiti in veri e propri partiti, che da molti anni rivendicano un cambio di passo per il Sud se non addirittura l'indipendenza, seppure io creda che questo fenomeno sia stato, negli ultimi decenni, una reazione al (ex) nordismo della Lega. Tutto esatto quello che lei dice sui "vizi" degli italiani ma Fabbri, mi corregga se sbaglio, vuole sottolineare come la mancanza di consapevolezza degli italiani, rispetto alla omogeneità etnica italiana, diventi uno svantaggio competitivo del nostro paese nel quadro internazionale, costituisca praticamente un ostacolo alla costruzione dell'Italia come potenza, lì dove questa mancata consapevolezza diventa un punto debole del quale gli altri approfittano. Giusto? Bene, e se al concetto di "omogeneità etnica" sostituissimo quello di "comunità"? In questo caso chiediamoci se siamo davvero una comunità e come si costruisce nel tempo una comunità, un senso profondo di collettività. L'altro giorno un quotidiano nazionale del mainstream ha fatto giustamente notare come la questione del covid e delle vaccinazioni stia facendo riemergere l'immagine di un paese diviso in corporazioni, categorie che pensano al loro interesse di bottega nonostante ci troviamo in una situazione di crisi sanitaria ed economica generalizzata. Mettiamo pure il caso che siamo etnicamente omogenei, che siamo tutti cattolici, che ammiriamo tutti l'arte sacra, questo dovrebbe aiutarci a diventare una potenza? Lo stesso Fabbri afferma che la Sicilia non è Italia, vista la massiccia presenza militare americana, senza poi contare tutte le altre basi USA e NATO sul nostro territorio. La consapevolezza della omogeneità etnica di certo non può colmare la perdita di fatto delle sovranità (politica, monetaria, militare). Sui leader cosa vuole che le dica: sullo spirito essenzialmente anarchico dell'italiano medio non ci sono dubbi, ma l'infatuazione "temporanea" di cui lei parla è vera nella misura in cui trituriamo continuamente segretari e capi di partito, ma come la mettiamo con D'Alema e Berlusconi che hanno riscaldato gli animi per oltre 20 anni? E che dire di Romano Prodi, riesumato oggi da Enrico Letta? Per non parlare di un Salvini di lotta e di governo. Tutte infatuazioni di corto respiro? Non direi...

  • @ginobuonvino2752
    @ginobuonvino2752 3 года назад +7

    Solo secondo me Fabbri sembra Jonny Sins?

  • @esti-od1mz
    @esti-od1mz 3 года назад +20

    È triste vedere quanti italiani, soprattutto settentrionali, hanno poco a cuore le sorti di questo Paese. Scrivono che " un milanese non è uguale ad un calabrese". E grazie al c**zo, non hanno mai sentito parlare di differenze regionali? Sappiano che non esiste nessuna Nazione "omogenea" nel senso stretto del termine, ma esiste una volontà comune nel ricononscersi nella stessa storia, cultura, società. L'Italia ha sicuramente delle differenze regionali, ma che sono facilmente trascurabili di fronte all'eredità romanza, Italica, comune a tutte le regioni, forse con l'unica eccezione della provincia di Bolzano. Credono forse che in Francia un Normanno sia "uguale" ad un marsigliese, o un transilvano sia uguale ad un carpatico in Romania? La nazione di "legame e sangue" alla Hitler è un concetto sterile, a meno che non si vogliano fratturare non tanto le singole regioni, ma addirittura le province, che sono davvero quelle che più si avvicinano al concetto di "omogeneità, che però sono microstati insulsi. Vedo inveire contro il sud, "povero e ignorante". Ma questi signori sanno che il sud è alla ricerca di un suo dinamismo? Sanno della percentuale sempre maggiore di giovani laureati, abbandonati da un Italia incompetente? O credono ancora che l'acqua del Po sia sacra? Quanta ignoranza. D'altra parte, sono stanco dei neoborbonici. Che stato vogliono? Uno il cui unico interesse era sfamare l'enorme Napoli? Speriamo bene per il futuro...

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +4

      La differenza tra milanesi e calabresi è che i milanesi non fanno le processioni davanti alle case dei boss di mafia inchinando le madonne.
      Questa è la differenza culturale, intellettuale, storica, e civica.
      Differenza che esiste e persisterà da sempre e per sempre.
      Perché sono semplicemente 'gentes' diverse.
      Che non hanno nulla da spartire tra di loro e non sono mai stati uniti, nemmeno 2000 anni fa sotto i Romani,
      Se non dal fatto di coabitare a un migliaio di km di distanza in una penisoletta delimitata dalle alpi.

    • @esti-od1mz
      @esti-od1mz 3 года назад +4

      @@samfrost9957 Certo, i milanesi sono tutti Gran Signori... quindi il Gran signor Fontana che lucra sulla salute pubblica appaltando la distribuzione dei camici a parenti, è più onesto di un calabrese che si spacca la schiena sotto al sole? Le morti negli ospizi lombardi sono casuali, oppure dovute ai Gran signori del Nord? Fammi il piacere, non dire minchiate. Il Meridione ha conosciuto la criminalità, ma molti hanno avuto le palle per affrontarla. Al Nord invece i vostri politicozzi ci fanno affari d'oro. E poi voi parlate di civiltà... L'Italia è bella da Nord a Sud, e il Nord non è di certo nella posizione di poter disprezzare il Sud. Chi dice il contrario non è sincero con se stesso

    • @samfrost9957
      @samfrost9957 3 года назад +4

      @@esti-od1mz stiamo parlando di differenze culturali e intellettuali.
      Tra Milanesi e Calabresi c'è un abisso storico, economico, culturale, sociale, politico, civico.
      Poi che ladri e cialtroni ci siano dappertutto non è una sorpresa. Ci sono a Milano, come in Calabria, come in Germania, Francia, Spagna, e via dicendo...
      Ma i caratteri precedentemente citati sono specifici di ogni Gentes. E per questo caratterizzanti.
      Nessuna omogeneità "nazionale".
      A Milano e al Nord 800 anni fa c'erano i Comuni, e lo splendore del Rinascimento, poi L'illuminismo.
      Culturalmente un abisso ripeto e rimarco. Un Abisso.
      Un abisso di mentalità e cultura economica, civica, intellettuale e quant'altro.

    • @esti-od1mz
      @esti-od1mz 3 года назад +4

      @@samfrost9957 Niente di più falso. Innanzitutto, ci tengo a dire che io non sono milanese, né calabrese. Quando dici che "stiamo parlando di differenze culturali ed intellettuali", dimentichi che nello scorso commento hai sottolineato che i calabresi onorano la mafia... quindi insinuando che al Nord non ci siano di questi comportamenti. Poi, quando affermi che il Nord abbia conosciuto il rinascimento al contrario della Calabria, dimentichi che, quando la Lombardia era invasa dagli analfabeti longobardi, in Calabria si leggeva Platone in Greco. È anche falso sostenere che il sud non abbia conosciuto il rinascimento: maestro della pittura rinascimentale, che avrebbe introdotto ai Veneti l'uso del chiaroscuro, poi adoperato da Caravaggio, era Antonella da Messina. Lo stesso Caravaggio avrebbe lasciato molte sue opere in Sicilia. Non c'è alcun primato culturale o civico, semplicemente, il Sud ha conosciuto più povertà rispetto al sud nel secolo scorso, nonostante sia dimostrato che agli inizi dell'ottocento i redditi erano simili in tutta Italia. Questo divario, è superato in ambito culturale, e si spera, in futuro sarà superato in economia. Se delle distinzioni si fanno, è perché si vogliono fare. In bocca al lupo con la lettura del mio commento. Non ti metto le fonti perché c'è Wikipedia. Magari una bella lettura ti fa bene.

    • @SuperJuvexxx
      @SuperJuvexxx 3 года назад +1

      @@samfrost9957 ok per i comuni e lo sviluppo di società ed economie più mercantili e capitaliste già nel medioevo, ma il rinascimento avvenne anche grazie ai bizantini che si riversarono nella penisola e che fecero fiorire la rinascita culturale che si sviluppò soprattutto nel centro Italia e che riprese caratteristiche dell'antico mondo classico e Mediterraneo greco-romano, non proprio una peculiarità "padana".
      Il vero slancio in avanti del nord Fu ed è tutt'ora principalmente dato dall'industrializzaziome e dalla sua naturale vicinanza e connessione con la mitteleuropa.
      L'illuminismo si diffuse in tutta la penisola e fu attivissimo anche nel regno di Napoli, ma ci puoi far poco se da una parte hai una società latifondista e dall'altra la possibilità di mettere in atto una rivoluzione industriale per svariati motivi economici, geografici, storici e politici.

  • @gabriele8891
    @gabriele8891 3 года назад +8

    Fabbri prossimo doppiatore di De Niro. The new Ferruccio Amendola

  • @alfredodallolio2599
    @alfredodallolio2599 3 года назад +8

    Anche volendo supporre una forte identità etnica italiana (sulla quale ho i miei dubbi), resta una domanda: che farsene? Le nazioni che dominano il mondo sono spesso etnicamente disomogenee e basano la loro fortuna su 1)senso civico 2)spirito di iniziativa 3)un sano opportunismo nei confronti dell'estero.
    Noi italiani, anche se riuscissimo a riconoscerci maggiormente come popolo, dovremmo riscoprire tutte le 3 cose di cui sopra. Ma sono virtù che non si sviluppano riconoscendosi come etnia omogenea: non c'è correlazione.
    Il tentativo di Limes è commovente: in mancanza di tutto, aggrappiamoci all'omogeneità etnica per risollevare il paese. Non servirà.

    • @mattia_exc3068
      @mattia_exc3068 Год назад +1

      Hai i tuoi seri dubbi sull'omogeneita del popolo italiano? Ovvio perché non hai studiato e non sai cosa vuol dire popolo italico, cultura latino italica e via discorrendo, se a Milano dicono figa e a Palermo dicono minchia, sono due parole diverse ma dello stesso ceppo culturale, purtroppo se non si studia ste cose non si sanno, per il resto hai solo detto fesserie.
      L'America è omogenea e domina il mondo intero, la francia con le sue varianti è omogenea e domina l'Europa, devo continuare?

  • @maxvivi943
    @maxvivi943 3 года назад +8

    Se l'Italia fosse realmente un paese unito, non riuscirebbe nessuno straniero a cambiare la nostra percezione. Il fatto che l'Italia non abbia al suo interno nazioni identificabili non significa che non sia divisa: l'Italia è una entità la cui divisione è talmente pervasa che nemmeno riesce a creare nazioni al suo interno. L'Italia è una entità atomizzata, polverizzata, che si è aggrappata come un naufrago ad alcuni elementi culturali astratti, come ad esempio la lingua, per cercare una unità alla quale fatica a credere.

    • @lorenzovisone6857
      @lorenzovisone6857 3 года назад +1

      La disomogeneità degli Italiani è soltanto spirituale, perché in realtà noi abbiamo una mentalità autorazzista, esterofila e provincialistica, causata da 1500 anni di dominio coloniale.

    • @maxvivi943
      @maxvivi943 3 года назад

      @@lorenzovisone6857 E' vero, la nostra disomogeneita' e' spirituale e psicologica. Ma non direi che e' causata dal dominio straniero, perche' nel medioevo ci sono stati dei periodi di relativa liberta' (XIII e XIV sec.) ma noi non cessavamo di farci la guerra tra nazioni e fazioni (guelfi e ghibellini per es.) e non ci e' passato neanche per la testa di unirci in una nazione italiana.
      Poi come spiegare che molte nazioni italiane in passato sono state potenti e orgogliose, come Venezia per esempio, ma non ne volevano sapere di unirsi con le restanti nazioni italiane?

    • @Giovis968
      @Giovis968 2 года назад

      @@lorenzovisone6857 bravo Lorenzo

    • @MrRockzoul
      @MrRockzoul 2 года назад

      Interessante punto di vista. Da Lombardo della bergamasca posso testimoniare, ad esempio, l'atomizzazione del mio stesso dialetto, che varia ogni 10 Km.

  • @edoardopoletti1954
    @edoardopoletti1954 3 года назад +10

    Chi sarebbero i sobillatori stranieri che ci vogliono disomogenei?

    • @edoardopoletti1954
      @edoardopoletti1954 3 года назад +5

      @@stefano8936 non basta sparare due nomi, come e perché?

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад +2

      @@edoardopoletti1954 nella geopolitica tutti giocano secondo il proprio tornaconto.

    • @valentinoinnamorato4013
      @valentinoinnamorato4013 3 года назад

      @@zenazena4458 stiamo freschi. Quello gli regala tutto il meridione a Erdogan, piuttosto che combattere.

    • @naimaware
      @naimaware 3 года назад

      Austriaci, Francesi, Sloveni, Croati, Tedeschi, Inglesi.

    • @GladiaTheDark
      @GladiaTheDark 3 года назад +3

      Soros e Bill Gates

  • @claudiocarpentieri2714
    @claudiocarpentieri2714 3 года назад +8

    Qui mi trovo pienamente d'accordo con Fabbri, ed anche con Lucio Caracciolo: noi Italiani siamo, oggi più che mai, più omogenei e coesi di quanto sembriamo pensare e credere. 🇮🇹

    • @angelodichiara7909
      @angelodichiara7909 2 года назад +1

      Sì, ma allo stesso modo in cui siamo coesi e omogenei come popolo siamo anche tutti inguaribilmente incapaci di governare bene uno Stato. Per questo l'Italia tutta deve diventare una dipendenza straniera completa e diretta perché migliori davvero e cambi meglio.

    • @Miendos
      @Miendos Год назад

      Mah

  • @JoutenShin
    @JoutenShin 3 года назад +31

    Meravigliosa diretta.

  • @michelepetrocchi
    @michelepetrocchi 3 года назад +8

    Puntata utilissima. Veramente. Siete un faro. È possibile reperire il cartaceo del numero che dedicaste l'omogeneità dell'Italia?

  • @Recumbenttrike
    @Recumbenttrike Год назад +1

    Ma la riconquista del sud Italia da parte bizantini, all'epoca dell'imperatore Giustiniano, segnò la divisione tra Nord e Sud, divisione che resiste ancora oggi.

  • @mauriziobandiera4961
    @mauriziobandiera4961 3 года назад +3

    ogni italiano si sente per prima cosa legato al suo paese di nascita, poi al suo capoluogo, poi alla sua regione, poi sopratutto quando è all'estero all'italia del nord o del sud, solo con il calcio o altri sport gli italiani si sentono tifosi per l'italia, a meno chè l'allenatore non sia considerato un pirla, allora gli italiani sono capaci di tifare per il nemico.

    • @tusciae.langobardorum
      @tusciae.langobardorum 3 года назад

      Io non mi sento così, ad esempio. E ti posso assicurare che, come me, ci sono tante persone. Quindi, il tuo discorso omologante non regge poi così tanto...

  • @marcocimolino3841
    @marcocimolino3841 3 года назад +5

    Analisi molto semplicistica priva di basi storiche linguistiche etnografiche sennonché scientifiche basata unicamente su presunte eterogeneità di altre nazioni europee mentre il dato storico evidente sono le Nazionalità intese come entità di popoli la cui omogeneità é data dalla lingua dal fenotipo dalle caratteristiche etno- culturali dal carattere intrinseco di un popolo e che si riconosce in questo. Non certo dalle entità Statali quelle si create artificialmente e oramai antistoriche come la contemporaneità politico- culturale odierna di questa Europa lo dimostra. Semmai un motto svizzero che conosco è uniti nelle diversità se l’Europa lo fosse altrettanto però quella dei Popoli Nazione di cui l’Italia per i parametri sopra accennati ne mostra diverse componenti, allora si L’Europa come unica entità Statale e federale che nessuno cercherebbe di dividere o di prevalere dal suo interno, tutto sarebbe molto diverso e l’Europa forse veramente unita.

  • @TShelby
    @TShelby 3 года назад +8

    Ripropongo quanto ho scritto sotto il video "Italia, radiografia strategica", tanto sono già sicuro che Fabbri ripeterà le stesse cose, anche se sono ancora all'inizio del video.
    1. "L'etnia italiana" --> L'etnia italiana è una forzatura semplicistica. E' vero che c'è una certa omogeneità, ma resta il fatto che, PRIMO, non è un'etnia a parte, ma semmai FACENTE parte della più generica etnia mediterranea, di cui fanno parte anche spagnoli, portoghesi, francesi (del sud), greci e perfino nordafricani; SECONDO, la stratificazione delle contaminazioni impedisce di accomunare tout court in un'unica etnia perfino gli abitanti di un Paese "omogeneo" come il nostro (basti pensare alla differenza di contaminazioni che caratterizzano Nordest, Nordovest, Sud e Isole, perfino nei tratti somatici); TERZO, ma è diretta conseguenza del punto precedente, che per quanto a Fabbri piaccia pensare il contrario, la popolazione italiana ha gruppi al suo interno diversissimi tra loro.
    2. "Omogeneità etnica che altri Paesi si sognano" --> Ma perchè diamine dovrebbe essere una cosa da sognare, scusa? Perchè dovrebbe essere positivo? E' o non è tipico di una visione di destra dare un'accezione positiva a questo aspetto, che invece di per sé dovrebbe essere del tutto neutro? Neppure strategicamente questo concetto ha un peso, e non solo perchè, come dice lui, "gli italiani, ahinoi, non se ne rendono conto". Non ce l'ha e basta, e sono i fatti a dimostrare quanto sia falso che Paesi più "eterogenei" assorbano peggio i traumi rispetto a quelli "omogenei". Tant'è vero che tutti i Paesi che ha elencato come "eterogenei" sono quelli che più hanno patito in tal senso e più si sono uniti e rialzati dopo batoste di proporzioni catastrofiche. Basti pensare a Regno Unito e Germania. Quindi se si contraddice in questo modo significa che nella sua testa il concetto di "omogeneità etnica" rimane positivo solo perchè gli piace considerarlo così, per motivi ideologici e non per un reale motivo strategico.

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад

      Discorso che può essere condivisibile al netto delle etichette destra/sinistra.

    • @lucacaproni8116
      @lucacaproni8116 3 года назад

      Interessante. Ma dissento sull’ essenziale. La visione di Fabbri è che avere una volontà di contare come Stato, di essere una potenza, trascende destra o sinistra. Se è geopolitica è una questione di rapporti di forza. Ovviamente, un rapporto di forza può essere alla base di un negoziato rispettoso o di una volontà di dominio: ma questa mi sembra politica, non geopolitica. Per questo direi anche che quelli che vorrebbero Fabbri agli Esteri fanno confusione: un grande analista può essere un pessimo politico (la politica è spesso fiuto e intuito e si basa sulla capacità di muovere le masse). Perciò, ripeto, io la destra non ce la vedo manco da lontano in questa riflessione

    • @TShelby
      @TShelby 3 года назад +3

      @@valentinoinnamorato1287 Sì, oddio, il riferimento alla destra è rimasto perchè ho copiato-incollato il mio commento sotto quell'altro video, e in quella conversazione si parlava di analisi ideologicamente schierata, con tanto di idealizzazione di eventuali emancipazioni italiane da Europa e Nato. Al netto di quello, il resto del discorso resta (anche se io dell'approccio troppo ideologico e troppo teorico di Fabbri resto comunque convinto).

    • @TShelby
      @TShelby 3 года назад +3

      @@lucacaproni8116 Leggi la mia risposta a Valentino Innamorato, ti sarà tutto più chiaro! Ma faccio comunque ammenda per non aver "depurato" il copia-incolla da elementi che avevano a che fare soprattutto con quell'altro video.

  • @Imdisappointed
    @Imdisappointed 3 года назад +1

    la mia opinione, per quanto inutile possa essere a livello di poter influenzare altre persone, é che l'italia alla fin fine é una penisola...anche la spagna lo é ma é molto grande noi siamo molto piccoli. E secondo me essere una penisola vuol dire che sei un pò un continente a se stante. Quindi per forza esiste un'identitá italiana, peró non vuol dire che siamo un popolo. E secondo me ci sarebbe mancato "tanto cosí", se il papa non avesse continuato a rompere i c****** ai longobardi...che sicuramente avrebbero creato una nazione italiana ben prima di quello che é successo. Ma non éstato cosí e siamo rimasri un popolo a metá. Con cittá soprattutto che hanno avuto un potere immenso rispetto ad altre cittá in europa. Io penso che esista un'identitá italiana ma non tanto un popolo italiano.

  • @nickzinga
    @nickzinga 3 года назад +15

    Buona parte del discorso si basa sul concetto di etnia, eppure non ne viene data neanche una definizione. Mi sembra tutto una grande forzatura, estramamente strumentale. Non c'è niente di male nell'essere diversi ed eterogenei, non ci rende più "deboli", anzi!

    • @nickzinga
      @nickzinga 3 года назад +9

      "E gli altri?? E gli altri??". Ma veramente siamo a questi livelli di retorica?
      Fabbri parla delle differenze tra scozzesi-celti e inglesi-germanici sottolineando come in Italia questo tipo di distinzioni non esistano. Francamente mi sembra falso. L'Italia è uno dei paesi al mondo con più differenziazione genetica al suo interno, figlia di millenni di migrazioni, invasioni e scambi. Prima dell'unità di Italia l'italiano era solo una lingua letteraria, di scarso uso quotidiano. Le lingue regionali, declassificate a dialetti per mero interesse, differiscono tutt'oggi moltissimo e possono essere distinte in almeno 3-4 macrogruppi.
      Certamente esisteva già un comune sentimento di appartenenza a un "popolo comune", ma non certo con lo stesso significato che diamo noi oggi al concetto di nazionalità.
      Se volete dirmi che un popolo unito è più forte internazionalmente etc. etc., siete liberissimi di fare il vostro discorso. Vi chiedo però di non strumentalizzare la storia a vostro piacimento.
      E ancora, ma davvero siamo ancora qui a fare chiacchiere sugli stati-nazione? Pensavo che l'800 fosse finito da un po'.

    • @vitotigani
      @vitotigani 3 года назад +2

      @@nickzinga Quando leggo certi commenti mi sale la pressione. Ancora il cavallo di battaglia della forte diversità genetica in Italia? Ma perché nel 2021 si vuole rimanere ignoranti ? Le raccomando di leggere qualcosa di un padre fondatore della genetica delle popolazioni, Luigi Luca Cavalli-Sforza. Sarà certamente d’aiuto a capire perché si sbaglia.

    • @nickzinga
      @nickzinga 3 года назад +5

      @@vitotigani Purtroppo (o per fortuna) il dono dell'onniscienza non l'ho ancora ricevuto. Non sono un genetista né particolarmente dotto in materia, eppure ho sempre e solo letto contenuti che confermassero la variegata ricchezza genetica degli italiani, e non mi sembra che cavalli-sforza dica il contrario.
      Poi sono comunque pronto ad ascoltarla o a leggere quello che mi proporrà per farmi uscire dal mio stato d'ignoranza.
      Ci tengo a precisare che il fatto che gli italiani non siano geneticamente omogenei in realtà mi interessa poco. Si tratta di una cosa che ho nominato per rispondere direttamente agli esempi di Fabbri.
      Trovo molto più importanti gli aspetti linguistici e culturali e, da quel punto di vista, non possiamo negare che "l'italiano" in quanto cittadino sia di fatto il "prodotto" di 150 anni di unificazione. È normale che il paese sia più eterogeneo di realtà come Francia, Portogallo o Spagna uniti da centinaia di anni. Non ci trovo niente di male nel riconoscerlo e anzi valorizzarlo. La diversità è una forza, non una debolezza.

    • @vitotigani
      @vitotigani 3 года назад

      @@nickzinga allora leggi qualcosa sulla genetica delle popolazioni e capirai che affidarsi alla genetica per convalidare presunte omogeneità o disomogeneità culturali o etniche non ha molto senso perché si parla di tempi molto lunghi (millenni).

    • @nickzinga
      @nickzinga 3 года назад +2

      @@vitotigani attenzione, legga il mio ultimo commento. Ho scritto esattamente quello, ovvero che non intendo usare il discorso dell'eterogeneità genetica per avallare un discorso sulle differenze culturali. Non lo farei mai.

  • @StefenP
    @StefenP 2 года назад +2

    lo stereotipo dell'italiano non è proprio applicabile a qualsiasi latutudine. Anzi, da Milanese all'estero è anche piuttosto fastidioso. L'emigrazione italiana che si è fatta conoscere, quella che ha conservato di piu la sua identità è quella del sud italia. Gli stranieri si aspettano che mi si applichino certi stereotipi che sono in realtà regionali (nella fattispecie del Sud). Dal cibo, alle abitudini, alla cultura. In generale queste analisi su noi stessi sono troppo difficile da fare, per ragioni di politica interna. Dire che l'Italia non è etereogenea è una operazione dialettica. Ovviamente non si puo in un commento rispondere a un video intero, ma è tutto molto politico. Non vi siete mai chiesti se questa omogeneità non è in realtà il vostro punto di vista di italiani del centro?

    • @silvialand
      @silvialand Год назад +1

      Lo stereotipo dell'italiano è fastidioso anche per me che sono un'italiana del sud. Gli stereotipi sono fastidiosi in ogni caso e sono usati per insultare. In ogni caso condivido con il fatto che la questione dell'omogeneità sia soprattutto un fatto retorico.
      Che ci torna utile per posizionarci nel mondo.

  • @tommasog.2770
    @tommasog.2770 3 года назад +7

    Il discorso etnico è a tratti tragi-comico, sulle differenze etniche degli italiani ci sono diversi studi genetici che attestano una grandissima diversità innegabile. Sul resto capisco che ci sia un filo unico che lega tutti gli argomenti ma non condivido assolutamente ciò che sostiene Fabbri, la diversità culturale degli italiani è documentata, chi studia la cultura degli “italiani” conosce la lampante diversità che gli usi e costumi dei popoli di questo stato si portano dietro. Sulle lingue locali c’è alle spalle una lunga campagna che ha portato in molti a ritenerle inferiori, una minore tradizione secessionista è da legare anche alle modalità con cui si è unito questo paese... c’è tanto da dire e da dibattere, vedrei bene un dibattito con qualcuno che dice il contrario.

    • @oscarfileno9453
      @oscarfileno9453 3 года назад

      Probabilmente le classi economicamente più basse parlavano “lingue” , più correttamente dialetti, ma le classi più sviluppate dei vari stati italiani scrivevano e parlavano italiano ( si pensi persino agli atti notarili) da molto prima dell’unità politica del paese.

    • @tommasog.2770
      @tommasog.2770 3 года назад +2

      In realtà il termine più corretto è lingue, come attesta la linguistica( vedasi il riconoscimento dell’UNESCO alla lingua lombarda o a quella veneta). Fino a poco tempo fa le classi più povere parlavano soltanto quelle lingue, su quelle più elevate sicuramente parlavano qualche forma di linguaggio proto-italiana, ma se era la loro prima lingua dipende dal tipo di attività che svolgevano o dal periodo.

    • @elliotcosimato8902
      @elliotcosimato8902 3 года назад

      @josquino rossini ma noooooo, loro si sentono celtici come gli irlandesi, oppure germanici, anzi scandinavi.

    • @tommasog.2770
      @tommasog.2770 3 года назад +1

      La genetica non è l’elemento determinante per identificare un’etnia, però neanche gli altri fattori mi sembrano così “unificanti”

    • @tommasog.2770
      @tommasog.2770 3 года назад

      Ma in realtà la zona Nord ha poco a che fare con celti irlandesi e britannici, da un punto di vista strettamente etnico plotta dalle parti dell’Iberia e della Francia del Sud. Non hai trovato il leghista cornuto, mi dispiace.

  • @umbertodariovacca1827
    @umbertodariovacca1827 3 года назад +6

    Puntata spaziale

  • @andreatondini9383
    @andreatondini9383 3 года назад +11

    Il problema è che siamo provinciali

  • @GladiaTheDark
    @GladiaTheDark 3 года назад +10

    A sentire il discorso di Fabbri sembra quasi che gli italiani siano i giapponesi di occidente; il problema è che agli italiani manca proprio l’idea di stato come casa comune di tutti. Puoi essere omogeneo quanto ti pare ma se ti mancano i valori che costruiscono una sana cittadinanza non serve a nulla.
    Poi, secondo me, qui si è anche sorvolato molto su secoli di impostazione economico-politica differente nelle varie parti della penisola.

    • @antoniopallotta4295
      @antoniopallotta4295 3 года назад +1

      Mi pare che tu non dica nulla di troppo diverso da Fabbri. Lui parla di omogeneità etnica e di percezione di noi stessi come entità omogenea. Qui leggo commenti che chiamano in causa ridicole distinzioni genetiche presenti già in epoca pre romana e parlano di profonde differenze etiche e razziali, quando in realtà si tratta di localismo e disparità territoriali che hanno ragioni storiche e politiche.

    • @mattia_exc3068
      @mattia_exc3068 Год назад

      ​​@@antoniopallotta4295 mamma mia, è da anni che lotto con quelle persone lascia stare, per loro se a Milano dicono figa e a Palermo dicono minchia è eterogeneità e non si soffermano sul fatto che entrambe le parole sono della stessa stirpe etnoculturale linguistica

  • @vincenzosansone8740
    @vincenzosansone8740 3 года назад +6

    Vero quanto si dice sulla nazione italiana. Tuttavia sicuro che non sia più importante essere uno stato antico piuttosto che una nazione antica ? Vero che gli italiani possono essere considerati nazione ancor prima che esistesse uno stato, ma di maggior successo dal punto di vista politico sono stati quei regni dinastici medievali e poi monarchie assolute nell'età moderna che le nazioni le hanno create.

    • @papageno1849
      @papageno1849 3 года назад +2

      Esiste molta confusione tra stati e nazioni, anche a Limes non sono sempre troppo attenti a distinguere

  • @taziogallus6097
    @taziogallus6097 3 года назад +3

    Mai sentito tante amenità in 37:54 minuti di bla-bla-bla...

    • @taziogallus6097
      @taziogallus6097 3 года назад +1

      Quindi, tutti i popoli soggiogati da Roma antica, o parlanti una lingua neolatina, dovrebbero sentirsi Italiani? Che minchiata!

    • @Gigi-ou8eq
      @Gigi-ou8eq 3 года назад

      E chi ti obbliga?

    • @taziogallus6097
      @taziogallus6097 3 года назад +1

      @@Gigi-ou8eq - Sono Sardo, e certe cose non si possono sentire...

    • @Gigi-ou8eq
      @Gigi-ou8eq 3 года назад +2

      @@taziogallus6097 apri un tuo canale e illuminaci

    • @taziogallus6097
      @taziogallus6097 3 года назад +1

      @@Gigi-ou8eq - Forse non lo sai, ma dal 1999 la Lingua Sarda è tutelata da una legge dello stato Italiano, la 482(norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche). I cartelli bilingui(che s'incontrano in tutta la Sardegna) non sono puro e semplice folklore...

  • @vittoriomonolo
    @vittoriomonolo 3 года назад +15

    Dario Fabbri patrimonio nazionale. Se dicesse di me che sono una donna d'etnia Apache, gli crederei 😁

  • @simeto05
    @simeto05 8 месяцев назад +1

    L'Italia è UNA ed INDIVISIBILE !
    Dalle Alpi a Sicilia ovunque è Legnano!
    Che sia di italica forza la dinastia di Roma!
    Augusto - 2 mila anni fa Padre della Patria!

  • @alegiulio42
    @alegiulio42 3 года назад +18

    Nel termine "anglosassone", anche "anglo" si riferisce a una componente germanica: gli Angli, i Sassoni e gli Juti sono le tre popolazioni germaniche che tra il quinto e il sesto secolo si stanziarono in Britannia.

    • @gigieinaudi24
      @gigieinaudi24 2 года назад +1

      Gli italiani in genere non sanno niente ma per vedere chi sarebbero gli inglesi senza la superfetazione franconormanna e il substrato celta e romano basta andare esattamente di fronte alle coste inglesi in Frisia ecco lì ci sono i loro antichi fratelli continentali

  • @angelodiberardino4035
    @angelodiberardino4035 2 года назад +2

    Nel Regno Unito c'è la Scozia che ha addirittura un parlamento suo e che si separerebbe dal resto dei britannici domani stesso; qui in Germania, per la precisione in Baviera, dirsi tedeschi neanche per sogno; in Spagna ci sono i baschi e catalani. In Francia la Normandia.
    Tutto il mondo è paese, non trasformiamo campanilismi in qualcosa di peggio.

    • @michelebaratt8403
      @michelebaratt8403 2 года назад

      ma cosa c'entra il campanilismo? stiamo parlando di cose molto più gravi, infinitamente più gravi. parliamo di colonialismo interno, di assoluta e totale inconciliabilità di interessi fra due zone diverse , di 2 o 3 popoli assolutamente diversi , di razzismo . Parliamo di problemi gravissimi che non possono più essere gettati sotto il tappeto.

  • @TheZaratustra1989
    @TheZaratustra1989 3 года назад +22

    Mai stata unita, unità culturale significa perdere tutte le peculiarità regionali perdendo parte dell identità culturale, come già successo con i vari dialetti/lingue, con il risultato di conoscere solamente qualche nozione sparsa sul territorio nazionale a discapito delle bellezze regionali che via via vengono abbandonate. Si dovrebbe insegnare a scuola sia la storia nazionale che quella regionale, l Italia doveva nascere come stato federale come lo stato tedesco

    • @paolomolinaro749
      @paolomolinaro749 3 года назад +2

      Il nord italia allora povero Volle lo Stato Centrale.

    • @francescovaudo6401
      @francescovaudo6401 2 года назад

      @@paolomolinaro749 Più povero no, semmai altrettanto

  • @skag-8572
    @skag-8572 3 года назад +2

    Propaganda...

  • @sbura_
    @sbura_ 3 года назад +8

    Dario ti invito ad essere piu preciso nei tuoi esempi, come quando parli degli stati esterni che traggono vantaggio del fatto che gli italiani si percepiscono disuniti, specifica quali sono e in che modo ci guadagnano, altrimenti mi sembrano affermazioni troppo vaghe.

  • @emilioksrt2437
    @emilioksrt2437 3 года назад +1

    Ma quale italianità? L'Italia non è mai nata, se non negli ultimi 160 anni, in cui anzi si è andata a dividere sempre di più. Il Sud ha 3000 anni di storia, ed esiste il popolo unito dalla Magna Grecia, e che mentre il Nord è sempre stato un'accozzaglia di staterelli, il cosiddetto Sud, è stato per oltre 800 anni una nazione vera. Perchè continuate a raccontare cose false? La lingua napoletana è la lingua più parlata nella penisola italica, in tutto il Sud escluso la Sicilia.
    L'Italia l'hanno fatta i francesi Garibaldi, Mazzini, Cavour e Vittorio Emanuele II, e la massoneria Franco - Inglese, commettendo un genocidio ai danni della gente delle Due Sicilie, centinaia di migliaia di morti, e deportazioni, saccheggi e altro. Cosa che l'Italia sta commettendo ancora oggi con le mancate ripartizioni eque dei fondi da nord a sud. Ma di cosa parlate? Ma veramente vivete in Italia? in quale favoletta?
    Le vostre tesi sono sempre più minoritarie, manca ancora poco e la verità sull'unità d'Italia e sull'italia stessa sta inesorabilmente crollando.
    Non esiste una vera festa italiana, un vero inno in costituzione, non si sa cosa vogliano dire quei tre colori della bandiera.
    I popoli parlano lingue diverse con una lingua imposta dal 1861 e con la chiusura delle scuole per 15 anni, con la cancellazione della nostra memoria.
    In 160 anni non abbiamo fatto gli italiani, figuriamoci se vogliamo e possiamo fare gli europei.

  • @HumanisticValley
    @HumanisticValley 3 года назад +15

    Questa puntata dovrebbe essere fatta vedere e commentata per almeno 4 (quattro) ore obbligatoriamente in tutte le scuole del Regno.

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад +4

      Regno Unito?

    • @brunofarinelli9683
      @brunofarinelli9683 3 года назад +6

      @Richard Nobaz "A sostenere la diversita' degli Italiani ci sono moltissimi Italiani". E niente fa gia' ridere cosi'...

    • @ziojessie2626
      @ziojessie2626 3 года назад +3

      @Richard Nobaz e dove? trovami una regione nel nord senza una forte immigrazione meridionale. Milano e Torino sono più meridionali di molti centri del sud 😂 Io vivo in Friuli e posso assicurarti che a Udine nessuno parla friulano ma solo italiano, a Monfalcone il prima dialetto ormai è il campano

    • @brunofarinelli9683
      @brunofarinelli9683 3 года назад +2

      @Riccardo Pibiri nessuno ha parlato di "razza italiana" ma di omogeneita' culturale.

  • @geoffreylacroix2373
    @geoffreylacroix2373 3 года назад +1

    Quanto sono idioti quelli che cacciano il fascismo ogni volta che si parla di nazione, confini, geopolitica e affini.

  • @gregorioturonense9859
    @gregorioturonense9859 3 года назад +5

    Dario Fabbri immenso come sempre. Comunque assurdo che ci siano tanti commenti strampalati di legajoli e neo-babbioni. Limes ha tradizionalmente avuto un pubblico colto, nonostante faccia parte del gruppo GEDI.

  • @giovanniavv.giordano3153
    @giovanniavv.giordano3153 Год назад +2

    Perfettamente d’accordo. Io sono, prima di tutto, italiano… mi commuove l’inno, mi riempie d’orgoglio la bandiera, adoro la lingua del sì, sono assolutamente persuaso che l’italiano, in bocca soprattutto ad un toscano, con i suoi fonemi sia la lingua più bella del mondo. Come diceva Migliorini, studioso della lingua italiana, è l’Italia nazione culturale (forgiata da latinità, cattolicesimo, letteratura e lingua, arti figurative) che poi si è fatta entità geo-politica.
    Da un italiano della Campania, con tutto l’amore per la mia stupenda Patria. W l’ITALIA❤

    • @dariomaino3715
      @dariomaino3715 4 месяца назад

      Sei di napoli se posso chiederti per curiosità?

  • @mrwolf84
    @mrwolf84 3 года назад +3

    l'omogeneita fra due soggetti si può vedere solo attraverso il confronto con un 3o soggetto piu eterogeno, ma fino a 30 anni fa all'italia questo confronto mancava, fra cortine di ferro, ostacoli geografici, e assenza di immigrati dagli stati vicini, era chiaro che il calabrese ed il milanese si pensassero alieni, negli ultimi 30 anni però con l'immigrazione dall'est e l'emigrazione nostra, ci appare palese la reale somiglianza fra città che parlano la stessa lingua, studiano gli stessi autori e hanno le stesse icone, proprio attraverso il confronto con culture che hanno meno a che fare con la nostra. Non credo ci sia un atteggiamento tafazziano riguardo all'italianità, semplicemnte prima ci mancava un fisiologico confronto, ora che questo confronto esiste persino la Lega è diventata nazionale ed in Friuli si vedono più tricolori che Aquile del friuli, e non è poco.

  • @danielevescovi8964
    @danielevescovi8964 2 года назад +1

    guardate che un paese omogeneo lo deve essere anche economicamente e non lo è!

  • @BELPAESEDIMERDA
    @BELPAESEDIMERDA 3 года назад +14

    Che acume Fabbri. Non avevo mai pensato a queste cose. 👏

  • @Giovis968
    @Giovis968 2 года назад +1

    Italia unita , mai piu divisa , per secoli secolorum ad infinitum ,

  • @INDIGOBLUE555
    @INDIGOBLUE555 3 года назад +9

    Vi prego di consentire a Caracciolo la replica a coloro che rilevano una deriva nostalgica in quella che è l'analisi oggettiva dei vantaggi che una maggiore coesione interna unita ad una "percezione di sé" recherebbero al nostro paese.

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад +2

      La replica l'ha data Fabbri

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +2

      @@valentinoinnamorato1287
      Certo,ma Caracciolo agli albori della sua impresa editoriale ricevette accuse di tal genere. Sarebbe molto interessante il suo commento,a quasi trent'anni di distanza.Essendo un ex PCI il suo commento risulterebbe ancora più prezioso.

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад +1

      @@INDIGOBLUE555 certo. Credo che la risposta comunque sarebbe stata la stessa. Non sapevo che fosse un ex Pci. Però mi son convinto che i comunisti di estrazione presessantottina avessero un senso della nazione molto maggiore della sinistra attuale che si rifà più che altro al cattolicesimo terzomondista.

    • @INDIGOBLUE555
      @INDIGOBLUE555 3 года назад +3

      @@valentinoinnamorato1287
      Ecco perché mi piacerebbe che,una volta per tutte certe categorie (nazione,unità,intenti comuni, ragionevole percezione di sé ed altre) venissero sdoganate e si finisse di definirle come rigurgiti nazionalisti o nostalgia di un autoritarismo in stile ventennio.

    • @valentinoinnamorato1287
      @valentinoinnamorato1287 3 года назад +4

      @@INDIGOBLUE555 il problema è che non riesci a fare un discorso complessivo senza essere aggredito (in tutti i sensi) dai fanatici indottrinati dalla retorica. Anche Fabbri stesso o Caracciolo quando è ospite della Gruber si muovono con i piedi di piombo rispetto ai video autoprodotti.

  • @margheritaledda630
    @margheritaledda630 Год назад +1

    allora i francesi e gli spagnoli di lingua neolatina e pure cattoici sarebbero tutti italiani ?

  • @raffaelesilletti156
    @raffaelesilletti156 3 года назад +21

    Analisi eccellente!

  • @antonellasara9108
    @antonellasara9108 3 года назад +2

    Continuiamo pure a dividerci, nord contro sud, regione contro regione, bianchi contro neri giovani contro anziani, lavoratori dello stato contro lavoratori del privato, tutelati contro meno tutelati, quante divisioni coltiviamo? E non è finita, stato contro stato, popolo contro popolo. Cerchiamo di capire che un individuo più è solo e più è vulnerabile, da soli non si ha la forza per lottare per i propri diritti, non si può fare altro che sottostare alle imposizioni dei più forti...

  • @mariaantoniagiordano7875
    @mariaantoniagiordano7875 3 года назад +35

    Ho viaggiato molto all' estero e vivo in Gibilterra da anni ,ebbene mi son resa conto del valore del mio Paese e della sua formidabile omogeneita' acquisita nei secoli. Considero cio' come un' immenso tesoro ma mi rammarico della nostra poca consapevolezza in quanto italiani . Girando il mondo ci si distacca dalla madre Patria , diventando improvvisamente piu' consci e piu' obiettivi . Dovremmo essere molto piu' fieri del valore immenso del nostro popolo !

  • @robertoberloco2261
    @robertoberloco2261 2 года назад +1

    E' la prima volta che mi sento in disaccordo con il Fabbri. Già gli antichi Romani identificavano ben 14 etnie distinte all'interno di quella che Augusto battezzò "Italia". Etnie con derivazioni geografiche originarie differenti, con lingue, culture e, financo, fisiognomiche differenti. L'amalgama per queste genti fu la lingua latina imposta da Roma dopo il loro assoggettamento. Amalgama furono gli usi, i costumi, le leggi in vigore nell'Urbe, la stessa dignità di cittadinanza dilatati sul territorio della penisola, man mano che la dominazione romana andava maturando. Un amalgama che, però, per quanto intenso, non giustifica altri passaggi deduttivi, almeno quelli che portano ad identificare un'unica etnia dalle Alpi alla Sicilia, se, insomma, al termine etnia si vuol ancora attribuire il significato che si ritrova nei vocabolari di oggi

  • @mattviti94
    @mattviti94 3 года назад +3

    A mio avviso, al di là della veridicità e dell'accuratezza storica di quanto afferma Fabbri sull'omogeneità culturale degli Italiani (su cui di base concordo), ciò che dice corrisponde ed è funzionale agli obbiettivi/necessità strategiche dell'Italia. Questo lo induce ad assolutizzare i concetti e sostanzialmente a ignorare gli inevitabili punti di frizione della sua tesi (che è naturale esistano). Ciò che conta insomma è il messaggio che si vuole trasmettere: l'omogeneità è un valore/vantaggio da sfruttare e di cui essere consapevoli.
    Mi aggiungo al coro di coloro che chiedono di poter aprire un canale, magari su Spotify o altre piattaforme, in cui inserire questi video in forma di podcast. Anche se si perderebbe il fondamentale contributo delle cartine, aumenterebbe la fruibilità di questi contributi.

  • @lukeridolfi9327
    @lukeridolfi9327 2 года назад +1

    Vorrei vederla questa omogeneità in Italia ma mi sembra si evidenziano più le faglie di rottura. Per i veneti la patria finisce al Po', forse sì può dire lo stesso dei Friulani, per i siciliani, e gran parte del Sud si racconta di essere stato annesso con la forza, riscoprendo un passato neoborbonico

  • @angelozizzari4267
    @angelozizzari4267 3 года назад +4

    Se uno asserisce che sottolineare una particolarità etnica...per esempio sarda..sia folclore..perde ogni credibilità.
    I fatti sono fatti...meglio prenderne atto....qualcuno ambisce imporre proprie fantasticherie....
    .

  • @davideparadiso4091
    @davideparadiso4091 2 года назад +2

    rivoglio 38 minuti della mia vita persi a cercare di capire il senso di questo video: parallelismi fatti con altri paesi (Germania specialmente, che a parer mio è molto simile all'Italia in termini socio-culturali e storici) un po' così campati per aria. tipico comportamento elitario colto degli italiani quello di ignorare o sminuire le varietà locali che si incontrano in tutto il territorio nazionale pur di sostenere la propria argomentazione che "no, l'Italia è decisamente una nazione omogenea da nord a sud" . giusto per fare un esempio stupido: l'Italia è uno dei paesi europei con la più alta variabilità genetica dovuti a flussi migratori verso e dalla penisola avvenuti nei secoli. considerando i parametri stabiliti nel dibattito l'unica vera nazione in Europa (ad esclusione dei microstati e dell'islanda) può essere considerata il Portogallo. C'è una bella differenza tra l'aver scelto di adottare l'italiano come lingua primaria e il vederselo imposto da autorità esterne, non a caso ancora oggi specialmente al Meridione l'uso del "dialetto" (anche qui, i termini adoperati tradiscono la considerazione che viene imposta al volgo verso quella che era, fino a prima dell'unità, la propria cultura e le proprie tradizioni) è fortemente scoraggiato particolarmente in contesti più o meno formali. nota finale che non c'entra molto col resto del discorso ma quel discorso sulla Sicilia "controllata militarmente dagli americani" è una cazzata assoluta e l'unica argomentazione che basta e avanza per dimostrarlo è che ci siano basi NATO in tutta Italia