Formidabile la constatazione secondo la quale i popoli fin quando poco si conoscono mostrano benevolenza per poi passare al detestarsi man mano che si conoscono. Direi certi popoli in particolare
Grandi ! Una delle puntate più significative nella storia di Mappamundi e Limes. Un sentito grazie ad Alfonso Desiderio, Dario Fabbri e Lucio Caracciolo con l'augurio che vi vengano sempre garantiti gli spazi e l'autonomia.
@@elenab177 Considerando i temi trattati, se "qualcuno" chiedesse di abbassare il tiro i numeri non sarebbero sufficienti per rispondere "no" e mantenere la linea (e il posto).
25:45 - "L'idea francese dell'Europa, cioè: la pagano i Tedeschi, la gestiamo noi, da sempre anima i dibattiti nei laboratori strategici americani per un paio d'ore... e poi si va a mangiare". 🤣
Sempre affascinanti il pragmatismo, la lucidità, l'intelligenza, l'assertività, e le conoscenze di Dario Fabbri. Chapeau! (francese) Wunderbar! (tedesco) Me cojioni! (Italiano) 😉
"I popoli più si conoscono meno si amano, meno si conoscono più subiscono la fascinazione" . Semplicemente straordinario. Sono frasi che pronunciate da chiunque altro, farebbero gridare al sovranismo o nazionalismo, euroscetticismo o isolazionismo. Sono riflessioni di grandi studiosi di geopolitica, scienza ahimè troppo trascurata anche a livello accademico nel nostro paese
@@toffonardi7037 Ho estrapolato la frase con maggiore "effetto" di Fabbri , ma tutto il suo discorso come quello di Caracciolo sono intriso di cinico realismo (realismo anche nel senso di scuola di pensiero nella scienza politica delle relazioni internazionali ) cosi come deve essere l'approfondimento di geopolitici . Eppure in trasmissioni giornalistiche di approfondimento politico ( 8 e mezzo, di martedì, ecc) tali punti di vista verrebbero ascritti a biechi sovranisti, perché anti-UE. Per Fabbri e Caracciolo nemmeno si può dire che siano anti-UE, semplicemente perché per loro non esiste l'UE. Se esiste, esiste per volere USA, e se proprio vogliamo fare finta che qualcuno comandi, i francesi ne vogliono la guida e la Germania è riuscita a far cambiare nome alla propria moneta. Con buona pace di noi italiani che celebriamo Rossi, Colorni e Altiero Spinelli con il suo manifesto di Ventotene. Ovviamente anche Fabbri e Caracciolo (come sommessamente il sottoscritto ) non desiderano l'uscita dell' Italia dall'euro o addirittura dalla UE, per la previdibilissima situazione di caos monetario e politico che verrebbe a crearsi nel breve e medio termine. Ma si è contro tale prospettiva per la logica che a male maggiore si preferisce male minore. Niente di più. Nessun innamoramento ameno è al tempo stesso inutile
Questo vale per qualsiasi cosa, dalle persone, alle dottrine, finanche alle canzoni: meno capisci il testo piu’ ti prende, piu’ capisci il testo piu’ passi alla prossima. DN
a me non sembra una grande frase: sono quelle "pillole" ultra semplificate che mi fanno storcere il naso, intanto di chi parliamo? dell'elitè o del popolino? perchè se parliamo dell'elitè l'affermazione è chiaramente falsa, mentre se parliamo del popolino è banale. In mancanza di altri popoli il popolino odierà pure quelli della cittadina accanto, come può confermare chiunque sia stato allo stadio. L'importante è avere sempre qualcuno da odiare, per esempio il prussiano può odiare assieme al bavarese i francesi. è cosi che Bismark ha unificato la Germania ;-) Stando in Germania posso dirti che quasi nessun poveraccio dell AFD dice "ScheiserItaliener" perchè è troppo impegnato a dire "sheischerturken" oder "Scheiserarabisch", ovvio che se loro non ci fossero passerebebro agli italiani, ma se non ci fossimo neppure noi, passerebbero agli scwaben o ai bavaresi
è il discorso di prima, sono i benestanti americani che si fanno l'anno sabatico in europa, il popolino americano viene raramente a contatto con noi, nemmeno sanno distinguere un paese dall'altro
Le persone piu si conoscono, meno si innamorano, meno si conoscono piu subiscono il fascino: questa, e la definizione del periodo adolescenziale! Quando pensiamo d' adulti questa definizione per i popoli e falsa! Anzi piu si conosce meglio e, almeno se non vuoi vivere innamorato per forza ad ogni costo! Ma questo non e Amore!
Seguo da poco Limes ma sono rimasto stupito dalla lucidità e dalla concretezza delle analisi fatte in studio. Una boccata di realismo duro e puro che purtroppo manca molto spesso sui social network (o - ancor peggio - nelle redazioni di altre testate) che sono farciti di presunzione e ingenuità.
Prima volta sul canale. Mai sentito un'analisi così sintetica, precisa e critica sulle questioni fondamentali del nostro continente. Davvero complimenti!
Ma finalmente cosa ,la mia nonnetta ; eta'cento anni ,tutti in europa? Si nonnetta ,propio cosi' LA RISPOTA ? E' UN SUICIDIO ;:"€€÷÷÷ POVERA ITALIAAAAAAAA ADDIO NONNETTA CARA****
La "formidabile disastrosa posizione" dovrebbe diventare un espressione comune. Complimenti, una delle migliori puntate di sempre, andrebbe trasmessa a reti unificate. 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Fabbri carichissimo oggi, deve aver letto i commenti indignati degli europeisti ingenui sotto il suo approfondimento. Alla fine le cose dette in questo video sono quelle che Limes dice da anni, ma non fa mai male ripeterle, anche perché, appunto, per molti purtroppo sembrano ancora pazzie o bestemmie
Ahahahahah Fabbri sul giovanilismo italiano, generazione erasmus e velleità francesi mi ha spezzato! Ci vorrebbe una bevuta al pub con voi 3 per affogare i nostri dispiaceri strategici in alcool e ironia caustica.
Non sono sicuro che il giovanilismo non abbia mai valore. Spesso sono iniziative giovanili, anche quando legate ad ideologie acerbe e a volte naive, a portare cambiamenti nella storia. Il fatto di non vedere lucidamente certi problemi o limitazioni è spesso il loro punto di forza. In quanto a Erasmus e sul fatto che i popoli iniziano a non piacersi quando si conoscono, è tanto vero quanto lo è il contrario. Quando ci si avvicina a un paese, lo si fa alle sue parti migliori come a quelle peggiori. I giovani che passano anni tra due o più paesi europei vedono bene quanto sia in realtà simile il popolo europeo, sono piuttosto sicuro che avrà un enorme impatto sulla società europea nei prossimi anni.
@@Collener si infatti lo abbiamo visto di recente con le sardine, gli indignados, le gretine ecc. io rientro ancora per poco della categoria dei "giovani", ho viaggiato parecchio e vissuto dall'altra parte del mondo. la gran parte dei miei coetanei sono una massa di ideologizzati all'esasperazione dai diritti civili, senza alcuna concezione storica né senso critico. In europa ormai ognuno ha perso parte della propria identità nazionale in favore di una vaga identità occidentale (che in realtà è nord-europea; "atea", efficientista, protestante, inclusiva, verde, tecnologica, resiliente, democratica, petalosa, puritana); tu poi definisci popolo un agglomerato di identità, seppur ormai diluite, che non condividono neppure una lingua ( che una è forma di dominio del mondo) e che sono fragilmente unite solo nelle loro classi più agiate; un milanese e un ragazzo di amsterdam in erasmus magari sentono un legame europeo, 1 portuale di Taranto e uno di Rotterdam per niente. Per non parlare della visione del mondo, anche geografica, che può avere un mediterraneo rispetto ad un estone. tornando ai movimenti giovanili recenti, vedere le città italiane trasformate in piste ciclabili o l'industria dell'automotive disintegrata per le crisi isteriche di una dodicenne danese autistica che però dorme tranquilla a pensare che il litio lo tireranno fuori dalle miniere in africa suoi coetanei schiavizzati dai cinesi mi fa francamente ridere. questo aldilà del fatto che implementare nuove tecnologie per abbattere le emissioni e l'abbandono del petrolio sia giusto. Perché l'elettrico e non l'idrogeno? davvero sono le automobili la principale fonte delle emissioni? Se passiamo all'elettrico, cosa ci guadagnamo dal punto di vista strategico rispetto ad altre scelte? come convertiremo tutta la produzione industriale, quanti rimarranno senza lavoro? siamo pronti per affrontare questa sfida dal punto di vista infrastrutturale? saremo competitivi? abbiamo le competenze necessarie? domande che nessuno di questi giovani beoni si pone mai e i risultati poi si vedono visto che neppure i politici che li sfruttano sono in grado di fare. Il fatto è che questi "giovani" non possono comprendere la realtà e le sue complessità perché non ne hanno gli strumenti né hanno una vaga idea delle implicazioni sociali e antropologiche (termine ormai sconosciuto) né geopolitiche delle loro ingenue proposte. e così vengono di volta in volta manipolati e cavalcati dalle élite per perseguire i loro scopi; sono semplicemente l'espressione del sistema e dei suoi valori, e in questo assolutamente conservatori. Diciamo le cose come stanno, sgombrando il campo da questa retorica fumosa. l'UE è una imposizione americana per motivi strategici. e a noi ci tocca starci cercando di limitare i danni nel tempo. quando un giorno (speriamo presto) l'egemonia americana finirà, l'UE tramonterà con essa. Speriamo che a quel punto saremo pronti per riprenderci un nostro spazio e non di finire sotto le nuove grinfie del dragone.
La lucidita' che guida la disamina collettiva della situazione italiana nella geopolitica europea e americana e' disarmante, grazie. Complimenti ad Alfonso Desiderio per l'intelligente conduzione dei Vs. interventi,
24:12 "La Francia in tale contesto si inserisce tipicamente alla francese, con un approccio totalmente velleitario alla realtà" Grandissimo Fabbri ahahhahahah come critica i francesi
Fabbri è critico ma al tempo stesso in questo e altri interventi,la porta ad esempio. Riconosce che la determinazione e la ancor solida percezione di sé consente alla Francia di essere protagonista nello scenario geopolitico mediterraneo (anche oltre la propria oggettiva caratura puramente economica).
@@INDIGOBLUE555 Giusto. Questa velleità, che può ovviamente apparire come arroganza, è un tratto tipico della narrazione francese: se ne può anche ridere, ma i francesi la prendono sul serio. Così il miracolo funziona: la Francia è gaullista e un po’ più forte, si fa sentire e interviene quando le sembra necessario.
@@lucacaproni8116 E non dimentichiamo che, come ripetono Fabbri e Caracciolo, il presidente francese è,usando una iperbole... un monarca repubblicano :-) Il presidente francese è un modello di decisionismo presidenziale che consente rapidità e concretezza di azione. Cosa per noi semplicemente impossibile (costituzionalmente impossibile...Non credo che a noi manchino le "competenze").
@@toffonardi7037 per carità, ma poi passi Berlusconi che (anche se io ho idee politiche opposte e sono di sinistra) almeno faceva gli interessi nazionali con Gheddafi, Renzi invece é solo un venduto
@@toffonardi7037 con Gheddafi ha fatto l' interesse italiano (anche se io non condivido per niente Berlusconi ma lo devo ammettere), ha sbagliato ad avere un rapporto stretto con Putin più che altro dal punto di vista geopolitico
complimenti per questi approfondimenti, siete davvero bravi! suggerisco di mettere sempre in sovraimpressione sui video la data in cui sono stati registrati così da poterli sempre contestualizzare al meglio. Buon lavoro👌
Non credo che il sentimento europeo delle generazioni più giovani sia così blando... Io ad esempio avevo 20 anni 11 anni fa, e sono ancora convinto sia dei vantaggi che deriverebbero da un vero stato europeo sia dell'affinità culturale che lega le comunità dell'Europa centro-occidentale.
lo stato europeo non esisterà mai, per varie ragioni...la Ue è una costruzione geopolitica finalizzata a sminuire le democrazie che tanto fastidio danno a chi dirige il mondo....tra meno di 15 anni o cesserà di esistere o cesseremo noi di vivere liberamente.
Ho vissuto 41 anni via dall'Italia, e da anni cerco di capire come funziona il nostro paese. Dunque seguo anche le vostre ottime presentazioni. Questa, per me, è quella con cui concordo pienamente, specialmente che non siamo uniti, e questo non ci permetterà di avere veramente valore vis a vis gli altri stati Europei. Affinché abbiamo politici non all'altezza per governare, le varie mafie, e la corruzione, questo paese andrà sempre peggio. E sono sempre stato un ottimista prima di ritornarci!
a mio avviso la questione è mal posta. Attualmente ci sono pochi dubbi che la UE non sia un soggetto geopolitico, ma tuttavia potrebbe essere in un processo che la renda tale in qualche decina di anni. La vera questione è questa. E sempre a mio avviso lo è, sia perchè si sta progressivamente formando un'identità europea/occidentale sia perchè, nel complesso, è oggettivamente vantaggioso per tutti i player europei nel lungo periodo
Dario Fabbri, mi ripeto, dovrebbe essre spammato nei licei. Competenza, professionalità, linguaggio comprensibile e ironia tagliente, cose ormai sconosciute alla maggioranza dei giornalisti. Compimenti anche a Lucio Caracciolo, anche per avere nel suo gruppo una perla come Fabbri. Denota che è un grande uomo. spero che nel tempo possano mantenere la loro indipendenza intellettuale.
Complimenti un dialogo che dimostra conoscenza, consapevolezza e riflessioni sotto molti aspetti umani , civili, morali e spirituali e non solo politici economici. Tante menti come la vostre potrebbero salvare l' intero Pianeta. Dieci e lode Grz
Perfetto il Dottor Fabbri sulla nostra presenza nell'Ue. Starci dentro e farsi il più possibile gli affari propri. Esattamente il contrario di quello che blaterano i politici italiani: i sovranisti di cartone e gli europeisti creduloni. Quindi la chiave sarebbe perseguimento costante del nostro interesse nazionale con le carte a disposizione.
Io personalmente avendo fatto l’esperienza Erasmus in Germania mi sono reso conto di quanti pregiudizi verso i tedeschi sono errati e quanto siano migliori di come vengono rappresentati nel senso comune
Esatto. Io ho amici in mezza Europa e col cazzo gli farei la guerra, tra popoli più ci conosciamo meno ci odiamo, infatti, se noti, gli estremisti in un paese li trovi quasi totalmente nelle classi sociali più chiuse ed ignoranti, pochissimo tra chi ha viaggiato e visitato altri paesi.
Ma infatti, solo nella testa di chi ci comanda ci vogliamo fare la guerra. Io sono certo che anche la Russia non e' piu' dentro di se quella di Stalin e che sono gli americani, con le loro paure di essere sorpassati, che ce la dipingono cosi. Bisogna che chi ci governa passi piu' tempo tra la gente e le strade.
@@chitextra271 parli come se l'umano avesse subito qualche cambiamento intrinseco a livello biologico. L'essere umano è sempre stato poco deciso nel suo umore e nel suo pensiero. Oggi pensi di volere fare pace amore con tutti, domani perdi il lavoro e non ci pensi più. Questo ottimismo umanista non capisco veramente da dove nasce, non ha senso di esistere.
@@elsenor4682 Io invece non capisco la forte decisione umana di volersi imporre sugli altri, specialmente oggi poi dopo tutta la storia passata fin da quando ne abbiamo conoscenza. Gli imperi non vanno bene, hanno sempre fallito. L'imperialismo americano non fara' eccezione. E chissa perche chi va a comandare gli imperi é sempre uno squilibrato con manie di grandezza.
@@chitextra271 Io la capisco perché la vivo. È un impulso ancestrale, lo provi anche tu. Siamo animali c'è poco da fare. Anche con l'avvento della robotica non so se ciò cambierà.
La fascinazione di una popolazione anziana per il giovanilismo! Splendida analisi che mi fa sospettare un fondo di demenza senile negli anziani italiani (e mi metto anche io nel numero, sia chiaro!). Ora vogliono far votare i sedicenni, domani cercherà qualcuno di abbassare l'asticella ai quattordicenni, pur di prendere qualche voto in più!
Un giorno proveranno a dare il diritto di voto agli stranieri con un tot di anni di residenza nel belpaese, per scavalcare l’iter legislativo dell’ottenimento della cittadinanza , mettendo sullo stesso piano coloro che hanno seguito un percorso scolastico/accademico durato anni di fatica e sudore e chi non sa nulla del paese in cui si trova e non si è mai sforzato di imparare qualche frase in italiano. PS: lo dico da straniero, residente in Italia da ben 12 anni, che attende di poter fare domanda per la cittadinanza, e vederla realtà dopo 3 anni d’attesa.
Tanto piacere. "Giovanilistico" non significa giovane, significa la caricatura del giovane. Fabbri cosa vuole sostenere, che l'Erasmus sia una cattiva idea?
27:10 Perché ridicola la definizione di Europa dall'Atlantico agli Urali? A me sembra la migliore. Ai ai ai Caracciolo il "piuttosto che" disgiuntivo erroraccio.
@@stefa69n non lo so ma è cristallino che si usa in contesto avversativo piuttosto che ahahaha in quello disgiuntivo. Lo sbagliano pure persone di cultura, assurdo.
In maniera ironica........dico cercare di fa una analisi geopolitica ad un soggetto che non esiste......capacità , ottima conoscenza.....condivido tutto sempre molto bravi . 👍👏
semplicemente meravigliosa lezione di vera storia e coincide secondo me con una visione quasi magica con quello che sta accadendo vista l' accelerazione di questi ultimi mesi : analisi che conforta il mio sentire illuminando le parti ' ignoranti" , complimenti ! ...un anno fa , incredibile
In sostanza, quello che Limes ci ricorda è semplicemente che la storia continua ad andare avanti come sempre, con le alleanze, i “tradimenti”, le guerre, le strategie più o meno velleitarie, e che la follia sta nel pensare che nonostante Hitler abbia perso, nonostante la Costituzione, nonostante Imagine, le cose possano andare in modo diverso.
Bravo al sig. Fabbri, tra i oochi e veri nazionalisti da vera Italia, bella e utile a se stessa. Grazie al direttore per la bellezza che ci fa avere mesilmente, da molti anni, tante importanti nitizie e informazioni per tutti noi ed in un raggio enorme di studio
Realisticamente, che strumenti ho per giudicare le informazioni che ricevo? Posso giudicare come mi pare sia realizzato il prodotto con cui mi informano e il carisma che trasmettono i protagonisti Sono molto soddisfatto del prodotto e assolutamente soggiogato, senza nulla togliere a tutto il mondo professionale di Limes, soggiogato, dicevo dal carisma di Fabbri Complimenti a tutti
Che bel futuro x l'Italia che immagina Caracciolo: vendere pezzi all'industria tedesca e fare il guardiano, in posizione subalterna alla Francia, della frontiera mediterranea. Il tutto sempre sotto l'eterno ombrello del padrone americano. Bellissimo !
Molto interessante come al solito, ma ho da farvi una domanda. Perché non avete trattato il fatto che un anno fa è stato sospeso il patto di stabilità che ha iniziato un processo che poi ha condotto a Draghi. Insomma da un anno c'è una svolta che non avete analizzato. Soprattutto mi interesserebbe sapere se pensate che in questa svolta vi sia lo zampino USA e in che senso. Grazie Paolo Botta
Sono d'accordo che sia sbagliato dire "Europa" per intendere "Unione Europea", ma allo stesso tempo è sbagliat dire "America" per intendere gli "Stati Uniti d'America".
Grazie davvero per questa analisi, anche se l'Italia ne esce maluccio. Sarebbe interessante avere qualche idea su come l'Italia potrebbe e dovrebbe comportarsi per contare un po' di più in questa strana Unione europea.
Ho 80 anni, quando avevo 21, negli anni ‘60, lèggevo fascicoletti, in collegio, in America, circa il mercato comune in Europa. Ero contento come ogni giovane che nel futuro ci sarebbe stata una Europa unita. Ora ditemi e’ stato un bene o un male essere parte dell’Unione Europea e dell’euro, moneta unica. Non ci capisco niente, ora che ho una certa età. Forse è meglio di non essere più interessato in questo momento della mia vita e lasciare i giovani decidere sul pro e con.
Entrare a far parte di un club (l'unione europea) di per se non significa molto. È come sedersi ad un tavolo di gioco. Ma se non sai giocare, sono gli altri a vincere, anche i tuoi soldi. Nonostante tu sia parte del club.
Perché nelle analisi delle dinamiche europee si parla così poco spesso della Penisola Iberica? Eppure lì vivono le collettività, teoricamente, più simili a noi italiani. Perché Italia e Spagna non infittiscono i loro rapporti, creando un terzo consistente polo europeo con vocazione prevalentemente mediterranea?
Ti consiglio di leggere la rubrica "il mondo oggi" sul sito di Limes oggi, c'è un pezzo dove si tocca questo argomento. In generale comunque ne hanno parlato
Spagna e Italia hanno un pil procapite troppo basso rispetto al nord europa. Come dimostra il covid si basano troppo sul turismo. Non hanno armi nucleari, né energia nucleare, né le industrie tedesche/olandesi, né possono vivere di dumping fiscale come farà probabilmente ora UK e già fa Irlanda.
Mah...in realtà Limes, da che io ricordi, è da diverso tempo un'oasi felice in tal senso, a prescindere dall'appartenenza al gruppo GEDI. In fin dei conti qualunque soggetto che oggi voglia fare un'analisi seria e puntuale sugli equilibri interni ed esterni all'Europa, non può che trattare l'UE come ciò che è: non un sogno, né un incubo, ma semplicemente un'arena in cui gli Stati perseguono più o meno efficacemente i propri interessi, spesso ai danni degli altri "partecipanti".
@@LoopMusicman peccato che c'é l'euro e per alcuni paesi è decisamente un incubo (l'austerità, la Grecia, riforme del lavoro Harz, Monti, lacrime e sangue ecc. ecc.)
@@dalto1987 sì ma l'austerità deriva comunque dalle scelte dei Paesi egemoni in UE (in primis la Germania). Scelte imposte, attraverso l'UE, a Paesi più deboli politicamente. Quanto alle riforme Hartz, quelle sono state una scelta tedesca per rendere la Germania ancor più competitiva sui mercati esteri (ovviamente ai danni dei lavoratori tedeschi).
Fabbri è di una chiarezza e di una linearità abbagliante... e capisco peerché venga pochissimo invitato nelle reti "politicamente corrette"... questo è il metro su cui valutare l'informazione che ci viene propinata !!!
Prendere dall'Europa solo quello che ci conviene la vedo dura.. Rispettare le regole solo quando ci convengono...mmmm. Proviamo e poi vediamo cosa succede... Grazie, veramente una bella puntata.
Mi permetto un'osservazione sugli argomenti di carattere prettamente filosofico/psicologico utilizzati dal dott. Fabbri. Apprezzo il suo pragmatismo, meno il suo cinismo anche se probabilmente è il risultato di riflessioni su cui io non posso discutere. Mi pare che sostanzialmente si accetti la necessità di un adeguamento ad uno stato di cose esistente, e cioè ad un presupposto secondo cui gli Stati fanno solo i loro propri interessi e l'unità si forma solo traumaticamente. C'è senz'altro del vero in questo discorso, ma l'assunto logico che lo sottende è superato da secoli, il giusnaturalismo non può più essere la sola chiave di lettura per una realtà politica complessa come la nostra. Si faceva riferimento giustamente al sentimento, ed è lì che sta la diversità moderna che cinismo e pragmatismo non sanno spiegare. Il mondo globalizzato apre all'empatia per lo straniero, con difficoltà d'accordo, ma è innegabile questo fatto a meno di non rimanere ad un livello di analisi psicologica davvero basso. Il discorso sui giovani ad esempio è risibile , stona davvero con la profondità del ragionamento in cui è inserito e mi pare proprio un tentativo di eliminare maldestramente le emozioni dall'argomento, non riuscendoci. Se non si considera questo temo si possa finire al contrario della concretezza, e proprio nel Risiko cui si accennava. Capisco che probabilmente gli analisti hanno davvero la percezione di quanto schiacciante sia la presenza degli Usa e di quanto senza speranza sarebbe una reazione, ma il mondo non va avanti adeguandosi alle condizioni esistenti. Al progetto europeo, magari ad uno nuovo, credo sia necessario credere senza moralismi ingenui o utopie, magari iniziando come giustamente si suggeriva dal riconcettualizzare l'Italia, ma intendendolo come un primo passo e non di più.
@@danielemanzella potremmo dire così, anche se forse ironicamente proprio in Hegel ci sono degli strumenti logici per superare questa prospettiva. Mi sembrano un po' troppo conservatori per il fatto che tolgono un po' rilevanza alle singole persone, che invece devono giocare e giocano un ruolo nella vita politica non solo come massa indifferenziata
Per quanto io rispetti e trovo molto fondate le analisi, trovo altrettanto poco comprensibile la assoluta scetticità verso una UE più forte o piu politica, sia perchè il mondo ormai è multipolare, sia perchè la storia ha insegnato che i cambiamenti possono avvenire. Purtoppo dai commenti leggo che il vostro discorso ha fomentato le gioie degli antieuropeisti
L'affermazione che possiamo stare in Eu facendo i nostri interessi e' debole. L'Italia senza sovranita' monetaria e' diventata un paese da terzo mondo in balia delle decisioni franco fedesche. Il declino di questi ultimi vent'anni e' tutto qui.
no il declino è rappresentato dalla gente che vota la mafia e poi si domanda del perchè del declino . In ogni stato che si rispetti c'è solo un'istituzione che comanda e dopo si può raionare di cosa fare . Prima di questo si fanno solo chiacchere
Ciao, apprezzo sempre le vostre analisi! Però gradirei che i vostri autori fornissero più riferimenti bibliografici, o almeno una bibliografia e suggerimenti di lettura nella descrizione dei video. Grazie
Fabbri, come sempre, è acuto e preparato. Ma io continuo a sostenere che sull'Europa sia molto fuori strada quando fa affermazioni come "non esiste". Non essendo uno stato unico non si può pretendere che agisca come tale; affermare che non esista è una tesi estrema, che riscuote consensi, ma non aderente alla realtà. Lo spazio economico comune europeo, il mercato comune europeo è una realtà molto importante. Fabbri parla in termini sempre quasi di dileggio della UE, e secondo me sbaglia. Se non fosse stato per la UE noi non avremmo nemmeno una moderna legge sulla sicurezza sul lavoro, tanto per dire; ci sono una marea di direttive europee che riguardano sicurezza e salute dei prodotti, norme tecniche armonizzate che elevano sicurezza e prestazioni dei prodotti, le 4 libertà fondamentali della UE: di circolazione delle merci, di stabilimento delle persone, di circolazione dei capitali, di circolazione delle persone. Se queste sono cose irrilevanti io non so veramente cosa si possa ritenere rilevante. Poi siamo tutti consapevoli che in Europa ogni paese cerca di fare i propri interessi e che nel mondo conta veramente solo chi ha forze armate potenti ed è disposto a fare la guerra. Ma questo non significa che "l'Europa non esiste".
Non sono 4 cose irrilevanti, sono dannose. Io sono diventato antieuropeista quando da fiscalista ho cominciato a occuparmi di fiscalita' Internazionale, di mobilita' di capitali e di liberta' di stabilimento. Sono tutti istituti a vantaggio di un elite parassitaria e, davvero, uno che non approfondisce, davvero non si rende conto dello schifo che c'e' li dentro
@@aldocolamartino2991 vai a leggerti cosa e' il double Irish con Dutch sandwich, basta Wikipedia, o i report di organizzazioni come oxfam, e le migliaia di miliardi di euro drenati nei paradisi fiscali tramite stati canaglia come olanda, irlanda, lussemburgo ecc... sotto l' occhio benevolo dell 'UE.. ti si aprira' un mondo davanti
@@maubra6523 Ma che c'entra, scusa? Allora potrei obiettare che negli USA esiste lo stato del Delaware, con la sua "fiscalitá di vantaggio". E poi, mi dispiace,ma tecnicamente Olanda, Irlanda, Lussemburgo NON sono paradisi fiscali, non rientrano in nessuna black-list. Secondo me sono cose completamente distinte il discorso dei (presunti o veri) paradisi fiscali e le 4 libertá della UE. Posso farti un esempio semplice: ogni cittadino UE ha diritto di andare a stabilirsi in un altro paese UE, senza nessun problema. Questa é la libertá di stabilimento e di movimento delle persone. Scusa, ma contestare le libertá della UE solo perché al mondo esistono situazioni come i paradisi fiscali a me sembra proprio un ragionamento sbagliato.
@@aldocolamartino2991 il fatto che esistano il Delaware o l'isola di Man o le Vergini britanniche dovrebbe essere una giustificazione per tenere da noi le cose come stanno? Quei quattro non sono black list solo per motivi politici e infatti io li inserirei domani in quella lista. Ma nessuno lo fara' perche' appunto servono alle grandi corporate che finanziano partiti, burocrati ecc a Bruxelles come nelle altre capitali. Facciamo un altro esempio per quelli come te cui piace molto la liberta' di stabilimento. Un grande azienda di moda nasce in Italia (O Francia) cresce nel tempo, con la creativita' dei suoi stilisti, il sudore dei sarti, del sistema paese che mette a disposizione scuole di design, di taglio, logistica, un mercato di sbocco e poi si generano tasse che servono a pagare le cose predette e tutto quello che serve alla vita serena di quelli che vivono intorno a quell'attivita' e ai loro familiari e poi gli amici, I concittadini ecc ecc. Poi arriva la tua Europa con la liberta' di stabilimento, di movimento dei capitali, della direttiva madre figlia, della direttiva interessi e royalties ecc ecc. Allora i soci dell 'azienda aprono una newco in lussemburgo, apportano alla medesima il marchio e fanno pagare a questa i diritti di utlizzo alla industriale rimasta in italia, anche se non tutta perche' parte dell'attivita' e' stata delocalizzata in Polonia. Risultato : azzerati gli utili in italia in quanto trasferiti in lussemburgo che non e' black list perche ' formalmente l' aliquota della corporate income tax non e' meno della meta' della nostra ma tanto ci sono i ruling sottobanco e poi... Che la guardia di finanza lussemburghese faccia controlli e' una cosa che possono credere solo i gonzi e gli europeisti. Il MEC funzionava molto meglio, senza tali aberrazioni, era piu' giusto e sostenibile. Il resto e'solo ideologia.
Interessante e ben sviluppata trasmissioni su un tema di primaria importanza. UE ed Europa esistono in maniera incompleta ,in gestazione lenta e interrotta tra Stati di diverso peso per molti aspetti e critica specialmente ora . Occorrerebbe puntare sullo sviluppo culturale e non solo dell' Idea di Europa e di possibile Unità ,pur mantenendo l'identità anche nazionale, essendo Paesi carichi di Storia anche molto intrecciata.
Personalmente credo che un'Europa unita sia l'unica soluzione che ci permetta di non essere assimilati o alla Cina o agli USA ma creare qualcosa di nostro davvero. Però serve una vera Europa, con bilancio comune e un unico ministro dell'economia; con un unico codice penale e civile, unica PA, unico ministro degli Esteri etc
L'Italia rimarrà sempre la madre della civiltà europea, ancillari o meno. E questo dovrebbero inizialmente comprenderlo gli stessi italiani, per essere più uniti e lavorare meglio in Europa (facendosi di più rispettare). C'e soprattutto la Cultura che denota un Paese, meno la Geopolitica (anche se rilevante). W l'Italia!
Distinguere tra "relazioni internazionali"e geopolitica è uno dei vostri più grandi meriti.
e secondo te loro a cosa tendono, in termini di approfondimento anche solo un pochino di più, tra le due ?
Formidabile la constatazione secondo la quale i popoli fin quando poco si conoscono mostrano benevolenza per poi passare al detestarsi man mano che si conoscono. Direi certi popoli in particolare
25:53 L'espressione di assoluto piacere di Dario Fabbri dopo aver legnato la Francia. Priceless.
buahahah non me n'ero accorto
Grandi ! Una delle puntate più significative
nella storia di Mappamundi e Limes.
Un sentito grazie ad Alfonso Desiderio, Dario Fabbri e Lucio Caracciolo con l'augurio che
vi vengano sempre garantiti gli spazi e l'autonomia.
Spazi ed autonomia si mantengono con gli abbonamenti LOL.
@@elenab177 Considerando i temi trattati,
se "qualcuno" chiedesse di abbassare il tiro i numeri non sarebbero sufficienti per rispondere "no" e mantenere la linea (e il posto).
25:45 - "L'idea francese dell'Europa, cioè: la pagano i Tedeschi, la gestiamo noi, da sempre anima i dibattiti nei laboratori strategici americani per un paio d'ore... e poi si va a mangiare". 🤣
Poesia
@@toffonardi7037 in effetti siamo ai massimi livelli
Eccezionale! D'altro canto, un umorismo tanto raffinato e spontaneo testimonia un'intelligenza davvero fuori dal comune 👏
Da applausi a scena aperta! 😂😂😂
Al che ho risposto ad alta voce: "Due ore sono troppe".
Sempre affascinanti il pragmatismo, la lucidità, l'intelligenza, l'assertività, e le conoscenze di Dario Fabbri.
Chapeau! (francese)
Wunderbar! (tedesco)
Me cojioni! (Italiano) 😉
😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊
😊
"I popoli più si conoscono meno si amano, meno si conoscono più subiscono la fascinazione" . Semplicemente straordinario. Sono frasi che pronunciate da chiunque altro, farebbero gridare al sovranismo o nazionalismo, euroscetticismo o isolazionismo. Sono riflessioni di grandi studiosi di geopolitica, scienza ahimè troppo trascurata anche a livello accademico nel nostro paese
@@toffonardi7037 Ho estrapolato la frase con maggiore "effetto" di Fabbri , ma tutto il suo discorso come quello di Caracciolo sono intriso di cinico realismo (realismo anche nel senso di scuola di pensiero nella scienza politica delle relazioni internazionali ) cosi come deve essere l'approfondimento di geopolitici . Eppure in trasmissioni giornalistiche di approfondimento politico ( 8 e mezzo, di martedì, ecc) tali punti di vista verrebbero ascritti a biechi sovranisti, perché anti-UE. Per Fabbri e Caracciolo nemmeno si può dire che siano anti-UE, semplicemente perché per loro non esiste l'UE. Se esiste, esiste per volere USA, e se proprio vogliamo fare finta che qualcuno comandi, i francesi ne vogliono la guida e la Germania è riuscita a far cambiare nome alla propria moneta. Con buona pace di noi italiani che celebriamo Rossi, Colorni e Altiero Spinelli con il suo manifesto di Ventotene. Ovviamente anche Fabbri e Caracciolo (come sommessamente il sottoscritto ) non desiderano l'uscita dell' Italia dall'euro o addirittura dalla UE, per la previdibilissima situazione di caos monetario e politico che verrebbe a crearsi nel breve e medio termine. Ma si è contro tale prospettiva per la logica che a male maggiore si preferisce male minore. Niente di più. Nessun innamoramento ameno è al tempo stesso inutile
Questo vale per qualsiasi cosa, dalle persone, alle dottrine, finanche alle canzoni: meno capisci il testo piu’ ti prende, piu’ capisci il testo piu’ passi alla prossima. DN
a me non sembra una grande frase: sono quelle "pillole" ultra semplificate che mi fanno storcere il naso,
intanto di chi parliamo? dell'elitè o del popolino? perchè se parliamo dell'elitè l'affermazione è chiaramente falsa, mentre se parliamo del popolino è banale. In mancanza di altri popoli il popolino odierà pure quelli della cittadina accanto, come può confermare chiunque sia stato allo stadio.
L'importante è avere sempre qualcuno da odiare, per esempio il prussiano può odiare assieme al bavarese i francesi. è cosi che Bismark ha unificato la Germania ;-)
Stando in Germania posso dirti che quasi nessun poveraccio dell AFD dice "ScheiserItaliener" perchè è troppo impegnato a dire "sheischerturken" oder "Scheiserarabisch", ovvio che se loro non ci fossero passerebebro agli italiani, ma se non ci fossimo neppure noi, passerebbero agli scwaben o ai bavaresi
è il discorso di prima, sono i benestanti americani che si fanno l'anno sabatico in europa, il popolino americano viene raramente a contatto con noi, nemmeno sanno distinguere un paese dall'altro
Le persone piu si conoscono, meno si innamorano, meno si conoscono piu subiscono il fascino: questa, e la definizione del periodo adolescenziale! Quando pensiamo d' adulti questa definizione per i popoli e falsa! Anzi piu si conosce meglio e, almeno se non vuoi vivere innamorato per forza ad ogni costo! Ma questo non e Amore!
Dario Fabbri e Lucio Caracciolo due fuoriclasse, ma chapeau ad Alfonso per la conduzione - come sempre - magistrale.
Seguo da poco Limes ma sono rimasto stupito dalla lucidità e dalla concretezza delle analisi fatte in studio.
Una boccata di realismo duro e puro che purtroppo manca molto spesso sui social network (o - ancor peggio - nelle redazioni di altre testate) che sono farciti di presunzione e ingenuità.
qualcuno potrebbe spiegarmi per filo e per segno come viene intesa la parola geopolitica all'interno di questa rivista?
@@whew.7703 cerca dario fabbri ted talk
Un Dario in versione brutale, relativamente alla spiegazione dei fatti. Brutalmente perfetto
Più brutale del solito 😂
Redpill pura amara verità
É un genio
Sempre stato essenziale e molto diretto...ma
ultimamente sul tema "insomma....che fare ? "
anche molto coraggioso.
@@INDIGOBLUE555 totalmente d’accordo con te
Prima volta sul canale. Mai sentito un'analisi così sintetica, precisa e critica sulle questioni fondamentali del nostro continente. Davvero complimenti!
Sempre interessantissimo, un discorso pacato e preciso, pregno di conoscenza sull'unione europea. FINALMENTE
Ma finalmente cosa ,la mia nonnetta ; eta'cento anni ,tutti in europa? Si nonnetta ,propio cosi' LA RISPOTA ? E' UN SUICIDIO ;:"€€÷÷÷ POVERA ITALIAAAAAAAA ADDIO NONNETTA CARA****
se me nono gavesse vuo e rode saria stà on caretin
In questo episodio siete stati superlativi. Grazie per la vostra onesta e sana brutalità!
Lo ripeto : siete fondamentali ! Uscire dalla tenaglia tra sovranismo e europeismo a tutti i costi, con un approccio pragmatico !
La "formidabile disastrosa posizione" dovrebbe diventare un espressione comune. Complimenti, una delle migliori puntate di sempre, andrebbe trasmessa a reti unificate. 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Condivido spesso i vostri video per come rendete comprensibile queste materie. Grazie Caracciolo, Fabbri Desiderio.
Fabbri e Caracciolo, i bomber della geopolitica 💯👌🏻
C'è anche Alfonso Desiderio che è bravissimo
Fuoco di saturazione senza tregua. Puntata grandiosa.
Grazie per i vostri eccellenti contenuti
Fabbri carichissimo oggi, deve aver letto i commenti indignati degli europeisti ingenui sotto il suo approfondimento. Alla fine le cose dette in questo video sono quelle che Limes dice da anni, ma non fa mai male ripeterle, anche perché, appunto, per molti purtroppo sembrano ancora pazzie o bestemmie
Ahahahahah Fabbri sul giovanilismo italiano, generazione erasmus e velleità francesi mi ha spezzato!
Ci vorrebbe una bevuta al pub con voi 3 per affogare i nostri dispiaceri strategici in alcool e ironia caustica.
Quando organizzate fatemelo sapere, grazie :)
@@Jojez02 no, perché poi diventa assembramento!
Non sono sicuro che il giovanilismo non abbia mai valore. Spesso sono iniziative giovanili, anche quando legate ad ideologie acerbe e a volte naive, a portare cambiamenti nella storia. Il fatto di non vedere lucidamente certi problemi o limitazioni è spesso il loro punto di forza.
In quanto a Erasmus e sul fatto che i popoli iniziano a non piacersi quando si conoscono, è tanto vero quanto lo è il contrario. Quando ci si avvicina a un paese, lo si fa alle sue parti migliori come a quelle peggiori. I giovani che passano anni tra due o più paesi europei vedono bene quanto sia in realtà simile il popolo europeo, sono piuttosto sicuro che avrà un enorme impatto sulla società europea nei prossimi anni.
@@Collener si infatti lo abbiamo visto di recente con le sardine, gli indignados, le gretine ecc. io rientro ancora per poco della categoria dei "giovani", ho viaggiato parecchio e vissuto dall'altra parte del mondo. la gran parte dei miei coetanei sono una massa di ideologizzati all'esasperazione dai diritti civili, senza alcuna concezione storica né senso critico. In europa ormai ognuno ha perso parte della propria identità nazionale in favore di una vaga identità occidentale (che in realtà è nord-europea; "atea", efficientista, protestante, inclusiva, verde, tecnologica, resiliente, democratica, petalosa, puritana); tu poi definisci popolo un agglomerato di identità, seppur ormai diluite, che non condividono neppure una lingua ( che una è forma di dominio del mondo) e che sono fragilmente unite solo nelle loro classi più agiate; un milanese e un ragazzo di amsterdam in erasmus magari sentono un legame europeo, 1 portuale di Taranto e uno di Rotterdam per niente. Per non parlare della visione del mondo, anche geografica, che può avere un mediterraneo rispetto ad un estone. tornando ai movimenti giovanili recenti, vedere le città italiane trasformate in piste ciclabili o l'industria dell'automotive disintegrata per le crisi isteriche di una dodicenne danese autistica che però dorme tranquilla a pensare che il litio lo tireranno fuori dalle miniere in africa suoi coetanei schiavizzati dai cinesi mi fa francamente ridere. questo aldilà del fatto che implementare nuove tecnologie per abbattere le emissioni e l'abbandono del petrolio sia giusto. Perché l'elettrico e non l'idrogeno? davvero sono le automobili la principale fonte delle emissioni? Se passiamo all'elettrico, cosa ci guadagnamo dal punto di vista strategico rispetto ad altre scelte? come convertiremo tutta la produzione industriale, quanti rimarranno senza lavoro? siamo pronti per affrontare questa sfida dal punto di vista infrastrutturale? saremo competitivi? abbiamo le competenze necessarie? domande che nessuno di questi giovani beoni si pone mai e i risultati poi si vedono visto che neppure i politici che li sfruttano sono in grado di fare.
Il fatto è che questi "giovani" non possono comprendere la realtà e le sue complessità perché non ne hanno gli strumenti né hanno una vaga idea delle implicazioni sociali e antropologiche (termine ormai sconosciuto) né geopolitiche delle loro ingenue proposte. e così vengono di volta in volta manipolati e cavalcati dalle élite per perseguire i loro scopi; sono semplicemente l'espressione del sistema e dei suoi valori, e in questo assolutamente conservatori.
Diciamo le cose come stanno, sgombrando il campo da questa retorica fumosa. l'UE è una imposizione americana per motivi strategici. e a noi ci tocca starci cercando di limitare i danni nel tempo. quando un giorno (speriamo presto) l'egemonia americana finirà, l'UE tramonterà con essa. Speriamo che a quel punto saremo pronti per riprenderci un nostro spazio e non di finire sotto le nuove grinfie del dragone.
@@alessandropaladino6283 hai parzialmente ragione, e per la parte in cui hai ragione l'hai per i motivi sbagliati. Per cui..
La lucidita' che guida la disamina collettiva della situazione italiana nella geopolitica europea e americana e' disarmante, grazie. Complimenti ad Alfonso Desiderio per l'intelligente conduzione dei Vs. interventi,
24:12 "La Francia in tale contesto si inserisce tipicamente alla francese, con un approccio totalmente velleitario alla realtà" Grandissimo Fabbri ahahhahahah come critica i francesi
Fabbri è critico ma al tempo stesso in questo e altri interventi,la porta ad esempio.
Riconosce che la determinazione e la ancor solida percezione di sé consente alla Francia di essere protagonista nello scenario geopolitico mediterraneo (anche oltre la propria oggettiva caratura puramente economica).
@@INDIGOBLUE555 Giusto. Questa velleità, che può ovviamente apparire come arroganza, è un tratto tipico della narrazione francese: se ne può anche ridere, ma i francesi la prendono sul serio. Così il miracolo funziona: la Francia è gaullista e un po’ più forte, si fa sentire e interviene quando le sembra necessario.
@@lucacaproni8116 E non dimentichiamo che,
come ripetono Fabbri e Caracciolo, il presidente
francese è,usando una iperbole... un monarca repubblicano :-) Il presidente francese è un modello di decisionismo presidenziale che consente rapidità e concretezza di azione.
Cosa per noi semplicemente impossibile
(costituzionalmente impossibile...Non credo
che a noi manchino le "competenze").
@@toffonardi7037 per carità, ma poi passi Berlusconi che (anche se io ho idee politiche opposte e sono di sinistra) almeno faceva gli interessi nazionali con Gheddafi, Renzi invece é solo un venduto
@@toffonardi7037 con Gheddafi ha fatto l' interesse italiano (anche se io non condivido per niente Berlusconi ma lo devo ammettere), ha sbagliato ad avere un rapporto stretto con Putin più che altro dal punto di vista geopolitico
complimenti per questi approfondimenti, siete davvero bravi! suggerisco di mettere sempre in sovraimpressione sui video la data in cui sono stati registrati così da poterli sempre contestualizzare al meglio. Buon lavoro👌
Vi seguo sempre molto volentieri, perché oltre ad essere chiarissimi, non "ci girate intorno". *Applausi*
Non credo che il sentimento europeo delle generazioni più giovani sia così blando... Io ad esempio avevo 20 anni 11 anni fa, e sono ancora convinto sia dei vantaggi che deriverebbero da un vero stato europeo sia dell'affinità culturale che lega le comunità dell'Europa centro-occidentale.
lo stato europeo non esisterà mai, per varie ragioni...la Ue è una costruzione geopolitica finalizzata a sminuire le democrazie che tanto fastidio danno a chi dirige il mondo....tra meno di 15 anni o cesserà di esistere o cesseremo noi di vivere liberamente.
leggere la procedura legislativa del parlamento europeo. Poi capirai perché parlare di stato europeo è un eufemismo...buona lettura!
Sempre delle profonde, chiare, asciutte, dirette e comprensibili e poco "politically correct" analisi. Complimenti. Continuate così e grazie.
"Poi se ci vogliamo raccontare qualcos'altro è anche divertente"
e, come dicono i russi, possiamo ridere tra le lacrime
Bravissimi!!!! Con chiarezza e profondità, e una conduzione briosa!
Ho vissuto 41 anni via dall'Italia, e da anni cerco di capire come funziona il nostro paese. Dunque seguo anche le vostre ottime presentazioni. Questa, per me, è quella con cui concordo pienamente, specialmente che non siamo uniti, e questo non ci permetterà di avere veramente valore vis a vis gli altri stati Europei. Affinché abbiamo politici non all'altezza per governare, le varie mafie, e la corruzione, questo paese andrà sempre peggio. E sono sempre stato un ottimista prima di ritornarci!
a mio avviso la questione è mal posta. Attualmente ci sono pochi dubbi che la UE non sia un soggetto geopolitico, ma tuttavia potrebbe essere in un processo che la renda tale in qualche decina di anni. La vera questione è questa. E sempre a mio avviso lo è, sia perchè si sta progressivamente formando un'identità europea/occidentale sia perchè, nel complesso, è oggettivamente vantaggioso per tutti i player europei nel lungo periodo
Dario Fabbri, mi ripeto, dovrebbe essre spammato nei licei. Competenza, professionalità, linguaggio comprensibile e ironia tagliente, cose ormai sconosciute alla maggioranza dei giornalisti. Compimenti anche a Lucio Caracciolo, anche per avere nel suo gruppo una perla come Fabbri. Denota che è un grande uomo.
spero che nel tempo possano mantenere la loro indipendenza intellettuale.
Un piacere ascoltarvi. Un peccato avervi scoperto solo di recente.
Giornalismo come non si vedeva da decenni.
Complimenti.
Fabbri è stato brutale come un tiro di Mark Lenders e per questo lo ringrazio.
Complimenti un dialogo che dimostra conoscenza, consapevolezza e riflessioni sotto molti aspetti umani , civili, morali e spirituali e non solo politici economici.
Tante menti come la vostre potrebbero salvare l' intero Pianeta.
Dieci e lode
Grz
Perfetto il Dottor Fabbri sulla nostra presenza nell'Ue. Starci dentro e farsi il più possibile gli affari propri. Esattamente il contrario di quello che blaterano i politici italiani: i sovranisti di cartone e gli europeisti creduloni. Quindi la chiave sarebbe perseguimento costante del nostro interesse nazionale con le carte a disposizione.
Io personalmente avendo fatto l’esperienza Erasmus in Germania mi sono reso conto di quanti pregiudizi verso i tedeschi sono errati e quanto siano migliori di come vengono rappresentati nel senso comune
Esatto. Io ho amici in mezza Europa e col cazzo gli farei la guerra, tra popoli più ci conosciamo meno ci odiamo, infatti, se noti, gli estremisti in un paese li trovi quasi totalmente nelle classi sociali più chiuse ed ignoranti, pochissimo tra chi ha viaggiato e visitato altri paesi.
Ma infatti, solo nella testa di chi ci comanda ci vogliamo fare la guerra. Io sono certo che anche la Russia non e' piu' dentro di se quella di Stalin e che sono gli americani, con le loro paure di essere sorpassati, che ce la dipingono cosi. Bisogna che chi ci governa passi piu' tempo tra la gente e le strade.
@@chitextra271 parli come se l'umano avesse subito qualche cambiamento intrinseco a livello biologico.
L'essere umano è sempre stato poco deciso nel suo umore e nel suo pensiero. Oggi pensi di volere fare pace amore con tutti, domani perdi il lavoro e non ci pensi più.
Questo ottimismo umanista non capisco veramente da dove nasce, non ha senso di esistere.
@@elsenor4682 Io invece non capisco la forte decisione umana di volersi imporre sugli altri, specialmente oggi poi dopo tutta la storia passata fin da quando ne abbiamo conoscenza. Gli imperi non vanno bene, hanno sempre fallito. L'imperialismo americano non fara' eccezione. E chissa perche chi va a comandare gli imperi é sempre uno squilibrato con manie di grandezza.
@@chitextra271 Io la capisco perché la vivo. È un impulso ancestrale, lo provi anche tu.
Siamo animali c'è poco da fare. Anche con l'avvento della robotica non so se ciò cambierà.
La fascinazione di una popolazione anziana per il giovanilismo! Splendida analisi che mi fa sospettare un fondo di demenza senile negli anziani italiani (e mi metto anche io nel numero, sia chiaro!). Ora vogliono far votare i sedicenni, domani cercherà qualcuno di abbassare l'asticella ai quattordicenni, pur di prendere qualche voto in più!
Un giorno proveranno a dare il diritto di voto agli stranieri con un tot di anni di residenza nel belpaese, per scavalcare l’iter legislativo dell’ottenimento della cittadinanza , mettendo sullo stesso piano coloro che hanno seguito un percorso scolastico/accademico durato anni di fatica e sudore e chi non sa nulla del paese in cui si trova e non si è mai sforzato di imparare qualche frase in italiano.
PS: lo dico da straniero, residente in Italia da ben 12 anni, che attende di poter fare domanda per la cittadinanza, e vederla realtà dopo 3 anni d’attesa.
L Italia è un paese in declino. Culturale, economico e sociale. Questo è il dato drammatico che pochi percepiscono
Già, puoi ben dirlo. Facciamo meglio a ridurre l'Italia a una dipendenza straniera (ma dipendenza straniera vera, come Porto Rico).
@@toffonardi7037 No, questo non è vero.
@@toffonardi7037 Che sia estremizzato è falso.
E scordi forse il dato principale. Demografico.
Lo percepiamo eccome, per questo scappiamo a gambe levate
"tutto ciò che è giovanilistico non ha mai valore" come sempre assoluto Dario Fabbri 🙌
Ha davvero una lucida sensibilità per questo è crudo. 😏
Ahahha allora tanto valeva non fare l'Italia... Il canto degli italiani non è una bella prosa giovanilistica...
Non siete ragazzi voi vé
Tanto piacere. "Giovanilistico" non significa giovane, significa la caricatura del giovane. Fabbri cosa vuole sostenere, che l'Erasmus sia una cattiva idea?
@@paoletto2 e allora dice male, secondo me
27:10 Perché ridicola la definizione di Europa dall'Atlantico agli Urali? A me sembra la migliore.
Ai ai ai Caracciolo il "piuttosto che" disgiuntivo erroraccio.
Come si fa a usare il piuttosto che in questo modo?
@@stefa69n non lo so ma è cristallino che si usa in contesto avversativo piuttosto che ahahaha in quello disgiuntivo. Lo sbagliano pure persone di cultura, assurdo.
@@mala19297 No, le persone di cultura non lo sbagliano. (capisc' a me)
esempio di uso corretto: piuttosto che la carne, sono solita mangiare verdure.
In maniera ironica........dico cercare di fa una analisi geopolitica ad un soggetto che non esiste......capacità , ottima conoscenza.....condivido tutto sempre molto bravi . 👍👏
semplicemente meravigliosa lezione di vera storia e coincide secondo me con una visione quasi magica con quello che sta accadendo vista l' accelerazione di questi ultimi mesi : analisi che conforta il mio sentire illuminando le parti ' ignoranti" , complimenti ! ...un anno fa , incredibile
In sostanza, quello che Limes ci ricorda è semplicemente che la storia continua ad andare avanti come sempre, con le alleanze, i “tradimenti”, le guerre, le strategie più o meno velleitarie, e che la follia sta nel pensare che nonostante Hitler abbia perso, nonostante la Costituzione, nonostante Imagine, le cose possano andare in modo diverso.
Questo è uno dei migliori video in assoluto del canale di limes
Siete semplicemente bravi. Vi ascolto dal profondo della mia ignoranza con curiosità e gratitudine.
Ragazzi queste puntate dovrebbero andare in TV e sarebbero da proiettate nelle scuole.
"...La capacità di fare MALE, così siamo più chiari." ❣
La narrazione dei valori occidentali, finalmente viene rivelata, da una persona intelligente come Fabbri..
Bravo al sig. Fabbri, tra i oochi e veri nazionalisti da vera Italia, bella e utile a se stessa.
Grazie al direttore per la bellezza che ci fa avere mesilmente, da molti anni, tante importanti nitizie e informazioni per tutti noi ed in un raggio enorme di studio
Una delle migliori puntate finora trasmesse sul canale
Domani fondo il PIAGE: Partito Italiano Anziani Giovanilisti Erasmici. Punto a ottenere almeno il 75% alle prossime politiche.
Realisticamente, che strumenti ho per giudicare le informazioni che ricevo? Posso giudicare come mi pare sia realizzato il prodotto con cui mi informano e il carisma che trasmettono i protagonisti
Sono molto soddisfatto del prodotto e assolutamente soggiogato, senza nulla togliere a tutto il mondo professionale di Limes, soggiogato, dicevo dal carisma di Fabbri
Complimenti a tutti
A mio avviso una delle puntate migliori. Fantastici
La Parola preferita di Dario Fabbri è senza alcun'ombra di dubbio "velleitario"
Formidabile puntata, ricca di spunti interessanti.
Continuate così!
L' Europa è come il molise
Si ma il Molise esiste
Sto video è fondamentale e dovrebbe essere visto soprattutto da ciò che è Pd e vi ruota attorno.
Puntata eccezionale.
Puntata monumentale.
Che bel futuro x l'Italia che immagina Caracciolo: vendere pezzi all'industria tedesca e fare il guardiano, in posizione subalterna alla Francia, della frontiera mediterranea. Il tutto sempre sotto l'eterno ombrello del padrone americano. Bellissimo !
Molto interessante come al solito, ma ho da farvi una domanda. Perché non avete trattato il fatto che un anno fa è stato sospeso il patto di stabilità che ha iniziato un processo che poi ha condotto a Draghi. Insomma da un anno c'è una svolta che non avete analizzato. Soprattutto mi interesserebbe sapere se pensate che in questa svolta vi sia lo zampino USA e in che senso. Grazie Paolo Botta
@Paolo Botta: Veramente.Buona domanda. Saluti.
"la potenza di fare male altrimenti.." ti prego dillo di nuovo ❤️❤️
Complimenti per l'analisi, ma da 31:25 Fabbri è superlativo
Come sempre molto interessante e istruttivo e da consapevolezza del mondo concreta agli italiani che non vedo trasmessa nel main stream
Non commento mai, in questo caso mi sono sentito di farlo.
Bellissima intervista, siete fantastici
Stupendo numero/argomento stupendamente commentato dagli interlocutori !
Sono d'accordo che sia sbagliato dire "Europa" per intendere "Unione Europea", ma allo stesso tempo è sbagliat dire "America" per intendere gli "Stati Uniti d'America".
E gli americani dicono Australia per indicare tutta l'Oceania
@@a.b.6233 Vuoi dire gli statunitensi... :D
@@JuriCastellani Sì, era per restare in tema....
Dario. Finalmente una persona che ragiona e che la pensa come me, e cioè che l'Europa non esiste...
Contenuti di eccellente qualità! Grazie 🙏
Veramente grandi spunti di riflessione! Una bella lezione!
Grazie davvero per questa analisi, anche se l'Italia ne esce maluccio. Sarebbe interessante avere qualche idea su come l'Italia potrebbe e dovrebbe comportarsi per contare un po' di più in questa strana Unione europea.
Ho 80 anni, quando avevo 21, negli anni ‘60, lèggevo fascicoletti, in collegio, in America, circa il mercato comune in Europa. Ero contento come ogni giovane che nel futuro ci sarebbe stata una Europa unita. Ora ditemi e’ stato un bene o un male essere parte dell’Unione Europea e dell’euro, moneta unica. Non ci capisco niente, ora che ho una certa età. Forse è meglio di non essere più interessato in questo momento della mia vita e lasciare i giovani decidere sul pro e con.
Entrare a far parte di un club (l'unione europea) di per se non significa molto. È come sedersi ad un tavolo di gioco. Ma se non sai giocare, sono gli altri a vincere, anche i tuoi soldi. Nonostante tu sia parte del club.
Fantastico lo spunto sulla politica giovanilistica italiana di Fabbri. Sarebbe interessante un approfondimento sul tema.
Perché nelle analisi delle dinamiche europee si parla così poco spesso della Penisola Iberica? Eppure lì vivono le collettività, teoricamente, più simili a noi italiani. Perché Italia e Spagna non infittiscono i loro rapporti, creando un terzo consistente polo europeo con vocazione prevalentemente mediterranea?
Ti consiglio di leggere la rubrica "il mondo oggi" sul sito di Limes oggi, c'è un pezzo dove si tocca questo argomento. In generale comunque ne hanno parlato
Spagna e Italia hanno un pil procapite troppo basso rispetto al nord europa. Come dimostra il covid si basano troppo sul turismo. Non hanno armi nucleari, né energia nucleare, né le industrie tedesche/olandesi, né possono vivere di dumping fiscale come farà probabilmente ora UK e già fa Irlanda.
@@jacopof1045 Grazie della segnalazione.
Noto con piacere che anche all'interno del gruppo GEDI sta pian piano cambiando l'aria nei confronti dell'UE... bene così
beh se segui limes da tempo in realtà non è cambiato nulla
@@giulianobarbieri4089 lo seguo da un 5/6 anni. Diciamo che il cambiamento che noto è piú di linguaggio, ora evitano i giri di parole
Mah...in realtà Limes, da che io ricordi, è da diverso tempo un'oasi felice in tal senso, a prescindere dall'appartenenza al gruppo GEDI.
In fin dei conti qualunque soggetto che oggi voglia fare un'analisi seria e puntuale sugli equilibri interni ed esterni all'Europa, non può che trattare l'UE come ciò che è: non un sogno, né un incubo, ma semplicemente un'arena in cui gli Stati perseguono più o meno efficacemente i propri interessi, spesso ai danni degli altri "partecipanti".
@@LoopMusicman peccato che c'é l'euro e per alcuni paesi è decisamente un incubo (l'austerità, la Grecia, riforme del lavoro Harz, Monti, lacrime e sangue ecc. ecc.)
@@dalto1987 sì ma l'austerità deriva comunque dalle scelte dei Paesi egemoni in UE (in primis la Germania). Scelte imposte, attraverso l'UE, a Paesi più deboli politicamente.
Quanto alle riforme Hartz, quelle sono state una scelta tedesca per rendere la Germania ancor più competitiva sui mercati esteri (ovviamente ai danni dei lavoratori tedeschi).
Fabbri è di una chiarezza e di una linearità abbagliante... e capisco peerché venga pochissimo invitato nelle reti "politicamente corrette"... questo è il metro su cui valutare l'informazione che ci viene propinata !!!
Siete fantastici. Analisi impeccabili e condivisibili.
Prendere dall'Europa solo quello che ci conviene la vedo dura.. Rispettare le regole solo quando ci convengono...mmmm. Proviamo e poi vediamo cosa succede... Grazie, veramente una bella puntata.
Davvero interessante, complimenti!
Grazie.
Il più grande spettacolo dopo il big bang...siete voi!
Dario Fabbri.... Lo ADORO! Mi domando se i nostri politici lo ascoltano (o lèggono) mai...
Dario fabbri fa vacillare la mia eterosessualità
😂😂😂😂😂
Mi permetto un'osservazione sugli argomenti di carattere prettamente filosofico/psicologico utilizzati dal dott. Fabbri. Apprezzo il suo pragmatismo, meno il suo cinismo anche se probabilmente è il risultato di riflessioni su cui io non posso discutere. Mi pare che sostanzialmente si accetti la necessità di un adeguamento ad uno stato di cose esistente, e cioè ad un presupposto secondo cui gli Stati fanno solo i loro propri interessi e l'unità si forma solo traumaticamente. C'è senz'altro del vero in questo discorso, ma l'assunto logico che lo sottende è superato da secoli, il giusnaturalismo non può più essere la sola chiave di lettura per una realtà politica complessa come la nostra. Si faceva riferimento giustamente al sentimento, ed è lì che sta la diversità moderna che cinismo e pragmatismo non sanno spiegare. Il mondo globalizzato apre all'empatia per lo straniero, con difficoltà d'accordo, ma è innegabile questo fatto a meno di non rimanere ad un livello di analisi psicologica davvero basso. Il discorso sui giovani ad esempio è risibile , stona davvero con la profondità del ragionamento in cui è inserito e mi pare proprio un tentativo di eliminare maldestramente le emozioni dall'argomento, non riuscendoci. Se non si considera questo temo si possa finire al contrario della concretezza, e proprio nel Risiko cui si accennava. Capisco che probabilmente gli analisti hanno davvero la percezione di quanto schiacciante sia la presenza degli Usa e di quanto senza speranza sarebbe una reazione, ma il mondo non va avanti adeguandosi alle condizioni esistenti. Al progetto europeo, magari ad uno nuovo, credo sia necessario credere senza moralismi ingenui o utopie, magari iniziando come giustamente si suggeriva dal riconcettualizzare l'Italia, ma intendendolo come un primo passo e non di più.
La penso proprio come te. Dario e Lucio sono ammalati di Hegel.
@@danielemanzella potremmo dire così, anche se forse ironicamente proprio in Hegel ci sono degli strumenti logici per superare questa prospettiva. Mi sembrano un po' troppo conservatori per il fatto che tolgono un po' rilevanza alle singole persone, che invece devono giocare e giocano un ruolo nella vita politica non solo come massa indifferenziata
Costituite un'ottima piattaforma di riflessione. Che aggiungere?
Per quanto io rispetti e trovo molto fondate le analisi, trovo altrettanto poco comprensibile la assoluta scetticità verso una UE più forte o piu politica, sia perchè il mondo ormai è multipolare, sia perchè la storia ha insegnato che i cambiamenti possono avvenire.
Purtoppo dai commenti leggo che il vostro discorso ha fomentato le gioie degli antieuropeisti
però la canzone diceva che "Dall'Atlantico agli Urali, un sol Paese si farà"! :'D
Qual era?
L'affermazione che possiamo stare in Eu facendo i nostri interessi e' debole. L'Italia senza sovranita' monetaria e' diventata un paese da terzo mondo in balia delle decisioni franco fedesche. Il declino di questi ultimi vent'anni e' tutto qui.
Per lei il declino dura da solo venti anni?
no il declino è rappresentato dalla gente che vota la mafia e poi si domanda del perchè del declino . In ogni stato che si rispetti c'è solo un'istituzione che comanda e dopo si può raionare di cosa fare . Prima di questo si fanno solo chiacchere
Grandi come sempre.
Quanto manca questa triade....
la sintesi è che se non possiedi la potenza/capacità di far male a qualcuno, il vaccino lo prendi per ultimo.
Ciao, apprezzo sempre le vostre analisi! Però gradirei che i vostri autori fornissero più riferimenti bibliografici, o almeno una bibliografia e suggerimenti di lettura nella descrizione dei video. Grazie
Fabbri, come sempre, è acuto e preparato. Ma io continuo a sostenere che sull'Europa sia molto fuori strada quando fa affermazioni come "non esiste". Non essendo uno stato unico non si può pretendere che agisca come tale; affermare che non esista è una tesi estrema, che riscuote consensi, ma non aderente alla realtà. Lo spazio economico comune europeo, il mercato comune europeo è una realtà molto importante. Fabbri parla in termini sempre quasi di dileggio della UE, e secondo me sbaglia. Se non fosse stato per la UE noi non avremmo nemmeno una moderna legge sulla sicurezza sul lavoro, tanto per dire; ci sono una marea di direttive europee che riguardano sicurezza e salute dei prodotti, norme tecniche armonizzate che elevano sicurezza e prestazioni dei prodotti, le 4 libertà fondamentali della UE: di circolazione delle merci, di stabilimento delle persone, di circolazione dei capitali, di circolazione delle persone. Se queste sono cose irrilevanti io non so veramente cosa si possa ritenere rilevante. Poi siamo tutti consapevoli che in Europa ogni paese cerca di fare i propri interessi e che nel mondo conta veramente solo chi ha forze armate potenti ed è disposto a fare la guerra. Ma questo non significa che "l'Europa non esiste".
Non sono 4 cose irrilevanti, sono dannose. Io sono diventato antieuropeista quando da fiscalista ho cominciato a occuparmi di fiscalita' Internazionale, di mobilita' di capitali e di liberta' di stabilimento. Sono tutti istituti a vantaggio di un elite parassitaria e, davvero, uno che non approfondisce, davvero non si rende conto dello schifo che c'e' li dentro
@@maubra6523 ma per piacere...
@@aldocolamartino2991 vai a leggerti cosa e' il double Irish con Dutch sandwich, basta Wikipedia, o i report di organizzazioni come oxfam, e le migliaia di miliardi di euro drenati nei paradisi fiscali tramite stati canaglia come olanda, irlanda, lussemburgo ecc... sotto l' occhio benevolo dell 'UE.. ti si aprira' un mondo davanti
@@maubra6523 Ma che c'entra, scusa? Allora potrei obiettare che negli USA esiste lo stato del Delaware, con la sua "fiscalitá di vantaggio". E poi, mi dispiace,ma tecnicamente Olanda, Irlanda, Lussemburgo NON sono paradisi fiscali, non rientrano in nessuna black-list. Secondo me sono cose completamente distinte il discorso dei (presunti o veri) paradisi fiscali e le 4 libertá della UE. Posso farti un esempio semplice: ogni cittadino UE ha diritto di andare a stabilirsi in un altro paese UE, senza nessun problema. Questa é la libertá di stabilimento e di movimento delle persone. Scusa, ma contestare le libertá della UE solo perché al mondo esistono situazioni come i paradisi fiscali a me sembra proprio un ragionamento sbagliato.
@@aldocolamartino2991 il fatto che esistano il Delaware o l'isola di Man o le Vergini britanniche dovrebbe essere una giustificazione per tenere da noi le cose come stanno? Quei quattro non sono black list solo per motivi politici e infatti io li inserirei domani in quella lista. Ma nessuno lo fara' perche' appunto servono alle grandi corporate che finanziano partiti, burocrati ecc a Bruxelles come nelle altre capitali. Facciamo un altro esempio per quelli come te cui piace molto la liberta' di stabilimento. Un grande azienda di moda nasce in Italia (O Francia) cresce nel tempo, con la creativita' dei suoi stilisti, il sudore dei sarti, del sistema paese che mette a disposizione scuole di design, di taglio, logistica, un mercato di sbocco e poi si generano tasse che servono a pagare le cose predette e tutto quello che serve alla vita serena di quelli che vivono intorno a quell'attivita' e ai loro familiari e poi gli amici, I concittadini ecc ecc. Poi arriva la tua Europa con la liberta' di stabilimento, di movimento dei capitali, della direttiva madre figlia, della direttiva interessi e royalties ecc ecc. Allora i soci dell 'azienda aprono una newco in lussemburgo, apportano alla medesima il marchio e fanno pagare a questa i diritti di utlizzo alla industriale rimasta in italia, anche se non tutta perche' parte dell'attivita' e' stata delocalizzata in Polonia. Risultato : azzerati gli utili in italia in quanto trasferiti in lussemburgo che non e' black list perche ' formalmente l' aliquota della corporate income tax non e' meno della meta' della nostra ma tanto ci sono i ruling sottobanco e poi... Che la guardia di finanza lussemburghese faccia controlli e' una cosa che possono credere solo i gonzi e gli europeisti. Il MEC funzionava molto meglio, senza tali aberrazioni, era piu' giusto e sostenibile. Il resto e'solo ideologia.
Interessante e ben sviluppata trasmissioni su un tema di primaria importanza. UE ed Europa esistono in maniera incompleta ,in gestazione lenta e interrotta tra Stati di diverso peso per molti aspetti e critica specialmente ora . Occorrerebbe puntare sullo sviluppo culturale e non solo dell' Idea di Europa e di possibile Unità ,pur mantenendo l'identità anche nazionale, essendo Paesi carichi di Storia anche molto intrecciata.
Ma è una meraviglia sto canale
basta il titolo per mettere "mi piace" ....
Personalmente credo che un'Europa unita sia l'unica soluzione che ci permetta di non essere assimilati o alla Cina o agli USA ma creare qualcosa di nostro davvero. Però serve una vera Europa, con bilancio comune e un unico ministro dell'economia; con un unico codice penale e civile, unica PA, unico ministro degli Esteri etc
Ci siete arrivati finalmente! Non è che bisogna essere dei geni per capirlo.
Dario Fabbri è troppo bravo. Ha il martello di Thor !!!
L'Italia rimarrà sempre la madre della civiltà europea, ancillari o meno. E questo dovrebbero inizialmente comprenderlo gli stessi italiani, per essere più uniti e lavorare meglio in Europa (facendosi di più rispettare). C'e soprattutto la Cultura che denota un Paese, meno la Geopolitica (anche se rilevante). W l'Italia!