L'approccio teocentrico di Gandalf
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- Опубликовано: 5 мар 2024
- A differenza dei suoi "colleghi" Radagast e Saruman, che si perdono per il troppo amore dimostrato nei confronti della natura e del potere, Gandalf dimostra un approccio nettamente diverso e subordinato al mandato ricevuto direttamente dai Valar (e inserito nel piano della creazione di Eru). Così, ogni sua azione si configura come un aiuto umile e sollecito in favore dei popoli liberi della Terra di Mezzo e delle creature non umane, soprattutto di chi non si può difendere.
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Gandalf è il vero Maestro. Sapiente e autorevole, ma non si impone, rispetta la libertà di chi accompagna, si prende cura del destino dell'altro, si mette in gioco con tutto se stesso fino a rischiare la prpopria vita, ma senza sostituirsi all'altro
Anche il ns.mondo avrebbebe bisogno di un Gandalf....❤
Esattamente... Consiglieri come Gandalf e capi come Aragorn!
Gandalf è il mio personaggio preferito, che spirito nobile ❤️
Video stupendo. Descrizione perfetta di un personaggio saggio, ma che esercita la saggezza nei termini in cui la usano i veri sapienti e cioè quasi in maniera socratica, la saggezza è un continuo imparare. Gandalf è colui che, all'interno della missione datagli dai Valar, insegna a essere liberi non imponendo nulla ma consigliando lasciando a tutti il libero arbitrio di seguire i suoi consigli o no. Ottima analisi del personaggio Nardi. Sarebbbe bello un video su Alatar e Pallando i figli di Orome. Complimenti.
Ineccepibile. Molto bene complimenti!
Grazie ❤️
Gandalf è senza dubbio il mio personaggio preferito (insieme a un certo re elfico della seconda era), serio e bonario allo stesso tempo, totalmente focalizzato sulla sua missione tanto da essere anche riportato in vita dopo la lotta contro il Balrog. E nulla mi toglierà dalla mente l'idea che abbia partecipato ad ogni evento importante di ogni singola era, in forma e con nomi differenti probabilmente, come se la sua presenza in qualche modo abbia contribuito sempre alla vittoria finale del Bene. Grazie Paolo
A proposito di Maiar..in un certo senso Saruman si è comportato nei confronti di Gandalf quasi come il Balrog(e per fortuna che dopo lo scontro con quest'ultimo è stato riportato in vita altrimenti con Frodo sull'Amon Hen,ciao ciao anello!).
Carissimo Paolo, e' da poco che ti seguo, ma non da poco che amo l'universo di Tolkien, trovo affascinanti i tuoi video ed il modo in cui spieghi il pensiero di Tolkien stesso.......Gandalf e' un leader che trascina sulla via giusta.....a volte nemmeno lui sa quale prendere, come un gran leader e' mosso da dubbi, non per se stesso ma per cio' che puo' accadere a chi si fida di lui. Forse non ho capito nulla o forse ho un po di vista ingenuo e certo non ho il Vs background. Un abbraccio da Dubai......Ps...chiedo scusa.....hai litigato con il rasoio???🤣🤣🤣🤣
Esatto
Un personaggio assai stratificato Mithrandir. Esempio perfetto della riscrittura creativa degli archetipi cari al Professore. Chi ci vede solo la rappresentazione del Cristo nel mondo secondario purtroppo si perde molto del significato e dell’opera tolkieniana.
Secondo me Gandalf matura quando diventa il Bianco, e diventa come Saruman avrebbe dovuto essere. Quando era il Grigio aveva un ordine inferiore rispetto a Saruman ma forse certa sensibilità e saggezza non erano ancora a un livello avanzato come quando è Bianco.
Anche Merry riconosce che Gandalf il Bianco è più sveglio del precedente.
Forse al suo ritorno si sentiva libero di manifestare il proprio potere!❤
Si nota la differenza pure nei film, inoltre vorrei sottolineare a Paolo il passaggio nel film delle due torri in cui Gandalf siede alla destra di Theoden e gli dà consigli, poi sposta la mano sul bracciolo del trono e Theoden osserva questo movimento e di scatto si alza e va nel centro della sala del palazzo d'oro. Questo momento mi ha sempre incuriosito, forse Gandalf si fa troppo pressante nei consigli e magari Theoden percepisce, con quella mano dello stregone che si posa sul bracciolo, che sta facendo come quando era vermilinguo a parlare di consigli., seduto affianco nello stesso identico posto. Nell'allontanarsi dal trono forse vuole finirla che gli altri decidano al posto suo, troppo tempo è passato in cui lui era il burattino o l'esecutore di voleri altrui, lui vorrebbe fare di testa sua, ritornare ad essere re che reagisce al suo passato appena trascorso anche per tentare di superare quegli eterni dubbi di autostima come regnante che ha sempre avuto nel confronto con i suoi avi. Infatti sceglierà di ritirarsi col suo popolo nella gola del fosso di helm anziché ascoltare Gandalf nell'affrontare il nemico sul campo che, forse, grazie alla cavalleria avrebbero potuto vincere.
Il personaggio cardine,a Mio avviso del Signore degli Anelli e de lo Hobbit
Secondo me Gandalf svolge il ruolo che Atena svolge nei confronti degli eroi greci
Radagast si è perso nella negligenza, Saruman nell'orgoglio smisurato, gli stregoni blu..si sono persi e basta
Il miglior personaggio della terza era e motore della lotta contro Sauron.
Io aggiungo quando nei racconti incompiuti fa notare a Thorin che il suo approccio è sbagliato. Nn lo fa in modo manipolatorio, ma schietto.
Molto banalmente,il brano degli Unfinished tales in questione dovrebbe essere la cerca di Erebor,no?
@@lorenzotoselli1857 sì è lì.
@@oscurosignore8026 grazie
Parole santissime e oscure
Si preoccupa anche di Billy il pony
A me è sembrato di capire, magari mi sbaglio,che Gandalf fosse il mago meno potente degli Istari. Quando tra la compagnia dei nani,poco dopo essere partiti, Bilbo e Gandalf sui rispettivi cavalli parlano di Radagast, Bilbo gli chiede,ma questo Radagast è un mago vero? Cioè rispetto a Gandalf,che poco prima si era rifiutato di far piovere perché non voleva intervenire nella storia. In un certo senso,la vera magia di Gandalf (o Mithrandir come lo ha sempre chiamato Galadriel) è la saggezza,che infatti,come dice il suo stesso nome,è stata costruita dalla sua esperienza in quanto "giovane pellegrino". E spingere i giovani soldati a morire, per difendere dagli orchi ad esempio la città di Minas Tirith,con occhi razionali non si potrebbe capire, sembrerebbe un Cadorna che usava i soldati italiani come carne da cannone per le sue strategie fallimentari durante la prima guerra mondiale.Ed infatti così come Cadorna,anche Gandalf stava perdendo la città se non fosse stato per l'arrivo improvviso dell'armata di Teoden. Spingere i giovani guerrieri,od i giovani Re a morire,come ha fatto anche con Thorin scudodiquercia, per difendere la Terra di Mezzo dall'arrivo del male, è un punto imprescindibile per Gandalf. Il sacrificio di una vita non è solo necessario,ma deve essere incoraggiato, perché così ha imparato dalla sua lunga esperienza. Anche se tutto questo dovesse essere inutile, ritirarsi dal campo di battaglia per mettersi in salvo non è una saggia decisione per Gandalf. C'è da dire che la differenza tra un Cadorna e un Gandalf, è che Gandalf non ha mai costretto i giovani uomini a combattere,gli ha sempre lasciato una decisione. Così come prese la decisione Thorin di compiere il viaggio dal ritorno incerto,così la prese Frodo per il suo, così la prese anche Aragorn. Ed infatti le uniche cose che stavano per deviare il cammino dalla giusta strada sia Thorin che Frodo erano rispettivamente la ricchezza del tesoro dei nani e l'anello del potere. Una volta che prendi una decisione che ti cambia la vita e ti porta su un sentiero tortuoso da cui mai potresti far ritorno, l'unica cosa che può deviare il tuo cammino è il desiderio quasi morboso della sicurezza dai pericoli,di una pace costruita artificialmente. Per Thorin questa pace illusoria era chiudersi dentro il castello dei nani e proteggere la ricchezza dagli elfi, per Frodo la sicurezza poteva essere il suo stesso peso, l'anello, che avrebbe potuto usarlo per tirarsi indietro dal cammino che aveva invece intrapreso per distruggerlo. Gandalf invece,non cede mai alle illusioni, soprattutto quando promettono la pace, è qui che sta la sua magia,la sua saggezza e la sua vera forza,anche quando combatte frontalmente con Sauron e finisce sconfitto e in gabbia. Gandalf dunque è perfettamente consapevole che nessuna illusione,nessuna magia porterà alla pace, ma solo il sacrificio ed il sudore degli eroi,grandi e piccoli che siano.