@@riccardoriganti838 Interessante, neanche la possibilità di una discussione: dire che si preferisce il rinnovabile al nucleare è considerato "insensato"! Sei un nuclearista molto aperto al confronto.
@@filippo9617 grazie al cazzo, la gazprom è una delle principali industrie di gas naturale, il nucleare ne sancirebbe la morte, normale che siano contrari
Sulla parte della gestione dei rifiuti in Italia penso manchino argomentazioni importanti: Esistono anche enti mondiali ed europei che regolano e sorvegliano la sicurezza e la gestione delle scorie, inoltre la quantità di scorie da gestire è molto poca in relazione ad altre filiere di rifiuti. I problemi di gestione criminale sono ad ora sempre avvenuti con altre tipologie di rifiuti, poiché meno soggetti a controlli. Inotre le scorie delle centrali nucleari sono molto più tracciabili rispetto a quelle provenienti dall'ambito medico ed industriale (che sono comunque tutt'oggi prodotte, independentemente dall'esistenza delle centrali)
una cosa che sarebbe da far notare è che una centrale nucleare produce 3 metri cubi di rifiuti l'anno. Come fai a far sparire 3 metri cubi senza che nessuno se ne accorga? Tra l'altro parliamo di un rifiuto molto particolare, che emette costantemente una firma estremamente precisa della sua composizione, non è che puoi sostituirlo con qualcos'altro e sperare che nessuno se ne accorga. Basta misurare regolarmente le radiazioni e scopri subito se c'è una manomissione.
@@lucapintori4863 Vero. Purtroppo oggi se dici rifiuto tossico e rifiuto radioattivo fa più paura il secondo, mentre le caratteristiche che hai scritto tu (quantità, tracciabilità) lo rendono molto spesso più gestibile del primo. Speriamo che si diffonda presto una cultura a riguardo 🤞
@@lorenzoazzimiei9814 ma ci sono fonti che parlano davvero di scorie nucleari delle centrali svizzere nella terra dei fuochi? Perché ho cercato rapidamente riscontro e non ho trovato nessuna fonte che parla di scorie di reattori nucleari ma quando si parla di materiale radioattivo si fa cenno solo a scarti industriali e di rifiuti ospedalieri. Mi sapresti dare una fonte che conferma la tua versione o è l'ennesima volta che prendi una notizia che dice X e vuoi convincere gli altri che in realtà dice Y? Perché non è la prima volta che fai una cosa del genere
Mi piacerebbe che i soggetti in questo video ne facessero un altro ad esempio su le dighe. In passato ci sono stati disastri che hanno causato migliaia di morti, in proporzione ai presunti morti causati da incidenti nucleari non c' è paragone , è statisticamente molto ma molto più rischioso vivere vicino ad una diga e di dighe nel mondo ce ne sono migliaia e abitanti che vivono vicino milioni. A questo punto a chi è contrario alle centrali nucleari perchè le ritengono non sicure, cosa dovrebbero dire su le dighe? Cosa avrebbero in mente di fare per quelle esistenti, le vorrebbero smantellare? Ci vivrebbero vicino? Con cosa le sostituirebbero per la produzione di elettricità o per creare bacini idrici in caso di siccità?
Finalmente! Ottimo video e ottime considerazioni. Personalmente sono per il nucleare, e sulla questione scorie avrei parlato degli enti internazionali invece di parlare dei doveri italiani (che ok, ci sono, ma sempre supervisionati da IAEA e UNSCEAR). Però davvero apprezzato!
@@nicolo296 si però per arrivare a 4 sievert deve esplodere il reattore cosa improbabile anche se a fukushima è accaduto ma soprattutto non deve esserci l’edificio contenitivo cosa che invece a daichi c’era e infatti a differenza di Chernobyl i danni sono stati minimi
Riguardo la prima domanda: si sapeva benissimo che Chernobyl non era sicura (non aveva il tetto). Mentre Fukushima era sicura, Infatti c'è stato solo 1 morto
Grazie! Abbiamo parlato nel tema anche in altri post su Instagram, se si interessato li abbiamo raccolti in questa guida: instagram.com/will_ita/guide/nucleare-pro-e-contro/17934355921705263/
Ciao, vorrei però chiedere riguardo all'acqua necessaria perché la centrale possa funzionare. Le quantità, il riutilizzo.. Considerando la situazione emergenziale di questo bene. Grazie mille
Se usa solo acqua liquida (circuito aperto) servono 160 l/kWh, se usa la torre di raffreddamento (circuito chiuso) bastano 6 l/kWh: 2 vengono fatti evaporare e 4 vengono reimmessi nella sorgente. Per un reattore da 1GW servono 44’000 l/s con circuito aperto e 1’600 l/s con circuito chiuso. [1] L'acqua che viene prelevata viene poi reimmessa nella fonte esattamente come era stata prelevata ma più calda. Quanto più calda? Dipende dal paese, dalla fonte. Per esempio in FR non si può scaricare l'acqua ad una temperatura maggiore di 5°C rispetto alla temperatura a cui era stata prelevata e comunque non superiore ai 27°C. Per le centrali che usano l'acqua di mare non hanno limiti di portata quindi il massimo di temperatura a cui possono sversare è di +1°C (USA). Mentre per quanto riguarda la centrale di Palo Verde che è nel deserto, usa le acque reflue della città che alimenta. In tutti i casi l'acqua viene riutilizzata perché reimmessa nella fonte. L'unica parte che non viene reimmessa nella fonte è quella che viene fatta evaporare. Dati presi da: Les besoins en eau de refroidissement des centrales thermiques de production d’électricité edf 2007 pagina 6
Una centrale viene progettata proprio in base alla quantità di acqua della fonte vicino a cui viene costruita, in Italia ad esempio possiamo costruire molte centrali vicino al mare, la cui acqua c’è sempre
A mio avviso è un dibattito che sotto l’apparenza di razionalità formale, calcolatrice cartesiana nasconde tutta la questione umanistica che consiste nel domandarsi: ma noi vogliamo una società con il nucleare? Per me il dibattito è già falsato dall’assenza di questa domanda in apertura, che denota la tragica scarsità umana e empatica degli agenti nel mondo della tecnica (cfr Galimberti) che diventano dei semplici esecutori di progetti, risolutori di “problemi” a senso unico senza mai porsi la questione etica e morale e soprattutto del perché si confrontino a tali sfide tecnologiche, lasciando da parte ogni visione alternativa. Per me un dibattito esclusivamente tecnico è monco. In più le argomentazioni dei pro sono svolte tutte “a contrario”, ovvero sulla falsariga del “sì, è vero che un po’ di rischio rimane, ma le altre?” che tecnicamente non è una risposta ad una domanda ma un sparare la palla nell’altro campo in quanto: 1) non è che perché ci sono le centrali a carbone allora tanto vale aprirne anche di nucleari 2) non è che perché gli altri Stati UE ne hanno che allora si deve proliferare, al contrario si deve decrescere anche perché - cosa che non appare in questo dibattito - in Francia e in Germania si sta andando verso lo spegnimento completo di tutti i reattori In conclusione, negare l’aspetto politico e umano anteriore ad ogni scelta che concerne la vita in comunità demandandolo solo a dei decisori “tecnici” per me è un brutto segno.
giustamente serve un aspetto "umanistico" nel dibattito, ma i tecnici sono comunque necessari per garantire che i ragionamenti degli "umanisti" non si basino su presupposti falsi o infondati. Ad esempio non è che poiché ci sono le centrali a carbone allora va bene costruire le centrali nucleari, il punto è che sarebbe opportuno costruire centrali nucleari per ELIMINARE le centrali a carbone. Il che farebbe un gran bene a livello ambientale sotto praticamente tutti i punti di vista. Poi nemmeno è vero che la francia sta abbandonando il nucleare, solo la germania (e il belgio) sta effettivamente abbandonando il nucleare. Giustissimo non ignorare l'aspetto politico e umano per portare avanti la discussione, ma quel che manca in italia è la conoscenza di base della questione. Serve innanzitutto costruire un common ground, oggettivo e accettato da entrambe le parti, su cui intavolare la discussione.
Fammi capire: non contano i vantaggi intrinseci di una tecnologia, ma come ce la si sente a pelle? Ma seriamebte hai scritto sta cagata? Cazzo se voglio un mondo nucleare! Pochi kg di uranio producono come intere foreste bruciate, ma senza emettere 1 grsmmo di co2.
Riguardo alla dipendenza, certo l'uranio lo dobbiamo importare, ma la dipendenza dove sta? la "dipendenza" è in realtà quanto incide il costo operativo, ebbene se i costi operativi di una centrale sono manutenzione e combustibile allora bisogna capire quanto essi incidono, il combustibile incide per il 15% la manutenzione di meno ancora, potete facilmente dedurre che il prezzo del silicio di cui un pannello fotovoltaico è composto al 90% che pensa un po' viene dalla Cina ha impatto molto maggiore, lo stesso per le centrali a gas visto che è il costo del gas a determinare il prezzo dell'energia.
Siamo sicuri che hanno chiaro il concetto di rischio? Per Definizione una valutazione quantitativa del rischio richiede la determinazione di due componenti del rischio: la gravità (detta "magnitudo") di una potenziale perdita (o danno) e la probabilità che tale perdita si realizzi. Quando parla di piazza San Pietro e del Papa è in errore poichè sta parlando dell'esposizione a radiazioni in situazioni dove l'evento potenziale non accade , ovviamente sappiamo che quando i sistemi di sicurezza funzionano siamo al sicuro , quindi No, il Papa non rischia di rimanere contaminato non essendoci il rischio di contaminazione , e invece Si , l'operatore di una centrale è chiaramente esposto a questo rischio , vi è stata fatta una relativa valutazione ed interventi necessari affinchè questo rischio abbia una bassa probabilità , ma il rischio non viene annullato, al pari , una persona che va al poligono di tiro e detiene un arma per uso sportivo , la terrà scarica , con la sicura , all'interno di una cassetta di sicurezza, perchè ne conosce il rischio , chi invece non ha un arma in casa non è esposto a questo rischio e non deve fare nulla per evitarlo, io sono pro nuke ma se sentissi un rspp fare questi ragionamenti avrei paura ad affidargli anche un banale cantiere.... anche argomentare con "tanto compriamo energia dalla francia" sarebbe come dire visto che la vigilanza è armata e la paghi meglio se dormi con un arma in casa e risparmi ... tanto ... è ovvio che chi è contrario alle armi non le vuole per quel remoto rischio , non importa la convenienza economica o il fatto che non si può fare altrimenti , non vorrebbe che la possedesse il vicino , il ladro, la vigilanza etc... ma può decidere solo per se stesso ... e così per il confronto con i morti nella centrale idroelettica ... che sarebbe come dire visto che spesso in cucina ci sono ustioni e ferite da taglio è meglio la pistola , il rischio è meno probabile... in italia sfruttiamo le rinnovabili con incidendi di piccola entità ma più probabili , non adremmo a ridurre rischio ma solo ad aggiungerne uno meno probabile ma di gravità più elevata, le dighe (laghi artificiali) sono principalmente risorse idriche irrinunciabili. Se vogliono promuovere il nucleare non devono banalizzare la sicurezza facendola passare per falsa percezione , in questo modo creano l'effetto opposto .... secondo voi se le centrali le mettessero in un posto dove non vi nulla nel raggio di centinaia di km qualcuno avrebbe da ridire ? non offendiamo gli italiani---- chi ha votato al referendum ha deciso di non fare questa verifica sulla sicurezza delle centrali visto che da noi le grandi opere erano e sono contaminate da altro .... , ci fossero stati molti più incidenti nucleari nel mondo avremmo la certezza di aver fatto la scelta giusta , meglio così..... sono felice per gli altri stati che hanno gestito bene le centrali, ora arriveranno tecnologie dove la gravità è minore e probabilmente valuteremo quel rischio come accettabile ,
4:04 - Adele non ha capito la domanda: "dipendenza dall'importazione di energia", non di materiali, come l'uranio, o il metallo per costruire il reattore e le componenti elettroniche per controllarlo. Queste ultime non sono in discussione, come non è in discussione la nostra dipendenza dalla Cina per tutto ciò che sono i dispositivi elettronici.
Molto interessante.. ci sono un paio di punti da approfondire. 1) I rifiuti "da centrale" sono una parte dei rifiuti "nucleari" che COMUNQUE dovremo gestire. 2) A Vicenza , zona teatro Olimpico la base misurata è tra i 16~18 mSievert.. 3) Le terre dei fuochi andrebbero analizzate per bene. mi dice un industriale "in bianco". Se tu produci alla luce del sole devi gestire tutto con precisione, anche i rifiuti. Le terre dei fuochi sono le discariche delle produzioni clandestine dell'industria "in nero", in gran parte meridionale. Una centrale nucleare può "produrre in nero"?
16mSv non è in nessun modo una misura di attività, è una dose. Perciò cosa volevi dire in realtà? mSv/ora sarebbe uno sproposito e non ci crederei, mSv/anno non sarebbe preoccupante a meno che non si tratti dell'interno di un'abitazione
@@lucapintori4863 Una misura fatta al momento a Vicenza.. da quel che ho capito è un valore medio.. Quindi è a vita ... Se ho letto giusto.. un valore intorno a 100 equivale a un rischio cancro paragonabile a bere un solo bicchiere di vino al giorno. Trascurabile? Sotto i 100 non è statisticamente rilevabile. Altro valore "spannometrico".. fumare un pacchetto al giorno equivale a farsi 27 radiografie all'anno.
@@marcorebesco7351 mi sa che hai capito male perché i valori avrebbero poco senso, la soglia per un civile non esposto professionalmente a radiazioni è di 1 mSievert/anno, quella di un lavoratore professionalmente esposto è di 20mSievert/anno. Quella del lavoratore esposto professionalmente dovrebbe essere equivalente (secondo il modello LTE) a una probabilità di decesso legato alle radiazioni di 1/1000, questo si intende nell'arco della sua vita non del singolo anno.
Obiezione, vostro onore: all'aumentare delle centrali nucleari, come insegna la buona dottrina della scienza, aumenta la probabilità che avvenga un incidente. Quindi il discorso "tanto la Francia le utilizza già" non é logicamente asseverabile. Seconda obiezione: la buona dottrina ci dice anche che il rischio viene dato dalla pericolosità combinata al danno. Forse nelle vostre valutazioni state tenendo conto solamente del primo fattore, che renderebbe di certo le centrali nucleari delle bestie innocue.
In realtà il calcolo della pericolosità viene fatto facendo il rapporto di MWh/morti e quindi il numero di centrali non viene utilizzato come parametro scientificamente ci sono stati meno morti per la produzione di Energia elettrica da nucleare che da tutte le altre fonti
Basta mettere in rapporto due eventi e capire la pericolosità, Chernobyl all'incirca 30 morti e da oggi ai prossimi 70 anni ci potranno essere 4000 casi (estemizzato) di tumore alla tiroide con un rateo di sopravvivenza del 95% quindi 200 morti nelle peggiori delle situazioni, secondo evento crollo della diga del Vajont 1912 morti direi chernobyl ha fatto nettamente meno morti. Fonti su chernobyl (Chernobyl Tissue Bank) ah se metterai nella risposta Fukushima non farlo le morti provocate dalla centrale quindi da radiazioni è 1
Invece le centrali a neutroni se dico giusto , non sfruttano 100 volte tanto l' energia a disposizione creando quindi pochissime scorie ? Sono centrali inesistenti oppure solamente molto costose ? E come ho letto , vetrificate in barili di titanio , siamo sicuri sia una follia gettare in mare ?
@@filippo9617 nuove generazioni molto costose che adoperano combustibile esausto ( scorie di altre centrali quindi ) , e che riescono ad adoperare 100 volte il potenziale uranio rispetto ad ora . Potrebbero quindi essere alimentate dalle scorie esauste delle altre centrali. Creano quindi 100 volte meno scorie e con radiazioni di 300/500 anni . Le quali si possono inglobare nel vetro fuso e gettare in mare in barili di titanio .
Se ti riferisci hai reattori autofertilizzanti si, esistono, ma sono poco usati per ragioni di costo: l'uranio non costa quasi nulla per quello che rende. Le scorie si, possono essere vetrificate (dubito usino contenitori in titanio), anche se, in teoria, converrebbe tenerle per riciclarle nei reattori autofertilizzanti.
Perché è l'unica energia pulita generabile in qualsiasi condizione e "su richiesta". il solare di notte non va, le pale eoliche non vanno se non c'è vento ed il geotermico è attuabile solo in pochissime nazioni al mondo. Poi esauribile è opinabile, non siamo legati necessariamente all'uranio.
Esauribile ok ma tra 1000/15000 anni. E tieni conto che: -ci serve raggiungere la decarbonizzazione nel più breve tempo possibile -le nuove centrali possono riutilizzare le scorie prodotte per produrre energia -si stanno studiando metodi per estrarre l'uranio dall'acqua del mare
No, ti prego, no. Non c'è pro o contro vaccino ahaha. Come in realtà non c'è nemmeno pro e contro nucleare, c'è chi ha capito le cose e chi non le ha capite.
@@diegostefani9918 perchè: 1) non ne abbiamo abbastanza (l'idroelettrico ed il geotermico sono saturi, non produciamo abbastanza scarti di legno è non possiamo tappezzare di pannelli una superfice grande come la sardegna). 2) le rinnovabili hanno il problema di essere intermittenti, e non'esistendo un accumulo su vasta scala non puoi affidare la base della rete ad una fonte che, a sorpresa, smette di produrre. Le rinnovabili possono coprire i picchi, ma la base deve farla il nucleare.
@@filippo9617 idroelettrico saturo?? Siamo circondati dal mare.... bo forse non capisco nulla, ma mi sa tanto che se ci affidiamo al nucleare commettiamo un arakiri la penso così.... x la cronaca il gestore elettrico principale della mia regione fornisce 100% energia rinnovabile pero' ripeto sarò io che non capisco nulla.
@@diegostefani9918 il mare... mi risulta stia al livello del mare, dobbiamo fare un cratere per farci scorrere l'acqua? Nenno: l'idroelettrico è saturo, ed il mare NON e idroelettrico (perchè non'hai nessun salto da sfruttare).
@@nokiaman21 è un falso dualismo. Esistono le rinnovabili. E per dire che non siano un'alternativa è necessario argomentare. E anche un bel po'. Perché il consensus scientifico non dice questo.
@@friedrich.1605 certo, ma dato che idroelettrico è saturo, geotermico può crescere di poco, rimangono eolico e solare che sono inermittenti e che hanno 15% di Capacity Factor medio il solare e 25% Eolico. Rimane tutto il resto da coprire. E lo puoi fare solo con fossili o Nucleare. Quindi l'affermazione, in ITALIA, è corretta.
MISTERI L'Energia (il Verbo - Vangelo di Giovanni 1.1/3) pur essendo Spirito, la Scienza ufficiale la definisce "NON SOSTANZA". Appare evidente chi sia la Scienza ufficiale.
Qualche motivo per essere contrario alle centrali nucleari: 1 - Nessun fonte di energia può causare tanti danni all'uomo e all'ambiente in tempi così brevi e per tempi cosi lunghi. 2 - “Un’altra Chernobyl è “praticamente” impossibile” ci dicono gli “Amici dell’atomo”, ciò non toglie che per quanto improbabile rimanga possibile. Oltre agli errori umani ci possono essere eventi imprevisti o imprevedibili come terremoti, alluvioni o attacchi terroristici da terra o dal cielo (come i dirottamenti aerei dell’11 Settembre). 3 - Pericolo di continui piccoli incidenti, come succede in Europa senza che la cosa arrivi alle cronache, con ripetuti riversamenti di centinaia di chili di Uranio e altri contaminanti o inquinanti nei fiumi, nell’aria, nei terreni. Tutto entro i parametri per carità, come le continue piccole contaminazioni di centinaia di operai. 4 - Emissioni si sostanze radioattive consentite sotto i parametri di legge ma che nella vita di una centrale che può arrivare a 40 anni si accumulerebbero nell’aria, nell’acqua nelle piante e negli animali. 5 - Tassi di leucemia infantili fino a tre volte più alti del normale per chi vive a meno di 5 Km da una centrale come evidenziato da ricerche in Germania “Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken - Childhood Cancer in the Vicinity of Nuclear Power Plants” e in Francia ( Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale) e dell’Irsn (Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire). Sugli adulti non si sa perchè non vengono fatte ricerche. 6 - Produzione di scorie radioattive altamente contaminanti (molto più di quelle prodotte dalla sanità) con tempi di decontaminazione che vanno dai secoli ai millenni, il cui stoccaggio presenterebbe gli stessi pericoli delle centrali, relativi a terremoti, alluvioni o attacchi terroristici. 7 - Contaminazioni continue dell’ambiente e delle persone nei paesi di provenienza dell’Uranio, come il Niger dove è già accaduto ripetutamente. Se poi nel caso del nostro paese ci aggiungiamo le possibili infltrazioni della malavita organizzata, specializzata nei rifiuti tossici, la pessima pubblicità per il comparto turistico e alimentare e l’angoscia di vivere con le pastiglie di Iodio nel cassetto consegnate a chi vive nei dintorni di una centrale, mi sembra che ce ne sia abbastanza.
@@NERV0USMONKEYS 1) allora, la divisione dell'atomo è una delle scoperte scientifiche più incredibili mai fatte nella storia dall'umanità. Io credo sarebbe stupido e controproducente non sfruttarla a pieno, visto che in 60 anni (quindi tecnologia giovane e con grandi margini di miglioramento) di nucleare civile ci sono stati solo due incidenti alle centrali; il quale uno ha fatto fino ad oggi circa 4k vittime, che seppur tanti sono molto inferiori alle stime iniziali (fonte ONU). L'ambiente circostante invece sta benissimo tanto che è una delle zone con la maggior biodiversità d'Europa. L'incidente di Fukushima non vedo perché bisogna parlarne visto che ha fatto zero morti, ed è stato strumentalizzato in modo vergognoso dai media. Che nonostante tutto ha resistito benissimo al terremoto, il problema è stato solo lo tsunami di 20 metri. Questa è la dimostrazione di quando il nucleare sia sicuro. 2) Un altro disastro identico a quello di Chernobyl è tecnicamente impossibile, questo non vuol dire che non possono esserci incidenti, ma è molto più probabile essere investiti mentre stai camminando ad esempio. Questo perché reattori come come quello di Chernobyl (modello RBMK 1000) non vengono più costruiti, adesso i reattori di nuova generazione hanno molti più sistemi di sicurezza passivi, che non elenco perché sono infiniti. I controlli degli enti internazionali come la IAEA sono importanti. per mandare un reattore in super critico non basta un errore umano, forse non basterebbe nemmeno una cospirazione di tutti gli ingegneri delle centrale. 3) le centrali nucleari moderne sono progettate per resistere ad un terremoto con accelerazione del terreno pari a 0.8 G, in Italia il massimo registrato è stato di 0.3 G. Se dovesse venite un terremoto del genere non rimarrebbe in piedi nulla, la centrale sarebbe il posto dove andrei a ripararmi invece. Per quanto riguarda gli attentati è una visione irrealistica della realtà, prova a pensare è più facile buttarsi sulla folla con un camion, oppure andare in una centrale a 30km da un centro abitato, doversi studiarse tutti i sistemi di sicurezza di una centrale, (ammesso che riusciresti a trovare i manuali, dubito), e sapendo che, anche se per miracolo dovessi entrare non è detto che che riusciresti a recare danno al reattore. Difatti l'unico attentato terroristico subito da una centrale è stato fatto da un ambientalista in Francia, il quale ha sparato con un lancia granate su una torre di raffreddamento ancora in costruzione(l'ha solo annerita). Invece se un aereo dovesse essere dirottato, l'aereo farebbe solo una brutta fine. 4) nessuna persona al mondo ha mai subito alcun danno da scorie radioattive, in modo diretto o indiretto. Nessun fiume, Lago o qualsiasi cosa è stato contaminato per via di scorie radioattive. Il perché è molto semplice, i controlli. I controlli che vengono fatti su queste cose sono così stringenti che rendono impossibile qualsiasi tipo di smaltimento inadeguato di materiale esausto. D'altra parte se fosse così facile le organizzazioni malavitose avrebbero tranquillamente potuto infiltrarsi negli anni 60, visto che avevamo il nucleare al tempo. l'Italia produce moltissimi rifiuti tossici dalle proprie aziende, i quali nemmeno decadono, e dobbiamo comunque sotterrarli per sempre; ma non sento o leggo niente a riguardo, evidentemente le persone sono così ipocrite che gli va bene tutto. 5) i costi per costruire una centrale si sono elevati ma solo all'inizio, questo perché i costi vengono ammortizzati col tempo visto che il materiale fissile non incide quasi nulla sul costo dell'energia. Quindi questo ti permettere col tempo di avere energia sostanzialmente gratis. 6) ci sarebbero tantissimi altri punti da trattare, ma quello più importante è l'informazione. Visto che chi è contro il nucleare è altamente ignorate in materia (giustamente perché è complicato). Quindi invito a chi non sa, di evitare di raccontare fiabe sul nucleare e fare disinformazione quando non si hanno le competenze e non si sa nemmeno come funziona un reattore, grazie.
@@matteo17800 voi invece imparate le filastrocche e le ripetete come dei pappagalli. Ho sempre sentito parlare bene delle centrali nucleari solo per bocca di chi ha degli interessi. Solo adesso sono preoccupato da questi giovani idioti che impazziscono per il fottuto nucleare. Cernobyl e Fukushima sono gli unici problemi? Che comunque saranno un problema PER SEMPRE e non si riuscirà MAI PIÙ ad uscirne? cosa mi dici della miniera in Alsazia usata come “sarcofago” per le scorie nucleari? O di Three Mile Island? Investire sul nucleare é da egoisti e irresponsabili. In nome della ricchezza si gioca con il futuro delle prossime generazioni che dovranno gestire la vera problematica: scorie che non estingueranno la loro pericolosità per un periodo più lungo della storia dell’uomo.
Ma perché è così bella l'energia rinnovabili vivere come se fossimo alberi qualcuno dovrebbe scoprire e approfondire questa cosa difficile da capire ancora
Australia e Canada messi assieme producono il 42 % della fornitura di uranio mondiale. Il primo paese al mondo in questo senso è il Kazakistan con il 44 % (da solo), a cui si aggiungono poi Niger e Namibia: paesi notoriamente stabili e affidabili 😅
200000 ore di funzionamento?!? Non sono nulla! Quelle le fa una centrale in 25 anni, mica tutte le centrali mondiali in 70 anni! Bisognerebbe quantomeno fare fact checking
Argomentazione straordinaria: noi facciamo fatica a gestire i rifiuti. La tizia che mi vuole convincere "dobbiamo gestirli". Ahahahahah che ca..o di argomentazione è?
Pro: tanta bella energia elettrica in più Contro: le radiazioni ionizzanti permangono nell'ambiente anche per migliaia di anni (Vi ricordo che solo gli uomini più fortunati superano di poco i cento)
Ti linko un'intervista con una delle persone più esperte sull'effetto delle radiazioni sulla salute umana, presidente della commissione ONU sul disastro di Chernobyl che da 30 anni ne studia gli effetti. Ti spoilero che quando ha cominciato a lavorarci era anti-nuclearista, dopo 30 anni di studi, invece è divenuta estremamente favorevole al nucleare, proprio perché ha compreso quanto il più grave incidente nucleare della storia abbia fatto pochissimi, seppur comunque tragici, danni e morti. . ruclips.net/video/SlYUuCEV614/видео.html&ab_channel=L%27Avvocatodell%27Atomo
@@marcog8132 altamente un corno, ci sono paesi ben più sismici che hanno impianti nucleari senza problemi. In giappone onagawa e tanti altri impianti hanno retto senza danni il terremoto di magnitudo 9 del 2011.
@@filippo9617 paesi ben più sismici con misure antisismiche infallibili come il Giappone, comunque hanno fallito nel contenere il disastro, che sarebbe potuto essere anche maggiore. Inoltre l’Italia è altamente sismica, le mappe mondiali servono a questo, a rendersi conto. Senza calcolare che le cose in Italia vengono costruite coi piedi, anni luce lontano dagli standard giapponesi che non hanno comunque retto. Chiaro così?
È una questione prima di tutto democratica, visto che il popolo si è espresso democraticamente riguardo all'argomento. Questo significa Assumersi consapevolmente vantaggi e svantaggi
Vero, però dobbiamo considereare anche che: 1) quando la popolazione viene interpellata per decisioni di carattere tecnico (che richiedono un'istruzione ingegneristica alche solo per capire il problema) vuol dire che si sta abusando della democrazia. 2) la popolazione è stata interpellata decenni fa in un periodo di scetticismo colletivo dovuto a Chernobyl. Oggi invece le persone hanno più paura delle bollette alte.
Qua però si è presa in considerazione solo l'energia prodotta tramite fissione nucleare. Si spera che nel prossimo futuro venga potenziata la ricerca sulla fusione nucleare, che è una fonte molto più pulita e sicura. Ma per vedere le prime centrali ci vorrà molto tempo...
@@gabrielececcolini7723 le stime più ottimistiche dicono che la ricerca e la sperimentazione (Iter e Demo) finiranno verso il 2060, solo al quel punto si potranno iniziare a costruire le centrali e inizialmente almeno almeno una decina di anni per vedere le prime entrare in funzione, quindi al 2070-2080 inizierebbero a diffondersi e ci vorrebbe qualche altro decennio per incrementare la porzione di produzione a livello mondiale.
@@kanyewest2476 avendoci lavorato ti posso dire che dipende se ITER e soprattutto DEMO funzioneranno. Perché ciò non è detto al 100%. Dato che Stellaretor, il piano B, ha dei costi di produzione esorbitamente superiori non è detto che la strada che si sta percorrendo sia quella giusta.
@@alessandrocalamida4938 certo, ancora è tutto da vedere, anche per questo intanto dovremmo deciderci a tornare al nucleare (fissione) il prima possibile per cominciare a risolvere i problemi ambientali, climatici e energetici..
Dovete tutti cambiare un po' il punto di vista secondo me. La soluzione è più semplice e costa molto meno: basta consumare meno! Non ci vuole un genio. Se poi crediamo che il grado di progresso di una civiltà sia veramente quanta energia produce e consuma allora siamo proprio messi male .. personalmente ritengo il nucleare inutile e pericoloso ma non sono contrario per paura, lo sono perché 1kw risparmiato costa meno di 1 kW prodotto da una centrale nucleare.. Nei miei sogni, e rimarranno aimé tali, con le rinnovabili e poco altro possiamo vivere tranquillamente progredendo come società... Ma sono apertissimo e se mi sbaglio ditemi perché.. In concreto però, non con i sogni di centrali efficenti tirate su in 10 anni con scorie perfettamente gestite... Questo no eh...
@@herik63 certo che no, infatti dobbiamo imparare , per quanto difficile, a farne direttamente a meno... Sembra utopico , lo so, ma credo sia la strada più semplice
@@riccardorafanelli281 non lo è manco per niente, qui vedi perché: facebook.com/AvvocatoAtomico/posts/126648029001396?fbclid=IwAR23H-Q_WWmgUPrtHqEsJBxOrPvJo1v5omwkTklxTRpixcOXugPLeY_9NOs
Credo che tu abbia una visione un po' semplicistica di come va il mondo. Gli ultimi due secoli di industrializzazione hanno portato benessere in Occidente. Maggiore benessere vuol dire, tra le altre cose, migliori servizi igienico-sanitari e più cibo. Più cibo vuol dire aumento della popolazione, strada che negli ultimi anni hanno imboccato anche altri paesi in via di sviluppo (es: India). L'aumento della popolazione richiede ancora più cibo, che con la domanda sempre crescente a livello globale, rende necessaria una crescente meccanizzazione dell'agricoltura, quindi infine più ENERGIA. Ridurre gli sprechi domestici può contribuire a migliorare il quadro generale? Si. Basta da solo? Assolutamente no, è pura favola perché sono le produzioni di massa ad avere il più alto fabbisogno. Le rinnovabili da sole possono sostituire i combustibili fossili per soddisfare tale fabbisogno? Decisamente no, perché non raggiungono le stesse prestazioni in termini di densità energetica e produzione costante nel tempo, oltre ad essere strettamente dipendenti dal territorio e dalle condizioni climatiche/stagionali. Es: nel sud Europa il fotovoltaico è sicuramente più favorito che non in nord Europa, viceversa il geo-termico garantisce una produzione stabile tutto l'anno solo in paesi come l'Islanda. Una possibile soluzione è affiancare le rinnovabili al nucleare, che ha la più alta densità energetica conosciuta tra tutte le suddette fonti, richiede molto meno spazio rispetto ad installazioni fotovoltaiche ed eoliche, ed è una potentissima fonte di energia elettrica per produrre idrogeno pulito, cioè dall'acqua, mentre oggi l'idrogeno si ottiene in massa soprattutto da gas naturale e combustibili solidi, con conseguente produzione di CO2.
Il problema delle rinnovabili, al momento, è che l'energia non è stoccabile su larga scala. Puoi farti l'impianto solare a casa e magari riuscire a coprire il tuo fabbisogno, ma se si tratta di alimentare treni, metropolitane e cittá intere è impossibile, perchè banalmente se non c'è sole o non tira vento, non puoi produrre energia e non puoi accumularne in eccesso. In piú c'è il problema del trasporto e della distribuzione. D'accordo ridurre i consumi, ma quante persone conosci disposte a non avere energia elettrica disponibile sempre? L'esempio lampante è la Germania che ha una infrastruttura di produzione delle rinnovabili potenzilamente capace di coprire l'intero bisogno del Paese, ma non può farlo per i problemi di cui sopra e brucia carbone e gas come non ci fosse un domani. La sola alternativa è il nucleare, in attesa che lo stoccaggio di energia dalle rinnovabili sia piú efficiente anche se comunque non potrá sopperire il fabbisogno che abbiamo.
Motivi per cui non ha senso il nucleare in generale e in particolare in Italia 1 Considerando tutto il ciclo produttivo (costruzione, stoccaggio, smaltimento delle scorie e degli impianti), è dispendioso e molto pericoloso. 2 l'uranio deve essere importato, allo stesso modo dei combustibili fossili. Quindi si passerebbe da una dipendenza ad un'altra. 3 gli incidenti sono rari ma devastanti e potenzialmente irreversibili, a differenza delle altre fonti energetiche 4 non esistono reattori a tenuta stagna del 100%, per cui parte del materiale radioattivo fuoriesce ed alcuni isotopi vanno incontro al bioaccumulo, quindi la salute umana e animale è comunque sempre sensibile a questo rischio. 5 l'Italia compra molta energia elettrica dalla Francia, ed è una soluzione vantaggiosa, perché ci sono degli accordi bilaterali e noi possiamo fare pressione sul prezzo perché altrimenti i francesi non avrebbero a chi venderla. 6 se avvenisse ( Dio non voglia) un incidente in Francia o in Svizzera, sarebbe comunque meglio che averlo in casa. Le Alpi sono una barriera naturale che ci protegge e comunque, se per esempio esplode una granata, è meglio essere a dieci metri piuttosto che a uno, anche se qualche scheggia arriva lo stesso. Infatti, in questi casi la contaminazione massiccia avviene comunque localmente. 7 le scorie sono un problema enorme, vanno stoccate bene e necessariamente nel proprio territorio (lo ha stabilito la UE). Attualmente in Italia non è stato deciso nemmeno un sito dove stoccare i pochi rifiuti radioattivi che abbiamo, figuriamoci quantità ingenti. 8 i problemi energetici italiani non necessitano del nucleare, bensì di semplice diversificazione e stoccaggio di fonti energetiche convenzionali. Ad esempio, non comprare gas e petrolio da 2 fornitori, ma da almeno 6-7, in modo da fare fronte a carenze e rincari. Inoltre occorre mantenere delle scorte sul territorio per fare fronte a improvvisi deficit esterni. Lo stesso dicasi della corrente elettrica comprata direttamente all'estero, che è una soluzione conveniente, ma necessita di diversificazione. 9 riflettiamo pure sul fatto che varie nazioni ( Germania, Spagna, Belgio ecc) si stanno rendendo conto di tutto quanto detto sopra e stanno cercando di dismettere le centrali che possiedono.
Non ha senso, allora tu non vai in aereo perchè molti si sono schiantati? Tu non usi l'auto perchè muoiono migliaia di persone ogni anno? Il mondo non va avanti senza evoluzioni
1. Falso e falso. Quando si dice che il nucleare è costoso si intende che il capex è alto. Il capex (spese capitali) rappresenta il costo iniziale degli impianti, mentre invece i costi operativi (opex, spese operative) rappresentano una parte minoritaria. Quindi in sostanza bisogna spendere tanto per mettere in funzione l'impianto, ma da lì in poi la strada è in discesa. Se infatti si valuta il costo totale lungo tutta la filiera di una centrale diviso per tutta l'energia prodotta nell'arco della vita dell'impianto (LCOE, Levelized cost of energy) si nota che il nucleare è alla pari di tutte le altre forme di energia, se non inferiore. Dati alla mano, il nucleare è la fonte di energia con il più basso tasso di mortalità e le più basse emissioni di co2 a parità di energia prodotta, assieme alle rinnovabili.
2. Verità parziale. L’uranio è meglio distribuito rispetto al gas, e molti estrattori non sono stati dittatoriali (es canada, e australia che sono tra i maggiori exporter). Ma soprattutto il costo dell’uranio pesa per il 3% del costo dell’energia.
3. Totalmente falso. Chernobyl, il peggior incidente nucleare della storia ha causato 67 decessi diretti e fra 1000 e 4000 decessi indiretti (fonte: UNSCEAR 2008). Le fonti fossili causano molti più decessi a parità di kWh e quelle rinnovabili in misura simile. Gli incidenti dell'idroelettrico (Vajont, Banquiao ecc.) hanno causato molti più decessi. Inoltre Chernobyl avvenne a causa di un mix di incompetenze e difetti progettuali dovuti ad un quadro politico corrotto come la vecchia URSS ed è per questo irripetibile. L'incidente di Fukushima è la dimostrazione che il nucleare è sicuro: la centrale ha resistito al 4º terremoto piu potente della storia recente e relativo tsunami, con onde anche di 20 metri, che ha causato 20.000 decessi. Pur essendo una vecchia centrale di seconda generazione ha resistito e nonostante si siano fusi 3 noccioli non ci sono stati decessi per radiazioni. Oggi l'area intorno alla centrale ha una radioattività media più bassa di molte zone italiane. Altre centrali nucleari giapponesi più moderne non hanno subito nessun danno, pur essendo più vicine all'epicentro, tipo Onagawa. Il nucleare è terribile, se non lo si paragona a nient'altro. Siccome l'energia dobbiamo produrla in qualche modo, dobbiamo necessariamente fare confronti per capire quale siano le fonti più sostenibili. Sì, è proprio una gara a chi fa meno danni. Dati alla mano, il nucleare, al pari delle rinnovabili, è tra le fonti di energia più sicure e pulite a nostra disposizione. È il paradosso dell'eccellenza. Ci sono talmente pochi incidenti nell'industria nucleare che quei pochi fanno uno scalpore enorme, dato anche dal fatto che si ha paura di ciò che non si vede (le radiazioni a differenza di gas che troviamo nei fornelli e carbone nel caminetto) e non si conosce (le reazioni nucleari di fissione). Se non hai mai sentito parlare di incidenti da combustibili fossili che hanno avuto una risonanza mediatica come quelli causati dal nucleare ti lascio qualche nome: Banquiao, San Juanico, Jharia, Monongah, Deep Water Horizon, Teton, Machchhu, Khakassia, Vajont, Durunka, Seul, Warri. Centinaia di migliaia di decessi.
Non mi è piaciuto il tono della ragazza "pro" e le espressioni "dobbiamo assolutamente", così come il signore che figura come una persona più autorevole: sa di programmazione neurolinguistica. Alle osservazioni della ragazza bionda sulle perplessità legittime di mala-gestione italiana e di instabilità politica, nonché di business illeciti, non viene risposto nulla in concreto. Poi non viene sollevato un punto nodale: il nucleare civile, con i suoi indubbi pro, è eticamente dubbio visto che da sempre è stato usato per azioni di cover-up del nucleare ad uso bellico-militare. Infine, sulla situazione climatica, c'è mezzo mondo che ancora fa viaggiare i prodotti su container che da soli inquinano come l'intero parco macchine mondiale, c'è mezzo mondo che non rispetta assolutamente le regole di riduzione delle emissioni, anzi, si propone di aumentare l'uso di fonti inquinanti... quindi reputo abbastanza forzoso il discorso che un paese come il nostro, con gravi problemi economici, possa accollarsi una missione così ininfluente dal punto di vista della bilancia mondiale. Superati i problemi etici e politici e geopolitici, mi chiederei se è sostenibile comunque un mondo in cui si cerca di soddisfare il bisogno energetico a tutti i costi ma non si parla mai di cambiare modello di sviluppo e soprattutto di fare ricerca su tecnologie MENO ENERGIVORE (come suggerito dal fisico Emilio del Giudice). Il dato di correlazione delle morti con il riscaldamento globale non lo conoscevo. A me pare una balla. Anche perché la correlazione univoca che si pretende di fare tra riscaldamento globale e emissioni di CO2 è ancora tutta da verificare. Nel riscaldamento globale giocano fenomeni come la variabilità intrinseca della temperatura terrestre e l'attività solare e c'è anche chi prevede temperature molto basse a causa proprio dell'anomala attività solare. Quindi dare per scontato queste cose, metterle come premesse, lo reputo poco scientifico. E' nelle premesse che ci si gioca la validità delle conclusioni. L'inquinamento invece è oggettivo! Su quello suggerisco di ritornare ad un modello di sostentamento più locale e all'uso di tecnologie nuove. Si pensi al treno a sollevamento magnetico, che neppure la Germania è stata capace di implementare. Certe tecnologie vanno gestite con competenza e onestà. E noi non siamo il Giappone. Cordiali saluti e ben vengano critiche non fanatiche.
@@afdf96 grazie. Infatti l ho intercettato in qualche ricerca sul tema. Tra i suoi video c'è qualcosa del tipo : strategie energetiche a confronto? Vorrei farmi un opinione critica sul tema.
@@grillopapa Guarda per quello che ho potuto vedere finora l'avvocato del diavolo sono una pagina con lo scopo di fare chiarezza sul tema della fissione, unica fonte nucleare sfruttabile per i prossimi 80 anni circa. Non vengono toccate tematiche da te elencate inizialmente, come quelle politiche, ma non vengono tralasciate completamente. Insomma il loro obiettivo credo sia quello di far arrivare i reali numeri dietro ogni tipo di fonte attualmente in commercio. Facendo un'analisi si scopre che il nucleare è quello veramente a minor impatto ambientale. Infatti, anche tralasciando il solito discorso del surriscaldamento globale, solo attraverso questa si può abbattere il livello di sostanze nocive immesse nell'ambiente dovute alla produzione di energia. Tu stesso hai citato il problema del commercio marittimo, anche se non è il loro tema principale, in alcune live e video hanno affermato che ci sono già delle navi che sfruttano la propulsione nucleare. Il blocco a queste tecnologie è come anche tu hai detto ideologico ed etico. Per quanto riguarda loro hanno una pagina su fb e un profilo ig, di video da consigliarti ce ne sono diversi ma un po lunghi.
@@afdf96 io nel frattempo mi sono fatto questo schema. se hai qualche appunto fallo pure. Riassumendo PRO e CONTRO: - Non produzione di anidride carbonica, ossidi di azoto e di zolfo (gas serra e buco dell’ozono) - Riduzione dell’importazione del petrolio (o gas o carbone) e maggiore dipendenza delle economie dal petrolio (o gas o carbone) - Rischi in caso di incidente - Stoccaggio delle scorie nucleari e individuazione dei luoghi - Proteste antinucleari delle comunità locali - Problema del terrorismo per le sedi e per il trasporto di scorie e di materiale nucleare - Lungo ciclo di vita delle centrali (40-60 anni), tale da ammortizzare i costi iniziali - Sola produzione di energia elettrica (circa 1/3 del totale)(trasporti e riscaldamento sono a parte) - Tecnologia capital intensive (alto knowhow e possibilità di dipendenza dei paesi in via di sviluppo) - Elevati costi iniziali e finali (decommissioning, smaltimento e messa in sicurezza) - Proliferazione nucleare (il ritrattamento del combustibile irraggiato negli impianti consente di produrre il plutonio tramite il quale si possono produrre le armi nucleari e la bomba atomica) - Nucleare più costoso delle rinnovabili (solare e eolico) e nuovi progetti lunghi da realizzare - Utile come fonte non intermittente? Problema delle ondate di calore (esigenze di continuo raffreddamento). Possibile uso di un mix di rinnovabili intermittenti (idroelettrico, geotermico, biogas, efficientamento energetico, ottimizzazione della distribuzione temporale della domanda e storage distribuito -> rete stabile ed economica) - Alternative: idrogeno (da migliorare), pumped hydroelectric storage (costoso ma grande potenzialità di soddisfare le esigenze energetiche e di storage), - Il nucleare è associato ad emissioni climalteranti particolarmente contenute, simili a quelle dell’eolico e perfino più ridotte di quelle del fotovoltaico, mentre per quanto riguarda le fonti fossili le emissioni risultano 50 volte più ridotte di quelle associate al gas, 100 volte rispetto al carbone (si tratta di stime che considerano l’intero ciclo di vita di un impianto). Eppure, le opinioni rispetto alla sua utilità nell’affrontare la crisi climatica non sono unanimi fra gli esperti del settore energetico e nemmeno fra gli esperti del clima. - Se le rinnovabili fossero più economiche del nucleare (i nuovi progetti del nucleare costano almeno 4 volte tanto i nuovi progetti delle rinnovabili), si potrebbero usare come sostitute sia del nucleare che del fossile - I costi del nucleare hanno tendenza all’aumento, i costi delle rinnovabili al ribasso - Tecnologia vecchia (nucleare) vs settore giovane (rinnovabili) - Problemi nella costruzione, ritardi e massiccia lievitazione dei costi - Costi di manutenzione dei vecchi impianti superano i guadagni di produzione di energia o nuove costruzioni di impianti rinnovabili (auspicabile la chiusura di centrali nucleari più problematiche) - “Sostenere reattori non-economici non solo toglierebbe fondi pubblici dai concorrenti più efficaci per la lotta al cambiamento climatico [le rinnovabili], ma ridurrebbe le loro vendite e danneggerebbe i mercati competitivi dove essi prosperano. Rallentare e bloccare le soluzioni climatiche più veloci e più economiche danneggia la protezione del clima” (Lovins). - La riduzione dell’inquinamento dell’aria permette di salvare vite umane (9 mln/year) - Possibilità di costruire centrali a scala ridotta (più sicure) - L’UE non ha ancora trovato soluzione riguardo zona di stoccaggio (depositi permanenti)
Quando dite:"nucleare sicuro"..vi consiglio di vedere i vari danni,avvenuti nelle varie centrali,in tutto il mondo,di cui molti non parlano.Alcuni hanno quasi una cadenza temporale.
Contando che tutt'oggi produciamo rifiuti tossici che provengono dalla ricerca, industria e medicina non ha senso farsi dei problemi per le scorie radioattive che con i reattori veloci possono essere riutilizzare per produrre altra energia così da un decadimento di oltre mille anni sia arriva al massimo a 300 anni. E con le stesse scorie hai prodotto 2 volte energia
Le fonti rinnovabili permettono una produzione distribuita, invece il nucleare rimane in mano alle solite 2/3 grandi aziende che controllano tutto. Rinnovabili decisamente più democratiche quindi 😊 (Oltre che meno rischiose). La strada è quella delle CER
Per chi vuole approfondire, alle Comunità Energetiche Rinnovabili abbiamo dedicato questo video: ruclips.net/video/et4kMZvJf6I/видео.html E un altro è in arrivo a breve
@@mr.wooper6605 In base a dati di fatto riguardanti l'intera catena di processo produttivo ... ... dalla materia prima all'uso... I morti , quelli contabilizzati.., c'entrano poco nel confronto...
@@mr.wooper6605 Credo che dati oggettivi che tengano conto di tutti I parametri di confronto fra le diverse fonti energetiche ... dati tabulati e certificati da enti superpartes..non esistano.. Esistono diverse fonti che sono a favore e altre contrarie.. Per districarsi al meglio tra la propaganda verosimile , le fake news, e il martellamento dei media...penso sia necessario che ognuno si documenti su tanti e diversi fronti informativi.. Non so quanto Lei sia preparato e o interessato comunque le do alcune fonti: 1. Nicola Armaroli .. diversi video e alcuni libri.. contro il nucleare 2. Un certo Fulvio.. non rammento il cognome che invece è a favore.. 3. c'è poi un " libero professionista ".. di cui non rammento il nome.. che fa dei video tipo cartoni ( CARTONI MORTI ) Uno di questi è dedicato al nucleare e alle altre fonti.. Credo che quel video sia molto astuto / abile / .. poiché su diversi aspetti .. sminuisce le criticità e amplifica i vantaggi. Sono poi citate le fonti e seguendole si capisce che i dato sono forniti tutti da ingegneri nucleare.. che presumo siano contro il ... loro interesse.. di certo.
Dati alla mano, il nucleare è la fonte di energia con il più basso tasso di mortalità e le più basse emissioni di co2 a parità di energia prodotta, assieme alle rinnovabili; è la fonte di energia che produce meno rifiuti rispetto a tutte le altre, allontanando quindi il rischio di proliferazione malavitosa; le scorie radioattive infatti sono facili da stoccare e da rintracciare data la loro scarsa quantità.
@@lexgronchi2749 no ad oggi basta guardare l'emissione di Co2 giornaliera della Francia che va a gran parte con il nucleare e invece la Germania che va a gran parte a carbone, la Francia è nettamente più bassa con un 84g di C02 dispersi e invece la Germania con 478g
Tutto l'uranio mondiale é stimato che possa produrre un energia di 20 Gtep 1 Gtep = 11700 TWh Il consumo annuo mondiale di energia é di 153000 TWh 20gtep = 234000 TWh 234000 ÷ 153000 = 1.53 anni Se il mondo adottasse il nucleare come unica fonte energetica durerebbe poco più di 1 anno e mezzo
Ad oggi si stima che le riserve di Uranio scoperte, e che vengono attivamente utilizzate basteranno per 100/130 anni, di conseguenza se entreranno in funzione molte altre centrali, allora sarà necessario trovarne altro. Ma in realtà sappiamo già dove trovarlo, semplicemente adesso no serve estrarlo perché non c'è abbastanza domanda. L'uranio è disciolto negli oceani, e si stima che tutto quello presente basterebbe ad alimentare centrali per migliaia di anni, per non parlare dei giacimenti conosciuti ma non utilizzati perché, nuovamente, non c'è domanda. Inoltre se finisce l'uranio, si può utilizzare il Torio che è più abbondante in natura.
@@jacktk2223l'uranio dei mari non è conveniente estrarlo ,i cinesi ci hanno provato in tutti i modi per liberarsi dal vincolo dell'uranio occidentale,costa 200$ al kg estrarlo dai mari e solo per andare in pari devono scendere a 130$ ,finché non inventeranno una nuova tecnologia l'uranio dei mari rimarrà nei mari. Non esistono altri giacimenti utilizzabili su terra,l'ultimo che hanno trovato sempre in Cina é a 3000 metri di profondità ossia il 500% più profondo della massima profondità raggiungibile dalle tecnologie minerarie odierne,quindi come l'uranio dei mari senza una nuova tecnologia quel nuovo giacimento , l'unico che hanno trovato dopo 10 anni di carotaggi in tutto il mondo, resterà li a 3mila metri di profondità. Il torio noi non lo abbiamo e siccome fornisce 10 volte meno energia dell'uranio ,potrebbe servire alle nazioni che ne hanno in loco,nel caso finisse il petrolio e quindi c'è un rischio tangibile che avremo centrali senza fissile e nel qualcaso ci fosse anche per noi ,pensare di fare energia con un elemento pericoloso come uranio 238 é semplicemente una follia,visto che ci sono alternative valide e infinitamente più sicure. 100 anni con il consumo attuale anche no ,la stima parte da 60 anni e non sarà così perché i consumi inevitabilmente aumenteranno almeno del doppio visto che oggi consumiamo il doppio degli anni 80,quindi nello scenario peggiore il margine massimo sarà di 1,53 anni col consumo attuale ,se raddoppierà il consumo mondiale, l'uranio 235 non durerà nemmeno 1 anno...1000 anni di uranio é una favola per "incredibili ottimisti".
@@lorenzoazzimiei9814 se all'anno si consumano poche tonnellate non si investe nemmeno sui metodi estrattivi e sulla ricerca di giacimenti. È una semplice questione di domande e offerta. Per non parlare del fatto che l'Australia ha un 1/3 dell'uranio mondiale e anche di Torio ne ha parecchio. Lon stesso vale per il Canada, quindi di certo nel nostro caso non sarebbe un problema rifornirsi da paesi democratici e con cui già abbiamo buoni rapporti. Inoltre mi parli di costi troppo elevati, ma l'alternativa quale sarebbe? Il gas a 300€ al MWh? Oppure l'idrogeno che ha un ciclo estrattivo altamente inefficiente? Il Torio certo, ha dei problemi a livello di radioattività a causa della presenza dell'uranio 238, però utilizzando un reattore a neutroni veloci, le scorie sarebbero meno radioattive dello stesso uranio in natura, si parla di diversi ordini di grandezza in meno. E per finire, fino a qualche anno fa, estrarre la CO2 dall'atmosfera era considerato infattibile e dispendioso, ora si parla di 600€/ton e il prezzo continuerà a scendere dato che già un impianto sperimentale è in funzione e sta dando buoni risultati. Si tratta solo di investire, domanda e offerta. Se una tecnologia diventa rilevante ci si investe, si fa ricerca; un po come successo con le rinnovabili che nel tempo sono diventate molto più accessibili economicamente.
@@lorenzoazzimiei9814 Continuo la risposta di prima, il Torio non produce meno energia dell'uranio, anzi secondo uno studio di Carlo Rubbia una tonnellata di Torio dovrebbe essere in grado di produrre energia pari a quella prodotta da 200 tonnellate di Uranio. E poi, questo problema delle risorse non ce lo poniamo mica per il gas? La ENEA, stima che durerà per altri 61 anni in un report del 2009, considerando l'aumento dei consumi probabilmente ad oggi le stime sono ancora più basse. Quindi quando finirà che faremo? Carbone?
@@jacktk2223 non è semplice domanda offerta perché tutto si basa sul petrolio e solo la fine di quest'ultimo aumenterà la domanda di energie alternative come fissili.Però tutta la filiera estrattiva,di raffinazione e trasporto, é legata ai costi del petrolio e quindi potremmo ritrovarci con macchine estrattive senza carburante o con costi estrattivi così alti da rendere ancora impossibile l'idea di usare fissile al posto del petrolio o altro. Hanno puntato,sbagliando,sul gas perché sono stati corrotti dai miliardi di putin e gli eventi odierni dimostrano che legarsi a uno stato pseudo amico é una cosa sbagliatissima.L' amico Canada se finisse il pretrolio dovrà scegliere tra sé stesso e gli stati amici e sicuramente sceglierà se stesso,visto che ha già centrali da sfruttare il suo fissile,noi non abbiamo ne fissile ne centrali,é una spesa da 20 miliardi a centrale non possiamo permettercela,per noi é un salto nel buio,oltre al fatto che ci vogliono 20 anni di costruzione ogni centrale e in Italia ci abbiamo messo 30 anni per fare la Salerno Reggio Calabria e farla male per giunta,figuriamoci una mega opera come una centrale nucleare. L'unica vera sicurezza é l'indipendenza energetica e quella la si può ottenere in Italia solo con il rinnovabile ,che presenta quasi solo vantaggi, l'eolico é installabile in 1 anno contro i 20 di una centrale ,giusto per dare un raffronto e a noi l'energia serve subito,per colpa di putin,che anche ieri ha minacciato di chiudere il rimanente 50% di gas che ci sta fornendo,visto che già un 50% c'è lo ha tolto in questi 6 mesi di guerra. Riguardo l'assorbimento di CO2 ci sono nuovi metodi più efficienti e meno costosi di una centrale apposita che consuma più energia inutilmente,ci sono i vagoni a CO2 da mettere in catena vari treni moderni dove ogni treno può assorbire 6613 tonnellate di CO2 ogni anno,il tutto sfruttando l'inerzia dei treni,oppure ci sono i pannelli solari ad alghe in cui per ogni kg di alghe assorbono 2 kg di co2,in più forniscono 300wh ogni metro quadro di pannello,con una sola soluzione implementabile in meno di 1 anno puoi ottenere 2 vantaggi,3 se contiamo il minore inquinamento da energia green,4 se contiamo anche il fatto che i pannelli danno un guadagno del 300% ogni 30 anni di utilizzo. Il difetto delle rinnovabili sono la discontinuità,risolta grazie a combustibili green come idrogeno, biocombustibili,kerosene solare, etanolo,ecc...bisogna solo convertire le centrali a carbone odierne ,in centrali a biocombustibili o altro...e aumentare la produzione degli stessi ovviamente,visto che ad esempio ci biocombustibili attualmente sono solo il 9% del totale del rinnovabile odierno. Il rinnovabile odierno é il 45% dell'energia che stiamo usando oggi,quindi basta ampliare il rinnovabile per sostituire i fossili rendendo inutili i fissili,il tutto senza investimenti in nuove tecnologie,basta solo sbloccarli burocraticamente e in 1 anno si risolve il problema energia o strozzature da gas mancante. Giusto per dare un idea in Danimarca bastano 14 giorni per avere autorizzazione ad un impianto solare, in Italia alcuni aspettano da 15 anni,una vera mostruosità burocratica made in Italy 🧟.
Ne parlate mai delle mutazioni di flora e fauna vicino alle centrali (anche se protetta nelle vicinanze emette radiazioni che saturano l'aria e il suolo perché non esiste un materiale perfetto di contenimento)? Sapete che anche quelle più sicure quanto costano installarle e dismetterle? Avete coscienza che ogni materiale fissile ha il potenziale di fare danni a lungo termine che i macchinari invecchiano e rimpiazzarli costa ogni anno sempre di più (le scorie non ne parliamo!!!). Per riassumere Marie Curie scopritrice della radioattività è morta credendo che non fosse pericoloso e questo la dice lunga su che tipo di veleno stiamo parlando.
@@patriziopazzaglia03 Poi non tocchiamo il tema di una guerra che raderebbe al suolo tutto il mondo chi è il disonesto in questo caso il mercante di morte o il popolo inerme!!! Sei solo un disonesto senza aggiungere i rifiuti nucleari o la possibilità di avere un reattore a fusione molto più potente e pulito. Mi fai schifo
@@frasuperfranky anche curandoti poi produrre rifiuti nucleari, per la fusione nel 2050 sarà probabilmente possibile costruire una centrale e servirà molto più tempo di quelle a fissione, la centrali che abbiamo ora sono molto economiche per quello che producono e come funzionano
L'unica tecnologia pronta sono le rinnovabili,il 45% di quello che stiamo usando é rinnovabile basta solo ampliarlo e i tempi di costruzione sono dell'ordine di 1 anno, mentre il nucleare ne richiede 20 anni,dire che il nucleare é una soluzione immediata é una cosa talmente di parte che tocca metterla nella stanza accanto.
@@federicosamperi7336 perdono potenza perché si opacizzano,basta una manutenzione quinquennale per riportare l'efficienza sopra il 95% di un pannello nuovo.
@@filippo9617 eh no caro 45% durante tutto l'anno, ovviamente il solare fornisce di più in estate ,ma eolico e idroelettrico soffrono meno il passaggio stagionale,se proprio devi inventare frottole inventare più credibili.
@@lorenzoazzimiei9814 Di questo fenomeno non ho mai letto, ricordo che hhsh uno degli effetti della radiazione solare di tipo ionico sui moduli dei pannelli in se è l’effetto alla base del principio di invecchiamento di tutti moduli. La radiazione interferisce con il reticolo di silicio che va a spostare gli atomi dalla loro configurazione originale e quindi diminuendo il potere di conduzione della giunzione conduttrice, ma non credo si chiami opacizzazione
Ma come si fa mi domando? 200 persone disperse in India dopo l'incidente in centrale idroelettrica E le vittime di Chernobyl qualcuno li ha contati? E il livello di sievert in centro di Roma oggi e prima dell'incidente di Chernobyl come sono? Ma perché? Perché questa superficialità? Non siete in grado di far funzionare le funivie, cadono i ponti nelle autostrade, volete giocare anche con la vita delle persone? 80 km o 200 non fa differenza Ma chi sono queste persone? Ma lo sapete che central di Chernobyl non ė stata disattivata ancora oggi è siamo qua... E le vittime dirette e indirette?
Hahhahahha ma capisco che tu sei un primitivo, però è morta più gente di incidenti automobilistici, eppure viaggi sempre in auto, poi voglio vedere come si evolve il mondo senza errori
Chernobyl, il peggior incidente nucleare della storia ha causato 67 decessi diretti e fra 1000 e 4000 decessi indiretti (fonte: UNSCEAR 2008). Le fonti fossili causano molti più decessi a parità di kWh e quelle rinnovabili in misura simile. Gli incidenti dell'idroelettrico (Vajont, Banquiao ecc.) hanno causato molti più decessi. Inoltre Chernobyl avvenne a causa di un mix di incompetenze e difetti progettuali dovuti ad un quadro politico corrotto come la vecchia URSS ed è per questo irripetibile. Comunque hai ragione. Non è possibile fidarsi di una tecnologia potente e delicata come quella nucleare in un paese dove c’è chi agisce con totale spregio delle norme di sicurezza. E infatti nessuno al mondo fa della sicurezza di un impianto nucleare una questione di fiducia: i sistemi di sicurezza nelle centrali atomiche sono passivi, e non possono essere disabilitati, proprio perché non ci fidiamo delle persone. In un reattore nucleare la ridondanza dei sistemi di sicurezza è spaventosa: triplo sistema di pompe, quadruplo sistema di raffreddamento, scram automatico, coefficienti di vuoto negativi, core catcher, pressurizzatore e molto, molto altro. La sicurezza funziona su base probabilistica: se un singolo sistema di sicurezza ha una probabilità su mille di rompersi, due sistemi di sicurezza hanno una probabilità su un milione di rompersi contemporaneamente; con tre meccanismi di emergenza la probabilità diventa una su un miliardo, etc. Una centrale nucleare ha decine e decine sistemi di sicurezza che nessuno può disabilitare. Ti lascio poi qualche link per approfondire quali sono i sistemi di sicurezza di una centrale nucleare: facebook.com/106260657706800/posts/270276177971913/?d=n facebook.com/106260657706800/posts/138228291176703/?d=n
Chernobyl 30 morti e tra oggi e 70 anno estremizzando ci potranno essere 4000 casi di morte con un rateo di sopravvivenza del 95% (fonti: Chernobyl Tissue Bank) Morti incidente di Fukushima 1 per danni da radiazioni o dovuti dalla centrale nucleare fonti: ISS e OMS
Domanda ma fate mai vedere la devastazione che si attua quando si deve estrarre l'uranio dalle miniere, e sapete che è al primo posto tra le materie prime per l'energia-estrattiva richiesta in quanto servono costosissime macchine per separarlo dagli scarti? Inoltre il minerale fissile una volta sintetizzato-purificato deve essere tenuto sotto zero in azoto liquido perché altamente instabile con il rischio che possa bruciare.
@@lucapintori4863 una balla?! e il calore delle reazioni radioattive dove pensi vada a finire se non smaltito? Ricorda che più calore uguale più radioattività del materiale fissile. Per non parlare del gas xeno che inevitabilmente un po’ viene rilasciato.
@@frasuperfranky tutte fesserie, l'uranio di suo ha una radioattività debolissima. È la massa critica che lo rende molto caldo e fa produrre xeno, ma sotto la massa critica è un materiale assolutamente innocuo. L'unica controindicazione è di non mangiarlo e non respirarlo, ma per il resto non è un materiale pericoloso, nemmeno quando arricchito E non è vero che più calore uguale più radioattività, semmai è più vero l'esatto opposto. Confondi causa con effetto: è la radioattività che porta calore, ma il calore non porta radioattività
luca pintori ci siamo già conosciuti : Poi dimmi può un materiale che si forma dalle esplosioni stellari essere un sicuro combustibile per l'uomo è degenerato per sua stessa natura e pesantemente distruttivo per tutte le forme di vita molto meglio la fusione allora che di certo non produce ne rifiuti ne radiazioni neutroniche molto dannose.
Qualcosa mi dice che il signor Marco ha per noi una fonte di energia tutta nuova, pulita, sicura, economica e, soprattutto, programmabile. Perché, per ora, l'energia nucleare è l'unica conosciuta a soddisfare tutti i parametri appena citati.
@@marcog8132 in realta l'unica valida, oltre a quella dell'utilizzare l'enerfia nucleare, dovrebbe essere proporre un'alternativa minimamente credibile. Mai vista finora, e lavoro da dieci anni nella ricerca sugli scenari energetici.
"Che dobbiamo gestirli "...queste non sono considerazioni scientifiche ma intenzioni... Quello che appare abbasta evidente che l'utilizzo del nucleare abbraccia una cosi vasta rete di connessioni e ramificazioni e con un peso cosi grande, aspetti che toccano la Tecnica, la politica, l'umana frontiera, l'umano limite di concepire e realizzare un manufatto che virtualmente dovrebbe essere all'avanguardia, ma che richiede cosi tempo per essere realizzata che appena fatto è già Tecnologicamente vecchio di 10 anni. Il Nucleare la gestione della complessità di centinaia di componenti che a loro volta vengono progettati e gestiti in e portano con se milioni di passaggi che si stratificano fino alla realizzazione finale e all'uso a cui aggiungere la catena umana di gestione . Parliamo di un oggetto che non può fallire e il cui fallimento è l'inimmaginabile, la catastrofe, il fallimento di uno degli elementi come quello di Cernobyl significa perdere per sempre una parte del pianeta e compromettere la salute di generazioni. Ora il rischio e dato dalla probabilità di fallimento moltiplicata per la magnitudo, ora come stimare la magnitudo di cernobyl, quanto valgono tutte quelle vite quanto vale quel territorio inaccessibile per sempre. il nucleare si proietta nel tempo nello spazio, la generazione di scorie che non sappiamo smaltire e che dobbiamo stoccare per migliaia di anni richiedono studi semiotici appositi per trovare dei simboli che saranno comprensibili alle future generazioni. Il Nucleare, Si certo è una fonte energetica eccezionale che non ha rivali in termini di densità energetica.ma le fonti rinnovabili posso benissimo essere l'alternativa la disponibilità energetica c'è la tecnologia anche si faccia lo sforzo economico.
Guarda, non c'è una sola cosa sensata che hai detto. L'avvocato dell'atomo, il più grande divulgatore scientifico di questa fonte energetica, ha affermato che tra tutti i dibattiti che ha avuto con gli antinuclearisti, nessuno di questi soggetti aveva le minime competenze per affrontare l'argomento, ma sparava fesserie a più non posso basate esclusivamente su teorie completamente antiscientifiche e prive di un senso ingegneristico. Ovvero luoghi comuni e nient'altro. Tutti voi ambientalisti stile greenpeace credete veramente che un mondo 100% rinnovabile sia fattibile? La verità è ben diversa. Quello che pensate voi è pura utopia e lo dicono i numeri. La soluzione migliore è il mix energetico nucleare+rinnovabili. Ora ti faccio questa domanda: sei uno che ha voglia di informarsi sul serio prima di aprire bocca su questi argomenti oppure stai a sinistra della curva di Dunning Kruger? Se la risposta è si voglio informarmi sul serio, allora facciamo le cose come si deve. Guardati questo video fino in fondo che spiega alla portata di tutti le motivazioni del nucleare ruclips.net/video/YoSG5K6l8qU/видео.html
@@colthropnember2113 Ma sono ambientalisti antiscientifici anche i premi Nobel 1984 Carlo Rubbia e 2021 Giorgio Parisi contrari alle attuali centrali nucleari.
e lei ti risponde: "stai facendo tante storie per un evento che non ha causato morti, mentre non dici nulla sulla germania che costruisce centrali a carbone, distrugge foreste per creare energie da biomassa e costruisce metanodotti grandi 10 volte il TAP".
si, ti dice: nonostante 18000 morti fuori le centrali sono rimaste sicure, a parte quelle dove c'era solo un muro per reggere 9 metri di tsunami, e ne sono arrivati 13, un lavoro eccellente altro che balle.
@@herik63 il nucleare a Fukushima non ha causato morti o danni dovuti alle radiazioni sulla popolazione. Dopo Fukushima tutte lw altre centrali nucleari si sono dovute aggiornare in termini di sicurezza per scongiurare un disastro simile. A 5 Km da fukushima daichi c'è un'altra centrale nucleare che ha retto allo tsunami e non ha riportato danni. Tieni conto che il 4° terremoto più potente della storia non ha scalfito le centrali.
@@herik63 Tutti quelli che hanno paura del nucleare stranamente non hanno paura dell'idrico e soprattutto frega niente del petrolio e gas che ci sta devastando. Guardatevi (e fatevi) meno film e tornate alle cose oggettive signori.
Grazie a voi per aver organizzato il dibattito!
Chi conosce la materia è favorevole, chi non conosce è contrario.
@FEDERICO FAROLDI citi qualcuno che conosce la materie ed è contrario
Be' dipende. Io conosco la materia e non sono favorevole o, per meglio dire, sono di gran lunga più favorevole all'impiego delle energie rinnovabili.
@@riccardoriganti838 Interessante, neanche la possibilità di una discussione: dire che si preferisce il rinnovabile al nucleare è considerato "insensato"!
Sei un nuclearista molto aperto al confronto.
@@edoardos.3755 i direttori della gazprom: conoscono benissimo l'atomo, ma sono sfavorevoli.
@@filippo9617 grazie al cazzo, la gazprom è una delle principali industrie di gas naturale, il nucleare ne sancirebbe la morte, normale che siano contrari
Sulla parte della gestione dei rifiuti in Italia penso manchino argomentazioni importanti:
Esistono anche enti mondiali ed europei che regolano e sorvegliano la sicurezza e la gestione delle scorie, inoltre la quantità di scorie da gestire è molto poca in relazione ad altre filiere di rifiuti.
I problemi di gestione criminale sono ad ora sempre avvenuti con altre tipologie di rifiuti, poiché meno soggetti a controlli. Inotre le scorie delle centrali nucleari sono molto più tracciabili rispetto a quelle provenienti dall'ambito medico ed industriale (che sono comunque tutt'oggi prodotte, independentemente dall'esistenza delle centrali)
una cosa che sarebbe da far notare è che una centrale nucleare produce 3 metri cubi di rifiuti l'anno. Come fai a far sparire 3 metri cubi senza che nessuno se ne accorga? Tra l'altro parliamo di un rifiuto molto particolare, che emette costantemente una firma estremamente precisa della sua composizione, non è che puoi sostituirlo con qualcos'altro e sperare che nessuno se ne accorga. Basta misurare regolarmente le radiazioni e scopri subito se c'è una manomissione.
@@lucapintori4863 Vero. Purtroppo oggi se dici rifiuto tossico e rifiuto radioattivo fa più paura il secondo, mentre le caratteristiche che hai scritto tu (quantità, tracciabilità) lo rendono molto spesso più gestibile del primo. Speriamo che si diffonda presto una cultura a riguardo 🤞
@@lucapintori4863 terra dei fuochi hanno seppellito scorie centrali Svizzere,come hanno fatto ?sui treni in piena notte.Facile, troppo facile.
@@lorenzoazzimiei9814 ma ci sono fonti che parlano davvero di scorie nucleari delle centrali svizzere nella terra dei fuochi? Perché ho cercato rapidamente riscontro e non ho trovato nessuna fonte che parla di scorie di reattori nucleari ma quando si parla di materiale radioattivo si fa cenno solo a scarti industriali e di rifiuti ospedalieri. Mi sapresti dare una fonte che conferma la tua versione o è l'ennesima volta che prendi una notizia che dice X e vuoi convincere gli altri che in realtà dice Y? Perché non è la prima volta che fai una cosa del genere
Bel format, ma soprattutto opinioni serie e strutturate. Si possono avere i nomi dei partecipanti?
ci sono scritti
Non potevate invitare degli ingegneri nucleari per spiegare in maniera scientifica un argomento così delicato e troppo inquinato da pregiudizi?
Quelli favorevoli son piuttosto preparati dai. Ma d’altronde...chi conosce e studia la materia, è favorevole.
@@gabrielegherardi2810 si infatti io mi riferivo a quelli contrari ahah
10minuti ?!???? Come minimo 3 ore un video così utile e interessante. Bravi e avanti con il nucleare
Mi piacerebbe che i soggetti in questo video ne facessero un altro ad esempio su le dighe. In passato ci sono stati disastri che hanno causato migliaia di morti, in proporzione ai presunti morti causati da incidenti nucleari non c' è paragone , è statisticamente molto ma molto più rischioso vivere vicino ad una diga e di dighe nel mondo ce ne sono migliaia e abitanti che vivono vicino milioni. A questo punto a chi è contrario alle centrali nucleari perchè le ritengono non sicure, cosa dovrebbero dire su le dighe? Cosa avrebbero in mente di fare per quelle esistenti, le vorrebbero smantellare? Ci vivrebbero vicino? Con cosa le sostituirebbero per la produzione di elettricità o per creare bacini idrici in caso di siccità?
Ancora.....
NON ESPLODEEEEEE
Dibattito davvero perfetto e molto obiettivo. Bravissimi!
Finalmente! Ottimo video e ottime considerazioni. Personalmente sono per il nucleare, e sulla questione scorie avrei parlato degli enti internazionali invece di parlare dei doveri italiani (che ok, ci sono, ma sempre supervisionati da IAEA e UNSCEAR). Però davvero apprezzato!
lo smaltimento non viene gestito dai paesi ma da enti internazionali, molte volte gli stessi che producono le centrali e NON sono italiani
Ganzissimo format! Complimenti!
letteralmente è stato copiato da un canale americano di cui non ricordo il nome, detto ciò non mi da troppo fastidio in fondo è un video interessante
Al minuto 2:30 fate un errore, l'unità di misura è il msv (millisievert) e non il sievert
Verissimo. A 4 Sv si rischia seriamente di morire
@@nicolo296 si però per arrivare a 4 sievert deve esplodere il reattore cosa improbabile anche se a fukushima è accaduto ma soprattutto non deve esserci l’edificio contenitivo cosa che invece a daichi c’era e infatti a differenza di Chernobyl i danni sono stati minimi
@@vitosilvia6822 appunto
@@vitosilvia6822 non è esploso il reattore, è esploso l’idrogeno
@@herik63 sisi certo era sottointeso
Bel video, io mi trovo completamente con le opinioni dei due convinti pro-nucleare.
Nessuno ľha chiesto
@@francesco7237 Se nessuno chiede a nessuno, allora nessuno parla
Riguardo la prima domanda: si sapeva benissimo che Chernobyl non era sicura (non aveva il tetto). Mentre Fukushima era sicura, Infatti c'è stato solo 1 morto
Complimenti, concetti chiari e ben documentati...
Belvideo
Quello alto con la barba è preparato e conosce bene.
È solo a favore di un qualcosa che sottovaluta
Complimenti, un video e un dibattito veramente ben fatto!
Grazie! Abbiamo parlato nel tema anche in altri post su Instagram, se si interessato li abbiamo raccolti in questa guida: instagram.com/will_ita/guide/nucleare-pro-e-contro/17934355921705263/
Ciao, vorrei però chiedere riguardo all'acqua necessaria perché la centrale possa funzionare. Le quantità, il riutilizzo.. Considerando la situazione emergenziale di questo bene. Grazie mille
Se usa solo acqua liquida (circuito aperto) servono 160 l/kWh, se usa la torre di raffreddamento (circuito chiuso) bastano 6 l/kWh: 2 vengono fatti evaporare e 4 vengono reimmessi nella sorgente. Per un reattore da 1GW servono 44’000 l/s con circuito aperto e 1’600 l/s con circuito chiuso. [1]
L'acqua che viene prelevata viene poi reimmessa nella fonte esattamente come era stata prelevata ma più calda. Quanto più calda? Dipende dal paese, dalla fonte. Per esempio in FR non si può scaricare l'acqua ad una temperatura maggiore di 5°C rispetto alla temperatura a cui era stata prelevata e comunque non superiore ai 27°C. Per le centrali che usano l'acqua di mare non hanno limiti di portata quindi il massimo di temperatura a cui possono sversare è di +1°C (USA). Mentre per quanto riguarda la centrale di Palo Verde che è nel deserto, usa le acque reflue della città che alimenta.
In tutti i casi l'acqua viene riutilizzata perché reimmessa nella fonte. L'unica parte che non viene reimmessa nella fonte è quella che viene fatta evaporare.
Dati presi da: Les besoins en eau de refroidissement des centrales thermiques de production d’électricité edf 2007 pagina 6
Una centrale viene progettata proprio in base alla quantità di acqua della fonte vicino a cui viene costruita, in Italia ad esempio possiamo costruire molte centrali vicino al mare, la cui acqua c’è sempre
Belli sti format copiati guaglió
Bravissimi!
A mio avviso è un dibattito che sotto l’apparenza di razionalità formale, calcolatrice cartesiana nasconde tutta la questione umanistica che consiste nel domandarsi: ma noi vogliamo una società con il nucleare?
Per me il dibattito è già falsato dall’assenza di questa domanda in apertura, che denota la tragica scarsità umana e empatica degli agenti nel mondo della tecnica (cfr Galimberti) che diventano dei semplici esecutori di progetti, risolutori di “problemi” a senso unico senza mai porsi la questione etica e morale e soprattutto del perché si confrontino a tali sfide tecnologiche, lasciando da parte ogni visione alternativa.
Per me un dibattito esclusivamente tecnico è monco. In più le argomentazioni dei pro sono svolte tutte “a contrario”, ovvero sulla falsariga del “sì, è vero che un po’ di rischio rimane, ma le altre?” che tecnicamente non è una risposta ad una domanda ma un sparare la palla nell’altro campo in quanto:
1) non è che perché ci sono le centrali a carbone allora tanto vale aprirne anche di nucleari
2) non è che perché gli altri Stati UE ne hanno che allora si deve proliferare, al contrario si deve decrescere anche perché - cosa che non appare in questo dibattito - in Francia e in Germania si sta andando verso lo spegnimento completo di tutti i reattori
In conclusione, negare l’aspetto politico e umano anteriore ad ogni scelta che concerne la vita in comunità demandandolo solo a dei decisori “tecnici” per me è un brutto segno.
giustamente serve un aspetto "umanistico" nel dibattito, ma i tecnici sono comunque necessari per garantire che i ragionamenti degli "umanisti" non si basino su presupposti falsi o infondati.
Ad esempio non è che poiché ci sono le centrali a carbone allora va bene costruire le centrali nucleari, il punto è che sarebbe opportuno costruire centrali nucleari per ELIMINARE le centrali a carbone. Il che farebbe un gran bene a livello ambientale sotto praticamente tutti i punti di vista. Poi nemmeno è vero che la francia sta abbandonando il nucleare, solo la germania (e il belgio) sta effettivamente abbandonando il nucleare.
Giustissimo non ignorare l'aspetto politico e umano per portare avanti la discussione, ma quel che manca in italia è la conoscenza di base della questione. Serve innanzitutto costruire un common ground, oggettivo e accettato da entrambe le parti, su cui intavolare la discussione.
Fammi capire: non contano i vantaggi intrinseci di una tecnologia, ma come ce la si sente a pelle?
Ma seriamebte hai scritto sta cagata?
Cazzo se voglio un mondo nucleare!
Pochi kg di uranio producono come intere foreste bruciate, ma senza emettere 1 grsmmo di co2.
Ma compratevi il Libro di Luca Romano e fatevi un idea Sana basata su dati e fatti. 🖖👍
Paragonare allo stesso livello Fukushima e Cernobyl, parlare di centrali che esplodono è scientificamente ed intellettualmente sbagliato.
Che no tengono conto delle differenze
E della creatività insita in ognuno di noi
Un po' confusi su alcuni argomenti
Pro = tanti; contro = il PD
Riguardo alla dipendenza, certo l'uranio lo dobbiamo importare, ma la dipendenza dove sta? la "dipendenza" è in realtà quanto incide il costo operativo, ebbene se i costi operativi di una centrale sono manutenzione e combustibile allora bisogna capire quanto essi incidono, il combustibile incide per il 15% la manutenzione di meno ancora, potete facilmente dedurre che il prezzo del silicio di cui un pannello fotovoltaico è composto al 90% che pensa un po' viene dalla Cina ha impatto molto maggiore, lo stesso per le centrali a gas visto che è il costo del gas a determinare il prezzo dell'energia.
Ogni macchina elettrica ha bisogno di un container apposito per ogni auto
Quando c' era qualcuno che ci provava lo hanno cacciato dall' Italia
Che cercava di sviluppare altri modi
Purtroppo ero già in vita quando ci fu il referendum dopo Chernobyl
Siamo sicuri che hanno chiaro il concetto di rischio? Per Definizione una valutazione quantitativa del rischio richiede la determinazione di due componenti del rischio: la gravità (detta "magnitudo") di una potenziale perdita (o danno) e la probabilità che tale perdita si realizzi. Quando parla di piazza San Pietro e del Papa è in errore poichè sta parlando dell'esposizione a radiazioni in situazioni dove l'evento potenziale non accade , ovviamente sappiamo che quando i sistemi di sicurezza funzionano siamo al sicuro , quindi No, il Papa non rischia di rimanere contaminato non essendoci il rischio di contaminazione , e invece Si , l'operatore di una centrale è chiaramente esposto a questo rischio , vi è stata fatta una relativa valutazione ed interventi necessari affinchè questo rischio abbia una bassa probabilità , ma il rischio non viene annullato, al pari , una persona che va al poligono di tiro e detiene un arma per uso sportivo , la terrà scarica , con la sicura , all'interno di una cassetta di sicurezza, perchè ne conosce il rischio , chi invece non ha un arma in casa non è esposto a questo rischio e non deve fare nulla per evitarlo, io sono pro nuke ma se sentissi un rspp fare questi ragionamenti avrei paura ad affidargli anche un banale cantiere.... anche argomentare con "tanto compriamo energia dalla francia" sarebbe come dire visto che la vigilanza è armata e la paghi meglio se dormi con un arma in casa e risparmi ... tanto ... è ovvio che chi è contrario alle armi non le vuole per quel remoto rischio , non importa la convenienza economica o il fatto che non si può fare altrimenti , non vorrebbe che la possedesse il vicino , il ladro, la vigilanza etc... ma può decidere solo per se stesso ... e così per il confronto con i morti nella centrale idroelettica ... che sarebbe come dire visto che spesso in cucina ci sono ustioni e ferite da taglio è meglio la pistola , il rischio è meno probabile... in italia sfruttiamo le rinnovabili con incidendi di piccola entità ma più probabili , non adremmo a ridurre rischio ma solo ad aggiungerne uno meno probabile ma di gravità più elevata, le dighe (laghi artificiali) sono principalmente risorse idriche irrinunciabili. Se vogliono promuovere il nucleare non devono banalizzare la sicurezza facendola passare per falsa percezione , in questo modo creano l'effetto opposto .... secondo voi se le centrali le mettessero in un posto dove non vi nulla nel raggio di centinaia di km qualcuno avrebbe da ridire ? non offendiamo gli italiani---- chi ha votato al referendum ha deciso di non fare questa verifica sulla sicurezza delle centrali visto che da noi le grandi opere erano e sono contaminate da altro .... , ci fossero stati molti più incidenti nucleari nel mondo avremmo la certezza di aver fatto la scelta giusta , meglio così..... sono felice per gli altri stati che hanno gestito bene le centrali, ora arriveranno tecnologie dove la gravità è minore e probabilmente valuteremo quel rischio come accettabile ,
4:04 - Adele non ha capito la domanda: "dipendenza dall'importazione di energia", non di materiali, come l'uranio, o il metallo per costruire il reattore e le componenti elettroniche per controllarlo. Queste ultime non sono in discussione, come non è in discussione la nostra dipendenza dalla Cina per tutto ciò che sono i dispositivi elettronici.
Molto interessante.. ci sono un paio di punti da approfondire. 1) I rifiuti "da centrale" sono una parte dei rifiuti "nucleari" che COMUNQUE dovremo gestire. 2) A Vicenza , zona teatro Olimpico la base misurata è tra i 16~18 mSievert.. 3) Le terre dei fuochi andrebbero analizzate per bene. mi dice un industriale "in bianco". Se tu produci alla luce del sole devi gestire tutto con precisione, anche i rifiuti. Le terre dei fuochi sono le discariche delle produzioni clandestine dell'industria "in nero", in gran parte meridionale. Una centrale nucleare può "produrre in nero"?
no, semplicemente non può
@@matteotonarelli3789 Esatto..
16mSv non è in nessun modo una misura di attività, è una dose. Perciò cosa volevi dire in realtà? mSv/ora sarebbe uno sproposito e non ci crederei, mSv/anno non sarebbe preoccupante a meno che non si tratti dell'interno di un'abitazione
@@lucapintori4863 Una misura fatta al momento a Vicenza.. da quel che ho capito è un valore medio.. Quindi è a vita ... Se ho letto giusto.. un valore intorno a 100 equivale a un rischio cancro paragonabile a bere un solo bicchiere di vino al giorno. Trascurabile? Sotto i 100 non è statisticamente rilevabile. Altro valore "spannometrico".. fumare un pacchetto al giorno equivale a farsi 27 radiografie all'anno.
@@marcorebesco7351 mi sa che hai capito male perché i valori avrebbero poco senso, la soglia per un civile non esposto professionalmente a radiazioni è di 1 mSievert/anno, quella di un lavoratore professionalmente esposto è di 20mSievert/anno. Quella del lavoratore esposto professionalmente dovrebbe essere equivalente (secondo il modello LTE) a una probabilità di decesso legato alle radiazioni di 1/1000, questo si intende nell'arco della sua vita non del singolo anno.
"Paesi stabili" come Canada e Australia...e se cambiano? Se approfittassero del fatto che tutto il mondo dipende da loro?
Allora è meglio mettersi al riparo e andare a comprare il gas dalla Russia o il carbone dalla Cina...
Oltretutto non si è mai cercato di sviluppare energie alternative
Scusate ma chi sono le persone intervenute in questo video?
Obiezione, vostro onore: all'aumentare delle centrali nucleari, come insegna la buona dottrina della scienza, aumenta la probabilità che avvenga un incidente. Quindi il discorso "tanto la Francia le utilizza già" non é logicamente asseverabile.
Seconda obiezione: la buona dottrina ci dice anche che il rischio viene dato dalla pericolosità combinata al danno. Forse nelle vostre valutazioni state tenendo conto solamente del primo fattore, che renderebbe di certo le centrali nucleari delle bestie innocue.
In realtà il calcolo della pericolosità viene fatto facendo il rapporto di MWh/morti e quindi il numero di centrali non viene utilizzato come parametro scientificamente ci sono stati meno morti per la produzione di Energia elettrica da nucleare che da tutte le altre fonti
Basta mettere in rapporto due eventi e capire la pericolosità, Chernobyl all'incirca 30 morti e da oggi ai prossimi 70 anni ci potranno essere 4000 casi (estemizzato) di tumore alla tiroide con un rateo di sopravvivenza del 95% quindi 200 morti nelle peggiori delle situazioni, secondo evento crollo della diga del Vajont 1912 morti direi chernobyl ha fatto nettamente meno morti. Fonti su chernobyl (Chernobyl Tissue Bank) ah se metterai nella risposta Fukushima non farlo le morti provocate dalla centrale quindi da radiazioni è 1
La progettazione e la realizzazione delle centrali nucleari viene seguita ed avvallata da organi internazionali dedicati.
"la buona dottrina della scienza". Perchè usi parole di cui ignori il significato?
@@paolobignardi2131 perché vuole denigrare probabilmente... la famigerata scienza e i suoi dogmi
dipendenza energetica.. secondo punto è invecchiato malissimo per la bionda
Un boiler grande quanto la centrale fazzolettato a bulloni in acciao in funzione sottovuoto e interrato
Invece le centrali a neutroni se dico giusto , non sfruttano 100 volte tanto l' energia a disposizione creando quindi pochissime scorie ?
Sono centrali inesistenti oppure solamente molto costose ?
E come ho letto , vetrificate in barili di titanio , siamo sicuri sia una follia gettare in mare ?
Centrali a neutroni?
Vetrificare barili di titanio?
Scusa, puoi spiegarmi?
@@filippo9617 nuove generazioni molto costose che adoperano combustibile esausto ( scorie di altre centrali quindi ) , e che riescono ad adoperare 100 volte il potenziale uranio rispetto ad ora .
Potrebbero quindi essere alimentate dalle scorie esauste delle altre centrali.
Creano quindi 100 volte meno scorie e con radiazioni di 300/500 anni .
Le quali si possono inglobare nel vetro fuso e gettare in mare in barili di titanio .
@@gabrielealbani8022 se parli dei reattori auto fertilizzanti, alora esistono già dei modelli operativi in russia come il BN-800 (operativo dal 2016)
Se ti riferisci hai reattori autofertilizzanti si, esistono, ma sono poco usati per ragioni di costo: l'uranio non costa quasi nulla per quello che rende.
Le scorie si, possono essere vetrificate (dubito usino contenitori in titanio), anche se, in teoria, converrebbe tenerle per riciclarle nei reattori autofertilizzanti.
Forse manca: "l'energia nucleare proviene da fonti esauribili... Perché andare in quella direzione?"
Perché è l'unica energia pulita generabile in qualsiasi condizione e "su richiesta". il solare di notte non va, le pale eoliche non vanno se non c'è vento ed il geotermico è attuabile solo in pochissime nazioni al mondo.
Poi esauribile è opinabile, non siamo legati necessariamente all'uranio.
Esauribile ok ma tra 1000/15000 anni. E tieni conto che:
-ci serve raggiungere la decarbonizzazione nel più breve tempo possibile
-le nuove centrali possono riutilizzare le scorie prodotte per produrre energia
-si stanno studiando metodi per estrarre l'uranio dall'acqua del mare
Perchè le terre rare si esauriranno ben prima.
😂 MIRACOLO QUALCUNO DI NEUTRO!
Sarebbe stato interessante trovare uno di questi vostri video “pro e contro” sul tema vaccino COVID-19
No, ti prego, no. Non c'è pro o contro vaccino ahaha. Come in realtà non c'è nemmeno pro e contro nucleare, c'è chi ha capito le cose e chi non le ha capite.
ps: comprare uranio ok, ma non costa nulla!
Ogni tanto tirare il freno potrebbe servire
14 è il doppio di 7. Direi che non ha speso bene il concetto.
L' Italia era famosa per gli artigiani
Ora?
UAU piccole centrali in ogni parte grandi.... bravi!!!!!!!🤬🤬🤬🤬🤬🤬
C'è qualcosa che non va in un impianto di piccole dimensioni?
@@filippo9617 il nucleare non va, abbiamo abbondanza di fonti rinnovabili xche' non sfruttarle?
@@diegostefani9918 perchè:
1) non ne abbiamo abbastanza (l'idroelettrico ed il geotermico sono saturi, non produciamo abbastanza scarti di legno è non possiamo tappezzare di pannelli una superfice grande come la sardegna).
2) le rinnovabili hanno il problema di essere intermittenti, e non'esistendo un accumulo su vasta scala non puoi affidare la base della rete ad una fonte che, a sorpresa, smette di produrre.
Le rinnovabili possono coprire i picchi, ma la base deve farla il nucleare.
@@filippo9617 idroelettrico saturo?? Siamo circondati dal mare.... bo forse non capisco nulla, ma mi sa tanto che se ci affidiamo al nucleare commettiamo un arakiri la penso così.... x la cronaca il gestore elettrico principale della mia
regione fornisce 100% energia rinnovabile pero' ripeto sarò io che non capisco nulla.
@@diegostefani9918 il mare... mi risulta stia al livello del mare, dobbiamo fare un cratere per farci scorrere l'acqua?
Nenno: l'idroelettrico è saturo, ed il mare NON e idroelettrico (perchè non'hai nessun salto da sfruttare).
La produzione continua è arrivata a creare una saturazione del mercato
"in questo monento l'unica alternatica all'energia nucleare sono le fonti fossili".
Una frase di una disonestà incommentabile.
Beh potresti argomentare!
@@nokiaman21 è un falso dualismo. Esistono le rinnovabili. E per dire che non siano un'alternativa è necessario argomentare. E anche un bel po'. Perché il consensus scientifico non dice questo.
@@friedrich.1605 certo, ma dato che idroelettrico è saturo, geotermico può crescere di poco, rimangono eolico e solare che sono inermittenti e che hanno 15% di Capacity Factor medio il solare e 25% Eolico. Rimane tutto il resto da coprire. E lo puoi fare solo con fossili o Nucleare.
Quindi l'affermazione, in ITALIA, è corretta.
Poi energia per fare funzionare cosa industrie che no danno lavoro alle persone?
Solo per la rivoluzione industriale
MISTERI
L'Energia (il Verbo - Vangelo di Giovanni 1.1/3) pur essendo Spirito, la Scienza ufficiale la definisce "NON SOSTANZA". Appare evidente chi sia la Scienza ufficiale.
Qualche motivo per essere contrario alle centrali nucleari:
1 - Nessun fonte di energia può causare tanti danni all'uomo e all'ambiente in tempi così brevi e per tempi cosi lunghi.
2 - “Un’altra Chernobyl è “praticamente” impossibile” ci dicono gli “Amici dell’atomo”, ciò non toglie che per quanto improbabile rimanga possibile. Oltre agli errori umani ci possono essere eventi imprevisti o imprevedibili come terremoti, alluvioni o attacchi terroristici da terra o dal cielo (come i dirottamenti aerei dell’11 Settembre).
3 - Pericolo di continui piccoli incidenti, come succede in Europa senza che la cosa arrivi alle cronache, con ripetuti riversamenti di centinaia di chili di Uranio e altri contaminanti o inquinanti nei fiumi, nell’aria, nei terreni. Tutto entro i parametri per carità, come le continue piccole contaminazioni di centinaia di operai.
4 - Emissioni si sostanze radioattive consentite sotto i parametri di legge ma che nella vita di una centrale che può arrivare a 40 anni si accumulerebbero nell’aria, nell’acqua nelle piante e negli animali.
5 - Tassi di leucemia infantili fino a tre volte più alti del normale per chi vive a meno di 5 Km da una centrale come evidenziato da ricerche in Germania “Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken - Childhood Cancer in the Vicinity of Nuclear Power Plants” e in Francia ( Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale) e dell’Irsn (Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire). Sugli adulti non si sa perchè non vengono fatte ricerche.
6 - Produzione di scorie radioattive altamente contaminanti (molto più di quelle prodotte dalla sanità) con tempi di decontaminazione che vanno dai secoli ai millenni, il cui stoccaggio presenterebbe gli stessi pericoli delle centrali, relativi a terremoti, alluvioni o attacchi terroristici.
7 - Contaminazioni continue dell’ambiente e delle persone nei paesi di provenienza dell’Uranio, come il Niger dove è già accaduto ripetutamente.
Se poi nel caso del nostro paese ci aggiungiamo le possibili infltrazioni della malavita organizzata, specializzata nei rifiuti tossici, la pessima pubblicità per il comparto turistico e alimentare e l’angoscia di vivere con le pastiglie di Iodio nel cassetto consegnate a chi vive nei dintorni di una centrale, mi sembra che ce ne sia abbastanza.
Quanto tempo hai sprecato a scrivere tutte queste boiate? Chiedo
@@matteo17800 perché boiate? Argomenta un po’ genio
@@NERV0USMONKEYS 1) allora, la divisione dell'atomo è una delle scoperte scientifiche più incredibili mai fatte nella storia dall'umanità. Io credo sarebbe stupido e controproducente non sfruttarla a pieno, visto che in 60 anni (quindi tecnologia giovane e con grandi margini di miglioramento) di nucleare civile ci sono stati solo due incidenti alle centrali; il quale uno ha fatto fino ad oggi circa 4k vittime, che seppur tanti sono molto inferiori alle stime iniziali (fonte ONU). L'ambiente circostante invece sta benissimo tanto che è una delle zone con la maggior biodiversità d'Europa. L'incidente di Fukushima non vedo perché bisogna parlarne visto che ha fatto zero morti, ed è stato strumentalizzato in modo vergognoso dai media. Che nonostante tutto ha resistito benissimo al terremoto, il problema è stato solo lo tsunami di 20 metri. Questa è la dimostrazione di quando il nucleare sia sicuro.
2) Un altro disastro identico a quello di Chernobyl è tecnicamente impossibile, questo non vuol dire che non possono esserci incidenti, ma è molto più probabile essere investiti mentre stai camminando ad esempio. Questo perché reattori come come quello di Chernobyl (modello RBMK 1000) non vengono più costruiti, adesso i reattori di nuova generazione hanno molti più sistemi di sicurezza passivi, che non elenco perché sono infiniti. I controlli degli enti internazionali come la IAEA sono importanti. per mandare un reattore in super critico non basta un errore umano, forse non basterebbe nemmeno una cospirazione di tutti gli ingegneri delle centrale.
3) le centrali nucleari moderne sono progettate per resistere ad un terremoto con accelerazione del terreno pari a 0.8 G, in Italia il massimo registrato è stato di 0.3 G. Se dovesse venite un terremoto del genere non rimarrebbe in piedi nulla, la centrale sarebbe il posto dove andrei a ripararmi invece. Per quanto riguarda gli attentati è una visione irrealistica della realtà, prova a pensare è più facile buttarsi sulla folla con un camion, oppure andare in una centrale a 30km da un centro abitato, doversi studiarse tutti i sistemi di sicurezza di una centrale, (ammesso che riusciresti a trovare i manuali, dubito), e sapendo che, anche se per miracolo dovessi entrare non è detto che che riusciresti a recare danno al reattore. Difatti l'unico attentato terroristico subito da una centrale è stato fatto da un ambientalista in Francia, il quale ha sparato con un lancia granate su una torre di raffreddamento ancora in costruzione(l'ha solo annerita). Invece se un aereo dovesse essere dirottato, l'aereo farebbe solo una brutta fine.
4) nessuna persona al mondo ha mai subito alcun danno da scorie radioattive, in modo diretto o indiretto. Nessun fiume, Lago o qualsiasi cosa è stato contaminato per via di scorie radioattive. Il perché è molto semplice, i controlli. I controlli che vengono fatti su queste cose sono così stringenti che rendono impossibile qualsiasi tipo di smaltimento inadeguato di materiale esausto. D'altra parte se fosse così facile le organizzazioni malavitose avrebbero tranquillamente potuto infiltrarsi negli anni 60, visto che avevamo il nucleare al tempo. l'Italia produce moltissimi rifiuti tossici dalle proprie aziende, i quali nemmeno decadono, e dobbiamo comunque sotterrarli per sempre; ma non sento o leggo niente a riguardo, evidentemente le persone sono così ipocrite che gli va bene tutto.
5) i costi per costruire una centrale si sono elevati ma solo all'inizio, questo perché i costi vengono ammortizzati col tempo visto che il materiale fissile non incide quasi nulla sul costo dell'energia. Quindi questo ti permettere col tempo di avere energia sostanzialmente gratis.
6) ci sarebbero tantissimi altri punti da trattare, ma quello più importante è l'informazione. Visto che chi è contro il nucleare è altamente ignorate in materia (giustamente perché è complicato). Quindi invito a chi non sa, di evitare di raccontare fiabe sul nucleare e fare disinformazione quando non si hanno le competenze e non si sa nemmeno come funziona un reattore, grazie.
Se non sapete evitate di parlare, grazie
@@matteo17800 voi invece imparate le filastrocche e le ripetete come dei pappagalli.
Ho sempre sentito parlare bene delle centrali nucleari solo per bocca di chi ha degli interessi. Solo adesso sono preoccupato da questi giovani idioti che impazziscono per il fottuto nucleare.
Cernobyl e Fukushima sono gli unici problemi? Che comunque saranno un problema PER SEMPRE e non si riuscirà MAI PIÙ ad uscirne? cosa mi dici della miniera in Alsazia usata come “sarcofago” per le scorie nucleari? O di Three Mile Island?
Investire sul nucleare é da egoisti e irresponsabili. In nome della ricchezza si gioca con il futuro delle prossime generazioni che dovranno gestire la vera problematica: scorie che non estingueranno la loro pericolosità per un periodo più lungo della storia dell’uomo.
Una volta la risposta era differenziare
Io la mia scelta l' ho già fatta ai suoi tempi
Ho visto macchine elettriche prendere fuoco e per spegnerle almeno qualche ora
E la politica cerca addirittura di aiutarla
Produzione auto elettrica
Ora le automobili sono tutte uguali
Una volta quando le guardavi
Potevi dire arriva da..
Ora ?
Premio Nobel
Carlo Rubbia
Fedeli alla linea
O a qualche principio
A vita
E chi si estrania dalla lotta
Come diceva il monnezza
È un gran figlio di mignotta
Quando riesci a spegnerla
E le energie rinnovabili??
Vanno bene per coprire i picchi di consumo, ma la base devi farla col nucleare.
E se prende fuoco
Deve stare almeno 30
Giorni sotto controllo dopo che è stata spenta
Protevi anche scrivere un solo commento invece che spammarne 17.
Magari sarebbe anche bello se riguardasse effettivamente l'argomento del video.
Ma perché è così bella l'energia rinnovabili vivere come se fossimo alberi qualcuno dovrebbe scoprire e approfondire questa cosa difficile da capire ancora
Il nucleare è un energia pulita
Le rinnovabili non sono affidabili.
@@filippo9617 io mi affido al kerosene figurati
@@feastpeace89 è non puoi, perchè io ho diritto a non avere l'aria sporcata per le tue cazzate.
E lo so è sempre stato questione di K
Per dare linfa ai prodotti tutti uguali?
Guardate i costi altissimi di Fukushima... Ad oggi ci vorranno ancora 64 miliardi... e molti dicono il doppio
Più di 100 miliardi in meno dei soldi messi sulle rinnovabili, che non funzionano. Ottimo
@@pdfre7638 Le rinnovabili non funzionano? Anche chi è a favore del nucleare sa benissimo che il nucleare è da affiancare alle rinnovabili
*Studio condotto su persone completamente ignoranti in materia
Australia e Canada messi assieme producono il 42 % della fornitura di uranio mondiale. Il primo paese al mondo in questo senso è il Kazakistan con il 44 % (da solo), a cui si aggiungono poi Niger e Namibia: paesi notoriamente stabili e affidabili 😅
E l'Italia fino a qualche mese fa andava avanti di gas naturale proveniente quasi tutto dalla Russia, stabile quel paese...
200000 ore di funzionamento?!? Non sono nulla! Quelle le fa una centrale in 25 anni, mica tutte le centrali mondiali in 70 anni! Bisognerebbe quantomeno fare fact checking
Argomentazione straordinaria: noi facciamo fatica a gestire i rifiuti. La tizia che mi vuole convincere "dobbiamo gestirli". Ahahahahah che ca..o di argomentazione è?
Pro: tanta bella energia elettrica in più
Contro: le radiazioni ionizzanti permangono nell'ambiente anche per migliaia di anni
(Vi ricordo che solo gli uomini più fortunati superano di poco i cento)
Ti linko un'intervista con una delle persone più esperte sull'effetto delle radiazioni sulla salute umana, presidente della commissione ONU sul disastro di Chernobyl che da 30 anni ne studia gli effetti.
Ti spoilero che quando ha cominciato a lavorarci era anti-nuclearista, dopo 30 anni di studi, invece è divenuta estremamente favorevole al nucleare, proprio perché ha compreso quanto il più grave incidente nucleare della storia abbia fatto pochissimi, seppur comunque tragici, danni e morti.
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ruclips.net/video/SlYUuCEV614/видео.html&ab_channel=L%27Avvocatodell%27Atomo
Hai scordato una cosa: le radiazioni non escono dal reattore (a meno di scoperchiarlo).
A meno che una catastrofe naturale lo provochi. Ricordiamo che l’Italia è un paese altamente sismico.
@@marcog8132 altamente un corno, ci sono paesi ben più sismici che hanno impianti nucleari senza problemi.
In giappone onagawa e tanti altri impianti hanno retto senza danni il terremoto di magnitudo 9 del 2011.
@@filippo9617 paesi ben più sismici con misure antisismiche infallibili come il Giappone, comunque hanno fallito nel contenere il disastro, che sarebbe potuto essere anche maggiore. Inoltre l’Italia è altamente sismica, le mappe mondiali servono a questo, a rendersi conto. Senza calcolare che le cose in Italia vengono costruite coi piedi, anni luce lontano dagli standard giapponesi che non hanno comunque retto. Chiaro così?
Un mio video senza pretese ma curioso: una radiografia con la pechblenda di marie curie
ruclips.net/video/TFi5bLrbBJ4/видео.html
Prodotti per uomini massa
Chi fa propaganda è favorevole. Chi non è pagato, è contrario
chi è ingegnere e capisce il problema di solito è favorevole,
chi è complottista e crede che tutti gli altri siano pagati è contrario.
HAHAHAHAHAHA mai sentito parlare delle multinazionali del gas e del petrolio che hanno finanziato le campagne Antinucleare?
@@nokiaman21 ah.ah.ah mai sentito parlare delle multinazionali del nucleare , che hanno finanziato la campagna Anti petrolio. Ah ah ah ah ah ah 😁
@@laurorambelli6420 non capisco se sei più disagiato o più Troll.
Poverino
@@nokiaman21 a me piace molto fare propaganda, mi spiace per te sei contrario
È una questione prima di tutto democratica, visto che il popolo si è espresso democraticamente riguardo all'argomento. Questo significa
Assumersi consapevolmente vantaggi e svantaggi
Vero, però dobbiamo considereare anche che:
1) quando la popolazione viene interpellata per decisioni di carattere tecnico (che richiedono un'istruzione ingegneristica alche solo per capire il problema) vuol dire che si sta abusando della democrazia.
2) la popolazione è stata interpellata decenni fa in un periodo di scetticismo colletivo dovuto a Chernobyl.
Oggi invece le persone hanno più paura delle bollette alte.
Produzione continua di prodotti inutili
Per la maggior parte
Tanti spot molto più piccoli, in modo tale da inquinare totalmente il territorio e non solo una parte
Hahahaha cosa vuoi fare mettere i pannelli solari che per smaltirli inquina più di una centrale? Ma dai, se non hai studiato il tema non puoi parlarne
Qua però si è presa in considerazione solo l'energia prodotta tramite fissione nucleare. Si spera che nel prossimo futuro venga potenziata la ricerca sulla fusione nucleare, che è una fonte molto più pulita e sicura. Ma per vedere le prime centrali ci vorrà molto tempo...
Purtroppo il cambiamenti climatici non aspetteranno le centrali a fusione quindi nel breve medio periodo è la nostra migliore possinilità
Le stime ottimistiche dicono 2050-2060 per le prime centrali a fusioni operanti a livello commerciale, quindi purtroppo è ancora troppo presto.
@@gabrielececcolini7723 le stime più ottimistiche dicono che la ricerca e la sperimentazione (Iter e Demo) finiranno verso il 2060, solo al quel punto si potranno iniziare a costruire le centrali e inizialmente almeno almeno una decina di anni per vedere le prime entrare in funzione, quindi al 2070-2080 inizierebbero a diffondersi e ci vorrebbe qualche altro decennio per incrementare la porzione di produzione a livello mondiale.
@@kanyewest2476 avendoci lavorato ti posso dire che dipende se ITER e soprattutto DEMO funzioneranno. Perché ciò non è detto al 100%. Dato che Stellaretor, il piano B, ha dei costi di produzione esorbitamente superiori non è detto che la strada che si sta percorrendo sia quella giusta.
@@alessandrocalamida4938 certo, ancora è tutto da vedere, anche per questo intanto dovremmo deciderci a tornare al nucleare (fissione) il prima possibile per cominciare a risolvere i problemi ambientali, climatici e energetici..
Una radiografia con la pechblenda di Marie Curie ruclips.net/video/TFi5bLrbBJ4/видео.html
Dovete tutti cambiare un po' il punto di vista secondo me. La soluzione è più semplice e costa molto meno: basta consumare meno! Non ci vuole un genio. Se poi crediamo che il grado di progresso di una civiltà sia veramente quanta energia produce e consuma allora siamo proprio messi male .. personalmente ritengo il nucleare inutile e pericoloso ma non sono contrario per paura, lo sono perché 1kw risparmiato costa meno di 1 kW prodotto da una centrale nucleare.. Nei miei sogni, e rimarranno aimé tali, con le rinnovabili e poco altro possiamo vivere tranquillamente progredendo come società... Ma sono apertissimo e se mi sbaglio ditemi perché.. In concreto però, non con i sogni di centrali efficenti tirate su in 10 anni con scorie perfettamente gestite... Questo no eh...
Con il risparmio non ci alimenti la Tesla in garage, ma neppure la twingo.
@@herik63 certo che no, infatti dobbiamo imparare , per quanto difficile, a farne direttamente a meno... Sembra utopico , lo so, ma credo sia la strada più semplice
@@riccardorafanelli281 non lo è manco per niente, qui vedi perché:
facebook.com/AvvocatoAtomico/posts/126648029001396?fbclid=IwAR23H-Q_WWmgUPrtHqEsJBxOrPvJo1v5omwkTklxTRpixcOXugPLeY_9NOs
Credo che tu abbia una visione un po' semplicistica di come va il mondo.
Gli ultimi due secoli di industrializzazione hanno portato benessere in Occidente. Maggiore benessere vuol dire, tra le altre cose, migliori servizi igienico-sanitari e più cibo. Più cibo vuol dire aumento della popolazione, strada che negli ultimi anni hanno imboccato anche altri paesi in via di sviluppo (es: India). L'aumento della popolazione richiede ancora più cibo, che con la domanda sempre crescente a livello globale, rende necessaria una crescente meccanizzazione dell'agricoltura, quindi infine più ENERGIA.
Ridurre gli sprechi domestici può contribuire a migliorare il quadro generale? Si. Basta da solo? Assolutamente no, è pura favola perché sono le produzioni di massa ad avere il più alto fabbisogno. Le rinnovabili da sole possono sostituire i combustibili fossili per soddisfare tale fabbisogno? Decisamente no, perché non raggiungono le stesse prestazioni in termini di densità energetica e produzione costante nel tempo, oltre ad essere strettamente dipendenti dal territorio e dalle condizioni climatiche/stagionali. Es: nel sud Europa il fotovoltaico è sicuramente più favorito che non in nord Europa, viceversa il geo-termico garantisce una produzione stabile tutto l'anno solo in paesi come l'Islanda.
Una possibile soluzione è affiancare le rinnovabili al nucleare, che ha la più alta densità energetica conosciuta tra tutte le suddette fonti, richiede molto meno spazio rispetto ad installazioni fotovoltaiche ed eoliche, ed è una potentissima fonte di energia elettrica per produrre idrogeno pulito, cioè dall'acqua, mentre oggi l'idrogeno si ottiene in massa soprattutto da gas naturale e combustibili solidi, con conseguente produzione di CO2.
Il problema delle rinnovabili, al momento, è che l'energia non è stoccabile su larga scala. Puoi farti l'impianto solare a casa e magari riuscire a coprire il tuo fabbisogno, ma se si tratta di alimentare treni, metropolitane e cittá intere è impossibile, perchè banalmente se non c'è sole o non tira vento, non puoi produrre energia e non puoi accumularne in eccesso. In piú c'è il problema del trasporto e della distribuzione. D'accordo ridurre i consumi, ma quante persone conosci disposte a non avere energia elettrica disponibile sempre? L'esempio lampante è la Germania che ha una infrastruttura di produzione delle rinnovabili potenzilamente capace di coprire l'intero bisogno del Paese, ma non può farlo per i problemi di cui sopra e brucia carbone e gas come non ci fosse un domani. La sola alternativa è il nucleare, in attesa che lo stoccaggio di energia dalle rinnovabili sia piú efficiente anche se comunque non potrá sopperire il fabbisogno che abbiamo.
Ma che cazzo di mondo è?
È come chiedere a chi ha fatto di tutto perché non ci fosse più la naja obbligatoria di rimangiarsi tutto
Motivi per cui non ha senso il nucleare in generale e in particolare in Italia
1 Considerando tutto il ciclo produttivo (costruzione, stoccaggio, smaltimento delle scorie e degli impianti), è dispendioso e molto pericoloso.
2 l'uranio deve essere importato, allo stesso modo dei combustibili fossili. Quindi si passerebbe da una dipendenza ad un'altra.
3 gli incidenti sono rari ma devastanti e potenzialmente irreversibili, a differenza delle altre fonti energetiche
4 non esistono reattori a tenuta stagna del 100%, per cui parte del materiale radioattivo fuoriesce ed alcuni isotopi vanno incontro al bioaccumulo, quindi la salute umana e animale è comunque sempre sensibile a questo rischio.
5 l'Italia compra molta energia elettrica dalla Francia, ed è una soluzione vantaggiosa, perché ci sono degli accordi bilaterali e noi possiamo fare pressione sul prezzo perché altrimenti i francesi non avrebbero a chi venderla.
6 se avvenisse ( Dio non voglia) un incidente in Francia o in Svizzera, sarebbe comunque meglio che averlo in casa. Le Alpi sono una barriera naturale che ci protegge e comunque, se per esempio esplode una granata, è meglio essere a dieci metri piuttosto che a uno, anche se qualche scheggia arriva lo stesso. Infatti, in questi casi la contaminazione massiccia avviene comunque localmente.
7 le scorie sono un problema enorme, vanno stoccate bene e necessariamente nel proprio territorio (lo ha stabilito la UE). Attualmente in Italia non è stato deciso nemmeno un sito dove stoccare i pochi rifiuti radioattivi che abbiamo, figuriamoci quantità ingenti.
8 i problemi energetici italiani non necessitano del nucleare, bensì di semplice diversificazione e stoccaggio di fonti energetiche convenzionali. Ad esempio, non comprare gas e petrolio da 2 fornitori, ma da almeno 6-7, in modo da fare fronte a carenze e rincari. Inoltre occorre mantenere delle scorte sul territorio per fare fronte a improvvisi deficit esterni. Lo stesso dicasi della corrente elettrica comprata direttamente all'estero, che è una soluzione conveniente, ma necessita di diversificazione.
9 riflettiamo pure sul fatto che varie nazioni ( Germania, Spagna, Belgio ecc) si stanno rendendo conto di tutto quanto detto sopra e stanno cercando di dismettere le centrali che possiedono.
Non ha senso, allora tu non vai in aereo perchè molti si sono schiantati? Tu non usi l'auto perchè muoiono migliaia di persone ogni anno? Il mondo non va avanti senza evoluzioni
1. Falso e falso. Quando si dice che il nucleare è costoso si intende che il capex è alto. Il capex (spese capitali) rappresenta il costo iniziale degli impianti, mentre invece i costi operativi (opex, spese operative) rappresentano una parte minoritaria. Quindi in sostanza bisogna spendere tanto per mettere in funzione l'impianto, ma da lì in poi la strada è in discesa. Se infatti si valuta il costo totale lungo tutta la filiera di una centrale diviso per tutta l'energia prodotta nell'arco della vita dell'impianto (LCOE, Levelized cost of energy) si nota che il nucleare è alla pari di tutte le altre forme di energia, se non inferiore. Dati alla mano, il nucleare è la fonte di energia con il più basso tasso di mortalità e le più basse emissioni di co2 a parità di energia prodotta, assieme alle rinnovabili.
2. Verità parziale. L’uranio è meglio distribuito rispetto al gas, e molti estrattori non sono stati dittatoriali (es canada, e australia che sono tra i maggiori exporter). Ma soprattutto il costo dell’uranio pesa per il 3% del costo dell’energia.
3. Totalmente falso. Chernobyl, il peggior incidente nucleare della storia ha causato 67 decessi diretti e fra 1000 e 4000 decessi indiretti (fonte: UNSCEAR 2008). Le fonti fossili causano molti più decessi a parità di kWh e quelle rinnovabili in misura simile. Gli incidenti dell'idroelettrico (Vajont, Banquiao ecc.) hanno causato molti più decessi. Inoltre Chernobyl avvenne a causa di un mix di incompetenze e difetti progettuali dovuti ad un quadro politico corrotto come la vecchia URSS ed è per questo irripetibile. L'incidente di Fukushima è la dimostrazione che il nucleare è sicuro: la centrale ha resistito al 4º terremoto piu potente della storia recente e relativo tsunami, con onde anche di 20 metri, che ha causato 20.000 decessi. Pur essendo una vecchia centrale di seconda generazione ha resistito e nonostante si siano fusi 3 noccioli non ci sono stati decessi per radiazioni. Oggi l'area intorno alla centrale ha una radioattività media più bassa di molte zone italiane. Altre centrali nucleari giapponesi più moderne non hanno subito nessun danno, pur essendo più vicine all'epicentro, tipo Onagawa. Il nucleare è terribile, se non lo si paragona a nient'altro. Siccome l'energia dobbiamo produrla in qualche modo, dobbiamo necessariamente fare confronti per capire quale siano le fonti più sostenibili. Sì, è proprio una gara a chi fa meno danni. Dati alla mano, il nucleare, al pari delle rinnovabili, è tra le fonti di energia più sicure e pulite a nostra disposizione. È il paradosso dell'eccellenza. Ci sono talmente pochi incidenti nell'industria nucleare che quei pochi fanno uno scalpore enorme, dato anche dal fatto che si ha paura di ciò che non si vede (le radiazioni a differenza di gas che troviamo nei fornelli e carbone nel caminetto) e non si conosce (le reazioni nucleari di fissione). Se non hai mai sentito parlare di incidenti da combustibili fossili che hanno avuto una risonanza mediatica come quelli causati dal nucleare ti lascio qualche nome: Banquiao, San Juanico, Jharia, Monongah, Deep Water Horizon, Teton, Machchhu, Khakassia, Vajont, Durunka, Seul, Warri. Centinaia di migliaia di decessi.
4. Questa te la sei proprio inventata di sana pianta senza uno stralcio di fonte. Trovamela.
Lo spottone pro nucleare! 😂😂 Se questo dibattito non era organizzato io sono Joe Biden! A momenti sembrava che lèggessero un gobbo... 🤦🏻♂️
non capisco cosa non va bene in questo video
@@patriziopazzaglia03 Perché le tesi “anti nucleare” fanno acqua da tutte parti.
@@parthenope. è normale, no?
Non mi è piaciuto il tono della ragazza "pro" e le espressioni "dobbiamo assolutamente", così come il signore che figura come una persona più autorevole: sa di programmazione neurolinguistica. Alle osservazioni della ragazza bionda sulle perplessità legittime di mala-gestione italiana e di instabilità politica, nonché di business illeciti, non viene risposto nulla in concreto. Poi non viene sollevato un punto nodale: il nucleare civile, con i suoi indubbi pro, è eticamente dubbio visto che da sempre è stato usato per azioni di cover-up del nucleare ad uso bellico-militare. Infine, sulla situazione climatica, c'è mezzo mondo che ancora fa viaggiare i prodotti su container che da soli inquinano come l'intero parco macchine mondiale, c'è mezzo mondo che non rispetta assolutamente le regole di riduzione delle emissioni, anzi, si propone di aumentare l'uso di fonti inquinanti... quindi reputo abbastanza forzoso il discorso che un paese come il nostro, con gravi problemi economici, possa accollarsi una missione così ininfluente dal punto di vista della bilancia mondiale. Superati i problemi etici e politici e geopolitici, mi chiederei se è sostenibile comunque un mondo in cui si cerca di soddisfare il bisogno energetico a tutti i costi ma non si parla mai di cambiare modello di sviluppo e soprattutto di fare ricerca su tecnologie MENO ENERGIVORE (come suggerito dal fisico Emilio del Giudice). Il dato di correlazione delle morti con il riscaldamento globale non lo conoscevo. A me pare una balla. Anche perché la correlazione univoca che si pretende di fare tra riscaldamento globale e emissioni di CO2 è ancora tutta da verificare. Nel riscaldamento globale giocano fenomeni come la variabilità intrinseca della temperatura terrestre e l'attività solare e c'è anche chi prevede temperature molto basse a causa proprio dell'anomala attività solare. Quindi dare per scontato queste cose, metterle come premesse, lo reputo poco scientifico. E' nelle premesse che ci si gioca la validità delle conclusioni. L'inquinamento invece è oggettivo! Su quello suggerisco di ritornare ad un modello di sostentamento più locale e all'uso di tecnologie nuove. Si pensi al treno a sollevamento magnetico, che neppure la Germania è stata capace di implementare. Certe tecnologie vanno gestite con competenza e onestà. E noi non siamo il Giappone. Cordiali saluti e ben vengano critiche non fanatiche.
Ti consiglio di vedere qualche video dell'avvocato dell'atomo.
@@afdf96 grazie. Infatti l ho intercettato in qualche ricerca sul tema. Tra i suoi video c'è qualcosa del tipo : strategie energetiche a confronto?
Vorrei farmi un opinione critica sul tema.
@@grillopapa Guarda per quello che ho potuto vedere finora l'avvocato del diavolo sono una pagina con lo scopo di fare chiarezza sul tema della fissione, unica fonte nucleare sfruttabile per i prossimi 80 anni circa. Non vengono toccate tematiche da te elencate inizialmente, come quelle politiche, ma non vengono tralasciate completamente. Insomma il loro obiettivo credo sia quello di far arrivare i reali numeri dietro ogni tipo di fonte attualmente in commercio. Facendo un'analisi si scopre che il nucleare è quello veramente a minor impatto ambientale. Infatti, anche tralasciando il solito discorso del surriscaldamento globale, solo attraverso questa si può abbattere il livello di sostanze nocive immesse nell'ambiente dovute alla produzione di energia. Tu stesso hai citato il problema del commercio marittimo, anche se non è il loro tema principale, in alcune live e video hanno affermato che ci sono già delle navi che sfruttano la propulsione nucleare. Il blocco a queste tecnologie è come anche tu hai detto ideologico ed etico.
Per quanto riguarda loro hanno una pagina su fb e un profilo ig, di video da consigliarti ce ne sono diversi ma un po lunghi.
ruclips.net/video/g_zNgf2Js8M/видео.html ti consiglio questo per iniziare.
@@afdf96 io nel frattempo mi sono fatto questo schema. se hai qualche appunto fallo pure.
Riassumendo PRO e CONTRO:
- Non produzione di anidride carbonica, ossidi di azoto e di zolfo (gas serra e buco dell’ozono)
- Riduzione dell’importazione del petrolio (o gas o carbone) e maggiore dipendenza delle economie dal petrolio (o gas o carbone)
- Rischi in caso di incidente
- Stoccaggio delle scorie nucleari e individuazione dei luoghi
- Proteste antinucleari delle comunità locali
- Problema del terrorismo per le sedi e per il trasporto di scorie e di materiale nucleare
- Lungo ciclo di vita delle centrali (40-60 anni), tale da ammortizzare i costi iniziali
- Sola produzione di energia elettrica (circa 1/3 del totale)(trasporti e riscaldamento sono a parte)
- Tecnologia capital intensive (alto knowhow e possibilità di dipendenza dei paesi in via di sviluppo)
- Elevati costi iniziali e finali (decommissioning, smaltimento e messa in sicurezza)
- Proliferazione nucleare (il ritrattamento del combustibile irraggiato negli impianti consente di produrre il plutonio tramite il quale si possono produrre le armi nucleari e la bomba atomica)
- Nucleare più costoso delle rinnovabili (solare e eolico) e nuovi progetti lunghi da realizzare
- Utile come fonte non intermittente? Problema delle ondate di calore (esigenze di continuo raffreddamento). Possibile uso di un mix di rinnovabili intermittenti (idroelettrico, geotermico, biogas, efficientamento energetico, ottimizzazione della distribuzione temporale della domanda e storage distribuito -> rete stabile ed economica)
- Alternative: idrogeno (da migliorare), pumped hydroelectric storage (costoso ma grande potenzialità di soddisfare le esigenze energetiche e di storage),
- Il nucleare è associato ad emissioni climalteranti particolarmente contenute, simili a quelle dell’eolico e perfino più ridotte di quelle del fotovoltaico, mentre per quanto riguarda le fonti fossili le emissioni risultano 50 volte più ridotte di quelle associate al gas, 100 volte rispetto al carbone (si tratta di stime che considerano l’intero ciclo di vita di un impianto). Eppure, le opinioni rispetto alla sua utilità nell’affrontare la crisi climatica non sono unanimi fra gli esperti del settore energetico e nemmeno fra gli esperti del clima.
- Se le rinnovabili fossero più economiche del nucleare (i nuovi progetti del nucleare costano almeno 4 volte tanto i nuovi progetti delle rinnovabili), si potrebbero usare come sostitute sia del nucleare che del fossile
- I costi del nucleare hanno tendenza all’aumento, i costi delle rinnovabili al ribasso
- Tecnologia vecchia (nucleare) vs settore giovane (rinnovabili)
- Problemi nella costruzione, ritardi e massiccia lievitazione dei costi
- Costi di manutenzione dei vecchi impianti superano i guadagni di produzione di energia o nuove costruzioni di impianti rinnovabili (auspicabile la chiusura di centrali nucleari più problematiche)
- “Sostenere reattori non-economici non solo toglierebbe fondi pubblici dai concorrenti più efficaci per la lotta al cambiamento climatico [le rinnovabili], ma ridurrebbe le loro vendite e danneggerebbe i mercati competitivi dove essi prosperano. Rallentare e bloccare le soluzioni climatiche più veloci e più economiche danneggia la protezione del clima” (Lovins).
- La riduzione dell’inquinamento dell’aria permette di salvare vite umane (9 mln/year)
- Possibilità di costruire centrali a scala ridotta (più sicure)
- L’UE non ha ancora trovato soluzione riguardo zona di stoccaggio (depositi permanenti)
Quando dite:"nucleare sicuro"..vi consiglio di vedere i vari danni,avvenuti nelle varie centrali,in tutto il mondo,di cui molti non parlano.Alcuni hanno quasi una cadenza temporale.
Noncielodikono?
Ragazzi, tra CO2 e materiale radioattivo non so cosa preferite come inquinante...
Contando che tutt'oggi produciamo rifiuti tossici che provengono dalla ricerca, industria e medicina non ha senso farsi dei problemi per le scorie radioattive che con i reattori veloci possono essere riutilizzare per produrre altra energia così da un decadimento di oltre mille anni sia arriva al massimo a 300 anni. E con le stesse scorie hai prodotto 2 volte energia
Il materiale radioattivo e poco e ben stoccato, la co2 oltre ad essere eterna viene scaricata in aria.
Le fonti rinnovabili permettono una produzione distribuita, invece il nucleare rimane in mano alle solite 2/3 grandi aziende che controllano tutto. Rinnovabili decisamente più democratiche quindi 😊
(Oltre che meno rischiose).
La strada è quella delle CER
Per chi vuole approfondire, alle Comunità Energetiche Rinnovabili abbiamo dedicato questo video: ruclips.net/video/et4kMZvJf6I/видео.html
E un altro è in arrivo a breve
Meno rischiose in base a cosa? Ai morti?
@@mr.wooper6605
In base a dati di fatto riguardanti l'intera catena di processo produttivo ...
... dalla materia prima all'uso...
I morti , quelli contabilizzati.., c'entrano poco nel confronto...
@@robertosant138 posso avere un link dei dati? Non li trovo
@@mr.wooper6605
Credo che dati oggettivi che tengano conto di tutti I parametri di confronto fra le diverse fonti energetiche ... dati tabulati e certificati da enti superpartes..non esistano..
Esistono diverse fonti che sono a favore e altre contrarie..
Per districarsi al meglio tra la propaganda verosimile , le fake news, e il martellamento dei media...penso sia necessario che ognuno si documenti su tanti e diversi fronti informativi..
Non so quanto Lei sia preparato e o interessato comunque le do alcune fonti:
1. Nicola Armaroli .. diversi video e alcuni libri.. contro il nucleare
2. Un certo Fulvio.. non rammento il cognome che invece è a favore..
3. c'è poi un " libero professionista ".. di cui non rammento il nome.. che fa dei video tipo cartoni ( CARTONI MORTI ) Uno di questi è dedicato al nucleare e alle altre fonti..
Credo che quel video sia molto astuto / abile / .. poiché su diversi aspetti .. sminuisce le criticità e amplifica i vantaggi.
Sono poi citate le fonti e seguendole si capisce che i dato sono forniti tutti da ingegneri nucleare.. che presumo siano contro il ... loro interesse.. di certo.
A quale pro?
Dati alla mano, il nucleare è la fonte di energia con il più basso tasso di mortalità e le più basse emissioni di co2 a parità di energia prodotta, assieme alle rinnovabili; è la fonte di energia che produce meno rifiuti rispetto a tutte le altre, allontanando quindi il rischio di proliferazione malavitosa; le scorie radioattive infatti sono facili da stoccare e da rintracciare data la loro scarsa quantità.
@@lindabeltramini si tra 20 anni
@@lexgronchi2749 no ad oggi basta guardare l'emissione di Co2 giornaliera della Francia che va a gran parte con il nucleare e invece la Germania che va a gran parte a carbone, la Francia è nettamente più bassa con un 84g di C02 dispersi e invece la Germania con 478g
Venite in Sardegna a sensibilizzare vedrete che accoglienza
Tutto l'uranio mondiale é stimato che possa produrre un energia di 20 Gtep
1 Gtep = 11700 TWh
Il consumo annuo mondiale di energia é di 153000 TWh
20gtep = 234000 TWh
234000 ÷ 153000 = 1.53 anni
Se il mondo adottasse il nucleare come unica fonte energetica durerebbe poco più di 1 anno e mezzo
Ad oggi si stima che le riserve di Uranio scoperte, e che vengono attivamente utilizzate basteranno per 100/130 anni, di conseguenza se entreranno in funzione molte altre centrali, allora sarà necessario trovarne altro. Ma in realtà sappiamo già dove trovarlo, semplicemente adesso no serve estrarlo perché non c'è abbastanza domanda. L'uranio è disciolto negli oceani, e si stima che tutto quello presente basterebbe ad alimentare centrali per migliaia di anni, per non parlare dei giacimenti conosciuti ma non utilizzati perché, nuovamente, non c'è domanda. Inoltre se finisce l'uranio, si può utilizzare il Torio che è più abbondante in natura.
@@jacktk2223l'uranio dei mari non è conveniente estrarlo ,i cinesi ci hanno provato in tutti i modi per liberarsi dal vincolo dell'uranio occidentale,costa 200$ al kg estrarlo dai mari e solo per andare in pari devono scendere a 130$ ,finché non inventeranno una nuova tecnologia l'uranio dei mari rimarrà nei mari.
Non esistono altri giacimenti utilizzabili su terra,l'ultimo che hanno trovato sempre in Cina é a 3000 metri di profondità ossia il 500% più profondo della massima profondità raggiungibile dalle tecnologie minerarie odierne,quindi come l'uranio dei mari senza una nuova tecnologia quel nuovo giacimento , l'unico che hanno trovato dopo 10 anni di carotaggi in tutto il mondo, resterà li a 3mila metri di profondità.
Il torio noi non lo abbiamo e siccome fornisce 10 volte meno energia dell'uranio ,potrebbe servire alle nazioni che ne hanno in loco,nel caso finisse il petrolio e quindi c'è un rischio tangibile che avremo centrali senza fissile e nel qualcaso ci fosse anche per noi ,pensare di fare energia con un elemento pericoloso come uranio 238 é semplicemente una follia,visto che ci sono alternative valide e infinitamente più sicure.
100 anni con il consumo attuale anche no ,la stima parte da 60 anni e non sarà così perché i consumi inevitabilmente aumenteranno almeno del doppio visto che oggi consumiamo il doppio degli anni 80,quindi nello scenario peggiore il margine massimo sarà di 1,53 anni col consumo attuale ,se raddoppierà il consumo mondiale, l'uranio 235 non durerà nemmeno 1 anno...1000 anni di uranio é una favola per "incredibili ottimisti".
@@lorenzoazzimiei9814 se all'anno si consumano poche tonnellate non si investe nemmeno sui metodi estrattivi e sulla ricerca di giacimenti. È una semplice questione di domande e offerta. Per non parlare del fatto che l'Australia ha un 1/3 dell'uranio mondiale e anche di Torio ne ha parecchio. Lon stesso vale per il Canada, quindi di certo nel nostro caso non sarebbe un problema rifornirsi da paesi democratici e con cui già abbiamo buoni rapporti. Inoltre mi parli di costi troppo elevati, ma l'alternativa quale sarebbe? Il gas a 300€ al MWh? Oppure l'idrogeno che ha un ciclo estrattivo altamente inefficiente? Il Torio certo, ha dei problemi a livello di radioattività a causa della presenza dell'uranio 238, però utilizzando un reattore a neutroni veloci, le scorie sarebbero meno radioattive dello stesso uranio in natura, si parla di diversi ordini di grandezza in meno. E per finire, fino a qualche anno fa, estrarre la CO2 dall'atmosfera era considerato infattibile e dispendioso, ora si parla di 600€/ton e il prezzo continuerà a scendere dato che già un impianto sperimentale è in funzione e sta dando buoni risultati. Si tratta solo di investire, domanda e offerta. Se una tecnologia diventa rilevante ci si investe, si fa ricerca; un po come successo con le rinnovabili che nel tempo sono diventate molto più accessibili economicamente.
@@lorenzoazzimiei9814 Continuo la risposta di prima, il Torio non produce meno energia dell'uranio, anzi secondo uno studio di Carlo Rubbia una tonnellata di Torio dovrebbe essere in grado di produrre energia pari a quella prodotta da 200 tonnellate di Uranio. E poi, questo problema delle risorse non ce lo poniamo mica per il gas? La ENEA, stima che durerà per altri 61 anni in un report del 2009, considerando l'aumento dei consumi probabilmente ad oggi le stime sono ancora più basse. Quindi quando finirà che faremo? Carbone?
@@jacktk2223 non è semplice domanda offerta perché tutto si basa sul petrolio e solo la fine di quest'ultimo aumenterà la domanda di energie alternative come fissili.Però tutta la filiera estrattiva,di raffinazione e trasporto, é legata ai costi del petrolio e quindi potremmo ritrovarci con macchine estrattive senza carburante o con costi estrattivi così alti da rendere ancora impossibile l'idea di usare fissile al posto del petrolio o altro.
Hanno puntato,sbagliando,sul gas perché sono stati corrotti dai miliardi di putin e gli eventi odierni dimostrano che legarsi a uno stato pseudo amico é una cosa sbagliatissima.L' amico Canada se finisse il pretrolio dovrà scegliere tra sé stesso e gli stati amici e sicuramente sceglierà se stesso,visto che ha già centrali da sfruttare il suo fissile,noi non abbiamo ne fissile ne centrali,é una spesa da 20 miliardi a centrale non possiamo permettercela,per noi é un salto nel buio,oltre al fatto che ci vogliono 20 anni di costruzione ogni centrale e in Italia ci abbiamo messo 30 anni per fare la Salerno Reggio Calabria e farla male per giunta,figuriamoci una mega opera come una centrale nucleare.
L'unica vera sicurezza é l'indipendenza energetica e quella la si può ottenere in Italia solo con il rinnovabile ,che presenta quasi solo vantaggi, l'eolico é installabile in 1 anno contro i 20 di una centrale ,giusto per dare un raffronto e a noi l'energia serve subito,per colpa di putin,che anche ieri ha minacciato di chiudere il rimanente 50% di gas che ci sta fornendo,visto che già un 50% c'è lo ha tolto in questi 6 mesi di guerra.
Riguardo l'assorbimento di CO2 ci sono nuovi metodi più efficienti e meno costosi di una centrale apposita che consuma più energia inutilmente,ci sono i vagoni a CO2 da mettere in catena vari treni moderni dove ogni treno può assorbire 6613 tonnellate di CO2 ogni anno,il tutto sfruttando l'inerzia dei treni,oppure ci sono i pannelli solari ad alghe in cui per ogni kg di alghe assorbono 2 kg di co2,in più forniscono 300wh ogni metro quadro di pannello,con una sola soluzione implementabile in meno di 1 anno puoi ottenere 2 vantaggi,3 se contiamo il minore inquinamento da energia green,4 se contiamo anche il fatto che i pannelli danno un guadagno del 300% ogni 30 anni di utilizzo.
Il difetto delle rinnovabili sono la discontinuità,risolta grazie a combustibili green come idrogeno, biocombustibili,kerosene solare, etanolo,ecc...bisogna solo convertire le centrali a carbone odierne ,in centrali a biocombustibili o altro...e aumentare la produzione degli stessi ovviamente,visto che ad esempio ci biocombustibili attualmente sono solo il 9% del totale del rinnovabile odierno.
Il rinnovabile odierno é il 45% dell'energia che stiamo usando oggi,quindi basta ampliare il rinnovabile per sostituire i fossili rendendo inutili i fissili,il tutto senza investimenti in nuove tecnologie,basta solo sbloccarli burocraticamente e in 1 anno si risolve il problema energia o strozzature da gas mancante.
Giusto per dare un idea in Danimarca bastano 14 giorni per avere autorizzazione ad un impianto solare, in Italia alcuni aspettano da 15 anni,una vera mostruosità burocratica made in Italy 🧟.
Ne parlate mai delle mutazioni di flora e fauna vicino alle centrali (anche se protetta nelle vicinanze emette radiazioni che saturano l'aria e il suolo perché non esiste un materiale perfetto di contenimento)? Sapete che anche quelle più sicure quanto costano installarle e dismetterle? Avete coscienza che ogni materiale fissile ha il potenziale di fare danni a lungo termine che i macchinari invecchiano e rimpiazzarli costa ogni anno sempre di più (le scorie non ne parliamo!!!). Per riassumere Marie Curie scopritrice della radioattività è morta credendo che non fosse pericoloso e questo la dice lunga su che tipo di veleno stiamo parlando.
volevo risponderti alle cose che hai detto prima ma quando ho letto Maria Curie ho capito la disonestà intellettuale
@@patriziopazzaglia03 sai quante persone sono morte studiando e sviluppando la tecnologia nucleare??
@@patriziopazzaglia03 Poi non tocchiamo il tema di una guerra che raderebbe al suolo tutto il mondo chi è il disonesto in questo caso il mercante di morte o il popolo inerme!!! Sei solo un disonesto senza aggiungere i rifiuti nucleari o la possibilità di avere un reattore a fusione molto più potente e pulito. Mi fai schifo
@@frasuperfranky anche curandoti poi produrre rifiuti nucleari, per la fusione nel 2050 sarà probabilmente possibile costruire una centrale e servirà molto più tempo di quelle a fissione, la centrali che abbiamo ora sono molto economiche per quello che producono e come funzionano
@@frasuperfranky cosa c'entra una bomba e l'energia? Anche l'idrogeno è sbagliato solo per il fatto che c'è una bomba all'idrogeno
L'unica tecnologia pronta sono le rinnovabili,il 45% di quello che stiamo usando é rinnovabile basta solo ampliarlo e i tempi di costruzione sono dell'ordine di 1 anno, mentre il nucleare ne richiede 20 anni,dire che il nucleare é una soluzione immediata é una cosa talmente di parte che tocca metterla nella stanza accanto.
45% a mezzogiorno di luglio, poi il resto dell'anno fanno molto di meno.
In media siamo sul 20%dopo 200 miliardi spesi...
@@filippo9617 Ed a differenza del nucleare, negli anni perdono di efficienza (riferito al fotovoltaico)
@@federicosamperi7336 perdono potenza perché si opacizzano,basta una manutenzione quinquennale per riportare l'efficienza sopra il 95% di un pannello nuovo.
@@filippo9617 eh no caro 45% durante tutto l'anno, ovviamente il solare fornisce di più in estate ,ma eolico e idroelettrico soffrono meno il passaggio stagionale,se proprio devi inventare frottole inventare più credibili.
@@lorenzoazzimiei9814 Di questo fenomeno non ho mai letto, ricordo che hhsh uno degli effetti della radiazione solare di tipo ionico sui moduli dei pannelli in se è l’effetto alla base del principio di invecchiamento di tutti moduli. La radiazione interferisce con il reticolo di silicio che va a spostare gli atomi dalla loro configurazione originale e quindi diminuendo il potere di conduzione della giunzione conduttrice, ma non credo si chiami opacizzazione
Ma come si fa mi domando? 200 persone disperse in India dopo l'incidente in centrale idroelettrica E le vittime di Chernobyl qualcuno li ha contati? E il livello di sievert in centro di Roma oggi e prima dell'incidente di Chernobyl come sono? Ma perché? Perché questa superficialità? Non siete in grado di far funzionare le funivie, cadono i ponti nelle autostrade, volete giocare anche con la vita delle persone? 80 km o 200 non fa differenza Ma chi sono queste persone? Ma lo sapete che central di Chernobyl non ė stata disattivata ancora oggi è siamo qua... E le vittime dirette e indirette?
Hahhahahha ma capisco che tu sei un primitivo, però è morta più gente di incidenti automobilistici, eppure viaggi sempre in auto, poi voglio vedere come si evolve il mondo senza errori
@@utente6462 bravissimo. Sei la dimostrazione vivente perché no.
Chernobyl, il peggior incidente nucleare della storia ha causato 67 decessi diretti e fra 1000 e 4000 decessi indiretti (fonte: UNSCEAR 2008). Le fonti fossili causano molti più decessi a parità di kWh e quelle rinnovabili in misura simile. Gli incidenti dell'idroelettrico (Vajont, Banquiao ecc.) hanno causato molti più decessi. Inoltre Chernobyl avvenne a causa di un mix di incompetenze e difetti progettuali dovuti ad un quadro politico corrotto come la vecchia URSS ed è per questo irripetibile. Comunque hai ragione. Non è possibile fidarsi di una tecnologia potente e delicata come quella nucleare in un paese dove c’è chi agisce con totale spregio delle norme di sicurezza. E infatti nessuno al mondo fa della sicurezza di un impianto nucleare una questione di fiducia: i sistemi di sicurezza nelle centrali atomiche sono passivi, e non possono essere disabilitati, proprio perché non ci fidiamo delle persone. In un reattore nucleare la ridondanza dei sistemi di sicurezza è spaventosa: triplo sistema di pompe, quadruplo sistema di raffreddamento, scram automatico, coefficienti di vuoto negativi, core catcher, pressurizzatore e molto, molto altro. La sicurezza funziona su base probabilistica: se un singolo sistema di sicurezza ha una probabilità su mille di rompersi, due sistemi di sicurezza hanno una probabilità su un milione di rompersi contemporaneamente; con tre meccanismi di emergenza la probabilità diventa una su un miliardo, etc. Una centrale nucleare ha decine e decine sistemi di sicurezza che nessuno può disabilitare.
Ti lascio poi qualche link per approfondire quali sono i sistemi di sicurezza di una centrale nucleare:
facebook.com/106260657706800/posts/270276177971913/?d=n
facebook.com/106260657706800/posts/138228291176703/?d=n
Chernobyl 30 morti e tra oggi e 70 anno estremizzando ci potranno essere 4000 casi di morte con un rateo di sopravvivenza del 95% (fonti: Chernobyl Tissue Bank)
Morti incidente di Fukushima 1 per danni da radiazioni o dovuti dalla centrale nucleare fonti: ISS e OMS
Domanda ma fate mai vedere la devastazione che si attua quando si deve estrarre l'uranio dalle miniere, e sapete che è al primo posto tra le materie prime per l'energia-estrattiva richiesta in quanto servono costosissime macchine per separarlo dagli scarti? Inoltre il minerale fissile una volta sintetizzato-purificato deve essere tenuto sotto zero in azoto liquido perché altamente instabile con il rischio che possa bruciare.
sta cosa dell'azoto liquido è proprio una balla in piena regola.
@@lucapintori4863 una balla?! e il calore delle reazioni radioattive dove pensi vada a finire se non smaltito? Ricorda che più calore uguale più radioattività del materiale fissile. Per non parlare del gas xeno che inevitabilmente un po’ viene rilasciato.
@@frasuperfranky tutte fesserie, l'uranio di suo ha una radioattività debolissima. È la massa critica che lo rende molto caldo e fa produrre xeno, ma sotto la massa critica è un materiale assolutamente innocuo. L'unica controindicazione è di non mangiarlo e non respirarlo, ma per il resto non è un materiale pericoloso, nemmeno quando arricchito
E non è vero che più calore uguale più radioattività, semmai è più vero l'esatto opposto. Confondi causa con effetto: è la radioattività che porta calore, ma il calore non porta radioattività
@@lucapintori4863 No basta un po di calore e umidità per via della sua concentrazione è già di per se pronto a bruciare.
luca pintori ci siamo già conosciuti : Poi dimmi può un materiale che si forma dalle esplosioni stellari essere un sicuro combustibile per l'uomo è degenerato per sua stessa natura e pesantemente distruttivo per tutte le forme di vita molto meglio la fusione allora che di certo non produce ne rifiuti ne radiazioni neutroniche molto dannose.
Mentalità ormai preistorica quella del pro nucleare.
Qualcosa mi dice che il signor Marco ha per noi una fonte di energia tutta nuova, pulita, sicura, economica e, soprattutto, programmabile. Perché, per ora, l'energia nucleare è l'unica conosciuta a soddisfare tutti i parametri appena citati.
@@energyphd9180 si, l’energia dell’intelletto
@@marcog8132 no guarda quella è sicuramente da escludere, visto il primo commento.
@@energyphd9180 resta l’unica valida, dato che a tale commento non si è evidenziata alcuna argomentazione, ma semplicemente retorica fritta.
@@marcog8132 in realta l'unica valida, oltre a quella dell'utilizzare l'enerfia nucleare, dovrebbe essere proporre un'alternativa minimamente credibile. Mai vista finora, e lavoro da dieci anni nella ricerca sugli scenari energetici.
"Che dobbiamo gestirli "...queste non sono considerazioni scientifiche ma intenzioni...
Quello che appare abbasta evidente che l'utilizzo del nucleare abbraccia una cosi vasta rete di connessioni e ramificazioni e con un peso cosi grande, aspetti che toccano la Tecnica, la politica, l'umana frontiera, l'umano limite di concepire e realizzare un manufatto che virtualmente dovrebbe essere all'avanguardia, ma che richiede cosi tempo per essere realizzata che appena fatto è già Tecnologicamente vecchio di 10 anni.
Il Nucleare la gestione della complessità di centinaia di componenti che a loro volta vengono progettati e gestiti in e portano con se milioni di passaggi che si stratificano fino alla realizzazione finale e all'uso a cui aggiungere la catena umana di gestione .
Parliamo di un oggetto che non può fallire e il cui fallimento è l'inimmaginabile, la catastrofe, il fallimento di uno degli elementi come quello di Cernobyl significa perdere per sempre una parte del pianeta e compromettere la salute di generazioni.
Ora il rischio e dato dalla probabilità di fallimento moltiplicata per la magnitudo, ora come stimare la magnitudo di cernobyl, quanto valgono tutte quelle vite quanto vale quel territorio inaccessibile per sempre.
il nucleare si proietta nel tempo nello spazio, la generazione di scorie che non sappiamo smaltire e che dobbiamo stoccare per migliaia di anni richiedono studi semiotici appositi per trovare dei simboli che saranno comprensibili alle future generazioni.
Il Nucleare, Si certo è una fonte energetica eccezionale che non ha rivali in termini di densità energetica.ma le fonti rinnovabili posso benissimo essere l'alternativa la disponibilità energetica c'è la tecnologia anche si faccia lo sforzo economico.
Guarda, non c'è una sola cosa sensata che hai detto. L'avvocato dell'atomo, il più grande divulgatore scientifico di questa fonte energetica, ha affermato che tra tutti i dibattiti che ha avuto con gli antinuclearisti, nessuno di questi soggetti aveva le minime competenze per affrontare l'argomento, ma sparava fesserie a più non posso basate esclusivamente su teorie completamente antiscientifiche e prive di un senso ingegneristico. Ovvero luoghi comuni e nient'altro. Tutti voi ambientalisti stile greenpeace credete veramente che un mondo 100% rinnovabile sia fattibile? La verità è ben diversa. Quello che pensate voi è pura utopia e lo dicono i numeri. La soluzione migliore è il mix energetico nucleare+rinnovabili.
Ora ti faccio questa domanda: sei uno che ha voglia di informarsi sul serio prima di aprire bocca su questi argomenti oppure stai a sinistra della curva di Dunning Kruger? Se la risposta è si voglio informarmi sul serio, allora facciamo le cose come si deve. Guardati questo video fino in fondo che spiega alla portata di tutti le motivazioni del nucleare ruclips.net/video/YoSG5K6l8qU/видео.html
@@colthropnember2113 indottrinato fino al midollo
no le rinnovabili 100% non sono una laternativa per rispondere al cambiamento climatico
@@colthropnember2113 Ma sono ambientalisti antiscientifici anche i premi Nobel 1984 Carlo Rubbia e 2021 Giorgio Parisi contrari alle attuali centrali nucleari.
@@vitovisceglia Trattasi di studenti o laureandi in fisica a spasso che sperano di trovare lavoro se riparte il nucleare
e poi c'è Fukushima che ti dice: "stavate dicendo qualcosa sulla sicurezza?"
e lei ti risponde: "stai facendo tante storie per un evento che non ha causato morti, mentre non dici nulla sulla germania che costruisce centrali a carbone, distrugge foreste per creare energie da biomassa e costruisce metanodotti grandi 10 volte il TAP".
si, ti dice: nonostante 18000 morti fuori le centrali sono rimaste sicure, a parte quelle dove c'era solo un muro per reggere 9 metri di tsunami, e ne sono arrivati 13, un lavoro eccellente altro che balle.
@@herik63 il nucleare a Fukushima non ha causato morti o danni dovuti alle radiazioni sulla popolazione. Dopo Fukushima tutte lw altre centrali nucleari si sono dovute aggiornare in termini di sicurezza per scongiurare un disastro simile. A 5 Km da fukushima daichi c'è un'altra centrale nucleare che ha retto allo tsunami e non ha riportato danni. Tieni conto che il 4° terremoto più potente della storia non ha scalfito le centrali.
@@enricoio19 si certo, ed erano pure centrali più vecchie di quella di Chernobyl
@@herik63 Tutti quelli che hanno paura del nucleare stranamente non hanno paura dell'idrico e soprattutto frega niente del petrolio e gas che ci sta devastando. Guardatevi (e fatevi) meno film e tornate alle cose oggettive signori.
ruclips.net/video/dn_LaFBeb-E/видео.html
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