Ma se poi fanno votare per un argomento così tecnico persone che non ne capiscono niente e pensano solo nucleare=chernobyl=brutto Purtroppo non andremo lontano
Ecco chi sono le ragazze e i ragazzi a cui dovremmo prestare attenzione. Lasciate perdere quei nullafacenti che bloccano le autostrade o fingono di imbrattare opere d'arte.
@@stesegreto656 Forse sta a noi decidere a chi prestare attenzione; se a giovani preparati e competenti su temi energetici e ambientali o a un gruppetto di estremisti che, oltre a gesti relativamente estremi, sono totalmente privi di idee e argomenti. Non credi?
@@andsalomoni se non hai i mezzi per controbattere, non è colpa tua, perché non tutti studiano ingegneria. Sarebbe anche il caso di fidarsi di chi è più sapiente di noi. Se lei pensa di sapere più cose dell'ingegnere, le cose sono 2: o lei effettivamente è un altro ingegnere (ma in questo caso bisogna portare dei dati attendibili per controbattere, funziona così il dibattito scientifico) oppure soffre dell'Effetto Dunning-Kruger
Non sono mai stato un fan del nucleare, ma ormai lo capiscono anche i sassi che il futuro a medio termine dovrà essere per forza un mix di nucleare e rinnovabili. Presenta rischi e problemi, come qualunque fonte, ma è di gran lunga il male minore.
Pensare che l'umanità dovrà stoccare in modo sicuro centinaia di migliaia di tonnellate di scorie altamente radioattive per secoli e secoli, mi mette i brividi.
@@granzebru3653 Ti riporto qualche dato che puoi facilmente trovare online. Vorrei dimostrarti che la tua paura è irrazionale. Since the start of nuclear electricity production in 1954 to the end of 2016, some 390,000 tonnes of spent fuel were generated. About two-thirds is in storage while the other third was reprocessed. The IAEA estimates that the disposal volumeb of the current solid HLW inventory is approximately 29,000 cubic meter. For context, this is a volume roughly equivalent to a three metre tall building covering an area the size of a soccer pitch. Nota a parte, abbiamo probabilmente più rifiuti “tradizionali” sotterrati in Italia, di quanti ne siano stati prodotti da centrali nucleari nel mondo… nella storia. E i loro effetti sulla salute sono altrettanto pericolosi, anzi molto più pericolosi dei rifiuti radioattivi considerando il metodo con cui i rifiuti radioattivi devono essere gestiti.
@@granzebru3653 le opzioni sono 2 o mix nucleare+rinnovabili o fonti gossili. E' meglio generare qualche migliaio di tonnellate di scorie in decenni o è meglio di emettere qualche migliaio di tonnellate di CO2 in pochi minuti? Se ti mette i brividi pensare alle tonnellare di scorie prodotte in anni interi, non ti mette i brividi pensare alle tonnellate di CO2 emesse in pochi secondi?
@@granzebru3653 Pensare che l'umanità sta già stoccando in modo meno sicuro milioni di tonnellate di scorie altamente tossiche derivate dalle altre fonti energetiche che NON diventeranno mai non pericolose, né potranno mai essere impiegate in futuro come fonte di energia come invece potranno essere quelle nucleari, mi fa piangere per i nostri discendenti, altro che brividi.
Molto interessante e davvero ben esposto, io per primo sono sempre stato scettico nei confronti dell'energia nucleare ma è vero che dovremmo lasciare da parte i pregiudizi e vedere le cose da un punto di vista oggettivo e basato sui dati. Brava!
I dati raccolti sulla pericolosità Sono completamente sbagliati. mettere il nucleare al penultimo posto? Indicando solamente 0,03 % di morti ? Chernobyl vi dece qualcosa?
@@pistacchio gli insegnanti non dovrebbero essere convinti. Gli insegnanti dovrebbero trasmettere la conoscenza in maniera oggettiva e far si che gli alunni sviluppino un pensiero critico. Se un insegnante è fermo sui suoi preconcetti sarebbe una violazione del codice deontologico e di responsabilità.
@@Cipsicko il pregiudizio sul nucleare permea tutta la società, a tutti i livelli. questo è il risultato di decenni di propaganda. anche una persona con un certo spirito critico non si pone nemmeno il problema di controllare se i pregiudizi che ha assorbito nella sua vita hanno senso
@@pistacchio corretto! la tua frase aveva un pò il senso dello sconforto (ecco perchè il mio commento). Cosa che spero si possa risolvere con una sana e chiara informazione. E ritengo che un buon insegnante può essere tale solo se è in grado di essere imparziale su determinati argomenti.
Esposizione chiarissima, indice di una perfetta padronanza della materia. L'oratrice è stata decisamente "tranquillizzante" su un argomento spinoso come quello dell'energia nucleare. Da scettico come molti sull'effettiva irrinunciabilità del nucleare, devo dire che qualche dubbio inizio ad averlo grazie proprio all'Ing. Elena Torello che ringrazio per avermelo instillato.
Si si si , vallo a spiegare agli abitanti della Prefettura di Fukushima: dal 2011 hanno accumulato infiniti serbatoi di acqua triziata che ora sversano nell'Oceano - mangiandone poi i pesci. O ai 1.500.000 Europei morti a causa di Chernobyl dal 1986 in poi. O alle mamme che hanno avuto figli mostruosamente deformi a causa del democratico DU sparso da Esercito e Aviazione americani a Fallujah nel 2004.
Vorrei che nei programmi in tv dove si parla di politica e attualità ci fossero degli esperti a parlare dei problemi e delle SOLUZIONI come fai tu. Complimenti
sarebbe stato opportuno parlare delle cause del disastro di chernobyl, in contrapposizione con quanto avvenuto a fukushima. se le persone sono contro il nucleare è perchè la classe politica cavalcò l'onda del disastro per guadagnare voti.
Quindi ora stanno facendo l'opposto? Ma dai che cavolata questo mito della classe politica e il disastro di Chernobyl. Tutti ne avevano giustamente paura in Europa. Però altri stati l'anno fatte comunque. Perché non hanno cavalcato l'onda del disastro anche i politici delle altre nazioni?
Complimenti, una chiara esposizione di quelle che sono le nostre opzioni come umanità, la conclusione sembra ovvia, eppure come paese non siamo ancora in grado di cogliere questa opportunità, il motivo credo sia solo da attribuire alla cronica mancanza di un a visione oggettiva a lungo termine della situazione.
Impossible, non credo ai miei occhi: una giovane che parla in maniera chiara e obbiettiva del nucleare, addirittura mostrando dati. Spero che questo tipo di contenuti arrivino pure a quell’altra fetta di giovani che per “affrontare” la questione climatica vanno a bloccare le strade o ad imbrattare i monumenti nelle piazze e nei musei.
Brava Elena. Chiara, precisa, efficace e semplice. L'approccio scientifico è l'unica via per prendere le giuste decisioni. Purtroppo chi parla, soprattutto in pubblico, di energia nucleare non ne ha i titoli e viene invitato nei media. Chi studia e conosce la materia, non viene quasi mai invitato nelle trasmissioni più importanti e, cosa fondamentale, molto spesso manca il contraddittorio su base scientifica, tra chi è contrario e chi è favorevole. Saluti.
Su base scientifica però nessuna persona competente può contraddire una singola parola di questa ragazza, perché sono dati scientifici comprovati e riconosciuti dalla comunità scientifica, al massimo qualcuno può esporre dei dubbi su alcuni margini di errore di certi dati molto specifici, ma niente di più. Che senso avrebbe fare un contraddittorio se dall’altro lato non trovi nessuno se non scappati di casa finti ecologisti che non sanno un’acca né di ambiente né di scienza? Non puoi mettere certe persone sullo stesso piano della scienza, in nome di un principio come il contraddittorio, specie quando si fa comunicazione al di fuori di ambienti scientifici: dato che le persone comuni non capiscono il linguaggio della scienza, quest’ultima finirebbe sullo stesso piano di baggianate sensazionaliste uscendone svilita e instillando nient’altro che ignoranza nella grossa fetta degli spettatori. Ecco cosa succede quando inviti filosofi e sociologi a parlare di geopolitica (riferimenti casuali…).
@@yellowintherealm9596 Infatti sostengo che sarebbe necessario un contraddittorio tra una persona competente, come può essere Elena ed un ingegnere energetico contrario al nucleare, per esempio il professor Armaroli del CNR per metterli a confronto.
@@gianlucamucciarelli8848 Non lo conoscevo ma leggo che è un chimico... ma comunque nemmeno lui può contraddire i dati mostrati nel TED. Un confronto antitetico diventa più plausibile se si parla di un obiettivo più concreto, come "vale la pena costruire nuove centrali da zero ora in questo momento qui in Italia?", che già così diventa una questione che abbraccia considerazioni più ampie di quelle espresse nel video...
@@yellowintherealm9596 Vero è un professore di chimica, però quando parla di rinnovabili, si scaglia sempre contro il nucleare con una certa veemenza. Aldilà del parere personale che è rispettabile a prescindere, quello che non comprendo è il motivo per cui una persona bene o male del settore, continui a sostenere che con le sole rinnovabili, coadiuvate da vari sistemi di accumulo, si possa sostenere un sistema energetico complesso come quello italiano. Questa continua contrapposizione tra le classiche rinnovabili, che sono il buono, ed il nucleare che è il male, non fa altro che generare confusione nell'opinione pubblica. Se il nostro problema è dato dalla combustione, qialsiasi sistema la elimina è, dal mio punto di vista, benvenuto per arrivare a quasi 0 emissioni in atmosfera. Le sonde geotermiche, il micro eolico, il solare (termico e fotovoltaico) vanno benissimo.e devono essere la via maestra per l'auto produzione. Quando però entrano in gioco le industrie che operano in settori energivori, con le sole rinnovabili (aleatorie e non) non ce la possiamo fare. Qui entra in gioco adesso il nucleare, in attesa della fusione. Dobbiamo però essere realisti e comprendere che una centrale che produce energia elettrica da fusione, non si vedrà prima del 2050/2060 e non possiamo permetterci di non fare niente fino ad allora.
@@gianlucamucciarelli8848 se riesci a convincere Armaroli, Luca Romano, l'Avvocato dell'Atomo penso sia più che contento di confrontarsi con lui. L'ha anche invitato diverse volte, ma non ha mai accettato.
Ottimo Talk!!! Efficace anche l'interazione col pubblico all'inizio dell'esposizione. Basta togliere la parola "nucleare" e mostrare le specifiche di produzione che questa tecnologia piace a tutti.
@@andsalomoni Continuiamo pure a vivere sulla falsa riga della sua ignoranza ed ottusità e a bruciare milioni e milioni di metri cubi di gas e barili di petrolio, rilasciando in atmosfera miliardi di tonellate di anidride carbonica... Continuiamo! Quando si parla di energia nucleare sembra che a tutti voi scompaia dalla mente l'immagine del cambiamento climatico, i ghiacciai che si sciolgono e la biodiversità che muore. Si continui pure a gustare il suo amato pesce azzurro colmo di petrolio. Quello si che le fa bene. Cordiali saluti.
@@andsalomoni Forse a te piacciono di più i veleni rilasciati dalla lavorazione delle batterie e pannelli (Litio, palladio, silicio, terre rare ecc.) . MOLTO più difficili da gestire delle scorie nucleari. Non ci avevi pensato? Figurati se sai cercarti le analisi comparative adeguate visto quello che scrivi
Oltre a quello dovrebbero far paura i milioni di morti che abbiamo da ANNI a causa di fonti energetiche a maggior emissioni e consumo di aria e suolo. Essendo correlazioni non esattamente “dirette” nessuno ne tiene conto
A dire il vero in Italia, la questione relativa all' energia nucleare è stata affrontata a fine anni '80 e nel 2011. Due sono i problemi relativi alla gestione della questione. Il primo è rappresentato dalla campagna di disinformazione e di terrorismo sul nucleare ,che per decenni è stata portata avanti nel nostro Paese con ogni mezzo e ogni ambito; nell' informazione, nei media, nella politica, nel giornalismo e perfino nelle scuole. Questo ha fatto sì che fino a poco più di un anno fa, parlare di energia nucleare in Italia equivalesse a pronunciare una blasfemia in un luogo di culto. Il secondo, strettamente collegato al primo, è rappresentato dal modo in cui si è scelto di gestire la questione, attraverso un referendum, che ha risentito della perenne campagna di delegittimazione di cui sopra.
@@albertocarbonatto2842 è ovvio che la dc ha cavalcato ćernobyl e poi il referendum con la relativa disinformazione. Il mio pensiero era , e forse non sono riuscito ad esprimerlo , che si cominciano a valutare le opzioni quando siamo nella merda. Nessun media che si prenda ma responsabilità di far parlare qualcuno di " competente " per fare una buona informarmazione.. Sempre tardi arriviamo con le soluzioni, come ad esempio il nucleare
Sicuramente se in occasione dei referendum, a parlare nelle trasmissioni televisioni oppure a scrivere sui giornali fossero state persone competenti e preparate scienziati veri non opinionisti della domenica, oltre alla incredibile coincidenza degli stessi con due incidenti gravi, forse le cose sarebbero andate diversamente. Io comunque confido nella capacità di tutte quelle persone che stanno lavorando nella realizzazione delle centrali a fusione nucleare.
Penso che per due incidenti gravi tu intenda anche Fukushima, in quel caso non e stato un incidente grave, non e morto nessuno per le contaminazioni, e inoltre il terreno contaminato lo era in una bassa percentuale, la fobia delle radiazioni ha fatto più danni alla popolazione locale che non riesce a vendere più il pesce, per quanto riguarda l'Acqua e perfettamente sicuro riversarla in mare. Detto questo quando ci furono i referendum le persone potevano prendere informazioni solo dai giornali o dalla televisione, e tuttora la televisione parla malissimo del nucleare dicendo un sacco di falsità e i primi che ne parlano male sono la RAI con servizi come quelli presa diretta, che sono una vergogna per il servizio pubblico.
Seguo l’argomento dagli anni sessanta, si parlava già di reattori autofertilizzanti in quegli anni. In quel decennio si diceva che il Nu. sarebbe stato così economico da non doverlo conTabilizzare. Durante l’ultimo referendum, sul tema, a un’osservazione sui costi, si rispondeva che in futuro sarebbe stato conveniente: dopo sessant’anni mi sarei aspettato di più. Sulla produzione e gestione del combustibile se ne parla poco e non è un problema marginale, a mio parere. Una nota sull’esposizione: dire che importiamo energia Nu è vero(non in questi giorni visti i problemi Francesi), ma sappiamo che esportavano la notte o dovevano ridurre la potenza dei reattori. Ridurre la potenza di un reattore di potenza non è cosa facile e anche non economica. Nel progetto EPR era prevista , se non ricordo male, di poter variare la potenza un po’ più velocemente. Ultima nota l’energia elettrica è una percentuale del fabbisogno energetico parlare di dieci percento ha poco significato. Personalmente non credo che vedrò il nucleare in Italia, data la mia età e i tempi di costruzione, la cosa che mi preoccupa sono i costi che nessuno vuol spendere di tasca sua. Grazie, comunque, per questa discussione
Guarda che la più costosa centrale nucleare che riesci a immaginare produce molta più energia di qualunque altra fonte o vettore. Per non parlare dell’ occupazione di territorio a parità di KwT prodotti. Vincerebbe su tutti i fronti (tranne tempi di costruzione) anche se costasse il triplo. Dati alla mano. il risparmio si vedrebbe sulle bollette innanzitutto
Il costo è paragonabile, ma la vera domanda è quanto costano le vite dei morti per le centrali a gas e carbone? Probabilmente nulla, ed è questo il problema.
Complimenti signorina Tonello, ottima esposizione. Il problema è fondamentalmente politico, chi ha il coraggio di deviare svariati miliardi per un qualcosa che vedrà la luce tra 10/15 anni? la nostra classe politica è fondamentalmente vecchia, e le persone anziane non sono portate a fare progetti a lungo termine. La transizione energetica richiederà sempre più energia elettrica a basse o zero emissioni di CO2, e questo ha bisogno di una programmazione e investimenti per i prossimi 30 o 40 anni. Quindi non sono ottimista, dato che il parlamento è lo specchio di quello che c'è nel nostro paese.
ottima esposizione, scientificamente rigorosa però la mia perplessità resta sui tempi tecnici di costruzione di un reattore nucleare, soprattutto qui in Italia dove la burocrazia non è delle più snelle... la paura è che sia già troppo tardi per costruire dei reattori nucleari per ridurre le emissioni nei prossimi anni a venire, cruciali contro la lotta al climate change
Ha ragione, ma il talk voleva solo aprire gli occhi su certi pregiudizi di cui questa fonte di energia soffre, non discutere se vale la pena farle oppure no in Italia. Prima ancora di discutere di questo, bisognerebbe superare il tabù del nucleare, solo così si può passare alla vera e seria discussione.
Il problema non è tanto il tempo di construzione (che indubbiamente in Italia, per il primo reattore da costruire dopo 40 anni, sarebbero 10 anni almeno, che poi scalano man mano che si construiscono gli altri), ma l'instabilità politica. Magari si intraprende questo percorso con un governo di destra e tra 5 anni (o meno) uno di sinistra annulla tutto, bruciando tempo e denaro. Purtroppo in italia vige il populismo, sia a "destra" che a "sinistra" (volutamente virgolettati), quindi resta da convincere la popolazione e la politca seguirà. In un'Italia migliore, con una situazione politica più stabile, se anche il primo reattore fosse pronto tra 15 anni, meglio quello che bruciare gas o, peggio, carbone. Le rinnovabili sono necessarie, ma da sole non possono bastare per decarbonizzare. La burocrazia va indubbiamente snellita dato che anche campi eolici e fotovoltaici hanno gli stessi problemi, ma ahimè non è il problema più grosso. Detto questo, non bisogna arrendersi e far cambiare idea alla gente, semplicemente informandola.
Non concordo con i commenti qui sotto. L'esposizione non è per nulla convincente, non tanto per le argomentazioni giustissime e condivisibili, quanto per la forte emotività, che ha influito sulla chiarezza del messaggio, dimostrata nella presentazione. Complimenti comunque per il tentativo, l'informazione sull'argomento è doverosa, anche se in Italia occorrerebbe portarla su canali a più ampia visibilità.
Al contrario. L'emozione espositiva unita alla giovinezza "sventra" lo schermo risultando efficacissima facendo a brandelli sottili sottili un qualsiasi altro serioso discorso tenuto da un vecchio luminare del settore che verrebbe subito etichettato come al soldo di qualche interesse di settore. Fidati...
Ottima espozione e come non essere d'accordo con Lei, ovviamente l'energia nucleaure è una grandissima risorsa, diciamo che la mia paura rimane sempre la stupidità dell'uomo...non è l'energia nucleare ad essere pericolosa..in un mondo di persone intelligenti la cosa verrebbe sviluppata in maniera pressoché perfetta, senza lucrare oltre il dovuto e senza aggiungere rischio, come vediamo oggi con stupide guerre...tutte queste, credo (ma sicuramente sarà solo un mio timore) rendono questa tecnologia più pericolosa delle altre..una immensa risorsa ma per una specie intelligente .....poi vista la sua diffusione già presente nel mondo...teniamola in grande considerazione... :)
@@energyphd9180 beh io ti parlo da mero membro del popolo da completo ignorante...quindi accetto quello che dici, ovviamente non posso non pensare ad un sistema italiano che riesce a"mangiare" su ogni cosa e opera che costruisce, anche andando a risparmiare sulla loro costruzione e quindi rendendo forse più pericolosa una centrale nucleare rispetto ad altre...e poi sul fatto della guerra mi vien da pensare, oggi, alle centrali in Ukraina che se dovessero essere colpite forse non sarebbero così innocue..ma ripeto ti parlo, onestamente, da ignorante in materia e a sensazione di pancia...anzi mi piace avere visioni con più cognizione di causa e che possano smentire queste mie sensazioni, molto probabilmente dovute ad una narrazione sbagliata, ma è quello che ha formato il mio "pregiudizio" e anche quello di molte altre persone..ripeto ben vengano spiegazioni come quelle di questa ragazza , ma anche più approfondite.. :)
@@DmitrijCasalini Beh per quanto riguarda la progettazione bisogna per forza comprare un modello di reattore già progettato e approvato. Per la costruzione sarai felice di sapere che per l'industria nucleare esistono organi di controllo internazionali che manca poco ti piantano una sonda nel c*** da quando ti viene l'idea di costruire un reattore a quando lo smantelli. primo tra tutti la IAEA. Perdona il francesismo ma serviva per rendere l'idea. Infatti paesi con livelli di corruzione ben più alti del nostro (Messico, Bangladesh e compagnia bella) hanno tranquillamente delle centrali nucleari, le hanno costruite e le operano senza problemi. Hai così poca fiducia nell'Italia? Se riuscissimo a fregare anche la IAEA non vorrebbe dire che ci sarebbe davvero un po' troppo che non va nel nostro Paese e che forse bisogna sistemare le cose a prescindere dalla costruzione dei reattori? Per quanto riguarda le guerre avrai notato come le centrali ucraine non siano mai state prese come bersaglio ma al massimo sono luogo di conquista per per vari motivi. Sono luogo di conquista perché una singola centrale da una quantità di energia non trascurabile e spegnerla o prenderne possesso vuol dire avere un vantaggio non da poco sul paese che ce l'ha. Inoltre, che tu sia un invasore o un invaso ci tieni davvero a tenere intatto un gioiellino del genere. Non sono un bersaglio perché colpirle sarebbe considerato crimine contro l'umanità. In più, se rilasci radiazioni le rilasci anche sui tuoi soldati e sui paesi limitrofi (magari uno è il tuo). Infine, per scoperchiare un reattore dovresti utilizzare missili antibunker che riescano a passare metri di metallo e cemento e che non crescono sugli alberi, fai prima a isolare la centrale colpendo i collegamenti alla rete elttrica (cosa che mi sembra essere successa) o, se vuoi fare danni sulla popolazione ci sono metodi meno costosi (il che fa venire i brividi, comunque). Infine vorrei far riflettere su una cosa: la Germania ha appena dimostrato che non importa quante centinaia di miliardi si spendono in rinnovabili, se non usi il nucleare sei costretto a usare le fossili. Le fossili in Italia causano circa 50'000 morti ogni anno (9 milioni in tutto il mondo) a causa dell'inquinamento atmosferico. Ogni anno. E sono la principale causa dei cambiamenti climatici. Chernobyl è letteralmente il peggior incidente che possa succedere in linea teorica (reattore scoperchiato e quasi tutto il materiale radioattivo volatile proiettato all'esterno): massimo 4'000 morti IN TUTTO (non all'anno, ma in tutto), secondo l'OMS e, per chi ha studiato ancora più a fondo gli effetti di Chernobyl sulla popolazione europea (la Chernobyl Tissue bank) si tratta di non più di poche centinaia di morti in tutto. MA bastava almeno un edificio di contenimento per evitare i danni fatti da Chernobyl. Cosa che tutti gli altri reattori del mondo hanno. Quindi, l'incidente peggiore praticamente possibile, seppur estremamente improbabile, sarebbe un qualcosa alla Three Mile Island o Fukushima: 0 morti in tutto. Tutto sommato, piuttosto che tenerci i circa 50'000 morti ogni anno me la "rischierei" con l'energia nucleare. Ma tutta la vita proprio.
Per chi come me è profano dovrei prendere quello detto come un ato di fede. Leggendo i commenti poi sembra che si discuta un concilio sull'immortalità dell'anima.
c'è anche da dire che le FAQ dell'avvocato sono talmente piene di roba che inevitabilmente finirai per dire qualcosa che c'è anche li. A meno che non te le inventi.
Brava, bravissima, chiara ed esaustiva. Speriamo che queste testimonianze da parte di competenti possa farci arrivare ad avere nel mix energetico nazionale anche il nucleare
purtroppo anni fa abbiamo commesso un errore, causato da: - poca informazione - paura (derivante dal punto precedente) - giochi di potere ed economici - un mix di tutti o in parte i punti precedenti Non so l'iter burocratico ma bisognerebbe studiare bene come riportare il nucleare in pista in italia. Il vero problema dell'energia nculeare è il TEMPO: per 1 centrale purtroppo ci vogliono tra i 7 e i 10 anni tra progettazione, costruzione e collaudo. Nell'attuale stato della situazione energetica europea, data dalla guerra che la russia (colpevole, assassina) ha scatenato in ucraina, questo dato del tempo è incredibilmente deprimente, non utile, anzi un deterrente nell'affrontare l'argomento. Se guardiamo al cambiamento climatico allora le cose cambiano, è sicuramente una strada da percorrere soprattutto considerando i tempi di un'altra fonte di energia GREEN del futuro (si spera): LA FUSIONE NUCLEARE. La fusione nucleare è stimata (se va tutto bene) cominciare la produzione di energia dalle prime centrali (di prova) verso il 2050 (lasciamo stare i tempi ottimistici che cirano dall'inizio del conflitto giusto per rassicurare l'opinione pubblica ). Quindi se partissimo subito la costruzione di centrali nucleari avremmo tempo di farne un po', alleviando comunque la pressione sull'ecosistema. Allora perchè non farle? Perchè non fare uno studio di fattibilità serio? Forse perchè non siamo ancora riusciti a trovare il deposito finale per lescorie ad alta pericolosità che abbiamo e produciamo ogni anno? Si questo è un problema.... che amche altri paesi hanno, dove da decenni come noi stanno cercando un posto sottoterra adatto, al sicuro da scosse sismiche, al sicuro da infiltrazioni e abbastanza profondo. Comunque ricordaimoci che ci sono scorie nucleari derivante dal campo medico, non possiamo sfuggire dalle scorie nucleari. Io spero che questi divulgatori (come "L'avvocato dell'atomo" che ha già parlato al parlamento) riescanoa a scalfire la spessa coltre di ignoranza che avvolge questo argomento
IN Italia e forse non solo c'é molta ignoranza in materia e anche i referendum messi così come sono stati non avevano un grosso senso. L idea di nucleare di tutti é legata a Hiroshima e più recente cernobyl ma da quest ultima sono passati 36 anni ed é giusto parlare di questa fonte in tutti i suoi aspetti perché in un futuro non troppo lontano le normali fonti potrebbero non bastare o essere non convenienti o non pulite. La ragazza giá ci ha spiegato molte cose utili
No no, diceva proprio Hiroshima, il timing nel suo commento dice chiaramente che la più recente è Chernobyl. Comunque sono due cose ben diverse, nucleare militare e nucleare civile.
@@simoneconconi3999 Perché una parte enorme del paese (E non sono solo politici e burocrati) ci sguazza nelle lentezze / sprechi degli apparati di spesa pubblica. Di conseguenza sono tanti voti. Ahinoi
sto pensando a quelli che bloccano il treno quando sposta le scorie radioattive da un sito all'altro. C'è talmente tanta sicurezza che addirittura sanno quando vengono spostate, di notte per aumentarla ancora di più (la sicurezza). E qualcuno vuole bloccarle, ci sarei andato anche io per ideologia, ma alla mia età, ed un pizzico di cultura in più, mi fa vedere quanta ignoranza c'è in giro.
Vanno un sacco d'accordo. Infatti a Fukushima il problema è stato lo tsunami non il terremoto. La centrale di Onagawa l'hanno usata come rifugio antisismico per esempio
Le centrali di terza generazione sono perfettamente anti sismiche. In Giappone ne è crollata una per il terremoto del 2011? Troppo difficille informarsi prima di commentare per voi
@@leo_mas_922 si infatti. stiamo parlando del Giappone. Dove da decenni tutto viene costruito con i più innovativi sistemi antisismici. In Giappone, non in Italia. Dove crolla tutto come il burro. Ponti, scuole, condomini. Mi pare che ci sia una sopravvalutazione degli italiani.
L'errore piu grande degli ultimi decenni in Italia, rinunciare al Nucleare solo e soltanto per ignoranza. Certe scelte cosi strategiche per il Paese e per i decenni a seguire sarebbero, ed è bene mettersi l'anima in pace, da lasciar fare solo e soltanto a chi è competente in materia e non tramite un referendum ! Lo vediamo ora in che guaio siamo! poi scoppia la centrale in svizzera e siamo uguale che averla in Piemonte! Brava ING.
sono ottimista per il futuro.. noi ora pensiamo a come sopravvivere al cambiamento climatico... in futuro non porremmo più l'attenzione a sopravvivere, ma a come prosperare sempre di più grazie all'energia. Più energia ha sempre comportato maggior sviluppo e benessere, se riusciamo a svincolare la produzione di energia dai danni ambientali, così da togliere questa limitazione, allora ci sarà più benessere.. altro che decrescita felice che porta solo a povertà. Go nuke!
Nella sezione commenti (Tanto per cambiare quando si parla di queste cose) regna un’ ignoranza terrificante. Le persone che considerano le scorie radioattive più pericolose e velenose (Soprattutto per il territorio) della lavorazione e smaltimento dei materiali per le batterie (Silicio, palladio, cobalto, terre rare ecc., pensando tra l’ altro che siano materiali estraibili all’ infinito) fanno pietà. Stesso per chi pensa che le centrali nucleari siano bombe atomiche dormienti a rischio sismico (Il Giappone insegna. Letteralmente tutte le centrali avevano resistito al terremoto. Il problema nella centrale in questione era stata l’ inondazione) . Meno ideologia, più dati. Leggetevi i rapporti Unshear e IAEA e non scocciate con la peggior retorica da Nimby
@Massimiliano Re Guarda che se sai poco o nulla dell’ argomento non devi per forza commentare. Puoi anche chiedere. Più vago e qualunquista di così… senza offesa
Che le scorie inquinano più o meno dei residuati di batteria non vuol dire nulla. Se scegliamo il nucleare non si hanno batterie inquinanti? Quali sono i costi di stoccaggio e rilascio dell'acqua di Fukuscima? e la bonifica del deposito scorie tedesce nella miniera di sale crollata? I francesi che cercano di uscire dal nucleare lo fanno a scapito del loro Paese? Forse Francesi e Tedeschi i rapporti non li hanno letti?
@@triodetri1780 Arieccolo. Quelli completamente ignoranti (E un pochino in malafede) non sanno fare la proporzione tra intensità di utilizzo di quei materiali dell’ una e dell’ altra fonte a PARITÀ di KwT prodotti in un anno. Non immaginano neanche perché sia necessaria tale proporzione. Tra l’ altro l’ acqua di Fukushima è stata completamente diluita e resa “omeopatica”. Esiste una cosa chiamata Numero di Avogadro che si insegna… al liceo. E i tedeschi si stanno rendendo conto piano piano della loro scelta demenziale di affidarsi così tanto al gas . Complimenti per esserti qualificato per l’ ennesima volta, Sig. “Non vuol dire nulla” .
@Massimiliano Re Perché hai scritto una gigantesca banalità e una furbata. CERTO che siamo in ritardo con la fissione economicamente conveniente. Ma dato che il mondo non finisce tra 15 anni possiamo ancora scegliere se essere di ritardo poco, tanto o tantissimo. Lapalissiano anche che devi commentare per chiedere, ma finora non hai chiesto nulla. Vuoi provare?
Ottima esposizione. l'unico aspetto che continuo a giudicare manchevole pur supportando da sempre l'atomo e' la questione economica e sociale delle scorie nucleari. Va bene,pur pesando molto sono poca cosa se considerata in volume,basta vedere quelle accumulate dal programma nucleare svizzero fino ad oggi. Tuttavia l'idea di "nasconderle" per migliaia di anni in siti geologicamente stabili continua a rappresentare una mezza soluzione o comunque un azzardo,in considerazione del fatto che esiste gia' la tecnologia di trasmutazione che permetterebbe di "bruciarle" quanto piu' possibile producendo ulteriore energia e facendole sparire in tempi per noi,ragionevoli. Questo,di fatto, togliendo o ridimensionando un problema che rappresenta una vera e propria barriera all'accettabilita' della tecnologia nucleare. La questione economica deve esser superata,perche' quella sociale e' e rimane infinitamente superiore.Oltretutto,l'idea del deposito geologico risale ancora alla prima era atomica,quindi ad un'epoca a tecnologia limitata dove lo spreco la faceva ancora da padrone.
È esattamente quello che la natura fa da milioni di anni, conosciamo anche siti dove la fissione è avvenuta spontaneamente, e questi siti sono la riprova che è una soluzione corretta.
e niente porca miseria un altro TED a Genova e io che lo so solo più tardi, giuro che l'anno prossimo compro i biglietti 3 mesi prima e mi informo 8 mesi ancora prima, maledetti social che non me lo dicono 🥲🥲🥲 comunque io sono sempre e rimarrò sempre fan del nucleare almeno finché non sarà completato il progetto ITER o il reattore DaVinci
Bisogna prendere atto del fatto che quando si parla di argomenti tecnici come questo non si puo stare a dar peso all'opinione di chi per un motivo o per un altro non ci arriva col pensiero. Anziani e persone poco intelligenti non meritano di avere voce in capitolo...mi spiace ma è cosi. Non possiamo pagarne tutti le conseguenze. Son stati fatti due referendum cavalcando l'onda emotiva di disastri avvenuti per motivi ben precisi ma di cui nessuno ha avuto la decenza di informarsi realmente. Di fatto noi non abbiamo il nucleare perchè i russi giocavano con i reattori !!
Gran bel discorso, ottima esposizione. Purtroppo usare il nucleare serve solo a continuare con le 'brutte abitudini'. Non è una soluzione e neanche parte della soluzione, al contrario significa continuare sulla china che abbiamo presa. Una popolazione sempre più in esubero rispetto alle possibilità del pianeta che continuare a sperperare una quantità assurda di energia per motivi, nel migliore dei casi, futili. Se qualcuno avesse veramente intenzione di salvare il mondo (e non mi sembra) si parlerebbe dei veri problemi (non ultimi quelli sociali), delle loro cause e di come risolverli. Ma vedo che non c'é alcun interesse in questo senso. E allora brava Elena, sei giovane, vedrai come andrà a finire. Ancora complimenti per la retorica, ma non mi hai convinto e nemmeno rassicurato.
@@paolinide ps- Proprio perché le richieste di energia aumenteranno e i materiali sono scarsi (Soprattutto lo saranno sempre di più i materiali per batterie e pannelli come litio, palladio, terre rare, cobalto ecc.) sarebbe il caso di utilizzare soluzioni con MINORI emissioni e minor consumo di terreno a parità di KwT prodotti . No?
belli i 3 parametri, perchè non aggiungi anche quanto costa costruire un reattore di 3a generazione con Flamanville 3 in Francia? e smantellarlo? e quanti anni ci vogliono per costruirlo?
rispondo io: la stanno costruendo da 20 anni ed è già obsoleta (non è di 4a generazione). non la hanno ancora terminata ed è già costata quasi 13 miliardi di €. ci sono 30 reattori fabbricati negli anni 70 spenti per crepe e manutenzione straordinaria che dovrebbero essere smantellati. Perchè no al nucleare? costi fissi della durata di migliaia di anni perchè il decadimento radioattivo è più lungo della vita dell'intera razza umana.
Effettivamente è vero, economicamente (in termini di levelized cost of electricity, dunque il costo dell'energia medio per recuperare tutti i costi di gestione) l'energia nucleare è meno conveniente rispetto a quasi tutte le altre
@@madonnaputtanona3054 Le scorie nucleari sono facilissime da gestire. Molto, ma MOLTO meno gli scarti di lavorazione e smaltimento delle batterie e pannelli solari (Litio, silicio, palladio, terre rare ecc) . Le scorie sono molto più facili da riciclare tra l’altro. Se non metti tutto in prospettiva rimane retorica vuota
Tutte cose note. Il motivo per cui al giorno d'oggi non ha senso parlare di nucleare non è di natura tecnologica o riconducibile a problemi di sicurezza; il vero problema è che una centrale nucleare necessita - secondo gli standard attuali che sono quelli che ne garantiscono l'intrinseca sicurezza - tempi di realizzazione nell'ordine del decennio (in realtà circa 15) e costi enormi (che generalmente triplicano). I modelli di evoluzione del clima sono, purtroppo, incompatili con il nucleare.
ps- Poi vedi un po’ tu se non vale la pensa aspettare 10 anni o poco più rispetto alla resa energetica e sopratutto alle minori emissioni nel lungo / lunghissimo periodo. I costi si spalmano da soli senza problemi. Francia e soprattutto Finlandia insegnano. Tra qualche annio diventeranno sempre più scarsi litio, palladio e terre rare. Poi vediamo, altro che retorica sui tempi
va bene. Allora andiamo avanti con le fonti fossili visto che le rinnovabili oltre a esser costose e poco efficienti energeticamente. Tantoil riscaldamento globale non esiste, l'inquinamento da fossili non è un problema, la dipendenza energetica da paesi autoritari (praticamente tutti perché tagliamo alla russia per prender da algeria, medio-oriente, libia etc.) è buona cosa.
@@Obj40th Vale anche per il combustibile nucleare, non è che cresce sugli alberi. Mamma mia, quanta ignoranza. Ora capisco perché la propaganda attecchisce bene tra gli italiani. Basta che ti buttino due cifre a caso con un po' di scientifichese a condirle (o politichese in base al contesto) ed ecco un branco di pecoroni che segue la moda di turno.
Il problema è la costruzione e la futura gestione/manutenzione. Non siamo capaci di far restare in piedi i ponti sulle provinciali(senza tirare in ballo il ponte morandi) In una decina di anno abbiamo avuto una serie di stragi a riguardo incredibili. Non siamo in grado di obbligare l'ilva a mettere in sicurezza la sua azienda. Davvero siamo pronti per il nucleare?oppure si finisce con l'avere tra 30 anni un azienda che non può chiudere a causa della sua importanza ma che va avanti a rattoppi qui e là a scapito di qualche povero operaio? Vogliamo una nuova Taranto ma questa volta su scala nazionale? Siamo tutti d'accordo che sarebbe la soluzione di molti problemi,ma noi siamo quelli della spazzatura a Roma...dove andiamo a smaltire le scorie?sotto il tappeto? Siate onesti,siamo imbarazzanti e non conviene mettersi a scherzare con qualcosa che potrebbe davvero causare una catastrofe
Le scorie si mettono in un deposito nazionale (Dove pare a te. Anche in montagna) e i controlli verrebbero dagli enti internazionali per ogni singolo passaggio. Il paragone con i ponti non ha alcun senso. Informarsi meglio…
@@leo_mas_922 ma dire "informarsi meglio" ha senso fino ad un certo punto. Siamo un paese abusivo dove la bustarella la fa da padrona e tu ti fidi? Abbiamo la stessa età,in 30 anni ne sono successe di ogni per non fidarsi. Ripetere frasi fatte,fingendo di vivere in Germania mi sembra follia. Avremo una struttura pericolante,mal gestita e quando salterà fuori la verità, faremo quei grandi maxiprocessi che a noi tanto piacciono fini a se stessi.. Il problema qui non è il nucleare, ma chi costruisce e poi gestisce la centrale. Prima le bustarelle sulle concessioni e le rilevazioni di idoneità del sito. Poi il risparmio su ferro e cemento. Appalti a ditte fantasma per la manutenzione. Appalti a ditte simili per lo smaltimento. Scegli una regione a caso e trovi sempre e comunque un esempio valido a sostenere quanto sia marcio il nostro sistema. In una grande opera di questo tipo,con così tanti soldi,sai quanti ci vanno a mangiare? Noi siamo quelli delle ditte fantasma che prendevano i soldi del 110%,non siamo ne nulla di più ne nulla di meno.
Come al solito le PALLE raccontate da qualcuno PAGATO dalle industrie del settore! NON E' VERO che una grossa fetta di energia prodotta nel mondo proviene dal nucleare! La produzione mondiale non arriva al 6%. Inoltre il prezzo dei materiali fissili è quintuplicato negli ultimi 20 anni e seguirà lo stesso trend nei prossimi venti. Già ora alcune tecnologie rinnovabili sono più economiche del nucleare. Gli scienziati prevedono inoltre che i minerali fissili sfruttabili si esauriranno nei prossimi quarant'anni. Riguardo allo stockaggio, guardate cosa sta succedendo in germania, dove tutti i rifiuti nucleari sono stati ammassati in una miniera di sale nel nord del paese, e le infiltrazioni d'acqua sciogliendo il sale stanno corrodendo i fusti in cui sono contenute le scorie, decuplicando i costi di stockaggio e creando un rischio ambientale incalcolabile. Perchè la furbona non ve l'ha raccontato? Perchè non dice che il nucleare NON è a emissioni zero? quanta CO2 produce la costruzione di una centrale? Lo sapete che ogni centrale è affiancata da enormi generatori di emergenza che funzionano a gasolio? Il nucleare è sicuro? Ma per piacere, è bastata una singola onda per spazzare fukushima creando un disastro che ci porteremo dietro per MIGLIAIA di anni! Se dovesse crollare una pala eolica farebbe un danno simile? E fukushima non era chernobyl, era un vanto della tecnologia nel settore! Ci sarà un motivo se solo pochissimi paesi nel mondo stanno ancora investendo nel nucleare mentre tutti gli altri lo stanno dismettendo? Tra i paesi che ancora ci credono vi cito gli Stati Uniti, dove le ultime gare per l'assegnazione degli appalti di costruzione sono andate deserte, perchè ormai neanche l'industria considera conveniente un tale investimento. E' normale che chi possiede centrali nucleari come la francia cerchi di portare gli impianti fino alla fine del loro ciclo di vita (circa 40/50 anni), ma per chi non ha centrali come l'Italia sarebbe stupido investire ora in una tecnologia che andrà a sparire, speriamo sostituita da impianti a fusione e non a fissione. Sapete quanto costa una centrale nucleare (solo la costruzione, escludendo manutenzione, approvvigionamento, sorveglianza, personale tecnico ecc.)? Ve lo dico io: circa un miliardo di euro per gigawatt. Quindi una centrale media costa intorno ai 6 miliardi di euro, e per i primi 15 anni, dal progetto alla messa in funzione, questi soldi sono un DEBITO. Gli stessi soldi investiti per esempio nel fotovoltaico, produrrebbero energia nel giro di pochi mesi e per tutto il tempo in cui la fantomatica centrale sarebbe ancora in costruzione. E una sola centrale di sicuro non basta. Per esempio in Francia per coprire intorno alla metà del fabbisogno ne troviamo piu di cinquanta. In Italia, zona sismica e geologicamente molto piu attiva della Francia, dove metteremmo cinquanta centrali? In cima all'Appennino? E se le centrali fossero costruite da aziende che BARANO sulla qualità del cemento e degli altri materiali? In Italia non sarebbe improbabile, è gia successo per i ponti, per le autostrade, per le ferrovie.... a quali rischi andremmo incontro? Se dovesse esserci una fuga radioattiva in una zona turisticamente peculiare, che danno economico produrrebbe? Pensate che gli allarmi nucleari non sono rari; quelli documentati (e spesso non divulgati) sono circa 2 ogni anno. Tra questi rientrano anche quelli gravi, come Three Miles Island, Fukushima, e l'olocausto di Chernobyl. E' questo il futuro che vogliamo per i nostri figli? Scaricare su di loro le responsabilità (comprese le scorie) di una generazione che non ha saputo guardare oltre la punta del proprio naso? AUGURI
Scrivi bugie su Fukushima e non sai che il plutonio può essere sostituito dal Torio senza alcun problema. Invece secondo te palladio, litio, zinco e terre rare sono infiniti vero? E tali materiali ultimamente non sono diventati più costosi? Fate una tenerezza indescrivibile
Three Miles Island -> nonostante fosse una centrale vecchissima non ci fu letteralmente nessuna conseguenza all'esterno della centrale stessa, né feriti all'interno. Fukushima -> nessun decesso legato alla centrale (ricordo che c'è stato un simpatico tsunami di nove metri, non un'ondina di poco conto, era il QUARTO TERREMOTO PIU' POTENTE DELLA STORIA DEL PIANETA, la centrale non si è rotta perché sì), area parzialmente contaminata. Se al posto della centrale nucleare ci fosse stata una centrale a carbone ci sarebbe stata un'ecatombe, sia lì che nell'ecosistema marino. E no, non poteva esserci "una pala eolica", perché l'energia prodotta dalle rinnovabili è uno zero virgola di ciò che serve a una città. Chernobyl -> era una centrale militare ed è esplosa perché ci stavano facendo esperimenti fondamentalmente senza sapere cosa stavano facendo (purtroppo non sto scherzando), senza sistemi di sicurezza automatici che oggi sono obbligatori anche solo per pensare di costruire la centrale; nonostante l'enorme stupidità della cosa le vittime furono "solo" poche migliaia. In situazioni analoghe con qualsiasi altro tipo di centrale, le morti schizzano facilmente su dieci o cento volte tanto. L'idroelettrico ne sa qualcosa. Scorie -> sono così poche che letteralmente nessuno ha problemi a stoccarle (tranne noi perché non siamo capaci di decidere dove metterle), e diventeranno letteralmente carburante per le centrali di nuova generazione, quindi chi le sta accumulando sta letteralmente costruendo una miniera d'oro. E se le aziende barano? -> c'è letteralmente un ente europeo che se un muro di cemento armato è 5 MILLIMETRI più a destra ti fa buttare giù tutto e rifare da zero, che fa passare OGNI SINGOLA VITE attraverso SETTE certificazioni prima anche solo di pensare di usarla, e se c'è il minimo sospetto che qualcosa sia stato fatto male ti blocca per sempre. Questo è il paradosso dell'eccellenza. Siamo così abituati che le fonti di energia causino migliaia di morti, che se succede scrolliamo le spalle e diciamo "eh vabbè, è andata così". Però se succede col nucleare, le cui morti sono talmente poche da essere alla pari con solare ed eolico, allora è una tragedia, una strage, assolutamente inaccettabile. E l'alternativa è causare PIU' morti, non è che chiudi la centrale nucleare e hai vinto al gioco. Chiudi la centrale nucleare? Bene, chissà chi morirà per questa scelta. Tanta gente, questo è poco ma sicuro.
@@smtrttm9 prima di parlare a vanvera informati: in tutto il mondo la somma di tutte le centrali nucleari in attività copre meno del 10 per cento della produzione elettrica, mentre per esempio in danimarca l'eolico supera il 50 per cento, e il governo ha pianificato di arrivare al 90 entro dieci anni. Quante centrali nucleari dovremmo costruire per raggiungere una tale copertura? E l'uranio dove lo troviamo? Lo facciamo a casa con lo sputo? Come le altre risorse, anche l'uranio sta finendo. Prova ne è che il prezzo è quintuplicato in meno di venti anni, e il trend è in crescita esponenziale. I pochi gigawatt che produrremmo con qualche centralina da terzo mondo si potrebbero coprire anche solo aggiornando l'illuminazione pubblica (lampioni, semafori ecc.) usando lampade a led invece degli inefficienti bulbi ai vapori di sodio. Chi vuole continuare a farsi prendere per il c.... faccia pure
Ma non doveva essere un video sul nucleare in Italia? ...l'unica cosa che fa è sdrammatizzare un po' sulla paura (in effetti esagerata) che c'è attorno al tema del nucleare. Avrei preferito un talk (piu' oggettivo e meno a senso unico) su se e quanto il nucleare può essere strategico per l'Italia a breve, medio o lungo termine.
@@madg888 I tempi di costruzione burocratici (Ma quello vale letteralmente tutto) e soprattutto la cultura Nimby totalmente demenziale in Italia. Inclusa la convinzione che le batterie vengano estratte e lavorate a costo zero, soprattutto senza danni al territorio. Per esempio chi crede che le scorie nucleari siano più pericolose degli scarti di litio e palladio è totalmente ignorante Ma allora rassegnamoci e andiamo a marcire sempre di più come paese. io non mi rassegno.
@@leo_mas_922 qualche spunto: non rinnovabilità del combustibile, assenza di giacimenti in Italia, centralizzazione, costi, tempistiche. Quando vedrò un video con dati confortanti su questo lo guarderò veolentieri, per ora si parla di radioattività.. vabbè..
Guarda, sei stata molto convincente lo ammetto, sul fatto della sicurezza però rimango ancora scettico.. non si può paragonare il nucleare con il solare, se si rompono dei pannelli solari non succede nulla, ma se capita qualcosa a una centrale è un disastro enorme..e abbiamo due casi molto conosciuti ahimè. Diciamo che per costruire una centrale in Italia poi, ci vogliono come minimo 10 anni con dei costi enormi, a noi occorrono anche soluzioni nell'immediato.
No il disastro non è enorme per niente perché dalla terza generazione in poi esiste una struttura di contenimento del nocciolo perfetta. Ti ricordo che dall’ Incidente di TM Island e Fukushima (vecchissima) ci sono stati Zero, ZERO vittime. I costi si spalmano nel tempo senza alcun problema. E soprattutto ignori una cosa fondamentale, quella si, Dannosissima: Quanto si avvelena il territorio con gli scarti di lavorazione e smaltimento di TUTTI i materiali per i pannelli e batterie (Litio, silicio, terre rare, cobalto ecc.) . Roba infinitamente più pericolosa e difficile da gestire delle scorie nucleari per le quali basterebbe un deposito nazionale in montagna o dove pare a te. In Francia hanno il deposito letteralmente in mezzo alle vigne, zero problemi. informarsi prima di parlare. Scusa i toni
abbiamo due casi conosciuti? Sicuro di conoscerli bene? Fukushima ha fatto 0 morti, Chernobyl, il più grave che rende una zona molta vasta non abitabile metti caso ne abbia fatti anche 5000, erano dei reattori a scopo anche militare, che ignorava un sacco di sistema di sicurezza. Ci sono dighe che hanno fato 150 mila morti come in cina.
Sono d'accordo nella stessa misura in cui so che il nucleare non sarebbe la soluzione da qui a 15 anni. Ma il problema è ora e va aggredito oggi mettendo in campo ciò che è già nelle nostre mani. Bene, parliamo di nucleare ma oggi puntiamo massicciamente sulle rinnovabili. Anche perché 10 centrali non basterebbero comunque... Il problema va aggredito su più fronti.
non è la soluzione da qui a 15 anni, vero. Ma per il 2050 non esiste possibilità di azzerare le emissioni senza nucleare. Quindi si, a breve termine rinnovabili a gogò, continuando allo stesso tempo a bruciare gas o carbone sempre più in minori quantità. Allo stesso tempo però bisogna attuare un programma di medio e lungo termine dove il nucleare deve per forza di cose essere il protagonista.
Non è una soluzione a 15 anni ma lo è a piu lungo termine, a dobbiamo iniziare oggi per poterne avere benefici in futuro. Investire nelle rinnovabili non dovrebbe escludere l'investire nel nucleare e viceversa.
@@pasqualefraraccio8306 certo, rimango scettico sulla possibilità di farlo in maniera "utile" ossia partire fra 15 anni con un numero di impianti utile ad essere incisivo.
@@emilianopanzavolta ma non si deve partire tra 15 anni, si deve partire prima possibile, ma se tra 15 anni hai anche il 10% del mix generato dal nucleare avrai comunque aumentato di molto l'attuale autonomia energetica italiana.
Col poco tempo a disposizione non si può che parlare così, in maniera shot e convincente, non penso che a tutti interesserebbe una lezione di 3 ore sulla stabilità di un reattore
Non è una questione di pregiudizio sul nucleare, l'Italia è indietro di 40 anni, solo per vedere la prima centrale in funzione ci vorranno dai 15 ai 20 anni, salvo problemi e ritardi, è giusto investire su ricerca e sviluppo questo senza alcun dubbio, ma a noi serve una soluzione oggi non tra 20 anni, per non parlare dei costi che sono decisamente esorbitanti ed ad oggi non ci sono investitori per questa tecnologia. PS la Germania li sta dismettendo per le grosse perdite economiche.
Tempi: La media mondiale per la costruzione di una centrale non è 7 anni? Considerando che in Italia servissero 15 anni, il net zero non è da raggiungere entro il 2050? Costi: Ma la Francia non ha le bollette tra le più basse d'Europa? E Germania non ha le bollette più alte d'Europa dopo la Danimarca? Investimenti: Ma Federacciai non ha appenda dichiarato di voler investire 1/3 del costo per la costruzione del nuovo reattore a Krsko? PS: Ma la Germania non sta espropriando villaggi e parchi eolici per ampliare la miniera a carbone? Chiedo per un amico.
@@Alessandro2731995 il problema sono i numeri e i tempi e i soldi... chiedi al tuo amico quanto costa una centrale e quanta energia produce una sola centra e fà le dovute proporzioni dei costi... PS anche la Francia ha grossi problemi economici sulle centrali MA essendo una potenza nucleare è sovvenzionata anche militarmente per le centrali nucleari, cosa che non accade in altri stati... sperando che il tuo amico sia a conoscenza anche di questo...
Argomentazione adeguata al popolino di facile presa senza alcuna conoscenza storica e le relative implicazioni che quella tipica tecnica porta con se, a partire dalla stessa conclamata incapacità del nostro Paese a sostenere e a mantenere efficienti gli stessi impianti. Ultima, se non la prima obiezione : dove si trova in un impianto nucleare l'interruttore Off ?? Chiedetelo alla Relatrice....
Chi avrà ragione, una ragazza con due lauree ed un dottorato in materia o il signor Ernesto, la cui unica peculiarità è quella di essere più vecchio e di essere convinto che tanto basti per saperne di più?
@@energyphd9180 Vabbè ma questi hanno solo delle paturnie da sfogare. Non sanno neanche la differenza tra media e varianza, che c** capiscono di nucleare e annessi
È già, tre numeri e ha inquadrato il mondo del nucleare, una lattina..... Non so se è un valido esempio moltiplicato per milioni di persone , poi dire che che la radiazione di fondo è dappertutto, mah nn mi sembra un riferimento pertinente, insomma mi sembra già tifosa del nucleare più che osservatore, la sicurezza è un argomento ben schivato. Aggiungo serve acqua in quantità per raffreddare i reattori quella dove si prende se abbiamo già problemi per uso civico agricolo e industriale, è il futuro nn promette granché, ripeto tutto facile a parole con frasi motivazionali. Dico, per finire, facili euforismi nn sono la strada se si vuole capire il mondo del nucleare con tutti i suoi pro e contro, la storia insegna, i facili euforismi no per nulla anzi ziao a tutti
La sicurezza non l’ ha schivata neanche di striscio. Forse ti distrai tu facilmente. Fukushima e TM Island zero vittime e quella di Chernobyl era sicura anche essa (come generazione per quanto vecchia) se non per una serie enorme di negligenze e carenze strutturali che oggi sono assolutamente superate. Secondo te l’ acqua in futuro sarà più scarsa dei materiali per il fotovoltaico? Se non sai dire nulla nel merito basta che segui meglio
Si tratta di un ottimo esempio: rinnovabili e fossili fanno dalle migliaia alle milioni di volte più scarti tossici e anche più difficili da gestire visto che sono spesso liquidi o gassosi e non solidi e compatti. Parliamo di una lattina di uranio spento a persona contro circa 20'000 lattine di COx, NOx, SOx, particolato e ceneri. La lattina di uranio viene sigillata dietro diverse barriere a matrioska, le 20'000 lattine di composti chimici vengono invece emesse in atmosfera pronte a essere respirate o buttate in discariche.
ma dai. L'acqua è stato un problema solo quest'anno ed è facilmente superabile. Hanno centrali in Israele che sono in mezzo al deserto. Dai su, ti rendi ridicolo da solo con questi commenti.
Perche sta recitando una filastrocca imparata a memoria, stile bambini allo Zecchino d'Oro. 😈 Una così non potrebbe persuadermi neppure a comprare un mazzo di ravanelli, figuriamoci parlare di nucleare.
@@SimoneBussoni Si okok giustissimo, avevo solo fatto notare che è abbastanza buffo vederla andare da destra a sinistra in maniera così periodica per tutto il video. Un po' distrae
Come tutti i pro fissione nucleare dimentica di dire che attualmente i giacimenti MONDIALI conosciuti di combustibile nucleare possono soddisfare appena 80 ANNI del consumo ATTUALE di energia nucleare.
@@thebulletsadventures4741 comunque il combustibile per la fissione, considerando solo quello prezzato, è stimato avere una durata che va dai 135 ai 250 anni. Report "Uranium 2020 Resource, Production and Demand" pagina 14. Per il combustibile per la fusione non ci sono stime di durata che io sappia, potresti indicarmi una? Grazie
@@Alessandro2731995 Non parlavo di quello per la fusione (che è un'altra tecnologia). Ma quello che citi tu per la fissione è considerando anche i giacimenti a basso rendimento e quelli stimati. Cosa che a mio avviso non ha senso includere.
Manca sempre il fattore Italia in tutti quei discorsi. Purtroppo cose come il ponte Morandi o le persone morte sotto le macerie di edifici che sulla carta erano antisismici mi fanno sempre diffidare... E un nucleare con sistemi di sicurezza o manutenzione scadente creerebbe disastri ben maggiori.
non funziona così. l'industria nucleare è regolamentatissima, esistono istituzioni internazionali che controllano tutto. se c'è una saldatura non perfetta si rifà il reattore da zero, questo indipendentemente dal paese. Bangladesh e Polonia stanno costruendo reattori, il Messico li ha già. se questi paese ce la fanno, per non dovremmo noi? che abbiamo aziende che operano in questo settore avanzatissime? quando avevamo le centrali nucleari in Italia venivano da tutto il mondo ad assorbire know how
ci sono delle istituzioni governative che controllano tutte le centrali nel mondo, e controllano che tutte siano ben costruite e che tutte funzionino correttamente.
In passato l'Italia aveva centrali nucleari in cui non ci sono mai stati incidenti: le tecnologie con cui si produceva energia nucleare in Italia erano molto più avanzate di quelle di Chernobyl, anche in termini di sicurezza. Mi associo alla risposta di Martino, non dimentichiamo che noi esportiamo moltissima competenza anche in paesi avanzatissimi (quella che in senso un po' spregiativo e riduttivo è chiamata "fuga dei cervelli"), le capacità per fare bene le cose le abbiamo eccome
Le centrali le hanno anche in Pakistan, Messico, Brasile, India, Romania ecc... Se in decenni che le hanno non è mai successo niente in quei paesi che hanno indici di corruzione molto più alti e un'industrializzazione minore della nostra, forse è il caso di cominciare a farsele due domande e di smetterla con questa retorica da due soldi
Ok parliamo di Nucleare. I tempi della burocrazia, tra approvazione legge, concorso e tutto + i tempi di costruzione richiedono al minimo 15 anni. È stato provato che in 9 casi su 10 le centrali però presentano ritardi o aumenti di costo. In più abbiamo appena preso 220 miliardi e più a debito e le centrali nucleari, pagate interamente dal pubblico significa fare altro debito in un contesto in cui è superiore a una volte e mezza il nostro PIL. Poi c'è da aggiungere che i depositi sono molto costosi proprio per la loro sicurezza e che per la parte a bassa pericolosità stoccata all'aperto ci sarebbe il problema di trovare i posti, dato che non si trova posto nemmeno per le discariche. Passando sopra a questi problemi dove le dovremmo costruire? I nostri fiumi e i nostri laghi sono oversfruttati e quindi le dovresti mettere sul mare. Siamo pieni di coste verrebbe da pensare eppure sono praticamente tutte abitate, e dove non sono abitate è perché sono parchi naturali protetti. Non si possono fare vicino ad abitazioni perché richiedono almeno 1-2km di nulla attorno quindi i posti di riducono praticamente a 0. Semmai ci fossero alcuni posti, dovresti convincere la popolazione locale, che non è una parte scontata. E non mi dite nei siti delle vecchie centrali perché lo smantellamento aggiungerebbe ancora un sacco di costi. Inoltre, sempre semmai si trovassero, sarebbero tutti sulle isole o al sud, ma il nostro consumo si concentra in particolar modo nel nord. Inoltre tralasciando l'impatto ecologico maggiore, l'energia nucleare ha superato i 160$/MWh e continua a crescere mentre eolico e solare si trovano attorno ai 35 e continuano a scendere. Perché resuscitare una tecnologia degli anni 90 ora? Si sarebbe dovuto fare negli anni 2000 per avere un senso.
@@albertozanellato6776 con la rete elettrica e lo stoccaggio attuale non si può fare 100% rinnovabili, almeno in Italia. Detto ciò possiamo fare un passo avanti da questa discussione da scuole medie e per una volta pensare al futuro? Secondo gli studi più recenti eolico e solare con le tecnologie attuali da soli possono produrre fino al 85% del fabbisogno energetico nazionale. In ottica 2030 gli obiettivi da raggiungere sono tagliare del 60% circa le emissioni di CO2, con il PNRR la previsione è arrivare al 72% di energia(solo elettrica) prodotta da rinnovabili per un'istallazione media annua di 12-13GW e che raggiungerebbero i nostri obbiettivi di taglio CO2. È possibile installare tante rinnovabili? Nel 2022 ad oggi sono state installate complessivamente poco meno di 2GW, ma i progetti sbloccati da realizzare nel 2023 ammontano(per ora) ad 11GW, in più ci sono progetti in attesa di approvazione dalla potenza complessiva di quasi 100GW, quindi si, si può decisamente fare. E per mettere 100GW di solare dobbiamo ricoprire tutta la Sicilia? No, 100GW sono approssimativamente 100mila ettari. Considera che ogni anno in Italia si abbandonano terreni agricoli per 120mila ettari circa e che possono essere messi anche sul tetto, o sui parcheggi (creando ombra) o volendo in agrivoltaico. Eni dice che entro il 2050 saremmo 100% rinnovabili ma che facendo l'hard plan ci riusciremmo addirittura in anticipo di 10 anni. E come pensa Eni di sopperire a quel 15% circa di energia che eolico e solare non garantiscono? Facendo un mix di tutte le altre fonti(geotermico, idroelettrico, movimento onde, biocarburante, energia prodotta da termovalorizzatori, altre fonti da perfezionare, ecc..), con un'aggiunta eventuale al mix di idrogeno/nucleare a fusione per quel che rimane e la considerazione che un'elettrificazione massiccia porta inevitabilmente a un'efficienza migliore che riduce i consumi. Per dire, un motore termico, come quello a benzina dissipa molta più energia di uno elettrico. E proprio le auto elettriche saranno un'aiuto importante alla transizione perché fungeranno da stoccaggio aggiunto al sistema con le loro batterie. Andare a ripescare una tecnologia da anni 90 per il 2037 per fare una seconda transizione 10 anni dopo non mi pare il caso...
@@NickGecko sei tu che bolli come "tecnologia degli anni 90" quella su cui si registrano da sempre le maggiori possibilità di sviluppo e le migliori scoperte in ambito scientifico. Il 100% rinnovabile è un miraggio, il fatto che ENI lo sostenga non significa un bel niente, per quel che mi riguarda significa solamente che ENI investirà in quella direzione per mero calcolo costi / benefici proprio. L'obiettivo di ENI è di guadagnare producendo energia elettrica, non di decarbonizzare, e a me interessa molto più il secondo. Ogni tecnologia ha i suoi problemi, e se si guarda solo a quelli allora tanto vale fare nulla. L'unico vero problema è che a troppa gente il carbone fa molta meno paura dell'energia atomica, e invece dovrebbe farne enormemente di più. Costruire un giusto mix libero da preconcetti a me sembra francamente l'unica soluzione percorribile, e sulla quale siamo tremendamente in ritardo. Perché mentre quelli che la pensano come te immaginano le centrali nucleari come quella dei Simpson, con pesci dai 5 occhi e acqua fosforescente a circondare una centrale avvolta dai fumi tossici, io mi cago in mano a pensare che un paese come la Germania stia bruciando lignite per produrre energia elettrica dopo aver populisticamente spento le proprie centrali...
Ok il ragionamento economico, ma è comunque un errore statistico: 9 reattori su 10 anno avuto ritardi è proprio falso. I reattori sono costruiti in 5-7 anni. Comunque apposta perché è una filiera complessa bisogna iniziare subito. Inoltre sul deposito, l'infrastruttura da costruire dobbiamo farla per forza per i riifiuti ospedalieri, poi si farà più grande per gestire anche i rifiuti ad alta attività delle centrali
@@marcopomodoro2286 No è vero. Per quanto possa sembrare esagerato c'è uno studio della Aarhus University, un'università danese, che testimonia il dato 9 su 10. Per il deposito, si verrà fatto per forza, menomale aggiungo, ma non vedo perché fare il deposito per le scorie per la produzione medica e altre produzioni debba giustificare una politica energetica nucleare.
Ma delle applicazioni militari del nucleare non si parla? Non si parla del fatto che la produzione da nucleare rimane sempre in mano a una/due grosse aziende? Mentre le rinnovabili sono decentrate e distribuite, quindi ben più democratiche e partecipate...
"le rinnovabili sono decentrate e distribuite". Nope, è un monopolio cinese, non puoi fare pannelli e batterie senza le loro terre rare. Per di più persino lo smaltimento è tutta roba loro, tanto che c'hanno un lago fatto interamente di liquame tossico dovuto alle scorie di lavorazione.
@Doc Energy Lo stato ha 100 euro da spendere per ottenere il massimo quantitativo di energia utilizzabile alle migliori condizioni (costo, impatto ambientale, tempistiche, etc) entro un certo tempo. Va da se che nucleare, rinnovabili nelle diverse incarnazioni ma anche termoelettrico con sequestro siano in competizione tra loro per quei 100 euro, una competizione il cui vincitore viene fuori appunto da una comparazione oggettiva dei pro e dei contro dell'una o dell'altra tecnologia. Non credo si scelga di costruire un reattore nucleare per il gusto di farlo ma perché si ritiene sia un'opzione complessivamente migliore di altre
La domanda non è affatto del c***. Se tu ti informassi sapresti che a livello di LCOE (levelized cost of electricity - Euro/kWh) il nucleare è tra le energie più care (pesano tantissimo gli investimenti di capitale necessario). Nessun privato sarà folle da lanciarsi nella costruzione di una centrale nucleare quando praticamente tutte le altri fonti sono meno care. Quindi vuole dire che deve pagare lo stato (cioè noi) e fare ulteriore debito.
@@riboch2527 Io di uno così ignorante e gonzo da essere convinto che servirebbe SOLO ulteriore debito, come opzione, non so proprio cosa pensare. Quindi avevo visto bene, credi che l’ economia sia un gioco a somma zero. Il discorso delle emissioni e del consumo di suolo a parità di KwT prodotti per quelli come te non esiste. Quindi per fare due esempi Francia o Finlandia le nuove forme o vettori energetici come li finanziavano? Sai cos’è un trasferimento di voce di spesa? Boh. Non ti chiedo neanche che scuole hai fatto per evitare di infierire
Ottima dimostrazione del fatto che: scegliendo parametri ad ok ottengo la risposta che voglio. Dal grafico in 2:11 noto che : Il nucleare è solo il 10% ,solo il petrolio è più basso al 3%. Nel mondo fin'ora hanno costruito 437 reattori iin 45 anni circa e sono in costruzione solo 56. In Europa,nell'ultimo ventennio sono in costruzione 3 reattori che nessuno vuole terminare. Il 28% del nucleae è una scelta ereditata dal passato .Francia e Germania stanno dismettendo centrali a fine vita . Anche la Svizzera ne ha chiusa una. Certo che in questo periodo politico si usa tutto quello che c'è riaprendo anche le centrali al carbone. L'uranio costa e deve essere processato e se non si possiedono impianti di trasformazione occorre rifornirsi da Paesi terzi ed esserne dipendenti. Almeno adesso compriamo l'energia elettrica del nucleare a prezzi bassi e possiamo anche smettere. Se hai i reattori sei obbligato a comprare il carburante. Per un Progetto realistico sul terrritorio nazionale ci vorrebbero almeno un decina di reattori ed un luogo di stoccaggio scorie da realizzare in quindici anni,spendendo soldi da subito. Siamo un paese che non accetta una nave di rigassificazione ancorata alla costa. Nel frattempo una soluzione "sicura,semplice,rapida"è posare fotovoltaico sui tetti di abitazioni ,capannoni,cascine ,Serre e quant'altro senza divorare terreno. In caso di attacco militare il fotovoltaico diffuso non puo essere bersaglio,una centrale si.
@@energyphd9180 Puoi indicare in modo specifico le inesattezze? Altrimenti quello che ha voglia di commentare finisci per essere tu con un commento superficiale contro uno piuttosto articolato
Le inesattezze le dite Voi. Comunque non è una gara a cji scrive di più e se nessuno in Europa costruisce reattori fatti una domanda. Anzi ,se la facciano chi vi segue , Ogni volta che Qualcuno si alza al mattino Pensando:"Ora ci provo col nucleare "poi risponde alla tua maniera alle obiezioni senza costrutto. Ma se devi commentare in quel modo c'è il Bar sport a livello di tifoseria. Potevi almenno impegnarti in qualche riga di spiegazione. Qualità informativa Zero solo Propaganda
@@triodetri1780 Aspetta ma ora mi ricordo di te. Ne avevi già sparate parecchie sotto un altro canale. È una tua scelta non aver studiato nel frattempo. Adios
Questi commenti demenziali (Soprattutto l’ altro intriso anche di antisemitismo) sono utili a fine diagnostico e nulla più. Oltre il complottismo patologico. Mi spiace che la vita ti abbia trattato così male.
domande: e se una centrale nucleare fosse vicino casa vostra, vi piacerebbe? siete tutti cosi informati riguardo le scorie radioattive e sul loro difficile smaltimento, da poter dire che non ci siano problemi a riguardo? oppure si solo perché una ragazza di 28 anni lo spiega con delle slide? non sarebbero meglio investimenti con fonti di energia rinnovabili,che da come sappiamo possono risolvere ogni problema energetico con zero conseguenze e che di conseguenza creerebbero molti posti di lavoro, salverebbero l' ambiente, e non rovinerebbero interi paesaggi? cerchiamo di mettere sempre in discussione ciò che ci viene propinato, non facciamoci influenzare da altre persone e così forse si faranno scelte più giuste.
Quando risolveremo il problema dell'intermittenza potremo pensare a un futuro 100% rinnovabili. L'unico modo per farlo è l'accumulo su scala di rete per periodi lunghi (stagionale). Ad oggi non si immagina neppure lontanamente quali tecnologie possano farci ottenere questo risultato, dato che con le batterie come le conosciamo non basta tutto il litio del mondo ad alimentare la sola Italia, ad un costo nell'ordine delle migliaia di miliardi di €. In mancanza di questo, le rinnovabili potranno produrre solo una parte (anche rilevante, eh) dell'energia che ci serve, il resto DOVREMO generarlo con il nucleare, altrimenti addio clima.
La domanda 1 è sì, visto che in un futuro prossimo potrei persino lavorarci e verrebbe comodo uno spostamento limitato. La seconda considerazione è invece la seguente: gli argomenti legati all’energia sono tecnici e complessi, va benissimo mettere in discussione le cose (sacrosanto direi), ma lo si deve fare in un certo modo. La gestione delle scorie viene svolta in modo efficace in tutto il mondo e in paesi tipo il Messico. Inoltre il problema deposito (che è puramente politico perché le aree designate già ci sono) permarrebbe in ogni caso causa medicina nucleare. La struttura delle centrali nucleari a fissione presenta livelli di sicurezza allucinanti, soprattutto la terza generazione e per questo ti invito a scendere nei dettagli tecnici, anche divulgati ovviamente, perché penso possa davvero essere un ottimo “tranquillante”. Passiamo all’ultima parte. Le rinnovabili allo stato attuale non possono essere l’unica fonte energetica causa aleatorietà. Ci servirebbero troppe batterie in primis per fare una cosa del genere e quindi, nonostante vengano riciclate e ci siano moltissimi studi a riguardo, il problema diventa il seguente: Vogliamo rinnovabili+fossili o rinnovabili+nucleare? Il nucleare sostituisce il gas e il carbone, non le rinnovabili. Tra l’altro moltissimi ambientalisti o persone del luogo protestano anche per i pannelli o le pale eoliche, qualche posto purtroppo in ogni caso andrà a modificarsi.
Sono nato e cresciuto a Milano. Sono convinto con buona approssimazione che la cittadinanza della città di Milano sarebbe assolutamente favorevole alla costruzione di una centrale nucleare moderna in mezzo al parco agricolo SUD direzionando il 100% dell'energia prodotta alla provincia e "staccando" tutte le caldaie che causano l'inquinamento in città.
Alzi la mano chi costruirebbe una centrale nucleare in un paese a forte rischio sismico e con un grave dissesto idrogeologico ... Alzi la mano chi metterebbe una centrale nucleare in un paese ricco di storia, di città d' arte, di località a forte vocazione turistica dove un incidente nucleare cancellerebbe tutto. Nucleare NO GRAZIE.
Le centrali di terza generazione sono PERFETTAMENTE anti sismiche. In Giappone le usavano come rifugi durante il terremoto del 2011 (Tranne quella che ha subito la marea, che era comunque vecchissima quanto quella di Chernobyl) . Troppo difficile informarsi prima di parlare vero?
@Doc Energy Incidenti nucleari gravi c'è ne sono stati due. Certo erano centrali di vecchio tipo, certo in un caso è stato un errore umano ... fatto sta che entrambi hanno creato una zona non abitabile con un raggio di 30km che forse tornerà normale tra 20.000 anni. Le centrali moderne sono molto sicure, ma la probabilità di un incidente disastroso, seppur piccola, è diversa da zero e moltiplicata per l'effetto a lungo termine delle radiazioni diventa un fattore di rischio più alto di altre fonti di energia.
@@leo_mas_922 Elena Tonello, 28 anni, non ha vissuto Cernobyl, e probabilmente neanche tu. Lei è ingegnere nucleare, e giustamente nel suo discorso promuove l'energia atomica, ne va del suo lavoro, ci mancherebbe altro. Il discorso atomico è una faccenda complicata, e per affrontarlo seriamente non bastano 4 slide ppt. Bisognerebbe prendere in considerazione ad esempio: 1) le riserve di uranio: che ad oggi sono stimate in 50 anni per far funzionare le sole centrali già esistenti 2) i depositi dei rifiuti radioattivi: Oggi in italia non si riesce a trovare un sito, neanche per i rIfiuti atomici della medicina 3) la convenienza. Quanto costa alla fine un kw di atomico e quanto quello da altre fonti. L'italia esporta ogni anno 17 miliardi di euro di cibo. Dovesse succedere un incidente con fuga radioattiva vorrebbe dire danneggiare il territorio e la capacità di produrre beni riconosciuti e apprezzati nel mondo. 4) È vero che importiamo energia nucleare dai francesi, ma lo facciamo di notte, quando loro sono costretti a venderla a basso costo perchè le centrali atomiche sono rigide e non possono essere fermate. Il picco dei consumi è di giorno, quando anche il fotovoltaico da il picco del rendimento. 5) Nuove tecnologie: lo sviluppo delle batterie può rendere una fonte intermittente come il fotovoltaico più costante. Si stanno sviluppando sistemi per catturare e stoccare la co2. Fusione nucleare: il progetto ITER è al 78% della sua costruzione. Il futuro non per forza deve passare dalla fissione nucleare.
La parte difficile da capire è quella che viene dopo: come decarbonizzare il settore energetico e quelli che ne derivano senza l'energia nucleare perchè gente che non sa neanche cosa sia un neutrone ha votato di pancia su un argomento di cui non capiva nulla. E' esattamente come pretendere di battere una pandemia come quella del covid ma senza vaccini, solo a suon di mascherine e omeopatia.
Ah già, quegli intelligentissimi referendum fatti all'indomani di due incidenti nucleari (di cui uno non fu un incidente e l'altro è stato largamente esagerato). Chissà mai con quanta cognizione di causa avrà votato la gente...
@@leo_mas_922 Facciamo un ipotetico referendum sull'abolizione delle tasse: tutti votano per abolirle. Così ha deciso il popolo! Solo che il giorno dopo l'Italia fallisce. Però oh, il popolo ha deciso
@johnnyblack4366 In realtà non c'è mai un referendum il cui voto si/no, era: al nucleare, alla produzione di energia nucleare, alla produzione di energia elettronucleare, alla chiusura degli impianti impianti nucleari (centrali comprense) etc... Si fa prima a dire su cosa erano in realtà i 3 referendum [2 abrogativi ed 1 consultivo]. E mi farebbe piacere farlo se vuoi :) . In Italia anche i referendum abrogativi non hanno durata illimitata. Non vanno a limite i poteri ed i ruoli, stabiliti dalle norme giuridiche, del Parlamento, del presidente della Repubblica, del governo etc... Poi per quanto riguarda il ripristino [parziale o totale] anche temporaneo di ciò che è stato abrogato [in un referendum abrogativo] è possibile farlo legalmente solo se c'è un Reale e valido motivo. Infine bisogna considerare che nel corso degli anni cambia il parlamento, il presidente della repubblica, etc... variano le norme giuridiche, cambia il popolo votante e cambia la società.
ottima esposizione, speriamo le persone si convincano sempre di più ad un approccio oggettivo verso le questioni scientifiche
Ma se poi fanno votare per un argomento così tecnico persone che non ne capiscono niente e pensano solo nucleare=chernobyl=brutto
Purtroppo non andremo lontano
E secondo te dovrei appendere il forcone al muro ? È praticamente nuovo.
Dopo decine di anni in cui Televisioni giornali hanno raccontato falsità sul nucleare la vedo molto dura, ma la speranza e sempre l'ultima a morire.
Ecco chi sono le ragazze e i ragazzi a cui dovremmo prestare attenzione. Lasciate perdere quei nullafacenti che bloccano le autostrade o fingono di imbrattare opere d'arte.
Per non parlare dei nullafacenti che infilano nei commenti cose che non c’entrano nulla
Eppure loro hanno fatto parlare di sé, quando questa ragazza non avrà mai la loro esposizione mediatica
@@stesegreto656 Forse sta a noi decidere a chi prestare attenzione; se a giovani preparati e competenti su temi energetici e ambientali o a un gruppetto di estremisti che, oltre a gesti relativamente estremi, sono totalmente privi di idee e argomenti. Non credi?
Esatto
Sei un grande!!!! 👏👏👏
Un chiaro esempio di quanto parlare di nucleare in modo rassicurante, chiaro e preciso faccia la differenza.
Bravissima Elena 💪🏻
Parlare in modo rassicurante, come fa sempre chi ti vuol fregare.
@@andsalomoni Bello vedere come l'ignoranza in Italia, riesca sempre a trionfare. E' grazie a chi ragiona come te se il mondo andrà allo scatafascio.
@@andsalomoni quindi, seguendo il tuo ragionamento, anche i tuoi genitori e/o familiari. Daje!
@@andsalomoni tutto è opinabile nella vita e di conseguenza facilmente criticabile. Più difficile invece è controbattere argomentando. Mi stupisca...
@@andsalomoni se non hai i mezzi per controbattere, non è colpa tua, perché non tutti studiano ingegneria. Sarebbe anche il caso di fidarsi di chi è più sapiente di noi. Se lei pensa di sapere più cose dell'ingegnere, le cose sono 2: o lei effettivamente è un altro ingegnere (ma in questo caso bisogna portare dei dati attendibili per controbattere, funziona così il dibattito scientifico) oppure soffre dell'Effetto Dunning-Kruger
Non sono mai stato un fan del nucleare, ma ormai lo capiscono anche i sassi che il futuro a medio termine dovrà essere per forza un mix di nucleare e rinnovabili. Presenta rischi e problemi, come qualunque fonte, ma è di gran lunga il male minore.
Pensare che l'umanità dovrà stoccare in modo sicuro centinaia di migliaia di tonnellate di scorie altamente radioattive per secoli e secoli, mi mette i brividi.
@@granzebru3653 Ti riporto qualche dato che puoi facilmente trovare online. Vorrei dimostrarti che la tua paura è irrazionale.
Since the start of nuclear electricity production in 1954 to the end of 2016, some 390,000 tonnes of spent fuel were generated. About two-thirds is in storage while the other third was reprocessed.
The IAEA estimates that the disposal volumeb of the current solid HLW inventory is approximately 29,000 cubic meter. For context, this is a volume roughly equivalent to a three metre tall building covering an area the size of a soccer pitch.
Nota a parte, abbiamo probabilmente più rifiuti “tradizionali” sotterrati in Italia, di quanti ne siano stati prodotti da centrali nucleari nel mondo… nella storia. E i loro effetti sulla salute sono altrettanto pericolosi, anzi molto più pericolosi dei rifiuti radioattivi considerando il metodo con cui i rifiuti radioattivi devono essere gestiti.
Perfetto. Le scorie però se le terranno in cantina quelli che vogliono il nucleare.
@@granzebru3653 le opzioni sono 2 o mix nucleare+rinnovabili o fonti gossili. E' meglio generare qualche migliaio di tonnellate di scorie in decenni o è meglio di emettere qualche migliaio di tonnellate di CO2 in pochi minuti? Se ti mette i brividi pensare alle tonnellare di scorie prodotte in anni interi, non ti mette i brividi pensare alle tonnellate di CO2 emesse in pochi secondi?
@@granzebru3653 Pensare che l'umanità sta già stoccando in modo meno sicuro milioni di tonnellate di scorie altamente tossiche derivate dalle altre fonti energetiche che NON diventeranno mai non pericolose, né potranno mai essere impiegate in futuro come fonte di energia come invece potranno essere quelle nucleari, mi fa piangere per i nostri discendenti, altro che brividi.
da "Not In My BackYard" a "Nuclear In My BackYard" anche io voglio delle centrali nucleari
Nimby 2.0
Molto interessante e davvero ben esposto, io per primo sono sempre stato scettico nei confronti dell'energia nucleare ma è vero che dovremmo lasciare da parte i pregiudizi e vedere le cose da un punto di vista oggettivo e basato sui dati. Brava!
I dati raccolti sulla pericolosità Sono completamente sbagliati.
mettere il nucleare al penultimo posto? Indicando solamente 0,03 % di morti ? Chernobyl vi dece qualcosa?
Bisognerebbe fare sensibilizzazione a nelle scuole, sarebbe molto efficace.
Una persona adulta di solito non cambia idea facilmente
gli insegnanti sono adulti, bisogna convincere loro
@@pistacchio gli insegnanti non dovrebbero essere convinti. Gli insegnanti dovrebbero trasmettere la conoscenza in maniera oggettiva e far si che gli alunni sviluppino un pensiero critico. Se un insegnante è fermo sui suoi preconcetti sarebbe una violazione del codice deontologico e di responsabilità.
@@Cipsicko il pregiudizio sul nucleare permea tutta la società, a tutti i livelli. questo è il risultato di decenni di propaganda.
anche una persona con un certo spirito critico non si pone nemmeno il problema di controllare se i pregiudizi che ha assorbito nella sua vita hanno senso
@@pistacchio corretto! la tua frase aveva un pò il senso dello sconforto (ecco perchè il mio commento). Cosa che spero si possa risolvere con una sana e chiara informazione. E ritengo che un buon insegnante può essere tale solo se è in grado di essere imparziale su determinati argomenti.
certo, come facevano le ausiliare della Hitlerjugend
Grazie mille, finalmente una spiegazione fatta su basi scientifiche e ragionevoli anziché ideologiche
Esposizione chiarissima, indice di una perfetta padronanza della materia. L'oratrice è stata decisamente "tranquillizzante" su un argomento spinoso come quello dell'energia nucleare. Da scettico come molti sull'effettiva irrinunciabilità del nucleare, devo dire che qualche dubbio inizio ad averlo grazie proprio all'Ing. Elena Torello che ringrazio per avermelo instillato.
Si si si , vallo a spiegare agli abitanti della Prefettura di Fukushima: dal 2011 hanno accumulato infiniti serbatoi di acqua triziata che ora sversano nell'Oceano - mangiandone poi i pesci. O ai 1.500.000 Europei morti a causa di Chernobyl dal 1986 in poi. O alle mamme che hanno avuto figli mostruosamente deformi a causa del democratico DU sparso da Esercito e Aviazione americani a Fallujah nel 2004.
Vorrei che nei programmi in tv dove si parla di politica e attualità ci fossero degli esperti a parlare dei problemi e delle SOLUZIONI come fai tu. Complimenti
Molto interessante, sono d'accordo. Grazie per aver presentato i benefici del nucleare e sfatato alcuni miti.
@Tonello mette in fila tutti i motivi per uno Stand up for Nuclear
sarebbe stato opportuno parlare delle cause del disastro di chernobyl, in contrapposizione con quanto avvenuto a fukushima. se le persone sono contro il nucleare è perchè la classe politica cavalcò l'onda del disastro per guadagnare voti.
concordo pienamente ma purtroppo hanno solo 10 min per il talk
Per tutto il resto c'è cartoni morti
@@ettoreiacolare4094 10 minuti sono anche troppi se vuoi convincere qualcuno a guardare un video, se questo è contro il nucleare.
Quindi ora stanno facendo l'opposto? Ma dai che cavolata questo mito della classe politica e il disastro di Chernobyl. Tutti ne avevano giustamente paura in Europa. Però altri stati l'anno fatte comunque. Perché non hanno cavalcato l'onda del disastro anche i politici delle altre nazioni?
Complimenti, una chiara esposizione di quelle che sono le nostre opzioni come umanità, la conclusione sembra ovvia, eppure come paese non siamo ancora in grado di cogliere questa opportunità, il motivo credo sia solo da attribuire alla cronica mancanza di un a visione oggettiva a lungo termine della situazione.
Impossible, non credo ai miei occhi: una giovane che parla in maniera chiara e obbiettiva del nucleare, addirittura mostrando dati. Spero che questo tipo di contenuti arrivino pure a quell’altra fetta di giovani che per “affrontare” la questione climatica vanno a bloccare le strade o ad imbrattare i monumenti nelle piazze e nei musei.
Molto interessante, se si ha la cultura non si ha paura!
Brava Elena. Chiara, precisa, efficace e semplice.
L'approccio scientifico è l'unica via per prendere le giuste decisioni.
Purtroppo chi parla, soprattutto in pubblico, di energia nucleare non ne ha i titoli e viene invitato nei media.
Chi studia e conosce la materia, non viene quasi mai invitato nelle trasmissioni più importanti e, cosa fondamentale, molto spesso manca il contraddittorio su base scientifica, tra chi è contrario e chi è favorevole.
Saluti.
Su base scientifica però nessuna persona competente può contraddire una singola parola di questa ragazza, perché sono dati scientifici comprovati e riconosciuti dalla comunità scientifica, al massimo qualcuno può esporre dei dubbi su alcuni margini di errore di certi dati molto specifici, ma niente di più. Che senso avrebbe fare un contraddittorio se dall’altro lato non trovi nessuno se non scappati di casa finti ecologisti che non sanno un’acca né di ambiente né di scienza? Non puoi mettere certe persone sullo stesso piano della scienza, in nome di un principio come il contraddittorio, specie quando si fa comunicazione al di fuori di ambienti scientifici: dato che le persone comuni non capiscono il linguaggio della scienza, quest’ultima finirebbe sullo stesso piano di baggianate sensazionaliste uscendone svilita e instillando nient’altro che ignoranza nella grossa fetta degli spettatori. Ecco cosa succede quando inviti filosofi e sociologi a parlare di geopolitica (riferimenti casuali…).
@@yellowintherealm9596 Infatti sostengo che sarebbe necessario un contraddittorio tra una persona competente, come può essere Elena ed un ingegnere energetico contrario al nucleare, per esempio il professor Armaroli del CNR per metterli a confronto.
@@gianlucamucciarelli8848 Non lo conoscevo ma leggo che è un chimico... ma comunque nemmeno lui può contraddire i dati mostrati nel TED. Un confronto antitetico diventa più plausibile se si parla di un obiettivo più concreto, come "vale la pena costruire nuove centrali da zero ora in questo momento qui in Italia?", che già così diventa una questione che abbraccia considerazioni più ampie di quelle espresse nel video...
@@yellowintherealm9596 Vero è un professore di chimica, però quando parla di rinnovabili, si scaglia sempre contro il nucleare con una certa veemenza.
Aldilà del parere personale che è rispettabile a prescindere, quello che non comprendo è il motivo per cui una persona bene o male del settore, continui a sostenere che con le sole rinnovabili, coadiuvate da vari sistemi di accumulo, si possa sostenere un sistema energetico complesso come quello italiano.
Questa continua contrapposizione tra le classiche rinnovabili, che sono il buono, ed il nucleare che è il male, non fa altro che generare confusione nell'opinione pubblica.
Se il nostro problema è dato dalla combustione, qialsiasi sistema la elimina è, dal mio punto di vista, benvenuto per arrivare a quasi 0 emissioni in atmosfera.
Le sonde geotermiche, il micro eolico, il solare (termico e fotovoltaico) vanno benissimo.e devono essere la via maestra per l'auto produzione.
Quando però entrano in gioco le industrie che operano in settori energivori, con le sole rinnovabili (aleatorie e non) non ce la possiamo fare.
Qui entra in gioco adesso il nucleare, in attesa della fusione.
Dobbiamo però essere realisti e comprendere che una centrale che produce energia elettrica da fusione, non si vedrà prima del 2050/2060 e non possiamo permetterci di non fare niente fino ad allora.
@@gianlucamucciarelli8848 se riesci a convincere Armaroli, Luca Romano, l'Avvocato dell'Atomo penso sia più che contento di confrontarsi con lui. L'ha anche invitato diverse volte, ma non ha mai accettato.
Complimenti Chiara.
Ottimo Talk!!! Efficace anche l'interazione col pubblico all'inizio dell'esposizione. Basta togliere la parola "nucleare" e mostrare le specifiche di produzione che questa tecnologia piace a tutti.
Soprattutto le radiazioni piacciono, velocizzano l'abbronzatura...
@@andsalomoni ma per favore la smetta di farneticare e s'informi
@@andsalomoni Continuiamo pure a vivere sulla falsa riga della sua ignoranza ed ottusità e a bruciare milioni e milioni di metri cubi di gas e barili di petrolio, rilasciando in atmosfera miliardi di tonellate di anidride carbonica... Continuiamo!
Quando si parla di energia nucleare sembra che a tutti voi scompaia dalla mente l'immagine del cambiamento climatico, i ghiacciai che si sciolgono e la biodiversità che muore. Si continui pure a gustare il suo amato pesce azzurro colmo di petrolio. Quello si che le fa bene.
Cordiali saluti.
@@andsalomoni tipico commento di chi non ascolta
@@andsalomoni Forse a te piacciono di più i veleni rilasciati dalla lavorazione delle batterie e pannelli (Litio, palladio, silicio, terre rare ecc.) . MOLTO più difficili da gestire delle scorie nucleari. Non ci avevi pensato? Figurati se sai cercarti le analisi comparative adeguate visto quello che scrivi
Ero contrario al nucleare ma il riscaldamento globale mi terrorizza
Oltre a quello dovrebbero far paura i milioni di morti che abbiamo da ANNI a causa di fonti energetiche a maggior emissioni e consumo di aria e suolo. Essendo correlazioni non esattamente “dirette” nessuno ne tiene conto
Ecco, diffondiamo l'informazione data dagli esperti, non siate chiusi come lo si è solitamente in italia
Come al solito , parliamo delle cose 30 anni in ritardo
A dire il vero in Italia, la questione relativa all' energia nucleare è stata affrontata a fine anni '80 e nel 2011. Due sono i problemi relativi alla gestione della questione.
Il primo è rappresentato dalla campagna di disinformazione e di terrorismo sul nucleare ,che per decenni è stata portata avanti nel nostro Paese con ogni mezzo e ogni ambito; nell' informazione, nei media, nella politica, nel giornalismo e perfino nelle scuole. Questo ha fatto sì che fino a poco più di un anno fa, parlare di energia nucleare in Italia equivalesse a pronunciare una blasfemia in un luogo di culto.
Il secondo, strettamente collegato al primo, è rappresentato dal modo in cui si è scelto di gestire la questione, attraverso un referendum, che ha risentito della perenne campagna di delegittimazione di cui sopra.
@@albertocarbonatto2842 è ovvio che la dc ha cavalcato ćernobyl e poi il referendum con la relativa disinformazione.
Il mio pensiero era , e forse non sono riuscito ad esprimerlo , che si cominciano a valutare le opzioni quando siamo nella merda.
Nessun media che si prenda ma responsabilità di far parlare qualcuno di " competente " per fare una buona informarmazione..
Sempre tardi arriviamo con le soluzioni, come ad esempio il nucleare
Bravissima 👏🏼👏🏼☢💙
Eddai basta: la gente non le vuole!
un solo commento , GRAZIE !!!
grazie
parliamone e facciamolo bene
l'ignoranza è il vero male
non la tecnologia
Sicuramente se in occasione dei referendum, a parlare nelle trasmissioni televisioni oppure a scrivere sui giornali fossero state persone competenti e preparate scienziati veri non opinionisti della domenica, oltre alla incredibile coincidenza degli stessi con due incidenti gravi, forse le cose sarebbero andate diversamente. Io comunque confido nella capacità di tutte quelle persone che stanno lavorando nella realizzazione delle centrali a fusione nucleare.
Penso che per due incidenti gravi tu intenda anche Fukushima, in quel caso non e stato un incidente grave, non e morto nessuno per le contaminazioni, e inoltre il terreno contaminato lo era in una bassa percentuale, la fobia delle radiazioni ha fatto più danni alla popolazione locale che non riesce a vendere più il pesce, per quanto riguarda l'Acqua e perfettamente sicuro riversarla in mare. Detto questo quando ci furono i referendum le persone potevano prendere informazioni solo dai giornali o dalla televisione, e tuttora la televisione parla malissimo del nucleare dicendo un sacco di falsità e i primi che ne parlano male sono la RAI con servizi come quelli presa diretta, che sono una vergogna per il servizio pubblico.
@@Alexpaltri Fukushima non é stato grave come si é voluto far credere. Semmai, Chernobyl: quello, si!!!
c'è yotobi nel talk di barletta? comunque talk super interessante
Sisi, ha partecipato anche lui, se entri nel canale vedi il ted che ha fatto sullo stesso palco
@@painkiller0114 ormai al ted parlano cani e porci
Bravissima, molto chiaro
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Ottimo talk
Che domande difficili
l'ho anche io quella maglietta! museo di storie naturali di new york qualche anno fa
Brava
Seguo l’argomento dagli anni sessanta, si parlava già di reattori autofertilizzanti in quegli anni. In quel decennio si diceva che il Nu. sarebbe stato così economico da non doverlo conTabilizzare. Durante l’ultimo referendum, sul tema, a un’osservazione sui costi, si rispondeva che in futuro sarebbe stato conveniente: dopo sessant’anni mi sarei aspettato di più. Sulla produzione e gestione del combustibile se ne parla poco e non è un problema marginale, a mio parere.
Una nota sull’esposizione: dire che importiamo energia Nu è vero(non in questi giorni visti i problemi Francesi), ma sappiamo che esportavano la notte o dovevano ridurre la potenza dei reattori. Ridurre la potenza di un reattore di potenza non è cosa facile e anche non economica. Nel progetto EPR era prevista , se non ricordo male, di poter variare la potenza un po’ più velocemente. Ultima nota l’energia elettrica è una percentuale del fabbisogno energetico parlare di dieci percento ha poco significato. Personalmente non credo che vedrò il nucleare in Italia, data la mia età e i tempi di costruzione, la cosa che mi preoccupa sono i costi che nessuno vuol spendere di tasca sua. Grazie, comunque, per questa discussione
Guarda che la più costosa centrale nucleare che riesci a immaginare produce molta più energia di qualunque altra fonte o vettore. Per non parlare dell’ occupazione di territorio a parità di KwT prodotti. Vincerebbe su tutti i fronti (tranne tempi di costruzione) anche se costasse il triplo. Dati alla mano. il
risparmio si vedrebbe sulle bollette innanzitutto
@@leo_mas_922 Ma se costasse il triplo non direi proprio che vedresti un risparmio sulle bollette. Ha poco senso quello che affermi.
@@thebulletsadventures4741 Sei già stato sbugiardato. Scrivi quando impari a mettere in relazione due / tre ordini di grandezza
Il costo è paragonabile, ma la vera domanda è quanto costano le vite dei morti per le centrali a gas e carbone? Probabilmente nulla, ed è questo il problema.
Brava 🤩🤩💪💪
Complimenti signorina Tonello, ottima esposizione. Il problema è fondamentalmente politico, chi ha il coraggio di deviare svariati miliardi per un qualcosa che vedrà la luce tra 10/15 anni? la nostra classe politica è fondamentalmente vecchia, e le persone anziane non sono portate a fare progetti a lungo termine. La transizione energetica richiederà sempre più energia elettrica a basse o zero emissioni di CO2, e questo ha bisogno di una programmazione e investimenti per i prossimi 30 o 40 anni. Quindi non sono ottimista, dato che il parlamento è lo specchio di quello che c'è nel nostro paese.
ottima esposizione, scientificamente rigorosa
però la mia perplessità resta sui tempi tecnici di costruzione di un reattore nucleare, soprattutto qui in Italia dove la burocrazia non è delle più snelle... la paura è che sia già troppo tardi per costruire dei reattori nucleari per ridurre le emissioni nei prossimi anni a venire, cruciali contro la lotta al climate change
Ha ragione, ma il talk voleva solo aprire gli occhi su certi pregiudizi di cui questa fonte di energia soffre, non discutere se vale la pena farle oppure no in Italia. Prima ancora di discutere di questo, bisognerebbe superare il tabù del nucleare, solo così si può passare alla vera e seria discussione.
Il problema non è tanto il tempo di construzione (che indubbiamente in Italia, per il primo reattore da costruire dopo 40 anni, sarebbero 10 anni almeno, che poi scalano man mano che si construiscono gli altri), ma l'instabilità politica. Magari si intraprende questo percorso con un governo di destra e tra 5 anni (o meno) uno di sinistra annulla tutto, bruciando tempo e denaro. Purtroppo in italia vige il populismo, sia a "destra" che a "sinistra" (volutamente virgolettati), quindi resta da convincere la popolazione e la politca seguirà. In un'Italia migliore, con una situazione politica più stabile, se anche il primo reattore fosse pronto tra 15 anni, meglio quello che bruciare gas o, peggio, carbone. Le rinnovabili sono necessarie, ma da sole non possono bastare per decarbonizzare. La burocrazia va indubbiamente snellita dato che anche campi eolici e fotovoltaici hanno gli stessi problemi, ma ahimè non è il problema più grosso. Detto questo, non bisogna arrendersi e far cambiare idea alla gente, semplicemente informandola.
Non concordo con i commenti qui sotto. L'esposizione non è per nulla convincente, non tanto per le argomentazioni giustissime e condivisibili, quanto per la forte emotività, che ha influito sulla chiarezza del messaggio, dimostrata nella presentazione. Complimenti comunque per il tentativo, l'informazione sull'argomento è doverosa, anche se in Italia occorrerebbe portarla su canali a più ampia visibilità.
Al contrario. L'emozione espositiva unita alla giovinezza "sventra" lo schermo risultando efficacissima facendo a brandelli sottili sottili un qualsiasi altro serioso discorso tenuto da un vecchio luminare del settore che verrebbe subito etichettato come al soldo di qualche interesse di settore. Fidati...
Ottima espozione e come non essere d'accordo con Lei, ovviamente l'energia nucleaure è una grandissima risorsa, diciamo che la mia paura rimane sempre la stupidità dell'uomo...non è l'energia nucleare ad essere pericolosa..in un mondo di persone intelligenti la cosa verrebbe sviluppata in maniera pressoché perfetta, senza lucrare oltre il dovuto e senza aggiungere rischio, come vediamo oggi con stupide guerre...tutte queste, credo (ma sicuramente sarà solo un mio timore) rendono questa tecnologia più pericolosa delle altre..una immensa risorsa ma per una specie intelligente .....poi vista la sua diffusione già presente nel mondo...teniamola in grande considerazione... :)
A dire il vero risulta comunque meno pericolosa delle altre. E' solo vittima di una narrazione sbagliata da oltre 30 anni.
@@energyphd9180 beh io ti parlo da mero membro del popolo da completo ignorante...quindi accetto quello che dici, ovviamente non posso non pensare ad un sistema italiano che riesce a"mangiare" su ogni cosa e opera che costruisce, anche andando a risparmiare sulla loro costruzione e quindi rendendo forse più pericolosa una centrale nucleare rispetto ad altre...e poi sul fatto della guerra mi vien da pensare, oggi, alle centrali in Ukraina che se dovessero essere colpite forse non sarebbero così innocue..ma ripeto ti parlo, onestamente, da ignorante in materia e a sensazione di pancia...anzi mi piace avere visioni con più cognizione di causa e che possano smentire queste mie sensazioni, molto probabilmente dovute ad una narrazione sbagliata, ma è quello che ha formato il mio "pregiudizio" e anche quello di molte altre persone..ripeto ben vengano spiegazioni come quelle di questa ragazza , ma anche più approfondite.. :)
@@DmitrijCasalini Beh per quanto riguarda la progettazione bisogna per forza comprare un modello di reattore già progettato e approvato. Per la costruzione sarai felice di sapere che per l'industria nucleare esistono organi di controllo internazionali che manca poco ti piantano una sonda nel c*** da quando ti viene l'idea di costruire un reattore a quando lo smantelli. primo tra tutti la IAEA. Perdona il francesismo ma serviva per rendere l'idea. Infatti paesi con livelli di corruzione ben più alti del nostro (Messico, Bangladesh e compagnia bella) hanno tranquillamente delle centrali nucleari, le hanno costruite e le operano senza problemi. Hai così poca fiducia nell'Italia? Se riuscissimo a fregare anche la IAEA non vorrebbe dire che ci sarebbe davvero un po' troppo che non va nel nostro Paese e che forse bisogna sistemare le cose a prescindere dalla costruzione dei reattori?
Per quanto riguarda le guerre avrai notato come le centrali ucraine non siano mai state prese come bersaglio ma al massimo sono luogo di conquista per per vari motivi. Sono luogo di conquista perché una singola centrale da una quantità di energia non trascurabile e spegnerla o prenderne possesso vuol dire avere un vantaggio non da poco sul paese che ce l'ha. Inoltre, che tu sia un invasore o un invaso ci tieni davvero a tenere intatto un gioiellino del genere. Non sono un bersaglio perché colpirle sarebbe considerato crimine contro l'umanità. In più, se rilasci radiazioni le rilasci anche sui tuoi soldati e sui paesi limitrofi (magari uno è il tuo). Infine, per scoperchiare un reattore dovresti utilizzare missili antibunker che riescano a passare metri di metallo e cemento e che non crescono sugli alberi, fai prima a isolare la centrale colpendo i collegamenti alla rete elttrica (cosa che mi sembra essere successa) o, se vuoi fare danni sulla popolazione ci sono metodi meno costosi (il che fa venire i brividi, comunque).
Infine vorrei far riflettere su una cosa: la Germania ha appena dimostrato che non importa quante centinaia di miliardi si spendono in rinnovabili, se non usi il nucleare sei costretto a usare le fossili. Le fossili in Italia causano circa 50'000 morti ogni anno (9 milioni in tutto il mondo) a causa dell'inquinamento atmosferico. Ogni anno. E sono la principale causa dei cambiamenti climatici. Chernobyl è letteralmente il peggior incidente che possa succedere in linea teorica (reattore scoperchiato e quasi tutto il materiale radioattivo volatile proiettato all'esterno): massimo 4'000 morti IN TUTTO (non all'anno, ma in tutto), secondo l'OMS e, per chi ha studiato ancora più
a fondo gli effetti di Chernobyl sulla popolazione europea (la Chernobyl Tissue bank) si tratta di non più
di poche centinaia di morti in tutto. MA bastava almeno un edificio di contenimento per evitare i danni fatti da Chernobyl. Cosa che tutti gli altri reattori del mondo hanno. Quindi, l'incidente peggiore praticamente possibile, seppur estremamente improbabile, sarebbe un qualcosa alla Three Mile Island o Fukushima: 0 morti in tutto. Tutto sommato, piuttosto che tenerci i circa 50'000 morti ogni anno me la "rischierei" con l'energia nucleare. Ma tutta la vita proprio.
@@energyphd9180 grande
@@energyphd9180 basatissimo
Per chi come me è profano dovrei prendere quello detto come un ato di fede. Leggendo i commenti poi sembra che si discuta un concilio sull'immortalità dell'anima.
Praticamente ha fatto un ted talk con le FAQ dell'avvocato dell'atomo
Esattamente
c'è anche da dire che le FAQ dell'avvocato sono talmente piene di roba che inevitabilmente finirai per dire qualcosa che c'è anche li. A meno che non te le inventi.
ok e?
Dopo la alta velocità c é la possiamo fare anche in Italia
Ciao Elena e complimenti ! Twitter ?
Bravissima
Ottimo Talk 💪🏻
Brava, bravissima, chiara ed esaustiva. Speriamo che queste testimonianze da parte di competenti possa farci arrivare ad avere nel mix energetico nazionale anche il nucleare
purtroppo anni fa abbiamo commesso un errore, causato da:
- poca informazione
- paura (derivante dal punto precedente)
- giochi di potere ed economici
- un mix di tutti o in parte i punti precedenti
Non so l'iter burocratico ma bisognerebbe studiare bene come riportare il nucleare in pista in italia.
Il vero problema dell'energia nculeare è il TEMPO: per 1 centrale purtroppo ci vogliono tra i 7 e i 10 anni tra progettazione, costruzione e collaudo.
Nell'attuale stato della situazione energetica europea, data dalla guerra che la russia (colpevole, assassina) ha scatenato in ucraina, questo dato del tempo è incredibilmente deprimente, non utile, anzi un deterrente nell'affrontare l'argomento.
Se guardiamo al cambiamento climatico allora le cose cambiano, è sicuramente una strada da percorrere soprattutto considerando i tempi di un'altra fonte di energia GREEN del futuro (si spera): LA FUSIONE NUCLEARE.
La fusione nucleare è stimata (se va tutto bene) cominciare la produzione di energia dalle prime centrali (di prova) verso il 2050 (lasciamo stare i tempi ottimistici che cirano dall'inizio del conflitto giusto per rassicurare l'opinione pubblica ). Quindi se partissimo subito la costruzione di centrali nucleari avremmo tempo di farne un po', alleviando comunque la pressione sull'ecosistema.
Allora perchè non farle? Perchè non fare uno studio di fattibilità serio?
Forse perchè non siamo ancora riusciti a trovare il deposito finale per lescorie ad alta pericolosità che abbiamo e produciamo ogni anno? Si questo è un problema.... che amche altri paesi hanno, dove da decenni come noi stanno cercando un posto sottoterra adatto, al sicuro da scosse sismiche, al sicuro da infiltrazioni e abbastanza profondo.
Comunque ricordaimoci che ci sono scorie nucleari derivante dal campo medico, non possiamo sfuggire dalle scorie nucleari.
Io spero che questi divulgatori (come "L'avvocato dell'atomo" che ha già parlato al parlamento) riescanoa a scalfire la spessa coltre di ignoranza che avvolge questo argomento
IN Italia e forse non solo c'é molta ignoranza in materia e anche i referendum messi così come sono stati non avevano un grosso senso. L idea di nucleare di tutti é legata a Hiroshima e più recente cernobyl ma da quest ultima sono passati 36 anni ed é giusto parlare di questa fonte in tutti i suoi aspetti perché in un futuro non troppo lontano le normali fonti potrebbero non bastare o essere non convenienti o non pulite. La ragazza giá ci ha spiegato molte cose utili
Occhio solo che era FUKUSHIMA, non Hiroshima 🤣
In quest'ultima il nucleare ne ha fatto eccome di danni 🤣🤣
No no, diceva proprio Hiroshima, il timing nel suo commento dice chiaramente che la più recente è Chernobyl. Comunque sono due cose ben diverse, nucleare militare e nucleare civile.
Questo non è più il tempo del parlare, ma è arrivato quello del fare.
like & share di imperio!!!
Bello e vero, ma prima parlerei di burocrazia e tempistiche per i permessi..il nostro vero problema ma non lo capiamo
… vale per tutto sai?
@@leo_mas_922 appunto. Per questo va snellita quella prima, ma chissà perché non si fa
@@simoneconconi3999 Perché una parte enorme del paese (E non sono solo politici e burocrati) ci sguazza nelle lentezze / sprechi degli apparati di spesa pubblica. Di conseguenza sono tanti voti. Ahinoi
@@leo_mas_922 esattamente
Brava brava brava!
sto pensando a quelli che bloccano il treno quando sposta le scorie radioattive da un sito all'altro. C'è talmente tanta sicurezza che addirittura sanno quando vengono spostate, di notte per aumentarla ancora di più (la sicurezza). E qualcuno vuole bloccarle, ci sarei andato anche io per ideologia, ma alla mia età, ed un pizzico di cultura in più, mi fa vedere quanta ignoranza c'è in giro.
Parliamo anche di terremoti, e di quanto vanno d'accordo con le centrali nucleari.
Vanno un sacco d'accordo. Infatti a Fukushima il problema è stato lo tsunami non il terremoto. La centrale di Onagawa l'hanno usata come rifugio antisismico per esempio
Le centrali di terza generazione sono perfettamente anti sismiche. In Giappone ne è crollata una per il terremoto del 2011? Troppo difficille informarsi prima di commentare per voi
Ah no aspetta. Segui dei clown come Mortebianca, Scanzi e il Dibba. Non hai proprio gli strumenti per recepire determinati fatti
@@leo_mas_922 e pensa che sono state costruite negli anni 70
@@leo_mas_922 si infatti. stiamo parlando del Giappone. Dove da decenni tutto viene costruito con i più innovativi sistemi antisismici. In Giappone, non in Italia. Dove crolla tutto come il burro. Ponti, scuole, condomini. Mi pare che ci sia una sopravvalutazione degli italiani.
E chi è rimasto confuso dalle domande che fa? Insomma avvio un po' traumatico?
L'errore piu grande degli ultimi decenni in Italia, rinunciare al Nucleare solo e soltanto per ignoranza. Certe scelte cosi strategiche per il Paese e per i decenni a seguire sarebbero, ed è bene mettersi l'anima in pace, da lasciar fare solo e soltanto a chi è competente in materia e non tramite un referendum ! Lo vediamo ora in che guaio siamo! poi scoppia la centrale in svizzera e siamo uguale che averla in Piemonte! Brava ING.
sono ottimista per il futuro.. noi ora pensiamo a come sopravvivere al cambiamento climatico... in futuro non porremmo più l'attenzione a sopravvivere, ma a come prosperare sempre di più grazie all'energia. Più energia ha sempre comportato maggior sviluppo e benessere, se riusciamo a svincolare la produzione di energia dai danni ambientali, così da togliere questa limitazione, allora ci sarà più benessere.. altro che decrescita felice che porta solo a povertà. Go nuke!
Quel criminale di Gore faceva conferenze negli anni 90 affermando che nel 2003 le Maldive sarebbero affondate, svegliatevi capre
@@marcogarbin2977 Hai la terza media?
Nella sezione commenti (Tanto per cambiare quando si parla di queste cose) regna un’ ignoranza terrificante. Le persone che considerano le scorie radioattive più pericolose e velenose (Soprattutto per il territorio) della lavorazione e smaltimento dei materiali per le batterie (Silicio, palladio, cobalto, terre rare ecc., pensando tra l’ altro che siano materiali estraibili all’ infinito) fanno pietà. Stesso per chi pensa che le centrali nucleari siano bombe atomiche dormienti a rischio sismico (Il Giappone insegna. Letteralmente tutte le centrali avevano resistito al terremoto. Il problema nella centrale in questione era stata l’ inondazione) . Meno ideologia, più dati. Leggetevi i rapporti Unshear e IAEA e non scocciate con la peggior retorica da Nimby
@Massimiliano Re Guarda che se sai poco o nulla dell’ argomento non devi per forza commentare. Puoi anche chiedere. Più vago e qualunquista di così… senza offesa
Che le scorie inquinano più o meno dei residuati di batteria non vuol dire nulla.
Se scegliamo il nucleare non si hanno batterie inquinanti?
Quali sono i costi di stoccaggio e rilascio dell'acqua di Fukuscima?
e la bonifica del deposito scorie tedesce nella miniera di sale crollata?
I francesi che cercano di uscire dal nucleare lo fanno a scapito del loro Paese?
Forse Francesi e Tedeschi i rapporti non li hanno letti?
@@triodetri1780 Arieccolo. Quelli completamente ignoranti (E un pochino in malafede) non sanno fare la proporzione tra intensità di utilizzo di quei materiali dell’ una e dell’ altra fonte a PARITÀ di KwT prodotti in un anno. Non immaginano neanche perché sia necessaria tale proporzione. Tra l’ altro l’ acqua di Fukushima è stata completamente diluita e resa “omeopatica”. Esiste una cosa chiamata Numero di Avogadro che si insegna… al liceo. E i tedeschi si stanno rendendo conto piano piano della loro scelta demenziale di affidarsi così tanto al gas . Complimenti per esserti qualificato per l’ ennesima volta, Sig. “Non vuol dire nulla” .
@Massimiliano Re Perché hai scritto una gigantesca banalità e una furbata. CERTO che siamo in ritardo con la fissione economicamente conveniente. Ma dato che il mondo non finisce tra 15 anni possiamo ancora scegliere se essere di ritardo poco, tanto o tantissimo. Lapalissiano anche che devi commentare per chiedere, ma finora non hai chiesto nulla. Vuoi provare?
@Massimiliano Re Tradotto: Non hai nulla da chiedere a prescindere. Ma soprattutto, quando avrei insultato?
Ottima esposizione. l'unico aspetto che continuo a giudicare manchevole pur supportando da sempre l'atomo e' la questione economica e sociale delle scorie nucleari. Va bene,pur pesando molto sono poca cosa se considerata in volume,basta vedere quelle accumulate dal programma nucleare svizzero fino ad oggi. Tuttavia l'idea di "nasconderle" per migliaia di anni in siti geologicamente stabili continua a rappresentare una mezza soluzione o comunque un azzardo,in considerazione del fatto che esiste gia' la tecnologia di trasmutazione che permetterebbe di "bruciarle" quanto piu' possibile producendo ulteriore energia e facendole sparire in tempi per noi,ragionevoli. Questo,di fatto, togliendo o ridimensionando un problema che rappresenta una vera e propria barriera all'accettabilita' della tecnologia nucleare. La questione economica deve esser superata,perche' quella sociale e' e rimane infinitamente superiore.Oltretutto,l'idea del deposito geologico risale ancora alla prima era atomica,quindi ad un'epoca a tecnologia limitata dove lo spreco la faceva ancora da padrone.
È esattamente quello che la natura fa da milioni di anni, conosciamo anche siti dove la fissione è avvenuta spontaneamente, e questi siti sono la riprova che è una soluzione corretta.
m'è venuta voglia di sostituire il camino di casa con una mini centrale nucleare...rientrerà col 110%? ^_^
e niente porca miseria un altro TED a Genova e io che lo so solo più tardi, giuro che l'anno prossimo compro i biglietti 3 mesi prima e mi informo 8 mesi ancora prima, maledetti social che non me lo dicono 🥲🥲🥲 comunque io sono sempre e rimarrò sempre fan del nucleare almeno finché non sarà completato il progetto ITER o il reattore DaVinci
Viva il nucleare
Bravissima, molto chiara
Bisogna prendere atto del fatto che quando si parla di argomenti tecnici come questo non si puo stare a dar peso all'opinione di chi per un motivo o per un altro non ci arriva col pensiero.
Anziani e persone poco intelligenti non meritano di avere voce in capitolo...mi spiace ma è cosi. Non possiamo pagarne tutti le conseguenze.
Son stati fatti due referendum cavalcando l'onda emotiva di disastri avvenuti per motivi ben precisi ma di cui nessuno ha avuto la decenza di informarsi realmente. Di fatto noi non abbiamo il nucleare perchè i russi giocavano con i reattori !!
Gran bel discorso, ottima esposizione. Purtroppo usare il nucleare serve solo a continuare con le 'brutte abitudini'. Non è una soluzione e neanche parte della soluzione, al contrario significa continuare sulla china che abbiamo presa. Una popolazione sempre più in esubero rispetto alle possibilità del pianeta che continuare a sperperare una quantità assurda di energia per motivi, nel migliore dei casi, futili. Se qualcuno avesse veramente intenzione di salvare il mondo (e non mi sembra) si parlerebbe dei veri problemi (non ultimi quelli sociali), delle loro cause e di come risolverli. Ma vedo che non c'é alcun interesse in questo senso. E allora brava Elena, sei giovane, vedrai come andrà a finire. Ancora complimenti per la retorica, ma non mi hai convinto e nemmeno rassicurato.
Forse perché non studi abbastanza
@@leo_mas_922 può essere, Xmas!
@@paolinide E allora approfondisci e studia, invece di bofonchiare come il più classico dei benaltristi / qualunquisti
@@paolinide ps- Proprio perché le richieste di energia aumenteranno e i materiali sono scarsi (Soprattutto lo saranno sempre di più i materiali per batterie e pannelli come litio, palladio, terre rare, cobalto ecc.) sarebbe il caso di utilizzare soluzioni con MINORI emissioni e minor consumo di terreno a parità di KwT prodotti . No?
@@leo_mas_922 in realtà io qualcosa l’ho anche detto, sei tu quello che si è tenuto sul vago.
belli i 3 parametri, perchè non aggiungi anche quanto costa costruire un reattore di 3a generazione con Flamanville 3 in Francia? e smantellarlo? e quanti anni ci vogliono per costruirlo?
rispondo io:
la stanno costruendo da 20 anni ed è già obsoleta (non è di 4a generazione).
non la hanno ancora terminata ed è già costata quasi 13 miliardi di €.
ci sono 30 reattori fabbricati negli anni 70 spenti per crepe e manutenzione straordinaria che dovrebbero essere smantellati.
Perchè no al nucleare? costi fissi della durata di migliaia di anni perchè il decadimento radioattivo è più lungo della vita dell'intera razza umana.
Hai mai pensato di paragonare “costi” in base ai KtW prodotti? O magari a parità di consumo di territorio
Effettivamente è vero, economicamente (in termini di levelized cost of electricity, dunque il costo dell'energia medio per recuperare tutti i costi di gestione) l'energia nucleare è meno conveniente rispetto a quasi tutte le altre
@@leo_mas_922 ma nei costi ci devi anche mettere lo smaltimento delle scorie , racchiuderle in sarcofaghi di cemento per migliaia di anni
@@madonnaputtanona3054 Le scorie nucleari sono facilissime da gestire. Molto, ma MOLTO meno gli scarti di lavorazione e smaltimento delle batterie e pannelli solari (Litio, silicio, palladio, terre rare ecc) . Le scorie sono molto più facili da riciclare tra l’altro. Se non metti tutto in prospettiva rimane retorica vuota
Facciamo un gioco. Lo guardiamo tutti insieme e ci facciamo uno shot per ogni "ecco"
bel commento del cazzo
Tutte cose note. Il motivo per cui al giorno d'oggi non ha senso parlare di nucleare non è di natura tecnologica o riconducibile a problemi di sicurezza; il vero problema è che una centrale nucleare necessita - secondo gli standard attuali che sono quelli che ne garantiscono l'intrinseca sicurezza - tempi di realizzazione nell'ordine del decennio (in realtà circa 15) e costi enormi (che generalmente triplicano). I modelli di evoluzione del clima sono, purtroppo, incompatili con il nucleare.
Ah, sono incompatibili? Esporre dati e fonti, grazie
ps- Poi vedi un po’ tu se non vale la pensa aspettare 10 anni o poco più rispetto alla resa energetica e sopratutto alle minori emissioni nel lungo / lunghissimo periodo. I costi si spalmano da soli senza problemi. Francia e soprattutto Finlandia insegnano. Tra qualche annio diventeranno sempre più scarsi litio, palladio e terre rare. Poi vediamo, altro che retorica sui tempi
va bene. Allora andiamo avanti con le fonti fossili visto che le rinnovabili oltre a esser costose e poco efficienti energeticamente. Tantoil riscaldamento globale non esiste, l'inquinamento da fossili non è un problema, la dipendenza energetica da paesi autoritari (praticamente tutti perché tagliamo alla russia per prender da algeria, medio-oriente, libia etc.) è buona cosa.
@@Obj40th Sta gente forse non sa neanche come si mettono in proporzione due/tre ordini di grandezza, a livello proprio basilare.
@@Obj40th Vale anche per il combustibile nucleare, non è che cresce sugli alberi. Mamma mia, quanta ignoranza. Ora capisco perché la propaganda attecchisce bene tra gli italiani. Basta che ti buttino due cifre a caso con un po' di scientifichese a condirle (o politichese in base al contesto) ed ecco un branco di pecoroni che segue la moda di turno.
Ma c'è yotoby😃😃😃
Cmq complimenti alla ragazza
Yotobi?
Il problema è la costruzione e la futura gestione/manutenzione.
Non siamo capaci di far restare in piedi i ponti sulle provinciali(senza tirare in ballo il ponte morandi)
In una decina di anno abbiamo avuto una serie di stragi a riguardo incredibili.
Non siamo in grado di obbligare l'ilva a mettere in sicurezza la sua azienda.
Davvero siamo pronti per il nucleare?oppure si finisce con l'avere tra 30 anni un azienda che non può chiudere a causa della sua importanza ma che va avanti a rattoppi qui e là a scapito di qualche povero operaio?
Vogliamo una nuova Taranto ma questa volta su scala nazionale?
Siamo tutti d'accordo che sarebbe la soluzione di molti problemi,ma noi siamo quelli della spazzatura a Roma...dove andiamo a smaltire le scorie?sotto il tappeto?
Siate onesti,siamo imbarazzanti e non conviene mettersi a scherzare con qualcosa che potrebbe davvero causare una catastrofe
Le scorie si mettono in un deposito nazionale (Dove pare a te. Anche in montagna) e i controlli verrebbero dagli enti internazionali per ogni singolo passaggio. Il paragone con i ponti non ha alcun senso. Informarsi meglio…
@@leo_mas_922 ma dire "informarsi meglio" ha senso fino ad un certo punto.
Siamo un paese abusivo dove la bustarella la fa da padrona e tu ti fidi?
Abbiamo la stessa età,in 30 anni ne sono successe di ogni per non fidarsi.
Ripetere frasi fatte,fingendo di vivere in Germania mi sembra follia.
Avremo una struttura pericolante,mal gestita e quando salterà fuori la verità, faremo quei grandi maxiprocessi che a noi tanto piacciono fini a se stessi..
Il problema qui non è il nucleare, ma chi costruisce e poi gestisce la centrale.
Prima le bustarelle sulle concessioni e le rilevazioni di idoneità del sito.
Poi il risparmio su ferro e cemento.
Appalti a ditte fantasma per la manutenzione.
Appalti a ditte simili per lo smaltimento.
Scegli una regione a caso e trovi sempre e comunque un esempio valido a sostenere quanto sia marcio il nostro sistema.
In una grande opera di questo tipo,con così tanti soldi,sai quanti ci vanno a mangiare?
Noi siamo quelli delle ditte fantasma che prendevano i soldi del 110%,non siamo ne nulla di più ne nulla di meno.
ma anche no
Come al solito le PALLE raccontate da qualcuno PAGATO dalle industrie del settore! NON E' VERO che una grossa fetta di energia prodotta nel mondo proviene dal nucleare! La produzione mondiale non arriva al 6%. Inoltre il prezzo dei materiali fissili è quintuplicato negli ultimi 20 anni e seguirà lo stesso trend nei prossimi venti. Già ora alcune tecnologie rinnovabili sono più economiche del nucleare. Gli scienziati prevedono inoltre che i minerali fissili sfruttabili si esauriranno nei prossimi quarant'anni. Riguardo allo stockaggio, guardate cosa sta succedendo in germania, dove tutti i rifiuti nucleari sono stati ammassati in una miniera di sale nel nord del paese, e le infiltrazioni d'acqua sciogliendo il sale stanno corrodendo i fusti in cui sono contenute le scorie, decuplicando i costi di stockaggio e creando un rischio ambientale incalcolabile. Perchè la furbona non ve l'ha raccontato? Perchè non dice che il nucleare NON è a emissioni zero? quanta CO2 produce la costruzione di una centrale? Lo sapete che ogni centrale è affiancata da enormi generatori di emergenza che funzionano a gasolio? Il nucleare è sicuro? Ma per piacere, è bastata una singola onda per spazzare fukushima creando un disastro che ci porteremo dietro per MIGLIAIA di anni! Se dovesse crollare una pala eolica farebbe un danno simile? E fukushima non era chernobyl, era un vanto della tecnologia nel settore! Ci sarà un motivo se solo pochissimi paesi nel mondo stanno ancora investendo nel nucleare mentre tutti gli altri lo stanno dismettendo? Tra i paesi che ancora ci credono vi cito gli Stati Uniti, dove le ultime gare per l'assegnazione degli appalti di costruzione sono andate deserte, perchè ormai neanche l'industria considera conveniente un tale investimento. E' normale che chi possiede centrali nucleari come la francia cerchi di portare gli impianti fino alla fine del loro ciclo di vita (circa 40/50 anni), ma per chi non ha centrali come l'Italia sarebbe stupido investire ora in una tecnologia che andrà a sparire, speriamo sostituita da impianti a fusione e non a fissione. Sapete quanto costa una centrale nucleare (solo la costruzione, escludendo manutenzione, approvvigionamento, sorveglianza, personale tecnico ecc.)? Ve lo dico io: circa un miliardo di euro per gigawatt. Quindi una centrale media costa intorno ai 6 miliardi di euro, e per i primi 15 anni, dal progetto alla messa in funzione, questi soldi sono un DEBITO. Gli stessi soldi investiti per esempio nel fotovoltaico, produrrebbero energia nel giro di pochi mesi e per tutto il tempo in cui la fantomatica centrale sarebbe ancora in costruzione. E una sola centrale di sicuro non basta. Per esempio in Francia per coprire intorno alla metà del fabbisogno ne troviamo piu di cinquanta. In Italia, zona sismica e geologicamente molto piu attiva della Francia, dove metteremmo cinquanta centrali? In cima all'Appennino? E se le centrali fossero costruite da aziende che BARANO sulla qualità del cemento e degli altri materiali? In Italia non sarebbe improbabile, è gia successo per i ponti, per le autostrade, per le ferrovie.... a quali rischi andremmo incontro? Se dovesse esserci una fuga radioattiva in una zona turisticamente peculiare, che danno economico produrrebbe? Pensate che gli allarmi nucleari non sono rari; quelli documentati (e spesso non divulgati) sono circa 2 ogni anno. Tra questi rientrano anche quelli gravi, come Three Miles Island, Fukushima, e l'olocausto di Chernobyl. E' questo il futuro che vogliamo per i nostri figli? Scaricare su di loro le responsabilità (comprese le scorie) di una generazione che non ha saputo guardare oltre la punta del proprio naso? AUGURI
Terza media?
Scrivi bugie su Fukushima e non sai che il plutonio può essere sostituito dal Torio senza alcun problema. Invece secondo te palladio, litio, zinco e terre rare sono infiniti vero? E tali materiali ultimamente non sono diventati più costosi? Fate una tenerezza indescrivibile
Three Miles Island -> nonostante fosse una centrale vecchissima non ci fu letteralmente nessuna conseguenza all'esterno della centrale stessa, né feriti all'interno.
Fukushima -> nessun decesso legato alla centrale (ricordo che c'è stato un simpatico tsunami di nove metri, non un'ondina di poco conto, era il QUARTO TERREMOTO PIU' POTENTE DELLA STORIA DEL PIANETA, la centrale non si è rotta perché sì), area parzialmente contaminata. Se al posto della centrale nucleare ci fosse stata una centrale a carbone ci sarebbe stata un'ecatombe, sia lì che nell'ecosistema marino. E no, non poteva esserci "una pala eolica", perché l'energia prodotta dalle rinnovabili è uno zero virgola di ciò che serve a una città.
Chernobyl -> era una centrale militare ed è esplosa perché ci stavano facendo esperimenti fondamentalmente senza sapere cosa stavano facendo (purtroppo non sto scherzando), senza sistemi di sicurezza automatici che oggi sono obbligatori anche solo per pensare di costruire la centrale; nonostante l'enorme stupidità della cosa le vittime furono "solo" poche migliaia. In situazioni analoghe con qualsiasi altro tipo di centrale, le morti schizzano facilmente su dieci o cento volte tanto. L'idroelettrico ne sa qualcosa.
Scorie -> sono così poche che letteralmente nessuno ha problemi a stoccarle (tranne noi perché non siamo capaci di decidere dove metterle), e diventeranno letteralmente carburante per le centrali di nuova generazione, quindi chi le sta accumulando sta letteralmente costruendo una miniera d'oro.
E se le aziende barano? -> c'è letteralmente un ente europeo che se un muro di cemento armato è 5 MILLIMETRI più a destra ti fa buttare giù tutto e rifare da zero, che fa passare OGNI SINGOLA VITE attraverso SETTE certificazioni prima anche solo di pensare di usarla, e se c'è il minimo sospetto che qualcosa sia stato fatto male ti blocca per sempre.
Questo è il paradosso dell'eccellenza. Siamo così abituati che le fonti di energia causino migliaia di morti, che se succede scrolliamo le spalle e diciamo "eh vabbè, è andata così". Però se succede col nucleare, le cui morti sono talmente poche da essere alla pari con solare ed eolico, allora è una tragedia, una strage, assolutamente inaccettabile. E l'alternativa è causare PIU' morti, non è che chiudi la centrale nucleare e hai vinto al gioco. Chiudi la centrale nucleare? Bene, chissà chi morirà per questa scelta. Tanta gente, questo è poco ma sicuro.
ah beh si, effettivamente la costruzione di centrali emette co2, io infatti propongo di alimentare il mondo con la polvere di unicorno
@@smtrttm9 prima di parlare a vanvera informati: in tutto il mondo la somma di tutte le centrali nucleari in attività copre meno del 10 per cento della produzione elettrica, mentre per esempio in danimarca l'eolico supera il 50 per cento, e il governo ha pianificato di arrivare al 90 entro dieci anni. Quante centrali nucleari dovremmo costruire per raggiungere una tale copertura? E l'uranio dove lo troviamo? Lo facciamo a casa con lo sputo? Come le altre risorse, anche l'uranio sta finendo. Prova ne è che il prezzo è quintuplicato in meno di venti anni, e il trend è in crescita esponenziale. I pochi gigawatt che produrremmo con qualche centralina da terzo mondo si potrebbero coprire anche solo aggiornando l'illuminazione pubblica (lampioni, semafori ecc.) usando lampade a led invece degli inefficienti bulbi ai vapori di sodio. Chi vuole continuare a farsi prendere per il c.... faccia pure
Ma non doveva essere un video sul nucleare in Italia? ...l'unica cosa che fa è sdrammatizzare un po' sulla paura (in effetti esagerata) che c'è attorno al tema del nucleare. Avrei preferito un talk (piu' oggettivo e meno a senso unico) su se e quanto il nucleare può essere strategico per l'Italia a breve, medio o lungo termine.
Non era sufficiente? Basta menzionare le emissioni ridotte e soprattutto la bassissima consumazioni di suolo a parità di Kwt prodotti
@@leo_mas_922 Ecco, magari prova a menzionare anche gli elementi critici legati all'energia nucleare, in Italia
@@madg888 I tempi di costruzione burocratici (Ma quello vale letteralmente tutto) e soprattutto la cultura Nimby totalmente demenziale in Italia. Inclusa la convinzione che le batterie vengano estratte e lavorate a costo zero, soprattutto senza danni al territorio. Per esempio chi crede che le scorie nucleari siano più pericolose degli scarti di litio e palladio è totalmente ignorante Ma allora rassegnamoci e andiamo a marcire sempre di più come paese. io non mi rassegno.
Con tutte le info sul tavolo ci faccio volentieri un ragionamento sopra.. così invece è tifoseria
@@leo_mas_922 qualche spunto: non rinnovabilità del combustibile, assenza di giacimenti in Italia, centralizzazione, costi, tempistiche. Quando vedrò un video con dati confortanti su questo lo guarderò veolentieri, per ora si parla di radioattività.. vabbè..
Nucleare SI!
Guarda, sei stata molto convincente lo ammetto, sul fatto della sicurezza però rimango ancora scettico.. non si può paragonare il nucleare con il solare, se si rompono dei pannelli solari non succede nulla, ma se capita qualcosa a una centrale è un disastro enorme..e abbiamo due casi molto conosciuti ahimè. Diciamo che per costruire una centrale in Italia poi, ci vogliono come minimo 10 anni con dei costi enormi, a noi occorrono anche soluzioni nell'immediato.
No il disastro non è enorme per niente perché dalla terza generazione in poi esiste una struttura di contenimento del nocciolo perfetta. Ti ricordo che dall’ Incidente di TM Island e Fukushima (vecchissima) ci sono stati Zero, ZERO vittime. I costi si spalmano nel tempo senza alcun problema. E soprattutto ignori una cosa fondamentale, quella si, Dannosissima: Quanto si avvelena il territorio con gli scarti di lavorazione e smaltimento di TUTTI i materiali per i pannelli e batterie (Litio, silicio, terre rare, cobalto ecc.) . Roba infinitamente più pericolosa e difficile da gestire delle scorie nucleari per le quali basterebbe un deposito nazionale in montagna o dove pare a te. In Francia hanno il deposito letteralmente in mezzo alle vigne, zero problemi. informarsi prima di parlare. Scusa i toni
ps- Senza contare il fatto che le rinnovabili non rendono H24 per via del meteo. Per le richieste di picco energetico non basteranno mai
l'arsenico si permetterebbe di dissentire
abbiamo due casi conosciuti? Sicuro di conoscerli bene? Fukushima ha fatto 0 morti, Chernobyl, il più grave che rende una zona molta vasta non abitabile metti caso ne abbia fatti anche 5000, erano dei reattori a scopo anche militare, che ignorava un sacco di sistema di sicurezza. Ci sono dighe che hanno fato 150 mila morti come in cina.
Devi vedere tutta la filiera, l’estrazione, la costruzione,e lo smaltimento, non solo la produzione, in ogni caso come rischio sono paragonabili…
Sono d'accordo nella stessa misura in cui so che il nucleare non sarebbe la soluzione da qui a 15 anni. Ma il problema è ora e va aggredito oggi mettendo in campo ciò che è già nelle nostre mani. Bene, parliamo di nucleare ma oggi puntiamo massicciamente sulle rinnovabili. Anche perché 10 centrali non basterebbero comunque... Il problema va aggredito su più fronti.
non è la soluzione da qui a 15 anni, vero. Ma per il 2050 non esiste possibilità di azzerare le emissioni senza nucleare. Quindi si, a breve termine rinnovabili a gogò, continuando allo stesso tempo a bruciare gas o carbone sempre più in minori quantità. Allo stesso tempo però bisogna attuare un programma di medio e lungo termine dove il nucleare deve per forza di cose essere il protagonista.
Non è una soluzione a 15 anni ma lo è a piu lungo termine, a dobbiamo iniziare oggi per poterne avere benefici in futuro. Investire nelle rinnovabili non dovrebbe escludere l'investire nel nucleare e viceversa.
@@pasqualefraraccio8306 certo, rimango scettico sulla possibilità di farlo in maniera "utile" ossia partire fra 15 anni con un numero di impianti utile ad essere incisivo.
@@emilianopanzavolta ma non si deve partire tra 15 anni, si deve partire prima possibile, ma se tra 15 anni hai anche il 10% del mix generato dal nucleare avrai comunque aumentato di molto l'attuale autonomia energetica italiana.
@@pasqualefraraccio8306 se parti oggi forse tra 15 anni le avrai operative, ma non è te ne bastano 3.
Ma quello è yotobi
❤molte informazioni preziose sul sito di Pier Giorgio Caria 59
È tempo di parlare di nucleare in Italia, e di parlarne bene. Più che una spiegazione pare uno spot.
@SELUREHTEKAMI poverino
Col poco tempo a disposizione non si può che parlare così, in maniera shot e convincente, non penso che a tutti interesserebbe una lezione di 3 ore sulla stabilità di un reattore
Non è una questione di pregiudizio sul nucleare, l'Italia è indietro di 40 anni, solo per vedere la prima centrale in funzione ci vorranno dai 15 ai 20 anni, salvo problemi e ritardi, è giusto investire su ricerca e sviluppo questo senza alcun dubbio, ma a noi serve una soluzione oggi non tra 20 anni, per non parlare dei costi che sono decisamente esorbitanti ed ad oggi non ci sono investitori per questa tecnologia. PS la Germania li sta dismettendo per le grosse perdite economiche.
Tempi: La media mondiale per la costruzione di una centrale non è 7 anni? Considerando che in Italia servissero 15 anni, il net zero non è da raggiungere entro il 2050?
Costi: Ma la Francia non ha le bollette tra le più basse d'Europa? E Germania non ha le bollette più alte d'Europa dopo la Danimarca?
Investimenti: Ma Federacciai non ha appenda dichiarato di voler investire 1/3 del costo per la costruzione del nuovo reattore a Krsko?
PS: Ma la Germania non sta espropriando villaggi e parchi eolici per ampliare la miniera a carbone?
Chiedo per un amico.
@@Alessandro2731995 il problema sono i numeri e i tempi e i soldi... chiedi al tuo amico quanto costa una centrale e quanta energia produce una sola centra e fà le dovute proporzioni dei costi... PS anche la Francia ha grossi problemi economici sulle centrali MA essendo una potenza nucleare è sovvenzionata anche militarmente per le centrali nucleari, cosa che non accade in altri stati... sperando che il tuo amico sia a conoscenza anche di questo...
Un mucchio di propaganda per vari decenni hanno fatto gravi danni, ciò che dici è profonde te falso, in primis quando parli di militare.
Perché fa Zumba mentre spiega
Argomentazione adeguata al popolino di facile presa senza alcuna conoscenza storica e le relative implicazioni che quella tipica tecnica porta con se, a partire dalla stessa conclamata incapacità del nostro Paese a sostenere e a mantenere efficienti gli stessi impianti. Ultima, se non la prima obiezione : dove si trova in un impianto nucleare l'interruttore Off ?? Chiedetelo alla Relatrice....
Adeguata e ben argomentata risposta...per chi sa comprendere!
Chi avrà ragione, una ragazza con due lauree ed un dottorato in materia o il signor Ernesto, la cui unica peculiarità è quella di essere più vecchio e di essere convinto che tanto basti per saperne di più?
Signor Ernesto. Il suo CV?
@@energyphd9180 Vabbè ma questi hanno solo delle paturnie da sfogare. Non sanno neanche la differenza tra media e varianza, che c** capiscono di nucleare e annessi
@@ernestoreali2297
Signor ernesto, non risponde?
interessante ma perde credibilità quando utilizza "piuttosto che" con valore disgiuntivo.
Che è il motivo per cui volevo vedere il video
Fissioterapista
Pensa che ridere se un ingegnere nucleare parlasse male del nucleare
Sai anche dire qualcosa nel merito del discorso? O sulla questione in generale
@@leo_mas_922 si ma mi devi pagare
@@g.f.5701 I sussidi non ti bastano?
@@g.f.5701 prendi già rdc
È già, tre numeri e ha inquadrato il mondo del nucleare, una lattina..... Non so se è un valido esempio moltiplicato per milioni di persone , poi dire che che la radiazione di fondo è dappertutto, mah nn mi sembra un riferimento pertinente, insomma mi sembra già tifosa del nucleare più che osservatore, la sicurezza è un argomento ben schivato. Aggiungo serve acqua in quantità per raffreddare i reattori quella dove si prende se abbiamo già problemi per uso civico agricolo e industriale, è il futuro nn promette granché,
ripeto tutto facile a parole con frasi motivazionali. Dico, per finire, facili euforismi nn sono la strada se si vuole capire il mondo del nucleare con tutti i suoi pro e contro, la storia insegna, i facili euforismi no per nulla anzi ziao a tutti
La sicurezza non l’ ha schivata neanche di striscio. Forse ti distrai tu facilmente. Fukushima e TM Island zero vittime e quella di Chernobyl era sicura anche essa (come generazione per quanto vecchia) se non per una serie enorme di negligenze e carenze strutturali che oggi sono assolutamente superate. Secondo te l’ acqua in futuro sarà più scarsa dei materiali per il fotovoltaico? Se non sai dire nulla nel merito basta che segui meglio
Si tratta di un ottimo esempio: rinnovabili e fossili fanno dalle migliaia alle milioni di volte più scarti tossici e anche più difficili da gestire visto che sono spesso liquidi o gassosi e non solidi e compatti. Parliamo di una lattina di uranio spento a persona contro circa 20'000 lattine di COx, NOx, SOx, particolato e ceneri. La lattina di uranio viene sigillata dietro diverse barriere a matrioska, le 20'000 lattine di composti chimici vengono invece emesse in atmosfera pronte a essere respirate o buttate in discariche.
ma dai. L'acqua è stato un problema solo quest'anno ed è facilmente superabile. Hanno centrali in Israele che sono in mezzo al deserto. Dai su, ti rendi ridicolo da solo con questi commenti.
Si ma perché ondeggiaaaa???
Perche sta recitando una filastrocca imparata a memoria, stile bambini allo Zecchino d'Oro. 😈
Una così non potrebbe persuadermi neppure a comprare un mazzo di ravanelli, figuriamoci parlare di nucleare.
@@massimopalomba5009 vai allora, argomenta tu, portando dati e fonti, sul perché non dovremmo adottare il nucleare
Perché è gente abituata a studiare e fare la differenza, non a parlare su un palco.
@@SimoneBussoni Si okok giustissimo, avevo solo fatto notare che è abbastanza buffo vederla andare da destra a sinistra in maniera così periodica per tutto il video. Un po' distrae
Come tutti i pro fissione nucleare dimentica di dire che attualmente i giacimenti MONDIALI conosciuti di combustibile nucleare possono soddisfare appena 80 ANNI del consumo ATTUALE di energia nucleare.
Ma cosa c'entra la fusione con il combustibile? Forse volevi dire fissione?
@@Alessandro2731995 esatto. Corretto scusa. Il combustibile comunque lo usa anche la fissione, ma questo è tutto un altro discorso.
@@thebulletsadventures4741 comunque il combustibile per la fissione, considerando solo quello prezzato, è stimato avere una durata che va dai 135 ai 250 anni. Report "Uranium 2020 Resource, Production and Demand" pagina 14.
Per il combustibile per la fusione non ci sono stime di durata che io sappia, potresti indicarmi una? Grazie
@@Alessandro2731995 Non parlavo di quello per la fusione (che è un'altra tecnologia). Ma quello che citi tu per la fissione è considerando anche i giacimenti a basso rendimento e quelli stimati. Cosa che a mio avviso non ha senso includere.
Quindi il torio non è utilizzabile al posto dell’uranio? Sbugiardato
Manca sempre il fattore Italia in tutti quei discorsi. Purtroppo cose come il ponte Morandi o le persone morte sotto le macerie di edifici che sulla carta erano antisismici mi fanno sempre diffidare... E un nucleare con sistemi di sicurezza o manutenzione scadente creerebbe disastri ben maggiori.
non funziona così.
l'industria nucleare è regolamentatissima, esistono istituzioni internazionali che controllano tutto. se c'è una saldatura non perfetta si rifà il reattore da zero, questo indipendentemente dal paese.
Bangladesh e Polonia stanno costruendo reattori, il Messico li ha già. se questi paese ce la fanno, per non dovremmo noi? che abbiamo aziende che operano in questo settore avanzatissime?
quando avevamo le centrali nucleari in Italia venivano da tutto il mondo ad assorbire know how
ci sono delle istituzioni governative che controllano tutte le centrali nel mondo, e controllano che tutte siano ben costruite e che tutte funzionino correttamente.
In passato l'Italia aveva centrali nucleari in cui non ci sono mai stati incidenti: le tecnologie con cui si produceva energia nucleare in Italia erano molto più avanzate di quelle di Chernobyl, anche in termini di sicurezza. Mi associo alla risposta di Martino, non dimentichiamo che noi esportiamo moltissima competenza anche in paesi avanzatissimi (quella che in senso un po' spregiativo e riduttivo è chiamata "fuga dei cervelli"), le capacità per fare bene le cose le abbiamo eccome
Non sai di che parli
Le centrali le hanno anche in Pakistan, Messico, Brasile, India, Romania ecc... Se in decenni che le hanno non è mai successo niente in quei paesi che hanno indici di corruzione molto più alti e un'industrializzazione minore della nostra, forse è il caso di cominciare a farsele due domande e di smetterla con questa retorica da due soldi
Ok parliamo di Nucleare. I tempi della burocrazia, tra approvazione legge, concorso e tutto + i tempi di costruzione richiedono al minimo 15 anni. È stato provato che in 9 casi su 10 le centrali però presentano ritardi o aumenti di costo. In più abbiamo appena preso 220 miliardi e più a debito e le centrali nucleari, pagate interamente dal pubblico significa fare altro debito in un contesto in cui è superiore a una volte e mezza il nostro PIL. Poi c'è da aggiungere che i depositi sono molto costosi proprio per la loro sicurezza e che per la parte a bassa pericolosità stoccata all'aperto ci sarebbe il problema di trovare i posti, dato che non si trova posto nemmeno per le discariche. Passando sopra a questi problemi dove le dovremmo costruire? I nostri fiumi e i nostri laghi sono oversfruttati e quindi le dovresti mettere sul mare. Siamo pieni di coste verrebbe da pensare eppure sono praticamente tutte abitate, e dove non sono abitate è perché sono parchi naturali protetti. Non si possono fare vicino ad abitazioni perché richiedono almeno 1-2km di nulla attorno quindi i posti di riducono praticamente a 0. Semmai ci fossero alcuni posti, dovresti convincere la popolazione locale, che non è una parte scontata. E non mi dite nei siti delle vecchie centrali perché lo smantellamento aggiungerebbe ancora un sacco di costi. Inoltre, sempre semmai si trovassero, sarebbero tutti sulle isole o al sud, ma il nostro consumo si concentra in particolar modo nel nord. Inoltre tralasciando l'impatto ecologico maggiore, l'energia nucleare ha superato i 160$/MWh e continua a crescere mentre eolico e solare si trovano attorno ai 35 e continuano a scendere. Perché resuscitare una tecnologia degli anni 90 ora? Si sarebbe dovuto fare negli anni 2000 per avere un senso.
Ok allora adesso parlaci del carbone e della possibilità di produrre tutta l'energia che ci serve solo con le rinnovabili.
@@albertozanellato6776 con la rete elettrica e lo stoccaggio attuale non si può fare 100% rinnovabili, almeno in Italia. Detto ciò possiamo fare un passo avanti da questa discussione da scuole medie e per una volta pensare al futuro? Secondo gli studi più recenti eolico e solare con le tecnologie attuali da soli possono produrre fino al 85% del fabbisogno energetico nazionale. In ottica 2030 gli obiettivi da raggiungere sono tagliare del 60% circa le emissioni di CO2, con il PNRR la previsione è arrivare al 72% di energia(solo elettrica) prodotta da rinnovabili per un'istallazione media annua di 12-13GW e che raggiungerebbero i nostri obbiettivi di taglio CO2. È possibile installare tante rinnovabili? Nel 2022 ad oggi sono state installate complessivamente poco meno di 2GW, ma i progetti sbloccati da realizzare nel 2023 ammontano(per ora) ad 11GW, in più ci sono progetti in attesa di approvazione dalla potenza complessiva di quasi 100GW, quindi si, si può decisamente fare. E per mettere 100GW di solare dobbiamo ricoprire tutta la Sicilia? No, 100GW sono approssimativamente 100mila ettari. Considera che ogni anno in Italia si abbandonano terreni agricoli per 120mila ettari circa e che possono essere messi anche sul tetto, o sui parcheggi (creando ombra) o volendo in agrivoltaico. Eni dice che entro il 2050 saremmo 100% rinnovabili ma che facendo l'hard plan ci riusciremmo addirittura in anticipo di 10 anni. E come pensa Eni di sopperire a quel 15% circa di energia che eolico e solare non garantiscono? Facendo un mix di tutte le altre fonti(geotermico, idroelettrico, movimento onde, biocarburante, energia prodotta da termovalorizzatori, altre fonti da perfezionare, ecc..), con un'aggiunta eventuale al mix di idrogeno/nucleare a fusione per quel che rimane e la considerazione che un'elettrificazione massiccia porta inevitabilmente a un'efficienza migliore che riduce i consumi. Per dire, un motore termico, come quello a benzina dissipa molta più energia di uno elettrico. E proprio le auto elettriche saranno un'aiuto importante alla transizione perché fungeranno da stoccaggio aggiunto al sistema con le loro batterie. Andare a ripescare una tecnologia da anni 90 per il 2037 per fare una seconda transizione 10 anni dopo non mi pare il caso...
@@NickGecko sei tu che bolli come "tecnologia degli anni 90" quella su cui si registrano da sempre le maggiori possibilità di sviluppo e le migliori scoperte in ambito scientifico. Il 100% rinnovabile è un miraggio, il fatto che ENI lo sostenga non significa un bel niente, per quel che mi riguarda significa solamente che ENI investirà in quella direzione per mero calcolo costi / benefici proprio. L'obiettivo di ENI è di guadagnare producendo energia elettrica, non di decarbonizzare, e a me interessa molto più il secondo. Ogni tecnologia ha i suoi problemi, e se si guarda solo a quelli allora tanto vale fare nulla. L'unico vero problema è che a troppa gente il carbone fa molta meno paura dell'energia atomica, e invece dovrebbe farne enormemente di più. Costruire un giusto mix libero da preconcetti a me sembra francamente l'unica soluzione percorribile, e sulla quale siamo tremendamente in ritardo. Perché mentre quelli che la pensano come te immaginano le centrali nucleari come quella dei Simpson, con pesci dai 5 occhi e acqua fosforescente a circondare una centrale avvolta dai fumi tossici, io mi cago in mano a pensare che un paese come la Germania stia bruciando lignite per produrre energia elettrica dopo aver populisticamente spento le proprie centrali...
Ok il ragionamento economico, ma è comunque un errore statistico: 9 reattori su 10 anno avuto ritardi è proprio falso. I reattori sono costruiti in 5-7 anni. Comunque apposta perché è una filiera complessa bisogna iniziare subito. Inoltre sul deposito, l'infrastruttura da costruire dobbiamo farla per forza per i riifiuti ospedalieri, poi si farà più grande per gestire anche i rifiuti ad alta attività delle centrali
@@marcopomodoro2286 No è vero. Per quanto possa sembrare esagerato c'è uno studio della Aarhus University, un'università danese, che testimonia il dato 9 su 10. Per il deposito, si verrà fatto per forza, menomale aggiungo, ma non vedo perché fare il deposito per le scorie per la produzione medica e altre produzioni debba giustificare una politica energetica nucleare.
ma magari, sarebbe anche ora per dio
Ma delle applicazioni militari del nucleare non si parla?
Non si parla del fatto che la produzione da nucleare rimane sempre in mano a una/due grosse aziende? Mentre le rinnovabili sono decentrate e distribuite, quindi ben più democratiche e partecipate...
@Doc Energy c'entra eccome, se non lo vedi cambia occhiali
"le rinnovabili sono decentrate e distribuite". Nope, è un monopolio cinese, non puoi fare pannelli e batterie senza le loro terre rare. Per di più persino lo smaltimento è tutta roba loro, tanto che c'hanno un lago fatto interamente di liquame tossico dovuto alle scorie di lavorazione.
@@smtrttm9 eh vabbè... Hai ragione bravo...
@Doc Energy Lo stato ha 100 euro da spendere per ottenere il massimo quantitativo di energia utilizzabile alle migliori condizioni (costo, impatto ambientale, tempistiche, etc) entro un certo tempo. Va da se che nucleare, rinnovabili nelle diverse incarnazioni ma anche termoelettrico con sequestro siano in competizione tra loro per quei 100 euro, una competizione il cui vincitore viene fuori appunto da una comparazione oggettiva dei pro e dei contro dell'una o dell'altra tecnologia. Non credo si scelga di costruire un reattore nucleare per il gusto di farlo ma perché si ritiene sia un'opzione complessivamente migliore di altre
Eh si, la General Electric, la Jinko Solar, la LG, la CATL, sono tutte microimprese a conduzione familiare
Tutto bello il nucleare ma chi lo paga?
Chi paga letteralmente tutto il resto in un paese. Pubblici e privati. Che domande del c*** sono?
Oppure sei uno di quelli che considerano l’ energia e l’ economia come un gioco a somma zero
La domanda non è affatto del c***. Se tu ti informassi sapresti che a livello di LCOE (levelized cost of electricity - Euro/kWh) il nucleare è tra le energie più care (pesano tantissimo gli investimenti di capitale necessario). Nessun privato sarà folle da lanciarsi nella costruzione di una centrale nucleare quando praticamente tutte le altri fonti sono meno care. Quindi vuole dire che deve pagare lo stato (cioè noi) e fare ulteriore debito.
@@riboch2527 Io di uno così ignorante e gonzo da essere convinto che servirebbe SOLO ulteriore debito, come opzione, non so proprio cosa pensare. Quindi avevo visto bene, credi che l’ economia sia un gioco a somma zero. Il discorso delle emissioni e del consumo di suolo a parità di KwT prodotti per quelli come te non esiste. Quindi per fare due esempi Francia o Finlandia le nuove forme o vettori energetici come li finanziavano? Sai cos’è un trasferimento di voce di spesa? Boh. Non ti chiedo neanche che scuole hai fatto per evitare di infierire
@@leo_mas_922 ma vai a dormire. Hai studiato ingegneria delle merendine te
Ottima dimostrazione del fatto che:
scegliendo parametri ad ok ottengo la risposta che voglio.
Dal grafico in 2:11 noto che :
Il nucleare è solo il 10% ,solo il petrolio è più basso al 3%.
Nel mondo fin'ora hanno costruito 437 reattori iin 45 anni circa e sono in costruzione solo 56.
In Europa,nell'ultimo ventennio sono in costruzione 3 reattori che nessuno vuole terminare.
Il 28% del nucleae è una scelta ereditata dal passato .Francia e Germania stanno dismettendo centrali a fine vita .
Anche la Svizzera ne ha chiusa una.
Certo che in questo periodo politico si usa tutto quello che c'è riaprendo anche le centrali al carbone.
L'uranio costa e deve essere processato e se non si possiedono impianti di trasformazione occorre rifornirsi da Paesi terzi ed esserne dipendenti.
Almeno adesso compriamo l'energia elettrica del nucleare a prezzi bassi e possiamo anche smettere.
Se hai i reattori sei obbligato a comprare il carburante.
Per un Progetto realistico sul terrritorio nazionale ci vorrebbero almeno un decina di reattori ed un luogo di stoccaggio scorie da realizzare in quindici anni,spendendo soldi da subito.
Siamo un paese che non accetta una nave di rigassificazione ancorata alla costa.
Nel frattempo una soluzione "sicura,semplice,rapida"è posare fotovoltaico sui tetti di abitazioni ,capannoni,cascine ,Serre e quant'altro senza divorare terreno.
In caso di attacco militare il fotovoltaico diffuso non puo essere bersaglio,una centrale si.
Bastava dire che non ne sai niente dell'argomento e che avevi voglia di commentare eh. Mica serviva scrivere tutte quelle inesattezze per forza.
@@energyphd9180 Puoi indicare in modo specifico le inesattezze? Altrimenti quello che ha voglia di commentare finisci per essere tu con un commento superficiale contro uno piuttosto articolato
Tesoro, sai dove sta la centrale nucleare più vecchia ancora in funzione? E quella subito dopo? Vai a bofonchiare al baretto
Le inesattezze le dite Voi.
Comunque non è una gara a cji scrive di più e se nessuno in Europa costruisce reattori fatti una domanda.
Anzi ,se la facciano chi vi segue ,
Ogni volta che Qualcuno si alza al mattino Pensando:"Ora ci provo col nucleare "poi risponde alla tua maniera alle obiezioni senza costrutto.
Ma se devi commentare in quel modo c'è il Bar sport a livello di tifoseria.
Potevi almenno impegnarti in qualche riga di spiegazione.
Qualità informativa Zero solo Propaganda
@@triodetri1780 Aspetta ma ora mi ricordo di te. Ne avevi già sparate parecchie sotto un altro canale. È una tua scelta non aver studiato nel frattempo. Adios
nucleare da guerra o da uso energetico?! tutto questo per dire no alla RUSSIA secondo direttive Washington ?!
Questi commenti demenziali (Soprattutto l’ altro intriso anche di antisemitismo) sono utili a fine diagnostico e nulla più. Oltre il complottismo patologico. Mi spiace che la vita ti abbia trattato così male.
domande:
e se una centrale nucleare fosse vicino casa vostra, vi piacerebbe?
siete tutti cosi informati riguardo le scorie radioattive e sul loro difficile smaltimento, da poter dire che non ci siano problemi a riguardo? oppure si solo perché una ragazza di 28 anni lo spiega con delle slide?
non sarebbero meglio investimenti con fonti di energia rinnovabili,che da come sappiamo possono risolvere ogni problema energetico con zero conseguenze e che di conseguenza creerebbero molti posti di lavoro, salverebbero l' ambiente, e non rovinerebbero interi paesaggi?
cerchiamo di mettere sempre in discussione ciò che ci viene propinato, non facciamoci influenzare da altre persone e così forse si faranno scelte più giuste.
Quando risolveremo il problema dell'intermittenza potremo pensare a un futuro 100% rinnovabili. L'unico modo per farlo è l'accumulo su scala di rete per periodi lunghi (stagionale).
Ad oggi non si immagina neppure lontanamente quali tecnologie possano farci ottenere questo risultato, dato che con le batterie come le conosciamo non basta tutto il litio del mondo ad alimentare la sola Italia, ad un costo nell'ordine delle migliaia di miliardi di €.
In mancanza di questo, le rinnovabili potranno produrre solo una parte (anche rilevante, eh) dell'energia che ci serve, il resto DOVREMO generarlo con il nucleare, altrimenti addio clima.
Perché non dovrei volere una centrale vicino a casa?
La domanda 1 è sì, visto che in un futuro prossimo potrei persino lavorarci e verrebbe comodo uno spostamento limitato.
La seconda considerazione è invece la seguente: gli argomenti legati all’energia sono tecnici e complessi, va benissimo mettere in discussione le cose (sacrosanto direi), ma lo si deve fare in un certo modo.
La gestione delle scorie viene svolta in modo efficace in tutto il mondo e in paesi tipo il Messico.
Inoltre il problema deposito (che è puramente politico perché le aree designate già ci sono) permarrebbe in ogni caso causa medicina nucleare.
La struttura delle centrali nucleari a fissione presenta livelli di sicurezza allucinanti, soprattutto la terza generazione e per questo ti invito a scendere nei dettagli tecnici, anche divulgati ovviamente, perché penso possa davvero essere un ottimo “tranquillante”.
Passiamo all’ultima parte.
Le rinnovabili allo stato attuale non possono essere l’unica fonte energetica causa aleatorietà.
Ci servirebbero troppe batterie in primis per fare una cosa del genere e quindi, nonostante vengano riciclate e ci siano moltissimi studi a riguardo, il problema diventa il seguente:
Vogliamo rinnovabili+fossili o rinnovabili+nucleare?
Il nucleare sostituisce il gas e il carbone, non le rinnovabili.
Tra l’altro moltissimi ambientalisti o persone del luogo protestano anche per i pannelli o le pale eoliche, qualche posto purtroppo in ogni caso andrà a modificarsi.
Sono nato e cresciuto a Milano. Sono convinto con buona approssimazione che la cittadinanza della città di Milano sarebbe assolutamente favorevole alla costruzione di una centrale nucleare moderna in mezzo al parco agricolo SUD direzionando il 100% dell'energia prodotta alla provincia e "staccando" tutte le caldaie che causano l'inquinamento in città.
Assolutamente si. La vorrei vicino casa mia
Alzi la mano chi costruirebbe una centrale nucleare in un paese a forte rischio sismico e con un grave dissesto idrogeologico ...
Alzi la mano chi metterebbe una centrale nucleare in un paese ricco di storia, di città d' arte, di località a forte vocazione turistica dove un incidente nucleare cancellerebbe tutto. Nucleare NO GRAZIE.
Le centrali di terza generazione sono PERFETTAMENTE anti sismiche. In Giappone le usavano come rifugi durante il terremoto del 2011 (Tranne quella che ha subito la marea, che era comunque vecchissima quanto quella di Chernobyl) . Troppo difficile informarsi prima di parlare vero?
ps- Ah dimenticavo. Alzo la mano. A te invece l’ inquinamento va benissimo anche per le città ricche dj storia
@Doc Energy Incidenti nucleari gravi c'è ne sono stati due. Certo erano centrali di vecchio tipo, certo in un caso è stato un errore umano ... fatto sta che entrambi hanno creato una zona non abitabile con un raggio di 30km che forse tornerà normale tra 20.000 anni. Le centrali moderne sono molto sicure, ma la probabilità di un incidente disastroso, seppur piccola, è diversa da zero e moltiplicata per l'effetto a lungo termine delle radiazioni diventa un fattore di rischio più alto di altre fonti di energia.
@@andreagagliati1602 Sei già stato smentito con i fatti. Mo che scuse hai
@@leo_mas_922 Elena Tonello, 28 anni, non ha vissuto Cernobyl, e probabilmente neanche tu. Lei è ingegnere nucleare, e giustamente nel suo discorso promuove l'energia atomica, ne va del suo lavoro, ci mancherebbe altro.
Il discorso atomico è una faccenda complicata, e per affrontarlo seriamente non bastano 4 slide ppt. Bisognerebbe prendere in considerazione ad esempio:
1) le riserve di uranio: che ad oggi sono stimate in 50 anni per far funzionare le sole centrali già esistenti
2) i depositi dei rifiuti radioattivi: Oggi in italia non si riesce a trovare un sito, neanche per i rIfiuti atomici della medicina
3) la convenienza. Quanto costa alla fine un kw di atomico e quanto quello da altre fonti. L'italia esporta ogni anno 17 miliardi di euro di cibo. Dovesse succedere un incidente con fuga radioattiva vorrebbe dire danneggiare il territorio e la capacità di produrre beni riconosciuti e apprezzati nel mondo.
4) È vero che importiamo energia nucleare dai francesi, ma lo facciamo di notte, quando loro sono costretti a venderla a basso costo perchè le centrali atomiche sono rigide e non possono essere fermate. Il picco dei consumi è di giorno, quando anche il fotovoltaico da il picco del rendimento.
5) Nuove tecnologie: lo sviluppo delle batterie può rendere una fonte intermittente come il fotovoltaico più costante. Si stanno sviluppando sistemi per catturare e stoccare la co2. Fusione nucleare: il progetto ITER è al 78% della sua costruzione.
Il futuro non per forza deve passare dalla fissione nucleare.
se abbiamo votato NO al referendum sul nucleare, il risultato è NO ... cos'è così difficile da capire?
La parte difficile da capire è quella che viene dopo: come decarbonizzare il settore energetico e quelli che ne derivano senza l'energia nucleare perchè gente che non sa neanche cosa sia un neutrone ha votato di pancia su un argomento di cui non capiva nulla. E' esattamente come pretendere di battere una pandemia come quella del covid ma senza vaccini, solo a suon di mascherine e omeopatia.
Non era vincolante e nella vita si cambia idea. Beata ignoranza
Ah già, quegli intelligentissimi referendum fatti all'indomani di due incidenti nucleari (di cui uno non fu un incidente e l'altro è stato largamente esagerato). Chissà mai con quanta cognizione di causa avrà votato la gente...
@@leo_mas_922 Facciamo un ipotetico referendum sull'abolizione delle tasse: tutti votano per abolirle. Così ha deciso il popolo! Solo che il giorno dopo l'Italia fallisce. Però oh, il popolo ha deciso
@johnnyblack4366 In realtà non c'è mai un referendum il cui voto si/no, era: al nucleare, alla produzione di energia nucleare, alla produzione di energia elettronucleare, alla chiusura degli impianti impianti nucleari (centrali comprense) etc...
Si fa prima a dire su cosa erano in realtà i 3 referendum [2 abrogativi ed 1 consultivo]. E mi farebbe piacere farlo se vuoi :) .
In Italia anche i referendum abrogativi non hanno durata illimitata. Non vanno a limite i poteri ed i ruoli, stabiliti dalle norme giuridiche, del Parlamento, del presidente della Repubblica, del governo etc...
Poi per quanto riguarda il ripristino [parziale o totale] anche temporaneo di ciò che è stato abrogato [in un referendum abrogativo] è possibile farlo legalmente solo se c'è un Reale e valido motivo.
Infine bisogna considerare che nel corso degli anni cambia il parlamento, il presidente della repubblica, etc... variano le norme giuridiche, cambia il popolo votante e cambia la società.