Più dibattiti così da proporre ad un pubblico che va educato al modo in cui si approcciano problemi scientifici ed economici complessi, il fatto che un'idea non escluda l'altra è la base del progresso. Complimenti ad entrambi spero continui il format !
Purtroppo in questo paese stiamo tornando in dietro al posto di andare avanti, basta vedere il bando alla carne coltivata, il no che si sarebbe messo agli insetti se non fossero stati approvati dall'europa, e tutto un tornare in dietro o avere paura delle nuove tecnologie
NO! Luca Romano fa disinformazione! Ed è evidente a 7:00. Ovvero Luca Romano vuole una base fissa costante di NUcleare! E INVECE non DEVE ESSERE COSì, deve essere Rinnovabili che variano e una o piu' fonti alternative COMPLEMENTARI che devono inseguire le rinnovabili E QUESTO NON PUO' ESSERE IL NUCLEARE poichè il nucleare NON puo' essere acceso e spento a piacimento!!!
Prima di parlare diventa lì nucleare da fare , occorre dire dove li fate in Italia e dove mettete le scorie, qui mi scappa da ridere perché chi le vuole ci sono, ma a casa tua non mia.
Mi permetto di fare un'osservazione sull'ultimo intervento di Governatori: magari (!) la gente fosse contraria ai depositi di scorie per paura di lasciare un debito alle generazioni future. Almeno sarebbe un sentimento puro, e che tra l'altro porterebbe loro a preoccuparsi infinitamente di più per il cambiamento climatico. La verità è che la contrarietà ai depositi è da parte di -abitanti preoccupati per (non veri) effetti sulla loro salute -commercianti locali preoccupati perché temono che le persone del punto di cui sopra saranno più scoraggiate a comprare i loro prodotti/venire in visita/investire nel posto -amministratori locali senza scrupoli che cavalcano i due sentimenti di cui sopra per raccattare due voti Insomma un misto fatale di ignoranza e malafede.
@@gabrielealbani8022 Ci siamo presi nel culo da pochissimo 120 miliardi di debito per rifare le facciate del 2% delle abituazioni italiani di cui solo 50mila condomini
La tua teoria non funziona. Facciamo finta di preoccuparci per l'innegabile riscaldamento. Infatti anche i giornalisti sono obbligati a chuamarlo CAMBIAMENTO climatico anziché riscaldamento. Te ne eri accorto? Non stiamo facendo niente di serio (a livello MONDIALE!) per bloccare le emissioni, sopratutto quelle inutili come i voli aerei. Dico inutili perche il 90% della gente vola per vacanza e pendolarismo. La cina se ne fotte, gli usa se ne fottono, la russia idem, india non pervenuta. Il nostro 110% é montagna che partorisce un topolino. Io, pur amando il volo solo il solo a sostenere che é intollerabile che per andare al lavoro con l'auto debba pagare un euro di accise ogni 15 km, mentre se vado alle maldive non pago neanche un euro. Cominciamo a mettere le stesse accise sul carburante avio. I costi dei biglietti raddoppierebbero. I voli scenderebbero ad un quarto. La nostra economia perderebbe turisti stranieri. Sarebbe un'ecatombe. Nessun governo lo fara' mai. Quindi noi riscalderemo il pianeta. Non ho nessuna speranza che senza la spinta di uomini illuminati come luca ci arriveremo. Non ci credo.
Daccordissimo con te....pensa che in francia la svolta ce stata quando si e stabilito un prezzo minimo per l energia (cosa possibile grazie al nucleare che per natura stabilisce il prezzo dell energia per tutta la vita dell impianto dato che il combustibile influisce nulla in confronto alla costruzione dell infrastruttura) e poi da quel minimo il prezzo aumenta all aumentare della distanza da centrali/siti di lavorazione e di stoccaggio.....risultato: tutti ne vogliono una vicina di centrale.....chissa perche😂
Bel confronto. Direi che il fatto che si trovino d'accordo su molte affermazioni dimostra che rinnovabili e nucleare non debbano essere messe in contrapposizione.
sottoscrivo appieno. Apprezzo anche la modalità con cui è stato svolto. Quanto bello sarebbe se i dibattiti, su cose così rilevanti politicamente, fossero fatti in questo modo, facendo sì che l'opinione pubblica avesse la capacità di scegliere consapevolmente
5:39 "Fare Base Load con le Rinnovabili" è come fare le biciclette con le ruote rettangolari (oltre che diverse tra loro). Le uniche rinnovabili programmabili e non aleatorie sono quelle a minor tasso di sviluppo (grandi opere idroelettriche, geotermico, biomasse...): si può fare poco di più di quello che già c'è. Gestire rinnovabili aleatorie e non programmabili per fare base load significa far esplodere la complessità ed i costi di gestione della rete. Questi sono fatti, non idee o slogan. Comunque ottimo dibattito, ottimo format!
Incredibile come Luca sia più razionale, realistico e pragmatico su ogni argomento e non faccia ragionamenti basati su belle intenzioni e slogan ma su come il mondo realmente funziona, semplicemente ha fattualmente ragione
@@fabiobisoglio5667 e invece si, è essere antiscientifici, i dati dicono che è la più sicura. E vuol dire non sapere vedere/fare i confronti con tutte le altre forme di energia.
non so, quando si parla di energia vedo sempre questa differenza, i tecnici tendenzialmente pro nucleari (ovviamente inseriti in un mix energetico assieme a tutte le altre tecnologie) ed i "commerciali" pro rinnovabili. io dei commericali mi fido poco.
@@josukehigashikata9551 se si parla di questioni energetiche le cui conseguenze poi ricadono sul clima, sarebbe bene che siano i tecnici a dare una direzione, non il mercato secondo me
@@matteopani9291 Anche gli USA, la NASA è pubblica, ma comunque non c'entra niente con questo discorso, o forse pensi di nazionalizzare il settore energetico? Con quali soldi?
Grazie will! Questi dibattiti sono l'antidoto ai problemi che oggi abbiamo in materia di polarizzazione politica, dialogo nazionale, coesione sociale e dibattito mediatico (tv, social e via dicendo)!
Confronto serio e argomentazioni valide e frutto di conoscenza della realtà e non di slogan politici o di interessi di parte. Entrambi intellettualmente onesti. La chiave non è schierarsi in fazioni, ma essere analitici e sfruttare tutte le tecniche, che sono a nostra disposizione per contenere il cambiamento climatico e avviarci ad una economia più verde. Grazie davvero della pacatezza, questo dibattito l'ho ascoltato con molto piacere.
Tutto molto bello... Poi alla fine senti dire "Eeeh ma le scorie nucleari vengono gestite dai paesi autocratici.." Sì certo, come no, non sapevo che paesi come la Francia, Finlandia, Inghilterra fossero governati da un Leader Maximo
Il punto è che con così tante rinnovabili nelle rete elettrica il nucleare non ce la fa, un esempio è la Corea del Sud, dove le rinnovabili vengono smantellate per fare posto a gas e nucleare, perché sennò il business salta.
Infatti bo ahahah.. il baseload ha proprio il significato di avere una base TRANQUILLA. Per cui non capisco il perché dell’opposizione a quel biglietto in particolare 😂
Mi ha fatto sorridere la parte sul debito delle scorie radioattive verso le generazioni future, non le stiamo già indebitando con la situazione climatica attuale?
Lo dicono come se le scorie fossero gli unici rifiuti pericolosi di cui dobbiamo preoccuparci. Ci sono rifiuti tossici prodotti in quantità enormi, molto di più delle scorie, e che rimarranno tossici per sempre e sui quali inoltre ci sono controlli molto meno severi che per i rifiuti nucleari. E paradossalmente alcuni di questi rifiuti provengono dalla produzione di elementi per gli impianti ad energie rinnovabili, come ad esempio i panneli solari.
Da PhD in Danimarca sul eolico offshore (sono di parte) e vedo l’immensa capacità che hanno impianti eolici. Si parla di GW ad impianto quindi non direi proprio che quel 15% sia reale. Dall’altra parte, lavorando nell’ industria del vento, sottolineo fermamente che serve avere anche il nucleare. Non sono contrapposti, sono complementari. Aggiungo una cosa, se per caso l’Italia decidesse che il nucleare è cattivo e le rinnovabili sono buone, un rischio altissimo è semplicemente perdere per l’ennesima volta una grande possibilità. C’è già il know how e il materiale, se si perde questa possibilità semplicemente il buco verrà riempito da qualcun’altro. È una grande chance di fare qualcosa di più di olive ascolane e spaghetti.
17:20 qui ha fatto un cenno di capacity market La batterie nella grid non possono aver un rusolo significativo, il gas volenti o nolenti rimarrà a fare load shifting.
Un aspetto che non viene mai trattato è la capacita tecnica ed economica e di rinvestimento a fine vita degli impianti rinnovabili. Purtroppo ho visto molti impianti a rinnovabili che fanno un bel effetto alla vista, come per dire "guarda che bell'impianto" per poi però scoprire che per qualche problema tecnico non sono in funzione e chi li ha installati dopo un primo investimento agevolato , non può permettersi ulteriori investimenti di manutenzione e in alcuni casi forse non si conoscono i motivi di inefficacia. Nessuno ha il coraggio di dire questo, anzi si omette. Perciò il potere economico di gestione di un impianto è sicuramente più funzionale se collettivo. Bene le comunità energetiche ove possibile, bene gli impianti nucleari ad alto livello di controllo e gestione. Ma non prendiamo per oro tutto quello che luccica, perché spesso luccia a breve termine.
"qual è il complemento che ci serve? ... Il complemento deve essere senza omissioni e modulabile" Bella questa risposta: si va contro il nucleare, portando prove risibili ("per qualche ora in sud Italia siamo a posto con le rinnovabili") e senza dare una soluzione che sia minimamente concreta.
Non c'è bisogno di avere un carico di base.......ma sta scherzando!!!!!!!!!!Quando non c'è sole e vento cosa facciamo????Spegniamo gli ospedali!!!!!!Ma non diciamo cavolate!!!1
Che il baseload non sarà più necessario ormai lo dicono tutte le aziende energetiche/operatori di rete, da Enel qui in Italia a CAISO in California, perché le nuove rinnovabili lavorano in antifase.
@@battinos Come dice Enel : fotovoltaico + eolico + idroelettrico + geotermico è il mix ideale, per non parlarne degli scambi nella rete elettrica Europea, import/export di energia che coprono già il 10% del fabbisogno.
Enel vuole vendere GAS nel futuro!!!!!! Se il nucleare entra in gioco il gas è fottuto!!!!!Ma lo volete capire che le rinnovabili hanno bisogno del gas per stare in piedi…..
Dai per scontato che i consumi non siano interrompibili! La lavatrice la posso far partire quando voglio. Idem per lavastoviglie e in parte per il frigo. Questo a livello domestico. Immagino che anche a livello industriale qualcosa si può fare.
Nelle varie audizioni che ho seguito, fatte a rappresentanti del parlamento e organizzazioni varie, ho notato che manca una cosa importante. Al termine del suo intervento, l' "avvocato dell"atomo" dovrebbe chiedere: "Mi fate una breve sintesi di quello che ho detto?".
Prima di tutto complimenti a Will, Luca Romano e Michele Governatori per il bel video. Dal punto di vista tecnico c'è poco da dire, chiaramente il nucleare potrebbe e dovrebbe essere parte della soluzione (vorrei giusto far notare che il 15 % considerato piccolo per l'eolico dall'avvocato dell'atomo è in linea con quello considerato ottimale per il nucleare da molti studi quindi se è piccolo uno è piccolo anche l'altro o viceversa). Tuttavia come sostiene Michele Governatori lo scoglio politico è rilevante e non può essere ignorato o superato con facilità. Quindi se nel 2023 bisogna scegliere se investire sulla transizione in Italia è giusto prioritizzare investimenti meno divisivi e già oggi implementabili, vista l'urgenza che impone la sfida ai cambiamenti climatici. Inoltre va detto che non tutti gli investimenti saranno fatti in questi 3/4 anni ma tanti saranno graduali e spartiti nei prossimi 20/30 anni e a quel punto se si saranno superate le divisioni sul nucleare questo a sua volta potrebbe essere prioritizzato. Dunque considerarlo ora nei piani di sviluppo energetico italiano che già vengono redatti sarebbe sbagliato e controproducente perché si rischierebbe di puntare su un qualcosa che magari mai supererebbe lo scoglio politico. Al contrario è giusto parlarne nel dibattito pubblico e cercare di sensibilizzare le persone che non hanno gli strumenti per capire da soli la questione, come viene fatto bene in questo video, per essere pronti tra 5/10/15 anni a poterlo realmente considerare come una soluzione applicabile in Italia. Va poi posta un' altra domanda, se già si impiega quasi 15 anni per realizzare un parco eolico a Taranto, quando in altri stati ne bastano 3, quanto ci metteremmo a realizzare una centrale in Italia che nel caso ideale si potrebbe realizzare in 8? Uscendo dal contesto del video, colgo lo spunto riguardo al tifo da stadio che solitamente si ha sull'argomento. Infatti ho avuto modo di partecipare ad un incontro sul tema con presenti il professor Zollino e l'avvocato dell'atomo in cui invece si è volutamente polarizzata la tesi pro nucleare con slogan e scenari energetici faziosi e dove una reale controparte non era stata invitata( metto qua un link per poter vedere le principali critiche fatte a questi scenari da parte di un altro esperto www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2022/09/Critiche_Scenari_Rin_Zollino-1.pdf). Ritengo quindi che se si voglia rappresentare il mondo scientifico si debba essere onesti e moderati come si è visto fare in questo video e non come viene fatto in altri contesti, quindi se ci si classifica come divulgatori scientifici auspicherei una maggiore coerenza. Detto questo speriamo che sul tema si raggiunga una sensibilizzazione tale che tecnologie come il nucleare possano essere valutate senza essere bloccate dall'effetto nimby.
Si si ben detto e grazie mille per il pdf . Se si divulgano solo i dati scientifici che fanno comodo solo alla propria causa non è divulgazione scientifica ma ragionamento motivato che significa considerare solo le prove che si adattano alle proprie credenze e screditare, alterare, scartare e ignorare tutto ciò che potrebbe smentire le proprie convinzioni. Considerando anche il fatto che a parità di informazioni a disposizione si possono giungere a conclusioni diverse , dipende solo da che lenti usi, la verità dei fatti diventa un miraggio. Questo modo di prendere le decisioni si basa più sul pregiudizio che sulla razionalità ed è intrinsecamente distorto. Questo rapporto di Luigi Moccia non so in quanti lo leggeranno ad è davvero un peccato.
@@battinos lo strano non sta tanto nel risultato finale perché di per sé come dici tu potrebbe anche starci, ma nel modo in cui ci arriva e si giustifica visto che è molto facile "alterare" uno scenario per indirizzarlo verso il proprio fine cosa che purtroppo gli ho visto fare all'incontro a cui ho partecipato ( giusto per citarne un esempio: non considerare alcuna possibilità di accumulo eccetto le batterie è molto limitante visto che esse non possono svolgere l'accumulo stagionale e quindi un caso solo rinnovabile viene fortemente influenzato da questo vincolo, comunque nel PDF ci sono anche altri spunti interessanti)
Vi siete suicidati con le chiacchiere infinite e credete di avere ancora qualcosa da dire. Lasciate perdere che fate più bella figura d’altra parte non siete voi quelli che benzina e diesel a qualsiasi prezzo va bene purché “se possa gira’”?
complimentoni al canale per il video! peccato per tutto questo ottimismo, ormai mi sembra che anche Luca Romano si stia stancando di combattere contro i mulini a vento magici che in 10 anni ci consegnano un futuro dove le rinnovabili ci daranno l'80% del fabbisogno energetico. vedo un futuro molto nero per tutta l'europa, ma soprattutto per l'italia, dove l'energia costerà sempre di più, fino a necessitare sovvenzioni, prima statali poi europee (finche l'italia non diventerà un costo insostenibile per l'unione) per permettere alla classe media di accendere la luce in casa, figuriamoci usare auto elettriche.
Non si può scegliere solo un tipo di energia ma studiare quali siano le possibili integrazioni di varie forme di energie e delle lo fonti in base a come e dove e quando sia possibile farlo nei vari ambienti climatici e riguardo alle varie economie e popolazioni e le loro esigenze e redditi e le caratteristiche economiche dei loro Paesi .
L'unica precarietà del nucleare nella fase attuale è che non ci sono dei costi di riferimento ,ma soltanto proiezioni sulla base di altri progetti.Fare investimenti ora anche solo per i reattori modulari è precoce,se è vero che la produzione in serie abbatte i costi è meglio attendere di avere dei prezzi (prevedibilmente) più bassi. Nucleare si, ma senza fretta.
Incontro interessante e, soprattutto, civile, pacato. Penso con rammarico al referendum sul nucleare e lo spadroneggiare dei contrari di fronte ad una miserevole presenza di avversari.
Da aggiungere una cosa estremamente importante che sistematicamente si dimenticano gli ambientalisti ideologizzati: I materiali per batterie e pannelli (Litio, palladio, cadmio, cobalto, terre rare ecc.) NON saranno estraibili all’ infinito a soprattutto il loro trattamento / smaltimento è tutto tranne che a impatto zero. Quindi, ripeto. Questa gente vive in un mondo tutto suo
@@matteogaspari1979 Cioè, fammi capire, davvero. Che tipo di sillogismo intendi? Che senza questi (o UNO solo di quelli) si possono creare impianti a impatto zero o quasi? Sono curioso
Piacevole confronto da cui ho imparato. Reinvestire sul nucleare (fissione) va visto in chiave solo climatica o è anche una fonte complessivamente economica? Per la parte economica intendo che la centrale ha, oltre al costo di gestione in vita, ha costi di costruzione, di smantellamento, di gestione delle scorie + materiale smantellato.
Non si è discusso della gestione dell'energia da parte del singolo utilizzatore, sia esso domestico che industriale. Un frigo a+++ può essere disattivato durante la notte, una lavatrice o una lavastoviglie si può far funzionare spostando l'utilizzo nel tempo, così come un impianto di riscaldamento. Questo per venire incontro all'intermittenza della fonte energetica, sia essa fotovoltaica che eolica. Penso che in campo industriale le possibilità siano ancora maggiori. Poi non si è parlato di spostare la produzione di fotovoltaico nel deserto del Sahara
Sarò di parte ma sui 2 argomenti sulla quale si é impuntato governatori vedo proprio poco senso.. nel primo l’importanza di un baseload é una cosa fondamentale e poi nell’ argomentazione delle scorie… che dire, un mucchio di scemenze. Però per il resto bel confronto
Bisognerebbe per prima cosa analizzare il mercato, poi valutare la variabile del clima, e poi fare progetti a lungo periodo, e non a ogni governo che viene. Oggi c’è solamente delle grosse speculazioni industriali, vedi le truffe sugli isolamenti delle abitazioni.
Bel confronto in generale. Però purtroppo ancora una volta Romano riesce ad attenersi al vincolo di realtà, dall'altra parte è palpabile la costante necessità di faticare nel modellare la propria risposta per non uscire da una narrazione piü politica che scientifica.
Se le batterie delle bev si devono modulare per sostenere la rete scusate ma è una bella Inghiabbeddada: io la macchina la uso per spostarmi e se me la ritrovo al mattino più scarica di quando l' ho messa un po' mi girano..magari succede pure quella volta che devo fare un viaggio più lungo del classico casa/lavoro
Questo non sa un cavolo, non conosce minimamente ciò di che sta parlando e del "tecnico" e del fattibile, della realtà insomma. Luca è fin troppo paziente a parlare con uno che non sa nulla, complimenti per la pazienza.
L’intersezione dell’insieme Romano coll’insieme Governatori dovrebbe essere riservata alle affermazioni condivise da entrambi. Invece, i post-it su cui sono entrambi in disaccordo, dovrebbero essere attaccati fuori da entrambi i cerchi 🤓
Sulla prima domanda, sul solare entro il 2030, per me deve esserci un obbligo su tutti i nuovi edifici singoli ad uso abitativo privato. Questo aiuterebbe, e non capisco come da 20 anni a questa parte non sia una richiesta standard da parte di chi costruisce e compra casa. Quanti comprerebbero una casa senza allacciamento alla rete elettrica? O senza le finestre?
@@IIARROWS mi permetto di farle presente che forse e meglio rimanga una scelta e non un obbligo.....per alcuni un impianto fv ben dimensionato e un buon investimento ma dipende da quanto e quando si riesce a sfruttare....per altri oltre ad essere un cattivo investimento porta sui grandi numeri a grossi problemi di rete
@@IIARROWS in parte lo e gia....il fotovoltaico e una fonte intermittente....significa che senza un accumulo, una batteria per intenderci, si usa energia quando la rete fatica a fornircela e si cede alla rete energia quando si rischia il sovraccarico....esiste per questo l idea (per ora e ancora poco piu che un idea) delle comunita energetiche che attraverso un incentivo a produttori e consumatori locali per l utilizzo dell energia "di zona" senza immettere in rete alleggerira un po il problema ma non potra essere sufficiente....e le batterie sono attualmente l unica soluzione ma sono antieconomiche e questo e riconosciuto anche da chi fornisce gli impianti......sono una soluzione si ecologica ma antieconomica.....cmq per chiarirci io sono a favore delle rinnovabili in parallelo al nucleare....cioe sono pro decarbonizzazione....dico solo che un impianto fv ha senso se sfruttato adeguatamente
@@fabiofuggini9442 E quindi? A parte che siamo ancora ben lontani da questo problema che paventi, tanto da causare problemi all'infrastruttura di rete. Quello che dici semplicemente non ha senso, perché stai intendendo che tutti quelli che mettono il fotovoltaico a posteriori stanno causando un problema, o che hanno dei problemi loro stessi. Cosa che è ridicola. Quello che io ho scritto è che non ha senso costruire o comprare un edificio nuovo senza un impianto fotovoltaico, e quindi con un tetto costruito già da zero con il supporto in mente, che nel complesso è più economico di rifarlo o adattarne uno già esistente. E tu mi parli di batterie, così, a caso. Tu compreresti una casa nuova in classe F con la caldaia a gas, con dei ponti termici importanti? Tanto puoi sempre metterci il cappotto dopo, no?
@@IIARROWS e quindi gia adesso esiste il problema ti piaccia o no....vatti a vedere il motivo per il quale si e pensato alle comunita energetiche...e gia un problema e le batterie che si abbiano o no fanno parte del problema.....fai casa nuova con fv(costicchia)....bene!...devi mettere una batteria dimensionata(costicchia un occhio della testa) riscaldamento pompa di calore(costicchia) piano cottura a induzione(costa uno sproposito ed e energeticamente sfavorevole)oppure essere propenso pero anche ad acquistare un auto ev(costicchiano) e caricarla possibilmente di giorno accendere lavatrice lavastoviglie ecc di giorno(in inverno aspetti la successiva primavera)....oppure accetti che non sempre e una buona idea un impianto fv ne per l utente ne TANTOMENO per la rete nazionale....e per la cronaca io ci lavoro nel campo bioedile e rinnovabile.....NON SEMPRE e buona cosa.....dipende....e le batterie cosi come altre componenti sono importanti da valutare.....poi che mi parli di cappotti e altro centra poco con l impianto fv in se....
La transizione energetica è l'esatto opposto cioè adattiamo le reti le nostre abitudini le nostra produzione la nostra mobilità con la cultura e l'aiuto delle tecnologie che abbiamo, ad essere "compatibili" con le fonti più abbondanti meno emissive e sempre più rinnovabili che abbiamo, al fine di ridurre gli impatti ed avere più resilienza energetica Se facciamo l'opposto, non vi è transizione. Anche perché finora è quello che abbiamo fatto per il carbone il petrolio il gas ed il nucleare: abbiamo creato un modo di produrre trasportare e consumare con annesse filiere e infrastrutture perfettamente in linea con le caratteriste e le esigenze di queste fonti energetiche.
Altro commento. Per evitare investimenti ingenti nel trasporto elettrico (stazioni di trasformazione, piloni e cavi) sarebbe opportuno incentivare il consumo di elettricità nelle zone di produzione elettrica, spostare fonderie al sud magari con incentivi sul prezzo.
Ti rispondo da persona che in acciaieria ci lavora da più di un decennio e che ne ha girate diverse altre. Il problema è la logistica che al sud non c'è (e andrebbe fatta assolutamente) e la distanza dall'Europa continentale che oggi è il nostro mercato. Inoltre le industrie energivore non sono sempre concorrenziali con le corrispettive internazionali e continueranno a non esserlo per via del costo del lavoro oltre che dell'energia. Se invece ci fosse un mercato verso l'Africa di prodotti ad alto valore aggiunto ecco che la situazione cambierebbe parecchio.
Perché spostare le fonderie è una passeggiata che possiamo fare domani? Puoi spostare tutte le fonderie che vuoi, ma se le infrastrutture di trasporti non ti consentono l'arrivo di materia prima e la vendita dei prodotti ad un livello sufficiente quelle aziende falliranno. Ceh il fatto che le industrie siano quasi tutte al nord non è solo perché il sud è stato "trattato male" in certi periodi della storia Italiana. Certo la questione politica e storica ha un suo impatto, ma non possiamo trascurare la questione puramente geografica. Il nord permette molta più interconnessione commerciale con il centro Europa, questo il sud non lo può fare, non alla stessa velocità, neanche se le infrastrutture fossero le stesse, figurariamoci come siamo messi adesso. Poi sia chiaro, questo non è un motivo per non investire nel meridione, ma semplicemente un commento per dire che dire "spostiamo le fonderie al sud" lascia un po'il tempo che trova perché trascura l'indubbia "comodità" da un punto di vista puramente geografico dell'avere le industrie più vicino all'europa continentale
Il problema è che bisogna valutare costi benefici. Le rinnovabili cannibalizzano territorio levandolo all'agricoltura. Il nucleare no. Con un consumo di territoro basso si ha tanta eneria a richiesta. Le pale di porto torres di 220 metri, non sono sempre a regime, e quando serve energia possono essere ferme e viceversa, di conseguenza non possono risulvere un tubo.
Tutti i tetti fotovoltaici è impossibile, per motivi di insolazione, gradi del tetto e molto altro. tuttavia un impianto ben progettato in una giornata di sole da 3KW, produrre 20kWh, 3 volte il consumo giornaliero di una famiglia. tuttavia alla fine di 20Kwh, se ne usano 7 KWh se sposti i consumi di giorno, come la lavatrice e altro. ne restano 13KWh, ( 100km per un auto elettrica) che letteralmente regaliamo al distributore e fornito, almeno che non disponiamo di una batteria, ma alla fine non li usi tutti, alla fine produci più di quel che consumi nella media. Serve qualcosa che richieda di usare tutta questa energia. per questo i veicoli elettrici sono il miglior modo di sfruttare un tetto fotovoltaico. tuttavia se usi l'auto non la puoi ricaricare. tuttavia se usi un mezzo di backup, tipo uno scooter, letteralmente puoi sfruttare tutta l'energia in eccesso. lo scooter elettrico lo usi una-due volte a settimana, tempo di ricarica una batteria per fare oltre 100 km al giorno. potenzialmente potresti viaggiare gratis se riesci a programmare bene i consumi. Se l'auto è dotata dello standard V2G può fare pure backup per la sera. un sistema che non puoi sfruttare con il nucleare.
Secondo il mio parere, il punto di questo discorso parte sempre dal punto sbagliato. Bisogna agire sul risparmio energetico, e poi parlare di come produrre questa energia. Se produciamo sempre più energia, potrebbe essere insufficiente l'energia che produciamo con qualsiasi fonte
Cioè lui preferisce dipendere più dalla Cina per le terre rare che dagli arabi per il petrolio😂. La situazione russa non ha insegnato nulla a quanto pare. Quando la Cina vorrà riprendersi Taiwan(e lo farà, al 100%), saremo nuovamente con il culo per terra. Hai voglia pagare 6 volte tanto per sostituire un pannello solare
Sull' eolico... hanno da poco installato pale anche in piena pianura padana, il trucco è che sono un po' più alte e con le pale sagomate in maniera diversa...ma anche in giorni dove a terra non c'è aria vedo queste pale girare, scettico ma visto
Io personalmente ho fotovoltaico, vedo un bel risparmio in 5 anni lo ripago, ho ancora il metano da gennaio fine giugno pagato 63€ il 82% erano tasse😤 In 12 mesi elettricità pago 450€
Ma la realtà è una, il denaro muove tutto perché non esiste scienziato che negherebbe il fatto che basterebbe l’energia solare per compensare il fabbisogno a patto che ci sia la giusta quantità di pannelli e soprattutto di sistemi di accumulo. Fine. Su questo non si discute. Ed è proprio in questa affermazione che si capisce dove siamo limitati oggi…. Non si può sperare di produrre in poco tempo tutto il necessario quindi bisogna ragionare a step. Bisogna partire con il sostituire il fossile al più presto e se non bastano le rinnovabili allora va bene il nucleare che comunque è una soluzione migliore. Nel tempo si dovrà andare ad aggiungere poco alla volta dei tasselli di rinnovabili. E come sta andando con le elettriche, sarebbe impensabile realizzare prima le infrastrutture di ricarica che coprono ogni punto della terra…
Per quale ragione non avete considerato la fonte geotermica? In Italia, la produzione di energia geotermica è concentrata principalmente in Toscana, con una potenza installata di 1.100 megawatt e una produzione annuale di 6 terawattora, pari al 5% dell’energia verde nazionale 1. L’Italia ha un potenziale di energia geotermica estraibile e sfruttabile che si stima valga tra i 500 milioni e i 10 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente 1. Ciò significa che l’Italia ha il potenziale per produrre tra i 5.800 e i 116mila terawattora di energia geotermica 1.
Idro e geotermico sono le prime fonti energetiche che si vanno a sfruttare. Il geotermico non lo si considera perché è già saturo, per prendere l'energia in profondità invece ci sono dei problemi tecnici belli grossi in fatto di sicurezza
non esiste attualmente un sistema energetico decarbonizzato. La fabbricazione dei pannelli solari vuole 2200º e non ho mai visto camion, trattori, ruspe a batteria... L'energia elettrica rappresenta il 20% della energia consumata e con le nuove tecnologie è stata parecchio ridotta. Chi investe in centrali solari potrebbe perdere tutti i suoi soldi per eccesso di offerta... naturalmente, se pensate che il trasporto privato elettrico abbia un futuro, metteteci i soldi.
Nei paesi occidentali praticamente nessuno sta costruendo nuove centrali, ormai chi le ha se le tiene, oppure le smantella (Germania e Spagna). Quasi tutte le nuove centrali in costruzione sono in paesi del terzo mondo oppure con governi autoritari, per esempio Polonia, Turchia, Bangladesh, Russia, India, Egitto. Ma davvero vogliamo seguire questi paesi?
per come la vedo io è tutta una questione di percezione. in democrazia l'opinione degli elettori è più importante della razionalità. In alcune nazioni si è dipinto il nucleare come una roba sporca e losca, in altre no. Ad esempio USA, Francia, UK, Canada, FInlandia stanno costruendo nuovi reattori pur essendo parecchio democratici
La Spagna non sta smantellando nulla e anche se lo facesse, è esattamente il ripetersi di quello che è successo in Germania: un ricatto dei Verdi pena la caduta del governo. Verdi a cui non interessa affatto decarbonizzare, interessa solo spegnere il Nucleare. In ogni caso anche Svezia e Olanda, così come il Belgio, e annuncio di ieri, probabilmente anche la Svizzera, riprenderanno a costruire le centrali. Ma sono cantieri che partiranno nei prossimi 5 anni, a causa dell'eccessiva burocrazia che c'è sul Nucleare, ci vogliono anni per vedere i cantieri.
La Spagna sta iniziando lo smantellamento, nel 2027 è prevista la chiusura del primo reattore ad Almarez. Il piano prevede di uscire dal nucleare entro il 2035. Il Belgio non sta costruendo niente, hanno solo prorogato la chiusura di alcuni reattori costruiti 50 anni fa. L' Olanda ha 1 reattore vecchio più di 50 anni, che sta prorogando, ma niente in costruzione. Il nuovo governo ha detto che vogliono costruire nuove centrali da qui al 2035, ma ancora non c' è nessun piano preciso. La Svizzera ha bloccato la costruzione di 3 reattori e fatto un piano energetico per uscire dal nucleare entro il 2034. Nel 2019 hanno spento una centrale.
Non ho capito il punto di Governatori sulla questione baseload/"zoccolo energetico"... secondo lui non esiste o non serve? Però poi ammette che ci sono sempre dei consumi minimi da soddisfare? Al tempo stesso la non-modulabilità del nucleare sarebbe un problema per soddisfare il baseload? Perché?
E' un punto decisivo. Un sistema elettrico con fonti rinnovabili già integrate ha bisogno come complemento di fonti modulabili, anziché di fonti a produzione costante. Infatti la domanda residuale (definita come domanda meno produzione rinnovabile in un determinato momento) si annulla e diventa negativa già oggi in vari momenti dell'anno ed è destinata a farlo sempre più spesso man mano che le rinnovabili aumentano. Il nucleare è una fonte baseload, cioè la cui produzione istantanea non è modulabile (per motivi sia economici che tecnologici) e questo lo rende inadatto ad affiancare le rinnovabili. A meno di voler moltiplicare i costi di stoccaggio del sistema elettrico. Nel video questo lo ammette anche Romano, che infatti nega che le rinnovabili debbano essere necessariamente fatte. Peccato che le rinnovabili siano le uniche tecnologie senza emissioni realizzabili (e in via di realizzazione) ora a prezzi convenienti.
Grazie per questa interessante discussione. Sono molto d'accordo con Michele perché non è una questione partigiana, ed infatti ci sono molti punti di incontro ma la divisione tra le due posizioni diventa rilevante quando si sottolinea l'impatto politico e sociale. Per un fisico non è il suo argomento però il discorso di Luca è tanto pieno di "sé e di ma" che il discorso di Michele è più realistico ed in questo senso "scientifico" perché basato su considerazioni immediatamente verificabili
Ma per quello a sinistra sembra che il nucleare non ha difetti, sarebbe stato più onesto se avesse detto qualche difetto, così non so se credergli al 100%
per stabilire un difetto devi avere un paragone per dire che qualcosa non va. Se mettiamo il nucleare a paragone con le altre fonti di energia - produce più energia di gas e carbone - produce meno scorie di gas e carbone - produce scorie meno durature di gas e carbone - le scorie che produce, al contrario di gas e carbone, sono perfettamente gestibili (ricordiamoci che le scorie di gas e carbone le stiamo respirando ADESSO, anche in casa nostra, e ci stanno lentamente uccidendo) - produce meno morti dell'eolico, al pari col solare (e questo considerando Chernobyl, che era a uso militare...) - porta a bollette più basse di ogni altra fonte - ha la stessa continuità di gas, carbone e idroelettrico, ma allo stesso tempo richiede molte meno materie prime di gas e carbone - in caso di catastrofe sono le centrali che hanno più probabilità di non causare vittime (vedi Fukushima: colpita da uno tsunami gigante, zero morti... ci fosse stata una centrale a carbone sarebbe stata un'ecatombe, un parco eolico avrebbe distrutto ogni cosa con le pale portate a giro dall'acqua) - al contrario del gas, la materia prima non ti rende dipendente dalla Russia; al contrario delle rinnovabili, la loro costruzione non ti rende dipendente dalla Cina - al contrario di tutte le altre fonti di energia, al momento della costruzione vengono già considerati i costi di smantellamento. - al contrario di ogni altra cosa sul pianeta, c'è un ente internazionale che le controlla in modo maniacale e con una forza tale da poter persino entrare in zona di guerra senza che nessuno si azzardi a fiatare (vedi quando la IAEA è andata a controllare le centrali ucraina, nessuno ha avuto da dire nulla. Nessuno.) - al contrario di tutte le altre fonti di energia è estremamente difficile un'infiltrazione criminale dato che la radioattività rende materie prime e scorie talmente facili da tracciare che persino un bambino potrebbe scoprirle con uno strumento comprato a 50 euro su Amazon. Letteralmente, non è un'esagerazione. Non potrai mai essere certo al 100% che tutti i pannelli solari saranno smaltiti correttamente, ma se mezzo pellet radioattivo esce fuori dai binari lo saprà tutto il mondo (cosa letteralmente successa l'anno scorso per un incidente di percorso, pellet ritrovato in mezza giornata) vuoi un difetto? Le persone ne hanno paura. Però non è un difetto delle centrali, è un difetto delle persone...
@@smtrttm9 lasciamo stare il fatto che siccome è supercontrollota tu lo vedi come cosa buona, perché è ovvio che a parità di controllo il nucleare rimane più pericoloso delle altre fonti di energia, e come se mi dicessi che se metti tre guardie a controllare un mafioso, quel mafioso sarà meno pericoloso del teppista di strada, eh GAC ha tre guardie che lo controllano
Più dibattiti così da proporre ad un pubblico che va educato al modo in cui si approcciano problemi scientifici ed economici complessi, il fatto che un'idea non escluda l'altra è la base del progresso.
Complimenti ad entrambi spero continui il format !
Purtroppo in questo paese stiamo tornando in dietro al posto di andare avanti, basta vedere il bando alla carne coltivata, il no che si sarebbe messo agli insetti se non fossero stati approvati dall'europa, e tutto un tornare in dietro o avere paura delle nuove tecnologie
NO! Luca Romano fa disinformazione! Ed è evidente a 7:00. Ovvero Luca Romano vuole una base fissa costante di NUcleare! E INVECE non DEVE ESSERE COSì, deve essere Rinnovabili che variano e una o piu' fonti alternative COMPLEMENTARI che devono inseguire le rinnovabili E QUESTO NON PUO' ESSERE IL NUCLEARE poichè il nucleare NON puo' essere acceso e spento a piacimento!!!
23:00 L' Eolico è COMPLEMENTARE al solare, è maggiore in inverno e c'è anche di notte. Luca Romano continua a fare disinformazione!
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Prima di parlare diventa lì nucleare da fare , occorre dire dove li fate in Italia e dove mettete le scorie, qui mi scappa da ridere perché chi le vuole ci sono, ma a casa tua non mia.
A mani basse uno dei migliori dibattiti sul futuro dell’energia. Razionalità e onestà intellettuale da entrambi
Onestà intellettuale soprattutto...
Concordissimo
Mi permetto di fare un'osservazione sull'ultimo intervento di Governatori: magari (!) la gente fosse contraria ai depositi di scorie per paura di lasciare un debito alle generazioni future. Almeno sarebbe un sentimento puro, e che tra l'altro porterebbe loro a preoccuparsi infinitamente di più per il cambiamento climatico. La verità è che la contrarietà ai depositi è da parte di
-abitanti preoccupati per (non veri) effetti sulla loro salute
-commercianti locali preoccupati perché temono che le persone del punto di cui sopra saranno più scoraggiate a comprare i loro prodotti/venire in visita/investire nel posto
-amministratori locali senza scrupoli che cavalcano i due sentimenti di cui sopra per raccattare due voti
Insomma un misto fatale di ignoranza e malafede.
Ma poi a me fa ridere questa cosa del debito se pensi al debutto pubblico x il quale nessuno pensa che lo sta gettando addosso a figli e nipoti .
@@gabrielealbani8022 Ci siamo presi nel culo da pochissimo 120 miliardi di debito per rifare le facciate del 2% delle abituazioni italiani di cui solo 50mila condomini
La tua teoria non funziona. Facciamo finta di preoccuparci per l'innegabile riscaldamento. Infatti anche i giornalisti sono obbligati a chuamarlo CAMBIAMENTO climatico anziché riscaldamento. Te ne eri accorto?
Non stiamo facendo niente di serio (a livello MONDIALE!) per bloccare le emissioni, sopratutto quelle inutili come i voli aerei. Dico inutili perche il 90% della gente vola per vacanza e pendolarismo. La cina se ne fotte, gli usa se ne fottono, la russia idem, india non pervenuta.
Il nostro 110% é montagna che partorisce un topolino.
Io, pur amando il volo solo il solo a sostenere che é intollerabile che per andare al lavoro con l'auto debba pagare un euro di accise ogni 15 km, mentre se vado alle maldive non pago neanche un euro. Cominciamo a mettere le stesse accise sul carburante avio. I costi dei biglietti raddoppierebbero. I voli scenderebbero ad un quarto. La nostra economia perderebbe turisti stranieri. Sarebbe un'ecatombe. Nessun governo lo fara' mai. Quindi noi riscalderemo il pianeta. Non ho nessuna speranza che senza la spinta di uomini illuminati come luca ci arriveremo. Non ci credo.
Daccordissimo con te....pensa che in francia la svolta ce stata quando si e stabilito un prezzo minimo per l energia (cosa possibile grazie al nucleare che per natura stabilisce il prezzo dell energia per tutta la vita dell impianto dato che il combustibile influisce nulla in confronto alla costruzione dell infrastruttura) e poi da quel minimo il prezzo aumenta all aumentare della distanza da centrali/siti di lavorazione e di stoccaggio.....risultato: tutti ne vogliono una vicina di centrale.....chissa perche😂
Purtroppo devo concordare, le motivazioni sono puramente egoistiche.
Bel confronto. Direi che il fatto che si trovino d'accordo su molte affermazioni dimostra che rinnovabili e nucleare non debbano essere messe in contrapposizione.
Ma assolutamente.
Bisogna usare tutte le tecnologie che abbiamo a disposizione.
Oltre che essere pienamente d'accordo (che non conta nulla) ad essere d'accordo è la comunità SCIENTIFICA. IPCC, JRC, IEA...
sottoscrivo appieno. Apprezzo anche la modalità con cui è stato svolto. Quanto bello sarebbe se i dibattiti, su cose così rilevanti politicamente, fossero fatti in questo modo, facendo sì che l'opinione pubblica avesse la capacità di scegliere consapevolmente
Non è un confronto parziale, perché non sono state esposte problematiche , ma tratte superficialmente e da una parte, non dall'altra.
5:39 "Fare Base Load con le Rinnovabili" è come fare le biciclette con le ruote rettangolari (oltre che diverse tra loro).
Le uniche rinnovabili programmabili e non aleatorie sono quelle a minor tasso di sviluppo (grandi opere idroelettriche, geotermico, biomasse...): si può fare poco di più di quello che già c'è.
Gestire rinnovabili aleatorie e non programmabili per fare base load significa far esplodere la complessità ed i costi di gestione della rete. Questi sono fatti, non idee o slogan.
Comunque ottimo dibattito, ottimo format!
È evidente che non sappia di cosa parla, sì
Super Lucone nazionale!
😅
Sono "schierato" per uno dei due ospiti. Ma il confronto è stato impeccabile. Complimenti.
Incredibile come Luca sia più razionale, realistico e pragmatico su ogni argomento e non faccia ragionamenti basati su belle intenzioni e slogan ma su come il mondo realmente funziona, semplicemente ha fattualmente ragione
Una rete elettrica nucleare + rinnovabili non funziona bene, la Corea del Sud smantella le rinnovabili sennò il nucleare salta.
Ha fattualmente ragione.. secondo te.
@@cignus88hsecondo tutti i dati che porta. Negarli vuol dire essere antiscientifici
@@nokiaman21Essere scettici sulla sicurezza dell'energia atomica non significa essere antiscientifici.
@@fabiobisoglio5667 e invece si, è essere antiscientifici, i dati dicono che è la più sicura.
E vuol dire non sapere vedere/fare i confronti con tutte le altre forme di energia.
Che video straordinario. Il confronto senza accavallamenti e grida mi commuove sempre✨
Luca Romano ha una capacità di unire conoscenza e razionalità ammirabile
Io non lo sopporto.
Ha una laurea in fisica ma già solo per questo video dovrebbero conferirgliene una ad honorem in ingegneria energetica. E' un maestro.
Come al solito l'Avvochad non delude mai.
non so, quando si parla di energia vedo sempre questa differenza, i tecnici tendenzialmente pro nucleari (ovviamente inseriti in un mix energetico assieme a tutte le altre tecnologie) ed i "commerciali" pro rinnovabili. io dei commericali mi fido poco.
Senza il mercato non si va da nessuna parte.
@@josukehigashikata9551 se si parla di questioni energetiche le cui conseguenze poi ricadono sul clima, sarebbe bene che siano i tecnici a dare una direzione, non il mercato secondo me
@@alessandroscaravelli4807 Ok, ma il mondo è dominato dal mercato, quindi che si fa?
@@josukehigashikata9551 i sovietici senza il mercato sono andati nello spazio
@@matteopani9291 Anche gli USA, la NASA è pubblica, ma comunque non c'entra niente con questo discorso, o forse pensi di nazionalizzare il settore energetico? Con quali soldi?
Fantastico... Bravissimo Luca
Ce ne fossero di dibattiti ed approfondimenti così! Magari in televisione sulle reti nazionali ed in prima serata…
Luca Romano è una certezza, ineccepibile come sempre.
Grazie will! Questi dibattiti sono l'antidoto ai problemi che oggi abbiamo in materia di polarizzazione politica, dialogo nazionale, coesione sociale e dibattito mediatico (tv, social e via dicendo)!
Bellissimo confronto, complimenti a entrambi!
Confronto serio e argomentazioni valide e frutto di conoscenza della realtà e non di slogan politici o di interessi di parte. Entrambi intellettualmente onesti. La chiave non è schierarsi in fazioni, ma essere analitici e sfruttare tutte le tecniche, che sono a nostra disposizione per contenere il cambiamento climatico e avviarci ad una economia più verde. Grazie davvero della pacatezza, questo dibattito l'ho ascoltato con molto piacere.
2 persone che discutono civilmente che bello
Tutto molto bello...
Poi alla fine senti dire "Eeeh ma le scorie nucleari vengono gestite dai paesi autocratici.."
Sì certo, come no, non sapevo che paesi come la Francia, Finlandia, Inghilterra fossero governati da un Leader Maximo
Gli anti nuke trovano sempre il modo di arrampicarsi sugli specchi piuttosto che ammettere la propria ignoranza sull'argomento.
Al 6:25 parte il “spiegami che non sai cos’è una base load senza dirmi che non sai cos’è una base load”
Michele mi è sembrato molto sognatore e ottimista, luca molto più pragmatico e coi piedi per terra. Grande Will per averli portati entrambi
Il punto è che con così tante rinnovabili nelle rete elettrica il nucleare non ce la fa, un esempio è la Corea del Sud, dove le rinnovabili vengono smantellate per fare posto a gas e nucleare, perché sennò il business salta.
@@josukehigashikata9551 la rete elettrica dovrà essere ampliata a prescindere visto che si sta optando per elettrificare tutto
@@renatom3416 Ciò non risolverebbe molto il problema, per il nucleare c'è speranza solo in futuro negli small modular reactors.
@@josukehigashikata9551 Certo, certo. Poi scopri una cosina chiamata carico di base
@@leo_mas_922 Una rete elettrica con un gran numero di rinnovabili ha bisogno di fonti modulabili, il nucleare è inadatto.
Will non ti rispetto di solito, ma Luca Romano tanta roba, chapeau!
Continuate questo format 🙏🏼 idealmente anche su questioni politiche e sociali, continuando a dare voce ad esperti
"non direi che oggi abbiamo bisogno di un baseload" è una frase intrinsecamente sbagliata.
Infatti bo ahahah.. il baseload ha proprio il significato di avere una base TRANQUILLA. Per cui non capisco il perché dell’opposizione a quel biglietto in particolare 😂
Mi ha fatto sorridere la parte sul debito delle scorie radioattive verso le generazioni future, non le stiamo già indebitando con la situazione climatica attuale?
Lo dicono come se le scorie fossero gli unici rifiuti pericolosi di cui dobbiamo preoccuparci. Ci sono rifiuti tossici prodotti in quantità enormi, molto di più delle scorie, e che rimarranno tossici per sempre e sui quali inoltre ci sono controlli molto meno severi che per i rifiuti nucleari. E paradossalmente alcuni di questi rifiuti provengono dalla produzione di elementi per gli impianti ad energie rinnovabili, come ad esempio i panneli solari.
Appunto. Il debito climatico é cosi grosso che é meglio quello atomico.
" si, le autocrazie"
" Finlandia, Svezia, Austria" * parte animazione Yakko's world*
Michele Governatori spesso impreciso. Luca Romano invece sempre razionale e pragmatico.
Da PhD in Danimarca sul eolico offshore (sono di parte) e vedo l’immensa capacità che hanno impianti eolici. Si parla di GW ad impianto quindi non direi proprio che quel 15% sia reale. Dall’altra parte, lavorando nell’ industria del vento, sottolineo fermamente che serve avere anche il nucleare. Non sono contrapposti, sono complementari. Aggiungo una cosa, se per caso l’Italia decidesse che il nucleare è cattivo e le rinnovabili sono buone, un rischio altissimo è semplicemente perdere per l’ennesima volta una grande possibilità. C’è già il know how e il materiale, se si perde questa possibilità semplicemente il buco verrà riempito da qualcun’altro. È una grande chance di fare qualcosa di più di olive ascolane e spaghetti.
17:20 qui ha fatto un cenno di capacity market
La batterie nella grid non possono aver un rusolo significativo, il gas volenti o nolenti rimarrà a fare load shifting.
Bravo Luca.
Non mi sono trattenuto dal condividere questo video perché trovo che il metodo per affrontare questo argomento sia proprio quello giusto.
Ottimo dibattito, molto stimolante
Grazie Luca!
Bel dibattito davvero, grazie!
Nucleare E rinnovabili
Tom E Jerry
Rinnovabili hanno 3 limiti
1)lavorano 6 mesi all'anno
2)non si. Possono mettere ovunque
3) soffrono di dislessia. La domanda non risponde all'offerta.
Un aspetto che non viene mai trattato è la capacita tecnica ed economica e di rinvestimento a fine vita degli impianti rinnovabili. Purtroppo ho visto molti impianti a rinnovabili che fanno un bel effetto alla vista, come per dire "guarda che bell'impianto" per poi però scoprire che per qualche problema tecnico non sono in funzione e chi li ha installati dopo un primo investimento agevolato , non può permettersi ulteriori investimenti di manutenzione e in alcuni casi forse non si conoscono i motivi di inefficacia. Nessuno ha il coraggio di dire questo, anzi si omette. Perciò il potere economico di gestione di un impianto è sicuramente più funzionale se collettivo. Bene le comunità energetiche ove possibile, bene gli impianti nucleari ad alto livello di controllo e gestione. Ma non prendiamo per oro tutto quello che luccica, perché spesso luccia a breve termine.
"qual è il complemento che ci serve? ... Il complemento deve essere senza omissioni e modulabile" Bella questa risposta: si va contro il nucleare, portando prove risibili ("per qualche ora in sud Italia siamo a posto con le rinnovabili") e senza dare una soluzione che sia minimamente concreta.
Non c'è bisogno di avere un carico di base.......ma sta scherzando!!!!!!!!!!Quando non c'è sole e vento cosa facciamo????Spegniamo gli ospedali!!!!!!Ma non diciamo cavolate!!!1
Che il baseload non sarà più necessario ormai lo dicono tutte le aziende energetiche/operatori di rete, da Enel qui in Italia a CAISO in California, perché le nuove rinnovabili lavorano in antifase.
@@josukehigashikata9551 Ma si le rinnovabili saranno il futuro… ma i 25 GW che consumiamo sempre chi le coprirà?
@@battinos Come dice Enel : fotovoltaico + eolico + idroelettrico + geotermico è il mix ideale, per non parlarne degli scambi nella rete elettrica Europea, import/export di energia che coprono già il 10% del fabbisogno.
Enel vuole vendere GAS nel futuro!!!!!! Se il nucleare entra in gioco il gas è fottuto!!!!!Ma lo volete capire che le rinnovabili hanno bisogno del gas per stare in piedi…..
Dai per scontato che i consumi non siano interrompibili! La lavatrice la posso far partire quando voglio. Idem per lavastoviglie e in parte per il frigo. Questo a livello domestico. Immagino che anche a livello industriale qualcosa si può fare.
Nelle varie audizioni che ho seguito, fatte a rappresentanti del parlamento e organizzazioni varie, ho notato che manca una cosa importante. Al termine del suo intervento, l' "avvocato dell"atomo" dovrebbe chiedere: "Mi fate una breve sintesi di quello che ho detto?".
Prima di tutto complimenti a Will, Luca Romano e Michele Governatori per il bel video.
Dal punto di vista tecnico c'è poco da dire, chiaramente il nucleare potrebbe e dovrebbe essere parte della soluzione (vorrei giusto far notare che il 15 % considerato piccolo per l'eolico dall'avvocato dell'atomo è in linea con quello considerato ottimale per il nucleare da molti studi quindi se è piccolo uno è piccolo anche l'altro o viceversa). Tuttavia come sostiene Michele Governatori lo scoglio politico è rilevante e non può essere ignorato o superato con facilità. Quindi se nel 2023 bisogna scegliere se investire sulla transizione in Italia è giusto prioritizzare investimenti meno divisivi e già oggi implementabili, vista l'urgenza che impone la sfida ai cambiamenti climatici. Inoltre va detto che non tutti gli investimenti saranno fatti in questi 3/4 anni ma tanti saranno graduali e spartiti nei prossimi 20/30 anni e a quel punto se si saranno superate le divisioni sul nucleare questo a sua volta potrebbe essere prioritizzato. Dunque considerarlo ora nei piani di sviluppo energetico italiano che già vengono redatti sarebbe sbagliato e controproducente perché si rischierebbe di puntare su un qualcosa che magari mai supererebbe lo scoglio politico. Al contrario è giusto parlarne nel dibattito pubblico e cercare di sensibilizzare le persone che non hanno gli strumenti per capire da soli la questione, come viene fatto bene in questo video, per essere pronti tra 5/10/15 anni a poterlo realmente considerare come una soluzione applicabile in Italia. Va poi posta un' altra domanda, se già si impiega quasi 15 anni per realizzare un parco eolico a Taranto, quando in altri stati ne bastano 3, quanto ci metteremmo a realizzare una centrale in Italia che nel caso ideale si potrebbe realizzare in 8?
Uscendo dal contesto del video, colgo lo spunto riguardo al tifo da stadio che solitamente si ha sull'argomento. Infatti ho avuto modo di partecipare ad un incontro sul tema con presenti il professor Zollino e l'avvocato dell'atomo in cui invece si è volutamente polarizzata la tesi pro nucleare con slogan e scenari energetici faziosi e dove una reale controparte non era stata invitata( metto qua un link per poter vedere le principali critiche fatte a questi scenari da parte di un altro esperto www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2022/09/Critiche_Scenari_Rin_Zollino-1.pdf). Ritengo quindi che se si voglia rappresentare il mondo scientifico si debba essere onesti e moderati come si è visto fare in questo video e non come viene fatto in altri contesti, quindi se ci si classifica come divulgatori scientifici auspicherei una maggiore coerenza. Detto questo speriamo che sul tema si raggiunga una sensibilizzazione tale che tecnologie come il nucleare possano essere valutate senza essere bloccate dall'effetto nimby.
A me risulta che il Prof Zollino vede un futuro con 70% rinnovabili 20% nucleare e 10% di importazione….cosa c’è di strano!
Si si ben detto e grazie mille per il pdf .
Se si divulgano solo i dati scientifici che fanno comodo solo alla propria causa non è divulgazione scientifica ma ragionamento motivato che significa considerare solo le prove che si adattano alle proprie credenze e screditare, alterare, scartare e ignorare tutto ciò che potrebbe smentire le proprie convinzioni. Considerando anche il fatto che a parità di informazioni a disposizione si possono giungere a conclusioni diverse , dipende solo da che lenti usi, la verità dei fatti diventa un miraggio. Questo modo di prendere le decisioni si basa più sul pregiudizio che sulla razionalità ed è intrinsecamente distorto.
Questo rapporto di Luigi Moccia non so in quanti lo leggeranno ad è davvero un peccato.
@@battinos lo strano non sta tanto nel risultato finale perché di per sé come dici tu potrebbe anche starci, ma nel modo in cui ci arriva e si giustifica visto che è molto facile "alterare" uno scenario per indirizzarlo verso il proprio fine cosa che purtroppo gli ho visto fare all'incontro a cui ho partecipato ( giusto per citarne un esempio: non considerare alcuna possibilità di accumulo eccetto le batterie è molto limitante visto che esse non possono svolgere l'accumulo stagionale e quindi un caso solo rinnovabile viene fortemente influenzato da questo vincolo, comunque nel PDF ci sono anche altri spunti interessanti)
Vi siete suicidati con le chiacchiere infinite e credete di avere ancora qualcosa da dire. Lasciate perdere che fate più bella figura d’altra parte non siete voi quelli che benzina e diesel a qualsiasi prezzo va bene purché “se possa gira’”?
Questa è una boccata di aria fresca; finalmente una discussione non ideologica sul tema energetico.
complimentoni al canale per il video!
peccato per tutto questo ottimismo, ormai mi sembra che anche Luca Romano si stia stancando di combattere contro i mulini a vento magici che in 10 anni ci consegnano un futuro dove le rinnovabili ci daranno l'80% del fabbisogno energetico.
vedo un futuro molto nero per tutta l'europa, ma soprattutto per l'italia, dove l'energia costerà sempre di più, fino a necessitare sovvenzioni, prima statali poi europee (finche l'italia non diventerà un costo insostenibile per l'unione) per permettere alla classe media di accendere la luce in casa, figuriamoci usare auto elettriche.
bel dibattito. Sul petrolio: la dipendenza non e' solo sull'energia, ma molto anche sui materiali.
Bravi Will Media.
Altri confronti così per favore! ❤
Da una parte un ingegnere, dall'altra un ideologo. Scegliete voi
Non si può scegliere solo un tipo di energia ma studiare quali siano le possibili integrazioni di varie forme di energie e delle lo fonti in base a come e dove e quando sia possibile farlo nei vari ambienti climatici e riguardo alle varie economie e popolazioni e le loro esigenze e redditi e le caratteristiche economiche dei loro Paesi .
Intendi efficienza energetica?
L'unica precarietà del nucleare nella fase attuale è che non ci sono dei costi di riferimento ,ma soltanto proiezioni sulla base di altri progetti.Fare investimenti ora anche solo per i reattori modulari è precoce,se è vero che la produzione in serie abbatte i costi è meglio attendere di avere dei prezzi (prevedibilmente) più bassi. Nucleare si, ma senza fretta.
Bello. Bravi entrambi!
Incontro interessante e, soprattutto, civile, pacato. Penso con rammarico al referendum sul nucleare e lo spadroneggiare dei contrari di fronte ad una miserevole presenza di avversari.
Da aggiungere una cosa estremamente importante che sistematicamente si dimenticano gli ambientalisti ideologizzati: I materiali per batterie e pannelli (Litio, palladio, cadmio, cobalto, terre rare ecc.) NON saranno estraibili all’ infinito a soprattutto il loro trattamento / smaltimento è tutto tranne che a impatto zero. Quindi, ripeto. Questa gente vive in un mondo tutto suo
Le terre rare😱😱signora mia dove andremo a finire???
@@matteogaspari1979 Che vuol dire? Non sai cosa sono?
@@leo_mas_922 quali terre rare ci sono nelle batterie LiFePo4 ad esempio o in quelle al sodio?
@@matteogaspari1979 Non lo so. Stai provando con uno strawman per caso? Non ho menzionato solo quelli. Caschi malino, furbino del cherry-picking
@@matteogaspari1979 Cioè, fammi capire, davvero. Che tipo di sillogismo intendi? Che senza questi (o UNO solo di quelli) si possono creare impianti a impatto zero o quasi? Sono curioso
Abbiammo bisogno dell'uno e dell'altro, in base a quale criterio bisognerebbe sceglierne uno solo?
Piacevole confronto da cui ho imparato. Reinvestire sul nucleare (fissione) va visto in chiave solo climatica o è anche una fonte complessivamente economica? Per la parte economica intendo che la centrale ha, oltre al costo di gestione in vita, ha costi di costruzione, di smantellamento, di gestione delle scorie + materiale smantellato.
Si ripaga da sola nel tempo, si vede soprattutto in bolletta
Figo, peccato per l'ultimo punto.
Se più ambientalisti fossero come MIchele avremmo una speranza per il futuro.
Io credo che la politica debba imparare da questo video su cosa voglia dire confrontarsi e cercare soluzioni comuni. Basta tifo, basta slogan
Non si è discusso della gestione dell'energia da parte del singolo utilizzatore, sia esso domestico che industriale. Un frigo a+++ può essere disattivato durante la notte, una lavatrice o una lavastoviglie si può far funzionare spostando l'utilizzo nel tempo, così come un impianto di riscaldamento. Questo per venire incontro all'intermittenza della fonte energetica, sia essa fotovoltaica che eolica. Penso che in campo industriale le possibilità siano ancora maggiori.
Poi non si è parlato di spostare la produzione di fotovoltaico nel deserto del Sahara
"La logica del tifo non è adatta a capire la complessità della realtà"
I fanboy nei commenti "Luca ti lovvoooo"
La logica del tifo va' evitata nell'analizzare la questione energetica. Esattamente i commenti come rientrano in questo contesto?
Sarò di parte ma sui 2 argomenti sulla quale si é impuntato governatori vedo proprio poco senso.. nel primo l’importanza di un baseload é una cosa fondamentale e poi nell’ argomentazione delle scorie… che dire, un mucchio di scemenze.
Però per il resto bel confronto
Se hai accumulo di energia, non serve il nucleare
Ma è facile discutere con uno che non si mette di punta contro il nucleare, eh. Poi parli con Ciafani o la Evi e…
Bello il logo dietro
A cosa pensavi?😏
Bisognerebbe per prima cosa analizzare il mercato, poi valutare la variabile del clima, e poi fare progetti a lungo periodo, e non a ogni governo che viene.
Oggi c’è solamente delle grosse speculazioni industriali, vedi le truffe sugli isolamenti delle abitazioni.
Bel confronto in generale. Però purtroppo ancora una volta Romano riesce ad attenersi al vincolo di realtà, dall'altra parte è palpabile la costante necessità di faticare nel modellare la propria risposta per non uscire da una narrazione piü politica che scientifica.
Ben fatto.
Se le batterie delle bev si devono modulare per sostenere la rete scusate ma è una bella Inghiabbeddada: io la macchina la uso per spostarmi e se me la ritrovo al mattino più scarica di quando l' ho messa un po' mi girano..magari succede pure quella volta che devo fare un viaggio più lungo del classico casa/lavoro
Questo non sa un cavolo, non conosce minimamente ciò di che sta parlando e del "tecnico" e del fattibile, della realtà insomma. Luca è fin troppo paziente a parlare con uno che non sa nulla, complimenti per la pazienza.
mettiamo i pannelli solari solo dove serve vs mettiamoli su ogni pannello possibile : massi mettiamolo in mezzo ... che puttanata
L’intersezione dell’insieme Romano coll’insieme Governatori dovrebbe essere riservata alle affermazioni condivise da entrambi. Invece, i post-it su cui sono entrambi in disaccordo, dovrebbero essere attaccati fuori da entrambi i cerchi 🤓
Sulla prima domanda, sul solare entro il 2030, per me deve esserci un obbligo su tutti i nuovi edifici singoli ad uso abitativo privato. Questo aiuterebbe, e non capisco come da 20 anni a questa parte non sia una richiesta standard da parte di chi costruisce e compra casa.
Quanti comprerebbero una casa senza allacciamento alla rete elettrica?
O senza le finestre?
@@IIARROWS mi permetto di farle presente che forse e meglio rimanga una scelta e non un obbligo.....per alcuni un impianto fv ben dimensionato e un buon investimento ma dipende da quanto e quando si riesce a sfruttare....per altri oltre ad essere un cattivo investimento porta sui grandi numeri a grossi problemi di rete
@@fabiofuggini9442 Tipo? Mi fai un esempio in cui sarebbe un problema?
@@IIARROWS in parte lo e gia....il fotovoltaico e una fonte intermittente....significa che senza un accumulo, una batteria per intenderci, si usa energia quando la rete fatica a fornircela e si cede alla rete energia quando si rischia il sovraccarico....esiste per questo l idea (per ora e ancora poco piu che un idea) delle comunita energetiche che attraverso un incentivo a produttori e consumatori locali per l utilizzo dell energia "di zona" senza immettere in rete alleggerira un po il problema ma non potra essere sufficiente....e le batterie sono attualmente l unica soluzione ma sono antieconomiche e questo e riconosciuto anche da chi fornisce gli impianti......sono una soluzione si ecologica ma antieconomica.....cmq per chiarirci io sono a favore delle rinnovabili in parallelo al nucleare....cioe sono pro decarbonizzazione....dico solo che un impianto fv ha senso se sfruttato adeguatamente
@@fabiofuggini9442 E quindi? A parte che siamo ancora ben lontani da questo problema che paventi, tanto da causare problemi all'infrastruttura di rete.
Quello che dici semplicemente non ha senso, perché stai intendendo che tutti quelli che mettono il fotovoltaico a posteriori stanno causando un problema, o che hanno dei problemi loro stessi.
Cosa che è ridicola.
Quello che io ho scritto è che non ha senso costruire o comprare un edificio nuovo senza un impianto fotovoltaico, e quindi con un tetto costruito già da zero con il supporto in mente, che nel complesso è più economico di rifarlo o adattarne uno già esistente.
E tu mi parli di batterie, così, a caso.
Tu compreresti una casa nuova in classe F con la caldaia a gas, con dei ponti termici importanti? Tanto puoi sempre metterci il cappotto dopo, no?
@@IIARROWS e quindi gia adesso esiste il problema ti piaccia o no....vatti a vedere il motivo per il quale si e pensato alle comunita energetiche...e gia un problema e le batterie che si abbiano o no fanno parte del problema.....fai casa nuova con fv(costicchia)....bene!...devi mettere una batteria dimensionata(costicchia un occhio della testa) riscaldamento pompa di calore(costicchia) piano cottura a induzione(costa uno sproposito ed e energeticamente sfavorevole)oppure essere propenso pero anche ad acquistare un auto ev(costicchiano) e caricarla possibilmente di giorno accendere lavatrice lavastoviglie ecc di giorno(in inverno aspetti la successiva primavera)....oppure accetti che non sempre e una buona idea un impianto fv ne per l utente ne TANTOMENO per la rete nazionale....e per la cronaca io ci lavoro nel campo bioedile e rinnovabile.....NON SEMPRE e buona cosa.....dipende....e le batterie cosi come altre componenti sono importanti da valutare.....poi che mi parli di cappotti e altro centra poco con l impianto fv in se....
La transizione energetica è l'esatto opposto cioè adattiamo le reti le nostre abitudini le nostra produzione la nostra mobilità con la cultura e l'aiuto delle tecnologie che abbiamo, ad essere "compatibili" con le fonti più abbondanti meno emissive e sempre più rinnovabili che abbiamo, al fine di ridurre gli impatti ed avere più resilienza energetica Se facciamo l'opposto, non vi è transizione. Anche perché finora è quello che abbiamo fatto per il carbone il petrolio il gas ed il nucleare: abbiamo creato un modo di produrre trasportare e consumare con annesse filiere e infrastrutture perfettamente in linea con le caratteriste e le esigenze di queste fonti energetiche.
Luca Romano: 30% di nucleare sulla generazione elettrica oppure sul totale del consumo energetico?
Elettrica
Stiamo andando verso una forte elettrificazione dei consumi, quindi 30-40% sul totale.
Altro commento. Per evitare investimenti ingenti nel trasporto elettrico (stazioni di trasformazione, piloni e cavi) sarebbe opportuno incentivare il consumo di elettricità nelle zone di produzione elettrica, spostare fonderie al sud magari con incentivi sul prezzo.
Ti rispondo da persona che in acciaieria ci lavora da più di un decennio e che ne ha girate diverse altre. Il problema è la logistica che al sud non c'è (e andrebbe fatta assolutamente) e la distanza dall'Europa continentale che oggi è il nostro mercato.
Inoltre le industrie energivore non sono sempre concorrenziali con le corrispettive internazionali e continueranno a non esserlo per via del costo del lavoro oltre che dell'energia. Se invece ci fosse un mercato verso l'Africa di prodotti ad alto valore aggiunto ecco che la situazione cambierebbe parecchio.
Perché spostare le fonderie è una passeggiata che possiamo fare domani? Puoi spostare tutte le fonderie che vuoi, ma se le infrastrutture di trasporti non ti consentono l'arrivo di materia prima e la vendita dei prodotti ad un livello sufficiente quelle aziende falliranno.
Ceh il fatto che le industrie siano quasi tutte al nord non è solo perché il sud è stato "trattato male" in certi periodi della storia Italiana. Certo la questione politica e storica ha un suo impatto, ma non possiamo trascurare la questione puramente geografica. Il nord permette molta più interconnessione commerciale con il centro Europa, questo il sud non lo può fare, non alla stessa velocità, neanche se le infrastrutture fossero le stesse, figurariamoci come siamo messi adesso.
Poi sia chiaro, questo non è un motivo per non investire nel meridione, ma semplicemente un commento per dire che dire "spostiamo le fonderie al sud" lascia un po'il tempo che trova perché trascura l'indubbia "comodità" da un punto di vista puramente geografico dell'avere le industrie più vicino all'europa continentale
Il problema è che bisogna valutare costi benefici. Le rinnovabili cannibalizzano territorio levandolo all'agricoltura. Il nucleare no. Con un consumo di territoro basso si ha tanta eneria a richiesta. Le pale di porto torres di 220 metri, non sono sempre a regime, e quando serve energia possono essere ferme e viceversa, di conseguenza non possono risulvere un tubo.
Quanto tempo abbiamo ?
Tutti i tetti fotovoltaici è impossibile, per motivi di insolazione, gradi del tetto e molto altro. tuttavia un impianto ben progettato in una giornata di sole da 3KW, produrre 20kWh, 3 volte il consumo giornaliero di una famiglia. tuttavia alla fine di 20Kwh, se ne usano 7 KWh se sposti i consumi di giorno, come la lavatrice e altro. ne restano 13KWh, ( 100km per un auto elettrica) che letteralmente regaliamo al distributore e fornito, almeno che non disponiamo di una batteria, ma alla fine non li usi tutti, alla fine produci più di quel che consumi nella media. Serve qualcosa che richieda di usare tutta questa energia. per questo i veicoli elettrici sono il miglior modo di sfruttare un tetto fotovoltaico. tuttavia se usi l'auto non la puoi ricaricare. tuttavia se usi un mezzo di backup, tipo uno scooter, letteralmente puoi sfruttare tutta l'energia in eccesso. lo scooter elettrico lo usi una-due volte a settimana, tempo di ricarica una batteria per fare oltre 100 km al giorno. potenzialmente potresti viaggiare gratis se riesci a programmare bene i consumi. Se l'auto è dotata dello standard V2G può fare pure backup per la sera. un sistema che non puoi sfruttare con il nucleare.
Certo che puoi, puoi avere entrambi
Mi è sembrato un po fazioso il personaggio a destra, impeccabilee dottor Romano come sempre
Sposta il freddo!
Nuova termodinamica........
Secondo il mio parere, il punto di questo discorso parte sempre dal punto sbagliato. Bisogna agire sul risparmio energetico, e poi parlare di come produrre questa energia. Se produciamo sempre più energia, potrebbe essere insufficiente l'energia che produciamo con qualsiasi fonte
Cioè lui preferisce dipendere più dalla Cina per le terre rare che dagli arabi per il petrolio😂. La situazione russa non ha insegnato nulla a quanto pare. Quando la Cina vorrà riprendersi Taiwan(e lo farà, al 100%), saremo nuovamente con il culo per terra. Hai voglia pagare 6 volte tanto per sostituire un pannello solare
Le terre rare non sono affatto "rare", si trovano anche in molti altri paesi e non sono necessarie per il fotovoltaico, ma solo per l'eolico.
Guarda che il tema è il cambiamento climatico, come uscirne, non da chi dipendere
Sull' eolico... hanno da poco installato pale anche in piena pianura padana, il trucco è che sono un po' più alte e con le pale sagomate in maniera diversa...ma anche in giorni dove a terra non c'è aria vedo queste pale girare, scettico ma visto
Luca Romano e Nicola Gratteri, gemelli divisi alla nascita
Io personalmente ho fotovoltaico, vedo un bel risparmio in 5 anni lo ripago, ho ancora il metano da gennaio fine giugno pagato 63€ il 82% erano tasse😤
In 12 mesi elettricità pago 450€
Ma la realtà è una, il denaro muove tutto perché non esiste scienziato che negherebbe il fatto che basterebbe l’energia solare per compensare il fabbisogno a patto che ci sia la giusta quantità di pannelli e soprattutto di sistemi di accumulo. Fine. Su questo non si discute. Ed è proprio in questa affermazione che si capisce dove siamo limitati oggi…. Non si può sperare di produrre in poco tempo tutto il necessario quindi bisogna ragionare a step. Bisogna partire con il sostituire il fossile al più presto e se non bastano le rinnovabili allora va bene il nucleare che comunque è una soluzione migliore. Nel tempo si dovrà andare ad aggiungere poco alla volta dei tasselli di rinnovabili. E come sta andando con le elettriche, sarebbe impensabile realizzare prima le infrastrutture di ricarica che coprono ogni punto della terra…
Michele Governatori grande conoscitore del sistema energetico
WOW
19:00 dovremmo pensare a " decarbonizzare" con gli alberi o meglio più verde nelle città .
È completamente insufficiente come soluzione
@@davidconotter6448 non sarebbe l'unica soluzione.
Comunque ha ragione luca
Per quale ragione non avete considerato la fonte geotermica? In Italia, la produzione di energia geotermica è concentrata principalmente in Toscana, con una potenza installata di 1.100 megawatt e una produzione annuale di 6 terawattora, pari al 5% dell’energia verde nazionale 1. L’Italia ha un potenziale di energia geotermica estraibile e sfruttabile che si stima valga tra i 500 milioni e i 10 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente 1. Ciò significa che l’Italia ha il potenziale per produrre tra i 5.800 e i 116mila terawattora di energia geotermica 1.
Idro e geotermico sono le prime fonti energetiche che si vanno a sfruttare. Il geotermico non lo si considera perché è già saturo, per prendere l'energia in profondità invece ci sono dei problemi tecnici belli grossi in fatto di sicurezza
non esiste attualmente un sistema energetico decarbonizzato. La fabbricazione dei pannelli solari vuole 2200º e non ho mai visto camion, trattori, ruspe a batteria... L'energia elettrica rappresenta il 20% della energia consumata e con le nuove tecnologie è stata parecchio ridotta. Chi investe in centrali solari potrebbe perdere tutti i suoi soldi per eccesso di offerta... naturalmente, se pensate che il trasporto privato elettrico abbia un futuro, metteteci i soldi.
Mi sa che il tizio non ha capito cosa dice luca.
Nei paesi occidentali praticamente nessuno sta costruendo nuove centrali, ormai chi le ha se le tiene, oppure le smantella (Germania e Spagna). Quasi tutte le nuove centrali in costruzione sono in paesi del terzo mondo oppure con governi autoritari, per esempio Polonia, Turchia, Bangladesh, Russia, India, Egitto. Ma davvero vogliamo seguire questi paesi?
per come la vedo io è tutta una questione di percezione.
in democrazia l'opinione degli elettori è più importante della razionalità.
In alcune nazioni si è dipinto il nucleare come una roba sporca e losca, in altre no.
Ad esempio USA, Francia, UK, Canada, FInlandia stanno costruendo nuovi reattori pur essendo parecchio democratici
La Spagna non sta smantellando nulla e anche se lo facesse, è esattamente il ripetersi di quello che è successo in Germania: un ricatto dei Verdi pena la caduta del governo.
Verdi a cui non interessa affatto decarbonizzare, interessa solo spegnere il Nucleare. In ogni caso anche Svezia e Olanda, così come il Belgio, e annuncio di ieri, probabilmente anche la Svizzera, riprenderanno a costruire le centrali. Ma sono cantieri che partiranno nei prossimi 5 anni, a causa dell'eccessiva burocrazia che c'è sul Nucleare, ci vogliono anni per vedere i cantieri.
La Spagna sta iniziando lo smantellamento, nel 2027 è prevista la chiusura del primo reattore ad Almarez. Il piano prevede di uscire dal nucleare entro il 2035.
Il Belgio non sta costruendo niente, hanno solo prorogato la chiusura di alcuni reattori costruiti 50 anni fa.
L' Olanda ha 1 reattore vecchio più di 50 anni, che sta prorogando, ma niente in costruzione. Il nuovo governo ha detto che vogliono costruire nuove centrali da qui al 2035, ma ancora non c' è nessun piano preciso.
La Svizzera ha bloccato la costruzione di 3 reattori e fatto un piano energetico per uscire dal nucleare entro il 2034. Nel 2019 hanno spento una centrale.
Non ho capito il punto di Governatori sulla questione baseload/"zoccolo energetico"... secondo lui non esiste o non serve? Però poi ammette che ci sono sempre dei consumi minimi da soddisfare? Al tempo stesso la non-modulabilità del nucleare sarebbe un problema per soddisfare il baseload? Perché?
E' un punto decisivo. Un sistema elettrico con fonti rinnovabili già integrate ha bisogno come complemento di fonti modulabili, anziché di fonti a produzione costante. Infatti la domanda residuale (definita come domanda meno produzione rinnovabile in un determinato momento) si annulla e diventa negativa già oggi in vari momenti dell'anno ed è destinata a farlo sempre più spesso man mano che le rinnovabili aumentano.
Il nucleare è una fonte baseload, cioè la cui produzione istantanea non è modulabile (per motivi sia economici che tecnologici) e questo lo rende inadatto ad affiancare le rinnovabili. A meno di voler moltiplicare i costi di stoccaggio del sistema elettrico.
Nel video questo lo ammette anche Romano, che infatti nega che le rinnovabili debbano essere necessariamente fatte.
Peccato che le rinnovabili siano le uniche tecnologie senza emissioni realizzabili (e in via di realizzazione) ora a prezzi convenienti.
Grazie per questa interessante discussione. Sono molto d'accordo con Michele perché non è una questione partigiana, ed infatti ci sono molti punti di incontro ma la divisione tra le due posizioni diventa rilevante quando si sottolinea l'impatto politico e sociale. Per un fisico non è il suo argomento però il discorso di Luca è tanto pieno di "sé e di ma" che il discorso di Michele è più realistico ed in questo senso "scientifico" perché basato su considerazioni immediatamente verificabili
Discorso di Michele che però porterà a non decarbonizzare affatto, piccolo dettaglio. Germania Insegna
Eolico solo in Sardegna e un po' in Sicilia per il loro fabbisogno elettrico.
battuta.. se eolico e solare stanno per la maggior parte al sud, e le industrie al nord, allora spostiamo le industrie al Sud 🙂
In realtà non è una battuta perché l'energia non è il problema principale di una industria. Credo sia così
Ma per quello a sinistra sembra che il nucleare non ha difetti, sarebbe stato più onesto se avesse detto qualche difetto, così non so se credergli al 100%
per stabilire un difetto devi avere un paragone per dire che qualcosa non va. Se mettiamo il nucleare a paragone con le altre fonti di energia
- produce più energia di gas e carbone
- produce meno scorie di gas e carbone
- produce scorie meno durature di gas e carbone
- le scorie che produce, al contrario di gas e carbone, sono perfettamente gestibili (ricordiamoci che le scorie di gas e carbone le stiamo respirando ADESSO, anche in casa nostra, e ci stanno lentamente uccidendo)
- produce meno morti dell'eolico, al pari col solare (e questo considerando Chernobyl, che era a uso militare...)
- porta a bollette più basse di ogni altra fonte
- ha la stessa continuità di gas, carbone e idroelettrico, ma allo stesso tempo richiede molte meno materie prime di gas e carbone
- in caso di catastrofe sono le centrali che hanno più probabilità di non causare vittime (vedi Fukushima: colpita da uno tsunami gigante, zero morti... ci fosse stata una centrale a carbone sarebbe stata un'ecatombe, un parco eolico avrebbe distrutto ogni cosa con le pale portate a giro dall'acqua)
- al contrario del gas, la materia prima non ti rende dipendente dalla Russia; al contrario delle rinnovabili, la loro costruzione non ti rende dipendente dalla Cina
- al contrario di tutte le altre fonti di energia, al momento della costruzione vengono già considerati i costi di smantellamento.
- al contrario di ogni altra cosa sul pianeta, c'è un ente internazionale che le controlla in modo maniacale e con una forza tale da poter persino entrare in zona di guerra senza che nessuno si azzardi a fiatare (vedi quando la IAEA è andata a controllare le centrali ucraina, nessuno ha avuto da dire nulla. Nessuno.)
- al contrario di tutte le altre fonti di energia è estremamente difficile un'infiltrazione criminale dato che la radioattività rende materie prime e scorie talmente facili da tracciare che persino un bambino potrebbe scoprirle con uno strumento comprato a 50 euro su Amazon. Letteralmente, non è un'esagerazione. Non potrai mai essere certo al 100% che tutti i pannelli solari saranno smaltiti correttamente, ma se mezzo pellet radioattivo esce fuori dai binari lo saprà tutto il mondo (cosa letteralmente successa l'anno scorso per un incidente di percorso, pellet ritrovato in mezza giornata)
vuoi un difetto? Le persone ne hanno paura. Però non è un difetto delle centrali, è un difetto delle persone...
@@smtrttm9 lasciamo stare il fatto che siccome è supercontrollota tu lo vedi come cosa buona, perché è ovvio che a parità di controllo il nucleare rimane più pericoloso delle altre fonti di energia, e come se mi dicessi che se metti tre guardie a controllare un mafioso, quel mafioso sarà meno pericoloso del teppista di strada, eh GAC ha tre guardie che lo controllano
@@smtrttm9 ti amo
@@aaronthenotsosmart5307 Non conosci la differenza tra Rischio e Pericolo. Informati, quello che dici non è assolutamente corretto!
La domanda in se è totalmente stupida. Non c’è una sola fonte “su quale puntare”.
buona sera possibile guardare su internet ad argomenti come batterie a gravità e ocean battery?