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Dove posso trovare delle fonti riguardo la tua affermazione che i danni del riscaldamento climatico possono arrivare a essere molto peggiori rispetto a danni di incidenti di centrali nucleari? Mi interesserebbe avere un paper che mette in relazione i danni che può produrre il nucleare con i danni del surriscaldamento globale.
Ciao Giacomo, ti faccio una domanda se riesci a rispondermi: Perché in questo periodo ci sta spingendo e propagandando in maniera così massiccia l’utilizzo dell’energia nucleare qui in Italia? Proprio in questo periodo dove altre nazioni in Europa lo stanno completamente abbandonando. Perché per esempio non investire quei soldi in centrali a onde, un tempo avevano delle criticità ma a quanto pare sono state risolte, al punto tale che al nord della Scozia è stata creata una centrale da un’giga watt e ne hanno in programma molte altre. Con tutto il mare che ci circonda non ci converrebbe provare ad investire nella tecnologia del genere? I costi sarebbero sicuramente più bassi rispetto alla costruzione di una centrale nucleare, i tempi di costruzione nettamente più brevi? Complimenti per la tua opera di divulgazione, cerchi sempre di essere super partes e questa cosa ti rende estremamente credibile, ai miei occhi. Buon lavoro.
Parlo per me, fino a poco tempo fa contrario al nucleare per partito preso e per propaganda velata ricevuta nei miei anni di istruzione. Mi è bastato sentire divulgatori, entrare nel merito e studiare con approccio pragmatico per cambiare idea. Bisogna davvero spingere con la comunicazione e persone come te, ed altri divulgatori digitali, per me hanno un ruolo FONDAMENTALE per iniziare a cambiare le cose
Più o meno anche io, stessa storia. Cosa ho notato dopo aver cambiato idea: il problema di chi diffonde le informazioni è che cerca di dare numeri e notizie fondate. Dall'altro lato, per controbattere, basta dare delle notizie a caso, giocare sul sensazionalismo e le paure e senza numeri ed avere la meglio agli occhi ed orecchie della gran parte della gente (in quel mucchio c'ero anche io tempo fa). Intanto il riscaldamento climatico e l'inquinamento mietono vittime...
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
Basti solo l'esempio delle batterie: è facile immaginarsi l'immagazzinamento dell'energia in batterie o idrogeno o pompaggi d'acqua nelle dighe con idroelettrico. È difficilissimo invece produrre batterie in quantità tale da assorbire i picchi delle rinnovabili, e la produzione di così tante batterie sarebbe inquinantissima di per sé (senza contare che andrebbero sostituite ogni 3-5 anni per essere efficienti); oppure trasportare l'energia fino ai laghi per poter pompare l'acqua (quanti laghi dovremmo avere e quanto tempo dovremo aspettare per ritrasformare quell'acqua pompata in elettricità?) e come trasportare efficacemente l'idrogeno, se prodotto? Chi non è nel settore può sparare notizie a raffica, evitando di fornire dati, numeri, quantità, studi di esperti ecc. In molte nazioni si torna al nucleare, in Polonia (avevano una centrale quasi pronta ma fu bloccata dopo Ĉernobil) ma anche nel Giappone del dopo-Fukushima. Ogni soluzione ha pro e contro e per questo si parla di mix di fonti energetiche, e di fonti energetiche da ridurre.
@@marcomarcomarco9879 mh, hai fonti a sostegno di questo tuo commento? Perché è un punto che non ho mai sentito. Non è una critica voglio solo capire la fonte
@@umegghju eh purtroppo si, infatti ritengo che una comunicazione anche forte e netta possa essere utile, contro una narrazione "no a prescindere" Può avere senso contrapporne una "si a prescindere". Chiaramente ragionamento da applicare anche alle rinnovabili nonostante, per il peso che do io a certe cose, le ritengo comunque più problematiche del nucleare come impatti, in particolare per il consumo di suolo e l'impatto paesaggistico, stranamente mai citati da chi immagina un mondo 100% rinnovabile
La tua capacità di analisi dei dati, dello sviscerare i pro e i contro ma soprattutto la tua capacità/volontà di mettere sempre in dubbio le tue convinzioni e tentare di distaccarti emozionalmente da argomenti che ti interessano, ti rende l'esemplificazione perfetta del pensiero e metodo scientifico. Un video di facile comprensione, alla portata di chiunque che rende chiaro un tema estremamente complesso e dibattuto. Complimenti. P.s. io sono un estremo sostenitore del nucleare e il problema più grande da te citato, lo riscontro semplicemente a casa. Strenua lotta anti nucleare derivante da Chernobyl, in cui si è tramandato falsamente un ingigantimento dei danni che ebbe quell'episodio e che purtroppo è pensiero comune della generazione passata nata mezzo secolo fa.
testimonianza pratica, io mi sono trasferita in svizzera 2 anni fa per fare il post doc, allora io lavoro con la risonanza magnetica che per mantenere il superconduttore ha bisogno, elio liquido a parte, di MOLTA elettricità. a Pisa, dove lavoravo prima, mi costava 300 euro l'ora utilizzare il macchinario. Qui mi costa 250 franchi ( un po' meno euro, ma siamo lì) per le prime 100 ore di tempo macchina e poi scende, nella migliore condizione (off peak hours, per esempio), fino a 40 franchi. La Svizzera utilizza molto le centrali idroelettriche e utilizza il nucleare. Io l'effetto pratico lo vedo nel fatto che il mio progetto di ricerca ha più fondi che posso usare per altre cose che pagare l'energia elettrica uno sbotto... saluti!
Ma la Svizzera è una nazione piccolissima e non industrializzata quanto l'Italia. Non ha i costi di gestione energetica di una nazione di 60 milioni di abitanti con un'industria potentissima ed energivora. Sono due pesi e due misure. Inoltre tu non sai quanto la Svizzera paga in tasse , cioè fondi pubblici, per mantenere le sue centrali nucleari. Mentre in Italia le centrali spesso sono anche private e quindi se paghi più in bolletta paghi meno in tasse nel senso che non si reggono SOLO su fondi pubblici. Prova a informarti quanto costa la centrale nucleare in termini di tasse e stai certo che quello che non paghi prima lo paghi dopo ed è ovvio.
@@cesareideemusicali no va beh adoro hai davvero detto ad una persona che abita in Svizzera che non sa quante tasse si pagano in Svizzera Credo lo sappia meglio di te...
@@lucazani2730 Non è una risposta pertinente la tua. Cioè è una risposta che serve solo a distrarre dalla sostanza. Caspita quello vive da due anni in Svizzera, si occupa di ricerca, e ora è diventato un esperto tributarista svizzero...ma ti pare. Probabilmente un ragazzo\uomo paga quello che deve pagare e non sta a verificare e spulciare voce per voce. Tu come faresti? Non lo fai nemmeno in Italia. Anche qui, paghi quello che devi pagare (se non sei un evasore) ma nemmeno tu sai per cosa esattamente stai pagando tutte le tasse voce per voce. Cioè lo sai a grandi linee. Dovresti essere un commercialista o un tributarista che studia e approfondisce se vuole il dettaglio di spesa. Una persona normale che fa un altro mestiere lo sa in via generale. Al massimo conosce i conti pubblici generali che sono trasparenti per voci di spesa a scaglioni. Senza però poter andare nel dettaglio specifico. Inoltre è sbagliato a priori paragonare una nazione minuscola rispetto a una nazione gigantesca...cioè come se vivessi in Costa Rica e dicessi che lì l'elettricità la pago anche meno della Svizzera. Cioè non c'entra nulla.
@@cesareideemusicali ah scusa ho frainteso quello che volevi intendere pardon Io sono a favore del nucleare per motivi ambientali, effettivamente non so nulla di economia e so che le centrali nucleari hanno bisogno di tanti investimenti iniziali e come ha detto il buon Giacomo un loro grande limite è che l'energia nucleare non è scalabile Però da quel poco che so ha in realtà dei costi di manutenzione in rapporto con l'energia prodotta molto bassi, non perché abbia dei costi bassi, ma perché produce una grandissima quantità di energia Quello che dici tu sui costi è vero però non vale lo stesso discorso se siamo energicamente dipendenti dall'energia prodotta dalle nostre nazioni adiacenti proprio in centrali nucleari? Non è sostanzialmente la stessa cosa? L'unica cosa che può cambiare è appunto quella che dice Giacomo che in Italia è più difficile reperire investimenti per il nucleare perché è uno dei paesi più ostili al mondo per quanto riguarda l'energia nucleare, se non il più ostile in assoluto. Quindi non so, da quello che ho sentito ci sono esperti sia a favore sia contro per quello che riguarda una gestione economica pratica delle centrali nucleari
@@lucazani2730 Luca noi NON siamo fortemente dipendenti dall'energia nucleare delle nazioni vicine (Francia e Svizzera). Generalmente lo siamo per meno del 5% dalla Francia ma quando ci serve. Sì a quel punto se utilizzi diciamo un 5% di energia nucleare a quel punto ti conviene comprarla e fai prima! La compriamo specialmente di notte quando è a prezzi bassissimi. Di giorno magari serve a loro. A livello di economia il nucleare non produce più energia del gas, del petrolio o del carbone e qualità-prezzo non è competitivo. Questo te lo sta dicendo a caratteri cubitali il mercato stesso altro che dati e studi e ricerche varie. Te lo dicono i quattrini. Se fosse stato così tanto competitivo lo avremo già sostituito con le altre fonti fossili. Non è successo. Anzi nelle nazioni dov'è presente questo carbone super-inquinante c'è anche il nucleare. Faccio l'esempio emblematico della Corea del sud che pur avendo 24 reattori nucleari in piena attività ha comunque 3 centrali a carbone super-inquinante. Va da sé che il nucleare va ad aggiungersi (e inquina meno rispetto al carbone) al carbone ma non lo evita per davvero. Quindi il carbone continua a inquinare in maniera devastante e se aggiungiamo centrali nucleare ma quello inquina lo stesso siamo a monte. Il nucleare infatti seguendo sempre i rapporti tra consumi e produzioni, prima assai minori di oggi, è sempre stato contemporaneo alle fonti fossili. La prima centrale nucleare per dire è del 1954 in Russia, sono passati (fra poco nel 2024) 70 anni di utilizzo effettivo del nucleare. Lo hanno utilizzato eccome! Le cose che diciamo oggi sul nucleare le dicevano già dall'epoca ma allora perché abbiamo i problemi che abbiamo oggi se già c'era il nucleare, giusto? Non è che non ci abbiano provato a utilizzarlo o che sia una cosa mai vista prima! Il nucleare è storico. I reattori nucleari ci sono sempre stati sin da quando era possibile e le nazioni che potevano già hanno investito eppure cosa hanno risolto se oggi parliamo di questi problemi ambientali. Questa è la realtà. Partiamo dalla realtà concreta. Qualcuno parla di complotti contro il nucleare...ma quali complotti ci sono 441 reattori nucleari nel mondo. Se tu lo hai notato quando si parla di nucleare spesso si usano sempre le stesse "formule magiche": quella dell'ambiente e quella del "questa volta sarà la volta buona perché me lo ha detto la Scienza". Spesso oggi ci riferiamo a un nucleare astratto fatto di proposte, stime, dati, ipotesi, congetture, possibilità, potenzialità , lezioni universitarie, promesse, libri, ingegneri nucleari, "nuove scoperte ma non ancora..." etc. ma è un nucleare astratto se ci fai caso! Fatto di parole. Il nucleare che esiste ed è esistito ci dice già quello che doveva dirci e basiamoci su quello. Il discorso di arrampicarsi sugli specchi e promettere che stavolta però non sarà così...va bene per chi ci vuole credere. Non sto dicendo, bada bene, che chi oggi utilizzi il nucleare faccia male. Assolutamente no! Sto dicendo ma veramente conviene a noi italiani? Ora è da dimostrare che l'Italia è ostile al nucleare per propaganda. La propaganda social senza tregua che si è fatta in questi anni è anzi a favore del nucleare in Italia e si è portata appresso molti italiani. Hanno fatto il lavaggio del cervello alla gente ed è questo che non ammetto. La gente non è stata informata in maniera completa e serena ma si è tentato si tenta sempre di convincerla fondamentalmente con un "nucleare astratto" basato su concetti vari...
Caro Giacomo, la cosa che apprezzo di più è l'approccio. Segni la strada. Anche se non esperto in uno specifico settore, ti informi, ragioni, verifichi, non rimani in superficie. Poi formuli la tua opinione e la proponi con sicurezza ma pronto al confronto. Mi sembra la prova della bontà e della crescente necessità di una forma mentis scientifica in un mondo sempre più permeato da problemi complessi.
Ma guarda che in questo caso non si è comportato così come dici tu. In mezz'ora ha detto che chi non la pensa come lui lo fa solo per ideologia e va corretto e aggiustato. Ti sembra un modo di ragionare scientifico? Mah! Quindi l'approccio è sbagliatissimo in questo video. Sai cosa dovrebbe fare per essere come l'hai idealizzato tu? Dovrebbe invitare nel suo canale due persone serie e oggettive e preparate dove una difende le ragioni valide del nucleare in Italia e l'altra esprime gli svantaggi principali e valutano insieme e con rispetto. Di modo che le persone abbiamo contemporaneamente due punti di vista e si possano formare una libera opinione sui sì e sui no. Cioè non funziona come dice Giacomo che bisogna FORMARE le opinioni delle persone. Servirebbero due persone oneste e profondamente informate che non facciano le marchette a nessuno e abbiano a cuore solo informare le persone. Inoltre bisognerebbe distinguere l'argomento in due capitoli distinti. Uno sarebbe di ordine generale e si riferirebbe al nucleare nel mondo, dove presente, analizzando i pro e contro di diverse nazioni tipo. L'altro sarebbe il nucleare in Italia. Non puoi mischiare gli argomenti...questo è ovvio.
Il discorso che dici sull'invitsre degli esperti ci sta. Però va anche chiarito che la comunità scientifica è unanime sulla necessità del nucleare per contrastare il cambiamento climatico. Sono unanimi L'IPCC e IEA, organi scientifici internazionali, e c'è ne sono anche altri, poi anche il JRC organo scientifico UE. Voglio dire, non è nemmeno un unico scienziato ma organi complessi dove lavorano scienziati.
@@cesareideemusicali Il video inizia dichiarando una cosa diversa. In tanti nel 2022 gli hanno chiesto UN'OPINIONE. Non gli hanno chiesto di impostare un progetto di divulgazione per il quale avrebbe senso quello che proponi tu. A noi italiani hanno chiesto la stessa cosa coi due referendum. Ho il sentore che in pochi si siano mossi come Giacomo. Non ho percepito che dicesse IO ho ragione e gli altri torto. Mi pare che abbia parlato di evidenze scientifiche..."che ci piacciano oppure no". Nel formare la sua opinione si basa su dati e fonti autorevoli e prende le distanze da posizioni estremiste. È solo UN'OPINIONE ma continuo a pensare che si sia mosso bene.
@@TheFra007 Vedi questo è un modo di ragionare per la quale dovete stare attenti Francesco. Quali sono le sue evidenze scientifiche presenti nel video? Sapresti dirmele per cortesia :D
@@nicolarovetta5368 No! Nicola stai attento a questo passaggio. La comunità scientifica ha detto che la co2 prodotta dal carbone è troppa. Ok? Quindi il tema è produrne meno. Questo concetto deve passare limpido. Tra le diverse opzioni ma non l'unica si sono fatti degli studi di settore che stai citando e il nucleare rispetto al carbone produce meno co2. Non è emissione free ma ne produce meno rispetto al carbone. Però nessuno ha mai pensato di sostituire tutto il carbone, petrolio e gas col nucleare! Hanno semplicemente detto: "Ok se avete dei reattori nucleari, un po' a strozzo, li facciamo passare come green di transizione...ma..." Quindi il nucleare è passato come il gas come green di transizione ma mai come soluzione definitiva. Perché è impossibile. Non ci sono i numeri. Mancano le proporzioni. Stai molto attento a leggere le notizie e le informazioni che ti passano. Perché è un attimo dire una cosa per un'altra e farsi i proprio porci comodi :)
A me dispiace molto, ma non vedo proprio come le solare ed eolico possano portare a decarbonizzare seriamente un paese. Vivo in Germania, ci sono 120 GW di rinnovabili e funzionano costantemente sotto il 10% di rendimento. Il paese con più rinnovabili in Europa sta andando sostanzialmente a carbone (invito a controllare electricity map). La modularità delle rinnovabili è un vantaggio se hai la casa in campagna ma non certo per fornire energia alle città (dove vive più dell'80% della gente)
Hai ragione che la paura del nucleare è il suo più grande difetto. Ne ha alcuni tecnici (se così possiamo chiamarli) analoghi ad eolico solare, nel senso che per come funziona il nucleare è costoso all'inizio e più lento da costruire e si adatta poco alla modulazione, mentre di tecnici per eolico/solare abbiamo intermittenza e poca densità energetica. Anche luca romano dice la stessa cosa, quando chiedono quali sono gli svantaggi, oltre a elencare quelli più tecnici, fa notare come il fatto che la gente ne abbia paura sia l'ostacolo più grosso alla sua implementazione, perchè con sé ne trascina poi tanti altri, come i comitati nimby, l'iper-regolamentazione che alza i costi e allunga i tempi di costruzione, ecc. Buffo notare come nascano ormai molti comitati nimby anche contro opere che in teoria, a sentire le persone, andrebbero benissimo, come parchi eolici/solari o centrali geotermiche. E' pieno di progetti in attesa di approvazione o cancellati negli ultimi mesi/anni per l'opposizione feroce delle persone.
In realtà il nucleare entro certi limiti è molto modulabile, ma in ogni caso ci possono essere sistemi che facciano da “polmone” per l’energia in eccesso. Per quanto riguarda invece l’opposizione ai campi eolico la trovo più sensata perche oltre ad essere rumorosi sono anche molto brutti e spesso deturpano paesaggi molto belli, a questo punto una centrale nucleare essendo molto più densa (nel senso di energia prodotta per mq occupato) è meno impattante a livello estetico.
Il nucleare è modulabile, ma non conviene farlo per una centrale nuova per due motivi: 1) modulare stressa l'impianto e non è l'ideale per una centrale nuova. Va detto comunque che dipende dall'impianto (ad esempio gli RBMK con tutti i difetti che avevano non avevano però questo) 2) modulare un reattore e quindi produrre meno energia ti fa guadagnare meno, questo ritarda il momento che i costi iniziali rientreranno, che sono soggetti ad interessi quindi aumenteranno pure
@@FamigliaOnnivora se c’è necessità però si può fare a differenza delle rinnovabili che quando non c’è la fonte non funzionano punto. Per la modulazione poi lodroeletrico può essere abbia dato al nucleare così che nei momenti di meno richiesta di possano anche ricaricare i bacini.
Nelle condizioni attuali, quali sono i punti critici della soluzione nucleare ? Reperibilità, disponibilità, sicurezza, logistica e smaltimento del combustibile nucleare. Sicurezza sociale, ambientale, geologica, politica, militare del sito produttivo.
Comunque penso che è un problema semplice rispetto a quello delle rinnovabili, voglio dire da una parte serve solo che la gente dica sì mentre per le rinnovabili i limiti sono tecnologici e tecnici.
Grazie per il video, ed anche per l'opinione - molto condivisibile. Ho alcune perplessità sull'assunto che vedrebbe il nimbysmo italiano come muro inscalabile: storicamente è stato spesso così, tuttavia prendere trend storici ed applicarli in estrapolazione non è necessariamente valido, specialmente in campo sociale. Un errore enorme delle industrie complesse e di quella nucleare in particolare è stato quello di non sapersi raccontare - e di lasciare che a raccontare fossero esclusivamente rumorosi detrattori. Questo è avvenuto per un sacco di tempo, ed oggi l'opinione pubblica è plasmata su assunti inconsistenti tecnicamente ma perfettamente in linea con la narrazione distorta che ne è stata fatta. Ora. L'industria nucleare in passato ha fatto errori - anche gravi: da questi errori sono venuti fuori gli standard di sicurezza e controllo più avanzati al mondo. Chi ci vieta di imparare anche dagli errori comunicativi? Ecco, su questo siede la mia perplessità: credo che i cittadini possano e debbano essere resi partecipi in modo serio, strutturato ed onesto, e credo che questo possa dare risultati molto al di la delle aspettative odierne, anche in tempi ragionevoli. Il pragmatismo non può e non deve deprimere l'ambizione verso un mondo migliore: hai dato luce al problema principale del nucleare (e te ne ringrazio molto), che però adesso va affrontato con vigore e fiducia, perché il nostro è ancora il paese che siede ai tavoli più importanti del mondo, ed è forse un po' svilente pensare che i suoi cittadini non abbiano capacità di rielaborare una narrazione distorta, per quanto ben radicata.
Carissimo Giacomo, ti ho ascoltato nella trasmissione di Gianluca Nicoletti su Radio 24 relativamente alla carne creata in laboratorio. Ti faccio i complimenti per essere stato chiaro e professionale; sei molto radiofonico. Ancora bravo! Relativamente alla dieta vegana, mi diceva una pediatra che è molto sconsigliata per i bambini e adolescenti che devono affrontare la crescita e lo sviluppo per cui necessitano le proteine animali.
Sono perfettamente d'accordo riguardo il discorso della polarizzazione delle idee. Purtroppo ho l'impressione che in Italia, in molti casi, si faccia il "tifo" per una argomentazione come se si fosse allo stadio. Ad esempio, riguardo il vegetarianesimo, ho semplicemente ridotto il consumo di carne in modo da mangiarne una volta ogni 1/2 settimane, come proponi anche te, che mi sembra un buon compromesso, oltre ad essere praticamente la dieta dei nostri nonni.
riguardo a vegetariani e vegan, sono convinto che esistano differenze enzimatico-metaboliche fra le persone , geneticamente determinate, per cui la scelta nutrizionale deve essere personalizzata. Un esempio su tutti: se uno è fortemente anemico è meglio che la carne la consumi.
Che poi una dieta come si deve non è che sia tanto diversa, sarà due volte alla settimana invece che una, ma è anche facile che sia di quantità ridotta.
Grazie infinite per porre l'argomento con un approccio il più possibile sensato, è il giusto modo di pensare e spero che sempre più persone abbandoneranno i preconcetti e le posizioni ideologiche
Grazie per questo video che trovo davvero importante e condivisibile dal primo all'ultimo minuto. Come tecnologo alimentare la questione OGM è stato un esempio che ho capito assai bene. Sono tanti anni che dico a chiunque me lo chieda che nucleare e rinnovabili insieme farebbero dell'Italia quel che oggi è la Francia.
Su RUclips non esiste nessun altro divulgatore che, quando si parla di nucleare, affronti questi aspetti pragmatici. Video estremamente prezioso per un dibattito serio e, sopratutto, completo
Hai ragione, ero profondamente contrario al nucleare, poi grazie all'avvocato ho capito che il nucleare non solo serve ma è necessario. Da quanto ricordo acquistiamo già e. Nucleare dall'estero esattamente come importiamo prodotti ogm. Tutto per via della non accettazione di queste due parole da parte dell'opinione pubblica. Il tuo video è stato utile perché mi sono reso conto che sono un po' più polarizzato di quanto sarei stato propenso a credere. La mia opinione sul nucleare all'estero si ferma a questo: è buona perché la consapevolezza (parolina magica) di acquistare energia nucleare fatta altrove può aiutare ad abituarsi all'idea, nel tempo magari le cose cambieranno (oppure siamo fregati, a parer mio). Comunque credo che gran parte dell'opposizione venga fatta da fasce più anziane della popolazione, abituate a poter essere schizzinose su certi temi. Ora come ora non possiamo più permetterci certi veti, la fame energetica è sempre maggiore.
Bravissimo, veramente un ottimo video. Alcuni aspetti del discorso come l'agire a livello globale non mi sarebbero mai passati per la testa. Sarebbe carino fare anche video sui pro e contro di ciascuna delle altre rinnovabili (perché sulle fossili siamo tutti d'accordo, giusto?) e su come ottenere il massimo da loro per avere un quadro completo della situazione.
Ciao Giacomo, come sempre complimenti per il video. La mia posizione è esattamente uguale alla tua. Nel referendum sul nucleare del 2011 ho votato contro, ma alla luce dei pericoli derivanti dal cambiamento climatico e dei problemi legati al ricorso univoco alle rinnovabili, ho modificato la mia posizione. Un appunto su una cosa che hai detto relativamente ai "contro" dell'idroelettrico. La realizzazione di impianti idroelettrici ha diversi "contro" ma non tanto legati al crollo delle dighe, eventualità statisticamente molto remota, quanto alla modifica degli ecosistemi, all'impatto locale sulla società, alla produzione di gas serra in fase di realizzazione e subito dopo(!). Alcuni di queste problematiche sono molto vicine ai tuoi argomenti e sono molto interessanti. Insomma come tu hai detto, tanti "pro" e altrettanti "contro", come tutte le cose. Questo non cambia assolutamente il succo del tuo discorso, che condivido al 100%, volevo solo contribuire ad arricchire il dibattito con altri dettagli che sono propri del mio campo. Grazie per i tuoi video!! Gianluca
Un altro svantaggio dell'idroelettrico è che riduce o annulla (a seconda dall'impianto) la navigabilità dei fiumi (da parte nostra ma anche dei pesci).
Condivido molto l'approccio pragmatico e le tue conclusioni. Mi piace molto anche l'idea di fare centrali all'estero. Complimenti perché nonostante alcuni argomenti siano stati trattati cosi tanto, aggiungi sempre qualcosa di molto istruttivo e di nuovo.
Grazie per aver trattato il tema in questo modo. Sono dottore in ing energetica e studente di Nucleare alla magistrale. La lotta rinnovabili/nuke non ha senso di esistere se si crede a quanto male possa fare il climate change. Chi dice che dovremmo avere solo Nuke o solo FER se ne fotte altamente del problema più grande di questo secolo.
@@eusenjo Io di "solo nuke" ne ho incontrati un paio, mi è quasi parso strano dover difendere così tanto le rinnovabili, in genere in Italia le hanno fatte passare per quell alternativa a costo 0, impatto 0 e perfetta sempre. Motivo per cui io non sono d accordo con Entropy per quanto riguarda il non buttare mai merda sulle rinnovabili, in genere lo faccio SOLO quando vedo che nell interlocutore c e gia una idealizzazione di partenza di queste ultime, per riportarle in un certo senso allo stesso livello di altre tecnologie, in caso contrario provo ad essere più neutro possibile, per quanto magari può capitare che io minimizzi problemi come lo stoccaggio(sia di combustibile esausto, sia di vari rifiuti prodotti dall estrazione di terre rare) e forse ingigantisco troppo quello dei costi delle batterie su larga scala, giusto per fare due esempi
Il problema che non vi entra nella testa che i costi degli impianti rinnovabili compresi gli accumuli stanno scendendo di prezzo a vista d occhio oltre ad essere sempre più di facilissima installazione. E quando hai una tecnologia economica e flessibile il nucleare non ha più senso di esistere perché aziende ed abitazioni non avranno grande necessità di energia dall esterno , anzi saranno spesso in grado di fornire energia verso l esterno.
@@eusenjo qualcuno solo Nuke c'è, sono sicuramente di più i proFER, i primi sono di solito quelli scettici sul climate change, i secondi invece sono dei decrescisti che non hanno ancora capito che bisogna elettrificare e decarbonizzare allo stesso tempo, per adattarci e combattere il climate change abbiamo quindi bisogno di quantità doppie o triple di energia elettrica rispetto alla situazione attuale. Guardando questa realtà il tifo e la guerra di mercato che fanno soprattutto i proFER perde completamente senso in un’ottica ambientalista.
@@marcocuzzocrea7022 fai bene a far notare svantaggi e vantaggi delle fonti FER. Alcune volte i sostenitori si dimenticano che nulla ha impatto nullo, soprattutto nel campo energetico.
La cosa bella del nucleare è che ha molti utilizzi secondari che le altre fonti energetiche hanno o molto meno. È possibile produrre idrogeno col calore di scarto tramite pirolisi, oppure usare il calore per il teleriscaldamento. Ci sono molte altre applicazioni ma non me le ricordo più e secondo me queste sono le più importanti.
Video interessantissimo, che mi ha fatto fare un sacco di sì con la testa. Detto ciò, ho un dubbio. Mi sembra che il video rappresenti un elogio della complessità, e consigli un approccio pragmatico alle questioni. Va benissimo, personalmente mi trovo spesso nelle discussioni a fare queste stesse richieste, e ad avere posizioni molto simili. E però, chi ci garantisce che questo sia l'approccio giusto per chi si pone come obiettivo quello di orientare delle scelte politiche? Mettiamo il caso che un gruppo di noi analizzi la questione del nucleare, arrivi alla conclusione che, sì, sarebbe bene provare a influenzare i vari processi decisionali affinché il nucleare in Italia si faccia. Sarebbe bene, quindi ce lo si pone come obiettivo. Una volta posto l'obiettivo, quali sono le azioni più efficaci (torna il pragmatismo) per raggiungerlo? È il dilemma dell'attivismo. Ecco, temo che come minimo sia ingenuo pensare che depolarizzare il dibattito porti automaticamente al cambiamento verso il risultato migliore. Ci sono teorie che invece vedono proprio nella polarizzazione del dibattito la strada più efficace verso il cambiamento, e sinceramente credo che questa questione andrebbe disccusa a monte. Una cosa è l'analisi, una cosa è la politica.
Ciao Giacomo, trovo il tuo modo di divulgare davvero prezioso, grazie per tutto quello che fai. Come altri hanno già "confessato", anche io ho votato contro al referendum del 2011 e le motivazioni che mi avevano spinto a questo erano principalmente legate all'assegnazione degli appalti (con probabilissima infiltrazione mafiosa), stoccaggio scorie con probabile pericolo di contaminazione ambientale (basta vedere come gestiamo i rifiuti "standard" già ora), sicura riduzione degli incentivi per sviluppo delle rinnovabili (se c'è il nucleare, al diavolo il resto). Non sono ancora convinto di cambiare il mio voto ad un ipotetico referendum, a meno che non si parli di fusione nucleare, in quel caso il mio sarebbe un sì, pur rimanendo la questione della "sorveglianza" a infiltrazioni della criminalità, tangenti negli appalti e quant'altro. Non sono però d'accordo sulla questione veganesimo, invito a leggere "Il mito vegetariano: Cibo, giustizia, sostenibilità" di Lierre Keith. Il problema non è l'alimentazione con anche l'apporto di carne, ma l'eccessivo consumo (per quanto riguarda la propria salute) e l'allevamento intensivo (per le problematiche ampiamente note che anche tu hai spesso spiegato e che si porta dietro tutta la questione dei pesticidi, della desertificazione, etc..). Io ad esempio, quando abitavo ancora con mia madre, mangiavo (se consideriamo 2 pasti al giorno, colazione esclusa): carne o pesce 7/14 volte. Da quando abito da solo: 3-4 e ho eliminato il pesce (dopo aver visto la serie Netflix "Seaspiracy: esiste la pesca sostenibile?" lo prendo a volte se esco a cena. E' fondamentale non arroccarsi dietro a pregiudizi o partitismi, come hai ben detto già tu. Cambiare idea è sempre possibile, ma molto difficile, con il confronto e non scontro è più facile.
Applausi a scena aperta! Finalmente un video equilibrato sul tema. Sono stufo di leggere di persone che si scagliano contro gli ambientalisti e contro chi vorrebbe aumentare ll sviluppo e lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile affermando che il nucleare è meglio e basta e se non la pensi come loro non sei ambientalista. Sono anche abbastanza sconcertato da come troppi ripetano a pappagallo questa formuletta
In tutte le considerazioni fatte mi sembra che, circa il nucleare, manchino nel video delle considerazioni su scorie, costi e tempi di realizzazione; circa le rinnovabili invece la loro possibile integrazione territoriale con altre strutture per non "consumare" spazio.
Già, il caro Giacomo ha "dimenticato" di parlare degli argomenti più critici. Chissà, magari potremmo stoccare le scorie tutte a casa sua e costruire una bella centrale vicino al suo giardino cosi lo facciamo senz'altro felice dato che dice che il nucleare è tanto buono.
(premetto i miei bias e dico che parlo da persona praticamente vegetariana e favorevole al nucleare da anni e che nel suo piccolo cerca anche di combattere per queste posizioni) credo che il paragone fra nucleare e veganesimo fatto verso il minuto 18.00 del video non sia molto appropriato. Capisco la necessità di crearsi "un piano b" o comunque di trovare un compromesso, il problema è che nel caso della dieta non c'è solo un motivo di opinione pubblica ma anche pragmatico dato che, siccome nei paesi sviluppata di carne se ne mangia tanta, il guadagno in termine di CO2eq nel passare ad una dieta che mangia carne 1-2 volte a settimana e che cerca di evitare quella bovina è molto alto mentre il guadagno marginale dall'azzerare completamente il consumo di carne è tutto sommato risibile se paragonato al "costo sociale". Nel caso del nucleare non c'è la possibilità di fare queste "vie di mezzo", o si fanno le centrali o non si fanno anzi vale quasi un discorso opposto a quello della dieta, nel caso del nucleare se si riesce a convincere l'opinione pubblica a fare una centrale non sarà molto difficile farne altre 3. Il punto è che (purtroppo) la discussione principale non è fra una nazione/mondo con 40% di nucleare o con 10% di nucleare ma fra 100% RE ed utilizzo del nucleare, un possibile "compromesso" fra queste 2 posizioni difficilmente esiste. Sì la partecipazione ad impianti esteri è una possibile via che però è decisamente limitata nelle possibilità. Quella di incentivare centrali all'estero è certamente una buona idea, in particolare se pensiamo alle nazioni più povere come quella indiana o africana in modo che queste non passino per la fase del carbone, tuttavia ci sono ovvi problemi economici, diciamo che è una cosa che va fatta a livello più alto (europeo ad esempio). Per completezza in realtà io vedo anche altri 2 possibili compromessi ma non solo non c'è praticamente dibattito in merito dato che l'attenzione è dirottata su nucleare vs no nucleare, c'è anche il problema che sono 2 compromessi con futuri ancora incerti. Il primo sono gli SMR dato che diciamo che un polo industriale o una cittadina che accetta di vivere vicino ad un SMR senza che il resto della nazione vada a mettersi di traverso non lo vedo così improbabile, tuttavia sono tecnologie con grande potenziale ma ancora in fase di sviluppo. L'altro compromesso sono alcuni reattori di IV gen (che sì esistono ma non sono ancora commerciali) in particolare quelli che "bruciando" i rifiuti ad alto livello eliminano il problema delle "scorie che durano decine di migliaia di anni", tuttavia rimangono grosse centrali nucleari con tutti i problemi di opinione pubblica connessi ed in più la loro economicità è ancora poco testata.
io un parallelo fra veganesimo e nucleare ce lo vedo, nel senso che , nel mare di difficoltà insite in una scelta o nell'altra, un elemento facilitante sarebbe la riduzione dei consumi; ovviamente non parlo della riduzione della produzione industriale ma di rendere i processi energetici , sia domestici che industriali, più efficienti- anzi, ancora più efficienti, dal momento che la politica è già questa. In ambito alimentare sarai d'accordo che l'eccessiva quantità di cibo che ingeriamo nei Paesi civilizzati ha più conseguenze sulla salute che non il tipo di dieta - mea culpa!- 😬. ., Riguardo al Nucleare, se veramente venisse adottato in Italia, potrebbe essere reso più accettabile con un incentivo economico per le località che ospitano le centrali, come già avviene per lo smaltimento delle scorie.
@@pierovannuccini937 va bhe ma l'efficientamento energetico è preso in considerazione in tutti i programmi energetici a prescindere dal nucleare, non c'entra nulla, non è un compromesso. L'incentivo economico è di solito dato per scontato, generalmente i paesi nei pressi della centrale hanno prezzi molto vantaggiosi ma non bastano per convincere l'opinione pubblica nazionale ed ho molti dubbi che bastino anche solo per quella locale. (vedasi appunto il caso del deposito nazionale)
Approccio molto equilibrato e intelligente al problema energetico! Purtroppo gli estremi esacerbano le persone, o anche il modo drastico come i politici affrontano il problema.Qui per esempio in America la presente amministrazione ha chiuso diversi impianti di produzione e di raffinazione del petrolio, causando disoccupazione e un forte dissenso nella popolazione. Le cose dovrebbero essere affrontate gradualmente ,e la stampa e I media e I social non affrontano il problema in modo spassionato ed equilibrato, e' o tutto bianco o tutto nero. " In medio stat virtus " dicevano I Romani, e avevano ragione! Complimenti per il bel video.L'argomento andrebbe senz'altro approfondito nei vari aspetti.
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 non è vero, l'energia totale rimane invariata anche nel nucleare, semplicemente si accelera un processo che avverrebbe ugualmente in natura, ovvero il decadimento radioattivo. Il tuo discorso vale per i combustibili fossili, l'uranio è minerale.
Caro Giacomo, la mia posizione è abbastanza chiara nella mia mente ma condivido e appoggio il tuo approccio! Un tema che però non hai trattato e sul quale vorrei dei SERI approfondimenti (come sai fare tu) è sulla questione delle SCORIE che in questo video non hai trattato, ma credo che sia (almeno da parte mia e dei miei ragionamenti) una parte rilevante del problema. Spero di avere aggiornamenti in tal senso in futuro. Grazie intanto!
Siamo già obbligati a creare un deposito unico nazionale per direttive europee. Dentro questo deposito ci andranno già i rifiuti radioattivi derivati dall'uso civile, come la medicina ad esempio. Da questo deposito ne ricavi un angolo per i rifiuti di alto livello. Ripeto, dobbiamo già farlo. Quelle prodotte dagli scarti delle centrali atomiche possono seguire due strade. La prima le metti in parte per poterle riutilizzare in futuro, esistono già reattori di nuova generazione (detto veloci perché usano altre sostanze per raffreddare le scorie) che portano la radioattività pesante duratura di un paio di centinaio di anni. Seconda strada, le interri in siti adatti in modo che non possano nuocere in alcun modo. Abbiamo già le soluzioni per affrontare il problema in maniera sicura, si può anche pensare che, nella realtà, le scorie in futuro possono essere trattate come risorse. Le tecnologie vanno avanti.
Finito il video. Rimani un divulgatore che stimo tantissimo, non sono molto soddisfatto dallo impostazione di questo video però. Avrei preferito molto di più ricevere la sfida dopo un lungo video che sviscerava il perchè nè le scorie nè il rischio siano un problema. Il tema principale è fare più divulgazione possibile del nucleare, che è qualcosa di positivo a prescindere. Se poi non succede, nel frattempo si trovano strade alternative. Ma sta roba "non ci credo che succede, quindi non lo faccio" mi gratta nella maniera sbagliata. Mi piacerebbe vederti fare più video su questo argomento. Sono interessanti a prescindere, e aiutano tantissimo nella questione climatica.
è pieno il web di scienziati e divulgatori che spiegano con fonti alla mano il perché tutti quei dubbi siano già risolti dalla comunità scientifica e rimane una paura dettata dalla propaganda. Non aveva senso fare un ennesimo video, molto meglio toccare aspetti che pongano nuove riflessioni e punti di vista differenti, per quanto anche questi punti di vista sono già stati sviscerati da divulgatori prettamente settoriali all'energia.
@@vgg5465 Non sono d'accordo, ci sono un sacco di spinte indietro purtroppo, anche da scienziati, e secondo me allargare il più possibile il campo è decisamente più utile. Poi c'è un messaggio molto errato in questo video, vale a dire la falsa alternativa di scegliere se fare divulgazione o costruire centrali altrove. Servirebbe un commento enorme per spiegare non solo quanto sia un messaggio sbagliato, ma quanto in realtà le due alternative che ha proposto sono ESATTAMENTE la stessa direzione. L'approccio mi pare decisamente sbagliato, e spero che Giacomo cambi idea su questo.
@@marioturiddu2628 il dibattito scientifico sul nucleare si è chiuso da un bel po', che tu voglia crederci o meno è così, che ci siano ancora scienziati contrari non è importante, in quanto ci sono sempre e su tutti i temi (ti basti pensare che ci sono scienziati che sostengono ancora oggi che il cambiamento climatico non è in atto). Quando organi internazionali (come IAEA, UNSCEAR, ecc) dichiarano una tecnologia come "sicura" e "pulita" non dovremmo più porci dubbi ma porceli su dove, come e quanto investire. Il nucleare è sicuro, che piaccia o meno e anzi, è uno dei settori più sicuri, assieme al settore aerospaziale. Le scorie nucleari e il loro stoccaggio in 80 anni non hanno mai causato nessuna vittima.
@@vgg5465 Quello che manca è creare la sensibilità al tema, e su quello siamo indietrissimo, e su quello secondo me Giacomo si perde. Tutto qui, i dettagli che hai dato nel tuo commento sono giusti al 100%. Manca l'algoritmo per passare all'azione, e secondo me lì Giacomo non è incisivo, e non propone nulla che io percepisco come pragmatico.
Parlare per 27 minuti dell'energia nucleare senza dedicare 1 (uno) minuto secondo alla questione (irrisolta) delle scorie radioattive. Si tratta di una performance davvero eccezionale. Complimenti vivissimi.
perché irrisolta? le scorie delle centrali nucleari vengono stoccate abbastanza bene che non riesco a trovare un singolo caso in cui queste siano state rilasciate in ambiente. Ad ogni modo mi sembra stupido che il singolo cittadino sia tenuto a fare analisi complesse per valutare tutti i pro e contro, dovrebbero essere gli investitori a farlo con l'obbligo di rispettare tutti gli standard di sicurezza (inclusa la gestione delle scorie).
@@lorenzobonomelli2728 Il caso lo trovi nella miniera di sale tedesca... E beato te,che vivi in un mondo dove gli "investitori" sono ligi e coscienziosi! Qui da noi,x farti un solo esempio, c'era una fabbrica chiamata Eternit che ha continuato a produrre veleni e cancro x oltre trent'anni,dal momento in cui sapeva che l'amianto era mortale. E tra l'altro continua a produrlo,nel mondo!
@@nessuno_01 Grazie per aver dimostrato la tua ignoranza: La miniera di Asse alla quale tu ti riferisci NON contiene combustibile esausto proveniente da centrali nucleari. Contiene per lo più combustibile di medio (ILW) e basso livello (LLW) proveniente da industria e medicina. Che facciamo aboliamo gli ospedali? O quelli ti vanno bene perché nel caso ti venisse un tumore (mi auguro di no) vorresti giustamente curarti? Informarsi prima di sproloquiare. Grazie. P.S.: cosa c'entra l'eternit col nucleare? Apparte dimostrare l'ennesima fallacia del piano inclinato...
@@beppelatorre2.077 Quindi quelli della miniera avranno detto: - mettiamo le scorie degli ospedali in questa miniera, dicendo alla popolazione che è sicura,anche se in realtà non lo è. Per le scorie delle centrali,invece,troveremo un sito sicuro,non sia mai che qualcuno ci faccia l'appunto che non siamo riusciti a mettere in sicurezza quelle meno pericolose,e pretendiamo di stoccare queste! Il che sarebbe un'obiezione assurda,ma ci pensi?! - Come se si obiettasse che uno che non è stato capace di costruire una baracca,non possa realizzare il ponte sullo Stretto! Potremmo fare come un Italia,che hanno risolto il problema semplicemente non facendo nulla,con le scorie ancora da stoccare dopo oltre trent'anni. Loro sì che sono stati bravi! E pensa che c'è ancora qualcuno che si oppone alla costruzione delle centrali,ma pensa tu! - Riguardo l'Eternit,sei tu,che vorresti dare carta bianca agli investitori,che secondo te si fanno degli scrupoli x la nostra salute, quando devono guadagnare. Il recente disastro annunciato del Morandi,non ti dà da pensare,se non ti basta l'eternit?! O il medicinale che faceva nascere i bambini focomelici? Vai a vedere la sentenza del tribunale, visto che vuoi mettere in mano di questi criminali avvoltoi la nostra vita... Se è così tutto cristallino e semplice,il riciclo e li stoccaggio,mi spieghi perché è morta Ilaria Alpi? È un'invenzione di noi "non-scientifici" che non capiscono niente? Ma x favore! Che c'entrano le cure che meno male abbiamo? La vita di un bambino vale di più,dei casini,presenti e futuri,che mi creano le scorie! Ma non è che devo riempire il mondo di veleni che saranno tali anche tra mille anni,x poter x esempio avere l'energia x coltivare 100 e buttare 40, come accade di fatto nel mondo! O per permetterci di poter cambiare un'auto ogni 10anni, perché questi nuovi cessi "ecologici" che vogliono propinarci non durano di più,alla faccia dell'ambiente...
@@nessuno_01 Non sai di che stai parlando è palese; e non hai capito cosa volessi dire nella parte finale del mio commento. Inoltre continui ad affidarti a fallacie logiche, in particolare slippery slope e strawman. 1: Io non ho mai detto che dobbiamo lasciar fare i soldi a quelli dell'eternit. Non mettermi in bocca cose che non ho mai detto. 2: Il deposito italiano non si fa, non perché non sia fattibile dal punto di vista tecnico ma per motivi puramente sociali e politici. SOGIN nel 2015 ha pubblicato la CNAPI con 67 zone adatte ad ospitare il deposito unico e, manco a dirlo, TUTTI i comuni che dovrebbero ospitarlo si sono opposti perchè Il popolino NIMBY si oppone alla sua costruzione. I politici per evitare di perdere consensi, rimandano la patata bollente a quelli della prossima legislatura. Intanto in attesa del deposito, i rifiuti vengono stoccati in depositi temporanei meno sicuri e magari, ironia della sorte, la gente chi se ne lamenta, è la stessa che poi si oppone alla costruzione del deposito unico e magari afferma pure che se non siamo in grado di gestire i rifiuti radioattivi, figuriamoci cosa succederebbe gestire le scorie nucleari. Dissonanza cognitiva la chiamano dalle mie parti. Non è certo colpa di SOGIN se la CNAPI è stata secretata da tutti i governi che si sono succeduti dal 2015 a oggi e di certo non è colpa del nucleare. In breve: Se c'è un problema, rifiuti per motivi stupidi la soluzione e ti lamenti che NON ci sono soluzioni ma continui a chiedere una soluzione, allora il problema sei tu. 3: Le navi dei veleni della Somalia NON centrano una beata mazza col nucleare civile: fino ad ora in TUTTE le ricerche che hanno fatto sulle navi dei veleni non hanno mai trovato tracce di materiale nucleare. I fondali dragati non hanno mai rivelato un singolo radionuclide in più rispetto a quelli già presenti naturalmente. 4: Tu come tanta altra gente abusi della fallacia logica del piano inclinato: ovvero parti da una o più tesi iniziali, spesso basate sull'ignoranza (nave veleni in Somalia e miniera di Asse, deposito italiano,ecc.) e/o riguardanti settori diversi (talidomide e eternit) e ne trai una serie di conseguenze che presenti come inevitabili ma in realtà decise arbitrariamente con lo scopo di trarne una o più conclusioni finali inaccettabili da usare come argomentazione per rigettare la tesi di partenza, implicita o esplicita, che sia. ad una prima occhiata il ragionamento sembra funzionare perché segue un filo logico ma in realtà ogni parte del ragionamento non è dimostrata da NULLA. Infatti, stando al report della IAEA, nel 2022 ci sono stati circa 150 incidenti e traffici illeciti di materiale radioattivo. Sai quanti di questi riguardano il nucleare civile? Risposta: ZERO. Ma come? ma, se non siamo in grado di gestire i rifiuti radioattivi di medicina e industria, com'è che non ci sono stati incidenti nel settore nucleare? Oppure, come mai se nei rifiuti prodotti da medicina e industria i decessi sono innumerevoli, mentre in 70 anni di nucleare civile non c'è stata nessuna vittima a causa della malagestione delle scorie nucleari? Una motivazione ad esempio è che nel nucleare c'è un organo ONU (la IAEA) incaricato di vigilare, negli altri settori no. Per non parlare di tutte le certificazioni, regolamenti, ecc. che negliu altri ambienti non esistono. Fare paragoni con altri settori non ha alcun senso. 5: A yellowknife in Canada sono stoccate circa 237.000 tonnellate di triossido di arsenico, che, giusto per far capire, sono una quantità in grado di sterminare l'intera umanità per oltre 200 volte. Le operazioni minerarie nel corso di cinquant'anni hanno creato un'enorme problema ambientale, che i precedenti proprietari della miniera hanno lasciato che fosse il governo del Canada. L'area di quasi 1000 ettari comprende 8 pozzi a cielo aperto, 4 bacini di decantazione, 325.000 m3 di terreno contaminato e circa 100 edifici tra cui un complesso di torrefazione altamente contaminato da polvere di triossido di arsenico e fibre fibrose amianto. Giusto per completezza, questo arsenico essendo liquido deve e dovrà essere tenuto congelato per un tempo tutto sommato breve. Giusto fino alla fine dell'universo. I rfiuti tossici rimango tossici per sempre. Nella miniera in questione, ora chiusa, si estraeva oro. Questo metallo prezioso si utilizza per ogni singolo dispositivo elettronico costruito: dallo smartphone al PC, dal pacemaker al respiratore artificiale nei reparti di terapia intensiva degli ospedali. Ecco, questo era quello che volevo dire nel mio commento precedente: la nostra coscienza ci fa andare bene che per molti settori sia accettabile che vengano prodotti rifiuti tossici o qualsiasi altra problematica, perché, che le motivazioni siano valide o no, giudichiamo che i benefici, superino i rischi. In Italia ci sono oltre 2500 industrie chimiche, quante di queste trattano rifiuti tossici pericolosissimi? Ti sei mai posto il problema? Tutto genera rifiuti tossici. Se sei così preoccupato, perché non rinunci a ciò che li produce? Ovvero praticamente tutto. Se invece non te ne frega niente, perché, nonostante nella gestione dei rifiuti tossici di cui la loro malagestione causa tumori e decessi (terra dei fuochi), sei invece cosi preoccupato delle scorie nucleari, nonostante, dati alla mano in 70 anni NON ci sono state vittime dovute alla loro mala gestione? Se invece, ritieni che giustamente non possiamo azzerare tutti rifiuti tossici prodotti perché la tecnologia ci serve (tipo negli ospedali). Allora perché però ritieni inaccettabile che si possa fare anche col nucleare dato che è una tecnologia importantissima per risolvere il cambiamento climatico? Spero ora che il concetto sia chiaro...
Video ben fatto e molto onesto, unica cosa che mi duole riportare, già compriamo l'elettricità prodotta da centrali nucleari tutte intorno al nostro confine, cosa che mi rende un pò dubbioso sul non farle direttamente sul territorio nostrano
Problema risolvibile con la militarizzazione dei cantieri. Va bene tutto, ma se ogni volta che bisogna tirare su qualche infrastruttura il comitato locale "NO a tutto" deve avere voce in capitolo, non andremo mai da nessuna parte.
Manca qualcosa però! Dovresti fare un video in cui parli delle moderne tecniche di stoccaggio e smaltimento delle scorie radioattive. Questo è infatti un punto fondamentale per l'accettazione del nucleare.
Quando hai tempi di dimezzamento di 240000 anni non hai e non avrai mai tecnologia che possa garantire la tenuta di un deposito senza mai fare interventi di manutenzione e monitoraggio continuo. Grasso che cola se puoi gestire un orizzonte di un paio di secoli.
@@sergiotarsiero però ci sono metodi alternativi allo stoccaggio. Per esempio si possono reciclare i pellet di uranio fino ad ottenere scorie che sono radioattive per solo 200 anni. Sono tecnologie già esistenti, ma abbandonate in favore di altri tipi di centrali atomiche. Per non parlare delle centrali a base di torio, abbandonate negli anni 60 e che producevano scorie decadenti in qualche centinaio di anni. Ci sarebbero tante novità e metodi che andrebbero presi in considerazione se l'opinione pubblica cambiare idea. Io l'ho fatto.
@@aeronbern1769 stai comunque parlando di produrre elettricità per due generazioni (60 anni) lasciando la gestione delle scorie nel migliore dei casi a 10 generazioni pari a 300 anni (in assenza sarebbero 240.000 anni, dieci dimezzamenti del plutonio). E tra l'altro, se tecnologie alternative esistono non si capisce perché non usarle invece che spendere miliardi di euro per i depositi geologici. I sostenitori del nucleare sono sempre inguaribilmente ottimisti quando ti devono convincere di qualcosa.
@@sergiotarsiero ci sono molti video purtroppo in inglese che parlano di questo argomento, tipo "the big lie about nuclear waste", o un video di Joe Scott di cui non ricordo il nome. Spiegano molto bene anche i motivi per cui queste tecnologie non vengono utilizzate oggi. Per questo chiedevo a Giacomo di affrontare l'argomento, perché nel suo video mancavano quegli approfondimenti di cui parlavo. Comunque siamo arrivati a un punto con le energie fossili in cui stiamo condannando i nostri pronipoti ugualmente.
Parlo per esperienza personale: non ho mai visto un pro-nuke sparare merda sull'energia rinnovabile, mentre il contrario capita spessissimo soprattutto da gran parte della politica italiana. Comprendo dunque i toni duri di chi, di fronte a persone che diffondono falsità antiscientifiche, perde la pazienza. Bisogna inoltre sottolineare un fatto non da poco: in Italia l'energia prodotta dal nucleare è pari a ZERO. Ed è questo il motivo principale che mi spinge a pensare che sia questa l'energia che più di tutti ha bisogno di un "Avvocato". Inoltre, ho apprezzato molto l'idea di pensare di costruire/finanziare centrali nucleari all'estero. Tuttavia, mi chiedo come possa un governo giustificare un'azione del genere di fronte ai suoi elettori.
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@pierovannuccini937 Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 già, il discorso è molto complesso; si deve inoltre considerare l'impatto ambientale non solo del processo energetico in sè ma anche della costruzione ed estrazione dei materiali; questo vale ancora di più per l'elettrico applicato ai veicoli.
@@marcomarcomarco9879 sí ma in proporzione al contributo dei combustibili fossili quello del nucleare penso sia veramente basso, alla fine si tratta di calore residuo che non viene convertito in energia elettrica perché é impossibile avere un rendimento unitario, ma in determinate condizioni e con il miglioramento delle tecnologie il rendimento aumenterà sempre più e di conseguenza anche questo aumento di energia nella biosfera di cui parli
Una analisi interessante di un tema effettivamente complesso. Per completezza, mi piacerebbe vi fosse un video integrativo che tratti anche il tema del recupero delle risorse nucleari e lo smaltimento delle scorie radioattive, che potrebbero avere impatti socio-economici e ambientali non trascurabili. Grazie mille.
Bravo Giacomo ottimo ragionamento. Pongo alla tua attenzione un aspetto che secondo il mio punto di vista andrebbe approfondito nel tuo ragionamento che reputo comunque in gran parte condivisibile. Il mio punto é che l'energia é un asset strategico direi forse dopo l'acqua da bere il più importante. Ora, é risultato abbastanza evidente che chi controlla l'energia primaria ha un enorme influenza politica su i fruitori della stessa (caso Russia, Nord Stream etc.). Far saltare una tubazione o recidere un cavo elettrico toglie il "fluido vitale" o il "sangue" che tiene in vita un Paese sotto ogni aspetto della vita quotidiana. Non voglio dire che i vicini dell'Italia da domani inizino ad essere ostili, ma un qualsiasi Stato é sovrano sul proprio territorio e può, in linea di massima, revocare la licenza di produzione ad un soggetto privato che magari ha contratti con l'estero. Avere le centrali sul territorio Italiano almeno per un livello minimo é questione di sicurezza nazionale (ci sarebbe il discorso del combustibile nucleare che per fortuna copre qualche anno di produzione in caso di crisi di approvvigionamento internazionale data l'alta densità energetica della fissione atomica per materiale fissile necessario che ricordiamolo ad oggi é FISICAMENTE il modo di produrre energia più efficiente se rapportato ala massa di combustibile usato parliamo di ordini di grandezza) nel caso in cui vadano a sostituire gas e carbone. Certo in mix con il rinnovabile che però come hai giustamente sottolineato non é programmabile. C'é il discorso poi degli accumuli (ti invito ad approfondire il discorso se vuoi sulle batterie agli ioni di sodio che risolvono qualche problema rispetto alle litio per quanto riguarda le applicazioni di back up fisse).
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 guardi non si offenda e non la prenda in modo personale, lei é un po' confuso su alcuni principi fisici. Senza voler fare una lezione di fisica o chimica (entrambe coinvolte nel riscaldamento globale) le faccio solo notare che ad oggi l'umanità ha un deficit (oltre che uno squilibrio tra mondo ricco e povero) di energia disponibile pro-capite. Ma anche nel mondo ricco siamo al punto di spingere l'elettrificazione (trasporti, riscaldamenti) mentre pianifichiamo razionamenti per mancanza di energia primaria. Servirà molta più energia in futuro. E con le tecnologie attuali solo il nucleare più una quota parte di rinnovabile é in grado si supplire al fabbisogno con basse emissioni di CO2. In futuro sicuramente servirà più energia. L'energia pro capite é correlata direttamente allo sviluppo e ai servizi disponibili in un paese. In soldoni, sempre più persone vorranno avere la lavatrice, il forno elettrico l'asciugatrice e quant'altro. E ne hanno diritto. Serve una mole colossale di kWh. Che solo la fissione oggi forse in futuro la fusione saranno in grado di garantire (con il rinnovabile a supporto)
@@DavideBergna Se è vero allora abbiamo un problema ben più grave: quello dell'esurimento delle risorse. Già oggi ci sono stime per cui un uso del nucleare su larga scala c'è lo farà durare meno di un secolo.
@@anonimo6603 le stime valgono per le tecnologie attuali. Con il riciclo del combustibile, estrazione marina, utilizzo del torio come precursore etc. parliamo di migliaia di anni a disposizione. Stia tranquillo in questo senso. www.oecd-nea.org/nea-news/2002/20-2-Nuclear_fuel_resources.pdf
Grazie Giacomo, gran bel video, sono completamente d’accordo su tutto. Vorrei, visto che è un argomento che mastico bene, soffermarmi su veganismo e antispecismo. Veganismo in primis, non “veganismo” che non è molto utilizzato dalla comunità vegan e suona di setta religiosa. L'antispecismo non è una dieta. Il veganismo è solo la parte più pratica (perché più o meno chiunque mangia 3 o più volte al giorno) di un movimento che si oppone allo sfruttamento animale in tutte le sue forme (cibo, abbigliamento, intrattenimento, sperimentazione, forza lavoro etc) perché vuole che innovazione, progresso e ricerca vadano in una direzione che sempre più si allontana dalla violenza sui viventi. Mangiamo e normalizziamo i prodotti animali a tavola per tradizione e abitudine ma la verità è che la maggior parte di noi non è consapevole di cosa c'è dietro un pezzo di carne o una forma di formaggio. Non è consapevole dei numeri, delle proporzioni, delle pratiche di sfruttamento animale, del consumo di suolo, degli agrofarmaci, delle emissioni, delle deiezioni. La maggior parte delle persone non sono consapevoli degli impatti ambientali, sociali, sulla salute pubblica e di conseguenza economici e politici che riguardano chiunque di noi. Dal primo all'ultimo, in modi diversi. Se le persone fossero correttamente informate su tutte queste cose, sarebbe ben più semplice decostruire lo specismo, il carnismo, i pregiudizi di specie che ci portano a considerare le altre specie come commodities da mettere al mondo, ingrassare, sfruttare, smembrare e servire. Il World Economic Forum ci da 132 anni ancora per raggiungere la parità di genere in Italia, chissà quanti anni ci vorranno ancora per prendere in considerazione il resto del mondo vivente senza la nostra megalomania antropocentrica. Sicuramente il tutto richiederà molto tempo tra passaggi e compromessi, ma secondo me possiamo accellerare tutto attraverso una comunicazione chiara su quello che continuiamo ad omettere: il veganismo non è “estremismo ideologico” (come qualcuno ha ribadito nei commenti qui sotto) è percepito come “estremo” perché nella nostra società, l’oppressione animale è così normalizzata, legalizzata e istituzionalizzata condita di benessere e status quo, che pensare la nostra vita senza pare qualcosa di ascetico, fondamentalista. Troppi pregiudizi da abbattere. Le persone si polarizzano sui temi perché non li conoscono a fondo e non conoscono le alternative.
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 mi sa che devi studiare un po' meglio, quando ti riferisci ad una tecnologia devi studiare la filiera complessiva di produzione: Il fotovoltaico non emette durante l'utilizzo ma tutta la parte relativa al ricavo di minerali, alla costruzione dei pannelli (processo molto energivoro) e al successivo smaltimento ha un impatto, seppur basso (ma anche qui dipende da come viene effettuato il processo), ma presente. Questo viene tenuto conto nelle emissioni complessive appunto della filiera, che puoi notare nel grafico mostrato da entropy o si trova tranquallamente su "our world in data" ad esempio; il nucleare a sua volta ha come impatto la quantità riportata, che tiene anche qui conto della filiera produttiva in questione. Poi cosa intendi "aumenta in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera"? massimo mi puoi dire che aumenta la quantità di anidride carbonica, che trattenendo calore trattiene una quota parte di spettro di radiazione del sole e quindi riscalda appunto la superficie terrestre (penso intendessi questo? meglio essere specifici), ma appunto ricadiamo nel discorso che ti ho fatto sopra. Giusto per essere chiari: Sto dicendo che il fotovoltaico non va utilizzato? NO. Però non facciamo cattiva informazione perché che il nucleare è catastrofico a livello di riscaldamento globale è proprio campata per aria
@@marcomarcomarco9879 sono ingegnere energetico e mi occupo di rinnovabili, ma illumini dato che mi parli di "aumentare artificialmente l'energia totale presente nella biosfera" che non vuol dire un piffero di per se; sii specifico e scrivimi cosa intendi e magari ne possiamo parlare; per ora hai scritto aria fritta. Se scrivi "filiera di produzione fotovoltaico" in internet probabilmente ti si chiariranno un po' le idee
@@marcomarcomarco9879 guarda che la terra non è un sistema chiuso. Il sole ci dà milioni di volte l'energia che ci serve quindi anche 100 centrali non aumenterebbero di una beneamata minchia "l'energia presente nella biosfera". Non consideri inoltre che i pannelli fotovoltaici catturano l'energia solare non facendola riflettere nello spazio quindi anche quelli "aumentano l'energia". Terzo punto e più importante: i combustibili fossili non sono un problema perché bruciandoli liberi energia catturata in migliaia di anni e scaldi l'atmosfera (stesso motivo del punto 1), bensì perché si liberano soprattutto anidride carbonica e metano che sono gas a effetto serra (non ti sto a spiegare l'effetto serra, vatti a vedere qualche video se ti serve)
Per quella parte del fabbisogno energetico chiamata "carico base" c'è solo il nucleare (nel momento in cui idro e geo sono saturi). Un concetto che molti ambientalisti fanno fatica a capire 😅
Se glielo dici ti rispondono con parole a caso tipo "smart grids, batterie a gravità, idrogeno verde, mini bacini idroelettrici urbani, batterie al sale, comunità energetiche". Non puoi vincere con loro.
@@thekyuwa mi rendo conto che molte persone sono mosse dall'ideologia: comunità energetiche per loro uguale potere al popolo, mentre nucleare uguale padrone brutto e cattivo che ti vende l'energia. Vagli a spiegare le perdite per effetto Joule o il semplice fatto che solare ed eolico te lo vende all'80% uno stato che si avvicina molto a una dittatura 😅 L'ambientalismo è sempre stata una cosa di sinistra, inevitabilmente oggi le persone basano le proprie idee sull'ideologia quando in questo caso è fuorviante nel momento in cui non hai le basi stem per capire di cosa stai parlando, ed è un problema La mia non è una critica alla sinistra ma ai bias ideologici legati alla politica
Rispondo alla prima domanda, credo che sia molto bassa la probabilità, se non esigua, anche io tempo fa ero contrario, poi, ho iniziato a informarmi e studiare l’argomento e inutile dire che sono diventato a favore, la mia bassa probabilità il classico 10% per capirsi sta nel fatto che la politica odierna non incentiva affatto l’informazione per molteplici (malsani) motivi, e questo va a discapito (secondo me) alla sensibilizzazione/accettazione dell’ argomento
Hai ragione non ci avevo mai pensato che il problema più grande del nucleare è l'accettazione della gente. Tra l'altro forse quello più difficile da risolvere, la sicurezza con il progredire della tecnologia e della ricerca aumenterà sempre di più.
Cito il mio professore di fisica all'università " purtroppo ragazzi qua in italia hanno fatto votare gente che non ci capisce un cazzo di scienza(cioè l'italiano medio) con un referendum sul nucleare, quindi i migliori fisici nucleari italiani vanno a lavorare in francia se gli va bene o finiscono ad insegnare in scuole superiori....."
Gli aristocratici del '700 lo dicevano già allora che i plebei non dovevano, per il loro stesso bene, avere diritti politici, in quanto solo una ristretta cerchia di persone, colte e benestanti, può realmente capire quale sia il bene della società. In seguito i liberali avversarono il suffragio universale, opposto al diritto di voto basato sul censo, perchè le masse povere mai avrebbero potuto comprendere le reali necessità di una società moderna. Per me va bene... sono di un ceto sociale che avrebbe da guadagnarci ad una limitazione della democrazia nei confronti delle masse popolari.
@@lucabastianello9830 il problema è che non ci si può aspettare che la persona media dia un giudizio su temi complessi dove è richiesto un certo grado di conoscenza perché semplicemente non li conosce ed è quindi vittima di slogan e propaganda che parla alla pancia. Un referendum ha senso su questioni morali, come l'eutanasia, l'aborto o la cannabis, farlo su questioni tecniche è semplicemente idiota.
La realtà è che non si possono votare due referendum dopo due incidenti nucleari. La disinformazione in tutte e due le situazioni da parte di stampa e tv è stata vergognosa.
Tanto di cappello Giacomo. La tua posizione non solo ha un senso, ma per ora è l'UNICA tra le decine che ho letto che ne uno! (e ti parlo da "tendenzialmente no" ): sia di qua che di la si parla di nucleare o meno come se fosse un religione, e fare domande equivale a essere esclusi dai "club degli estremi". Mi è piaciuta la tua similitudine sul veganesimo, su cui - proprio perchè non la trovo cosi calzante - devo dedicare extra tempo a pensarci... gli ultimi due video sono stati una cannonata. Al momento ti mangi TUTTI i creator che seguo (e che non seguo più) e come tale mi sono iscritto con tipeee, cosa che spero facciano molti altri.
18:00 esempio col veganesimo che non mi sembra a fuoco per due ordini di ragioni: 1) nessuno sta dicendo che tutto deve andare a nucleare (non sarebbe neanche tecnicamente sensato ad oggi), ecco quindi che una sorta di "compromesso" già c'è nel dibattito se escludiamo qualche sporadico scemo su Twitter o Facebook, quindi la "battaglia" non è 100% Fer o 100% nucleare, ma 100% fer (oggettivamente ad oggi non tecnicamente fattibile) o un mix; 2) il settore alimentare è importante da decarbonizzare ma come dici tu stesso all'inizio del video non è determinante, quindi paragonare l'impatto delle due cose non mi pare giusto, senza 100% veg possiamo riuscire nel net 0 al 2050 comunque, senza nucleare no (al netto di immensi e velocissimi stravolgimenti tecnologici nel settore dell'accumulo o della CCS che appaiono del tutto improbabili), quindi paragonare l'utilità e l'urgenza di veganesimo e nucleare è un po' come paragonare la gravità di un furto di mele e di un omicidio. Per il resto bel video e massima stima come sempre
Complimenti, Giacomo, ragionamento perfetto e ottima spiegazione. Io sono abbastanza vecchio da avere subito, con dispiacere, il referendum e l'abbandono frettoloso delle centrali nucleari già esistenti in Italia, a causa della paranoia generale ai tempi di Chernobyl. E' stato un episodio ahimè, politicamente sfruttato dai politici dell'epoca per i loro scopi personali, con grande miopia rispetto a Francia e Svizzera, che hanno tenuto duro rispetto alle emozioni popolari. Come hai detto, l'Italia è un paese complicato...
Quando è succcesso il fatto di Chernobyl, la mia vicina di casa era in Francia a studiare e lavorare. Quando la famiglia le chiedeva, lei non sapeva nulla. Ne hanno parlato pochissimo. In Italia avranno montato il caso , come dici tu, ma a quanto sembra ,in altre nazioni hanno abbastanza taciuto. Calcola che si sapeva molto meno di quanto si sappia ora. Come ha spiegato Giacomo, Chernobyl è sempre sotto osservazioni, vanno studiosi da tutto il mondo. Forse la verità sta sempre un po' nel mezzo.
Davvero bellissimo video, grazie del lavoro che fai. Da qualche mese la mia preoccupazione sui cambiamenti climatici mi ha portato sulla strada dell'attivismo dove mi sono scontrato con decide di barriere ideologiche diverse, rimanere pragmatici è fondamentale ma a quanto pare per molti è difficile, così come è difficile superare i propri bias. Spero davvero che si possano mettere da parte le divergenze ideologiche perché affrontare una sfida simile quando tutti remano in direzioni diverse diventa impossibile. Se non ti dispiace vorrei inoltre chiederti dei consigli su studi, ricerche o saggi divulgativi che possano aiutare alla comprensione e quindi alla divulgazione di queste tematiche (anche solo qualcosa che ti ha ispirato). Grazie ancora :)
Se posso consigliarti c'è un libro veramente ben fatto intitolato "Travolti da un Atomico Destino - Perché non ci fidiamo del nucleare" in cui vengono trattate sia le questioni tecniche che quelle sociali. Poi c'è l'Avvocato dell'atomo, dichiaratamente pro nuke con un approccio che potrebbe non piacere a tutti ma con dati e competenze difficilmente attaccabili. E se hai voglia di spulciare qualche grafico o dato ci sono i report annuali dell'IEA. Sono in inglese ma non troppo complessi e tra le altre cose analizzate evidenziano quale sarebbe il giusto mix di fonti energetiche per poter giungere alla net zero in maniera _realistica_ (che credo sia la parola chiave).
Bel video con esposizione bilanciata. NIMBY ... Definizione semplice, forse ancora poco nota ma che quando conosciuta rende bene e velocemente l'idea. Idea certamente non recente o, meglio, sempre esistita. Anche senza andare tanto in là, mi ricordo che da giovane, andando in giro in bici, avevo cominciato a leggere sotto i cartelli dei confini comunali scritte del tipo "comune denuclearizzato" o "zona denuclearizzata". Mi veniva da pensare: "Ma se ci entro, svanisco? Mi denuclearizzo?" Poi a seguito di un incidente sono stato sottoposto a tantissimi esami radiografici e mi sono detto: "Ma in quel comune mi avrebbe radiografato?" Quanta inutile demagogia dietro quei cartelli che alimentano solo paura ed ignoranza specie in chi non ha gli strumenti od il tempo di informarsi correttamente. E quanta delusione quando ho visto i cartelli "comune antitransgenico" ai confini di quello in cui vivo, voluti da una certa politica "appuntita" che definirei come minimo alquanto superficiale ed approssimativa. Anche qui mi scattava la domanda retorica: "Chi prova ad incrociare due rose è in fallo?" In questo caso ero già un po' tanto più grandicello ed oltre alla delusione quella vista mi procurava anche rabbia: quante occasioni mancate di sviluppo in Italia, quante possibilità di curare meglio il territorio con l'aiuto della scienza ben usata. E quanto minor spreco di terreno ... Divulgatori: avanti così!😀
Tema dibattuto e complicato, vorrei chiederti: Mortebianca in un suo video sul tema sostiene che i materiali fissibili (uranio, plutonio etc) non sarebbero sufficienti per coprire a lungo il fabbisogno di un mondo a trazione nucleare. È una cosa che si evidenzia anche nelle tue ricerche? Grazie mille
Qui bisogna distinguere due definizioni: riserva e risorsa. La riserva e' la quantità di materiale economicamente vantaggiosa da estrarre. La risorsa è la quantità di materiale presente nella Crosta terrestre. Di solito, chi parla di esaurimento del materiale sta in realtà parlando della riserva, non della risorsa. Nel momento in cui le riserve vengono sfruttate (e quindi diminuiscono in quantità) il prezzo del materiale aumenta e quindi torna ad aumentare la riserva.
Completamente d'accordo, mi sorge una domanda: se si volesse fare qualcosa in più per dare questa spinta, quale associazione si potrebbe sostenere? Cioè le più grandi onlus sono dichiaratamente contrarie, wwf, greenpeace, Legambiente, ecc.. nn è ipocrisia?
Eccome se lo e. L'unica maniera e quella di fornire supporto a divulgatori indipendenti come l'avvocato dell'atomo, comitato nucleare e ragione, la fisica che non ti aspetti, geopop, alchemy on air etc.
@@giuliacrespi8425 in Italia sono contro. In altri paesi sono a favore. I FFF italiani sono ancora convinti che i pareri di verti, legambiente e greenpeace siano tecnicamente validi e in buona fede. Sembra di vedere cappuccetto rosso col lupo vestito da nonna.
@@giuliacrespi8425 fff sono a favore per finta, hanno dimostrato ignoranza soprattutto ai vertici sulla questione, è un ambiente purtroppo anche quello inquinato da tanti ambientalisti ignoranti.
Assolutamente no, purtroppo FfF ha un approccio assolutamente ipocrita sul tema e se lo tratta lo fa quasi con fastidio. La stessa Thumberg non ha mai detto nulla più di "chiudere le centrali attive è sbagliato", che per quanto dovrebbe essere ovvio appare quasi rivoluzionario (e infatti il movimento tace, e le associazioni ambientaliste cosiddette pure, anzi spingono per la loro chiusura). Ci sono poi sezioni più illuminate di altre, come i FfF finlandesi apertamente a favore. Quelli italiani invece sono sempre peggio, e anche belgi e tedeschi che pure dovrebbero essere i più battaglieri
Ciao Giacomo, Seguo il tuo canale da un po', con alti e bassi apprezzo molto i tuoi video. Premesso questo, concedimi il termine cazzata. Ogni volta che qualcuno parla di nucleare meglio delle rinnovabili l'unico pensiero che ho è questa è una cazzata. Usando 3 slogan, li chiamerei 1. Guarda la luna, non il dito. 2. Evita gli sprechi. 3. Diversifica gli investimenti. 1 A chi giova la creazione di una centrale nucleare? chi ha i soldi da poter investire nella sua costruzione e chi ha il know-how di produzione? quanto tempo s'impiega ad averne una funzionante? Con che livello di tecnologia sono progettate? Ma soprattutto come si gestisce l'aggiornamento e manutenzione negli anni a venire? Queste sono domande leggittime di cui la propaganda pro-nucleare (e tengo a precisare che non penso che tu ne faccia parte) non parla mai. L'ultima volta che ne ho sentito parlare si diceva che ci s'impiegano 20 per costruirne una. Dando per scontato che fossero di propaganda anti-nucleare ed esagerassero, prendiamo per buoni 5 anni. Sono un bel po' di tempo, mentre altre soluzioni arrivano prima. 2. Le nostre città sono piene di edifici che possono essere usati per il fotovoltaico. Se ogni edificio cittadino avesse per legge dei pannelli fotovoltaici quanto sarebbe il divario tra energia richiesta e prodotta? Nella mia esperienza personale la mia famiglia lo mise nell'abitazione di proprietà diversi anni fa. venne usata solo metà del tetto, gli operai (e posso confermare) che usare l'intera superficie non era necessario in quanto ne bastava metà a coprire il fabbisogno di quella casa. 3. Questo è l'argomento che mi sembra più attaccabile ma il problema fondamentale è che abbiamo 1 solo pianeta su cui vivere. Se succede un casino, o peggio se un giorno un dittatore o un pazzo o un gruppo di pazzi decidesse di aggredire un impianto nucleare. Come gestiamo i danni? Abbiamo una risposta a questa domanda? Perché per quanto debole come argomentazione, la paura atavica che scaturisce non la scacci con le statistiche. Un esempio simile è la paura di un incidente aereo. Ho sentito dire più volte che la probabilità di essere colpiti da un fulmine è maggiore di un incidente aereo. Benissimo quindi molto improbabile. Se però succede? quanti sono i sopravvissuti di un incidente aereo.. Saluti
Mi piace molto come affronti gli argomenti e come cerchi di essere sempre in equilibrio anche sul filo di un rasoio. Credo però ci sia un problema enorme che dovrà essere prima o poi risolto e cioè non si può avere un'opinione su qualsiasi cosa. Già in sé opinione significa qualcosa che ha poco valore proprio perché è un > ma il fatto di doverla esprimere o addirittura imporre anche su questioni che invece possono essere empiricamente misurate è il più grande problema di questa umanità ma soprattutto un fallimento del progresso. Dati alla mano il nucleare è la forma più sicura di energia domani mattina dobbiamo iniziare a costruire nucleari tutto il resto è accontentare una popolazione di egocentrici analfabeti molti anche funzionali. È un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo. Io nel mio piccolo accetto l'opinione quando si parla di carbonara o amatriciana oppure outfit poi basta.
Ottimo approccio! E' quello che abbiamo cercato di avere con FFF per prendere una posizione sull'argomento. Secondo me però il problema non è sì/no/bho nucleare, cioè non è detto che questa scelta sia così radicalmente importante. Mi spiego peggio: Ci sono molte altre riflessioni che si possono fare proprio per il fatto che la produzione di energia tocchi ogni aspetto della nostra società. E mi dà un fastidio enorme quando si cerca di "banalizzare con superiorità" un argomento complesso, che sia verso un polo o l'altro. Detto ciò, è anche vero che ad una certa sia necessario fare qualcosa. Non è una giusta scusa non decidere solo perché l'argomento sia complesso. Per potersi orientare secondo me è necessario prima di tutto chiedersi: quali sono i nostri obiettivi? - risolvere la crisi climatica? - mantenere questo modello di sviluppo con consumi sempre crescenti? - combattere la povertà energetica? - puntare alla sicurezza energetica senza implementare la democratizzazione dell'energia? - a cosa ci serve l'energia? E' per qualcosa di utile o no? - etc.. In seguito, serve capire quali sono le strade percorribili e in quale proporzioni sono utili per il raggiungimento di uno o più obiettivi che abbiamo scelto. Ad esempio: - efficientamento? - modello di sviluppo che abbia come fulcro un concetto di equilibrio? - riduzione dei consumi? - diversificazione fonti? - proporre una rete mondiale di scambio di energia? - utilizzo di strumenti economici/politici per cambiare i consumi? - etc.. Se si analizzano le questioni energetiche più ad ampio raggio si vede come la scelta delle fonti sia una frazione della vastità di domande e di scelte che possiamo porci. E il fatto che il dibattito si stia concentrando sul nucleare (tra l'altro è un argomento perfetto per la polarizzazione, ovvero perfetto per la NON decisione) è un chiaro esempio di dilazionismo climatico, ovvero una perdita di tempo, la nostra risorsa più importante. In sintesi: Il nucleare? Non è né la risposta giusta, nè quella sbagliata. E' la domanda ad essere sbagliata.
a me non sembra che FFF abbiano cercato di prendere posizioni simili sull'argomento, visto che erano contrari all'introduzione di nucleare all'interno della tassonomia europea. Mi sembra piuttosto il contrario di ciò che il video mira a comunicare, ovvero l'investimento comune nell'aumentare energia da rinnovabili e da nucleare in tutto il mondo.
@@vgg5465 @Micol Buti vi consiglio di leggere l'articolo completo che abbiamo elaborato dopo più di un anno di dibattiti e ricerche. Metto il link nei commenti. Se RUclips dovesse toglierlo, cercate "il nucleare è la soluzione?" Sul sito di Fridays For Future Italia. Comunque Giacomo nel video non ha detto solo quello. Ha anche detto che è un argomento complesso. La tassonomia è un argomento a se. Come ho scritto sopra, a seconda degli obiettivi, cambiano le strategie, quindi cambiano le soluzioni. Gli obiettivi di FFF sono quelli di riduzione delle emissioni rapida per seguire il principio di Giustizia Climatica. In Italia dobbiamo ridurre le emissioni del 92% entro il 2030; troppo vicino perché il nucleare possa dare il suo contributo. I soldi sono limitati, quindi ha senso investirli in un settore che comunque dovrà raggiungere l' 80-90% della produzione di energia (come diceva Giacomo nel video, non ha senso focalizzarsi sul 30% ignorando il 70%) e che può farlo in breve tempo.
È un bel sogno, qui in Italia c'è davvero troppo pregiudizio, persino su quello di quarta generazione. Spero in un futuro in cui anche qui da noi si potrà puntare sul nucleare.
@@ricordiaerei7776 che poi i Verdi sono i primi a mettere paletti e a bloccare le opere, sono la personaficazione di ciò che vorrebbero combattere. Valli a capire
Credo che la comunicazione del disastro di Chernobil influenzi molto l'opinione pubblica ancora oggi. Ho visto una forte ostracizzazione da parte degli over 50. Secondo me la televisione influenza molto questo tema: un'informazione completa sui pro e i contro potrebbe fare tanto.
Il problema è che non faresti mai in tempo per affrontare il problema contingente, che il riscaldamento globale. Per fare una centrale nucleare ci vogliono una decina d'anni, ma a monte di questo serve convincere la popolazione. E per quello ci vorranno decenni. Se fai la somma siamo ampiamente fuori tempo.
@@gerryino vero, però anche se non rientriamo negli accordi fatti per evitare il riscaldamento globale grazie al nucleare (se mai ci rientreremo), questo sarà sempre una risorsa preziosa nel futuro. Non è che il nucleare è utile solo per il global warming, è una risorsa energetica validissima in qualsiasi caso, quindi, secondo la mia opinione, è sempre un investimento giusto indipendentemente da quando sarà fruibile.
Ciao Giacomo, complimenti sia per il canale in generale, e per questo video. Faccio parte della generazione che ha vissuto il "Terrore Chernobyl" in prima persona, avevo 10 anni, ed è ovvio che l'onda lunga di quell'evento abbia portato a quel bias antinucleare generico così forte nel nostro paese. Condivido in toto i ragionamenti fatti nel tuo video, ma per convicenre la popolazione a cambiare idea serve argomentare sia i vantaggi che gli svantaggi, e mentre i primi sono chiari, anche nel tuo video non si parla di quali possono essere gli aspetti negativi (stoccaggio delle scorie, disponibilità dell'uranio nel caso dell'aumento del consumo, dipendenza da produttori terzi esattamente come per il petrolio...). Sarebbe interessante avere il tuo punto di vista anche su quello. Bella li, bravo!
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@pierovannuccini937 le centrali nucleari esistono da 70 anni e l'unico attentato terroristico è avvenuto in Francia ad opera di presunti "ambientalisti" no-nuke, i quali hanno attaccato una centrale con un lanciagranate. Ovviamente senza alcun risultato. Quindi di che stiamo parlando?
@@tangerine3559 per generare terrore, è quello che fanno. Le centrali sono pericolose, se qualcosa va storto i danni sono enormi, ma è per questo ci si è impegnati affinchè tutto fili liscio con le migliori tecnologie.
Mi piace molto il tuo approccio, andrebbe applicato a tanti ambiti! Ma si tende sempre a preferire approcci "di pancia" o a piegarci ai nostri bias cognitivi
Sono fondamentalmente pro-nucleare, quindi anche da come l'avevi descritto su insta mi aspettavo che con questo video mi sarei un po' presa una batosta, perché quando qualcuno (dati alla mano) ti fa vedere che hai torto brucia - e su questo canale mi è già successo più volte, infatti credo che il modo in cui penso ad oggi sia abbastanza merito tuo lol. E invece sono andata avanti ad aspettare la batosta fino a fine video, un video che sicuramente è stato utile e interessante (la cosa del fatto che non serve che le centrali siano in Italia non mi era neanche passata per la mente, tipo), ma che mi sono accorta che non mi aveva contraddetto su niente, che aveva solo aggiunto tasselli su cose a cui io, da ignorante in queste tematiche, non avevo pensato. Non sono una che fa spesso complimenti, ma io questo video lo aspettavo da tantissimo, come ho aspettato i tuoi video sul Jova Beach Party e su mille altre cose: sono una persona che si informa, ma non ho la presunzione di sapere tutto su ogni argomento, e raramente mi fido del tutto di qualcuno. Quando è uscito il video di Cartoni Morti su questo tema sono stata felice che avvalorasse le mie idee, ma quello è uno che fa cartoni e non conosco gli esperti a cui si è affidato abbastanza da fidarmi. Te invece ti seguo da anni, e ogni singola cosa che hai detto sull'ecologia era vera (quando parli di altri temi s volte storco un po' il naso, ma non è il tuo campo), quindi ora quando esce una notizia aspetto i tuoi video prima di dire l'ultima parola, perché so che tu non dici nulla se non ne hai tutte le basi, e quindi indipendentemente dal fatto che mi dai ragione o no, quello che dici è vero (o almeno più vero di qualsiasi cosa potessi pensare io da sola), e sono prontissima a cambiare idea alla fine del video. Questa volta, però, non ho dovuto farlo.
Ho guardato solo 30 secondi e ti fermo subito: TUTTI i tuoi video sono di una qualità eccezionale, quello di Chernobyl incluso!!! Dovresti stare ogni sera in prima serata RAI, sarebbe un aumento di qualità informativa eccezionale
L'energia nucleare ha un altro grosso problema: l'enorme costo dei tassi di interessi sui prestiti che vengono fatti per costruire una centrale. I tassi sono alti in quanto l'investimento viene considerato "pericoloso". Pericoloso nel senso che il breakeven point si trova spesso molto lontano nel tempo e nel frattempo potrebbero succedere cose che compromettono l'ottenimento dei ricavi (tipo un referendum, tanto per dirne una). Il lato positivo e che investendo sulla sensibilizzazione del pubblico (divulgazione scientifica, inserimento di migliori programmi sull'energia e i cambiamenti climatici nelle scuole, team di debunking di fake news etc.) si prendono due picconi con una fava: piu la popolazione risulta favorevole piu l'investimento appare sicuro e i tassi di interesse si abbassano.
C'è da dire che i soldi li investe lo stato invece che un privato va ad abbassare almeno un pochino questi prezzi (sia perché devi fare meno prestito sia perché lo stato da un po' di stabilità (almeno teoricamente).
Ciao Giacomo. Il tuo ragionamento mi vede molto molto d'accordo, anzi, mi piace l'idea di poter investire pragmaticamente anche in altri luoghi. Una sola cosa del nucleare mi perplime: i tempi d'implementazione sono lunghi anche nel caso decidessimo di iniziare oggi. È così o sono poco aggiornato io sulla tecnologia nucleare più avanzata?
Grazie Giacomo, tema inutilmente diviso e polarizzante e risolvibile con considerazioni lineari e scientifiche. Grazie. Una curiosità, qualcuno sa quanto tempo ci vuole per progettare/costruire e mettere in funzione una centrale nucleare?
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 - Ho letto il tuo commento 4 volte se non di più. Non riuscivo a credere di aver trovato un'altra persona in grado di arrivare alla medesima (e relativamente banale) considerazione. Io non ho mai osato a esprimere questo concetto perchè il livello di ragionamento degli interlocutori "pronucleare", è così "difettoso" che non capirebbero. Ora mi sento meno solo, su questo pianeta in mano a stupide scimmie *-* 😍. Il mio dubbio è che tutta questa energia immagazzianta sotto forma di petrolio, gas, ecc., continua ad aumentare e quindi, prima o poi, ce ne sarà così tanta che dovrà comunque disperdersi da qualche parte?
Di solito apprezzo tantissimo la tua capacità di analizzare le questioni in ogni loro aspetto, questa volta però, nonostante il video abbia il solito livello molto alto, sorvoli sulla questione della gestione delle scorie e lo smaltimento dei reattori post periodo di utilizzo. La Francia è il paese che più ha lavorato sulla cosa e nel momento che ha realizzato la difficoltà e soprattutto il suo costo ha immediatamente deciso di spostare la costruzione di nuovi reattori all' estero 'donando' le sue competenze e ricevendo energia a prezzo ridotto. A me manca il tempo di fare lunghi approfondimenti scientifici con attente analisi delle fonti d'informazione come fai tu, se la mia visione è tarata da qualche disinformazione mi farebbe piacere avere delle delucidazioni. Grazie
Grazie non lo conoscevo. Ho letto tutto il materiale che ho trovato sul sito a proposito di scorie. Approfondimenti sulla decisione francese di continuare a beneficiare di energia a basso costo solo a patto che i costi di gestione delle scorie ricadano su altri, che equivale a dire che l' energia nucleare non è economicamente sostenibile, io non ne ho trovato. Se hai un link specifico, mandamelo. Ci tengo a non diffondere sciocchezze
@@stefanoc3484 bisognerebbe spulciare nei post allora. Comunque il costo di gestione delle scorie è messo nel prezzo del kW/h per legge. Cercando "science for sustainability hinckley point c" nel primo risultato a metà pagina, si trova un grafico a torta che rappresenta come è composto il prezzo del kW/h. Non posso incollare link perché RUclips blocca il commento.
@@stefanoc3484 Per legge, Il costo di gestione delle scorie è già compreso nel costo dell'energia e, prendendo come esempio Hinkley Point C, questo incide a quasi il 2% sul totale dei costi. (2 /113€). Quindi, anche facendo finta che i costi in un futuro raddioppassero e non fosse stato previsto, stiamo comunque parlando di percentuali irrisorie. Ciò che contribuisce tanto invece, sono i tassi d'interesse: oltre il 60% sempre nel caso di Hinkley Point C. Il nucleare è l'UNICA indsutria per la produzione di energia che è tenuta comprendere nei costi, la gestione delle esternalità, le rinnovabili ad esempio non hanno suddetto obbligo (perché lo sanno tutti che i pannelli e le pale eoliche crescono sugli alberi...) Quindi no, i costi delle scorie francesi non vengono lasciate ricadere sugli altri. Ci tengo comunque a sottolineare che costi alti dell'energia NON significa per forza di cose prezzi alti in bolletta e viceversa costi bassi non significa bollette più leggere. I costi di produzione sono solo la punta dell'iceberg.
@@Alessandro2731995 Vedo che per dirottarmi su un sito di disinformazione ci hai messo 5 minuti ma se ti chiedo delle informazioni più puntuali non ti bastano 3 giorni. Comunque la mia avversione al nucleare non è dovuta alla paura irrazionale di qualcosa che non conosco, ma al concetto di disporre di energia praticamente infinita per permettere alla razza umana di espandersi ulteriormente. Se si vuole parlare di rispetto per la natura, la società umana deve iniziare ad autoimporsi dei limiti pianificando seriamente una progressiva riduzione dei consumi e anche dei consumatori. Altroché energia a uffa 🙂
Un video abbastanza raffazzonato, soprattutto senza assolutamente alcun riferimento a dati e studi (cosa strana per il canale), e quasi completamente incentrato sul discorso accettazione. A un certo punto si dice che l'energia nucleare sarebbe più economica, senza citare alcun dato. Eppure, in Francia, mi risulta che EDF sia sempre sull'orlo della bancarotta per gli enormi costi del nucleare, con metà centrali ferme perché la manutenzione è troppo onerosa o perché d'estate non hanno abbastanza acqua per operare in sicurezza, e debiti che devono essere costantemente appianati dal governo francese con le tasse dei cittadini. Francamente sono sorpreso dalla superficialità con cui è stato trattato un argomento così complesso e consiglio a Giacomo di restare sulla biologia che è il suo campo. Questo a prescindere da come la si pensi: io non sono necessariamente contrario, ma certo in questo video non trovo niente che chiarisca le idee in maniera obiettiva.
EDF è costretta dall'antitrust francese a vendere 120TWh (1/3 della sua produzione) di energia alla concorrenza (gas, solare, eolico, etc) al prezzo di 48€/MWh, per poi ricomprarla tutta al prezzo di mercato: 400€/MWh. Ti sfido a non andare in rosso. Questo meccanismo si chiama ARENH. Poi il costo delle bollette secondo la Commissione Europea, nel report "Household Electricity Prices, second quarter of 2022" a pagina 43 per i privati (compresi ti tasse) sono: - Francia 21 €/kWh - Germania: 39 €/kWh - Italia: 37 €/kWh
@@Alessandro2731995 beh il costo delle bollette dice poco, se appunto i prezzi sono calmierati e i debiti vengono poi appianati con i soldi delle tasse... e comunque appunto, tutta questa discussione nel video manca.
@@TommasoPaba sì intanto la Francia ha messo 34 mlrd per calmierare le bollette (che sono aumentate del 4%) e rilevare edf. L'Italia ha speso 60 mlrd per calmierare le bollette e abbiamo visto quanto sono comunque aumentate. Lui non mette le fonti nel video, te le ho messe io.
@@TommasoPaba perchè non esiste nessuna discussione a livello scientifico. Il nucleare va fatto ed è conveniente, questo è un dato acquisito. La questione della francia con EDF è disinformazione che viene tirata fuori da dei clown su twitter (principalmente) EDF ha fatturato 85 miliardi di euro, e ne ha fatti 5 di utile. Ha debiti per circa 40 miliardi di dollari (vado a memoria), che è un'informazioni decontestualizzata e montata ad arte per ingannare i polli che non conoscono come funziona un'azienda. Il mondo è pieno di aziende multimiliardarie che hanno debiti monstre, è la semplice normalità di dover fare investimenti e chiedere prestiti per farli. Conosci Intel? Leader mondiale dei processori? Sui 35, a fronte di circa 80 miliardi di fatturato. Volkswagen? 250 miliardi di fatturato e 190 miliardi di debiti. Potrei continuare a lungo. Sono aziende sull'orlo della catastrofe? No. In ogni caso, la francia ha speso 10 miliardi per nazionalizzare EDF. L'italia fino al governo draghi aveva speso 60 miliardi per tamponare il costo folle delle bollette. Mi sai dire quanto spenderanno gli italiani nell'anno corrente in energia rispetto a quanto spendevano nel 2019? Vogliamo vedere quanti soldi vengono fuori? Lo sai vero che in Germania per ben due volte con 15 e 17 miliardi hanno nazionalizzato aziende energetiche sull'orlo del fallimento? Lo sai che intendono fare debito per 200 miliardi per affrontare il caro energia? Perchè non hai citato queste cifre per fare un confronto?
Son d'accordo su tutto e capisco il discorso dell'investire nel nucleare anche all'estero per sopperire alle necessità climatiche e ambientali ma permettimi che se si riesce a smantellare qualche centrale termica (generico lo so) qui sarebbe un pizzichino meglio, non è solo per il ritorno economico ma proprio per la pulizia del territorio. Se la centrale l'Eni la costruisce in Serbia, Albania o quel che è (non confinante o con ostacoli per la creazione di una linea elettrica), certo stiamo comunque pulendo l'ambiente, stiamo avendo un ritorno economico (questo più o meno ma la mia polemica non verte su questo) ma non stiamo pulendo la nostra aria, i nostri terreni, certo indirettamente si ma solo in maniera infinitesimale rispetto al paese di riferimento. La mia è una polemica un po' sterile ma è per dire che sebbene l'impatto sia sul totale, una centrale a gas o a carbone i danni maggiori li fa li dov'è costruita e se io posso chiuderla mi farebbe piacere come mi roderebbe il fegato di fare il favore ad altri prima che a noi stessi. Certo che considerata la situazione qui in Italia è vero che siamo in difficoltà con "l'educazione energetica" perciò si, è una delle possibilità con maggiore probabilità di successo per avere un ritorno dal nucleare sebbene minimo.
Probabilmente Giacomo non si riferiva agli inquinanti, ma alle emissioni di CO2, che ovviamente è clima-alterante. Una centrale nucleare, ovunque la costruirai, comporterà minori emissioni di CO2, sul conto complessivo. Anche a me non fa impazzire l'idea di finanziare reattori da altre parti, perché, come dici tu, la qualità dell'aria qui non migliorerebbe. Però gli italiani sono testardi, sarà difficile averle qua.
Sono super favorevole e Cernobyl è stato un errore umano, c'è poca informazione a riguardo del nucleare e spesso solo sensazionalistica, ci sono seri problemi anche con le energie rinnovabili che non si possono applicare in tutto il territorio indistintamente, eolico solo in alcune zone, il solare in altre, gli impianti off-shore solo in altre zone e così via con annessi costi di impianti e un'alta percentuale di impatto ambientale, il nucleare è la soluzione alla maggior produzione di CO2 e a tanti altri problemi ... Like a prescindere ed ora video😁😁
Esatto, una centrale non può in alcun modo esplodere come una bomba atomica, caso mai se proprio ci si mette di impegno come a Cernobil (o sarebbe meglio dire Pripiat) ci possono essere fughe radioattive, ma è quasi impossibile
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 in realtà è la sovrabbondanza di gas serra in atmosfera la causa principale dell'aumento di energia termica del pianeta, riscaldando principalmente atmosfera e idrosfera. Inoltre é sempre bene distinguere ciò che è inquinante da ciò che é climalterante... ad esempio il metano é poco inquinante (rispetto alle altre fonti fossili), ma emette molto. Il carbone inquina ed emette moltissimo. Il nucleare e le rinnovabili producono molte meno emissioni di gas serra rispetto alle fonti fossili, ma sicuramente producono sostanze inquinanti e difficili da smaltire e/o riciclare.
Grazie per il video, equilibrato come sempre! Il dubbio che mi rimane sul nucleare è la gestione delle scorie. In un paese in cui la gestione dei rifiuti è largamente infiltrata dalle mafie, il fatto che l'aspetto stoccaggio non venga mai problematizzato alla luce del crimine organizzato mi turba. Da questo punto di vista sarei molto più contenta di avere le centrali appena oltre al confine, gestite da qualcun altro...
La gestione delle scorie (in proporzione pochissime perché possono essere anche riciclate) è organizzata e controllata da severissime norme internazionali. Le mafie non avrebbero né l'interesse né la possibilità di infiltrarsi. Se hai voglia di approfondire ti rimando al libro dell'avvocato dell'atomo e a varie sue interviste in cui spiega la questione molto meglio di quanto potrei fare io.
Ne è estremamente consapevole, come lo è degli altri video su temi di cui non ha nessuna conoscenza, o meglio a lui non importa troppo che le cose che dice siano corrette o meno gli importa che "vendano". Ha scelto la sua squadra, peraltro la favorita quella del no al nucleare a oltranza, e si comporta di conseguenza. Si vede anche dal modo in cui interagisce con gli altri membri della squadra
@@Brightgard ma si, lo capisco, è un sarcasmo che va tanto di moda la presa per il chiul fatta così ai super- “zucconi" però a me mi ha stufo, perché fa passare per snob omologati anche gli edotti di questa bolla. Tra l'altro la mia era una proposta pseudoseria, di canalizzare tutto quel popò di entusiasmo indicandomi da chi informarmi. E thanks e love and peace 🐐
@@inpsa Guarda, se proprio dovessi indicarti qualcuno da cui informarti in merito alla questione scorie c’è l’Avvocato dell’Atomo oppure i video fatti in merito da Ingegneria Italia. Per correttezza ti rimando anche alla controparte: Mortebianca. Anche lui ha dedicato due video al nucleare. Poi fai te.
Non so se si vedranno da qui a 20 anni, ma di sicuro tutta la buona divulgazione che state facendo è ottima, magari nel tempo permetterà di creare un ambiente culturale pronto a cambiare idea sul nucleare.
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Il video su Chernobyl: ruclips.net/video/T9wP5wJC7dc/видео.html
Il video sull'energia con Simone Angioni: ruclips.net/video/VcRL7GRPtVQ/видео.html
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Dove posso trovare delle fonti riguardo la tua affermazione che i danni del riscaldamento climatico possono arrivare a essere molto peggiori rispetto a danni di incidenti di centrali nucleari? Mi interesserebbe avere un paper che mette in relazione i danni che può produrre il nucleare con i danni del surriscaldamento globale.
@@IIIDaGIII il peggior scenario da quel che so è la fusione del nocciolo, cosa che è accaduta a chernobyl, quindi il metro di misura è quello
Ciao Giacomo, ti faccio una domanda se riesci a rispondermi:
Perché in questo periodo ci sta spingendo e propagandando in maniera così massiccia l’utilizzo dell’energia nucleare qui in Italia? Proprio in questo periodo dove altre nazioni in Europa lo stanno completamente abbandonando.
Perché per esempio non investire quei soldi in centrali a onde, un tempo avevano delle criticità ma a quanto pare sono state risolte, al punto tale che al nord della Scozia è stata creata una centrale da un’giga watt e ne hanno in programma molte altre. Con tutto il mare che ci circonda non ci converrebbe provare ad investire nella tecnologia del genere? I costi sarebbero sicuramente più bassi rispetto alla costruzione di una centrale nucleare, i tempi di costruzione nettamente più brevi?
Complimenti per la tua opera di divulgazione, cerchi sempre di essere super partes e questa cosa ti rende estremamente credibile, ai miei occhi.
Buon lavoro.
Parlo per me, fino a poco tempo fa contrario al nucleare per partito preso e per propaganda velata ricevuta nei miei anni di istruzione. Mi è bastato sentire divulgatori, entrare nel merito e studiare con approccio pragmatico per cambiare idea. Bisogna davvero spingere con la comunicazione e persone come te, ed altri divulgatori digitali, per me hanno un ruolo FONDAMENTALE per iniziare a cambiare le cose
Più o meno anche io, stessa storia. Cosa ho notato dopo aver cambiato idea: il problema di chi diffonde le informazioni è che cerca di dare numeri e notizie fondate. Dall'altro lato, per controbattere, basta dare delle notizie a caso, giocare sul sensazionalismo e le paure e senza numeri ed avere la meglio agli occhi ed orecchie della gran parte della gente (in quel mucchio c'ero anche io tempo fa). Intanto il riscaldamento climatico e l'inquinamento mietono vittime...
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
Basti solo l'esempio delle batterie: è facile immaginarsi l'immagazzinamento dell'energia in batterie o idrogeno o pompaggi d'acqua nelle dighe con idroelettrico. È difficilissimo invece produrre batterie in quantità tale da assorbire i picchi delle rinnovabili, e la produzione di così tante batterie sarebbe inquinantissima di per sé (senza contare che andrebbero sostituite ogni 3-5 anni per essere efficienti); oppure trasportare l'energia fino ai laghi per poter pompare l'acqua (quanti laghi dovremmo avere e quanto tempo dovremo aspettare per ritrasformare quell'acqua pompata in elettricità?) e come trasportare efficacemente l'idrogeno, se prodotto? Chi non è nel settore può sparare notizie a raffica, evitando di fornire dati, numeri, quantità, studi di esperti ecc.
In molte nazioni si torna al nucleare, in Polonia (avevano una centrale quasi pronta ma fu bloccata dopo Ĉernobil) ma anche nel Giappone del dopo-Fukushima. Ogni soluzione ha pro e contro e per questo si parla di mix di fonti energetiche, e di fonti energetiche da ridurre.
@@marcomarcomarco9879 mh, hai fonti a sostegno di questo tuo commento? Perché è un punto che non ho mai sentito. Non è una critica voglio solo capire la fonte
@@umegghju eh purtroppo si, infatti ritengo che una comunicazione anche forte e netta possa essere utile, contro una narrazione "no a prescindere" Può avere senso contrapporne una "si a prescindere". Chiaramente ragionamento da applicare anche alle rinnovabili nonostante, per il peso che do io a certe cose, le ritengo comunque più problematiche del nucleare come impatti, in particolare per il consumo di suolo e l'impatto paesaggistico, stranamente mai citati da chi immagina un mondo 100% rinnovabile
La tua capacità di analisi dei dati, dello sviscerare i pro e i contro ma soprattutto la tua capacità/volontà di mettere sempre in dubbio le tue convinzioni e tentare di distaccarti emozionalmente da argomenti che ti interessano, ti rende l'esemplificazione perfetta del pensiero e metodo scientifico. Un video di facile comprensione, alla portata di chiunque che rende chiaro un tema estremamente complesso e dibattuto. Complimenti.
P.s. io sono un estremo sostenitore del nucleare e il problema più grande da te citato, lo riscontro semplicemente a casa. Strenua lotta anti nucleare derivante da Chernobyl, in cui si è tramandato falsamente un ingigantimento dei danni che ebbe quell'episodio e che purtroppo è pensiero comune della generazione passata nata mezzo secolo fa.
testimonianza pratica, io mi sono trasferita in svizzera 2 anni fa per fare il post doc, allora io lavoro con la risonanza magnetica che per mantenere il superconduttore ha bisogno, elio liquido a parte, di MOLTA elettricità. a Pisa, dove lavoravo prima, mi costava 300 euro l'ora utilizzare il macchinario. Qui mi costa 250 franchi ( un po' meno euro, ma siamo lì) per le prime 100 ore di tempo macchina e poi scende, nella migliore condizione (off peak hours, per esempio), fino a 40 franchi. La Svizzera utilizza molto le centrali idroelettriche e utilizza il nucleare. Io l'effetto pratico lo vedo nel fatto che il mio progetto di ricerca ha più fondi che posso usare per altre cose che pagare l'energia elettrica uno sbotto... saluti!
Ma la Svizzera è una nazione piccolissima e non industrializzata quanto l'Italia.
Non ha i costi di gestione energetica di una nazione di 60 milioni di abitanti con un'industria potentissima ed energivora.
Sono due pesi e due misure. Inoltre tu non sai quanto la Svizzera paga in tasse , cioè fondi pubblici, per mantenere le sue centrali nucleari.
Mentre in Italia le centrali spesso sono anche private e quindi se paghi più in bolletta paghi meno in tasse nel senso che non si reggono SOLO su fondi pubblici.
Prova a informarti quanto costa la centrale nucleare in termini di tasse e stai certo che quello che non paghi prima lo paghi dopo ed è ovvio.
@@cesareideemusicali no va beh adoro hai davvero detto ad una persona che abita in Svizzera che non sa quante tasse si pagano in Svizzera
Credo lo sappia meglio di te...
@@lucazani2730 Non è una risposta pertinente la tua. Cioè è una risposta che serve solo a distrarre dalla sostanza.
Caspita quello vive da due anni in Svizzera, si occupa di ricerca, e ora è diventato un esperto tributarista svizzero...ma ti pare.
Probabilmente un ragazzo\uomo paga quello che deve pagare e non sta a verificare e spulciare voce per voce.
Tu come faresti? Non lo fai nemmeno in Italia. Anche qui, paghi quello che devi pagare (se non sei un evasore) ma nemmeno tu sai per cosa esattamente stai pagando tutte le tasse voce per voce.
Cioè lo sai a grandi linee.
Dovresti essere un commercialista o un tributarista che studia e approfondisce se vuole il dettaglio di spesa.
Una persona normale che fa un altro mestiere lo sa in via generale. Al massimo conosce i conti pubblici generali che sono trasparenti per voci di spesa a scaglioni. Senza però poter andare nel dettaglio specifico.
Inoltre è sbagliato a priori paragonare una nazione minuscola rispetto a una nazione gigantesca...cioè come se vivessi in Costa Rica e dicessi che lì l'elettricità la pago anche meno della Svizzera.
Cioè non c'entra nulla.
@@cesareideemusicali ah scusa ho frainteso quello che volevi intendere pardon
Io sono a favore del nucleare per motivi ambientali, effettivamente non so nulla di economia e so che le centrali nucleari hanno bisogno di tanti investimenti iniziali e come ha detto il buon Giacomo un loro grande limite è che l'energia nucleare non è scalabile
Però da quel poco che so ha in realtà dei costi di manutenzione in rapporto con l'energia prodotta molto bassi, non perché abbia dei costi bassi, ma perché produce una grandissima quantità di energia
Quello che dici tu sui costi è vero però non vale lo stesso discorso se siamo energicamente dipendenti dall'energia prodotta dalle nostre nazioni adiacenti proprio in centrali nucleari? Non è sostanzialmente la stessa cosa?
L'unica cosa che può cambiare è appunto quella che dice Giacomo che in Italia è più difficile reperire investimenti per il nucleare perché è uno dei paesi più ostili al mondo per quanto riguarda l'energia nucleare, se non il più ostile in assoluto.
Quindi non so, da quello che ho sentito ci sono esperti sia a favore sia contro per quello che riguarda una gestione economica pratica delle centrali nucleari
@@lucazani2730 Luca noi NON siamo fortemente dipendenti dall'energia nucleare delle nazioni vicine (Francia e Svizzera).
Generalmente lo siamo per meno del 5% dalla Francia ma quando ci serve.
Sì a quel punto se utilizzi diciamo un 5% di energia nucleare a quel punto ti conviene comprarla e fai prima! La compriamo specialmente di notte quando è a prezzi bassissimi. Di giorno magari serve a loro.
A livello di economia il nucleare non produce più energia del gas, del petrolio o del carbone e qualità-prezzo non è competitivo. Questo te lo sta dicendo a caratteri cubitali il mercato stesso altro che dati e studi e ricerche varie.
Te lo dicono i quattrini.
Se fosse stato così tanto competitivo lo avremo già sostituito con le altre fonti fossili. Non è successo.
Anzi nelle nazioni dov'è presente questo carbone super-inquinante c'è anche il nucleare.
Faccio l'esempio emblematico della Corea del sud che pur avendo 24 reattori nucleari in piena attività ha comunque 3 centrali a carbone super-inquinante.
Va da sé che il nucleare va ad aggiungersi (e inquina meno rispetto al carbone) al carbone ma non lo evita per davvero.
Quindi il carbone continua a inquinare in maniera devastante e se aggiungiamo centrali nucleare ma quello inquina lo stesso siamo a monte.
Il nucleare infatti seguendo sempre i rapporti tra consumi e produzioni, prima assai minori di oggi, è sempre stato contemporaneo alle fonti fossili.
La prima centrale nucleare per dire è del 1954 in Russia, sono passati (fra poco nel 2024) 70 anni di utilizzo effettivo del nucleare. Lo hanno utilizzato eccome!
Le cose che diciamo oggi sul nucleare le dicevano già dall'epoca ma allora perché abbiamo i problemi che abbiamo oggi se già c'era il nucleare, giusto? Non è che non ci abbiano provato a utilizzarlo o che sia una cosa mai vista prima!
Il nucleare è storico.
I reattori nucleari ci sono sempre stati sin da quando era possibile e le nazioni che potevano già hanno investito eppure cosa hanno risolto se oggi parliamo di questi problemi ambientali. Questa è la realtà. Partiamo dalla realtà concreta.
Qualcuno parla di complotti contro il nucleare...ma quali complotti ci sono 441 reattori nucleari nel mondo.
Se tu lo hai notato quando si parla di nucleare spesso si usano sempre le stesse "formule magiche": quella dell'ambiente e quella del "questa volta sarà la volta buona perché me lo ha detto la Scienza".
Spesso oggi ci riferiamo a un nucleare astratto fatto di proposte, stime, dati, ipotesi, congetture, possibilità, potenzialità , lezioni universitarie, promesse, libri, ingegneri nucleari, "nuove scoperte ma non ancora..." etc. ma è un nucleare astratto se ci fai caso! Fatto di parole.
Il nucleare che esiste ed è esistito ci dice già quello che doveva dirci e basiamoci su quello. Il discorso di arrampicarsi sugli specchi e promettere che stavolta però non sarà così...va bene per chi ci vuole credere.
Non sto dicendo, bada bene, che chi oggi utilizzi il nucleare faccia male. Assolutamente no! Sto dicendo ma veramente conviene a noi italiani?
Ora è da dimostrare che l'Italia è ostile al nucleare per propaganda. La propaganda social senza tregua che si è fatta in questi anni è anzi a favore del nucleare in Italia e si è portata appresso molti italiani.
Hanno fatto il lavaggio del cervello alla gente ed è questo che non ammetto.
La gente non è stata informata in maniera completa e serena ma si è tentato si tenta sempre di convincerla fondamentalmente con un "nucleare astratto" basato su concetti vari...
Caro Giacomo, la cosa che apprezzo di più è l'approccio. Segni la strada. Anche se non esperto in uno specifico settore, ti informi, ragioni, verifichi, non rimani in superficie. Poi formuli la tua opinione e la proponi con sicurezza ma pronto al confronto. Mi sembra la prova della bontà e della crescente necessità di una forma mentis scientifica in un mondo sempre più permeato da problemi complessi.
Ma guarda che in questo caso non si è comportato così come dici tu.
In mezz'ora ha detto che chi non la pensa come lui lo fa solo per ideologia e va corretto e aggiustato. Ti sembra un modo di ragionare scientifico? Mah!
Quindi l'approccio è sbagliatissimo in questo video. Sai cosa dovrebbe fare per essere come l'hai idealizzato tu? Dovrebbe invitare nel suo canale due persone serie e oggettive e preparate dove una difende le ragioni valide del nucleare in Italia e l'altra esprime gli svantaggi principali e valutano insieme e con rispetto.
Di modo che le persone abbiamo contemporaneamente due punti di vista e si possano formare una libera opinione sui sì e sui no. Cioè non funziona come dice Giacomo che bisogna FORMARE le opinioni delle persone.
Servirebbero due persone oneste e profondamente informate che non facciano le marchette a nessuno e abbiano a cuore solo informare le persone.
Inoltre bisognerebbe distinguere l'argomento in due capitoli distinti.
Uno sarebbe di ordine generale e si riferirebbe al nucleare nel mondo, dove presente, analizzando i pro e contro di diverse nazioni tipo.
L'altro sarebbe il nucleare in Italia.
Non puoi mischiare gli argomenti...questo è ovvio.
Il discorso che dici sull'invitsre degli esperti ci sta. Però va anche chiarito che la comunità scientifica è unanime sulla necessità del nucleare per contrastare il cambiamento climatico. Sono unanimi L'IPCC e IEA, organi scientifici internazionali, e c'è ne sono anche altri, poi anche il JRC organo scientifico UE. Voglio dire, non è nemmeno un unico scienziato ma organi complessi dove lavorano scienziati.
@@cesareideemusicali Il video inizia dichiarando una cosa diversa. In tanti nel 2022 gli hanno chiesto UN'OPINIONE. Non gli hanno chiesto di impostare un progetto di divulgazione per il quale avrebbe senso quello che proponi tu.
A noi italiani hanno chiesto la stessa cosa coi due referendum.
Ho il sentore che in pochi si siano mossi come Giacomo.
Non ho percepito che dicesse IO ho ragione e gli altri torto. Mi pare che abbia parlato di evidenze scientifiche..."che ci piacciano oppure no".
Nel formare la sua opinione si basa su dati e fonti autorevoli e prende le distanze da posizioni estremiste.
È solo UN'OPINIONE ma continuo a pensare che si sia mosso bene.
@@TheFra007 Vedi questo è un modo di ragionare per la quale dovete stare attenti Francesco.
Quali sono le sue evidenze scientifiche presenti nel video? Sapresti dirmele per cortesia :D
@@nicolarovetta5368 No! Nicola stai attento a questo passaggio.
La comunità scientifica ha detto che la co2 prodotta dal carbone è troppa. Ok?
Quindi il tema è produrne meno.
Questo concetto deve passare limpido.
Tra le diverse opzioni ma non l'unica si sono fatti degli studi di settore che stai citando e il nucleare rispetto al carbone produce meno co2. Non è emissione free ma ne produce meno rispetto al carbone.
Però nessuno ha mai pensato di sostituire tutto il carbone, petrolio e gas col nucleare!
Hanno semplicemente detto: "Ok se avete dei reattori nucleari, un po' a strozzo, li facciamo passare come green di transizione...ma..."
Quindi il nucleare è passato come il gas come green di transizione ma mai come soluzione definitiva. Perché è impossibile.
Non ci sono i numeri. Mancano le proporzioni. Stai molto attento a leggere le notizie e le informazioni che ti passano.
Perché è un attimo dire una cosa per un'altra e farsi i proprio porci comodi :)
A me dispiace molto, ma non vedo proprio come le solare ed eolico possano portare a decarbonizzare seriamente un paese. Vivo in Germania, ci sono 120 GW di rinnovabili e funzionano costantemente sotto il 10% di rendimento. Il paese con più rinnovabili in Europa sta andando sostanzialmente a carbone (invito a controllare electricity map). La modularità delle rinnovabili è un vantaggio se hai la casa in campagna ma non certo per fornire energia alle città (dove vive più dell'80% della gente)
Grande video come al solito! E complimenti per il tuo look, sei un gran figo così!
Hai ragione che la paura del nucleare è il suo più grande difetto. Ne ha alcuni tecnici (se così possiamo chiamarli) analoghi ad eolico solare, nel senso che per come funziona il nucleare è costoso all'inizio e più lento da costruire e si adatta poco alla modulazione, mentre di tecnici per eolico/solare abbiamo intermittenza e poca densità energetica.
Anche luca romano dice la stessa cosa, quando chiedono quali sono gli svantaggi, oltre a elencare quelli più tecnici, fa notare come il fatto che la gente ne abbia paura sia l'ostacolo più grosso alla sua implementazione, perchè con sé ne trascina poi tanti altri, come i comitati nimby, l'iper-regolamentazione che alza i costi e allunga i tempi di costruzione, ecc.
Buffo notare come nascano ormai molti comitati nimby anche contro opere che in teoria, a sentire le persone, andrebbero benissimo, come parchi eolici/solari o centrali geotermiche. E' pieno di progetti in attesa di approvazione o cancellati negli ultimi mesi/anni per l'opposizione feroce delle persone.
In realtà il nucleare entro certi limiti è molto modulabile, ma in ogni caso ci possono essere sistemi che facciano da “polmone” per l’energia in eccesso.
Per quanto riguarda invece l’opposizione ai campi eolico la trovo più sensata perche oltre ad essere rumorosi sono anche molto brutti e spesso deturpano paesaggi molto belli, a questo punto una centrale nucleare essendo molto più densa (nel senso di energia prodotta per mq occupato) è meno impattante a livello estetico.
Il nucleare è modulabile, ma non conviene farlo per una centrale nuova per due motivi:
1) modulare stressa l'impianto e non è l'ideale per una centrale nuova. Va detto comunque che dipende dall'impianto (ad esempio gli RBMK con tutti i difetti che avevano non avevano però questo)
2) modulare un reattore e quindi produrre meno energia ti fa guadagnare meno, questo ritarda il momento che i costi iniziali rientreranno, che sono soggetti ad interessi quindi aumenteranno pure
@@FamigliaOnnivora se c’è necessità però si può fare a differenza delle rinnovabili che quando non c’è la fonte non funzionano punto. Per la modulazione poi lodroeletrico può essere abbia dato al nucleare così che nei momenti di meno richiesta di possano anche ricaricare i bacini.
Nelle condizioni attuali, quali sono i punti critici della soluzione nucleare ? Reperibilità, disponibilità, sicurezza, logistica e smaltimento del combustibile nucleare. Sicurezza sociale, ambientale, geologica, politica, militare del sito produttivo.
ma quanto sei bravo Giacomo, ho visto un sacco di video sul nucleare e solo tu hai parlato bene del più grosso problema del nucleare
Comunque penso che è un problema semplice rispetto a quello delle rinnovabili, voglio dire da una parte serve solo che la gente dica sì mentre per le rinnovabili i limiti sono tecnologici e tecnici.
Avessero tutti il tuo approccio al problem solving. Anche colleghi ricercatori. Bravo veramente e grazie per il tuo modo di fare.
Grazie per il video, ed anche per l'opinione - molto condivisibile. Ho alcune perplessità sull'assunto che vedrebbe il nimbysmo italiano come muro inscalabile: storicamente è stato spesso così, tuttavia prendere trend storici ed applicarli in estrapolazione non è necessariamente valido, specialmente in campo sociale. Un errore enorme delle industrie complesse e di quella nucleare in particolare è stato quello di non sapersi raccontare - e di lasciare che a raccontare fossero esclusivamente rumorosi detrattori. Questo è avvenuto per un sacco di tempo, ed oggi l'opinione pubblica è plasmata su assunti inconsistenti tecnicamente ma perfettamente in linea con la narrazione distorta che ne è stata fatta. Ora. L'industria nucleare in passato ha fatto errori - anche gravi: da questi errori sono venuti fuori gli standard di sicurezza e controllo più avanzati al mondo. Chi ci vieta di imparare anche dagli errori comunicativi? Ecco, su questo siede la mia perplessità: credo che i cittadini possano e debbano essere resi partecipi in modo serio, strutturato ed onesto, e credo che questo possa dare risultati molto al di la delle aspettative odierne, anche in tempi ragionevoli. Il pragmatismo non può e non deve deprimere l'ambizione verso un mondo migliore: hai dato luce al problema principale del nucleare (e te ne ringrazio molto), che però adesso va affrontato con vigore e fiducia, perché il nostro è ancora il paese che siede ai tavoli più importanti del mondo, ed è forse un po' svilente pensare che i suoi cittadini non abbiano capacità di rielaborare una narrazione distorta, per quanto ben radicata.
Carissimo Giacomo, ti ho ascoltato nella trasmissione di Gianluca Nicoletti su Radio 24 relativamente alla carne creata in laboratorio. Ti faccio i complimenti per essere stato chiaro e professionale; sei molto radiofonico. Ancora bravo!
Relativamente alla dieta vegana, mi diceva una pediatra che è molto sconsigliata per i bambini e adolescenti che devono affrontare la crescita e lo sviluppo per cui necessitano le proteine animali.
Sono perfettamente d'accordo riguardo il discorso della polarizzazione delle idee. Purtroppo ho l'impressione che in Italia, in molti casi, si faccia il "tifo" per una argomentazione come se si fosse allo stadio. Ad esempio, riguardo il vegetarianesimo, ho semplicemente ridotto il consumo di carne in modo da mangiarne una volta ogni 1/2 settimane, come proponi anche te, che mi sembra un buon compromesso, oltre ad essere praticamente la dieta dei nostri nonni.
riguardo a vegetariani e vegan, sono convinto che esistano differenze enzimatico-metaboliche fra le persone , geneticamente determinate, per cui la scelta nutrizionale deve essere personalizzata. Un esempio su tutti: se uno è fortemente anemico è meglio che la carne la consumi.
Che poi una dieta come si deve non è che sia tanto diversa, sarà due volte alla settimana invece che una, ma è anche facile che sia di quantità ridotta.
@@pierovannuccini937 so solo che non vivrei bene senza i formaggi
@@Francesco_Armillotta ottimo, però ci sono tantissimi intolleranti al lattosio; per questo dico che ognuno deve trovare la propria strada dietetica.
Ahimè, il dibattito è polarizzato e posso capire il fastidio
Grazie infinite per porre l'argomento con un approccio il più possibile sensato, è il giusto modo di pensare e spero che sempre più persone abbandoneranno i preconcetti e le posizioni ideologiche
Grazie per questo video che trovo davvero importante e condivisibile dal primo all'ultimo minuto.
Come tecnologo alimentare la questione OGM è stato un esempio che ho capito assai bene.
Sono tanti anni che dico a chiunque me lo chieda che nucleare e rinnovabili insieme farebbero dell'Italia quel che oggi è la Francia.
Su RUclips non esiste nessun altro divulgatore che, quando si parla di nucleare, affronti questi aspetti pragmatici. Video estremamente prezioso per un dibattito serio e, sopratutto, completo
Hai ragione, ero profondamente contrario al nucleare, poi grazie all'avvocato ho capito che il nucleare non solo serve ma è necessario. Da quanto ricordo acquistiamo già e. Nucleare dall'estero esattamente come importiamo prodotti ogm. Tutto per via della non accettazione di queste due parole da parte dell'opinione pubblica. Il tuo video è stato utile perché mi sono reso conto che sono un po' più polarizzato di quanto sarei stato propenso a credere. La mia opinione sul nucleare all'estero si ferma a questo: è buona perché la consapevolezza (parolina magica) di acquistare energia nucleare fatta altrove può aiutare ad abituarsi all'idea, nel tempo magari le cose cambieranno (oppure siamo fregati, a parer mio). Comunque credo che gran parte dell'opposizione venga fatta da fasce più anziane della popolazione, abituate a poter essere schizzinose su certi temi. Ora come ora non possiamo più permetterci certi veti, la fame energetica è sempre maggiore.
Bravissimo, veramente un ottimo video. Alcuni aspetti del discorso come l'agire a livello globale non mi sarebbero mai passati per la testa. Sarebbe carino fare anche video sui pro e contro di ciascuna delle altre rinnovabili (perché sulle fossili siamo tutti d'accordo, giusto?) e su come ottenere il massimo da loro per avere un quadro completo della situazione.
Ciao Giacomo, come sempre complimenti per il video. La mia posizione è esattamente uguale alla tua. Nel referendum sul nucleare del 2011 ho votato contro, ma alla luce dei pericoli derivanti dal cambiamento climatico e dei problemi legati al ricorso univoco alle rinnovabili, ho modificato la mia posizione.
Un appunto su una cosa che hai detto relativamente ai "contro" dell'idroelettrico. La realizzazione di impianti idroelettrici ha diversi "contro" ma non tanto legati al crollo delle dighe, eventualità statisticamente molto remota, quanto alla modifica degli ecosistemi, all'impatto locale sulla società, alla produzione di gas serra in fase di realizzazione e subito dopo(!). Alcuni di queste problematiche sono molto vicine ai tuoi argomenti e sono molto interessanti.
Insomma come tu hai detto, tanti "pro" e altrettanti "contro", come tutte le cose.
Questo non cambia assolutamente il succo del tuo discorso, che condivido al 100%, volevo solo contribuire ad arricchire il dibattito con altri dettagli che sono propri del mio campo.
Grazie per i tuoi video!!
Gianluca
Un altro svantaggio dell'idroelettrico è che riduce o annulla (a seconda dall'impianto) la navigabilità dei fiumi (da parte nostra ma anche dei pesci).
Condivido molto l'approccio pragmatico e le tue conclusioni. Mi piace molto anche l'idea di fare centrali all'estero. Complimenti perché nonostante alcuni argomenti siano stati trattati cosi tanto, aggiungi sempre qualcosa di molto istruttivo e di nuovo.
Ti seguo dall'inizio della tua carriera da divulgatore e ti devo fare i complimenti, perché sei diventato veramente bravo!
Grazie per aver trattato il tema in questo modo. Sono dottore in ing energetica e studente di Nucleare alla magistrale. La lotta rinnovabili/nuke non ha senso di esistere se si crede a quanto male possa fare il climate change. Chi dice che dovremmo avere solo Nuke o solo FER se ne fotte altamente del problema più grande di questo secolo.
Io però di gente che dice “solo nuke” non ne ho mai sentita, chi è a favore in genere è gente ragionevole. Di “100% rinnovabili” invece…
@@eusenjo Io di "solo nuke" ne ho incontrati un paio, mi è quasi parso strano dover difendere così tanto le rinnovabili, in genere in Italia le hanno fatte passare per quell alternativa a costo 0, impatto 0 e perfetta sempre. Motivo per cui io non sono d accordo con Entropy per quanto riguarda il non buttare mai merda sulle rinnovabili, in genere lo faccio SOLO quando vedo che nell interlocutore c e gia una idealizzazione di partenza di queste ultime, per riportarle in un certo senso allo stesso livello di altre tecnologie, in caso contrario provo ad essere più neutro possibile, per quanto magari può capitare che io minimizzi problemi come lo stoccaggio(sia di combustibile esausto, sia di vari rifiuti prodotti dall estrazione di terre rare) e forse ingigantisco troppo quello dei costi delle batterie su larga scala, giusto per fare due esempi
Il problema che non vi entra nella testa che i costi degli impianti rinnovabili compresi gli accumuli stanno scendendo di prezzo a vista d occhio oltre ad essere sempre più di facilissima installazione. E quando hai una tecnologia economica e flessibile il nucleare non ha più senso di esistere perché aziende ed abitazioni non avranno grande necessità di energia dall esterno , anzi saranno spesso in grado di fornire energia verso l esterno.
@@eusenjo qualcuno solo Nuke c'è, sono sicuramente di più i proFER, i primi sono di solito quelli scettici sul climate change, i secondi invece sono dei decrescisti che non hanno ancora capito che bisogna elettrificare e decarbonizzare allo stesso tempo, per adattarci e combattere il climate change abbiamo quindi bisogno di quantità doppie o triple di energia elettrica rispetto alla situazione attuale. Guardando questa realtà il tifo e la guerra di mercato che fanno soprattutto i proFER perde completamente senso in un’ottica ambientalista.
@@marcocuzzocrea7022 fai bene a far notare svantaggi e vantaggi delle fonti FER. Alcune volte i sostenitori si dimenticano che nulla ha impatto nullo, soprattutto nel campo energetico.
La cosa bella del nucleare è che ha molti utilizzi secondari che le altre fonti energetiche hanno o molto meno. È possibile produrre idrogeno col calore di scarto tramite pirolisi, oppure usare il calore per il teleriscaldamento. Ci sono molte altre applicazioni ma non me le ricordo più e secondo me queste sono le più importanti.
Video interessantissimo, che mi ha fatto fare un sacco di sì con la testa. Detto ciò, ho un dubbio. Mi sembra che il video rappresenti un elogio della complessità, e consigli un approccio pragmatico alle questioni. Va benissimo, personalmente mi trovo spesso nelle discussioni a fare queste stesse richieste, e ad avere posizioni molto simili. E però, chi ci garantisce che questo sia l'approccio giusto per chi si pone come obiettivo quello di orientare delle scelte politiche? Mettiamo il caso che un gruppo di noi analizzi la questione del nucleare, arrivi alla conclusione che, sì, sarebbe bene provare a influenzare i vari processi decisionali affinché il nucleare in Italia si faccia. Sarebbe bene, quindi ce lo si pone come obiettivo. Una volta posto l'obiettivo, quali sono le azioni più efficaci (torna il pragmatismo) per raggiungerlo? È il dilemma dell'attivismo. Ecco, temo che come minimo sia ingenuo pensare che depolarizzare il dibattito porti automaticamente al cambiamento verso il risultato migliore. Ci sono teorie che invece vedono proprio nella polarizzazione del dibattito la strada più efficace verso il cambiamento, e sinceramente credo che questa questione andrebbe disccusa a monte. Una cosa è l'analisi, una cosa è la politica.
Ciao Giacomo, trovo il tuo modo di divulgare davvero prezioso, grazie per tutto quello che fai.
Come altri hanno già "confessato", anche io ho votato contro al referendum del 2011 e le motivazioni che mi avevano spinto a questo erano principalmente legate all'assegnazione degli appalti (con probabilissima infiltrazione mafiosa), stoccaggio scorie con probabile pericolo di contaminazione ambientale (basta vedere come gestiamo i rifiuti "standard" già ora), sicura riduzione degli incentivi per sviluppo delle rinnovabili (se c'è il nucleare, al diavolo il resto). Non sono ancora convinto di cambiare il mio voto ad un ipotetico referendum, a meno che non si parli di fusione nucleare, in quel caso il mio sarebbe un sì, pur rimanendo la questione della "sorveglianza" a infiltrazioni della criminalità, tangenti negli appalti e quant'altro.
Non sono però d'accordo sulla questione veganesimo, invito a leggere "Il mito vegetariano: Cibo, giustizia, sostenibilità" di Lierre Keith. Il problema non è l'alimentazione con anche l'apporto di carne, ma l'eccessivo consumo (per quanto riguarda la propria salute) e l'allevamento intensivo (per le problematiche ampiamente note che anche tu hai spesso spiegato e che si porta dietro tutta la questione dei pesticidi, della desertificazione, etc..).
Io ad esempio, quando abitavo ancora con mia madre, mangiavo (se consideriamo 2 pasti al giorno, colazione esclusa): carne o pesce 7/14 volte.
Da quando abito da solo: 3-4 e ho eliminato il pesce (dopo aver visto la serie Netflix "Seaspiracy: esiste la pesca sostenibile?" lo prendo a volte se esco a cena.
E' fondamentale non arroccarsi dietro a pregiudizi o partitismi, come hai ben detto già tu. Cambiare idea è sempre possibile, ma molto difficile, con il confronto e non scontro è più facile.
Hai perfettamente ragione, bel video. Noi italiani abbiamo il gigantesco problema di ridurre tutto a squadre.
Applausi a scena aperta! Finalmente un video equilibrato sul tema. Sono stufo di leggere di persone che si scagliano contro gli ambientalisti e contro chi vorrebbe aumentare ll sviluppo e lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile affermando che il nucleare è meglio e basta e se non la pensi come loro non sei ambientalista. Sono anche abbastanza sconcertato da come troppi ripetano a pappagallo questa formuletta
In tutte le considerazioni fatte mi sembra che, circa il nucleare, manchino nel video delle considerazioni su scorie, costi e tempi di realizzazione; circa le rinnovabili invece la loro possibile integrazione territoriale con altre strutture per non "consumare" spazio.
Già, il caro Giacomo ha "dimenticato" di parlare degli argomenti più critici. Chissà, magari potremmo stoccare le scorie tutte a casa sua e costruire una bella centrale vicino al suo giardino cosi lo facciamo senz'altro felice dato che dice che il nucleare è tanto buono.
Compimenti! E' sempre bello ascoltarti e ancor di più su temi così complessi ma che tu sei in grado di rendere semplici!
(premetto i miei bias e dico che parlo da persona praticamente vegetariana e favorevole al nucleare da anni e che nel suo piccolo cerca anche di combattere per queste posizioni) credo che il paragone fra nucleare e veganesimo fatto verso il minuto 18.00 del video non sia molto appropriato. Capisco la necessità di crearsi "un piano b" o comunque di trovare un compromesso, il problema è che nel caso della dieta non c'è solo un motivo di opinione pubblica ma anche pragmatico dato che, siccome nei paesi sviluppata di carne se ne mangia tanta, il guadagno in termine di CO2eq nel passare ad una dieta che mangia carne 1-2 volte a settimana e che cerca di evitare quella bovina è molto alto mentre il guadagno marginale dall'azzerare completamente il consumo di carne è tutto sommato risibile se paragonato al "costo sociale". Nel caso del nucleare non c'è la possibilità di fare queste "vie di mezzo", o si fanno le centrali o non si fanno anzi vale quasi un discorso opposto a quello della dieta, nel caso del nucleare se si riesce a convincere l'opinione pubblica a fare una centrale non sarà molto difficile farne altre 3. Il punto è che (purtroppo) la discussione principale non è fra una nazione/mondo con 40% di nucleare o con 10% di nucleare ma fra 100% RE ed utilizzo del nucleare, un possibile "compromesso" fra queste 2 posizioni difficilmente esiste. Sì la partecipazione ad impianti esteri è una possibile via che però è decisamente limitata nelle possibilità. Quella di incentivare centrali all'estero è certamente una buona idea, in particolare se pensiamo alle nazioni più povere come quella indiana o africana in modo che queste non passino per la fase del carbone, tuttavia ci sono ovvi problemi economici, diciamo che è una cosa che va fatta a livello più alto (europeo ad esempio).
Per completezza in realtà io vedo anche altri 2 possibili compromessi ma non solo non c'è praticamente dibattito in merito dato che l'attenzione è dirottata su nucleare vs no nucleare, c'è anche il problema che sono 2 compromessi con futuri ancora incerti. Il primo sono gli SMR dato che diciamo che un polo industriale o una cittadina che accetta di vivere vicino ad un SMR senza che il resto della nazione vada a mettersi di traverso non lo vedo così improbabile, tuttavia sono tecnologie con grande potenziale ma ancora in fase di sviluppo. L'altro compromesso sono alcuni reattori di IV gen (che sì esistono ma non sono ancora commerciali) in particolare quelli che "bruciando" i rifiuti ad alto livello eliminano il problema delle "scorie che durano decine di migliaia di anni", tuttavia rimangono grosse centrali nucleari con tutti i problemi di opinione pubblica connessi ed in più la loro economicità è ancora poco testata.
io un parallelo fra veganesimo e nucleare ce lo vedo, nel senso che , nel mare di difficoltà insite in una scelta o nell'altra, un elemento facilitante sarebbe la riduzione dei consumi; ovviamente non parlo della riduzione della produzione industriale ma di rendere i processi energetici , sia domestici che industriali, più efficienti- anzi, ancora più efficienti, dal momento che la politica è già questa. In ambito alimentare sarai d'accordo che l'eccessiva quantità di cibo che ingeriamo nei Paesi civilizzati ha più conseguenze sulla salute che non il tipo di dieta - mea culpa!- 😬. ., Riguardo al Nucleare, se veramente venisse adottato in Italia, potrebbe essere reso più accettabile con un incentivo economico per le località che ospitano le centrali, come già avviene per lo smaltimento delle scorie.
@@pierovannuccini937 va bhe ma l'efficientamento energetico è preso in considerazione in tutti i programmi energetici a prescindere dal nucleare, non c'entra nulla, non è un compromesso. L'incentivo economico è di solito dato per scontato, generalmente i paesi nei pressi della centrale hanno prezzi molto vantaggiosi ma non bastano per convincere l'opinione pubblica nazionale ed ho molti dubbi che bastino anche solo per quella locale. (vedasi appunto il caso del deposito nazionale)
Approccio molto equilibrato e intelligente al problema energetico! Purtroppo gli estremi esacerbano le persone, o anche il modo drastico come i politici affrontano il problema.Qui per esempio in America la presente amministrazione ha chiuso diversi impianti di produzione e di raffinazione del petrolio, causando disoccupazione e un forte dissenso nella popolazione. Le cose dovrebbero essere affrontate gradualmente ,e la stampa e I media e I social non affrontano il problema in modo spassionato ed equilibrato, e' o tutto bianco o tutto nero. " In medio stat virtus " dicevano I Romani, e avevano ragione! Complimenti per il bel video.L'argomento andrebbe senz'altro approfondito nei vari aspetti.
Ministro dell'istruzione subito! Mi vado a vedere immediatamente il video di Chernobyl. Grazie per il lavoro di divulgazione che fai!
Condivido assolutamente e tento di attuare sempre il tuo approccio equilibrato.
C'è un bellissimo video di cartoni morti a riguardo, ovviamente molto sintetico ma riesce a toccare bene tutti i punti dei più scettici.
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 fra ti giuro che la mia missione è risponderti sotto ogni commento. Come si fa ad essere così
@@marcomarcomarco9879 scusa, il decadimento naturale delle componenti radioattive non avrebbe lo stesso effetto a prescindere?
@@marcomarcomarco9879 non è vero, l'energia totale rimane invariata anche nel nucleare, semplicemente si accelera un processo che avverrebbe ugualmente in natura, ovvero il decadimento radioattivo. Il tuo discorso vale per i combustibili fossili, l'uranio è minerale.
Caro Giacomo, la mia posizione è abbastanza chiara nella mia mente ma condivido e appoggio il tuo approccio! Un tema che però non hai trattato e sul quale vorrei dei SERI approfondimenti (come sai fare tu) è sulla questione delle SCORIE che in questo video non hai trattato, ma credo che sia (almeno da parte mia e dei miei ragionamenti) una parte rilevante del problema. Spero di avere aggiornamenti in tal senso in futuro. Grazie intanto!
Siamo già obbligati a creare un deposito unico nazionale per direttive europee. Dentro questo deposito ci andranno già i rifiuti radioattivi derivati dall'uso civile, come la medicina ad esempio. Da questo deposito ne ricavi un angolo per i rifiuti di alto livello. Ripeto, dobbiamo già farlo.
Quelle prodotte dagli scarti delle centrali atomiche possono seguire due strade.
La prima le metti in parte per poterle riutilizzare in futuro, esistono già reattori di nuova generazione (detto veloci perché usano altre sostanze per raffreddare le scorie) che portano la radioattività pesante duratura di un paio di centinaio di anni.
Seconda strada, le interri in siti adatti in modo che non possano nuocere in alcun modo.
Abbiamo già le soluzioni per affrontare il problema in maniera sicura, si può anche pensare che, nella realtà, le scorie in futuro possono essere trattate come risorse. Le tecnologie vanno avanti.
Finito il video. Rimani un divulgatore che stimo tantissimo, non sono molto soddisfatto dallo impostazione di questo video però. Avrei preferito molto di più ricevere la sfida dopo un lungo video che sviscerava il perchè nè le scorie nè il rischio siano un problema. Il tema principale è fare più divulgazione possibile del nucleare, che è qualcosa di positivo a prescindere. Se poi non succede, nel frattempo si trovano strade alternative. Ma sta roba "non ci credo che succede, quindi non lo faccio" mi gratta nella maniera sbagliata. Mi piacerebbe vederti fare più video su questo argomento. Sono interessanti a prescindere, e aiutano tantissimo nella questione climatica.
è pieno il web di scienziati e divulgatori che spiegano con fonti alla mano il perché tutti quei dubbi siano già risolti dalla comunità scientifica e rimane una paura dettata dalla propaganda. Non aveva senso fare un ennesimo video, molto meglio toccare aspetti che pongano nuove riflessioni e punti di vista differenti, per quanto anche questi punti di vista sono già stati sviscerati da divulgatori prettamente settoriali all'energia.
@@vgg5465 Non sono d'accordo, ci sono un sacco di spinte indietro purtroppo, anche da scienziati, e secondo me allargare il più possibile il campo è decisamente più utile. Poi c'è un messaggio molto errato in questo video, vale a dire la falsa alternativa di scegliere se fare divulgazione o costruire centrali altrove. Servirebbe un commento enorme per spiegare non solo quanto sia un messaggio sbagliato, ma quanto in realtà le due alternative che ha proposto sono ESATTAMENTE la stessa direzione. L'approccio mi pare decisamente sbagliato, e spero che Giacomo cambi idea su questo.
@@marioturiddu2628 il dibattito scientifico sul nucleare si è chiuso da un bel po', che tu voglia crederci o meno è così, che ci siano ancora scienziati contrari non è importante, in quanto ci sono sempre e su tutti i temi (ti basti pensare che ci sono scienziati che sostengono ancora oggi che il cambiamento climatico non è in atto). Quando organi internazionali (come IAEA, UNSCEAR, ecc) dichiarano una tecnologia come "sicura" e "pulita" non dovremmo più porci dubbi ma porceli su dove, come e quanto investire. Il nucleare è sicuro, che piaccia o meno e anzi, è uno dei settori più sicuri, assieme al settore aerospaziale.
Le scorie nucleari e il loro stoccaggio in 80 anni non hanno mai causato nessuna vittima.
@@vgg5465 Quello che manca è creare la sensibilità al tema, e su quello siamo indietrissimo, e su quello secondo me Giacomo si perde. Tutto qui, i dettagli che hai dato nel tuo commento sono giusti al 100%. Manca l'algoritmo per passare all'azione, e secondo me lì Giacomo non è incisivo, e non propone nulla che io percepisco come pragmatico.
Parlare per 27 minuti dell'energia nucleare senza dedicare 1 (uno) minuto secondo alla questione (irrisolta) delle scorie radioattive.
Si tratta di una performance davvero eccezionale.
Complimenti vivissimi.
perché irrisolta?
le scorie delle centrali nucleari vengono stoccate abbastanza bene che non riesco a trovare un singolo caso in cui queste siano state rilasciate in ambiente.
Ad ogni modo mi sembra stupido che il singolo cittadino sia tenuto a fare analisi complesse per valutare tutti i pro e contro, dovrebbero essere gli investitori a farlo con l'obbligo di rispettare tutti gli standard di sicurezza (inclusa la gestione delle scorie).
@@lorenzobonomelli2728
Il caso lo trovi nella miniera di sale tedesca...
E beato te,che vivi in un mondo dove gli "investitori" sono ligi e coscienziosi!
Qui da noi,x farti un solo esempio, c'era una fabbrica chiamata Eternit che ha continuato a produrre veleni e cancro x oltre trent'anni,dal momento in cui sapeva che l'amianto era mortale.
E tra l'altro continua a produrlo,nel mondo!
@@nessuno_01 Grazie per aver dimostrato la tua ignoranza: La miniera di Asse alla quale tu ti riferisci NON contiene combustibile esausto proveniente da centrali nucleari.
Contiene per lo più combustibile di medio (ILW) e basso livello (LLW) proveniente da industria e medicina.
Che facciamo aboliamo gli ospedali? O quelli ti vanno bene perché nel caso ti venisse un tumore (mi auguro di no) vorresti giustamente curarti?
Informarsi prima di sproloquiare. Grazie. P.S.: cosa c'entra l'eternit col nucleare? Apparte dimostrare l'ennesima fallacia del piano inclinato...
@@beppelatorre2.077
Quindi quelli della miniera avranno detto:
- mettiamo le scorie degli ospedali in questa miniera, dicendo alla popolazione che è sicura,anche se in realtà non lo è. Per le scorie delle centrali,invece,troveremo un sito sicuro,non sia mai che qualcuno ci faccia l'appunto che non siamo riusciti a mettere in sicurezza quelle meno pericolose,e pretendiamo di stoccare queste!
Il che sarebbe un'obiezione assurda,ma ci pensi?! -
Come se si obiettasse che uno che non è stato capace di costruire una baracca,non possa realizzare il ponte sullo Stretto!
Potremmo fare come un Italia,che hanno risolto il problema semplicemente non facendo nulla,con le scorie ancora da stoccare dopo oltre trent'anni.
Loro sì che sono stati bravi!
E pensa che c'è ancora qualcuno che si oppone alla costruzione delle centrali,ma pensa tu! -
Riguardo l'Eternit,sei tu,che vorresti dare carta bianca agli investitori,che secondo te si fanno degli scrupoli x la nostra salute, quando devono guadagnare.
Il recente disastro annunciato del Morandi,non ti dà da pensare,se non ti basta l'eternit?!
O il medicinale che faceva nascere i bambini focomelici?
Vai a vedere la sentenza del tribunale, visto che vuoi mettere in mano di questi criminali avvoltoi la nostra vita...
Se è così tutto cristallino e semplice,il riciclo e li stoccaggio,mi spieghi perché è morta Ilaria Alpi?
È un'invenzione di noi "non-scientifici" che non capiscono niente?
Ma x favore!
Che c'entrano le cure che meno male abbiamo?
La vita di un bambino vale di più,dei casini,presenti e futuri,che mi creano le scorie!
Ma non è che devo riempire il mondo di veleni che saranno tali anche tra mille anni,x poter x esempio avere l'energia x coltivare 100 e buttare 40, come accade di fatto nel mondo!
O per permetterci di poter cambiare un'auto ogni 10anni, perché questi nuovi cessi "ecologici" che vogliono propinarci non durano di più,alla faccia dell'ambiente...
@@nessuno_01 Non sai di che stai parlando è palese; e non hai capito cosa volessi dire nella parte finale del mio commento. Inoltre continui ad affidarti a fallacie logiche, in particolare slippery slope e strawman.
1: Io non ho mai detto che dobbiamo lasciar fare i soldi a quelli dell'eternit. Non mettermi in bocca cose che non ho mai detto.
2: Il deposito italiano non si fa, non perché non sia fattibile dal punto di vista tecnico ma per motivi puramente sociali e politici. SOGIN nel 2015 ha pubblicato la CNAPI con 67 zone adatte ad ospitare il deposito unico e, manco a dirlo, TUTTI i comuni che dovrebbero ospitarlo si sono opposti perchè Il popolino NIMBY si oppone alla sua costruzione. I politici per evitare di perdere consensi, rimandano la patata bollente a quelli della prossima legislatura. Intanto in attesa del deposito, i rifiuti vengono stoccati in depositi temporanei meno sicuri e magari, ironia della sorte, la gente chi se ne lamenta, è la stessa che poi si oppone alla costruzione del deposito unico e magari afferma pure che se non siamo in grado di gestire i rifiuti radioattivi, figuriamoci cosa succederebbe gestire le scorie nucleari. Dissonanza cognitiva la chiamano dalle mie parti. Non è certo colpa di SOGIN se la CNAPI è stata secretata da tutti i governi che si sono succeduti dal 2015 a oggi e di certo non è colpa del nucleare.
In breve: Se c'è un problema, rifiuti per motivi stupidi la soluzione e ti lamenti che NON ci sono soluzioni ma continui a chiedere una soluzione, allora il problema sei tu.
3: Le navi dei veleni della Somalia NON centrano una beata mazza col nucleare civile: fino ad ora in TUTTE le ricerche che hanno fatto sulle navi dei veleni non hanno mai trovato tracce di materiale nucleare. I fondali dragati non hanno mai rivelato un singolo radionuclide in più rispetto a quelli già presenti naturalmente.
4: Tu come tanta altra gente abusi della fallacia logica del piano inclinato: ovvero parti da una o più tesi iniziali, spesso basate sull'ignoranza (nave veleni in Somalia e miniera di Asse, deposito italiano,ecc.) e/o riguardanti settori diversi (talidomide e eternit) e ne trai una serie di conseguenze che presenti come inevitabili ma in realtà decise arbitrariamente con lo scopo di trarne una o più conclusioni finali inaccettabili da usare come argomentazione per rigettare la tesi di partenza, implicita o esplicita, che sia. ad una prima occhiata il ragionamento sembra funzionare perché segue un filo logico ma in realtà ogni parte del ragionamento non è dimostrata da NULLA. Infatti, stando al report della IAEA, nel 2022 ci sono stati circa 150 incidenti e traffici illeciti di materiale radioattivo. Sai quanti di questi riguardano il nucleare civile? Risposta: ZERO.
Ma come? ma, se non siamo in grado di gestire i rifiuti radioattivi di medicina e industria, com'è che non ci sono stati incidenti nel settore nucleare?
Oppure, come mai se nei rifiuti prodotti da medicina e industria i decessi sono innumerevoli, mentre in 70 anni di nucleare civile non c'è stata nessuna vittima a causa della malagestione delle scorie nucleari? Una motivazione ad esempio è che nel nucleare c'è un organo ONU (la IAEA) incaricato di vigilare, negli altri settori no. Per non parlare di tutte le certificazioni, regolamenti, ecc. che negliu altri ambienti non esistono. Fare paragoni con altri settori non ha alcun senso.
5: A yellowknife in Canada sono stoccate circa 237.000 tonnellate di triossido di arsenico, che, giusto per far capire, sono una quantità in grado di sterminare l'intera umanità per oltre 200 volte. Le operazioni minerarie nel corso di cinquant'anni hanno creato un'enorme problema ambientale, che i precedenti proprietari della miniera hanno lasciato che fosse il governo del Canada. L'area di quasi 1000 ettari comprende 8 pozzi a cielo aperto, 4 bacini di decantazione, 325.000 m3 di terreno contaminato e circa 100 edifici tra cui un complesso di torrefazione altamente contaminato da polvere di triossido di arsenico e fibre fibrose amianto. Giusto per completezza, questo arsenico essendo liquido deve e dovrà essere tenuto congelato per un tempo tutto sommato breve. Giusto fino alla fine dell'universo. I rfiuti tossici rimango tossici per sempre.
Nella miniera in questione, ora chiusa, si estraeva oro. Questo metallo prezioso si utilizza per ogni singolo dispositivo elettronico costruito: dallo smartphone al PC, dal pacemaker al respiratore artificiale nei reparti di terapia intensiva degli ospedali. Ecco, questo era quello che volevo dire nel mio commento precedente: la nostra coscienza ci fa andare bene che per molti settori sia accettabile che vengano prodotti rifiuti tossici o qualsiasi altra problematica, perché, che le motivazioni siano valide o no, giudichiamo che i benefici, superino i rischi. In Italia ci sono oltre 2500 industrie chimiche, quante di queste trattano rifiuti tossici pericolosissimi? Ti sei mai posto il problema? Tutto genera rifiuti tossici. Se sei così preoccupato, perché non rinunci a ciò che li produce? Ovvero praticamente tutto. Se invece non te ne frega niente, perché, nonostante nella gestione dei rifiuti tossici di cui la loro malagestione causa tumori e decessi (terra dei fuochi), sei invece cosi preoccupato delle scorie nucleari, nonostante, dati alla mano in 70 anni NON ci sono state vittime dovute alla loro mala gestione? Se invece, ritieni che giustamente non possiamo azzerare tutti rifiuti tossici prodotti perché la tecnologia ci serve (tipo negli ospedali). Allora perché però ritieni inaccettabile che si possa fare anche col nucleare dato che è una tecnologia importantissima per risolvere il cambiamento climatico?
Spero ora che il concetto sia chiaro...
Si, ma non dire che il video è una bomba parlando del video di Chernobyl.
AHAHAHAHAHAHAHAH
è esploso di visual!
CHERNOBYL NON È UNA BOMBA, Cit.
Un reattore nucleare NON può esplodere
Video ben fatto e molto onesto, unica cosa che mi duole riportare, già compriamo l'elettricità prodotta da centrali nucleari tutte intorno al nostro confine, cosa che mi rende un pò dubbioso sul non farle direttamente sul territorio nostrano
Perdonami ma la non accettazione la classificherei tra i problemi, non tra gli svantaggi. Son due cose diverse.
E più che tra i problemi del nucleare io la metterei tra i problemi degli italiani
@@wittingsun7856 si, tra i problemi in Italia.
Problema risolvibile con la militarizzazione dei cantieri. Va bene tutto, ma se ogni volta che bisogna tirare su qualche infrastruttura il comitato locale "NO a tutto" deve avere voce in capitolo, non andremo mai da nessuna parte.
Sei primo che sento centrare il problema. l'*accettazione* è *fondamentale*. complimenti.
Manca qualcosa però! Dovresti fare un video in cui parli delle moderne tecniche di stoccaggio e smaltimento delle scorie radioattive. Questo è infatti un punto fondamentale per l'accettazione del nucleare.
Quando hai tempi di dimezzamento di 240000 anni non hai e non avrai mai tecnologia che possa garantire la tenuta di un deposito senza mai fare interventi di manutenzione e monitoraggio continuo. Grasso che cola se puoi gestire un orizzonte di un paio di secoli.
@@sergiotarsiero però ci sono metodi alternativi allo stoccaggio. Per esempio si possono reciclare i pellet di uranio fino ad ottenere scorie che sono radioattive per solo 200 anni. Sono tecnologie già esistenti, ma abbandonate in favore di altri tipi di centrali atomiche. Per non parlare delle centrali a base di torio, abbandonate negli anni 60 e che producevano scorie decadenti in qualche centinaio di anni. Ci sarebbero tante novità e metodi che andrebbero presi in considerazione se l'opinione pubblica cambiare idea. Io l'ho fatto.
@@aeronbern1769 stai comunque parlando di produrre elettricità per due generazioni (60 anni) lasciando la gestione delle scorie nel migliore dei casi a 10 generazioni pari a 300 anni (in assenza sarebbero 240.000 anni, dieci dimezzamenti del plutonio). E tra l'altro, se tecnologie alternative esistono non si capisce perché non usarle invece che spendere miliardi di euro per i depositi geologici. I sostenitori del nucleare sono sempre inguaribilmente ottimisti quando ti devono convincere di qualcosa.
@@sergiotarsiero ci sono molti video purtroppo in inglese che parlano di questo argomento, tipo "the big lie about nuclear waste", o un video di Joe Scott di cui non ricordo il nome. Spiegano molto bene anche i motivi per cui queste tecnologie non vengono utilizzate oggi. Per questo chiedevo a Giacomo di affrontare l'argomento, perché nel suo video mancavano quegli approfondimenti di cui parlavo. Comunque siamo arrivati a un punto con le energie fossili in cui stiamo condannando i nostri pronipoti ugualmente.
Starei qui ad ascoltarti per ore, sei un grande Giacomo, complimenti per il video.
Parlo per esperienza personale: non ho mai visto un pro-nuke sparare merda sull'energia rinnovabile, mentre il contrario capita spessissimo soprattutto da gran parte della politica italiana. Comprendo dunque i toni duri di chi, di fronte a persone che diffondono falsità antiscientifiche, perde la pazienza. Bisogna inoltre sottolineare un fatto non da poco: in Italia l'energia prodotta dal nucleare è pari a ZERO. Ed è questo il motivo principale che mi spinge a pensare che sia questa l'energia che più di tutti ha bisogno di un "Avvocato".
Inoltre, ho apprezzato molto l'idea di pensare di costruire/finanziare centrali nucleari all'estero. Tuttavia, mi chiedo come possa un governo giustificare un'azione del genere di fronte ai suoi elettori.
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
ah, ci vorrebbe un ulteriore referendum, allineato coi cambi generazionali.
@@pierovannuccini937 Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 già, il discorso è molto complesso; si deve inoltre considerare l'impatto ambientale non solo del processo energetico in sè ma anche della costruzione ed estrazione dei materiali; questo vale ancora di più per l'elettrico applicato ai veicoli.
@@marcomarcomarco9879 sí ma in proporzione al contributo dei combustibili fossili quello del nucleare penso sia veramente basso, alla fine si tratta di calore residuo che non viene convertito in energia elettrica perché é impossibile avere un rendimento unitario, ma in determinate condizioni e con il miglioramento delle tecnologie il rendimento aumenterà sempre più e di conseguenza anche questo aumento di energia nella biosfera di cui parli
Una analisi interessante di un tema effettivamente complesso. Per completezza, mi piacerebbe vi fosse un video integrativo che tratti anche il tema del recupero delle risorse nucleari e lo smaltimento delle scorie radioattive, che potrebbero avere impatti socio-economici e ambientali non trascurabili. Grazie mille.
Bravo Giacomo ottimo ragionamento. Pongo alla tua attenzione un aspetto che secondo il mio punto di vista andrebbe approfondito nel tuo ragionamento che reputo comunque in gran parte condivisibile. Il mio punto é che l'energia é un asset strategico direi forse dopo l'acqua da bere il più importante. Ora, é risultato abbastanza evidente che chi controlla l'energia primaria ha un enorme influenza politica su i fruitori della stessa (caso Russia, Nord Stream etc.). Far saltare una tubazione o recidere un cavo elettrico toglie il "fluido vitale" o il "sangue" che tiene in vita un Paese sotto ogni aspetto della vita quotidiana. Non voglio dire che i vicini dell'Italia da domani inizino ad essere ostili, ma un qualsiasi Stato é sovrano sul proprio territorio e può, in linea di massima, revocare la licenza di produzione ad un soggetto privato che magari ha contratti con l'estero. Avere le centrali sul territorio Italiano almeno per un livello minimo é questione di sicurezza nazionale (ci sarebbe il discorso del combustibile nucleare che per fortuna copre qualche anno di produzione in caso di crisi di approvvigionamento internazionale data l'alta densità energetica della fissione atomica per materiale fissile necessario che ricordiamolo ad oggi é FISICAMENTE il modo di produrre energia più efficiente se rapportato ala massa di combustibile usato parliamo di ordini di grandezza) nel caso in cui vadano a sostituire gas e carbone. Certo in mix con il rinnovabile che però come hai giustamente sottolineato non é programmabile. C'é il discorso poi degli accumuli (ti invito ad approfondire il discorso se vuoi sulle batterie agli ioni di sodio che risolvono qualche problema rispetto alle litio per quanto riguarda le applicazioni di back up fisse).
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 guardi non si offenda e non la prenda in modo personale, lei é un po' confuso su alcuni principi fisici. Senza voler fare una lezione di fisica o chimica (entrambe coinvolte nel riscaldamento globale) le faccio solo notare che ad oggi l'umanità ha un deficit (oltre che uno squilibrio tra mondo ricco e povero) di energia disponibile pro-capite. Ma anche nel mondo ricco siamo al punto di spingere l'elettrificazione (trasporti, riscaldamenti) mentre pianifichiamo razionamenti per mancanza di energia primaria. Servirà molta più energia in futuro. E con le tecnologie attuali solo il nucleare più una quota parte di rinnovabile é in grado si supplire al fabbisogno con basse emissioni di CO2. In futuro sicuramente servirà più energia. L'energia pro capite é correlata direttamente allo sviluppo e ai servizi disponibili in un paese. In soldoni, sempre più persone vorranno avere la lavatrice, il forno elettrico l'asciugatrice e quant'altro. E ne hanno diritto. Serve una mole colossale di kWh. Che solo la fissione oggi forse in futuro la fusione saranno in grado di garantire (con il rinnovabile a supporto)
@@DavideBergna Se è vero allora abbiamo un problema ben più grave: quello dell'esurimento delle risorse. Già oggi ci sono stime per cui un uso del nucleare su larga scala c'è lo farà durare meno di un secolo.
@@anonimo6603 le stime valgono per le tecnologie attuali. Con il riciclo del combustibile, estrazione marina, utilizzo del torio come precursore etc. parliamo di migliaia di anni a disposizione. Stia tranquillo in questo senso. www.oecd-nea.org/nea-news/2002/20-2-Nuclear_fuel_resources.pdf
@@marcomarcomarco9879 ciao Marco. Vaffanculo (spamma questo messaggio senza senso sotto un barca di commenti)
Grazie Giacomo, gran bel video, sono completamente d’accordo su tutto.
Vorrei, visto che è un argomento che mastico bene, soffermarmi su veganismo e antispecismo. Veganismo in primis, non “veganismo” che non è molto utilizzato dalla comunità vegan e suona di setta religiosa. L'antispecismo non è una dieta. Il veganismo è solo la parte più pratica (perché più o meno chiunque mangia 3 o più volte al giorno) di un movimento che si oppone allo sfruttamento animale in tutte le sue forme (cibo, abbigliamento, intrattenimento, sperimentazione, forza lavoro etc) perché vuole che innovazione, progresso e ricerca vadano in una direzione che sempre più si allontana dalla violenza sui viventi. Mangiamo e normalizziamo i prodotti animali a tavola per tradizione e abitudine ma la verità è che la maggior parte di noi non è consapevole di cosa c'è dietro un pezzo di carne o una forma di formaggio. Non è consapevole dei numeri, delle proporzioni, delle pratiche di sfruttamento animale, del consumo di suolo, degli agrofarmaci, delle emissioni, delle deiezioni. La maggior parte delle persone non sono consapevoli degli impatti ambientali, sociali, sulla salute pubblica e di conseguenza economici e politici che riguardano chiunque di noi. Dal primo all'ultimo, in modi diversi. Se le persone fossero correttamente informate su tutte queste cose, sarebbe ben più semplice decostruire lo specismo, il carnismo, i pregiudizi di specie che ci portano a considerare le altre specie come commodities da mettere al mondo, ingrassare, sfruttare, smembrare e servire.
Il World Economic Forum ci da 132 anni ancora per raggiungere la parità di genere in Italia, chissà quanti anni ci vorranno ancora per prendere in considerazione il resto del mondo vivente senza la nostra megalomania antropocentrica. Sicuramente il tutto richiederà molto tempo tra passaggi e compromessi, ma secondo me possiamo accellerare tutto attraverso una comunicazione chiara su quello che continuiamo ad omettere: il veganismo non è “estremismo ideologico” (come qualcuno ha ribadito nei commenti qui sotto) è percepito come “estremo” perché nella nostra società, l’oppressione animale è così normalizzata, legalizzata e istituzionalizzata condita di benessere e status quo, che pensare la nostra vita senza pare qualcosa di ascetico, fondamentalista. Troppi pregiudizi da abbattere. Le persone si polarizzano sui temi perché non li conoscono a fondo e non conoscono le alternative.
Ciao Giacomo. Io sono un assiduo sostenitore del nucleare e oggi mi hai dato nuove chiavi di lettura sull'argomento, grazie
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 mi sa che devi studiare un po' meglio, quando ti riferisci ad una tecnologia devi studiare la filiera complessiva di produzione: Il fotovoltaico non emette durante l'utilizzo ma tutta la parte relativa al ricavo di minerali, alla costruzione dei pannelli (processo molto energivoro) e al successivo smaltimento ha un impatto, seppur basso (ma anche qui dipende da come viene effettuato il processo), ma presente. Questo viene tenuto conto nelle emissioni complessive appunto della filiera, che puoi notare nel grafico mostrato da entropy o si trova tranquallamente su "our world in data" ad esempio; il nucleare a sua volta ha come impatto la quantità riportata, che tiene anche qui conto della filiera produttiva in questione. Poi cosa intendi "aumenta in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera"? massimo mi puoi dire che aumenta la quantità di anidride carbonica, che trattenendo calore trattiene una quota parte di spettro di radiazione del sole e quindi riscalda appunto la superficie terrestre (penso intendessi questo? meglio essere specifici), ma appunto ricadiamo nel discorso che ti ho fatto sopra. Giusto per essere chiari: Sto dicendo che il fotovoltaico non va utilizzato? NO. Però non facciamo cattiva informazione perché che il nucleare è catastrofico a livello di riscaldamento globale è proprio campata per aria
@@cristiano-co1kz studiare non vuol dire capire e tu ne sei l'esempio
@@marcomarcomarco9879 sono ingegnere energetico e mi occupo di rinnovabili, ma illumini dato che mi parli di "aumentare artificialmente l'energia totale presente nella biosfera" che non vuol dire un piffero di per se; sii specifico e scrivimi cosa intendi e magari ne possiamo parlare; per ora hai scritto aria fritta. Se scrivi "filiera di produzione fotovoltaico" in internet probabilmente ti si chiariranno un po' le idee
@@marcomarcomarco9879 guarda che la terra non è un sistema chiuso. Il sole ci dà milioni di volte l'energia che ci serve quindi anche 100 centrali non aumenterebbero di una beneamata minchia "l'energia presente nella biosfera". Non consideri inoltre che i pannelli fotovoltaici catturano l'energia solare non facendola riflettere nello spazio quindi anche quelli "aumentano l'energia". Terzo punto e più importante: i combustibili fossili non sono un problema perché bruciandoli liberi energia catturata in migliaia di anni e scaldi l'atmosfera (stesso motivo del punto 1), bensì perché si liberano soprattutto anidride carbonica e metano che sono gas a effetto serra (non ti sto a spiegare l'effetto serra, vatti a vedere qualche video se ti serve)
Fantastico video, sono d'accordissimo
Per quella parte del fabbisogno energetico chiamata "carico base" c'è solo il nucleare (nel momento in cui idro e geo sono saturi). Un concetto che molti ambientalisti fanno fatica a capire 😅
o negano.
Se glielo dici ti rispondono con parole a caso tipo "smart grids, batterie a gravità, idrogeno verde, mini bacini idroelettrici urbani, batterie al sale, comunità energetiche".
Non puoi vincere con loro.
@@thekyuwa mi rendo conto che molte persone sono mosse dall'ideologia: comunità energetiche per loro uguale potere al popolo, mentre nucleare uguale padrone brutto e cattivo che ti vende l'energia.
Vagli a spiegare le perdite per effetto Joule o il semplice fatto che solare ed eolico te lo vende all'80% uno stato che si avvicina molto a una dittatura 😅
L'ambientalismo è sempre stata una cosa di sinistra, inevitabilmente oggi le persone basano le proprie idee sull'ideologia quando in questo caso è fuorviante nel momento in cui non hai le basi stem per capire di cosa stai parlando, ed è un problema
La mia non è una critica alla sinistra ma ai bias ideologici legati alla politica
Rispondo alla prima domanda, credo che sia molto bassa la probabilità, se non esigua, anche io tempo fa ero contrario, poi, ho iniziato a informarmi e studiare l’argomento e inutile dire che sono diventato a favore, la mia bassa probabilità il classico 10% per capirsi sta nel fatto che la politica odierna non incentiva affatto l’informazione per molteplici (malsani) motivi, e questo va a discapito (secondo me) alla sensibilizzazione/accettazione dell’ argomento
Non sono sicuro che la questione del veganismo sia così relativamente "semplice" come invece è per il nucleare
Hai ragione non ci avevo mai pensato che il problema più grande del nucleare è l'accettazione della gente. Tra l'altro forse quello più difficile da risolvere, la sicurezza con il progredire della tecnologia e della ricerca aumenterà sempre di più.
l'industria nucleare civile è già il settore più sicuro al mondo, probabilmente assieme a quello aerospaziale.
@@vgg5465 si lo so, ma molta gente ha paura di volare.
Cito il mio professore di fisica all'università " purtroppo ragazzi qua in italia hanno fatto votare gente che non ci capisce un cazzo di scienza(cioè l'italiano medio) con un referendum sul nucleare, quindi i migliori fisici nucleari italiani vanno a lavorare in francia se gli va bene o finiscono ad insegnare in scuole superiori....."
Gli aristocratici del '700 lo dicevano già allora che i plebei non dovevano, per il loro stesso bene, avere diritti politici, in quanto solo una ristretta cerchia di persone, colte e benestanti, può realmente capire quale sia il bene della società. In seguito i liberali avversarono il suffragio universale, opposto al diritto di voto basato sul censo, perchè le masse povere mai avrebbero potuto comprendere le reali necessità di una società moderna. Per me va bene... sono di un ceto sociale che avrebbe da guadagnarci ad una limitazione della democrazia nei confronti delle masse popolari.
Il problema non è far votare la gente, ma non spiegare chiaramente e invece ricorrere al terrorismo nelle informazioni
@@Zaramorte3204 quindi ti non avresti diritto di voto, giusto per ricordarti
@@lucabastianello9830 il problema è che non ci si può aspettare che la persona media dia un giudizio su temi complessi dove è richiesto un certo grado di conoscenza perché semplicemente non li conosce ed è quindi vittima di slogan e propaganda che parla alla pancia. Un referendum ha senso su questioni morali, come l'eutanasia, l'aborto o la cannabis, farlo su questioni tecniche è semplicemente idiota.
La realtà è che non si possono votare due referendum dopo due incidenti nucleari. La disinformazione in tutte e due le situazioni da parte di stampa e tv è stata vergognosa.
Tanto di cappello Giacomo. La tua posizione non solo ha un senso, ma per ora è l'UNICA tra le decine che ho letto che ne uno! (e ti parlo da "tendenzialmente no" ): sia di qua che di la si parla di nucleare o meno come se fosse un religione, e fare domande equivale a essere esclusi dai "club degli estremi".
Mi è piaciuta la tua similitudine sul veganesimo, su cui - proprio perchè non la trovo cosi calzante - devo dedicare extra tempo a pensarci...
gli ultimi due video sono stati una cannonata. Al momento ti mangi TUTTI i creator che seguo (e che non seguo più) e come tale mi sono iscritto con tipeee, cosa che spero facciano molti altri.
18:00 esempio col veganesimo che non mi sembra a fuoco per due ordini di ragioni:
1) nessuno sta dicendo che tutto deve andare a nucleare (non sarebbe neanche tecnicamente sensato ad oggi), ecco quindi che una sorta di "compromesso" già c'è nel dibattito se escludiamo qualche sporadico scemo su Twitter o Facebook, quindi la "battaglia" non è 100% Fer o 100% nucleare, ma 100% fer (oggettivamente ad oggi non tecnicamente fattibile) o un mix;
2) il settore alimentare è importante da decarbonizzare ma come dici tu stesso all'inizio del video non è determinante, quindi paragonare l'impatto delle due cose non mi pare giusto, senza 100% veg possiamo riuscire nel net 0 al 2050 comunque, senza nucleare no (al netto di immensi e velocissimi stravolgimenti tecnologici nel settore dell'accumulo o della CCS che appaiono del tutto improbabili), quindi paragonare l'utilità e l'urgenza di veganesimo e nucleare è un po' come paragonare la gravità di un furto di mele e di un omicidio.
Per il resto bel video e massima stima come sempre
Ottimo punto
Complimenti, Giacomo, ragionamento perfetto e ottima spiegazione. Io sono abbastanza vecchio da avere subito, con dispiacere, il referendum e l'abbandono frettoloso delle centrali nucleari già esistenti in Italia, a causa della paranoia generale ai tempi di Chernobyl. E' stato un episodio ahimè, politicamente sfruttato dai politici dell'epoca per i loro scopi personali, con grande miopia rispetto a Francia e Svizzera, che hanno tenuto duro rispetto alle emozioni popolari. Come hai detto, l'Italia è un paese complicato...
Quando è succcesso il fatto di Chernobyl, la mia vicina di casa era in Francia a studiare e lavorare. Quando la famiglia le chiedeva, lei non sapeva nulla. Ne hanno parlato pochissimo. In Italia avranno montato il caso , come dici tu, ma a quanto sembra ,in altre nazioni hanno abbastanza taciuto. Calcola che si sapeva molto meno di quanto si sappia ora. Come ha spiegato Giacomo, Chernobyl è sempre sotto osservazioni, vanno studiosi da tutto il mondo. Forse la verità sta sempre un po' nel mezzo.
Davvero bellissimo video, grazie del lavoro che fai. Da qualche mese la mia preoccupazione sui cambiamenti climatici mi ha portato sulla strada dell'attivismo dove mi sono scontrato con decide di barriere ideologiche diverse, rimanere pragmatici è fondamentale ma a quanto pare per molti è difficile, così come è difficile superare i propri bias. Spero davvero che si possano mettere da parte le divergenze ideologiche perché affrontare una sfida simile quando tutti remano in direzioni diverse diventa impossibile. Se non ti dispiace vorrei inoltre chiederti dei consigli su studi, ricerche o saggi divulgativi che possano aiutare alla comprensione e quindi alla divulgazione di queste tematiche (anche solo qualcosa che ti ha ispirato).
Grazie ancora :)
Se posso consigliarti c'è un libro veramente ben fatto intitolato "Travolti da un Atomico Destino - Perché non ci fidiamo del nucleare" in cui vengono trattate sia le questioni tecniche che quelle sociali. Poi c'è l'Avvocato dell'atomo, dichiaratamente pro nuke con un approccio che potrebbe non piacere a tutti ma con dati e competenze difficilmente attaccabili.
E se hai voglia di spulciare qualche grafico o dato ci sono i report annuali dell'IEA. Sono in inglese ma non troppo complessi e tra le altre cose analizzate evidenziano quale sarebbe il giusto mix di fonti energetiche per poter giungere alla net zero in maniera _realistica_ (che credo sia la parola chiave).
Ottimo video. Non c'è che dire, hai toccato punti importanti ( il nimby per primo) che di solito vengono saltati o trattati poco.
Bel video con esposizione bilanciata.
NIMBY ... Definizione semplice, forse ancora poco nota ma che quando conosciuta rende bene e velocemente l'idea. Idea certamente non recente o, meglio, sempre esistita.
Anche senza andare tanto in là, mi ricordo che da giovane, andando in giro in bici, avevo cominciato a leggere sotto i cartelli dei confini comunali scritte del tipo "comune denuclearizzato" o "zona denuclearizzata". Mi veniva da pensare: "Ma se ci entro, svanisco? Mi denuclearizzo?" Poi a seguito di un incidente sono stato sottoposto a tantissimi esami radiografici e mi sono detto: "Ma in quel comune mi avrebbe radiografato?" Quanta inutile demagogia dietro quei cartelli che alimentano solo paura ed ignoranza specie in chi non ha gli strumenti od il tempo di informarsi correttamente.
E quanta delusione quando ho visto i cartelli "comune antitransgenico" ai confini di quello in cui vivo, voluti da una certa politica "appuntita" che definirei come minimo alquanto superficiale ed approssimativa. Anche qui mi scattava la domanda retorica: "Chi prova ad incrociare due rose è in fallo?" In questo caso ero già un po' tanto più grandicello ed oltre alla delusione quella vista mi procurava anche rabbia: quante occasioni mancate di sviluppo in Italia, quante possibilità di curare meglio il territorio con l'aiuto della scienza ben usata. E quanto minor spreco di terreno ...
Divulgatori: avanti così!😀
Splendido video, tra i migliori video divulgativi visti sul tema
Oppure, applicando la legge di Murphy, attacchiamo una fetta di pane con la marmellata a un gatto e li lasciamo cadere.
"quel video lì è una bomba" parlando di un disastro nucleare! Ti adoro, Giacomo!!! ❤️😂
bravo.
Primo video in cui vediamo lo studio nuovo
"Il video di Chernobyl è una bomba" è involontariamente macabramente divertente :D
Ottimo video,complimenti!
Tema dibattuto e complicato, vorrei chiederti: Mortebianca in un suo video sul tema sostiene che i materiali fissibili (uranio, plutonio etc) non sarebbero sufficienti per coprire a lungo il fabbisogno di un mondo a trazione nucleare. È una cosa che si evidenzia anche nelle tue ricerche? Grazie mille
Qui bisogna distinguere due definizioni: riserva e risorsa.
La riserva e' la quantità di materiale economicamente vantaggiosa da estrarre.
La risorsa è la quantità di materiale presente nella Crosta terrestre.
Di solito, chi parla di esaurimento del materiale sta in realtà parlando della riserva, non della risorsa.
Nel momento in cui le riserve vengono sfruttate (e quindi diminuiscono in quantità) il prezzo del materiale aumenta e quindi torna ad aumentare la riserva.
Grande video
Ottimo approccio, scientifico ed equilibrato
Completamente d'accordo, mi sorge una domanda: se si volesse fare qualcosa in più per dare questa spinta, quale associazione si potrebbe sostenere? Cioè le più grandi onlus sono dichiaratamente contrarie, wwf, greenpeace, Legambiente, ecc.. nn è ipocrisia?
Eccome se lo e. L'unica maniera e quella di fornire supporto a divulgatori indipendenti come l'avvocato dell'atomo, comitato nucleare e ragione, la fisica che non ti aspetti, geopop, alchemy on air etc.
Fridays for future penso che sia a favore. Il movimento più legato a Greta Thumberg.
@@giuliacrespi8425 in Italia sono contro. In altri paesi sono a favore. I FFF italiani sono ancora convinti che i pareri di verti, legambiente e greenpeace siano tecnicamente validi e in buona fede. Sembra di vedere cappuccetto rosso col lupo vestito da nonna.
@@giuliacrespi8425 fff sono a favore per finta, hanno dimostrato ignoranza soprattutto ai vertici sulla questione, è un ambiente purtroppo anche quello inquinato da tanti ambientalisti ignoranti.
Assolutamente no, purtroppo FfF ha un approccio assolutamente ipocrita sul tema e se lo tratta lo fa quasi con fastidio. La stessa Thumberg non ha mai detto nulla più di "chiudere le centrali attive è sbagliato", che per quanto dovrebbe essere ovvio appare quasi rivoluzionario (e infatti il movimento tace, e le associazioni ambientaliste cosiddette pure, anzi spingono per la loro chiusura). Ci sono poi sezioni più illuminate di altre, come i FfF finlandesi apertamente a favore. Quelli italiani invece sono sempre peggio, e anche belgi e tedeschi che pure dovrebbero essere i più battaglieri
Sei un grande!
Io capisco chi ne è spaventato ecc.... Ma bisogna contestualizzare. Siamo nella merda quindi le centrali vanno assolutamente fatte
Ciao Giacomo,
Seguo il tuo canale da un po', con alti e bassi apprezzo molto i tuoi video.
Premesso questo, concedimi il termine cazzata. Ogni volta che qualcuno parla di nucleare meglio delle rinnovabili l'unico pensiero che ho è questa è una cazzata.
Usando 3 slogan, li chiamerei
1. Guarda la luna, non il dito.
2. Evita gli sprechi.
3. Diversifica gli investimenti.
1 A chi giova la creazione di una centrale nucleare? chi ha i soldi da poter investire nella sua costruzione e chi ha il know-how di produzione? quanto tempo s'impiega ad averne una funzionante?
Con che livello di tecnologia sono progettate? Ma soprattutto come si gestisce l'aggiornamento e manutenzione negli anni a venire?
Queste sono domande leggittime di cui la propaganda pro-nucleare (e tengo a precisare che non penso che tu ne faccia parte) non parla mai.
L'ultima volta che ne ho sentito parlare si diceva che ci s'impiegano 20 per costruirne una. Dando per scontato che fossero di propaganda anti-nucleare ed esagerassero, prendiamo per buoni 5 anni. Sono un bel po' di tempo, mentre altre soluzioni arrivano prima.
2. Le nostre città sono piene di edifici che possono essere usati per il fotovoltaico. Se ogni edificio cittadino avesse per legge dei pannelli fotovoltaici quanto sarebbe il divario tra energia richiesta e prodotta?
Nella mia esperienza personale la mia famiglia lo mise nell'abitazione di proprietà diversi anni fa. venne usata solo metà del tetto, gli operai (e posso confermare) che usare l'intera superficie non era necessario in quanto ne bastava metà a coprire il fabbisogno di quella casa.
3. Questo è l'argomento che mi sembra più attaccabile ma il problema fondamentale è che abbiamo 1 solo pianeta su cui vivere. Se succede un casino, o peggio se un giorno un dittatore o un pazzo o un gruppo di pazzi decidesse di aggredire un impianto nucleare. Come gestiamo i danni? Abbiamo una risposta a questa domanda?
Perché per quanto debole come argomentazione, la paura atavica che scaturisce non la scacci con le statistiche.
Un esempio simile è la paura di un incidente aereo. Ho sentito dire più volte che la probabilità di essere colpiti da un fulmine è maggiore di un incidente aereo.
Benissimo quindi molto improbabile.
Se però succede? quanti sono i sopravvissuti di un incidente aereo..
Saluti
più passa il tempo più fai battute alla Shy
Lo prendo come un complimento
@@EntropyforLife decisamente, spero di vedervi al night show
@@davide-ur6qy Magari, bella puntata sarebbe!
Mi piace molto come affronti gli argomenti e come cerchi di essere sempre in equilibrio anche sul filo di un rasoio.
Credo però ci sia un problema enorme che dovrà essere prima o poi risolto e cioè non si può avere un'opinione su qualsiasi cosa.
Già in sé opinione significa qualcosa che ha poco valore proprio perché è un > ma il fatto di doverla esprimere o addirittura imporre anche su questioni che invece possono essere empiricamente misurate è il più grande problema di questa umanità ma soprattutto un fallimento del progresso.
Dati alla mano il nucleare è la forma più sicura di energia domani mattina dobbiamo iniziare a costruire nucleari tutto il resto è accontentare una popolazione di egocentrici analfabeti molti anche funzionali.
È un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo. Io nel mio piccolo accetto l'opinione quando si parla di carbonara o amatriciana oppure outfit poi basta.
Agli attivisti di Lega Ambiente et simili non piacerà questo video
si possono attaccare al ******😬😬
Ottimo approccio! E' quello che abbiamo cercato di avere con FFF per prendere una posizione sull'argomento.
Secondo me però il problema non è sì/no/bho nucleare, cioè non è detto che questa scelta sia così radicalmente importante. Mi spiego peggio:
Ci sono molte altre riflessioni che si possono fare proprio per il fatto che la produzione di energia tocchi ogni aspetto della nostra società. E mi dà un fastidio enorme quando si cerca di "banalizzare con superiorità" un argomento complesso, che sia verso un polo o l'altro.
Detto ciò, è anche vero che ad una certa sia necessario fare qualcosa. Non è una giusta scusa non decidere solo perché l'argomento sia complesso.
Per potersi orientare secondo me è necessario prima di tutto chiedersi: quali sono i nostri obiettivi?
- risolvere la crisi climatica?
- mantenere questo modello di sviluppo con consumi sempre crescenti?
- combattere la povertà energetica?
- puntare alla sicurezza energetica senza implementare la democratizzazione dell'energia?
- a cosa ci serve l'energia? E' per qualcosa di utile o no?
- etc..
In seguito, serve capire quali sono le strade percorribili e in quale proporzioni sono utili per il raggiungimento di uno o più obiettivi che abbiamo scelto. Ad esempio:
- efficientamento?
- modello di sviluppo che abbia come fulcro un concetto di equilibrio?
- riduzione dei consumi?
- diversificazione fonti?
- proporre una rete mondiale di scambio di energia?
- utilizzo di strumenti economici/politici per cambiare i consumi?
- etc..
Se si analizzano le questioni energetiche più ad ampio raggio si vede come la scelta delle fonti sia una frazione della vastità di domande e di scelte che possiamo porci. E il fatto che il dibattito si stia concentrando sul nucleare (tra l'altro è un argomento perfetto per la polarizzazione, ovvero perfetto per la NON decisione) è un chiaro esempio di dilazionismo climatico, ovvero una perdita di tempo, la nostra risorsa più importante.
In sintesi: Il nucleare? Non è né la risposta giusta, nè quella sbagliata. E' la domanda ad essere sbagliata.
a me non sembra che FFF abbiano cercato di prendere posizioni simili sull'argomento, visto che erano contrari all'introduzione di nucleare all'interno della tassonomia europea. Mi sembra piuttosto il contrario di ciò che il video mira a comunicare, ovvero l'investimento comune nell'aumentare energia da rinnovabili e da nucleare in tutto il mondo.
Mah sinceramente mi sembra che FFF abbia preso una posizione contraria sull'argomento o comunque molto scettica.
@@vgg5465 @Micol Buti vi consiglio di leggere l'articolo completo che abbiamo elaborato dopo più di un anno di dibattiti e ricerche.
Metto il link nei commenti. Se RUclips dovesse toglierlo, cercate "il nucleare è la soluzione?" Sul sito di Fridays For Future Italia.
Comunque Giacomo nel video non ha detto solo quello. Ha anche detto che è un argomento complesso. La tassonomia è un argomento a se. Come ho scritto sopra, a seconda degli obiettivi, cambiano le strategie, quindi cambiano le soluzioni.
Gli obiettivi di FFF sono quelli di riduzione delle emissioni rapida per seguire il principio di Giustizia Climatica. In Italia dobbiamo ridurre le emissioni del 92% entro il 2030; troppo vicino perché il nucleare possa dare il suo contributo. I soldi sono limitati, quindi ha senso investirli in un settore che comunque dovrà raggiungere l' 80-90% della produzione di energia (come diceva Giacomo nel video, non ha senso focalizzarsi sul 30% ignorando il 70%) e che può farlo in breve tempo.
È un bel sogno, qui in Italia c'è davvero troppo pregiudizio, persino su quello di quarta generazione. Spero in un futuro in cui anche qui da noi si potrà puntare sul nucleare.
Qui c'è il comitato del no anche per aprire un supermercato 😁
@@ricordiaerei7776 che poi i Verdi sono i primi a mettere paletti e a bloccare le opere, sono la personaficazione di ciò che vorrebbero combattere. Valli a capire
Credo che la comunicazione del disastro di Chernobil influenzi molto l'opinione pubblica ancora oggi. Ho visto una forte ostracizzazione da parte degli over 50. Secondo me la televisione influenza molto questo tema: un'informazione completa sui pro e i contro potrebbe fare tanto.
Il problema è che non faresti mai in tempo per affrontare il problema contingente, che il riscaldamento globale.
Per fare una centrale nucleare ci vogliono una decina d'anni, ma a monte di questo serve convincere la popolazione. E per quello ci vorranno decenni. Se fai la somma siamo ampiamente fuori tempo.
@@gerryino vero, però anche se non rientriamo negli accordi fatti per evitare il riscaldamento globale grazie al nucleare (se mai ci rientreremo), questo sarà sempre una risorsa preziosa nel futuro. Non è che il nucleare è utile solo per il global warming, è una risorsa energetica validissima in qualsiasi caso, quindi, secondo la mia opinione, è sempre un investimento giusto indipendentemente da quando sarà fruibile.
Thanks!
Ciao Giacomo, complimenti sia per il canale in generale, e per questo video. Faccio parte della generazione che ha vissuto il "Terrore Chernobyl" in prima persona, avevo 10 anni, ed è ovvio che l'onda lunga di quell'evento abbia portato a quel bias antinucleare generico così forte nel nostro paese. Condivido in toto i ragionamenti fatti nel tuo video, ma per convicenre la popolazione a cambiare idea serve argomentare sia i vantaggi che gli svantaggi, e mentre i primi sono chiari, anche nel tuo video non si parla di quali possono essere gli aspetti negativi (stoccaggio delle scorie, disponibilità dell'uranio nel caso dell'aumento del consumo, dipendenza da produttori terzi esattamente come per il petrolio...). Sarebbe interessante avere il tuo punto di vista anche su quello. Bella li, bravo!
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
mettici anche il rischio di attentati terroristici, quindi più spese per la sicurezza che riducono i margini economici.
@@pierovannuccini937 puoi elaborare meglio? Perché dei terroristi dovrebbero attaccare una centrale?
@@pierovannuccini937 le centrali nucleari esistono da 70 anni e l'unico attentato terroristico è avvenuto in Francia ad opera di presunti "ambientalisti" no-nuke, i quali hanno attaccato una centrale con un lanciagranate. Ovviamente senza alcun risultato. Quindi di che stiamo parlando?
@@tangerine3559 per generare terrore, è quello che fanno. Le centrali sono pericolose, se qualcosa va storto i danni sono enormi, ma è per questo ci si è impegnati affinchè tutto fili liscio con le migliori tecnologie.
Mi piace molto il tuo approccio, andrebbe applicato a tanti ambiti! Ma si tende sempre a preferire approcci "di pancia" o a piegarci ai nostri bias cognitivi
Sono fondamentalmente pro-nucleare, quindi anche da come l'avevi descritto su insta mi aspettavo che con questo video mi sarei un po' presa una batosta, perché quando qualcuno (dati alla mano) ti fa vedere che hai torto brucia - e su questo canale mi è già successo più volte, infatti credo che il modo in cui penso ad oggi sia abbastanza merito tuo lol.
E invece sono andata avanti ad aspettare la batosta fino a fine video, un video che sicuramente è stato utile e interessante (la cosa del fatto che non serve che le centrali siano in Italia non mi era neanche passata per la mente, tipo), ma che mi sono accorta che non mi aveva contraddetto su niente, che aveva solo aggiunto tasselli su cose a cui io, da ignorante in queste tematiche, non avevo pensato.
Non sono una che fa spesso complimenti, ma io questo video lo aspettavo da tantissimo, come ho aspettato i tuoi video sul Jova Beach Party e su mille altre cose: sono una persona che si informa, ma non ho la presunzione di sapere tutto su ogni argomento, e raramente mi fido del tutto di qualcuno. Quando è uscito il video di Cartoni Morti su questo tema sono stata felice che avvalorasse le mie idee, ma quello è uno che fa cartoni e non conosco gli esperti a cui si è affidato abbastanza da fidarmi. Te invece ti seguo da anni, e ogni singola cosa che hai detto sull'ecologia era vera (quando parli di altri temi s volte storco un po' il naso, ma non è il tuo campo), quindi ora quando esce una notizia aspetto i tuoi video prima di dire l'ultima parola, perché so che tu non dici nulla se non ne hai tutte le basi, e quindi indipendentemente dal fatto che mi dai ragione o no, quello che dici è vero (o almeno più vero di qualsiasi cosa potessi pensare io da sola), e sono prontissima a cambiare idea alla fine del video.
Questa volta, però, non ho dovuto farlo.
Ho guardato solo 30 secondi e ti fermo subito: TUTTI i tuoi video sono di una qualità eccezionale, quello di Chernobyl incluso!!! Dovresti stare ogni sera in prima serata RAI, sarebbe un aumento di qualità informativa eccezionale
L'energia nucleare ha un altro grosso problema: l'enorme costo dei tassi di interessi sui prestiti che vengono fatti per costruire una centrale. I tassi sono alti in quanto l'investimento viene considerato "pericoloso". Pericoloso nel senso che il breakeven point si trova spesso molto lontano nel tempo e nel frattempo potrebbero succedere cose che compromettono l'ottenimento dei ricavi (tipo un referendum, tanto per dirne una). Il lato positivo e che investendo sulla sensibilizzazione del pubblico (divulgazione scientifica, inserimento di migliori programmi sull'energia e i cambiamenti climatici nelle scuole, team di debunking di fake news etc.) si prendono due picconi con una fava: piu la popolazione risulta favorevole piu l'investimento appare sicuro e i tassi di interesse si abbassano.
C'è da dire che i soldi li investe lo stato invece che un privato va ad abbassare almeno un pochino questi prezzi (sia perché devi fare meno prestito sia perché lo stato da un po' di stabilità (almeno teoricamente).
Ciao Giacomo. Il tuo ragionamento mi vede molto molto d'accordo, anzi, mi piace l'idea di poter investire pragmaticamente anche in altri luoghi. Una sola cosa del nucleare mi perplime: i tempi d'implementazione sono lunghi anche nel caso decidessimo di iniziare oggi. È così o sono poco aggiornato io sulla tecnologia nucleare più avanzata?
Grazie Giacomo, tema inutilmente diviso e polarizzante e risolvibile con considerazioni lineari e scientifiche.
Grazie.
Una curiosità, qualcuno sa quanto tempo ci vuole per progettare/costruire e mettere in funzione una centrale nucleare?
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 heilà spammer. Non pensavo esistesse la lobby delle ER ma mi sbagliavo
@@marcomarcomarco9879 - Ho letto il tuo commento 4 volte se non di più. Non riuscivo a credere di aver trovato un'altra persona in grado di arrivare alla medesima (e relativamente banale) considerazione. Io non ho mai osato a esprimere questo concetto perchè il livello di ragionamento degli interlocutori "pronucleare", è così "difettoso" che non capirebbero. Ora mi sento meno solo, su questo pianeta in mano a stupide scimmie *-* 😍. Il mio dubbio è che tutta questa energia immagazzianta sotto forma di petrolio, gas, ecc., continua ad aumentare e quindi, prima o poi, ce ne sarà così tanta che dovrà comunque disperdersi da qualche parte?
Di solito apprezzo tantissimo la tua capacità di analizzare le questioni in ogni loro aspetto, questa volta però, nonostante il video abbia il solito livello molto alto, sorvoli sulla questione della gestione delle scorie e lo smaltimento dei reattori post periodo di utilizzo.
La Francia è il paese che più ha lavorato sulla cosa e nel momento che ha realizzato la difficoltà e soprattutto il suo costo ha immediatamente deciso di spostare la costruzione di nuovi reattori all' estero 'donando' le sue competenze e ricevendo energia a prezzo ridotto.
A me manca il tempo di fare lunghi approfondimenti scientifici con attente analisi delle fonti d'informazione come fai tu, se la mia visione è tarata da qualche disinformazione mi farebbe piacere avere delle delucidazioni.
Grazie
Ti consiglio la pagina dell'avvocato dell'atomo che fa approfondimenti su questo tema
Grazie non lo conoscevo. Ho letto tutto il materiale che ho trovato sul sito a proposito di scorie.
Approfondimenti sulla decisione francese di continuare a beneficiare di energia a basso costo solo a patto che i costi di gestione delle scorie ricadano su altri, che equivale a dire che l' energia nucleare non è economicamente sostenibile, io non ne ho trovato.
Se hai un link specifico, mandamelo. Ci tengo a non diffondere sciocchezze
@@stefanoc3484 bisognerebbe spulciare nei post allora. Comunque il costo di gestione delle scorie è messo nel prezzo del kW/h per legge. Cercando "science for sustainability hinckley point c" nel primo risultato a metà pagina, si trova un grafico a torta che rappresenta come è composto il prezzo del kW/h. Non posso incollare link perché RUclips blocca il commento.
@@stefanoc3484 Per legge, Il costo di gestione delle scorie è già compreso nel costo dell'energia e, prendendo come esempio Hinkley Point C, questo incide a quasi il 2% sul totale dei costi. (2 /113€). Quindi, anche facendo finta che i costi in un futuro raddioppassero e non fosse stato previsto, stiamo comunque parlando di percentuali irrisorie. Ciò che contribuisce tanto invece, sono i tassi d'interesse: oltre il 60% sempre nel caso di Hinkley Point C. Il nucleare è l'UNICA indsutria per la produzione di energia che è tenuta comprendere nei costi, la gestione delle esternalità, le rinnovabili ad esempio non hanno suddetto obbligo (perché lo sanno tutti che i pannelli e le pale eoliche crescono sugli alberi...) Quindi no, i costi delle scorie francesi non vengono lasciate ricadere sugli altri. Ci tengo comunque a sottolineare che costi alti dell'energia NON significa per forza di cose prezzi alti in bolletta e viceversa costi bassi non significa bollette più leggere. I costi di produzione sono solo la punta dell'iceberg.
@@Alessandro2731995
Vedo che per dirottarmi su un sito di disinformazione ci hai messo 5 minuti ma se ti chiedo delle informazioni più puntuali non ti bastano 3 giorni.
Comunque la mia avversione al nucleare non è dovuta alla paura irrazionale di qualcosa che non conosco, ma al concetto di disporre di energia praticamente infinita per permettere alla razza umana di espandersi ulteriormente.
Se si vuole parlare di rispetto per la natura, la società umana deve iniziare ad autoimporsi dei limiti pianificando seriamente una progressiva riduzione dei consumi e anche dei consumatori.
Altroché energia a uffa 🙂
Un video abbastanza raffazzonato, soprattutto senza assolutamente alcun riferimento a dati e studi (cosa strana per il canale), e quasi completamente incentrato sul discorso accettazione. A un certo punto si dice che l'energia nucleare sarebbe più economica, senza citare alcun dato. Eppure, in Francia, mi risulta che EDF sia sempre sull'orlo della bancarotta per gli enormi costi del nucleare, con metà centrali ferme perché la manutenzione è troppo onerosa o perché d'estate non hanno abbastanza acqua per operare in sicurezza, e debiti che devono essere costantemente appianati dal governo francese con le tasse dei cittadini. Francamente sono sorpreso dalla superficialità con cui è stato trattato un argomento così complesso e consiglio a Giacomo di restare sulla biologia che è il suo campo. Questo a prescindere da come la si pensi: io non sono necessariamente contrario, ma certo in questo video non trovo niente che chiarisca le idee in maniera obiettiva.
EDF è costretta dall'antitrust francese a vendere 120TWh (1/3 della sua produzione) di energia alla concorrenza (gas, solare, eolico, etc) al prezzo di 48€/MWh, per poi ricomprarla tutta al prezzo di mercato: 400€/MWh. Ti sfido a non andare in rosso.
Questo meccanismo si chiama ARENH.
Poi il costo delle bollette secondo la Commissione Europea, nel report "Household Electricity Prices, second quarter of 2022" a pagina 43 per i privati (compresi ti tasse) sono:
- Francia 21 €/kWh
- Germania: 39 €/kWh
- Italia: 37 €/kWh
@@Alessandro2731995 beh il costo delle bollette dice poco, se appunto i prezzi sono calmierati e i debiti vengono poi appianati con i soldi delle tasse... e comunque appunto, tutta questa discussione nel video manca.
@@TommasoPaba sì intanto la Francia ha messo 34 mlrd per calmierare le bollette (che sono aumentate del 4%) e rilevare edf. L'Italia ha speso 60 mlrd per calmierare le bollette e abbiamo visto quanto sono comunque aumentate.
Lui non mette le fonti nel video, te le ho messe io.
@@TommasoPaba perchè non esiste nessuna discussione a livello scientifico. Il nucleare va fatto ed è conveniente, questo è un dato acquisito.
La questione della francia con EDF è disinformazione che viene tirata fuori da dei clown su twitter (principalmente) EDF ha fatturato 85 miliardi di euro, e ne ha fatti 5 di utile. Ha debiti per circa 40 miliardi di dollari (vado a memoria), che è un'informazioni decontestualizzata e montata ad arte per ingannare i polli che non conoscono come funziona un'azienda.
Il mondo è pieno di aziende multimiliardarie che hanno debiti monstre, è la semplice normalità di dover fare investimenti e chiedere prestiti per farli. Conosci Intel? Leader mondiale dei processori? Sui 35, a fronte di circa 80 miliardi di fatturato. Volkswagen? 250 miliardi di fatturato e 190 miliardi di debiti. Potrei continuare a lungo.
Sono aziende sull'orlo della catastrofe? No.
In ogni caso, la francia ha speso 10 miliardi per nazionalizzare EDF. L'italia fino al governo draghi aveva speso 60 miliardi per tamponare il costo folle delle bollette.
Mi sai dire quanto spenderanno gli italiani nell'anno corrente in energia rispetto a quanto spendevano nel 2019? Vogliamo vedere quanti soldi vengono fuori?
Lo sai vero che in Germania per ben due volte con 15 e 17 miliardi hanno nazionalizzato aziende energetiche sull'orlo del fallimento? Lo sai che intendono fare debito per 200 miliardi per affrontare il caro energia?
Perchè non hai citato queste cifre per fare un confronto?
@@B1G_PH4rMA Non le ha citate perché ha avuto un piccolo lapsus
Son d'accordo su tutto e capisco il discorso dell'investire nel nucleare anche all'estero per sopperire alle necessità climatiche e ambientali ma permettimi che se si riesce a smantellare qualche centrale termica (generico lo so) qui sarebbe un pizzichino meglio, non è solo per il ritorno economico ma proprio per la pulizia del territorio.
Se la centrale l'Eni la costruisce in Serbia, Albania o quel che è (non confinante o con ostacoli per la creazione di una linea elettrica), certo stiamo comunque pulendo l'ambiente, stiamo avendo un ritorno economico (questo più o meno ma la mia polemica non verte su questo) ma non stiamo pulendo la nostra aria, i nostri terreni, certo indirettamente si ma solo in maniera infinitesimale rispetto al paese di riferimento.
La mia è una polemica un po' sterile ma è per dire che sebbene l'impatto sia sul totale, una centrale a gas o a carbone i danni maggiori li fa li dov'è costruita e se io posso chiuderla mi farebbe piacere come mi roderebbe il fegato di fare il favore ad altri prima che a noi stessi.
Certo che considerata la situazione qui in Italia è vero che siamo in difficoltà con "l'educazione energetica" perciò si, è una delle possibilità con maggiore probabilità di successo per avere un ritorno dal nucleare sebbene minimo.
Probabilmente Giacomo non si riferiva agli inquinanti, ma alle emissioni di CO2, che ovviamente è clima-alterante.
Una centrale nucleare, ovunque la costruirai, comporterà minori emissioni di CO2, sul conto complessivo.
Anche a me non fa impazzire l'idea di finanziare reattori da altre parti, perché, come dici tu, la qualità dell'aria qui non migliorerebbe. Però gli italiani sono testardi, sarà difficile averle qua.
Sono super favorevole e Cernobyl è stato un errore umano, c'è poca informazione a riguardo del nucleare e spesso solo sensazionalistica, ci sono seri problemi anche con le energie rinnovabili che non si possono applicare in tutto il territorio indistintamente, eolico solo in alcune zone, il solare in altre, gli impianti off-shore solo in altre zone e così via con annessi costi di impianti e un'alta percentuale di impatto ambientale, il nucleare è la soluzione alla maggior produzione di CO2 e a tanti altri problemi ...
Like a prescindere ed ora video😁😁
Esatto, una centrale non può in alcun modo esplodere come una bomba atomica, caso mai se proprio ci si mette di impegno come a Cernobil (o sarebbe meglio dire Pripiat) ci possono essere fughe radioattive, ma è quasi impossibile
Da forte sostenitore del nucleare, ma che cerca di guardare in faccia la realtà del nostro paese ho rivisto in questo video molti miei ragionamenti.
Il nucleare ha bassissime emissioni inquinanti ma aumenta comunque in modo artificiale l'energia totale presente nella biosfera, a differenza invece del fotovoltaico ad esempio che usa e trasforma l'energia emessa dal sole già presente in biosfera e che non va quindi ad aumentare l'energia totale presente in biosfera. È fondamentale capire questo concetto e quindi a lungo andare anche il nucleare sarebbe catastrofico a livello del riscaldamento globale
@@marcomarcomarco9879 in realtà è la sovrabbondanza di gas serra in atmosfera la causa principale dell'aumento di energia termica del pianeta, riscaldando principalmente atmosfera e idrosfera.
Inoltre é sempre bene distinguere ciò che è inquinante da ciò che é climalterante... ad esempio il metano é poco inquinante (rispetto alle altre fonti fossili), ma emette molto.
Il carbone inquina ed emette moltissimo.
Il nucleare e le rinnovabili producono molte meno emissioni di gas serra rispetto alle fonti fossili, ma sicuramente producono sostanze inquinanti e difficili da smaltire e/o riciclare.
Grazie per il video, equilibrato come sempre!
Il dubbio che mi rimane sul nucleare è la gestione delle scorie. In un paese in cui la gestione dei rifiuti è largamente infiltrata dalle mafie, il fatto che l'aspetto stoccaggio non venga mai problematizzato alla luce del crimine organizzato mi turba. Da questo punto di vista sarei molto più contenta di avere le centrali appena oltre al confine, gestite da qualcun altro...
La gestione delle scorie (in proporzione pochissime perché possono essere anche riciclate) è organizzata e controllata da severissime norme internazionali. Le mafie non avrebbero né l'interesse né la possibilità di infiltrarsi. Se hai voglia di approfondire ti rimando al libro dell'avvocato dell'atomo e a varie sue interviste in cui spiega la questione molto meglio di quanto potrei fare io.
Interessante, un sottotono utopico, nell ultima osservazione
Già mi immagino il video-commento del signor "io so tutto" Mortebianca 🤣🤣
non lo ammetterà mai per orgoglio, ma in fondo credo lo sappia di aver detto una marea di stronzate nei suoi video
Ne è estremamente consapevole, come lo è degli altri video su temi di cui non ha nessuna conoscenza, o meglio a lui non importa troppo che le cose che dice siano corrette o meno gli importa che "vendano". Ha scelto la sua squadra, peraltro la favorita quella del no al nucleare a oltranza, e si comporta di conseguenza. Si vede anche dal modo in cui interagisce con gli altri membri della squadra
Certo che la tua posizione ha un senso Giacomo, è davvero ben fondata, pragmatica e ampiamente condivisibile 👌😃👏👏
“PARLATECI DELLE SKORIEEEW!!!1!2!!-111!!! NUKLEARE KATTIV SKORIE BRUTT! VELENOOO!!!”
Ok la smetto. Scusate.
Ciao, parlacene tu per favore così sfoghi la spiritosaggine
@@inpsa
Inpsa… era una battuta…
@@Brightgard ma si, lo capisco, è un sarcasmo che va tanto di moda la presa per il chiul fatta così ai super- “zucconi" però a me mi ha stufo, perché fa passare per snob omologati anche gli edotti di questa bolla. Tra l'altro la mia era una proposta pseudoseria, di canalizzare tutto quel popò di entusiasmo indicandomi da chi informarmi. E thanks e love and peace 🐐
@@inpsa
Guarda, se proprio dovessi indicarti qualcuno da cui informarti in merito alla questione scorie c’è l’Avvocato dell’Atomo oppure i video fatti in merito da Ingegneria Italia. Per correttezza ti rimando anche alla controparte: Mortebianca. Anche lui ha dedicato due video al nucleare. Poi fai te.
Non so se si vedranno da qui a 20 anni, ma di sicuro tutta la buona divulgazione che state facendo è ottima, magari nel tempo permetterà di creare un ambiente culturale pronto a cambiare idea sul nucleare.
qui prima che sia virale 🎟️
Ci sono anche io✋
Ho portato questi 🍿.
Ripasso tra qualche giorno per vedere cosa succede