NOTE AGGIUNTIVE -Questo video si riferisce principalmente al territorio della musica pop/rock e della sua diffusione e commercializzazione. Ovvio quindi che sarà sempre possibile esprimersi con la propria chitarra in mano o comporre musica per rispondere alla semplice esigenza artistica di farlo, nessuno nega quello; -Fatta la premessa sopra, è anche ovvio che la musica dal vivo non scompare, anzi, probabilmente guadagnerà ancora più forza e importanza; -Qualità/bellezza delle canzoni - per quelli che dicono che i brani prodotti non sono belli, rispondo con le seguenti osservazioni: 1 Non credo che il punto sia valutare la qualità dei brani ascoltati in questo video, ma capire la potenzialità di questi strumenti in prospettiva. 2 Il gusto è comunque una questione soggettiva. 3 Quando ho detto che questi brani "mi piacciono" lo intendevo in senso relativo, tenuto conto di come sono stati realizzati e paragonandoli a brani "veri" dello stesso ambito (pop/rock/commerciale), non certo ad una sinfonia di Beethoven. -"Suonano bene/male": quando ho detto che i brani suonano bene, non l'ho fatto vestendo i panni del produttore/fonico ma dell'ascoltatore comune. Non mi riferivo tanto a un discorso "di mastering" ma più a una questione di carattere. E comunque vale quanto detto sopra del guardare in prospettiva futura. -Per chi dice "l'AI non crea e inventa niente, non fa altro che copia/incollare moduli e canoni già fatti da altre persone...": è vero, il punto è che si tratta sostanzialmente di ciò che fa la gran parte dei musicisti al giorno d'oggi. Allo stato attuale, in musica leggera, è difficilissimo concepire qualcosa di nuovo, che sia l'uomo o la macchina a tentare di farlo. Io tra l'altro non escludo che presto l'AI si potrà cimentare nell'esplorare qualcosa di nuovo, vedremo. -Per quelli del "facile con le canzoncine di 4 accordi, ma è in grado di fare un assolo alla Steve Vai?!1!?": onestamente non l'ho testato su una cosa del genere, magari Suno in questo momento farebbe fatica, ma non ho dubbi sul fatto che ci si arriverà molto presto, non si vede per quale motivo non dovrebbe succedere. -Per quelli del "non ha anima": l'anima ognuno la sente in cose diverse. Lo stesso artista per alcuni non ha anima e per altri si. La musica dell'AI non emoziona fino a quando qualcuno non la troverà emozionante, cosa che prima o poi succederà, anzi, già succede sicuramente. Tra l'altro sarà divertente fare dei test bendati, per vedere se quelli del "non ha anima" saranno sempre in grado di riconoscerla. -Per quelli che mi accusano di essermi mostrato entusiasta (o per gli altri che al contrario mi accusano di aver fatto un discorso anti-progresso, ebbene sì, ci sono entrambe le categorie...): personalmente mi piace tenermi aggiornato sulle evoluzioni in questo ambito; nel caso specifico sono, come tanti, sorpreso dalle potenzialità, preoccupato per alcune implicazioni, curioso riguardo gli sviluppi. Il progresso comunque non si ferma e non sarò certo io a cercare di boicottarlo. Ad ogni modo non cercate di trovare in questo video un giudizio da parte mia o una valutazione di carattere morale, in un senso o nell'altro, perché non c'è. Per il resto no: non passo le giornate ad usare questi strumenti, l'ho usato solo ed esclusivamente per la realizzazione di questo video, ho altro da fare. -Reazioni sul personale: facendo video ormai da tanti anni ho visto che molte persone, quando sentono o leggono qualcosa con cui sono in profondo disaccordo, che non vorrebbero sentire, reagiscono buttandola sul piano personale. Che sia il proprio piano, scagliandosi ad esempio contro le canzoni del video, definendole orribili; oppure sul piano di chi parla, attaccandolo dal punto di vista personale. Si tratta di una reazione abbastanza comune, dovuta al fatto di non saper argomentare e gestire una determinata tematica in modo sereno e razionale. Grazie per l'attenzione ;-)
Ciao Claudio. io sono uno di quelli che ha commentato che la qualità è mediocre. Ora, riguardo alla "bellezza" dei brani, se il punto è che dobbiamo "capire la potenzialità di questi strumenti in prospettiva", non possiamo non considerare tra le potenzialità anche il livello qualitativo del prodotto. sul punto 1) non mi trovi d'accordo. il punto è ANCHE valutare la qualità dei brani (per quanto siano un esempio minimo e parziale, ovviamente), e quando dico mediocre, non intendo che siano orribili. anzi. il brano dance può essere brutto per chi ascolta metal, ma è assolutamente in linea con un brano dance mediamente prodotto da un artista in carne ed ossa. questo era il tuo discorso, e la penso come te. intendevo "mediocre" nel senso che sta nella media, che sia il brano dance o quello di rock americano, o quello di ethereal pop, mi sembravano tutti senza infamia e senza lode. Quando hai detto che ti piacciono ho capito che era in senso relativo, anche a me il brano indie non da fastidio e può stare benissimo in mezzo ad altri simili in una playlist che mi metto distrattamente in macchina, ed è innegabile che sia indistinguibile come arrangiamento, qualità del suono, voce, stile, da quelli "veri". ma a parte questa differenza di punti di vista , sul resto concordo. la musica dal vivo (il concertone) dunque il musicista sul palco, resta insostituibile. ed è giustissimo esplorare nuove tecnologie, lo hanno fatto gli who e i pink floyd, lo ha fatto chi per primo ha attaccato una spina alla chitarra, e la musica non è morta. il problema non è nella tecnologia ma nella cultura, nel tipo di fruizione che se ne fa, nel mercato, in poche parole nella società, nell'ascoltatore.
E i campionamenti (dagli anni '80)? E i DJ/producer che sono da decenni grandi artisti e riempiono gli stadi (dagli anni '90)? E i Daft Punk (e tutti gli altri come loro), fondamentali nella musica pop degli inizi di questo millennio? E la musica algoritmica che esiste da più di 50 anni (ed è già stata usata parecchio compositivamente e sotto mentite spoglie)? E i centinaia di VST "intelligenti" e generativi per le DAW che esistono da un pezzo? E gli arpeggiatori "smart" che ci sono già da parecchio? Altrochè AI! Le AI generative per la musica sono solo la ciliegina definitiva sulla torta di tutto ciò e di questa palese tendenza alla automazione! Ma su che albero vivevate fino a oggi? Solo ora c'è chi si lamenta? Scendete dal pero che è suonata la sveglia da un pezzo (decenni), mentre voi facevate volutamente finta di niente! La cosa che mi sembra più ridicola è che coloro che in passato usavano tranquillamente i campionamenti di chiunque e si lamentavano del fatto che poi qualcuno avrebbe reclamato un diritto d'autore su di essi, dicendo che la musica dovrebbe essere di tutti e libera, sono gli stessi che oggi si lamentano di essere in qualche modo campionati (una sorta di "campionamento"). Che sepolcri imbiancati! Avete voluto la bicicletta (e io non sono neppure contrario per principio alle AI)? Beh, ora ne sono arrivate migliaia di navi piene di "biciclette", pedalate... 🤣😅👍
Caro Claudio, grazie di questo interessante video e delle tue utili riflessioni. Ne sottolineo due, con cui concordo pienamente: 1. "l'AI non crea niente, copia - ma si tratta sostanzialmente di ciò che fa una gran parte dei musicisti..." a cui aggiungerei: "fa e ha sempre fatto" (e non solo in campo musicale ma in tutti i campi). 2. Personalmente mi piace tenermi aggiornato sulle evoluzioni in questo ambito (idem come sopra). Per il resto mi sembra importante la riflessione di @gianlucapainilivemusic6552 più avanti: Se la gente vuole musica per "non pensare" è giusto che la musica sia "non pensata"!
ma chi ci assicura che tutto Sanremo non è già tutto uno spettacolo artificiale ? e i telegiornali ? i politici ? e la Melozzi ? e la Schlaizzz ? è tutto finto ! Salvini, Biden...non possono essere veri...
Caro Claudio, hai ragione da vendere. Da anziano professionista ho visto e vissuto nei 5 decenni di attività che ho ormai sulle spalle, l'evoluzione che ha avuto artisticamente, tecnicamente e socialmente la musica. Al centro di tutto c'è un fattore sociale fondamentale. La semplificazione costante di tutto, per sgravare anima, cervello e corpo di ogni fatica. Già dalla fine degli anni 90' ho istintivamente smesso di ascoltare dischi prodotti in studio ascoltando quasi esclusivamente dischi e registrazioni Live. Questo perché, lavorando in studi di registrazione, già allora cominciavo a non apprezzare più brani resi ascoltabili dopo ore di correzioni e modifiche. Per me, antico musicista, la musica é qualcosa che nasce dal cuore e si realizza dopo anni di impegno, studio e sacrifici. Ma se ci guardiamo intorno, ci rendiamo conto che questo sta passando in tutti i campi, la sostituzione umana da parte della macchina, é ormai inarrestabile, e quelle caratteristiche che ci distinguono, anima e creatività, non hanno più un senso sociale e di mercato. Una umanità disumanizzata si aspetta sterili produzioni usa e getta. Forse, l'unico futuro del musicista, sarà riprodurre dal vivo brani scritti da programmi ormai dominanti. Riassumendo, sono felice di aver vissuto gli anni genuini della musica, mi dispiace per voi giovani❤🎶🎵🎶🎵🎸
Premettendo che capisco e rispetto il tuo punto di vista. Però c’è una criticità di fondo in questa riflessione. L’unico criterio da tenere in considerazione quando si parla di questo argomento sarebbe quello dell’individualità artistica. Il fatto che una canzone sia composta attraverso strumenti suonati o corretti durante la produzione o con suoni prodotti da macchine/software non fa nessuna differenza. La capacità di produrre musica “degna” di essere ascoltata non sta nell’avere impiegato anni a suonare uno strumento musicale, ma nel sapere rappresentare con originalità individuale quello che si vuole comunicare.
@@fabiopiroddi3103, anch'io rispetto assolutamente il tuo punto di vista, però mi permetto di esporti le mie ragioni contrarie, solo come spunto di riflessione. Ognuno di noi, ovviamente, ha in mente un mondo perfetto che però é distinto da quello degli altri, un utopia. La realtà si basa sui compromessi raggiunti e i flussi o direzioni culturali più o meno indotti ma sempre impossibili da modificare. Detto questo, tutto dipende da quello che uno intende e sente per un certo argomento. Musica e cultura sono due concetti tanto profondi quanto personali. Variano da persona a persona, e per questo non sono sindacabili, solo posso essere giudicati con un parere prettamente personale. Cos'è la musica? Cos'è la creatività? Io posso solo esprimere una mia opinione legata al mio fardello culturale e alla mia età. Premetto che assolutamente non mi piace e non capisco la direzione, che per me è una deriva, che ha preso la società oggi. Capisco che la spettacolarità e l'immagine hanno un posto assolutamente dominante rispetto un tempo. I concerti di allora erano in teatri, con due luci, e gente che suonava di meraviglia, (ti parlo dei tempi dei PFM, Banco del mutuo soccorso, Yes, etc....) Poco importava se la scenografia era stellare, a parte le rappresentazioni quasi teatrali dei gruppi come i Genesis. Li ascoltavi ad occhi chiusi e ti nutrivi anima e cuore. Non era necessario ne mettere ragazze mezze nude o correggere eventuali errori con artefatti tecnologici, facevano parte dell'anima del brano. Poi si è evoluta, no so se in bene o in peggio, per me in peggio. Fino agli inizi degli anni 90' il connubio tra musica e spettacolo si è mantenuto costruttivo, arrivando a concerti capolavori, ma in seguito, la musica, ha assunto un posto sempre più marginale rispetto allo show, fino a diventare oggi un semplice supporto. Lo stesso passò nella creatività, assunta a immagine del mercato. Ne sono l'esempio brani coma Rosanna dei Toto, registrata in diretta e senza nemmeno un metronomo, o i primi dischi dei Police registrati con un 8 tracce, e alcuni in diretto. Ma questa era musica, sognare ascoltando un Paco de Lucía, o Al di Meola, se non Allan Holdsworth o altri estrosi Musicisti (con la M Maiuscola) Esto ormai è passato, storia. Tutto cambia magari in meglio, speriamo, anche perché, secondo me, non può cadere più in basso di ora.
@@gianlucapainilivemusic6552 Capisco. La mia difficoltà nel ritenere il tuo punto di vista valido è che non si può scindere la musica dal contesto storico culturale in cui è stata prodotta. Se oggi c'è la possibilità di accompagnare musica e spettacolo visivo entrambe le arti ne gioveranno. Il problema che mi sembra lei sollevi, è che la qualità della musica si sia abbassata nel tempo e che dagli anni '90 la spettacolarità ha scalzato la musica dal suo ruolo che era quello di centralità nello spettacolo/concerto. Beh mi permetto però di osservare che dipende che musica si sta considerando. Se si va a vedere un concerto di musica pop il focus di quest'arte è sulla qualità della produzione e sullo spettacolo visivo. Se si va ad ascoltare un cantautore il focus sarà sulla musica e sul testo. Se si va ad ascoltare rap sarà sul flow e sul testo. Dipende dal tipo di musica che si considera, sicuramente oggi la musica si produce con strumenti diversi rispetto al '900, però le ricordo che la musica del '900 si dovrebbe confrontare con quella dei secoli precedenti, ovvero la musica classica, e non credo che si tutti siano concordi nel definire questa evoluzione in meglio. Detto questo, anche i giovani possono nutrirsi l'anima con la musica di oggi. Cosa cambia nell'ascoltatore il sapere che una canzone è stata fatta con una sola traccia e senza metronomo dal sapere che le parti sono state corrette successivamente? Se cambia qualcosa nel giudizio dell'ascoltatore significa che quello che si valuta non è più la musica o cosa vuole trasmettere ma si ricerca solo la bravura tecnica del musicista e una spiegazione razionale ad una presunta superiorità della musica che si preferisce. P.S. Tutti siamo affezionati di più alla musica che si ascoltava quando si era più giovani e ad un certo punto si smette di capirla (io non capisco molta musica di oggi perché non è più il mio contesto). Però la musica che si preferisce non deve essere il metro di giudizio per valutare la nuova musica.
Ha ragione in molti punti, infatti io ho premesso che appartengono al secolo scorso, i miei sono solo giudizi e considerazioni personali basati sui miei concetti di arte ed espressione della stessa. Magari sono io ormai inadatto a evolvermi in un contesto sociale che non mi appartiene o forse più semplicemente non mi piace. Amo la musica classica, il jazz, il Rock e la fusion, ma anche i grandi concerti, ho avuto la fortuna e la soddisfazione di suonare dal vivo in grandi concerti davanti a decine di migliaia di spettatori, come in piccoli Club o locali Semplicemente non mi sento più parte del circo, per come si è evoluto, i tempi cambiano e i riferimenti pure.
Ciao Claudio, grazie per l'istruttivo e "profetico" video sul futuro della musica dei sui fruitori e dei musicisti. Sono un vecchietto che la musica non riesce proprio solo ad ascoltarla. Ci devo mettere le mani, l'udito, la devo guardare e viverla. Dopo il tuo video mi sento, come immagino tantissimi altri, come un dinosauro in estinzione. Ma non mi cambia nulla. Continuerò a vivere la musica con la mia band di vecchietti :) ... e noi facciamo una cosa che IA mi sembra non faccia: sbagliamo!!! ma che bello!!! Ciao a tutti e buonissima musica
Sono un semianalfabeta musicale. Strazio la chitarra da quando avevo 14 anni e ne ho, ora, 51. Il video mi ha incuriosito e, complice il profondo della notte, ho scritto quattro testi (cinque/sei minuti per ognuno, ho una grandissima facilità di scrittura) li ho dati all'AI e ne sono uscite otto canzoni (due per ogni testo). Sono sconvolto. Ho fatto sentire a mia moglie la "canzone" scritta per lei (ma sarebbe meglio dire "prodotta") e non riusciva a capire come quel cantante dalla voce un po' anni 70 parlasse di lei....dicesse pure il suo nome. Non ha pensato, neanche per un secondo, si trattasse di qualcosa di sintetico. Con una semicitazione poetica....in me combattono l'entusiasmo per un "bel gioco" e l'orrore per le implicazioni che l'AI avrà nella vita dell'umanità intera.
Ciao, lo fatto anche io per mia moglie, e poi anche per i miei amici, tutti molto contenti e stupiti, senza AI avevo fatto solo una misera canzoncina, ora posso far fare all'AI cose incredibili, ho provato anche con la lirica e il canto gregoriano con testi miei o tradotti in varie lingue, ora che puoi inserire anche un motivo tuo salvato in mp3, la collaborazione con la AI è perfetto, è una possibilità in più. Buona musica a tutti!
@@dado1563brevissimo, infatti è una cosa fantastica, è uno strumento che magari riuscirà a stimolare tanti artisti oggi in crisi, sarà semplicemente una macchina che ti assisterà nella fase creativa, poi al 100% ci saranno artisti veri che decideranno di risuonare quell' idea con strumenti veri o solo parzialmente, gli scenari sono infiniti
@@FrickinEgg Nessuna paura. Come fa a sostituire la creatività se impara da quello che è gia stato fatto? Combina solo varie possibilità. A volte salta fuori qualcosa di decente, a volte si perde, mi è capitato con Suno, da quando vuole fare pezzi di 3 o 4 minuti, che fa anche 3 finali. é uno strumento in più se uno lo vuole usare, i controlli sono pochi e spesso non risponde ai metatag, rispetta di solito il genere non sempre utilizza gli strumenti indicati, alla lunga ho l'impressione che si ripeta. Buona Composizione a tutti con qualsiasi strumento, voce, coro, software, o AI usiate!
No! "Coro, voce, software o AI" No! È un accettazione tremenda questa! La AI funziona perché è comoda, non perché è giusta! Fa in pochissimo tempo quello che farebbe un umano in un tempo assai maggiore, ciò non significa che debba farlo! Ciò che può esser fatto non vuol dire che deve esser fatto. Siamo ancora capaci di discernere giusto e sbagliato o dobbiamo affidare anche tale scelta etica e morale alla macchina? Io voglio solo lasciarvi con una citazione di Martin Niemöller riguardante l'ignavia degli intellettuali di fronte all'evento del Nazismo (citazione non letterale bensì per sommi capi): "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, ed ero contento, perché andavano rubacchiando. Poi vennero a prendere gli ebrei, e io stetti in silenzio, perché non mi piacevano. Poi vennero a prendere gli omosessuali, ed mi sentii sollevato, siccome non mi andavano a genio. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente perché non ero comunista. Poi un giorno vennero a prendere me, e non era rimasto più nessuno a protestare." Questa sostituzione tecnologica a quella umana - che prima era sostituzione di colletti bianchi (lavori da ufficio), poi colletti blu (manodopera), ora addirittura dell'arte, con la musica come in questo caso, le immagini riprodotte in AI e così via - è un Caronte che ci accompagna verso una fine inesorabile! Ora è la musica, ieri erano mille altri lavori: domani non impazzite se rimpiazzeranno il vostro lavoro! Ripeto, ciò che può esser fatto non implica che debba esser fatto! @@dado1563
Ciao, sono un pianista/tastiersta. Uso Suno abbastanza spesso per giocare e i risultati sono incredibili, sia musicalmente ma anche dal punto di vista dei testi. Se adeguatamente sollecitato il SW riesce a sfornare cose abbastanza interessanti in qualche secondo. Il punto è che si è perso l'elemento 'espressivo' della musica che una volta era un linguaggio per poter 'dire' qualcosa. Ma una macchina purtroppo non ha niente da dire se non ripetere delle suggestioni fornite da esseri umani ed elaborate sulla base di enormi, sterminati database di altri gesti espressivi, catalogati secondo stili e contenuti, l'Intelligenza artificiale è in pratica una velocissima abilità per fare quello che un essere umano ci metterebbe una vita a fare: sentire tanta, tantissima musica e, banalmente, ispirarsi. Ma senza una vera ispirazione umana, se capite cosa voglio dire. In pratica; conosce tutta la musica e prende stili generi, frasi, arrangiamenti e li combina sapientemente a una velocità disumana. Sforna pezzi. Senza però comunnicare alcuna reale sensazione vissuta, nessuna empatia, se non quella copiata da altri. Una musica non umana, per ascolti non umani. La musica è diventata un prodotto da vendere, dove la quantità supera la qualità, la velocità vince sull'attesa, e il paradgima del 'likes' inquina irrimediablimente anche il gusto: ci piace quello che già piace ad altri e quindi l'anelito non è più quello di fare cose diverse e nuove ma fare più velocemente possibile qualcosa che ricordi molto da vicino una refererence di successo. Su questo le intelligenze artificiali ci vanno a nozze. Bel video come sempre, grazie mille.
Ciao Mirko il tuo commento mi trova totalmente d'accordo, soprattutto quando scrivi che un'intelligenza artificiale non potrà MAI sostituire il vissuto e il sentimento umano! E questo mi dona speranza. Bisogna preoccuparsi anche dei bambini che, in questo modo AI, credono di dare valore a tutto ciò che "va veloce" o "che avviene velocemente", perché per loro è sinonimo di "facilmente". Azzerare la frustrazione dell'attesa non li aiuta a rinforzare un IO che invece necessita di comprendere la bellezza del percorso che conduce a produrre un'idea o come in questo caso una Musica, attraversando momenti di luce e ombra, sterilità e creatività. Tutto dipende dagli scopi umani e da QUANTI valori conquistati vogliamo far evaporare o barattare per affari, che potranno sì riempire le tasche ...di contenitori umani sostanzialmente vuoti.
Io ho sempre la sensazione che le persone, quando criticano la musica di oggi prendano in considerazione solo la musica mainstream. Probabilmente perché sentendo la musica delle nuove generazioni non si ha voglia di andare ad approfondire cercando artisti meno conosciuti ma spesso molto validi ed espressivi.
La mia opinione è che la musica è sempre stata considerata in qualche modo un prodotto. La concezione di musicista che scrive per esprimere personalmente ogni sua emozione e sentimento è qualcosa di nato nel romanticismo, la differenza è che prima anche le canzoni più famose come Hotel California per dirne una, avevano un grande valore artistico ed era un brano eseguito da musicisti tutti molto capaci. Oggi trovo che nel mainstream ci sia effettivamente meno valore artistico rispetto ad altri decenni un po’ perché non c’è mai stata nella storia un’epoca con una così illimitata accessibilità alla musica, quindi chi vive quest’ultima in modo superficiale si stanca prima. Ma se si va a ricercare la musica di qualità uscita negli ultimi anni la si trova, però bisogna avere apertura mentale
Qui Peppo Sarò giurassico ma la magia è l unicità di un dark side of the moon . Suppres ready ecc. L intelligenza non umana ce la potrà trasmettere? Forse il giorno che avrà anche il pensare Non mi interessa esserci !!
Qualsiasi forma d'arte nasce dal il desiderio di un uomo di mostrare al mondo il meglio di sè. QUALSIASI. Che sia uno stilista di moda, un car designer, un pittore, un musicista, uno scultore, uno scrittore, uno sceneggiatore, un regista. TUTTI hanno in comune il desiderio di mostrare agli altri il meglio di sé stessi. Se togliamo questa motivazione che ha sempre fatto girare il mondo, allora non è solo la musica a morire, è l'essere umano stesso, non ci sarà più nessuna distinzione nemmeno tra un essere umano ed un robot, e come si sa i robot, sono preferibili perché non commettono errori.
"You know what the biggest problem with pushing all-things-AI is? Wrong direction. I want AI to do my laundry and dishes so that I can do art and writing, not for AI to do my art and writing so that I can do my laundry and dishes." (cit.)
L' IA nel mondo della musica potrà sostituire l'uomo lì dove la musica serve per generare un profitto: dalle colonne sonore alla stesura di album da lanciare sul mercato. Ma non potrà mai sostituire il piacere che prova un uomo nel suonare uno strumento. Perciò che si fottano trapper e compagnia bella, come chiunque si accontenti dei surrogati musicali. Nessuna IA potrà togliermi il piacere di suonare Chopin!
già ed è proprio per questo che è un bene, perché nessuno pagherà più per quel genere di "musica", ma era inevitabile che andasse così, già dai primi arpeggiatori automatici si capiva. Il problema è che chi usava l'arpeggiatore automatico (o simili) si faceva ancora pagare, ora è un po' diverso. Anzi, credo che finalmente la musica vera, quella analogica, tornerà ad essere considerata in maniera differente
Faccian quel che vogliono, ed è chiaro che il lato commerciale che alimenta e si alimenta nel mainstream, in cui la massa di chi ascolta qualcosa non solo non è musicista o, quantomeno dotato di una sensibilità musicale, più semplicemente di Musica non capisce una mazza, è chiaro, dicevo, che in questo purtroppo normale scenario, la IA sarà sempre più usata a piene mani per produrre profitti di un qualche genere, ma il gusto di mettere le mani sulla mia chitarra come mi sento di fare in quel momento, da solo o in compagnia di amici "superati" come me, non me lo toglieranno mai!!!
Esatto! La dimensione esperienziale è tutto, soprattutto nella musica, sia per farla che per ascoltarla. Niente potrà mai sostituire il rapporto diretto con lo strumento. Prima o poi, questa orgia di artificialita' finirà
@@brandon0099 ma anche no, semplicemente la gente apprezzera la nuova musica come apprezza adesso l'autotune ecc. Ci saranno sempre degli ascoltatori esigenti ma la massa si accontenterà della musica prodotta dall'AI.
Anche io sono esterrefatto... L'altra notte non riuscivo a dormire ed ho scritto una specie di inno per la mia squadra di calcio. La mattina dopo l'ho inserita in una app gratuita che genera musica ed in 30 secondi me l'ha creata.... e mi è piaciuta! Provavo un mix di orgoglio (io so suonare solo il citofono...) e vergogna perché ho fatto una cosa che non avrei mai fatto in vita mia e l'ho "rubata" a persone che fanno questo di mestiere.... Sono ancora sconvolto....
La venerazione che ho per Brian May, Jeff Beck, Tony Iommi, Steve Vai, Frank Zappa, e via di seguito (parlando da chitarrista) è dovuta ad un innamoramento per la "mente e le mani" di questi artisti. Così come la commozione di fronte al "Cristo velato", o a qualsiasi opera Impressionista. Ciò che, personalmente, più mi rende empatico e risonante alla produzione artistica è anche "immaginare/pensare" il travaglio produttivo per arrivare a quel "pezzo di ingegno umano". Si, il sudore, il sangue buttato, il dissidio interno e la seguente soddisfazione. Non credo mi appassionerò mai alla "nuova musica". Perché non credo sia musica. Credo sia, soltanto, ridurre la musica stessa da linguaggio universale ad applicazione di mere regole matematiche. Infine: a mio parere, la tecnologia sta livellando, come una falce, il genere umano. Rendendo tutto così "semplice ed accessibile" taglia le gambe al genio, che essendo rarità, crea l'innovazione. In ogni ambito. Come se Madre Natura mandasse, quando necessario, un nuovo seme per rinverdire il nostro giardino. Mha, forse mi sono dilungato inutilmente. Forse è soltanto frustrazione perché, a 40 anni, ancora non sono capace di suonare un maledetto assolo, senza bestemmiare in 18 lingue diverse. Come dice mia madre: "Figlio mio, a te ti dovevo partorire nel 1800!"
Bellissimo "nel 1800"... forse sei un'anima antica, chissà cosa potresti fare o fai, forse riportare l'Umanità in qualcuno che l'ha persa... C'è tanto da fare qui ;-)
Io faccio musica per esprimermi e per tirare fuori quello che ho dentro. C'è chi lo fa meglio di me, ora ci saranno anche algoritmi che lo faranno meglio di me. A me però cambia poco e niente. La mia musica mi darà sempre la stessa soddisfazione perché l'ho creata io dal nulla. Gli unici che dovranno temere questo tipo di concorrenza sono i produttori di quell'immondizia musicale che infesta le radio col solo scopo di fare soldi. La musica intesa come espressione artistica per fortuna è tutt'altra cosa.
... bravo ... non mi inoltro nello scrivere ... altrimenti impiegherei un anno ... ma nelle tue parole c'è l'unico commento veramente giusto e vero ... e in sintesi il succo di tutto un discorso che sarebbe opportuno fare su questo Catalogo di eventi ... che tutti in modo scemo e ingenuo chiamano Intelligenza Artificiale ... poi fra 6 mesi sarà tutto digerito ... ciao
E poi..... intelligente cosa. Non fa che scopiazzare qua e la velocemente quello che l' umanità ha creato in millenni di ispirazione e studio. Intelligente cosa? Definiremmo intelligente chi copia compiti da tutta la classe? No. Solo un granparaculo. Se invece inventasse qualcosa di veramente inaudito e personale allora si. Un nuovo genere, un nuovo suono. . Per ora fa solo spazzatura, vedremo
Approposito di produttori di musica, quindi industriali tesi a fare soldi in qualunque realtà digitale, imponendo tutta quella musica che negli ultimi due anni imperversa sulla rete e in radio e tv, sfornando dall'oggi al domani personaggi del tutto sconosciuti, ma puntando soprattutto sui vari look piu o meno discutibili. Si potrebbe imporre loro per legge e par condicio, sull'etichetta, una dicitura, tipo "Musica DOC", oppure "Musica di origine IA", in modo da sapere cosa si ascolta e scegliere di conseguenza, liberamente, cosa acquistare. La vera musica di creazione umana vincerebbe senza dubbio, al di là di quanto si impieghi a comporre, e li sta il bello, comprendere l'abilità dell'uomo.
Per me il concetto è che (come sempre) arriverà qualcuno con idee nuove, e lo farà trovando una sua unicità. Le canzoni sono replicabili perché tanta musica gioca su binari semplici e sicuri, stessi accordi, stesse melodie, stessi suoni, per questo è tutto copiabile e replicabile e per di più non parte dal fatto di dire la propria verità. Io penso che l' anima umana non è trascrivibile.
inizio subito con indire che io sono un disegnatore , illustratore, e non ho bisogno di aggiungere altro, ormai in uno schiocco di dita si possono creare immagini che a me richiedono un lavoro molto consistente. Per quanto riguarda la musica sono un batterista, ed avevo previsto da anni che saremmo arrivati a questo punto. E' finita ,è finita la magia con la quale sono cresciuto e mi sono appassionato alla musica, ci sarà una perdita enorme di posti di lavoro presumibilmente in molti settori. Ad un cero punto i Robot saranno così perfezionati da fare qualunque cosa. Per me è terrificante ed inquietante ma chi è più giovane lo vedrà come un'opportunità, finché posso continuerò ad ascoltare i vecchi dischi di un tempo.
I giovani (solo alcuni per fortuna) la vedono come un opportunità di non lavorare sullo strumento!! Pensano di essere furbi, ma tutto ciò gli si rivolterà contro!! Che tristezza....😤😤😤
Ti ammiro Claudio....meno male che qualcuno ha coraggio di fare capire al mondo intero che tt quello che uno ha fatto nella vita oggi nn conta nulla e nn solo per la musica....da chitarrista dico nn esiste nessuna macchina che posso sostituire le mani e la mente di un musicista soprattutto nn esiste macchina con un cuore e la musica in fine viene dal cuore ❤grazie Claudio
Il mio modesto parere da non professionista ma comunque iscritto ad una scuola di musica del mio piccolo paese esistente da prima dell'unità d'Italia dove raccogliere decine e decine di giovani e meno giovani come me!! Noi facciamo veramente di tutto per trovare serate per i nostri allievi!! E comunque vengono apprezzati dai pubblico dove loro provano tantissima soddisfazione... andiamo alle scuole cominciando dalle materne e avvicinando i bambini agli strumenti!! Quest'anno mi hanno chiesto di fare parte del direttivo della scuola cosa che non avevo intenzione di accettare ma poi mi sono reso conto che la musica è una missione, che tutti quelli che suonano dal vivo e solo dal vivo hanno, anche se una sola persona venisse contagiata dalla positività di essa sarebbe già un successo,mio zio è un bravissimo bluesman che suona da 40 anni e come lavoro fa il muratore, questo per dire che non per forza bisogna suonare per lavoro anche chi suona per diletto come tanti che seguono i tuoi corsi possono trasmettere tanto in chi li ascolta l'ia non può suonare live andate a vedere concerti Piccoli di nicchia e non dozzinali e di grandi numeri imparate a selezionare musica dal vivo di qualità,li sarete sicuri di trovare veri musicisti!! Anche non professionisti
parole crude ma come dare torto,... contando già da solo il fatto che ancora 30 anni fa farsi una band apriva a possibilità, le chance c'erano, mentre oggi cosa decide tutto è un algoritmo di mmmm (sToPify) che pilota le case discografiche... Sulla base dei gusti dei 15enni che ascoltano la versione deficiente del rap. Proprio perché i tempi sono ardui, tutto il mio incoraggiamento a chi sta andando controcorrente.... 😢
Credo che la composizione sia un gesto di artigianato e di cuore in cui esprimiamo il nostro profondo e che nelle crudelta' dell'uomo l'arte sia da sempre stata una delle cose che ci ha salvato nella bellezza di esseri umani...ora diamo anche questa parte di noi alle macchine,per essere piu' veloci anche in questo e quindi per soldi...che la musica abbia pieta' di noi Tristezza
Musica artificiale, per una società artificiale sotto ogni aspetto da un bel pò. Molto triste (a mio parere) ma assolutamente atteso nella musica ed in tutti gli altri aspetti della vita in questa era.
@@neilafierce333 Con musica "artificiale" intendo composta e riprodotta da intelligenza "artificiale". Non trovo parole migliori per diversificare tra musica composta e riprodotta fisicamente dall' uomo a quella composta e prodotta da un software. Da notare che la voce è parte della musica (ed in alcuni casi anche unica parte della musica) e viene prodotta dal corpo umano, senza l' uso di nessun oggetto. Il corpo umano lo identifico ancora come biologico e quindi come parte della natura. Su questo spero sia chiaro perfino nel 2024: l' uomo fa parte della natura, non è un oggetto inanimato, non è una macchina, non è artificiale.
@@neilafierce333 Tralasciando quanto ho già scritto riguardo la voce umana, non sono d'accordo anche sul fatto che la musica non la si trova già composta in Natura. Ad esempio, si dice "il canto degli uccelli" proprio per indicare che che compongono una loro sinfonia. Sicuramente non la scrivono su carta o registrano su vinile (😂), ma la riproducono e compongono naturalmente. Inoltre la compongono proprio per "intrattenere" ed "attirare" la propria compagna, quindi non si tratta di un semplice suono casuale ma di una vera e propria composizione creata con uno scopo. Un canto che magari a noi sembra nulla di che ma che emoziona ed intrattiene nella loro specie. Noi preferiamo cose più elaborate ma lo scopo è sempre quello di trasmettere emozioni e/o intrattenere. O almeno era così...oggi lo facciamo fare dalle macchine
Io ho 14 anni, spero di poter parlare senza essere considerato un boomer. Ascolto musica su vinile e CD da quando sono nato, app come Spotify non ho problemi ad ammettere che sono molto utili per gli artisti emergenti. Però con questa AI stiamo esagerando. Io suono la chitarra, amo il Rock e il Metal dai Beatles agli Avenged Sevenfold passando per i Pink Floyd e i Led Zeppelin. Il mio sogno è fare il musicista, però per come la musica si sta evolvendo sembra impossibile. La Trap sembra l'Impero Mongolo, anche nel Pop sono arrivate le basi elettroniche, i musicisti non servono più. Adesso non servono nemmeno più i compositori. Dov'è finito il piacere di trovarsi con gli amici a suonare del sano Rock? Ormai è impossibile, quasi nessuno dei miei conoscenti coetanei ha mai sentito lontananente nominare gli Zeppelin. Io tento di fargli scoprire questo mondo ma è impossibile. Trovare un ragazzo/a che suoni è diventantk più difficile che trovare i soldi per una Les Paul Custom. Infine mi rivolgo ai miei coetanei qui presenti, imparate uno strumento se ne avete voglia, spegnete quella maledettissima radio, andate al negozio di dischi nelle sezioni Rock, Metal, Blues o Jazz e prendete un disco vero, apritevi a questo mondo, il progresso è necessario, ma non se porta a un'involuzione. Spero che qualcuno capisca.
Ottimo argomento, che fa pensare. Ormai ci si deve aspettare un cambiamento radicale sulle produzioni artistiche, non solo per la musica ma anche per le arti visive e similari. E complimenti per aver toccato i punti salienti del problema, senza peraltro parteggiare per "A.I. sì" o "A.I no". Intanto continuiamo a suonare, che ci fa bene!
@@fedrox60 su dai, le eccezioni ci sono... ascolta IRA di iosonouncane, o skeleton tree di nick cave, o di altro genere uno degli ultimi dischi degli swans ( glowing man, the seer, to be kind...), e ne riparliamo 😜
@@andrewcolini9516 nick cave non fa testo. è uno degli anni precedenti, però emy whynehouse e degli anni 2mila in poi per dire ed era un fenomeno, ma sono rare eccezioni
@@andrewcolini9516iosonouncane lo ascolto dal 2015, bravo eh, però nulla ma proprio nulla di nuovo. Ma come anche brunori, artisti buoni ce ne sono anche, ma sembrano tutti copie slavate di cose passate.
Ciao complimenti per il video. Io mi occupo di AI da diversi anni. Ho iniziato a suonare giovanissimo ma con scarsi risultati. Nell'88 avevo preparato un album che poi incisi parzialemente tramitu un multitraccia, ma non ne feci niente. Adesso grazie e Suno e a ChatGPT (e tanto lavoro) ho completato quell'album. Come dici tu la musica cambierà, ma intanto possiamo ancora lavorare sugli ultimi colpi di coda. Complimenti ancora per la tua analisi
io ne avevo solo un sentore. Sei grandissimo per come hai fatto questa "ricerca", e per AVERLO fatto. Con il dovuto "sconforto", ti dico: E' bellissimo, quel pezzo! ( purtroppo? ) Poi, il fatto che forse ( ?! ) uno dei capolavori che conosciamo ( senza che faccio nomi o esempi ) non sarà mai raggiunto, conta relativamente. Invece una cosa certa, che vale anche oggi, è che VEDERE suonare e interpretare la musica dal vivo, almeno per un po', resta imbattibile. Sai quanto mi affascina stare a vedere anche te, quando esegui, insegni, mostri un suonato dei P.Floyd o Led Z. ! ( e non è "dal vivo"). E quanto mi piace anche suonare io , pur con i miei errori, l'arpeggio Babe i'm gonna live! Il gusto di "emetterla" io è grandissimo. Bravo. Come tante volte , bravo , al di là delle tue grandi doti di musicista e insegnante.
Gran video bravo Claudio non ti conoscevo e mi iscrivo subito. Tornando al contesto è letteralmente terrificante quello che ci attende. Anchio nel mio piccolo purtroppo sto già subendo come tanti colleghi questa intrusione devastante (sono speaker e tastierista da decenni) molto lavoro è già letteralmente saltato in aria, sia per la musica che per voice over, spot e doppiaggi, in alcuni casi siamo stati anche clonati ed abbiamo dovuto avviare i necessari procedimenti legali che alla fine non si sa a cosa approderanno...per chiudere, una "nota" positiva c'è: si tornerà ad apprezzare la musica suonata e cantata dal vivo, almeno su questo siamo ancora in vantaggio...ma chissà per quanto 😎
più probabile il contrario, visto che qualsiasi cosa senza "strumento" sarà per chiunque a portata di click. Un po' come per i remake cinematografici, chi andrebbe mai a vederli quando te ne puoi fare a casa quanti ne vuoi? Ma per la musica innovativa o dal vivo è ben diverso
ciao Claudio aspettavo un tuo video sull'argomento perché è davvero un momento epocale. Io da mesi sto giocando con Udio, un'alternativa a Suno e come te sono rimasto shockato, nel bene e nel male, e farmi le tue stesse domande e considerazioni. A cui aggiungo: 1. Copyright. Le IA sono addestrate usando la musica di artisti umani. Ma tutto è successo troppo in fretta e questo utilizzo non è protetto dal Copyright. Senza usare la proprietà intellettuale altrui le IA non avrebbero dei modelli su cui generare nuove combinazioni. 2. Esiste ancora musica davvero originale in ambito commerciale? Se l'IA è ormai in grado di "scimiottare" così facilmente la musica forse è perché ci sono dei modelli ormai ben definiti che si chiamano, blues, rock, rap,.... e le loro contaminazioni. E questi modelli sono ormai completamente codificati. Ergo non hanno più niente di originale e si può solo a creare infinte varianti delle stesse cose. 3. L'artista umano, per quanto si ispiri sempre anche lui a lavoro di altri, riesce ad andare oltre i modelli. Se però l'IA ucciderà la musica professionale, ad un certo punto i modelli non verranno rinnovati e l'IA continuerà a creare pezzi infinitamente diversi ma sempre all'interno degli stessi modelli. Quella sarà la morte della musica. Grazie del video interessantissimo
Sto riflettendo sul fatto che L' AI analizza e utilizza dati umani che vengono inseriti dall uomo ed è programmata dagli esseri umani stessi.Si basa tutto sulla condivisione , l' utilizzo incrociato delle conoscenze,internet e l'ai.Forse potremmo vederla come un vero e proprio nuovo strumento musicale in grado di rielaborare tutta la conoscenza musicale che abbiamo sviluppato fino adesso comprese le emozioni che ci suscita!? Fosse così probabilmente ci saranno ripercussioni economiche per gli strumentisti e arrangiatori che lavorano in studio. Lavoro estinto.😅 Ma i live continueranno ad essere unici ed inimitabili. Alla gente piace andare ai concerti! Cmq è un argomento che può portare a riflessione infinite per quanto mi riguarda. 😢 Bellissimo contenuto come sempre grazie.
Mi ricordo che nel 1990 un amico mi diceva che quando registro un disco se lo passano al computer ti possono mettere la voce di Michael Jackson. All'inizio pensavo che fosse un credulone che riponeva troppa fiducia in quello che sentiva dire sulle moderne tecnologie, ma Ora so che era un profeta: vedeva il futuro 😂
Ciao, complimenti per il video. Magari qualcosa ne sapevo ma i tuoi schemi mi hanno fatto mettere ordine, veramente interessante. Anche la canzone creata (Dollari e Pepite) non era male. L'intro di chitarra se eseguito da una persona sola potrebbe risultare ostico ma se eseguito da più chitarre ricorderebbe le canzoni di Crosby, Still, Nash & Young.
cambia per tutti quelli che lavorano sulla parte tecnica della musica(compositori,insegnanti,turnisti,musicisti in generale),ma per chi la distribuisce non cambia nulla,anzi ci guadagnera' di piu secondo me il punto focale di tutto e' pero' che con questa ''innovazione'' non sara' piu necessario saper suonare uno strumento,bastera' saper usare il computer.quindi in realta' e' una regressione. oltretutto sara' la morte del feeling e della scoperta musicale. secondo me sara' una moda(almeno lo spero).poi la gente si stufera' delle solite lagne
Conosco il sito da un paio di mesi e avrò creato già una 50ina di pezzi di vario genere per divertimento, coi miei testi. Sono un quasi ex chitarrista della domenica. Dico solo che da quando conosco il sito, ascolto solo pezzi da me creati. Sarà perché essendo il mio il testo e generando risultati fino a quando la canzone mi piace, mi rimane ancora più in testa. Mi ritrovo a canticchiarle... È una rivoluzione totale. E... Si, mi è passata la voglia di perdere (troppo) tempo sulla chitarra vera....
Bisogna riflettere su cosa sia la "vera creazione" o da dove provenga. Perdere tempo sulla chitarra vera può essere più pericoloso perché può metterci di fronte alle nostre difficoltà a generare qualcosa di efficace ed originale? Invece con AI ci si può sentire generatori di brani fantastici tanto da pensare di essere diventati dei creatori? Penso sia u tema che ognuno può gestire secondo la propria scala di valori interiore. Personalmente quando perdo ore a capire la mia chitarra, ho sempre la soddisfazione di compiere scoperte, generate solo dall'intelligenza poca o molta che ho ricevuto in dotazione. Però poi sono felice, perché è qualcosa a cui sono arrivata io, con le mie forze, le mie capacità e mi dico, beh domani chissà cosa scoprirai di nuovo. Ciao grazie
@@barbaramaringio1643 Io sono un pigro e la mia testa mi accorgo che è cambiata. A 36 anni una bimba piccola, e il sonno che mi sembra arrivare sempre prima la sera, l'idea di perdere ore, e quindi giornate/settimane per essere arrivato a imparare un singolo pezzo/assolo è per me la cosa più senza senso del mondo. Ma non lo comprato col creare canzoni con Suno. Sono due cose diverse. In comune hanno la musica, però. E con Suno ascolto pezzi fatti-finiti, suonando la chitarra da solo, ripetendo 100 volte un passaggio, è quasi una tortura a volte.
Anni fa (2019) uscì un anime "fantascientifico", Carole and Tuesday, dove la musica veniva creata dalla AI. Mi sembrava un mondo lontano, invece eccoci qua.
Grazie Claudio, bel spunto di riflessione. Si è sì parlato di questioni economiche (la ricerca della minor spesa da parte di artisti ed etichette) ma non mi sembra sia stato trattato l'aspetto emotivo. In fin dei conti, senza emotività, che cos'è la musica? Probabilmente nella maggior parte dei casi passa in secondo piano l'emotività ma è un qualcosa che non potrà mai appartenenere all'IA. In secondo piano, l'aspetto della sperimentazione in studio. Prendendo come esempio la batteria, la ricerca di un groove particolare o non convenzionale rispetto ad un genere (che non è detto che l'IA possa creare, basandosi appunto su ciò che già c'è) o la ricerca di un suono in registrazione dato da accordatura, microfoni, ambiente, riverbero naturale, ecc o non convenzionale (ad es. usare un mazzo di chiavi come.percussione). Per quanto in alcuni ambiti sia impeccabile e già utilizzabile, credo sinceramente l'IA non potrà mai arrivare ad essere così accurata nel rispettare certe richieste e quindi in parte sostituire sì ma, al 100% no
Io non sono nessuno, ma nel mio piccolo è da un po' che mi interrogo e noto che la maggior parte della gente sembra sottovalutare il fenomeno o non esserne consapevole. Non sono del mestiere, ma Suno l'ho provato io stessa un paio di mesi fa e sono rimasta molto colpita. Chi dice che l'intelligenza artificiale non può raggiungere il livello dell'uomo non si accorge che lo fa già, che è già al livello di compositori ed esecutori umani, anche se forse mediocri o scarsi. Ma chissà dove saremo anche solo fra un anno. E fra dieci? Quando l'IA supererà anche quelli bravi, neppure i migliori avranno più motivo di comporre o suonare o cantare un brano per inciderlo, perché il prodotto sarebbe inferiore a quello realizzato dall'IA e quindi non apprezzabile né tantomeno commerciabile. In altri settori l'IA può essere utilizzata per manipolare o creare la realtà, in un modo che in un futuro non lontano poterbbe non essere discernibile.
Sto ascoltando tt il video...questi programmi sono perfetti per chi fa cinema per costruire colonne o musiche interne nei film e si aiuterebbe..creando musica contemporanea senza pagare i diritti dei brani..ma per un musicista più seguo e più me vie da piagne.mi spacco per imparare sempre cose nuove... è inaccettabile per un musicista questa macchina
@@marcomisuraca2594 le colonne sonore sono composizioni, come tali devono essere prodotte da una persona. una macchina fará sempre un lavoro mediocre e accettabile, ma niente di concreto
Anche io ho giocato un po con Suno, e mi sono usciti dei pezzi che mi piacciono di più del 99% delle canzoni uscite negli ultimi 20 anni, e sono piaciuti tantissimo anche a parecchi amici a cui le ho mandate! Se dei musicisti professionisti le riarrangiassero e risuonassero bene, potrebbero sicuramente scalare le classifiche di tutto il mondo... e sono convinto che oramai molti "artisti" facciano così (recentemente in radio ho sentito un pezzo che mi ricordava tantissimo un brano che ho generato io)
Bel video. Impossibile dire con precisione la direzione che prenderà il mondo e il mercato. Ovviamente queste tecnologie creano retropensieri enormi nelle persone. Un artista in crisi potrebbe farsi generare in una giornata cento progressioni armoniche differenti da una ia, magari neanche fare lo sforzo di trovare da solo una linea melodica che funziona, farsi fare pure quella, cambiare giusto un accordo e un paio di note e alla fine ritrovarsi con del materiale. E' una cosa molto brutta. Io penso pure un'altra cosa, e non credo di essere romantico. In generale credo che l'utilizzo di massa delle AI porterà da una parte anche un ipervalutazione di tutto cio' che è "fatto a mano", sarà importante essere veramente bravi a fare qualcosa, si creeranno mercati di nicchia per persone benestanti in cui la componente umana sarà pagata profumatamente. Ovviamente parliamo di nicchie. Per la musica e l'arte in generale non escluderei un ritorno al mecenatismo, ci penso già da anni, la figura dell'artista si è inflazionata già da tempo, per molti è solo un'attività strumentale al desiderio di affermarsi in una società dove conta lo status che si raggiunge. Questo già ha comportato nella musica la trasformazione da arte ad artigianato. Gli artisti veri sono in pochi, e forse l'Ai avrà il merito di innalzarli e staccarli dal resto del gruppo. Tutte quelle figure emerse negli ultimi decenni senza arte nè parte ma che hanno invaso la scena musicale, probabilmente dovranno inventarsi qualcosa. Mentre chi davvero ha contribuito allo sviluppo dell'arte e della cultura umana con ogni probabilità continuerà ad essere cercato, continueremo a chiedere loro di esprimersi nei modi che sempre hanno utilizzato. Magari fuori dal mercato di massa, magari sostenuti dai filantropi, da mecenati moderni. E' comunque uno scenario desolante. Ma almeno si tornerà a vivere l'arte come una vocazione e non come un lavoro. Ad ogni modo credo che sarà centrale nel futuro prossimo la filantropia.
Infatti, l'emergenza di sistemi tipo Patreon va proprio nella direzione in cui dici tu. Poi davvero è difficile/impossibile sapere dove andrà il mondo e il mercato nei prossimi decenni, nei prossimi anni aumenterà certamente l'uso dell'IA, poi sulla scala dei decenni chissà.
@@prof.bizzarro si esatto patreon è un esempio perfetto per descrivere questa tendenza. Invece pensavo anche agli orologi , di cui sono appassionato e conosco abbastanza bene il mercato. 40/50 anni fa i movimenti meccanici erano all'apice del successo, poi arrivò sul mercato il quarzo che permetteva alle persone di non doversi più preoccupare di caricare manualmente l'orologio, o di dover sistemare l'ora ogni volta che lo si rimetteva al polso dopo due giorni senza. Il quarzo inolltre era (è tutt'ora) 100 volte più preciso del movimento meccanico come segnatempo, perde pochi secondi all'anno mentre il meccanico li perde al giorno. Il quarzo funziona coadiuvato da una batteria. Potenzialmente è eterno. All'inizio degli anni 80 se non era al quarzo un orologio, non lo vendevi, puoi chiedere a qualsiasi gioielliere. Oggi nel 2024 siamo tornati a prima del quarzo. Nonostante quelle caratteristiche, i meccanici sono tornati ad essere considerati maggiormente, e gli orologi al quarzo sono considerati di serie B, soluzioni per risparmiare, eppure un orologio cinese al quarzo tiene il tempo N volte meglio di un automatico svizzero. E parliamo di orologi, non di pentole con un timer incorporato. E' impossibile prevedere il futuro.
Quanti spunti interessanti e quanta originalità nel tuo commento! Generalizzando si potrebbe dire che il lavoro dell'Uomo consiste nel creare ciò che non esisteva prima. C'era l'agricoltore che seminava a mano. Poi arrivò la macchina che lo faceva per lui: l'uomo smise di seminare a mano e costruì macchine per seminare. Questo è accaduto sempre e per sempre accadrà. Ovviamente qualcuno pagherà il prezzo di questa ennesima rivoluzione. Ma, come la Natura insegna, sono i deboli che generalmente soccombono e saranno proprio quelli il cui lavoro consisteva nel ripetere cose che già c'erano. C'è una polemica infinita sulla qualità della musica che non è più quella di una volta e bla-bla-bla. Ed è verissimo, come sostieni, che l'avvento dell'A.I. (anche) nella musica, potrebbe essere proprio quell'evento di - chiamiamola - selezione naturale che spazzerà via l'attività di tanti produttori, autori, musicisti che hanno vivacchiato per anni a livelli bassissimi di creatività. Aggiungo solo questa piccola considerazione: nell'ambiente tech, soprattutto, si parla delle capacità dell'intelligenza artificiale come di un qualcosa destinato a espandersi e migliorarsi all'infinito. E' normale. Approcciarsi ai risultati che essa ottiene è effettivamente qualcosa di meraviglioso e terrorizzante allo stesso tempo e l'Uomo (specie in questo periodo) tende a gigantizzare le idee di futuro in modo spesso raggelante e distopico. Questa visione, però, non mi convince: c'è, secondo me, un "limite" alle capacità dell'A.I. che non potrà essere superato. Senza volermi addentrare in discorsi di tipo spirituale, ma rimanendo nella filosofia, l'Uomo ha qualcosa che l'A.I. non avrà mai: la coscienza. Senza di essa è impossibile "creare il nuovo", caratteristica che contraddistingue solo noi umani. Quindi, questa super-bolla dell'A.I., che molti vedono ingigantirsi all'infinito, potrebbe anche fermarsi e dimostrarsi per quello che è: un evento rivoluzionario che piano piano rientrerà nel suo alveo, cambiando, sì, la società, ma non certo la Singolarità dell'Uomo (e uso la parola Singolarità non a caso 🙂).
@@BastianContrario666 Vero verissimo, quello degli orologi è un caso singolare anche se non unico nel caso della tecnologia, un po' come oggi il vinile si sta prendendo una piccola rivincita, oppure, in campi ancora più ristretti, gli amplificatori a valvole che alcuni giudicano più "caldi" rispetto a quelli digitali. Nel bene e nel male sono tutti però mercati di nicchia, la massa usa le tecnologie che vanno per la maggiore. La creatività e il calore umano però sono qualcosa di ben diverso... che certamente lotteranno per restare a galla molto, molto più di qualunque tecnologia esistente: in questo senso sono ottimista, anche se più sul lungo termine; sul breve termine sarà inevitabile sentire le "spine" di questa situazione oltre che le "rose". La situazione che si prospetta a noi che stiamo vivendo questa svolta dell'AI è abbastanza simile alla ventata di innovazione che ha prodotto la stampa, che in pochi decenni ha reso assolutamente obsoleti gli amanuensi e tutto un mondo in cui i libri erano rarissimi e di dominio di pochi... a posteriori possiamo dire che è andata benissimo, è stata una molla incredibile per la cultura e l'umanità stessa. Sempre nel campo della stampa, il passaggio dalla stampa "classica" (pagine di piombo, Linotype, tipografie) a quella digitale ha in effetti mandato a casa migliaia di tecnici e lavoratori specializzati, però in cambio con il computer sono stati creati molti nuovi mestieri. Alla fine il saldo è stato più che positivo, senza contare che la stampa oggi è molto più ecologica, meno costosa e per piccoli volumi la si può fare addirittura in casa con le stampanti. L'AI non lo so come si evolverà, soprattutto nel suo uso creativo, quello che sono certo è che ce la porteremo dietro a lungo (normalmente nel mondo della tecnologia non si va mai indietro), ma sono altrettanto certo che noi esseri umani in qualche modo emergeremo e continueremo ad essere importanti. E' bello trovare questi spunti di dialogo fra sconosciuti online, dimostrazione che la rete non è tutta "spazzatura". Buona giornata e buona estate!
@@prof.bizzarro Si purtroppo c’è un prezzo da pagare per ogni innovazione di livello epocale, ma il saldo è quasi sempre positivo. Forse perché, mi piace pensarla così, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Questo vale nella fisica, nella natura ma anche nell’economia senza azzardare licenze poetiche, dove la perdita di un individuo è un guadagno per un altro ancora, e quindi per un lavoro che viene messo da parte ce ne è uno nuovo da imparare, tocca solo capire se quello nuovo lo vai a fare te o un robot🤣🤣. Comunque come sostiene anche @bdb-music1608 mi trovo d’accordo sul fatto che al momento calcoliamo l’impatto che avrà questa tecnologia in maniera esagerata, forse condizionati dal marketing o dai libri e film che abbiamo letto o visto. La singolarità, per me è ancora lontana e per una volta mi rallegra il fatto che politica e intellettuali abbiano già da tempo cominciato ad affrontare la questione con think tank e proposte di legge. Il tempo, per creare strumenti adatti ad evitare derive che mettano a rischio il nostro stile di vita, c’è. Ma lasciamo perdere la politica che parlavamo di musica😂😂😂 è sabato pomeriggio, se mi affaccio dalla finestra scorgo la mia gatta sonnecchiare sul solito muretto all’ombra dell’Ulivo della mia vicina di casa, sento le cicale cantare accompagnate dal fruscio del vento. Mi viene in mente Montale (era lui?! Boh) “meriggiare pallido e assorto…” lo andrò a rileggere consapevole che un IA non riuscirà mai a connettersi con me in quel modo. Buon fine settimana anche a voi e grazie per questo bello scambio epistolare di grande valore.
Complimenti per aver toccato questo argomento attualissimo! La notizia è che anche i non addetti ai lavori sono capaci di produrre musica ma è anche vero che se non si hanno idee precise i brani finiscono per diventare "stereotipati"... Bisogna capire come si comporteranno di fronte a generi più sperimentali e soprattutto non mi sembra che al momento possa dare una spallata in ambito live dove la maggioranza degli artisti (professionisti) ottengono la maggioranza dei guadagni.
Bel approfondimento Claudio, di botto ti direi ascoltiamo musica solo live, ma anche qui ahimè, seppur la situazione sia migliore, ma mi sa che non tutti i concerti live siano davvero dal vivo
Devo ripeterlo continuamente: la MUSICA non finirà mai, il lavoro del musicista cambia da sempre! La natura della MUSICA e il suo valore per l'uomo sono gli stessi dalla preistoria. Probabilmente qui si fa confusione tra il mestiere del musicista e l'homo musicus.😊
...sarà ed è già tutto il contrario ... chi si serve del Catalogo di Eventi (erroneamente chiamato AI) si allontanerà e si sta allontanando ancora di più dal saper scrivere musica ...
Bellissimo video ricco di spunti di riflessione. Credo che in un mondo sempre piú votato alla tecnologia c' era da aspettarsi un' evoluzione del genere e sinceramente credo anche che, piú o meno a nostra insaputa, le maggiori hit che passano per radio ultimamente siano scritte e realizzate in questo modo....p. S. Il pezzo finale è molto carino e si sente il tocco umano nel testo. 😊
Ammetto che hai fatto una provocazione molto intelligente e ho voluto pensarci un attimo… questo indispensabile contributo (almeno per noi boomer) sui “sentito dire su A.I.” ha aperto quella porta…., partiamo, dunque, dalla realtà che ci hai fatto comprendere un po’ di più, con una grande intuizione, forse nn da tutti capita . Da modesto musicista, parto da un mio vecchio pallino, cioè quello su cui, compresa A.I. si fonda, ossia il famigerato click, cioè sequenze, cioè digitale, cioè numeri. Dall’ingresso nel mondo musicale delle sequenze digitali e quindi del falso dogma del click, indispensabile per usare le sequenze, la musica è stata inglobata dalle logiche numeriche che, a mio modo di vedere, hanno mutato concettualmente il linguaggio da analogico(in senso lato cioè più umano) in digitale, dando modo ad A.I. di dialogare con la musica(digitalizzata) e, infine , dettare le regole. Certo non demonizzo tutto il digitale, soprattutto alcune cose, che so mixer, effetti, timbri ,synth ma la sequenzialità è stato un modo di rendere la costruzione della musica un clichet. E’ chiaro che ciò risponde a logiche industriali di bassi costi di produzione d’intesa con i produttori di tecnologia di consumo e quindi…ovvio che noi musicisti stiamo qui a frignare, ma è già tutto accaduto. Il click, ossia il tempo metronomico inteso come binario, è un imbroglio semplicemente perché non esiste naturalmente, certo i migliori esecutori suonano avanti e dietro rispetto al tempo…ma provare a respirare sul click.…e non esiste per bach, bob dylan, stockausen, i yes, de gregori, PFM, sergio mendes o domenico modugno ecc… pertanto la musica dopo le sequenze digitali è diventata un’altra cosa, ha barattato dinamica ed espressione con facilità, ed infine si è consegnata alle macchine che, i numeri, li padroneggiano molto meglio di noi. …ma non sanno suonare come un adagio samuel barber o un farmer’ trust di pat metheny. O no?
Ormai anche molta musica dal vivo non è veramente dal vivo, tra sequenze e playback veri e propri talmente bene realizzati da sembrare live, che non sospetti nulla salvo errori plateali del musicista o del cantante. Si sta avanzando sempre di più sulla strada della perfetta finzione e credo che presto l'IA entrerà anche nei concerti.
Forse e' vero per i vari mostri sacri, dove ora i biglietti dei loro concerti costano quasi quanto meta' stipendio. Ma non per il restante 90% di musicisti e band, dove per loro sara' sempre piu' difficile suonare live. Negli ultimi 10-20 una marea di locali ha chiuso e molti di quelli rimasti fanno suonare solo insulse ed inutile tribute band.
Ora sì, ma nel momento in cui saremo inondati ufficialmente da musica sintetica, qualcuno pagherà per sentire uno strumento acustico suonato dal vivo o la musica sinfonica. Per fare un esempio: Il tavernello vende molto, ma non viene proposto ai ristoranti. La stessa cosa potrebbe succedere e sono sicuro che succederà in tanti ambiti .
@@elisar1980è già così da anni purtroppo. Autotune funziona anche in live, infatti tutti i concertoni che si vedono in TV sono già così. Praticamente fanno una sorta di karaoke delle loro canzoni e la gente paga per andare a sentirli. Beh piu che altro vederli. E lo fanno praticamente tutti. È già realtà, no un domani chissa ma Ai cosa si inventa. Nono è già così e senza AI
@@themute77 molti vini proposti nella maggior parte dei ristoranti sono inferiori al tavernello. Il punto secondo me è che le persone non sanno più distinguere un vino buono da un vino che fa schifo o è mediocre. E per la musica vale lo stesso discorso: se non la sai ascoltare non la saprai mai neanche valutare. Anzi, non ti interesserà nemmeno farlo. Tanto per il 90% delle persone la musica è il rumore di fondo necessario per poter imbroccare, sballarsi, stare in compagnia, giocare a qualsiasi tipo di sport etc... E per queste funzioni le produzioni in AI bastano e avanzano.
presupponendo che l' AI è fondamentalmente un enorme database , quando scrive qualcosa di nuovo, crea, ma in realtà riorganizza tutto ciò che già conosce . anche la mente funziona cosi in realtà, però nella mente abbiamo come dire alti e bassi, e a volte può uscire qualcosa di veramente mai ascoltato. a questo punto faccio due considerazioni 1) mi chiedo se l' AI potrebbe creare dal nulla le triplette di bonham se non le avesse mai ascoltate , o il tapping se non lo avesse nel suo database 2) mentre la mente umana può creare capolavori o schifezze , da quello che vedo nel video l'AI genera solo canzonette di qualità media. belline , ascoltabili se ti piace il genere , ma niente di speciale . voglio dire , il brano indie era comunque banalotto, siamo sicuri che da li possano uscire qualcosa di nuovo a livello dei radiohead ? dei sonic youth ? degli swans ? dei nirvana ? di nick cave? per quanto un genere possa essere di nicchia sembra che l'AI possa generare un brano di quella nicchia ma di qualità media. vorrei vedere se riesce a produrre un brano bello, un capolavoro, non una canzonetta , anche se suonata "come se l'avesse scritta Kobain" per il resto concordo . la musica (per come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi) è finita . il rock lo è già da 20 anni (swans a parte) , ma questo è colpa dell'uomo, non delle macchine . La nostra società è massificata , e la società di massa si nutre meglio con schifezze usa e getta di qualità media, facili, predigerite che piacciono a tutti e in modo immediato. sono pessimista. anche se credo che possa ancora nascere un mozart o un jimi hendrix , in ottica evoluzionistica non ce la farebbe perche non è funzionale
È fra quelli letti finora il commento con cui mi trovo più d'accordo. Le macchine possono elaborare enormi terabyte di informazioni già acquisite, ma non potranno mai sottrarre all'uomo la capacità di creare innovazione. I grandi, nella musica e non solo, sono quelli che hanno sempre alzato l'asticella. Sono i grandi artisti che tu hai citato: Beatles, Led Zeppelin, Radiohead, solo per rimanere nell'ambito del rock, sono quelli che hanno tracciato un solco, che poi tantissimi altri hanno ripercorso. E in ognuno di loro, l'innovazione è nata sempre dal coraggio di rischiare, di agire fuori dagli schemi. Penso per esempio al coraggio dei Radiohead, che avrebbero potuto dormire sugli allori del successo planetario di Ok Computer (disco già rivoluzionario per quel tempo), e invece inaspettatamente se ne sono usciti con quel capolavoro di Kid A, spiazzando tutti. Un algoritmo avrebbe potuto concepire un disco del genere da zero? Voglio ancora pensare e sperare di no. Il giorno in cui l'intelligenza artificiale riuscisse a superare se stessa, andando oltre l'elaborazione di informazioni già acquisite, e a creare vera innovazione musicale, allora probabilmente sarebbe veramente finita. Visto che oramai da 5 anni ho fatto il giro di boa del mezzo secolo di vita, spero per allora di non esserci già più; ma la rapidità sempre maggiore con cui cambiano le cose mi fa temere per il peggio.
@@alessandrosoderini2013 ti ringrazio. forse questa sintonia è perche siamo praticamente coetanei. e forse ci accomuna qualcosa anche degli anni prima di pixies, god machine e nirvana. io personalmente sono entrato in quella "nicchia" nel 1987 , con daydream nation dei sonic youth, ma prima ascoltavo punk e postpunk, quindi la vera domanda che avrei voluto fare era, questa AI , se fosse stata ne primi anni 80 avrebbe potuto fare i joy division ? che venivano dal punk , da bowie, dai velvet, ma non erano ne punk , ne bowie, ne i velvet. ed erano qualcosa di mai sentito prima. e spingendo ancora di più l'immaginazione , avrebbero potuto creare il punk dal nulla? io ho veramente molti dubbi, perche non si tratta solo di mettere 4 accordi in fila. il punk poteva nascere solo in quel modo , in quel luogo, in quel momento, era un prodotto culturale che rappresentava una generazione. anche il grunge lo sarebbe stato, e woodstock, inteso come evento, lo era stato prima. Hanno rappresentato, direi incarnato, una generazione, e per quello li ricordiamo. il punk è stato quello più evidente, ha diviso la storia della musica tra prima e dopo . come avrebbe potuto un AI creare il punk se non aveva la rabbia, il disagio, la sfiducia, quella idea di "no future" che avevano quelli che il punk lo hanno creato? e dunque , come potrebbe oggi creare qualcosa di nuovo e generazionale , dirompente , rivoluzionario, se non può vivere i quello che vivono adesso le generazioni odierne? con l'augurio alle nuove generazioni di non essere , AI o meno, dei lobotomizzati eterodiretti
@@andrewcolini9516La AI 😂😂😂 Sono super d'accordo con te. La macchina non potrà mai sostituire l uomo. MAI. Questi brani che fa ascoltare cicolin sono ridicoli.. . E riprendono giri armonici triti e ritriti.. "Io non sarei riuscito a venir fuori con questa idea" 😮 Ma infatti non sei Vasco rossi.😂
Il brano e la ricostruzione (vocale strumenti ecc) non mi convince ma come hai detto tu è solo questione di tempo. Amo voce e strumenti dal vivo, le loro imperfezioni, l’imperfetta dinamicità e l’ampissima gamma di frequenze. Lo strumento dal vivo ancora mi emoziona, registrato un po’ meno ma sempre tutta altra storia (ancora). Confermo quello che hai detto: Io penso che Il problema ancora non sia la qualità di quello che viene prodotto ma la facilità con la quale chiunque può disporre di un prodotto, la velocità ed soprattutto il bassissimo costo. Bel video, grazie
C'è un grande malinteso sull'IA che noto si fa un po' fatica a debellare. L'intelligenza artificiale non inventa, ma semplicemente rielabora. Una IA non è capace di pensare, dunque non è capace di inventare. Semplicemente applica modelli di calcolo euristico a informazioni preesistenti. Più dati si hanno a disposizione e più definito sarà il risultato. Il motivo ad esempio per cui allargando i campi di scelta, i risultati diventano meno efficaci è dovuto al fatto che criteri più stringenti restringono il campo di ricerca di modelli possibili da reintrpretare da parte della IA. Ed è questo il punto di partenza dalla quale ragionare. La musica costruita per far cassa, quella fatta con lo stampino, è una musica perfetta per essere assorbita dai modelli schematici reinterpretativi utilizzati dalle intelligenza artificiali, ma tutto ciò che non rientra in canoni abusati, diventa di impossibile reinterpretazione per un modello computerizzato (che come ho scritto all'inizio, non inventa nulla). L'avvento delle IA può rappresentare perciò una grande occasione per i musicisti moderni per ripensare a modelli di musica per così dire "più innovativi". Percorrere strade meno battute che inevitabilmente porteranno a soluzioni più originali. E l'originalità è appunto il vero tallone d'achille delle IA.
ciao Claudione, la "vostra" canzone è molto carina. La rivoluzione è in corso...cavalchiamo i tempi e usiamo tutto per fare del nostro meglio. Hai ragione soprattutto sulla consapevolezza che mediamente abbiamo sull'argomento c'è da fare una riflessione. Direi, però, che è un tema molto ampio! Grazie della riflessione.
Il brano pop etereo è irrilevante, quello dance è brutto, quello rock dá l'idea dei Nickelback (palloso come non mai), l'indie rock è brutto di suo pure quello fatto dagli uomini, il brano heavy rock è cosí cosí... Il brano composto al momento è debolissimo. In futuro il 99% dei brani composto dalla Ai saranno brutti come il 99% di quanto fatto dagli uomini è ciarpame. Ciò che è davvero cambiato sono la fruizione e il fruitore...
@@ClaudioCicolininvece finché l' AI non riuscirà ad inventare realmente e non a copiare, la prospettiva vale solo in potenza. E siamo ancora lontani. Vedremo.
sì sì tutto incredibile….com’è incredibilmente avvilente assistere alla morte dell’arte…un disastro che oltrepassa ogni immaginazione. Teniamoci stretti i veri artisti autentici e insuperabili! Dispiace solo sapere che non avremo mai più niente di nuovo da ascoltare….fa stare male
credo che già da tempo ci sono 2 tipi di musica, la musica di comune ascolto, e con questa l'AI va a nozze, e la musica di FANTASIA, su questa la vedo molto difficile per l'AI se non impossibile. Cosa intendo con questi due tipi? il "comune ascolto" è quanto abbiamo ascoltato in questo video e tanto altro. La musica di FANTASIA è invece qualcosa che producono alcuni esseri umani. Un es.? Mick Karn. Nessuto aveva mai suonato così prima di lui e una AI può fare solo musica di comune ascolto, imitandolo. Ma la Fantasia di quel modo non è dell'AI ma di Mick Karn.
@@soloandrea6573 sì sì. Certo... Dal punto di vista tecnico può nascere un clone AI di John Lee Hooker. Ma quello che intendo è che dietro uno stile musicale, dietro un artista o un musicista esiste una cultura una tradizione che non nascono certo grazie all'AI.
Ciao, Claudio e grazie per questa bella riflessione che ci hai messo a disposizione; una sola considerazione per noi musicisti e, soprattutto, per la nostra amata musica: che tristezza 😔!!!
@@pegasus980sy capito, ma io voglio sapere se si può competere con El ai nella musica come mestiere o se invece di imparare la chitarra devo imparare il codice HTML o C++
Questa roba è ovviamente copiata e inascoltabile chi la prende per buona non ha mai ascoltato davvero nulla oltre alle canzoncine alla radio saltuariamente . Il futuro? Sarà per forza di cose regolamentato perché il problema delle ai è abnorme e non contestualizzato solo alla musica.
Ciao e grazie per il video. Molto interessante, e fa riflettere. Mi e' venuto da pensare che come qualsiasi prodotto artigianale che era "normale'" produrre un tempo come oggetto da usare nella vita quotidiana, da ora in poi anche un prodotto musicale fatto "artigianalmente" potrebbe diventare un prodotto di alta qualita' per ricchi. Pensiamo alla biancheria da casa ricamata o all'uncinetto, un tempo confezionata dalle ragazze per il proprio corredo, adesso chi se lo puo' permettere se le compra a caro prezzo (cosi' vale per altri prodotti artigianali, da sartoria e molto altro ancora). Il vento innovativo ha fatto scomparire certe esibizioni dal vivo. Mio padre mi raccontava di certe esibizioni/competizioni alle sagre di paese dove si componevano li' per li' poesie, sonetti, canzoni. Forse gli autori torneranno a questo genere di spettacoli, ma piu' in grande, e farseli pagare bene? Non so se sono riuscita a rendere il concetto: immagino che c'inventeremo qualcos'altro, magari andando a pescare nel passato. Sono poohlover e quindi porto questa esperienza: I concerti dei Pooh dei primi anni '70 erano accompagnati da un'orchestra di 60 elementi (poi arrivo' il sig. Moog). Gia' alla fine di quel decennio era impensabile ripetere una cosa del genere, troppo onerosa.
Sono un uomo ormai attempato, ex musicista sognatore. Sono contento che l'IA stia per mettere fine alla manualità umana e alla produzione musicale come la conosciamo. Tanto la musica che gira è comunque per lo più medaglia imposta dalla mafia discografica. Si fottano tutti: artisti famosi, produttori, ingegneri del suono, case discografiche, musicisti sognatori e chi più ne più ne metta. Doveva arrivare prima l'IA, avrei risparmiato migliaia di ore di frustrazione per creare da zero i brani, e mi sarei goduto la vita, facendo tante altre belle cose. Comunque grazie del video il mi piace non lo faccio mai mancare.
Claudio complimenti per il video, chiaro e preciso.Da Boomer ti dico che, tutto quello che vuoi, ma e un po ' bel pezzo che la musica vera non esiste piu......A.I. e' solo la mazzata finale.Cmq la tua creazione e' carina.....ma penso perchealla fine c'è di fatto qualcosa di tuo.Adesso pero' mi vado a sparare Supper's Ready in home theatre.......i 9/8 mi fanno proprio bene alla salute..........sei bravissimo complimenti davvero.
È sconvolgente l' accelerazione dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni, negli anni 80 facevamo le ricerche sui libri in biblioteca, usavamo le cartine stradali, il telefono a gettoni e adesso troviamo tutte le risposte nello smartphone, probabilmente l' umanità diventerà più ottusa perché si sa che il bisogno aguzza l' ingegno 😅
Quando ero ragazzo, su molti album c'era scritto " no synthesizers were used", perché si voleva dimostrare che la musica fosse "vera". (Anche i Queen). Poi, ci si è abituati anche a questo. Andremo, purtroppo, incontro a questo Declino, ne sono certo.
Tu sei bravissimo Cla, e non ci piove, ma quel finale scenario descritto poco dopo la Canzone delle Pepite ha sinceramente dell'inquietante 🤏 ne vien che dovrà soltanto morire "ζ" (l'ultim⚧ superstite degli Zeta) perché da qui a un secolo si compia l'infausta ed ipotecaria conseguenza dell' approccio Usaegettah applicato perfino alla fruizione di quei brani di classixa, folk, cantautorali, blues o (almeno quasi interamente) rock più impegnati o progue la cui durata non supera i 4 minuti e 30. Ho paura, per la linea discendente dei miei coetanei maschio e per ɪ nostrɪ futurɪ "eredi artisticɪ" (nei ritagli suono/canto per hobby e disegno ndr) , che il Mondo che solcheranno da ragazzɪ e da adultɪ di reale abbia meno di Beautiful, d'un tg delle 17 o di una puntata d'Uomini (?) e Donne
Ciao Claudio. Bel video - come tutti i tuoi video del resto. Complimenti vivissimi. Riguardo all'argomento IA nella musica, sono d'accordo con molti commenti sotto riportati e in parte con quello che dici. Il mio pensiero è che la "musica IA" sarà utilizzata da bravi programmatori con magari un indirizzo musicale, per tutto ciò che potremo vedere in TV nei film, negli spot pubblicitari e in tutto ciò che è virtuale. Ma la musica reale dal vivo non potrà mai essere completamente sostituita. Del resto anche gli strumenti elettrici, i sintetizzatori, il PC non hanno sostituito gli strumenti acustici. Dunque tecnologie che si affiancano e con il tempo imparano a convivere. Ovviamente qualche artista o professionista si dovrà aggiornare, magari cambiando il modo di lavorare. Si spera però che questo aggiornamento del settore non faccia perdere il lavoro a nessuno. Anche se ogni settore nel corso della storia ha subito degli aggiornamenti e dei cambiamenti e spesso la tecnologia ha sostituito il lavoro manuale con conseguenti riduzioni di personale. Comunque stiamo a vedere cosa ci riserva l'imminente futuro.
io canto quando posso. sono intonato e canto abbastanza bene, ma quello che conta è la gioia che mi da il cantare. sono in pensione e quasi tutti i giorni pratico un paio di ore di canottaggio e dopo un tentativo di fare nuovi record personali, comincio a pagaiare in modo meno aggressivo e mi metto a cantare a squarcia gola perché cantare mi da voce del verbo dare, ed esprimere meglio il concetto mi risulta difficile. con tutto ciò voglio dire che la musica è nata come espressione dell'uomo e per quanto la si potrà "produrre" in modo artificiale e artefatto, ci saranno sempre persone che ameranno suonare e cantare
Caro Claudio, di solito i video troppo lunghi evito di guardarli, ma in questo caso ho deciso di vedere di cosa si tratta. Devo dire che che è stato un argomento molto interessante e ovviamente è stato spiegato in modo molto esaustivo e mai banale. Questo argomento mi letteralmente scioccato, ma allo stesso tempo mi ha fatto capire che se usiamo la tecnologia con criterio, potrebbe essere una figata pazzesca. Video meraviglioso come sempre. COMPLIMENTI!
E brava Taylor Swift col Pc, un brano a settimana....Dai Claudio consoliamoci.. abbiamo 60 anni di musica moderna meravigliosa,per non parlare del Jazz e della classica...sconfinata.quando staccheremo la corrente elettrica,a parte lo stereo e la nostra amata Fender,tutto il resto (acustico) resterà per sempre.😁
In realtà c'è stato un ulteriore aggiornamento , nella versione 3.5 i brani durano 4 minuti e c'è la possibilità di caricare un audio da cui viene creata la canzone
Caro Claudio, contenuto interessante e inquietante. Quanto al brano, io lo proporrei a Sanremo e avrebbe buone chance di arrivare tra i primi. Ecco, unica cosa che non mi convince è il timbro del cantato, ma è soggettivo. A proposito, in questi siti di creazione musicale è possibile anche indicare il tipo di voce che vuoi che si senta? Ad esempio: voce simile ad Eddie Vedder oppure simile a Bennato? Lo può fare?
Se ci pensiamo sono già decenni che un dj può dire "stasera suono al locale xyz". So che alcuni dj creano sonorità on the fly, ricordando in qualche modo l'atto del suonare dal vivo come una sorta di reminiscenza ancestrale della performance strumentale, ma su questa falsariga direi che a breve molti sedicenti musicisti potranno a buon titolo dire "ho scritto il brano xyz" ed essere considerati a tutti gli effetti cantautori soltanto perché hanno dato istruzioni a un software. Quindi, chi suona in realtà non suona più, chi scrive in realtà non scrive più. E chi ascolta? Scommetto che, in realtà, non ascolterà più, non nel vero senso della parola.
NOTE AGGIUNTIVE
-Questo video si riferisce principalmente al territorio della musica pop/rock e della sua diffusione e commercializzazione. Ovvio quindi che sarà sempre possibile esprimersi con la propria chitarra in mano o comporre musica per rispondere alla semplice esigenza artistica di farlo, nessuno nega quello;
-Fatta la premessa sopra, è anche ovvio che la musica dal vivo non scompare, anzi, probabilmente guadagnerà ancora più forza e importanza;
-Qualità/bellezza delle canzoni - per quelli che dicono che i brani prodotti non sono belli, rispondo con le seguenti osservazioni: 1 Non credo che il punto sia valutare la qualità dei brani ascoltati in questo video, ma capire la potenzialità di questi strumenti in prospettiva. 2 Il gusto è comunque una questione soggettiva. 3 Quando ho detto che questi brani "mi piacciono" lo intendevo in senso relativo, tenuto conto di come sono stati realizzati e paragonandoli a brani "veri" dello stesso ambito (pop/rock/commerciale), non certo ad una sinfonia di Beethoven.
-"Suonano bene/male": quando ho detto che i brani suonano bene, non l'ho fatto vestendo i panni del produttore/fonico ma dell'ascoltatore comune. Non mi riferivo tanto a un discorso "di mastering" ma più a una questione di carattere. E comunque vale quanto detto sopra del guardare in prospettiva futura.
-Per chi dice "l'AI non crea e inventa niente, non fa altro che copia/incollare moduli e canoni già fatti da altre persone...": è vero, il punto è che si tratta sostanzialmente di ciò che fa la gran parte dei musicisti al giorno d'oggi. Allo stato attuale, in musica leggera, è difficilissimo concepire qualcosa di nuovo, che sia l'uomo o la macchina a tentare di farlo.
Io tra l'altro non escludo che presto l'AI si potrà cimentare nell'esplorare qualcosa di nuovo, vedremo.
-Per quelli del "facile con le canzoncine di 4 accordi, ma è in grado di fare un assolo alla Steve Vai?!1!?": onestamente non l'ho testato su una cosa del genere, magari Suno in questo momento farebbe fatica, ma non ho dubbi sul fatto che ci si arriverà molto presto, non si vede per quale motivo non dovrebbe succedere.
-Per quelli del "non ha anima": l'anima ognuno la sente in cose diverse. Lo stesso artista per alcuni non ha anima e per altri si. La musica dell'AI non emoziona fino a quando qualcuno non la troverà emozionante, cosa che prima o poi succederà, anzi, già succede sicuramente. Tra l'altro sarà divertente fare dei test bendati, per vedere se quelli del "non ha anima" saranno sempre in grado di riconoscerla.
-Per quelli che mi accusano di essermi mostrato entusiasta (o per gli altri che al contrario mi accusano di aver fatto un discorso anti-progresso, ebbene sì, ci sono entrambe le categorie...): personalmente mi piace tenermi aggiornato sulle evoluzioni in questo ambito; nel caso specifico sono, come tanti, sorpreso dalle potenzialità, preoccupato per alcune implicazioni, curioso riguardo gli sviluppi. Il progresso comunque non si ferma e non sarò certo io a cercare di boicottarlo. Ad ogni modo non cercate di trovare in questo video un giudizio da parte mia o una valutazione di carattere morale, in un senso o nell'altro, perché non c'è. Per il resto no: non passo le giornate ad usare questi strumenti, l'ho usato solo ed esclusivamente per la realizzazione di questo video, ho altro da fare.
-Reazioni sul personale: facendo video ormai da tanti anni ho visto che molte persone, quando sentono o leggono qualcosa con cui sono in profondo disaccordo, che non vorrebbero sentire, reagiscono buttandola sul piano personale. Che sia il proprio piano, scagliandosi ad esempio contro le canzoni del video, definendole orribili; oppure sul piano di chi parla, attaccandolo dal punto di vista personale. Si tratta di una reazione abbastanza comune, dovuta al fatto di non saper argomentare e gestire una determinata tematica in modo sereno e razionale.
Grazie per l'attenzione ;-)
Ciao Claudio.
io sono uno di quelli che ha commentato che la qualità è mediocre. Ora, riguardo alla "bellezza" dei brani, se il punto è che dobbiamo "capire la potenzialità di questi strumenti in prospettiva", non possiamo non considerare tra le potenzialità anche il livello qualitativo del prodotto.
sul punto 1) non mi trovi d'accordo. il punto è ANCHE valutare la qualità dei brani (per quanto siano un esempio minimo e parziale, ovviamente), e quando dico mediocre, non intendo che siano orribili. anzi. il brano dance può essere brutto per chi ascolta metal, ma è assolutamente in linea con un brano dance mediamente prodotto da un artista in carne ed ossa. questo era il tuo discorso, e la penso come te. intendevo "mediocre" nel senso che sta nella media, che sia il brano dance o quello di rock americano, o quello di ethereal pop, mi sembravano tutti senza infamia e senza lode.
Quando hai detto che ti piacciono ho capito che era in senso relativo, anche a me il brano indie non da fastidio e può stare benissimo in mezzo ad altri simili in una playlist che mi metto distrattamente in macchina, ed è innegabile che sia indistinguibile come arrangiamento, qualità del suono, voce, stile, da quelli "veri".
ma a parte questa differenza di punti di vista , sul resto concordo. la musica dal vivo (il concertone) dunque il musicista sul palco, resta insostituibile. ed è giustissimo esplorare nuove tecnologie, lo hanno fatto gli who e i pink floyd, lo ha fatto chi per primo ha attaccato una spina alla chitarra, e la musica non è morta. il problema non è nella tecnologia ma nella cultura, nel tipo di fruizione che se ne fa, nel mercato, in poche parole nella società, nell'ascoltatore.
E i campionamenti (dagli anni '80)?
E i DJ/producer che sono da decenni grandi artisti e riempiono gli stadi (dagli anni '90)?
E i Daft Punk (e tutti gli altri come loro), fondamentali nella musica pop degli inizi di questo millennio?
E la musica algoritmica che esiste da più di 50 anni (ed è già stata usata parecchio compositivamente e sotto mentite spoglie)?
E i centinaia di VST "intelligenti" e generativi per le DAW che esistono da un pezzo?
E gli arpeggiatori "smart" che ci sono già da parecchio?
Altrochè AI! Le AI generative per la musica sono solo la ciliegina definitiva sulla torta di tutto ciò e di questa palese tendenza alla automazione!
Ma su che albero vivevate fino a oggi?
Solo ora c'è chi si lamenta? Scendete dal pero che è suonata la sveglia da un pezzo (decenni), mentre voi facevate volutamente finta di niente!
La cosa che mi sembra più ridicola è che coloro che in passato usavano tranquillamente i campionamenti di chiunque e si lamentavano del fatto che poi qualcuno avrebbe reclamato un diritto d'autore su di essi, dicendo che la musica dovrebbe essere di tutti e libera, sono gli stessi che oggi si lamentano di essere in qualche modo campionati (una sorta di "campionamento").
Che sepolcri imbiancati!
Avete voluto la bicicletta (e io non sono neppure contrario per principio alle AI)? Beh, ora ne sono arrivate migliaia di navi piene di "biciclette", pedalate... 🤣😅👍
@@d.u.o.2digitalunitoperated818 e i marò?
Caro Claudio,
grazie di questo interessante video e delle tue utili riflessioni.
Ne sottolineo due, con cui concordo pienamente:
1. "l'AI non crea niente, copia - ma si tratta sostanzialmente di ciò che fa una gran parte dei musicisti..." a cui aggiungerei: "fa e ha sempre fatto" (e non solo in campo musicale ma in tutti i campi).
2. Personalmente mi piace tenermi aggiornato sulle evoluzioni in questo ambito (idem come sopra).
Per il resto mi sembra importante la riflessione di @gianlucapainilivemusic6552 più avanti:
Se la gente vuole musica per "non pensare" è giusto che la musica sia "non pensata"!
@@ClaudioCicolin ridi ridi... vedrai che divertimento!
Le canzoni di Sanremo fanno talmente schifo che l'intelligenza artificiale si rifiuta di comporle.
😂😂😂😂👏👏👍👍
🙂🙃🙂🙃🙂
😂😂😂👍
ma chi ci assicura che tutto Sanremo non è già tutto uno spettacolo artificiale ?
e i telegiornali ?
i politici ?
e la Melozzi ?
e la Schlaizzz ?
è tutto finto !
Salvini, Biden...non possono essere veri...
Esatto, la musica degli ultimi anni è già immondizia, non vedo che altro danno potrebbe arrivare con le AI
Caro Claudio, hai ragione da vendere.
Da anziano professionista ho visto e vissuto nei 5 decenni di attività che ho ormai sulle spalle, l'evoluzione che ha avuto artisticamente, tecnicamente e socialmente la musica.
Al centro di tutto c'è un fattore sociale fondamentale.
La semplificazione costante di tutto, per sgravare anima, cervello e corpo di ogni fatica.
Già dalla fine degli anni 90' ho istintivamente smesso di ascoltare dischi prodotti in studio ascoltando quasi esclusivamente dischi e registrazioni Live.
Questo perché, lavorando in studi di registrazione, già allora cominciavo a non apprezzare più brani resi ascoltabili dopo ore di correzioni e modifiche.
Per me, antico musicista, la musica é qualcosa che nasce dal cuore e si realizza dopo anni di impegno, studio e sacrifici.
Ma se ci guardiamo intorno, ci rendiamo conto che questo sta passando in tutti i campi, la sostituzione umana da parte della macchina, é ormai inarrestabile, e quelle caratteristiche che ci distinguono, anima e creatività, non hanno più un senso sociale e di mercato.
Una umanità disumanizzata si aspetta sterili produzioni usa e getta.
Forse, l'unico futuro del musicista, sarà riprodurre dal vivo brani scritti da programmi ormai dominanti.
Riassumendo, sono felice di aver vissuto gli anni genuini della musica, mi dispiace per voi giovani❤🎶🎵🎶🎵🎸
concordo
Premettendo che capisco e rispetto il tuo punto di vista. Però c’è una criticità di fondo in questa riflessione. L’unico criterio da tenere in considerazione quando si parla di questo argomento sarebbe quello dell’individualità artistica. Il fatto che una canzone sia composta attraverso strumenti suonati o corretti durante la produzione o con suoni prodotti da macchine/software non fa nessuna differenza. La capacità di produrre musica “degna” di essere ascoltata non sta nell’avere impiegato anni a suonare uno strumento musicale, ma nel sapere rappresentare con originalità individuale quello che si vuole comunicare.
@@fabiopiroddi3103, anch'io rispetto assolutamente il tuo punto di vista, però mi permetto di esporti le mie ragioni contrarie, solo come spunto di riflessione.
Ognuno di noi, ovviamente, ha in mente un mondo perfetto che però é distinto da quello degli altri, un utopia.
La realtà si basa sui compromessi raggiunti e i flussi o direzioni culturali più o meno indotti ma sempre impossibili da modificare.
Detto questo, tutto dipende da quello che uno intende e sente per un certo argomento.
Musica e cultura sono due concetti tanto profondi quanto personali.
Variano da persona a persona, e per questo non sono sindacabili, solo posso essere giudicati con un parere prettamente personale.
Cos'è la musica?
Cos'è la creatività?
Io posso solo esprimere una mia opinione legata al mio fardello culturale e alla mia età.
Premetto che assolutamente non mi piace e non capisco la direzione, che per me è una deriva, che ha preso la società oggi.
Capisco che la spettacolarità e l'immagine hanno un posto assolutamente dominante rispetto un tempo.
I concerti di allora erano in teatri, con due luci, e gente che suonava di meraviglia, (ti parlo dei tempi dei PFM, Banco del mutuo soccorso, Yes, etc....)
Poco importava se la scenografia era stellare, a parte le rappresentazioni quasi teatrali dei gruppi come i Genesis.
Li ascoltavi ad occhi chiusi e ti nutrivi anima e cuore.
Non era necessario ne mettere ragazze mezze nude o correggere eventuali errori con artefatti tecnologici, facevano parte dell'anima del brano.
Poi si è evoluta, no so se in bene o in peggio, per me in peggio.
Fino agli inizi degli anni 90' il connubio tra musica e spettacolo si è mantenuto costruttivo, arrivando a concerti capolavori, ma in seguito, la musica, ha assunto un posto sempre più marginale rispetto allo show, fino a diventare oggi un semplice supporto.
Lo stesso passò nella creatività, assunta a immagine del mercato.
Ne sono l'esempio brani coma Rosanna dei Toto, registrata in diretta e senza nemmeno un metronomo, o i primi dischi dei Police registrati con un 8 tracce, e alcuni in diretto.
Ma questa era musica, sognare ascoltando un Paco de Lucía, o Al di Meola, se non Allan Holdsworth o altri estrosi Musicisti (con la M Maiuscola)
Esto ormai è passato, storia.
Tutto cambia magari in meglio, speriamo, anche perché, secondo me, non può cadere più in basso di ora.
@@gianlucapainilivemusic6552 Capisco. La mia difficoltà nel ritenere il tuo punto di vista valido è che non si può scindere la musica dal contesto storico culturale in cui è stata prodotta. Se oggi c'è la possibilità di accompagnare musica e spettacolo visivo entrambe le arti ne gioveranno. Il problema che mi sembra lei sollevi, è che la qualità della musica si sia abbassata nel tempo e che dagli anni '90 la spettacolarità ha scalzato la musica dal suo ruolo che era quello di centralità nello spettacolo/concerto. Beh mi permetto però di osservare che dipende che musica si sta considerando. Se si va a vedere un concerto di musica pop il focus di quest'arte è sulla qualità della produzione e sullo spettacolo visivo. Se si va ad ascoltare un cantautore il focus sarà sulla musica e sul testo. Se si va ad ascoltare rap sarà sul flow e sul testo. Dipende dal tipo di musica che si considera, sicuramente oggi la musica si produce con strumenti diversi rispetto al '900, però le ricordo che la musica del '900 si dovrebbe confrontare con quella dei secoli precedenti, ovvero la musica classica, e non credo che si tutti siano concordi nel definire questa evoluzione in meglio.
Detto questo, anche i giovani possono nutrirsi l'anima con la musica di oggi. Cosa cambia nell'ascoltatore il sapere che una canzone è stata fatta con una sola traccia e senza metronomo dal sapere che le parti sono state corrette successivamente?
Se cambia qualcosa nel giudizio dell'ascoltatore significa che quello che si valuta non è più la musica o cosa vuole trasmettere ma si ricerca solo la bravura tecnica del musicista e una spiegazione razionale ad una presunta superiorità della musica che si preferisce.
P.S. Tutti siamo affezionati di più alla musica che si ascoltava quando si era più giovani e ad un certo punto si smette di capirla (io non capisco molta musica di oggi perché non è più il mio contesto). Però la musica che si preferisce non deve essere il metro di giudizio per valutare la nuova musica.
Ha ragione in molti punti, infatti io ho premesso che appartengono al secolo scorso, i miei sono solo giudizi e considerazioni personali basati sui miei concetti di arte ed espressione della stessa.
Magari sono io ormai inadatto a evolvermi in un contesto sociale che non mi appartiene o forse più semplicemente non mi piace.
Amo la musica classica, il jazz, il Rock e la fusion, ma anche i grandi concerti, ho avuto la fortuna e la soddisfazione di suonare dal vivo in grandi concerti davanti a decine di migliaia di spettatori, come in piccoli Club o locali
Semplicemente non mi sento più parte del circo, per come si è evoluto, i tempi cambiano e i riferimenti pure.
Ciao Claudio, grazie per l'istruttivo e "profetico" video sul futuro della musica dei sui fruitori e dei musicisti.
Sono un vecchietto che la musica non riesce proprio solo ad ascoltarla. Ci devo mettere le mani, l'udito, la devo guardare e viverla. Dopo il tuo video mi sento, come immagino tantissimi altri, come un dinosauro in estinzione. Ma non mi cambia nulla. Continuerò a vivere la musica con la mia band di vecchietti :)
... e noi facciamo una cosa che IA mi sembra non faccia: sbagliamo!!! ma che bello!!!
Ciao a tutti e buonissima musica
Sono un semianalfabeta musicale. Strazio la chitarra da quando avevo 14 anni e ne ho, ora, 51. Il video mi ha incuriosito e, complice il profondo della notte, ho scritto quattro testi (cinque/sei minuti per ognuno, ho una grandissima facilità di scrittura) li ho dati all'AI e ne sono uscite otto canzoni (due per ogni testo). Sono sconvolto. Ho fatto sentire a mia moglie la "canzone" scritta per lei (ma sarebbe meglio dire "prodotta") e non riusciva a capire come quel cantante dalla voce un po' anni 70 parlasse di lei....dicesse pure il suo nome. Non ha pensato, neanche per un secondo, si trattasse di qualcosa di sintetico. Con una semicitazione poetica....in me combattono l'entusiasmo per un "bel gioco" e l'orrore per le implicazioni che l'AI avrà nella vita dell'umanità intera.
Ciao, lo fatto anche io per mia moglie, e poi anche per i miei amici, tutti molto contenti e stupiti, senza AI avevo fatto solo una misera canzoncina, ora posso far fare all'AI cose incredibili, ho provato anche con la lirica e il canto gregoriano con testi miei o tradotti in varie lingue, ora che puoi inserire anche un motivo tuo salvato in mp3, la collaborazione con la AI è perfetto, è una possibilità in più. Buona musica a tutti!
@@dado1563brevissimo, infatti è una cosa fantastica, è uno strumento che magari riuscirà a stimolare tanti artisti oggi in crisi, sarà semplicemente una macchina che ti assisterà nella fase creativa, poi al 100% ci saranno artisti veri che decideranno di risuonare quell' idea con strumenti veri o solo parzialmente, gli scenari sono infiniti
ma se ne avete paura perché la utilizzate? se siete consapevoli del fatto che potrà sostituire la creatività dell'uomo non dovreste incentivarla, no?
@@FrickinEgg Nessuna paura. Come fa a sostituire la creatività se impara da quello che è gia stato fatto? Combina solo varie possibilità. A volte salta fuori qualcosa di decente, a volte si perde, mi è capitato con Suno, da quando vuole fare pezzi di 3 o 4 minuti, che fa anche 3 finali. é uno strumento in più se uno lo vuole usare, i controlli sono pochi e spesso non risponde ai metatag, rispetta di solito il genere non sempre utilizza gli strumenti indicati, alla lunga ho l'impressione che si ripeta. Buona Composizione a tutti con qualsiasi strumento, voce, coro, software, o AI usiate!
No! "Coro, voce, software o AI" No! È un accettazione tremenda questa! La AI funziona perché è comoda, non perché è giusta! Fa in pochissimo tempo quello che farebbe un umano in un tempo assai maggiore, ciò non significa che debba farlo! Ciò che può esser fatto non vuol dire che deve esser fatto. Siamo ancora capaci di discernere giusto e sbagliato o dobbiamo affidare anche tale scelta etica e morale alla macchina?
Io voglio solo lasciarvi con una citazione di Martin Niemöller riguardante l'ignavia degli intellettuali di fronte all'evento del Nazismo (citazione non letterale bensì per sommi capi):
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, ed ero contento, perché andavano rubacchiando. Poi vennero a prendere gli ebrei, e io stetti in silenzio, perché non mi piacevano. Poi vennero a prendere gli omosessuali, ed mi sentii sollevato, siccome non mi andavano a genio. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente perché non ero comunista. Poi un giorno vennero a prendere me, e non era rimasto più nessuno a protestare."
Questa sostituzione tecnologica a quella umana - che prima era sostituzione di colletti bianchi (lavori da ufficio), poi colletti blu (manodopera), ora addirittura dell'arte, con la musica come in questo caso, le immagini riprodotte in AI e così via - è un Caronte che ci accompagna verso una fine inesorabile! Ora è la musica, ieri erano mille altri lavori: domani non impazzite se rimpiazzeranno il vostro lavoro!
Ripeto, ciò che può esser fatto non implica che debba esser fatto!
@@dado1563
Ciao, sono un pianista/tastiersta. Uso Suno abbastanza spesso per giocare e i risultati sono incredibili, sia musicalmente ma anche dal punto di vista dei testi. Se adeguatamente sollecitato il SW riesce a sfornare cose abbastanza interessanti in qualche secondo. Il punto è che si è perso l'elemento 'espressivo' della musica che una volta era un linguaggio per poter 'dire' qualcosa. Ma una macchina purtroppo non ha niente da dire se non ripetere delle suggestioni fornite da esseri umani ed elaborate sulla base di enormi, sterminati database di altri gesti espressivi, catalogati secondo stili e contenuti, l'Intelligenza artificiale è in pratica una velocissima abilità per fare quello che un essere umano ci metterebbe una vita a fare: sentire tanta, tantissima musica e, banalmente, ispirarsi. Ma senza una vera ispirazione umana, se capite cosa voglio dire. In pratica; conosce tutta la musica e prende stili generi, frasi, arrangiamenti e li combina sapientemente a una velocità disumana. Sforna pezzi. Senza però comunnicare alcuna reale sensazione vissuta, nessuna empatia, se non quella copiata da altri. Una musica non umana, per ascolti non umani. La musica è diventata un prodotto da vendere, dove la quantità supera la qualità, la velocità vince sull'attesa, e il paradgima del 'likes' inquina irrimediablimente anche il gusto: ci piace quello che già piace ad altri e quindi l'anelito non è più quello di fare cose diverse e nuove ma fare più velocemente possibile qualcosa che ricordi molto da vicino una refererence di successo. Su questo le intelligenze artificiali ci vanno a nozze. Bel video come sempre, grazie mille.
Semplicemente la musica intesa come arte espressiva ha poco in comune con la musica prodotto di consumo.
Ciao Mirko il tuo commento mi trova totalmente d'accordo, soprattutto quando scrivi che un'intelligenza artificiale non potrà MAI sostituire il vissuto e il sentimento umano!
E questo mi dona speranza.
Bisogna preoccuparsi anche dei bambini che, in questo modo AI, credono di dare valore a tutto ciò che "va veloce" o "che avviene velocemente", perché per loro è sinonimo di "facilmente". Azzerare la frustrazione dell'attesa non li aiuta a rinforzare un IO che invece necessita di comprendere la bellezza del percorso che conduce a produrre un'idea o come in questo caso una Musica, attraversando momenti di luce e ombra, sterilità e creatività.
Tutto dipende dagli scopi umani e da QUANTI valori conquistati vogliamo far evaporare o barattare per affari, che potranno sì riempire le tasche ...di contenitori umani sostanzialmente vuoti.
Io ho sempre la sensazione che le persone, quando criticano la musica di oggi prendano in considerazione solo la musica mainstream. Probabilmente perché sentendo la musica delle nuove generazioni non si ha voglia di andare ad approfondire cercando artisti meno conosciuti ma spesso molto validi ed espressivi.
La mia opinione è che la musica è sempre stata considerata in qualche modo un prodotto. La concezione di musicista che scrive per esprimere personalmente ogni sua emozione e sentimento è qualcosa di nato nel romanticismo, la differenza è che prima anche le canzoni più famose come Hotel California per dirne una, avevano un grande valore artistico ed era un brano eseguito da musicisti tutti molto capaci. Oggi trovo che nel mainstream ci sia effettivamente meno valore artistico rispetto ad altri decenni un po’ perché non c’è mai stata nella storia un’epoca con una così illimitata accessibilità alla musica, quindi chi vive quest’ultima in modo superficiale si stanca prima. Ma se si va a ricercare la musica di qualità uscita negli ultimi anni la si trova, però bisogna avere apertura mentale
Qui Peppo
Sarò giurassico ma la magia è l unicità di un dark side of the moon .
Suppres ready ecc.
L intelligenza non umana ce la potrà trasmettere?
Forse il giorno che avrà anche il pensare
Non mi interessa esserci !!
Qualsiasi forma d'arte nasce dal il desiderio di un uomo di mostrare al mondo il meglio di sè. QUALSIASI. Che sia uno stilista di moda, un car designer, un pittore, un musicista, uno scultore, uno scrittore, uno sceneggiatore, un regista. TUTTI hanno in comune il desiderio di mostrare agli altri il meglio di sé stessi. Se togliamo questa motivazione che ha sempre fatto girare il mondo, allora non è solo la musica a morire, è l'essere umano stesso, non ci sarà più nessuna distinzione nemmeno tra un essere umano ed un robot, e come si sa i robot, sono preferibili perché non commettono errori.
Concordo. I robot non solo non commettono errori ma non li devi pagare
"You know what the biggest problem with pushing all-things-AI is? Wrong direction.
I want AI to do my laundry and dishes so that I can do art and writing, not for AI to do my art and writing so that I can do my laundry and dishes." (cit.)
It's gonna do both (cit)
L' IA nel mondo della musica potrà sostituire l'uomo lì dove la musica serve per generare un profitto: dalle colonne sonore alla stesura di album da lanciare sul mercato. Ma non potrà mai sostituire il piacere che prova un uomo nel suonare uno strumento. Perciò che si fottano trapper e compagnia bella, come chiunque si accontenti dei surrogati musicali. Nessuna IA potrà togliermi il piacere di suonare Chopin!
già ed è proprio per questo che è un bene, perché nessuno pagherà più per quel genere di "musica", ma era inevitabile che andasse così, già dai primi arpeggiatori automatici si capiva. Il problema è che chi usava l'arpeggiatore automatico (o simili) si faceva ancora pagare, ora è un po' diverso. Anzi, credo che finalmente la musica vera, quella analogica, tornerà ad essere considerata in maniera differente
Faccian quel che vogliono, ed è chiaro che il lato commerciale che alimenta e si alimenta nel mainstream, in cui la massa di chi ascolta qualcosa non solo non è musicista o, quantomeno dotato di una sensibilità musicale, più semplicemente di Musica non capisce una mazza, è chiaro, dicevo, che in questo purtroppo normale scenario, la IA sarà sempre più usata a piene mani per produrre profitti di un qualche genere, ma il gusto di mettere le mani sulla mia chitarra come mi sento di fare in quel momento, da solo o in compagnia di amici "superati" come me, non me lo toglieranno mai!!!
che c’entrano i “trapper” (che tra l’altro non esistono)
Esatto! La dimensione esperienziale è tutto, soprattutto nella musica, sia per farla che per ascoltarla. Niente potrà mai sostituire il rapporto diretto con lo strumento. Prima o poi, questa orgia di artificialita' finirà
@@brandon0099 ma anche no, semplicemente la gente apprezzera la nuova musica come apprezza adesso l'autotune ecc. Ci saranno sempre degli ascoltatori esigenti ma la massa si accontenterà della musica prodotta dall'AI.
Ciao Claudio, io temo che molti artisti la stiano già usando: la loro musica non emoziona.
Anche io sono esterrefatto... L'altra notte non riuscivo a dormire ed ho scritto una specie di inno per la mia squadra di calcio. La mattina dopo l'ho inserita in una app gratuita che genera musica ed in 30 secondi me l'ha creata.... e mi è piaciuta! Provavo un mix di orgoglio (io so suonare solo il citofono...) e vergogna perché ho fatto una cosa che non avrei mai fatto in vita mia e l'ho "rubata" a persone che fanno questo di mestiere.... Sono ancora sconvolto....
GRAZIE PER LA TUA ONESTA' ! INTERESSANTE PERCHE' RISPONDE A MOLTE DOMANDE....BRAVO.CIAO.C.F.
La venerazione che ho per Brian May, Jeff Beck, Tony Iommi, Steve Vai, Frank Zappa, e via di seguito (parlando da chitarrista) è dovuta ad un innamoramento per la "mente e le mani" di questi artisti. Così come la commozione di fronte al "Cristo velato", o a qualsiasi opera Impressionista. Ciò che, personalmente, più mi rende empatico e risonante alla produzione artistica è anche "immaginare/pensare" il travaglio produttivo per arrivare a quel "pezzo di ingegno umano". Si, il sudore, il sangue buttato, il dissidio interno e la seguente soddisfazione. Non credo mi appassionerò mai alla "nuova musica". Perché non credo sia musica. Credo sia, soltanto, ridurre la musica stessa da linguaggio universale ad applicazione di mere regole matematiche.
Infine: a mio parere, la tecnologia sta livellando, come una falce, il genere umano. Rendendo tutto così "semplice ed accessibile" taglia le gambe al genio, che essendo rarità, crea l'innovazione. In ogni ambito. Come se Madre Natura mandasse, quando necessario, un nuovo seme per rinverdire il nostro giardino.
Mha, forse mi sono dilungato inutilmente. Forse è soltanto frustrazione perché, a 40 anni, ancora non sono capace di suonare un maledetto assolo, senza bestemmiare in 18 lingue diverse.
Come dice mia madre:
"Figlio mio, a te ti dovevo partorire nel 1800!"
Bellissimo "nel 1800"... forse sei un'anima antica, chissà cosa potresti fare o fai, forse riportare l'Umanità in qualcuno che l'ha persa... C'è tanto da fare qui ;-)
Io faccio musica per esprimermi e per tirare fuori quello che ho dentro. C'è chi lo fa meglio di me, ora ci saranno anche algoritmi che lo faranno meglio di me.
A me però cambia poco e niente. La mia musica mi darà sempre la stessa soddisfazione perché l'ho creata io dal nulla.
Gli unici che dovranno temere questo tipo di concorrenza sono i produttori di quell'immondizia musicale che infesta le radio col solo scopo di fare soldi.
La musica intesa come espressione artistica per fortuna è tutt'altra cosa.
... bravo ... non mi inoltro nello scrivere ... altrimenti impiegherei un anno ... ma nelle tue parole c'è l'unico commento veramente giusto e vero ... e in sintesi il succo di tutto un discorso che sarebbe opportuno fare su questo Catalogo di eventi ... che tutti in modo scemo e ingenuo chiamano Intelligenza Artificiale ... poi fra 6 mesi sarà tutto digerito ... ciao
E poi..... intelligente cosa. Non fa che scopiazzare qua e la velocemente quello che l' umanità ha creato in millenni di ispirazione e studio. Intelligente cosa? Definiremmo intelligente chi copia compiti da tutta la classe? No. Solo un granparaculo. Se invece inventasse qualcosa di veramente inaudito e personale allora si. Un nuovo genere, un nuovo suono. . Per ora fa solo spazzatura, vedremo
Approposito di produttori di musica, quindi industriali tesi a fare soldi in qualunque realtà digitale, imponendo tutta quella musica che negli ultimi due anni imperversa sulla rete e in radio e tv, sfornando dall'oggi al domani personaggi del tutto sconosciuti, ma puntando soprattutto sui vari look piu o meno discutibili. Si potrebbe imporre loro per legge e par condicio, sull'etichetta, una dicitura, tipo "Musica DOC", oppure "Musica di origine IA", in modo da sapere cosa si ascolta e scegliere di conseguenza, liberamente, cosa acquistare. La vera musica di creazione umana vincerebbe senza dubbio, al di là di quanto si impieghi a comporre, e li sta il bello, comprendere l'abilità dell'uomo.
Per me il concetto è che (come sempre) arriverà qualcuno con idee nuove, e lo farà trovando una sua unicità. Le canzoni sono replicabili perché tanta musica gioca su binari semplici e sicuri, stessi accordi, stesse melodie, stessi suoni, per questo è tutto copiabile e replicabile e per di più non parte dal fatto di dire la propria verità.
Io penso che l' anima umana non è trascrivibile.
Articolo illuminante, come al solito si/ci salverà chi ha studiato ciò che viene dal passato e e ne conosce regole e metodi
... bravo ... hai centrato il punto.
inizio subito con indire che io sono un disegnatore , illustratore, e non ho bisogno di aggiungere altro, ormai in uno schiocco di dita si possono creare immagini che a me richiedono un lavoro molto consistente. Per quanto riguarda la musica sono un batterista, ed avevo previsto da anni che saremmo arrivati a questo punto. E' finita ,è finita la magia con la quale sono cresciuto e mi sono appassionato alla musica, ci sarà una perdita enorme di posti di lavoro presumibilmente in molti settori. Ad un cero punto i Robot saranno così perfezionati da fare qualunque cosa. Per me è terrificante ed inquietante ma chi è più giovane lo vedrà come un'opportunità, finché posso continuerò ad ascoltare i vecchi dischi di un tempo.
I giovani (solo alcuni per fortuna) la vedono come un opportunità di non lavorare sullo strumento!! Pensano di essere furbi, ma tutto ciò gli si rivolterà contro!! Che tristezza....😤😤😤
@@Beppe-lw6xu certamente, la pigrizia "mentale" la farà da padrone, mentre andranno ai concerti virtuali fatti da ologrammi o androidi...
Ti ammiro Claudio....meno male che qualcuno ha coraggio di fare capire al mondo intero che tt quello che uno ha fatto nella vita oggi nn conta nulla e nn solo per la musica....da chitarrista dico nn esiste nessuna macchina che posso sostituire le mani e la mente di un musicista soprattutto nn esiste macchina con un cuore e la musica in fine viene dal cuore ❤grazie Claudio
Il mio modesto parere da non professionista ma comunque iscritto ad una scuola di musica del mio piccolo paese esistente da prima dell'unità d'Italia dove raccogliere decine e decine di giovani e meno giovani come me!! Noi facciamo veramente di tutto per trovare serate per i nostri allievi!! E comunque vengono apprezzati dai pubblico dove loro provano tantissima soddisfazione... andiamo alle scuole cominciando dalle materne e avvicinando i bambini agli strumenti!! Quest'anno mi hanno chiesto di fare parte del direttivo della scuola cosa che non avevo intenzione di accettare ma poi mi sono reso conto che la musica è una missione, che tutti quelli che suonano dal vivo e solo dal vivo hanno, anche se una sola persona venisse contagiata dalla positività di essa sarebbe già un successo,mio zio è un bravissimo bluesman che suona da 40 anni e come lavoro fa il muratore, questo per dire che non per forza bisogna suonare per lavoro anche chi suona per diletto come tanti che seguono i tuoi corsi possono trasmettere tanto in chi li ascolta l'ia non può suonare live andate a vedere concerti Piccoli di nicchia e non dozzinali e di grandi numeri imparate a selezionare musica dal vivo di qualità,li sarete sicuri di trovare veri musicisti!! Anche non professionisti
Porco boia...! Per fortuna ho 50 anni...grazie a Dio,non vorrei essere più giovane adesso... giuro! Thanx God!
Io ho 19 anni e mi sarebbe piaciuto vivere negli anni '70. Io sono un appassionato di musica di quel periodo e quella di adesso non la sopporto
parole crude ma come dare torto,... contando già da solo il fatto che ancora 30 anni fa farsi una band apriva a possibilità, le chance c'erano, mentre oggi cosa decide tutto è un algoritmo di mmmm (sToPify) che pilota le case discografiche... Sulla base dei gusti dei 15enni che ascoltano la versione deficiente del rap. Proprio perché i tempi sono ardui, tutto il mio incoraggiamento a chi sta andando controcorrente.... 😢
Credo che la composizione sia un gesto di artigianato e di cuore in cui esprimiamo il nostro profondo e che nelle crudelta' dell'uomo l'arte sia da sempre stata una delle cose che ci ha salvato nella bellezza di esseri umani...ora diamo anche questa parte di noi alle macchine,per essere piu' veloci anche in questo e quindi per soldi...che la musica abbia pieta' di noi
Tristezza
Musica artificiale, per una società artificiale sotto ogni aspetto da un bel pò. Molto triste (a mio parere) ma assolutamente atteso nella musica ed in tutti gli altri aspetti della vita in questa era.
... verissimo ... pur se troppa musica scritta da persone (vive) sono ugualmente scritte solo con un senso "tecnico! e basta .
Beh la musica è artificiale la fa e l'ha sempre fatta l'uomo non è che te la trovi già composta in natura
@@neilafierce333 Con musica "artificiale" intendo composta e riprodotta da intelligenza "artificiale". Non trovo parole migliori per diversificare tra musica composta e riprodotta fisicamente dall' uomo a quella composta e prodotta da un software. Da notare che la voce è parte della musica (ed in alcuni casi anche unica parte della musica) e viene prodotta dal corpo umano, senza l' uso di nessun oggetto. Il corpo umano lo identifico ancora come biologico e quindi come parte della natura. Su questo spero sia chiaro perfino nel 2024: l' uomo fa parte della natura, non è un oggetto inanimato, non è una macchina, non è artificiale.
@@neilafierce333 Tralasciando quanto ho già scritto riguardo la voce umana, non sono d'accordo anche sul fatto che la musica non la si trova già composta in Natura. Ad esempio, si dice "il canto degli uccelli" proprio per indicare che che compongono una loro sinfonia. Sicuramente non la scrivono su carta o registrano su vinile (😂), ma la riproducono e compongono naturalmente. Inoltre la compongono proprio per "intrattenere" ed "attirare" la propria compagna, quindi non si tratta di un semplice suono casuale ma di una vera e propria composizione creata con uno scopo. Un canto che magari a noi sembra nulla di che ma che emoziona ed intrattiene nella loro specie. Noi preferiamo cose più elaborate ma lo scopo è sempre quello di trasmettere emozioni e/o intrattenere. O almeno era così...oggi lo facciamo fare dalle macchine
Bravo! Analisi ottima e completa su qualsiasi punto di vista!
Io ho 14 anni, spero di poter parlare senza essere considerato un boomer. Ascolto musica su vinile e CD da quando sono nato, app come Spotify non ho problemi ad ammettere che sono molto utili per gli artisti emergenti. Però con questa AI stiamo esagerando. Io suono la chitarra, amo il Rock e il Metal dai Beatles agli Avenged Sevenfold passando per i Pink Floyd e i Led Zeppelin. Il mio sogno è fare il musicista, però per come la musica si sta evolvendo sembra impossibile. La Trap sembra l'Impero Mongolo, anche nel Pop sono arrivate le basi elettroniche, i musicisti non servono più. Adesso non servono nemmeno più i compositori. Dov'è finito il piacere di trovarsi con gli amici a suonare del sano Rock? Ormai è impossibile, quasi nessuno dei miei conoscenti coetanei ha mai sentito lontananente nominare gli Zeppelin. Io tento di fargli scoprire questo mondo ma è impossibile. Trovare un ragazzo/a che suoni è diventantk più difficile che trovare i soldi per una Les Paul Custom. Infine mi rivolgo ai miei coetanei qui presenti, imparate uno strumento se ne avete voglia, spegnete quella maledettissima radio, andate al negozio di dischi nelle sezioni Rock, Metal, Blues o Jazz e prendete un disco vero, apritevi a questo mondo, il progresso è necessario, ma non se porta a un'involuzione.
Spero che qualcuno capisca.
Ottimo argomento, che fa pensare.
Ormai ci si deve aspettare un cambiamento radicale sulle produzioni artistiche, non solo per la musica ma anche per le arti visive e similari. E complimenti per aver toccato i punti salienti del problema, senza peraltro parteggiare per "A.I. sì" o "A.I no". Intanto continuiamo a suonare, che ci fa bene!
Salvo rare eccezioni , sono almeno 20 anni che la musica è finita
Sorry, no exception
average queen pfp comment
@@fedrox60 su dai, le eccezioni ci sono... ascolta IRA di iosonouncane, o skeleton tree di nick cave, o di altro genere uno degli ultimi dischi degli swans ( glowing man, the seer, to be kind...), e ne riparliamo 😜
@@andrewcolini9516 nick cave non fa testo. è uno degli anni precedenti, però emy whynehouse e degli anni 2mila in poi per dire ed era un fenomeno, ma sono rare eccezioni
@@andrewcolini9516iosonouncane lo ascolto dal 2015, bravo eh, però nulla ma proprio nulla di nuovo. Ma come anche brunori, artisti buoni ce ne sono anche, ma sembrano tutti copie slavate di cose passate.
Ciao complimenti per il video. Io mi occupo di AI da diversi anni. Ho iniziato a suonare giovanissimo ma con scarsi risultati. Nell'88 avevo preparato un album che poi incisi parzialemente tramitu un multitraccia, ma non ne feci niente. Adesso grazie e Suno e a ChatGPT (e tanto lavoro) ho completato quell'album. Come dici tu la musica cambierà, ma intanto possiamo ancora lavorare sugli ultimi colpi di coda. Complimenti ancora per la tua analisi
io ne avevo solo un sentore. Sei grandissimo per come hai fatto questa "ricerca", e per AVERLO fatto. Con il dovuto "sconforto", ti dico: E' bellissimo, quel pezzo! ( purtroppo? ) Poi, il fatto che forse ( ?! ) uno dei capolavori che conosciamo ( senza che faccio nomi o esempi ) non sarà mai raggiunto, conta relativamente. Invece una cosa certa, che vale anche oggi, è che VEDERE suonare e interpretare la musica dal vivo, almeno per un po', resta imbattibile. Sai quanto mi affascina stare a vedere anche te, quando esegui, insegni, mostri un suonato dei P.Floyd o Led Z. ! ( e non è "dal vivo"). E quanto mi piace anche suonare io , pur con i miei errori, l'arpeggio Babe i'm gonna live! Il gusto di "emetterla" io è grandissimo.
Bravo. Come tante volte , bravo , al di là delle tue grandi doti di musicista e insegnante.
Dopo questo video capisco al volo "la musica " AI. Grazie Claudio, meravigliosamente esaustivo.
When the music's over, turn out the lights (Jim Morrison)
Gran video bravo Claudio non ti conoscevo e mi iscrivo subito. Tornando al contesto è letteralmente terrificante quello che ci attende. Anchio nel mio piccolo purtroppo sto già subendo come tanti colleghi questa intrusione devastante (sono speaker e tastierista da decenni) molto lavoro è già letteralmente saltato in aria, sia per la musica che per voice over, spot e doppiaggi, in alcuni casi siamo stati anche clonati ed abbiamo dovuto avviare i necessari procedimenti legali che alla fine non si sa a cosa approderanno...per chiudere, una "nota" positiva c'è: si tornerà ad apprezzare la musica suonata e cantata dal vivo, almeno su questo siamo ancora in vantaggio...ma chissà per quanto 😎
Io credo che ''semplicemente'' chi suona uno strumento non guadagnerà più con esso. Lo suonerà per piacere e per passione.
Come é sempre stato. E come sempre sará.
Almeno gli strumenti sono abbastanza a buon prezzo, allestire uno studio casalingo negli anni 70 era proibitivo
Musica dal vivo?
@@Tini.F. Dipende tutto da se ne vale la pena, i soldi non sono fatti per tenerseli.
più probabile il contrario, visto che qualsiasi cosa senza "strumento" sarà per chiunque a portata di click. Un po' come per i remake cinematografici, chi andrebbe mai a vederli quando te ne puoi fare a casa quanti ne vuoi? Ma per la musica innovativa o dal vivo è ben diverso
ciao Claudio
aspettavo un tuo video sull'argomento perché è davvero un momento epocale.
Io da mesi sto giocando con Udio, un'alternativa a Suno e come te sono rimasto shockato, nel bene e nel male, e farmi le tue stesse domande e considerazioni.
A cui aggiungo:
1. Copyright. Le IA sono addestrate usando la musica di artisti umani. Ma tutto è successo troppo in fretta e questo utilizzo non è protetto dal Copyright. Senza usare la proprietà intellettuale altrui le IA non avrebbero dei modelli su cui generare nuove combinazioni.
2. Esiste ancora musica davvero originale in ambito commerciale? Se l'IA è ormai in grado di "scimiottare" così facilmente la musica forse è perché ci sono dei modelli ormai ben definiti che si chiamano, blues, rock, rap,.... e le loro contaminazioni. E questi modelli sono ormai completamente codificati. Ergo non hanno più niente di originale e si può solo a creare infinte varianti delle stesse cose.
3. L'artista umano, per quanto si ispiri sempre anche lui a lavoro di altri, riesce ad andare oltre i modelli. Se però l'IA ucciderà la musica professionale, ad un certo punto i modelli non verranno rinnovati e l'IA continuerà a creare pezzi infinitamente diversi ma sempre all'interno degli stessi modelli. Quella sarà la morte della musica.
Grazie del video interessantissimo
Sto riflettendo sul fatto che L' AI analizza e utilizza dati umani che vengono inseriti dall uomo ed è programmata dagli esseri umani stessi.Si basa tutto sulla condivisione , l' utilizzo incrociato delle conoscenze,internet e l'ai.Forse potremmo vederla come un vero e proprio nuovo strumento musicale in grado di rielaborare tutta la conoscenza musicale che abbiamo sviluppato fino adesso comprese le emozioni che ci suscita!?
Fosse così probabilmente ci saranno ripercussioni economiche per gli strumentisti e arrangiatori che lavorano in studio. Lavoro estinto.😅
Ma i live continueranno ad essere unici ed inimitabili. Alla gente piace andare ai concerti!
Cmq è un argomento che può portare a riflessione infinite per quanto mi riguarda.
😢
Bellissimo contenuto come sempre grazie.
Oggi pomeriggio ho ascoltato “The final cut” per intero… ho detto tutto 😂😂😂
Hai fatto bene è un album incredibile
Bisogna proprio essere disperati per ascoltare tutto The Final Cut e lo dice uno la cui band preferita sono i Pink Floyd
@@samueleruffato-vv4ts ogni tanto piace disperarmi 😅😅
Scusi, dov'è il bar?
Mi ricordo che nel 1990 un amico mi diceva che quando registro un disco se lo passano al computer ti possono mettere la voce di Michael Jackson.
All'inizio pensavo che fosse un credulone che riponeva troppa fiducia in quello che sentiva dire sulle moderne tecnologie, ma Ora so che era un profeta: vedeva il futuro 😂
Ciao, complimenti per il video. Magari qualcosa ne sapevo ma i tuoi schemi mi hanno fatto mettere ordine, veramente interessante. Anche la canzone creata (Dollari e Pepite) non era male. L'intro di chitarra se eseguito da una persona sola potrebbe risultare ostico ma se eseguito da più chitarre ricorderebbe le canzoni di Crosby, Still, Nash & Young.
Con la roba che ascolta oggi la gente è normale che un AI abbia successo ahahah
Video interessantissimo, complimenti e grazie!
cambia per tutti quelli che lavorano sulla parte tecnica della musica(compositori,insegnanti,turnisti,musicisti in generale),ma per chi la distribuisce non cambia nulla,anzi ci guadagnera' di piu
secondo me il punto focale di tutto e' pero' che con questa ''innovazione'' non sara' piu necessario saper suonare uno strumento,bastera' saper usare il computer.quindi in realta' e' una regressione.
oltretutto sara' la morte del feeling e della scoperta musicale.
secondo me sara' una moda(almeno lo spero).poi la gente si stufera' delle solite lagne
Conosco il sito da un paio di mesi e avrò creato già una 50ina di pezzi di vario genere per divertimento, coi miei testi.
Sono un quasi ex chitarrista della domenica. Dico solo che da quando conosco il sito, ascolto solo pezzi da me creati. Sarà perché essendo il mio il testo e generando risultati fino a quando la canzone mi piace, mi rimane ancora più in testa. Mi ritrovo a canticchiarle... È una rivoluzione totale.
E... Si, mi è passata la voglia di perdere (troppo) tempo sulla chitarra vera....
Hai capito che bel guadagno....
Bisogna riflettere su cosa sia la "vera creazione" o da dove provenga. Perdere tempo sulla chitarra vera può essere più pericoloso perché può metterci di fronte alle nostre difficoltà a generare qualcosa di efficace ed originale?
Invece con AI ci si può sentire generatori di brani fantastici tanto da pensare di essere diventati dei creatori?
Penso sia u tema che ognuno può gestire secondo la propria scala di valori interiore.
Personalmente quando perdo ore a capire la mia chitarra, ho sempre la soddisfazione di compiere scoperte, generate solo dall'intelligenza poca o molta che ho ricevuto in dotazione. Però poi sono felice, perché è qualcosa a cui sono arrivata io, con le mie forze, le mie capacità e mi dico, beh domani chissà cosa scoprirai di nuovo.
Ciao grazie
@@barbaramaringio1643 Io sono un pigro e la mia testa mi accorgo che è cambiata. A 36 anni una bimba piccola, e il sonno che mi sembra arrivare sempre prima la sera, l'idea di perdere ore, e quindi giornate/settimane per essere arrivato a imparare un singolo pezzo/assolo è per me la cosa più senza senso del mondo. Ma non lo comprato col creare canzoni con Suno. Sono due cose diverse. In comune hanno la musica, però. E con Suno ascolto pezzi fatti-finiti, suonando la chitarra da solo, ripetendo 100 volte un passaggio, è quasi una tortura a volte.
Anni fa (2019) uscì un anime "fantascientifico", Carole and Tuesday, dove la musica veniva creata dalla AI.
Mi sembrava un mondo lontano, invece eccoci qua.
Grazie Claudio, bel spunto di riflessione. Si è sì parlato di questioni economiche (la ricerca della minor spesa da parte di artisti ed etichette) ma non mi sembra sia stato trattato l'aspetto emotivo. In fin dei conti, senza emotività, che cos'è la musica? Probabilmente nella maggior parte dei casi passa in secondo piano l'emotività ma è un qualcosa che non potrà mai appartenenere all'IA. In secondo piano, l'aspetto della sperimentazione in studio. Prendendo come esempio la batteria, la ricerca di un groove particolare o non convenzionale rispetto ad un genere (che non è detto che l'IA possa creare, basandosi appunto su ciò che già c'è) o la ricerca di un suono in registrazione dato da accordatura, microfoni, ambiente, riverbero naturale, ecc o non convenzionale (ad es. usare un mazzo di chiavi come.percussione). Per quanto in alcuni ambiti sia impeccabile e già utilizzabile, credo sinceramente l'IA non potrà mai arrivare ad essere così accurata nel rispettare certe richieste e quindi in parte sostituire sì ma, al 100% no
Io non sono nessuno, ma nel mio piccolo è da un po' che mi interrogo e noto che la maggior parte della gente sembra sottovalutare il fenomeno o non esserne consapevole. Non sono del mestiere, ma Suno l'ho provato io stessa un paio di mesi fa e sono rimasta molto colpita. Chi dice che l'intelligenza artificiale non può raggiungere il livello dell'uomo non si accorge che lo fa già, che è già al livello di compositori ed esecutori umani, anche se forse mediocri o scarsi. Ma chissà dove saremo anche solo fra un anno. E fra dieci? Quando l'IA supererà anche quelli bravi, neppure i migliori avranno più motivo di comporre o suonare o cantare un brano per inciderlo, perché il prodotto sarebbe inferiore a quello realizzato dall'IA e quindi non apprezzabile né tantomeno commerciabile. In altri settori l'IA può essere utilizzata per manipolare o creare la realtà, in un modo che in un futuro non lontano poterbbe non essere discernibile.
Sto ascoltando tt il video...questi programmi sono perfetti per chi fa cinema per costruire colonne o musiche interne nei film e si aiuterebbe..creando musica contemporanea senza pagare i diritti dei brani..ma per un musicista più seguo e più me vie da piagne.mi spacco per imparare sempre cose nuove... è inaccettabile per un musicista questa macchina
@@marcomisuraca2594 le colonne sonore sono composizioni, come tali devono essere prodotte da una persona. una macchina fará sempre un lavoro mediocre e accettabile, ma niente di concreto
L'altra sera sono stato al concerto di Zucchero .Altro che AI .Aveva una band ed una vocalist che facevano paura.🎶🎵
Anche io ho giocato un po con Suno, e mi sono usciti dei pezzi che mi piacciono di più del 99% delle canzoni uscite negli ultimi 20 anni, e sono piaciuti tantissimo anche a parecchi amici a cui le ho mandate!
Se dei musicisti professionisti le riarrangiassero e risuonassero bene, potrebbero sicuramente scalare le classifiche di tutto il mondo... e sono convinto che oramai molti "artisti" facciano così (recentemente in radio ho sentito un pezzo che mi ricordava tantissimo un brano che ho generato io)
Bel video. Impossibile dire con precisione la direzione che prenderà il mondo e il mercato. Ovviamente queste tecnologie creano retropensieri enormi nelle persone. Un artista in crisi potrebbe farsi generare in una giornata cento progressioni armoniche differenti da una ia, magari neanche fare lo sforzo di trovare da solo una linea melodica che funziona, farsi fare pure quella, cambiare giusto un accordo e un paio di note e alla fine ritrovarsi con del materiale. E' una cosa molto brutta. Io penso pure un'altra cosa, e non credo di essere romantico. In generale credo che l'utilizzo di massa delle AI porterà da una parte anche un ipervalutazione di tutto cio' che è "fatto a mano", sarà importante essere veramente bravi a fare qualcosa, si creeranno mercati di nicchia per persone benestanti in cui la componente umana sarà pagata profumatamente. Ovviamente parliamo di nicchie. Per la musica e l'arte in generale non escluderei un ritorno al mecenatismo, ci penso già da anni, la figura dell'artista si è inflazionata già da tempo, per molti è solo un'attività strumentale al desiderio di affermarsi in una società dove conta lo status che si raggiunge. Questo già ha comportato nella musica la trasformazione da arte ad artigianato. Gli artisti veri sono in pochi, e forse l'Ai avrà il merito di innalzarli e staccarli dal resto del gruppo. Tutte quelle figure emerse negli ultimi decenni senza arte nè parte ma che hanno invaso la scena musicale, probabilmente dovranno inventarsi qualcosa. Mentre chi davvero ha contribuito allo sviluppo dell'arte e della cultura umana con ogni probabilità continuerà ad essere cercato, continueremo a chiedere loro di esprimersi nei modi che sempre hanno utilizzato. Magari fuori dal mercato di massa, magari sostenuti dai filantropi, da mecenati moderni. E' comunque uno scenario desolante. Ma almeno si tornerà a vivere l'arte come una vocazione e non come un lavoro. Ad ogni modo credo che sarà centrale nel futuro prossimo la filantropia.
Infatti, l'emergenza di sistemi tipo Patreon va proprio nella direzione in cui dici tu. Poi davvero è difficile/impossibile sapere dove andrà il mondo e il mercato nei prossimi decenni, nei prossimi anni aumenterà certamente l'uso dell'IA, poi sulla scala dei decenni chissà.
@@prof.bizzarro si esatto patreon è un esempio perfetto per descrivere questa tendenza. Invece pensavo anche agli orologi , di cui sono appassionato e conosco abbastanza bene il mercato. 40/50 anni fa i movimenti meccanici erano all'apice del successo, poi arrivò sul mercato il quarzo che permetteva alle persone di non doversi più preoccupare di caricare manualmente l'orologio, o di dover sistemare l'ora ogni volta che lo si rimetteva al polso dopo due giorni senza. Il quarzo inolltre era (è tutt'ora) 100 volte più preciso del movimento meccanico come segnatempo, perde pochi secondi all'anno mentre il meccanico li perde al giorno. Il quarzo funziona coadiuvato da una batteria. Potenzialmente è eterno. All'inizio degli anni 80 se non era al quarzo un orologio, non lo vendevi, puoi chiedere a qualsiasi gioielliere. Oggi nel 2024 siamo tornati a prima del quarzo. Nonostante quelle caratteristiche, i meccanici sono tornati ad essere considerati maggiormente, e gli orologi al quarzo sono considerati di serie B, soluzioni per risparmiare, eppure un orologio cinese al quarzo tiene il tempo N volte meglio di un automatico svizzero. E parliamo di orologi, non di pentole con un timer incorporato. E' impossibile prevedere il futuro.
Quanti spunti interessanti e quanta originalità nel tuo commento! Generalizzando si potrebbe dire che il lavoro dell'Uomo consiste nel creare ciò che non esisteva prima. C'era l'agricoltore che seminava a mano. Poi arrivò la macchina che lo faceva per lui: l'uomo smise di seminare a mano e costruì macchine per seminare. Questo è accaduto sempre e per sempre accadrà. Ovviamente qualcuno pagherà il prezzo di questa ennesima rivoluzione. Ma, come la Natura insegna, sono i deboli che generalmente soccombono e saranno proprio quelli il cui lavoro consisteva nel ripetere cose che già c'erano. C'è una polemica infinita sulla qualità della musica che non è più quella di una volta e bla-bla-bla. Ed è verissimo, come sostieni, che l'avvento dell'A.I. (anche) nella musica, potrebbe essere proprio quell'evento di - chiamiamola - selezione naturale che spazzerà via l'attività di tanti produttori, autori, musicisti che hanno vivacchiato per anni a livelli bassissimi di creatività. Aggiungo solo questa piccola considerazione: nell'ambiente tech, soprattutto, si parla delle capacità dell'intelligenza artificiale come di un qualcosa destinato a espandersi e migliorarsi all'infinito. E' normale. Approcciarsi ai risultati che essa ottiene è effettivamente qualcosa di meraviglioso e terrorizzante allo stesso tempo e l'Uomo (specie in questo periodo) tende a gigantizzare le idee di futuro in modo spesso raggelante e distopico. Questa visione, però, non mi convince: c'è, secondo me, un "limite" alle capacità dell'A.I. che non potrà essere superato. Senza volermi addentrare in discorsi di tipo spirituale, ma rimanendo nella filosofia, l'Uomo ha qualcosa che l'A.I. non avrà mai: la coscienza. Senza di essa è impossibile "creare il nuovo", caratteristica che contraddistingue solo noi umani. Quindi, questa super-bolla dell'A.I., che molti vedono ingigantirsi all'infinito, potrebbe anche fermarsi e dimostrarsi per quello che è: un evento rivoluzionario che piano piano rientrerà nel suo alveo, cambiando, sì, la società, ma non certo la Singolarità dell'Uomo (e uso la parola Singolarità non a caso 🙂).
@@BastianContrario666 Vero verissimo, quello degli orologi è un caso singolare anche se non unico nel caso della tecnologia, un po' come oggi il vinile si sta prendendo una piccola rivincita, oppure, in campi ancora più ristretti, gli amplificatori a valvole che alcuni giudicano più "caldi" rispetto a quelli digitali. Nel bene e nel male sono tutti però mercati di nicchia, la massa usa le tecnologie che vanno per la maggiore. La creatività e il calore umano però sono qualcosa di ben diverso... che certamente lotteranno per restare a galla molto, molto più di qualunque tecnologia esistente: in questo senso sono ottimista, anche se più sul lungo termine; sul breve termine sarà inevitabile sentire le "spine" di questa situazione oltre che le "rose". La situazione che si prospetta a noi che stiamo vivendo questa svolta dell'AI è abbastanza simile alla ventata di innovazione che ha prodotto la stampa, che in pochi decenni ha reso assolutamente obsoleti gli amanuensi e tutto un mondo in cui i libri erano rarissimi e di dominio di pochi... a posteriori possiamo dire che è andata benissimo, è stata una molla incredibile per la cultura e l'umanità stessa. Sempre nel campo della stampa, il passaggio dalla stampa "classica" (pagine di piombo, Linotype, tipografie) a quella digitale ha in effetti mandato a casa migliaia di tecnici e lavoratori specializzati, però in cambio con il computer sono stati creati molti nuovi mestieri. Alla fine il saldo è stato più che positivo, senza contare che la stampa oggi è molto più ecologica, meno costosa e per piccoli volumi la si può fare addirittura in casa con le stampanti. L'AI non lo so come si evolverà, soprattutto nel suo uso creativo, quello che sono certo è che ce la porteremo dietro a lungo (normalmente nel mondo della tecnologia non si va mai indietro), ma sono altrettanto certo che noi esseri umani in qualche modo emergeremo e continueremo ad essere importanti. E' bello trovare questi spunti di dialogo fra sconosciuti online, dimostrazione che la rete non è tutta "spazzatura". Buona giornata e buona estate!
@@prof.bizzarro Si purtroppo c’è un prezzo da pagare per ogni innovazione di livello epocale, ma il saldo è quasi sempre positivo. Forse perché, mi piace pensarla così, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Questo vale nella fisica, nella natura ma anche nell’economia senza azzardare licenze poetiche, dove la perdita di un individuo è un guadagno per un altro ancora, e quindi per un lavoro che viene messo da parte ce ne è uno nuovo da imparare, tocca solo capire se quello nuovo lo vai a fare te o un robot🤣🤣. Comunque come sostiene anche @bdb-music1608 mi trovo d’accordo sul fatto che al momento calcoliamo l’impatto che avrà questa tecnologia in maniera esagerata, forse condizionati dal marketing o dai libri e film che abbiamo letto o visto. La singolarità, per me è ancora lontana e per una volta mi rallegra il fatto che politica e intellettuali abbiano già da tempo cominciato ad affrontare la questione con think tank e proposte di legge. Il tempo, per creare strumenti adatti ad evitare derive che mettano a rischio il nostro stile di vita, c’è. Ma lasciamo perdere la politica che parlavamo di musica😂😂😂 è sabato pomeriggio, se mi affaccio dalla finestra scorgo la mia gatta sonnecchiare sul solito muretto all’ombra dell’Ulivo della mia vicina di casa, sento le cicale cantare accompagnate dal fruscio del vento. Mi viene in mente Montale (era lui?! Boh) “meriggiare pallido e assorto…” lo andrò a rileggere consapevole che un IA non riuscirà mai a connettersi con me in quel modo. Buon fine settimana anche a voi e grazie per questo bello scambio epistolare di grande valore.
Complimenti per aver toccato questo argomento attualissimo! La notizia è che anche i non addetti ai lavori sono capaci di produrre musica ma è anche vero che se non si hanno idee precise i brani finiscono per diventare "stereotipati"... Bisogna capire come si comporteranno di fronte a generi più sperimentali e soprattutto non mi sembra che al momento possa dare una spallata in ambito live dove la maggioranza degli artisti (professionisti) ottengono la maggioranza dei guadagni.
È molto triste...
Vero
Bel approfondimento Claudio, di botto ti direi ascoltiamo musica solo live, ma anche qui ahimè, seppur la situazione sia migliore, ma mi sa che non tutti i concerti live siano davvero dal vivo
Devo ripeterlo continuamente: la MUSICA non finirà mai, il lavoro del musicista cambia da sempre! La natura della MUSICA e il suo valore per l'uomo sono gli stessi dalla preistoria. Probabilmente qui si fa confusione tra il mestiere del musicista e l'homo musicus.😊
Questo video non parla di musica, bensi di vendere musica.
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Progresso tecnologico, regresso etico. L'umanità della musica sta per morire.
...sarà ed è già tutto il contrario ... chi si serve del Catalogo di Eventi (erroneamente chiamato AI) si allontanerà e si sta allontanando ancora di più dal saper scrivere musica ...
Bellissimo video ricco di spunti di riflessione. Credo che in un mondo sempre piú votato alla tecnologia c' era da aspettarsi un' evoluzione del genere e sinceramente credo anche che, piú o meno a nostra insaputa, le maggiori hit che passano per radio ultimamente siano scritte e realizzate in questo modo....p. S. Il pezzo finale è molto carino e si sente il tocco umano nel testo. 😊
Però secondo me....manca il genio del musicista,crea tutta musica standardizzata senza anima a mio parere
Ammetto che hai fatto una provocazione molto intelligente e ho voluto pensarci un attimo… questo indispensabile contributo (almeno per noi boomer) sui “sentito dire su A.I.” ha aperto quella porta…., partiamo, dunque, dalla realtà che ci hai fatto comprendere un po’ di più, con una grande intuizione, forse nn da tutti capita .
Da modesto musicista, parto da un mio vecchio pallino, cioè quello su cui, compresa A.I. si fonda, ossia il famigerato click, cioè sequenze, cioè digitale, cioè numeri. Dall’ingresso nel mondo musicale delle sequenze digitali e quindi del falso dogma del click, indispensabile per usare le sequenze, la musica è stata inglobata dalle logiche numeriche che, a mio modo di vedere, hanno mutato concettualmente il linguaggio da analogico(in senso lato cioè più umano) in digitale, dando modo ad A.I. di dialogare con la musica(digitalizzata) e, infine , dettare le regole.
Certo non demonizzo tutto il digitale, soprattutto alcune cose, che so mixer, effetti, timbri ,synth ma la sequenzialità è stato un modo di rendere la costruzione della musica un clichet.
E’ chiaro che ciò risponde a logiche industriali di bassi costi di produzione d’intesa con i produttori di tecnologia di consumo e quindi…ovvio che noi musicisti stiamo qui a frignare, ma è già tutto accaduto.
Il click, ossia il tempo metronomico inteso come binario, è un imbroglio semplicemente perché non esiste naturalmente, certo i migliori esecutori suonano avanti e dietro rispetto al tempo…ma provare a respirare sul click.…e non esiste per bach, bob dylan, stockausen, i yes, de gregori, PFM, sergio mendes o domenico modugno ecc… pertanto la musica dopo le sequenze digitali è diventata un’altra cosa, ha barattato dinamica ed espressione con facilità, ed infine si è consegnata alle macchine che, i numeri, li padroneggiano molto meglio di noi. …ma non sanno suonare come un adagio samuel barber o un farmer’ trust di pat metheny.
O no?
La musica suonata e dal vivo acquisirà valore.
Ormai anche molta musica dal vivo non è veramente dal vivo, tra sequenze e playback veri e propri talmente bene realizzati da sembrare live, che non sospetti nulla salvo errori plateali del musicista o del cantante. Si sta avanzando sempre di più sulla strada della perfetta finzione e credo che presto l'IA entrerà anche nei concerti.
Forse e' vero per i vari mostri sacri, dove ora i biglietti dei loro concerti costano quasi quanto meta' stipendio. Ma non per il restante 90% di musicisti e band, dove per loro sara' sempre piu' difficile suonare live. Negli ultimi 10-20 una marea di locali ha chiuso e molti di quelli rimasti fanno suonare solo insulse ed inutile tribute band.
Ora sì, ma nel momento in cui saremo inondati ufficialmente da musica sintetica, qualcuno pagherà per sentire uno strumento acustico suonato dal vivo o la musica sinfonica. Per fare un esempio: Il tavernello vende molto, ma non viene proposto ai ristoranti. La stessa cosa potrebbe succedere e sono sicuro che succederà in tanti ambiti .
@@elisar1980è già così da anni purtroppo. Autotune funziona anche in live, infatti tutti i concertoni che si vedono in TV sono già così. Praticamente fanno una sorta di karaoke delle loro canzoni e la gente paga per andare a sentirli. Beh piu che altro vederli.
E lo fanno praticamente tutti.
È già realtà, no un domani chissa ma Ai cosa si inventa. Nono è già così e senza AI
@@themute77 molti vini proposti nella maggior parte dei ristoranti sono inferiori al tavernello. Il punto secondo me è che le persone non sanno più distinguere un vino buono da un vino che fa schifo o è mediocre. E per la musica vale lo stesso discorso: se non la sai ascoltare non la saprai mai neanche valutare. Anzi, non ti interesserà nemmeno farlo. Tanto per il 90% delle persone la musica è il rumore di fondo necessario per poter imbroccare, sballarsi, stare in compagnia, giocare a qualsiasi tipo di sport etc... E per queste funzioni le produzioni in AI bastano e avanzano.
Grazie per questo interessantissimo video che fa molto riflettere.
P.s.
La tua canzone creata con IA mi è piaciuta😉
Preferisco quella in stile Graziani 😂
Complimenti. Davvero molto molto interessante e ben fatto. Offre inoltre molti spunti di riflessione.
presupponendo che l' AI è fondamentalmente un enorme database , quando scrive qualcosa di nuovo, crea, ma in realtà riorganizza tutto ciò che già conosce . anche la mente funziona cosi in realtà, però nella mente abbiamo come dire alti e bassi, e a volte può uscire qualcosa di veramente mai ascoltato.
a questo punto faccio due considerazioni
1) mi chiedo se l' AI potrebbe creare dal nulla le triplette di bonham se non le avesse mai ascoltate , o il tapping se non lo avesse nel suo database
2) mentre la mente umana può creare capolavori o schifezze , da quello che vedo nel video l'AI genera solo canzonette di qualità media. belline , ascoltabili se ti piace il genere , ma niente di speciale . voglio dire , il brano indie era comunque banalotto, siamo sicuri che da li possano uscire qualcosa di nuovo a livello dei radiohead ? dei sonic youth ? degli swans ? dei nirvana ? di nick cave? per quanto un genere possa essere di nicchia sembra che l'AI possa generare un brano di quella nicchia ma di qualità media. vorrei vedere se riesce a produrre un brano bello, un capolavoro, non una canzonetta , anche se suonata "come se l'avesse scritta Kobain"
per il resto concordo . la musica (per come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi) è finita . il rock lo è già da 20 anni (swans a parte) , ma questo è colpa dell'uomo, non delle macchine . La nostra società è massificata , e la società di massa si nutre meglio con schifezze usa e getta di qualità media, facili, predigerite che piacciono a tutti e in modo immediato.
sono pessimista. anche se credo che possa ancora nascere un mozart o un jimi hendrix , in ottica evoluzionistica non ce la farebbe perche non è funzionale
È fra quelli letti finora il commento con cui mi trovo più d'accordo. Le macchine possono elaborare enormi terabyte di informazioni già acquisite, ma non potranno mai sottrarre all'uomo la capacità di creare innovazione. I grandi, nella musica e non solo, sono quelli che hanno sempre alzato l'asticella. Sono i grandi artisti che tu hai citato: Beatles, Led Zeppelin, Radiohead, solo per rimanere nell'ambito del rock, sono quelli che hanno tracciato un solco, che poi tantissimi altri hanno ripercorso. E in ognuno di loro, l'innovazione è nata sempre dal coraggio di rischiare, di agire fuori dagli schemi. Penso per esempio al coraggio dei Radiohead, che avrebbero potuto dormire sugli allori del successo planetario di Ok Computer (disco già rivoluzionario per quel tempo), e invece inaspettatamente se ne sono usciti con quel capolavoro di Kid A, spiazzando tutti. Un algoritmo avrebbe potuto concepire un disco del genere da zero? Voglio ancora pensare e sperare di no. Il giorno in cui l'intelligenza artificiale riuscisse a superare se stessa, andando oltre l'elaborazione di informazioni già acquisite, e a creare vera innovazione musicale, allora probabilmente sarebbe veramente finita. Visto che oramai da 5 anni ho fatto il giro di boa del mezzo secolo di vita, spero per allora di non esserci già più; ma la rapidità sempre maggiore con cui cambiano le cose mi fa temere per il peggio.
@@alessandrosoderini2013 ti ringrazio. forse questa sintonia è perche siamo praticamente coetanei. e forse ci accomuna qualcosa anche degli anni prima di pixies, god machine e nirvana. io personalmente sono entrato in quella "nicchia" nel 1987 , con daydream nation dei sonic youth, ma prima ascoltavo punk e postpunk, quindi la vera domanda che avrei voluto fare era, questa AI , se fosse stata ne primi anni 80 avrebbe potuto fare i joy division ? che venivano dal punk , da bowie, dai velvet, ma non erano ne punk , ne bowie, ne i velvet. ed erano qualcosa di mai sentito prima.
e spingendo ancora di più l'immaginazione , avrebbero potuto creare il punk dal nulla? io ho veramente molti dubbi, perche non si tratta solo di mettere 4 accordi in fila. il punk poteva nascere solo in quel modo , in quel luogo, in quel momento, era un prodotto culturale che rappresentava una generazione. anche il grunge lo sarebbe stato, e woodstock, inteso come evento, lo era stato prima. Hanno rappresentato, direi incarnato, una generazione, e per quello li ricordiamo.
il punk è stato quello più evidente, ha diviso la storia della musica tra prima e dopo . come avrebbe potuto un AI creare il punk se non aveva la rabbia, il disagio, la sfiducia, quella idea di "no future" che avevano quelli che il punk lo hanno creato?
e dunque , come potrebbe oggi creare qualcosa di nuovo e generazionale , dirompente , rivoluzionario, se non può vivere i quello che vivono adesso le generazioni odierne?
con l'augurio alle nuove generazioni di non essere , AI o meno, dei lobotomizzati eterodiretti
@@andrewcolini9516La AI 😂😂😂
Sono super d'accordo con te.
La macchina non potrà mai sostituire l uomo.
MAI.
Questi brani che fa ascoltare cicolin sono ridicoli.. .
E riprendono giri armonici triti e ritriti..
"Io non sarei riuscito a venir fuori con questa idea" 😮
Ma infatti non sei Vasco rossi.😂
Grazie Claudio, non avevo idea....impressionante!
Il brano e la ricostruzione (vocale strumenti ecc) non mi convince ma come hai detto tu è solo questione di tempo. Amo voce e strumenti dal vivo, le loro imperfezioni, l’imperfetta dinamicità e l’ampissima gamma di frequenze. Lo strumento dal vivo ancora mi emoziona, registrato un po’ meno ma sempre tutta altra storia (ancora). Confermo quello che hai detto: Io penso che Il problema ancora non sia la qualità di quello che viene prodotto ma la facilità con la quale chiunque può disporre di un prodotto, la velocità ed soprattutto il bassissimo costo. Bel video, grazie
C'è un grande malinteso sull'IA che noto si fa un po' fatica a debellare. L'intelligenza artificiale non inventa, ma semplicemente rielabora. Una IA non è capace di pensare, dunque non è capace di inventare. Semplicemente applica modelli di calcolo euristico a informazioni preesistenti. Più dati si hanno a disposizione e più definito sarà il risultato. Il motivo ad esempio per cui allargando i campi di scelta, i risultati diventano meno efficaci è dovuto al fatto che criteri più stringenti restringono il campo di ricerca di modelli possibili da reintrpretare da parte della IA. Ed è questo il punto di partenza dalla quale ragionare. La musica costruita per far cassa, quella fatta con lo stampino, è una musica perfetta per essere assorbita dai modelli schematici reinterpretativi utilizzati dalle intelligenza artificiali, ma tutto ciò che non rientra in canoni abusati, diventa di impossibile reinterpretazione per un modello computerizzato (che come ho scritto all'inizio, non inventa nulla). L'avvento delle IA può rappresentare perciò una grande occasione per i musicisti moderni per ripensare a modelli di musica per così dire "più innovativi". Percorrere strade meno battute che inevitabilmente porteranno a soluzioni più originali. E l'originalità è appunto il vero tallone d'achille delle IA.
Esatto, che è poi il processo che usa la maggior parte dei musicisti odierni.
@@ClaudioCicolinnon odierni, da che esiste la musica…
Video bellissimo quanto inquietante.
Grazie come sempre
E' finita da mo'
ciao Claudione, la "vostra" canzone è molto carina. La rivoluzione è in corso...cavalchiamo i tempi e usiamo tutto per fare del nostro meglio. Hai ragione soprattutto sulla consapevolezza che mediamente abbiamo sull'argomento c'è da fare una riflessione. Direi, però, che è un tema molto ampio! Grazie della riflessione.
Il brano pop etereo è irrilevante, quello dance è brutto, quello rock dá l'idea dei Nickelback (palloso come non mai), l'indie rock è brutto di suo pure quello fatto dagli uomini, il brano heavy rock è cosí cosí... Il brano composto al momento è debolissimo. In futuro il 99% dei brani composto dalla Ai saranno brutti come il 99% di quanto fatto dagli uomini è ciarpame. Ciò che è davvero cambiato sono la fruizione e il fruitore...
Non credo che il punto sia valutare queste canzoni, ma la situazione in prospettiva.
@@ClaudioCicolininvece finché l' AI non riuscirà ad inventare realmente e non a copiare, la prospettiva vale solo in potenza. E siamo ancora lontani. Vedremo.
sì sì tutto incredibile….com’è incredibilmente avvilente assistere alla morte dell’arte…un disastro che oltrepassa ogni immaginazione. Teniamoci stretti i veri artisti autentici e insuperabili! Dispiace solo sapere che non avremo mai più niente di nuovo da ascoltare….fa stare male
Ma sticazzi regà, continuate a fare musica e non smettete di amarla. Un bacio a tutti ♥️.
Io la continuo a fare 🎸🎶😊
credo che già da tempo ci sono 2 tipi di musica, la musica di comune ascolto, e con questa l'AI va a nozze, e la musica di FANTASIA, su questa la vedo molto difficile per l'AI se non impossibile. Cosa intendo con questi due tipi? il "comune ascolto" è quanto abbiamo ascoltato in questo video e tanto altro. La musica di FANTASIA è invece qualcosa che producono alcuni esseri umani. Un es.? Mick Karn. Nessuto aveva mai suonato così prima di lui e una AI può fare solo musica di comune ascolto, imitandolo. Ma la Fantasia di quel modo non è dell'AI ma di Mick Karn.
L'IA può sostituire Annalisa non John Lee Hooker.
L'IA non sostituisce, ma ruba la voce e la modifica
@@soloandrea6573 sì sì. Certo... Dal punto di vista tecnico può nascere un clone AI di John Lee Hooker. Ma quello che intendo è che dietro uno stile musicale, dietro un artista o un musicista esiste una cultura una tradizione che non nascono certo grazie all'AI.
Ciao, Claudio e grazie per questa bella riflessione che ci hai messo a disposizione; una sola considerazione per noi musicisti e, soprattutto, per la nostra amata musica: che tristezza 😔!!!
Ma allora ha ancora senso studiare musica è suonare?
@@pegasus980sy capito, come hobby ok, ma se voglio trasformarlo in in modello di buisness?
@@pegasus980sy perché no?
@@pegasus980sy capito, ma io voglio sapere se si può competere con El ai nella musica come mestiere o se invece di imparare la chitarra devo imparare il codice HTML o C++
@@pegasus980sy l ho già usata
Questa roba è ovviamente copiata e inascoltabile chi la prende per buona non ha mai ascoltato davvero nulla oltre alle canzoncine alla radio saltuariamente . Il futuro? Sarà per forza di cose regolamentato perché il problema delle ai è abnorme e non contestualizzato solo alla musica.
Ciao e grazie per il video. Molto interessante, e fa riflettere. Mi e' venuto da pensare che come qualsiasi prodotto artigianale che era "normale'" produrre un tempo come oggetto da usare nella vita quotidiana, da ora in poi anche un prodotto musicale fatto "artigianalmente" potrebbe diventare un prodotto di alta qualita' per ricchi. Pensiamo alla biancheria da casa ricamata o all'uncinetto, un tempo confezionata dalle ragazze per il proprio corredo, adesso chi se lo puo' permettere se le compra a caro prezzo (cosi' vale per altri prodotti artigianali, da sartoria e molto altro ancora). Il vento innovativo ha fatto scomparire certe esibizioni dal vivo. Mio padre mi raccontava di certe esibizioni/competizioni alle sagre di paese dove si componevano li' per li' poesie, sonetti, canzoni. Forse gli autori torneranno a questo genere di spettacoli, ma piu' in grande, e farseli pagare bene? Non so se sono riuscita a rendere il concetto: immagino che c'inventeremo qualcos'altro, magari andando a pescare nel passato. Sono poohlover e quindi porto questa esperienza: I concerti dei Pooh dei primi anni '70 erano accompagnati da un'orchestra di 60 elementi (poi arrivo' il sig. Moog). Gia' alla fine di quel decennio era impensabile ripetere una cosa del genere, troppo onerosa.
Sono un uomo ormai attempato, ex musicista sognatore. Sono contento che l'IA stia per mettere fine alla manualità umana e alla produzione musicale come la conosciamo. Tanto la musica che gira è comunque per lo più medaglia imposta dalla mafia discografica. Si fottano tutti: artisti famosi, produttori, ingegneri del suono, case discografiche, musicisti sognatori e chi più ne più ne metta. Doveva arrivare prima l'IA, avrei risparmiato migliaia di ore di frustrazione per creare da zero i brani, e mi sarei goduto la vita, facendo tante altre belle cose. Comunque grazie del video il mi piace non lo faccio mai mancare.
Claudio complimenti per il video, chiaro e preciso.Da Boomer ti dico che, tutto quello che vuoi, ma e un po ' bel pezzo che la musica vera non esiste piu......A.I. e' solo la mazzata finale.Cmq la tua creazione e' carina.....ma penso perchealla fine c'è di fatto qualcosa di tuo.Adesso pero' mi vado a sparare Supper's Ready in home theatre.......i 9/8 mi fanno proprio bene alla salute..........sei bravissimo complimenti davvero.
E... Comunque la musica finta esiste da molto tempo.
È sconvolgente l' accelerazione dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni, negli anni 80 facevamo le ricerche sui libri in biblioteca, usavamo le cartine stradali, il telefono a gettoni e adesso troviamo tutte le risposte nello smartphone, probabilmente l' umanità diventerà più ottusa perché si sa che il bisogno aguzza l' ingegno 😅
è quello che sto facendo da un po' visto che avevo sempre problemi con i cantanti...certo che le cose le tratto a lungo
Grazie maestro. Grandissimo. Siamo sicuri che la tua intelligenza nn è artificiale!!
Oltre ad essere un gran musicista, sei anche un bravissimo divulgatore...Mi hai scioccato!....Sono letteralmente "cascato dal pero"😊
Gran bel servizio! Il futuro mette sempre paura. La bravura la si potrà distinguere solo esibendosi senza elettricità. Acusticamente
Argomento davvero interessantissimo- grazie davvero per questo video- complimenti
Quando ero ragazzo, su molti album c'era scritto " no synthesizers were used", perché si voleva dimostrare che la musica fosse "vera". (Anche i Queen). Poi, ci si è abituati anche a questo. Andremo, purtroppo, incontro a questo Declino, ne sono certo.
non che la prima cosa che hai citato fosse positiva eh
Mi viene da piangere, mi chiudo in casa coi dischi dei CSN e le mie chitarre acustiche, buona notte mondo.
Tu sei bravissimo Cla, e non ci piove, ma quel finale scenario descritto poco dopo la Canzone delle Pepite ha sinceramente dell'inquietante 🤏 ne vien che dovrà soltanto morire "ζ" (l'ultim⚧ superstite degli Zeta) perché da qui a un secolo si compia l'infausta ed ipotecaria conseguenza dell' approccio Usaegettah applicato perfino alla fruizione di quei brani di classixa, folk, cantautorali, blues o (almeno quasi interamente) rock più impegnati o progue la cui durata non supera i 4 minuti e 30. Ho paura, per la linea discendente dei miei coetanei maschio e per ɪ nostrɪ futurɪ "eredi artisticɪ" (nei ritagli suono/canto per hobby e disegno ndr) , che il Mondo che solcheranno da ragazzɪ e da adultɪ di reale abbia meno di Beautiful, d'un tg delle 17 o di una puntata d'Uomini (?) e Donne
...e la capacità di provare entusiasmo ed empatia si riduca quasi fino a scomparire
Manca l' anima nelle canzoni moderne
la forma canzone è tutta spazzatura, moderna o medioevale che sia.
Ciao Claudio. Bel video - come tutti i tuoi video del resto. Complimenti vivissimi.
Riguardo all'argomento IA nella musica, sono d'accordo con molti commenti sotto riportati e in parte con quello che dici.
Il mio pensiero è che la "musica IA" sarà utilizzata da bravi programmatori con magari un indirizzo musicale, per tutto ciò che potremo vedere in TV nei film, negli spot pubblicitari e in tutto ciò che è virtuale.
Ma la musica reale dal vivo non potrà mai essere completamente sostituita. Del resto anche gli strumenti elettrici, i sintetizzatori, il PC non hanno sostituito gli strumenti acustici. Dunque tecnologie che si affiancano e con il tempo imparano a convivere. Ovviamente qualche artista o professionista si dovrà aggiornare, magari cambiando il modo di lavorare. Si spera però che questo aggiornamento del settore non faccia perdere il lavoro a nessuno. Anche se ogni settore nel corso della storia ha subito degli aggiornamenti e dei cambiamenti e spesso la tecnologia ha sostituito il lavoro manuale con conseguenti riduzioni di personale. Comunque stiamo a vedere cosa ci riserva l'imminente futuro.
io canto quando posso. sono intonato e canto abbastanza bene, ma quello che conta è la gioia che mi da il cantare. sono in pensione e quasi tutti i giorni pratico un paio di ore di canottaggio e dopo un tentativo di fare nuovi record personali, comincio a pagaiare in modo meno aggressivo e mi metto a cantare a squarcia gola perché cantare mi da voce del verbo dare, ed esprimere meglio il concetto mi risulta difficile. con tutto ciò voglio dire che la musica è nata come espressione dell'uomo e per quanto la si potrà "produrre" in modo artificiale e artefatto, ci saranno sempre persone che ameranno suonare e cantare
Rimane il fatto che un concerto dal vivo con strumenti e musicisti veri da fortunatamente emozioni che i computer si sognano.
Caro Claudio, di solito i video troppo lunghi evito di guardarli, ma in questo caso ho deciso di vedere di cosa si tratta. Devo dire che che è stato un argomento molto interessante e ovviamente è stato spiegato in modo molto esaustivo e mai banale. Questo argomento mi letteralmente scioccato, ma allo stesso tempo mi ha fatto capire che se usiamo la tecnologia con criterio, potrebbe essere una figata pazzesca. Video meraviglioso come sempre. COMPLIMENTI!
Sono un boomer fino ad ora inconsapevole di questi sviluppi. Grazie del video, questa è informazione degna di un servizio pubblico, complimenti.
d'accordissimo con quello che dici. che piaccia o meno è un'analisi lucida e accurata
E brava Taylor Swift col Pc, un brano a settimana....Dai Claudio consoliamoci.. abbiamo 60 anni di musica moderna meravigliosa,per non parlare del Jazz e della classica...sconfinata.quando staccheremo la corrente elettrica,a parte lo stereo e la nostra amata Fender,tutto il resto (acustico) resterà per sempre.😁
In realtà c'è stato un ulteriore aggiornamento , nella versione 3.5 i brani durano 4 minuti e c'è la possibilità di caricare un audio da cui viene creata la canzone
Caro Claudio, contenuto interessante e inquietante. Quanto al brano, io lo proporrei a Sanremo e avrebbe buone chance di arrivare tra i primi. Ecco, unica cosa che non mi convince è il timbro del cantato, ma è soggettivo. A proposito, in questi siti di creazione musicale è possibile anche indicare il tipo di voce che vuoi che si senta? Ad esempio: voce simile ad Eddie Vedder oppure simile a Bennato? Lo può fare?
Giù la saracinesca. Chiudiamo tutto.
Grazie per questo attualissimo video in un momento così importante.
La musica più genuina rimane quindi l’esecuzione dal vivo e l’improvvisazione.
Se ci pensiamo sono già decenni che un dj può dire "stasera suono al locale xyz". So che alcuni dj creano sonorità on the fly, ricordando in qualche modo l'atto del suonare dal vivo come una sorta di reminiscenza ancestrale della performance strumentale, ma su questa falsariga direi che a breve molti sedicenti musicisti potranno a buon titolo dire "ho scritto il brano xyz" ed essere considerati a tutti gli effetti cantautori soltanto perché hanno dato istruzioni a un software.
Quindi, chi suona in realtà non suona più, chi scrive in realtà non scrive più. E chi ascolta? Scommetto che, in realtà, non ascolterà più, non nel vero senso della parola.