Diciamo che entrambi cd e lp vanno henissimo mentre la vera schifezza è lo streaming io acquisto entrambi se za problemi quindi non vedo l'utilità di questo video il vinile a me va benissimo e mi da piu emozioni di ogni altra cosa quindi chi se ne frega se è imperfetto anche noi lo siamo!!!
@@markussukram9290 Io non vedo l'utilità di chi pensa che il suo proprio pensiero (discutibile) debba essere lo stesso di tutti gli altri. Per te non è utile, per tanti, ma proprio tanti, si. Vatti a vedere i like e le visualizzazioni.... e i commenti.
@@Goe96 Se così fosse, sarebbe molto inquietante. È vero, mi sono ritrovato questo video nei consigliati subito dopo... ma nel mio video nominavo il disco per una frazione di secondo!
Grande Mario, ero sicuro che da professionista avresti seguito anche tu questo canale. Io pur conoscendo perfettamente gli argomenti trattati, lo seguo da tanto, soprattutto per avere la conferma che le nozioni da me apprese in anni di esperienza con l'audio e le luci in ambito professionale siano corrette!
Un video bellissimo, il migliore del web! Vince il premio del microfono D'oro!! Lascio il mio commento: Se il cd suona meno bene del vinile é perché il sistema di riproduzione non é all'altezza, bisogna provare con un sistema di conversione serio del digitale, poi ne riparliamo di cosa é meglio.. se si analizza la parola Hi-Fi, alta fedeltà é quindi fedele a cosa.. all'evento realistico, dove il vinile ne esce perdente, perché é un sistema di riproduzione che anche costoso si inventa dei suoni, POP fruscii rumori di fondo ecc.. che nell'evento reale l'autore sicuramente non ha contemplato. Un ottimo sistema digitale che sia cd o liquida invece può avvicinarsi, perché é in grado di riprodurre il silenzio. Nell'alta fedeltà più spinta e seria non esiste il suono caldo freddo veloce lento aperto o chiuso, ma la missione di raggiungere il suono corretto, realistico, quella é la vera magia. Saluti Cristian
Ma a parità di sistema, quanto devi spendere in più per il lettore cd, perché suoni meglio del vinile? Per questo non è migliore, sul mio impianto enty level suona meglio il vinile, ho entrambi i formati di alcuni album.
@@walterdeiulis9122 Qui entra in ballo un altro discorso, che é quello dell'incisione.. purtroppo esistono incisione penose in cd e ottime in vinile o viceversa. Rimane il dato di fatto che un sistema come il vinile che per sua meccanica di funzionamento si "inventa" dei suoni, non é fedele. Questo non toglie che sia affascinante e sensazionale, ma se parliamo di massimi sistemi di riferimento, non é all'altezza. Cristian
@@walterdeiulis9122sei tu ad essere convinto che ti suoni meglio il vinile ma il realtà la forma digitale è più fedele. purtroppo il mondo del Hi-Fi è solamente un risultato del commercio, si può vendere qualità a qualcuno che non sa neanche lontanamente di cosa si stia parlando e non creare una nicchia per polli da spennare sarebbe un occasione persa. eppure in questo video è spiegato molto bene cosa sono i due formati ma tu rimani convinto nel tuo personale gusto. allora le cose sono due; o riproduci digitale da un player cinese anni 90 da 5£ passando per un cavo magari minijack da 1 euro trovato in terra per strada mentre il vinile te lo ascolti su un sistema calibrato in una stanza trattata oppure ti piace proprio l'artefatto dell Lp che però, non è Hi-Fi alta fedeltà. se pensi di spendere di più per un lettore cd già sei sulla via sbagliata.
Da "scultore" di policloruri ti faccio i complimenti per il video: molto chiaro, permette di farsi una buona idea della componente "miracolosa" che sta dietro alla produzione di un LP. Ti lascio tre dei problemi maggiori che oggi si devono affrontare quando si scolpisce il materiale nero: 1) Bassa qualità, troppo spesso, della registrazione originale e scarsa considerazione in essa della curva RIAA che poi il povero "meccanico" deve per forza utilizzare. 2) Bassa qualità del materiale utilizzato. Il policloruro riciclato non è un buon materiale sul quale stampare. 3) Scarsissima disponibilità di chi ordina la stampa ad eliminare le stampe non proprio ben riuscite. Vedere marchiate come utilizzabili delle stampe curvate, ondulate o con difetti nell'incisione è una cosa da reparto psichiatrico. Grazie per la tua voglia di fare un video "scomodo" ma molto realistico ed informativo.
Hai perfettamente ragione,però hai dimenticato la nota dolente...Il prezzo per il cliente finale...Tempo fa acquistai Sex Machine di James Brown,ristampa a 180 grammi e pagato ben 36 Euro,arrivato a casa lo ripongo sul scaffale perché non avevo tempo per ascoltarlo subito avendo un impegno di lavoro,alcune settimane dopo ascolto la "bomba"...Il mio entusiasmo si raffredda subito,qualità di ascolto non eccelsa,anzi,direi sotto la media a cui ero abituato con Vinili originali Anni '70/80,come planiarità ci siamo ma essendo un doppio Album arriviamo al lato D e spunta il difetto all'inizio della prima traccia proprio dopo...THE STAR OF SHOW la puntina salta direttamente sul Brano come se trovasse un scalino...Mai sentito nulla del genere,nemmeno in Vinili da 1000 Lire.
A me la stampa a 180 gramma urta parecchio, che se non stampati a dovere con la macchina giusta, l'incisione sarà solo in superficie e la riproduzione del suono sarà pessima
@@blackmore82 Quindi secondo te stampano Vinile a 180 grammi per divertimento,forse hai dimenticato che se voglio un certo Vinile devo anche pagarlo e se il suono è pessimo o stampato con difetti lo riporto indietro con tanto di scontrino,se poi ti rispondono che sono tutti difettati a sto punto mi rimborsi quanto speso!!
Lo dico sommessamente: ricordo ancora quando ascoltavo i vinili (allora c'erano solo quelli) con giradischi a trazione diretta Denon DP 60 e testina Moving Coil Fidelity Research che costava quanto una lavatrice e che dovevo cambiare ogni tre mesi. Ricordo ancora tutti i tentativi per combattere le cariche elettrostatiche (lettura bagnata vs. lettura asciutta) alla fine optai per un braccetto Decca con spazzolino e messa a terra. Ricordo ancora la gioia di quando mi sono lasciato alle spalle tutto quello. Agli eventuali nostalgici dico fate pure, per carità, io nel frattempo mi godo circa 2 Tb di ottima musica digitale (lossless, naturalmente) che sta in un disco esterno di pochi centimetri e che mi seguirà fino alla fine senza alterazioni. Con affetto da un ex audiofilo che è passato dal feticcio alla musica... W la Musica!
basta un minimo di conoscenza tecnica per capire quale dei due supporti sia migliore poi i gusti personali sono i piú svariati e bixxarri quindi ognuno continuerà ad acquistare e utilizzare ciò che preferisce io sono un fan dei CDda quando hanno a commercializzare i primi e questi continuerò ad utilizzare pur comprendendo he il vinile può dare sensazioni diverse
Guarda, anch'io ho un hard disk pieno di musica, una cinquantina di cd, ed una cinquantina di vinili (e una cinquantina di audiocassette che ancora suonano benino)... Sai come va sempre a finire? Che l'hard disk non lo tocco mai, i cd raramente, i vinili praticamente almeno uno al giorno li faccio suonare. E ne compro ancora di nuovi.
Un quarto d'ora di perfezione e di emozione. Magistrale, i miei più sentiti complimenti. Condividerò queato video con tutte le persone che conosco, perché questa è Divulgazione con la D maiuscola.
Mah fai attensione perché questo video mette a confronto due supporti che non possono essere paragonati, ne deduco che sia un video tendenzioso solo per avere like per il canale. Confrontare il vinile con il cd è come confrontare la nutalla con la maionese...e lui lo sa benissimo.
Anche io ho i capelli bianchi, e ricordo benissimo l'attesa che c'era per l'uscita dei primi lettori cd Philips/Sony. Il fermento, gli innumerevoli articoli sulle innumerevoli riviste di alta fedeltà di quei tempi. Tutti e ripeto tutti esaltavano la superiore qualità audio del cd rispetto al vinile. Prove, controprove, test, misurazioni strumentali e ad orecchio, le riviste specializzate non si occupavano d'altro e non facevano altro che confermare il salto, il distacco, il sorpasso in volata, che il cd avrebbe fatto sul disco. Io ero ragazzo, avevo un modesto impianto hi-fi con giradischi a cinghia e ascoltai il primo lettore CD in un negozio di alta fedeltà della mia zona. Ero emozionatissimo, il cd era agli albori e se ne vedevano pochissimi nelle case, ricordo perfettamente che rimasi stupefatto quando la musica della prima traccia iniziò improvvisamente, mi fece sobbalzare perché ero abituato ad essere "avvisato" dal fruscio della puntina sulla superficie del disco.... Da allora non ho più abbandonato il CD, non ho mai sentito la necessità di tornare indietro, continuo a reputare la qualità del CD, in generale, assolutamente superiore al disco. E anche il supporto è superiore, non si usura, non si degrada usandolo, con la giusta cura anche dopo 10 anni può darti un ascolto della stessa qualità del primo giorno di utilizzo. Non sono cose da sottovalutare, senza parlare del fatto che oggi un cd originale può essere digitalizzato senza perdite di qualità in un file su un supporto esterno ed essere utilizzato come musica liquida, mettendo al riparo da graffi e cadute il cd originale. No, mi spiace, non torno indietro, capisco il fascino del retrò ma per me il digitale è assolutamente superiore all'analogico. Grazie per i tuoi bellissimi video, sono veramente interessanti e ben fatti. Continua così.
Qui però si fa confusione di qualità di riproduzione e qualità audio, il CD è sicuramente un modo per ascoltare musica senza alcun tipo di fruscio ma la qualità audio è inferiore al vinile, non ce n'è! hai detto tu, impianto mediocre = orecchie mediocri, il CD lo ascolti ovunque e su qualsiasi impianto audio, tanto che, gli audiofili incalliti acquistano lettori da migliaia di euro nella speranza di estrapolare quella qualità che il CD non ha. Il vinile è per eccellenza il supporto audio preferito dagli audiofili che non l'ascoltano con la fonovaligia con presa usb. Quindi ognuno fa le sue esperienze ma qui parliamo di qualità in termini oggettivi e non soggettivi.
Audio: Argomento infinitamente vasto perchè le variabili sono elevatissime. La mia opinione è che a Budget illimitato chiederei se mi potessero vendere le tracce separate prima del master e mi munirei di PC, software e plugin originali e di livello, oltre che a buone cassa. Dalla mia esperienza, i migliori ascolti li ho fatti in studio di registrazione. Lí sí si raggiunge un livello incredibile che è esaltante anche rispetto alla realtá di come suonerebbe dal vivo l'artista. Tutti i mega impianti che si possono prendere per riprodurre qualsiasi traccia, non suoneranno mai cosí bene perchè riproducono 2 tracce anzichè le 4-20-100 tracce realmente riprese. Certi vinili, in particolare i primi ascolti sui giusti impianti li trovo però magici perchè ti sembra di avere l'amplificatore dell'artista lí davanti oppure essere seduto in mezzo a chi sta suonando, questo con il CD non mi è mai successo e non riesco a comprenderne il motivo, mi succede però a volte anche ascoltando Spotify in particolare sulla musica acustica.
Sabino buongiorno, un video favoloso fatto da un professionista che cerca l'oggettività anziché il tifo da stadio. Io ascolto entrambi come te, però è vero, il vinile è un miracolo che accade ogni volta che lo ascoltiamo piu che un medium tecnicamente superiore. Bello, cappuccino e brioche virtuali con Sabino 😊
mah ho grossi dubbi che sia intelligente, paragonare il cd compresso a 44.1Khz a 16 bit con un vinile è come paragonare la nutella con la maionese, non ha senso.
Semplicemente entusiasta dalla prima all'ultima parola che hai spiegato. Complimenti dovrebbero darti una "Honoris Causa" per le tue spiegazioni che a momenti pare abbiano i sottotitoli. Complimenti ancora.
...che dire? Video bellissimo, struggente e commovente, che spiega in modo PERFETTO tutta la verità, nuda e cruda, e racconta l'emozione che supera ogni problema di verità... E questo racconto dimostra in modo semplice e inequivocabile, perchè io ho deciso di produrre solo 199 copie per ciascuno dei miei pur rari titoli in vinile. P.S.: grazie per l'inaspettata e gradita citazione :) --- Marco Lincetto
@@Microfono Buonasera Sabino. Da musicista e tecnico audio del settore, devo farle anch'io i complimenti! Ricevere poi i complimenti da Marco Lincetto, uno dei migliori (e purtroppo pochi ) produttori in Italia nel nostro campo, è certamente gratificante. Bravo!! Continui così!! Con amicizia. Pietro Pellegrini
Rimango a bocca aperta quando inizio a vedere i tuoi video . Posso solo farti i miei complimenti sia per la chiarezza sia per il modo con cui spieghi. Grazie
Mi è passata la voglia del giradischi ..ho sempre avuto il dubbio che il suono analogico era migliore del digitale ma col leggere e sentire gli appassionati ci riprova i sempre ..oggi finalmente ho la mia conferma..grazie 🙂
Sempre più contento di essere un acquirente di compact disc. Gli album si ascoltano INTEGRALMENTE innanzitutto PER curiosità e cultura, non per i mezzi a disposizione. Video davvero esaustivo.
Chi ha più di 50 anni come me che è passato dal vinile alle cassette al cd , si ricordava che la qualità della musica di quest'ultimo contenitore è migliore . Ma da qualche anno le cose a un certo punto si sono misteriosamente ribaltate ! Con mio grande stupore . Finalmente chi è competente fà un pò di chiarezza !!! BRAVO !!!
La confusione é nata dal fatto che i cd e il digitale sono riprodotti su dispositivi spesso di bassa qualitá. Mentre il vinile spesso é associato ad un hi-fi. Ma se si ascolta il cd su un impianto stereo non c'è confronto.
Niente affatto, paragonare il vinile con cassette e cd non ha per niente senso. Intanto le cassette a parte quelle particolari e costose, non si può dire che abbino una qualità migliore del vinilie ma di sicuro il vinile offre un ascolto superiore a cassette e cd a partire dalla dinamica, ovviamente parliamo di audiofilia, se ascolti la musica in auto o con le casse del pc, anche l'mpmerda è migliore, io di anni ne ho 55 e comrpo vinili da 14.
Avevo 200 dischi in vinile ( non sono interessato al video ne al confronto ) la bellezza del vinile , estrarlo dalla custodia, vederlo girare, suono autentico e meraviglioso con i diffusori KLIPSCH , in pratica = come leggere un libro dal vivo e squallido da un dispositivo ....
@@BlackGroove Anche qui altra inesattezza: "Con i 16 bit a disposizione del formato CD, si può ottenere una gamma dinamica di circa 96 dB. La gamma dinamica di un disco in vinile, invece, è compresa tra 55 e 70 dB."
@@elenacassandro9509 se vuoi un consiglio ascolta più vinili anziché parlare dell'unica cosa che conosci (gli mp3) quando ascolti vinili per 40 anni torni qui e ne riparliamo, daccorodo? se no continua con i dischetti compressi e muori con le tue convinzioni.
Grazie davvero. Sono un collezionista di musica da anni. Mi sono sempre vantato della mia collezione di CD originali ed ho sempre preferito questo formato per motivi di spazio, di resistenza e di longevità del prodotto rispetto al vinile. Ultimamente a causa di molti audiofili che spingono pesantemente sul binomio Vinile-Collezione stavo iniziando a temere di aver scelto il formato sbagliato. Mi è stato addirittura detto che collezionare cd è un po come fare il critico culinario dei fast food. Il tuo video così ben fatto è esattamente quello che mi ci voleva!
Tanto verrà il momento anche per il CD di essere considerato un oggetto vintage per riscoprirne l'interesse, quando la gente si renderà conto che pagare anche 30 euro per un vinile odierno è una infinocchiata e basta.
Non è stato solo un video tecnico ma un racconto meraviglioso. Son sicuro che periodicamente rivedrò questo video, dall'inizio alla fine... come si fa quando si ascolta un disco in vinile. Grazie della lezione.
Complimenti! Io ho trovato della vera poesia nella spiegazione, la tecnologia é inarrestabile, peró il lato umano prevale proprio perché non siamo perfetti e forse é proprio il miglior pregio che abbiamo.
Finalmente qualcuno che dice come stanno davvero le cose.....sono anni che le racconto anch'io agli amici ....che insistono ancora sul primato del vinile...be....contenti loro...
Beh chiaro... Non sempre però abbiamo disponibile un orchestra nella nostra sala che suona a comando ☺️ il digitale rimane, ad oggi perlomeno, il modo più comodo per sentire quello che il produttore, artista e compagnia bella immaginavano in fase di produzione.
@@ktommyxyk Ma oggi si può ascoltare anche il nastro copiato direttamente dal master.. che deve essere assolutamente analogico di cima in fondo... altrimenti si ascolta in digitale e festa finita.
@@ktommyxyk Esatto,percui l'Alta Fedeltà è un concetto astratto da sempre,ci aiuta a stimolare emozioni con una buona dose di immaginazione che dobbiamo aggiungere ad ogni ascolto!!
@@MVVblog ma dai non sapevo producessoro nastri copiati dai master, questo risolve un po' di problemi. Immagino che però ce ne siano pochi in circolazione e quindi non converrebbe munirsi di un lettore adeguato, o sbaglio?
Grazie, bellissimo video. Molte cose non le conoscevo ma le sospettavo.. Ho apprezzato tantissimo le tue considerazioni finali fatte col cuore e le condivido appieno.
non posso che non farti i miei complimenti, competente, esaustivo, voce calda e pacata; grazie per il video, mi hai spiegato e mostrato in modo chiaro alcuni aspetti che non conoscevo o che non sapevo bene.
competente ok ma questo video mette a confronto due supporti che non possono essere paragonati, ne deduco che sia un video tendenzioso solo per avere like per il canale. Confrontare il vinile con il cd è come confrontare la nutalla con la maionese...e lui lo sa benissimo.
@@BlackGroove non sono d'accordo, si confrontano due modi diversi di riprodurre l'audio, la musica, partendo da un discorso oggettivo, dopodichè rimane sempre tutto soggettivo nella vita, e l'audio non è da meno, ognuno di noi non solo ha gusti differenti ma sente proprio in modo diverso, un cordiale saluto ! ;)
@@luigilamberti1178 il mio discorso però è OGGETTIVO non soggettivo, il CD è una digitalizzazione di un'audio analogico, quindi è il risultato di un campionamento, ovvero di una compressione, detta anche perdita, il campionamento di un CD è a 44.1 Khz con una risoluzione a 16 bit il che rende l'audio essenziale, questo campionamento è una convenzione, è una compressione al limite della qualità necessaria per farci stare una 20na di brani su un dischetto, quindi nessuna soggettività. La confuzione che questo tipo di video instilla nella gente è quella di dare per scontato che il CD sia la massima qualità del digitale ma non è così, per un audiofilo la qualità del CD è paragonabile all'MP3 e non può certo essere paragonata alla qualità audio del vinile. Il CD è un formato commerciale versatile, compatto, di facile riprouzione, anche un bambino è in grado di ascoltarlo, tecnicamente però è una campionamento con forte perdita. Altro paio di maniche è il DSD (Direct Stream Digital) che permette di digitalizzare una fonte analogica SENZA PERDITA, il DSD256 ha un campionamento pari a 256 volte quella di un CD, quindi ha senso parlare di: è meglio il DSD256 o il vinile? la mia risposta è dipende. Il DSD non ha perdita e va bene per produrci anche i vinili, ma da audiofilo preferisco sempre il vinile anche se è prodotto a partire da un DSD digitale.
Ciao Sabino, voglio complimentarmi con te per questa lezione tecnica piena di contenuti esatti e descrizioni con foto e animazioni allo stato dell'arte, sono perfettamente d'accordo con te tranne che per la macchinetta napoletana, la moka della bialetti è meglio. Da questo tuo video ho imparato molte cose che non sapevo Grazie! Sono un audiofilo curioso ed amante delle misure, anni fà ho fatto delle esperienze sul suono del vinile, troverai il tutto sotto. La mia passione per l'ascolto della musica, nasce circa 15 anni prima che si affermasse il cd pienamente, pertanto tutta la mia collezione di musica ante 1990 era formata da LP, i quali, una buona parte avevano delle distorsioni evidenti in special modo quelli della serie della IMPULSE commercializzati e ristampati in italia dalla dischi ricordi, a me andava anche bene cosi, in quanto era il contenuto ad interessarmi. Nei primissimi anni di questo secolo il mio giradischi, ormai in disuso da tempo, era stato sostituito da un lettore di cd e dal computer con suono e dinamica decisamente migliori, quindi, la mia collezione di musica era ormai tutta formata (con mia grande gioia) da CD. Veniamo a noi e alla ragione del mio intervento, un mio amico mi procura una registrazione digitale di "Crime of Century" dei Supertramp trovata sul WEB, il file era tratto da un Long Playng letto con un giradischi con testina benz e preamplificatore riia il tutto di qualità eccelsa, dato tutto in pasto ad una scheda audio costosa con convertitore a 24bit e 96 khz, mi scuso se non ricordo i marchi dei componenti, era descritto nel file che adesso non ho più, posso assicurare che tutto era di qualità e di costo elevato. Ascoltato il file digitale, mi accorsi che suonava bene, con click quasi inesitenti e come ovvio con un leggero rumore proprio del vinile avvertibile nei passaggi con poca musica. La mia curiosità, mi diceva di capire perchè questo Lp suonasse cosi bene, siamo ad inizio secolo e la tecnologia che un tempo era solo per pochi ormai era disponibile per tutti, sfuttando PC, programmi, schede audio ecc... mi metto all'opera... 1) Prendo il file a 24 bit e lo carico nel programma per PC Soundforge, estraggo solo il rumore del solco muto aiutandomi con la grafica del programma, creo un file da dare in input al programma Spectralab, un analizzatore di spettro su PC, setto il programma per memorizzare i picchi massimi, nel grafico che linco e denominato solco muto (linea rossa) 2) Prendo tutto il file di tutto l'LP a 24 bit e lo carico nel programma Spectralab facendo memorizzare tutti i picchi massimi, nel grafico che linco, e denominato intero LP (linea violetta) questo è il link al grafico spazioinwind.libero.it/alovesupreme/SpectrumdinamicaLP.pdf cosa si evince dal grafico: La frequenza di risonanza della testina è sui 9/10 hz circa, con qualche piccola differenza tra i canali. Nei primi 20 hz si nota una differenza di circa 5 db tra il rumore del solco e il contenuto energetico di tutto l'LP, quindi c'è da pensare che anche il rumore in rosso su tutto l'LP sarà sensibilmente maggiore di quello che si vede nel grafico. Guardando il grafico possiamo affermare che sotto i 40 hz non c'è messaggio musicale, se guardiamo attentamente da 40 hz fino a circa 150 hz dei picchi massimi, notiamo che le due forme sono identiche, quindi il segnale è mono fino a 150 hz, piccolissime discordanze sono attribuibili alla testina, la dinamica totale nel punto migliore non supera i 55 db ricapitolando: la frequenza di risonanza braccio testina essendo di livello elevato produce sicuramente intermodulazione nel programma musicale, ovvio che non serve a niente un filtro subsonico. l'LP sotto i 40 hz non ha programma musicale, Fino a 150/180 hz il segnale è mono (forse per ragioni tecniche) i segnali sono uguali La dinamica a 50 hz non eccede i 30 db, a 200 hz non eccede i 45 db, a 1000/3000 hz non eccede i 55 db, a 4000 non eccede i 50 db da 5000 in su non più di 40 db spero di essere stato utile
@@ghirmtutto passa.... comunque è stato sempre meglio aver usato il cd piuttosto che un supporto in plastica nera che si degradava sempre di più ad ogni ascolto....
La cosa che in tanti qui su RUclips (parlo di relatori ovviamente) non offrono è la qualità delle spiegazioni. Sono uno smanettatore appunto di RUclips e vedo tantissimi video che onestamente dopo pochi minuti o mi distraggono dall'ascolto oppure mi annoiano. Lavoro per una multinazionale Americana e relatori al nostro interno ne abbiamo tantissimi perlopiù gente laureata ai primissimi livelli ma quelli che sanno relazionare si contano su metá delle dita di una mano. Con questo volevo dire che oltre alla qualità delle informazioni e quindi della cultura molti tralasciano quanto sia importante la qualità di come si inoltra al pubblico un discorso. Prof.Sabino ,con questo,volevo sinceramente complimentarmi con Lei per la qualità delle sue relazioni che vanno di pari passo con le informazioni tecniche dettagliate al punto che anche il neofita possa apprendere nozioni. Chapeau!!!!👏👏👏👏
Complimenti per la chiarezza. Fantastico. C'è un altro vantaggio dei dischi in vinile... le copertine, non c'è proprio storia rispetto a quelle dei cd.
Parole sante. Ho molti dischi in vinile che ho riacquistato anche in cd: se ne affianco sei o sette, quelli in cd sono dei bei cd, se affianco i vinili... ho davanti a me una galleria d'arte.
E anche qui il problema potrebbe essere ribaltato. Se facessero, coma ogni tanto hanno fatto, delle custodie della grandezza dei 45 giri e all'interno mettessero foro, libricini e il relativo Cd al centro, magari serigrfato come si faceva negli anni 90, forse e dico forse, sarebbero altrettanto belli come i vinili
Hai ragione, ma mi interessava far capire quali e quanti compromessi ci siano non solo nell'ambito digitale (facilmente attaccabile) ma anche e soprattutto nel mondo dell' analogico.ciao ciao
L' unico difetto che ha il cd é la frequenza di campionamento bassa , e il n° di bit per campione . All' epoca della sua uscita sul mercato bisognava trovare un compromesso tra tecnologia innovativa , che eliminasse tutti i problemi dell' LP , e il prezzo che questa avrebbe avuto per i comuni utenti (non i prezzi proibitivi del professionale) . Oggi quel difetto é stato risolto con i files Hi-res .
Un sincero "grazie !" per l'esposizione chiara, dettagliata e semplice da assimilare e digerire anche per chi si confronta per la prima volta con queste problematiche di materiali, produzione, nonché di usura degli stampi ed alla fine , per il nostro piacere, fruizione del prodotto finito e nuovamente costretti ad affrontare il consumo, ascolto dopo, ascolto degli LP prediletti.....Possiamo tuttavia, consolarci con la quantità di dischi che possediamo e ascoltarli tutti, almeno dieci volte per ciascuno, richiederà molto tempo e ci darà infinita gioia ! Sei fantastico, ciao !
MOLTO SIMPATICO! spiegazione approfondita ed esaustiva. la magia del PVC la ho esaurita in gioventù ora mi godo la musica in digitale e garantisco che per ma la gioia è la stessa anche quando riascolto per la milionesima volta lo stesso disco che ascoltavo più di 50anni fa. COMPLIMENTI BEL VIDEO!
Un affascinante documento di 15 minuti per sgonfiare in modo elegante, lucido e chiarissimo il "trend" in crescita di produzione e vendite dei dischi in vinile (meglio: in pvc) in questi ultimi anni. In fondo chi acquista la propria musica, sa bene (o meglio, ha esperienziato negli anni) i difetti e i pregi dei nostri amatissimi dischi
non sgonfia niente, infatti lui dice di preferire il vinile. proprio nn sai leggere l'italiano??? e leggi la mia recnsione che quella si che sgonfia i cd
Io parto dal presupposto, che la musica, da che mondo è mondo, è come il sesso, il mangiare,. Detto questo. Dobbiamo pagare per godere, e faticare per prendere e godere di questo piacere. La musica è speciale ti porta buon umore, ti fa sentire vivo da emozioni, devi pagare l'autore. E il produttore di questa emozione, che sia Mozart, Elvis presley, Coltrane, o chi altro.. La goduria si paga in questa vita.. In paradiso, forse è gratis..poi c è il collezionismo.. Ma questa è un altra storia.
Io capisco la nostalgia e l'amore verso la ritualità del vinile. La capisco e la rispetto. Quello che non condivido è la necessità di giustificare la scelta tecnicamente. Ciò che ci piace è soggettivo e per questo può differire da quanto tecnicamente, ovvero oggetivamente, è migliore... avendo definito "migliore" come più fedele all'originale.
Dice parzialmente le cose come stanno, perché la limitazione della musica in digitale, ed in particolare del cd, non è assolutamente solo il processo di conversione ma il convertitore stesso, i bit e la frequenza etc.
@@rockness8784 si ok, sono d'accordo con te. Nessuna "macchina" è perfetta, tutte le elettroniche audio sono più o meno buone. Il vinile però perde già in partenza con un processo produttivo obsoleto. Solo il fatto di comprare un lp nuovo e rischiare di incappare in un "fine stampa" che suona da schifo dovrebbe far riflettere. In pratica, confrontando i due supporti (CD e LP) e sapendo come vengono prodotti, il vinile perde di brutto. Nel video si vuole far capire questo secondo me.
@@bernardinos.2512 Bernardino sono nellhi end da più di 10 anni e conosco bene i due media. Entrambi indroducono delle distorsioni, ma quella del vinile è meno artefatta e il suono di quest'ultimo è quelle che più si avvicina al master tape. Se poi ci aggiungiamo che la maggior parte della musica in digitale è estremamente compressa (in inglese brickwalled, cerca in rete loudness war) quest'ultima perde in partenza già solo per questi due fattori. Come vedi non parlo di feticcio, di ritualità e bla bla bla
@@bernardinos.2512 Aggiungo in ultimo che il problema di beccarsi un disco stampato da una matrice logora era un problema in particolare degli anni 70/80 quando i dischi avevano una tiratura mostruosa e di massa e spesso dovevano spingersi oltre le soglie massime di vita di uno stampo. Spiace ma le info che divulgate in questo video sono solo parzialmente corrette ed incomplete
@@rockness8784 ti ringrazio per le precisazioni. Sicuramente il tuo impianto, e forse anche il tuo orecchio fino, ti permettono di rilevare con maggiore chiarezza le differenze tra i due supporti. Leggendo comunque i commenti che sono stati fatti a questo video questa guerra non avrà mai fine! 🙂
Bravissimo, spiegazione fatta bene, io lo dico da 20'anni che il processo LP è laborioso e non sempre felice come risultato, e nel migliore dei casi perde parecchio. Senza poi parlare che dal 1980 si registra praticamente tutto in digitale, ergo il tuo LP è un digitale passato da un DAC che non scegli tu. Io vado oltre il CD. Il digitale invece ti arriva direttamente dal Master (se hai il provider giusto e l'abbonamento giusto) Personalmente adoro DAC R2R. Il Vinile (LP) è come la Topolino che usi la domenica per andare in Piazza a prendere il caffè con gli amici, ma nella settimana giri con il moderno, potente e accessoriato SUV. E la storia del "mi metto e guardo la copertina", con il Digitale la copertina la vedi sul monitor, ma poi alla fine quello che conta è ascoltare la musica, l'estro del compositore e dello strumentista (voce compresa) e non tutto il resto.
Parere personale: questo è un video capolavoro, uno di quelle da tenere in bookmark per sempre. Complimenti. Me lo sarò rivisto 5 volte, ogni tanto me lo riguardo.
Analisi lucida e ben fatta, complimenti. L'approccio al mezzo e' una grossa discriminante, molti pensano che l'album in vinile sia da ascoltare per intero e il CD/file/stream sia da skippare, ma siamo in tanti ad ascoltare album dall'inizio alla fine a prescindere dal formato. Il "telecomando" e' un'utile opzione aggiuntiva, ma non obbliga nessuno allo skipping schizofrenico :) Grazie per il video interessantissimo
Ho parecchi vinili e parecchia musica digitale e digitalizzata. Suono uno strumento musicale e le mie orecchie ne hanno sentite tante... È proprio vero, che quando tiri fuori un vinile e lo suoni...qualcosa nell'anima accade! Grazie per il bellissimo video! Alberto
Bravo! Una spiegazione così, anche se ridotta all'osso, non l'avevo mai sentita. Noi, della vecchia generazione, acquistavamo i LP e durante il primo ascolto registravamo su un secondo supporto la musica e da lì in poi si lasciava il LP a riposare per sempre. I miei LP sono, infatti, praticamente intonsi.
Come sempre video IMPAGABILE. Rimango ogni volta affascinato dalle spiegazioni chiare e professionali .Tornero' presto a riascoltare i miei amati vinili emozionandomi come un ragazzino !!!!! Grazie di cuore per ogni argomento trattato tutti davvero MOLTO ineressanti e MAGNETICI!!!!!!
Complimenti per il "coraggio" e la competenza con cui parla di queste "verità non dette". Grazie anche per il rispetto e la diplomazia che riserva a noi amanti del vinile. Continueremo ad adorare i nostri dischi, ma saremo molto più cauti e realistici nell'esprimere giudizi sui supporti di registrazione. Non posso tuttavia escludere che qualcuno di noi ripieghi sul fascino e l'ineguagliabile calore del fonografo di Bell a rulli di cera. Cordiali saluti
Sabino COMPLIMENTI, sono anni che diciamo le stesse cose, un'analogia è con le pellicole fotografiche. Ormai è roba che ha fatto il suo tempo, guardo quella tecnologia del passato con un sorriso, dopodiché mi giro e vado avanti. Benvenuto DIGITALE.
Mi permetto di non essere d'accordo con l'accostamento alla fotografia. Il paragone funziona solo in termini di praticità (sia di utilizzo che di workflow), ovvero "digitale sta a praticità/economia come analogico sta a scomodità/spreco" (e purtroppo “spreco” significa anche un sacco di chimica nell'ambiente). Tutto questo effettivamente vale sia per il vinile che per la pellicola fotografica. La validità del paragone finisce qui perché l'unica cosa che il vinile ha in più rispetto al digitale odierno è il rumore (quello che gli audiofili chiamano “calore”...) cioè un disturbo dell'“immagine” sonora, mentre invece la pellicola offre qualcosa d'indispensabile che al digitale manca cioè la percezione visiva dell'istante... Mi spiego: nel digitale fotografico, la “grana” è l'insieme delle approssimazioni di lettura della luce da parte della griglia del sensore. In parole povere, la “grana” digitale è un insieme di “errori” rispetto alla lettura ideale di ciò che il sensore vede. In astrofotografia, ad esempio, si utilizza la tecnica del mean-stacking, ovvero si ricava una foto pulita dalla “media” di centinaia di foto sovrapposte. Questo dimostra che il digitale non “assegna” a ciascuna foto una diversa “identità” istantanea, ma tratta potenzialmente ogni foto come un'“ipotesi” visiva che attende la propria verifica. Nel digitale, quindi, al di là dell'ipotesi-immagine che viene registrata, non c'è altro. C'è solo l'ipotesi-immagine dell'oggetto fotografato. Di contro, la pellicola assegna ad ogni immagine una sorta di impronta digitale data dalla grana (quella vera) che è costituita dalla disposizione casuale dei sali di alogeni. Questa “filigrana” semitrasparente NON è banalmente un disturbo dell'immagine, ma la sovrapposizione di un'altra immagine sull'immagine dell'oggetto. Questa seconda immagine co-impressionata è il “corpo dell'istante”, ovvero la traccia visibile di T0 (il tempo zero). La grana della pellicola è dunque l'unica traccia semiologica che ci permette di distinguere un'istantanea da un modello CGI. Questa distinzione è virtualmente impossibile con una macchina digitale dove una foto idealmente perfetta non è distinguibile da un ottimo lavoro CGI. Per distinguere le due cose devo sperare in un errore del sensore. Errore che ad ogni modo verrà corretto spietatamente in post-produzione! Il mio rammarico - parlo da utilizzatore di macchine fotografiche digitali tanto quanto di registratori audio digitali - è che oggi, un film come La Jetée (Marker, 1962) sarebbe impossibile! Si tratta di un film fatto solo di fermo-immagini, tranne per una ripresa di pochi secondi in cui la pellicola scorre ritrovando il movimento del tempo. Non si tratta di una breve sequenza di fermo-immagini più rapide, no, si tratta invece di un momento cinematografico che assume - nell'essere riconosciuto come tale - un significato profondissimo, e offre una chiave interpretativa fondamentale per il film. A patto però di riuscire a distinguere una sequenza di fermo-immagini rispetto ad una sequenza cinematografica a 24fps! E come le distinguo? Nel modo più “autentico” possibile: della grana! Nella compressione digitale di RUclips, distinguere quel particolare momento del film è quasi impossibile, e per di più frustrante perché reso inefficace. Il punto - a mio avvisto - sta tutto qui: il passaggio da analogico a digitale in campo audio non ha implicato un cambio di “identità” sonora, ha solo migliorato il workflow, mentre nel campo dell'immagine ciò che prima sapevamo della filosofia cine-fotografica (Deleuze...) oggi è quasi completamente inapplicabile. (Scusate il papiro, ma erano idee che dovevo mettere giù... È una cosa mia che mi serviva scrivere da qualche parte, e ho colto spudoratamente l'occasione... Solipsismo da ricovero...)
@@Microfono Complimentissimi a Lei per questa serie di video: le informazioni sono di qualità e l'approccio divulgativo è piacevolissimo. Mi sto guardando avidamente tutti i video del Suo canale. Per me, una scoperta!
@@ciprianpopa1503 E mai ci arriveranno, questa è una considerazione ovvia: per quanto dannatamente fitta di pixel, nessuna griglia può/potrà pareggiare il continuum di un coriandolo di pellicola. Ma in fondo questo rimane un aspetto del tutto secondario: la risoluzione spaziale oggi si fa in post grazie ad interpolazioni sempre più sofisticate e persino grazie all'AI per la ricostruzione in ingrandimento di profili e dettagli. Volendo potremmo anche dire che il dynamic range della pellicola è molto più ampio del range di qualsiasi sensore digitale! Ma in ogni caso credo che confrontare pellicola e sensore dal punto di vista delle mere prestazioni non ci illumini sul cambiamento “di natura” (se non fosse un parolone, direi... ontologico) che la fotografia ha subito (e noi con lei) nel passaggio al digitale.
La prima volta che ho fatto il confronto tra il suono del CD e quello del vinile sono rimasto sorpreso dalla differenza di dinamica nel suono. Ciononostante, oltre a quelli da te citati, che rendono l'ascolto del disco analogico una specie di rituale e di magia, c'è un altro aspetto che lo rende unico: la copertina insieme alle foto ed i credits. Per chi ha vissuto l'epoca degli anni '70 o '80 quando non c'era internet, si attendeva l'uscita del LP della propria band preferita per cominciare il "viaggio" nell'ascolto con le copertine in mano dove ogni foto, ogni disegno o parola diventavano emblema. Ecco perché i gruppi di allora sono diventati mitologici.
Non capisco la tua osservazione: anche i CD avevano una custodia, una copertina e le foto dei credist, spesso con dentro anche un libretto con testi e immagini.
@@andreacinardo5412 Sai magari sono più piccoli e gli piacciono foto più grandi. Considera che io amo le copertine delle musicassette che sono pure più piccole dei CD...
La cosa più intelligente, competente e sensata che abbia mai sentito sull'argomento. Incluso il "colpo di scena" finale che spiega tante cose. Bravissimo.
Grazie, hai spiegato tutto quello che non sapevo! Avevo un disco dei Genesis che si incantava in un punto perfetto, creando un loop in 4/4 molto bello... aspettavo un po' e poi soffiavo sulla puntina, per deviarla sul solco interno, quello giusto
Da quando sono passato definitivamente al CD quasi 30 anni or sono, non ho più avuto a che fare con i LP e non li rimpiango. Adoro il suono del CD, puro ed essenziale, senza fruscii e sfrigolii vari, soprattutto per la classica e il jazz, che ci guadagnano enormemente. La "liturgia" del piatto e della puntina mi lascia indifferente. Però posso ben capire che qualcun altro, cresciuto (come il sottoscritto peraltro) con il suono "sporco" del disco in PVC, ne possa avere ancora nostalgia. Molto di questo "revival" del vinile, però, mi sembra un'astuta strategia di marketing per modaioli e "finti alternativi". Detto ciò, devo complimentarmi con l'Autore per aver cercato di tenere distinti i fatti dalle considerazioni personali, pur senza nasconderle. Non le condivido, ma apprezzo la sincerità 😊👍 Per inciso, il CD lo ascolto dall'inizio alla fine, senza "saltare" da una traccia all'altra. Il vero "salto", semmai, lo si fa con i brani scaricati o ascoltati in streaming, che costituiscono, val la pena di ricordarlo, l'80% del mercato italiano stando alla FIMI. CD e LP non sono che nicchie in confronto. Il problema del CD a mio avviso è piuttosto la "guerra del volume", un andazzo perverso che solo in tempi recenti sembra, in parte, conoscere un'inversione di tendenza. Sono arrivato al punto di comprare CD usati di 20-25 anni fa e più perché non pochi "remaster" non mi soddisfacevano. Anche con un impianto modesto come quello di cui dispongo la differenza salta all'occhio, anzi all'orecchio.
Un kenwood da 200€..poi un vecchio panasonic rx - 77 se nn sbaglio anni 95? IO ASCOLTO TUTTO. UNA VOLTA DA GOTIC MUSIC E VIA BLUES ETC. POI ANCHE classica, PIÙ CELLEBERRIMI, ANCHE SACRA VISTO CHE CANTO IN CHIESA..
@@nikollmerdhoci2018 il mio vecchio sony X222ES si è fermato e mi piacerebbe sostituirlo con un nuovo lettore, ma non voglio svenarmi (di questi tempi poi) max 400€. Meno male esiste ancora qualcuno che si accontenta di oggetti standard/base. grazie per la risposta . ciao
Che bella spiegazione, ne ho maneggiati a centinaia anni fa, ma nn avevo mai ascoltato una spiegazione cosi chiara e interessante. Complimenti e grazie.
Stupendo, competente e eccellente nell’esposizione. Senza il sarcasmo e la supponenza autoreferenziale di alcuni “scienziati divulgatori” che spopolano sul web. Grazie
Video bellissimo raccontato con professionalità e passione! Passione che mi riporta a pensare alla collezione casalinga di mio padre che di conseguenza mi trasmise e che oggi possiedo centinaia di vinili. Per me vinile quando voglio sognare e far sognare i nostri ospiti! CD in auto per ovvie ragioni e mp3 quando sono in giro per la città tra autobus, tram ecc. Un caro saluto.
Bravo. Non hai bisogno della mia lode , ma te la faccio ugualmente. Sono un classe 50 quindi sono nativo analogico. Col primo stipendio vero, nel 75 ho comprato un piccolo impianto Hi Fi, niente di che, entry level, ma finalmente senza puntina piezo e i miei dischi sembravano rinati. Forse la MM andava a riscoprire solchi fino allora mai “ carteggiati “ dalla vecchia. Poi i primi dischi Philips che promettevano la nuova era digitale e, non subito visti i costi allora esorbitanti, il primo Marantz per ascoltare il digitale. Bellissimo, dinamica incredibile, anche grazie alle Celestion, ma… il ma è proprio ciò che hai spiegato nel video, via il vecchio Garrard e dentro il Technics 1500 e di nuovo i miei LP hanno ritrovato il piacere del rito e della cura che gli è dovuta. E allora la morale, secondo me, è che possiamo tranquillamente far convivere due mondi diversi e godere di entrambe le “ qualità ” purché non ci incaponiamo nella ricerca talebana della prevalenza di uno sull’altro. I tuoi video sono sempre interessanti. Complimenti!
Buongiorno, bellissima illustrazione, completa ed "incisiva" (termine quanto mai appropriato in questo caso). Aggiungerei solo che la tecnologia del disco in vinile, come se non bastasse, consente di realizzare basse separazioni di canale L-R (30dB max). Io paragonerei la diatriba vinile-CD a quella tra orologio meccanico o elettronico. Che con un meccanismo si possa segnare il tempo ha fascino ma da li a dire che un meccanico sia più accurato di un elettronico ce ne passa. Il mondo dell'audio amatoriale è permeato di Opinion Maker che ritengono come unico metro di giudizio valido quello del loro orecchio, e che, dopo essersi "guadagnati" una forma di reputazione tra persone ancora più ignoranti di loro si ostinano a rifiutare l'oggettività delle misure. Secondo me questa polemica è destinata a sparire nell'arco di 5-10 anni.
Concordo in pieno. Una cosa sono le nostalgie, l'antiquariato, il dovuto rispetto alle tecnologie pioniere... ed un'altra le oggettività, le misure e le migliorie senza compromessi. Se ci sono interessi "trasversali" tutto peggiora. Comprese le fastidiose bustarelle alle riviste in cambio di recensioni eclatanti.
Ciao Sabino, dire che questa storia è affascinante è molto riduttivo 🙂, avevo più o meno un idea di come funzionasse la produzione del vinile ma ascoltare tutti questi particolari mi ha lasciato a bocca aperta ☺ grazie ancora Sabino e complimenti per questo video stupendo ☺. Buona serata e buon lavoro
sono TOTALMENTE d'accordo con te. Con tutti i processi che ci portano dalla prima Lacca, al disco in PVC che ascoltiamo a casa, posso dirmi sicuro del fatto che il CD è sicuramente più fedele al suono originale di quanto lo sia il disco di plastica.
Compact disc tutta la vita. È come se eliminassero i treni di oggi e rimettessero le locomotive a carbone! Ma la gente è matta? Per me ci sono degli interessi torbidi sotto. Io ricordo gli anni 80 quando bisognava cambiare la puntina o il disco saltava. E poi per favore che è sta moda di dire il vinile? Dire disco è una parolaccia? Che squallore la gente non ragiona è solo una moda retro'
Ecco un altro perdente, che non possiede, come me, 2000 vinili. Per una qualità di numerini 0 e 1 nemmeno ti serve il CD. Fai la musica liquida e salva tutto su hard disk. Poveraccio😂😂😂
Mi hai lasciato a bocca aperta, così mi sono pure iscritto. Complimenti davvero per tutto, parli bene, si capisce tutto, editi bene il video con tutti gli esempi del caso, davvero bravo. Grazie per le informazioni preziose. La "magia" della quale parli nel finale è tanto vera.
Degli ottimi diffusori, un buon amplificatore valvolare accoppiato ad un pre di pari caratteristiche rendono unico l'ascolto musicale riprodotto da un vinile, mentre gira su signor piatto. La magia del vinile e della valvola termoionica non hanno rivali. Bellissimo video...👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍
E' nell'eccellente suono di una tecnologia così antica e meccanica la vera magia del vinile e che nonostante non possa più tenere il passo dei tempi non tramonterà mai. Bellissimo video, interessante ed ineccepibile.
Ricostruzione dettagliata, perfetto! A questo punto sarebbe utile una lezione sulla differenza relativa alla qualità di ascolto con campionatura a 16 e 24 bit, inoltre gli errori di di jitter e dithering.
gli errori di jitter stanno nelle cattive elettroniche da migliaia di euro che qualcuno compra pensando di avere mattoni molto "musicali" se uno compra un dac del 2020 per pochi euro hai segnali perfetti, per il campionamento l'ideale sarebbe 24bit ma difficilmente la musica comune li sfrutta tutti.
non penso che tu abbia un impianto per poter leggere la differenza tra un 16 bit e un 24 bit..oltre al fatto che i 24 bit Hi-res non sono in vendita ma solo si scaricano da internet ..ma contento tu di unirti al coro. comprati pure i cd.....io fiero di avere 2300 dischi in vinile. fra cui alcuni vinili da 3000-4000 euro mentre un cd usato è roba da spazzatura
Ho 61 anni. Da ragazzo ho lavorato per anni in un negozo di elettronica che vendeva anche hi fi. Ho sempre odiato il vinile, anche quando non esistevano i CD. Odiavo il fruscio di fondo, i tic e i toc della polvere, che più la toglievi e più tornava, i click delle scariche elettrostatiche, il modo in cui ognuno di questi difetti aumentava inevitabilmente con il tempo. Per non parlare del rumble a bassa frequenza, del wow and flutter che dovevi subire se il motore non era più che perfetto, degli errori di tangenza che rendevano gli ultimi brani di ogni vinile inascoltabili, della retroazione acustica sul braccetto se ti azzardavi ad alzare un po' il volume dell'impianto e della diafonia tra i canali. La disperazione era tale che alla fine quello che facevo quando compravo un vinile era riprodurlo la prima volta per registrarlo su cassetta e poi ascoltare solo la cassetta. Era peggio del vinile? Sì, ma almeno restava sempre uguale alla riproduzione più pulita che potevi sperare di ottenere da un vinile, se si trattava di un buon nastro. Poi un giorno in negozio arrivò uno dei primi lettori CD: il CD si caricava in verticale, il coperchio del cassetto era parzialmente trasparente e potevi vedere il CD girare. Era arrivato con un solo CD: brother in arms. Quando ho sentito il crescendo iniziale di money for nothing uscire libero e leggero dal silenzio più assoluto, invece di farsi strada a fatica tra un tappeto di roba che con la musica non c'entrava niente ho provato ciò che prova un pulcino quando esce dall'uovo e vede la mamma. In quell'esatto momento per me il vinile è morto definitivamente e non ho mai avuto il minimo desiderio di risuscitarlo.
io ne 62 e quando usci il CD ero studente al Politecnico di Torino. Studiavo il PCM proprio in quel periodo (esame di Comunicazioni Elettrice, docente Castellani che poi divenne sindaco di Torino, ottimo insegnante). È stato bellissimo vedere un'applicazione, e comprare, un'applicazione di quello che studiavo. Come te ho benedetto l'avvento del CD!
Il vinile è un’esperienza che ognuno vive a modo proprio. Io al vinile associo luci spente, camino acceso e un bicchiere di Porto. Se voglio concentrarmi sulla musica, ascolto un CD. E seppur molto tardivamente (1994) anch’io ho avuto la prima esperienza di assenza di fruscio e la magia del suono che esce dal nulla che mi ha lasciato di stucco e che ancora ricordo. Mi piacerebbe mentire e dire che erano Dire Staits o Pink Floyd, ma fu Eros Ramazzotti :)
Perdonami se ti dico che non sei mai riuscito a settare in modo corretto il gira,o se non hai avuto abbastanza cura dei tuoi vinili,inutile dirti che ha me queste tue disavventure non sono mai capitate,possibile che non hai qualche Amico appassionato per farti vedere come si fa?❤
Perdonami se ti dico, da ingegnere elettronico, che il settaggio c'entra ben poco: i limiti fisici intrinseci del vinile non sono in alcun modo superabili Banalmente, persino due vinili usciti uno dopo l'altro dal medesimo stampo sono differenti. Cosa che il CD, almeno questo, riesce a garantire. Il punto è che il vinile non è non può essere nemmeno definito hi-fi. L'unico supporto analogico che si possa definire hi-fi è il nastro magnetico ad alta velocità usato a suo tempo per la registrazione dei master in sala di incisione. Poi c'è il piacere d'ascolto, quello è soggettivo e ognuno ha la propria soggettività. La mia è che il vinile è fastidioso all'ascolto, per quanto sia accurato il settaggio dell'impianto e perfetto lo stato d vinile. Se però invito una ragazza a casa, vinile sempre e comunque 😊😊
Vedo per la prima volta questo canale, spiegazione molto bella, da appassionato più che da tecnico. Sicuramente non dico niente che i più non sanno, ma sul finire degli anni 70, si trovavano in commercio le cosiddette "incisioni dirette", che costavano il triplo di un LP normale. In realtà si saltava il primo passaggio ovvero la registrazione su nastro. Si registrava direttamente sulla prima lacca, poi il processo di produzione è lo stesso dei normali LP. Il vero problema era dovuto al fatto che se durante la registrazione si faceva un solo errore, si doveva iniziare tutto da capo, e il lavoro fatto finiva nella spazzatura. Poi è arrivato il digitale, per fortuna e il mondo della musica è diventato più fruibile e disponibile. L'industria della musica si è sempre posta il problema della qualità delle registrazioni, andando di pari in passo con le tecnologie disponibili. I primi prototipi di dischi laser furono presentati a Tokio nel 1975, se ricordo bene, erano padelloni che giravano a 3000 giri in apparecchi grandi come la stampante dell'UNIVAC 1100. Perdonatemi le impressioni, sono ricordi di quello che leggevo sulle riviste del settore negli anni 70/80.
Video molto chiaro. Io ho passato gli anni '70 ad ascoltare dischi in vinile e devo dire: CD forever. Non tornerei indietro neanche morto. Il vinile va bene per chi vuole risentire come si ascoltava la musica in quei tempi. Una specie di immersione nel passato da parte di chi ascoltava allora. Una operazione nostalgia in cui non cadrò mai.
Sei veramente un grande finalmente so più precisamente come è costruito un. Oggetto che uso da quando avevo 5 anni con il vecchio mangiadischi grazie di cuore
Concordo su tutto, ho dei vecchi dischi in vinile così mal stampati che all'epoca erano quasi inascoltabili (sicuramente ultime copie del master), meno male che adesso posso ascoltare quei brani in digitale rimasterizzato con qualità super... Davvero bravo.
il vinile è per pochi, non per tutti. Tuttavia CD e Vinili non sono paragonabili, l'eterna lotta inutile, utile solo ai Like. Il vinile è paragonabile solo al SACD (DSD - Direct Stream Digital) ma attualmente il Vinile VINCE su tutto visto che il SACD è già defunto (e il CD sta morendo lentamente) Attualmente il vinile è l'unico SUPPORTO DI DISTRIBUZIONE COMMERCIALE di audio LOSSLESS.
@@paolo1263 eh quindi? direi che devi svegliarti tuo perché qui non stiamo parlando di analogico o digitale ma di vinili e cd, so che ti ho scombussolato le sinapsi ma dovresi approfondire di più prima di rispondere ai miei post.
grandissima spiegazione, soprattutto perché non mi interessava affatto e invece sono rimasto a sentirti tutto il tempo e ora so qualcosina in più! Grande
Fantastico video, veramente. Io da figlio dell’epoca cd ho una collezione prevalente di cd rispetto al vinile e vuoi per comodità , per pulizia ( audio intendo) e durabilità , il cd è ancora il supporto che preferisco. Sono sempre comunque dell’opinione che nessuno dei due supporti sia perfetto e che pure l’ascoltatore o l’impianto o la stanza dove si ascolta lo siano. Traduzione: la musica è emozione e quanto più questa emozione la sentiamo, tanto più il risultato dell’insieme è riuscito. Viva la musica.
Ciao Sabino oggi con questa lezione magistrale ti sei superato. Si pagano le tasse Universitarie per ascoltare ciò... e tu lo fai gratis. Bravissimo
Diciamo che entrambi cd e lp vanno henissimo mentre la vera schifezza è lo streaming io acquisto entrambi se za problemi quindi non vedo l'utilità di questo video il vinile a me va benissimo e mi da piu emozioni di ogni altra cosa quindi chi se ne frega se è imperfetto anche noi lo siamo!!!
@@markussukram9290 ci sono streaming lossless
@@markussukram9290 magari per qualche persona è utile. Sempre all attacco siete cazzo!!
@@markussukram9290 Io non vedo l'utilità di chi pensa che il suo proprio pensiero (discutibile) debba essere lo stesso di tutti gli altri.
Per te non è utile, per tanti, ma proprio tanti, si. Vatti a vedere i like e le visualizzazioni.... e i commenti.
@@markussukram9290 invece è un ottimo video mentre il tuo commento è inutile
Video splendido e lucidissimo.
Caro Synè mi sa che il tuo video sull'anamorfico è complice per questo feed!
@@Goe96 Se così fosse, sarebbe molto inquietante. È vero, mi sono ritrovato questo video nei consigliati subito dopo... ma nel mio video nominavo il disco per una frazione di secondo!
Ciao Synergo! E' sempre un piacere trovarti sotto i video dove si parla di musica
Grande Mario, ero sicuro che da professionista avresti seguito anche tu questo canale. Io pur conoscendo perfettamente gli argomenti trattati, lo seguo da tanto, soprattutto per avere la conferma che le nozioni da me apprese in anni di esperienza con l'audio e le luci in ambito professionale siano corrette!
Tanti saluti da uzhitz 🤪
Un video bellissimo, il migliore del web! Vince il premio del microfono D'oro!!
Lascio il mio commento:
Se il cd suona meno bene del vinile é perché il sistema di riproduzione non é all'altezza, bisogna provare con un sistema di conversione serio del digitale, poi ne riparliamo di cosa é meglio.. se si analizza la parola Hi-Fi, alta fedeltà é quindi fedele a cosa.. all'evento realistico, dove il vinile ne esce perdente, perché é un sistema di riproduzione che anche costoso si inventa dei suoni, POP fruscii rumori di fondo ecc.. che nell'evento reale l'autore sicuramente non ha contemplato.
Un ottimo sistema digitale che sia cd o liquida invece può avvicinarsi, perché é in grado di riprodurre il silenzio. Nell'alta fedeltà più spinta e seria non esiste il suono caldo freddo veloce lento aperto o chiuso, ma la missione di raggiungere il suono corretto, realistico, quella é la vera magia.
Saluti Cristian
Ma a parità di sistema, quanto devi spendere in più per il lettore cd, perché suoni meglio del vinile? Per questo non è migliore, sul mio impianto enty level suona meglio il vinile, ho entrambi i formati di alcuni album.
@@walterdeiulis9122 Qui entra in ballo un altro discorso, che é quello dell'incisione.. purtroppo esistono incisione penose in cd e ottime in vinile o viceversa. Rimane il dato di fatto che un sistema come il vinile che per sua meccanica di funzionamento si "inventa" dei suoni, non é fedele. Questo non toglie che sia affascinante e sensazionale, ma se parliamo di massimi sistemi di riferimento, non é all'altezza.
Cristian
Concordo al 110%!
@@walterdeiulis9122sei tu ad essere convinto che ti suoni meglio il vinile ma il realtà la forma digitale è più fedele. purtroppo il mondo del Hi-Fi è solamente un risultato del commercio, si può vendere qualità a qualcuno che non sa neanche lontanamente di cosa si stia parlando e non creare una nicchia per polli da spennare sarebbe un occasione persa. eppure in questo video è spiegato molto bene cosa sono i due formati ma tu rimani convinto nel tuo personale gusto. allora le cose sono due; o riproduci digitale da un player cinese anni 90 da 5£ passando per un cavo magari minijack da 1 euro trovato in terra per strada mentre il vinile te lo ascolti su un sistema calibrato in una stanza trattata oppure ti piace proprio l'artefatto dell Lp che però, non è Hi-Fi alta fedeltà. se pensi di spendere di più per un lettore cd già sei sulla via sbagliata.
Da "scultore" di policloruri ti faccio i complimenti per il video: molto chiaro, permette di farsi una buona idea della componente "miracolosa" che sta dietro alla produzione di un LP. Ti lascio tre dei problemi maggiori che oggi si devono affrontare quando si scolpisce il materiale nero: 1) Bassa qualità, troppo spesso, della registrazione originale e scarsa considerazione in essa della curva RIAA che poi il povero "meccanico" deve per forza utilizzare. 2) Bassa qualità del materiale utilizzato. Il policloruro riciclato non è un buon materiale sul quale stampare. 3) Scarsissima disponibilità di chi ordina la stampa ad eliminare le stampe non proprio ben riuscite. Vedere marchiate come utilizzabili delle stampe curvate, ondulate o con difetti nell'incisione è una cosa da reparto psichiatrico. Grazie per la tua voglia di fare un video "scomodo" ma molto realistico ed informativo.
Hai perfettamente ragione,però hai dimenticato la nota dolente...Il prezzo per il cliente finale...Tempo fa acquistai Sex Machine di James Brown,ristampa a 180 grammi e pagato ben 36 Euro,arrivato a casa lo ripongo sul scaffale perché non avevo tempo per ascoltarlo subito avendo un impegno di lavoro,alcune settimane dopo ascolto la "bomba"...Il mio entusiasmo si raffredda subito,qualità di ascolto non eccelsa,anzi,direi sotto la media a cui ero abituato con Vinili originali Anni '70/80,come planiarità ci siamo ma essendo un doppio Album arriviamo al lato D e spunta il difetto all'inizio della prima traccia proprio dopo...THE STAR OF SHOW la puntina salta direttamente sul Brano come se trovasse un scalino...Mai sentito nulla del genere,nemmeno in Vinili da 1000 Lire.
grazie al punto 3 , spero che in molti (me compreso) smetteranno di comprare dischi delle etichette interessate da questo problema
A me la stampa a 180 gramma urta parecchio, che se non stampati a dovere con la macchina giusta, l'incisione sarà solo in superficie e la riproduzione del suono sarà pessima
@@blackmore82 Quindi secondo te stampano Vinile a 180 grammi per divertimento,forse hai dimenticato che se voglio un certo Vinile devo anche pagarlo e se il suono è pessimo o stampato con difetti lo riporto indietro con tanto di scontrino,se poi ti rispondono che sono tutti difettati a sto punto mi rimborsi quanto speso!!
@@lucarambaldi2731 permetti però che il dubbio mi viene
Wow! Che lezione gratuita di fisica, elettroacustica, proprietà dei materiali e... di passione! Complimenti.
Lo dico sommessamente: ricordo ancora quando ascoltavo i vinili (allora c'erano solo quelli) con giradischi a trazione diretta Denon DP 60 e testina Moving Coil Fidelity Research che costava quanto una lavatrice e che dovevo cambiare ogni tre mesi.
Ricordo ancora tutti i tentativi per combattere le cariche elettrostatiche (lettura bagnata vs. lettura asciutta) alla fine optai per un braccetto Decca con spazzolino e messa a terra.
Ricordo ancora la gioia di quando mi sono lasciato alle spalle tutto quello.
Agli eventuali nostalgici dico fate pure, per carità, io nel frattempo mi godo circa 2 Tb di ottima musica digitale (lossless, naturalmente) che sta in un disco esterno di pochi centimetri e che mi seguirà fino alla fine senza alterazioni.
Con affetto da un ex audiofilo che è passato dal feticcio alla musica... W la Musica!
W la musica sempre ❤
basta un minimo di conoscenza tecnica per capire quale dei due supporti sia migliore poi i gusti personali sono i piú svariati e bixxarri quindi ognuno continuerà ad acquistare e utilizzare ciò che preferisce io sono un fan dei CDda quando hanno a commercializzare i primi e questi continuerò ad utilizzare pur comprendendo he il vinile può dare sensazioni diverse
Incidete sul marmo queste parole.
Ogni tanto qualcuno obbiettivo si incontra.
Guarda, anch'io ho un hard disk pieno di musica, una cinquantina di cd, ed una cinquantina di vinili (e una cinquantina di audiocassette che ancora suonano benino)... Sai come va sempre a finire? Che l'hard disk non lo tocco mai, i cd raramente, i vinili praticamente almeno uno al giorno li faccio suonare. E ne compro ancora di nuovi.
Un quarto d'ora di perfezione e di emozione. Magistrale, i miei più sentiti complimenti. Condividerò queato video con tutte le persone che conosco, perché questa è Divulgazione con la D maiuscola.
Mah fai attensione perché questo video mette a confronto due supporti che non possono essere paragonati, ne deduco che sia un video tendenzioso solo per avere like per il canale. Confrontare il vinile con il cd è come confrontare la nutalla con la maionese...e lui lo sa benissimo.
Anche io ho i capelli bianchi, e ricordo benissimo l'attesa che c'era per l'uscita dei primi lettori cd Philips/Sony.
Il fermento, gli innumerevoli articoli sulle innumerevoli riviste di alta fedeltà di quei tempi.
Tutti e ripeto tutti esaltavano la superiore qualità audio del cd rispetto al vinile.
Prove, controprove, test, misurazioni strumentali e ad orecchio, le riviste specializzate non si occupavano d'altro e non facevano altro che confermare il salto, il distacco, il sorpasso in volata, che il cd avrebbe fatto sul disco.
Io ero ragazzo, avevo un modesto impianto hi-fi con giradischi a cinghia e ascoltai il primo lettore CD in un negozio di alta fedeltà della mia zona.
Ero emozionatissimo, il cd era agli albori e se ne vedevano pochissimi nelle case, ricordo perfettamente che rimasi stupefatto quando la musica della prima traccia iniziò improvvisamente, mi fece sobbalzare perché ero abituato ad essere "avvisato" dal fruscio della puntina sulla superficie del disco....
Da allora non ho più abbandonato il CD, non ho mai sentito la necessità di tornare indietro, continuo a reputare la qualità del CD, in generale, assolutamente superiore al disco.
E anche il supporto è superiore, non si usura, non si degrada usandolo, con la giusta cura anche dopo 10 anni può darti un ascolto della stessa qualità del primo giorno di utilizzo.
Non sono cose da sottovalutare, senza parlare del fatto che oggi un cd originale può essere digitalizzato senza perdite di qualità in un file su un supporto esterno ed essere utilizzato come musica liquida, mettendo al riparo da graffi e cadute il cd originale.
No, mi spiace, non torno indietro, capisco il fascino del retrò ma per me il digitale è assolutamente superiore all'analogico.
Grazie per i tuoi bellissimi video, sono veramente interessanti e ben fatti.
Continua così.
Idem, il suono aspro dei primi CD è ormai un lontanissimo ricordo.
Si, però il suono dei primi CD oggi te lo scordi
@@micuzzu67 per fortuna. 😂
Qui però si fa confusione di qualità di riproduzione e qualità audio, il CD è sicuramente un modo per ascoltare musica senza alcun tipo di fruscio ma la qualità audio è inferiore al vinile, non ce n'è! hai detto tu, impianto mediocre = orecchie mediocri, il CD lo ascolti ovunque e su qualsiasi impianto audio, tanto che, gli audiofili incalliti acquistano lettori da migliaia di euro nella speranza di estrapolare quella qualità che il CD non ha. Il vinile è per eccellenza il supporto audio preferito dagli audiofili che non l'ascoltano con la fonovaligia con presa usb. Quindi ognuno fa le sue esperienze ma qui parliamo di qualità in termini oggettivi e non soggettivi.
Audio: Argomento infinitamente vasto perchè le variabili sono elevatissime. La mia opinione è che a Budget illimitato chiederei se mi potessero vendere le tracce separate prima del master e mi munirei di PC, software e plugin originali e di livello, oltre che a buone cassa. Dalla mia esperienza, i migliori ascolti li ho fatti in studio di registrazione. Lí sí si raggiunge un livello incredibile che è esaltante anche rispetto alla realtá di come suonerebbe dal vivo l'artista.
Tutti i mega impianti che si possono prendere per riprodurre qualsiasi traccia, non suoneranno mai cosí bene perchè riproducono 2 tracce anzichè le 4-20-100 tracce realmente riprese. Certi vinili, in particolare i primi ascolti sui giusti impianti li trovo però magici perchè ti sembra di avere l'amplificatore dell'artista lí davanti oppure essere seduto in mezzo a chi sta suonando, questo con il CD non mi è mai successo e non riesco a comprenderne il motivo, mi succede però a volte anche ascoltando Spotify in particolare sulla musica acustica.
Sabino buongiorno, un video favoloso fatto da un professionista che cerca l'oggettività anziché il tifo da stadio. Io ascolto entrambi come te, però è vero, il vinile è un miracolo che accade ogni volta che lo ascoltiamo piu che un medium tecnicamente superiore. Bello, cappuccino e brioche virtuali con Sabino 😊
lo gusterò ringraziandoti!!
Intelligente è l'unica parola utile per descrivere questo video. Pieno di passione, razionalità ed emozioni.
mah ho grossi dubbi che sia intelligente, paragonare il cd compresso a 44.1Khz a 16 bit con un vinile è come paragonare la nutella con la maionese, non ha senso.
@@BlackGroove Quello che stai facendo tu non ha senso, che stai paragonando un vinile ad un MP3 e non ad un CD.
@@BlackGroove Cosa centra il 41,4Khz col CD dopo ce lo spieghi !?!?
All'inizio pensavo di annoiarmi e che sarei passato presto a un altro video....
Mi sbagliavo: veramente interessante. Grande!!! 👍👏💪👌
Semplicemente entusiasta dalla prima all'ultima parola che hai spiegato. Complimenti dovrebbero darti una "Honoris Causa" per le tue spiegazioni che a momenti pare abbiano i sottotitoli.
Complimenti ancora.
...che dire? Video bellissimo, struggente e commovente, che spiega in modo PERFETTO tutta la verità, nuda e cruda, e racconta l'emozione che supera ogni problema di verità... E questo racconto dimostra in modo semplice e inequivocabile, perchè io ho deciso di produrre solo 199 copie per ciascuno dei miei pur rari titoli in vinile. P.S.: grazie per l'inaspettata e gradita citazione :) --- Marco Lincetto
grazie a Lei!
@@Microfono Buonasera Sabino. Da musicista e tecnico audio del settore, devo farle anch'io i complimenti! Ricevere poi i complimenti da Marco Lincetto, uno dei migliori (e purtroppo pochi ) produttori in Italia nel nostro campo, è certamente gratificante. Bravo!! Continui così!! Con amicizia. Pietro Pellegrini
Rimango a bocca aperta quando inizio a vedere i tuoi video . Posso solo farti i miei complimenti sia per la chiarezza sia per il modo con cui spieghi. Grazie
Grazie Doriano
Che bello ascoltare persone competenti (e capaci di spiegare) ...
Un fuoriclasse assoluto nell' intrigato mondo dell' audio il signor Sabino, c' è poco da aggiungere...
Damiano : ti voglio bene chiunque tu sia !
Mi è passata la voglia del giradischi ..ho sempre avuto il dubbio che il suono analogico era migliore del digitale ma col leggere e sentire gli appassionati ci riprova i sempre ..oggi finalmente ho la mia conferma..grazie 🙂
Chiarezza, obiettività ed eleganza di linguaggio, per analisi come sempre eccelse.
Grazie 🙂
Eleganza di stocazzo, SE tu dicessi La Verità una volta nella vita . ha ha ha ha : che schifo fate .
@@gajiraanorimaki spero che tutti leggano il tuo commento. Così ....per conoscerti meglio...
@@Microfono vuoi conoscermi tu , lecca lecca ? Ha ha ma daat fooghh
@@gajiraanorimaki si faccia ricoverare al più presto per il bene di tutti
@@gajiraanorimaki hai detto tutto tranne spiegare in modo comprensibile il tuo punto di vista....
Sempre più contento di essere un acquirente di compact disc. Gli album si ascoltano INTEGRALMENTE innanzitutto PER curiosità e cultura, non per i mezzi a disposizione. Video davvero esaustivo.
è evidente che sei un amatore da 4 soldi
Che bello questo video. Una voce calda, professionale, chiara e convincente che ti fa appassionare per tutto il video
Chi ha più di 50 anni come me che è passato dal vinile alle cassette al cd , si ricordava che la qualità della musica di quest'ultimo contenitore è migliore . Ma da qualche anno le cose a un certo punto si sono misteriosamente ribaltate ! Con mio grande stupore . Finalmente chi è competente fà un pò di chiarezza !!! BRAVO !!!
La confusione é nata dal fatto che i cd e il digitale sono riprodotti su dispositivi spesso di bassa qualitá.
Mentre il vinile spesso é associato ad un hi-fi.
Ma se si ascolta il cd su un impianto stereo non c'è confronto.
Niente affatto, paragonare il vinile con cassette e cd non ha per niente senso. Intanto le cassette a parte quelle particolari e costose, non si può dire che abbino una qualità migliore del vinilie ma di sicuro il vinile offre un ascolto superiore a cassette e cd a partire dalla dinamica, ovviamente parliamo di audiofilia, se ascolti la musica in auto o con le casse del pc, anche l'mpmerda è migliore, io di anni ne ho 55 e comrpo vinili da 14.
Avevo 200 dischi in vinile ( non sono interessato al video ne al confronto ) la bellezza del vinile , estrarlo dalla custodia, vederlo girare, suono autentico e meraviglioso con i diffusori KLIPSCH , in pratica = come leggere un libro dal vivo e squallido da un dispositivo ....
@@BlackGroove Anche qui altra inesattezza: "Con i 16 bit a disposizione del formato CD, si può ottenere una gamma dinamica di circa 96 dB. La gamma dinamica di un disco in vinile, invece, è compresa tra 55 e 70 dB."
@@elenacassandro9509 se vuoi un consiglio ascolta più vinili anziché parlare dell'unica cosa che conosci (gli mp3) quando ascolti vinili per 40 anni torni qui e ne riparliamo, daccorodo? se no continua con i dischetti compressi e muori con le tue convinzioni.
Grazie davvero. Sono un collezionista di musica da anni. Mi sono sempre vantato della mia collezione di CD originali ed ho sempre preferito questo formato per motivi di spazio, di resistenza e di longevità del prodotto rispetto al vinile. Ultimamente a causa di molti audiofili che spingono pesantemente sul binomio Vinile-Collezione stavo iniziando a temere di aver scelto il formato sbagliato. Mi è stato addirittura detto che collezionare cd è un po come fare il critico culinario dei fast food. Il tuo video così ben fatto è esattamente quello che mi ci voleva!
Il video è proprio per quelli nella tua situazione! Ciao e grazie del commento.
Tanto verrà il momento anche per il CD di essere considerato un oggetto vintage per riscoprirne l'interesse, quando la gente si renderà conto che pagare anche 30 euro per un vinile odierno è una infinocchiata e basta.
Infatti sei un mediocre critico di musica fatta di numeri. Fai anche un po' pena
Non è stato solo un video tecnico ma un racconto meraviglioso.
Son sicuro che periodicamente rivedrò questo video, dall'inizio alla fine... come si fa quando si ascolta un disco in vinile.
Grazie della lezione.
È sempre un piacere ascoltarti. La tua competenza e la grande capacità comunicativa rendono ogni video piacevole e illuminante. 👏👏👏
Ti ringrazio davvero
Complimenti! Io ho trovato della vera poesia nella spiegazione, la tecnologia é inarrestabile, peró il lato umano prevale proprio perché non siamo perfetti e forse é proprio il miglior pregio che abbiamo.
Finalmente qualcuno che dice come stanno davvero le cose.....sono anni che le racconto anch'io agli amici ....che insistono ancora sul primato del vinile...be....contenti loro...
Ma anche contento tu.....
Il vinile è fascino , e adesso moda , ha chiaramente il suo senso , ma la fedeltà è molto lontana secondo me!! Video bellissimo!!!
Assolutamente...La Vera Fedeltà è ascoltare un'orchestra dal vivo...Tutto il resto è relativo!!
Beh chiaro... Non sempre però abbiamo disponibile un orchestra nella nostra sala che suona a comando ☺️ il digitale rimane, ad oggi perlomeno, il modo più comodo per sentire quello che il produttore, artista e compagnia bella immaginavano in fase di produzione.
@@ktommyxyk Ma oggi si può ascoltare anche il nastro copiato direttamente dal master.. che deve essere assolutamente analogico di cima in fondo... altrimenti si ascolta in digitale e festa finita.
@@ktommyxyk Esatto,percui l'Alta Fedeltà è un concetto astratto da sempre,ci aiuta a stimolare emozioni con una buona dose di immaginazione che dobbiamo aggiungere ad ogni ascolto!!
@@MVVblog ma dai non sapevo producessoro nastri copiati dai master, questo risolve un po' di problemi. Immagino che però ce ne siano pochi in circolazione e quindi non converrebbe munirsi di un lettore adeguato, o sbaglio?
Ma quali nemici? Da oggi, anzi, hai un amico in più. Straordinario documento, tutto spiegato con chiarezza suadente.
Bravo. Grazie.
Grazie, bellissimo video. Molte cose non le conoscevo ma le sospettavo.. Ho apprezzato tantissimo le tue considerazioni finali fatte col cuore e le condivido appieno.
non posso che non farti i miei complimenti, competente, esaustivo, voce calda e pacata;
grazie per il video, mi hai spiegato e mostrato in modo chiaro alcuni aspetti che non conoscevo o che non sapevo bene.
competente ok ma questo video mette a confronto due supporti che non possono essere paragonati, ne deduco che sia un video tendenzioso solo per avere like per il canale. Confrontare il vinile con il cd è come confrontare la nutalla con la maionese...e lui lo sa benissimo.
@@BlackGroove non sono d'accordo, si confrontano due modi diversi di riprodurre l'audio, la musica, partendo da un discorso oggettivo, dopodichè rimane sempre tutto soggettivo nella vita, e l'audio non è da meno, ognuno di noi non solo ha gusti differenti ma sente proprio in modo diverso, un cordiale saluto ! ;)
@@luigilamberti1178 il mio discorso però è OGGETTIVO non soggettivo, il CD è una digitalizzazione di un'audio analogico, quindi è il risultato di un campionamento, ovvero di una compressione, detta anche perdita, il campionamento di un CD è a 44.1 Khz con una risoluzione a 16 bit il che rende l'audio essenziale, questo campionamento è una convenzione, è una compressione al limite della qualità necessaria per farci stare una 20na di brani su un dischetto, quindi nessuna soggettività. La confuzione che questo tipo di video instilla nella gente è quella di dare per scontato che il CD sia la massima qualità del digitale ma non è così, per un audiofilo la qualità del CD è paragonabile all'MP3 e non può certo essere paragonata alla qualità audio del vinile. Il CD è un formato commerciale versatile, compatto, di facile riprouzione, anche un bambino è in grado di ascoltarlo, tecnicamente però è una campionamento con forte perdita. Altro paio di maniche è il DSD (Direct Stream Digital) che permette di digitalizzare una fonte analogica SENZA PERDITA, il DSD256 ha un campionamento pari a 256 volte quella di un CD, quindi ha senso parlare di: è meglio il DSD256 o il vinile? la mia risposta è dipende. Il DSD non ha perdita e va bene per produrci anche i vinili, ma da audiofilo preferisco sempre il vinile anche se è prodotto a partire da un DSD digitale.
@@BlackGroove ok, grazie per le spiegazioni dettagliate, si impara sempre qualcosa
@@luigilamberti1178 Però ti ha insegnato male. Da come ha detto lui e l'ha proprio detto chiaramente, un CD è come un MP3. Non dargli retta.
Ciao Sabino, voglio complimentarmi con te per questa lezione tecnica piena di contenuti esatti e descrizioni con foto e animazioni allo stato dell'arte, sono perfettamente d'accordo con te tranne che per la macchinetta napoletana, la moka della bialetti è meglio. Da questo tuo video ho imparato molte cose che non sapevo Grazie! Sono un audiofilo curioso ed amante delle misure, anni fà ho fatto delle esperienze sul suono del vinile, troverai il tutto sotto. La mia passione per l'ascolto della musica, nasce circa 15 anni prima che si affermasse il cd pienamente, pertanto tutta la mia collezione di musica ante 1990 era formata da LP, i quali, una buona parte avevano delle distorsioni evidenti in special modo quelli della serie della IMPULSE commercializzati e ristampati in italia dalla dischi ricordi, a me andava anche bene cosi, in quanto era il contenuto ad interessarmi. Nei primissimi anni di questo secolo il mio giradischi, ormai in disuso da tempo, era stato sostituito da un lettore di cd e dal computer con suono e dinamica decisamente migliori, quindi, la mia collezione di musica era ormai tutta formata (con mia grande gioia) da CD. Veniamo a noi e alla ragione del mio intervento, un mio amico mi procura una registrazione digitale di "Crime of Century" dei Supertramp trovata sul WEB, il file era tratto da un Long Playng letto con un giradischi con testina benz e preamplificatore riia il tutto di qualità eccelsa, dato tutto in pasto ad una scheda audio costosa con convertitore a 24bit e 96 khz, mi scuso se non ricordo i marchi dei componenti, era descritto nel file che adesso non ho più, posso assicurare che tutto era di qualità e di costo elevato. Ascoltato il file digitale, mi accorsi che suonava bene, con click quasi inesitenti e come ovvio con un leggero rumore proprio del vinile avvertibile nei passaggi con poca musica.
La mia curiosità, mi diceva di capire perchè questo Lp suonasse cosi bene, siamo ad inizio secolo e la tecnologia che un tempo era solo per pochi ormai era disponibile per tutti, sfuttando PC, programmi, schede audio ecc... mi metto all'opera...
1) Prendo il file a 24 bit e lo carico nel programma per PC Soundforge, estraggo solo il rumore del solco muto aiutandomi con la grafica del programma, creo un file da dare in input al programma Spectralab, un analizzatore di spettro su PC, setto il programma per memorizzare i picchi massimi, nel grafico che linco e denominato solco muto (linea rossa)
2) Prendo tutto il file di tutto l'LP a 24 bit e lo carico nel programma Spectralab facendo memorizzare tutti i picchi massimi, nel grafico che linco, e denominato intero LP (linea violetta)
questo è il link al grafico spazioinwind.libero.it/alovesupreme/SpectrumdinamicaLP.pdf
cosa si evince dal grafico:
La frequenza di risonanza della testina è sui 9/10 hz circa, con qualche piccola differenza tra i canali.
Nei primi 20 hz si nota una differenza di circa 5 db tra il rumore del solco e il contenuto energetico di tutto l'LP,
quindi c'è da pensare che anche il rumore in rosso su tutto l'LP sarà sensibilmente maggiore di quello che si vede nel grafico.
Guardando il grafico possiamo affermare che sotto i 40 hz non c'è messaggio musicale, se guardiamo attentamente da 40 hz fino a circa 150 hz dei picchi massimi, notiamo che le due forme sono identiche, quindi il segnale è mono fino a 150 hz, piccolissime discordanze sono attribuibili alla testina, la dinamica totale nel punto migliore non supera i 55 db
ricapitolando: la frequenza di risonanza braccio testina essendo di livello elevato produce sicuramente intermodulazione nel programma musicale, ovvio che non serve a niente un filtro subsonico.
l'LP sotto i 40 hz non ha programma musicale,
Fino a 150/180 hz il segnale è mono (forse per ragioni tecniche) i segnali sono uguali
La dinamica a 50 hz non eccede i 30 db,
a 200 hz non eccede i 45 db,
a 1000/3000 hz non eccede i 55 db,
a 4000 non eccede i 50 db
da 5000 in su non più di 40 db
spero di essere stato utile
Sei stato molto utile , grazie!
Buongiorno, video fantastico. Complimenti per la tua professionalità, serietà e competenza.
Ho accolto i CD con grande entusiasmo. E penso ancora che sia stata una grande invenzione.
e che ormai sono quasi in disuso anche quelli.
@@ghirmtutto passa.... comunque è stato sempre meglio aver usato il cd piuttosto che un supporto in plastica nera che si degradava sempre di più ad ogni ascolto....
La cosa che in tanti qui su RUclips (parlo di relatori ovviamente) non offrono è la qualità delle spiegazioni. Sono uno smanettatore appunto di RUclips e vedo tantissimi video che onestamente dopo pochi minuti o mi distraggono dall'ascolto oppure mi annoiano. Lavoro per una multinazionale Americana e relatori al nostro interno ne abbiamo tantissimi perlopiù gente laureata ai primissimi livelli ma quelli che sanno relazionare si contano su metá delle dita di una mano. Con questo volevo dire che oltre alla qualità delle informazioni e quindi della cultura molti tralasciano quanto sia importante la qualità di come si inoltra al pubblico un discorso. Prof.Sabino
,con questo,volevo sinceramente complimentarmi con Lei per la qualità delle sue relazioni che vanno di pari passo con le informazioni tecniche dettagliate al punto che anche il neofita possa apprendere nozioni. Chapeau!!!!👏👏👏👏
Davvero grazie Pasquale!
Complimenti per la chiarezza. Fantastico.
C'è un altro vantaggio dei dischi in vinile... le copertine, non c'è proprio storia rispetto a quelle dei cd.
Parole sante.
Ho molti dischi in vinile che ho riacquistato anche in cd: se ne affianco sei o sette, quelli in cd sono dei bei cd, se affianco i vinili... ho davanti a me una galleria d'arte.
E anche qui il problema potrebbe essere ribaltato. Se facessero, coma ogni tanto hanno fatto, delle custodie della grandezza dei 45 giri e all'interno mettessero foro, libricini e il relativo Cd al centro, magari serigrfato come si faceva negli anni 90, forse e dico forse, sarebbero altrettanto belli come i vinili
Bravo, ottima spiegazione, per obiettività aggiungi i difetti del CD.
Hai ragione, ma mi interessava far capire quali e quanti compromessi ci siano non solo nell'ambito digitale (facilmente attaccabile) ma anche e soprattutto nel mondo dell' analogico.ciao ciao
L' unico difetto che ha il cd é la frequenza di campionamento bassa , e il n° di bit per campione . All' epoca della sua uscita sul mercato bisognava trovare un compromesso tra tecnologia innovativa , che eliminasse tutti i problemi dell' LP , e il prezzo che questa avrebbe avuto per i comuni utenti (non i prezzi proibitivi del professionale) . Oggi quel difetto é stato risolto con i files Hi-res .
E mettetelo con fiducia un pollice in su, il video è davvero bellissimo.
Si, se lo merita
Ottimo video davvero utile
Un sincero "grazie !"
per l'esposizione chiara, dettagliata e semplice da assimilare e digerire anche per chi si confronta per la prima volta con queste problematiche di materiali, produzione, nonché di usura degli stampi ed alla fine , per il nostro piacere, fruizione del prodotto finito e nuovamente costretti ad affrontare il consumo, ascolto dopo, ascolto degli LP prediletti.....Possiamo tuttavia, consolarci con la quantità di dischi che possediamo e ascoltarli tutti, almeno dieci volte per ciascuno, richiederà molto tempo e ci darà infinita gioia !
Sei fantastico, ciao !
Un grosso grazie a te Andrea!!
MOLTO SIMPATICO! spiegazione approfondita ed esaustiva. la magia del PVC la ho esaurita in gioventù ora mi godo la musica in digitale e garantisco che per ma la gioia è la stessa anche quando riascolto per la milionesima volta lo stesso disco che ascoltavo più di 50anni fa. COMPLIMENTI BEL VIDEO!
Grazie Nonno !! a presto
Un affascinante documento di 15 minuti per sgonfiare in modo elegante, lucido e chiarissimo il "trend" in crescita di produzione e vendite dei dischi in vinile (meglio: in pvc) in questi ultimi anni.
In fondo chi acquista la propria musica, sa bene (o meglio, ha esperienziato negli anni) i difetti e i pregi dei nostri amatissimi dischi
non sgonfia niente, infatti lui dice di preferire il vinile. proprio nn sai leggere l'italiano??? e leggi la mia recnsione che quella si che sgonfia i cd
Io parto dal presupposto, che la musica, da che mondo è mondo, è come il sesso, il mangiare,. Detto questo. Dobbiamo pagare per godere, e faticare per prendere e godere di questo piacere. La musica è speciale ti porta buon umore, ti fa sentire vivo da emozioni, devi pagare l'autore. E il produttore di questa emozione, che sia Mozart, Elvis presley, Coltrane, o chi altro.. La goduria si paga in questa vita.. In paradiso, forse è gratis..poi c è il collezionismo.. Ma questa è un altra storia.
Io capisco la nostalgia e l'amore verso la ritualità del vinile. La capisco e la rispetto. Quello che non condivido è la necessità di giustificare la scelta tecnicamente. Ciò che ci piace è soggettivo e per questo può differire da quanto tecnicamente, ovvero oggetivamente, è migliore... avendo definito "migliore" come più fedele all'originale.
In realtà non parli male del vinile, dici le cose come stanno. Tutto il resto sono valutazioni personali. Complimenti per la chiara spiegazione!
Dice parzialmente le cose come stanno, perché la limitazione della musica in digitale, ed in particolare del cd, non è assolutamente solo il processo di conversione ma il convertitore stesso, i bit e la frequenza etc.
@@rockness8784 si ok, sono d'accordo con te. Nessuna "macchina" è perfetta, tutte le elettroniche audio sono più o meno buone. Il vinile però perde già in partenza con un processo produttivo obsoleto. Solo il fatto di comprare un lp nuovo e rischiare di incappare in un "fine stampa" che suona da schifo dovrebbe far riflettere. In pratica, confrontando i due supporti (CD e LP) e sapendo come vengono prodotti, il vinile perde di brutto. Nel video si vuole far capire questo secondo me.
@@bernardinos.2512 Bernardino sono nellhi end da più di 10 anni e conosco bene i due media. Entrambi indroducono delle distorsioni, ma quella del vinile è meno artefatta e il suono di quest'ultimo è quelle che più si avvicina al master tape. Se poi ci aggiungiamo che la maggior parte della musica in digitale è estremamente compressa (in inglese brickwalled, cerca in rete loudness war) quest'ultima perde in partenza già solo per questi due fattori. Come vedi non parlo di feticcio, di ritualità e bla bla bla
@@bernardinos.2512 Aggiungo in ultimo che il problema di beccarsi un disco stampato da una matrice logora era un problema in particolare degli anni 70/80 quando i dischi avevano una tiratura mostruosa e di massa e spesso dovevano spingersi oltre le soglie massime di vita di uno stampo. Spiace ma le info che divulgate in questo video sono solo parzialmente corrette ed incomplete
@@rockness8784 ti ringrazio per le precisazioni. Sicuramente il tuo impianto, e forse anche il tuo orecchio fino, ti permettono di rilevare con maggiore chiarezza le differenze tra i due supporti. Leggendo comunque i commenti che sono stati fatti a questo video questa guerra non avrà mai fine! 🙂
Il miglior Vinile vs CD che ho seguito fino ad ora. Complimenti
in effetti c'è ne sono molti.... ciao e grazie
Bravissimo, spiegazione fatta bene, io lo dico da 20'anni che il processo LP è laborioso e non sempre felice come risultato, e nel migliore dei casi perde parecchio. Senza poi parlare che dal 1980 si registra praticamente tutto in digitale, ergo il tuo LP è un digitale passato da un DAC che non scegli tu. Io vado oltre il CD. Il digitale invece ti arriva direttamente dal Master (se hai il provider giusto e l'abbonamento giusto) Personalmente adoro DAC R2R. Il Vinile (LP) è come la Topolino che usi la domenica per andare in Piazza a prendere il caffè con gli amici, ma nella settimana giri con il moderno, potente e accessoriato SUV. E la storia del "mi metto e guardo la copertina", con il Digitale la copertina la vedi sul monitor, ma poi alla fine quello che conta è ascoltare la musica, l'estro del compositore e dello strumentista (voce compresa) e non tutto il resto.
Parere personale: questo è un video capolavoro, uno di quelle da tenere in bookmark per sempre. Complimenti. Me lo sarò rivisto 5 volte, ogni tanto me lo riguardo.
Una lezione superlativa. Complimenti davvero!
Analisi lucida e ben fatta, complimenti. L'approccio al mezzo e' una grossa discriminante, molti pensano che l'album in vinile sia da ascoltare per intero e il CD/file/stream sia da skippare, ma siamo in tanti ad ascoltare album dall'inizio alla fine a prescindere dal formato. Il "telecomando" e' un'utile opzione aggiuntiva, ma non obbliga nessuno allo skipping schizofrenico :) Grazie per il video interessantissimo
La spiegazione definitiva!!!
Vinile/CD
Emozioni/Purezza
Ho parecchi vinili e parecchia musica digitale e digitalizzata. Suono uno strumento musicale e le mie orecchie ne hanno sentite tante...
È proprio vero, che quando tiri fuori un vinile e lo suoni...qualcosa nell'anima accade! Grazie per il bellissimo video! Alberto
Bravo! Una spiegazione così, anche se ridotta all'osso, non l'avevo mai sentita. Noi, della vecchia generazione, acquistavamo i LP e durante il primo ascolto registravamo su un secondo supporto la musica e da lì in poi si lasciava il LP a riposare per sempre. I miei LP sono, infatti, praticamente intonsi.
Come sempre video IMPAGABILE.
Rimango ogni volta affascinato dalle spiegazioni chiare e professionali .Tornero'
presto a riascoltare i miei amati vinili emozionandomi come un ragazzino !!!!!
Grazie di cuore per ogni argomento trattato tutti davvero MOLTO ineressanti e MAGNETICI!!!!!!
@@andreamadama3093 grazie Andrea
Complimenti per il "coraggio" e la competenza con cui parla di queste "verità non dette". Grazie anche per il rispetto e la diplomazia che riserva a noi amanti del vinile. Continueremo ad adorare i nostri dischi, ma saremo molto più cauti e realistici nell'esprimere giudizi sui supporti di registrazione. Non posso tuttavia escludere che qualcuno di noi ripieghi sul fascino e l'ineguagliabile calore del fonografo di Bell a rulli di cera.
Cordiali saluti
Sabino COMPLIMENTI, sono anni che diciamo le stesse cose, un'analogia è con le pellicole fotografiche. Ormai è roba che ha fatto il suo tempo, guardo quella tecnologia del passato con un sorriso, dopodiché mi giro e vado avanti.
Benvenuto DIGITALE.
Mi permetto di non essere d'accordo con l'accostamento alla fotografia. Il paragone funziona solo in termini di praticità (sia di utilizzo che di workflow), ovvero "digitale sta a praticità/economia come analogico sta a scomodità/spreco" (e purtroppo “spreco” significa anche un sacco di chimica nell'ambiente). Tutto questo effettivamente vale sia per il vinile che per la pellicola fotografica. La validità del paragone finisce qui perché l'unica cosa che il vinile ha in più rispetto al digitale odierno è il rumore (quello che gli audiofili chiamano “calore”...) cioè un disturbo dell'“immagine” sonora, mentre invece la pellicola offre qualcosa d'indispensabile che al digitale manca cioè la percezione visiva dell'istante...
Mi spiego: nel digitale fotografico, la “grana” è l'insieme delle approssimazioni di lettura della luce da parte della griglia del sensore. In parole povere, la “grana” digitale è un insieme di “errori” rispetto alla lettura ideale di ciò che il sensore vede. In astrofotografia, ad esempio, si utilizza la tecnica del mean-stacking, ovvero si ricava una foto pulita dalla “media” di centinaia di foto sovrapposte. Questo dimostra che il digitale non “assegna” a ciascuna foto una diversa “identità” istantanea, ma tratta potenzialmente ogni foto come un'“ipotesi” visiva che attende la propria verifica. Nel digitale, quindi, al di là dell'ipotesi-immagine che viene registrata, non c'è altro. C'è solo l'ipotesi-immagine dell'oggetto fotografato.
Di contro, la pellicola assegna ad ogni immagine una sorta di impronta digitale data dalla grana (quella vera) che è costituita dalla disposizione casuale dei sali di alogeni. Questa “filigrana” semitrasparente NON è banalmente un disturbo dell'immagine, ma la sovrapposizione di un'altra immagine sull'immagine dell'oggetto. Questa seconda immagine co-impressionata è il “corpo dell'istante”, ovvero la traccia visibile di T0 (il tempo zero).
La grana della pellicola è dunque l'unica traccia semiologica che ci permette di distinguere un'istantanea da un modello CGI. Questa distinzione è virtualmente impossibile con una macchina digitale dove una foto idealmente perfetta non è distinguibile da un ottimo lavoro CGI. Per distinguere le due cose devo sperare in un errore del sensore. Errore che ad ogni modo verrà corretto spietatamente in post-produzione!
Il mio rammarico - parlo da utilizzatore di macchine fotografiche digitali tanto quanto di registratori audio digitali - è che oggi, un film come La Jetée (Marker, 1962) sarebbe impossibile! Si tratta di un film fatto solo di fermo-immagini, tranne per una ripresa di pochi secondi in cui la pellicola scorre ritrovando il movimento del tempo. Non si tratta di una breve sequenza di fermo-immagini più rapide, no, si tratta invece di un momento cinematografico che assume - nell'essere riconosciuto come tale - un significato profondissimo, e offre una chiave interpretativa fondamentale per il film. A patto però di riuscire a distinguere una sequenza di fermo-immagini rispetto ad una sequenza cinematografica a 24fps! E come le distinguo? Nel modo più “autentico” possibile: della grana!
Nella compressione digitale di RUclips, distinguere quel particolare momento del film è quasi impossibile, e per di più frustrante perché reso inefficace.
Il punto - a mio avvisto - sta tutto qui: il passaggio da analogico a digitale in campo audio non ha implicato un cambio di “identità” sonora, ha solo migliorato il workflow, mentre nel campo dell'immagine ciò che prima sapevamo della filosofia cine-fotografica (Deleuze...) oggi è quasi completamente inapplicabile.
(Scusate il papiro, ma erano idee che dovevo mettere giù... È una cosa mia che mi serviva scrivere da qualche parte, e ho colto spudoratamente l'occasione... Solipsismo da ricovero...)
@@adrianocastaldini perbacco!!
@@Microfono Complimentissimi a Lei per questa serie di video: le informazioni sono di qualità e l'approccio divulgativo è piacevolissimo. Mi sto guardando avidamente tutti i video del Suo canale. Per me, una scoperta!
I CCD/CMOS devono ancora arrivare ai livelli risolutivi della pellicola.
@@ciprianpopa1503 E mai ci arriveranno, questa è una considerazione ovvia: per quanto dannatamente fitta di pixel, nessuna griglia può/potrà pareggiare il continuum di un coriandolo di pellicola. Ma in fondo questo rimane un aspetto del tutto secondario: la risoluzione spaziale oggi si fa in post grazie ad interpolazioni sempre più sofisticate e persino grazie all'AI per la ricostruzione in ingrandimento di profili e dettagli. Volendo potremmo anche dire che il dynamic range della pellicola è molto più ampio del range di qualsiasi sensore digitale! Ma in ogni caso credo che confrontare pellicola e sensore dal punto di vista delle mere prestazioni non ci illumini sul cambiamento “di natura” (se non fosse un parolone, direi... ontologico) che la fotografia ha subito (e noi con lei) nel passaggio al digitale.
La prima volta che ho fatto il confronto tra il suono del CD e quello del vinile sono rimasto sorpreso dalla differenza di dinamica nel suono. Ciononostante, oltre a quelli da te citati, che rendono l'ascolto del disco analogico una specie di rituale e di magia, c'è un altro aspetto che lo rende unico: la copertina insieme alle foto ed i credits. Per chi ha vissuto l'epoca degli anni '70 o '80 quando non c'era internet, si attendeva l'uscita del LP della propria band preferita per cominciare il "viaggio" nell'ascolto con le copertine in mano dove ogni foto, ogni disegno o parola diventavano emblema. Ecco perché i gruppi di allora sono diventati mitologici.
Non capisco la tua osservazione: anche i CD avevano una custodia, una copertina e le foto dei credist, spesso con dentro anche un libretto con testi e immagini.
@@andreacinardo5412 Sai magari sono più piccoli e gli piacciono foto più grandi. Considera che io amo le copertine delle musicassette che sono pure più piccole dei CD...
La cosa più intelligente, competente e sensata che abbia mai sentito sull'argomento. Incluso il "colpo di scena" finale che spiega tante cose.
Bravissimo.
Ottima spiegazione, ma ovviamente poi rimane quella magia che non vogliamo mai perdere. Saluti
Grazie, hai spiegato tutto quello che non sapevo! Avevo un disco dei Genesis che si incantava in un punto perfetto, creando un loop in 4/4 molto bello... aspettavo un po' e poi soffiavo sulla puntina, per deviarla sul solco interno, quello giusto
Da quando sono passato definitivamente al CD quasi 30 anni or sono, non ho più avuto a che fare con i LP e non li rimpiango. Adoro il suono del CD, puro ed essenziale, senza fruscii e sfrigolii vari, soprattutto per la classica e il jazz, che ci guadagnano enormemente. La "liturgia" del piatto e della puntina mi lascia indifferente. Però posso ben capire che qualcun altro, cresciuto (come il sottoscritto peraltro) con il suono "sporco" del disco in PVC, ne possa avere ancora nostalgia. Molto di questo "revival" del vinile, però, mi sembra un'astuta strategia di marketing per modaioli e "finti alternativi".
Detto ciò, devo complimentarmi con l'Autore per aver cercato di tenere distinti i fatti dalle considerazioni personali, pur senza nasconderle. Non le condivido, ma apprezzo la sincerità 😊👍
Per inciso, il CD lo ascolto dall'inizio alla fine, senza "saltare" da una traccia all'altra. Il vero "salto", semmai, lo si fa con i brani scaricati o ascoltati in streaming, che costituiscono, val la pena di ricordarlo, l'80% del mercato italiano stando alla FIMI. CD e LP non sono che nicchie in confronto.
Il problema del CD a mio avviso è piuttosto la "guerra del volume", un andazzo perverso che solo in tempi recenti sembra, in parte, conoscere un'inversione di tendenza. Sono arrivato al punto di comprare CD usati di 20-25 anni fa e più perché non pochi "remaster" non mi soddisfacevano. Anche con un impianto modesto come quello di cui dispongo la differenza salta all'occhio, anzi all'orecchio.
Che musica ascolta lei signor Alessandro? Classica blues, jazz rock, pop, black metal? Grazie x le spiegazioni
Se non sono indiscreto che lettore hai.grazie
Un kenwood da 200€..poi un vecchio panasonic rx - 77 se nn sbaglio anni 95? IO ASCOLTO TUTTO. UNA VOLTA DA GOTIC MUSIC E VIA BLUES ETC. POI ANCHE classica,
PIÙ CELLEBERRIMI, ANCHE SACRA VISTO CHE CANTO IN CHIESA..
@@nikollmerdhoci2018 il mio vecchio sony X222ES si è fermato e mi piacerebbe sostituirlo con un nuovo lettore, ma non voglio svenarmi (di questi tempi poi) max 400€.
Meno male esiste ancora qualcuno che si accontenta di oggetti standard/base. grazie per la risposta . ciao
Condivido appieno
Sempre un piacere seguire i tuoi tutorial. Passione e professionalità. Top!
Che bella spiegazione, ne ho maneggiati a centinaia anni fa, ma nn avevo mai ascoltato una spiegazione cosi chiara e interessante. Complimenti e grazie.
Stupendo, competente e eccellente nell’esposizione. Senza il sarcasmo e la supponenza autoreferenziale di alcuni “scienziati divulgatori” che spopolano sul web. Grazie
Video bellissimo raccontato con professionalità e passione!
Passione che mi riporta a pensare alla collezione casalinga di mio padre che di conseguenza mi trasmise e che oggi possiedo centinaia di vinili.
Per me vinile quando voglio sognare e far sognare i nostri ospiti!
CD in auto per ovvie ragioni e mp3 quando sono in giro per la città tra autobus, tram ecc.
Un caro saluto.
Come al solito spiegazione perfetta e comprensibile per tutti.
Girerò il link di questo video a molte persone ;)
Grazie, è un video interessantissimo i cui temi sono stati illustrati con la chiarezza e la competenza di sempre!
ti seguo da un pò,e devo dire che sei uno dei pochi youtubers che nn fa il fenomeno,e che spiega bene i concetti...
Bravo. Non hai bisogno della mia lode , ma te la faccio ugualmente. Sono un classe 50 quindi sono nativo analogico. Col primo stipendio vero, nel 75 ho comprato un piccolo impianto Hi Fi, niente di che, entry level, ma finalmente senza puntina piezo e i miei dischi sembravano rinati. Forse la MM andava a riscoprire solchi fino allora mai “ carteggiati “ dalla vecchia. Poi i primi dischi Philips che promettevano la nuova era digitale e, non subito visti i costi allora esorbitanti, il primo Marantz per ascoltare il digitale. Bellissimo, dinamica incredibile, anche grazie alle Celestion, ma… il ma è proprio ciò che hai spiegato nel video, via il vecchio Garrard e dentro il Technics 1500 e di nuovo i miei LP hanno ritrovato il piacere del rito e della cura che gli è dovuta. E allora la morale, secondo me, è che possiamo tranquillamente far convivere due mondi diversi e godere di entrambe le “ qualità ” purché non ci incaponiamo nella ricerca talebana della prevalenza di uno sull’altro. I tuoi video sono sempre interessanti. Complimenti!
Ti voglio bene.... :-)
Grazie 1000, finalmente qualcuno che spiega dettagliatamente la realizzazione di questo oggetto mitologico...
non era poi così difficile informarsi, volendo...
"noi che abbiamo dato un peso di lettura X e un antiskating Y, di solito molto a caso"
ahahahahah!!!
fantastico, abbonato subito al canale!
Ho imparato un sacco di cose interessanti. Grazie!
Argomento tanto complicato quanto interessante, esposizione superba...si evince grande professionalità. Grazie!
Beh, che dire: Grazie! Un po' di cose sul vinile le sapevo ma tu sei stato molto più dettagliato ed esauriente, bel lavoro e ancora grazie!
Stupendo video!! Complimenti e mille grazie per il tuo lavoro!!!
@@hugobertacchini3569 perché parli come Yoda?
Spiegazione magistrale complimenti, ottima analisi e finale bellissimo
È sempre un piacere ascoltarti...
non credo si possa fare di meglio sull'argomento, davvero complimenti
Buongiorno, bellissima illustrazione, completa ed "incisiva" (termine quanto mai appropriato in questo caso). Aggiungerei solo che la tecnologia del disco in vinile, come se non bastasse, consente di realizzare basse separazioni di canale L-R (30dB max). Io paragonerei la diatriba vinile-CD a quella tra orologio meccanico o elettronico. Che con un meccanismo si possa segnare il tempo ha fascino ma da li a dire che un meccanico sia più accurato di un elettronico ce ne passa. Il mondo dell'audio amatoriale è permeato di Opinion Maker che ritengono come unico metro di giudizio valido quello del loro orecchio, e che, dopo essersi "guadagnati" una forma di reputazione tra persone ancora più ignoranti di loro si ostinano a rifiutare l'oggettività delle misure. Secondo me questa polemica è destinata a sparire nell'arco di 5-10 anni.
Nell'audio i numeri e le misure non sono tutto.
Concordo in pieno. Una cosa sono le nostalgie, l'antiquariato, il dovuto rispetto alle tecnologie pioniere... ed un'altra le oggettività, le misure e le migliorie senza compromessi. Se ci sono interessi "trasversali" tutto peggiora. Comprese le fastidiose bustarelle alle riviste in cambio di recensioni eclatanti.
Ciao Sabino, dire che questa storia è affascinante è molto riduttivo 🙂, avevo più o meno un idea di come funzionasse la produzione del vinile ma ascoltare tutti questi particolari mi ha lasciato a bocca aperta ☺ grazie ancora Sabino e complimenti per questo video stupendo ☺. Buona serata e buon lavoro
sono TOTALMENTE d'accordo con te. Con tutti i processi che ci portano dalla prima Lacca, al disco in PVC che ascoltiamo a casa, posso dirmi sicuro del fatto che il CD è sicuramente più fedele al suono originale di quanto lo sia il disco di plastica.
Compact disc tutta la vita. È come se eliminassero i treni di oggi e rimettessero le locomotive a carbone! Ma la gente è matta? Per me ci sono degli interessi torbidi sotto. Io ricordo gli anni 80 quando bisognava cambiare la puntina o il disco saltava. E poi per favore che è sta moda di dire il vinile? Dire disco è una parolaccia? Che squallore la gente non ragiona è solo una moda retro'
Ecco un altro perdente, che non possiede, come me, 2000 vinili. Per una qualità di numerini 0 e 1 nemmeno ti serve il CD. Fai la musica liquida e salva tutto su hard disk. Poveraccio😂😂😂
Perdente di insuccesso. Oggi ho comprato concerto a Pompei dei Pink Floyd con PIN up in rilievo. Te lo sogni, tu
@@Gillesgab avrai pure 2000 dischi, ma sei talmente sfigato che non scopi manco se vai a zoccole.
@@Gillesgab sei solo un fissato, tutto qui. E di solito i fissati non capiscono nulla
Sono poco originale, ma è impossibile non fare i complimenti per una spiegazione così chiara e completa.
ti ringrazio!
Mi hai lasciato a bocca aperta, così mi sono pure iscritto.
Complimenti davvero per tutto, parli bene, si capisce tutto, editi bene il video con tutti gli esempi del caso, davvero bravo.
Grazie per le informazioni preziose.
La "magia" della quale parli nel finale è tanto vera.
Una delle tue migliori spiegazioni! Video veramente bello e interessante: sicuramente "a prova del grande M. Lincetto". Complimenti!
Un applauso dall'inizio alla fine di questo video👏👏👏👍👍👏
Degli ottimi diffusori, un buon amplificatore valvolare accoppiato ad un pre di pari caratteristiche rendono unico l'ascolto musicale riprodotto da un vinile, mentre gira su signor piatto. La magia del vinile e della valvola termoionica non hanno rivali.
Bellissimo video...👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍
E' nell'eccellente suono di una tecnologia così antica e meccanica la vera magia del vinile e che nonostante non possa più tenere il passo dei tempi non tramonterà mai.
Bellissimo video, interessante ed ineccepibile.
molto vero Enrico
Qualcuno che ha detto "semplicemente" come stanno realmente le cose.
Lezione magistrale, Grazie
Eccezionale.
Mi hai fatto arrabbiare per il vinile, però continua. Sono stato decenni in mezzo all' Hi-FI, ma mi sarebbe piaciuto capirne di più...
Mamma mia che video! Mi sono quasi commosso
Hai una strana lingua marrone...
Ricostruzione dettagliata, perfetto! A questo punto sarebbe utile una lezione sulla differenza relativa alla qualità di ascolto con campionatura a 16 e 24 bit, inoltre gli errori di di jitter e dithering.
gli errori di jitter stanno nelle cattive elettroniche da migliaia di euro che qualcuno compra pensando di avere mattoni molto "musicali" se uno compra un dac del 2020 per pochi euro hai segnali perfetti, per il campionamento l'ideale sarebbe 24bit ma difficilmente la musica comune li sfrutta tutti.
non penso che tu abbia un impianto per poter leggere la differenza tra un 16 bit e un 24 bit..oltre al fatto che i 24 bit Hi-res non sono in vendita ma solo si scaricano da internet ..ma contento tu di unirti al coro. comprati pure i cd.....io fiero di avere 2300 dischi in vinile. fra cui alcuni vinili da 3000-4000 euro mentre un cd usato è roba da spazzatura
Istruttivo e dai sempre spunti interessanti di approfondimento!!! numero 1
Dovresti avere 40.000.000 di iscritti! Complimenti! E' un piacere ascoltarti!
Ho 61 anni.
Da ragazzo ho lavorato per anni in un negozo di elettronica che vendeva anche hi fi.
Ho sempre odiato il vinile, anche quando non esistevano i CD.
Odiavo il fruscio di fondo, i tic e i toc della polvere, che più la toglievi e più tornava, i click delle scariche elettrostatiche, il modo in cui ognuno di questi difetti aumentava inevitabilmente con il tempo.
Per non parlare del rumble a bassa frequenza, del wow and flutter che dovevi subire se il motore non era più che perfetto, degli errori di tangenza che rendevano gli ultimi brani di ogni vinile inascoltabili, della retroazione acustica sul braccetto se ti azzardavi ad alzare un po' il volume dell'impianto e della diafonia tra i canali.
La disperazione era tale che alla fine quello che facevo quando compravo un vinile era riprodurlo la prima volta per registrarlo su cassetta e poi ascoltare solo la cassetta.
Era peggio del vinile? Sì, ma almeno restava sempre uguale alla riproduzione più pulita che potevi sperare di ottenere da un vinile, se si trattava di un buon nastro.
Poi un giorno in negozio arrivò uno dei primi lettori CD: il CD si caricava in verticale, il coperchio del cassetto era parzialmente trasparente e potevi vedere il CD girare.
Era arrivato con un solo CD: brother in arms.
Quando ho sentito il crescendo iniziale di money for nothing uscire libero e leggero dal silenzio più assoluto, invece di farsi strada a fatica tra un tappeto di roba che con la musica non c'entrava niente ho provato ciò che prova un pulcino quando esce dall'uovo e vede la mamma.
In quell'esatto momento per me il vinile è morto definitivamente e non ho mai avuto il minimo desiderio di risuscitarlo.
Esattamente quello che è accaduto a me! Ascoltato il mio primo CD, mai più messo su un 33 giri.
io ne 62 e quando usci il CD ero studente al Politecnico di Torino. Studiavo il PCM proprio in quel periodo (esame di Comunicazioni Elettrice, docente Castellani che poi divenne sindaco di Torino, ottimo insegnante). È stato bellissimo vedere un'applicazione, e comprare, un'applicazione di quello che studiavo. Come te ho benedetto l'avvento del CD!
Il vinile è un’esperienza che ognuno vive a modo proprio. Io al vinile associo luci spente, camino acceso e un bicchiere di Porto. Se voglio concentrarmi sulla musica, ascolto un CD. E seppur molto tardivamente (1994) anch’io ho avuto la prima esperienza di assenza di fruscio e la magia del suono che esce dal nulla che mi ha lasciato di stucco e che ancora ricordo. Mi piacerebbe mentire e dire che erano Dire Staits o Pink Floyd, ma fu Eros Ramazzotti :)
Perdonami se ti dico che non sei mai riuscito a settare in modo corretto il gira,o se non hai avuto abbastanza cura dei tuoi vinili,inutile dirti che ha me queste tue disavventure non sono mai capitate,possibile che non hai qualche Amico appassionato per farti vedere come si fa?❤
Perdonami se ti dico, da ingegnere elettronico, che il settaggio c'entra ben poco: i limiti fisici intrinseci del vinile non sono in alcun modo superabili
Banalmente, persino due vinili usciti uno dopo l'altro dal medesimo stampo sono differenti.
Cosa che il CD, almeno questo, riesce a garantire.
Il punto è che il vinile non è non può essere nemmeno definito hi-fi.
L'unico supporto analogico che si possa definire hi-fi è il nastro magnetico ad alta velocità usato a suo tempo per la registrazione dei master in sala di incisione.
Poi c'è il piacere d'ascolto, quello è soggettivo e ognuno ha la propria soggettività.
La mia è che il vinile è fastidioso all'ascolto, per quanto sia accurato il settaggio dell'impianto e perfetto lo stato d vinile.
Se però invito una ragazza a casa, vinile sempre e comunque 😊😊
Sempre un piacere vedere i tuoi video.
Complimenti per la dialettica e per l’estasiante competenza in materia 💪🏼
Vedo per la prima volta questo canale, spiegazione molto bella, da appassionato più che da tecnico.
Sicuramente non dico niente che i più non sanno, ma sul finire degli anni 70, si trovavano in commercio le cosiddette "incisioni dirette", che costavano il triplo di un LP normale.
In realtà si saltava il primo passaggio ovvero la registrazione su nastro.
Si registrava direttamente sulla prima lacca, poi il processo di produzione è lo stesso dei normali LP.
Il vero problema era dovuto al fatto che se durante la registrazione si faceva un solo errore, si doveva iniziare tutto da capo, e il lavoro fatto finiva nella spazzatura.
Poi è arrivato il digitale, per fortuna e il mondo della musica è diventato più fruibile e disponibile.
L'industria della musica si è sempre posta il problema della qualità delle registrazioni, andando di pari in passo con le tecnologie disponibili.
I primi prototipi di dischi laser furono presentati a Tokio nel 1975, se ricordo bene, erano padelloni che giravano a 3000 giri in apparecchi grandi come la stampante dell'UNIVAC 1100.
Perdonatemi le impressioni, sono ricordi di quello che leggevo sulle riviste del settore negli anni 70/80.
Grazie di cuore! Da anni mi chiedevo le cose che hai spiegato sul vinile ed il CD. Sei impagabile!
Video molto chiaro. Io ho passato gli anni '70 ad ascoltare dischi in vinile e devo dire: CD forever. Non tornerei indietro neanche morto. Il vinile va bene per chi vuole risentire come si ascoltava la musica in quei tempi. Una specie di immersione nel passato da parte di chi ascoltava allora. Una operazione nostalgia in cui non cadrò mai.
Sei veramente un grande finalmente so più precisamente come è costruito un. Oggetto che uso da quando avevo 5 anni con il vecchio mangiadischi grazie di cuore
Concordo su tutto, ho dei vecchi dischi in vinile così mal stampati che all'epoca erano quasi inascoltabili (sicuramente ultime copie del master), meno male che adesso posso ascoltare quei brani in digitale rimasterizzato con qualità super... Davvero bravo.
il vinile è per pochi, non per tutti. Tuttavia CD e Vinili non sono paragonabili, l'eterna lotta inutile, utile solo ai Like. Il vinile è paragonabile solo al SACD (DSD - Direct Stream Digital) ma attualmente il Vinile VINCE su tutto visto che il SACD è già defunto (e il CD sta morendo lentamente) Attualmente il vinile è l'unico SUPPORTO DI DISTRIBUZIONE COMMERCIALE di audio LOSSLESS.
@@BlackGroove i master dei vinili sono in digitale...svegliati
@@paolo1263 eh quindi? direi che devi svegliarti tuo perché qui non stiamo parlando di analogico o digitale ma di vinili e cd, so che ti ho scombussolato le sinapsi ma dovresi approfondire di più prima di rispondere ai miei post.
grandissima spiegazione, soprattutto perché non mi interessava affatto e invece sono rimasto a sentirti tutto il tempo e ora so qualcosina in più! Grande
Fantastico. Bellissimo video, istruttivo. Un gioiello. Grazie.
Fantastico video, veramente. Io da figlio dell’epoca cd ho una collezione prevalente di cd rispetto al vinile e vuoi per comodità , per pulizia ( audio intendo) e durabilità , il cd è ancora il supporto che preferisco. Sono sempre comunque dell’opinione che nessuno dei due supporti sia perfetto e che pure l’ascoltatore o l’impianto o la stanza dove si ascolta lo siano. Traduzione: la musica è emozione e quanto più questa emozione la sentiamo, tanto più il risultato dell’insieme è riuscito. Viva la musica.