Hegel NON è un idealista (nel senso usuale del termine)
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- Опубликовано: 22 апр 2024
- Nelle opere di Hegel si trovano continue critiche all'idealismo (da lui qualificato come idealismo trascendentale, idealismo soggettivo, idealismo astratto). Ma si trovano anche (più raramente) esposizioni positive dell'idealismo che, tuttavia, nulla hanno a che vedere col modo comune di intenderlo (riduzione della realtà alla coscienza).
In che senso Hegel non è un idealista? in che senso la filosofia hegeliana è una forma di realismo? ma allora come intendere il suo idealismo?
Grazie Professore continui a spiegarci Hegel. Grazie
Una delle più affascinanti, chiare e intriganti chiacchierate su Hegel che abbia mai sentito
Finalmente ho capito Hegel, il quale, ancor prima che a tratti incomprensibile, mi risultava soprattutto inaccettabile. Dal min. 27,57, le conclusioni sul realismo concettuale e sul ridimensionamento del protagonismo umano nella concezione/conformazione del mondo, sono ineccepibili. Grazie, Professore.
Grazie peofessore, mai sentita un'esposizione così chiara e precisa su questi argomenti.
Grazie Professore. Una spiegazione chiara e illuminante. Complimenti
grazie. Assieme a Terminologia filosofica di Adorno la spiegazione più chiara di uno dei fraintendimenti più consueti. Certamente ne userò dei passaggi in classe
Come diceva lo stesso Hegel: "il noto, proprio perché è è noto, non è conosciuto". Vale a dire che la filosofia hegeliana è forse la più misconosciuta di tutta la storia della Filosofia. E' la filosofia la cui interpretazione è stata quasi sempre vittima di incomprensioni plateali, anche da parte dei più grandi pensatori posteriori. Perché? Perché la corretta interpretazione del pensiero hegeliano ha come premessa la comprensione la dialettica, che non è che il frutto del superamento dei limiti della logica formale. Complimenti prof. Cortella.
La ringrazio per la chiarezza! Hegel mi è il più ostico tra i filosofi!
Sarebbero una manna un paio di video che spiegassero i fondamentali del pensiero hegeliano e soprattutto facessero chiarezza sulla "dialettica".
Anche alcune lezioni universitarie che ho ascoltato non ce la fanno su questo punto... 😢
Il prof. Cortella ha già fatto un video specifico sulla dialettica di Hegel. Ha per titolo: "La dialettica di Hegel non è tesi-antitesi-sintesi".
Glielo consiglio caldamente, se non lo avesse già visto. Lo troverà facilmente su RUclips.
Interessantissima lezione
Esatto
Professore, stavo negli ultimi trenta minuti indagando su idealismo-realismo in Hegel, guidata dal sospetto che giudicare Hegel anti-realista fosse un errore. Avevo appena trovato un video di Illetterati in merito. Pochi minuti dopo ecco la notifica del Suo. Ammetto di essere un po' strabiliata da questa coincidenza. Mentre in me sorgeva la domanda e il pungolo lei caricava il video...
Lo ascolto, quindi, immediatamente, incredibilmente grata per questa risposta del tutto inaspettata, e da parte sua ovviamente involontaria, al mio bisogno. Quasi un kairos... Grazie!
Mi scusi, ma ha mai sentito parlare di profilazione? Algoritmo?
Lo sta spacciando come un mirabolante intervento della provvidenza...
@@--Phil-- il video è stato caricato, "immesso in internet" mentre io cercavo. Non era un suggerimento di video correlato. Il video è stato caricato ieri sera. Inoltre la ricerca avveniva da PC dove ero autenticata in un account, il video di Cortella mi veniva segnalato su telefono e lì "loggata" con un altro account (fra l'altro non solo diverso account RUclips, un account Android e uno Microsoft). Non credo l'algoritmo agisca
- facendo caricare agli altri i video mentre io li cerco
- "cross-account"
Ma la seconda è una questione tecnica, la prima è più interessante. Non era un video "suggerito" era notifica del fatto che Cortella avesse caricato poco prima.
Ora, non scrivo questo commento per difendere l'idea che sia stata una Provvidenza, ma per dire che di algoritmo ho sentito parlare e non mi sono mai stupita prima di "trovare quello che cercavo", ma semplicemente questo avvenimento non vedo in che modo possa aver a che fare con l'algoritmo. (ulteriore elemento: io al canale del prof Cortella sono iscritta, perciò non era - ancora una volta - un video suggerito, era una notifica di attività di uno dei canali a cui sono iscritta. Le notifiche dai canali a cui si è iscritti arrivano quando il video viene caricato, non quando all'algoritmo pare sensato proporle).
Sul perché il fatto mi abbia colpita è legato a questioni emotive situazionali della giornata di ieri. Insegno (a scuola): durante tutta la mattina ho preparato una lezione sulla Scuola di Francoforte grazie ai video del prof. Cortella. Il pomeriggio, con i miei studenti bravissimi, ne viene fuori una lezione molto partecipata. Capita, stimolata, di dover approfondire la critica dei francofortesi alla dialettica. Lì, per altre vie, approdo a considerare il problema idealismo-realismo-antirealismo in Hegel. Per altri motivi, poi, la questione ha carica emotiva per me. La sera, finite altre lezioni, finalmente mi metto a cercare, ed ecco qui.
A dirla tutta!! La notifica non arrivava nemmeno a me ma venivo a sapere di questo video inviando quello di Illetterati al mio compagno. Lui mi fa "sì, ho visto prima" - il video di Illetterati era qui su da un anno, e lui non aveva alcuna ragione di vederlo, quindi mi dico "ma cosa avrà visto?". Apro RUclips, ora da telefono, altro account, e capisco che si riferisce al video di Cortella appena caricato.
Lo scrivo eh... "notifica", "caricato", non video suggeriti, video consigliati. Dunque ora lei mi dica: i video vengono caricati quando l'algoritmo lo suggerisce? Le notifiche di caricamento arrivano quando l'algoritmo vede che sto cercando cose simili?
Provvidenza o meno, non me ne frega niente, ma credo lei abbia letto male e tacciato me di ingenuità sulla base di quanto da lei mal compreso.
Va bene così. Lasciando perdere i malintesi e sottolineando invece le coincidenze (perché di questo si tratta), il mio nuovo video si combina bene con quello di Illetterati. Io e lui, assieme a Francesca Menegoni, organizzammo assieme, e con il supporto della Hegel Vereinigung, un convegno a Padova proprio sulla nozione hegeliana di realtà (Wirklichkeit). Sono ormai passati 9 anni (allora ero stato proprio io a proporre quel tema, al fine di consolidare una interpretazione "realistica" di Hegel) e le idee lì maturate continuano a dare i loro frutti.
@@luciocortella6131 gentilissimo Professore, certamente è una coincidenza, ma una coincidenza che ho vissuto con grande stupore e letizia visto il mio investimento nella questione. E dunque una coincidenza significativa. Non so se si possa parlare di coincidenze oggettivamente significative, perché non credo sia quella la rilevanza di una coincidenza. Per me è stata soggettivamente significativa e quindi mi scusi ma le attribuirò il valore che ritengo di attribuirle :) spero possa accogliere questo come, più che altro, segno di gratitudine per il suo lavoro. Molte grazie per la sua nota; sono molto interessata a questa interpretazione realista di Hegel e continuerò a studiare. Ho visto di un numero di "Verifiche", "L'Oggettività del pensiero. La filosofia di Hegel tra idealismo, anti-idealismo e realismo" a cura di Illetterati.
Le chiedo anche scusa per il mio iniziale commento qualora il tono entusiasta fosse risultato di cattivo gusto. Ma ero sincera. Se è troppo scomodare Kairos forse possiamo dire "sincronicità"? O va bene, solo coincidenza, ma perché impedire di godere di, e attribuire valore a, quella coincidenza?
La saluto cordialmente. Al prossimo video.
Melissa
Infatti è proprio per questa sua versione dell'idealismo che alcuni dicono che lui è l'ultimo dei filosofi greci. Ora posso dire di apprezzarlo solo quando non è idealista, o in generale non parla di spirito, il che è un modo complesso di apprezzare Hegel.
👏
Da relativamente poco tempo mi sono interessato ad Hegel sulla scia del mio interesse per Marx. Trovo che la filosofia di Hegel sia necessaria se si vuole "fare scienza" e ho trovato subito i suoi video molto interessanti. Queste critiche all'idea dominante di Hegel come idealista (insieme alle critiche dell'idea che il metodo hegeliano sia tesi-antitesi-sintesi dell'altro video) hanno trovato una pubblicazione in qualche forma? Sarebbe utile, anche per eventuali citazioni e riferimenti avere un testo in cui queste critiche sono raccolte.
Sulla dialettica ho scritto più volte. Il saggio più compiuto è probabilmente questo:
«La dialettica hegeliana e la sua radice linguistica», in Nelle parole del mondo. Scritti in onore di Mario Ruggenini, a cura di R. Dreon - G.L. Paltrinieri - L. Perissinotto, Mimesis, Milano-Udine 2011, pp. 557-572.
[il pdf è scaricabile da questa pagina del sito web di Ca’ Foscari: iris.unive.it/handle/10278/23732]
Sul tema idealismo-realismo non ho ancora scritto nulla di specifico. Sono invece intervenuto più volte sulla nozione hegeliana di realtà. Questi sono due riferimenti possibili:
- «La razionalità del reale. Problematicità e attualità di un’equazione hegeliana», in «SpazioFilosofico», 8 (2013), pp. 239-246, [open access in www.spaziofilosofico.it]
- «“Das Geistige allein ist das Wirkliche”. Über den Hegelschen Begriff der Wirklichkeit» in Wirklichkeit. Beiträge zu einem Schlüsselbegriff der Hegelschen Philosophie, a cura di L. Illetterati - F. Menegoni, Klostermann, Frankfurt am Main 2018, pp. 263-280.
[anche questo pdf è scaricabile dal sito web di Ca’ Foscari in questa pagina: iris.unive.it/handle/10278/3703061
@@luciocortella6131 grazie mille professore.
Professore, la librearia alle spalle è la sua?
Un piccolo settore (giusto un'occhiata) della mia libreria veneziana.
Forse critica l’idealismo nonostante si trovi dentro di esso ?
Non proprio. Non è quello che ho spiegato nel video e nemmeno quello che sostiene Hegel quando critica l'idealismo (soggettivo) e valorizza il (suo) idealismo come idealità del finito. Il mio consiglio: riascoltare.
Ma scusi: questo è revisionismo. Si domandi ai suoi studenti (per ipotesi, perché sono tutti morti) che al tempo entravano nella sua classe se la parola idealismo non veniva accostata alle sue lezioni de visu. Lo si domandi alla sinistra hegeliana, a Schopenhauer, a Stirner.
Ascolti meglio quello che ho detto, le citazioni dalle opere di Hegel che ho letto, le critiche hegeliane all'idealismo vuoto contenute nella Fenomenologia (che certamente gli allievi di Hegel conoscevano meglio di lei), e infine che cosa Hegel intendeva con idealismo quando ne parlava in senso positivo. La discussione, le obiezioni, le critiche hanno un senso solo entrando nel merito, non accampando formule vuote, come "revisionismo" (su cui lo stesso Hegel avrebbe elevato una critica spietata). Solo così si impara e si fa filosofia.