Eventi, Libri gratis, Articoli e molto altro: linktr.ee/PrimoVassallo 📯 Pagina Facebook (video in anteprima): facebook.com/alessandrobarberoblog/videos ✅ Audible audiolibri ▶ 30 giorni GRATIS - clicca qui: amzn.to/3IvHfzz ✅ 3 Mesi di Podcast e Musica GRATIS (disdici quando vuoi): amzn.to/31mrDdL
Le guerre in tempo erano per i soldati, con la 2 guerra mondiale si colpisce la popolazione oltre che i soldati, infatti abbiamo avuto 60 milioni di morti.
Ha giusto un leggero bias antistatunitense, gli ho sentito ricordare almeno 3/4 volte che gli americani non prendevano quasi mai prigionieri giapponesi durante la guerra del pacifico. Mai sentito insistere e ripetersi così tanto su situazioni simili altrui, che abbondano 🤷😉
@@riccardofabris1260 non direi antistatunitense tout court, non appartenendogli per nulla la faziosità, semmai opposizione a un sistema di governo e ne avrebbe ben donde se prendiamo in esame la Storia degli ultimi 80 anni.
@@milalaurens1212 non diresti ma lo dici nella conclusione (vorrei sapere quale stato in grado di fare qualcosa nel mondo non si sia "comportato male" negli ultimi 80 anni che citi, per dire 😁) Barbero in toni pacati lo ammette tranquillamente che è anticapitalista, non è una posizione rara tra i professori universitari italiani, anzi, di solito sono più estremisti. Basta leggere la roba pubblicata su FT a firma Brancaccio e soci 4gg fa. Ciao!
@@riccardofabris1260 il Prof. Barbero non è antiamericano, non è possibile essere contro un popolo, è, giustamente, critico verso i governi che si sono succeduti negli ultimi 80 anni. Come paladini del mondo, hanno dato il peggio di sé, sconvolgendo la vita di intere popolazioni, distruggendo intere aree. La lista è infinita, incominciando dal nostro Paese, forse lei dimentica il 1 maggio 1947 e a seguire i dolorosi accadimenti. Chi altri? Nessuno.
L'aspetto piu affascinante di Barbero è il saper lanciare accuse anche molto dure a certi "poteri", nascoste pero' magistralmente dietro una patina di ironia e di tono bonario, che le rende apparentemente innocue. E' un modo di parlare proprio delle persone dotate di una intelligenza finissima, unita a una magistrale dialettica. Del resto, lui sa benissimo che essendo un personaggio molto in vista, non puo scagliarsi frontalmente contro i soliti diktat del pensiero unico e grazie a questa sue raffinate e sottilissime capacità si diverte come un pazzo a lanciare bombette caramellate senza che alcuno possa dirgli alcunchè. Adorabile.
La tua analisi e' perfetta...figuriamoci se uno storico come Berbero non sa a chi vanno i vantaggi delle guerre...il problema e' che non si puo dire..hehe o. Che non si puo piu dire..haha
Sono un economista, o sarebbe meglio dire un laureato in economia, e posso dirti che potremmo essere gli ultimi a comprendere certe dinamiche. Sbagliamo, enormemente, le stime in tempi di pace, non becchiamo mezza previsione da qui a cinque anni, puoi immaginare il resto come sia approssimato e approssimativo. Una guerra è fin troppo complessa e imprevedibile per qualsiasi economista, che potrebbe spiegarti le ripercussioni solo a posteriori e nemmeno tanto bene.
Ogni volta che parla il prof mi ricorda mio papa' anche lui prof di storia ora è morto ma stavamo ore a parlare di queste cose...da quando ascolto il prof Barbero mi mancano un poco meno quelle chiacchierate...Grazie prof
@@cruzcaster8576 ahaha... In America usano un'altra metafora: "potrebbe cantare anche gli ingredienti dello shampoo, starei a sentirlo per ore..." (letto sotto un video di Elvis Presley 😃)
Gli Stati Uniti sono probabilmente agevolati nelle guerre perché hanno un arsenale ed a monte delle aziende che si occupano di produzione bellica che alimentano il mercato. Tali aziende per poter far business devono avere...una guerra fra le mani. Una volta che i loro magazzini sono pieni, occorre, consumare proiettili, armi varie. E vendere armi non solo al proprio interno, ma ai paesi stranieri, permette uno scambio non solo di flussi monetari, ma relazioni comm/forniture privilegiate di beni/accesso a mercati geografici e tecnologie. Barbero sempre un grande e piacevole divulgatore.
Per quanto si faccia sempre riferimento al lato economico io credo che non sia la vera ragione delle guerre, troppo semplicistico. Certamente il lato economico è strettamente collegato e correlato, ma il motivo principale è il pensiero marcio, ridotto negli ultimi anni, ma ahimè non ancora esaurito, di patriottismo e nazionalismo. Senza questa concezione nessun uomo avrebbe interesse di andarsi a sparare e morire contro degli sconosciuti.
Veramente uno dei più grandi produttori di armi al mondo è l'Italia... Se mancano le basi e si guarda agli states con pregiudizio la visione risulta miope e astratta
@@puppypoppy100 ma dove li prendi i dati? e poi dai dei miopi e astratti agli altri, serio? dati al 2020, in dollari: 1. Lockheed Martin (US) 58,2 mld 2. Raytheon Technologies (US) 36,8 mld 3. Boeing (US) 32,1 mld 4. Northrop Grumman Corp (US) 30,4 mld 5. General Dynamics Corp (US) 25,8 mld 6. Bae Systems (UK) 24 mld 7. Norinco (CHN) 17,9 mld 8. Avic (CHN) 16,9 mld 9. Cetc (CHN) 14,6 mld 10. L3Harris Technologies (US) 14,1 mld Pregiudizi vero? spiace per te, ma gli yankee sono i signori della guerra oramai da tempo, e questi sono FATTI. 6 posti su 10 della top ten dei ricavi dati dalla produzione di armi spetta ad aziende statunitensti, l' Italia si classifica al tredicesimo posto con Leonardo ed al quarantasettesimo Fincantieri.
@@puppypoppy100 deduco che tu ti stia riferendo a te stesso: l'Italia è tra i produttori "più grandi" eppure è niente se paragonato agli usa, in oltre l'industria bellica non è un settore trainante, in oltre abbiamo limitazioni sui tipi di armi che possiamo produrre... praticamente hai citato l'Italia a sproposito, magari col fine miope ed astratto di giustificare gli usa... È proprio vero che ti mancano le basi.
Secondo Dominique Kalifa, che era un ricercatore e storico francese, è nel 1940 che si attesta l'uso generale dell'espressione "Belle Époque" per caratterizzare il primo periodo del 1900. Allora la Francia era sotto occupazione tedesca e quasi tutti i teatri riaprirono a dimostrazione del fatto che la vita frenetica parigina poteva continuare come prima. L'attore e regista André Alléhaut iniziò su Radio-Paris un nuovo programma dal titolo "Ah la Belle Époque!", della durata di 45 minuti e diviso in due parti. Nella prima si evocavano episodi alla moda e frivoli dei primi anni del 900 e nella seconda si eseguivano i successi musicali dell'epoca. La trasmissione ebbe grande successo e l'esclamazione "Ah, la Belle Époque!" è migrata dalla radio ai teatri e al Moulin Rouge, dove si mise in scena la vita parigina prima delle due guerre, col suo celebre can can. L'espressione ormai portava con sé tutta una fantasia parigina fatta di sfarzo e leggerezza, di pomposità e spensieratezza. La ripresa della vita a Parigi dopo l'occupazione, in tempi brevissimi, incarnava un desiderio di frenesia, di intrattenimento, di ritorno al passato (ricomparvero a Parigi negli anni 40 le vecchie carrozze d'inizio secolo), che è spiegato dagli analisti come una "fuga dalla realtà". La Liberazione avrebbe potuto liquidare l'espressione, perché troppo legata all'occupazione tedesca, e invece è sopravvissuta fino ai giorni nostri, evidentemente per l'immediatezza con cui riporta alla mente qualcosa di simile alla mitica età dell'oro, un'età di benessere e di felicità mai esistita ma sempre agognata.
Bello anche il film "Midnight in Paris" di Woody Allen dove c'è una riflessione interessante su come le epoche passate, mitizzate, sembrino sempre migliori a chi ne ha sentito parlare che a chi ci ha vissuto. Non dico altro per non fare spoiler
@@AresV- Ciò che dici è vero in generale, ma non in quel periodo, almeno secondo me. Credo che nel 1940, dopo la tragedia della prima guerra mondiale, l'avvento del fascismo in Europa, la guerra civile in Spagna e lo scoppio della seconda guerra mondiale, certamente i primi anni del 900 dovevano sembrare l'età dell'oro, non in senso assoluto ma relativamente all'orrore che venne dopo. Oh sì, il film l'ho visto, molto simpatico. Anch'io mi rituffo col ricordo nella mia personale belle époque, l'angolo del passato che mi scalda il cuore, ossia gli anni precedenti il 1992.
@@Valerian.77-24 Sono d'accordo che i primi anni del 900 sembravano l'età dell'oro ed erano certamente migliori di quelli che sarebbero venuti dopo, tuttavia spesso proprio per il contrasto tra il pre e post guerre mondiali si tende ad eccedere nella mitizzazione di un epoca che comunque aveva le sue criticità sociali e politiche, seppur chiaramente queste criticità non erano gravi come nel periodo delle due guerre, però se le guerre sono iniziate e se i totalitarismi sono arrivati è perché hanno trovato terreno fertile, ecco. Personalmente mi sconvolse scoprire che il giorno prima della dichiarazione di guerra della Germania alla serbia in sostegno dell'austria-ungheria le spiagge di tutta europa erano piene di gente che si godeva una delle estati più calde di sempre, e che all'improvviso tutta quella spensieratezza fu distrutta da una guerra che i sovrani europei pianificavano già da tempo. Questo per dire che c'era anche un' inconsapevolezza del pericolo che incombeva sulle loro teste, già dalla crisi di Agadir. Quindi epoca migliore sì, sicuramente, ma non un Eden felice come a volte lo si racconta. Purtroppo già dalla sconfitta del 1871 la Francia pianificava una rivincita, la Germania voleva le sue colonie, l'Austria temeva i serbi, l'Italia mal sopportava l'occupazione straniera, l'Inghilterra non voleva perdere l'egemonia sui paesi bassi e il controllo delle rotte commerciali. Insomma, il mondo era una polveriera anche allora, solo che non lo si sapeva.
Eh sí, quando a parlare è gente intelligente e colta i temi sono sempre interessanti, l'esposizione è chiara ed ascoltare è un piacere. Tutti l'opposto dei talk show dell'italica televisione
Noam Chomsky parla in maniera molto dettagliata del perché gli stati Uniti si arricchiscono in queste situazioni, e perché gli interessa che continuino ad accadere. Come sempre bel contenuto ❤
Noam Chomsky, da chi riesce ad essere intellettualmente onesto e, forse ancora soprattutto, indipendente, e` conosciuto per essere un gran contaballe. Vero che per raccontarle bene bisogna che abbiano un fondo di verita, ed il fatto che l'industria bellica USA sia enorme, e che per stare iun piedi e continuare a funzionare deve produrre armamenti sempre migliori (migliore nel senso bellico, cioe` piu' "efficaci" per quel che devono fare), ma Chomsky si guarda sempre bene dal menzionare il resto delle cose, tipo il fatto che la Svizzera stessa e` sempre stata una grande produttrice di armamenti (li produceva per Hitler durante la seconda guerra mondiale). Un altro fatto da considerare e` che parecchi paesi del mondo vogliono acquistare gli armamenti... e Chomsky si guarda bene dal disquisire che Cina e Russia, e Iran... producono armamenti che poi vendono
Sono d' accordo con il tuo pensiero, infatti io consiglio la lettura di Chomsky perché risulta comunque molto interessante sotto diversi aspetti, soprattutto tutto quello che tratta con l'appoggio di fonti che cita in tutti i suoi libri; ma questo non significa che io condivida tutto quello che scrive. Infatti sono anche io dell' idea che sia piuttosto polarizzato in una direzione politica che onestamente non condivido a pieno per usare un eufemismo. Tende a utilizzare una narrativa che suona un po' a : " io sono a favore del bene e assolutamente in contro di ogni male" che spesso si ricalca e risulta piuttosto superflua e retorica . Quindi in definitiva tende ad essere un bel paraculo e girare lo sguardo su temi a lui scomodi (perché in contrasto a quello che espone) pero altrettanto importanti per i inquadrare e contestualizzare tutto il suo discorso. Bisogna però dire, che ha una capacità incredibilmente disarmante di esprimere concetti e pensieri in una maniera chiara e diretta, e cheentre ci si divincola nella densità dei suoi tecnicismi e dei suoi innumerevoli labirinti di nomi e luoghi, fanno tirare un respiro e ti avvolgono con totale chiarezza ( che siano in linea o meno con il nostro pensiero) . Non sono letture che mi hanno entusiasmato, però senz'altro hanno contenuto interessante, che poi può essere confrontato con il resto delle informazioni e poter avere diverse visioni . É stato un piacere leggere e rispondere al tuo commento. Un piccolo scambio di idee e opinioni in maniera sana, é sempre positivo! Buona giornata e buone letture 🎉🎉
Infatti la guerra in Ukraina, quella in Georgia, il casino dei Kurdi, e la distruzione delle Torri Gemelle a New York sono state eseguite dagli USA ...🤣 Se solo i giornalisti ascoltassero quello che dicono ...
La stima è una cosa...la verità un'altra..da Ufficiale di comando AFOSR, nonché comandante di un reparto di Special Forces tra le più efferate al mondo...i vostri stupidi commenti fanno solo pena...poi voi a italiani siete i peggiori al mondo, sotto ogni punto di vista.
Io sono sempre più ammirato dal suo pensiero sull attualità che si amalgama totalmente col passato se non che anche lei come me ha chiaro che stiamo andando in una bruttissima direzione...Grazie
È la prima volta che sento il nome è cognome di colui, o coloro, che sulla guerra ci guadagna. Con tutto il rispetto per lo storico, di cui ho una stima superlativa per la semplicità con cui espone i suoi concetti e le sue idee, credo che pochissime persone non riconoscono oggi chi ci guadagna, sia economicamente che in potere egemone, nella guerra Russia - Ucraina. Come già avvento in quelle irachena, libica, afgana e tante altre piccole in giro per il mondo ma non meno devastanti per i cittadini che le subiscono.
In particolare la guerra in Libia ha destabilizzato mezza Africa, le guerre in Iraq e Afghanistan unite al supporto occidentale alla guerra civile siriana, hanno destabilizzato mezza Asia. Tra gli effetti collaterali fiumi di profughi che manco a dirlo arrivano in Europa.
Ma soprattutto, perché gli USA hanno sempre fatto guerre a destra e sinistra ma non hanno mai avuto sanzioni o punizioni dalla comunità internazionale? Gli USA sono immuni al diritto internazionale? Sono al di sopra della legge?
Il diritto internazionale non può esistere nel momento in cui il potere economico-militare appartiene ancora agli stati nazionali. Ora, negli ultimi decenni il potere economico è sempre meno controllato dagli stati nazionali, ma quello militare resta saldamente nelle loro mani. Ovviamente, essendo gli USA una superpotenza la legge la decidono loro (con qualche piccola, limitata, eccezione). ONU e simili falliranno sempre fino a che gli stati nazionali avranno così grande potere militare
Perché l'ONU non ha mai funzionato come si deve (per i veti incrociati delle potenze nel CdS), e perché gli Stati Uniti di fatto non possono essere sanzionati economicamente da una coalizione di Paesi alternativa allo schieramento occidentale, dato che non ne avrebbe la forza né la volontà (l'economia mondiale ne risentirebbe in maniera pesantissima).
@@kabum8046 io dei bias anti occidentali del prof ne farei volentieri a meno, per esempio. Per fortuna, nel resto della live da cui è stato estrapolato questo video, Mirko corregge più di una volta il prof sulle “inesattezze” che dice sul conflitto in Ucraina. Ma tu non lo sai perché lo idolatri e prendi in giro chi non la pensa come te insieme agli altri due scemi qua sotto
@@stralabastro142 ma per favore. Cosa mai dovrebbe correggere, uno che fino all'altro ieri faceva il troll su internet. Dulcis in fundo, ci mancavano soltanto i presunti bias occidentali di Barbero. E va beh, hai fatto doppietta di cazzate con un post solo. Una media da vero bomber.
E' da un po' di tempo a questa parte che penso che purtroppo la gestione della politica internazionale segue ancora gli stessi indicatori che seguiva ai tempi di Bismarck. Si tratta sulla base di sfere di influenza, di legge del più forte e l'argomento di base è sostanzialmente la presunta superiorità "culturale" e "politica" di una parte sulle altre. La differenza è che Bismarck era attivo circa 150 anni fa e quel tipo di politica lo sapeva portare avanti.
La risposta alla domanda del Professore, credo, sta nel fatto che l'Esercito e il comparto della Difesa in generale (con tutto l'"indotto" relativo a logistica, R&D ecc.) è l'unica vera industria di stato degli USA. In un certo senso, quella Americana è, almeno in parte, un'economia pianificata che ruota intorno all'industria militare. Poi, per ragioni culturali, di mitologia e di legittimazione delle istituzioni, questo sistema economico è "venduto" come fosse uno di libero mercato. Ma la realtà è un po' più complessa di come il mito la racconta.
Anche nella letteratura per ragazzi si parlava sempre di guerra...vedi " I ragazzi della via Pal" di Ferenc Molnar del 1907 che parla di una guerra, organizzata in modo militaresco, fra bande di ragazzi nella Budapest inizio 900!
Il motivo per cui le guerre fanno bene agli USA e' perche' il dollaro e' (fino a ieri) la sola valuta di scambio mondiale e quindi gli usa possono creare debito a piacere scaricando sugli altri paesi l'inflazione. In pratica e' guerra -> stampa di dollari per finanziare la guerra -> la svalutazione la pagano gli altri paesi -> trasferimento di ricchezza negli USA. Infatti dopo la prima guerra mondiale, quando non era ancora cosi', anche gli USA subirono gli effetti della guerra, ma quella volta sotto forma di bolla speculativa, dato che gli USA erano creditori di tutti i paesi alleati! La grande depressione del 29 e' il frutto della prima guerra mondiale negli USA! La guerra con Ucraina ha portato alla rottura del monopolio del dollaro, e quindi questa volta, anche gli USA ne subiranno gravi conseguenze!
Perche le guerre non solo ale loro porte se Mexic o Canada fosse in situazione irakiana afgana Ucraina con una 30ina di milioni di profugi sarebero fotuti
Molte grazie🙏 per questo video. "L'onestà intellettiva" del del Prof.Barbero è incrollabile e insostituibile. Buona e lunga vita a Mirco Campochiari e al Prof. Alessandro Barbero e saluti garbati a tutti.
1) perchè agli USA le guerre convengono: una risposta nel recente libro del Gen. Fabio Mini (Europa in guerra); 2) perchè c'è stato un lungo periodo di pace dopo la II guerra mondiale: una possibile risposta nel libro " Steategia di pace e di guerra" di Mr. Edward Luttwak.
È proprio vero che con garbo ed educazione (ed una non trascurabile dose di cultura che caratterizza il professore) si può dire davvero tutto! 🤣 Grande Barberooo
Grazie Professore per aver messo a disposizione il Suo sapere. Per quanto riguarda la questione relativa ai benefici delle guerre all'economia Statunitense...beh, io credo, sicuramente Lei per primo, che loro lo sappiano e le sfruttino da almeno due secoli. Sobillano e provocano guerre continuamente, la loro economia si basa su di esse e, non per ultimo, il loro enorme apparato di difesa/attacco e l'industria bellica non avrebbero più ragione d'essere in una società senza guerre...e si ritroverebbero con un enorme "esercito" di disoccupati. Hanno bisogno di un mondo destabilizzato, dovrebbero essere i primi nella famosa lista dei Paesi Canaglia alla quale aggiungerei, sicuramente, Inghilterra e Francia. D'altronde, basta aprire i libri di Storia. Cordiali saluti.
Ma quindi la progressiva riduzione del budget militare, il tentativo di disimpegnarsi un po' dalla NATO distribuendo la spesa (che attualmente è troppo a carico USA), come si accordano con il fatto che la loro economia è basata sulla guerra?
@@cccvvv630 E perché voleva farlo? Comunque non è solo Trump a volerlo fare, anche Biden aveva intenzione di ridurre le spese militari in ambito NATO e non ha mostrato intenzione di aumentarle
La cosa assurda è che a scuola la Storia la si studia sempre in base alle guerre e conflitti. Mai dedicare uno spazio alle storie delle persone, dei civili, dei bambini. La vita sociale mai fatta o fatta male e in fretta. Solo attraverso i nostri nonni o bisnonni sappiamo come hanno vissuto.
No ma non solo: vengono studiati con una precisione scandalosa gli assiri e i babilonesi, ma guai a raccontare gli ultimi 100 anni di storia, guai a raccontare veramente il fascismo e gli anni di piombo, metti che poi la gente inizia a svegliarsi
Alle elettori il maestro elementare quasi tutti i giorni ci leggeva qualche pagina del libro cuore, avevo 10 anni, e detestavo quel libro dato che mio padre durante l'ultima guerra ne aveva fatto 10 di anni di guerre
L'affermazione di Barbero, ma è lui stesso che lo ammette, è più una impressione che un'analisi. È difficile, secondo me, dire che la guerra in Ucraina, sia un buon affare. Certamente non lo è per l'Europa che dovrebbe sentire l'urgenza di uscirne, ma, a mio avviso è difficile dirlo anche per USA e per la Cina. L'oggetto del contendere sono gli equilibri geopolitici e non le esportazioni di GNL di cui gli Stati Uniti si stanno giovando. Non a caso il consenso in USA a questa guerra sta scendendo velocemente.
Si, chi pensa al GNL sta proprio fuori. Quelle sono le briciole degli interessi in gioco in questa guerra, che sono evidentemente strategici e geopolitici prima che economici.
Mia nonna, classe 1893, nella sua semplicità aveva colto cosa quel periodo comportava e a che cosa avrebbe condotto. In modo lapidario così commentava a posteriori in piemontese: LA BELA EPOQUE? BELA PER POCHI!
@@andreagalmozzi9583 grande davvero, in una cultura, si fa per dire, a senso unico. Che potrei anche condividere, pur ammirando il coraggio del nostro prof. 🙏
la Belle epoque l'ho citata nel mio tema di italiano nella maturità di ragioneria...mi interrogarono poi agli orali perchè non credevano che sapessi cosa avevo scritto...ma avessi scopiazzato!...Avevo anche citato l'età Guglielmina...
Barbero è uno storico libero e non ha peli sulla lingua a dire che gli usa non sono proprio i santi e i democratici che il main streem ci propinano un giorno si e uno si . Un grande storico ! Grazie prof!
Per rispondere all'interrogativo posto nel titolo del video: Perche le guerre fanno bene agli USA? Perché gli USA hanno il vantaggio di godere di risorse primarie e di esistere come entità geografica relativamente isolata. L'Europa invece non gode né di una federalizzazzione (leggesi politica estera univoca) né di risorse primarie se non appunto qualche giacimento petrolifero nell'est.
Prof. Perché le industrie delle Armi hanno un indotto enorme e nella loro governance ci sono fondi che gestiscono liquidità per triliardi, direttamente collegati ad esponenti FED. Ovvero quando bisogna far risollevare l'economia, scatta il conflitto.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali Leggi tutto la prossima volta
Rispondo se permette: avendo perso la seconda guerra mondiale noi italiani siamo diventati a tutti gli effetti una colonia americana e in quanto tali facciamo esattamente ciò che ci viene imposto, anche se ciò diverge dai nostri interessi, favorendo quelli statunitensi.
@@M_Marco non come noi. I Francesi hanno chiesto agli Americani di andarsene nel '66. Ai nostri politici invece ha sempre fatto comodo avere gli Americani in casa propria.
@@M_Marcol’Italia ha dovuto accettare 100 anni di colonizzazione per l’intervento militare americano per la liberazione dai tedeschi. Scade nel 2045. I Francesi no.
13:00 solo che hanno una situazione sociale disastrosa . E´veramente agghiacciante che la prima potenza al mondo non sia in grado (= cióe non voglia) dare la copertura sanitaria A TUTTI e sia un paese INSICURO perché pieno di armi.
Visto un dettaglio coi miei occhi in un video che non c'entrava nulla: all'ingresso di una scuola militare in usa, era scritto: costruiamo la leadership americana del futuro. Loro sono così: prima ti bombardano, poi ti vendono il loro rock n roll, poi ti vendono il film dove fanno vedere che ti hanno bombardato e loro erano i buoni che venivano a salvarti, poi un altro film dove si autocriticano per qualche loro eccesso (in una guerra comunque giusta, per carità). Prima si vanno a prendere i neri in Africa, poi la cosa sfugge di mano e se li discriminano in casa loro, poi goffamente vogliono inginocchiarsi davanti ai neri, poi vogliono che lo facciamo anche noi (che non c'entriamo nulla con la loro ghettizzazione e polizia, per fortuna). Sono dei grandi casinari, sia per natura sia per scelta con la loro CIA che va a creare rivoluzioni e colpi di stato (storicamente vedasi tutto il sud-America e tutto il sudest asiatico!) dove serve, con un livello di istruzione infatti molto basso. Ma questi tratti non verranno mai seriamente affrontati dai 'giornalisti' mainstream passibili di licenziamento. Tutto sto baccano sulla guerra in Ucraina, prepotenza odiosa come tutte le guerre, mentre le guerre in Afganistan, Iraq 2 volte, non sono affatto criticabili. Idem i casini dei loro alleati in Palestina o in Yemen, sanzioni zero, starnazzamenti giornalistici zero...Alla fine il discorso di massa dipende solo dell'alleanza militare in cui si rientra. Molto triste, meno male che almeno Barbero é onesto intellettualmente. Dopo l'Europa unita creata nel dopoguerra per scongiurare il pericolo di nuovi conflitti, dopo l'eurotassa pagata, ora la Starnazzaien si sforza di far entrare un paese in guerra dentro l'Europa (loro la pagano l'eurotassa? E i parametri di Maastricht che erano tanto importanti?), grandioso! Meno che male che ora vivo in Svizzera.
perché le guerre fanno bene solo agli USA? Perché gli USA producono tante armi e se ne guardano bene da smettere di farlo, dato che è un grande sostegno di sviluppo economico che sostiene la borsa di New York che è il luogo più sicuro in cui investirci i soldi, dove peraltro ci mette i soldi tutto il resto del mondo. Grandissimo prof. Barbero
aggiungo una traccia: si vuol un mondo super pieno per favorire le contrapposizioni e giustificare guerre; non si cerca un discorso diplomatico perché non siamo pronti per la pace; abbiamo imboccato una strada che porta alla autodistruzione o alla pace: la variabile è il tempo necessario.
Mi pare che la risposta di Mirko sia corretta. Nel ventesimo e ventunesimo secolo nessuna guerra si è svolta sul territorio Americano e questo fa la differenza in riferimento alla popolazione civile e alle infrastrutture. Vedo degli analogismi con altri due Imperi che hanno beneficiato delle guerre senza subirne le conseguenze sul proprio suolo: l'Inghilterra Vittoriana e l'Antica Roma Imperiale
invece il fatto che solo le aziende US nella top10 per la produzione di armi abbiano ricavato nel 2020 quasi 200mld di dollari immagino non centri nulla.
@@fromfleshtosteel-24 Centra eccome. È uno dei motivi per il quale agli Stati Uniti va benissimo che la guerra in Ucraina continui. Ma il fatto che i conflitti si svolgano lontano dalla madrepatria non è trascurabile. Se hai un territorio devastato come l'intera Europa nel primo e secondo conflitto mondiale l'economia crolla, mentre in America dopo la 1 guerra mondiale si è rafforzata e con la seconda è uscita dalla Grande Depressione diventando una potenza mondiale.
A questa osservazione mi sembra che Barbero abbia risposto. E cioè neanche sul nostro territorio (...intendo l'Europa occidentale) non ci sono guerre da 70 anni. Ma in realtà quella ucraina (che non è precisamente sul nostro territorio - ed intendo sempre Europa occidentale) ci sta danneggiando economicamente rispetto agli Usa che sta arricchendosi
@@morrissent5354 Si se ci riferiamo a oggi hai ragione. Ma visto che si faceva un discorso in generale, basta vedere il titolo del video "Perché le guerre fanno bene solo agli USA" mi sembra che la spiegazione di Mirko sia appropriata. Nessuna polemica io apprezzo sia Mirko che il Professore.
Forse xché tutti questi stati citati nei secoli hanno esportato prima la civiltà e ora la democrazia tra l'altro non richiesta..la guerra si ma in casa degl'altri 🤔🙄😳👏
Lo spiego sperando di essere coinciso, perché l'argomento è estremamente complesso per le dinamiche del XIX secolo, ma come anche dal punto di vista economico iniziando dal petroldollaro. La risposta a 11:50 è: per una questione di geografia e consolidamento della ricchezza. Rispetto all'Europa che deve trovarsi le risorse energetiche all'estero, e quindi si vede il suo mercato fluttuare anche per una serie di divisioni interne, *gli USA possono contare su un immenso mercato interno, plus un controllo di quello estero (per via del controllo su materie prime e trasporti dell'economia europea, ma fino a recentemente anche il contenimento di USSR e China).* Infatti l'Europa per ragioni storiche dal dopoguerra ha avuto un mercato e politica della difesa pressoché dominato dalla offerta Statunitense, ragion per cui ci si ritrova a combattere la spartizione del restante della torta tra piccoli stati invece di una proiezione verso la competizione mondiale (la Francia che comunque contava qualche colonia in NA ci provò, ma non ebbe il seguito europeo). Stava cambiando verso gli anni 2000 questa cosa, però una serie di guerre ai confini che hanno impattato sulla nostra capacità di concorrenza dovuto a continue crisi energetiche, e una classe politica coltivata dalla subordinazione della Guerra Fredda, siamo al risultato che siamo oggi. L'altro successo degli USA d'altro canto è che vantando la pressoché stabile politica e territorio, sono state spostate li grandi quantità di capitali, anche europei, cinesi, russi, etc. Anche perché, salvo nucleari, dovesse scoppiare un'altra guerra mondiale l'unico territorio al sicuro da possibili invasioni e distruzione sono appunto gli USA.
Il senato americano, in seguito al omicidio khashoggi, aveva sanziono l'Arabia Saudita ma dette sanzioni non vennero applicate poiché avrebbero portato un danno anche al economia americana ..... se non sbaglio. Riporto solo quello che leggevo tempo fa, no polemiche grazie.
Una bellissima prospettiva per il futuro quindi . Con queste premesse vale proprio la pena di mettere su una famiglia numerosa e fare investimenti a lungo termine ..... un vero e proprio INNO all'ottimismo .
Eh no non ve la potete cavare così con un argomento super interessante. Grande Campochiari e grande Barbero, vorrei che spiegaste come gli USA guadagnamo dalla pace e guadagnano dalla guerra mentre il resto del mondo guadagna un poco dalla pace e ci rimette sempre parecchio dalla guerra. Questa constatazione per me evidente mi assilla da molti anni e mi fa rabbia pensare che se gli Usa intervengono in una guerra la loro borsa sale lo stesso. Che ne dite ?
Gli americani hanno un "impero" che si estende dal Pacifico all'Europa, passa un po' per il Medio Oriente e quindi, alla fine dei conti, copre un po' tutto il mondo. Il settore industriale e quello finanziario vengono usati come strumenti per portare avanti gli interessi strategici nazionali. Questo permette agli USA di "guadagnarci sempre", anche se poi non è proprio così, almeno non sempre e di fatto, se il cosiddetto "impero" si è evidentemente rafforzato negli ultimi decenni, ha anche permesso a varie potenze regionali, come Cina e Russia, di "allargarsi", cosa che è sicuramente non ottima per l'egemone globale. Una nota soltanto: molti parlano dell'industria bellica USA come principale collaboratore nelle varie spedizioni, figurative o meno, portate avanti dagli yankee, ma in realtà buona parte del settore privato, come quello dell'informazione o quello tecnologico, vengono usati tenendo a mente l'obbiettivo imperiale.
Certo è che quando una buona fetta dell'economia integra la compravendita di armamenti e affini, l'argomento dell'interdipendenza sicuramente non potrà mai essere valido
Al minuto 11,50 Barbero dice esattamente ciò che tutte le persone dotate di sano buon senso e onestà intellettuale pensano da sempre: solo gli USA guadagnano dalle guerre
Gli USA sempre avvantaggiati dalla guerra? Affermazione piuttosto tirata. Le guerre mondiali hanno sicuramente favorito l'economia statunitense, per svariate ragioni. Le guerre più recenti invece, Vietnam, Iraq, Afghanistan hanno fatto tutt'altro che bene all'economia USA. Non parlo dei pochi ricconi del complesso industriale, ma l'economia generale non ha certo guadagnato da quei disastri. Inoltre, almeno secondo il paradosso di Triffin, avere la moneta di riferimento internazionale, il dollaro nel caso degli USA, conduce nella lunga distanza a un vantaggio politico globale ma a un danno economico domestico. Non è un caso che gli Stati Uniti, dopo le catastrofiche spese delle due guerre mediorientali, con nulli vantaggi strategici alla fine dei conti, stanno ora dibattendosi in una lunga crisi interna in cui il popolo mostra chiari segni di stanchezza e esasperazione per lo sforzo di proiezione di potenza globale. E non illudiamoci, se la US Navy non terrà più aperti e pacificati gli oceani, si apre un'epoca di regionalizzazione conflittuale e declino economico, un'era ben peggiore di quanto abbiamo vissuto sinora.
Per ascoltare un ragionamento storico, logico e fattuale sul valore sottovalutato di vivere in Pace, si possono ascoltare solo Barbero, Tarquinio e il Papa...
@@Camaleontedoc È la realtà, caro. Noi siamo seduti comodamente sul divano, mentre là si sta morendo sotto le bombe. Noti la differenza, o devo chiamare l'aiuto da casa?
Eventi, Libri gratis, Articoli e molto altro: linktr.ee/PrimoVassallo
📯 Pagina Facebook (video in anteprima): facebook.com/alessandrobarberoblog/videos
✅ Audible audiolibri ▶ 30 giorni GRATIS - clicca qui: amzn.to/3IvHfzz
✅ 3 Mesi di Podcast e Musica GRATIS (disdici quando vuoi): amzn.to/31mrDdL
Grazie Prof!
Grazie. Approfitterò immediatamente
Le guerre in tempo erano per i soldati, con la 2 guerra mondiale si colpisce la popolazione oltre che i soldati, infatti abbiamo avuto 60 milioni di morti.
Vorrei che parlasse della famiglia Landi una famiglia che partì da signori e finì con diventare altezze serenissime ( se non ricordo male)
1
Parlerei per ore con Barbero, oltre ad essere divertente ti trasmette la sua grande passione per la materia.
La prima dote del Professore Barbero è l'umiltà, nonostante la sua sterminata cultura, perciò lo seguo, non perché è divertente.
Ha giusto un leggero bias antistatunitense, gli ho sentito ricordare almeno 3/4 volte che gli americani non prendevano quasi mai prigionieri giapponesi durante la guerra del pacifico. Mai sentito insistere e ripetersi così tanto su situazioni simili altrui, che abbondano 🤷😉
@@riccardofabris1260 non direi antistatunitense tout court, non appartenendogli per nulla la faziosità, semmai opposizione a un sistema di governo e ne avrebbe ben donde se prendiamo in esame la Storia degli ultimi 80 anni.
@@milalaurens1212 non diresti ma lo dici nella conclusione (vorrei sapere quale stato in grado di fare qualcosa nel mondo non si sia "comportato male" negli ultimi 80 anni che citi, per dire 😁)
Barbero in toni pacati lo ammette tranquillamente che è anticapitalista, non è una posizione rara tra i professori universitari italiani, anzi, di solito sono più estremisti. Basta leggere la roba pubblicata su FT a firma Brancaccio e soci 4gg fa. Ciao!
@@riccardofabris1260 il Prof. Barbero non è antiamericano, non è possibile essere contro un popolo, è, giustamente, critico verso i governi che si sono succeduti negli ultimi 80 anni. Come paladini del mondo, hanno dato il peggio di sé, sconvolgendo la vita di intere popolazioni, distruggendo intere aree. La lista è infinita, incominciando dal nostro Paese, forse lei dimentica il 1 maggio 1947 e a seguire i dolorosi accadimenti. Chi altri? Nessuno.
L'aspetto piu affascinante di Barbero è il saper lanciare accuse anche molto dure a certi "poteri", nascoste pero' magistralmente dietro una patina di ironia e di tono bonario, che le rende apparentemente innocue. E' un modo di parlare proprio delle persone dotate di una intelligenza finissima, unita a una magistrale dialettica. Del resto, lui sa benissimo che essendo un personaggio molto in vista, non puo scagliarsi frontalmente contro i soliti diktat del pensiero unico e grazie a questa sue raffinate e sottilissime capacità si diverte come un pazzo a lanciare bombette caramellate senza che alcuno possa dirgli alcunchè. Adorabile.
Commento eccelso, completamente vero 😂
La tua analisi e' perfetta...figuriamoci se uno storico come Berbero non sa a chi vanno i vantaggi delle guerre...il problema e' che non si puo dire..hehe o. Che non si puo piu dire..haha
Sono un economista, o sarebbe meglio dire un laureato in economia, e posso dirti che potremmo essere gli ultimi a comprendere certe dinamiche. Sbagliamo, enormemente, le stime in tempi di pace, non becchiamo mezza previsione da qui a cinque anni, puoi immaginare il resto come sia approssimato e approssimativo. Una guerra è fin troppo complessa e imprevedibile per qualsiasi economista, che potrebbe spiegarti le ripercussioni solo a posteriori e nemmeno tanto bene.
Mi sarei espressa nei medesimi termini: condivido al 100%...!!!
So perfettamente donde partono certi diktat !!!
@@toffonardi7037 x me non sono oscure queste dinamiche: le conosco anche sin troppo bene...
Se vi interessa saperne di più contattatemi!
Ogni volta che parla il prof mi ricorda mio papa' anche lui prof di storia ora è morto ma stavamo ore a parlare di queste cose...da quando ascolto il prof Barbero mi mancano un poco meno quelle chiacchierate...Grazie prof
Io sono innamorata pazza del prof Barbero...lo ascolterei per ore anche solo per sentirlo leggere la lista della spesa
Povero Barbero. Tutti gli studi che ha fatto ed alla fine si e' ridotto a leggere la lista della spesa.
@@cruzcaster8576 ahaha... In America usano un'altra metafora: "potrebbe cantare anche gli ingredienti dello shampoo, starei a sentirlo per ore..." (letto sotto un video di Elvis Presley 😃)
Alessandro Barbero - La Lista del Molibdeno
Guardalo, è un video
Gli Stati Uniti sono probabilmente agevolati nelle guerre perché hanno un arsenale ed a monte delle aziende che si occupano di produzione bellica che alimentano il mercato. Tali aziende per poter far business devono avere...una guerra fra le mani. Una volta che i loro magazzini sono pieni, occorre, consumare proiettili, armi varie. E vendere armi non solo al proprio interno, ma ai paesi stranieri, permette uno scambio non solo di flussi monetari, ma relazioni comm/forniture privilegiate di beni/accesso a mercati geografici e tecnologie.
Barbero sempre un grande e piacevole divulgatore.
Per quanto si faccia sempre riferimento al lato economico io credo che non sia la vera ragione delle guerre, troppo semplicistico. Certamente il lato economico è strettamente collegato e correlato, ma il motivo principale è il pensiero marcio, ridotto negli ultimi anni, ma ahimè non ancora esaurito, di patriottismo e nazionalismo. Senza questa concezione nessun uomo avrebbe interesse di andarsi a sparare e morire contro degli sconosciuti.
E se le armi le vedono ai paesi confinanti con un loro obiettivo, ne massimizzano la resa.
Veramente uno dei più grandi produttori di armi al mondo è l'Italia... Se mancano le basi e si guarda agli states con pregiudizio la visione risulta miope e astratta
@@puppypoppy100 ma dove li prendi i dati? e poi dai dei miopi e astratti agli altri, serio? dati al 2020, in dollari:
1. Lockheed Martin (US) 58,2 mld
2. Raytheon Technologies (US) 36,8 mld
3. Boeing (US) 32,1 mld
4. Northrop Grumman Corp (US) 30,4 mld
5. General Dynamics Corp (US) 25,8 mld
6. Bae Systems (UK) 24 mld
7. Norinco (CHN) 17,9 mld
8. Avic (CHN) 16,9 mld
9. Cetc (CHN) 14,6 mld
10. L3Harris Technologies (US) 14,1 mld
Pregiudizi vero? spiace per te, ma gli yankee sono i signori della guerra oramai da tempo, e questi sono FATTI. 6 posti su 10 della top ten dei ricavi dati dalla produzione di armi spetta ad aziende statunitensti, l' Italia si classifica al tredicesimo posto con Leonardo ed al quarantasettesimo Fincantieri.
@@puppypoppy100 deduco che tu ti stia riferendo a te stesso: l'Italia è tra i produttori "più grandi" eppure è niente se paragonato agli usa, in oltre l'industria bellica non è un settore trainante, in oltre abbiamo limitazioni sui tipi di armi che possiamo produrre... praticamente hai citato l'Italia a sproposito, magari col fine miope ed astratto di giustificare gli usa... È proprio vero che ti mancano le basi.
Secondo Dominique Kalifa, che era un ricercatore e storico francese, è nel 1940 che si attesta l'uso generale dell'espressione "Belle Époque" per caratterizzare il primo periodo del 1900. Allora la Francia era sotto occupazione tedesca e quasi tutti i teatri riaprirono a dimostrazione del fatto che la vita frenetica parigina poteva continuare come prima. L'attore e regista André Alléhaut iniziò su Radio-Paris un nuovo programma dal titolo "Ah la Belle Époque!", della durata di 45 minuti e diviso in due parti. Nella prima si evocavano episodi alla moda e frivoli dei primi anni del 900 e nella seconda si eseguivano i successi musicali dell'epoca. La trasmissione ebbe grande successo e l'esclamazione "Ah, la Belle Époque!" è migrata dalla radio ai teatri e al Moulin Rouge, dove si mise in scena la vita parigina prima delle due guerre, col suo celebre can can. L'espressione ormai portava con sé tutta una fantasia parigina fatta di sfarzo e leggerezza, di pomposità e spensieratezza. La ripresa della vita a Parigi dopo l'occupazione, in tempi brevissimi, incarnava un desiderio di frenesia, di intrattenimento, di ritorno al passato (ricomparvero a Parigi negli anni 40 le vecchie carrozze d'inizio secolo), che è spiegato dagli analisti come una "fuga dalla realtà". La Liberazione avrebbe potuto liquidare l'espressione, perché troppo legata all'occupazione tedesca, e invece è sopravvissuta fino ai giorni nostri, evidentemente per l'immediatezza con cui riporta alla mente qualcosa di simile alla mitica età dell'oro, un'età di benessere e di felicità mai esistita ma sempre agognata.
Bello anche il film "Midnight in Paris" di Woody Allen dove c'è una riflessione interessante su come le epoche passate, mitizzate, sembrino sempre migliori a chi ne ha sentito parlare che a chi ci ha vissuto. Non dico altro per non fare spoiler
@@AresV- Ciò che dici è vero in generale, ma non in quel periodo, almeno secondo me. Credo che nel 1940, dopo la tragedia della prima guerra mondiale, l'avvento del fascismo in Europa, la guerra civile in Spagna e lo scoppio della seconda guerra mondiale, certamente i primi anni del 900 dovevano sembrare l'età dell'oro, non in senso assoluto ma relativamente all'orrore che venne dopo. Oh sì, il film l'ho visto, molto simpatico. Anch'io mi rituffo col ricordo nella mia personale belle époque, l'angolo del passato che mi scalda il cuore, ossia gli anni precedenti il 1992.
Complimenti ottimo commento. Bravo
@@Valerian.77-24 complimenti altra meravigliosa argomentazione. Bravo.
@@Valerian.77-24 Sono d'accordo che i primi anni del 900 sembravano l'età dell'oro ed erano certamente migliori di quelli che sarebbero venuti dopo, tuttavia spesso proprio per il contrasto tra il pre e post guerre mondiali si tende ad eccedere nella mitizzazione di un epoca che comunque aveva le sue criticità sociali e politiche, seppur chiaramente queste criticità non erano gravi come nel periodo delle due guerre, però se le guerre sono iniziate e se i totalitarismi sono arrivati è perché hanno trovato terreno fertile, ecco. Personalmente mi sconvolse scoprire che il giorno prima della dichiarazione di guerra della Germania alla serbia in sostegno dell'austria-ungheria le spiagge di tutta europa erano piene di gente che si godeva una delle estati più calde di sempre, e che all'improvviso tutta quella spensieratezza fu distrutta da una guerra che i sovrani europei pianificavano già da tempo. Questo per dire che c'era anche un' inconsapevolezza del pericolo che incombeva sulle loro teste, già dalla crisi di Agadir. Quindi epoca migliore sì, sicuramente, ma non un Eden felice come a volte lo si racconta. Purtroppo già dalla sconfitta del 1871 la Francia pianificava una rivincita, la Germania voleva le sue colonie, l'Austria temeva i serbi, l'Italia mal sopportava l'occupazione straniera, l'Inghilterra non voleva perdere l'egemonia sui paesi bassi e il controllo delle rotte commerciali. Insomma, il mondo era una polveriera anche allora, solo che non lo si sapeva.
Eh sí, quando a parlare è gente intelligente e colta i temi sono sempre interessanti, l'esposizione è chiara ed ascoltare è un piacere. Tutti l'opposto dei talk show dell'italica televisione
Sempre un immenso piacere ascoltare il Professor Barbero!
Non conoscevo il professore ma mi piace moltissimo lo seguirò volentieri spiega molto bene tutto e non e di parte
Noam Chomsky parla in maniera molto dettagliata del perché gli stati Uniti si arricchiscono in queste situazioni, e perché gli interessa che continuino ad accadere. Come sempre bel contenuto ❤
E quando queste cose non accadono, le fanno accadere.
Noam Chomsky, da chi riesce ad essere intellettualmente onesto e, forse ancora soprattutto, indipendente, e` conosciuto per essere un gran contaballe. Vero che per raccontarle bene bisogna che abbiano un fondo di verita, ed il fatto che l'industria bellica USA sia enorme, e che per stare iun piedi e continuare a funzionare deve produrre armamenti sempre migliori (migliore nel senso bellico, cioe` piu' "efficaci" per quel che devono fare), ma Chomsky si guarda sempre bene dal menzionare il resto delle cose, tipo il fatto che la Svizzera stessa e` sempre stata una grande produttrice di armamenti (li produceva per Hitler durante la seconda guerra mondiale). Un altro fatto da considerare e` che parecchi paesi del mondo vogliono acquistare gli armamenti... e Chomsky si guarda bene dal disquisire che Cina e Russia, e Iran... producono armamenti che poi vendono
Sono d' accordo con il tuo pensiero, infatti io consiglio la lettura di Chomsky perché risulta comunque molto interessante sotto diversi aspetti, soprattutto tutto quello che tratta con l'appoggio di fonti che cita in tutti i suoi libri; ma questo non significa che io condivida tutto quello che scrive.
Infatti sono anche io dell' idea che sia piuttosto polarizzato in una direzione politica che onestamente non condivido a pieno per usare un eufemismo. Tende a utilizzare una narrativa che suona un po' a : " io sono a favore del bene e assolutamente in contro di ogni male" che spesso si ricalca e risulta piuttosto superflua e retorica .
Quindi in definitiva tende ad essere un bel paraculo e girare lo sguardo su temi a lui scomodi (perché in contrasto a quello che espone) pero altrettanto importanti per i inquadrare e contestualizzare tutto il suo discorso.
Bisogna però dire, che ha una capacità incredibilmente disarmante di esprimere concetti e pensieri in una maniera chiara e diretta, e cheentre ci si divincola nella densità dei suoi tecnicismi e dei suoi innumerevoli labirinti di nomi e luoghi, fanno tirare un respiro e ti avvolgono con totale chiarezza ( che siano in linea o meno con il nostro pensiero) . Non sono letture che mi hanno entusiasmato, però senz'altro hanno contenuto interessante, che poi può essere confrontato con il resto delle informazioni e poter avere diverse visioni .
É stato un piacere leggere e rispondere al tuo commento.
Un piccolo scambio di idee e opinioni in maniera sana, é sempre positivo! Buona giornata e buone letture 🎉🎉
Ma sanzioni da parte di chi? Da chi avrebbero dovuto prendere sanzioni?
Il magister è sempre magistrale merita vedersi il video completo.
Barbero illuminaci
Dall' Australia, mille grazie Prof. Momenti di riflessione ...
La stima per il professore raggiunge livelli incommensurabili!
Infatti la guerra in Ukraina, quella in Georgia, il casino dei Kurdi, e la distruzione delle Torri Gemelle a New York sono state eseguite dagli USA ...🤣
Se solo i giornalisti ascoltassero quello che dicono ...
La stima è una cosa...la verità un'altra..da Ufficiale di comando AFOSR, nonché comandante di un reparto di Special Forces tra le più efferate al mondo...i vostri stupidi commenti fanno solo pena...poi voi a italiani siete i peggiori al mondo, sotto ogni punto di vista.
Veramente incommensurabile mi affascina sempre lo ascolterei anch'io x ore
😂😂😂😂
eeehh esagerato
Io sono sempre più ammirato dal suo pensiero sull attualità che si amalgama totalmente col passato se non che anche lei come me ha chiaro che stiamo andando in una bruttissima direzione...Grazie
È la prima volta che sento il nome è cognome di colui, o coloro, che sulla guerra ci guadagna. Con tutto il rispetto per lo storico, di cui ho una stima superlativa per la semplicità con cui espone i suoi concetti e le sue idee, credo che pochissime persone non riconoscono oggi chi ci guadagna, sia economicamente che in potere egemone, nella guerra Russia - Ucraina. Come già avvento in quelle irachena, libica, afgana e tante altre piccole in giro per il mondo ma non meno devastanti per i cittadini che le subiscono.
In particolare la guerra in Libia ha destabilizzato mezza Africa, le guerre in Iraq e Afghanistan unite al supporto occidentale alla guerra civile siriana, hanno destabilizzato mezza Asia. Tra gli effetti collaterali fiumi di profughi che manco a dirlo arrivano in Europa.
Quando inizia a parlare il prof.Barbero non posso smettere di ascoltarlo ,a prescindere dal periodo storico trattato.
Solo una parola: splendido!!!
"Eh già... ci sono i Saraceni!!" Orgoglio piemontese!!!!! Grazie di tutto, professore, anche per questo...
Lodarne la cultura credo che ormai sia riduttivo, la dote più rara ed inestimabile è la sua onestà intellettuale.
Grazie professore.
Il dottor Barbero è una persona intellettualmente onesta.
Un pochettino marxista...
Forse lo scrivi per autoconvincerti 😂
D'irsi sicuro dell'onestà intellettuale di un terzo non so?? Una suggestione può essere appropriata ma, dirsi sicuri, mah? Non mi pare comunque??
Condivido totalmente❤
Si come Cialdini era un bravo generale
Fantastico! Lo ascolterei per ore!
Barbero e' un fenomeno ! Se non hai interesse per la storia , con lui ti viene!!
Ma soprattutto, perché gli USA hanno sempre fatto guerre a destra e sinistra ma non hanno mai avuto sanzioni o punizioni dalla comunità internazionale?
Gli USA sono immuni al diritto internazionale? Sono al di sopra della legge?
Il diritto internazionale non può esistere nel momento in cui il potere economico-militare appartiene ancora agli stati nazionali. Ora, negli ultimi decenni il potere economico è sempre meno controllato dagli stati nazionali, ma quello militare resta saldamente nelle loro mani. Ovviamente, essendo gli USA una superpotenza la legge la decidono loro (con qualche piccola, limitata, eccezione). ONU e simili falliranno sempre fino a che gli stati nazionali avranno così grande potere militare
chi punisce i padroni?
USA sono come l'Impero Romano di una volta, chi puo imponere sanzioni?
Quando sei un T-Rex in cima alla piramide alimentare chi può mangiarti?
Perché l'ONU non ha mai funzionato come si deve (per i veti incrociati delle potenze nel CdS), e perché gli Stati Uniti di fatto non possono essere sanzionati economicamente da una coalizione di Paesi alternativa allo schieramento occidentale, dato che non ne avrebbe la forza né la volontà (l'economia mondiale ne risentirebbe in maniera pesantissima).
Barbero e Mirko di Parabellum nella stessa live è un sogno che si avvera!
Di parabellum si può fare tranquillamente a meno. Del professore no.
Mirko Parabellum 😂😂
@@kabum8046 E altre barzellette che puoi dirti da solo
@@kabum8046 io dei bias anti occidentali del prof ne farei volentieri a meno, per esempio. Per fortuna, nel resto della live da cui è stato estrapolato questo video, Mirko corregge più di una volta il prof sulle “inesattezze” che dice sul conflitto in Ucraina. Ma tu non lo sai perché lo idolatri e prendi in giro chi non la pensa come te insieme agli altri due scemi qua sotto
@@stralabastro142 ma per favore. Cosa mai dovrebbe correggere, uno che fino all'altro ieri faceva il troll su internet.
Dulcis in fundo, ci mancavano soltanto i presunti bias occidentali di Barbero.
E va beh, hai fatto doppietta di cazzate con un post solo. Una media da vero bomber.
E' da un po' di tempo a questa parte che penso che purtroppo la gestione della politica internazionale segue ancora gli stessi indicatori che seguiva ai tempi di Bismarck. Si tratta sulla base di sfere di influenza, di legge del più forte e l'argomento di base è sostanzialmente la presunta superiorità "culturale" e "politica" di una parte sulle altre. La differenza è che Bismarck era attivo circa 150 anni fa e quel tipo di politica lo sapeva portare avanti.
La risposta alla domanda del Professore, credo, sta nel fatto che l'Esercito e il comparto della Difesa in generale (con tutto l'"indotto" relativo a logistica, R&D ecc.) è l'unica vera industria di stato degli USA. In un certo senso, quella Americana è, almeno in parte, un'economia pianificata che ruota intorno all'industria militare. Poi, per ragioni culturali, di mitologia e di legittimazione delle istituzioni, questo sistema economico è "venduto" come fosse uno di libero mercato. Ma la realtà è un po' più complessa di come il mito la racconta.
falso, gli usa guadagnano dal comparto militare solo il 3% del proprio gdp
Sono Anglosassoni(i dominatori del pianeta) potenziati per fare da nuovo Impero Romano
ADORO BARBERO🔝👈
👏🏻 👏🏻 👏🏻 grande storico.
Sentir parlare e argomentare Barbero con l’altro è davvero umiliante per l’atlantista, guerrafondaio, esperto di “strategie militari”.
Monsieur Barberò. Merci,
Marcò. Come sempre molto esaustivo professore
Anche nella letteratura per ragazzi si parlava sempre di guerra...vedi " I ragazzi della via Pal" di Ferenc Molnar del 1907 che parla di una guerra, organizzata in modo militaresco, fra bande di ragazzi nella Budapest inizio 900!
Mi viene in mente anche "La guerra dei bottoni" di Pergaud... stessa epoca. Scontro tra i ragazzi di due paesi confinanti nella campagna francese.
bellissimo libro
Un grande e coraggioso storico che racconta la verità.
Finalmente campo chiari prende un po' lezione da un grande maestro come Alessandro Barbero
Il motivo per cui le guerre fanno bene agli USA e' perche' il dollaro e' (fino a ieri) la sola valuta di scambio mondiale e quindi gli usa possono creare debito a piacere scaricando sugli altri paesi l'inflazione. In pratica e' guerra -> stampa di dollari per finanziare la guerra -> la svalutazione la pagano gli altri paesi -> trasferimento di ricchezza negli USA.
Infatti dopo la prima guerra mondiale, quando non era ancora cosi', anche gli USA subirono gli effetti della guerra, ma quella volta sotto forma di bolla speculativa, dato che gli USA erano creditori di tutti i paesi alleati! La grande depressione del 29 e' il frutto della prima guerra mondiale negli USA!
La guerra con Ucraina ha portato alla rottura del monopolio del dollaro, e quindi questa volta, anche gli USA ne subiranno gravi conseguenze!
Aspetto le gravi conseguenze per L'impero della guerra
Perche le guerre non solo ale loro porte se Mexic o Canada fosse in situazione irakiana afgana Ucraina con una 30ina di milioni di profugi sarebero fotuti
Grandi entrambi per la passione e la trasparenza 🙏🙂❤️❤️❤️❤️
Campochiari lavora per il gruppo GEDI ( armaioli)......trasparenza poca................Barbero invece uno dei pochi intellettuali rimasti
dire GRANDI ENTRAMBI a due esseri così diversi è una specie di bestemmia in chiesa..ti rendi conto?
@@borispa7154 c'è sempre qualcuno che cerca la rissa...ti metto un ok così mi lasci tranquilla magari
potevi rimanere tranquillissima a prescindere.. non vedo risse o altro.. ti metto un 'ok' anche io Cristina, così ti rilassi.@@cristinadigiacomo5542
Molte grazie🙏 per questo video. "L'onestà intellettiva" del del Prof.Barbero è incrollabile e insostituibile. Buona e lunga vita a Mirco Campochiari e al Prof. Alessandro Barbero e saluti garbati a tutti.
1) perchè agli USA le guerre convengono: una risposta nel recente libro del Gen. Fabio Mini (Europa in guerra); 2) perchè c'è stato un lungo periodo di pace dopo la II guerra mondiale: una possibile risposta nel libro " Steategia di pace e di guerra" di Mr. Edward Luttwak.
Le scie chimiche sono la causa!!!!
È proprio vero che con garbo ed educazione (ed una non trascurabile dose di cultura che caratterizza il professore) si può dire davvero tutto! 🤣 Grande Barberooo
Per lei stima infinita Dott. Barbero.
Barbero colpisce duro, sempre
Grazie Professore per aver messo a disposizione il Suo sapere.
Per quanto riguarda la questione relativa ai benefici delle guerre all'economia Statunitense...beh, io credo, sicuramente Lei per primo, che loro lo sappiano e le sfruttino da almeno due secoli.
Sobillano e provocano guerre continuamente, la loro economia si basa su di esse e, non per ultimo, il loro enorme apparato di difesa/attacco e l'industria bellica non avrebbero più ragione d'essere in una società senza guerre...e si ritroverebbero con un enorme "esercito" di disoccupati.
Hanno bisogno di un mondo destabilizzato, dovrebbero essere i primi nella famosa lista dei Paesi Canaglia alla quale aggiungerei, sicuramente, Inghilterra e Francia.
D'altronde, basta aprire i libri di Storia.
Cordiali saluti.
Bella analisi grazie
Ma quindi la progressiva riduzione del budget militare, il tentativo di disimpegnarsi un po' dalla NATO distribuendo la spesa (che attualmente è troppo a carico USA), come si accordano con il fatto che la loro economia è basata sulla guerra?
@@M_Marco quello voleva farlo Trump
@@cccvvv630 E perché voleva farlo? Comunque non è solo Trump a volerlo fare, anche Biden aveva intenzione di ridurre le spese militari in ambito NATO e non ha mostrato intenzione di aumentarle
@@M_Marco possono fare tutte le promesse che vogliono, ma se non le mantengono valgono zero.
Io lo amo quest'uomo.
Tutti noi 😁❤️❤️❤️
Achei Io.
Anche Io.
Io lo stimo
La cosa assurda è che a scuola la Storia la si studia sempre in base alle guerre e conflitti. Mai dedicare uno spazio alle storie delle persone, dei civili, dei bambini. La vita sociale mai fatta o fatta male e in fretta. Solo attraverso i nostri nonni o bisnonni sappiamo come hanno vissuto.
No ma non solo: vengono studiati con una precisione scandalosa gli assiri e i babilonesi, ma guai a raccontare gli ultimi 100 anni di storia, guai a raccontare veramente il fascismo e gli anni di piombo, metti che poi la gente inizia a svegliarsi
Alle elettori il maestro elementare quasi tutti i giorni ci leggeva qualche pagina del libro cuore, avevo 10 anni, e detestavo quel libro dato che mio padre durante l'ultima guerra ne aveva fatto 10 di anni di guerre
L'affermazione di Barbero, ma è lui stesso che lo ammette, è più una impressione che un'analisi. È difficile, secondo me, dire che la guerra in Ucraina, sia un buon affare. Certamente non lo è per l'Europa che dovrebbe sentire l'urgenza di uscirne, ma, a mio avviso è difficile dirlo anche per USA e per la Cina. L'oggetto del contendere sono gli equilibri geopolitici e non le esportazioni di GNL di cui gli Stati Uniti si stanno giovando.
Non a caso il consenso in USA a questa guerra sta scendendo velocemente.
Si, chi pensa al GNL sta proprio fuori. Quelle sono le briciole degli interessi in gioco in questa guerra, che sono evidentemente strategici e geopolitici prima che economici.
Mia nonna, classe 1893, nella sua semplicità aveva colto cosa quel periodo comportava e a che cosa avrebbe condotto.
In modo lapidario così commentava a posteriori in piemontese: LA BELA EPOQUE? BELA PER POCHI!
Attenzione perché Barbero è una mente raffinata nel dire e non dire: che personaggi ci sono dietro l'economia USA ?
Se lo dici esplicitamente in Italia ti levano microfoni e sei consegnato all' oblio.
c'e' il complesso militare bellico, le corporation, Musk etc...
Grazie Mirko! Sempre utile e insieme affascinante una conversazione con il prof Barbero
Prof. Sei unico, cultura summa e onestà intellettuale super partes.
super partes...che coraggio...
@@andreagalmozzi9583 grande davvero, in una cultura, si fa per dire, a senso unico. Che potrei anche condividere, pur ammirando il coraggio del nostro prof. 🙏
Grande stima per lei prof.Barbero.
"E potrebbero vivere in pace se volessero....." meditare le parole del prof.Barbero
Infatti all'Americano medio non frega un cazzo delle guerre. Hanno altro a cui pensare. Le guerra arricchiscono solo pochi oligarchici.
Prof barbero e un piacere ascoltare
la Belle epoque l'ho citata nel mio tema di italiano nella maturità di ragioneria...mi interrogarono poi agli orali perchè non credevano che sapessi cosa avevo scritto...ma avessi scopiazzato!...Avevo anche citato l'età Guglielmina...
Ma QUEST' UOMO MI INNAMORA SEMPRE DI PIÙ!
Barbero è uno storico libero e non ha peli sulla lingua a dire che gli usa non sono proprio i santi e i democratici che il main streem ci propinano un giorno si e uno si . Un grande storico ! Grazie prof!
Per rispondere all'interrogativo posto nel titolo del video: Perche le guerre fanno bene agli USA?
Perché gli USA hanno il vantaggio di godere di risorse primarie e di esistere come entità geografica relativamente isolata.
L'Europa invece non gode né di una federalizzazzione (leggesi politica estera univoca) né di risorse primarie se non appunto qualche giacimento petrolifero nell'est.
Grazie professore ❤
Prof. Perché le industrie delle Armi hanno un indotto enorme e nella loro governance ci sono fondi che gestiscono liquidità per triliardi, direttamente collegati ad esponenti FED. Ovvero quando bisogna far risollevare l'economia, scatta il conflitto.
Grande Alessandro‼️
La nostra costituzione prevede il ripudio della guerra. Art.11. "Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare " come diceva mia nonna di Corato.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali Leggi tutto la prossima volta
Barbero, n. 1!!!!👏👏👏Lo adoro
Perchè non la fanno mai a casa loro...
Una volta l'hanno fatta, si sono ustionati i testicoli fra di loro e han deciso che conviene di più farle in casa d'altri
La fanno con le armi ogni giorno una sparatoria con vittime.
Gran bel video molto interessante e ben spiegato
Alessandro Barbero for president!
Non abbiamo tante alternative migliori 😅😅😅
Grazie
Rispondo se permette: avendo perso la seconda guerra mondiale noi italiani siamo diventati a tutti gli effetti una colonia americana e in quanto tali facciamo esattamente ciò che ci viene imposto, anche se ciò diverge dai nostri interessi, favorendo quelli statunitensi.
E i Francesi che l'hanno vinta sono pure una colonia USA?
Giorgia a 90 gradi
Tutta l’Europa è una colonia USA, semplicemente perché abbiamo subappaltato la nostra difesa agli USA. Senza esercito non conti nulla
@@M_Marco non come noi. I Francesi hanno chiesto agli Americani di andarsene nel '66. Ai nostri politici invece ha sempre fatto comodo avere gli Americani in casa propria.
@@M_Marcol’Italia ha dovuto accettare 100 anni di colonizzazione per l’intervento militare americano per la liberazione dai tedeschi. Scade nel 2045. I Francesi no.
13:00 solo che hanno una situazione sociale disastrosa . E´veramente agghiacciante che la prima potenza al mondo non sia in grado (= cióe non voglia) dare la copertura sanitaria A TUTTI e sia un paese INSICURO perché pieno di armi.
Visto un dettaglio coi miei occhi in un video che non c'entrava nulla: all'ingresso di una scuola militare in usa, era scritto: costruiamo la leadership americana del futuro. Loro sono così: prima ti bombardano, poi ti vendono il loro rock n roll, poi ti vendono il film dove fanno vedere che ti hanno bombardato e loro erano i buoni che venivano a salvarti, poi un altro film dove si autocriticano per qualche loro eccesso (in una guerra comunque giusta, per carità). Prima si vanno a prendere i neri in Africa, poi la cosa sfugge di mano e se li discriminano in casa loro, poi goffamente vogliono inginocchiarsi davanti ai neri, poi vogliono che lo facciamo anche noi (che non c'entriamo nulla con la loro ghettizzazione e polizia, per fortuna). Sono dei grandi casinari, sia per natura sia per scelta con la loro CIA che va a creare rivoluzioni e colpi di stato (storicamente vedasi tutto il sud-America e tutto il sudest asiatico!) dove serve, con un livello di istruzione infatti molto basso. Ma questi tratti non verranno mai seriamente affrontati dai 'giornalisti' mainstream passibili di licenziamento. Tutto sto baccano sulla guerra in Ucraina, prepotenza odiosa come tutte le guerre, mentre le guerre in Afganistan, Iraq 2 volte, non sono affatto criticabili. Idem i casini dei loro alleati in Palestina o in Yemen, sanzioni zero, starnazzamenti giornalistici zero...Alla fine il discorso di massa dipende solo dell'alleanza militare in cui si rientra. Molto triste, meno male che almeno Barbero é onesto intellettualmente. Dopo l'Europa unita creata nel dopoguerra per scongiurare il pericolo di nuovi conflitti, dopo l'eurotassa pagata, ora la Starnazzaien si sforza di far entrare un paese in guerra dentro l'Europa (loro la pagano l'eurotassa? E i parametri di Maastricht che erano tanto importanti?), grandioso! Meno che male che ora vivo in Svizzera.
Grande grande grande Prof. Barbero! Grazie
Il mio interesse per la storia grazie a Lei è sempre fervido
PROFESSOR BARBERO VORREI VEDERE TUTTE LE SERE IN TV, PER SPOLVERARE LA MEMORIA DI NOSTRI GIOVANI.
Barbero merita un interlocutore all'altezza.
Commento sacrosanto!!!
perché le guerre fanno bene solo agli USA? Perché gli USA producono tante armi e se ne guardano bene da smettere di farlo, dato che è un grande sostegno di sviluppo economico che sostiene la borsa di New York che è il luogo più sicuro in cui investirci i soldi, dove peraltro ci mette i soldi tutto il resto del mondo. Grandissimo prof. Barbero
IMMENSO PROFESSORE!!Grazie.✊️🚩
GRAZIE INFINITE professor Barbero per aver dato una legnata storica sui denti di chi sappiamo bene. Grazie grazie grazie!
Genio intelligente simpatico coltissimo elegante
aggiungo una traccia: si vuol un mondo super pieno per favorire le contrapposizioni e giustificare guerre; non si cerca un discorso diplomatico perché non siamo pronti per la pace; abbiamo imboccato una strada che porta alla autodistruzione o alla pace:
la variabile è il tempo necessario.
Mi pare che la risposta di Mirko sia corretta.
Nel ventesimo e ventunesimo secolo nessuna guerra si è svolta sul territorio Americano e questo fa la differenza in riferimento alla popolazione civile e alle infrastrutture.
Vedo degli analogismi con altri due Imperi che hanno beneficiato delle guerre senza subirne le conseguenze sul proprio suolo: l'Inghilterra Vittoriana e l'Antica Roma Imperiale
invece il fatto che solo le aziende US nella top10 per la produzione di armi abbiano ricavato nel 2020 quasi 200mld di dollari immagino non centri nulla.
@@fromfleshtosteel-24 Centra eccome.
È uno dei motivi per il quale agli Stati Uniti va benissimo che la guerra in Ucraina continui.
Ma il fatto che i conflitti si svolgano lontano dalla madrepatria non è trascurabile.
Se hai un territorio devastato come l'intera Europa nel primo e secondo conflitto mondiale l'economia crolla, mentre in America dopo la 1 guerra mondiale si è rafforzata e con la seconda è uscita dalla Grande Depressione diventando una potenza mondiale.
A questa osservazione mi sembra che Barbero abbia risposto. E cioè neanche sul nostro territorio (...intendo l'Europa occidentale) non ci sono guerre da 70 anni. Ma in realtà quella ucraina (che non è precisamente sul nostro territorio - ed intendo sempre Europa occidentale) ci sta danneggiando economicamente rispetto agli Usa che sta arricchendosi
@@morrissent5354 Si se ci riferiamo a oggi hai ragione.
Ma visto che si faceva un discorso in generale, basta vedere il titolo del video "Perché le guerre fanno bene solo agli USA" mi sembra che la spiegazione di Mirko sia appropriata.
Nessuna polemica io apprezzo sia Mirko che il Professore.
Forse xché tutti questi stati citati nei secoli hanno esportato prima la civiltà e ora la democrazia tra l'altro non richiesta..la guerra si ma in casa degl'altri 🤔🙄😳👏
Lo spiego sperando di essere coinciso, perché l'argomento è estremamente complesso per le dinamiche del XIX secolo, ma come anche dal punto di vista economico iniziando dal petroldollaro. La risposta a 11:50 è: per una questione di geografia e consolidamento della ricchezza. Rispetto all'Europa che deve trovarsi le risorse energetiche all'estero, e quindi si vede il suo mercato fluttuare anche per una serie di divisioni interne, *gli USA possono contare su un immenso mercato interno, plus un controllo di quello estero (per via del controllo su materie prime e trasporti dell'economia europea, ma fino a recentemente anche il contenimento di USSR e China).* Infatti l'Europa per ragioni storiche dal dopoguerra ha avuto un mercato e politica della difesa pressoché dominato dalla offerta Statunitense, ragion per cui ci si ritrova a combattere la spartizione del restante della torta tra piccoli stati invece di una proiezione verso la competizione mondiale (la Francia che comunque contava qualche colonia in NA ci provò, ma non ebbe il seguito europeo). Stava cambiando verso gli anni 2000 questa cosa, però una serie di guerre ai confini che hanno impattato sulla nostra capacità di concorrenza dovuto a continue crisi energetiche, e una classe politica coltivata dalla subordinazione della Guerra Fredda, siamo al risultato che siamo oggi.
L'altro successo degli USA d'altro canto è che vantando la pressoché stabile politica e territorio, sono state spostate li grandi quantità di capitali, anche europei, cinesi, russi, etc. Anche perché, salvo nucleari, dovesse scoppiare un'altra guerra mondiale l'unico territorio al sicuro da possibili invasioni e distruzione sono appunto gli USA.
Il senato americano, in seguito al omicidio khashoggi, aveva sanziono l'Arabia Saudita ma dette sanzioni non vennero applicate poiché avrebbero portato un danno anche al economia americana ..... se non sbaglio. Riporto solo quello che leggevo tempo fa, no polemiche grazie.
Invece l'Europa?
Una bellissima prospettiva per il futuro quindi . Con queste premesse vale proprio la pena di mettere su una famiglia numerosa e fare investimenti a lungo termine ..... un vero e proprio INNO all'ottimismo .
Eh no non ve la potete cavare così con un argomento super interessante. Grande Campochiari e grande Barbero, vorrei che spiegaste come gli USA guadagnamo dalla pace e guadagnano dalla guerra mentre il resto del mondo guadagna un poco dalla pace e ci rimette sempre parecchio dalla guerra. Questa constatazione per me evidente mi assilla da molti anni e mi fa rabbia pensare che se gli Usa intervengono in una guerra la loro borsa sale lo stesso. Che ne dite ?
Gli americani hanno un "impero" che si estende dal Pacifico all'Europa, passa un po' per il Medio Oriente e quindi, alla fine dei conti, copre un po' tutto il mondo. Il settore industriale e quello finanziario vengono usati come strumenti per portare avanti gli interessi strategici nazionali. Questo permette agli USA di "guadagnarci sempre", anche se poi non è proprio così, almeno non sempre e di fatto, se il cosiddetto "impero" si è evidentemente rafforzato negli ultimi decenni, ha anche permesso a varie potenze regionali, come Cina e Russia, di "allargarsi", cosa che è sicuramente non ottima per l'egemone globale. Una nota soltanto: molti parlano dell'industria bellica USA come principale collaboratore nelle varie spedizioni, figurative o meno, portate avanti dagli yankee, ma in realtà buona parte del settore privato, come quello dell'informazione o quello tecnologico, vengono usati tenendo a mente l'obbiettivo imperiale.
Fiero di averlo visto in diretta
Campochiari é empatico come un comodino!!!!
Certo è che quando una buona fetta dell'economia integra la compravendita di armamenti e affini, l'argomento dell'interdipendenza sicuramente non potrà mai essere valido
Bellissimo intervento di riflessione (provocazione)
Si vis pacem para bellum
La copertina è qualcosa di fenomenale
Capito mi hai caro Mirko. Quindi rifletti. Grazie prof Barbero
Titolo azzeccatissimo
Grande Alessandro Barbero, intelligenza vivace.
Al minuto 11,50 Barbero dice esattamente ciò che tutte le persone dotate di sano buon senso e onestà intellettuale pensano da sempre: solo gli USA guadagnano dalle guerre
infatti peccato che in tv non si possa dire
@@berza1980 perché siamo prigionieri da oltre 75 anni di una dittatura a stelle e strisce, quelli che certi fessi chiamano ancora " i liberatori"
non i ciitadini USA ma soltanto pochi membri della cricca
Verissimo
Bella e opportuna domanda prof!
L'America sembra dire: "Fai come ti dico io e non fare come faccio io". Altrimenti saranno sanzioni amare...
Grande professore.👍
Gli USA sempre avvantaggiati dalla guerra? Affermazione piuttosto tirata. Le guerre mondiali hanno sicuramente favorito l'economia statunitense, per svariate ragioni. Le guerre più recenti invece, Vietnam, Iraq, Afghanistan hanno fatto tutt'altro che bene all'economia USA. Non parlo dei pochi ricconi del complesso industriale, ma l'economia generale non ha certo guadagnato da quei disastri. Inoltre, almeno secondo il paradosso di Triffin, avere la moneta di riferimento internazionale, il dollaro nel caso degli USA, conduce nella lunga distanza a un vantaggio politico globale ma a un danno economico domestico. Non è un caso che gli Stati Uniti, dopo le catastrofiche spese delle due guerre mediorientali, con nulli vantaggi strategici alla fine dei conti, stanno ora dibattendosi in una lunga crisi interna in cui il popolo mostra chiari segni di stanchezza e esasperazione per lo sforzo di proiezione di potenza globale.
E non illudiamoci, se la US Navy non terrà più aperti e pacificati gli oceani, si apre un'epoca di regionalizzazione conflittuale e declino economico, un'era ben peggiore di quanto abbiamo vissuto sinora.
Magnifico
Per ascoltare un ragionamento storico, logico e fattuale sul valore sottovalutato di vivere in Pace, si possono ascoltare solo Barbero, Tarquinio e il Papa...
Barbero e il papa sicuramente, Tarquinio anche no, grazie. È uno dei tanti che fa il pacifista col culo degli altri (mia personalissima opinione).
@@jacopolenzi6413 Invece non stanno facendo la guerra con il culo degli italiani. complimenti
@@Camaleontedoc Chi è che si sta sacrificando con la vita per difendere l'Ucraina? Noi o i soldati ucraini?
@@jacopolenzi6413Sempre la stessa retorica. Avete un disco rotto in testa.
@@Camaleontedoc È la realtà, caro. Noi siamo seduti comodamente sul divano, mentre là si sta morendo sotto le bombe. Noti la differenza, o devo chiamare l'aiuto da casa?
Adoro Barbero, parla a tutti! Addirittura a Fedez e Parabellum! Un grande.❤
Come mi piace ascoltare il Professore Barbero👏👏👏👏