Se ancora non l'ha fatto, sarebbe davvero utile se pubblicasse una lezione che spiega il periodo che va dalla fine del 1917 alla nascita dell'URSS, questo pezzo di spiegazione manca :(
..il montaggio analogico..gli occhi della madre...97 minuti di applausi!!!..scusa ma mi hai fatto tornare in mente un altro capolavoro del cinema!!!🤣🤣...ah...dopo ne hai parlato pure tu...
Interessante come sempre del resto.... Carinissima la sua maglietta... La dovrebbero mettere certi politici e leggerla e rileggerla più volte al giorno.... 😉😉😉
Il pavone-orologio meccanico d'oro si trova nel museo del piccolo Hermitage a San Pietroburgo. Acquistato da Caterina la grande. it.m.wikipedia.org/wiki/Orologio_del_Pavone#/media/File%3APeacock_Clock.jpg
Lezione molto utile e ben esposta, fatta eccezione per un aspetto che mi permetto di far emergere: la visione politica INTERNAZIONALE di Lenin e la sua strategia rivoluzionaria che abbraccia (quasi) l'intero globo viene messa in secondo piano ma è fondamentale per comprendere la Rivoluzione d'Ottobre stessa. Mi spiego: Lenin non ha mai voluto edificare il socialismo IN RUSSIA, non ha mai voluto creare uno stato comunista della Russia. Il caso (ahimé) ha voluto far nascere il più grande rivoluzionario dell'epoca contemporanea in quel paese arretrato e sterminato che era la Russia degli Zar. Lenin ne era consapevole, ed ha voluto utilizzare la forza che era riuscito a costruire in Russia, oltre che alle condizioni socio-politiche particolari della Russia, per prendere il potere e diventare così un faro per il moderno proletariato occidentale, in particolar modo per quello tedesco, il reparto più avanzato in termini di organizzazione di classe e di sviluppo capitalistico. La scelta di sciogliere l'Assemblea Costituente, la scelta di "regalare" alla Germania parecchi territori con la pace di Brest Litovsk, e la scelta di far avanzare l'Armata Rossa rivoluzionaria (poi fermata a Varsavia nel 1920) nel tentativo di raggiungere la Germania , sono state scelte politiche fatte non per la Russia, ma per la causa della rivoluzione proletaria mondiale. E' anche per questo che Lenin è tanto odiato dai nazionalisti russi, dagli stalinisti d'ogni razza e oggi anche da Vladimir Putin! Il sacrificio del proletariato russo durante e dopo la guerra civile, anche in termini di fame, carestia e di limitazioni alle libertà politiche, era funzionale alla scommessa che la rivoluzione poteva realmente espandersi in Occidente ed affermarsi sulla barbarie capitalista che aveva gettato l'umanità nell'orrore della guerra mondiale. Ricordiamo che nel 1918 in Germania molte fabbriche vengono occupate in armi dagli operai e in alcune regioni dell'Europa centrale nascono delle seppur effimere repubbliche dei Soviet. Insomma, in ballo c'era la reale possibilità di dare una rapidissima accelerata al percorso storico dell'umanità, per lasciare la società divisa in classi e in stati nella preistoria dell'uomo ed iniziare così la vera Storia della specie umana unificata. E' solo con questo presupposto fondamentale, di cui la vecchia guardia del partito bolscevico era realmente convinta, che si possono analizzare gli avvenimenti. Lenin lo sapeva: o la rivoluzione socialista avrebbe vinto in Germania, o si sarebbe dovuto puntare tutto sullo sviluppo del capitalismo e delle rivoluzioni democratico-borghesi in Asia, il cui sviluppo avrebbe poi portato ad una nuova rottura dell'ordine mondiale con una nuova possibilità di trasformare la guerra mondiale in rivoluzione proletaria. E, nel 2023, con la Cina di Xi Jinping e l'India di Narendra Modi che sfidano apertamente il vecchio ordine mondiale, forse possiamo ragionevolmente affermare che i tempi della profezia scientifica di Lenin sono ormai maturi. Un caro saluto
Prof. ho seguito con interesse le sue lezioni sulla Rivoluzione Russa. Premetto di non essere nessuno xD, ma a me è sembrato molto morbido coi bolscevichi e col comunismo là dove passa dalle buone intenzioni astratte alla realtà del potere. Anche senza attribuire tutti i 'tradimenti' della rivoluzione a Stalin, sarebbe bello un accento un po' maggiore sulle premesse totalitarie e per nulla democratiche (anzi molto machiavelliche) che già c'erano in Lenin sin dagli inizi. Dall'assalto al Palazzo d'Inverno, la fondazione da parte di Lenin (già nel dicembre 1917) della Ceka, la derisione dell'Assemblea democratica da parte dei bolscevichi fino alla sua chiusura da parte della 'stanca' guardia (e forse quindi l'inizio della dittatura), la Rivolta di Kronstadt, vari scioperi nelle fabbriche successi anche sotto il governo bolscevico, il massacro della famiglia reale, i milioni e milioni di morti avutisi tra 17 e 22, la Guerra Civile, la guerra (a dispetto delle promesse) e l'invasione di altri stati non russi, il Comunismo di Guerra etc.. Ad ogni modo, adoro la sua capacità oratoria in Storia e Filosofia e magari ne avessi un briciolo. La ringrazio per i video!
La Ceka così come il comunismo di guerra fu una necessità per il nuovo stato aggredito dai russi bianchi e dagli Stati capitalisti. I bolscevichi nella guerra civile non voluta da loro, combattevano per sopravvivere e per la sopravvivenza della rivoluzione, se Lenin non avesse esercitato poteri dittatoriali sarebbe finito morto ammazzato come i comunardi a Parigi o come rosa Luxembourg, sarà pure stato machiavellico ma non era un traditore e un cinico tiranno come Stalin . L'eccidio della famiglia dello zar e la repressione a kronstadt vanno viste nel contesto di una guerra civile in cui la ne io nata Russia comunista combatteva per sopravvivere e non poteva permettersi ribellioni interne o che i bianchi liberassero lo zar e famiglia
Perché invece Miljukov, Kerenskij e compagnia erano dei veri democratici e non avevano alcuna intenzione di tradire le aspettative dei Soviet che gli aveva consegnato il potere, no? E non è stato Kerenskij il primo a usare la repressione contro i bolscevichi facendoli arrestare? Ma quando Kornilov gli si è rivoltato contro, sono stati i bolscevichi a salvare Pietrogrado dalla dittatura militare. Se il Governo Provvisorio non fosse stato doppiogiochista e meschino (cioè malamente machiavellico), il "machiavellismo" dei bolscevichi non avrebbe avuto terreno su cui crescere. Prima ancora, a Luglio Lenin si era dichiarato contrario all'insurrezione armata. Se a Ottobre cambiò idea è perché sapeva con chi aveva a che fare, cioè con gente che di democrazia ci capiva assai meno di lui. Lenin era sicuramente, machiavellico, perché qualsiasi politico serio lo recita a memoria Machiavelli... Ma era Pietrogrado, era il fronte, erano i contadini che guerra non ne volevano più. Se le promesse della prima rivoluzione fossero state mantenute...
E uccidere lo zar, nel contesto della Guerra Civile è stata una azione perfettamente logica. Che, forse Cromwell non ha ucciso Carlo I? La Rivoluzione francese non ha ghigliottinato il re? Ma siccome questo Re lo ha ucciso Lenin, è un atto più spregevole rispetto alla testa che rotola sulla ghigliottina. Si potrebbe fare lo stesso discorso per la Guerra civile, che mica è la prima che è scoppiata quando c'è una rivoluzione... Siccome hanno vinto i rossi, allora il terrore dei bianchi pare non sia neppure esistito. E ci si comporta anche come se, sulle prime, i bolscevichi non avessero addirittura liberato Denikin sulla parola, facendogli promettere che non li avrebbe combattuti. Inutile dire che non fu di parola. Ah, certo, i bolscevichi hanno invaso l'Ucraina, peccato che a loro volta tutte le nazioni più democratiche del mondo abbiano provato a invadere loro, ma quello è un dettaglio. La colpa dei bolscevichi è stata quella di vincere contro tutti questi begli alfieri della democrazia, se no oggi sarebbero considerati degli eroici sognatori come i comunardi di Parigi. E invece Lenin si era preparato meglio, proprio perché non era uno scemo che viveva nel mondo astratto delle fiabe, non era dogmatico e si sapeva adattare ai mutamenti, cogliere le opportunità, ecc.
+ Michela Brogi In Effetti alla vigilia della presa del Palazzo d'Inverno il Partito Socialrivoluzionario si spaccò in due correnti: l'ala destra che si unì addirittura alle armate bianche e l'ala sinistra, che riconoscendosi nel programma bolscevico per la distribuzione delle terre ai contadini collaborò con i bolscevichi, perlomeno nei primi mesi dopo la Rivoluzione di Ottobre.
L'Affaire Kornilov tutto fu tranne che un coup de main premeditato. Classico errore di semplificazione che si verifica nell'insegnamento della storia nelle scuole.
@@MatteoSaudino C'è un accurato racconto degli eventi in O. Figes, La tragedia di un popolo. Ovviamente, se si vuole ulteriormente approfondire ed eventualmente verificare la veridicità dei fatti esposti, sono esplicitate in nota le fonti originali.
@@raffaelesalome3604 Nessuno sa come sia andata realmente per quello che riguarda l'operato di Kerenskij. Di sicuro né lui né Kornilov avevano intenzione di ascoltare il desiderio della massa, ma volevano continuare la guerra. Questo è di sicuro incontestabile. Quando poi un generale ordina alla truppa di marciare sulla capitale, contrariando gli ordini dello stesso Kerenskij, che cosa è se non un colpo di Stato? Una scampagnata? Può anche essere che Kornilov non avesse in mente il colpo di Stato in quel momento preciso, ma davvero si può pensare che non avesse in testa di schiacciare i Soviet alla prima occasione? Ecco...
Fenomenale, magistrale!
"I simboli, ragazze, contano in politica! "
Ci sono mille lezioni in questa frase.
Grande, un uomo grande!
La ringrazio 🙃🙃
Se ancora non l'ha fatto, sarebbe davvero utile se pubblicasse una lezione che spiega il periodo che va dalla fine del 1917 alla nascita dell'URSS, questo pezzo di spiegazione manca :(
Cinema, arte, musica... quanta virtù in queste avanguardie! Come sempre il suo racconto è appassionato e all'altezza.
Adoro come spieghi in modo chiaro e semplice. Quando ascolto le tue lezioni capisco tutto al primo ascolto.
Grazie 😘😘
..il montaggio analogico..gli occhi della madre...97 minuti di applausi!!!..scusa ma mi hai fatto tornare in mente un altro capolavoro del cinema!!!🤣🤣...ah...dopo ne hai parlato pure tu...
Le sue belle lezioni di storia meritano sempre 10 con lode .per qualche giorno non scriverò per via di una influenza noiosissima 🤗🤗
Complimenti prof. per l'interesse che suscita anche nei sui allievi.
Grazie per la lezione
Con gioia mi metto all’ascolto 👏🏻👏🏻💐👏🏻👏🏻
Ipnotico e coinvolgente...il George Cloney della Storia..what else?!?ti abbraccio
Grandioso il richiamo a Villaggio! 🤗💐💐👏🏻
Immenso Fantozzi
Mi aspettavo Emanuele Severino!...non studiato a scuola perché troppo...contemporaneo...illuminaci!!
Arriva
interessante la maglietta. bisognerebbe farla vedere al popolo in questi tempi bui...
Lezione stupenda. Complimenti
una lezione chiarissima
Interessante come sempre del resto.... Carinissima la sua maglietta... La dovrebbero mettere certi politici e leggerla e rileggerla più volte al giorno.... 😉😉😉
Già...
❣️❣️
Il pavone-orologio meccanico d'oro si trova nel museo del piccolo Hermitage a San Pietroburgo. Acquistato da Caterina la grande.
it.m.wikipedia.org/wiki/Orologio_del_Pavone#/media/File%3APeacock_Clock.jpg
Lezione molto utile e ben esposta, fatta eccezione per un aspetto che mi permetto di far emergere: la visione politica INTERNAZIONALE di Lenin e la sua strategia rivoluzionaria che abbraccia (quasi) l'intero globo viene messa in secondo piano ma è fondamentale per comprendere la Rivoluzione d'Ottobre stessa. Mi spiego: Lenin non ha mai voluto edificare il socialismo IN RUSSIA, non ha mai voluto creare uno stato comunista della Russia. Il caso (ahimé) ha voluto far nascere il più grande rivoluzionario dell'epoca contemporanea in quel paese arretrato e sterminato che era la Russia degli Zar. Lenin ne era consapevole, ed ha voluto utilizzare la forza che era riuscito a costruire in Russia, oltre che alle condizioni socio-politiche particolari della Russia, per prendere il potere e diventare così un faro per il moderno proletariato occidentale, in particolar modo per quello tedesco, il reparto più avanzato in termini di organizzazione di classe e di sviluppo capitalistico. La scelta di sciogliere l'Assemblea Costituente, la scelta di "regalare" alla Germania parecchi territori con la pace di Brest Litovsk, e la scelta di far avanzare l'Armata Rossa rivoluzionaria (poi fermata a Varsavia nel 1920) nel tentativo di raggiungere la Germania , sono state scelte politiche fatte non per la Russia, ma per la causa della rivoluzione proletaria mondiale. E' anche per questo che Lenin è tanto odiato dai nazionalisti russi, dagli stalinisti d'ogni razza e oggi anche da Vladimir Putin! Il sacrificio del proletariato russo durante e dopo la guerra civile, anche in termini di fame, carestia e di limitazioni alle libertà politiche, era funzionale alla scommessa che la rivoluzione poteva realmente espandersi in Occidente ed affermarsi sulla barbarie capitalista che aveva gettato l'umanità nell'orrore della guerra mondiale. Ricordiamo che nel 1918 in Germania molte fabbriche vengono occupate in armi dagli operai e in alcune regioni dell'Europa centrale nascono delle seppur effimere repubbliche dei Soviet. Insomma, in ballo c'era la reale possibilità di dare una rapidissima accelerata al percorso storico dell'umanità, per lasciare la società divisa in classi e in stati nella preistoria dell'uomo ed iniziare così la vera Storia della specie umana unificata. E' solo con questo presupposto fondamentale, di cui la vecchia guardia del partito bolscevico era realmente convinta, che si possono analizzare gli avvenimenti. Lenin lo sapeva: o la rivoluzione socialista avrebbe vinto in Germania, o si sarebbe dovuto puntare tutto sullo sviluppo del capitalismo e delle rivoluzioni democratico-borghesi in Asia, il cui sviluppo avrebbe poi portato ad una nuova rottura dell'ordine mondiale con una nuova possibilità di trasformare la guerra mondiale in rivoluzione proletaria. E, nel 2023, con la Cina di Xi Jinping e l'India di Narendra Modi che sfidano apertamente il vecchio ordine mondiale, forse possiamo ragionevolmente affermare che i tempi della profezia scientifica di Lenin sono ormai maturi. Un caro saluto
Prof mi scusi, durante il governo di Lenin dopo la presa del palazzo di inverno, Lenin stesso istituì la terza internazionale giusto?
Sì
Il libro di Reed c’è l’ho ma non sono ancora riuscito a leggere :)
La maledizione del Monaco Rasputin 🤠
Questa sera il montaggio analoggico mi ha completamente sconvolto
"E quelle stanze... che avete visto in Anastasia, film revisionista e filozarista" XD
Il nome corretto è Serghei Einstein XD
Presero il palazzo d'inverno mentre noialtri, popolo addormentato e russante,
prenderemo il palazzo in ottembre.
❤️🔝
Prof. ho seguito con interesse le sue lezioni sulla Rivoluzione Russa. Premetto di non essere nessuno xD, ma a me è sembrato molto morbido coi bolscevichi e col comunismo là dove passa dalle buone intenzioni astratte alla realtà del potere. Anche senza attribuire tutti i 'tradimenti' della rivoluzione a Stalin, sarebbe bello un accento un po' maggiore sulle premesse totalitarie e per nulla democratiche (anzi molto machiavelliche) che già c'erano in Lenin sin dagli inizi. Dall'assalto al Palazzo d'Inverno, la fondazione da parte di Lenin (già nel dicembre 1917) della Ceka, la derisione dell'Assemblea democratica da parte dei bolscevichi fino alla sua chiusura da parte della 'stanca' guardia (e forse quindi l'inizio della dittatura), la Rivolta di Kronstadt, vari scioperi nelle fabbriche successi anche sotto il governo bolscevico, il massacro della famiglia reale, i milioni e milioni di morti avutisi tra 17 e 22, la Guerra Civile, la guerra (a dispetto delle promesse) e l'invasione di altri stati non russi, il Comunismo di Guerra etc..
Ad ogni modo, adoro la sua capacità oratoria in Storia e Filosofia e magari ne avessi un briciolo.
La ringrazio per i video!
Mi sembra di aver messo in luce molte criticità
@@MatteoSaudino Certo, ovviamente poche lezioni non bastano per dirle tutte.
Ma capisco che sono sfumature da storici, anche in parte politiche.
La Ceka così come il comunismo di guerra fu una necessità per il nuovo stato aggredito dai russi bianchi e dagli Stati capitalisti. I bolscevichi nella guerra civile non voluta da loro, combattevano per sopravvivere e per la sopravvivenza della rivoluzione, se Lenin non avesse esercitato poteri dittatoriali sarebbe finito morto ammazzato come i comunardi a Parigi o come rosa Luxembourg, sarà pure stato machiavellico ma non era un traditore e un cinico tiranno come Stalin . L'eccidio della famiglia dello zar e la repressione a kronstadt vanno viste nel contesto di una guerra civile in cui la ne io nata Russia comunista combatteva per sopravvivere e non poteva permettersi ribellioni interne o che i bianchi liberassero lo zar e famiglia
Perché invece Miljukov, Kerenskij e compagnia erano dei veri democratici e non avevano alcuna intenzione di tradire le aspettative dei Soviet che gli aveva consegnato il potere, no? E non è stato Kerenskij il primo a usare la repressione contro i bolscevichi facendoli arrestare? Ma quando Kornilov gli si è rivoltato contro, sono stati i bolscevichi a salvare Pietrogrado dalla dittatura militare. Se il Governo Provvisorio non fosse stato doppiogiochista e meschino (cioè malamente machiavellico), il "machiavellismo" dei bolscevichi non avrebbe avuto terreno su cui crescere. Prima ancora, a Luglio Lenin si era dichiarato contrario all'insurrezione armata. Se a Ottobre cambiò idea è perché sapeva con chi aveva a che fare, cioè con gente che di democrazia ci capiva assai meno di lui. Lenin era sicuramente, machiavellico, perché qualsiasi politico serio lo recita a memoria Machiavelli... Ma era Pietrogrado, era il fronte, erano i contadini che guerra non ne volevano più. Se le promesse della prima rivoluzione fossero state mantenute...
E uccidere lo zar, nel contesto della Guerra Civile è stata una azione perfettamente logica. Che, forse Cromwell non ha ucciso Carlo I? La Rivoluzione francese non ha ghigliottinato il re? Ma siccome questo Re lo ha ucciso Lenin, è un atto più spregevole rispetto alla testa che rotola sulla ghigliottina. Si potrebbe fare lo stesso discorso per la Guerra civile, che mica è la prima che è scoppiata quando c'è una rivoluzione... Siccome hanno vinto i rossi, allora il terrore dei bianchi pare non sia neppure esistito. E ci si comporta anche come se, sulle prime, i bolscevichi non avessero addirittura liberato Denikin sulla parola, facendogli promettere che non li avrebbe combattuti. Inutile dire che non fu di parola. Ah, certo, i bolscevichi hanno invaso l'Ucraina, peccato che a loro volta tutte le nazioni più democratiche del mondo abbiano provato a invadere loro, ma quello è un dettaglio. La colpa dei bolscevichi è stata quella di vincere contro tutti questi begli alfieri della democrazia, se no oggi sarebbero considerati degli eroici sognatori come i comunardi di Parigi. E invece Lenin si era preparato meglio, proprio perché non era uno scemo che viveva nel mondo astratto delle fiabe, non era dogmatico e si sapeva adattare ai mutamenti, cogliere le opportunità, ecc.
Fu molto di più della Rivoluzione Francese
La scissione già avvenuta all'interno del partito socialista rivoluzionario ha reso possibile quel colpo di mano, no?
Li favorisce
+ Michela Brogi In Effetti alla vigilia della presa del Palazzo d'Inverno il Partito Socialrivoluzionario si spaccò in due correnti: l'ala destra che si unì addirittura alle armate bianche e l'ala sinistra, che riconoscendosi nel programma bolscevico per la distribuzione delle terre ai contadini collaborò con i bolscevichi, perlomeno nei primi mesi dopo la Rivoluzione di Ottobre.
Ma la vera domanda è:
Al prof sarà piaciuto Anastasia?
No, ovviamente 🙃🙃😂
L'Affaire Kornilov tutto fu tranne che un coup de main premeditato.
Classico errore di semplificazione che si verifica nell'insegnamento della storia nelle scuole.
Fonte?
@@MatteoSaudino
C'è un accurato racconto degli eventi in O. Figes, La tragedia di un popolo.
Ovviamente, se si vuole ulteriormente approfondire ed eventualmente verificare la veridicità dei fatti esposti, sono esplicitate in nota le fonti originali.
@@raffaelesalome3604 Nessuno sa come sia andata realmente per quello che riguarda l'operato di Kerenskij. Di sicuro né lui né Kornilov avevano intenzione di ascoltare il desiderio della massa, ma volevano continuare la guerra. Questo è di sicuro incontestabile. Quando poi un generale ordina alla truppa di marciare sulla capitale, contrariando gli ordini dello stesso Kerenskij, che cosa è se non un colpo di Stato? Una scampagnata? Può anche essere che Kornilov non avesse in mente il colpo di Stato in quel momento preciso, ma davvero si può pensare che non avesse in testa di schiacciare i Soviet alla prima occasione? Ecco...
non ti lascio più...
Questa sera il montaggio analoggico mi ha completamente sconvolto
Questa sera il montaggio analoggico mi ha completamente sconvolto