Ho seguito tutti i suoi video per sostenere l'esame di storia moderna e contemporanea. Ora ho un problema: ho sostenuto l'esame, ma non riesco a smettere di ascoltare le sue lezioni!
Chi critica è vittima di idee sbagliate che gli sono state inculcate. Io ritengo che spesso bisogna aprire gli occhi e informarsi. Io sono d'accordo con il professore
Difatti, prima di criticare, abbiate almeno il tempo di capire che il professore sta affrontando questioni storiche, e parla di un periodo lontano nel tempo (rispetto a noi). Come dire: noi siamo tutti degli assassini, perché l uomo bianco ha sterminato molti indigeni nelle Americhe.
Ma non nel senso che intendi tu, anzi, è la discussione che rende vivo imun dibattito, infatti hai ragione. Io mi riferivo a chi invece giudica senza informarsi
Chapeau prof. Perché, aldilà di essere più o meno d'accordo con le sue tesi (e io lo sono) è molto bello il trasporto, l'onestà intelletuale e la dovizia di argomentazioni storiche con le quali le illustra. Grazie davvero.
Grande Prof! Se avessi avuto un prof come lei al liceo sarei una persona sicuramente migliore, grazie ai suoi video e al suo divulgare cerco di diventarlo :)
bravo prof vorrei una sua lezione differenza tra socialismo / anarchismo e il comunismo..perche' l anarchismo e il socialismo rivoluzionario nn hanno avuto successo e sono rimasti minoritari rispetto al PCI al comunismo..queste profonde divisioni nella sinistra si rivelatono bene nella Spagna rossa 1936-39
Perché il comunismo si separò dal socialismo, così come i bolscevichi si distanziarono dai menscevichi all'epoca della rivoluzione russa. In seguito ,durante la Terza Internazionale, si stabilì una struttura e degli obiettivi comuni a tutti i partiti socialisti del mondo, che da lì in avanti si sarebbero dovuti definire necessariamente "partito comunista". Il socialismo è un grande contenitore di visioni, di sogni e di speranze che vede sorvolare l'umanità da lontano, probabilmente nel momento in cui la penuria condivisa trovò nella condivisione stessa una sua forma di alleggerimento.
Che fare? Anzi, per citare lo stesso Lenin; che fare? Un argomento importantissimo per la storia, non solo del XX secolo, e interessantissimo. Spiegato dal Prof. Saudino, tutto questo è intensificato.
Professore, lei è un grande. Lei NON strumentalizza l'informazione, non racconta mezze verità. Grazie a tutte le persone come lei. Pertini affermava questo concetto e sapeva bene che importanza avrebbe avuto nell'imminente futuro... La scuola oggi, forma obbedienti e non pensatori.
Grazie Prof, una bella appassionata introduzione. L'ho trovata molto informativa, oggettiva e bilanciata. Non capisco chi paragona comunismo a fascismo e nazismo; a me pare un confronto tra cose diverse. Ho pensato alla differenza di coinvolgimento ed emozione per una tale lezione tra chi, per eta', quel periodo (Italia anni 60-90 e metamorfosi del PCI) l'ha in qualche modo vissuto, e i suoi studenti che lo sentono come una "lezione di storia". Un piccolo commento su liberalismo e capitalismo, visti in contrapposizione a comunismo. Ritengo importante evidenziare che il capitalismo non deve per forza avere le forme di estrema disuguaglianza ed ingiustizia sociale cui purtroppo assistiamo in gran parte del mondo. L'America creata da Roosvelt, anni 50-70, era ben diversa dall'America di oggi. Capitalismo/liberalismo non sono necessariamente neo-liberalismo. Molti paesi, come nel nord Europa, dimostrano che capitalismo e giustizia sociale e uguaglianza di opportunita' possono benissimo coesistere. E' compito dei cittadini creare e mantenere un sistema economico sano ed equilibrato, cosi' come mantenere viva la democrazia. Richiede impegno e determinazione. Un cordiale saluto.
La crisi del welfare non è attribuibile al liberismo ed alla sua insensibilità alle tematiche sociali. Dipende, al contrario, dalla mala gestio. Se oggi ci troviamo, purtroppo, nella necessità di ridurre la spesa pubblica, ciò è dovuto alla scelta, errata, avvenuta dal dopoguerra 8E soprattutto negli anni '70 ed '80) di allargare la spesa pubblica senza apportare ed osservare vincoli di bilancio. Perchè i politici pur di ottenere consenso, allargavano la spesa pubblica. Il liberismo non rifiuta la spesa pubblica per scopi sociali. Tant'è vero che Friedrick von Hayek ha teorizzato la necessità di un reddito minimo universale. Lo stesso disse Milton Friedman. Egli propose un aiuto fiscale ai più indigenti. Quindi, non è colpa del liberismo o del neoliberismo la causa dei tagli alla spesa pubblica. La questione è, proprio, dipeso dal contrario, ossia un'eccessiva spesa pubblica incrementata, nel tempo, da un modello politico opposto a quello liberista. Ossia, il modello socialdemocratico.
@@AlgernonMoncrieff77 Purtroppo hanno un tassazione, molto, elevata che grava sulle imprese impedendo, quindi, di poter crescere. Il Debito Pubblico, in quelle Nazioni, è portato all'eccesso.
@@panettonenatalizio4112 In che senso le imprese scandinave non possono crescere? Imprese come Lego, Nokia o Ikea mi sembrano piuttosto grandi... o no? Come si può dire che il debito pubblico è portato all'eccesso se non supera il 40%?? La Finlandia, che ha il debito più alto, arriva circa al 60%... ben al disotto, per esempio, degli Stati Uniti!
@@lacasadipavlov In Italia si parla, di sovente, dei Paesi scandinavi come modelli alternativi in quanto considerati, da qualcuno, come esempi di successo di politiche socialdemocratiche o addirittura socialiste. Inoltre, di recentemente quest'idea si è diffusa, anche, negli Stati Uniti. Alla base di queste convinzioni, c’è sempre la ricerca della mitica “terza via”, ossia un modello economico che permetterebbe di superare il capitalismo senza gli eccessi ed i fallimenti del comunismo. Purtroppo, la realtà è un po’ diversa. La Svezia, infatti, non cresce per via della sua alta spesa pubblica, ma al contrario si può permettere quel livello di spesa perché cresce. Questo perchè la Svezia basa la sua crescita su un modello economico liberale e non su una fantomatica “terza via”. Negli anni ’70 e ’80, del secolo scorso, la Svezia aveva creato un esteso sistema di welfare, che ancora adesso è in piedi ma ridimensionato. Tuttavia, in quegli anni i governi socialdemocratici utilizzarono anche politiche che definiremo keynesiane, utilizzando regolarmente la spesa pubblica per spingere la propria economia. Fu in quegli anni che la tassazione svedese aumentò fino a livelli mai raggiunti nel mondo occidentale, mentre lo Stato acquistava centinaia di aziende private in crisi e cercava di rilanciarle con soldi pubblici. Nel corso degli anni ’80 lo Stato svedese era arrivato a pesare per oltre il 60% sul PIL del Paese e si sarebbe mantenuto su quei livelli fino a metà anni ‘90. Il risultato fu che mentre negli anni ‘50 e ‘60 la Svezia aveva conosciuto una rapida e sostenuta crescita economica tanto da diventare il 4° Paese occidentale più ricco, per PIL pro capite, nel 1970. Vent’anni dopo, il Paese scandinavo era invece in profonda crisi: la Svezia era cresciuta di circa la metà rispetto alla media OCSE per tutti gli anni ‘80 e il suo PIL pro capite era ormai il 14° nel mondo occidentale. Il Paese era entrato in una spirale apparentemente irreversibile di spesa pubblica e tassazione crescenti e crescita asfittica. La soluzione del governo Bildt (ossia, il primo Governo non socialdemocratico dopo decenni) fu, proprio, quella indicata dal pensiero liberista standard e cioè privatizzazioni, de-regolamentazioni, calo delle tasse e della spesa pubblica. Con questa ricetta liberale (ossia, con questo programma di Governo) la situazione economica stava cominciando a migliorare, fino a quando nel 1994 il governo conservatore cadde e tornarono al potere i socialdemocratici. Tuttavia, il fallimento delle politiche keynesiane, dei precedenti decenni, era ormai talmente accettato e riconosciuto che il nuovo esecutivo non pensò neanche per un istante di invertire la rotta. Da allora, le riforme pro-mercato sono proseguite fino ad oggi, sotto governi di ogni colore, creando una delle economie più business friendly al mondo ed oggi l’indice Doing Business della Banca Mondiale considera la Svezia come il 12° Paese al mondo dove è più semplice fare impresa. Grazie al Liberismo!!! Ciò dimostra, in modo eloquente, che tutto quello che serve è non soffocare un paese con le tasse le regole e lasciare libertà di azione agli individui. Questa è la rivoluzione culturale che la Svezia effettuò trent’anni fa.
Prof. lezione rivoluzionaria, che dire le voglio bene, sono contento e fortunato di poter discutere o riformulare tesi cosi importanti e sempre così attuali.
Professore scusi l'ignoranza ma volevo chiederle se è possibile un video spiegazione sulle differenze tra Marxismo, Leninismo, Marxismo-Leninismo, Comunismo, Socialismo e Stalinismo. So che son molte ma non riesco ad avere chiare le differenze, probabilmente non possiedo una cultura sufficiente per comprenderle...
Parto dai due termini che non portano il nome di nessuna persona e avviso che non potrò essere molto esaustivo. Consiglio sempre comunque, se puoi e vuoi, di leggere i pensatori. Come dicevo partiamo da comunismo e socialismo: doveroso dire che i due termini hanno al loro interno molte correnti diverse: all'interno del comunismo possiamo inserire il marxismo, il marxismo leninismo (chiamato così perché Lenin voleva sanare i punti deboli del marxismo, come la mancanza di una vera e propria teoria dello stato, cosa che per Marx non era sbagliata), il leninismo, il trotskismo, il gramscianesimo (per quanto anche Gramsci fosse stato un marxista classico), eccetera eccetera. I comunisti a differenza dei socialisti sono anti capitalisti, vogliono rovesciare il capitalismo. I socialisti non si prefiggono di distruggere il capitalismo, bensì di migliorarlo. Oggi il socialismo è rappresentato dalla socialdemocrazia e dal socialismo liberale, principalmente. Fino al 1848, anno in cui Marx ed Engels scrivettero il manifesto del partito comunista (lo stesso anno in cui poi ci saranno i falliti moti rivoluzionari), i termini "comunismo" e "socialismo" erano interscambiabili. Nel manifesto gli autori demarcano e dividono il socialismo utopistico da quello scientifico, quest'ultimo lo chiameranno anche comunismo. Poi, andando oltre, come ti dicevo il marxismo leninismo è il frutto del pensiero di Marx ed Engels e Lenin, volto ad adattare il marxismo alla nuova epoca storica, dove emerge la figura di Lenin (sarà Stalin a chiamarlo marxismo leninismo). Questo marxismo leninismo è stato l'ideologia ufficiale dell'Urss e del Comintern, nonché di altri paesi e di partiti politici. Il leninismo invece è il pensiero politico ed economico di Lenin, i suoi punti non comuni con Marx (teoria dello stato, teoria dell'anello debole,ecc...), e suoi punti comuni, quindi l'interezza del suo pensiero politico ed economico, di base marxista classico. Poi considerando il contesto c'è il trotskismo: il pensiero politico di Trotsky, differente dal leninismo, dallo stalinismo,(quel pensiero fautore del concetto di rivoluzione permanente ed estensione della rivoluzione in tutto il mondo, contro la rivoluzione in un solo paese di Stalin. In questo si denota il marxismo vero e proprio di fondo del pensiero di Trotsky), che oltre che essere anticapitalista è anche anti stalinista. Lo stalinismo è invece da intendersi principalmente come la politica attuata da Stalin nell'Urss. Doveroso dire come Stalin abbia messo il marxismo leninismo come fondamenta dell'Urss a livello neanche teorico, ma emblematico. Stalin non c'entrava molto con i due prima nominati. Magari con Lenin pure pure, nella criminosità utilizzata, per quanto Lenin sia stato un personaggio molto importante ed ammirabile per la rivoluzione, per le tesi d'aprile, per il suo pensiero politico e i suoi tanti contributi, ma pur sempre divenuto un assassino (sin dalla strage della famiglia zarista per intenderci). La situazione dell'Urss è molto complicata, è facile cadere in errori e banalità, ed io stesso potrei suscitarne in te alcuni, non potendo argomentare come necessario per certi temi. Come ti ho detto, ho cercato di essere sintetico, ma non sono poi molto riuscito. Spero di aver sanato un po il tuo tafferuglio. Non avendo potuto argomentare come necessario per l'eccessiva lunghezza ed illegibilità che il commento avrebbe avuto, sono super disposto a rispondere, se posso, a tue successive domande. Anche perché, per capire tutto ciò, c'è bisogno di una premessa storica, filosofica, politica, molto importante, sopratutto storica, per comprendere i fenomeni e anche le ideologie.
Grazie Professore Matteo. Parole semplici che vanno dritte al cervello. Oggi come ieri è una necessità dell'umanità costruire una società giusta: libera, uguale con il controllo delle risorse e distribuzione equa della ricchezza . Poi la chiamiamo società comunista o pinco pallino ma dal marxismo leninismo non si scappa. Buon lavoro e compli sempre 👏👏👏
@@scarpellinigianmarco Lenin stava facendo di meglio, molto di meglio. Stalin ha distrutto tutto reintroducendo la proprietà privata e la divisione di classe... Ma anche nel suo caso fu meglio, dato che lo stiamo paragonando a Mussolini ed Hitler... È molto difficile fare di peggio
Stavo per scrivere un commento diverso da questo, quando sono arrivato al minuto 11:39 e mi ha letteralmente tolto le parole di mano. Colgo quindi l'occasione per ribadirle quanto apprezzi il suo lavoro. Un discorso oggettivo come quello in questo video credo sia davvero difficile da trovare!
Lev Jasin, il più grande portiere della storia, nonché unico portiere finora ad avere vinto un pallone d’oro aveva uno stipendio poco più alto di un operaio metalmeccanico. E non se ne è mai lamentato in vita sua, anzi lo considerava normale
Mi scusi cosa c'è di così rimarchevole nel osannare uno che non si lamenta se ha uno stipendio da fame? Magari non si lamentava altrimenti gli arrivavano delle randellate (vedi Nurejev) o no?
@@gianpietrocorrias592 certo, la gente normale non aspira a migliorare la propria condizione economica. A noi gente normale piace avere 4 spicci per vivere al minimo sindacale e stare muti che siam felici cosí 😂
@@calogerohuygens4430 "Migliorare" la propria condizione è una questione tutta relativa. Migliore rispetto a cosa? Riguardo quale aspetto? Perché, da un punto di vista puramente economico, giocare a calcio e guadagnare quanto un operaio, è comunque una condizione più piacevole che fare l'operaio. Chiaro che a fare il paragone con un calciatore multimilionario la condizione di Jasin era "peggiore". Dal punto di vista morale, però, sicuramente Jasin si considerava "migliore".
L' importanza della presenza di queste lezioni su RUclips è enorme. Questo perchè rappresentano l' esposizione di una persona competente rispetto a questo punto di vista. RUclips sta assumendo sempre più un ruolo di mezzo di formazione. Ed è importante che su RUclips ci sia anche questo punto di vista per evitare una formazione a senso unico. Dove c' è solo un punto di vista c' è la mancanza di senso critico. E questi video evitano alla comunità di RUclips questo pericolo.
Ottima analisi. C'è un problema però: questo video, al momento, ha meno di 600 visualizzazioni. Aumenteranno di sicuro, ma di quanto? E' sufficiente dunque che questo tipo di video ci sia e basta? O è necessario anche che da qualche parte qualcuno spinga (obblighi?) a guardarlo?
@@frigster2008 Prima di tutto sono veramente felice di interloquire con il gestore del canale che ha avuto di ospitare fra gli altri il Dr Sadray. Tornando a noi credo che si potrebbe discutere a lungo su quanto abbiamo esposto. Necessario porta ad una tendenza all' efficace che si deve però scontrare con il realistico. Un altro modo è che più persone portino avanti il concetto similmente e di persone che in un certo senso lo fanno su youtube per fortuna ci sono (Ad esempio DrSadray tanto per citarlo nuovamente). È un argomento complesso per poterlo sviscerare nei commenti però certamente nel nostro scambio ne abbiamo estratto alcuni aspetti cruciali.
@@alessandrosevera3859 Grande Dr. SadRay! Ma anche gli altri ragazzi che hanno giocato sono delle persone che vale la pena di conoscere. Per tornare sul nostro discorso, sì, è importante che ci sia chi porta i contenuti. Ma se i contenuti ce li condividiamo tra di noi mentre il grosso del pubblico continua a guardare i video di scherzi telefonici... restano dei contenuti quasi fine a se stessi. Credo che il nocciolo della questione lo stia trattando Matteo proprio adesso in live: bisogna partire dalla scuola. Se la scuola non ha gli strumenti o se li usa male non potrà mai creare delle menti pensanti, in grado di ricercare da sole i contenuti di cui sopra.
Prof, vorrei porle una domanda sulla lezione. Il caso Amazon 19:45, nonostante fosse un esempio, mi ha fatto riflettere. Lei ha dichiarato che Amazon non è Jeff Bezos ma i suoi lavoratori, che "gli permettono di moltiplicare i soldi", o che generano la vera ricchezza di Amazon, oltre al cervello di Jeff Bezos. Se mi permette, vorrei aggiungere che più di tutto sono gli investitori/azionisti, a cui Amazon deve rendere conto, che danno in mano a Bezos lo strumento più forte esistente in questa società. Ossia il capitale. Amazon con esso può comprare forza lavoro, battere la concorrenza, diversificare le fonti di reddito e diventare, a suo modo, il dittatore del mercato. Per correggere Amazon non credo serva accusare i clienti (e prodotti a loro volta) oppure i lavoratori, quanto piuttosto il mercato stesso che permette di accumulare una ricchezza cosi grande. Oltre ad esso, anche la classe politica dominante che, investendo nelle aziende stesse, ne copre gli interessi. Corretto?
Bel video! Consiglio di mettere, in descrizione al video, link ad articoli o libri utili all'approfondimento della tematica trattata di volta in volta.
Sono con le lacrime! Sono emozionato DAVVERO! PERSONE COME TE DOVREBBERO ESSERE NON SOLO NEL LUOGHI DELLA CULTURA E DELL'INSEGNAMENTO! DOVRESTE STARE SEMPRE IN TV! AL POSTO DI TRASMISSIONI H24 DI BOIATE PAZZESCHE CHE SERVONO SOLO A DISTRARRE E RENDERE MEDIOCRI LE PERSONE! GRAZIE MILLE! MENOMALE CHE TI HO SCOPERTO! PARLERÒ AI MIEI VICINI DI QUESTO CANALE E CERCHERÒ DI FARE LA MIA PARTE PER LA CULTURA DELLA GENTE!
Mi manca la didattica di persone (si fa per dire), nei suoi sguardi di solito c'è una luce che poi il tono delle sue parole esalta, oltre ai concetti espressi. Un armonia che arriva dal cuore e arriva ai nostri, una sensazione sublime. Qui per concentrarsi e senza il feedback degli alunni tende a tenere gli occhi chiusi ed è un vero peccato. I concetti arrivano con le pause, il calore nella voce, le singole parole sottolineate dal tono, le virgole, ma anche da quello sguardo di una persona che ci crede e conosce bene cosa spiega, e che dopo tanti anni non le ha ancora fatte diventare una cantilena di cose trite e ritrite o semplici frasi lette da un libro, anche se poi sono le stesse. Lei è una persona che stimo, ogni suo video è un valore aggiunto per tutti noi, grazie di cuore!
Non so se esista già un video, ma un suo confronto con Rick dufer su Marc sarebbe molto interessante. Complimenti professore comunque, fa sempre video incredibili 👍
@Falco LH Hawk si ma infatti era proprio per questo che volevo un confronto. Seguo Rick ma non apprezza il suo anti-marxismo, ma comunque lo ritengo un buon interlucotore. Potrebbe essere interessante, magari sbaglio 🤣
@Falco LH Hawk si in effetti una prima live di approccio ci starebbe bene e sicuramente un eve tale diatriba su Marx andrebbe meglio organizzata. Concordo in pieno😊
grazie ! ci sono delle pagine bellissime di Primo Levi sul perché non si potranno mai paragonare i lager nazisti e i gulag sovietici. Levi lo spiega con rigore, intelligenza, onestà morale.
@@fiorenzovolpato1233 allora credo che i due autori non siano d'accordo, perché per Levi i lager nazisti sono infinitamente peggiori dei gulag. ad esempio per il fatto di essere concepiti su base razziale e su una divisione tra uomini e sub-uomini, elementi assenti nel gulag (nel gulag sorveglianti e detenuti parlano russo, nel lager vengono rapidamente eliminati coloro che non imparano a capire il polacco o il tedesco). i gulag sono un resto del mondo zarista, mentre i lager sono un'invenzione moderna. nei gulag non vi è un sistema di stermino come le camere a gas, le morti sono dovute alle condizioni di detenzione. Ovviamente Levi non difende il gulag, spiega che è essenzialmente imparagonabile al lager.
@@iacobellus i gulag che siano o no un residuo del mondo zarista, sono tornati utilissimi ai comunisti sovietici. Ne hanno fatto largo uso e credo che sotto un altro nome esistano ancora. (per non parlare dei Laogai dei comunisti cinesi e dei Coreani del Nord...) I lager - invece - nel mondo civile non esistono più, cosa che appunto non possono vantare i criminali comunisti. Che i lager siano stati concepiti su base razziale, da questo punto di vista mi lascia un po' indifferente. I gulag sono stati concepiti su base ideologica (....o la pensi come il partito o sei condannato!!) Sono due discriminanti diverse. Una su base razziale, l'altra su base ideologica....e quindi??? Inoltre, cosa significa che i lager sono un'invenzione moderna e i gulag no?? Quindi le "invenzioni" moderne non vanno bene, mentre le "invenzioni" ormai assodate le teniamo per buone? Ma che paragoni sono mai questi? In ogni caso i due autori sono vissuti in due epoche diverse, manco si conoscevano e Levi sicuramente non sapeva niente dei Gulag. Nei lager si moriva ANCHE nelle camere a gas, ma per il resto morivano tutti di stenti e fatiche e fame. Esattamente come nei gulag. Le due forme di sterminio sono assolutamente paragonaabili fra loro, con la differenza che i nazisti hanno ucciso circa 6 milioni di persone mentre il comunismo ha sterminato più di 100 milioni di persone nel mondo. Vogliamo proprio paragonare un 6% di morti con un disastro di proporzioni universali????
@@fiorenzovolpato1233 non credo che contare i morti sia il metodo giusto per comparare i due fenomeni e stabilire quale sia peggio. e comunque non riesco ad impedirmi di pensare che uno che fa un discorso come il tuo abbia in realtà una cattiva cosicenza (destrorsa)
La Storia è faccenda talmente complessa e articolata che trovo davvero difficile accettare versioni cosi semplificate, più aderenti ai testi scolastici usati ormai da decenni nelle scuole, che a disamine e analisi basate su un leale e divuto revisionismo. Non a caso, quest' ultimo metodo di ricerca storiografica venga messo al bando soprattutto da chi intenda mantenere granitica una versione della storia scritta e imposta da chi ideò e pianificò i due conflitti mondiali del '900 e non solo. Questi ultimi furono scatenati da motivi meramente economico-finanziari e non ideologici, come la maggior parte delle persone, storici "accreditati" compresi, fanno ancora intendere. Esistono, ad esempio, prove schiaccianti ed inconfutabili, come ricevute bancarie e documenti vari, conservati presso gli archivi del Dipartimento di Stato, circa i cospicui finanziamenti fatti pervenire ai rivoluzionari Bolscevichi, dai banchieri di Wall Street aderenti alla casta finanziaria. Similmemente a ciò che accadde durante il periodo della cosiddetta "resistenza partigiana" nel nosto paese, che non è questa la sede per approfondirne dettagli. Alla russia sovietica fu permesso di essere annoverata fra i vincitori della Seconda Guerra Mondiale, soltanto perché potesse svolgere il ruolo di "Impero del male", contro il quale l'occidente "civilizzato" avrebbe condotto la sua nuova crociata. Semidistrutta e in piena bancarotta economica, l'Unione Sovietica contava i suoi morti in guerra: 40 milioni di vittime, fra militari e civili, oltre i 66 milioni di dissidenti assassinati dai Bolscevichi dal 1917 al 1945. La popolazione sovietica, alla fine della guerra, priva di alimenti e beni di prima necessità, pariva fame e carestia: fu proprio in quel momento che i pianificatori intervennero per l'ennesima volta in suo "aiuto", al solo scopo di mantenere un vita il "nemico", ad essi indispensabile alla realizzazione del loro piano. Ebormi quantità di grano, alimenti vari e denaro, pervennero dal 1945 in poi all'Unione Sovietica direttamente dagli Stati Uniti d'America. In questo modo, la Commissione per gli aiuti al Belgio (Belgian Relief Commission), costituita a Washington nel 1916, si trasformò nel cosiddetto "piano Marshall" del 1948: ancora una volta, i colossali carichi di approvvigionamenti furono in massima parte destinati a mantenere in vita e potenziare il Blocco Sovietico; e non, come ufficialmente dichiarato, a soccorrere gli alleati europei, i quali beneficiarono di quegli aiuti in minima parte , affinché restassero nascoste le vere finalità del piano Marshall. Oggi più che mai, si ascoltano versioni della Storia totalmente falsate e devianti. Nel migliore dei casi a "sereni passatempo" ben lontani da ciò che la storia dei fatti ha tramandato. Ecco, il punto è questo: da decenni a questa parte non vi è più la "storia raccontata e ricercata dei fatti, ma la "sociologia della storia"; metodo introdotto da un principio strumentalizzante (e dal potere strumentalizzato) dei fatti storici, originato e proveniente dal pensiero marxista.
Finalmente un commento intelligente. Senza contare le menzogne raccontate alla fine della seconda guerra mondiale per scagionare i bolscevichi da crimini di guerra tali, al cui confronto, un qualsiasi KZ impallidirebbe. Come si fa ancora a parlare così, proprio non lo comprendo.
Grazie prof veramente interessante la sua lezione io consiglierei di leggere a quelle persone cui interessa approfondire l'argomento tre bei libri :uno è 'fuga da bisanzio' di brodskij, 'bagliori San pietroburgo' di brokken e anche 'anime baltiche' sempre di brokken. Che ne pensa?
Il secolo scorso è stato pieno di avvenimenti grandi e piccoli, questa prima parte del secolo corrente cosa ci riserva? la pandemia, l'ineguaglianza economica e sociale, popoli che fuggono da guerre e fame e in fine "La pupa e il Secchione" ecc... Grazie prof. Saudino per le sue lezioni di stria e di vita.
Commento per raccontarvi cosé Rojava, Syria. Rojava é una nazione democratica confederale destatalizzata, ma di stampo socialista Significa che la società é suddivisa in comuni da 1000/700 persone l’uno e votano per cosa secondo loro serve, non esistono dunque partiti politici, repubbliche o enti statali in generale, la società é socialista, questa é l’unica soluzione per il Medio oriente, regione sconvolta dalle guerre e da genocidi fondati su base etnica da millenni. In un Medio oriente confederale democratico non ci sarebbero più problemi di barriere, non avremmo confini. Ovviamente la nazione rimane ed esiste in Syria, esistono le forze democratiche.
Ringrazio sempre il prof per queste lezioni, sempre presente il dilemma tra libertà e uguaglianza, perché se sono più bravo nel mio lavoro, non posso guadagnare di più? Spesso alla fine degli anni 80 sentivo ripetere questa domanda, e pensavo nella Urss è così. Questa aspetto si scontra però sempre più con il fatto che ora in una società libera e democratica abbiamo un divario tra ricchi e poveri enorme , siamo ormai vicini ad avere 8 persone che detengono la maggior parte della ricchezza mondiale ai quali si affianca chi non arriva a 2 € al giorno nei paesi più poveri.
Grande prof, proprio in questi giorni stavo guardando i suoi video sulla rivoluzione bolscevica per capirla meglio, dato che a me risulta complicato. Le faccio i miei complimenti, spiega benissimo. La seguo da ormai 3 anni e grazie a lei ho sempre avuto bei voti. Grazie mille prof!!!❤❤
Dimenticavo, l'importante alla fine non sono i voti, ma i contenuti che restano. E grazie a lei ho capito moltissime cose che la mia prof non sa spiegarle bene come fa lei. Lei ci mette passione quando spiega, facendo, a sua volta, appassionare chi la guarda. Nulla da dire, la adoro e la prego di non smettere a pubblicare nuovi video!!!
Gentile Professore, può ritenere l'uguaglianza il principio più giusto in assoluto solo chi crede che lo sia. Per esempio Aristotele non la pensava così quando diceva che "La peggiore ingiustizia consiste nel rendere uguali cose diseguali". Io ritengo che l'unico "Comunismo" vero sia quello etico di Platone e non certo quello economico fallimentare di Marx. Una vera aristocrazia popolare può dominare solo rinunciando totalmente ai vari beni; mentre una intera comunità popolare può raggiungere la dimensione dell’eticità solo quando sopra di sé avrà un’Aristocrazia perfettamente visibile animata dallo spirito di quella rinuncia. Il popolo, per essere e rimanere tale, ha un bisogno continuo di “exempla”! E sarà quell'esempio sempre presente a formare l'intera comunità in funzione continua di una rinuncia possibili e adeguata a quella "massa" popolare per la quale vale sempre l'aristotelico "il mio" e "il caro" (ed è giusto che sia così). Non è accettabile vedere una dimensione tanto sublime come il comunismo degradata a un semplice sistema sociale materialista esteso a tutta una comunità popolare per sua natura totalmente incapace di riceverlo. Egli dev’essere la dimensione etica solo dell’Aristocrazia comunitaria, perché solo questa è in grado di sentire compiutamente che quando l’Anima “è”…… tutto il resto è niente.
@@giuliodelpapa5282 Io mi riferivo al significato etimologico del termine. Il mio riferimento a Platone e ai suoi "Guardiani" non doveva lasciare dubbi. Lo scopo di una simile Aristocrazia è fondamentalmente quello di rappresentare un paradigma etico assoluto, in modo che possa agire anche in "basso" in senso anagogico, cioè portando all'unica imitazione della quale il basso può essere capace, quando vede l'esempio concreto in alto. E' la sola rinuncia possibile a tutti coloro per i quali il legame alla vita e al divenire NON PREVEDE la rinuncia. Questo è il significato autentico del Comunismo in alto per i migliori: dar vita a una forma possibile di "socialismo" (inteso come la più EQUA forma di distribuzione possibile) in basso per tutto il resto.
Sinceramente prof., quando afferma che "un liberale direbbe questo..", "un liberale direbbe quest'altro...", "un riformista invece vorrebbe aumenti salariali, più diritti.." fa un'operazione abbastanza disonesta, essere liberale non implica mica avere occhi solo per il denaro o non volere alcuna regolamentazione statale verso le aziende, quello si chiama anarco-capitalismo, che è il massimo estremo del liberismo. È esattamente come affermare che essere comunista significa essere come Pol Pot. Mi pare stia facendo più indottrinamento che altro affermando certe cose..
@@holyemperorofanimetiddies5548 definizioni migliori di quelle che potrei dare le trovi tranquillamente in rete. Sì, essere liberale significa volere che lo Stato lasci più respiro ai privati, questo però non implica che lo stato non deve esistere o comunque porre dei limiti; non significa volere uno sfruttamento disumano dei lavoratori al solo scopo di lucro; non significa che il denaro è l'unica cosa che conta al mondo. Definire un mondo di pensieri basandosi su quelli più estremi è più che sbagliato. Si può essere moderati in tutto, anche nel liberismo
@@holyemperorofanimetiddies5548 essere moderati significa voler fare in modo che queste dinamiche cambino sostenendo che comunque lo Stato debba regolare certe realtà e dinamiche, senza però prendere il totale sopravvento
In Germania Ovest negli anni '60 il cancelliere Ludwig Erhardt coniò la formula "soziale Marktwirtschaft", economia di mercato sociale. Una combinazione tra libero mercato e giustizia sociale, la quale in Germania ha funzionato bene finonagli anni 2000, quando il cancelliere socialdemocratico Schröder smantellò lo stato sociale creando il modello Hartz IV, elemosine di stato ai disoccupati e non abbienti. Se si guarda bene, i più grandi nemici dei lavoratori negli ultimi 30 anni, sono stati governanti socialdemocratici o di ispirazione socialdemocratica, non i liberali o i conservatori.
Secondo la mia modesta opinione, è giusto dare spazio al talento, però non è giusto che quel talento venga retribuito in modo spropositato. Non è giusto che una parte del mondo debba essere ipertecnologica e l'altra sottosviluppata e sfruttata. Ecco forse non bisognerebbe arrivare alla collettivizzazione, ma bisognerebbe bilanciare la ricchezza. Chi è più bravo abbia di più, ma che si permetta anche a chi è più debole di aver accesso ad una vita dignitosa. Questa è la mia immagine di società ideale.
Grazie Prof. Ho capito perfettamente perché bisogna prendere un fucile per combattere il comunismo. il concetto di proprietà privata è l’elemento dirimente. Complimenti anche per il tentativo di mantenersi equilibrato, pur con qualche dimenticanza ( es le BR e Guido Rossa), e pur essendo evidente il suo orientamento. Apprezzo che non dimentica il ruolo di un insegnate.
18:24 ricordo la biografia di Eduard Limonov figlio di un ufficiale dell'NKVD quando parlava della differenza tra le case degli ufficiali e quelle degli operai durante la fine dello stalinismo.
1) "Comunismo che vuole una società libera e liberata" è per me profondamente sbagliato. Cioè l'idea è pur quella, ma per farlo si teorizza l'abolizione di libertà fondamentali e fondanti dell'individuo (proprietà privata, diritto di impresa, iniziativa privata ecc...). Il comunismo realizza, negli intenti, una società uguale non eguale; non c'è nessuna libertà in questo, non c'è nessuna libertà nel venir disposti da uno Stato in nome di uno "bene assoluto o comune" che nei fatti abolisce l'individualismo. Nel comunismo non c'è nessuna spinta sociale, nessuna velleità privata che possa essere realizzata. E' il paradosso della libertà 2) Tralasciamo pure il fatti che il fascismo sia sostanzialmente socialismo, ma veramente, dire che "non c'è nel progetto comunista quella pratica politica (violenza)" è falso, è mentire; non solo a livello storico ma anche a livello teorico: è esattamente nel programma marxista la legittimazione dell'uso della violenza (rivoluzione armata/proletaria) e la legittimazione di uno stato totalitario che realizzi il socialismo reale (stato proletario/dittatura del proletariato). Non è Stalin la mosca bianca, è il marxismo, proprio a livello teorico, che stabilisce questi mezzi.
Se è vero che i fascismi avevano nel loro dna la violenza, però, allo stesso modo l'idea di marx non comportava necessariamente una forma di violenza per attuare la rivoluzione? Se parliamo di annientare totalmente una classe, o meglio tutte le classi, quale sarebbe la forma utile per realizzarlo se non l'unica poi effettivamente passata alla storia?
Nota sulle date: non è l'opposto? In Russia era febbraio (calendario giuliano), in Europa marzo (calendario gregoriano). Per il resto, ineccepibile come sempre.
Il COMPROMESSO STORICO grande occasione mancata per creare un mondo con più diritti e inclusivo .Il povero Moro e Berlinguer politici e uomini unici pronti ad abbandonare ideologie contrapposte per il bene comune,anche Berlinguer è stato vittima di un attentato in Bulgaria da cui è sopravvissuto per miracolo......Davano fastidio ad entrambe le fazioni.Grazie professore della lezione
Hai perfettamente ragione! Infatti quei fanatici schifosi delle BR uccidendo Moro hanno reso un enorme favore a Andreotti e all'amministrazione americana, la quale considerava Moro un pericoloso cantonista, come Willy Brandt.
Da ex sostenitore di Rifondazione Comunista non posso che essere d'accordo con lei, tuttavia bisogna ricordare che le grandi conquiste sociali e civili del Novecento sono state realizzate ed ottenute dalla socialdemocrazia, forse bisognerebbe riconoscerlo indipendentemente da come la si pensi, non crede?Detto questo, sempre molto interessanti i suoi video per un appassionato di storia come me.
Buongiorno professore, video molto interessante come d'altronde lo sono tutte le sue lezioni di filosofia; tuttavia non condivido l'affermazione secondo la quale il ricorso alla violenza per prendere il potere e/o per perseguire i propri fini programmatici, sia strutturale solo alle ideologie nazista e fascista. Il ricorso alla violenza è infatti parte integrante anche del sistema di pensiero comunista, essendo esplicitamente previsto nella letteratura marxista. "Delineando le fasi più generali dello sviluppo del proletariato, abbiamo seguito la guerra civile più o meno latente all'interno della società attuale, fino al momento nel quale quella guerra erompe in aperta rivoluzione e nel quale il proletariato fonda il suo dominio attraverso il violento abbattimento della borghesia." Karl Marx. Manifesto del partito comunista. "La violenza è l'ostetrica che trae la nuova società dal grembo della vecchia." Karl Marx. Il Capitale. La saluto cordialmente.
A parer mio l'elemento di discontinuità che rilevi è sbagliato. Alla base del fascismo e del nazismo c'è violenza, siamo d'accordo. Alla base del comunismo però c'è la rivoluzione, che è violenza ugualmente, e che costituisce la condizione di possibilità per qualsiasi attuazione comunista in una società capitalistica. Per questo motivo, espresso molto sinteticamente e superficialmente per il luogo del discorso, trovo la sua lezione interessante, ma troppo di parte. Trovo inoltre molto sbagliato comunicare certe interpretazioni personalistiche in una scuola pubblica
@@MatteoSaudino appunto professore, non esiste il mondo senza violenza. Si vis pacem para bellum. Anche il fascismo ha un progetto politico, ovvero: "lo stato etico corporativo", e anche il fascismo cercò di cambiare la concezione della proprietà. Né proprietà privata né proprietà pubblica, ma proprietà corporativa. Ci ha scritto un libro Ugo Spirito. Quello che ha detto su Amazon lo propose il fascismo repubblicano con la famosa "Terza Via". -Da un camerata repubblicano
Vere e intramontabili rivoluzioni di giustizia, d'amore e di pace sono quelle fatte dai santi non per merito loro ma perché lo Spirito di Dio agisce in loro. Dopo che i santi muoiono le loro opere continuano a diffondersi e ad espandersi in tutto il mondo.
OK. Fra due mesi ricorre il centenario di Kronstadt. Occasione per segnalare che al comunismo di Lenin si opposero non solo e ovviamente i proprietari ma anche una (sia pur esigua) minoranza di rivoluzionari che volevano l'eguaglianza sociale ma anche la libertà. Esigenza espressa poi da molte rivolte interne al comunismo che non potevano venire dalla borghesia (che non c'era più) ma da vasti strati della popolazione priva di proprietà e lavoratrice e che non poteva certo volere il ritorno dei padroni. Voleva libertà e insieme indipendenza da Mosca. Mi sembra che il fatto meriti una lezione. Dico bene?
Splendida introduzione Prof! Solo due "suggerimenti". Quando si parla di fascismo, si evita quasi sempre di parlare dell'evoluzione di Mussolini: da socialista internazionalista rivoluzionario, di famiglia socialista, passerà a destra, creando il partito fascista (che molti descriveranno come partito socialista nazionalista), per differenti vedute su interventismo oppure no rispetto alla prima guerra mondiale con i suoi compagni di partito. Di seguito troverete un video del grande Montanelli (uno che ha vissuto il fascismo in prima persona essendo stato anche una camicia nera) ruclips.net/video/5FWLvbKKjZQ/видео.html. Per quanto riguarda il capito Moro/Brigate Rosse, pare che dietro la morte di Moro ci siano gli inglesi (vedi video di Fasanella ruclips.net/video/6F-Npp5jgSE/видео.html). Grazie Prof!
Io credo che i lager tedeschi(nazionalsocialisti) possono paragonarsi in qualche modo più alle 'riserve' americane, per quanto i lager tedeschi appaiano e sono più orrende delle democratiche riserve. La mostruosità dei lager va ascritta però non solo al nazionalismo ma secondo me al modo di produzione capitalistico che, in determinate circostanze, possono raggiungere tali mostruosita'. Come può un uomo di cultura accettare una società ed un sistema che prevede palese o occulto lo sfruttamento non solo delle classi lavoratrici e tutte le risorse naturali per privilegiare minoranze di parassiti e relega miliardi di masse alla miseria e alla emarginazione e che prevede classi, caste, camarille, aziende multinazionali e nazionali, imprese, 7 sorelle, 5 compari e via discorrendo.. Secondo me me professore la teoria dello 'stato:era già stata espressa chiaramente da Carlo Marx nella' critica del programma di gofha'. Secondo me infine il nesso in realtà è tra la democrazia e il nazifascismo.
Le Dittature rosse sono state, anche, più aberranti di quelle nere. Possiamo dire che il comunismo è nazismo rosso. Ma questo, i comunisti non lo vogliono accettare.
@@panettonenatalizio4112 questa visione e questa propaganda è ormai credo sempre più arretrata .... Di fronte allo scempio e al fallimento del sistema capitalistico che porterà l_umanita alla catastrofe.solo una forza potrà batterlo e lo abbatera : il comunismo che piano piano riprende quota.ottobre 17 ha sferrato un primo duro colpo che non è bastato.sono convinto che fra qualche decennio i nuovi bolscevichi sferreranno il colpo mortale ad un sistema contronatra che non ha nulla pi da offrire.
@@antonioieraca4102 Ma lei su che pianeta vive? Il comunismo è morto e sepolto nel 1991. Non tornerà mai più. Rappresenta il passato remoto grazie a Dio.
@@antonioieraca4102 La crisi del welfare non è attribuibile al liberismo ed alla sua insensibilità alle tematiche sociali. Dipende, al contrario, dalla mala gestio. Se oggi ci troviamo, purtroppo, nella necessità di ridurre la spesa pubblica, ciò è dovuto alla scelta, errata, avvenuta dal dopoguerra 8E soprattutto negli anni '70 ed '80) di allargare la spesa pubblica senza apportare ed osservare vincoli di bilancio. Perchè i politici pur di ottenere consenso, allargavano la spesa pubblica. Il liberismo non rifiuta la spesa pubblica per scopi sociali. Tant'è vero che Friedrick von Hayek ha teorizzato la necessità di un reddito minimo universale. Lo stesso disse Milton Friedman. Egli propose un aiuto fiscale ai più indigenti. Quindi, non è colpa del liberismo o del neoliberismo la causa dei tagli alla spesa pubblica. La questione è, proprio, dipeso dal contrario, ossia un'eccessiva spesa pubblica incrementata, nel tempo, da un modello politico opposto a quello liberista. Ossia, il modello socialdemocratico.
La perplessità suscitata da Grossman in "Tutto scorre" riguarda la forma del socialismo voluta da Lenin, il cosiddetto "socialismo senza libertà", che per Grossman è una bestemmia. Da ebreo ucraino attribuisce la scelta di Lenin all'animo russo più profondo, che non conosce o non riconosce la libertà come valore. Nella pratica poi il potere andrà gestito da qualcuno, che si sostituirà al latifondista e al capitalista di una volta. Molte cose giuste furono realizzate, ma il prezzo fu molto alto, soprattutto con Stalin.
Io penso che il pensiero di Marx e lo stesso del cristianesimo con la differenza che Marx ha divulgato il principio di uguaglianza in terra e non in paradiso . Ricordo che Marx poteva condurre una vita agiata Invece per le sue idee è morto in povertà.
19:10 e poi ci sono io che invece copierei il modello Amazon in un servizio di distribuzione online statalizzato, in grado di mandare Amazon al collasso tramite la competitività aziendale, in quanto non avrebbe il peso della zavorra fiscale ne limiti di terzializzazione dei servizi marginali ecc... Questo succede quando il capitalista, Bezos in questo caso, una volta che ha raggiunto introiti (che in realtà sono debiti, perché derivano da titoli) non ha più idee per reinvestirli adeguatamente nello stesso servizio mentre la sua nemesi statale ha tutta la facoltà di gestire meglio il confronto sui servizi basilari abbassando drasticamente i costi senza strafare con gli extra. In maniera molto simile a quello che si è fatto in Cina ma senza derive finanziarie turbocapitaliste (che li porteranno verso seri problemi)
Bella lezione, grazie! Unico difetto, a volte la visione liberale viene spiegata in modo eccessivamente macchiettistico a mio parare. Il problema di fondo è che uguaglianza e libertà spesso sono in contrasto tra loro, ad esempio in un mondo dove siamo tutti uguali se non voglio lavorare vengo pagato come chi lavora? (E allora chi mai farebbe un lavoro umile?) Oppure vengo mandato a lavorare con la forza?
questi argomenti divisivi e polarizzanti (la messa in discussione della legittimità della proprietà privata) sono stati fatti uscire molto velocemente dalla finestra di Overton e quindi in pochi sono realmente preparati sulla "teoria", con il risultato che i pregiudizi abbondano. In particolare i "pro-privt" sembrano pensare che la discussione sia stata in qualche modo già affrontata e incontestabilmente risolta, quando di fatto sono annebbiati dai concetti preconfezionati fatti scivolare nel loro cervello dal capitalismo e mai messi in discussione.
Guardi, visto che lei ha risposto ad un mio commento mi permetto di aggiungere un pensiero qui sotto. Assumere che siano tutti stupidi e annebbiati dal capitalismo pare poco adatto a chi si fa chiamare "logos". La invito invece a riflettere su successi e, soprattutto, insuccessi di un'economia pianificata come quella sovietica, sui pericoli di affidare un potere enorme allo stato e sulla corruzione enorme in URSS. Si interroghi poi su cosa sia successo in Cina dopo il 1978, sulle differenze tra Corea del Nord e del Sud, tra Germania Est e Ovest e sulla libertà di espressione in un qualunque paese sedicente comunista. Nessuno qui nega i problemi delle democrazie occidentali, semplicemente si dubita fortemente che possa risolverli la rivoluzione comunista. Se poi lei è così preparato/a sulla "teoria" ed è convinto/a che l'abolizione della proprietà privata sia la soluzione a tutti i problemi non le resta che convincere il resto del mondo. Semplicemente non assuma che siano tutti stupidi e manipolati. P.S. la proprietà privata esiste da ben prima del capitalismo
@@francescomillucci96 GIUSTISSIMO!! La penso, esattamente, come te. Inoltre, la crisi del welfare non è attribuibile al liberismo ed alla sua insensibilità alle tematiche sociali. Dipende, al contrario, dalla mala gestio. Se oggi ci troviamo, purtroppo, nella necessità di ridurre la spesa pubblica, ciò è dovuto alla scelta, errata, avvenuta dal dopoguerra 8E soprattutto negli anni '70 ed '80) di allargare la spesa pubblica senza apportare ed osservare vincoli di bilancio. Perchè i politici pur di ottenere consenso, allargavano la spesa pubblica. Il liberismo non rifiuta la spesa pubblica per scopi sociali. Tant'è vero che Friedrick von Hayek ha teorizzato la necessità di un reddito minimo universale. Lo stesso disse Milton Friedman. Egli propose un aiuto fiscale ai più indigenti. Quindi, non è colpa del liberismo o del neoliberismo la causa dei tagli alla spesa pubblica. La questione è, proprio, dipeso dal contrario, ossia un'eccessiva spesa pubblica incrementata, nel tempo, da un modello politico opposto a quello liberista. Ossia, il modello socialdemocratico.
Mi perdoni, ma se non si misurano i progetti sugli esiti, su cosa si misurano? Sono basito...un'idea può essere anche la piú bella del mondo, ma se causa 36 milioni di morti mal contati, allora è un crimine, non un'idea...
Così non contribuisci a creare un elettorato, già la gente non capisce e boicotta a priori, se poi si rischia di fare ancora più confusione con spiegazioni opinabili e frettolose, la gente si allontana invece che avvicinarsi, eh...
Che tristezza questa faziosita e semplificazione: fascismo viiolento, nazismo razzista comunisimo ha buone idee ma difficile da mettere in pratica ma lo stesso non si potrebbe dire per fascismo e nazional socialismo Che Sono entrambi nati dalla sinistra? Ma un professore non dovrebbe essere imparziale e raccontare I fatti non esprimere preferenze?
però lei non da nessuna possibilità al socialismo, forse perchè vive in una società estremamente capitalista. Stalin dopotutto era aperto ai NEP. comunque il discorso è troppo lungo...
Prof. Se fossi nato e vissuto nel 1845 in Inghilterra sarei stato un MARXISTA, se fossi vissuto nel 1920 in Italia sarei stato FASCISTA , se fossi vissuto in Germania nel 1920 sarei stato un tesserato al NSDAP.e viceversa nel 1917 avrei fatto la rivoluzione d'ottobre.Invece sono un figlio del nostro tempo , più o meno libero( aspiro ad oltreuomo utilizzando la grinta della tigre ma in realtà cammello) .Dunque, in tutto questo ci vedo una costante , il capitale , e c'è una variabile i popoli, che si scannano tra di loro da sempre.La libertà è lo scontro tra la costante e la variabile(quindi utopiaa questo punto).é inutile distruggersi a vicenda , non capendo che il problema è il denaro , ed è altrettanto inutile inseguire un dogma , che sia comunista nazista o similare . Il capitalismo ha vinto a tavolino dalla notte dei tempi , ora divenuto assoluto, bisogna evitare che si autodistrugga , altrimenti si ricade negli errori fatti in passato da tutti.IL SISTEMA CAPITALISTICO VA CURATO , ATTINGENDO DA TUTTE LE PARTI , PRINCIPI COMUNISTI MARXISTI , NAZIONALISTI FASCISTI ECC , INSOMMA QUELLO CHE ATTUALMENTE ABBIAMO """""DEMOCRAZIA"""""" MESSA A RISCHIO DAL VACILLARE DEL SISTEMA CAPITALISTICO che evolvendo dopo milioni di morti ci ha portato qua , non si può tornare indietro, bisogna migliorare quello che si ha.per quello da lei detto pienamente d'accordo , anche se ci sarebbe tantissimo da dire e da paragonare .
Il comunismo mi sembra una favola bellissima, ma difficilissima da realizzare nel mondo reale. Un qualcosa di utopico che ci costringe a rimanere come siamo oggi. Penso che nel 2021 la politica abbia bisogno di un rinnovamento:fascismo,nazismo e comunismo pur essendo diversi ideologicamente, hanno prodotto danni simili in nome del bene comune. Proprio per questo dovrebbero restare nei libri di storia,per lasciar spazio a qualcosa di nuovo e alternativo. Non so se possa esistere o meno un capitalismo "buono" ,sicuramente per Marx è sempre sbagliato.
Il capitalismo buono ha sempre prodotto dei danni incommensurabili a paesi lontani dal paese di origine. Prendi Tony Blair o qualsiasi presidente Bush , gran parte dei grandi capitalisti inglesi o americani hanno finanziato politiche estere che dapprima hanno liberato i governi dai dittatori poi però hanno lasciato un'instabilità che ha portato allo sviluppo di idee sempre più radicali nei paesi stessi(guarda la situazione in Afghanistan o in Libia)
Ho seguito tutti i suoi video per sostenere l'esame di storia moderna e contemporanea. Ora ho un problema: ho sostenuto l'esame, ma non riesco a smettere di ascoltare le sue lezioni!
Che bello leggere commenti di gente che critica questo video senza averlo ascoltato. Gente che si merita le ‘lezioni’ di Barbara D’urso
sono curioso, come hai a sapere che non lo hanno ascoltato?
Chi critica è vittima di idee sbagliate che gli sono state inculcate. Io ritengo che spesso bisogna aprire gli occhi e informarsi. Io sono d'accordo con il professore
Difatti, prima di criticare, abbiate almeno il tempo di capire che il professore sta affrontando questioni storiche, e parla di un periodo lontano nel tempo (rispetto a noi). Come dire: noi siamo tutti degli assassini, perché l uomo bianco ha sterminato molti indigeni nelle Americhe.
@@christianmarrocco5161 Chi critica è vittima di idee sbagliate? E chi lo ha detto? E perchè se uno critica dovrebbe aver torto per partito preso?
Ma non nel senso che intendi tu, anzi, è la discussione che rende vivo imun dibattito, infatti hai ragione. Io mi riferivo a chi invece giudica senza informarsi
Chapeau prof.
Perché, aldilà di essere più o meno d'accordo con le sue tesi (e io lo sono) è molto bello il trasporto, l'onestà intelletuale e la dovizia di argomentazioni storiche con le quali le illustra.
Grazie davvero.
Grande Prof! Se avessi avuto un prof come lei al liceo sarei una persona sicuramente migliore, grazie ai suoi video e al suo divulgare cerco di diventarlo :)
Più chiaro di così penso non sia possibile spiegarlo. Professore, lei è una perla per la Scuola.
31 minuti di spasso e approfondimento. La adoro professore
Professore, io ho 51 anni e la ho scoperta da poco. Posso solo dirle: grazie di esistere e continui così. Alessandro da Bologna.
bravo prof vorrei una sua lezione differenza tra socialismo / anarchismo e il comunismo..perche' l anarchismo e il socialismo rivoluzionario nn hanno avuto successo e sono rimasti minoritari rispetto al PCI al comunismo..queste profonde divisioni nella sinistra si rivelatono bene nella Spagna rossa 1936-39
Perché il comunismo si separò dal socialismo, così come i bolscevichi si distanziarono dai menscevichi all'epoca della rivoluzione russa. In seguito ,durante la Terza Internazionale, si stabilì una struttura e degli obiettivi comuni a tutti i partiti socialisti del mondo, che da lì in avanti si sarebbero dovuti definire necessariamente "partito comunista".
Il socialismo è un grande contenitore di visioni, di sogni e di speranze che vede sorvolare l'umanità da lontano, probabilmente nel momento in cui la penuria condivisa trovò nella condivisione stessa una sua forma di alleggerimento.
Bandiere Nere sull'Ucraina leggi Mahkno l'Anarco Comunismo di Nestor Mahkno che trovo' come nemico i Bolscevichi di Trotsky
Trotsky fece quello che doveva fare per salvare un Urss minacciata dalla guerra civile
Grazie ! Non bastano le parole per commentare questa analisi straordinaria
Che fare? Anzi, per citare lo stesso Lenin; che fare? Un argomento importantissimo per la storia, non solo del XX secolo, e interessantissimo. Spiegato dal Prof. Saudino, tutto questo è intensificato.
Professore, lei è un grande. Lei NON strumentalizza l'informazione, non racconta mezze verità. Grazie a tutte le persone come lei. Pertini affermava questo concetto e sapeva bene che importanza avrebbe avuto nell'imminente futuro... La scuola oggi, forma obbedienti e non pensatori.
Grazie Prof, una bella appassionata introduzione. L'ho trovata molto informativa, oggettiva e bilanciata. Non capisco chi paragona comunismo a fascismo e nazismo; a me pare un confronto tra cose diverse.
Ho pensato alla differenza di coinvolgimento ed emozione per una tale lezione tra chi, per eta', quel periodo (Italia anni 60-90 e metamorfosi del PCI) l'ha in qualche modo vissuto, e i suoi studenti che lo sentono come una "lezione di storia".
Un piccolo commento su liberalismo e capitalismo, visti in contrapposizione a comunismo. Ritengo importante evidenziare che il capitalismo non deve per forza avere le forme di estrema disuguaglianza ed ingiustizia sociale cui purtroppo assistiamo in gran parte del mondo. L'America creata da Roosvelt, anni 50-70, era ben diversa dall'America di oggi. Capitalismo/liberalismo non sono necessariamente neo-liberalismo. Molti paesi, come nel nord Europa, dimostrano che capitalismo e giustizia sociale e uguaglianza di opportunita' possono benissimo coesistere. E' compito dei cittadini creare e mantenere un sistema economico sano ed equilibrato, cosi' come mantenere viva la democrazia. Richiede impegno e determinazione. Un cordiale saluto.
La crisi del welfare non è attribuibile al liberismo ed alla sua insensibilità alle tematiche sociali. Dipende, al contrario, dalla mala gestio. Se oggi ci troviamo, purtroppo, nella necessità di ridurre la spesa pubblica, ciò è dovuto alla scelta, errata, avvenuta dal dopoguerra 8E soprattutto negli anni '70 ed '80) di allargare la spesa pubblica senza apportare ed osservare vincoli di bilancio. Perchè i politici pur di ottenere consenso, allargavano la spesa pubblica. Il liberismo non rifiuta la spesa pubblica per scopi sociali. Tant'è vero che Friedrick von Hayek ha teorizzato la necessità di un reddito minimo universale. Lo stesso disse Milton Friedman. Egli propose un aiuto fiscale ai più indigenti. Quindi, non è colpa del liberismo o del neoliberismo la causa dei tagli alla spesa pubblica. La questione è, proprio, dipeso dal contrario, ossia un'eccessiva spesa pubblica incrementata, nel tempo, da un modello politico opposto a quello liberista. Ossia, il modello socialdemocratico.
Le socialdemocrazie scandinave, con i loro stati sociali estremamente progrediti, sono una perfetta simbiosi tra socialismo e liberalismo.
@@AlgernonMoncrieff77 Purtroppo hanno un tassazione, molto, elevata che grava sulle imprese impedendo, quindi, di poter crescere. Il Debito Pubblico, in quelle Nazioni, è portato all'eccesso.
@@panettonenatalizio4112 In che senso le imprese scandinave non possono crescere? Imprese come Lego, Nokia o Ikea mi sembrano piuttosto grandi... o no?
Come si può dire che il debito pubblico è portato all'eccesso se non supera il 40%?? La Finlandia, che ha il debito più alto, arriva circa al 60%... ben al disotto, per esempio, degli Stati Uniti!
@@lacasadipavlov In Italia si parla, di sovente, dei Paesi scandinavi come modelli alternativi in quanto considerati, da qualcuno, come esempi di successo di politiche socialdemocratiche o addirittura socialiste. Inoltre, di recentemente quest'idea si è diffusa, anche, negli Stati Uniti. Alla base di queste convinzioni, c’è sempre la ricerca della mitica “terza via”, ossia un modello economico che permetterebbe di superare il capitalismo senza gli eccessi ed i fallimenti del comunismo. Purtroppo, la realtà è un po’ diversa. La Svezia, infatti, non cresce per via della sua alta spesa pubblica, ma al contrario si può permettere quel livello di spesa perché cresce. Questo perchè la Svezia basa la sua crescita su un modello economico liberale e non su una fantomatica “terza via”.
Negli anni ’70 e ’80, del secolo scorso, la Svezia aveva creato un esteso sistema di welfare, che ancora adesso è in piedi ma ridimensionato. Tuttavia, in quegli anni i governi socialdemocratici utilizzarono anche politiche che definiremo keynesiane, utilizzando regolarmente la spesa pubblica per spingere la propria economia. Fu in quegli anni che la tassazione svedese aumentò fino a livelli mai raggiunti nel mondo occidentale, mentre lo Stato acquistava centinaia di aziende private in crisi e cercava di rilanciarle con soldi pubblici. Nel corso degli anni ’80 lo Stato svedese era arrivato a pesare per oltre il 60% sul PIL del Paese e si sarebbe mantenuto su quei livelli fino a metà anni ‘90. Il risultato fu che mentre negli anni ‘50 e ‘60 la Svezia aveva conosciuto una rapida e sostenuta crescita economica tanto da diventare il 4° Paese occidentale più ricco, per PIL pro capite, nel 1970. Vent’anni dopo, il Paese scandinavo era invece in profonda crisi: la Svezia era cresciuta di circa la metà rispetto alla media OCSE per tutti gli anni ‘80 e il suo PIL pro capite era ormai il 14° nel mondo occidentale. Il Paese era entrato in una spirale apparentemente irreversibile di spesa pubblica e tassazione crescenti e crescita asfittica. La soluzione del governo Bildt (ossia, il primo Governo non socialdemocratico dopo decenni) fu, proprio, quella indicata dal pensiero liberista standard e cioè privatizzazioni, de-regolamentazioni, calo delle tasse e della spesa pubblica. Con questa ricetta liberale (ossia, con questo programma di Governo) la situazione economica stava cominciando a migliorare, fino a quando nel 1994 il governo conservatore cadde e tornarono al potere i socialdemocratici. Tuttavia, il fallimento delle politiche keynesiane, dei precedenti decenni, era ormai talmente accettato e riconosciuto che il nuovo esecutivo non pensò neanche per un istante di invertire la rotta.
Da allora, le riforme pro-mercato sono proseguite fino ad oggi, sotto governi di ogni colore, creando una delle economie più business friendly al mondo ed oggi l’indice Doing Business della Banca Mondiale considera la Svezia come il 12° Paese al mondo dove è più semplice fare impresa. Grazie al Liberismo!!! Ciò dimostra, in modo eloquente, che tutto quello che serve è non soffocare un paese con le tasse le regole e lasciare libertà di azione agli individui. Questa è la rivoluzione culturale che la Svezia effettuò trent’anni fa.
Prof. lezione rivoluzionaria, che dire le voglio bene, sono contento e fortunato di poter discutere o riformulare tesi cosi importanti e sempre così attuali.
Professore scusi l'ignoranza ma volevo chiederle se è possibile un video spiegazione sulle differenze tra Marxismo, Leninismo, Marxismo-Leninismo, Comunismo, Socialismo e Stalinismo. So che son molte ma non riesco ad avere chiare le differenze, probabilmente non possiedo una cultura sufficiente per comprenderle...
Parto dai due termini che non portano il nome di nessuna persona e avviso che non potrò essere molto esaustivo. Consiglio sempre comunque, se puoi e vuoi, di leggere i pensatori. Come dicevo partiamo da comunismo e socialismo: doveroso dire che i due termini hanno al loro interno molte correnti diverse: all'interno del comunismo possiamo inserire il marxismo, il marxismo leninismo (chiamato così perché Lenin voleva sanare i punti deboli del marxismo, come la mancanza di una vera e propria teoria dello stato, cosa che per Marx non era sbagliata), il leninismo, il trotskismo, il gramscianesimo (per quanto anche Gramsci fosse stato un marxista classico), eccetera eccetera. I comunisti a differenza dei socialisti sono anti capitalisti, vogliono rovesciare il capitalismo. I socialisti non si prefiggono di distruggere il capitalismo, bensì di migliorarlo. Oggi il socialismo è rappresentato dalla socialdemocrazia e dal socialismo liberale, principalmente. Fino al 1848, anno in cui Marx ed Engels scrivettero il manifesto del partito comunista (lo stesso anno in cui poi ci saranno i falliti moti rivoluzionari), i termini "comunismo" e "socialismo" erano interscambiabili. Nel manifesto gli autori demarcano e dividono il socialismo utopistico da quello scientifico, quest'ultimo lo chiameranno anche comunismo.
Poi, andando oltre, come ti dicevo il marxismo leninismo è il frutto del pensiero di Marx ed Engels e Lenin, volto ad adattare il marxismo alla nuova epoca storica, dove emerge la figura di Lenin (sarà Stalin a chiamarlo marxismo leninismo). Questo marxismo leninismo è stato l'ideologia ufficiale dell'Urss e del Comintern, nonché di altri paesi e di partiti politici.
Il leninismo invece è il pensiero politico ed economico di Lenin, i suoi punti non comuni con Marx (teoria dello stato, teoria dell'anello debole,ecc...), e suoi punti comuni, quindi l'interezza del suo pensiero politico ed economico, di base marxista classico.
Poi considerando il contesto c'è il trotskismo: il pensiero politico di Trotsky,
differente dal leninismo, dallo stalinismo,(quel pensiero fautore del concetto di rivoluzione permanente ed estensione della rivoluzione in tutto il mondo, contro la rivoluzione in un solo paese di Stalin. In questo si denota il marxismo vero e proprio di fondo del pensiero di Trotsky), che oltre che essere anticapitalista è anche anti stalinista.
Lo stalinismo è invece da intendersi principalmente come la politica attuata da Stalin nell'Urss.
Doveroso dire come Stalin abbia messo il marxismo leninismo come fondamenta dell'Urss a livello neanche teorico, ma emblematico. Stalin non c'entrava molto con i due prima nominati. Magari con Lenin pure pure, nella criminosità utilizzata, per quanto Lenin sia stato un personaggio molto importante ed ammirabile per la rivoluzione, per le tesi d'aprile, per il suo pensiero politico e i suoi tanti contributi, ma pur sempre divenuto un assassino (sin dalla strage della famiglia zarista per intenderci). La situazione dell'Urss è molto complicata, è facile cadere in errori e banalità, ed io stesso potrei suscitarne in te alcuni, non potendo argomentare come necessario per certi temi.
Come ti ho detto, ho cercato di essere sintetico, ma non sono poi molto riuscito. Spero di aver sanato un po il tuo tafferuglio. Non avendo potuto argomentare come necessario per l'eccessiva lunghezza ed illegibilità che il commento avrebbe avuto, sono super disposto a rispondere, se posso, a tue successive domande. Anche perché, per capire tutto ciò, c'è bisogno di una premessa storica, filosofica, politica, molto importante, sopratutto storica, per comprendere i fenomeni e anche le ideologie.
Grande prof, la stimo molto❤
Grazie Professore Matteo. Parole semplici che vanno dritte al cervello. Oggi come ieri è una necessità dell'umanità costruire una società giusta: libera, uguale con il controllo delle risorse e distribuzione equa della ricchezza . Poi la chiamiamo società comunista o pinco pallino ma dal marxismo leninismo non si scappa. Buon lavoro e compli sempre 👏👏👏
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Quanto è bello quando discostate Lenin da mussolini o hitler davvero siete impressionanti
@@scarpellinigianmarcoperché non è la realtà.
@@dartnight365 pensi che Stalin e Lenin abbiano fatto meglio?
@@scarpellinigianmarco Lenin stava facendo di meglio, molto di meglio.
Stalin ha distrutto tutto reintroducendo la proprietà privata e la divisione di classe... Ma anche nel suo caso fu meglio, dato che lo stiamo paragonando a Mussolini ed Hitler... È molto difficile fare di peggio
Ciao..bravo due cose diverse..un abbraccio da gattorna entroterra ligure..ho lasciato la citta' per la campagna
Stavo per scrivere un commento diverso da questo, quando sono arrivato al minuto 11:39 e mi ha letteralmente tolto le parole di mano. Colgo quindi l'occasione per ribadirle quanto apprezzi il suo lavoro. Un discorso oggettivo come quello in questo video credo sia davvero difficile da trovare!
Complimenti! Come coinvolgimento la equiparo a Barbero se non le dispiace! Meglio di Netflix.
ahaha, anche Sini non scherza
Lev Jasin, il più grande portiere della storia, nonché unico portiere finora ad avere vinto un pallone d’oro aveva uno stipendio poco più alto di un operaio metalmeccanico. E non se ne è mai lamentato in vita sua, anzi lo considerava normale
Mi scusi cosa c'è di così rimarchevole nel osannare uno che non si lamenta se ha uno stipendio da fame? Magari non si lamentava altrimenti gli arrivavano delle randellate (vedi Nurejev) o no?
@@attiliofisher1094 O magari perché pensava che inseguire un pallone non dovesse per forza fruttargli milioni 🤷
@@gianpietrocorrias592 certo, la gente normale non aspira a migliorare la propria condizione economica. A noi gente normale piace avere 4 spicci per vivere al minimo sindacale e stare muti che siam felici cosí 😂
Secondo me l'unico rischio che corre un calciatore è farsi male alle gambe, e non è poco. Per il resto è un lavoratore come un altro.
@@calogerohuygens4430 "Migliorare" la propria condizione è una questione tutta relativa. Migliore rispetto a cosa? Riguardo quale aspetto? Perché, da un punto di vista puramente economico, giocare a calcio e guadagnare quanto un operaio, è comunque una condizione più piacevole che fare l'operaio. Chiaro che a fare il paragone con un calciatore multimilionario la condizione di Jasin era "peggiore". Dal punto di vista morale, però, sicuramente Jasin si considerava "migliore".
Prof. come sempre, grazie.
Grazie mille prof❤
Lezione meravigliosa di... oggettività. Ho apprezzato tantissimo, grazie mille
Grandissima spiegazione. Grandissimo prof. Saudino.
L' importanza della presenza di queste lezioni su RUclips è enorme. Questo perchè rappresentano l' esposizione di una persona competente rispetto a questo punto di vista. RUclips sta assumendo sempre più un ruolo di mezzo di formazione. Ed è importante che su RUclips ci sia anche questo punto di vista per evitare una formazione a senso unico. Dove c' è solo un punto di vista c' è la mancanza di senso critico. E questi video evitano alla comunità di RUclips questo pericolo.
Ottima analisi.
C'è un problema però: questo video, al momento, ha meno di 600 visualizzazioni. Aumenteranno di sicuro, ma di quanto?
E' sufficiente dunque che questo tipo di video ci sia e basta? O è necessario anche che da qualche parte qualcuno spinga (obblighi?) a guardarlo?
@@frigster2008 Obbligare no non mi sembra nei principi di chi lo ha divulgato. Una condivisione classica sembra il metodo più realistico.
@@alessandrosevera3859 Sono d'accordo. Ma, ahimè, realistico non è sinonimo di efficace.
@@frigster2008 Prima di tutto sono veramente felice di interloquire con il gestore del canale che ha avuto di ospitare fra gli altri il Dr Sadray. Tornando a noi credo che si potrebbe discutere a lungo su quanto abbiamo esposto. Necessario porta ad una tendenza all' efficace che si deve però scontrare con il realistico. Un altro modo è che più persone portino avanti il concetto similmente e di persone che in un certo senso lo fanno su youtube per fortuna ci sono (Ad esempio DrSadray tanto per citarlo nuovamente). È un argomento complesso per poterlo sviscerare nei commenti però certamente nel nostro scambio ne abbiamo estratto alcuni aspetti cruciali.
@@alessandrosevera3859 Grande Dr. SadRay! Ma anche gli altri ragazzi che hanno giocato sono delle persone che vale la pena di conoscere.
Per tornare sul nostro discorso, sì, è importante che ci sia chi porta i contenuti. Ma se i contenuti ce li condividiamo tra di noi mentre il grosso del pubblico continua a guardare i video di scherzi telefonici... restano dei contenuti quasi fine a se stessi. Credo che il nocciolo della questione lo stia trattando Matteo proprio adesso in live: bisogna partire dalla scuola.
Se la scuola non ha gli strumenti o se li usa male non potrà mai creare delle menti pensanti, in grado di ricercare da sole i contenuti di cui sopra.
Prof, vorrei porle una domanda sulla lezione. Il caso Amazon 19:45, nonostante fosse un esempio, mi ha fatto riflettere. Lei ha dichiarato che Amazon non è Jeff Bezos ma i suoi lavoratori, che "gli permettono di moltiplicare i soldi", o che generano la vera ricchezza di Amazon, oltre al cervello di Jeff Bezos.
Se mi permette, vorrei aggiungere che più di tutto sono gli investitori/azionisti, a cui Amazon deve rendere conto, che danno in mano a Bezos lo strumento più forte esistente in questa società. Ossia il capitale. Amazon con esso può comprare forza lavoro, battere la concorrenza, diversificare le fonti di reddito e diventare, a suo modo, il dittatore del mercato.
Per correggere Amazon non credo serva accusare i clienti (e prodotti a loro volta) oppure i lavoratori, quanto piuttosto il mercato stesso che permette di accumulare una ricchezza cosi grande. Oltre ad esso, anche la classe politica dominante che, investendo nelle aziende stesse, ne copre gli interessi.
Corretto?
infatti Amazon non è da demonizzare in quanto comunque sia svolge un servizio, prima c'è da discernere tra economia reale e finanzia basata sul debito
Bel video! Consiglio di mettere, in descrizione al video, link ad articoli o libri utili all'approfondimento della tematica trattata di volta in volta.
Sono con le lacrime! Sono emozionato DAVVERO! PERSONE COME TE DOVREBBERO ESSERE NON SOLO NEL LUOGHI DELLA CULTURA E DELL'INSEGNAMENTO! DOVRESTE STARE SEMPRE IN TV! AL POSTO DI TRASMISSIONI H24 DI BOIATE PAZZESCHE CHE SERVONO SOLO A DISTRARRE E RENDERE MEDIOCRI LE PERSONE! GRAZIE MILLE! MENOMALE CHE TI HO SCOPERTO! PARLERÒ AI MIEI VICINI DI QUESTO CANALE E CERCHERÒ DI FARE LA MIA PARTE PER LA CULTURA DELLA GENTE!
Mi manca la didattica di persone (si fa per dire), nei suoi sguardi di solito c'è una luce che poi il tono delle sue parole esalta, oltre ai concetti espressi. Un armonia che arriva dal cuore e arriva ai nostri, una sensazione sublime. Qui per concentrarsi e senza il feedback degli alunni tende a tenere gli occhi chiusi ed è un vero peccato. I concetti arrivano con le pause, il calore nella voce, le singole parole sottolineate dal tono, le virgole, ma anche da quello sguardo di una persona che ci crede e conosce bene cosa spiega, e che dopo tanti anni non le ha ancora fatte diventare una cantilena di cose trite e ritrite o semplici frasi lette da un libro, anche se poi sono le stesse.
Lei è una persona che stimo, ogni suo video è un valore aggiunto per tutti noi, grazie di cuore!
slurp...!!!
Non so se esista già un video, ma un suo confronto con Rick dufer su Marc sarebbe molto interessante. Complimenti professore comunque, fa sempre video incredibili 👍
*Marx
@Falco LH Hawk si ma infatti era proprio per questo che volevo un confronto. Seguo Rick ma non apprezza il suo anti-marxismo, ma comunque lo ritengo un buon interlucotore. Potrebbe essere interessante, magari sbaglio 🤣
@Falco LH Hawk si in effetti una prima live di approccio ci starebbe bene e sicuramente un eve tale diatriba su Marx andrebbe meglio organizzata. Concordo in pieno😊
P. S. Sadray mi piace molto devo dire 😊
@Falco LH Hawk vedo con piacere che sei un notevole esperto del settore, complimenti 😊
Top < 3 altissima conoscenza discorso preciso e puntuale.
grazie ! ci sono delle pagine bellissime di Primo Levi sul perché non si potranno mai paragonare i lager nazisti e i gulag sovietici. Levi lo spiega con rigore, intelligenza, onestà morale.
Anche Aleksandr Solzenicyn spiega nel suo "arcipelago gulag" perché le SS sono dei pivellini se paragonato ai criminali sovietici...
@@fiorenzovolpato1233 allora credo che i due autori non siano d'accordo, perché per Levi i lager nazisti sono infinitamente peggiori dei gulag. ad esempio per il fatto di essere concepiti su base razziale e su una divisione tra uomini e sub-uomini, elementi assenti nel gulag (nel gulag sorveglianti e detenuti parlano russo, nel lager vengono rapidamente eliminati coloro che non imparano a capire il polacco o il tedesco). i gulag sono un resto del mondo zarista, mentre i lager sono un'invenzione moderna. nei gulag non vi è un sistema di stermino come le camere a gas, le morti sono dovute alle condizioni di detenzione. Ovviamente Levi non difende il gulag, spiega che è essenzialmente imparagonabile al lager.
@@iacobellus i gulag che siano o no un residuo del mondo zarista, sono tornati utilissimi ai comunisti sovietici. Ne hanno fatto largo uso e credo che sotto un altro nome esistano ancora. (per non parlare dei Laogai dei comunisti cinesi e dei Coreani del Nord...) I lager - invece - nel mondo civile non esistono più, cosa che appunto non possono vantare i criminali comunisti.
Che i lager siano stati concepiti su base razziale, da questo punto di vista mi lascia un po' indifferente. I gulag sono stati concepiti su base ideologica (....o la pensi come il partito o sei condannato!!) Sono due discriminanti diverse. Una su base razziale, l'altra su base ideologica....e quindi???
Inoltre, cosa significa che i lager sono un'invenzione moderna e i gulag no?? Quindi le "invenzioni" moderne non vanno bene, mentre le "invenzioni" ormai assodate le teniamo per buone? Ma che paragoni sono mai questi? In ogni caso i due autori sono vissuti in due epoche diverse, manco si conoscevano e Levi sicuramente non sapeva niente dei Gulag. Nei lager si moriva ANCHE nelle camere a gas, ma per il resto morivano tutti di stenti e fatiche e fame. Esattamente come nei gulag. Le due forme di sterminio sono assolutamente paragonaabili fra loro, con la differenza che i nazisti hanno ucciso circa 6 milioni di persone mentre il comunismo ha sterminato più di 100 milioni di persone nel mondo. Vogliamo proprio paragonare un 6% di morti con un disastro di proporzioni universali????
@@fiorenzovolpato1233 non credo che contare i morti sia il metodo giusto per comparare i due fenomeni e stabilire quale sia peggio. e comunque non riesco ad impedirmi di pensare che uno che fa un discorso come il tuo abbia in realtà una cattiva cosicenza (destrorsa)
@@iacobellus invece la "buona coscienza" ce l'hanno solo i sinistrati, vero???
La Storia è faccenda talmente complessa e articolata che trovo davvero difficile accettare versioni cosi semplificate, più aderenti ai testi scolastici usati ormai da decenni nelle scuole, che a disamine e analisi basate su un leale e divuto revisionismo. Non a caso, quest' ultimo metodo di ricerca storiografica venga messo al bando soprattutto da chi intenda mantenere granitica una versione della storia scritta e imposta da chi ideò e pianificò i due conflitti mondiali del '900 e non solo. Questi ultimi furono scatenati da motivi meramente economico-finanziari e non ideologici, come la maggior parte delle persone, storici "accreditati" compresi, fanno ancora intendere. Esistono, ad esempio, prove schiaccianti ed inconfutabili, come ricevute bancarie e documenti vari, conservati presso gli archivi del Dipartimento di Stato, circa i cospicui finanziamenti fatti pervenire ai rivoluzionari Bolscevichi, dai banchieri di Wall Street aderenti alla casta finanziaria. Similmemente a ciò che accadde durante il periodo della cosiddetta "resistenza partigiana" nel nosto paese, che non è questa la sede per approfondirne dettagli. Alla russia sovietica fu permesso di essere annoverata fra i vincitori della Seconda Guerra Mondiale, soltanto perché potesse svolgere il ruolo di "Impero del male", contro il quale l'occidente "civilizzato" avrebbe condotto la sua nuova crociata. Semidistrutta e in piena bancarotta economica, l'Unione Sovietica contava i suoi morti in guerra: 40 milioni di vittime, fra militari e civili, oltre i 66 milioni di dissidenti assassinati dai Bolscevichi dal 1917 al 1945. La popolazione sovietica, alla fine della guerra, priva di alimenti e beni di prima necessità, pariva fame e carestia: fu proprio in quel momento che i pianificatori intervennero per l'ennesima volta in suo "aiuto", al solo scopo di mantenere un vita il "nemico", ad essi indispensabile alla realizzazione del loro piano. Ebormi quantità di grano, alimenti vari e denaro, pervennero dal 1945 in poi all'Unione Sovietica direttamente dagli Stati Uniti d'America. In questo modo, la Commissione per gli aiuti al Belgio (Belgian Relief Commission), costituita a Washington nel 1916, si trasformò nel cosiddetto "piano Marshall" del 1948: ancora una volta, i colossali carichi di approvvigionamenti furono in massima parte destinati a mantenere in vita e potenziare il Blocco Sovietico; e non, come ufficialmente dichiarato, a soccorrere gli alleati europei, i quali beneficiarono di quegli aiuti in minima parte , affinché restassero nascoste le vere finalità del piano Marshall. Oggi più che mai, si ascoltano versioni della Storia totalmente falsate e devianti. Nel migliore dei casi a "sereni passatempo" ben lontani da ciò che la storia dei fatti ha tramandato. Ecco, il punto è questo: da decenni a questa parte non vi è più la "storia raccontata e ricercata dei fatti, ma la "sociologia della storia"; metodo introdotto da un principio strumentalizzante (e dal potere strumentalizzato) dei fatti storici, originato e proveniente dal pensiero marxista.
Finalmente un commento intelligente. Senza contare le menzogne raccontate alla fine della seconda guerra mondiale per scagionare i bolscevichi da crimini di guerra tali, al cui confronto, un qualsiasi KZ impallidirebbe. Come si fa ancora a parlare così, proprio non lo comprendo.
Grazie prof veramente interessante la sua lezione io consiglierei di leggere a quelle persone cui interessa approfondire l'argomento tre bei libri :uno è 'fuga da bisanzio' di brodskij, 'bagliori San pietroburgo' di brokken e anche 'anime baltiche' sempre di brokken. Che ne pensa?
Il secolo scorso è stato pieno di avvenimenti grandi e piccoli, questa prima parte del secolo corrente cosa ci riserva? la pandemia, l'ineguaglianza
economica e sociale, popoli che fuggono da guerre e fame e in fine "La pupa e il Secchione" ecc...
Grazie prof. Saudino per le sue lezioni di stria e di vita.
secondo me la storia umana si chiuderà sicuramente entro la fine del secolo
Commento per raccontarvi cosé Rojava, Syria.
Rojava é una nazione democratica confederale destatalizzata, ma di stampo socialista
Significa che la società é suddivisa in comuni da 1000/700 persone l’uno e votano per cosa secondo loro serve, non esistono dunque partiti politici, repubbliche o enti statali in generale, la società é socialista, questa é l’unica soluzione per il Medio oriente, regione sconvolta dalle guerre e da genocidi fondati su base etnica da millenni.
In un Medio oriente confederale democratico non ci sarebbero più problemi di barriere, non avremmo confini.
Ovviamente la nazione rimane ed esiste in Syria, esistono le forze democratiche.
Ringrazio sempre il prof per queste lezioni, sempre presente il dilemma tra libertà e uguaglianza, perché se sono più bravo nel mio lavoro, non posso guadagnare di più? Spesso alla fine degli anni 80 sentivo ripetere questa domanda, e pensavo nella Urss è così. Questa aspetto si scontra però sempre più con il fatto che ora in una società libera e democratica abbiamo un divario tra ricchi e poveri enorme , siamo ormai vicini ad avere 8 persone che detengono la maggior parte della ricchezza mondiale ai quali si affianca chi non arriva a 2 € al giorno nei paesi più poveri.
Spiega benissimo. Grazie.
Ogni giorno una lezione mentre vado al lavoro. Grazie della compagnia
Grazie come sempre :)
Grazie Prof., ci può parlare della "terza via" di Giddens. Grazie
Mi scusi prof, dove posso trovare il pamphlet sulla scuola di cui parlavate ieri?
Infinitamente grazie!
Grande prof, proprio in questi giorni stavo guardando i suoi video sulla rivoluzione bolscevica per capirla meglio, dato che a me risulta complicato. Le faccio i miei complimenti, spiega benissimo. La seguo da ormai 3 anni e grazie a lei ho sempre avuto bei voti. Grazie mille prof!!!❤❤
Dimenticavo, l'importante alla fine non sono i voti, ma i contenuti che restano. E grazie a lei ho capito moltissime cose che la mia prof non sa spiegarle bene come fa lei. Lei ci mette passione quando spiega, facendo, a sua volta, appassionare chi la guarda. Nulla da dire, la adoro e la prego di non smettere a pubblicare nuovi video!!!
Grazie di cuore professore non potevi essere più chiaro ...fai tantissime altre lezioni sul comunismo...lo adoro
Grazie prof!❤️
Gentile Professore, può ritenere l'uguaglianza il principio più giusto in assoluto solo chi crede che lo sia. Per esempio Aristotele non la pensava così quando diceva che "La peggiore ingiustizia consiste nel rendere uguali cose diseguali". Io ritengo che l'unico "Comunismo" vero sia quello etico di Platone e non certo quello economico fallimentare di Marx.
Una vera aristocrazia popolare può dominare solo rinunciando totalmente ai vari beni; mentre una intera comunità popolare può raggiungere la dimensione dell’eticità solo quando sopra di sé avrà un’Aristocrazia perfettamente visibile animata dallo spirito di quella rinuncia.
Il popolo, per essere e rimanere tale, ha un bisogno continuo di “exempla”! E sarà quell'esempio sempre presente a formare l'intera comunità in funzione continua di una rinuncia possibili e adeguata a quella "massa" popolare per la quale vale sempre l'aristotelico "il mio" e "il caro" (ed è giusto che sia così).
Non è accettabile vedere una dimensione tanto sublime come il comunismo degradata a un semplice sistema sociale materialista esteso a tutta una comunità popolare per sua natura totalmente incapace di riceverlo. Egli dev’essere la dimensione etica solo dell’Aristocrazia comunitaria, perché solo questa è in grado di sentire compiutamente che quando l’Anima “è”…… tutto il resto è niente.
Direi che un’aristocrazia con spirito di rinuncia è abbastanza improbabile
@@giuliodelpapa5282 Io mi riferivo al significato etimologico del termine. Il mio riferimento a Platone e ai suoi "Guardiani" non doveva lasciare dubbi. Lo scopo di una simile Aristocrazia è fondamentalmente quello di rappresentare un paradigma etico assoluto, in modo che possa agire anche in "basso" in senso anagogico, cioè portando all'unica imitazione della quale il basso può essere capace, quando vede l'esempio concreto in alto. E' la sola rinuncia possibile a tutti coloro per i quali il legame alla vita e al divenire NON PREVEDE la rinuncia. Questo è il significato autentico del Comunismo in alto per i migliori: dar vita a una forma possibile di "socialismo" (inteso come la più EQUA forma di distribuzione possibile) in basso per tutto il resto.
Sinceramente prof., quando afferma che "un liberale direbbe questo..", "un liberale direbbe quest'altro...", "un riformista invece vorrebbe aumenti salariali, più diritti.." fa un'operazione abbastanza disonesta, essere liberale non implica mica avere occhi solo per il denaro o non volere alcuna regolamentazione statale verso le aziende, quello si chiama anarco-capitalismo, che è il massimo estremo del liberismo. È esattamente come affermare che essere comunista significa essere come Pol Pot. Mi pare stia facendo più indottrinamento che altro affermando certe cose..
allora cosa significa essere liberale?
@@holyemperorofanimetiddies5548 definizioni migliori di quelle che potrei dare le trovi tranquillamente in rete. Sì, essere liberale significa volere che lo Stato lasci più respiro ai privati, questo però non implica che lo stato non deve esistere o comunque porre dei limiti; non significa volere uno sfruttamento disumano dei lavoratori al solo scopo di lucro; non significa che il denaro è l'unica cosa che conta al mondo. Definire un mondo di pensieri basandosi su quelli più estremi è più che sbagliato. Si può essere moderati in tutto, anche nel liberismo
@@gabrielemaccioni essere moderati significa supportare uno stato di cose che si basa su imperialismo, sfruttamento e distruzione ambientale
@@holyemperorofanimetiddies5548 essere moderati significa voler fare in modo che queste dinamiche cambino sostenendo che comunque lo Stato debba regolare certe realtà e dinamiche, senza però prendere il totale sopravvento
In Germania Ovest negli anni '60 il cancelliere Ludwig Erhardt coniò la formula "soziale Marktwirtschaft", economia di mercato sociale. Una combinazione tra libero mercato e giustizia sociale, la quale in Germania ha funzionato bene finonagli anni 2000, quando il cancelliere socialdemocratico Schröder smantellò lo stato sociale creando il modello Hartz IV, elemosine di stato ai disoccupati e non abbienti.
Se si guarda bene, i più grandi nemici dei lavoratori negli ultimi 30 anni, sono stati governanti socialdemocratici o di ispirazione socialdemocratica, non i liberali o i conservatori.
Secondo la mia modesta opinione, è giusto dare spazio al talento, però non è giusto che quel talento venga retribuito in modo spropositato. Non è giusto che una parte del mondo debba essere ipertecnologica e l'altra sottosviluppata e sfruttata. Ecco forse non bisognerebbe arrivare alla collettivizzazione, ma bisognerebbe bilanciare la ricchezza. Chi è più bravo abbia di più, ma che si permetta anche a chi è più debole di aver accesso ad una vita dignitosa. Questa è la mia immagine di società ideale.
Sono iraniana,direi che sei grande professore
Grazie Prof. Ho capito perfettamente perché bisogna prendere un fucile per combattere il comunismo. il concetto di proprietà privata è l’elemento dirimente. Complimenti anche per il tentativo di mantenersi equilibrato, pur con qualche dimenticanza ( es le BR e Guido Rossa), e pur essendo evidente il suo orientamento. Apprezzo che non dimentica il ruolo di un insegnate.
Alcune persone nei commenti non hanno capito nulla del video
Questa è una lezione potentissima 💪🏻♥️
18:24 ricordo la biografia di Eduard Limonov figlio di un ufficiale dell'NKVD quando parlava della differenza tra le case degli ufficiali e quelle degli operai durante la fine dello stalinismo.
1) "Comunismo che vuole una società libera e liberata" è per me profondamente sbagliato. Cioè l'idea è pur quella, ma per farlo si teorizza l'abolizione di libertà fondamentali e fondanti dell'individuo (proprietà privata, diritto di impresa, iniziativa privata ecc...). Il comunismo realizza, negli intenti, una società uguale non eguale; non c'è nessuna libertà in questo, non c'è nessuna libertà nel venir disposti da uno Stato in nome di uno "bene assoluto o comune" che nei fatti abolisce l'individualismo. Nel comunismo non c'è nessuna spinta sociale, nessuna velleità privata che possa essere realizzata. E' il paradosso della libertà
2) Tralasciamo pure il fatti che il fascismo sia sostanzialmente socialismo, ma veramente, dire che "non c'è nel progetto comunista quella pratica politica (violenza)" è falso, è mentire; non solo a livello storico ma anche a livello teorico: è esattamente nel programma marxista la legittimazione dell'uso della violenza (rivoluzione armata/proletaria) e la legittimazione di uno stato totalitario che realizzi il socialismo reale (stato proletario/dittatura del proletariato). Non è Stalin la mosca bianca, è il marxismo, proprio a livello teorico, che stabilisce questi mezzi.
Il fascismo socialista? Questa mi è nuova...
Se è vero che i fascismi avevano nel loro dna la violenza, però, allo stesso modo l'idea di marx non comportava necessariamente una forma di violenza per attuare la rivoluzione? Se parliamo di annientare totalmente una classe, o meglio tutte le classi, quale sarebbe la forma utile per realizzarlo se non l'unica poi effettivamente passata alla storia?
Chapeau!!!
Nota sulle date: non è l'opposto?
In Russia era febbraio (calendario giuliano), in Europa marzo (calendario gregoriano).
Per il resto, ineccepibile come sempre.
Il COMPROMESSO STORICO grande occasione mancata per creare un mondo con più diritti e inclusivo .Il povero Moro e Berlinguer politici e uomini unici pronti ad abbandonare ideologie contrapposte per il bene comune,anche Berlinguer è stato vittima di un attentato in Bulgaria da cui è sopravvissuto per miracolo......Davano fastidio ad entrambe le fazioni.Grazie professore della lezione
Hai perfettamente ragione! Infatti quei fanatici schifosi delle BR uccidendo Moro hanno reso un enorme favore a Andreotti e all'amministrazione americana, la quale considerava Moro un pericoloso cantonista, come Willy Brandt.
Da ex sostenitore di Rifondazione Comunista non posso che essere d'accordo con lei, tuttavia bisogna ricordare che le grandi conquiste sociali e civili del Novecento sono state realizzate ed ottenute dalla socialdemocrazia, forse bisognerebbe riconoscerlo indipendentemente da come la si pensi, non crede?Detto questo, sempre molto interessanti i suoi video per un appassionato di storia come me.
21 minuti...
Un' altro po' e riuscirò a vedere i video di Barbasophia prima ancora della loro uscita
Prof ma non era il contrario:Marzo in Russia è Febbraio, mentre Novembre è Ottobre?
Che video ! grazie grazie
Bravo un abbraccio
La ringrazio per le sue spiegazioni lei è il migliore
Credo ci sia un errore sui mesi, il calendario Giuliano è indietro di 10 giorni e non avanti rispetto al Gregoriano
Che bello rivederla in aula!!
Buongiorno professore, video molto interessante come d'altronde lo sono tutte le sue lezioni di filosofia; tuttavia non condivido l'affermazione secondo la quale il ricorso alla violenza per prendere il potere e/o per perseguire i propri fini programmatici, sia strutturale solo alle ideologie nazista e fascista. Il ricorso alla violenza è infatti parte integrante anche del sistema di pensiero comunista, essendo esplicitamente previsto nella letteratura marxista.
"Delineando le fasi più generali dello sviluppo del proletariato, abbiamo seguito la guerra civile più o meno latente all'interno della società attuale, fino al momento nel quale quella guerra erompe in aperta rivoluzione e nel quale il proletariato fonda il suo dominio attraverso il violento abbattimento della borghesia."
Karl Marx. Manifesto del partito comunista.
"La violenza è l'ostetrica che trae la nuova società dal grembo della vecchia."
Karl Marx. Il Capitale.
La saluto cordialmente.
A parer mio l'elemento di discontinuità che rilevi è sbagliato. Alla base del fascismo e del nazismo c'è violenza, siamo d'accordo. Alla base del comunismo però c'è la rivoluzione, che è violenza ugualmente, e che costituisce la condizione di possibilità per qualsiasi attuazione comunista in una società capitalistica. Per questo motivo, espresso molto sinteticamente e superficialmente per il luogo del discorso, trovo la sua lezione interessante, ma troppo di parte. Trovo inoltre molto sbagliato comunicare certe interpretazioni personalistiche in una scuola pubblica
Ma a scuola di cosa si deve parlare?
E ma violenza della chiesa e del capitalismo?
@@MatteoSaudino appunto professore, non esiste il mondo senza violenza. Si vis pacem para bellum.
Anche il fascismo ha un progetto politico, ovvero: "lo stato etico corporativo", e anche il fascismo cercò di cambiare la concezione della proprietà. Né proprietà privata né proprietà pubblica, ma proprietà corporativa. Ci ha scritto un libro Ugo Spirito.
Quello che ha detto su Amazon lo propose il fascismo repubblicano con la famosa "Terza Via".
-Da un camerata repubblicano
Vere e intramontabili rivoluzioni di giustizia, d'amore e di pace sono quelle fatte dai santi non per merito loro ma perché lo Spirito di Dio agisce in loro. Dopo che i santi muoiono le loro opere continuano a diffondersi e ad espandersi in tutto il mondo.
OK. Fra due mesi ricorre il centenario di Kronstadt. Occasione per segnalare che al comunismo di Lenin si opposero non solo e ovviamente i proprietari ma anche una (sia pur esigua) minoranza di rivoluzionari che volevano l'eguaglianza sociale ma anche la libertà. Esigenza espressa poi da molte rivolte interne al comunismo che non potevano venire dalla borghesia (che non c'era più) ma da vasti strati della popolazione priva di proprietà e lavoratrice e che non poteva certo volere il ritorno dei padroni. Voleva libertà e insieme indipendenza da Mosca. Mi sembra che il fatto meriti una lezione. Dico bene?
Grazie 🙏
Splendida introduzione Prof! Solo due "suggerimenti".
Quando si parla di fascismo, si evita quasi sempre di parlare dell'evoluzione di Mussolini: da socialista internazionalista rivoluzionario, di famiglia socialista, passerà a destra, creando il partito fascista (che molti descriveranno come partito socialista nazionalista), per differenti vedute su interventismo oppure no rispetto alla prima guerra mondiale con i suoi compagni di partito.
Di seguito troverete un video del grande Montanelli (uno che ha vissuto il fascismo in prima persona essendo stato anche una camicia nera) ruclips.net/video/5FWLvbKKjZQ/видео.html.
Per quanto riguarda il capito Moro/Brigate Rosse, pare che dietro la morte di Moro ci siano gli inglesi (vedi video di Fasanella ruclips.net/video/6F-Npp5jgSE/видео.html).
Grazie Prof!
Verso i 10 minuti dice che sotto i suoi video su Marx prende forma l'anticomunismo tra i commenti.
Leggo i commenti sotto questo video.
Bellissimo.
Troppe pubblicità che distraggono
Non le gestisco io
Lo sai vero che il tuo video ha 10 interruzioni pubblicitarie?
No non lo so perché non le inserisco io
Io credo che i lager tedeschi(nazionalsocialisti) possono paragonarsi in qualche modo più alle 'riserve' americane, per quanto i lager tedeschi appaiano e sono più orrende delle democratiche riserve. La mostruosità dei lager va ascritta però non solo al nazionalismo ma secondo me al modo di produzione capitalistico che, in determinate circostanze, possono raggiungere tali mostruosita'. Come può un uomo di cultura accettare una società ed un sistema che prevede palese o occulto lo sfruttamento non solo delle classi lavoratrici e tutte le risorse naturali per privilegiare minoranze di parassiti e relega miliardi di masse alla miseria e alla emarginazione e che prevede classi, caste, camarille, aziende multinazionali e nazionali, imprese, 7 sorelle, 5 compari e via discorrendo.. Secondo me me professore la teoria dello 'stato:era già stata espressa chiaramente da Carlo Marx nella' critica del programma di gofha'. Secondo me infine il nesso in realtà è tra la democrazia e il nazifascismo.
Le Dittature rosse sono state, anche, più aberranti di quelle nere. Possiamo dire che il comunismo è nazismo rosso. Ma questo, i comunisti non lo vogliono accettare.
@@panettonenatalizio4112 questa visione e questa propaganda è ormai credo sempre più arretrata .... Di fronte allo scempio e al fallimento del sistema capitalistico che porterà l_umanita alla catastrofe.solo una forza potrà batterlo e lo abbatera : il comunismo che piano piano riprende quota.ottobre 17 ha sferrato un primo duro colpo che non è bastato.sono convinto che fra qualche decennio i nuovi bolscevichi sferreranno il colpo mortale ad un sistema contronatra che non ha nulla pi da offrire.
@@antonioieraca4102 Ma lei su che pianeta vive? Il comunismo è morto e sepolto nel 1991. Non tornerà mai più. Rappresenta il passato remoto grazie a Dio.
Ma se state tremando............Il capilismo è putrescente. ....
@@antonioieraca4102 La crisi del welfare non è attribuibile al liberismo ed alla sua insensibilità alle tematiche sociali. Dipende, al contrario, dalla mala gestio. Se oggi ci troviamo, purtroppo, nella necessità di ridurre la spesa pubblica, ciò è dovuto alla scelta, errata, avvenuta dal dopoguerra 8E soprattutto negli anni '70 ed '80) di allargare la spesa pubblica senza apportare ed osservare vincoli di bilancio. Perchè i politici pur di ottenere consenso, allargavano la spesa pubblica. Il liberismo non rifiuta la spesa pubblica per scopi sociali. Tant'è vero che Friedrick von Hayek ha teorizzato la necessità di un reddito minimo universale. Lo stesso disse Milton Friedman. Egli propose un aiuto fiscale ai più indigenti. Quindi, non è colpa del liberismo o del neoliberismo la causa dei tagli alla spesa pubblica. La questione è, proprio, dipeso dal contrario, ossia un'eccessiva spesa pubblica incrementata, nel tempo, da un modello politico opposto a quello liberista. Ossia, il modello socialdemocratico.
Posso dire di averne visti di suoi video, di tutti i tipi. Questo però li supera tutti! Chapeau, grazie Professore.
La perplessità suscitata da Grossman in "Tutto scorre" riguarda la forma del socialismo voluta da Lenin, il cosiddetto "socialismo senza libertà", che per Grossman è una bestemmia. Da ebreo ucraino attribuisce la scelta di Lenin all'animo russo più profondo, che non conosce o non riconosce la libertà come valore. Nella pratica poi il potere andrà gestito da qualcuno, che si sostituirà al latifondista e al capitalista di una volta. Molte cose giuste furono realizzate, ma il prezzo fu molto alto, soprattutto con Stalin.
Io penso che il pensiero di Marx e lo stesso del cristianesimo con la differenza che Marx ha divulgato il principio di uguaglianza in terra e non in paradiso . Ricordo che Marx poteva condurre una vita agiata Invece per le sue idee è morto in povertà.
lezione spettacolare
19:10 e poi ci sono io che invece copierei il modello Amazon in un servizio di distribuzione online statalizzato, in grado di mandare Amazon al collasso tramite la competitività aziendale, in quanto non avrebbe il peso della zavorra fiscale ne limiti di terzializzazione dei servizi marginali ecc... Questo succede quando il capitalista, Bezos in questo caso, una volta che ha raggiunto introiti (che in realtà sono debiti, perché derivano da titoli) non ha più idee per reinvestirli adeguatamente nello stesso servizio mentre la sua nemesi statale ha tutta la facoltà di gestire meglio il confronto sui servizi basilari abbassando drasticamente i costi senza strafare con gli extra. In maniera molto simile a quello che si è fatto in Cina ma senza derive finanziarie turbocapitaliste (che li porteranno verso seri problemi)
L’aspettativa crea sfruttamento perché giustifica la subordinazione (all’aspettativa)
Bella lezione, grazie! Unico difetto, a volte la visione liberale viene spiegata in modo eccessivamente macchiettistico a mio parare. Il problema di fondo è che uguaglianza e libertà spesso sono in contrasto tra loro, ad esempio in un mondo dove siamo tutti uguali se non voglio lavorare vengo pagato come chi lavora? (E allora chi mai farebbe un lavoro umile?) Oppure vengo mandato a lavorare con la forza?
questi argomenti divisivi e polarizzanti (la messa in discussione della legittimità della proprietà privata) sono stati fatti uscire molto velocemente dalla finestra di Overton e quindi in pochi sono realmente preparati sulla "teoria", con il risultato che i pregiudizi abbondano. In particolare i "pro-privt" sembrano pensare che la discussione sia stata in qualche modo già affrontata e incontestabilmente risolta, quando di fatto sono annebbiati dai concetti preconfezionati fatti scivolare nel loro cervello dal capitalismo e mai messi in discussione.
Guardi, visto che lei ha risposto ad un mio commento mi permetto di aggiungere un pensiero qui sotto. Assumere che siano tutti stupidi e annebbiati dal capitalismo pare poco adatto a chi si fa chiamare "logos". La invito invece a riflettere su successi e, soprattutto, insuccessi di un'economia pianificata come quella sovietica, sui pericoli di affidare un potere enorme allo stato e sulla corruzione enorme in URSS. Si interroghi poi su cosa sia successo in Cina dopo il 1978, sulle differenze tra Corea del Nord e del Sud, tra Germania Est e Ovest e sulla libertà di espressione in un qualunque paese sedicente comunista. Nessuno qui nega i problemi delle democrazie occidentali, semplicemente si dubita fortemente che possa risolverli la rivoluzione comunista. Se poi lei è così preparato/a sulla "teoria" ed è convinto/a che l'abolizione della proprietà privata sia la soluzione a tutti i problemi non le resta che convincere il resto del mondo. Semplicemente non assuma che siano tutti stupidi e manipolati.
P.S. la proprietà privata esiste da ben prima del capitalismo
@@francescomillucci96 GIUSTISSIMO!! La penso, esattamente, come te. Inoltre, la crisi del welfare non è attribuibile al liberismo ed alla sua insensibilità alle tematiche sociali. Dipende, al contrario, dalla mala gestio. Se oggi ci troviamo, purtroppo, nella necessità di ridurre la spesa pubblica, ciò è dovuto alla scelta, errata, avvenuta dal dopoguerra 8E soprattutto negli anni '70 ed '80) di allargare la spesa pubblica senza apportare ed osservare vincoli di bilancio. Perchè i politici pur di ottenere consenso, allargavano la spesa pubblica. Il liberismo non rifiuta la spesa pubblica per scopi sociali. Tant'è vero che Friedrick von Hayek ha teorizzato la necessità di un reddito minimo universale. Lo stesso disse Milton Friedman. Egli propose un aiuto fiscale ai più indigenti. Quindi, non è colpa del liberismo o del neoliberismo la causa dei tagli alla spesa pubblica. La questione è, proprio, dipeso dal contrario, ossia un'eccessiva spesa pubblica incrementata, nel tempo, da un modello politico opposto a quello liberista. Ossia, il modello socialdemocratico.
Mi perdoni, ma se non si misurano i progetti sugli esiti, su cosa si misurano? Sono basito...un'idea può essere anche la piú bella del mondo, ma se causa 36 milioni di morti mal contati, allora è un crimine, non un'idea...
Allora il cristianesimo e il capitalismo sono criminali
Per me non sono invece equiparabili al nazismo
Amazon andrebbe abolito, bisogna tornare ai negozi di quartiere, alla vendita di merci non superflue
Così non contribuisci a creare un elettorato, già la gente non capisce e boicotta a priori, se poi si rischia di fare ancora più confusione con spiegazioni opinabili e frettolose, la gente si allontana invece che avvicinarsi, eh...
Che tristezza questa faziosita e semplificazione: fascismo viiolento, nazismo razzista comunisimo ha buone idee ma difficile da mettere in pratica ma lo stesso non si potrebbe dire per fascismo e nazional socialismo Che Sono entrambi nati dalla sinistra? Ma un professore non dovrebbe essere imparziale e raccontare I fatti non esprimere preferenze?
👏
però lei non da nessuna possibilità al socialismo, forse perchè vive in una società estremamente capitalista. Stalin dopotutto era aperto ai NEP. comunque il discorso è troppo lungo...
👍👍👍
Onestà intellettuale 🎩
tema molto interessante
Saudino dovrebbe integrare con Buckminster Fuller filosofo...
Molto bello, interessante, ma troppa, troppa pubblicità, insostenibile, addio.
Non ci sono però abbonamenti
E io non gestisco la pubblicità
Buone cose
se uguaglianza valore assoluto, non c'è libertà
Prof. Se fossi nato e vissuto nel 1845 in Inghilterra sarei stato un MARXISTA, se fossi vissuto nel 1920 in Italia sarei stato FASCISTA , se fossi vissuto in Germania nel 1920 sarei stato un tesserato al NSDAP.e viceversa nel 1917 avrei fatto la rivoluzione d'ottobre.Invece sono un figlio del nostro tempo , più o meno libero( aspiro ad oltreuomo utilizzando la grinta della tigre ma in realtà cammello) .Dunque, in tutto questo ci vedo una costante , il capitale , e c'è una variabile i popoli, che si scannano tra di loro da sempre.La libertà è lo scontro tra la costante e la variabile(quindi utopiaa questo punto).é inutile distruggersi a vicenda , non capendo che il problema è il denaro , ed è altrettanto inutile inseguire un dogma , che sia comunista nazista o similare . Il capitalismo ha vinto a tavolino dalla notte dei tempi , ora divenuto assoluto, bisogna evitare che si autodistrugga , altrimenti si ricade negli errori fatti in passato da tutti.IL SISTEMA CAPITALISTICO VA CURATO , ATTINGENDO DA TUTTE LE PARTI , PRINCIPI COMUNISTI MARXISTI , NAZIONALISTI FASCISTI ECC , INSOMMA QUELLO CHE ATTUALMENTE ABBIAMO """""DEMOCRAZIA"""""" MESSA A RISCHIO DAL VACILLARE DEL SISTEMA CAPITALISTICO che evolvendo dopo milioni di morti ci ha portato qua , non si può tornare indietro, bisogna migliorare quello che si ha.per quello da lei detto pienamente d'accordo , anche se ci sarebbe tantissimo da dire e da paragonare .
Il comunismo mi sembra una favola bellissima, ma difficilissima da realizzare nel mondo reale. Un qualcosa di utopico che ci costringe a rimanere come siamo oggi. Penso che nel 2021 la politica abbia bisogno di un rinnovamento:fascismo,nazismo e comunismo pur essendo diversi ideologicamente, hanno prodotto danni simili in nome del bene comune. Proprio per questo dovrebbero restare nei libri di storia,per lasciar spazio a qualcosa di nuovo e alternativo. Non so se possa esistere o meno un capitalismo "buono" ,sicuramente per Marx è sempre sbagliato.
Il capitalismo buono ha sempre prodotto dei danni incommensurabili a paesi lontani dal paese di origine. Prendi Tony Blair o qualsiasi presidente Bush , gran parte dei grandi capitalisti inglesi o americani hanno finanziato politiche estere che dapprima hanno liberato i governi dai dittatori poi però hanno lasciato un'instabilità che ha portato allo sviluppo di idee sempre più radicali nei paesi stessi(guarda la situazione in Afghanistan o in Libia)
Bravo , ma secondo me non è proprio così .
Grazie comunque