Il canale è portato avanti dal vostro contributo! Potete aiutarmi attraverso il tasto "super grazie" oppure tramite abbonamenti. Vi ricordo inoltre di lasciare un like e soprattutto condividere il video con chiunque crediate possa avere interesse. Per suggerimenti, correzioni o altro non esitate a scrivere un commento. Vi ringrazio per la visione. Link utili: Libri scontati su Amazon: amzn.to/3ygPVsJ Impara l'inglese con Cambly: www.cambly.com/invite/SCACCHIEREGLOBALE?st=072924&sc=4
La questione dovrebbe anche essere allargata alla nostra condizione clientelare nei confronti degli USA: l'Europa, dopo la seconda guerra mondiale, non ha più un vero potere militare. Vero, abbiamo eserciti forti, ma sono interamente assoggettati agli USA e alla NATO (l'impero coloniale degli americani). La nostra dipendenza dall'economia poi ci rende deboli, se questa non viene sfruttata per costruire potere e solidità. Poniamo il caso della Russia: nonostante il suo PIL sia equiparabile a quello dell'Italia - e per molto tempo gli è stato sotto- nello scacchiere globale il peso è completamente diverso; da un lato uno stato costretto a sottostare al volere di Washington, dall'altro uno stato che muove guerra agli americani. Ma anche la vecchia USSR, uno stato comunista, dove gli economisti erano soliti dire che il dato sul pil era fuorviante in questi tipi di sistemi (molto bassi infatti). Nonostante ciò, metà del globo era retto da loro. Perciò ritengo sia utile distinguere fra pil della potenza - una sorta di valore ripulito da quei settori non strategici- e pil del benessere. Certo è che se un PIL è fortemente gonfiato dai settori di turismo, ristorazione, lusso, ecc... non ci troviamo probabilmente davanti a uno stato potente. Gli USA hanno in tal senso un'economia gonfiata, ma questa investe fortemente in armi e hi-tech, per il mantenimento di un impero e del loro controllo sul mare (cosa che l'Europa non ha più).
La Russia ha il solo potere del nucleare, tra l'altro non impiegabile contro gli USA (perché possono rispondere). Bella soddisfazione. Vivono assediati sotto casa, non hanno aziende tecnologiche degne di dona, sono in declino demografico e la loro economia è economia da guerra (quanto durerà?). Se c'è una soluzione al declino italiano ed europeo, la Russia è una nazione da non prendere come esempio. Il vero problema è nelle nostre teste. Fatti un giro per i paesi e le città italiane: quante coppie hanno più di due figli? Quante donne sono single e senza figli sopra i quaranta? Un Paese che invecchia è un Paese che non ha alcun futuro. L'Italia è vittima di se stessa, dell'idea che sia meglio avere un cane a un bambino, così si è liberi di mangiare tofu (l'ultima moda) in un qualche ristorante.
Partendo dal presupposto che la NATO non è un impero coloniale e che i paesi europei hanno tutto l'interesse a rimanere nella NATO, non è quello il problema, al massimo gli USA hanno un'economia molto più grande di quella europea perché hanno un apparato industriale superiore a quello europeo, e inoltre hanno anche una quantità molte più materie prime , la verità è che l'Europa ci metterà anni a riprendersi, inoltre c'è da aggiungere la spesa sociale sempre maggiore a causa della crisi demografica, il problema è che l'Europa non ha soldi, e che i governi europei non sono capaci di risolvere la crisi
@@sono_vivo_forse la NATO è un impero coloniale: operazione stay-behind, guerra fredda e Europa spaccata in due blocchi, basi americane e NATO sparse ovunque, subalternità di esercito e economia, mitizzazione del sogno americano e della cultura. L'apparato industriale americano? C'è da discutere allora sulla c.d. "rusty belt" o su un settore terziario che assorbe ormai più del 70% della popolazione o le multinazionali che sempre di più sono delocalizzate (guarda caso spesso americane). Il problema non sono i soldi o l'economia. Il mondo non va avanti a soldi, va avanti ad interessi e rapporti di forza. I soldi hanno valore tra privati, ma tra stati la situazione è ben altra: la bilancia commerciale degli States è ormai da decenni di svariati miliardi in deficit, mentre gli investimenti nel militare aumentano sempre più. Il problema dell'Europa è l'essere uno strumento di una superpotenza mondiale.
@@gabbro306 un tempo era considerabile un vassallo, oggi però mi sembra che gli americani la stiano abbandonando capendo l'inutilità strategica del continente, che sostanzialmente ha bisogno degli Stati Uniti
@@gabbro306 poi un impero coloniale è una cosa molto precisa, la NATO è innegabilmente uno strumento di supremazia americana, ma non un impero coloniale
Ti faccio i complimenti, bel video! Finalmente qualcuno che parla del declino europeo e ci fa aprire gli occhi. Secondo te una causa di questo declino può essere anche la decolonizzazione, sicuramente troppo veloce e fatta male, degli anni 50 e 60? (Lo dico in particolare per quanto riguarda il campo delle risorse primarie)
No, la decolonizzazione non è stata il problema, gran parte della questione è legata alla mancata lungimiranza dei paesi europei nello stare al passo con l'innovazione tecnologica e nel prepararsi alla sfida demografica futura. Se vedi, le stime del PIL indicano come quasi tutti i paesi europei abbiano ottenuto una crescita relativa proprio a seguito del processo di decolonizzazione (piano marshall ecc..). Se andiamo ad analizzare il fenomeno nello specifico, salvo casi eccezionali, le colonie erano una questione di prestigio più che una risorsa economica. Questo anche perché lo sfruttamento è continuato anche dopo il processo di decolonizzazione.
Ma non esagerare la Germania non a una chissà quale grande crisi economica. è vero un po' di caduta industriale c'è ma nulla di grave per qualche anno può capitare a chiunque. Addirittura la disoccupazione adesso è più bassa di prima della crisi del 2008. Neanche la Russia è in una crisi particolarmente seria. E poi guarda la Cina che caduta della natalità che ha.
Forse sarebbe stato così se non fossero in mentalità di follia e autosabotaggio. Specialmente sul nucleare, energia etc. È già tanto che in una situazione come questa non stiano cadendo vertiginosamente.
I dati demografici ed economici sono calcolati, per quanto possibile, sulla base dello stesso soggetto territoriale (esempio la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa per l'URSS).
Ha completamente mancato la ragione principale, gli stati uniti avendo il dollaro come moneta di riferimento sia per scambi che per il commercio di petrolio,hanno potuto investire molto di più a livello tecnologico perche' il resto del mondo assorbiva l'inflazione,se volevi comprare petrolio ti servivano dollari e le banche europee sono state costrette a tenere la moneta americana come riserva,mentre il governo americano stampava moneta e investiva, il resto del mondo assorbiva Se poi consideri che gli Us hanno abbandonato il gold standard sul dollaro,hanno dovuto creare il petrodollaro per tenere l'inflazione sotto controllo Non servendo piu l'oro come valore di scambio,hanno potuto stampare cosi tanti dollari che oggi il debito americano e' arrivato a 36 trillioni,insostenibile In piu,avendo spostato tutte le fabbriche in asia per un basso costo di manodopera,le economie occidentali vivono solo di servizi e consumismo,tutti i Pil europei o americani sono per il 60% 70% consumo Non si produce piu nulla,si consuma e si accresce il Pil,il motore del mondo e' in asia Oltre da notare che i movimenti per i diritti delle donne coincidono con la deindustralizzazione in europa Il capitalismo si e' trasformato in consumerismo e deficit Il deficit non verra' mai pagato perche' e' insostenibile,le societa' occidentali collasseranno perche' non ci sono piu bambini e giovani che possono sostenerlo Le donne hanno smesso di fare figli Le donne spingono il sistema consumistico e l'inevitabile collasso
Ottimo video, molto chiaro! Dici che è rilevante il fatto che la maggioranza dei paesi europei tende a cercare di fare prevalentemente gli interessi americani anziché i loro?
Servirebbe uno studio approfondito sul rapporto USA-Europa, analizzando le tendenze per i singoli paesi e a livello complessivo. Generalmente comunque, se certo gli USA prediligono i propri interessi, allo stesso tempo non vogliono alleati eccessivamente deboli, necessari al mantenimento del livello di forza degli USA nel mondo
Non è che l'Europa è in crisi è che il resto del mondo, fortunatamente, è cresciuto. Comunque non credo abbia molto senso parlare del continente europeo quanto dei centri di intere, come l'UE per esempio. Soprattutto se messo a paragone con gli USA che sono un paese. Non credo che le privatizzazioni siano la causa della riduzione della produttività, i privati hanno convenienza a spingere alla massimizzazione della produttività. Al massimo saranno state una conseguenza.
No, come già spiegato nel video la nostra influenza economica e demografica relativa é ai minimi termini, non é una questione di riequilibrio ma proprio di decadenza.
@@scacchiereglobale ma l'influenza di chi? Qui si parla di un continente, quando mai i continenti hanno avuto un'influenza su qualcosa? I continenti sono enti geografici non politici. Se si parla di una paese ok, ma il continente europeo è un luogo del pianeta come un altro.
@@Giubizza Il continente europeo è patria di un insieme di culture, lingue ecc simili o comunque fortemente correlate fra di loro. Ci sono modi di vedere il mondo (il concetto di rivoluzione, di democrazia, il pensiero scientifico) fortemente plasmati dall'interazione fra i diversi paesi europei e le loro culture. Diventa quindi importante vedere come si sta evolvendo il peso demografico ed economico dell'Europa per poi capire anche come si riduce la sua influenza sul pianeta. L'Europa come continente ha avuto per quasi tutta la storia dell'umanità un vantaggio (insieme all'asia orientale) rispetto al resto del mondo, per questo nel video spiega come questo vantaggio sia andato oggi perso.
infatti sì, il ragazzo del video riporta come per tutto l'800 l'Europa produceva tra il 30 e il 40% della produzione mondiale, e io dico, ma grazie, 1, imperi coloniali, ergo tutte le risorse prodotte in Africa sono per conto dei colonizzatori, 2, questo è sintomo di modernizzazione del resto del mondo, guarda la Cina che coi Qing per tutto l'800 la produzione industriale era minima, direi che più che una crisi è una crescita positiva per gli altri paesi, poi, 3, demografia, è stato dimostrato che nei paesi ricchi la popolazione cresce più lentamente ma è anche più longeva, la crescita in Europa in demografia è bassa ma la maggior parte della popolazione vive abbastanza bene, o almeno molto meglio rispetto a paesi dove c'è una crescita demografica molto più alta, ergo, penso che questa "crisi" europea, sia più che alteo un rapportare dati odierni con quelli di 200 anni fa dove la metà delle entità statali in giro per il mondo non erano modernizzate o organizzate alla "occidentale", pensiamo alle tribù africane, la Cina dei Qing, il Giappone che si è aperto solo a metà '800, il medio oriente ancora dominato da tribù nomadi in Arabia e ancora al medioevo, come le orde negli Stan
Il canale è portato avanti dal vostro contributo! Potete aiutarmi attraverso il tasto "super grazie" oppure tramite abbonamenti. Vi ricordo inoltre di lasciare un like e soprattutto condividere il video con chiunque crediate possa avere interesse. Per suggerimenti, correzioni o altro non esitate a scrivere un commento. Vi ringrazio per la visione.
Link utili:
Libri scontati su Amazon: amzn.to/3ygPVsJ
Impara l'inglese con Cambly: www.cambly.com/invite/SCACCHIEREGLOBALE?st=072924&sc=4
La questione dovrebbe anche essere allargata alla nostra condizione clientelare nei confronti degli USA: l'Europa, dopo la seconda guerra mondiale, non ha più un vero potere militare. Vero, abbiamo eserciti forti, ma sono interamente assoggettati agli USA e alla NATO (l'impero coloniale degli americani). La nostra dipendenza dall'economia poi ci rende deboli, se questa non viene sfruttata per costruire potere e solidità. Poniamo il caso della Russia: nonostante il suo PIL sia equiparabile a quello dell'Italia - e per molto tempo gli è stato sotto- nello scacchiere globale il peso è completamente diverso; da un lato uno stato costretto a sottostare al volere di Washington, dall'altro uno stato che muove guerra agli americani. Ma anche la vecchia USSR, uno stato comunista, dove gli economisti erano soliti dire che il dato sul pil era fuorviante in questi tipi di sistemi (molto bassi infatti). Nonostante ciò, metà del globo era retto da loro. Perciò ritengo sia utile distinguere fra pil della potenza - una sorta di valore ripulito da quei settori non strategici- e pil del benessere. Certo è che se un PIL è fortemente gonfiato dai settori di turismo, ristorazione, lusso, ecc... non ci troviamo probabilmente davanti a uno stato potente. Gli USA hanno in tal senso un'economia gonfiata, ma questa investe fortemente in armi e hi-tech, per il mantenimento di un impero e del loro controllo sul mare (cosa che l'Europa non ha più).
La Russia ha il solo potere del nucleare, tra l'altro non impiegabile contro gli USA (perché possono rispondere). Bella soddisfazione. Vivono assediati sotto casa, non hanno aziende tecnologiche degne di dona, sono in declino demografico e la loro economia è economia da guerra (quanto durerà?). Se c'è una soluzione al declino italiano ed europeo, la Russia è una nazione da non prendere come esempio. Il vero problema è nelle nostre teste. Fatti un giro per i paesi e le città italiane: quante coppie hanno più di due figli? Quante donne sono single e senza figli sopra i quaranta? Un Paese che invecchia è un Paese che non ha alcun futuro. L'Italia è vittima di se stessa, dell'idea che sia meglio avere un cane a un bambino, così si è liberi di mangiare tofu (l'ultima moda) in un qualche ristorante.
Partendo dal presupposto che la NATO non è un impero coloniale e che i paesi europei hanno tutto l'interesse a rimanere nella NATO, non è quello il problema, al massimo gli USA hanno un'economia molto più grande di quella europea perché hanno un apparato industriale superiore a quello europeo, e inoltre hanno anche una quantità molte più materie prime , la verità è che l'Europa ci metterà anni a riprendersi, inoltre c'è da aggiungere la spesa sociale sempre maggiore a causa della crisi demografica, il problema è che l'Europa non ha soldi, e che i governi europei non sono capaci di risolvere la crisi
@@sono_vivo_forse la NATO è un impero coloniale: operazione stay-behind, guerra fredda e Europa spaccata in due blocchi, basi americane e NATO sparse ovunque, subalternità di esercito e economia, mitizzazione del sogno americano e della cultura. L'apparato industriale americano? C'è da discutere allora sulla c.d. "rusty belt" o su un settore terziario che assorbe ormai più del 70% della popolazione o le multinazionali che sempre di più sono delocalizzate (guarda caso spesso americane). Il problema non sono i soldi o l'economia. Il mondo non va avanti a soldi, va avanti ad interessi e rapporti di forza. I soldi hanno valore tra privati, ma tra stati la situazione è ben altra: la bilancia commerciale degli States è ormai da decenni di svariati miliardi in deficit, mentre gli investimenti nel militare aumentano sempre più. Il problema dell'Europa è l'essere uno strumento di una superpotenza mondiale.
@@gabbro306 un tempo era considerabile un vassallo, oggi però mi sembra che gli americani la stiano abbandonando capendo l'inutilità strategica del continente, che sostanzialmente ha bisogno degli Stati Uniti
@@gabbro306 poi un impero coloniale è una cosa molto precisa, la NATO è innegabilmente uno strumento di supremazia americana, ma non un impero coloniale
Bel video di alto livello. 12:36 effetto 3D d'eccellenza
Ti faccio i complimenti, bel video! Finalmente qualcuno che parla del declino europeo e ci fa aprire gli occhi.
Secondo te una causa di questo declino può essere anche la decolonizzazione, sicuramente troppo veloce e fatta male, degli anni 50 e 60?
(Lo dico in particolare per quanto riguarda il campo delle risorse primarie)
No, la decolonizzazione non è stata il problema, gran parte della questione è legata alla mancata lungimiranza dei paesi europei nello stare al passo con l'innovazione tecnologica e nel prepararsi alla sfida demografica futura. Se vedi, le stime del PIL indicano come quasi tutti i paesi europei abbiano ottenuto una crescita relativa proprio a seguito del processo di decolonizzazione (piano marshall ecc..). Se andiamo ad analizzare il fenomeno nello specifico, salvo casi eccezionali, le colonie erano una questione di prestigio più che una risorsa economica. Questo anche perché lo sfruttamento è continuato anche dopo il processo di decolonizzazione.
@@scacchiereglobale grazie mille per la risposta! Continua così!
Se vuoi aiutarmi ulteriormente, ti chiedo gentilmente di condividere il video con chi credi possa apprezzare, grazie dell'aiuto :)
@@scacchiereglobale sicuramente lo farò!
@@scacchiereglobaleil crollo demografico non è irreversibile spero vero?
Ottimo video.
Bel video❤
Amo i tuoi video
Ma non esagerare la Germania non a una chissà quale grande crisi economica. è vero un po' di caduta industriale c'è ma nulla di grave
per qualche anno può capitare a chiunque.
Addirittura la disoccupazione adesso è più bassa di prima della crisi del 2008.
Neanche la Russia è in una crisi particolarmente seria.
E poi guarda la Cina che caduta della natalità che ha.
In recessione..."Nulla di grave" Ok.
Forse sarebbe stato così se non fossero in mentalità di follia e autosabotaggio. Specialmente sul nucleare, energia etc.
È già tanto che in una situazione come questa non stiano cadendo vertiginosamente.
I dati demografici ed economici sono calcolati, per quanto possibile, sulla base dello stesso soggetto territoriale (esempio la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa per l'URSS).
Come sempre l'Italia sotto media
Ha completamente mancato la ragione principale, gli stati uniti avendo il dollaro come moneta di riferimento sia per scambi che per il commercio di petrolio,hanno potuto investire molto di più a livello tecnologico perche' il resto del mondo assorbiva l'inflazione,se volevi comprare petrolio ti servivano dollari e le banche europee sono state costrette a tenere la moneta americana come riserva,mentre il governo americano stampava moneta e investiva, il resto del mondo assorbiva
Se poi consideri che gli Us hanno abbandonato il gold standard sul dollaro,hanno dovuto creare il petrodollaro per tenere l'inflazione sotto controllo
Non servendo piu l'oro come valore di scambio,hanno potuto stampare cosi tanti dollari che oggi il debito americano e' arrivato a 36 trillioni,insostenibile
In piu,avendo spostato tutte le fabbriche in asia per un basso costo di manodopera,le economie occidentali vivono solo di servizi e consumismo,tutti i Pil europei o americani sono per il 60% 70% consumo
Non si produce piu nulla,si consuma e si accresce il Pil,il motore del mondo e' in asia
Oltre da notare che i movimenti per i diritti delle donne coincidono con la deindustralizzazione in europa
Il capitalismo si e' trasformato in consumerismo e deficit
Il deficit non verra' mai pagato perche' e' insostenibile,le societa' occidentali collasseranno perche' non ci sono piu bambini e giovani che possono sostenerlo
Le donne hanno smesso di fare figli
Le donne spingono il sistema consumistico e l'inevitabile collasso
Ed è inevitabile il collasso? Spero di no.
Ottimo video, molto chiaro! Dici che è rilevante il fatto che la maggioranza dei paesi europei tende a cercare di fare prevalentemente gli interessi americani anziché i loro?
Servirebbe uno studio approfondito sul rapporto USA-Europa, analizzando le tendenze per i singoli paesi e a livello complessivo. Generalmente comunque, se certo gli USA prediligono i propri interessi, allo stesso tempo non vogliono alleati eccessivamente deboli, necessari al mantenimento del livello di forza degli USA nel mondo
Bene
Africani e Asiatici che portano rancore per le atrocità colonializzatrici: “C’è poco da fare… Stiamo godendo”
È il secolo asiatico
Talmente tanto asiatico che le nuove vie della seta hanno come obbiettivo raggiungere l' Europa
@@marcovillani263 qui stanno i soldi, lì c'è il lavoro
@@ludwig_8861a me non interessa il potere economico, politico e finanziario almeno potremo evitare il crollo demografico? Ci spero.
La Germania?
Ma solo soldi pil euro ma sì può vivere senza tutto questo
Non è che l'Europa è in crisi è che il resto del mondo, fortunatamente, è cresciuto.
Comunque non credo abbia molto senso parlare del continente europeo quanto dei centri di intere, come l'UE per esempio. Soprattutto se messo a paragone con gli USA che sono un paese.
Non credo che le privatizzazioni siano la causa della riduzione della produttività, i privati hanno convenienza a spingere alla massimizzazione della produttività. Al massimo saranno state una conseguenza.
No, come già spiegato nel video la nostra influenza economica e demografica relativa é ai minimi termini, non é una questione di riequilibrio ma proprio di decadenza.
@@scacchiereglobale ma l'influenza di chi? Qui si parla di un continente, quando mai i continenti hanno avuto un'influenza su qualcosa? I continenti sono enti geografici non politici. Se si parla di una paese ok, ma il continente europeo è un luogo del pianeta come un altro.
@@Giubizza Il continente europeo è patria di un insieme di culture, lingue ecc simili o comunque fortemente correlate fra di loro. Ci sono modi di vedere il mondo (il concetto di rivoluzione, di democrazia, il pensiero scientifico) fortemente plasmati dall'interazione fra i diversi paesi europei e le loro culture. Diventa quindi importante vedere come si sta evolvendo il peso demografico ed economico dell'Europa per poi capire anche come si riduce la sua influenza sul pianeta. L'Europa come continente ha avuto per quasi tutta la storia dell'umanità un vantaggio (insieme all'asia orientale) rispetto al resto del mondo, per questo nel video spiega come questo vantaggio sia andato oggi perso.
@@scacchiereglobale un insieme, appunto.
infatti sì, il ragazzo del video riporta come per tutto l'800 l'Europa produceva tra il 30 e il 40% della produzione mondiale, e io dico, ma grazie, 1, imperi coloniali, ergo tutte le risorse prodotte in Africa sono per conto dei colonizzatori, 2, questo è sintomo di modernizzazione del resto del mondo, guarda la Cina che coi Qing per tutto l'800 la produzione industriale era minima, direi che più che una crisi è una crescita positiva per gli altri paesi, poi, 3, demografia, è stato dimostrato che nei paesi ricchi la popolazione cresce più lentamente ma è anche più longeva, la crescita in Europa in demografia è bassa ma la maggior parte della popolazione vive abbastanza bene, o almeno molto meglio rispetto a paesi dove c'è una crescita demografica molto più alta, ergo, penso che questa "crisi" europea, sia più che alteo un rapportare dati odierni con quelli di 200 anni fa dove la metà delle entità statali in giro per il mondo non erano modernizzate o organizzate alla "occidentale", pensiamo alle tribù africane, la Cina dei Qing, il Giappone che si è aperto solo a metà '800, il medio oriente ancora dominato da tribù nomadi in Arabia e ancora al medioevo, come le orde negli Stan
Vero, il nord un po' meno però.