Vi ho ascoltato con molto interesse, dibattito interessante che merita un approfondimento. Se il confronto in rete fosse sempre così saremmo un paese migliore.
Immagino che a volte il prof preferisca parlare di cose un po' più pratiche e concrete, ma è stata davvero una chiacchierata interessante, dai modi pacati, cosa che ha facilitato il dialogo. Molto grato prof!
Prima di tutto grazie della chiacchierata e da non-economista mi permetto di dare un superficiale giudizio, più che altro basato su impressioni/intuizioni e l'approccio comunicativo utilizzato. Premetto che ogni volta che il prof Boldrin propone queste chiacchierate faccio di tutto per impostarmi in una sorta di unbiased mindset, dando ogni chance e beneficio del dubbio all'interlocutore, ascoltando con attenzione ciò che ha da dire. Allo stesso tempo, proprio grazie al prof ho ormai quella che si può definire una certa "esperienza" nell'osservare questi dibattiti e nonostante il rispetto per la persona, la carriera e sopratutto la disponibilità a confrontarsi, troppo poco di quanto detto dal prof Boitani mi ha convinto sull'effettiva utilità o validità del tipo di critica che il suo libro vorrebbe proporre. Ma questa è appunto un'impressione, non avendo letto il libro di persona, di sicuro non mi è sembrato che nulla di troppo concreto sia venuto fuori a tal proposito da questo dibattito. Detto questo, rimane comunque lodevole la volontà di confrontarsi in contesti più "provanti" dei salottini televisivi e il tema penso sia quanto mai "caldo" e interessante. Sarei senza dubbio curioso di veder qualche altro simile dibattito (un po' come accaduto col prof Parsi) magari anche per vedere se con ulteriori tentativi si dimostri più facile un approfondimento serio di certi argomenti. In ogni caso una discussione interessante, e grazie ai due prof (e anche al mediator Fatale, ovviamente 🙂).
Mi piace come Andrea risponde tono su tono. Si vede che non è ingnorante (like me) e sia capace di difendere le roprie posizioni. Bello, più contenuti così, che da ignorante, mi aiutano a ragionare ed a migliorarmi.
Ero a fare la spesa quando c'era la diretta, ho messo mi piace in base al titolo. Ora che ho visto il video, posso dire di aver fatto bene. Dibattito molto interessante. PS Le espressioni del prof Boldrin quando è sorpreso o in disaccordo con l'interlocutore sono meravigliose
molto interessante, più vi seguo più rimpiango la mia ignoranza economica. Quello che più mi piace di questi dibattiti è il fatto che Boldrin - è il suo canale, ma anche gente che invita o quelli di LiberiOltre ecc. - funziona come un faro, un proiettore che illumina dall'esterno il "palcoscenico" della "cultura" che va per la maggiore in Italia, ti fa vedere le cose dall'esterno, e allora capisci meglio anche il modo in cui si forma e si diffonde quella cultura, quei modi di pensare, quelle inflessioni, tic mi verrebbe da dire, che poi sono in Italia il pane quotidiano del dibattito pubblico sui media come al bar. Non c'è da meravigliarsi che proprio in un paese come l'Italia si stia diffondendo questa moda di "attaccare" il liberalismo/liberismo anche negli ambienti accademici - cattolica? bè si significativo anche questo, batsa pensare alla dottrina sociale della chiesa ed alla cultura sudamericana dei vertici della chiesa attuali- semmai- come spesso è avenuto per i chierici in italia- si può forse dire che l'accademia non tanto guida quanto piuttosto segue o cerca di seguire sfruttando il momento-moda, segue un onda che parte da altrove, per es. dalla crisi dei partiti di sinistra che per pure ragioni di fallimento elettorale adesso cercano feticci da aggredire per "ringiovanirsi" tornando peraltro al passato, o appunto dalla tendenze politiche della chiesa.
Bravi Grazie, mi piacerebbe trovare il tempo per approfondire queste tematiche. Molto utili e avvincenti questi confronti tra persone preparate dotate di onestà intellettuale. Cercate di organizzare un dibattito a 3 anche con il Prof. Parsi, seppur non economista.
Ascoltando questa conversazione col professor Boitani e quella col professor Parsi ,ho ripensato a una citazione di sant'Agostino sul tempo: " se non mi chiedi cosa é lo so, se mi chiedi cosa é non lo so"
Ottimo confronto, grazie. Ci sono stati degli spunti molto interessanti come la differenza tra ricercatori e divulgatori e del fatto che non possiamo prendercela col ricercatore per le stupidaggini che dice il divulgatore. Top
Ma da quando in qua il "liberismo" inteso come Friedman e Hayek dice "gli individui vogliono sempre massimizzare il profitto"? Tutto il loro discorso e' incentrato sulla liberta' di scelta, la frase di prima non e' mai citata. Il motivo principale dei liberisti (e piu' vai verso il libertarian e piu' lo ritrovi) e' un discorso etico.
Gentile Professore, sbaglio o Marx prevedeva una prima fase di dittatura del proletariato? E la dittatura non e' un pranzo di gala, ma e' sempre un momento di violenza. Fra l' altro, questa questione provoco' il dissenso di Bakunin che considerava Marx un "autoritario" e lo spinse ad uscire dall' Internazionale. Buon anno nuovo.Raffaello Ferrentino.
Che cosa ho capito nei primi 60 anni: 1) il liberismo è il migliore fra i sistemi sbagliati 2) prosegue la ricerca del sistema giusto 3) tale ricerca incontra grandi difficoltà perché idealizziamo il concetto di essere umano, i.e. lo rappresentiamo in forma semplificata, così come di volta in volta ci è utile e necessario per dimostrare il pregio delle nostre convinzioni. Saluti e buon anno
Mi avevano regalato un libro di Boitani "Sette luoghi comuni sull'economia", perché accusato di essere "neoliberista" e quindi avevo necessità di farmi una vera cultura economica (appresa tramite Liberi Oltre)! Quel libro non mi ha convinto a non essere più "neoliberista", nonostante alcuni spunti siano pure interessanti. Ammetto che dalla chiacchierata Boitani risulta diverso dallo "scrittore", perché anche in quel libro sembrava un po', diciamo, "presuntuoso". Apprezzo il fatto che si metta in discussione, spero che si possano fare altre chiacchierate come quelle fatte con Emanuele Felice, magari discutendo più sul concreto su politiche effettuate dai governi italiani da circa gli anni 80 in poi e se siano definibili liberiste.
Dibattito interessante ma dispersivo. Avrei preferito discorsi più incisivi sul confronto di idee piuttosto che discussioni su chi ha detto cosa e quando. È da riprendere e continuare. Non possiamo rimanere così sospesi ....
Ma il fatto che in certi esperimenti gli agenti siano altruisti non si può utilzzare per fare inferenza sugli agenti nella maggior parte dei casi. Il modo per vedere se funziona è se il tuo modello altruista nel micro riflette in aggregato quello che succede partendo dall'agente fino al meccanismo aggregato che vuoi descrivere. E che io sappia non esiste alcun modello della letteratura sui modelli ad agenti altruisti che riesce a fare questo percorso completo. è abbastanza strano che un prof con MPhil a Cambridge e una carriera rispettabilissima abbia i riferimenti divulgativi di uno studente di triennale. Non vedo il motivo di sentirsi in obbligo di scrivere uno dei 5 libri che annualmente ci parlano del piano mondiale neoliberale della Mont Pelerin Society mentre la spesa pubblica su GDP continua a crescere di anno in anno. Sarà una questione di non leggere la letteratura al di fuori del proprio specifico field di ricerca che porta questi libri ad assomigliarsi così tanto. Ho letto le stesse buzzwords in guasto è il mondo di Tony Judt a diciassette anni, privatizzazioni, Cile, Mont Pelerin, WTO etc. Evidentemente c'è abbastanza mercato da assorbirne 5 all'anno di sto tipo di libri
Io mi chiedo: ma se uno volesse promuovere il proprio libro o difenderne le tesi esposte, può ricorre ad affermazioni tipo "Tizio è andato a trovare X, Caio ha scritto a Y", o altre amenità simili? Ennesima conferma che il mondo accademico-economico italiano ha fortissime responsabilità nella disastrata situazione in cui ci troviamo e non trova di meglio che perpetuare i propri errori di valutazione per allontanare da se il momento del redde rationem. Non leggerò questo libro, non mi servono conferme ulteriori.
Un paio di volte avete fatto una connessione fra "public choice" e unanimità. Non riesco a coglierne il nesso, sicuramente perché mi mancano delle informazioni. Sarei verameten grato a chi mi potesse indirizzare su qualche lettura in proposito.
Letteratura gigantesca. Usa le tre parole unanimity Buchanan Wicksell in Google e trovi decine di articoli. Una interpretazione non tecnica, che condivido, e' questa www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2017/08/04/james-buchanan-was-committed-to-basic-democratic-values/ Un'interpretazione opposta, che non condivido, e' questa www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2017/07/25/the-beliefs-of-economist-james-buchanan-conflict-with-basic-democratic-norms-heres-why/ Disclaimer: l'autore dell'articolo che non condivido e' stato anche mio studente a Northwestern University. Brillante, ma credo abbia scelto una linea di ricerca eccessivamente ideologica e fashionable.
l'Italia è a mio avviso un esempio piuttosto lampante di come i politici perseguono l'interesse di chi li vota. 5s - reddito di cittadinanza, lega e FU autonomi e micro imprenditori, tanto per fare un esempio. Poi cos'è il bene comune ?
Vi ho ascoltato con molto interesse, dibattito interessante che merita un approfondimento. Se il confronto in rete fosse sempre così saremmo un paese migliore.
Immagino che a volte il prof preferisca parlare di cose un po' più pratiche e concrete, ma è stata davvero una chiacchierata interessante, dai modi pacati, cosa che ha facilitato il dialogo. Molto grato prof!
Grazie prof per quello che fa. Questa è una lezione di argomentazione e di sostanza da studiare, sentire e risentire! E condividere…
Prima di tutto grazie della chiacchierata e da non-economista mi permetto di dare un superficiale giudizio, più che altro basato su impressioni/intuizioni e l'approccio comunicativo utilizzato.
Premetto che ogni volta che il prof Boldrin propone queste chiacchierate faccio di tutto per impostarmi in una sorta di unbiased mindset, dando ogni chance e beneficio del dubbio all'interlocutore, ascoltando con attenzione ciò che ha da dire. Allo stesso tempo, proprio grazie al prof ho ormai quella che si può definire una certa "esperienza" nell'osservare questi dibattiti e nonostante il rispetto per la persona, la carriera e sopratutto la disponibilità a confrontarsi, troppo poco di quanto detto dal prof Boitani mi ha convinto sull'effettiva utilità o validità del tipo di critica che il suo libro vorrebbe proporre. Ma questa è appunto un'impressione, non avendo letto il libro di persona, di sicuro non mi è sembrato che nulla di troppo concreto sia venuto fuori a tal proposito da questo dibattito.
Detto questo, rimane comunque lodevole la volontà di confrontarsi in contesti più "provanti" dei salottini televisivi e il tema penso sia quanto mai "caldo" e interessante. Sarei senza dubbio curioso di veder qualche altro simile dibattito (un po' come accaduto col prof Parsi) magari anche per vedere se con ulteriori tentativi si dimostri più facile un approfondimento serio di certi argomenti.
In ogni caso una discussione interessante, e grazie ai due prof (e anche al mediator Fatale, ovviamente 🙂).
Mi piace come Andrea risponde tono su tono. Si vede che non è ingnorante (like me) e sia capace di difendere le roprie posizioni.
Bello, più contenuti così, che da ignorante, mi aiutano a ragionare ed a migliorarmi.
Ottimo dibattito. Spero ve ne sia un seguito!
Devo riascoltare. Con calma.
Percezione al volo: bisogna saperne tante, di cose!
Ero a fare la spesa quando c'era la diretta, ho messo mi piace in base al titolo. Ora che ho visto il video, posso dire di aver fatto bene. Dibattito molto interessante. PS Le espressioni del prof Boldrin quando è sorpreso o in disaccordo con l'interlocutore sono meravigliose
molto interessante, più vi seguo più rimpiango la mia ignoranza economica. Quello che più mi piace di questi dibattiti è il fatto che Boldrin - è il suo canale, ma anche gente che invita o quelli di LiberiOltre ecc. - funziona come un faro, un proiettore che illumina dall'esterno il "palcoscenico" della "cultura" che va per la maggiore in Italia, ti fa vedere le cose dall'esterno, e allora capisci meglio anche il modo in cui si forma e si diffonde quella cultura, quei modi di pensare, quelle inflessioni, tic mi verrebbe da dire, che poi sono in Italia il pane quotidiano del dibattito pubblico sui media come al bar. Non c'è da meravigliarsi che proprio in un paese come l'Italia si stia diffondendo questa moda di "attaccare" il liberalismo/liberismo anche negli ambienti accademici - cattolica? bè si significativo anche questo, batsa pensare alla dottrina sociale della chiesa ed alla cultura sudamericana dei vertici della chiesa attuali- semmai- come spesso è avenuto per i chierici in italia- si può forse dire che l'accademia non tanto guida quanto piuttosto segue o cerca di seguire sfruttando il momento-moda, segue un onda che parte da altrove, per es. dalla crisi dei partiti di sinistra che per pure ragioni di fallimento elettorale adesso cercano feticci da aggredire per "ringiovanirsi" tornando peraltro al passato, o appunto dalla tendenze politiche della chiesa.
@@alessiomaritozzi47 Sanders e Ocasio Cortez non ne dubito
Bravi Grazie, mi piacerebbe trovare il tempo per approfondire queste tematiche. Molto utili e avvincenti questi confronti tra persone preparate dotate di onestà intellettuale. Cercate di organizzare un dibattito a 3 anche con il Prof. Parsi, seppur non economista.
Ascoltando questa conversazione col professor Boitani e quella col professor Parsi ,ho ripensato a una citazione di sant'Agostino sul tempo: " se non mi chiedi cosa é lo so, se mi chiedi cosa é non lo so"
Ottimo confronto, grazie. Ci sono stati degli spunti molto interessanti come la differenza tra ricercatori e divulgatori e del fatto che non possiamo prendercela col ricercatore per le stupidaggini che dice il divulgatore. Top
Dibattito civile. Dovreste continuare e soprattutto approfondire. Grazie. Buona giornata
Ma da quando in qua il "liberismo" inteso come Friedman e Hayek dice "gli individui vogliono sempre massimizzare il profitto"? Tutto il loro discorso e' incentrato sulla liberta' di scelta, la frase di prima non e' mai citata. Il motivo principale dei liberisti (e piu' vai verso il libertarian e piu' lo ritrovi) e' un discorso etico.
L’Italia è forse l’unico paese dove si attacca continuamente un liberismo che NON abbiamo mai avuto!
Grazie! Complimenti !
Grandissimo dibattito.
Vi ringrazio, discussione interessantissima. Se ci sarà un seguito, lo ascoltero' avidamente.
Gentile Professore, sbaglio o Marx prevedeva una prima fase di dittatura del proletariato? E la dittatura non e' un pranzo di gala, ma e' sempre un momento di violenza. Fra l' altro, questa questione provoco' il dissenso di Bakunin che considerava Marx un "autoritario" e lo spinse ad uscire dall' Internazionale. Buon anno nuovo.Raffaello Ferrentino.
Che cosa ho capito nei primi 60 anni:
1) il liberismo è il migliore fra i sistemi sbagliati
2) prosegue la ricerca del sistema giusto
3) tale ricerca incontra grandi difficoltà perché idealizziamo il concetto di essere umano, i.e. lo rappresentiamo in forma semplificata, così come di volta in volta ci è utile e necessario per dimostrare il pregio delle nostre convinzioni.
Saluti e buon anno
Comunque questa discussione è da meme: "E mi dica: questi LIBERISTI che lei vede... sono presenti in questa stanza al momento?"
Boldrin vs Boitani 4-2...dibattito interessante. Mi é piaciuto. Grazie
Mi avevano regalato un libro di Boitani "Sette luoghi comuni sull'economia", perché accusato di essere "neoliberista" e quindi avevo necessità di farmi una vera cultura economica (appresa tramite Liberi Oltre)!
Quel libro non mi ha convinto a non essere più "neoliberista", nonostante alcuni spunti siano pure interessanti.
Ammetto che dalla chiacchierata Boitani risulta diverso dallo "scrittore", perché anche in quel libro sembrava un po', diciamo, "presuntuoso".
Apprezzo il fatto che si metta in discussione, spero che si possano fare altre chiacchierate come quelle fatte con Emanuele Felice, magari discutendo più sul concreto su politiche effettuate dai governi italiani da circa gli anni 80 in poi e se siano definibili liberiste.
Dibattito interessante ma dispersivo. Avrei preferito discorsi più incisivi sul confronto di idee piuttosto che discussioni su chi ha detto cosa e quando. È da riprendere e continuare. Non possiamo rimanere così sospesi ....
Ma il fatto che in certi esperimenti gli agenti siano altruisti non si può utilzzare per fare inferenza sugli agenti nella maggior parte dei casi. Il modo per vedere se funziona è se il tuo modello altruista nel micro riflette in aggregato quello che succede partendo dall'agente fino al meccanismo aggregato che vuoi descrivere. E che io sappia non esiste alcun modello della letteratura sui modelli ad agenti altruisti che riesce a fare questo percorso completo. è abbastanza strano che un prof con MPhil a Cambridge e una carriera rispettabilissima abbia i riferimenti divulgativi di uno studente di triennale. Non vedo il motivo di sentirsi in obbligo di scrivere uno dei 5 libri che annualmente ci parlano del piano mondiale neoliberale della Mont Pelerin Society mentre la spesa pubblica su GDP continua a crescere di anno in anno. Sarà una questione di non leggere la letteratura al di fuori del proprio specifico field di ricerca che porta questi libri ad assomigliarsi così tanto.
Ho letto le stesse buzzwords in guasto è il mondo di Tony Judt a diciassette anni, privatizzazioni, Cile, Mont Pelerin, WTO etc. Evidentemente c'è abbastanza mercato da assorbirne 5 all'anno di sto tipo di libri
Sempre interessante
Io mi chiedo: ma se uno volesse promuovere il proprio libro o difenderne le tesi esposte, può ricorre ad affermazioni tipo "Tizio è andato a trovare X, Caio ha scritto a Y", o altre amenità simili? Ennesima conferma che il mondo accademico-economico italiano ha fortissime responsabilità nella disastrata situazione in cui ci troviamo e non trova di meglio che perpetuare i propri errori di valutazione per allontanare da se il momento del redde rationem. Non leggerò questo libro, non mi servono conferme ulteriori.
Ora voglio vedere il corso in cui Boldrin smonta il paper di Lucas.
Yes please
@@alessiomaritozzi47 non è dissing, è scienza; funziona così.
@@alessiomaritozzi47 il metodo è scientifico, che poi sia una scienza statistica e non esatta, xchè sociale, nn cambia che sia cmq una scienza
Commento tattico
Un paio di volte avete fatto una connessione fra "public choice" e unanimità. Non riesco a coglierne il nesso, sicuramente perché mi mancano delle informazioni. Sarei verameten grato a chi mi potesse indirizzare su qualche lettura in proposito.
Letteratura gigantesca. Usa le tre parole unanimity Buchanan Wicksell in Google e trovi decine di articoli.
Una interpretazione non tecnica, che condivido, e' questa
www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2017/08/04/james-buchanan-was-committed-to-basic-democratic-values/
Un'interpretazione opposta, che non condivido, e' questa
www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2017/07/25/the-beliefs-of-economist-james-buchanan-conflict-with-basic-democratic-norms-heres-why/
Disclaimer: l'autore dell'articolo che non condivido e' stato anche mio studente a Northwestern University. Brillante, ma credo abbia scelto una linea di ricerca eccessivamente ideologica e fashionable.
@@MicheleBoldrin grazie Professore
l'Italia è a mio avviso un esempio piuttosto lampante di come i politici perseguono l'interesse di chi li vota. 5s - reddito di cittadinanza, lega e FU autonomi e micro imprenditori, tanto per fare un esempio. Poi cos'è il bene comune ?
Un’astrazione. Utile ad ogni bue per dare del cornuto all’asino di passaggio.
algo, que ritmo!
33
54
17
Boldrin ha smontato le tesi di Boitani in modo inequivocabile.