Dario Fabbri: Filosofia e Geopolitica

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  • Опубликовано: 22 апр 2022
  • Quali collegamenti tra geopolitica e filosofia. Quale impianto epistemologico per la geopolitica? Quale rapporto tra la filosofia della storia e la geopolitica? Destra e sinistra hegeliana in geopolitica? Previsione geopolitica e spirito del mondo. Un'occasione per indagare dove si toccano e dove si respingono due discipline apparentemente lontane.
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Комментарии • 659

  • @willwv100
    @willwv100 2 года назад +206

    due note veramente straordinarie su Fabbri: 1) per tutto il monologo, non ride mai nemmeno una volta 2) parla a braccio senza interruzione. Entrambi i dati sono straordinari. Fabbri come invasato dalla conoscenza.

    • @gethnoble4316
      @gethnoble4316 Год назад +45

      Non ride, non sorride, non pare, non esita, non perde mai le parole. Il Fabbri è sovrumano! Non mi interessa se ha ragione o no, il modo in cui parla è incredibile.

    • @willwv100
      @willwv100 Год назад +27

      @@gethnoble4316 forse è un alieno o un uomo virtuale gestito da un algoritmo

    • @gethnoble4316
      @gethnoble4316 Год назад +3

      @@willwv100 senza dubbia😃😃

    • @ceccodascoli5663
      @ceccodascoli5663 Год назад +7

      Alla fine io però non ho capito se chi si occupa di geopolitica si chiama geopolitico o geopolitilogo..
      Bravino il Fabbri ma si guarda spesso nello specchio ,compiacendosi assai...

    • @gladiatore7289
      @gladiatore7289 Год назад

      @@ceccodascoli5663 quando si compiacerebbe?

  • @thulsadoom78
    @thulsadoom78 Год назад +67

    Fabbri si conferma (qualora ce ne fosse bisogno) tra i migliori oratori oggi in attività. L'esposizione chiara e puntuale, che non lascia mai niente indietro, rende la presentazione di questa disciplina stimolante ed invoglia a voler conoscere di più dell'argomento. Grazie

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Certo che gli ingenui sono la parte vivente del chiacchiericcio di questo propagandista da quattro soldi.... LA CONFLITTUALITÀ degli individui identificata con la GUERRA fra stati e decisa da governi..... Questo è un ignorante, quale altro appellativo dare ad un parlatore di alchimie intellettuali distillate dal piscio..?
      TRADUCIAMO: PERCHÉ NON FARE LA GUERRA?.... I SUOI PADRONI LO VOGLIONO.!.
      È gli ammiratori di queste amenità diventano il precipitato esistente, vivente, di queste geochiacchiere...
      Che miseria...

    • @fiorellovalsesia5184
      @fiorellovalsesia5184 Год назад

      Ebbene, io ho appunto approfondito l'argomento. E quando dice che migliaia di persone muoiono, ma è dal 2014 che i Neo Nazisti bombardano il Donbass, che hanno incendiato la casa popolare di Odessa, trucidando più di 50 persone. Porochenko, portato al potere da Biden, Obama e la NATO con la CIA, aveva detto che farebbe vivere il Donbass in cantina e che impedirebbe i bambini di andare a scuola. Parola tenuta, e dal 2019 Zelenski ha peggiorato di molto le cose. Io sono pacifista, ma a un certo punto, mi domando come si possa essere d'accordo con questo oratore, che mente per omissione, per lui la guerra è cominciata in febbraio 2022, e la Russia è l'invasore... E no caro signore, quando si parla di Storia, è un dovere di raccontare tutta la storia. Dal crollo del muro di Berlino nel 1989, è da allora che la NATO ha, uno per uno, inglobato tutti i paesi che facevano tampone tra la Russia e l'ovest. Ma l'Ucraina no, quella no.

    • @fiorellovalsesia6604
      @fiorellovalsesia6604 Год назад

      Ma caro Thulsadoom, anche Hitler era un eccellente oratore... Perchè non si puo' parlare per un'ora della guerra in Ukraina, ed omettere gli accordi di Minsk. I bombardamenti nel Donbass cominciati nel 2014. Les incursioni in Donbass dei reparti Neo Nazisti Azov ed altri... Fabbri è pagato per fare propaganda, PUNTO.

    • @thulsadoom78
      @thulsadoom78 Год назад

      @@fiorellovalsesia6604 nel commento ho detto appositamente "si conferma". Ora non pretendo che lei abbia seguito altre conferenze di Fabbri, ne conosca le sue pubblicazioni, pertanto prima di fare commenti infantili ed avventurarsi in paragoni e giudizi lunari, avrebbe potuto intuire che nel mio commento già fosse suggerita una certa cautela, che evidentemente ha ignorato. Conosciamo tutti, Fabbri in primis, le questioni del 2014, che sono trattate ampiamente in altre conferenze che ho avuto voglia di seguire, per togliermi i dubbi che lei non ha, visto che ha solo certezze. Questa logica benaltrista da tifoseria ha ridotto l'Italia a quello che è oggi. Quando Fabbri spesso cita Kissinger, ricordando come ritenesse indispensabile una Russia forte e autorevole, esprime un punto di vista globale e disinteressato, per quanto personale, sulla faccenda. Доброй вечер товарищ.

    • @thulsadoom78
      @thulsadoom78 Год назад +2

      @@fiorellovalsesia5184 concordo su quasi tutto, e mi creda, se gli stati uniti cessassero di esistere domani farei festa. Nonostante questo nella lotta geopolitica per la sopravvivenza non sono sicuro che questo sarebbe un bene o perlomeno non del tutto. La Nato ha le sue responsabilità, e noi con essa. Resta il fatto che Fabbri non ha mai risparmiato agli USA le più pesanti bordate, criticando aspramente il sistema in moltissimi contesti. A me piace per quello...

  • @davidecolpo760
    @davidecolpo760 11 месяцев назад +11

    Che lezione magistrale!

  • @nunziantealbano1079
    @nunziantealbano1079 Год назад +17

    Premesso che sono un fan assoluto di Fabbri, non ho difficoltà a riconoscere che molte delle critiche rivolte al suo argomentare sono valide. Ci sono indubbiamente diverse aporie nei suoi ragionamenti ed è altrettanto vero che tratta con molta (apparente) sufficienza figure come Hegel o altre discipline di pensiero. Sono però "mediamente sicuro" (per usare il suo linguaggio) che ne sia perfettamente consapevole anche lui. Seguo e "studio" Fabbri con attenzione da tempo e credo di aver penetrato in profondità il suo modo di pensare. Lui pensa più o meno gran parte di quello che dice (o scrive) ma non dice (o non scrive) gran parte di ciò che pensa e che tuttavia pesa ed è presente implicitamente in quello che afferma esplicitamente, ma va "scavato"...
    Il suo scopo primario nell'attività pubblicistica e di conferenziere non è quello di discettare sull'universo mondo o confrontarsi con i grandi del pensiero a colpi di citazioni e dotte note a piè di pagina ma è in tutta evidenza quello di contribuire nel modo più efficace e profondo possibile a una rinnovata "pedagogia nazionale" degli italiani (secondo uno dei concetti a lui cari) in senso geopolitico.
    A tale fine piega tutte le circostanze ed occasioni, semplifica, si concentra su pochi concetti ripetuti in varie salse, attacca quelli che ritiene (a ragione) gli "idoli" attuali (in senso baconiano) con colpi sopra e sotto la cintura. Soprattutto cerca di "scuotere" il più possibile certe spesse incrostazioni mentali e ideologiche molto diffuse e nel farlo non esita a ricorrere a strumenti retorici di ogni tipo (la nonna, lo zio di De Sica, De Gregori) e alla sua altissima capacità affabulatoria, di cui è palesemente ben conscio.
    L'intento "pedagogico" di Fabbri spiega bene il suo allontanamento da LIMES. Per quanto mi riguarda sono convinto che si tratti non solo di un "divorzio" amichevole ma addirittura di una scelta concordata con Caracciolo, sempre in vista dello scopo "pedagogico" di cui sopra a cui entrambi sono devoti. L'intento è quello di realizzare una "manovra ad ampio raggio" con l'utilizzo e la creazione di strumenti divulgativi diversi e capaci di raggiungere una platea più ampia di quella cui si rivolge LIMES.
    Da qui la creazione di DOMINO (che costa la metà di LIMES ed è meno "massiccia" e con articoli più brevi e meno complessi), l'inserto SCENARI del quotidiano DOMANI, i podcast, le conferenze qui e là, i corsi, le comparsate TV, eccetera.
    In quest'ottica "sfruttare" il supporto di Mentana o di altri è assolutamente logico e utile, fare gli schizzinosi in nome di non si sa bene quale "indipendenza intellettuale" è critica tipica da intellettuali "vorrei ma non posso"...

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад +4

      Madre che peana... Fabbri ha lasciato Limes per interessi carrieristici, non perché è un eroe della patria, la sua nuova rivista mi pare buona ma non è allo stesso livello.
      Si critica la sciatteria e superficialità della conferenza, su un tema così importante, non la mancanza di 'citazioni', di cui a nessuno importa. Anzi, cita anche troppo, e per ridicolizzare.
      Prova a leggere il vecchio geopolitico e pensatore Spengler, per dirne uno, e poi compara.
      Non ha espresso connessioni sensate tra geopolitica e filosofia, come avrebbe dovuto, ma ha confuso politologia, storicismo, filosofia ecc. con supponenza ingiustificata.
      Spazzare via i luoghi comuni progressisti è sacrosanto, ma poi qui cancella sciattamente pure il piano delle idee, in modo riduzionista: riduce ad es. il bolscevismo a un nazionalismo russo... Chiedere a Heidegger o Solzhenytsin...
      Per il resto, è un influsso positivo su questo decadentissimo Paese, ma come stratega pratico, non come tuttologo showman o filosofo nazionale, non è Giovanni Gentile, né audace come Mattei.

    • @alessandrocomin2659
      @alessandrocomin2659 Год назад

      @@tairo1092 non penso voglia essere un Gentile, fa il suo, pragmatismo alla Friedman e ne abbiamo d'avanzo per il livello italiano

    • @sry8473
      @sry8473 11 месяцев назад

      E menomale che non è Gentile, di cui poco serve ricordare se non la sciagurata carriera a sostegno del Fascismo!

    • @tropicano63
      @tropicano63 5 месяцев назад

      Te prego non tiriamo ancora in ballo Solženicyn @@tairo1092

  • @paolasaggese3339
    @paolasaggese3339 27 дней назад

    Sono una sua estimatrice, ti fa appassionare agli argomenti trattati e ti fa venire voglia di approfondire sempre più, continuerò a seguirlo. Bravo!!!

  • @robertocestari4460
    @robertocestari4460 Год назад +12

    Grande Fabbri non sono competente in materia ma parlare ore come fa lui di argomenti così vasti che richiedono una buona competenza in campi come la storia la geografia la filosofia la linguistica con la padronanza e sicurezza di quello che sta dicendo è impressionante e affascinante

  • @giancarlomurru5759
    @giancarlomurru5759 2 месяца назад +3

    Grazie davvero Dario, bella lezione.

  • @MrCaligola666
    @MrCaligola666 3 месяца назад +2

    50:17 piegato in due dalle risate.
    Ogni tanto dai suoi seri discorsi arrivano delle stilettate di grande sarcasmo.
    Molto piacevole da ascoltare, ottimo Fabbri!

  • @marcomorana
    @marcomorana 2 года назад +52

    Dario e’ cosi brillante che non ci sono parole per descriverlo.. materia da Premio Nobel..speriamo venga ascoltato in Italia ma anche all’estero Dario Rules!!

    • @monne53
      @monne53 2 года назад +2

      in Italia di sicuro, più o meno è dappertutto

    • @black-jy2gs
      @black-jy2gs 2 года назад +4

      Premio Nobel per dire il nulla del nulla?.

    • @thedrummerscorner1
      @thedrummerscorner1 2 года назад +1

      @@monne53 dappertutto purtroppo ci sono bestie ignoranti, Fabbri dovrebbe essere preso molto piu in considerazione

    • @monne53
      @monne53 2 года назад +1

      @@thedrummerscorner1 ti riferisci all'intrattenimento informativo ? Penso sia una scelta soprattutto personale la sua, e menomale a mio avviso. Qualcuno ha un po' di consapevolezza di cosa siano i talk show, intrattenimento, non informazione.

    • @cosimopastia8389
      @cosimopastia8389 2 года назад

      Fabbri è davvero competente, chiaro. Ma da lì a essere candidato al Nobel, ne passa di acqua sotto i ponti.

  • @Antiprotone
    @Antiprotone Год назад

    sei un grande giornalista tattico e strategicamente contemporaneo complimenti tratti sempre argomenti di grande interesse per il pubblico

  • @sancarlo4009
    @sancarlo4009 Год назад +3

    Senza parole… Fabbri è veramente un personaggio immenso!

  • @gladiatore7289
    @gladiatore7289 Год назад +11

    Un minuto di silenzio per chi non è in grado di capire Fabbri

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Dovresti dissolverti nel silenzio, quel fabbro ti ammalia..?
      È un ammaliatore di fessi!

    • @segretodellagioconda
      @segretodellagioconda Год назад

      citare Hegel in un discorso per poi dirti che non si capisce niente di Hegel è il massimo della supercazzola , neanche Teo Mammucari arriva a tanto.

    • @davidececcarini4362
      @davidececcarini4362 25 дней назад +2

      ​@@segretodellagiocondama no ha detto che del filosofo in sè non si capisce , ma che si esaminano le interpretazioni

  • @landser8616
    @landser8616 2 года назад +30

    Il commento "da non confondere con altri Friedman" è stupendo haha

  • @antonellarusso1789
    @antonellarusso1789 Год назад +5

    Salve dott. Fabbri, grazie per le sue splendide spiegazioni, e complimenti per il suo coraggio.
    Sugli argomenti che ha toccato, concordo in tutto e per tutto; la guerra è nella natura umana, e la natura umana, non si può cambiare . Le guerre, hanno tutte un filo che le unisce, e sia per onore, o per soldi, determinano, un" mondo senza fine ."
    Tuttavia, la mia visione romantica, mi spinge a credere che noi possiamo fare la differenza.
    L'importante è, non smettere mai di cercare di scoprire qualcosa in più, fosse solo, ad esempio,
    perché una piazza prende il nome di una battaglia, e perché proprio quella.(esempio banale, ma...)
    Noi siamo di passaggio su questa terra, e di passaggio in passaggio, dovremmo sforzarci di migliorare.
    Ciclicità, corsi e ricorsi, sintesi, congiure, specchio dei tempi, qualunque ruolo sia quello che abbiamo
    (capo di stato, gatto oppure cane..vedi C cremonini)se non miglioreremo, saremo sempre, ...come un piatto di aghi sotto il cielo ,a lottare senza fine.
    Grazie

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Non so perché scelgo te per rispondere alle provocazioni che questo video mi produce... ma questa approvazione di tanti commenti alle chiacchierate monologanti senza pudore ne rigore intellettuale di questo individuo la trovo certamente irritante quanto avvilente.
      Che c'è da imparare da un elemento che insiste riconducendo tutte quelle mezze verità teoriche all'assioma della propaganda...
      - STATO SOVRANO INVASO -
      ...?..?..?
      Che stupidità credere di passare inosservato coperto dalla sua Cortina di geoinfellettuali geochiacchiere.
      Sappiamo bene a chi risponde limes... ma costui si fa notare per lo zelo con cui diluisce e cela la propaganda nella dovizia di effusioni intellettuali........
      Costui spinge alla guerra!... La guerra che vogliono i suoi padroni.
      Lo fa in modo subdolo, ammantando di sapienza il chiacchiericcio intellettuale che bisogna riconoscere, conduce abilmente...... Eppoi.....
      Che la natura umana sia incline alla guerra questa è una verità parziale, che viene gestita dal nostro acclamato millantatore………ma quando gli individui si organizzano in stato e all'interno di questo soggiacciono alle leggi che superano e controllano il livello dell'istinto, e nel quale stato viene prodotta quella ricchezza che garantisce i bisogni di questo individuo,
      perché il conflitto dovrebbe essere un motore inevitabile.? .......
      È la paranoia delle oligarchie - nell'attuale quelle americane- che diventa questo motore superando il livello dello stato, oggi ciò sta accadendo.
      Ed è solo questa paranoia che invece ci trascina in guerra con l'avvallo del turpe signor fabbri che vuol mettersi in vista ai suoi padroni per far fama e carriera e soddisfare i suoi istinti al compiacimento attraverso il plauso dei fessi....

  • @xsuper00
    @xsuper00 11 месяцев назад +2

    Mi rapisce di Fabbri la sua straordinaria capacità oratoria e le sue conoscenze geopolitiche, tuttavia il ritratto che ho di lui viene leso da questa conferenza, e più nello specifico dalle parole su Hegel, filosofo del quale dimostra di aver capito poco. Fatta eccezione per questa caduta di stile, più che evitabile, la conferenza è stata godibile nel resto della sua interezza

  • @SergioCama
    @SergioCama 2 года назад +9

    La tecnica potrebbe essere un elemento autonomo che oggi si è unito nel formare ciò che concettualizziamo come "struttura". Forse questo ha portato a cambiamenti che ancora non riusciamo a percepire per via dell'estrema contemporaneità del fenomeno in questione (utopia di Cartesio e di Bacone).
    La mia in ogni caso è solo un'osservazione, un pensiero randomico, potrei sbagliarmi.

  • @antoniodigasparro-eldorado3830
    @antoniodigasparro-eldorado3830 2 года назад +20

    Grazie Fabbri, è sempre un piacere ascoltarti.

  • @larsporsenna4472
    @larsporsenna4472 2 года назад +57

    Libero dalle pastoie degli sponsor di Limes, Fabbri tenta una lectio magistralis di alto livello, probabilmente ritiene di avere un uditorio all'altezza. Complimenti a Fabbri e l'augurio di avere un buon seguito ma soprattutto di non finire strumentalizzato...

    • @magpiesnobsob
      @magpiesnobsob 2 года назад +3

      Quali sponsor?

    • @larsporsenna4472
      @larsporsenna4472 2 года назад +4

      @@magpiesnobsob ...dicesi sponsor quel soggetto che patrocina eventi e manifestazioni culturali (etc. etc.) anche Limes ha i suoi sponsor da ringraziare....Comunque grazie a Limes la geopolitica italiana è divulgata in modo più serio ed organico rispetto al passato.

    • @ln9479
      @ln9479 2 года назад +9

      In che modo Fabbri o i suoi ex colleghi sarebbero stati impastoiati? Cosa hanno detto lui, o i suoi ex colleghi di Limes, che è stato modificato per compiacere gli sponsor?

    • @larsporsenna4472
      @larsporsenna4472 2 года назад +3

      @@ln9479 A mio giudizio se Fabbri ha ritenuto di lasciare Limes avrà avuto i suoi motivi. Ma sono miei supposizioni. Certo è che qualsiasi linea editoriale è soggetta ai propri sponsor.

    • @ln9479
      @ln9479 2 года назад +5

      @@larsporsenna4472 Mi trovi d'accordo, questo è verissimo. Le eccezioni tuttavia esistono sempre e credo che tanto Limes quanto Fabbri che ora collabora con Mentana lo siano. In effetti spiace abbiano preso strade diverse, ma tutti grandi professionisti come questa lezione testimonia

  • @nicolabertoli5904
    @nicolabertoli5904 2 года назад +3

    Grazie. Molto interessante.

  • @romanokhan5276
    @romanokhan5276 Год назад +1

    Sicuramente una persona brillante Fabbri, dotato di una affabulazione che mette insieme diverse discipline. Tuttavia non avendo egli, come modestamete ammette, una formazione filosofica seria alle spalle, eccolo erigere la filosofia politica ad unico interlocutore della geopolitica ( e l'epistemologia? la filsosofia della storia? dove sono finiti?). Di qui la sua tendenza a semplificare gli argomenti e a proporre conclusioni affrettate. Chi è consapevole della complessità di certe tematiche si guarda bene di assumere toni così perentori: la storia non è un romanzetto per anime in cerca della verità, poiché siamo tutti invischiati nella sua oscura e precaria dialettica: Fabbri non deve parlare come se la nottola avesse già preso il volo....; insomma dovrebbe essere più cauto perché il delirio da eccessiva sicurezza è sempre in agguato. Ad ogni modo: grazie Fabbri per il contributo che dai all'evoluzione (interminabile, finché c'è l'umanita) delle idee.

  • @appuntidistoriaefilosofia
    @appuntidistoriaefilosofia Год назад +16

    Premessa: sono un ascoltatore abituale di Fabbri e lo apprezzo in modo sincero quando si occupa di questioni geopolitiche, anche perchè la mia preparazione in materia è piuttosto vacillante e mi fa sempre piacere avere modo di ascoltare una persona con una capacità divulgativa come la sua.
    Vorrei tuttavia provare a sollevare una serie di punti critici nel ragionamento proposto da Fabbri. Per punti:
    -Dal discorso iniziale di Fabbri emerge chiaramente una certa assunzione da parte sua del concetto di “natura umana”, formula che in un certo momento utilizza anche esplicitamente. Mi sembra chiaro che di questo sta parlando quando dice che nel corso di tutto la storia la guerra è una costante e che ci sarà sempre.
    Qui i primi due punti critici: 1) utilizza una categoria appartenente al campo della filosofia per delegittimare l’approccio filosofico. 2) Disprezza l’ideologia del progresso in quanto intende “prevedere” uno sviluppo positivo della storia (attribuendo tra l’altro questa visione a Marx e Hegel,ma sbagliando, e ci tornerò poi) però al tempo stesso fa la stessa operazione ribaltando semplicemente la valutazione sul futuro in senso negativo (dicendo che la guerra ci sarà PER FORZA sempre). In questo senso Fabbri sembra quasi collocarsi nell’area più nichilistica dei post-moderni (che dice di disprezzare) che pensano che la storia sia finita (o peggio ancora, mai iniziata), tanto siamo stati, siamo e saremo solo guerra e sopraffazione dell’uomo sull’uomo.
    Quello che penso io in merito conta molto poco, ma lo dico lo stesso perchè può far capire meglio il succo dei problemi che secondo me emergono nel suo ragionamento. Io penso che si possa fare la scienza di tantissime cose, dai veicoli a motore alla raccolta dei rifiuti. Ma la storia non è un oggetto di scienza.
    Si possono fare dei bilanci storici, si possono individuare delle meccaniche ricorrenti, farlo è utile per comprendere meglio il presente.
    Ma Fabbri ci sta dicendo che anche le dinamiche del futuro sono inscatolabili in una prospettiva di sola violenza e guerra perchè la natura umana inscalfibile è unicamente conflitto e potere.
    -Io non lo so se Fabbri non conosce la storia dei marxismi. Francamente penso che non sia cosi’. Le alternative però, stando a come si sviluppa il suo ragionamento, non possono che essere due: o non la conosce o è in malafede.
    Per Fabbri il marxismo è solamente Kautsky che intendeva il comunismo come lo sviluppo storico inevitabile dopo il capitalismo.
    Fabbri dovrebbe dire però nelle sue sofisticate analisi che quella deterministica e ortodossa è soltanto una delle correnti interne alla filosofia marxista e che questo tipo di problema, che chiaramente la filosofia non coerentizzata di Marx ha dovuto lasciare aperto, è parte integrante del dibattito interno al marxismo già, pensi lei, a partire dallo stesso Marx, che così si esprimeva nell’Ideologia Tedesca:

    • @fiorellovalsesia6604
      @fiorellovalsesia6604 Год назад +1

      Io preferirei che se ne stesse zitto, invece di seminare parole di confusione e anche mortificanti e prive di verità. Mente direttamente su tante cose con una spudoratezza inaudita, oppure mente per omissione...ma la storiella che ci vuole raccontare, non corrisponde alla verità. 15.000 morti, non sono morti senza soffrire...ed in quei 15000 morti, ci sono BAMBINI, donne, persone anziane, e anche combattenti della resistenza del Donbass e Lougansk. Si, se stava zitto era meglio.

    • @appuntidistoriaefilosofia
      @appuntidistoriaefilosofia Год назад

      @@fiorellovalsesia6604 Salve Fiorello, temo tu abbia sbagliato. Non penso tu ti riferisca al mio commento.

    • @fiorellovalsesia6604
      @fiorellovalsesia6604 Год назад

      @@appuntidistoriaefilosofia Assolutamente, mi riferivo sempre a Fabbri.

    • @matteocataldi4529
      @matteocataldi4529 Год назад +7

      Allora cerco di rispondere ai punti che hai trattato in questo lunghissimo commento. Sembrerà una difesa di Fabbri ma non lo è perché non gli sono affezionato, semplicemente l'ho interpretato in maniera diversa dalla tua. Fabbri non usa affatto una categoria filosofica per smentire la filosofia. La "natura umana" non è un oggetto filosofico, o meglio lo è in quanto tema di dibattito, ma esiste anche una natura umana empirica, che è oggetto di studi di alcune scienze come la sociologia e la psicologia. Quindi non si riferisce a un dibattito filosofico ma a qualcosa di tangibile e concreto: al fatto che l'uomo prova sentimenti ed è irrazionale. E questa è una realtà innegabile. In secondo luogo non sbaglia affatto quando dice che Marx e Hegel erano deterministi e progressisti - nel senso che pensano a un futuro sempre migliore. Di fatto si inseriscono in un ambiente culturale profondamente ottimista. Hegel basa la sua speculazione esattamente su un progresso, da un'idea razionale ma non reale, che si fa natura reale ma irrazionale fino a farsi spirito che è reale e relazionale insieme. La sua è una visione progressista della storia, perché si basa sulla dialettica. Lo spirito si va migliorando. Non bisognerebbe vergognarsi nel dire queste cose di Hegel perché non c'è nulla di male. Ancor di più Marx, che pensava che l'uomo si migliorasse attraverso le rivoluzioni. E Marx ERA deterministico perché POSTULAVA la rivoluzione proletaria inglese. Anche qui non c'è nulla di male ad ammetterlo, perché è ovvio che non avrebbe potuto prevedere alcune cose come la seconda rivoluzione industriale. Non c'è nulla di politico in quello che dice Fabbri, potrebbe essere di destra o di sinistra e non si evince dal suo discorso. Si potrà dire piuttosto che parla come un geopolitico, quindi elevando la sua disciplina e sminuendo le altre (pur riconoscendo l'utilità della filosofia) E attenzione, dal suo discorso non si evince nemmeno il suo pessimismo. Non ha mai detto che la storia peggiorerà. Solo ad una domanda che chiedeva la sua personale opinione si è sbilanciato, perché altrimenti si è astenuto dal parlare di previsioni. Quando dice che "per forza" ci saranno le guerre, non lo intende in modo deterministico. Intende dire che le guerre ci saranno sempre se l'uomo rimarrà così. Non può sapere se l'uomo cambierà mai biologicamente o psicologicamente, ma di certo - e fa bene a dirlo - questo essere umano che conosciamo non può fare a meno di fare la guerra, perché è nella sua natura. Ha una visione molto lucida della storia, che è priva dei moralismi tipici degli europei. Per quanto riguarda il cosiddetto "comunitarismo", non lo ha affatto negato, anzi ha riconosciuto la sua imprescindibilità nell'uomo, in quanto è fondamentale in ogni guerra o rivoluzione. L'uomo ha bisogno di sentire un'idea più alta di se, e sicuramente anche lui ne ha bisogno. Ma da studioso fa bene a riconoscerne la presenza senza avere la pretesa di pensare che sia tutto ciò che conta nel mondo. Poiché lui si occupa di nazioni e di conflitti fa bene a non dare importanza alle ideologie, perché esse non hanno rilevanza tangibile come ha mostrato. Ma se tu ti occupi di morale, allora puoi discutere di idee quanto vuoi. Quello che voglio dire è che in migliaia di anni di storia la biologia e la mente dell'uomo non sono cambiati. Il progresso umano come lo intendiamo non esiste. Forse esiste ma è talmente lento che è impercettibile. Non riconoscerlo significa credere all'illusione secondo cui l'uomo di oggi sta meglio in termini assoluti dell'uomo di ieri. E questo non è vero, perché noi giudichiamo il bello è il brutto - così come il giusto e lo sbagliato - secondo i nostri strumenti, che gli uomini del passato, quelli del futuro, e quelli di altre società non hanno. Con questa chiudo e mi scuso se sono stato prolisso

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      .... E nemmeno per confini e carri armati....
      Io non credo sia stato pertinente spendersi così tanto in risposta ai contenuti di questo video, come se fosse credibile l'impianto del dibattito: È evidente che non si trattava né di filosofia, né di geopolitica!
      Certamente apprezzabili le puntualizzazioni in chiave filosofica come ha fatto lei.... Ma perché spendersi tanto per un giullare del potere?
      Parla di AGGREGAZIONI DI INDIVIDUI...,
      conducendo su questo concetto conclusioni di propaganda alla guerra oggi necessaria ai suoi padroni...
      lei annota più volte nella sua disamina,l'idea del coinvolgimento politico del nostro eroe, ma, come dice lui stesso, NON C'È ALTRO.
      Non serve confrontarlo con Marx... con Hegel o altra brava gente.
      Le AGGREGAZIONI si sviluppano in COMUNITÀ, in SOCIETÀ, in STATI, concetti che non vengono usati nella costruzione del fabbro ... e "usandoli" molto si potrebbe dire verso altre conclusioni che non siano quelle del servile propagandaio in questione...
      Ma a che servirebbe quando le finalità del video le ha comunque raggiunte?...
      Basta vedere la maggior parte dei commenti, di gente che parla per parlare, e se c'è molto da" leggere", non legge nemmeno, perché non è abituata alla riflessione. Di questi lui fa il suo obiettivo.
      È utile invece farle osservare, visto che a differenza di costoro, lei ha conoscenza delle teorie di filosofia politica, e ogni tanto intercala col pudore di chi "non sa"...
      CHE NON DI GEOPOLITICA TRATTA IL FABBRO,
      MA DI GEOIMPERIALISMO...
      e che non con la chiave dell'impianto marxiano potremmo svelare i nessi di ciò che sta avvenendo oggi nella STORIA
      ma molto semplicemente, come ho già suggerito in altri miei commenti, aprendo libri come LA GRANDE SCACCHIERA, di un tale BRZEZINSKI e magari sviluppando così la conoscenza di tutto un filone di pensiero pisicopatogeno che sta portando al disastro odierno.
      È questo tutto un mondo, magari si da confrontare con Marx... ma il fabbro è solo il chiacchiericcio della volgarità, si va bene raccogliere le provocazioni che ne nascono, ma ciò che dice è intellettualmente nauseabondo liquame.

  • @mariafontana5265
    @mariafontana5265 Год назад

    Brillante, Grazie!😍🌟☀️✨🙏

  • @Pilusoylosenfermeros
    @Pilusoylosenfermeros 10 месяцев назад

    Sublime... impecable... humilde... FANTASTICO

  • @cesareji
    @cesareji 2 года назад +22

    Fabbri, lezione magistrale, come sempre.

  • @DAN17111
    @DAN17111 Год назад

    Ottimi spunti per riflettere.

  • @MrValcar
    @MrValcar Год назад +1

    Lectio Magistralis Dr. Fabbri
    Ascoltarla è un piacere.

  • @KingDX222
    @KingDX222 2 года назад +12

    Nonostante trovi gradevole ascoltarlo, più ascolto Fabbri e più noto dei limiti dovuti alla sua formazione in scienze politiche. Molte volte, già ai tempi di quello scimmiottamento della rivista Geopolitica dal nome di limes, è come se ignorasse sia lo storicismo sia che la storia è un eterno dialogo tra storico e fatto storici, tra presente e passato. Qui inoltre non solo riduce banalmente la filosofia politica alla politologia ma sorvola pure sull’importanza della teoria politica. Se non si hanno certe competenze è meglio fare un passo indietro ma si sa che fare il tuttologo è sempre allettante

    • @giuliom3564
      @giuliom3564 Год назад +1

      Limiti dovuti alla sua formazione di scienze politiche??? E quale formazione non ha limiti??
      Perlomeno scienze politiche permette di capire meglio la politica e avere una visione completa della società. Che poi Fabbri non ama la politologia. Tuttavia la sua critica alla filosofia è comunque esagerata.

  • @donsanto55
    @donsanto55 Год назад +1

    Direttore Dario Fabbri, complimenti e bene seguire i vostri programmi per renderci quello che avviene in questo Pianeta.

  • @stefanoeddarampoldi4691
    @stefanoeddarampoldi4691 Год назад +1

    Affascinante come la.lettura del testamento di un parente ricco. Ti tiene attaccato fino alla fine 🎉🎉🎉🎉

  • @acrosticox
    @acrosticox Год назад +6

    quanto mi piacerebbe vederlo discutere con Noam Chomsky !!!

  • @rubestagliazucchi1321
    @rubestagliazucchi1321 Год назад

    Grazie Dario !!!

  • @weeezyrdk5242
    @weeezyrdk5242 2 года назад +4

    Dario splendido come sempre 🫡🫡🫡🫡

  • @ilariabianco8568
    @ilariabianco8568 2 года назад +5

    Chiaro, lineare, bravissimo...un piacere ascoltarlo💯👏👏👏

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Ahah.... Bisogna proprio essere stipidi per declamare il piacere di ascoltare le balle, ma da dove venite? e siete in tanti....

  • @hey-sq6km
    @hey-sq6km 2 года назад +4

    Troppo bravo

  • @19melograno
    @19melograno 2 года назад +15

    A me sembra che Fabbri usi una chiave ironica in questa disquisizione, le cui tesi mi sembrano in alcuni punti semplicistiche e un po' troppo sommarie nello spazzare via un sacco di principi importanti nella elaborazione storico filosofica

    • @spanellaful
      @spanellaful 2 года назад +1

      Ad esempio?

    • @istilius
      @istilius 2 года назад +3

      Da un excursus sull'intera geopolitica non si può pretendere una presentazione dettagliata dei particolari. La chiave ironica mi sembra molto efficacie nei confronti di tanti luoghi comuni. Luogo comune per eccellenza, la convinzione che tutte le guerre di oggi si facciano per il petrolio. Al minuto 57:11

    • @carlapeschiera506
      @carlapeschiera506 2 года назад

      aia Melograno....in che ginepraio ti sei messa....aspettati risposte circonstanziate.....io volevo risponderti "ferocemente" ma il tuo giovane faccino sorridente mi ha suggerito "lascia perdere"...qui siamo all'inizio della serata....meglio sorridere prima di andar a dormire.....Buona notte!

    • @danilo4631
      @danilo4631 2 года назад

      concordo, e cercando di spaziare su temi di cui non sa moltissimo fa anche degli errori. un esempio eclatante è quello relativo alla DUDU. è la dichiarazione che è definita universale, non i diritti. nessuna di quelle grandi menti era così ingenua da pensare di aver stabilito una volta per tutte i diritti "universali ed oggettivi" dell'essere umano. erano anzi ben consci di aver tentato un minestrone con alcuni valori liberali, altri socialisti, altri semplicemente definiti in evidente opposizione ai valori portati avanti dagli ultimi sconfitti. in ogni caso il suo carisma personale e la sua abilità nel gestire la parola ha un effetto simile a quello di una favola ben raccontata: te la bevi tutta fino ad addormentarti e la vuoi risentire ancora mille volte, anche se sai che è una favola.

    • @spanellaful
      @spanellaful 2 года назад

      @@danilo4631 Aspetta; sei sicuro? A me sembra che I diritti umani inclusi nella DUDU (e pure nella CEDU europea) siano universali. Ok, la parola usata é “Fondamentali”, ma il concetto é lo stesso. Anche perche se non fosse cosi tali diritti varierebbero da zona a zona, no? Non capisco dove volevi arrivare...

  • @TobyHonest420
    @TobyHonest420 11 месяцев назад +1

    Bell'intervento, ma ha proprio ragione quando dice di non aver capito nulla di Hegel (quasi tutto quello che ha detto su di lui é l'opposto di quello che disse Hegel)

  • @raoulamitrano8459
    @raoulamitrano8459 2 года назад +12

    Quando ha citato lo zio di De Sica e l'incomprensibilità di Hegel ho iniziato ad applaudire in pilota automatico

  • @74p01
    @74p01 2 года назад +12

    Interessante, ricco di spunti e diverso dai soliti esperti improvvisati. Come dice all'inizio, parlando del legame geopolitica-filosofia, in realtà la disciplina più utile alla prima è la storia e Fabbri conosce la storia, diversamente da altri. Tuttavia, a parte qualche punto sul quale si potrebbe discutere, ma solo a livello di interpretazioni soggettive, colgo un'inesattezza evidente, quando definisce quella americana una "rivoluzione" al pari di quella francese. Non lo fu. Fu una guerra di liberazione, in questo molto più simile, con i dovuti distinguo, alla nostra guerra d'indipendenza. Sono gli americani stessi a definirla rivoluzione erroneamente, perché dal loro punto di vista cambiò il sistema politico (da colonia sotto una monarchia a repubblica federale autonoma). Le rivoluzioni, però, per definizione, cambiano le società, le loro strutture e il loro funzionamento. Cosa che fece la rivoluzione francese e non certo quella cosiddetta americana.

    • @Barbagianni_spelacchiato
      @Barbagianni_spelacchiato 2 года назад

      Insomma, la dichiarazione di indipendenza contiene principi fondamentali per la successiva francese e in generale per tutto "l'Occidente".

    • @74p01
      @74p01 2 года назад +1

      @@Barbagianni_spelacchiato innegabile. Basti pensare a Tocqueville, solo per fare l'esempio più noto, che era francese. Quindi possiamo anche dire che è vero il contrario, ossia che i principi alla base dell'indiprndenza americana provenivano dal mondo delle idee francese (e dell'eyropa occidentale in generale). Tuttavia, l'indipendenza non produsse gli effetti dirompenti della rivoluzione francese. I motivi sono risaputi: il mondo nord americano era a sè stante nello scacchiere politico sociale del tempo e non ci ebbe un Napoleone, nel bene e nel male.

  • @davidemitra3126
    @davidemitra3126 2 года назад +7

    Darione nazionale è un monumento

  • @giovannimontagnini
    @giovannimontagnini 2 года назад +19

    Seguo Fabbri sempre con interesse da tempo, tuttavia questo intervento è la fiera delle banalità e dei luoghi comuni. Ed è un peccato perché ho conosciuto Fabbri come demolitore di certe astratte rappresentazioni stereotipate. Aldilà della sovrapposizione fra analisi politologica e filosofia politica (per chi conosce Fabbri sa che certe attribuzioni che qui fa alla filosofia politica altrove le fa alla politologia), è essenzialmente errato affermare che la filosofia politica occupandosi della tipologia di istituzione politica che si da una collettività, questa, assieme all'ideologia politica di riferimento, ne risulti l'elemento determinante della sua postura storica. Ho studiato molto filosofia politica all'università e non ho mai trovato nulla di simile fra gli autori classici e non del canone; questo perché i grandi pensatori e studiosi non scivolano mai in queste trivialità.
    Personalmente mi aspettavo un intervento molto diverso. Mi sarei aspettato, ad esempio, una critica geopolitica dell'universalismo in filosofia politica. Questa si, sarebbe stata pregnante. La filosofia politica si è sempre interrogata sulle aggregazioni umane, ma avendo come punto chiave della trattazione un'idea universale-continuativa di essere umano, tale per cui le sue domande sono ad esempio: "cosa unisce politicamente gli esseri umani? Cosa distingue una normale associazione da un'associazione politica? Perché le istituzioni crollano? Come nascono? Perché si trasformano? Data la natura dell'uomo quale regime è preferibile? Il regime preferibile lo è in assoluto o ci sono eccezioni? Che scopo si pongono le istituzioni politiche?" E tante altre che non sto qui ad elencare. Tuttavia tutte queste domande, spesso e volentieri, sono state formulate dentro uno schema antropologico pressoché generale e, fatte salve alcune eccezioni, non sempre la riflessione storica entra direttamente nell'analisi per porre differenze di struttura. Al contrario la storiografia si poneva al servizio dei concetti universali per mostrarne l'esemplificazione concreta nei vari "casi".
    La geopolitica allora potrebbe svolgere un ruolo critico nei confronti della filosofia politica attraverso un uso polemico del concetto di spazio volto a far emergere le caratteristiche "antropogeografiche" delle aggregazioni politiche. La filosofia politica, soprattutto in età moderna, ha adottato una concezione dello spazio essenzialmente geometrico-cartesiana (si pensi alle filosofie politiche di Hobbes e Spinoza); quindi astratto e de-storicizzato. Gli uomini sono atomi, la volontà è una linea, il luogo in cui ciò accade è un piano vuoto di scorrimento, lo Stato è il coordinamento delle linee, nonché punto di convergenza. La geopolitica dovrebbe avere quindi il ruolo di porre a critica questa idea di spazio; mostrare che il luogo in cui le cose accadono non è neutro e vuoto; ma "pieno", di cosa? Di Storia, cioè di pratiche comunitarie che s'innestano sullo spazio concreto-territoriale, che provengono -non deterministicamente- da esso, che si sedimentano in lingue, rituali e tradizioni che distinguono e connotano i popoli.

    • @landser8616
      @landser8616 2 года назад

      Invece è uno dei suoi migliori interventi

    • @user-wb7vr9gw3c
      @user-wb7vr9gw3c 2 года назад +3

      Stupendo commento. Argomentato, stuzzicante. Capace di aprire diverse tematiche. E' evidente che dovrò leggerlo altre volte per coglierne meglio gli spunti.
      Cosa intendi per caratteristiche antropogeografiche delle aggregazioni politiche? Qual è la variabile che introduci in questo caso?
      Se colgo davvero a fondo, per fare un esempio, è innegabile che il Nilo e le sue cicliche inondazioni stagionali hanno forgiato la civiltà egiziana non soltanto economicamente (sviluppo dell'agricoltura e derivazione societaria ad essa connaturata) ma anche un sistema di credenze, rituali e creazione di un linguaggio. In questo caso l'uomo non è atomo lineare e universale ma interazione con un ambiente circostante e trasformazione di pratiche quotidiane, manualità, modo di intender se e gli altri, necessità emergenti di pensare che si abbia qualcosa da difendere rispetto ad un ambiente circostante che non solo si percepisce diverso ma lo si concettualizza come tale. E di qui nasce la voglia e l'inclinazione ad immaginare un'identità per il proprio gruppo non più istintiva ma simbolica e intellettuale.

  • @leopoldoroviello9485
    @leopoldoroviello9485 2 года назад +4

    Sempre interessanti gli interventi di Fabbri sotto alcuni punti di vista.
    Un elemento è però discutibile.
    Una domanda rivolta a Fabbri tra circa il minuto 1.21 e il minuto 1.22, riguarda la"coincidenza", o meglio la "convergenza", tra il fattore umano misurato individualmente e il comportamento della comunità in cui l' individuo è immerso.
    La domanda nasce dalla constatazione che i sistemi dinamici non conservativi mostrano comportamenti emergenti e quindi divergenti fra il sistema e i singoli componenti.
    Il tema non sembra essere stato adeguatamente esaminato ma risulta centrale se si opera il complemento a cento della domanda.
    In altri termini, la conseguenza implicita della domanda dovrebbe riguardare le condizioni di esistenza dell' ipotesi di Fabbri che, espressa senza complessità formali, dovrebbe implicare le condizioni necessarie affinché le funzioni medie degli individui convergano con le funzioni medie della comunità.
    In un sistema ergodico, la media dei componenti converge con la media del sistema, la media temporale converge con la media spaziale e i componenti attraversano tutti i punti dello spazio delle fasi in un tempo infinito.
    Perché il sistema si possa definire ergodico sono necessarie però alcune condizioni.
    In primo luogo il sistema dev'essere isolato e risulta difficile immaginare un' argomentazione geopolitica che non consideri i rapporti di forza fra la comunità e l' universo delle comunità che si influenzano reciprocamente.
    Inoltre, un sistema ergodico necessita di stazionarietà, quindi gli elementi del sistema devono essere decorrelati e, ancora una volta, risulta irreale immaginare una comunità di individui non correlati.
    Il linguaggio, la cultura, le norme giuridiche, le religioni, sono forme derivate da correlazione e anche piuttosto intensa.
    Infine, se lo stato del sistema è stazionario, ne deriva che gli elementi del sistema sono non autocorrelati e ciò implica che il comportamento dell' individuo al tempo t non dipenda dal comportamento dello stesso individuo al tempo t-1, t-2, ..., t-n.
    Ciò significa che gli individui non possono avere memoria.
    Difficile integrare l'assenza di memoria con le considerazioni storiche che usualmente dimorano nelle argomentazioni geopolitiche.
    Probabilmente si potrebbe ipotizzare, indebolendo le ipotesi, un sistema più complesso in cui una comunità possa attribuirsi alcune sovranità, ad esempio giuridiche, normative, militari, di sicurezza, monetarie che vengano sottratte agli individui rendendo così il sistema meno irrealistico.

    • @stefanobutelli3588
      @stefanobutelli3588 2 года назад +1

      Sono felice che ci sia un collega fisico a vedere questo video, ed un altro (o forse lo stesso) a porre la domanda!
      Ti do la mia opinione in proposito: è un fatto che molti sistemi complessi (dove ci siano unità correlate e sufficiente numero delle stesse) abbiano delle proprietà emergenti, cioè non visibili nell'analisi del singolo. Applicato brutalmente alla società vorrebbe dire che "il popolo italiano" ha proprietà che "il cittadino italiano" non ha, e che anche sommando le proprietà di tutti i cittadini ci sarebbe sempre qualcosa "in più" nel confronto con la collettività. La risposta di Fabbri mi suona come: "è possibile, ma più che il tutto che supera la somma delle parti, io vedo che il tutto è minore della somma delle parti", perchè ad esempio "la responsabilità" sembra venire meno passando dal micro al macro. Aggiunge poi che gli paicerebbe essere smentito.
      La nostra capacità di influenzare l'intero pianeta, ad esempio, è visibile solo a livello collettivo. Costruire un razzo per lo spazio è una capacità collettiva, non singola. Probabilmente c'è dell'altro, ma l'idea "ergodica" di Fabbri in cui la comunità è identica al singolo è molto più efficace di quasi tutte le filosofie politiche che conosco, per quanto la scienza attuale mostra che sia una semplificazione.

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад

      @@stefanobutelli3588 Si potrebbe semplicemente dire con Platone che l'Idea reale della giapponesità è il presupposto del singolo giapponese, e non viceversa.
      Ciò NON varrebbe per lo Stato inteso nel suo aspetto transeunte e non 'ideale': come realtà bruta può essere inferiore alla somma della parti, mentre quando si riconnette all'IDEA, agisce in un modo ordinatore superiore (il concetto di 'Imperium').
      Giapponesità, tizio giapponese e Stato giapponese quindi sarebbero tre elementi distinti, con uno naturale e uno 'artificiale'.
      Infatti credo abbiate dimenticato la distinzione tra Nazione e Stato.

    • @aa20012
      @aa20012 Год назад

      @@stefanobutelli3588 dice che la collettività è meno responsabile, più anarchica, più caotica del singolo come è a cominciare dal doppio pendolo

  • @domenico2832
    @domenico2832 2 года назад +14

    Fabbri ha una capacità di spiegazione magistrale

  • @nandocielo3232
    @nandocielo3232 Год назад

    Bellissimo
    La Logica del dottor Fabbri è pura Filosofia.
    La divisione delle filosofie è esperienza dell’essere umano come per esempio anche per le scienze.

  • @cybernetico99
    @cybernetico99 Год назад

    Una bellissima lezione magistrale, tuttavia non credo di essere d'accordo sulla questione della filosofia politica in quanto moltissimi grandi cambiamenti storici, rivoluzioni e dittature son partite prima da scritti filosofici o teorizzazioni, vedi Libretto Verde di Gheddafi, Mein Kampf, Libro rosso di Mao Tse Tung che spiegavano al popolo una nuova idea di nazione. Cioè senza gli scritti di Karl Marx o Nietsche dubito che il popolo di propria spontaneità e iniziativa si sarebbe "aggregato" per cambiare le traiettorie della storia.

  • @DiamondEagle73
    @DiamondEagle73 2 года назад +5

    Il Dottor Fabbri vola sempre altissimo. Eccezionale!

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      ... Come il falco, solo che le sue prede sono esclusivamente gli stronzi...

  • @GiovanniAchille
    @GiovanniAchille 2 года назад

    Grazie.

  • @Alessandro619
    @Alessandro619 11 месяцев назад

    Bravo !

  • @tm8473
    @tm8473 2 года назад +5

    È vero che le comunità sono composte da esseri umani e quindi ereditano la fallibilità decisionale propria dell'essere umano. Ma è anche vero che le comunità organizzate in modo non autocratico tendono a fornire performance nettamente migliori, in quanto ogni scelta è frutto del confronto fra soggetti informati. Ciò è senz'altro capace di ridurre la componente istintiva degli errori decisionali.
    Naturalmente questa "protezione" offerta tipicamente dalle democrazie parlamentari, viene meno nel caso in cui, per una ragione o per l'altra, una sola persona si trovi a dover prendere decisioni in modo autonomo.
    Ad esempio Stalin aveva consiglieri e collaboratori. Ma costoro ne erano talmente intimoriti da fornire al segretario sempre opinioni compatibili con la sua visione, senza mai contraddirlo, negandogli talvolta la saggezza derivante dall'analisi collettiva.

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад +1

      Un genio non si fa sommando cento studiosi mediocri, e una decisione intelligente non si fa sommando 60milioni di mediocri (la media è sempre mediocre).
      L'informazione non è neutra, è solo un insieme di interpretazioni della realtà fatte da uomini stipendiati da altri uomini non disinteressati.
      Quindi l'informazione è prodotta dal potere dell'epoca (economico, militare ecc.), non scende dal cielo come la manna.
      Al contrario dai filosofi premoderni eran considerate più razionali la monarchia e l'aristocrazia rispetto alla democrazia (Platone, Aristotele ecc.), in quanto l'uomo qualunque lavoratore e gaudente non vive per la giustizia o la conoscenza, a cui dovevano appartenere le due caste superiori per Platone.
      'Uno non vale uno' insomma, il 'soggetto informato' medio abbasserà la forza del soggetto più intelligente e disinteressato, che magari verrà isolato dalla maggioranza dei 'soggetti' come accade spesso ai geni in società (Galileo, Van Gogh, o, nell'integrità morale, Giovanni Falcone ad es.).

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад

      Insomma la decisione di uno solo può essere molto giusta o molto sbagliata, mentre quella della massa sarà sempre tendenzialmente mediocre.
      Ammesso poi che la sovrastruttura formale giuridico-istituzionale non sia dominata dalla struttura di potere effettiva di una società (es.: la Mafia fa votare dei politici, gruppi miliardari usano i soldi per influenzare l'informazione e corrompere ecc.)

  • @sedgecaddis2098
    @sedgecaddis2098 Год назад +3

    Intervento dirompente che evidenzia un elemento naturalisticamente apprezzabile: la diversità umana. Veniamo da secoli nei quali,in Occidente, il paradigma ossessivamente ripetuto è che gli uomini sono tutti uguali, una sortita diversa è stata ed è pesantemente ostracizzata. Il dato di realtà è che larga parte dell’umanità è ben consapevole dei particolarismi e li utilizza nel proprio interesse, a prescindere dalle idee, rectius ideologie, che al contrario si atteggiano come mero omogeneizzatore.

  • @Pilusoylosenfermeros
    @Pilusoylosenfermeros 10 месяцев назад

    Grazie mlille carissimo

  • @fernandagalli8347
    @fernandagalli8347 6 месяцев назад +1

    Eccellente e sempre attuale.

  • @odranoel4783
    @odranoel4783 Год назад +4

    Nonostante Fabbri riesca a far pisciare sotto dalle risate 😂… insegna la (vera) psicologia delle comunità , ribaltando ciò che abbiamo sempre creduto nella nostra cultura inzuppata di credenze e scemenze

  • @federiccobene
    @federiccobene 3 месяца назад

    Occhio a dire siamo "etichetta". L'unica cosa che siamo è possibilità infinita. Potremmo essere conflittuali per condizionamenti non per indole innata.

  • @lWargasml
    @lWargasml 2 года назад +10

    Intervento immenso. Puro oro.

  • @marcocasu
    @marcocasu 2 года назад +2

    mah se debbo pensare a una possibile relazione tra filosofia e geopolitica, non posso che coglierla attraverso la lettura di Carl Schmitt e mi spiace , non con Fabbri

  • @oldrea1
    @oldrea1 Год назад +1

    Dall'Uomo senza Qualità di Musil (inizio 900): "Si potrebbe dire che noi ci preoccupiamo troppo poco degli avvenimenti in sé e troppo del soggetto, del dove e del come di tali avvenimenti, cosicché l'importante per noi non è lo spirito degli eventi, bensì la loro trama". La sonnolenta Kakania del "tirare a campare" prossima al disastro descritta nel romanzo ricorda molto l'Europa dei nostri tempi, che per settanta anni si è nutrita di economia e capitalismo soltanto illudendosi di essere entrata in una dimensione post-storica, come sottolinea Fabbri. Sempre Musil: "Perchè l'uomo non fa la storia? Perchè è attivo nei suoi confronti solo come è attivo l'animale, quando è ferito, quando il fuoco lo incalza, perchè insomma fa la storia solo nei casi di emergenza?". Niente di più attuale.. negli ultimi settanta anni abbiamo accettato in maniera inerme la storia del mondo, anzi peggio, ci siamo tirati fuori dalle forze che la muovono, convinti della superiorità delle nostre forme istituzionali e dei nostri sistemi culturali, che fungevano da tranquillante. Ora, messi alle strette da questa guerra che ci brucia alla porta di casa, improvvisamente diventiamo attivi nei confronti della storia.. e addirittura professiamo la guerra come soluzione delle controversie, personalizziamo e banalizziamo eventi complessi ("la guerra di Putin") per sentirci ancora una volta estranei, post-storici, non responsabili, moralmente superiori.. Lo spirito degli eventi, ancora una volta, ci sfugge del tutto, e va in scena il "teatro del mondo", cioè una commedia scadente: sempre gli stessi ruoli, gli stessi intrecci, le stesse storie (il dittatore cattivo contro l'armata dei buoni).

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Beh... Ma l'hai capito che questo fabbro fa parte dell'officina della propaganda pro guerra....? Che squallore..!

  • @ninuzzu77
    @ninuzzu77 2 года назад +1

    Illuminante, grazie!

  • @ulpiotraiano3374
    @ulpiotraiano3374 2 года назад +5

    Continuo a seguire Limes , pero Dario Fabbri mi incanta tutte le volte, spero che continui liberamente a pensare e divulgare, e vero e dappertutto, ma chi altri ? Dove va e sempre un isola di conoscenza obbiettiva e realistica , libero pensiero in mezzo a un mare di ideologie , chiacchere piu o.meno interessate e prezzolate . Ovviamente qualcuno dovra pagarlo, pero riesce sempre a far penetrare una possibile verita , una spiegazione plausibile, e sempre affascinante.

    • @monne53
      @monne53 2 года назад

      Non paragonare la cioccolata alla merda per dirla alla francese, tutta la ciurma di Limes non fa una gamba di Fabbri. Ci sarà un motivo per cui la separazione non è stata tanto pacifica ?

    • @ulpiotraiano3374
      @ulpiotraiano3374 2 года назад

      @@monne53 un commento un.po forte, magari che dire la ciccolata fondente da quella al latte .

    • @monne53
      @monne53 2 года назад +1

      @@ulpiotraiano3374 si forse ho esagerato, perdono, mi è tornato in mente un intervista da Ivan Grieco di Caracciolo dove con estrema sicurezza asseriva verità che verità non sono e mi sono proprio innervosito. Se ha un po' di tempo la cerchi, può dare fastidio

    • @ulpiotraiano3374
      @ulpiotraiano3374 2 года назад

      @@monne53 io ho un grande ripetto e ammirazione per Dario Fabbri, non solo per la competenza e le intuizioni che ha ,ma anche per il suo stile nel divulgarle . Allo stesso modo apprezzo Lucio Caracciolo, anche se ha uno stile un po diverso , non so cosa sia successo a Limes , sicuramente Dario Fabbri e una gran perdita . I ragazzi di Limes non sono una ciurma , magari non hanno lo stesso carisma di Dario , ma sono competenti e val la pena di seguirli . Riguardo alla puntata di Ivan Grieco con Caracciolo , ne ho seguito una parte . La geopolitica non e una scienza, e una materia umanistca come dice Dario , per cui e aperta anche a interpretazioni oltre che intuizioni, quindi ci si puo anche sbagliare , e Lucio Caracciolo lo ha anche ammesso ultimamente . Per cui cosa dire ogniuno apprezza e segue chi vuole , io seguo ambedue , perche posso imparare da tutti e due . Grazie per la risposta , e buona fortuna.

    • @monne53
      @monne53 2 года назад

      @@ulpiotraiano3374 ma è proprio sulla competenza che non sono paragonabili a mio avviso, e soprattutto sul modo di comunicare. Quanto riguarda la prima ha detto un paio di castronate enormi da Ivan, prima sull'esercito poi sull'economia, controfattuali ( se le interessa le dico anche quali ), quando gli è stato fatto notare ha cominciato ad arroccare giustificazioni un po' a caso sminuendo l'interlocutore ( in quel caso era Umberto ). Come dice Fabbri la geopolitica abbraccia tante discipline, ci sta che magari su una sei meno ferrato rispetto a chi si occupa solo di quello, mi sembra normale, abbi un minimo di dubbio almeno e invece no, arroganza a profusione.

  • @gamenek
    @gamenek 10 месяцев назад

    Quest'uomo è fantastico!

  • @fedefede.
    @fedefede. 5 месяцев назад

    Cari Dario, dissenzo dal fatto ke le guerre sono fatte dai proletari...da quando è mondo sempre i contadini han chiamato a combattere le guerre, solo ultimamente le cose sono cambiate con il professionismo.

  • @domenicomarinelli6826
    @domenicomarinelli6826 Год назад +2

    Fa impressione vedere, con le domande del pubblico, ancora valido l'utilizzo della mascherina quando ancora l'esito preventivo dei vaccini nella proliferazione della sars cov 2 era ancora incerto e la stagione estiva era ancora lontana. Esiste anche una correlazione tra ambiente, clima e associazioni umane oggetto di studio della disciplina? Nella storia questo tipo di contaminazioni tra discipline vengono oggi proficuamente praticate. Sarebbe interessante sviluppare il discorso della geopolitica anche in questa direzione e inserirlo in un ottica di filosofia evolutiva anche. L'escatologia aveva in Hegel questa funzione, di individuare un orientamento e un paradigma dei comportamenti e degli indirizzi delle azioni umane.

  • @toffonardi7037
    @toffonardi7037 2 года назад +6

    Qua siamo a livelli sublimi

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Ahah... Basta poco.... Ma ti pagano per sublimarti....?

  • @KyooGozen
    @KyooGozen 2 года назад +2

    Straordinario.
    Grazie!

  • @salvatoreesposito3502
    @salvatoreesposito3502 2 года назад

    Illuminante

  • @andreapaologiannini9968
    @andreapaologiannini9968 2 года назад +2

    Dario Fabbri è molto bravo. Dovrebbe, e non solo lui, sviluppare di più il rapporto fra natura e cultura che è l'ambivalenza caratteristica dell'essere umano, in quanto la filosofia morale che è propria della filosofia politica è contrapposta alla natura umana "malvagia", intesa come sete di volontà di potenza., tipica delle comunità.

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад

      Non capisce niente di filosofia è un povero dilettante a esser generosi, davvero ridicolo. È un bravo tecnico, molto capace, ma finisce qui.

    • @davide7708
      @davide7708 Год назад

      @@tairo1092 Potresti approfondire?

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад +1

      @@davide7708 Che non è ferrato in filosofia, banalizza Hegel e altri con supponenza ridicola, e mi pare si rifaccia solo all'antropologia di Hobbes, dicendo pure che gli ideali politici non hanno alcun effetto sulla Storia, in modo riduzionista.
      Poi confonde politologia e filosofia politica ecc.
      Se vuoi leggere gente forte sia in filosofia che in geopolitica leggiti Carl Schmitt o Spengler ad es..
      Fabbri è un sagace analista, da cui imparare molto, ma non è capace a fare il teorico, e in più ha un'arroganza ingiustificata spesso, oltre che ammorbidirsi molto in tv.

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад

      @@davide7708 Quindi: va bene la critica riguardo il vedere come a volte le ideologie degli Stati sono una maschera per la potenza, ma NON va bene il trattare i grandi filosofi con boria, quando non li si capisce neanche.
      È bravo come intellettuale pratico, non come intellettuale puro o teorico.

    • @davide7708
      @davide7708 Год назад

      @@tairo1092 Interessante, molto "americano" nel suo pragmatismo dunque

  • @firestarter7680
    @firestarter7680 Год назад

    bravissimo

  • @carlapeschiera506
    @carlapeschiera506 2 года назад +1

    Ho letto qualche commento qui di seguito, quanti negativi.....ma come si permettono questi che commentano in tal modo...e citano Hegel e via di seguito, senza magari sapere chi era costui.... signore e signori , io tiro tanto di cappello a Dario Fabbri, non sempre riesco a capire tutto quel che dice, ma cerco di imparare e. poi faccio le mie piccole ricerche su internet per documentarmi meglio. Scusate il disturbo

    • @g.f.6769
      @g.f.6769 2 года назад

      Tra l'altro citano hegel senza averlo capito... Impossibile capirlo 😂

  • @guidomolinaroli8387
    @guidomolinaroli8387 2 года назад +2

    Perche vai a la7?

  • @giuseppebiscardi554
    @giuseppebiscardi554 2 года назад +6

    Un Fabbri mostruoso. Tuttavia sottolineo che le durissime critiche che ha fatto alla stampa, allo speciale Mentana non le fa mantenendo una posizione fin troppo molle. Mi piacerebbe che avesse più coraggio, anche a costo di avere un duro contrasto col conduttore.

    • @lattepiu3669
      @lattepiu3669 2 года назад +3

      Non può. Per un duplice motivo, Mentana non lo permetterebbe, il taglio da dare allo speciale è deciso da lui e Fabbri ha accettato per convenienza. A Fabbri conviene per un conflitto d'interessi, non scrive più per Limes ma ha fondato la propria rivista di geopolitica "Domino" e Mentana è l'editore di questa rivista. Saluti.

    • @_LoremIpsum
      @_LoremIpsum 2 года назад +6

      Per me il fatto che sia lì è già una gran cosa. Il messaggio passa anche se non lo urla. Infatti siamo qui in tanti a vedere questo video.
      Pochi anni fa una conferenza come questa era roba "esoterica".

    • @lattepiu3669
      @lattepiu3669 2 года назад +1

      @@_LoremIpsum Anche questo è vero.

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад

      Ma di che mostruosità parli.? Ah si.... Della propaganda...

  • @lorenzomarchi1359
    @lorenzomarchi1359 Год назад

    Dario Fabbri lo trovo grandioso; possiede le qualità oratorie di un Cicerone però le utilizza per riempire di contenuti i concetti che spiega e non è, come molti intellettuali di oggi, solo sterile speculazione.

  • @walterlorusso370
    @walterlorusso370 Год назад

    Bello comunque l'intervento.

  • @gripcarstories2082
    @gripcarstories2082 Год назад

    Ho pure applaudito.

  • @alessandrobianchi6153
    @alessandrobianchi6153 Год назад

    Scusa Fabbri, perché dici che la teocrazia in Iran fu una cosa mai vista in Occidente? lo Stato della Chiesa cosa era?

  • @giacomovallifuoco173
    @giacomovallifuoco173 Год назад +4

    ha la + importante delle qualità : non ti annoia. bravo. da qui a dire che è sempre convincente...ce ne corre. Per es, quando vuole dimostrare che l'essere umano nn sempre agisce per tornaconto, sceglie il + sbagliato degli esempi: l'amore passionale. Avesse fatto l'esempio dell'amore dei genitori, avrei avuto poco da obiettare. Quando l'innamorato fa pazzie di ogni tipo ( cominciando da quelle economiche) per conquistare l'amata lo fa appunto per ottenere il massimo del tornaconto. E' notorio, Il voc TReccani conferma, che il termine tornaconto nn significa soltanto un profitto materiale, ma qualsiasi altra utilità o vantaggio ritenuti tali per colui che agisce. Infine una parolina sulla lotta di classe. Dice che è una boiata. Quand'anche lo fosse , la sua affermazione denota una certa dose di spocchia. Esiste una letteratura immensa sulle condizioni miserabili della classe operaia nei sec XVIII e XIX. Sono stati i sindacati ( non quelli degenerati di oggi)che hanno lottato per mgliorare le loro condizioni. Come ha detto uno storico italiano contemporaneo molto amato sia sul web che dal pubblico che gremisce le sue conferenze:" la lotta di classe c'è stata ed è anche finita. l' hanno vinta i ricchi"

  • @francescogiudici7931
    @francescogiudici7931 Год назад

    Al minuto 57:40 fabbri dice che un uomo ha vinto il premio Nobel dicendo che se alcune Nazioni hanno gli stessi interessi economici non si fanno la guerra e poi scoppiò la guerra mondiale.
    Qualcuno conosce il personaggio a cui si riferisce?

  • @filicia70
    @filicia70 2 года назад +2

    bravura eccelsa ed esposizione brillante

  • @sarasiena3241
    @sarasiena3241 Год назад +8

    La lucidità di pensiero di Fabbri è strabiliante

    • @visic1951
      @visic1951 Год назад +1

      ... Certo, gli è chiarissimo che al mondo ci sono tanti fessi, e lucidamente si è elaborato una "
      ARTE
      per allucinarli... È un allucinato allucinatore...!
      Su questo puoi mettere la tua ingenuità sul fuoco....ma attenzione, bruceresti tutto,
      Non hai altro......

    • @cellin6524
      @cellin6524 Год назад +1

      è facile avere un pensiero lucido quando non hai vincoli scientifici ma ti limiti a sparare minchiate

  • @umbertostaiano1865
    @umbertostaiano1865 2 года назад +1

    Bravissimo, grazie.

  • @cricrem
    @cricrem 2 года назад +4

    Eh vabbè il solito mischiotto di cose che fà diario fabbri per morivare le sue tesi... cose condivisibili e cose non condivisibili
    Mi piecerebbe sentirlo in un dialogo con qualcun'altro, ad esempio con Canfora, che ha scritto molto sulle oligarchie e la presa del potere da parte di gruppi all'interno delle comunità.

  • @m1rc23
    @m1rc23 2 года назад +4

    Però @dario fabbri, io vorrei capire come si applica il suo approccio dell'autodeterminazione dei popoli alla loro struttura di governo alla korea divisa tra nord e sud, come fa un'unica nazione arrivare nella separazione a così grande differenza?

    • @lamontagna9036
      @lamontagna9036 2 года назад

      Perché è stata imposta da americani e sovietici

    • @m1rc23
      @m1rc23 2 года назад

      @@lamontagna9036 non è sufficiente anche l'italia era divisa tra diverse potenze eppure...

    • @miles_27_
      @miles_27_ Год назад

      @@m1rc23 ha la Corea una storia suggestiva come l'Italia? È comunque non è che l'Italia si è liberata proprio sola, senza l'intervento Inglese il regno delle due sicilie sarebbe ancora qui.

  • @robertobidoli2390
    @robertobidoli2390 2 года назад +2

    Già lo immagino da anziano: lunga barba, sedia a rotelle, un cubo olografico zeppo di equazioni psicostoriche, in udienza presso l'imperatore galattico a raccontare dei prossimi mille anni di interregno a patto dell'istituzione di due fondazioni, ai due opposti della galassia

  • @gianlucalucchetti6012
    @gianlucalucchetti6012 7 месяцев назад

    Fantastico

  • @lorenzonisini8097
    @lorenzonisini8097 Год назад +1

    Ma per esempio, in tema di guerre, visto che si fanno per tutto tranne che il capitale, vogliamo buttare sul fuoco il business delle armi e gli innumerevoli colossi industriali che ne fanno parte?

    • @silusiano
      @silusiano Год назад

      che vale più o meno per qualunque business in qualunque ambito.

  • @stefanobutelli3588
    @stefanobutelli3588 2 года назад +8

    @Tutti i passanti:
    Vista l'alta "qualità" dei commenti vorrei provare a chiedere un parere a chiunque voglia rispondere:
    - Secondo una certa visione la globalizzazione prosegue indisturbata dai tempi dell'impero romano, passando da una "pax" all'altra, cioè dal dominio di una potenza indiscussa all'altro. In quest'ottica siamo tutt'ora in una "pax americana", che per quanto in crisi mantiene ancora la supremazia, ad esempio tramite il controllo dei mari e soprattutto degli stretti anche in zona cinese. (Spesso Fabbri descrive questa situazione)
    - Secondo un'altra visione dal dopoguerra ad oggi è sorta una struttura sovranazionale, fatta di organi "apolidi" come il WTO o l'ONU, e di braccia economico finanziarie nelle forme delle corporation multinazionali e dei fondi di investimento. Questa struttura senza centro è qualitativamente diversa dal passato anche perchè gestisce il potere quasi fino alla scala biologica degli individui che la popolano, trasforma il globo in periferie e centri con caratteristiche simili, ed è denominata dai suoi detrattori "Impero", o "capitalismo della sorveglianza" (es. Negri/Hardt)
    In sintesi in un caso non è cambiato nulla in millenni (semplifico), nell'altro stiamo assistendo ad un fenomeno completamente nuovo. Trovo qualcosa di vero in entrambe le visioni, che ne pensate? Come sono compatibili?

    • @francescobigi5847
      @francescobigi5847 2 года назад +1

      È un’ottima domanda è una questione che mi pongo anch’io, e no, non ho una risposta. Quello che posso dirti è che le due visioni rispecchiano due diversi paradigmi, il primo ha come riferimenti Hobbes, Hegel, Schmit, sebbene con le loro dovute differenze, il secondo... beh... è ovvio: Marx.

    • @haridemiranda
      @haridemiranda 2 года назад +2

      sono veri entrambi gli scenari, il secondo è la configurazione attuale e particolare del primo, generale e ciclico

    • @princessxena2383
      @princessxena2383 Год назад +2

      Dario direbbe che scambi la sovrastruttura con la struttura. La globalizzazione è economicismo, e non egemonia culturale. La diplomazia è la ratificazione dei rapporti di potenza. Se hai presente la mappa di caoslandia, non chiameresti questa epoca "pax"
      Cos'è cambiato in millenni nell'umanità?
      Ti do alcuni spunti:
      Demografia:
      - Siamo 8 miliardi, Asia in testa, Africa in forte crescita
      - La pillola contraccettiva e l'aborto
      Potenza:
      - bomba atomica, ricatto di cancellazione di un popolo da parte di potenze minori
      Ideologia "occidentale":
      - Morto Dio, morta la legge morale, l'ordine sociale si mantiene diluito fra etica del lavoro (weber), lntrattenimento (adorno), consumismo (baudrillard), libertà individuale (rand)

    • @stefanobutelli3588
      @stefanobutelli3588 Год назад

      @@princessxena2383 Grazie! Spunti molto interessanti. Per la cronaca è proprio Dario Fabbri a dire che siamo in "pax americana", e non so dove trovare una mappa aggiornata di caoslandia :)

    • @miles_27_
      @miles_27_ Год назад

      La dominazione di queste corporazioni è comunque espressione della dominanza americana. Sono TUTTE corporazioni PROFONDAMENTE americane.
      La Cina sta provando a fare una cosa simile (anche se per molti la Cina è """"comunista"""" ma lasciamo perdere) spingendo le sue aziende che hanno già un monopolio totale in Cina, ad estenderlo in altre parti del mondo. Ma senza uno stato queste corporazioni non hanno come espandersi. Non hanno banalmente la forza delle armi da fuoco. Non hanno milizie. Alcuni potrebbero dire che ad esempio Bezos ha un controllo molto grande sul mondo digitale in generale, ma è un mondo fittizio, se ne può uscire, a costo di una moderata perdita in "tenore di vita" qualsiasi cosa esso voglia dire.

  • @mauroonaibaf
    @mauroonaibaf 2 года назад +3

    In una parola: hobbesiano al 100%. Chi conosce Hobbes oggi? Pochi! Aggiungiamo un po' di Tonnies (comunità e società) e il gioco è fatto!

  • @spacebeto
    @spacebeto Год назад +2

    DARIO “FUFFA” FABBRI, e la sua meravigliosa metafora organica dei “popoli come persone” presa direttamente dal tardo ottocento
    Evvaiii…ascoltiamo pure e inginocchiamoci davanti a codesto “fenomeno” delle giostre.

  • @il_Med
    @il_Med 2 года назад +1

    qualcuno ha mai visto Fabbri sorridere? ho cercato anche su internet ma non ho trovato nulla...

  • @laprimularossa4626
    @laprimularossa4626 2 года назад

    „Quando lo sfruttamento dell'operaio da parte del padrone di fabbrica è terminato in quanto all'operaio viene pagato il suo salario in contanti, si gettano su di lui le altre parti della borghesia, il padron di casa, il bottegaio, il prestatore su pegno e così via. Quelli che fino a questo momento erano i piccoli ordini medi, cioè i piccoli industriali, i piccoli commercianti e coloro che vivevano di piccole rendite, gli artigiani e i contadini, tutte queste classi precipitano nel proletariato, in parte per il fatto che il loro piccolo capitale non è sufficiente per l'esercizio della grande industria e soccombe nella concorrenza con i capitalisti più forti, in parte per il fatto che la loro abilità viene svalutata da nuovi sistemi di produzione. Così il proletariato si recluta in tutte le classi della popolazione.“ Karl Marx

  • @davidemarelli3211
    @davidemarelli3211 Год назад +1

    chissà se rimorchia, credo disi e tanto

  • @withoutmorals
    @withoutmorals 2 года назад +2

    Grande esposizione e spettacolare la sua visione etnocentrica della geopolitica (secondo me la più corretta tra le tante correnti di studio e ricerca della disciplina), ma le inesattezze storiche non mancano (per dirne una: le guerre le combattevano anche e soprattutto i nobili e i pensatori, ed è successo fino alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, specie tra i popoli dell'Europa meridionale per il loro comune retaggio latino).

    • @Scrimante
      @Scrimante Год назад

      Quello che dice non é corretto. Di pensatori combattenti la storia ne ricorda pochissimi, di nobili qualcuno di più ma al massimo costituivano reparti di élite negli eserciti medioevali, non erano certo la maggioranza. Mi citi una guerra o una battaglia in cui le forze in campo non erano per la maggior parte composte da coscritti, contadini, o anche soldati di professione ma di umili natali.

    • @_LoremIpsum
      @_LoremIpsum Год назад

      Nel medioevo i nobili combattevano, ma raccoglievano anche "truppe" nel contado.
      Nell'età moderna e da quando esistono moschetti e cannoni i poveri fanno fa carne da cannone, appunto

  • @magpiesnobsob
    @magpiesnobsob 2 года назад +7

    Suggestiva l'interpretazione dei bolscevichi che rileggono Marx, ma sembra più uscita da un libro di Dan Brown che da un libro di uno storico

    • @paolodinatale6243
      @paolodinatale6243 2 года назад

      Le basi ci sono, anche se Fabbri per forza di cose semplifica. Fino al 1905 i movimenti rivoluzionari non sono tanto legati a Marx, quanto a Fourier e altri pensatori russi. Sono i demoni del romanzo dostoevskiano. Ma nelle concessioni di autonomia che Lenin fa alle regioni satelliti (Ucraina su tutte) e nella prima opera scritta da Stalin sul ruolo delle comunità non russe si può rintracciare l'abbandono del panslavismo in funzione antizarista. Rimane però la componente della proiezione di potere che vogliono esercitare sui satelliti. I bolscevichi dimostrano successivamente di fregarsene del proletariato non russo, altrimenti non si spiegano i drammi che vivono i contadini ucraini fino agli anni 40, come non si spiega l'oppressione sui georgiani storicamente più moderati (ma comunque anticapitalisti).
      Ecco quindi la strumentalizzazione di Marx per cambiare il discorso del potere da imporre alle regioni satelliti dell'impero.

  • @colourshopmusic
    @colourshopmusic Год назад

    un gigante

  • @giacomorosellini4240
    @giacomorosellini4240 Год назад +1

    troppo bravo questo uomo , complimenti

  • @dominik6996
    @dominik6996 2 месяца назад

    Caro Fabbri...ti stimo in modo incondizionato...e per questo ti consiglio di leggere e approfondire Carlos Castaneda...vai fuori dall'Europa...a differenza di Hegel. Lo so che ti farà ridere di primo acchito. Ma prova a trovare il coraggio di farlo.

  • @willwv100
    @willwv100 2 года назад

    si presume che le nazioni siano superiori all'uomo singolo, perchè il gruppo dovrebbe attutire gli scontri

  • @Tyson524
    @Tyson524 Год назад

    26:33 in realtà Dale Cooper disse : break the code, solve the crime

  • @princessxena2383
    @princessxena2383 Год назад

    Se la geopolitica parte delle comunità Dario deve spiegarci quali sono le categorie che usa per definire i vettori di queste, i loro "sentimenti". Ma i sentimenti si evolvono e le "culture" sono una pura invenzione. L'essere umano nasce immerso in sovrastrutture che cmq ne limitano lo sviluppo. Come fa la geopolitica a sostituire l'antropologia strutturale di Levi-Strauss? Bastano i vincoli geografici a definire gli esseri umani? Ovviamente no, se no le guerre si farebbero per economicismo

    • @tairo1092
      @tairo1092 Год назад +2

      Storia, lingua, razza, etnia, sangue, terra patria, religione, culti misterici, poesia, matrimoni, letteratura, architettura, psicologia ecc.ecc. Non ci vuole tanto a capirlo, no?
      Se la metti su quel piano sono assai più 'sovrastrutturali', o meglio invenzioni arbitrarie soggettive i concetti astratti di 'umanità', 'giustizia', 'morale', 'bene' e via delirando. Quello di identità nazionale e storica è assai più concreto.
      Jung ha spiegato che esiste un inconscio collettivo nazionale ad es., legato ai miti sapienziali ecc.
      Un norvegese è diverso da un pigmeo sia nel fenotipo che nel genotipo: già la diversa altezza media dà un'altra esperienza e senso del mondo.
      Vi perdete in un bicchier d'acqua.

  • @virginiaginia6738
    @virginiaginia6738 Год назад +1

    Ogni tanto un boh... ci sta..... 😊👍

  • @RZ20246
    @RZ20246 2 года назад +1

    Ineccepibili come sempre le vostre competenze Dario, complimenti a tutti per le vostre divulgazioni. Mi permetto di fare solo un appunto, su alcuni concetti espressi un po' contraddittori. I Russi non sono così "lontani" dagli Europei, e gli americani uguaentr non proprio uguali a noi e non sono una potenza lontana oltre continente perché li abbiamo già in casa. Né i russi né Putin, vogliono sottomettere l'Europa centrale e occidentale anche in ottica strategica fin tanto da snaturarla. Nemmeno la Cina vorrebbe arrivare a tanto con l'Europa... (Forse lo farebbero i turchi.)
    Casomai i russi sono un pericolo per gli stati della "zona rossa" dell'Europa orientale, ma nemmeno più di tanto... E comunque l invadenza Americana in quei paesi non é da meno... Purtroppo sono Stati-strumento sia del mondo occidentale sia di quello russo. Sono il muro di contegno sfruttato da Russi e americani allo stesso modo. Non difendiamo troppo gli americani, questa volta hanno tirato troppo la corda, mettendo la Russia stretta ad un angolo e compromettendo gli equilibri mondiali. Uno SCHOCK epocale. Se per l'Europa il nuovo ordine mondiale si sposterà ad Oriente, è meglio arrivarci in modo graduale, anche con periodi di stagnazione. Piuttosto che con una terza guerra mondiale. Ormai già innescata, ma per ora ancora confinata solo nel suolo Ucraino.
    Gli americani nel mondo non hanno portato di certo la pace, ma solo i propri interessi. Stanno spingendo la russia ad usare l' arma nucleare (tattica) in suolo Ucraino.
    Per poi fare una propaganda tale da allontanare dalla Russia quella metá del mondo che sta dalla sua parte.
    Ma é un passo troppo rischioso che non va concesso agli Americani.
    Mi sembra che di fatto nessuno voglia spiegare cosa é realmente la guerra... E come stravolge anche la geopolitica poiché stravolge la vita di tutti in modo irreversibile. Va molto oltre le ideologie e gli interessi di stato, anche oltre la libertà sognata (poiché nessuno é realmente libero)... Ogni morto che provoca in più è un vuoto profondo che si crea in una persona, in una famiglia, in una comunità. Che si trasforma in odio eterno nei confronti di chi ha commesso quel delitto. Che non troverá mai pace.

  • @rosarusso-uu8vi
    @rosarusso-uu8vi Месяц назад

    Grande Fabbri