L'uomo può vivere autenticamente superando la crisi che emerge dall'incontro con il nulla, il non-essere. E lo può fare attraverso l'«anticipazione» della morte.
Heidegger era un genio! "Assumere la mortalità come propria condizione" è, ad un tempo, triste e fortemente vitale. Paradossalmente, quanto più incamero la morte nella mia vita, tanto più vivo. Vivo un'esistenza autentica. Grazie per le energie che mi arrivano e per la chiarezza.
Stamattina, ascoltando questo video, ho messo a fuoco una sensazione che viene e che va da giorni, di certo suggestionata anche dagli altri tuoi video. Di fronte all'idea della mortalità delle cose, tutto assume un connotato più triste ma anche dolce insieme, come se ci fosse proprio una fragilità che dà valore a tutto… È come se tenendo presente il sentire della mortalità, le cose diventassero davvero vive, perché è come se cadesse la necessità di creare tutto un velo d'intorno a quello che vediamo per "proteggerci". Moltissime cose che sembrano importanti diventano piccole piccole e fanno quasi ridere. È una sensazione che rende più vivo tutto quanto.. Non posso far altro che ringraziarti per questo video, mi ha cambiato in meglio la giornata. Grazie ancora, Ermete!
Mai mi sono domandato quale sia l'atteggiamento che ho nei confronti della morte. Ne sono sempre fuggito. Forse è per ciò che dici che, in seguito a un lutto, è più facile che ci sia "un'apertura della coscienza", un periodo di crisi che ti mette in contatto con questa angoscia della morte e ti costringe ad accettarla...
Heidegger era un genio! "Assumere la mortalità come propria condizione" è, ad un tempo, triste e fortemente vitale. Paradossalmente, quanto più incamero la morte nella mia vita, tanto più vivo. Vivo un'esistenza autentica. Grazie per le energie che mi arrivano e per la chiarezza.
Stamattina, ascoltando questo video, ho messo a fuoco una sensazione che viene e che va da giorni, di certo suggestionata anche dagli altri tuoi video. Di fronte all'idea della mortalità delle cose, tutto assume un connotato più triste ma anche dolce insieme, come se ci fosse proprio una fragilità che dà valore a tutto… È come se tenendo presente il sentire della mortalità, le cose diventassero davvero vive, perché è come se cadesse la necessità di creare tutto un velo d'intorno a quello che vediamo per "proteggerci". Moltissime cose che sembrano importanti diventano piccole piccole e fanno quasi ridere. È una sensazione che rende più vivo tutto quanto.. Non posso far altro che ringraziarti per questo video, mi ha cambiato in meglio la giornata. Grazie ancora, Ermete!
Otima riflessione. Grazie a lei.
Tutta la mia stima
🙏
Mai mi sono domandato quale sia l'atteggiamento che ho nei confronti della morte.
Ne sono sempre fuggito.
Forse è per ciò che dici che, in seguito a un lutto, è più facile che ci sia "un'apertura della coscienza", un periodo di crisi che ti mette in contatto con questa angoscia della morte e ti costringe ad accettarla...