Mi colpisce molto questo archetipo, e il modo in cui poi si trovano suoi risvolti sul piano psicologico. Trovo una certa difficoltà nell'osservarlo in me, proprio perché sento difficile ammettere di avere certe parti e certi impulsi. In questo video trovo un ottimo spunto all'osservazione in questo senso! Grazie Ermete.
Grazie Professore; anche qui la parola d'ordine sembra essere Equilibrio Mamma mia quanto mi è (sarà) difficile essere meno angelico Buona domenica e buona votazione
Per me, che ormai da un po' di anni cerco di comprendere e seguire la filosofia Advaita (Non Dualità) - che ritrovo, per quanto posso capire, alle fondamenta degli insegnamenti dei più grandi Maestri del mondo e che la fisica quantistica con strumenti scientifici sta confermando - il termine diavolo rimanda automaticamente al suo etimo, che ho letto essere "colui che divide". Non Dualità è un cammino, una filosofia che fondamentalmente afferma che "Tutto è Uno", inscindibile, non duale (appunto) e ciò che definiamo diavolo è ciò che emerge dalla nostra psiche quando tende invece a sezionare, a scindere, a dividere. Come accennato, la stessa fisica quantistica sta confermando che alla base di quella che definiamo essere "la realtà" (ma che tale non è) esiste una Realtà ad oggi fondamentalmente sconosciuta che gli scienziati chiamano Campo Unificato, il quale (ma qui il discorso sarebbe enorme) sembra corrispondere al Vuoto e al Nulla di cui parlano certe grandi filosofie, quel Nulla (come affermano grandi mistici) da cui tutto deriva: ecco che comincia a delinearsi sempre più chiaramente come metafisica e fisica (quindi spiritualità e scienza) abbiamo molto in comune, stiano cioè convergendo (mi vengono in mente le parole del famoso teologo Teilhard de Chardin "tutto ciò che sale converge"). E' diabolico, quindi, ciò che ci fa vedere separazione, antagonismo e così via, fatto che ben ritroviamo in quei sentimenti (che non a caso definiamo negativi) che Ermete ci ha elencato (Enrico).
Grazie.
Mi colpisce molto questo archetipo, e il modo in cui poi si trovano suoi risvolti sul piano psicologico. Trovo una certa difficoltà nell'osservarlo in me, proprio perché sento difficile ammettere di avere certe parti e certi impulsi. In questo video trovo un ottimo spunto all'osservazione in questo senso! Grazie Ermete.
Grazie Professore; anche qui la parola d'ordine sembra essere Equilibrio
Mamma mia quanto mi è (sarà) difficile essere meno angelico
Buona domenica e
buona votazione
Per me, che ormai da un po' di anni cerco di comprendere e seguire la filosofia Advaita (Non Dualità) - che ritrovo, per quanto posso capire, alle fondamenta degli insegnamenti dei più grandi Maestri del mondo e che la fisica quantistica con strumenti scientifici sta confermando - il termine diavolo rimanda automaticamente al suo etimo, che ho letto essere "colui che divide". Non Dualità è un cammino, una filosofia che fondamentalmente afferma che "Tutto è Uno", inscindibile, non duale (appunto) e ciò che definiamo diavolo è ciò che emerge dalla nostra psiche quando tende invece a sezionare, a scindere, a dividere. Come accennato, la stessa fisica quantistica sta confermando che alla base di quella che definiamo essere "la realtà" (ma che tale non è) esiste una Realtà ad oggi fondamentalmente sconosciuta che gli scienziati chiamano Campo Unificato, il quale (ma qui il discorso sarebbe enorme) sembra corrispondere al Vuoto e al Nulla di cui parlano certe grandi filosofie, quel Nulla (come affermano grandi mistici) da cui tutto deriva: ecco che comincia a delinearsi sempre più chiaramente come metafisica e fisica (quindi spiritualità e scienza) abbiamo molto in comune, stiano cioè convergendo (mi vengono in mente le parole del famoso teologo Teilhard de Chardin "tutto ciò che sale converge"). E' diabolico, quindi, ciò che ci fa vedere separazione, antagonismo e così via, fatto che ben ritroviamo in quei sentimenti (che non a caso definiamo negativi) che Ermete ci ha elencato (Enrico).
Esatto, come si diceva anche nel video precedente. 🙏