Mia madre è’ nata a Pola quando era Italia, conosco tutta la storia molto bene , e ci siamo tornati nel 1968 dopo che mia sorella aveva preso il paratifo dall’acqua schifosa di Riccione e inizio’ l’avventura + bella della mia vita fin da bambino , abitavamo in una gigantesca casa con giardino dietro l’arena Romana , nel punto + alto e ci trovammo veramente bene , tanto che ci siamo tornati circa 30 volte , e stavamo anche 1 mese , mia nonna mai abbandonò la casa…Pola dista 113 kilometri da Trieste o 1 ora di aliscafo da Venezia , il mare e’ tipo costa Smeralda e si vedono le stelle marine a 10 metri di profondità , mi sono sempre sentito a casa mia e mai straniero , il popolo se ne frega delle bandiere, cerca solo di sopravvivere e italiani slavi e tedeschi sono sempre convissuti in una splendita pace ed armonia , ci sono + italiani di quello che si crede anche nelle campagne e i vecchi guardandomi si mettevano a piangere….cosa ci siamo persi con Istria e dalmazia …L’Eden …governi di incapaci , un abbraccio
L' acqua schifosa sulla riviera romagnola te la sei sognata. Abbiamo i depuratori più moderni e l' acqua arriva dalla diga di ridracoli un' opera faraonica. Raccoglie l acqua proveniente dall' appennino tosco romagnolo nel parco nazionale del Fumaiolo e umbro casentinese. Resta in Istria e non rompere le palle a noi romagnoli. Grazie
Vivo a Pola. Paradiso in terra. L'amore tra le persone è ciò per cui vale la pena vivere. Non distinguo le persone per colore della pelle, nazionalità,... distinguo solo tra persone buone e persone cattive. Sono felice di sapere che ti sei divertito a Pola. Probabilmente hai vissuto a Monvidal o Kaštanjer.
@@Teide-bz8co Non credo si parli di farla tornare Italiana, solo di mantenere il bilinguismo. Comunque, come spiega bene anche nel video, dal 1300 a fine 1700 tutta la Croazia e quasi tutta la penisola erano sotto Venezia (Repubblica della Serenissima), parlavano solo italiano, e prima ancora Romane per centinaia di anni. E' normale che si parli Italiano e ci siano italiani. Questo non vuol dire discriminare le altre Etnie che vi risiedono, come gli slavi e gli austriaci/tedeschi.
@@09luky concordo con te. Solo fino al 1860 l'Italia non esisteva. Roma 2000 anni fa NON era x nulla Italia, Venezia nemmeno. E in Istria e Dalmazia si parlava veneto e l'italiano veniva chiamato anche ad inizio 900, il toscano. Esistono dei lombardi di cui nessuno si ricorda, ma che sono felicemente SVIZZERI da secoli! Sono quelli del canton Ticino e di una piccola parte dei Grigiore. Ci sono zone dove i popoli vivevano misti, e separarli fu sempre una disgrazia
Abitavo a Romano in lombardia e sono stata curata da un medico istriano il dott.Ghersini.Dopo tanti anni ricordo ancora la sua gentilezza e competenza. Sono contenta di questo giorno della memoria
ma sta pricas molim te.. dvaput su nas okupirali.. a ti mu dajes za pravo.. procitaj malo svjedocanstva.. nauci povijest. sta je bilo za vrijeme fasizma u istri.
@@milani-j4jdi certo anche i fascisti fecero cose brutte come anche poi alle foibe agli italiani . Dipende da quando cominci a raccontare la storia di certo per come la penso io la parte costiera è un po’ di entrò terra e la costa della Dalmazia da sempre sono state della repubblica di Venezia e alla fine della seconda guerra mondiale quasi tutte le città si svuotarono e gli italiani furono costretti a emigrare. Non tutti sono stati fascisti e non tutti chi venne dopo con tito hanno avuto a che fare con le foibe. Io penso che la convivenza sia il modo migliore senza bandiere. Creare in Istria uno stato libero. Senza bandiera con italiani croati e sloveni sarebbe una cosa bellissima . Un esempio per il mondo di convivenza pacifica
@@milani-j4j Sta je bilo u Istri za vrijeme fasizma nema veze sa taljanima u Istri budaletina, ti nisi pola knige procitao u zivotu, a kazes covjeku da nauci povijest, smjesan si, vise od tisucu godina su taljani u Istri, veneziani, a prije rimljani, a prije toga Istrioti koji nemaju veze ni sa taljanima ni sa hrvatima, fasizam je bio ekstremizam i ideologija kao i komunizam.
@@milani-j4j Amico Croato, mi sono preso la briga di tradurre quanto hai scritto. Potremmo stare ore e ore a discutere sul passato, nessuno è esente da colpe o torti anche gravi, ma dimmi: tu c'eri? Io c'ero? No, nessuno dei due c'era. Allora, guardiamo avanti, il futuro e non il passato, cerchiamo di tenerci per mano e andare avanti e non ripetere gli errori che furono fatti.
A fine anni 90 sono stato in vacanza più volte in Istria, e con le persone che mi hanno ospitato nei loro appartamenti parlavo tranquillamente il dialetto veneto.
È una lingua però, peraltro più antica dell'italiano. Abbiamo letteratura, trattati che vanno dalla medicina all'astronomia, e pure 1000 anni di storia!?Era parlata dalla maggioranza della nobiltà europea fino a qualche secolo fa... Ci hanno insegnato a chiamarlo dialetto, solo,per umiliarci e denigrarci.
@@valeriagecchele4638 Ma no, ma perché scrivere certe cose...suvvia. "Per umiliarci e denigrarci"?!? Ma dai...ma sempre a inventare complotti persecuzioni inesistenti...ma cerchiamo di essere obiettivi, su! Perché lo hanno definito dialetto? Termine linguistico per niente riduttivo, viva i dialetti. Vuoi chiamarlo lingua? E fallo, chi te lo proibisce? Ma nella sostanza, ti chiedo, che cambia? Che ti cambia?
Complimenti per la semplicità con la quale spieghi la storia, io ci sono stato ho visitato praticamente tutta l'Istria e devo dire che non ho trovato un'accoglienza tale, da nessun'altra parte! Ho conosciuto amici con i quali sono costantemente in contatto a Cittanova ❤
@@francescatiberi6947a questo punto bisogna difendere la croaticita' perchè trovare pure un croato e' diventato difficile in istria, il 90% sono oramai albanesi
Sono un italiano di Fiume, mia sorella lavora all'EDIT come giornalista de La Voce del Popolo (Il giornale in lingua italiana dell'Istria e Quarnero). In tutta franchezza, molti italiani sono completamente ignari dell'esistenza di una comunita' autoctona italiana in Istria e Quarnero (non do la colpa agli Italiani ma anche ai rappresentanti della comunita' italiana che non si impegnano a promuovere la nostra esistenza in Italia). Tanto di cappello a Piazzasquare che dedicate un ennesimo video alla nostra realta' (in passato avete gia' pubblicato un paio di video dedicati agli italiani dell'Istria e Quarnero), mo' se continuate di questo passo vi trasferirete dalle nostre parti :) Mi e' capitato piu' volte di sentire commenti da italiani dall'Italia come "Ma come mai che parli cosi' bene l'italiano?" e i "tuoi sono venuti dall'Italia???", e poi l'apice dell'italiota medio in vacanza: "Ma tu sei di Rigecaaa??". Non so, secondo me queste cose si imparano a scuola, se vado in Alto Adige come minimo mi informo dell'esistenza di minoranze germanofone e ladine, imparo i toponimi in lingua locale ecc...In fin dei conti e' una questione di rispetto. Per quanto riguarda l'uso dell'italiano e del dialetto (perche' non dimentichiamo che gli italiani dell'Istria e Fiume usano molto il veneto giuliano), io personalmente lo uso molto spesso in famiglia, anche a lavoro (lavoro per un'azienda italiana a Fiume) ed in ambito sociale (tipo il mio medico di famiglia e' pure un italiano di FIume e parliamo sempre in "fiuman"). Pure quando vado a lavoro ascolto stazioni radio italiane (RTL 102.5/Radio Subasio), quindi volendo uno puo' sicuramente rimanere in contatto con l'Italia. La cosa sicuramente interessante e' notare quando i croati che sono in contatto con gli italiani imparano l'italiano o il dialetto perfettamente: tipo, mio cognato e' di Krizevci (una cittadina della Croazia continentale vicino il confine ungherese) ed ha imparato il veneto cosi' bene che adesso lo parla con i figli. Mia moglie sta pure imparando il dialetto & l'italiano ed e' russa. Alcuni rifiutano di parlare in italiano ai propri figli per non "confoderli" o perche' "viviamo in Croazia", ma secondo me e' una logica "der cacchio" (come direbbero a Roma), perche' praticamente fai un torto ai propri figli, la conoscenza di qualsiasi lingua e' una risorsa e poi l'italiano puo' fare da "ponte" con altre lingue romanze. Io parlo un po' di spagnolo anche grazie alla conoscenza dell'italiano.
Rijeka in Italia non sappiamo cosa sia, per noi esiste solo Fiume, Pula è in Sardegna, non in Istria: quella è Pola. Non conoscere l'italianità storico-etnico-geografica dell'Istria significa non conoscere la Storia d'Italia
@@francescomasiero7285 Non facciamoci illusioni, l'italiano medio e' un consumatore assiduo della TV spazzatura ed in regola non capisce una mazza manco delle realta' di provincia italiane (tipo Molise, Basilicata, Friuli ecc), figuriamoci poi delle realta' oltreconfine. Si, avete/abbiamo (perche' nelle scuole italiane in Croazia usiamo gli stessi libri che usate in Italia) studiato la storia d'Italia, tuttavia molti lo fanno in modo superficiale e "a cazz.um". Sono pochi quelli che leggono, si informano, vanno a fondo... ma d'altronde non e' una caratteristica tutta italiana, oggidi' l'ignoranza regna sovrana un po' ovunque (Croazia inclusa).
Sono stato in istria, e nelle isole del quarnaro. Sapendo queste storie ed essendomi documentato sul posto, faceva abbastanza impressione. per non parlare delle tracce indelebili del passato italiano-italofono nelle regioni, architettura, bassorilievi, statue, nomi delle vie, tutto fa pensare che una volta gli italiani fossero molti di piu. Ho anche pensao a quanti hanno dovuto abbandonare le loro case che poi sono state "riassegnate" ad altri. Una pagina molto buia e molto triste della storia italiana.
La pulizia etnica a danno degli italiani in realtà fu avviata già sul finire del 1700, ma attenzione, gli slavi per quanto considerati meglio dal governo, lo erano solo in quanto pedine, dove c'erano tedeschi si discriminavano tutti gli altri, ma era più per un disegno unificatore sotto un unica matrice culturale che anticipò i nazionalismi figli della corrente romantica.
È il contrario perché prima Roma ha occupato l’Istria, e poi nella 1. guerra mondiale hanno popolato massicciamente l’Istria con gli Italiani solo per italianizzarla. Hanno costretto le persone a parlare italiano, hanno cambiato i loro cognomi, hanno cambiato i nomi delle strade in italiano, ecc. Una storia molto lunga.@@francescomasiero7285
Wow! Il tuo canale è sempre pieno di sorprese e intrattenimento di alta qualità! 😄 Continua a regalarci contenuti fantastici, sei davvero bravo nel mantenere alta l'energia! 💥👏
Consiglio a tutti una visita nella valle di Grisignana (assolutamente da vedere!), Montona, Pinguente, Colmo... L'architettura sviluppata dai veneziani vi stupirà. Non comprendo l'eliminazione della segnaletica turistica in lingua italiana negli ultimi anni sia a Cherso sia a Lussino, essendovi una minoranza e molti turisti italiani
Io sono un esule istriano da Pola, con antenati nati e vissuti sempre in Istria. La mia famiglia scappò da Pola a seguito del trattato di Parigi che consegnò anche Pola al regime titino. L'eccidio di Vergarolla ci fece capire come sarebbe stata la nostra vita se fossimo rimasti lì. E fui anche sul treno a Bologna diretto a Milano, quando i compagni comunisti versarlo sui binari il latte che le pie donne della CRI avevano portato per i bambini che viaggiavano su quel treno. Disgraziati e maledetti! Ci credevano fascisti che scappavano dal "paradiso comunista"(!)di Tito. Mentre mio padre era stato due anni prigioniero in un Lager tedesco!
I vostri ricordi toccano il cuore di tanti italiani che nel tempo della vita, spero che si uniscono i fratelli italiani in un unico popolo. Commosso e toccato da immagini di un popolo distrutto, auguro a tutti voi, cari fratelli, di abbracciarvi nella nostra identità Italica.
Ho sentito questa storia. Gran parte di mia fam.e andata via pure,ma si sono stabiliti a Monfalcone (GO) dove vivono molti Polesani. Infatti quando andavamo li dalle zie mia nonna e mamma incontravano sempre molti amici.
Direi comunque (da istriano) video ben fatto senza errori grossolani... Direi 9/10 complimenti sinceri! Non facile da riassumere tutto in un breve video... Bravissimo! 🤝👍🏼
Da croato italofono non posso fare altro che ringraziarti per questo bellissimo video, finalmente un video su RUclips che spiega in modo chiaro ed esaustivo la Storia dell’Istria, senza inutili battibecchi nazionalistici. Oggi fortunatamente l’Istria non è solo croata, slovena e italiana, ma è completamente europea, non abbiamo più confini ne monete a separarci 🇪🇺🇸🇮🇭🇷🇮🇹
@@italiamia va be ma da inizio si po dire cosi. Croato Italofono pare che lui e crescuto con identiteta croata ma senza sapere lingua. Per essere chiari e onesti era cosi in storia ma non e una cosa di adesso
Ti ringrazio un casino per questo video fatto con molta cura😉 Tendo pero' a fare due precisazioni, senza la volonta di essere polemico, ma nel segno del rispetto😉: - perche' usi il termine Slavi e pochissimo quelli di Sloveni e Croati? - la parte sulla yugoslavia meriterebbe degli approfondimenti. Io non nego le sofferenze provare dalla mia gente( sono un italo/croato di Rovigno) inflitte dai partigiani, ma da noi in Istria al tempo della yugoslavia, la minoranza italiana non e' stata continuamente tormentata; la yugoslavia ha avuto molte fasi politiche, alcune anche molto liberali. Grazie del video❤
Ciao, sono stato a Trieste l'anno scorso. Bellissima esperienza anche se non ho avuto tempo per vedere anche Muggia. Un giorno voglio andare in Istria per conoscere la cultura italiana e le magnifiche città della penisola, unito a Fiume, Zara e Ragusa.
Mio Nonno paterno emigrò dall'Istria e venne al Brasile nel 1924 , che storia molto interessante !! Abbraccio direto Brasile ! Mi dispiace, non parlo italiano molto bene !!
Sonno un Croato Istriano da Pola, ma la mia nonna sara Italiana autoctona. Mio Italiano non e troppo bene ma posso capire e parlare (un po) con gli turisti che vengo a Pola. Consiglio a tutti qui a visitare il mio paese. Grazie (ho scrivutto questo senza il google translate, non mi ucidere)
Bel video complimenti. Avrei detto qualche parola in più sulla questione di Fiume e D'Annunzio e sulla divisione post-Seconda Guerra Mondiale fra zona A e zona B😅
@@alexM432 certo, chi te lo impedisce di pensare in maniera diversa ? Di certo non io! Intendevo solo dire che l’autore ha fatto un ottimo lavoro, e secondo me un video RUclips di pochi minuti su una cosa così complessa non può essere una trattazione esaustiva (e poi gli argomenti che citi hanno a che fare con Trieste e Fiume mentre qua si parla di Istria principalmente).
Io ho trascorso una Vacanza in Croazia Ho Un Meraviglioso Ricordo Mare Splendido Gente Accogliente Menù Anche Italiano Avevo La Sensazione di Sentirmi A Casa mia 💗👍 Spero Che Abbiamo Avuto Modo di Migliorarsi Ancora Meglio 🍀☮️💪🤔😅🐞🎆
Complimenti, una descrizione sintetica e chiara. Manca un particolare che ha poi scaturito conseguenze dolorose per gli italiani. Nel 1942 Mussolini ha deciso di conquistare una parte della Jugoslavia, che peraltro non aveva mai minacciato l'Italia. Come si legge su diversi libri-documento: "Dalla sera alla mattina si creò la provincia italiana di Lubiana, invasa con l'immediata imposizione della lingua italiana nelle scuole, uffici, negozi, ecc. Furono sostituiti dirigenti e impiegati jugoslavi con quelli italiani. I cittadini jugoslavi avevano il coprifuoco alle 19 e dopo quell'ora rischiavano la fucilazione se trovati fuori casa. Gli alunni delle scuole, trovandosi insegnanti italiani dalla sera alla mattina, non capivano la nuova lingua e venivano brutalizzati e puniti. Come l'esempio del maestro italiano malato di tisi, che sputava in bocca ai suoi alunni sloveni per trasmettere loro la tubercolosi. Poi la triste foiba di Basovizza dove, prima che gli inglesi la cementassero, fotografando, si gettavano quantità enormi di armamenti, di animali morti, di persone di diverse nazionalità e, dopo il '52, nello spazio rimasto, il Comune di Trieste l' ha destinata a pubblica discarica". Si è dato vita così a reazioni nefaste, che da ambo le parti hanno dato il peggio di sé. L'accoglienza disumana da parte dell'Italia, riservata agli esuli di ritorno, è stata la vergogna più grande. Persone relegate, non ospitate, in luoghi improponibili, tipo le casermette a Gorizia, o al freddo Villaggio del Pescatore o a Padriciano, ecc. Tanto per citarne solo alcuni.
Che la Jugoslavia non abbia mai minacciato l'Italia non è proprio corretto, visto che sia l'ORJUNA che il TIGR erano collegate ai servizi segreti di Belgrado (per non parlare poi delle politiche di snazionalizzazione contro gli italiani della Dalmazia dopo il '18). Detto ciò sì, l'annessione della provincia di Lubiana e l'elevato conseguente numero di vittime è ingiustificabile. La snazionalizzazione del popolo sloveno da parte italiana tuttavia avvenne solamente nella Venezia Giulia, non nella provincia di Lubiana dove gli sloveni rappresentavano la quasi totalità della popolazione e con la quale il regime cercava un consenso.
Io sono brasiliano con la cittadinanza slovena. Mio nonno era nato a Capodistria ( Koper in lingua slovena. Lo Certificato de batesimo 03/11/1877. Lui era militare del Infanterie KuK 97 nel ano 1901. Io no palo il italiano. Io voglio avere lo documente militare del mio Nonno Ioannis Purger.
Carissimo Nova Lectio bravissimo 👏 lavoro riassuntivo splendido! Girando nei vari ristoranti della costa istriana, noto sempre varie situazioni legate alla lingua italiana. Vi sono tante persone che la parlano fluidamente, specie adulti e più spesso le nuove generazioni parlano invece solo il croato, allora si media solitamente con l'inglese. Ritornando nei luoghi dei miei avi prima, dei miei genitori poi... non c'è volta che non provi una grande appartenenza a quella terra...pur non essendo nato lì.
Mi fa sempre specie sentire le storie degli italiani d’Istria e Dalmazia. Anche in famiglia abbiamo un caro amico figlio di esuli, che ci ha raccontato diverse volte le vicende dei suoi genitori. Un paio di anni fa, mosso anche da un interesse di carattere storico, sono stato a Trieste ed ho visitato i principali centri dell’Istria occidentale (Koper-Capodistria, Poreč-Parenzo, e altri). Di quei luoghi mi ha colpito l’incredibile armonia tra uomo e natura, oltre al mare cristallino. Un paesaggio che molto mi ha ricordato quello del lago di Garda, dove abito. Luoghi ricchissimi di cultura e di storia, straziati, purtroppo, dagli avvenimenti dell’ultimo secolo. Dovrebbero essere riconosciuti patrimonio dell’umanità.
Ora almeno capisco perché ci fu tutto quel trambusto quando nel 2002 andai a vedere allo stadio di Trieste un’amichevole tra Italia e Slovenia in piena estate. Lì gli ultrà sloveni si comportarono in modo palesemente aggressivo il che all’epoca mi colse un po di sorpresa. Considerando però queste delucidazioni è tutto un po’ più chiaro. Per me per molto tempo l’esodo giuliano-dalmata furono solo poche righe in un libro di scuola , non vengo da quelle parti e in realtà l’argomento a scuola fu trattato poco ( anche perché storicamente vengo da un altro posto difficile e quindi a scuola ci si concentra sulla propria storia ). Ma è sempre interessante trattare argomenti così in modo più esaustivo e considerando quanto c’è da sapere sulla storia del Trentino immagino si possa approfondire molto anche su questo argomento qua.
Ho notato un errore nel video a partire dal minuto 7. Si riportano i dati sulla percentuale degli italofoni in Istria e Dalmazia, ma in realtà si riferiscono alla sola Dalmazia. Di certo gli italofoni in Istria non erano il 2%. Erano invece almeno il 50%.
In Dalmatia there were maximum 12% Italian speakers and more than half of them were Italian speaking Croats... In nowadays Croatian part of Istria Italian speakers were ~35%.
Gorizia e Nova Gorica le due città della cultura nel 2025. Noi del goriziano, abbiamo superato queste divergenze/tensioni e grazie alle persone di buona volontà sia italiane e slovene, viviamo in armonia. Venite a farci visita ne vale la pena
Sono istriano... slavo, la mia seconda lingua madre è l'italiano, anzi dialetto istro-veneto... nato e vivono nelle vicinanze di Cittanova... complimenti per il video
Prima di tutto, convivenza e rispetto da ognuno da noi. Essere Istriano significa rispettare tutti, conoscere nostra storia, cultura, gastronomia ecc., parlare e capire nostre due lingue, vivere una vita insieme, piena d'amore. Molto facile capire chi vuole....❤
Tra il 1807 e il 1809 Napoleone annesse gran parte dell'Istria e la Dalmazia al Regno d'Italia napoleonico, credo fosse necessario dirlo. Inoltre è vero che l'entroterra era in parte a maggioranza slava (non il nord con Buie, però), ma sul totale gli italiani erano storicamente la maggioranza complessiva. Le coste infatti erano molto più abitate.
Esatto tra l'altro nel video è errato quando dice che si erano ridotti del 2% gli abitanti in epoca austriaca. In Dalmazia sì ma in Istria sono sempre stati di più gli italiani
@@albertopinotti7208 In realtà in dalmazia gli italiani erano maggioranza solo nelle isole e nelle grandi città (Zara, Spalato, Ragusa, ecc...), però la Dalmazia comprendeva anche un sacco di entroterra che era completamente slavo, perciò complessivamente c'erano più slavi, ma nelle città e sulle isole più italiani
@@patro734 in passato dall'alto medio evo e verso la fine del 1400 e meta del 1500 entroterra liburnico e nei monti vicino al mare, era popolata da popolazioni romanzo balcaniche che verso il '500 furono praticamente slavizzati gli unici rimasto nell'illirico sono gli istrorumeni.
@@albertopinotti7208 In Istria gli italiani sono stati sempre la maggioranza fino ai Massacri delle Foibe (eccetto forse una breve parentesi austroungarica con molti tedeschi e slavi)
Interessante video complimenti. Tutte le zone di confine sono legate a storie complicate, spesso drammatiche. Mia madre è nata nel 1916 a Podbrdo(italianizzata Piedicolle nel 1920). Obbligata a trasferirsi in Italia in conseguenza di assurde leggi fasciste che controllavano la popolazione di confine di origine slovena. Io sono nato qua in Italia, ti sarei grato se facessi un video anche su quelle zone più a nord dell'Istria, tante cose ancora non sono chiare (con l'arrivo dei titini sono successe cose atroci) Ti ringrazio anticipatamente.
Quando si parla di storia recente, questo è un po' fuorviante. La minoranza italiana non ha ottenuto i suoi diritti nel 1991 dopo l'indipendenza della Slovenia e della Croazia. Godeva già di tutti questi stessi diritti (scuole bilingue, segnaletica stradale bilingue, persino un canale televisivo Capodistria in lingua italiana) nella Jugoslavia socialista. L'unica vera differenza che si è venuta a creare con l'indipendenza è stato il fatto che la minoranza ha ottenuto un seggio/rappresentante nel parlamento sloveno e croato.
Io sono croato da Istria, ma sono molto collegato da Italia. Mi sembre Italiano in senso culturale. Istria ancora Italiana? Perche no? Dopo 80 anni quando fascismo no esiste in Italia.
Mi piace l'impegno, ma c'è un eccesso di vulgata su un fenomeno plurimillenario come quello della trasmigrazione e dell'evoluzione delle lingue. D'altra parte la documentazione sulla questione in Italia è quella che è: molto risorgimentale. Prima dell'avvento del romanticismo e delle teorie nazionalistiche, tutti gli stati erano multietinici e multingui e la convivenza era la condizione normale. Il Golfo di Venezia (nome che comprendeva tutto l'alto Adriatico) e buona parte della costa Dalmata e greca, oltre a moltissime località del mediterraneo orientale, del medio oriente e del mar nero, comprendeva territori della Serenissima, dove si parlava veneziano, lingua "neolatina" che nel tempo è stata compresa tra le "lingue italiane" e che oggi è considerato un dialetto. Di questa lingua esistono moltissime parole adottate non solo dall'italiano (per esempio "marionetta", per non parlare del "ciao"), ma anche dal greco e dal turco. Non dimentichiamo che dopo il mille e almeno fino alla prima metà del '500 Venezia era lo stato più ricco d'europa. I problemi nacquero quando in tutta Europa si diffuse la coscienza di Nazione, che aveva tra le sue basi la lingua comune. Nel frattempo i diversi linguaggi si sono confrontati, succeduti, espansi e ridotti con la'ndamento degli spostamenti di popoli. Ma vado al sodo: Nei territori ora Sloveni e Croati ma non solo (usero la parola Jugoslavi), l'italiano veneziano veniva usato in tutta la costa e in istria fino a Pisino, mentre con il passaggio dei territori ex veneziani all'impero Austro Ungharico in molte zone si svilupparono comunità tedesche che erano già presenti (a Trieste, per esempio, che era già in precedenza il porto di Vienna, ma anche all'interno della stessa Istria) e ungheresi (il porto di Fiume divenne lo sboco a mare di Budapest, che erosero, ma neppure tanto, la parlata italiana che in precedenza era generalizzata. Ma ai problemi della lingua nessuno dava grande peso e semmai è vero che c'era maggiore o monore fiducia nelle diverse etnie linguistiche a seconda dei sentimenti effettivamente dimostrati verso il potere centrale. In Italia c'è stato il Risorgimento, che ha portato a stato unitario realtà territoriali e amministrative divise dall'epoca dei Longobardi. La Germania divenne uno stato unitario solo nel 1870, dopo l'Italia, ma aveva già posto delle basi solide per nascere: mentra l'Italia venne ottenuta con una serie di guerre che (per eccesso di semplicità) permisero a casa Savoia di regnare su tutti i territori acquisiti o conquistati. La Germania invece nacque per acclamazione con la proclamazione a "Imperatore di Germania" (Kaiser - Caesar) del re di Prussia da parte dei governanti (re, principi, duchi, conti ecc.) degli altri stati tedeschi (che mantennero e mantengono una loro ampia autonomia). Durante la prima guerra mondiale i sudditi "italiani" dell'impero austrongarico vennero mandati sui fronti non italiani (bellissima la storia dei prigionieri austroungarici di lingua italiana catturati dai russi che, dopo la rivoluzione e la pace di Brest Litovsk vennero "affidati" al Regno d'Italia (ancora combattente dontro gli imperi centrali) che mandò un ufficiale per riportarli nella nostra penisola: una storia appassionante e pressochè sconosciuta, con un lungo viaggio e una lunga marcia attraverso l'asia). Finita la guerra, ciascuno parlava la sua lingua d'origine nei territori d'origine. Le cose cambiarono sostanzialmente con l'avvento del fascismo, che impose l'italiano in tutto il territorio del regno, compresi l'Alto Adige (orrendo nome italiano per definire quello che era il Sud Tirolo) e le terre sul comnfine orientale, dove i parlanti slavi erano diffusissimi: vennero chiuse le loro scuole e permesse solo scuole italiane, vennero trasferiti nuovi cittadini dall'Italia (anzitutto i funzionari pubblici). Tralascio i fatti vandalici e le vere e proprie persecuzioni che ne seguirono, con slavi e tedeschi che persero lavoro e qualcuno la vita: dai territori suddetti se ne andarono circa 130 mila tedeschi e circa 90 mila slavi. Per contro, le comunità di lingua italiana nel resto della Jugoslavia non subirono ritorsioni e anche dopo la seconda guerra mondiale (al cui termine ci fu l'esodo di ... chissà quanti italiani (gli esuli ufficialmente riconosciuti dalle autorità prefettizie italiane furono meno di 150 mila e tra loro, posso assicuirare, c'era anche qualche slavo che aveva motivo di temere per la mia vita(ne avevo uno in classe con me al liceo), la vulgata parla di 250 mila, negli anni '50 un sacerdote parloò di mezzo milione, ma non cerano 500 mila parlanti italiani in quelle terre. Alcune decine di parlanti italiani rimasero nelle terre d'origine e nell'ultimo censimento Jugolsavo del 1980 oltre 30 mila cittadini jugoslavi si dichiararono italiani, altri 24 in tutto (senza mila) si erano dichiarati morlacchi, per chi ama la storia ). Ecco, sia prima che dopo la seconda guerra, i parlanti italiani, in numero decrescente con il tempo, non ebbero problemi nè prima nè dopo la dissoluzione della Jugoslavia postbellica: la lingua italiana era riconosciuta, c'erano scuole italiane e un liceo italiano a Fiume, la bandiera italiana (con la stella rossa in mezzo) era sempre usata nelle manifestazioni ufficiali. Sempre a Fiume c'era anche un Teatro Italiano molto frequentato. Per richiamare come era suddivisa la popolazione basta andare anche oggi a Cherso, dove nella città che dà il nome all'isola c'e una forte comunità italiana, mentre a Lussivo (che aderì per la quasi totalità all'esodo postbellico, ormai si parla quasi solo croato. Nei paesini dell'entroterra della stessa Chero, dove abitavano da secoli contadini e piccoli proprietari terrieri, si parlava e si parla croato, senza alcun problema di convivenza). Mi scuso degli errori, inevitabili perchè non ho riletto per la fretta...
Non è vero che è la casa editrice fondata 1991! EDIT è una casa editrice croata che si occupa dell'editoria di lingua italiana della Slovenia e della Croazia. EDIT venne fondata nel 1952 a Fiume, dove ha tuttora la sua sede
Sono stato in Slovenia per due anni. Sulla costa nei comuni di Capodistria, Ancarano, Isola, Pirano, Portorose (quat'ultimo mi sa che è una frazione), c'è totale bilinguismo, anche se la prima lingua con cui vieni accolto negli esercizi commerciali e turistici è lo sloveno, poi, se parli italiano ti rispondono in italiano. Negli altri comuni di confine è tutto esclusivamente in sloveno. Nè a Kobarid (Caporetto), nè a Nova Gorica ho visto cartelli e toponomastica in italiano (ad eccezione del sacrario), anche se lo parlano praticamente tutti. A Capodistria e a Pirano ho visto la gente del luogo parlare tra di loro solo sloveno. A San Dorligo della valle, provincia di Trieste, nella piazza principlale ho ascoltato con attenzione i vari capannelli di persone: parlavano tutti sloveno, solo due gruppi parlavano in veneto triestino.
Vero, il Goriziano è una terra italiana da millenni, però al giorno d'oggi la lingua italiana lì non è tutelata e i madrelingua italiani sono quasi ovunque sotto l'1%, un grande peccato
@@francescomasiero7285il nome gorizia è sloveno.....vuol dire montagnola...montagnetta....dubito sia italiana da millenni.....visto che a gorizia stessa quando ci vado mi capita spesso di sentire piu sloveni che italiani! E parlo di Gorizia non ti nova gorica
In Slovenia l’Italiano è molto tutelato, data l’esiguità della minoranza, infatti sono stato a Capodistria più volte quest’estate e anche le insegne dei negozi o le pubblicità erano bilingue (in Italia nemmeno in Alto Adige lo sono, solo tedesco o italiano). In un ristorante sono stato accolto in sloveno ma poi tra di loro i camerieri (sicuro autoctoni, non erano tanto giovani) parlavano in Veneto. Ho guardato la tv e stavano facendo un servizio da Udine intervistando gente in italiano, non veniva tradotta ma solo sottotitolata, ecco perché loro sono molto esperti con le lingue. La contea di Gorizia era il tipico esempio della multietnicità dell’impero asburgico. La parte meridionale (Cervignano, Monfalcone) era solo italiana, città come Cormons e la stessa Gorizia erano bilingue mentre la montagna (Caporetto, Tolmino) era solo slava. Ecco perché non hai trovato indicazioni bilingue. La zona di Trieste era tutta compattamente slovena ad eccezione di Trieste città e di Muggia. Ora tra assimilazione e spostamento dal centro storico verso Opicina, Sistiana e altri luoghi anche il Carso ha una forte presenza italiana, la differenza rispetto alla Slovenia con l’italiano è che nessuno parla sloveno al di fuori della minoranza, anzi (senza sorprese) sentire parlare “slavo” in città a Trieste è visto malissimo ancora oggi, da giovani e meno giovani
@@anadalet9885 "n Slovenia l’Italiano è molto tutelato, data l’esiguità della minoranza" Falso. In Slovenia l'italiano è poco tutelato. Infatti se le scuole slovene in Italia sono inondate da fondi pubblici, quelle italiane in Slovenia (e in Croazia) ricevono fondi dallo Stato italiano. " La zona di Trieste era tutta compattamente slovena ad eccezione di Trieste città e di Muggia." Falso. Anche sono l'AU c'erano italiani anche nell'entroterra.
Molti di noi Sloveni di confine con l'Italia parliamo/capiamo anche l'italiano perche gurdiamo o guardavamo molti programmi TV Italiani. Io gia' a 7/8 anni lo capivo guardando i cartoni animati (giapponesi) sincronizzati in Italiano. Sono del 78. I giovani o giovanissimi d'oggi invece non lo parlano o capiscono perche guardavano/guardono altri programmi...in inglese per la maggior parte riguardo le lingue straniere.
Histri and Liburni is a ILyryc tribe , they live there before Roman emp. , and Roman emp. need 200 years to defeat Ilyryc tribes , today Croat is geneticly more ILyryc then Slavic
Sono stato in vacanza queste estate perche affascinato di questo argomento Capodistria/koper e vero ci sono cartelli bilingue ma pochi parlano italiano e siamo a 15 km da trieste Ancha fiume ho riscontrato che non conosco la lingua italiana conunque bei posti di mare e di storia Il burek cibo locale ce sia in croazia che in slovenia probabilmente per la loro.vicinanza
@@igordoubek3513 si anche a Trieste lo trovato non pensavo che era turco l unica panetteria a Capodistria lo faceva in diversi modi pensavo che era locale però buono 😗
@@Gialli85 Il burek è tipico della parte dei Balcani che faceva parte dell'Impero ottomano. Poi, ai tempi della Jugoslavia, gli immigrati lo portarono anche al nord. Oggi, in Slovenia, la maggior parte delle panetterie che lo fanno è gestita da albanesi venuti dal Kossovo, dalla Macedonia … I cibi tipici dell'Istria sono altri.
Grazie amico,sono stato tante volte dappertutto so e noto la gente quelli rimasto sono contenti de l appoggio quelli coloro prima di trieste se ne vennero in Italia in epoca ed ottennero ciò che loro spettavano in quel lato siamo felici de l Italia i. Quei territori,
Ciao. Alla fine del tuo video, vorrei corregierti: il capoluogo della" Regione" Istriana non e' Pula/Pola ma Pazin/Pisino dal 1993: la citta' si trova nell'Istria centrale in Croazia. Poi c'e' da aggiungiere che l'Istria in Croazia non e' una Regione ma una Contea perche in Croazia ci sono le contee perche županija tradotto in italiano significa contea (inglese County)... perche in alcuni docum. ufficiali e nelle segnaletiche stradali scrive "regione", non lo so, e' uno sbaglio dei nostri politici (anche quelli della minoranza italiana) e di non aver corretto tale sbaglio. Carissimi saluti da Pola..
È ovvio che non potevano lasciare Pola/Pula,perché troppo italiana.Contea o regione fa lo stesso,sono termini che riportano alla storia del posto...Tanti auguri di buona salute e felicità 😊
@scatiberi6947 Beh, te che vivi in Italia, non te ne frega di nulla, a me invece si' ed e' una bella differenza tra status Contea e Regione... se fossimo una Regione magari autonoma come il FVG in Italia, saressimo piu' dipendenti diciamo e avessimo piu' mezzi per autosufinanziarci, il dialetto Istriano sarebbe protetto e varie altre cose positive e poi e' corretto Pula/Pola, non vedo assolutamente problema.. i problemi sono ben altri che riguardano tutti noi.
Grazie! io amo l'Istria come fosse la mia terra, ho amici Croati e Sloveni non Italiani che sono persone eccezionali, che parlano molto bene l'Italiano anche se abitano fuori dall'Istria. I vantaggi dell'Unione Europea in queste terre sono stati molto proficui, ora però (non per polemizzare) la nostra UE, sta cavalcando troppo le idee imperialiste di oltre oceano, e la mia paura è che prima o poi si ripercuoteranno su noi cittadini che parliamo tante lingue diverse, mangiamo cose diverse, abbiamo tradizioni diverse, ma che come Europei abbiamo per molti anni imparato a volerci bene ed ad aiutarci. Chissà cosa ci riserverà il futuro!
Da triestina conosco molto bene tutta la storia, non tanto per averla vissuta, quanto per averla sentita raccontare da genitori e nonni. Ci sarebbe ancora moltissimo da dire sulla cosiddetta questione iugoslava, anche perché è rimasta occultata per anni, tanto da non comparire nei libri di storia.
Io sono uno degli italiani che vive in Istria. La questione e' complicatissima. L'Istria e' da sampre stata italiana, o meglio dire, romanza (Impero romano, Venezia). L'entroterra fu praticamente colonizzata dagli slavi, mentre il nord-ovest e tutta la costa, fino alla citta' di Fiume, era italiana. La Dalmazia fino all'Ottocento manteneva una forte identita' italiana, per poi essere inglobata dagli slavi. In Istria si parla l'istroveneto (dialetto simile al veneto) e in alcuni comuni anche l'istrioto (formatosi sin dai tempi di Roma). Io vengo da Rovigno, paese della costa occidentale, e in citta' ci sono le elementari e le superiori in lingua italiana, ovviamente frequentate da meno alunni rispetto alle scuole croate. Spero che alcuni italiani imparino a conoscere la triste storia che ha rovinato una terra romanza come l'Istria.
Credo ci sia un errore al minuto 7:06 e successivi: la voce dice che la comunità italofona in Istria passa dal 20% del 1845 al 2% del 1910 ma come si vede dalla figura (dove solo la Dalmazia è evidenziata in blu) questi dati riguardano la sola Dalmazia (e NON l'Istria). In quel periodo, stando alla pagina di Wikipedia dell'Istria, nel 1910 gli italiani erano intorno al 40-50%, mentre secondo il censimento del 1921 gli italofono erano il 58%. (Ogni censimento poi fu fatto con mdalità diverse, e fu oggetto di critiche dai tutti i gruppi etnico-linguistici).
Sono Malvina e sono nata ad albina in Istria complimenti per il servizio sono venuta via da albina dopo che i partigiani di Tito hanno ucciso il mio papà e ferito mlo fratello di sei anni momenti terribili che non si possono dimenticare grazie ❤❤❤❤❤❤❤❤
Interessante. E` una storia che mi ricorda quella del mio Paese, la Polonia, e i territori che in passato appartenevano all'Unione polacco-lituana ma oggi sono ucraini o bielorussi: si tratta di - immaginate - ben 800.000 km2 ! Almeno un terzo dei polacchi (inclusa la mia famiglia) proviene da quei territori, soprattutto quelli situati fino a 200-300 km dall'attuale frontiera polacca. E non mancano le comunita` in cui anche oggi i polacchi costituiscono la maggioranza della popolazione (per esempio intorno a Wilno/Vilnius, la capitale della Lituania).
Gediminas 👍 Grand duché de Lituanie qui s'étendait de la mer Baltique à la mer noire. Pour ma pat je connais votre pays. Personnellement je suis d'origine Savoie, les unificateurs de l'Italie actuelle.
per quel che ne so, la polonia ha solo guadagnato dallo scambio di territori. ha perso territori paludosi, prevalentamente agricoli con case con tetti in paglia in cambio ha preso territori ricchi e altamente industrializati. sono sicuro che se proponi agli ucraini lo scambio della volynia con la slesia, acceterebero subito.
@@Igor-kw8fq la casa e tetti in paglia? si l'africa. Hai sbagliato continente. AHAHAHA I territori che si son presi i sovietci sono ricchi di risorse minerarie.
I Dalmati parlavano NAPOLETANO non italiano. La lingua era corrente fino ai anni '60 quando Tito mandava in prigione chiunque osasse. Inoltre, MOLTO importante, l'ULTIMO posto al mondo (a parte lo Stato del Vaticano) ad avere il LATINO come lingua ufficiale è stata la Dalmazia, sempre fino agli anni '60. I dalmati sono più romani dei milanesi, dei veneziani o dei genovesi. I Dalmati hanno più imperatori romani che in Italia. In effetti possiamo dire che l'Impero Romano fu formato dai Dalmati e dagli Illiri perché senza di loro e senza la loro potenza militare, Roma non avrebbe mai potuto conquistare er monno. Ciò richiede una certa riflessione perché la politica del 20° secolo ha portato al nazionalismo (con gli orribili risultati che tutti conosciamo). Quindi oggi, anche se la Croazia è veramente uno fiero stato, il loro affetto per Roma, e soprattutto per la Chiesa, è tale da mostrare le loro antiche radici nel plasmare l'Impero Romano e la sua cultura millenaria. Grazie tanto x il video! Sei bravissimo
No sparemo monade. Mi son istrian Italian, parlo istroveneto come lingua madre, istrioto ed Italian. I turisti no c'entra un pifero, visto che el 99% de lori no parla come noi de qua. Questo discorso (i ga imparà la lingua per acojer mejo i turisti taliani) val sol per i "foresti", certi croati e sloveni squasi sempre de l'interno (no istriani), albanesi, bosgnachi e altri trasferidisi qua e che opera inte'l indoto turistico. E oramai, inte i ultimi lustri, no val nemeno più per lori, visto che i zovini se contenta de imparar inglese e tedesco.
Όλη αυτή η περιοχή είναι αρχαίο ελληνικό έδαφος που καταλήφθηκε από τους Ρωμαίους. Από την περιοχή αυτή κατάγεται και ο μεγάλος Κυβερνήτης Καποδίστριας ( Capo*Istria)
Mi farebbe piacere vedere un video per le Greca e la Bulgaria come trattano il macedoni in loro paesi. Cosa si e successo in greca 1948/49 e c'è coza fa la Bulgaria Kon le macedoni . Capisco che sarà difficile dire la verità. Video e perfetto gutisimo e sono fiero che italiani finalmente sono liberi di dichiarare cielo c'è sono.
Ricordo che in Italia in Friuli ovvero provincia di Udine, Gorizia e Trieste vivono anche gli sloveni. Quando hanno fatto i confini dopo la guerra, tanti paesi da sempre slavi vennero attriubiti all'Italia. Tutto questo non bisogna dimenticare. Mia nonna parlava sloveno e tedesco, ma ha dovuto imparare dopo l'italiano perche' si e' trovata in Italia senza essersi mossa da casa sua. Anche i cognomi sono stati cambiati dal fascismo ecc.
Bisogna ricordare che l'Italia è uno stato giovanissimo che finge di essere secolare perché si basa sulle civiltà preesistenti che ha conquistato e sottomesso. Le rivoluzioni contro gli austro ungariche non erano italiane, ma venete. Dopo l'epoca napoleonica, con il congresso di Vienna, le monarchia e i regni precedenti venero riabilitate, ma non la repubblica veneta che venne assorbita dagli autro ungarici e poi comprata dai Savoia. L'istria era veneta, non italiana.
In vacanza a Pola, la mia ospite era della comunità italiana, parlava la lingua con accento veneto: mi è anche capitato di passare per un cimitero italiano, completamente abbandonato a se stesso, con tombe che risalivano al tempo della Serenissima, perchè ovviamente i croati non hanno interesse a curarlo.E' una cosa che fa riflettere sugli effetti delle guerre, comunità sradicate dalle proprie radici, vecchie città con nuovi nomi, sensazioni strane nel vedere cose e persino piatti sicuramente italiani, che allo stesso tempo non lo sono più
Poco tempo fa, sempre su questi canali di RUclips, ho imparato delle comunità tradizionali croate nel Molise di San Felice del Molise, Acquaviva Collecroce, e Montemitro.
Io discendo da esuli dalmati. Mio nonno, italianissimo, era di Spalato e durante la seconda guerra mondiale combatte al fianco dell'Italia fascista, non perché fosse ultranazionalista bensì perchè vedeva in Mussolini una figura che poteva riunificare quelle terre alla madrepatria. Nel 1943, dopo l'armistizio, fu fatto prigioniero dagli americani in Sicilia. A fine guerra tornò a Spalato ma ci rimase pochi mesi poiché i soldati titini lo credevano un fascista convinto. Mio nonno rimase in quelle terre finché i titini un giorno, mentre lui si trovava in riva al mare, entrarono in casa sua e fecero sparire i suoi genitori, non so poi cosa gli successe anche se credo li abbiano uccisi. Mio nonno allora aveva appena 23 anni, i suoi fratelli erano in Italia e lui non sapeva minimamente cosa fare. La sua vita la deve ad un suo amico d'infanzia croato che lo riuscì a farlo imbarcare su una nave diretta verso Ancona, dove poi si sarebbe ricongiunto con i suo fratello che lo avrebbe portato in una sua casa di campagna nella provincia di Caserta. All'arrivo ad Ancona c'erano però i comunisti di Togliatti che li disprezzavano all'arrivo al porto. Fortunatamente da lì in poi andò tutto bene.
Nella penisola istriana si trovano anche parlanti della lingua istro-rumena. È uno strano dialetto che unisce rumeno e serbo-croato. Puoi trovare su RUclips come suona in istro-rumeno.
infatti si tratta della lingua retroromanza dei pastori che i principi Frangepani stabilirono dall'entroterra della Dalmazia sull'isola di Veglia, e poi sulle pendici del Monte Maggiore in stria in XII secolo.
Non ho capito la parte dove si parla dello »stato di semi-clandestinità« della minoranza italiana ai tempi della Jugoslavia. Già allora esisteva l'Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume. Già il Memorandum di Londra del 1954 e gli Accordi di Osimo del 1975 regolavano la tutela della minoranza. E TV Koper-Capodistria iniziò a trasmettere programmi in lingua italiana rivolti alla minoranza nel 1971.
@@santosbossstessi diritti come per tutti, ne più ne meno, questo è il punto. E niente a che vedere con altri paesi del est Europa. Dimmi, nella odierna democrazia ti senti veramente libero? Mi pare aver visto manganellare i ragazzini quattordicenni ultimamente in Italia...
Video abbastanza interessante, ma mi sarei maggiormente fermato sull'impresa di Fiume e soprattutto sui massacri titini e dei partigiani comunisti italiani contro il loro stesso popolo. Inoltre sarebbe stato il caso di parlare della rivolta di Trieste nel 1954.
Ne branim nikoga, a pogotovo ne zločince. Samo mi nije jasno kako nitko ne spominje zločine i masakre Mussolinijevih fašista u Dalmaciji, istri i Sloveniji. To je bio pravi užas za domicilno stanovništvo i tako je zlo krenulo.
@@adriaticdream9742lei ha pienamente ragione sulle "colpe" dell'Italia fascista. Ma le vicende tragiche dell'Istria e Dalmazia hanno origine nella seconda metà del XIX secolo, per via della politica asburgica in favore degli slavi e contro gli italiani, come è stato detto anche nel video.
@@adriaticdream9742I absolutely agree with you. Many Italians look at what they suffered, ignoring their horrible crimes. 1,5 millions of Jugoslavs slaughtered because of Fascism.
Il bilinguismo in slo e cro è segno di grande civilta di questi stati che mettono in atto i diritti delle minoranze italiane e non solo. Non come in Italia dove esiste la minoranza Slovena e dove il bilinguismo li dove dovrebbe essere rispettato, quasi non esiste.
Mia madre è’ nata a Pola quando era Italia, conosco tutta la storia molto bene , e ci siamo tornati nel 1968 dopo che mia sorella aveva preso il paratifo dall’acqua schifosa di Riccione e inizio’ l’avventura + bella della mia vita fin da bambino , abitavamo in una gigantesca casa con giardino dietro l’arena Romana , nel punto + alto e ci trovammo veramente bene , tanto che ci siamo tornati circa 30 volte , e stavamo anche 1 mese , mia nonna mai abbandonò la casa…Pola dista 113 kilometri da Trieste o 1 ora di aliscafo da Venezia , il mare e’ tipo costa Smeralda e si vedono le stelle marine a 10 metri di profondità , mi sono sempre sentito a casa mia e mai straniero , il popolo se ne frega delle bandiere, cerca solo di sopravvivere e italiani slavi e tedeschi sono sempre convissuti in una splendita pace ed armonia , ci sono + italiani di quello che si crede anche nelle campagne e i vecchi guardandomi si mettevano a piangere….cosa ci siamo persi con Istria e dalmazia …L’Eden …governi di incapaci , un abbraccio
L' acqua schifosa sulla riviera romagnola te la sei sognata. Abbiamo i depuratori più moderni e l' acqua arriva dalla diga di ridracoli un' opera faraonica. Raccoglie l acqua proveniente dall' appennino tosco romagnolo nel parco nazionale del Fumaiolo e umbro casentinese. Resta in Istria e non rompere le palle a noi romagnoli. Grazie
Vivo a Pola. Paradiso in terra. L'amore tra le persone è ciò per cui vale la pena vivere. Non distinguo le persone per colore della pelle, nazionalità,... distinguo solo tra persone buone e persone cattive. Sono felice di sapere che ti sei divertito a Pola. Probabilmente hai vissuto a Monvidal o Kaštanjer.
L'Istria è stata Italia per pochissimi anni, dal 1918 al 1943 credo. 25 anni. Dunque non vedo tutta questa necessità che torni ad essere italiana.
@@Teide-bz8co Non credo si parli di farla tornare Italiana, solo di mantenere il bilinguismo. Comunque, come spiega bene anche nel video, dal 1300 a fine 1700 tutta la Croazia e quasi tutta la penisola erano sotto Venezia (Repubblica della Serenissima), parlavano solo italiano, e prima ancora Romane per centinaia di anni. E' normale che si parli Italiano e ci siano italiani. Questo non vuol dire discriminare le altre Etnie che vi risiedono, come gli slavi e gli austriaci/tedeschi.
@@09luky concordo con te. Solo fino al 1860 l'Italia non esisteva. Roma 2000 anni fa NON era x nulla Italia, Venezia nemmeno. E in Istria e Dalmazia si parlava veneto e l'italiano veniva chiamato anche ad inizio 900, il toscano. Esistono dei lombardi di cui nessuno si ricorda, ma che sono felicemente SVIZZERI da secoli! Sono quelli del canton Ticino e di una piccola parte dei Grigiore. Ci sono zone dove i popoli vivevano misti, e separarli fu sempre una disgrazia
Abitavo a Romano in lombardia e sono stata curata da un medico istriano il dott.Ghersini.Dopo tanti anni ricordo ancora la sua gentilezza e competenza. Sono contenta di questo giorno della memoria
Io sono stato visitato nel 77 da un proctologo istriano. Ricordo ancora la sua delicatezza e quel dito freddo.
Bravo. V teh časih se redko sliši korektno informacijo. Ben fatto. Al giorno d'oggi è raro ricevere informazioni corrette.
Meravigliosa lezione , te ne sono grato, bisogna fare cosi, aggiungo anche con commozione Onore e Pace ai martiri di Vergarolla.
Sono un croato della Dalmazia e trovo che la tua presentazione sia informativa e corretta rispetto alla storia. Grazie.
ma sta pricas molim te.. dvaput su nas okupirali.. a ti mu dajes za pravo.. procitaj malo svjedocanstva.. nauci povijest. sta je bilo za vrijeme fasizma u istri.
BRAVO USER,mah,quanti informatori improvvisati.
@@milani-j4jdi certo anche i fascisti fecero cose brutte come anche poi alle foibe agli italiani . Dipende da quando cominci a raccontare la storia di certo per come la penso io la parte costiera è un po’ di entrò terra e la costa della Dalmazia da sempre sono state della repubblica di Venezia e alla fine della seconda guerra mondiale quasi tutte le città si svuotarono e gli italiani furono costretti a emigrare. Non tutti sono stati fascisti e non tutti chi venne dopo con tito hanno avuto a che fare con le foibe. Io penso che la convivenza sia il modo migliore senza bandiere. Creare in Istria uno stato libero. Senza bandiera con italiani croati e sloveni sarebbe una cosa bellissima . Un esempio per il mondo di convivenza pacifica
@@milani-j4j Sta je bilo u Istri za vrijeme fasizma nema veze sa taljanima u Istri budaletina, ti nisi pola knige procitao u zivotu, a kazes covjeku da nauci povijest, smjesan si, vise od tisucu godina su taljani u Istri, veneziani, a prije rimljani, a prije toga Istrioti koji nemaju veze ni sa taljanima ni sa hrvatima, fasizam je bio ekstremizam i ideologija kao i komunizam.
@@milani-j4j Amico Croato, mi sono preso la briga di tradurre quanto hai scritto. Potremmo stare ore e ore a discutere sul passato, nessuno è esente da colpe o torti anche gravi, ma dimmi: tu c'eri? Io c'ero? No, nessuno dei due c'era. Allora, guardiamo avanti, il futuro e non il passato, cerchiamo di tenerci per mano e andare avanti e non ripetere gli errori che furono fatti.
A fine anni 90 sono stato in vacanza più volte in Istria, e con le persone che mi hanno ospitato nei loro appartamenti parlavo tranquillamente il dialetto veneto.
È una lingua però, peraltro più antica dell'italiano. Abbiamo letteratura, trattati che vanno dalla medicina all'astronomia, e pure 1000 anni di storia!?Era parlata dalla maggioranza della nobiltà europea fino a qualche secolo fa...
Ci hanno insegnato a chiamarlo dialetto, solo,per umiliarci e denigrarci.
@@valeriagecchele4638 Ma no, ma perché scrivere certe cose...suvvia. "Per umiliarci e denigrarci"?!? Ma dai...ma sempre a inventare complotti persecuzioni inesistenti...ma cerchiamo di essere obiettivi, su! Perché lo hanno definito dialetto? Termine linguistico per niente riduttivo, viva i dialetti. Vuoi chiamarlo lingua? E fallo, chi te lo proibisce? Ma nella sostanza, ti chiedo, che cambia? Che ti cambia?
@@orsokiwiche i dialetti siano stati scoraggiati e ridicolizzati è un dato di fatto.
@@Mfl1818 scoraggiati si, ma ridicolizzati proprio no!
Si, ridicolizzato e deriso. È la lingua degli stolti e dei contadini.
Complimenti per la semplicità con la quale spieghi la storia, io ci sono stato ho visitato praticamente tutta l'Istria e devo dire che non ho trovato un'accoglienza tale, da nessun'altra parte! Ho conosciuto amici con i quali sono costantemente in contatto a Cittanova ❤
allora saprai dov'è Daila
@@dstaric1 certo! Tra Umago e Mareda
Vorrei che veramente l'italianianita' fosse rispettata e difesa...non a parole...GRAZIE
@@francescatiberi6947a questo punto bisogna difendere la croaticita' perchè trovare pure un croato e' diventato difficile in istria, il 90% sono oramai albanesi
Video favoloso ❤ continua così!
Grazie 🇮🇹🇮🇹
Sono un italiano di Fiume, mia sorella lavora all'EDIT come giornalista de La Voce del Popolo (Il giornale in lingua italiana dell'Istria e Quarnero). In tutta franchezza, molti italiani sono completamente ignari dell'esistenza di una comunita' autoctona italiana in Istria e Quarnero (non do la colpa agli Italiani ma anche ai rappresentanti della comunita' italiana che non si impegnano a promuovere la nostra esistenza in Italia). Tanto di cappello a Piazzasquare che dedicate un ennesimo video alla nostra realta' (in passato avete gia' pubblicato un paio di video dedicati agli italiani dell'Istria e Quarnero), mo' se continuate di questo passo vi trasferirete dalle nostre parti :)
Mi e' capitato piu' volte di sentire commenti da italiani dall'Italia come "Ma come mai che parli cosi' bene l'italiano?" e i "tuoi sono venuti dall'Italia???", e poi l'apice dell'italiota medio in vacanza: "Ma tu sei di Rigecaaa??". Non so, secondo me queste cose si imparano a scuola, se vado in Alto Adige come minimo mi informo dell'esistenza di minoranze germanofone e ladine, imparo i toponimi in lingua locale ecc...In fin dei conti e' una questione di rispetto.
Per quanto riguarda l'uso dell'italiano e del dialetto (perche' non dimentichiamo che gli italiani dell'Istria e Fiume usano molto il veneto giuliano), io personalmente lo uso molto spesso in famiglia, anche a lavoro (lavoro per un'azienda italiana a Fiume) ed in ambito sociale (tipo il mio medico di famiglia e' pure un italiano di FIume e parliamo sempre in "fiuman"). Pure quando vado a lavoro ascolto stazioni radio italiane (RTL 102.5/Radio Subasio), quindi volendo uno puo' sicuramente rimanere in contatto con l'Italia.
La cosa sicuramente interessante e' notare quando i croati che sono in contatto con gli italiani imparano l'italiano o il dialetto perfettamente: tipo, mio cognato e' di Krizevci (una cittadina della Croazia continentale vicino il confine ungherese) ed ha imparato il veneto cosi' bene che adesso lo parla con i figli.
Mia moglie sta pure imparando il dialetto & l'italiano ed e' russa. Alcuni rifiutano di parlare in italiano ai propri figli per non "confoderli" o perche' "viviamo in Croazia", ma secondo me e' una logica "der cacchio" (come direbbero a Roma), perche' praticamente fai un torto ai propri figli, la conoscenza di qualsiasi lingua e' una risorsa e poi l'italiano puo' fare da "ponte" con altre lingue romanze. Io parlo un po' di spagnolo anche grazie alla conoscenza dell'italiano.
Rijeka in Italia non sappiamo cosa sia, per noi esiste solo Fiume, Pula è in Sardegna, non in Istria: quella è Pola. Non conoscere l'italianità storico-etnico-geografica dell'Istria significa non conoscere la Storia d'Italia
@@francescomasiero7285 Non facciamoci illusioni, l'italiano medio e' un consumatore assiduo della TV spazzatura ed in regola non capisce una mazza manco delle realta' di provincia italiane (tipo Molise, Basilicata, Friuli ecc), figuriamoci poi delle realta' oltreconfine. Si, avete/abbiamo (perche' nelle scuole italiane in Croazia usiamo gli stessi libri che usate in Italia) studiato la storia d'Italia, tuttavia molti lo fanno in modo superficiale e "a cazz.um". Sono pochi quelli che leggono, si informano, vanno a fondo... ma d'altronde non e' una caratteristica tutta italiana, oggidi' l'ignoranza regna sovrana un po' ovunque (Croazia inclusa).
@@francescomasiero7285👍🏻
@@francescomasiero7285 Italianità: la grande menzogna ottocentesca diventata piaga sociale
@@Guerillalilla Cosa cavolo stai insinuando?
Sono stato in istria, e nelle isole del quarnaro. Sapendo queste storie ed essendomi documentato sul posto, faceva abbastanza impressione. per non parlare delle tracce indelebili del passato italiano-italofono nelle regioni, architettura, bassorilievi, statue, nomi delle vie, tutto fa pensare che una volta gli italiani fossero molti di piu. Ho anche pensao a quanti hanno dovuto abbandonare le loro case che poi sono state "riassegnate" ad altri. Una pagina molto buia e molto triste della storia italiana.
La pulizia etnica a danno degli italiani in realtà fu avviata già sul finire del 1700, ma attenzione, gli slavi per quanto considerati meglio dal governo, lo erano solo in quanto pedine, dove c'erano tedeschi si discriminavano tutti gli altri, ma era più per un disegno unificatore sotto un unica matrice culturale che anticipò i nazionalismi figli della corrente romantica.
Semmai è il contrario.
@@Guerillalilla In che senso il contrario?
È il contrario perché prima Roma ha occupato l’Istria, e poi nella 1. guerra mondiale hanno popolato massicciamente l’Istria con gli Italiani solo per italianizzarla. Hanno costretto le persone a parlare italiano, hanno cambiato i loro cognomi, hanno cambiato i nomi delle strade in italiano, ecc. Una storia molto lunga.@@francescomasiero7285
@@milani-j4j Beh no.. non può essere il contrario perché qui si parla di slavi arrivati intorno al 1500...
Wow! Il tuo canale è sempre pieno di sorprese e intrattenimento di alta qualità! 😄 Continua a regalarci contenuti fantastici, sei davvero bravo nel mantenere alta l'energia! 💥👏
Bravo , complimenti , la storia senza ideologia. Saluti dalla Croazia
Consiglio a tutti una visita nella valle di Grisignana (assolutamente da vedere!), Montona, Pinguente, Colmo... L'architettura sviluppata dai veneziani vi stupirà.
Non comprendo l'eliminazione della segnaletica turistica in lingua italiana negli ultimi anni sia a Cherso sia a Lussino, essendovi una minoranza e molti turisti italiani
Io sono un esule istriano da Pola, con antenati nati e vissuti sempre in Istria.
La mia famiglia scappò da Pola a seguito del trattato di Parigi che consegnò anche Pola al regime titino. L'eccidio di Vergarolla ci fece capire come sarebbe stata la nostra vita se fossimo rimasti lì.
E fui anche sul treno a Bologna diretto a Milano, quando i compagni comunisti versarlo sui binari il latte che le pie donne della CRI avevano portato per i bambini che viaggiavano su quel treno. Disgraziati e maledetti!
Ci credevano fascisti che scappavano dal "paradiso comunista"(!)di Tito. Mentre mio padre era stato due anni prigioniero in un Lager tedesco!
Grazie di aver condiviso la tua storia! Spero che il video ti sia piaciuto 👍
I vostri ricordi toccano il cuore di tanti italiani che nel tempo della vita, spero che si uniscono i fratelli italiani in un unico popolo. Commosso e toccato da immagini di un popolo distrutto, auguro a tutti voi, cari fratelli, di abbracciarvi nella nostra identità Italica.
Abbiamo pagato per colpe non nostre,sono figli di istriano, propietari di terreni, grazie!
Ho sentito questa storia. Gran parte di mia fam.e andata via pure,ma si sono stabiliti a Monfalcone (GO) dove vivono molti Polesani. Infatti quando andavamo li dalle zie mia nonna e mamma incontravano sempre molti amici.
E si,un gran saluto da Pola.....
Direi comunque (da istriano) video ben fatto senza errori grossolani... Direi 9/10 complimenti sinceri! Non facile da riassumere tutto in un breve video... Bravissimo! 🤝👍🏼
Grazie!
Grazie per il questo video. Mei genitori sono di Pola. Sono prodotto de il dialeto polesan. Loro ci parlavano molto di la storia della Istria.
Da croato italofono non posso fare altro che ringraziarti per questo bellissimo video, finalmente un video su RUclips che spiega in modo chiaro ed esaustivo la Storia dell’Istria, senza inutili battibecchi nazionalistici.
Oggi fortunatamente l’Istria non è solo croata, slovena e italiana, ma è completamente europea, non abbiamo più confini ne monete a separarci 🇪🇺🇸🇮🇭🇷🇮🇹
Grazie mille del bel commento!
Šta je croato Italofono 😂
@@dujejerkovic1907 Che ridere.
@@dujejerkovic1907Un croato che parla italiano
@@italiamia va be ma da inizio si po dire cosi. Croato Italofono pare che lui e crescuto con identiteta croata ma senza sapere lingua. Per essere chiari e onesti era cosi in storia ma non e una cosa di adesso
Sono nata in Istria Albona e sono contenta di questo video grazie mille per spiegato molto bene la nostra storia bravo
Ben fatto ,la verità viene sempre a galla ,nonostante i pesi.
Conosco bene quelle zone. Il video è proprio bello. Se continuate su questo tema, io vi seguirò certamente ..
Finalmente uno che non parla solo di Tito e Foibe.. Bel video complimenti 👍👍
grazie mille!
Ti ringrazio un casino per questo video fatto con molta cura😉
Tendo pero' a fare due precisazioni, senza la volonta di essere polemico, ma nel segno del rispetto😉:
- perche' usi il termine Slavi e pochissimo quelli di Sloveni e Croati?
- la parte sulla yugoslavia meriterebbe degli approfondimenti.
Io non nego le sofferenze provare dalla mia gente( sono un italo/croato di Rovigno) inflitte dai partigiani, ma da noi in Istria al tempo della yugoslavia, la minoranza italiana non e' stata continuamente tormentata; la yugoslavia ha avuto molte fasi politiche, alcune anche molto liberali.
Grazie del video❤
Perché anziché dire ogni volta croati e sloveni, dice semplicemente slavi.
Ci sarebbero tantissime altre cose che possono essere approfondite di una storia milleniaria, ma questo è un ottimo inizio.
Ciao, sono stato a Trieste l'anno scorso. Bellissima esperienza anche se non ho avuto tempo per vedere anche Muggia. Un giorno voglio andare in Istria per conoscere la cultura italiana e le magnifiche città della penisola, unito a Fiume, Zara e Ragusa.
Mio Nonno paterno emigrò dall'Istria e venne al Brasile nel 1924 , che storia molto interessante !!
Abbraccio direto Brasile !
Mi dispiace, non parlo italiano molto bene !!
Sonno un Croato Istriano da Pola, ma la mia nonna sara Italiana autoctona. Mio Italiano non e troppo bene ma posso capire e parlare (un po) con gli turisti che vengo a Pola. Consiglio a tutti qui a visitare il mio paese. Grazie (ho scrivutto questo senza il google translate, non mi ucidere)
A noi non interessa l'Istria, ma la dalmazia è sempre stata nostra e siamo sempre stati la maggioranza 🇭🇷
@@mestrovickk7583 ?
Allora ridateci l'Istria
sono quasi d'accordo, i croati si fissano troppo con l'Istria e dimenticano molte terre che abbiamo perso, iniziando dalla Bosnia ed Erzegovina, ecc.
@@MobileCanalsubito sjedi mi na kitu
Bel video complimenti. Avrei detto qualche parola in più sulla questione di Fiume e D'Annunzio e sulla divisione post-Seconda Guerra Mondiale fra zona A e zona B😅
si', ma non è una lezione di storia...
@@PaoloViappiani è ammesso pensarla in maniera diversa?
@@alexM432 certo, chi te lo impedisce di pensare in maniera diversa ? Di certo non io! Intendevo solo dire che l’autore ha fatto un ottimo lavoro, e secondo me un video RUclips di pochi minuti su una cosa così complessa non può essere una trattazione esaustiva (e poi gli argomenti che citi hanno a che fare con Trieste e Fiume mentre qua si parla di Istria principalmente).
Io ho trascorso una Vacanza in Croazia Ho Un Meraviglioso Ricordo Mare Splendido Gente Accogliente Menù Anche Italiano Avevo La Sensazione di Sentirmi A Casa mia 💗👍 Spero Che Abbiamo Avuto Modo di Migliorarsi Ancora Meglio 🍀☮️💪🤔😅🐞🎆
C'era Ancora İl Cambio Monetario NON Accettavano La Lira ITALIANA Senza Nessuna Difficoltà Facevamo Il Cambio Presso la Loro Banca Tutto OK👍☮️🍀
Un video fatto molto bene, complimenti
Complimenti, una descrizione sintetica e chiara. Manca un particolare che ha poi scaturito conseguenze dolorose per gli italiani. Nel 1942 Mussolini ha deciso di conquistare una parte della Jugoslavia, che peraltro non aveva mai minacciato l'Italia. Come si legge su diversi libri-documento: "Dalla sera alla mattina si creò la provincia italiana di Lubiana, invasa con l'immediata imposizione della lingua italiana nelle scuole, uffici, negozi, ecc.
Furono sostituiti dirigenti e impiegati jugoslavi con quelli italiani. I cittadini jugoslavi avevano il coprifuoco alle 19 e dopo quell'ora rischiavano la fucilazione se trovati fuori casa. Gli alunni delle scuole, trovandosi insegnanti italiani dalla sera alla mattina, non capivano la nuova lingua e venivano brutalizzati e puniti. Come l'esempio del maestro italiano malato di tisi, che sputava in bocca ai suoi alunni sloveni per trasmettere loro la tubercolosi. Poi la triste foiba di Basovizza dove, prima che gli inglesi la cementassero, fotografando, si gettavano quantità enormi di armamenti, di animali morti, di persone di diverse nazionalità e, dopo il '52, nello spazio rimasto, il Comune di Trieste l' ha destinata a pubblica discarica". Si è dato vita così a reazioni nefaste, che da ambo le parti hanno dato il peggio di sé. L'accoglienza disumana da parte dell'Italia, riservata agli esuli di ritorno, è stata la vergogna più grande. Persone relegate, non ospitate, in luoghi improponibili, tipo le casermette a Gorizia, o al freddo Villaggio del Pescatore o a Padriciano, ecc. Tanto per citarne solo alcuni.
Che la Jugoslavia non abbia mai minacciato l'Italia non è proprio corretto, visto che sia l'ORJUNA che il TIGR erano collegate ai servizi segreti di Belgrado (per non parlare poi delle politiche di snazionalizzazione contro gli italiani della Dalmazia dopo il '18). Detto ciò sì, l'annessione della provincia di Lubiana e l'elevato conseguente numero di vittime è ingiustificabile. La snazionalizzazione del popolo sloveno da parte italiana tuttavia avvenne solamente nella Venezia Giulia, non nella provincia di Lubiana dove gli sloveni rappresentavano la quasi totalità della popolazione e con la quale il regime cercava un consenso.
Io sono brasiliano con la cittadinanza slovena. Mio nonno era nato a Capodistria ( Koper in lingua slovena. Lo Certificato de batesimo 03/11/1877. Lui era militare del Infanterie KuK 97 nel ano 1901. Io no palo il italiano. Io voglio avere lo documente militare del mio Nonno Ioannis Purger.
Carissimo Nova Lectio bravissimo 👏 lavoro riassuntivo splendido! Girando nei vari ristoranti della costa istriana, noto sempre varie situazioni legate alla lingua italiana. Vi sono tante persone che la parlano fluidamente, specie adulti e più spesso le nuove generazioni parlano invece solo il croato, allora si media solitamente con l'inglese. Ritornando nei luoghi dei miei avi prima, dei miei genitori poi... non c'è volta che non provi una grande appartenenza a quella terra...pur non essendo nato lì.
Mi fa sempre specie sentire le storie degli italiani d’Istria e Dalmazia. Anche in famiglia abbiamo un caro amico figlio di esuli, che ci ha raccontato diverse volte le vicende dei suoi genitori.
Un paio di anni fa, mosso anche da un interesse di carattere storico, sono stato a Trieste ed ho visitato i principali centri dell’Istria occidentale (Koper-Capodistria, Poreč-Parenzo, e altri). Di quei luoghi mi ha colpito l’incredibile armonia tra uomo e natura, oltre al mare cristallino. Un paesaggio che molto mi ha ricordato quello del lago di Garda, dove abito.
Luoghi ricchissimi di cultura e di storia, straziati, purtroppo, dagli avvenimenti dell’ultimo secolo. Dovrebbero essere riconosciuti patrimonio dell’umanità.
Semplice ed obiettivo, bravo
Grazie!
Ora almeno capisco perché ci fu tutto quel trambusto quando nel 2002 andai a vedere allo stadio di Trieste un’amichevole tra Italia e Slovenia in piena estate. Lì gli ultrà sloveni si comportarono in modo palesemente aggressivo il che all’epoca mi colse un po di sorpresa. Considerando però queste delucidazioni è tutto un po’ più chiaro. Per me per molto tempo l’esodo giuliano-dalmata furono solo poche righe in un libro di scuola , non vengo da quelle parti e in realtà l’argomento a scuola fu trattato poco ( anche perché storicamente vengo da un altro posto difficile e quindi a scuola ci si concentra sulla propria storia ). Ma è sempre interessante trattare argomenti così in modo più esaustivo e considerando quanto c’è da sapere sulla storia del Trentino immagino si possa approfondire molto anche su questo argomento qua.
Bravo ! Saluti di Venexia . Informazioni contra "credere " (wishful thinking)
Ho notato un errore nel video a partire dal minuto 7. Si riportano i dati sulla percentuale degli italofoni in Istria e Dalmazia, ma in realtà si riferiscono alla sola Dalmazia. Di certo gli italofoni in Istria non erano il 2%. Erano invece almeno il 50%.
In Dalmatia there were maximum 12% Italian speakers and more than half of them were Italian speaking Croats... In nowadays Croatian part of Istria Italian speakers were ~35%.
@@ClipeusCroatorume Marco Polo era croato.. ma fammi il piacere
@@Vello_Vireo Marco Polo wasn't Croatian but still Italians in Dalmatia were maximum 5%.
@@ClipeusCroatorum 0,00000002%
@@Vello_Vireo That's nowadays percentage of Italians in Dalmatia
Gorizia e Nova Gorica le due città della cultura nel 2025. Noi del goriziano, abbiamo superato queste divergenze/tensioni e grazie alle persone di buona volontà sia italiane e slovene, viviamo in armonia. Venite a farci visita ne vale la pena
Già fatto per due anni di seguito. Bellissimi posti e gente accogliente da ambo i lati del confine🙂
Grazie per l' informazione, veramente interessante
Ottimo video su di un tema non facile da trattare. Complimenti
Forse l'analisi più obiettiva che abbia mai sentito.
Sugeriscoli di fare un video sull'italiano parlato a Malta
Sono istriano... slavo, la mia seconda lingua madre è l'italiano, anzi dialetto istro-veneto...
nato e vivono nelle vicinanze di Cittanova... complimenti per il video
In Italia non consideriamo gli istriani slavi
@@francescomasiero7285 perce 6 razzista ..
@@francescomasiero7285 ,
No?
Sono geneticamente prevalemente serbi e montenegrini.
E non sono slavi?
Cosa sono?
@@francescomasiero7285È un problema solo tuo. L'ultimo che parlò così finì a ridere sotto sopra.🙃🤷🏻♀️
@@francescomasiero7285wishfoolo thinko Serbisch Schwein
Prima di tutto, convivenza e rispetto da ognuno da noi.
Essere Istriano significa rispettare tutti, conoscere nostra storia, cultura, gastronomia ecc., parlare e capire nostre due lingue, vivere una vita insieme, piena d'amore.
Molto facile capire chi vuole....❤
Tra il 1807 e il 1809 Napoleone annesse gran parte dell'Istria e la Dalmazia al Regno d'Italia napoleonico, credo fosse necessario dirlo. Inoltre è vero che l'entroterra era in parte a maggioranza slava (non il nord con Buie, però), ma sul totale gli italiani erano storicamente la maggioranza complessiva. Le coste infatti erano molto più abitate.
Esatto tra l'altro nel video è errato quando dice che si erano ridotti del 2% gli abitanti in epoca austriaca. In Dalmazia sì ma in Istria sono sempre stati di più gli italiani
esattamente, è stata una generalizzazione sbagliata. Il dato era riferito alla sola Dalmazia.@@albertopinotti7208
@@albertopinotti7208 In realtà in dalmazia gli italiani erano maggioranza solo nelle isole e nelle grandi città (Zara, Spalato, Ragusa, ecc...), però la Dalmazia comprendeva anche un sacco di entroterra che era completamente slavo, perciò complessivamente c'erano più slavi, ma nelle città e sulle isole più italiani
@@patro734 in passato dall'alto medio evo e verso la fine del 1400 e meta del 1500 entroterra liburnico e nei monti vicino al mare, era popolata da popolazioni romanzo balcaniche che verso il '500 furono praticamente slavizzati gli unici rimasto nell'illirico sono gli istrorumeni.
@@albertopinotti7208 In Istria gli italiani sono stati sempre la maggioranza fino ai Massacri delle Foibe (eccetto forse una breve parentesi austroungarica con molti tedeschi e slavi)
Interessante video complimenti.
Tutte le zone di confine sono legate a storie complicate, spesso drammatiche. Mia madre è nata nel 1916 a Podbrdo(italianizzata Piedicolle nel 1920). Obbligata a trasferirsi in Italia in conseguenza di assurde leggi fasciste che controllavano la popolazione di confine di origine slovena.
Io sono nato qua in Italia, ti sarei grato se facessi un video anche su quelle zone più a nord dell'Istria, tante cose ancora non sono chiare (con l'arrivo dei titini sono successe cose atroci)
Ti ringrazio anticipatamente.
Ottina illustrazione. Grazie !
Quando si parla di storia recente, questo è un po' fuorviante. La minoranza italiana non ha ottenuto i suoi diritti nel 1991 dopo l'indipendenza della Slovenia e della Croazia. Godeva già di tutti questi stessi diritti (scuole bilingue, segnaletica stradale bilingue, persino un canale televisivo Capodistria in lingua italiana) nella Jugoslavia socialista. L'unica vera differenza che si è venuta a creare con l'indipendenza è stato il fatto che la minoranza ha ottenuto un seggio/rappresentante nel parlamento sloveno e croato.
Interessante e ben raccontato. Tuttavia, il popolo menzionato è quello degli àvari, non degli avàri.
Cecco Beppe dal1866 decise e attuò la pulizia etnica degli Italiani. Grazie per averlo ricordato.
Io sono croato da Istria, ma sono molto collegato da Italia. Mi sembre Italiano in senso culturale. Istria ancora Italiana? Perche no? Dopo 80 anni quando fascismo no esiste in Italia.
Mi piace l'impegno, ma c'è un eccesso di vulgata su un fenomeno plurimillenario come quello della trasmigrazione e dell'evoluzione delle lingue. D'altra parte la documentazione sulla questione in Italia è quella che è: molto risorgimentale. Prima dell'avvento del romanticismo e delle teorie nazionalistiche, tutti gli stati erano multietinici e multingui e la convivenza era la condizione normale. Il Golfo di Venezia (nome che comprendeva tutto l'alto Adriatico) e buona parte della costa Dalmata e greca, oltre a moltissime località del mediterraneo orientale, del medio oriente e del mar nero, comprendeva territori della Serenissima, dove si parlava veneziano, lingua "neolatina" che nel tempo è stata compresa tra le "lingue italiane" e che oggi è considerato un dialetto. Di questa lingua esistono moltissime parole adottate non solo dall'italiano (per esempio "marionetta", per non parlare del "ciao"), ma anche dal greco e dal turco. Non dimentichiamo che dopo il mille e almeno fino alla prima metà del '500 Venezia era lo stato più ricco d'europa. I problemi nacquero quando in tutta Europa si diffuse la coscienza di Nazione, che aveva tra le sue basi la lingua comune. Nel frattempo i diversi linguaggi si sono confrontati, succeduti, espansi e ridotti con la'ndamento degli spostamenti di popoli. Ma vado al sodo: Nei territori ora Sloveni e Croati ma non solo (usero la parola Jugoslavi), l'italiano veneziano veniva usato in tutta la costa e in istria fino a Pisino, mentre con il passaggio dei territori ex veneziani all'impero Austro Ungharico in molte zone si svilupparono comunità tedesche che erano già presenti (a Trieste, per esempio, che era già in precedenza il porto di Vienna, ma anche all'interno della stessa Istria) e ungheresi (il porto di Fiume divenne lo sboco a mare di Budapest, che erosero, ma neppure tanto, la parlata italiana che in precedenza era generalizzata. Ma ai problemi della lingua nessuno dava grande peso e semmai è vero che c'era maggiore o monore fiducia nelle diverse etnie linguistiche a seconda dei sentimenti effettivamente dimostrati verso il potere centrale. In Italia c'è stato il Risorgimento, che ha portato a stato unitario realtà territoriali e amministrative divise dall'epoca dei Longobardi. La Germania divenne uno stato unitario solo nel 1870, dopo l'Italia, ma aveva già posto delle basi solide per nascere: mentra l'Italia venne ottenuta con una serie di guerre che (per eccesso di semplicità) permisero a casa Savoia di regnare su tutti i territori acquisiti o conquistati. La Germania invece nacque per acclamazione con la proclamazione a "Imperatore di Germania" (Kaiser - Caesar) del re di Prussia da parte dei governanti (re, principi, duchi, conti ecc.) degli altri stati tedeschi (che mantennero e mantengono una loro ampia autonomia). Durante la prima guerra mondiale i sudditi "italiani" dell'impero austrongarico vennero mandati sui fronti non italiani (bellissima la storia dei prigionieri austroungarici di lingua italiana catturati dai russi che, dopo la rivoluzione e la pace di Brest Litovsk vennero "affidati" al Regno d'Italia (ancora combattente dontro gli imperi centrali) che mandò un ufficiale per riportarli nella nostra penisola: una storia appassionante e pressochè sconosciuta, con un lungo viaggio e una lunga marcia attraverso l'asia). Finita la guerra, ciascuno parlava la sua lingua d'origine nei territori d'origine. Le cose cambiarono sostanzialmente con l'avvento del fascismo, che impose l'italiano in tutto il territorio del regno, compresi l'Alto Adige (orrendo nome italiano per definire quello che era il Sud Tirolo) e le terre sul comnfine orientale, dove i parlanti slavi erano diffusissimi: vennero chiuse le loro scuole e permesse solo scuole italiane, vennero trasferiti nuovi cittadini dall'Italia (anzitutto i funzionari pubblici). Tralascio i fatti vandalici e le vere e proprie persecuzioni che ne seguirono, con slavi e tedeschi che persero lavoro e qualcuno la vita: dai territori suddetti se ne andarono circa 130 mila tedeschi e circa 90 mila slavi. Per contro, le comunità di lingua italiana nel resto della Jugoslavia non subirono ritorsioni e anche dopo la seconda guerra mondiale (al cui termine ci fu l'esodo di ... chissà quanti italiani (gli esuli ufficialmente riconosciuti dalle autorità prefettizie italiane furono meno di 150 mila e tra loro, posso assicuirare, c'era anche qualche slavo che aveva motivo di temere per la mia vita(ne avevo uno in classe con me al liceo), la vulgata parla di 250 mila, negli anni '50 un sacerdote parloò di mezzo milione, ma non cerano 500 mila parlanti italiani in quelle terre. Alcune decine di parlanti italiani rimasero nelle terre d'origine e nell'ultimo censimento Jugolsavo del 1980 oltre 30 mila cittadini jugoslavi si dichiararono italiani, altri 24 in tutto (senza mila) si erano dichiarati morlacchi, per chi ama la storia ). Ecco, sia prima che dopo la seconda guerra, i parlanti italiani, in numero decrescente con il tempo, non ebbero problemi nè prima nè dopo la dissoluzione della Jugoslavia postbellica: la lingua italiana era riconosciuta, c'erano scuole italiane e un liceo italiano a Fiume, la bandiera italiana (con la stella rossa in mezzo) era sempre usata nelle manifestazioni ufficiali. Sempre a Fiume c'era anche un Teatro Italiano molto frequentato. Per richiamare come era suddivisa la popolazione basta andare anche oggi a Cherso, dove nella città che dà il nome all'isola c'e una forte comunità italiana, mentre a Lussivo (che aderì per la quasi totalità all'esodo postbellico, ormai si parla quasi solo croato. Nei paesini dell'entroterra della stessa Chero, dove abitavano da secoli contadini e piccoli proprietari terrieri, si parlava e si parla croato, senza alcun problema di convivenza). Mi scuso degli errori, inevitabili perchè non ho riletto per la fretta...
Non è vero che è la casa editrice fondata 1991! EDIT è una casa editrice croata che si occupa dell'editoria di lingua italiana della Slovenia e della Croazia. EDIT venne fondata nel 1952 a Fiume, dove ha tuttora la sua sede
Sono stato in Slovenia per due anni. Sulla costa nei comuni di Capodistria, Ancarano, Isola, Pirano, Portorose (quat'ultimo mi sa che è una frazione), c'è totale bilinguismo, anche se la prima lingua con cui vieni accolto negli esercizi commerciali e turistici è lo sloveno, poi, se parli italiano ti rispondono in italiano. Negli altri comuni di confine è tutto esclusivamente in sloveno. Nè a Kobarid (Caporetto), nè a Nova Gorica ho visto cartelli e toponomastica in italiano (ad eccezione del sacrario), anche se lo parlano praticamente tutti. A Capodistria e a Pirano ho visto la gente del luogo parlare tra di loro solo sloveno. A San Dorligo della valle, provincia di Trieste, nella piazza principlale ho ascoltato con attenzione i vari capannelli di persone: parlavano tutti sloveno, solo due gruppi parlavano in veneto triestino.
Vero, il Goriziano è una terra italiana da millenni, però al giorno d'oggi la lingua italiana lì non è tutelata e i madrelingua italiani sono quasi ovunque sotto l'1%, un grande peccato
@@francescomasiero7285il nome gorizia è sloveno.....vuol dire montagnola...montagnetta....dubito sia italiana da millenni.....visto che a gorizia stessa quando ci vado mi capita spesso di sentire piu sloveni che italiani! E parlo di Gorizia non ti nova gorica
In Slovenia l’Italiano è molto tutelato, data l’esiguità della minoranza, infatti sono stato a Capodistria più volte quest’estate e anche le insegne dei negozi o le pubblicità erano bilingue (in Italia nemmeno in Alto Adige lo sono, solo tedesco o italiano). In un ristorante sono stato accolto in sloveno ma poi tra di loro i camerieri (sicuro autoctoni, non erano tanto giovani) parlavano in Veneto. Ho guardato la tv e stavano facendo un servizio da Udine intervistando gente in italiano, non veniva tradotta ma solo sottotitolata, ecco perché loro sono molto esperti con le lingue. La contea di Gorizia era il tipico esempio della multietnicità dell’impero asburgico. La parte meridionale (Cervignano, Monfalcone) era solo italiana, città come Cormons e la stessa Gorizia erano bilingue mentre la montagna (Caporetto, Tolmino) era solo slava. Ecco perché non hai trovato indicazioni bilingue. La zona di Trieste era tutta compattamente slovena ad eccezione di Trieste città e di Muggia. Ora tra assimilazione e spostamento dal centro storico verso Opicina, Sistiana e altri luoghi anche il Carso ha una forte presenza italiana, la differenza rispetto alla Slovenia con l’italiano è che nessuno parla sloveno al di fuori della minoranza, anzi (senza sorprese) sentire parlare “slavo” in città a Trieste è visto malissimo ancora oggi, da giovani e meno giovani
@@anadalet9885 "n Slovenia l’Italiano è molto tutelato, data l’esiguità della minoranza" Falso. In Slovenia l'italiano è poco tutelato. Infatti se le scuole slovene in Italia sono inondate da fondi pubblici, quelle italiane in Slovenia (e in Croazia) ricevono fondi dallo Stato italiano. " La zona di Trieste era tutta compattamente slovena ad eccezione di Trieste città e di Muggia." Falso. Anche sono l'AU c'erano italiani anche nell'entroterra.
Molti di noi Sloveni di confine con l'Italia parliamo/capiamo anche l'italiano perche gurdiamo o guardavamo molti programmi TV Italiani. Io gia' a 7/8 anni lo capivo guardando i cartoni animati (giapponesi) sincronizzati in Italiano. Sono del 78. I giovani o giovanissimi d'oggi invece non lo parlano o capiscono perche guardavano/guardono altri programmi...in inglese per la maggior parte riguardo le lingue straniere.
Complimenti un saluto da umago istria
Histri and Liburni is a ILyryc tribe , they live there before Roman emp. , and Roman emp. need 200 years to defeat Ilyryc tribes , today Croat is geneticly more ILyryc then Slavic
Sono stato in vacanza queste estate perche affascinato di questo argomento Capodistria/koper e vero ci sono cartelli bilingue ma pochi parlano italiano e siamo a 15 km da trieste
Ancha fiume ho riscontrato che non conosco la lingua italiana conunque bei posti di mare e di storia
Il burek cibo locale ce sia in croazia che in slovenia probabilmente per la loro.vicinanza
Burek - cibo turco. Mi pare che lo trovi anche a Trieste
@@igordoubek3513 si anche a Trieste lo trovato non pensavo che era turco l unica panetteria a Capodistria lo faceva in diversi modi pensavo che era locale però buono 😗
@@Gialli85 Il burek è tipico della parte dei Balcani che faceva parte dell'Impero ottomano. Poi, ai tempi della Jugoslavia, gli immigrati lo portarono anche al nord. Oggi, in Slovenia, la maggior parte delle panetterie che lo fanno è gestita da albanesi venuti dal Kossovo, dalla Macedonia … I cibi tipici dell'Istria sono altri.
@@boruttrost5750 grazie della dritta mi piace sapere di queste cose
@@Gialli85 Non c’è di che. Cosi sai cosa mangi 😉
Grazie amico,sono stato tante volte dappertutto so e noto la gente quelli rimasto sono contenti de l appoggio quelli coloro prima di trieste se ne vennero in Italia in epoca ed ottennero ciò che loro spettavano in quel lato siamo felici de l Italia i. Quei territori,
Ciao. Alla fine del tuo video, vorrei corregierti: il capoluogo della" Regione" Istriana non e' Pula/Pola ma Pazin/Pisino dal 1993: la citta' si trova nell'Istria centrale in Croazia.
Poi c'e' da aggiungiere che l'Istria in Croazia non e' una Regione ma una Contea perche in Croazia ci sono le contee perche županija tradotto in italiano significa contea (inglese County)... perche in alcuni docum. ufficiali e nelle segnaletiche stradali scrive "regione", non lo so, e' uno sbaglio dei nostri politici (anche quelli della minoranza italiana) e di non aver corretto tale sbaglio.
Carissimi saluti da Pola..
È ovvio che non potevano lasciare Pola/Pula,perché troppo italiana.Contea o regione fa lo stesso,sono termini che riportano alla storia del posto...Tanti auguri di buona salute e felicità 😊
@scatiberi6947 Beh, te che vivi in Italia, non te ne frega di nulla, a me invece si' ed e' una bella differenza tra status Contea e Regione... se fossimo una Regione magari autonoma come il FVG in Italia, saressimo piu' dipendenti diciamo e avessimo piu' mezzi per autosufinanziarci, il dialetto Istriano sarebbe protetto e varie altre cose positive e poi e' corretto Pula/Pola, non vedo assolutamente problema.. i problemi sono ben altri che riguardano tutti noi.
Grazie! io amo l'Istria come fosse la mia terra, ho amici Croati e Sloveni non Italiani che sono persone eccezionali, che parlano molto bene l'Italiano anche se abitano fuori dall'Istria. I vantaggi dell'Unione Europea in queste terre sono stati molto proficui, ora però (non per polemizzare) la nostra UE, sta cavalcando troppo le idee imperialiste di oltre oceano, e la mia paura è che prima o poi si ripercuoteranno su noi cittadini che parliamo tante lingue diverse, mangiamo cose diverse, abbiamo tradizioni diverse, ma che come Europei abbiamo per molti anni imparato a volerci bene ed ad aiutarci. Chissà cosa ci riserverà il futuro!
Da triestina conosco molto bene tutta la storia, non tanto per averla vissuta, quanto per averla sentita raccontare da genitori e nonni. Ci sarebbe ancora moltissimo da dire sulla cosiddetta questione iugoslava, anche perché è rimasta occultata per anni, tanto da non comparire nei libri di storia.
Concordo. Un saluto da Pola.
😊😂ok!
@@danijelcvitanovic7474❤
Di occulto e non scritto nei libri di storia ci sta pure il fatto che mussolini lavorasse per gli inglesi nell'mi5 a 200 sterline a settimana
Istria, e sempre stata italiana a tutti gli effetti, studia la storia
Ho imparato tanto da questo video.
Grazie mille ❤️🇮🇹
Monto interessante. Qui, in America, abbiamo trovato sloveni che hanno richiesto di praticare il italiano con noi 😊
Io sono uno degli italiani che vive in Istria. La questione e' complicatissima. L'Istria e' da sampre stata italiana, o meglio dire, romanza (Impero romano, Venezia). L'entroterra fu praticamente colonizzata dagli slavi, mentre il nord-ovest e tutta la costa, fino alla citta' di Fiume, era italiana. La Dalmazia fino all'Ottocento manteneva una forte identita' italiana, per poi essere inglobata dagli slavi. In Istria si parla l'istroveneto (dialetto simile al veneto) e in alcuni comuni anche l'istrioto (formatosi sin dai tempi di Roma). Io vengo da Rovigno, paese della costa occidentale, e in citta' ci sono le elementari e le superiori in lingua italiana, ovviamente frequentate da meno alunni rispetto alle scuole croate. Spero che alcuni italiani imparino a conoscere la triste storia che ha rovinato una terra romanza come l'Istria.
Credo ci sia un errore al minuto 7:06 e successivi: la voce dice che la comunità italofona in Istria passa dal 20% del 1845 al 2% del 1910 ma come si vede dalla figura (dove solo la Dalmazia è evidenziata in blu) questi dati riguardano la sola Dalmazia (e NON l'Istria). In quel periodo, stando alla pagina di Wikipedia dell'Istria, nel 1910 gli italiani erano intorno al 40-50%, mentre secondo il censimento del 1921 gli italofono erano il 58%. (Ogni censimento poi fu fatto con mdalità diverse, e fu oggetto di critiche dai tutti i gruppi etnico-linguistici).
Sono Malvina e sono nata ad albina in Istria complimenti per il servizio sono venuta via da albina dopo che i partigiani di Tito hanno ucciso il mio papà e ferito mlo fratello di sei anni momenti terribili che non si possono dimenticare grazie ❤❤❤❤❤❤❤❤
Grazie mille Carlo! Buonissimo il video!!!
Grazie!
Bellissimo video...Bravissimo nella spiegazione!!! 😊😊😊
Grazie!
Interessante. E` una storia che mi ricorda quella del mio Paese, la Polonia, e i territori che in passato appartenevano all'Unione polacco-lituana ma oggi sono ucraini o bielorussi: si tratta di - immaginate - ben 800.000 km2 ! Almeno un terzo dei polacchi (inclusa la mia famiglia) proviene da quei territori, soprattutto quelli situati fino a 200-300 km dall'attuale frontiera polacca. E non mancano le comunita` in cui anche oggi i polacchi costituiscono la maggioranza della popolazione (per esempio intorno a Wilno/Vilnius, la capitale della Lituania).
Gediminas 👍
Grand duché de Lituanie qui s'étendait de la mer Baltique à la mer noire.
Pour ma pat je connais votre pays.
Personnellement je suis d'origine Savoie, les unificateurs de l'Italie actuelle.
e deportati nelle "ziemie wyzyskane" a forza.
per quel che ne so, la polonia ha solo guadagnato dallo scambio di territori. ha perso territori paludosi, prevalentamente agricoli con case con tetti in paglia in cambio ha preso territori ricchi e altamente industrializati. sono sicuro che se proponi agli ucraini lo scambio della volynia con la slesia, acceterebero subito.
@@Igor-kw8fq la casa e tetti in paglia? si l'africa. Hai sbagliato continente. AHAHAHA I territori che si son presi i sovietci sono ricchi di risorse minerarie.
I Dalmati parlavano NAPOLETANO non italiano. La lingua era corrente fino ai anni '60 quando Tito mandava in prigione chiunque osasse.
Inoltre, MOLTO importante, l'ULTIMO posto al mondo (a parte lo Stato del Vaticano) ad avere il LATINO come lingua ufficiale è stata la Dalmazia, sempre fino agli anni '60.
I dalmati sono più romani dei milanesi, dei veneziani o dei genovesi. I Dalmati hanno più imperatori romani che in Italia. In effetti possiamo dire che l'Impero Romano fu formato dai Dalmati e dagli Illiri perché senza di loro e senza la loro potenza militare, Roma non avrebbe mai potuto conquistare er monno. Ciò richiede una certa riflessione perché la politica del 20° secolo ha portato al nazionalismo (con gli orribili risultati che tutti conosciamo).
Quindi oggi, anche se la Croazia è veramente uno fiero stato, il loro affetto per Roma, e soprattutto per la Chiesa, è tale da mostrare le loro antiche radici nel plasmare l'Impero Romano e la sua cultura millenaria.
Grazie tanto x il video! Sei bravissimo
Son 4 gatti a sapere l'italiano, se lo sanno è per un rientro turistico, un qualcosa che risale solo a pochi decenni fa
No sparemo monade. Mi son istrian Italian, parlo istroveneto come lingua madre, istrioto ed Italian. I turisti no c'entra un pifero, visto che el 99% de lori no parla come noi de qua.
Questo discorso (i ga imparà la lingua per acojer mejo i turisti taliani) val sol per i "foresti", certi croati e sloveni squasi sempre de l'interno (no istriani), albanesi, bosgnachi e altri trasferidisi qua e che opera inte'l indoto turistico.
E oramai, inte i ultimi lustri, no val nemeno più per lori, visto che i zovini se contenta de imparar inglese e tedesco.
Fare un video su Croati del Molise, sono una minoranza etnica e linguistica stanziata storicamente nella regione del Molise.
L’hanno fatto mi pare
Video eccellente.
Όλη αυτή η περιοχή είναι αρχαίο ελληνικό έδαφος που καταλήφθηκε από τους Ρωμαίους.
Από την περιοχή αυτή κατάγεται και ο μεγάλος Κυβερνήτης Καποδίστριας ( Capo*Istria)
Ti poven po Ištrijansko.... Si masa pridon inu si lepo špjegal situaciju.... te šaluto da Capidistria
Mi farebbe piacere vedere un video per le Greca e la Bulgaria come trattano il macedoni in loro paesi.
Cosa si e successo in greca 1948/49 e c'è coza fa la Bulgaria Kon le macedoni .
Capisco che sarà difficile dire la verità.
Video e perfetto gutisimo e sono fiero che italiani finalmente sono liberi di dichiarare cielo c'è sono.
Prima della seconda guerra mondiale i Jurčič furono costretti a cambiare il loro cognome in Giorgini.
Ricordo che in Italia in Friuli ovvero provincia di Udine, Gorizia e Trieste vivono anche gli sloveni. Quando hanno fatto i confini dopo la guerra, tanti paesi da sempre slavi vennero attriubiti all'Italia. Tutto questo non bisogna dimenticare. Mia nonna parlava sloveno e tedesco, ma ha dovuto imparare dopo l'italiano perche' si e' trovata in Italia senza essersi mossa da casa sua. Anche i cognomi sono stati cambiati dal fascismo ecc.
È un altro argomento. Non andava trattato in questo video.
Bravissimo
Donne/moglie italiane sono le migliori, e anche a loro piace stare con noi❤. I ragazzi italiani purtroppo non se la cavano bene, questa e la verita.
Adesso sono bilingue
Ma durante il fascismo era proibita qualunque lingua al di fuori dell'italiano
Its Simple, Istria is and always should have been Croatia
In Istria c'è una specie di Sanremo tra maggio e giugno dove cantano in istro Veneto ❤
Bisogna ricordare che l'Italia è uno stato giovanissimo che finge di essere secolare perché si basa sulle civiltà preesistenti che ha conquistato e sottomesso.
Le rivoluzioni contro gli austro ungariche non erano italiane, ma venete. Dopo l'epoca napoleonica, con il congresso di Vienna, le monarchia e i regni precedenti venero riabilitate, ma non la repubblica veneta che venne assorbita dagli autro ungarici e poi comprata dai Savoia.
L'istria era veneta, non italiana.
Perché è stato cancellato il mio secondo commento?
In vacanza a Pola, la mia ospite era della comunità italiana, parlava la lingua con accento veneto: mi è anche capitato di passare per un cimitero italiano, completamente abbandonato a se stesso, con tombe che risalivano al tempo della Serenissima, perchè ovviamente i croati non hanno interesse a curarlo.E' una cosa che fa riflettere sugli effetti delle guerre, comunità sradicate dalle proprie radici, vecchie città con nuovi nomi, sensazioni strane nel vedere cose e persino piatti sicuramente italiani, che allo stesso tempo non lo sono più
"EDIT", Rijeka - Fiume esiste da 1952., non da 91. Scuole Italiane resistono a Rijeka e Istria gia 80 anni
Poco tempo fa, sempre su questi canali di RUclips, ho imparato delle comunità tradizionali croate nel Molise di San Felice del Molise, Acquaviva Collecroce, e Montemitro.
Io discendo da esuli dalmati. Mio nonno, italianissimo, era di Spalato e durante la seconda guerra mondiale combatte al fianco dell'Italia fascista, non perché fosse ultranazionalista bensì perchè vedeva in Mussolini una figura che poteva riunificare quelle terre alla madrepatria. Nel 1943, dopo l'armistizio, fu fatto prigioniero dagli americani in Sicilia. A fine guerra tornò a Spalato ma ci rimase pochi mesi poiché i soldati titini lo credevano un fascista convinto. Mio nonno rimase in quelle terre finché i titini un giorno, mentre lui si trovava in riva al mare, entrarono in casa sua e fecero sparire i suoi genitori, non so poi cosa gli successe anche se credo li abbiano uccisi. Mio nonno allora aveva appena 23 anni, i suoi fratelli erano in Italia e lui non sapeva minimamente cosa fare. La sua vita la deve ad un suo amico d'infanzia croato che lo riuscì a farlo imbarcare su una nave diretta verso Ancona, dove poi si sarebbe ricongiunto con i suo fratello che lo avrebbe portato in una sua casa di campagna nella provincia di Caserta. All'arrivo ad Ancona c'erano però i comunisti di Togliatti che li disprezzavano all'arrivo al porto. Fortunatamente da lì in poi andò tutto bene.
Nella penisola istriana si trovano anche parlanti della lingua istro-rumena. È uno strano dialetto che unisce rumeno e serbo-croato. Puoi trovare su RUclips come suona in istro-rumeno.
E un dialetto quasi scomparso.
infatti si tratta della lingua retroromanza dei pastori che i principi Frangepani stabilirono dall'entroterra della Dalmazia sull'isola di Veglia, e poi sulle pendici del Monte Maggiore in stria in XII secolo.
Bellissimo video!😊👌👍
Grazie
da un muggesano, gran bella sintesi, bravo!
Hai riassunto un angolino d'Italia, che ahimè ha poco territorio e quindi importanza
Grazie!
Muggia è geograficamente Istria
Sono stato a Porec e Plava Laguna, nel 1998.
Interessantissima quella storia. Mi sarebbe piaciuto potere leggere la tua "playera" l'hai presa qua in Messico, giusto? Bravo! Saluti
Es correcto 👍 🇮🇹🇲🇽
Non ho capito la parte dove si parla dello »stato di semi-clandestinità« della minoranza italiana ai tempi della Jugoslavia. Già allora esisteva l'Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume. Già il Memorandum di Londra del 1954 e gli Accordi di Osimo del 1975 regolavano la tutela della minoranza. E TV Koper-Capodistria iniziò a trasmettere programmi in lingua italiana rivolti alla minoranza nel 1971.
Secondo te, era un’unione libera e democratica? A conduzione ozna😊
@@santosbossstessi diritti come per tutti, ne più ne meno, questo è il punto. E niente a che vedere con altri paesi del est Europa. Dimmi, nella odierna democrazia ti senti veramente libero? Mi pare aver visto manganellare i ragazzini quattordicenni ultimamente in Italia...
E vero si mia madre parlato era l'isola Italina.Parlavano italiano mia madre i padre.
grazie
CHI CONOSCE LA STORIA DI PIEDICOLLE???
Video abbastanza interessante, ma mi sarei maggiormente fermato sull'impresa di Fiume e soprattutto sui massacri titini e dei partigiani comunisti italiani contro il loro stesso popolo. Inoltre sarebbe stato il caso di parlare della rivolta di Trieste nel 1954.
non è un video di storia o politica, è un video sull’attuale situazione degli italofoni in istria
Ne branim nikoga, a pogotovo ne zločince. Samo mi nije jasno kako nitko ne spominje zločine i masakre Mussolinijevih fašista u Dalmaciji, istri i Sloveniji. To je bio pravi užas za domicilno stanovništvo i tako je zlo krenulo.
Sento puzza di fascio
@@adriaticdream9742lei ha pienamente ragione sulle "colpe" dell'Italia fascista. Ma le vicende tragiche dell'Istria e Dalmazia hanno origine nella seconda metà del XIX secolo, per via della politica asburgica in favore degli slavi e contro gli italiani, come è stato detto anche nel video.
@@adriaticdream9742I absolutely agree with you. Many Italians look at what they suffered, ignoring their horrible crimes. 1,5 millions of Jugoslavs slaughtered because of Fascism.
Yes, Japan is in Italy and Japanese speak Italian.
Il bilinguismo in slo e cro è segno di grande civilta di questi stati che mettono in atto i diritti delle minoranze italiane e non solo. Non come in Italia dove esiste la minoranza Slovena e dove il bilinguismo li dove dovrebbe essere rispettato, quasi non esiste.
sono nato a Pola nel 1965