Credo che tutti noi che ti seguiamo speriamo che il tuo canale duri a lungo, tanto da permetterti di condurci alla scoperta di quei lati nascosti delle scritture che le rendono vive, interessanti e attuali. Grazie
Buona sera Vittorio, cosa ne pensi dell' ipotesi kenita? Esodo 18 poteva in origine contenere la memoria di una connessione di quello che sarebbe diventato poi Israele con gruppi midianiti/keniti? Dietro la rivisitazione di Ietro come pagano esemplare potrebbe essersi conservata la memoria di YHWH come una divinità legata ai midianiti e il sacerdote di Midian potrebbe aver iniziato Mosè culto di YHWH? Abacuc 3,7 nella teofania di YHWH nomina località che suggeriscono un origine meridionale e desertica di Adonai.
Ciao Vittorio, ho scoperto da qualche giorno il tuo canale e ti faccio davvero tanti complimenti per l'impegno e l'approccio che hai nei confronti della divulgazione di questi argomenti. Da Ateo trovo davvero stimolante ed interessante venire a conoscenza delle origini e degli sviluppi di questa religione e delle sue ramificazioni, e di questo ti ringrazio. Avrei una domanda che sorge dalla pura curiosità: Viste le riforme storiche, omissione o aggiunta di testi all'interno del vecchio testamento, traduzioni e adattamenti alle quali queste scritture sono state sottoposte, esiste un motivo per il quale i capitoli dell' Esodo che forniscono al popolo ebraico precise istruzioni e norme sociali (gestione degli schiavi, gestione di crimini, sacrifici e varie pratiche di devozione) che oggi risultano inapplicabili, per ovvi motivi etici, non sono stati rimossi o modificati per meglio adattarsi alla pratica religiosa odierna? Ti ringrazio ancora una volta per i tuoi contenuti.
Caro, intanto ti ringrazio molto per questo commento, e naturalmente sei più che il benvenuto su questo canale! In realtà bisogna considerare questo: i testi dell'Antico Testamento sono stati conservati come preziosa testimonianza storica e religiosa e già in epoca antica sono esito di rielaborazioni e tentativi di reinterpretazioni, laddove comunque non esisteva una "bibbia" in senso canonico, ma testi ritenuti autorevoli all'interno di una religione essenzialmente sacrificale. Con la caduta del Tempio nel 70 d.C. il carattere sacrificale della religione ebraica viene meno, e si inizia a cercare interpretazioni halakhiche (cioè pertinenti alla legislazione toraica) per comprendere il senso di ciò che era stato fissato secoli addietro. Sia il giudaismo rabbinico, con la Mishna e il Talmud, sia le tradizioni cristiane (sia quelle canoniche che formeranno il Nuovo Testamento, sia quelle rimaste non canoniche) cercano di comprendere il rapporto tra le prescrizioni antiche e la nuova realtà presente, tramite un processo ermeneutico non banale. In ambito cristiano il discorso è ancora più complicato dal fatto che già dal II secolo la netta maggioranza di coloro che partecipavano al movimento erano persone di origine pagana, dunque non vincolate alla Legge di Israele. Da un punto di vista cristiano non c'è alcun bisogno di censurare testi antichi, teologicamente possono essere ricompresi efficacemente alla luce della Storia di Israele e della rivelazione di Cristo. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di recuperare i video che ho fatto sulle Lettere di Paolo (autografe e non) e sugli Atti degli Apostoli. Spero di averti risposto, sia pure in modo conciso! Un caro saluto Vittorio
Vittorio nella comunità dei prestigiatori si vede alla scena dove i maghi egizi trasformano i bastoni in serpenti come un'eco (o anche una testimonianza) di un vecchio gioco di prestigio: esiste infatti un serpente in Egitto che se preso in un certo modo diventa rigido come un bastone. Io lo trovo verosimile, ma (da persona pur non credente ma che segue sia te che Gianmario Pagano da qualche mese) ho anche imparato a non cercare inerranza biblica o spiegazioni per essa a tutti i costi. Una volta al club di Torino infatti c'era uno che ha detto "Mosè faceva parlare il cespuglio" e io ho corretto "Non proprio. Mosè era da solo e ci parlava lui! Non lo vedrei come una testimonianza di gioco di prestigio". Detto ciò, aspetto una tua opinione e se eri a conoscenza di questa curiosità
Caro Carlo, grazie! In effetti credo che questo genere di spiegazioni sia un po' naif, per farti capire andavano di moda nei sermoni illuministi del XVIII secolo in Germania. In realtà il punto è che le narrazioni dell'Esodo non vanno intese come una resa pedissequa di fatti realmente accaduti proprio così, ma invece come narrazioni teologiche basate su tradizioni più antiche. Inoltre occorre tenere presente che la magia aveva un ruolo molto diverso da un punto di vista dell'antropologia culturale rispetto a quello che ricopre nelle società post-illuministiche, e in Egitto (come in Israele) era largamente praticata. Come poi venissero interpretati gli esiti dei rituali o degli incantesimi, questo è esattamente un problema culturale. Spero di averti risposto =)
@@vittoriosecco Certo grazie. Sul fatto che la natura dell'esodo non sia da prendere alla lettera è una cosa che ho avuto modo di far presente anche io. Poi che simil-giochi di prestigio potrebbero essere stati praticati anche da sacerdoti ebrei e egizi nessuno può negarlo. Mi pare di aver letto che secondo alcune interpretazioni anche la negromante di Endor fosse una "trafficona" se mi passi il termine. Detto ciò un confronto fra te e uno storico della prestidigiazione come Alex Rusconi sarebbe auspicabile per me
@Vittorio Secco premesso che non mi piace "fare finta che...", ma non potrebbe essere il racconto di una delle tante migrazioni in ingresso e in uscita dall'Africa? Attraverso l’Egitto e la Palestina sono passati tutti i gruppi che uscivano dal continente o vi rientravano perché poi magari cambiavano idea, insomma i vari Out of Africa. Credo anche che questi spostamenti abbiano decretato la fortuna del''Egitto in quanto unico crocevia dal quale potevano passare queste migrazioni. Non voglio ridurre il testo Sacro a qualcosa di diverso e le pongo la mia domanda con molto rispetto.
È assolutamente legittimo chiederselo e non vi è nulla di irrispettoso, anzi grazie per questo commento! La realtà è che siamo nel campo delle ipotesi, ma un'idea è che la tradizione dell'esodo potesse essere originata da una vicenda di migrazione di una parte del popolo di Israele, e dopo sia stata ampliata e "nazionalizzata" per fungere da mito di fondazione per la presenza israelitica nella terra di Canaan
Il numero citato dalla bibbia sul numero degli ebrei esodati(circa 4.000.000 tra uomini, donne, bambini e stranieri),appare smisurato,e ingestibile dal punto di vista logistico.
Credo che tutti noi che ti seguiamo speriamo che il tuo canale duri a lungo, tanto da permetterti di condurci alla scoperta di quei lati nascosti delle scritture che le rendono vive, interessanti e attuali. Grazie
Grazie a te cara Aida, è un vero piacere leggere le tue parole!
🙏 grazie
Grazie🙏🏻
Prego!
Buona sera Vittorio, cosa ne pensi dell' ipotesi kenita? Esodo 18 poteva in origine contenere la memoria di una connessione di quello che sarebbe diventato poi Israele con gruppi midianiti/keniti? Dietro la rivisitazione di Ietro come pagano esemplare potrebbe essersi conservata la memoria di YHWH come una divinità legata ai midianiti e il sacerdote di Midian potrebbe aver iniziato Mosè culto di YHWH? Abacuc 3,7 nella teofania di YHWH nomina località che suggeriscono un origine meridionale e desertica di Adonai.
Ciao Vittorio, ho scoperto da qualche giorno il tuo canale e ti faccio davvero tanti complimenti per l'impegno e l'approccio che hai nei confronti della divulgazione di questi argomenti. Da Ateo trovo davvero stimolante ed interessante venire a conoscenza delle origini e degli sviluppi di questa religione e delle sue ramificazioni, e di questo ti ringrazio. Avrei una domanda che sorge dalla pura curiosità:
Viste le riforme storiche, omissione o aggiunta di testi all'interno del vecchio testamento, traduzioni e adattamenti alle quali queste scritture sono state sottoposte, esiste un motivo per il quale i capitoli dell' Esodo che forniscono al popolo ebraico precise istruzioni e norme sociali (gestione degli schiavi, gestione di crimini, sacrifici e varie pratiche di devozione) che oggi risultano inapplicabili, per ovvi motivi etici, non sono stati rimossi o modificati per meglio adattarsi alla pratica religiosa odierna?
Ti ringrazio ancora una volta per i tuoi contenuti.
Caro, intanto ti ringrazio molto per questo commento, e naturalmente sei più che il benvenuto su questo canale!
In realtà bisogna considerare questo: i testi dell'Antico Testamento sono stati conservati come preziosa testimonianza storica e religiosa e già in epoca antica sono esito di rielaborazioni e tentativi di reinterpretazioni, laddove comunque non esisteva una "bibbia" in senso canonico, ma testi ritenuti autorevoli all'interno di una religione essenzialmente sacrificale. Con la caduta del Tempio nel 70 d.C. il carattere sacrificale della religione ebraica viene meno, e si inizia a cercare interpretazioni halakhiche (cioè pertinenti alla legislazione toraica) per comprendere il senso di ciò che era stato fissato secoli addietro. Sia il giudaismo rabbinico, con la Mishna e il Talmud, sia le tradizioni cristiane (sia quelle canoniche che formeranno il Nuovo Testamento, sia quelle rimaste non canoniche) cercano di comprendere il rapporto tra le prescrizioni antiche e la nuova realtà presente, tramite un processo ermeneutico non banale. In ambito cristiano il discorso è ancora più complicato dal fatto che già dal II secolo la netta maggioranza di coloro che partecipavano al movimento erano persone di origine pagana, dunque non vincolate alla Legge di Israele.
Da un punto di vista cristiano non c'è alcun bisogno di censurare testi antichi, teologicamente possono essere ricompresi efficacemente alla luce della Storia di Israele e della rivelazione di Cristo. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di recuperare i video che ho fatto sulle Lettere di Paolo (autografe e non) e sugli Atti degli Apostoli.
Spero di averti risposto, sia pure in modo conciso!
Un caro saluto
Vittorio
@@vittoriosecco Grazie mille della risposta, tutto molto piú chiaro!
Vittorio nella comunità dei prestigiatori si vede alla scena dove i maghi egizi trasformano i bastoni in serpenti come un'eco (o anche una testimonianza) di un vecchio gioco di prestigio: esiste infatti un serpente in Egitto che se preso in un certo modo diventa rigido come un bastone.
Io lo trovo verosimile, ma (da persona pur non credente ma che segue sia te che Gianmario Pagano da qualche mese) ho anche imparato a non cercare inerranza biblica o spiegazioni per essa a tutti i costi. Una volta al club di Torino infatti c'era uno che ha detto "Mosè faceva parlare il cespuglio" e io ho corretto "Non proprio. Mosè era da solo e ci parlava lui! Non lo vedrei come una testimonianza di gioco di prestigio".
Detto ciò, aspetto una tua opinione e se eri a conoscenza di questa curiosità
Caro Carlo, grazie! In effetti credo che questo genere di spiegazioni sia un po' naif, per farti capire andavano di moda nei sermoni illuministi del XVIII secolo in Germania. In realtà il punto è che le narrazioni dell'Esodo non vanno intese come una resa pedissequa di fatti realmente accaduti proprio così, ma invece come narrazioni teologiche basate su tradizioni più antiche. Inoltre occorre tenere presente che la magia aveva un ruolo molto diverso da un punto di vista dell'antropologia culturale rispetto a quello che ricopre nelle società post-illuministiche, e in Egitto (come in Israele) era largamente praticata. Come poi venissero interpretati gli esiti dei rituali o degli incantesimi, questo è esattamente un problema culturale. Spero di averti risposto =)
@@vittoriosecco Certo grazie. Sul fatto che la natura dell'esodo non sia da prendere alla lettera è una cosa che ho avuto modo di far presente anche io. Poi che simil-giochi di prestigio potrebbero essere stati praticati anche da sacerdoti ebrei e egizi nessuno può negarlo. Mi pare di aver letto che secondo alcune interpretazioni anche la negromante di Endor fosse una "trafficona" se mi passi il termine. Detto ciò un confronto fra te e uno storico della prestidigiazione come Alex Rusconi sarebbe auspicabile per me
@Vittorio Secco premesso che non mi piace "fare finta che...", ma non potrebbe essere il racconto di una delle tante migrazioni in ingresso e in uscita dall'Africa? Attraverso l’Egitto e la Palestina sono passati tutti i gruppi che uscivano dal continente o vi rientravano perché poi magari cambiavano idea, insomma i vari Out of Africa. Credo anche che questi spostamenti abbiano decretato la fortuna del''Egitto in quanto unico crocevia dal quale potevano passare queste migrazioni. Non voglio ridurre il testo Sacro a qualcosa di diverso e le pongo la mia domanda con molto rispetto.
È assolutamente legittimo chiederselo e non vi è nulla di irrispettoso, anzi grazie per questo commento! La realtà è che siamo nel campo delle ipotesi, ma un'idea è che la tradizione dell'esodo potesse essere originata da una vicenda di migrazione di una parte del popolo di Israele, e dopo sia stata ampliata e "nazionalizzata" per fungere da mito di fondazione per la presenza israelitica nella terra di Canaan
Il numero citato dalla bibbia sul numero degli ebrei esodati(circa 4.000.000 tra uomini, donne, bambini e stranieri),appare smisurato,e ingestibile dal punto di vista logistico.