Da sempre per me è naturale pregare nei boschi. Mentre si stanno diffondendo movimenti legati alle tradizioni druidiche (Avalon...) o addirittura giapponesi (Shirin Yoku) , nessuno conosce le radici della nostra cultura italiana. È ora che ci riprendiamo i nostri boschi sacri. Grazie per questi video!
bellissimo ,ottimo, unico appunto direi, ma parlo a naso però non ho dati sulla questione, che forse i galli potevano avere una sensibilità analoga verso boschi e natura
Grazie milleeee ❤️ Hai trovato gli articoli? Se ti serve c’è il tasto cerca sulla destra 😊 Per yt, se vai sul canale, c’è il tasto per attivare la campanella! Comunque siamo stati fermi per un mesetto, quindi non ti sei persa un gran che😁
@@AdMaioraVertite trovato gli articoli, grazie mille! ...avevo attivato la campanella, ma non mi era arrivata nessuna notifica >: boooh Si sarà sbarellato a caso il mio account, forse...
Calcola anche che in epoca imperiale, lo sviluppo urbano delle città principali e di Roma stessa (che aveva poco meno degli abitanti che ha oggi) spingeva ad una necessità ENORME di legname, le cui costruzioni, sia edilizie che manifatturiere rappresentavano solo una minima parte. Pensa a tutti i lavori e le botteghe in città che necessitavano del fuoco per funzionare, al riscaldamento delle case, alle terme. Perfino per la produzione di pece (dalle betulle. L'ho anche fatta, una volta... vien fuori una colla pazzesca) All'epoca c'era una fiorente industria del legname che di sicuro avrà colpito molto - e in negativo - i popoli d'oltralpe. Da qui a tramandare fin dopo la fine dell'impero una figura dei romani disboscatori e palazzinari il salto è assai breve. Buttaci dentro anche l'opera denigratoria che la Roma pagana ha avuto nel medioevo... E nondimeno, lo stesso Catone faceva una netta distinzione fra la Silva Caedua (il bosco da legname) e Silva Glandaria (da sfruttare per le ghiande... ossia per il nutrimento dei maiali). Considerata quest'ultima come bosco utile, e considerata la cognizione religiosa sulle selve, quantomeno si può dire che i romani avessero considerazioni diverse per boschi diversi. Da legname, da "frutto" e sacrali. E io mi sento di capirli almeno un po. Io amo andar per boschi e ne ho visto a iosa, ormai: mentre alcuni sono impietosamente silenti, altri ti fan sentire l'aura di sacralità fin nelle ossa. Quella sensazione di rispetto e deferenza che è la stessa che, in un tempio o una chiesa ti fa in automatico parlar sottovoce. P.S. Viva Plinio! L'ho sempre amato, come autore antico :D
hai ragione, ma nonostante questo vi furono solo due picchi di aumento delle temperature in epoca romana. Uno fu durante le guerre puniche (probabile causa umana), e l'altro fu durante l'età augustea ;-)
Non mi pare che gli antichi romani avessero una grande sensibilità nei confronti della natura,intesa come piante e animali. Per mantenere operative le terme hanno disboscato boschi e foreste. Per non parlare dei giochi gladiatori ai quali hanno sacrificato migliaia di animali fino a provocarne l estinzione.
Da sempre per me è naturale pregare nei boschi. Mentre si stanno diffondendo movimenti legati alle tradizioni druidiche (Avalon...) o addirittura giapponesi (Shirin Yoku) , nessuno conosce le radici della nostra cultura italiana.
È ora che ci riprendiamo i nostri boschi sacri. Grazie per questi video!
Ognuno di questi appuntamenti é , per me, la cosa importante della settimana. Grazie.
grazie!
Interessante il fatto che Plinio ricavasse dall'osservazione della natura, dei principi etici! Una struttura di pensiero da approfondire.
non è l'unico autore latino a farlo. Secondo il mio parere, leggere le fonti latine è affascinante anche per questo!
Che belli questi video vecchi su argomenti assai poco noti tra i non specialisti. Mia nipote che fa il ginnasio ne è affascinata.
@@fabioderose ❤️
Grandissimo Emanuele ascoltarti in cuffia è davvero fantastico. Complimenti a te e al grande Mattia.
Grazie Giovanni 😄😁
OTTIMA LEZIONE DI VITA........AVGVRIS et IMPERIVM
Grazie! Molto interessante
Interessante approfondimento. Come sempre. Grazie.
Grazie a te :D
Grazie mille
Grazie questo per me è un video molto interessante ❤️
Bellissimo video!
Complimenti, argento molto interessante
Gran bel video! Bravo!!
Davvero molto interessante!
bellissimo ,ottimo, unico appunto direi, ma parlo a naso però non ho dati sulla questione, che forse i galli potevano avere una sensibilità analoga verso boschi e natura
Potresti parlare in particolare del Lucus Nemorensis, anche in riferimento all'interpretazione di Frazer nel Ramo d'oro?
Dopo aver adorato questo video, vado subito a leggermi gli articoli
Grazie milleeee ❤️
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Comunque siamo stati fermi per un mesetto, quindi non ti sei persa un gran che😁
@@AdMaioraVertite trovato gli articoli, grazie mille!
...avevo attivato la campanella, ma non mi era arrivata nessuna notifica >: boooh
Si sarà sbarellato a caso il mio account, forse...
Calcola anche che in epoca imperiale, lo sviluppo urbano delle città principali e di Roma stessa (che aveva poco meno degli abitanti che ha oggi) spingeva ad una necessità ENORME di legname, le cui costruzioni, sia edilizie che manifatturiere rappresentavano solo una minima parte. Pensa a tutti i lavori e le botteghe in città che necessitavano del fuoco per funzionare, al riscaldamento delle case, alle terme. Perfino per la produzione di pece (dalle betulle. L'ho anche fatta, una volta... vien fuori una colla pazzesca)
All'epoca c'era una fiorente industria del legname che di sicuro avrà colpito molto - e in negativo - i popoli d'oltralpe. Da qui a tramandare fin dopo la fine dell'impero una figura dei romani disboscatori e palazzinari il salto è assai breve. Buttaci dentro anche l'opera denigratoria che la Roma pagana ha avuto nel medioevo...
E nondimeno, lo stesso Catone faceva una netta distinzione fra la Silva Caedua (il bosco da legname) e Silva Glandaria (da sfruttare per le ghiande... ossia per il nutrimento dei maiali). Considerata quest'ultima come bosco utile, e considerata la cognizione religiosa sulle selve, quantomeno si può dire che i romani avessero considerazioni diverse per boschi diversi. Da legname, da "frutto" e sacrali.
E io mi sento di capirli almeno un po. Io amo andar per boschi e ne ho visto a iosa, ormai: mentre alcuni sono impietosamente silenti, altri ti fan sentire l'aura di sacralità fin nelle ossa. Quella sensazione di rispetto e deferenza che è la stessa che, in un tempio o una chiesa ti fa in automatico parlar sottovoce.
P.S. Viva Plinio! L'ho sempre amato, come autore antico :D
hai ragione, ma nonostante questo vi furono solo due picchi di aumento delle temperature in epoca romana. Uno fu durante le guerre puniche (probabile causa umana), e l'altro fu durante l'età augustea ;-)
Davvero molto interessante. Comunque credo che disboscassero molto anche per tutto il legname che serviva per riscaldare le terme
L acqua termale esce calda dal sottosuolo....
4:20
5:10
100% Il bosco sacro è fondamentale x la religione romana
sei BRAVISSIMO
👍👍👍👍♥️
❤️❤️
Si e vai mettici anche il cronometro...XD
Stress da première....
😂😂😂
Non mi pare che gli antichi romani avessero una grande sensibilità nei confronti della natura,intesa come piante e animali.
Per mantenere operative le terme hanno disboscato boschi e foreste.
Per non parlare dei giochi gladiatori ai quali hanno sacrificato migliaia di animali fino a provocarne l estinzione.
Al parco della caffarella c'è il bosco sacro
@@trucebardelli8563 si ma non è sacro in quel senso. È stato piantato nuovo su iniziativa di un’associazione privata ed hanno deciso di chiamarlo così
@@AdMaioraVertite aa ho capito è un falso sacro