Sulla mitologia greca si deve specificare una cosa che spessissimo passa inosservata, ovvero: Gran parte di quella che noi oggi definiamo "mitologia" è spesso tratta da opere teatrali, perciò essa non è da valutare come canonica del culto greco ma frutto della fantasia e la rivisitazione degli autori. Facendo un paragone sarebbe come studiare la religione cristiana basandosi su "Una settimana da Dio" Questo concetto viene specificato nella "Repubblica di Platone" dove viene esplicitamente detto che sarebbe dovuto essere proibito per legge di usare divinità ed eroi come personaggi delle commedie. Anche nel "Simposio" traspare il fatto che spesso l'interpretazione della mitologia era soggettiva infatti uno dei personaggi di questo dialogo definiva Eros la divinità più antica mentre un altro la più giovane. Senza contare il fatto che a seconda delle regioni i miti inerenti la stessa divinità potevano cambiare, così si ha Afrodite nata da Zeus e Dione oppure dalle disavventure di Urano.
Anche questa è un giustissima osservazione alla quale non avevo pensato quando preparai il video. Moltissimi anche poeti e filosofi hanno stratificato racconti mitologici greci (e anche romani) del tutto inventati. Ottimo contributo! Lo fisso in cima perché merita proprio ;-)
Infatti anche a Roma alcuni intellettuali mossero delle critiche contro i poeti ed altri per l'utilizzo degli Dèi, specie in azioni poco consone (farsi prendere dai piaceri, ecc.), come ad esempio Seneca nel De Brevitate Vitae, Cicerone nel De Natura Deorum, ecc. ecc.
eh. però rimane l'annosa questione del: "questo abbiamo e questo ci dobbiamo far bastare". Più del 99% della letteratura antica è andata - talvolta letteralmente - in fumo. E poeti e cantori si saranno pure basati sulla mitologia popolare. Certo, è tutto da prendere con le pinze, ma... oh: a meno che qualcuno non riesca a viaggiare nel tempo, la vedo dura trovare fonti più attendibili di quelle che ci sono arrivate 🤷♂ Poi... non è detto che in futuro non si incappi in una botta di culo stratosferica e qualche archeologo non trovi dei papiri o perfino delle pergamene di qualche scrittore antico che ha deciso di trasporre paro paro la tradizione orale.
Buongiorno. Si ringrazia per il suo intervento atto ad accrescere la consapevolezza e la cultura. Ogni uomo vede ed elabora uno “spicchio” della realtà. È nell’appartenenza alla “Tribù” che si genera la ricchezza culturale, intellettuale, attraverso la relazione con il prossimo, usando il linguaggio. Più questo sarà ricco più si potrà costruire un pensiero adeguato alla conoscenza della realtà, più si potrà trasmettere compiutamente la conoscenza. Cordialità.
Complimenti per il video, davvero molto interessante. Sono assolutamente d’accordo sul fatto che siano religioni diverse, anche perché la religione romana, per quanto riguarda soprattutto gli aspetti più “pratici” dei riti, ha subito molto di più l’influenza dei popoli italici, in particolare gli etruschi, che non dei greci. Tuttavia mi sento di dissentire sul fatto che si tratti anche di divinità e mitologie completamente diverse. La mitologia romana e gli Dei romani sono totalmente differenti da quelli egizi o germanici, mentre mantiene invece una certa continuità con la mitologia greca, seppur esposta in alcuni casi in maniera diversa. Con tutte le dovute differenze, ma Giove diventa re degli Dei prendendo il posto di suo padre Saturno, così come fa Zeus con Crono. Enea è lo stesso sia nell’Iliade che nelle rappresentazioni etrusche e romane. Esistono molti reperti archeologici etruschi che rappresentano i miti greci con il nome della corrispettiva divinità etrusca (vasi e specchi che rappresentano il giudizio di Paride, Ercole, Afrodite e Adone, dove il nome delle divinità è quello etrusco e non greco), quindi trovo un po’ riduttivo definire l’aspetto della corrispondenza tra Dei greci e romani solo come propaganda imperiale. Nel periodo imperiale questo aspetto è stato enfatizzato, ovviamente, ma è stato comunque preso da fonti già esistenti non inventato da zero a scopo propagandistico. La storia di Enea si conosceva già quando Virgilio ha scritto l’Eneide, il suo lavoro non è stato quello di inventare ma quello di cercare e organizzare testi precedenti che già ne parlavano (che probabilmente all’epoca saranno stati molti di più di ciò che è arrivato fino a noi). Detto questo, mi sento dire che la differenza tra religione romana e religione greca è la stessa che possa esserci tra cristianesimo, ebraismo e Islam: sono religioni diversissime che si sono sviluppate in periodi storici diversi, hanno usanze, feste e credenze completamente diverse, tuttavia il Dio in cui credono è lo stesso, che si manifesta anche con aspetti e caratteristiche diverse ad ognuno di questi popoli. Nello stesso modo, la religione greca e romana sono religioni diverse, hanno riti e feste diverse, alcune divinità di una non sono presenti nell’altra, e alcune hanno maggiore importanza in una piuttosto che nell’altra, su questo ormai non credo ci siano dubbi, ma la base mitologica e gli Dei (anche se non tutti) sono sempre gli stessi che si manifestano con caratteristiche diverse. In conclusione, ma questa è solo una mia opinione personale, penso che gli Dei si manifestino con aspetti e caratteristiche diverse che siano più vicine alla mentalità dei popoli che li venerano. Per esempio Ares come Dio degli spartani rappresenta la guerra nel suo lato più duro e brutale, perché è questa la visione che i greci e in particolare gli spartani hanno della guerra, mentre Marte come Dio dei romani rappresenta la guerra nel suo aspetto difensivo, perché è questa la visione che hanno della guerra i romani, inoltre Marte si presenta come difensore dei campi e legato all’agricoltura perché i primi romani si identificavano soprattutto come un popolo agricolo e di conseguenza il loro Dio principale doveva essere legato anche a questo aspetto, mentre gli altri aspetti legati alla guerra vengono presi da altre divinità. All’interno della stessa religione greca da una città all’altra le stesse divinità vengono viste in modo diverso, proprio per la diversa mentalità delle persone che le venerano, la stessa cosa succede nella religione romana, dove tra un secolo e un altro cambia il modo in cui alcune divinità vengono percepite perché anche la mentalità dei romani cambia in base ai cambiamenti della società. Chiedo scusa per il commento lunghissimo 😅
Ma quali scuse? 🙂anzi grazie mille! È chiaro che in questo video ho dovuto fare delle semplificazioni per non farlo durare all'infinito. Ti dico, il corso che sto tenendo adesso, affronta la relazione tra Greci e Romana (sia in similitudini che in differenze, e le varie motivazioni, compreso il tramite degli Etruschi) dall'Età del Bronzo fino ad Augusto in 8 ore. È chiaro che non posso fare un video altrettanto approfondito. Tutti ituoi argomenti sono validi! Sebbene, a tua volta hai dovuto fare delle semplificazioni. Per esempio: la più antica attestazione di Enea riguarda uno scarabeo etrusco di VI secolo del quale non rimane alcuna traccia poiché andato perduto. È sufficiente a dire che il mito di Enea fosse esteso a tutta l'Italia all'epoca? E per il collegamento tra Enea e Romolo, quanto indietro possiamo andare? Gli autori Romani di III secolo (probabilmente copiandosi a vicenda) fanno di Romolo il diretto figlio di Enea, creando un errore cronologico evidente (la guerra di Troia è del XII mentre Roma si fonda nell'VIII). Ciò significa che è un palese artificio introdotto con fini propagandistici. Ma il dibattito è molto più complesso di quanto non si possa sviscerare in un video su yt. Ho provato a fare degli approfondimenti su singoli temi più lunghi e dettagliati (anche del confronto tra religione greca e romana), ma non sono stati apprezzati. Evidentemente gran parte del pubblico vuole video più semplici come questo. Per questo anche nel video ho rimandato ad altri approfondimenti ;-) Grazie davvero per il lungo messaggio
Complimenti, è stato molto piacevole e interessante ascoltare questa lezione e anche leggere i diversi pareri in merito. Se può essere stimolante per l'analisi della questione, offrire abche il mio parere, io credo che le due religioni, greca e romana, siano sempre state accostate - almeno negli ambiti in cui non è possibile approfondire - non tanto per la somiglianza dei riti/culti, quanto piuttosto perché riconoscevano un medesimo senso al vivere umano. Per esempio, benché le tre grandi religioni, ebraismo cristianesimo e islam, in teoria si trovino ad adorare il medesimo dio, tuttavia da esso traggono 3 concezioni della vita estremamente differenti: l'ebraismo centra sull'alleanza, il cristianesimo sulla comunione, l'islam sull'esaltazione... semplificando al massimo ovviamente. Per l'uomo romano, al di là della particolare interpretazione della singola divinità, quale è il rapporto dell'uomo con gli dei? In che misura è spettatore o protagonista di questo rapporto? Io ho idea che la sostanziale somiglianza tra le due religioni, greca e romana, stia in questo, cosa ne pensa?
@@ilariag.3655 ti cuoro per il lungo commento 😊 Però il fatto di avere riti, feste e miti diversi, è proprio espressione di una mentalità e di un diverso rapporto con il divino. Es. i Romani facevano i riti in piedi, perché ideologicamente essi non si inginocchiavano davanti a nessuno, nemmeno agli Dèi. Ciò è diverso nel mondo greco. Ne consegue che il rapporto del romano con la divinità è di tipo contrattuale, mentre quello greco è di sottomissione e adorazione. I riti, i miti, e tutte le altre manifestazioni esterne di una religione, sono il prodotto dell’intimo rapporto di un popolo con le proprie divinità. Grazie a queste, possiamo ricostruire il loro rapporto con gli Dèi. Ecco perché non si può dire “i culti greco e romano sono simili A PRESCINDERE dai riti”… perché, essendo i riti l’espressione più evidente del rapporto col divino, sono proprio il fulcro di quel rapporto
Beh, intanto per "religione romana" bisogna capire a che periodo ci riferiamo visto che ha avuto un'evoluzione piuttosto lunga. L'influenza greca c'è sempre stata (non pensiamo alla Grecia, i greci erano letteralmente a Napoli) e ovviamente col tempo è andata espandendosi. Inoltre esiste un'ipotesi, mutuata dalla linguistica, secondo poi sarebbe esistita una religione protoindoeuropea da cui sarebbero derivate le varie religioni vedica, iranica, greca, romana, celtica, germanica, ecc. tanto in linguistica come in antropologia sono sempre cauto nel sancire parentele e origini perché è un terreno scivoloso e la cantonata è dietro l'angolo, però spiega molte analogie di base fra le due mitologie
Bella e approfondita spiegazione, grazie 🙏 ricordo ancora la delusione che ho provato quando ho letto il libro “Roma e Gerusalemme” di Martin Goodmann. Praticamente l’autore, considerato uno dei più grandi storici del mondo antico, sminuiva la storia di Roma facendola risalire completamente a quella greca. Non sono arrivato neanche a metà libro, deluso, parecchio infastidito e perplesso dalle semplificazioni e dalla spocchia dell’autore. Una delusione totale. Mai più
@@AdMaioraVertite 😂 no, magari sarebbe interessante conoscere un tuo parere sulle molte semplificazioni su Roma dello storico. Secondo me avrebbe potuto chiamarlo “Atene e Gerusalemme” 😅. I toni mi hanno ricordato quelli di Arnold J. Toynbee su Roma: insomma i romani non hanno inventato nulla e hanno copiato tutto, ma dico proprio tutto, dai greci. Va beh 🤷🏻♂️ per fortuna erano riconosciuti come grandi studiosi, nonostante queste semplificazioni allucinanti e spocchia accademica.
Bel video! Grazie per divulgare temi tanto poco esplorati nella cultura di massa! Piccola segnalazione non richiesta: mi è parso nella parte terminale che la musica di sottofondo distraesse un po' dal parlato, forse per una questione di volumi o di ritmo.
Grazie mille di questo video approfondito. Una domanda: All’interno di molte culture tribali in tutto il mondo si usava, sia per motivi rituali/spirituali che per altri motivi, colorare il viso con vari pigmenti. Sto facendo una ricerca sulla Roma arcaica. Sai se ci sono tracce di pittura facciale o corporale nella religione/cultura romana in qualsiasi forma? Grazie in anticipo🙏
Video molto interessante ma essendo un politeista greco mi permetto di aggiungere qualcosa. -Venus viene dal proto-italico *wenos (indo europeo wenh-os) di cui derivano il tedescho « wunsch » e il francese « vœu » avendo entrambi il significato di « desiderio » dunque ha qualcosa a che vedere con la passione e l’amore, corrispondendo in tal caso alla greca Afrodite (che otorga anche ella la vittoria agli umani (inno omerico) ed è addirittura anche associata ai giardini.
-Ares è anche una divinità che protegge i campi, ma anche una divinità dell’ordine civico, della virilità, del coraggio, della resistenza, basta leggere l’inno orfico e omerico ad Ares. -I calendari religiosi greci erano lunisolari come quello romano e non lunari come quello islamico, con un mese intercalare ogni 3 o 4 anni. Religioni diverse si ma più simili che differenti
C'era comunque una differenza di base nel modo in cui il sentimento religioso era comunemente sentito Per sommi capi nella cultura greca gli Dei erano spesso da "tenere buoni e lontani" mentre il culto romano si incentrava tantissimo sui penates.
A scuola riporto queste differenze dividendo per i bambini gli dèi di origine etrusca, osco umbra, greca, latina e l'approccio diverso al mondo religioso rispetto ai greci. Potrebbe andare bene? Come si potrebbe diversamente?
Secondo me è la cosa migliore da fare! Servirebbero più insegnanti che fanno così. Se poi i ragazzi dovessero decidere di andare all'università, scopriranno che anche queste divisioni sono un po' artificiali (in realtà le religioni cambiavano anche da villaggio a villaggio, da valle a valle, e a seconda della vicinanza con territori di altri popoli). Ma questo è un passaggio ulteriore che, a mio parere, non è necessario farlo nelle scuole. Perciò posso dirti che meglio di così non potresti fare!
Video fantastico Emanuel, i miei più sentiti complimenti. Parlando di differenti approcci al sacro dei popoli antichi, mi piacerebbe sentire la tua (e la vostra) ipotesi di come invece fosse vissuto questo aspetto della vita dai popoli italici settentrionali. Sto lavorando ad un romanzo che prova a ricostruire il contesto sociale e culturale degli abitanti della Lombardia Orientale (in particolare popolazioni di probabile origine ligure condizionate da etruschi e celti... Si sto parlando dei Camunni) e mi chiedevo, con il poco che si sa, si può provare a ricostruire la loro idea di sacro? Sapendo anche della loro caratteristica "ibrida" immagino lo si possa fare osservando quello che era il sacro visto da Etruschi, Veneti, Liguri (anche se c'é pochissimo) e soprattutto Galli.
proverò ad approfondire, ma ti dico già che quando non abbiamo fonti scritte ma solo archeologiche prive di testo, è estremamente difficile farsi un'idea chiara 😞
Innanzitutto grazie per le precisazioni. È un argomento che mi interessa molto ed è stato sempre molto difficile trovare persone serie in questo campo. Mi iscrivo al tuo canale. Mi permetto di aggiungere una cosa fondamentale: avendo esperienza ventennale di India, ti dico che nel mondo pagano il sincretismo la fa da padrone quando una cultura A viva (sottolineo viva) entra in contatto con una cultura B che interessa la cultura A. Ciò non accade sempre e non in tutti i periodi. Tale sincretismo non era vissuto minimamente come tradimento come nell'alveo del monoteismo. Anzi e' atteggiamento naturale l'incorporazione in aliena e contemporaneamente l'espansione di caratteristiche plurime che non appartenevano al dato Deus/Deva fino a combaciare col Tutto per il singolo fedele.
Gli antiquari che mettevano in un unico calderone religione greca e romana non erano poi così diversi dai primi autori pagani che hanno scritto dei cristiani, ma senza fare alcuna distinzione delle diverse scuole mettendo tutto in un unico calderone e perciò definendoli tutti, indistintamente, "cristiani". Gran bel video. Pollicione in su!
Parzialmente vero. Ma tieni conto del fatto che per tutto il primo secolo, la setta cristiana era difficilmente distinguibile dalla comunità ebraica ed era una ristrettissima minoranza. A metà del primo secolo, per dire, dubito che la comunità cristiana superasse il migliaio di persone. E successivamente, gli stessi cristiani, fino al primo concilio, erano divisi su chi avesse la verità in tasca (e si menavano pure fra loro). Quindi per gli autori pagani era un casino distinguere le varie scuole ed eresie. E a questo aggiungici che i protocristiani e i cristiani del III secolo si comportavano come dei folli, il più delle volte, il che non aiutava a incentivare i pagani a investigare oltre. Gli antiquari del XVIII e XIX secolo, invece, hanno buttato tutto in un unico calderone per seguire la fascinazione per l'antichità senza curarsi dei dettagli nè delle distinzioni. Come d'altronde facevano pure nell'ambito della neonata archeologia, che più che una ricerca era un saccheggio per arricchire collezioni da esporre.
Video splendido, come sempre! Farai mai (o se hai già fatto, chiedo scudo) un video sul confronto tra divinità romane e "presunte" germaniche in Cesare e Tacito? Da germanista ci vedo parecchie forzature, ma vorrei tanto sentire il parere di un classicista
@@Kapdar è un tema molto interessante! Potrebbe essere una buona idea in collab con qualche creator che si occupa di cultu germanici. Tu hai da suggerire qualcuno?
Ciao Ad Maiora. Ho visto qualcuno dei tuoi video. Li ho seguiti anche fino in fondo, perché i contenuti sono interessanti e ben curati. Devo dirti un paio di cose sul format video, perchè penso che potresti fare un grande salto di qualità togliendo delle cose che non ti servono e 'annacquano' il tutto: 'sta musichetta di sottofondo per favore, distrae e abbassa drasticamente la qualità dell'insieme. Fai un bel lavoro, molto serio, hai anche una buona qualità di esposizione, non hai bisogno di queste musichette. (Le usavo anche io una volta, ma ormai ste musichette fanno molto cringe). Poi la sedia a dondolo è irritante, credimi. Cerca di stare fermo davanti alla videocamera se puoi: ti dà molta più credibilità come conferenziere. Infine, gli stacchetti con la musica alla Brave Heart nun se ponno veeede'! 🙂 Un semplice titolo è più che sufficiente. Vedo più sul tuo lavoro un'impostazione tipo il canale 'Europa antiqua', e sentiti onorato se ti paragono a lui. Te lo scrivo con stima, perché vorrei vederti fare il salto di qualità. un'altra cosa, si vede che vai sulle fonti, almeno io lo capisco: citarle è ancora meglio. Cita le fonti, visto che le hai. Ti sto scrivendo da un canale secondario. Comunque interessante il lavoro storico, grazie. Seguo con piacere.
@@AudioNarrativa: Concordo su tutto, soprattutto sull'irritabilità del dondolìo. Non l'ho commentato in una osservazione espicita, ma qui sotto un commento, perché non volevo che mi si considerasse poco educata.
@@rosaaime1462 io l’ho detto solo perché il relatore fa sempre un bel lavoro di ricerca, se posso dargli qualche utile consiglio di regia ne sono lieto. Tra l’altro ho notato che è anche molto attento, ha seguito il nostro consiglio e devo dire che è più piacevole ascoltarlo
Complimenti per il video, ti ho appena scoperto e l'ho trovato molto interessante, andrò a vedere la playlist sulla religione romana, ma vorrei chiederti se consigli un libro che ne parli approfonditamente delle divinità romane e ne approfondisca i riti, perché con la tua argomentazione mi hai messo molta curiosità e mi son reso conto di aver dato per scontato la diversità tra pantheon greco e romano, perché me li hanno sempre proposti come sovrapponibili. Grazie ancora per l'approfondimento!
Grazie del commento! Nella descrizione del video trovi una bibliografia con i link ai libri ;-) L'approfondimento dei riti è un po' più complesso, ne ho parlato nel mio libro E. Viotti, La Via Romana agli Dèi. Ma ti consiglio di partire dagli altri che ti ho messo in descrizione per avere prima un quadro generale ;-)
Attenzione a dire troppe volte “letteralmente”, sia quando non è necessario per enfatizzare sia perché a volte esprime proprio un concetto sbagliato e la parola perde di senso
Un discorso simile si può fare in ambito Orientalistico, e pure con lo stesso problema degli apologeti cristiani: Nel caso dei culti della Sinosfera, di fatto si poneva una barriera fittizia tra le filosofie cinesi e quelle dei vicini, con il Giappone come caso estremo (qui pure il fascismo, italiano e nipponico, ha fatto danni). In realtà, con lo studio è molto facile notare tre cose: 1. Il sincretismo è la norma da quelle parti, e il Giappone non fa eccezione non importa quanto vogliano dipingersi diversi o superiori (nel Kojiki e nel Nihongi praticamente tutte le divinità primordiali hanno dei nomi simil-taoisti) 2. Dal lato opposto, solo perché c'è del sincretismo col Daoismo, il Confucianesimo il Buddhismo non vuol dire che tutte le concezioni siano uguali (il rito sciamanico coreano è funzionalmente diverso da quello taoista, un matsuri Shinto è diverso da un rito buddhista "puro") 3. Spazio e tempo di trasmissione e adozione sono diversi, quindi anche ignorando i punti precedenti, non c'è mai identità né unicità perfetta tra religioni cinesi e quelle dei vicini, semplicemente perché Corea, Giappone e Vietnam possono preservare elementi più antichi e/o marginali rispetto a quelli presenti ora in Cina. Invece, nel caso delle religioni dharmiche, per esempio, spesso si dice che le idee di karma, ciclo delle rinascite e nirvana / moksha, dato che sono termini condivisi da Buddhism e Induismo allora devono essere la stessa cosa o addirittura che il Buddhismo riprenda dell'Induismo. Cosa palesemente non vera, anzitutto perché di mezzo mezzo ci sono anche il Giainismo e il Samkhya-Yoga, poi perché proprio la concezione filosofica e pratica è diversa in ognuna di queste, a volte persino all'interno di queste (il Buddhismo è il caso estremo), e non per ultimo perché l'Induismo per come lo si intende adesso (Advaita vs Dvaita, Visnuita vs Shaiva) è letteralmente l'ultimo della cucciolata se si esclude il Buddhismo tantrico tibetano moderno, cioè rintracciabile attorno all'anno 1000. In effetti, studiosi moderni come Gombrich, Halbfass, Bronkhost e Batchelor sostengono esattamente l'idea opposta: karma e samsara non erano originariamente concezioni vediche o quantomeno erano marginali, alcune tra tante e nemmeno intese in modo univoco, e questo fino al Vedanta (Upanishad, Purana)! In sintesi, parrebbe proprio il contrario: sono stati lo Giainismo, il Buddhismo e il Samkhya-Yoga a dare ai brahmani la concezione di samsara, nirvana e karma, non il contrario. L'idea secondo cui l'Induismo precede il Buddhismo, idea sbagliata, chiaramente pure ha un'origine sette-ottocentesca, quando si dava troppa corda alle pretese dei brahmani senza un minimo di spirito critico perché era roba esotica e non esisteva comunque l'antropologia e la filologia moderna (e la Teosofia ha pure fatto danni, pur avendo anche aiutato). Lo so che potrebbe sembrare tutto un po' confuso, e mi scuso: sintetizzare tutto in poche righe non è esattamente facile.
L'idea che l'induismo preceda il buddhismo dipende dal fatto che siddharta gautama nasce nel nono secolo avanti cristo mentre l'induismo è solo il nome che diamo attualmente alla religione vedica degli indoari che redassero i veda almeno mille anni prima.
@@VeterShelter Snì: nel senso, mi pare che in ambito accademico la distinzione* tra culto vedico (vedic religion), religione post-vedica a.k.a. Vedante e induismo (hinduism) mi pare sia abbastanza chiara. Solo a livello non-accademico si chiama il culto vedico "induismo", che presuppone un'India, cosa che non era manco per sbaglio: la regione di Magadha era considerata quasi un limes coi barbari ancora a ridosso della conquista alessandrina. *chiaramente e quantunque non assoluta dato che l'una comunque si fa risalire all'alta
@@marcocampa94 credo che alla fine non diciamo cose diverse. L'induismo è come noi chiamiamo quella religione di origine vedica, ma non credo proprio che un induista chiamerebbe la sua religione induismo nemmeno oggi.
Video molto interessante. Mi chiedo, sperando che magari possa anche essere letto. Potrebbe essere una delle molteplici spiegazioni che portano alla nascita del Cristianesimo cattolico e ortodosso? Per chi è appassionato, anche come me da autodidatta, non suona come novità il fatto che il 90% per non dire tutto, dei miti, culti e tradizioni cristiane altro non sono che una rielaborazione in chiave per l'appunto cristiana di miti e tradizioni delle religioni antiche, greca e romana in primis. Ora essendo che il mediterraneo a grandi linee lo si poteva suddividere in due macroaree Latina e Greca, potrebbe aver questo influito sulla nascita e divisione di questi due culti cristiani? Grazie mille per l'attenzione e soprattutto complimenti per il grandioso lavoro!
@@vincentsardone1858 ciao Vincent! Grazie del commento 😊 Sono due discorsi diversi. Da un lato il cristianesimo ha ripreso dalle religioni pagane perché incapace di eradicare alcune tradizioni. Dall’altro lato la separazione tra chiesa cattolica e ortodossa è dovuta alle conseguenze storiche della divisione tra impero romano d’occidente e d’oriente. Per la parte orientale il contributo delle religioni pagane greche, egizie e vicino-orientali è indubbiamente più significativo che in occidente 😊
@@vincentsardone1858 la divisione si ha per il saccheggio di Costantinopoli da parte della spedizione crociata facente tappa a Bisanzio, che in seguito si staccò dal papato romano, quindi non c'entra nulla con quello che immagini ti
@@paoloiacona5721beh, però le cause profonde dello scisma credo che vadano in parte ricercate, come faceva notare Emanuele, nei (profondamente) diversi contesti politici creatisi rispettivamente in Occidente e in Oriente dal V secolo in poi. Nel senso che il vuoto di potere e di autorità generatosi in Occidente a seguito del disfacimento dell'impero ha consentito alla Chiesa occidentale, al contrario di quella orientale, di assurgere a un ruolo politico di primo piano, e dunque a sviluppare col tempo un concetto più alto di sè, da cui le pretese di primato universale che hanno portato alla rottura con gli orientali
Mi sembra che il video parta da un assunto condivisibile, cioè che religione greca e romana non siano la stessa identica cosa...ma che poi a fine video si esageri quasi giungendo alla conclusione che la religione romana e quella greca abbiano ben poco in comune... La religione/cultura greca ha avuto una fortissima influenza su quella romana, mi sembra fatto innegabile. Roma non è stata solo l'Urbe ma anche tutte le colonie latine ex greche (o magnogreche), dove miti/culti/divinità si sono "mischiati" in maniera ancora più evidente
Ciao, ad un certo punto dici che la maggior parte dell'attività religiosa nell'antica Grecia si svolgeva all'interno dei templi al chiuso, ma da quello che so anche al di fuori di templi greci erano presenti altari, che dovrebbero dimostrare anche una liturgia pubblica. Tra tutti mi viene in mente Delfi dove è presente un'altare esterno e allo stesso tempo ci poteva recare del adyton se si voleva avere il rapporto diretto col dio. Stessa cosa ad Epidauro, presenza di altari al di fuori dei templi e poi l'abaton riservato solo ad alcuni. In sostanza quello che affermi mi manda più in confusione che altro
C'erano gli altari pubblici ma non erano associati ai riti dei templi. Inoltre, molti degli altari esterni ai templi sono successivi alla romanizzazione. Mi venne mossa la stessa critica citando come esempio la valle dei templi, dove gli altari relativi ai templi erano però di epoca romana, mentre quelli precedenti erano posti al di là di un muro che li separava dai templi stessi. (e che i Romani abbatterono)
Bellissimo video. Excursus fantastico. Hai tutta la mia ammirazione. Una curiosità ma l'ateismo esisteva presso l'antica cultura romana? Esistevano persone che negavalo l'esistenza degli dei?
Ero deciso a guardarlo, ed ecco che mi compare questo video non appena entro nel canale. Alla fine mi sono convinto a guardarlo dopo aver visto il reel si Instagram. Ancora prima di guardare il video propongo questo testo: “Lo studio del mondo religioso umbro, così come ci è documentato dalle tavole Eugubine, ci permette di intuire la struttura del Sacro presso le popolazioni italiche e quindi di lumeggiare la Weltanschauung da essa sottesa, attingente alla fase più arcaica delle genti indoeuropee; non solo, ma abbiamo così modo di afferrare i nessi con il mondo romano delle origini, espressione di una stessa ideologia aria. Il Preller, che scriveva nella seconda metà del secolo scorso, rilevava che la "religione dei Romani" , e degli Italici in genere, pur essendo politeista, non era caratterizzata, come quella greca, da leggende, nè fissata in racconti o episodi mitici. Gli Italici avevano avuto per principio animante le proprie istituzioni religiose una intuizione naturalistica. Ciò li portò a coltivare un uso pratico delle divinità, ma poco si curarono di stabilire i loro attributi. Giustamente il Colonna di Cesarò replicava riconoscendo sì la diversità con il mondo religioso greco, ma indicando la sede della diversità non nella rozzezza degli Italici, bensì nella venerazione del "numinoso della divinità rivelantesi in tutte le manifestazioni della sua potenza, inclusa, fra queste, la vita, che si esprimeva nella perpetuità della famiglia e della gens". Risulta molto difficile, per gli studiosi di antichità, riuscire a comprendere quel modo di contatto con la Realtà, proprio delle più antiche culture della storia dell'umanità, che non conosceva nella comprensione di questa nè frattura nè contraddizione fra "essere" ed "esistere" ma solo un continui fluire della "presenza divina". Anche se proprio di questo mondo fù l'assenza di tradizioni scritte, attraverso testimonianze come, per gli Umbri, quella delle tavole Eugubine, conservanti l'eco dell'antica struttura che collegava, in maniera rigorosa e pregnante il vivere umano con il mondo degli dèi, ci è possibile aprirci alla contemplazione di questi antichi paesaggi che conservano intatta la loro freschezza.” Non è indicato l'autore. Mio commento: M. Pucciarini, 'Le tavole eugubine e il mondo religioso umbro ed italico', è un'opera che mi ha appassionato moltissimo, evidenziando le similitudini tra la triade umbra di Giove, Marte, Voiofono e quella romana di Giove, Marte, Quirino, le radici profonde che non gelano, l'indeuropeità: sacerdoti, guerrieri, lavoratori. Anche qui si vuole confutare la tesi della rozzezza degli Italici rispetto ai Greci. Proprio riguardo ad un'altra opera sulla lingua degli Umbri, di F. Pinna, molti anni fa su un forum, Termometro politico, lessi riguardo ad una presunta unità culturale italica, molto prima dell'unità politica ad opera di Roma: una unità che dalla stazione originaria degli Umbri con l'apporto safino si sarebbe portata al meridione. Un utente aveva scritto un presunto motto di Platone: 'furono i riti italici a entrare in Grecia, non viceversa'. Segnalo poi la tradizione del dio Termine, per cui delle lapidi per lui sacre presumibilmente venivano poste al confine tra terreni in ambito rurale. Collegando al culto dei lari compitali, sempre in contesto rurale.
Mi hai fatto molta chiarezza! Mi sembra bene distinguere le divinità romane da quelle greche, a mio parere restituisce alle divinità romane la loro importanza!
Se cerchi in descrizione di ogni video ci sono i riferimenti ( o almeno ci dovrebbero essere ) delle musiche usate. Nel nostro caso: Sydney Children's Choir, "Carmen fratrum Arvalium" by Hildigunnur Rúnarsdóttir, ISCM Festival, Sydney 2010
@@Becca04927 Quella che ti ha riportato @eneasicael3272 riguarda la sigla del canale. Invece la musica di sottofondo è un nostro nuovo progetto, di cui vi stiamo centellinando l'anteprima. Purtroppo per motivi tecnici dobbiamo finire il nuovo sito prima di renderlo pubblico, e dovrete pazientare 🙂
La cosa curiosa è che in mezzo al tuo video mi è partito come pubblicità il trailer de "Il Gladiatore II", che non dev'essere proprio un film campione di divulgazione storica veridica.
Grandissimo. Inoltre si potrebbe citare il fatto che i greci sacrificassero a capo scoperto, mentre i romani col capo velato. I greci se non sbaglio aprivano i riti sacrificando ad Estia, (associata poi a Vesta, pur non essendo per niente uguale), mentre noi apriamo a Giano e Giove seguendo le indicazioni del De Agricoltura di Catone e qualche epigrafe, mentre invece l'offerta a Vesta la facciamo in fondo in chiusura come indicato da Cicerone.
ok. Primo: non insultare i tuoi vecchi video, che anche se erano più amatoriali, rimangono comunque molto validi :P. Secondo: gran bel video, anche se per colpa di un intoppo, mannaggia, mi sono perso la première. Terzo: a proposito di volersi attribuire una correlazione con la Grecia già in epoca augustea, Quali sono - se ci sono - le fonti pre-virgiliane che accennano all'arrivo di Enea nel Lazio o comunque in Italia? (E comunque, sia quel che sia, l'Eneide rimane una delle mie storie preferite ❤ pur considerando che era un'opera di propaganda, etc etc...). Quarto: che canzone hai usato per la outro? Alla fine del video si sente una voce femminile dolce assai che mi pare canti in latino.
@@TitusGalliusMontanus grazie mille😊 La più antica attestazione del mito di Enea è su uno scarabeo etrusco di V secolo oggi purtroppo perduto. Come fonti romane ve ne sono diverse (ad esempio Cicerona), ma sarà sicuramente Virgilio a uniformare e sistematizzare il mito di Enea 😉 Per la canzone, si tutto giusto, è un nuovo progetto sul quale vi aggiornerò appena il nuovo sito sarà finito 😁
@@michelascipioni4827 si dovrebbe vedere piccolina a destra di dove scrivi in chat. In ogni caso già da adesso, se premi sui 3 puntini di sospensione vicini al tasto "condividi", puoi premere su "grazie" (ch'è un cuore come simbolo) e selezionare la cifra come donazione 🙂
Volevo invece chiederti cosa ne pensi sugli ultimi tempi della religione romana, quando piano piano di stavano avvicinando sempre di più all'idea di un dio/Sole più importante degli altri dèi. Alcuni scrittori hanno visto questa tendenza degli ultimi romani ad andare verso religioni più monoteistiche, soprattutto verso gli dei orientali.
Ciao! È un discorso molto complesso... è anche difficile parlare de "i Romani" come se fossero una cosa sola dalla Siria all'Inghilterra e dal contadino plebeo all'Imperatore. Non era così. Su questo argomento trovi sul canale una mia conferenza sulla fine del paganesimo nell'impero romano, e una live su mitra il natale e i culti solari. Se vuoi puoi anche iscriverti al mio corso sulla storia della religione romana che ho tenuto al centro nazionale di studi classici (puoi vedere le registrazioni). Trovi il link sul mio sito nella sezione "corsi" admaioravertite.com
All'inizio del video hai citato un focalizzarsi del Fascismo sugli studiosi di Età Augustea, e mi interesserebbe sapere se quei rimandi artificiali alla civiltà greca che quegli studiosi portavano avanti si possano riscontrare anche nella cultura fascista. Mi vengono in mente le poesie di D'Annunzio, ma mi chiedevo se ci fossero state altre influenze di questo tipo, tanto culturali quanto politiche, visto che il Fascismo intentò una campagna militare contri la Grecia.
@@loonelytoon6523 ottima domanda! Io mi riferivo al fatto che il fascismo era concentrato sull’età augustea per via del paragone Mussolini/Augusto (la propaganda lo esplicitava spesso). Da ciò derivò che le università studiarono soprattutto quel periodo. Tuttavia, a sua volta, la Roma di quel tempo spingeva per presentarsi come una realtà legata alla grecia. Ne consegue che gli studiosi sotto il fascismo mostrarono Roma come una fotografia della propaganda augustea.
@@AdMaioraVertite Molto interessante. Mi ero chiesto che rapporto avesse il Fascismo con la religione romana, anche per via del suo sodalizio con la Chiesa Cattolica, e mi piacerebbe trovare qualche testo sull'argomento.
@@loonelytoon6523 questo è un tema tremendamente interessante! Pensa che nel decennale della marcia su Roma vennero fatti i lupercalia! E non era la prima volta che si fecero riti romani nel primo ‘900. Ovviamente con i patti lateranensi venne tutto meno.
Buongiorno. Una approfondimento storico interessante ed alternativo al luogo comune. Da ciò che ella ha raccontato si può dedurre che è l’uomo a creare il mondo. A seconda di come esso sia stato creato, più o meno equilibrato, armonico, più o meno risulterà piacevole e sereno il presente di ciascuno. Ad maiora!
Eh si! Hai proprio ragione! La stratificazione culturale è un po' come la "continuità di vita" per gli abitati: distruttiva. Così come oggi è difficile ricostruire la storia delle città che esistono sopra alle città antiche, a causa del fatto che i nuovi edifici ("nuovi" anche vecchi di secoli), hanno distrutto gli edifici precedenti -a volte- fino alle fondamenta... così la stratificazione culturale rende complicatissimo far comprendere la diversa mentalità antica!
Finalmente qualcuno che lo spiega con completezza Idem assurdo spesso leggere il lemma "pagano" andando ad assimilare religioni profondamente diverse ad un generico "politeismo" inteso come se esso stesso indicasse una religione e non una caratteristica comune a sistemi di credenze diversi. Gran video
I romani avevano pure l´abitudine di divinizzare la maggior parte degli aspetti o addirittura strumenti della quotidianitá diversamente dai greci. Vedasi ad esempio la divinitá protettrice delle fornaci (Fornax) o delle fogne (Cloacina). Ai parti erano preposte diverse divinitá a seconda della fase o della situazione (Levana che da origine alla parola levatrice, Antevorta, Giunone con qualche suo alter ego etc.) ed esistevano divinitá preposte alle fasi della crescita (quello che fa mettere i denti, quello che fa crescere le ossa, quello che fa dire la prima parola, quello che insegna il linguaggio etc). In Grecia non mi risulta ci fosse un corrispettivo, al massimo alcune divinitá avevano degli aiutanti.
Veramente un bel video, complimenti. Solamente non so quanto posso essere d'accordo con l'ultima parte, dato che comunque i cristiani del medioevo hanno tradotto le opere dei filosofi greci come Platone, Aristotele, etc... e trascritto la religione norrena (quindi considerandoli pensieri "degni" di essere letti o studiati seppur appartenenti a pagani). Penso più che altro (anche se non sono completamente sicuro) che questa visione venga dal pensiero post-modernista. Però ribadisco, per il resto bel video 💪
@@mrmouse8433 grazie anche per aver condiviso la tua critica in modo pacato e con esempi costruttivi 😊 In questi giorni sono impegnato a preparare delle lezioni, ma spero di trovare il tempo di risponderti con precisione 😊
Diciamo che però non si può negare che il substrato culturale sia fortemente influenzato nel teatro, nel mito, in architettura ecc dalla cultura greca, oltre che etrusca e di altre estrazioni italiche. Persino i primi esempi di letteratura, come può esserlo un Livio Andronico, e tanti esempi di commedie e tragedie ci dimostrano il filo diretto con la Grecia. Per non parlare della raffinatezza filosofica che purtroppo non è al livello di quella greca appunto. La Grecia precede e ispira Roma. Poi che Roma abbia plasmato se stessa personalizzando i contenuti giunti dall’esterno è un altro discorso. Ma i contenuti sono giunti eccome e sono palesemente sotto gli occhi di tutti.
I Romani non erano una nazione. Perciò la religione e la mitologia romana era un misto di divinità e mitologie principalmente Greche, e poi Etrusche e Latine, e naturalmente furono introdotte nell'impero anche altre divinità provenienti dall'Anatolia e dall'Egitto.
Molto diversi sono Ares e Mars, giusto? In soldoni, Ares impersona l'aspetto cruento della guerra, mentre Marte è l'aspetto che diffonde civiltà, cultura e benessere, mi sembra. Vero?
Prima del cristianesimo, ci hanno messo del loro i Romani. Sono stati Virgilio e Ovidio a dare nomi di divinità romane a quelli che erano dei greci (e, molto prima di loro, già Livio Andronico nell'Odusia, di cui c'è rimasto poco, ma abbastanza da sapere che mette Mercurio al posto di Ermes, e siamo nel III secolo AC, ) . A quel punto la frittata era fatta. La domanda è, un Romano che avesse visitato il Partenone nel 1° secolo avrebbe pensato che era un tempio a Minerva?
la questione è un po' difficile da capire che noi moderni che siamo abituati a una visione dogmatica della natura divina. Per un Romano (ma un qualunque pagano) le divinità degli altri corrispondevano alle proprie, ma al contempo erano diverse e volevano essere venerate diversamente presso ogni popolo. Un esempio chiarissimo in questo senso è Ercole, il cui culto era presente in tutto il mediterraneo, e a Roma vedeva alcune sue feste effettuate tradizionalmente, mentre altre andavano fatte graeco ritu. Questo perché il culto tradizionale era locale, mentre il secondo caso era il culto di Eracle portato a Roma dalla Grecia. Ad ogni modo, l'identificazione con divinità altrui avveniva anche con le divinità cartaginesi (Baal -> Iovis Africus ; Tanith -> Iuno Caelestis) potrate a Roma con la vittoria della seconda guerra punica. Similmente Cesare nel DBG chiama le divinità galliche con i nomi di quelle romane con assoluta spontaneità. Quindi per rispondere alla tua domanda, direi di si. La domanda interessante è, secondo me, un'altra. Riprendo la tua. Quando un Romano andava al Partenone, se voleva fare un'offerta alla divinità, l'avrebbe fatto col proprio rito o con un rito greco?
@@AdMaioraVertite Ma, con gli dei greci, si va oltre la semplice ridenominazione. Non c'è un Livio Andronico che traduce in latino i poemi epici fenici. Non c'è un Virgilio che da un seguito a quelli gallici, o un Ovidio che li riordina, cercando di dargli una struttura unitaria. Con quelli greci c'è proprio l'inserimento del pantheon romano nella mitologia greca.
@@neutronalchemist3241 Si ma ciò si spiega con un problema di propaganda. Contestualizziamo questi autori. Livio Andronico vive nel pieno delle guerre puniche, non gli verrebbe mai in mente di fare propaganda a favore dei Fenici. Livio, Virgilio e Ovidio sono al servizio della propaganda augustea. E Augusto si sforza enormemente di assimilare le tradizione greche, anche tanto da costruire un tempio di Apollo sul Palatino (il colle della Fondazione) dove ha posto la propria casa, mentre fino a quel momento il dio straniero era addirittura fuori dal pomerium. Ci sono dei motivi molto complessi per cui i Greci ricevono un trattamento di favore. Che sono legati all' "invasione" di schiavi greci usati come retori per educare una nuova generazione di patrizi. Questi schiavi erano stati presi durante le guerre macedoniche. Nell'ultimo secolo della Repubblica, Roma conquista l'oriente, che era stato già ellenizzato a partire da Alessandro Magno, ed essendo estremamente ricco era necessario dargli un certo spazio. Quindi anche questi autori che giustamente citi, vanno contestualizzati nel complesso politico ed economico dell'epoca. E infatti c'è un motivo se Apollo non avrà un flamine dedicatogli (come nessuno degli Dèi importati).
@@AdMaioraVertite Naturalmente ci sono dei motivi. Fatto sta che quei motivi finiscono per sommarsi e divenire una ben definita tendenza all'assimilazione. Non è che, dopo la seconda guerra punica, la mitologia fenicia viene rivalutata a Roma. Quello che succede è che gli scolari, per secoli, devono imparare a memoria (anche a forza di nerbate, come ricorda il buon Orazio), l'Odusia di Livio Andronico, dove a portare i messaggi degli dei è Mercurio. Di conseguenza, anche l'Iliade, e non il ciclo di Baal, viene tradotta in Latino (delle prime traduzioni non ci è rimasto nulla, ma scommetto che hanno usato le stesse sostituzioni di Andronico) ben prima che Augusto vada al potere (più o meno all'epoca delle lotte tra Mario e Silla). Altro tassello che va a sedimentare un idea di continuità presso gli stessi romani. Quando Ovidio scrive le sue metamorfosi, tutto voleva tranne che fare un favore ad Augusto. Fatto sta che, per lui, inserire la sua posizione politica nella mitologia greca è naturale, perchè quella è la mitologia che conosce, e che sa che il suo pubblico conosce. Virgilio può aver partecipato alla propaganda augustea, ma il suo poema non muore con lui ne con Augusto. Diventa l'opera poetica più famosa di Roma antica. Una delle prime ad essere pubblicate in un vero libro. Altro tassello. Augusto mette un tempio di Apollo sul palatino, ma il tempio sopravvive ad Augusto, altro tassello (poi intendiamoci, accanto a dove stava il tempio di Apollo Sosiano fin dal 5° secolo AC, ci hanno fatto prima il tempio di Giano nel 3° secolo e poi il tempio di Giove Statore nel 2°, quindi l'area tanto schifo non doveva fare. Anzi, si può dire che è stata proprio la presenza di Apollo a rendere sacra l'area). Se, ormai nel 4° secolo, i cristiani consideravano la religione greca e romana più o meno la stessa minestra, probabilmente, a quel punto, non erano troppo lontani dalla verità.
@@neutronalchemist3241 aspetta, stai però confondendo i piani del discorso. Un conto sono le ragioni per cui un autore scrive qualcosa, un altro conto è l'impatto di quell'autore sugli eventi futuri. Sono due discorsi diversi. Inoltre bisogna ricordarsi che quanto scrivono le nostre fonti è una fotografia del pensiero di alcuni appartenenti alla classe dirigente. Se guardi il dato archeologico, che è maggioritario vedi un'altra cosa. Inoltre bisogna distinguere tra i sacra privata e i sacra publica. Ognuno di questi è un discorso che va fatto separatamente.
La scuola quasi non insegna una cosa giusta, va bene che l'intento è quello di fornire un metodo di studio, ma non ci riesce e ci si chiede sempre di più perché si è perso tanto tempo a incamerare nozioni sbagliate.
Non è un falso 🙂 È una rappresentazione di Giunone Sospita esposta al Museo Altes di Berlino, datata al 500-480ac. Trovi molte raffigurazioni simili di Giunone Sospita, sia su monete che statuarie ;-)
Sì, l'unica cosa su cui mi sento di obiettare è un po' sul carattere introspettivo della mitologia greca. O meglio, non che non ci sia, ma invito sempre a non sposare in maniera eccessiva tutta la storia della lettura psicanalitica di Freud e Jung, degli archetipi, ecc. È una teoria, una chiave di lettura fra tante possibili
Escric el meu comentari en català perquè malauradament no parlo italià prou bé encara, vull congratular-te però per un vídeo magnífic. T'has guanyat un subscriptor amb campaneta i un m'agrada. Com a persona que segueix la religió romana sempre m'ha semblat difícil trobar gent al RUclips que faci vídeos acurats i ben recercats, el teu és un dels pocs que compleix amb els estàndards. Tanti auguri! (Enhorabona) i anhelo aprendre amb vós més de la religió romana 👏🏻
@@alejandror.planas9802 incredibile quanto sia riuscito a capire tutto il discorso non avendo mai letto o sentito il catalano. Straordinariamente simile all'italiano.
Grazie mille , video interessantissimo , sono un'appassionata di miti 🙂 Ascolando la sua descrizione della figura di Giano : "...all'origine del mito , già regnante nel Lazio..." , mi e' venuto in mente che il nome del Primo mese dell'anno , GENNAIO , derivasse dal nome GIANO ... ho fatto così una ricerca e , pare sia così.
tutto bellissimo ma la religione romana che descrivi è solo quello della città di Roma o del mondo romano intero ? Perche Giano ad esempio non è frequente fuori dall'Italia , sembra essere rimasto una divinità locale. E fino in che secolo è cosi come descrivi e in che modo eventualmente si evolve?
È un'ottima domanda alla quale è molto difficile rispondere. Considera che non sappiamo nemmeno se in tutte le città romane si festeggiassero le stesse feste. Sappiamo per certo che nei municipi era obbligatorio continuare i riti per come si sono sempre fatti (abbiamo delle epigrafi in cui il Senato lo imponeva agli amministratori locali). Ma se a questi si aggiungessero i riti propriamente Romani non si sa... infatti tutti i calendari che abbiamo provengono dalla zona intorno a Roma. Fanno eccezione il feriale duranum, che però atteneva ai riti militari, e quindi non è strano che facessero riti propriamente romani (che comunque non ci sono tutti, ma solo alcuni), e un frammento discusso proveniente dalla provincia di Verona. Fermo restando che anche quando parliamo di "religione romana" è sempre molto difficile porre dei limiti esatti, chiari e certi... infatti il grande studioso J. Sheid preferisce parlare di "le religioni dei romani", proprio perché non c'era una reale uniformità con imposizione dall'alto. Sul canale trovi diversi video in cui parlo di questa questione da vari punti di vista ;-)
Si. Fin dalle origini Roma viene influenzata dal mondo etrusco anche dal punto di vista religioso. C'è un video sul canale in cui parlo delle divinità etrusche nella religione romana ;-)
Ritengo che i primi ignoranti sono molti insegnanti e professori ... come si può sperare possano insegnare ciò che non conoscono (o perchè , a loro volta indottrinati , o per pigrizia mentale? ) GRAZIE nuovamente !
Diciamo che la " cristianità" ortodossa o no e non il vero cristianesimo originale ,ha sempre avuto la tendenza di " coprire o costruire sopra".a tutto quel che ha conquistato. Tendono a occultare tutto o a incorporare tutto, cosi nessuno si lamenta😂
La frugalità della romanità tradizionale, autentica, forse solo aristocratica. Mutare la materia insieme agli dèi, il lavoro. In un corto-video su IG associ infatti Saturno all'età dell'oro, di cui qui infatti spieghi la connessione ai Saturnalia.
Tutto giusto ma la differenza principale è un’altra: per i Greci non c’è separazione tra umano e divino, il mondo è divino, lo sono le tutte le emozioni, perfino gli oggetti; per i Romani, come nel Cristianesimo poi, il divino è altro rispetto a loro.
@@giacomolorenzo6936 non direi proprio. Anzi, se mai è il contrario. Si possono catalogare più di 400 divinità romane, legate ad ogni minuzioso aspetto della vita quotidiana.
@@giacomolorenzo6936 se ci fosse una separazione tra l’umano e il divino per i Romani, non avresti divinità come il dio della ruggine del grano (Robigus), quello dello sterco per concimare (Sterculinus), o la dea dei cardini delle porte (Cardea)
@@DaveRicchi-lx1wu si! Era Hestia, la cui etimologia è comune a Vesta. I tratti di queste divinità sono molto simili, cambiano i riti e lo scopo pubblico 😉
90 minuti di applausi! Mi spolmono a dirla questa cosa. È davvero uno dei danni che lascia la scuola, ma veramente a tutti tutti tutti. E sono meno indulgente di te, guarda. È vero che la scuola non può trattare la cosa nello specifico come fosse un corso universitario di antropologia, ma cavolo, almeno non dare informazioni completamente sbagliate...al limite segnalare agli studenti video come il tuo, 20 minuti cacchio! Quanto al cristianesimo ho il mio pensiero, ma non voglio entrare in polemica con nessuno. Dico solo che l'accademia dovrebbe un po' scrollarsi di dosso questa ipoteca ed essere più oggettiva. Leggi un testo di storia e sembra quasi che ti descriva il passaggio dal paganesimo al cristianesimo come una cosa 1) automatica e inesorabile (quando neanche ai tempi di Costantino, tre secoli dopo, erano la maggioranza), 2) qualitativa, della serie dalle credenze sciocche di dei mezzi selvaggi si è passati ad una religione oggettivamente superiore. E voglio dire, specie a partire dagli anni 60/70 non pochi studiosi sono stati dichiaratamente marxisti o comunque di sinistra, quindi dubito particolarmente cattolici. Per dire quanto a livello culturale sia radicata questa concezione anche fra chi cristiano non è...
@@AdMaioraVertite In un contesto più moderno cosa cambia principalmente nelle credenze e soprattutto pratiche di chi vuole seguire una spiritualità di tradizione romana?
@@ThefrenziedMercury ahh ok! Adesso ho capito, grazie 😊 Sostanzialmente niente a livello di riti familiari/domestici/associativi (i sacra privata), invece a livello statale (i sacra publica) ovviamente non si possono fare 😉
L'unica occasione in cui si parla di religiobe Romana (e non Cristiana) in un film di Hollywood è la scena xel Gladiatore in cui il protagonista prega i suoi Lari
@@TheScoubidouSmile si! Si vedono molte scene religiose anche nella serie Rome della HBO! Se non l’hai vista te la consiglio! È ambientata durante le guerre civili. Inizia con quella tra Cesare e Pompeo, e prosegue fino alla vittoria di Azio 😉
Ottima domanda! Le metamorfosi di Ovidio sono -sostanzialmente- un calco di altre opere greche, e perciò riprende gli stessi racconti e temi. Ma se leggi i fasti, sempre di Ovidio, ti dice che Giano è alle origini del tutto. Insomma si contraddice da solo. Ma Ovidio non è estraneo a queste cose, ciò lo rende una fonte molto problematica! Da un lato su alcuni temi è la fonte principale (per esempio sulle feste romane)... ma dall'altro lato sappiamo che va preso con le pinze perché pieno di contraddizioni e di affermazioni che, se confrontate con altre fonti più attendibili, si rivelano false. Ovidio è una fonte molto utile, ma spesso problematica!
Però gli dei greci dell'Olimpo, a partire da Zeus con il nome di Giove, furono davvero importati nella religione romana, sia pure con diversi adattamenti o sbaglio?
@@Salagos18 Mi hai chiesto se sbagliavi nel dire che i Romani portano gli Dèi, tra cui Zeus, dalla Grecia... e io ti ho risposto che sbagli🙂 Trovi un sacco di contenuti sul canale sulle origini indoeuropee della religione romana e greca e sulla religione romana delle origini. Se guarderai questi ultimi, vedrai da solo che le divinità e romane sono molto diverse da quelle greche. Guarda ad esempio il video su Giunone Sospita, quello rende molto bene l'idea su cos'era realmente la Giunone romana ;-)
@@davidrope81 ma infatti quello che la gente non capisce è che tutte le religioni vengono dalla zona indo/medio orientale, qua alla gente appassionata di storia piace comprare romani e greci (in alcuni casi cercando anche con un certo ateismo di far cambiare idea alla gente così da dire "la religione è tutta una falsità" indebolendo la nostra cultura) ma non capiscono che anche quelli dei greci derivano dalla zona indo/medio orientale, tutte le religioni parlano della stessa cosa quindi potranno esserci anche delle differenze (che i fanatici usano appunto per dire che "no non sono uguali") ma sono sempre gli stessi raffigurati e spiegati diversamente, infatti chi guarda a i greci sbaglia e anche di molto perchè sta guardando un pantheon che è già stato preso e modificato e quindi non la vera provenienza, vallo a spiegare un po a sti genii della storia....magari un giorno lo capiranno
Apollo è un dio che viene portato dalla Grecia (per tramite degli Etruschi), ma questo non significa nulla. Anche tra l'Epona romana e quella celtica non c'è alcuna differenza, ma ciò non significa che la religione romana sia una copia di quella celtica
Dissento sui cristiani andando contro anche alle accademie. Il discorso è lungo per cui tengo per me le mie tesi che sono poco importanti. Cmq complimenti
Ciao Emanuele, sono Melitta di discord. Di solito ti seguo in silenzio, ma ho appena scoperto questo video (con sei secoli di ritardo) e da politeista ellenica non posso che ringraziarti di cuore. Indubbiamente ci sono delle semplificazioni, ma il concetto arriva forte e chiaro e credimi, ce n'era bisogno. Lo farò girare, ti assicuro
1, i romani tendevano a identificare gli dei altrui con i propri 2. la religione romana era un affare di stato e i suoi sacerdoti erano infatti organi dello stato
Sulla mitologia greca si deve specificare una cosa che spessissimo passa inosservata, ovvero:
Gran parte di quella che noi oggi definiamo "mitologia" è spesso tratta da opere teatrali, perciò essa non è da valutare come canonica del culto greco ma frutto della fantasia e la rivisitazione degli autori. Facendo un paragone sarebbe come studiare la religione cristiana basandosi su "Una settimana da Dio"
Questo concetto viene specificato nella "Repubblica di Platone" dove viene esplicitamente detto che sarebbe dovuto essere proibito per legge di usare divinità ed eroi come personaggi delle commedie.
Anche nel "Simposio" traspare il fatto che spesso l'interpretazione della mitologia era soggettiva infatti uno dei personaggi di questo dialogo definiva Eros la divinità più antica mentre un altro la più giovane.
Senza contare il fatto che a seconda delle regioni i miti inerenti la stessa divinità potevano cambiare, così si ha Afrodite nata da Zeus e Dione oppure dalle disavventure di Urano.
Anche questa è un giustissima osservazione alla quale non avevo pensato quando preparai il video. Moltissimi anche poeti e filosofi hanno stratificato racconti mitologici greci (e anche romani) del tutto inventati.
Ottimo contributo! Lo fisso in cima perché merita proprio ;-)
Infatti anche a Roma alcuni intellettuali mossero delle critiche contro i poeti ed altri per l'utilizzo degli Dèi, specie in azioni poco consone (farsi prendere dai piaceri, ecc.), come ad esempio Seneca nel De Brevitate Vitae, Cicerone nel De Natura Deorum, ecc. ecc.
eh. però rimane l'annosa questione del: "questo abbiamo e questo ci dobbiamo far bastare". Più del 99% della letteratura antica è andata - talvolta letteralmente - in fumo. E poeti e cantori si saranno pure basati sulla mitologia popolare.
Certo, è tutto da prendere con le pinze, ma... oh: a meno che qualcuno non riesca a viaggiare nel tempo, la vedo dura trovare fonti più attendibili di quelle che ci sono arrivate 🤷♂
Poi... non è detto che in futuro non si incappi in una botta di culo stratosferica e qualche archeologo non trovi dei papiri o perfino delle pergamene di qualche scrittore antico che ha deciso di trasporre paro paro la tradizione orale.
In realtà esistono anche versioni filosofiche ad esempio un filosofo greco di nome Diogene d'Apollonia diceva che l'archè era l'aria ovvero zeus
Buongiorno.
Si ringrazia per il suo intervento atto ad accrescere la consapevolezza e la cultura.
Ogni uomo vede ed elabora uno “spicchio” della realtà. È nell’appartenenza alla “Tribù” che si genera la ricchezza culturale, intellettuale, attraverso la relazione con il prossimo, usando il linguaggio. Più questo sarà ricco più si potrà costruire un pensiero adeguato alla conoscenza della realtà, più si potrà trasmettere compiutamente la conoscenza.
Cordialità.
Complimenti per il video, davvero molto interessante.
Sono assolutamente d’accordo sul fatto che siano religioni diverse, anche perché la religione romana, per quanto riguarda soprattutto gli aspetti più “pratici” dei riti, ha subito molto di più l’influenza dei popoli italici, in particolare gli etruschi, che non dei greci. Tuttavia mi sento di dissentire sul fatto che si tratti anche di divinità e mitologie completamente diverse. La mitologia romana e gli Dei romani sono totalmente differenti da quelli egizi o germanici, mentre mantiene invece una certa continuità con la mitologia greca, seppur esposta in alcuni casi in maniera diversa. Con tutte le dovute differenze, ma Giove diventa re degli Dei prendendo il posto di suo padre Saturno, così come fa Zeus con Crono. Enea è lo stesso sia nell’Iliade che nelle rappresentazioni etrusche e romane. Esistono molti reperti archeologici etruschi che rappresentano i miti greci con il nome della corrispettiva divinità etrusca (vasi e specchi che rappresentano il giudizio di Paride, Ercole, Afrodite e Adone, dove il nome delle divinità è quello etrusco e non greco), quindi trovo un po’ riduttivo definire l’aspetto della corrispondenza tra Dei greci e romani solo come propaganda imperiale. Nel periodo imperiale questo aspetto è stato enfatizzato, ovviamente, ma è stato comunque preso da fonti già esistenti non inventato da zero a scopo propagandistico. La storia di Enea si conosceva già quando Virgilio ha scritto l’Eneide, il suo lavoro non è stato quello di inventare ma quello di cercare e organizzare testi precedenti che già ne parlavano (che probabilmente all’epoca saranno stati molti di più di ciò che è arrivato fino a noi).
Detto questo, mi sento dire che la differenza tra religione romana e religione greca è la stessa che possa esserci tra cristianesimo, ebraismo e Islam: sono religioni diversissime che si sono sviluppate in periodi storici diversi, hanno usanze, feste e credenze completamente diverse, tuttavia il Dio in cui credono è lo stesso, che si manifesta anche con aspetti e caratteristiche diverse ad ognuno di questi popoli. Nello stesso modo, la religione greca e romana sono religioni diverse, hanno riti e feste diverse, alcune divinità di una non sono presenti nell’altra, e alcune hanno maggiore importanza in una piuttosto che nell’altra, su questo ormai non credo ci siano dubbi, ma la base mitologica e gli Dei (anche se non tutti) sono sempre gli stessi che si manifestano con caratteristiche diverse.
In conclusione, ma questa è solo una mia opinione personale, penso che gli Dei si manifestino con aspetti e caratteristiche diverse che siano più vicine alla mentalità dei popoli che li venerano. Per esempio Ares come Dio degli spartani rappresenta la guerra nel suo lato più duro e brutale, perché è questa la visione che i greci e in particolare gli spartani hanno della guerra, mentre Marte come Dio dei romani rappresenta la guerra nel suo aspetto difensivo, perché è questa la visione che hanno della guerra i romani, inoltre Marte si presenta come difensore dei campi e legato all’agricoltura perché i primi romani si identificavano soprattutto come un popolo agricolo e di conseguenza il loro Dio principale doveva essere legato anche a questo aspetto, mentre gli altri aspetti legati alla guerra vengono presi da altre divinità.
All’interno della stessa religione greca da una città all’altra le stesse divinità vengono viste in modo diverso, proprio per la diversa mentalità delle persone che le venerano, la stessa cosa succede nella religione romana, dove tra un secolo e un altro cambia il modo in cui alcune divinità vengono percepite perché anche la mentalità dei romani cambia in base ai cambiamenti della società.
Chiedo scusa per il commento lunghissimo 😅
Ma quali scuse? 🙂anzi grazie mille! È chiaro che in questo video ho dovuto fare delle semplificazioni per non farlo durare all'infinito. Ti dico, il corso che sto tenendo adesso, affronta la relazione tra Greci e Romana (sia in similitudini che in differenze, e le varie motivazioni, compreso il tramite degli Etruschi) dall'Età del Bronzo fino ad Augusto in 8 ore. È chiaro che non posso fare un video altrettanto approfondito. Tutti ituoi argomenti sono validi! Sebbene, a tua volta hai dovuto fare delle semplificazioni. Per esempio: la più antica attestazione di Enea riguarda uno scarabeo etrusco di VI secolo del quale non rimane alcuna traccia poiché andato perduto. È sufficiente a dire che il mito di Enea fosse esteso a tutta l'Italia all'epoca? E per il collegamento tra Enea e Romolo, quanto indietro possiamo andare? Gli autori Romani di III secolo (probabilmente copiandosi a vicenda) fanno di Romolo il diretto figlio di Enea, creando un errore cronologico evidente (la guerra di Troia è del XII mentre Roma si fonda nell'VIII). Ciò significa che è un palese artificio introdotto con fini propagandistici.
Ma il dibattito è molto più complesso di quanto non si possa sviscerare in un video su yt. Ho provato a fare degli approfondimenti su singoli temi più lunghi e dettagliati (anche del confronto tra religione greca e romana), ma non sono stati apprezzati. Evidentemente gran parte del pubblico vuole video più semplici come questo. Per questo anche nel video ho rimandato ad altri approfondimenti ;-)
Grazie davvero per il lungo messaggio
Complimenti, è stato molto piacevole e interessante ascoltare questa lezione e anche leggere i diversi pareri in merito. Se può essere stimolante per l'analisi della questione, offrire abche il mio parere, io credo che le due religioni, greca e romana, siano sempre state accostate - almeno negli ambiti in cui non è possibile approfondire - non tanto per la somiglianza dei riti/culti, quanto piuttosto perché riconoscevano un medesimo senso al vivere umano. Per esempio, benché le tre grandi religioni, ebraismo cristianesimo e islam, in teoria si trovino ad adorare il medesimo dio, tuttavia da esso traggono 3 concezioni della vita estremamente differenti: l'ebraismo centra sull'alleanza, il cristianesimo sulla comunione, l'islam sull'esaltazione... semplificando al massimo ovviamente. Per l'uomo romano, al di là della particolare interpretazione della singola divinità, quale è il rapporto dell'uomo con gli dei? In che misura è spettatore o protagonista di questo rapporto? Io ho idea che la sostanziale somiglianza tra le due religioni, greca e romana, stia in questo, cosa ne pensa?
@@ilariag.3655 ti cuoro per il lungo commento 😊
Però il fatto di avere riti, feste e miti diversi, è proprio espressione di una mentalità e di un diverso rapporto con il divino.
Es. i Romani facevano i riti in piedi, perché ideologicamente essi non si inginocchiavano davanti a nessuno, nemmeno agli Dèi. Ciò è diverso nel mondo greco. Ne consegue che il rapporto del romano con la divinità è di tipo contrattuale, mentre quello greco è di sottomissione e adorazione.
I riti, i miti, e tutte le altre manifestazioni esterne di una religione, sono il prodotto dell’intimo rapporto di un popolo con le proprie divinità. Grazie a queste, possiamo ricostruire il loro rapporto con gli Dèi.
Ecco perché non si può dire “i culti greco e romano sono simili A PRESCINDERE dai riti”… perché, essendo i riti l’espressione più evidente del rapporto col divino, sono proprio il fulcro di quel rapporto
Si dice che tanto deietà romane come greche ed etrusche potrebbero venire da deità comuni indo europee
Beh, intanto per "religione romana" bisogna capire a che periodo ci riferiamo visto che ha avuto un'evoluzione piuttosto lunga. L'influenza greca c'è sempre stata (non pensiamo alla Grecia, i greci erano letteralmente a Napoli) e ovviamente col tempo è andata espandendosi. Inoltre esiste un'ipotesi, mutuata dalla linguistica, secondo poi sarebbe esistita una religione protoindoeuropea da cui sarebbero derivate le varie religioni vedica, iranica, greca, romana, celtica, germanica, ecc. tanto in linguistica come in antropologia sono sempre cauto nel sancire parentele e origini perché è un terreno scivoloso e la cantonata è dietro l'angolo, però spiega molte analogie di base fra le due mitologie
Bella e approfondita spiegazione, grazie 🙏 ricordo ancora la delusione che ho provato quando ho letto il libro “Roma e Gerusalemme” di Martin Goodmann. Praticamente l’autore, considerato uno dei più grandi storici del mondo antico, sminuiva la storia di Roma facendola risalire completamente a quella greca. Non sono arrivato neanche a metà libro, deluso, parecchio infastidito e perplesso dalle semplificazioni e dalla spocchia dell’autore. Una delusione totale. Mai più
Non lo conoscevo e grazie al tuo commento continuerò a non conoscere questo libro! Mi hai salvato, grazie! 😀
@@AdMaioraVertite 😂 no, magari sarebbe interessante conoscere un tuo parere sulle molte semplificazioni su Roma dello storico. Secondo me avrebbe potuto chiamarlo “Atene e Gerusalemme” 😅. I toni mi hanno ricordato quelli di Arnold J. Toynbee su Roma: insomma i romani non hanno inventato nulla e hanno copiato tutto, ma dico proprio tutto, dai greci. Va beh 🤷🏻♂️ per fortuna erano riconosciuti come grandi studiosi, nonostante queste semplificazioni allucinanti e spocchia accademica.
@@emilianorizzo3627 beh se leggi un libro su roma scritto da un giudeo.. É come leggere un libro sul terzo relch scritto da primo levi
Bel video! Grazie per divulgare temi tanto poco esplorati nella cultura di massa!
Piccola segnalazione non richiesta: mi è parso nella parte terminale che la musica di sottofondo distraesse un po' dal parlato, forse per una questione di volumi o di ritmo.
grazie 🙂
Grazie mille di questo video approfondito.
Una domanda:
All’interno di molte culture tribali in tutto il mondo si usava, sia per motivi rituali/spirituali che per altri motivi, colorare il viso con vari pigmenti.
Sto facendo una ricerca sulla Roma arcaica.
Sai se ci sono tracce di pittura facciale o corporale nella religione/cultura romana in qualsiasi forma?
Grazie in anticipo🙏
@@TheHardCore89 così su due piedi non mi vengono in mente degli esempi 🤔
@ grazie. Sembra Impossibile trovare fonti in merito.
Video molto interessante ma essendo un politeista greco mi permetto di aggiungere qualcosa.
-Venus viene dal proto-italico *wenos (indo europeo wenh-os) di cui derivano il tedescho « wunsch » e il francese « vœu » avendo entrambi il significato di « desiderio » dunque ha qualcosa a che vedere con la passione e l’amore, corrispondendo in tal caso alla greca Afrodite (che otorga anche ella la vittoria agli umani (inno omerico) ed è addirittura anche associata ai giardini.
-Ares è anche una divinità che protegge i campi, ma anche una divinità dell’ordine civico, della virilità, del coraggio, della resistenza, basta leggere l’inno orfico e omerico ad Ares.
-I calendari religiosi greci erano lunisolari come quello romano e non lunari come quello islamico, con un mese intercalare ogni 3 o 4 anni.
Religioni diverse si ma più simili che differenti
grazie dell'aggiunta
Cosa vuol dire "essendo un politeista greco"?
Quindi credi agli dei dell olimpo?
C'era comunque una differenza di base nel modo in cui il sentimento religioso era comunemente sentito
Per sommi capi nella cultura greca gli Dei erano spesso da "tenere buoni e lontani" mentre il culto romano si incentrava tantissimo sui penates.
@@arkhamnygma4278 fonti?
Sempre ottimi i tuoi video. Grazie sempre!
A scuola riporto queste differenze dividendo per i bambini gli dèi di origine etrusca, osco umbra, greca, latina e l'approccio diverso al mondo religioso rispetto ai greci. Potrebbe andare bene? Come si potrebbe diversamente?
Secondo me è la cosa migliore da fare! Servirebbero più insegnanti che fanno così.
Se poi i ragazzi dovessero decidere di andare all'università, scopriranno che anche queste divisioni sono un po' artificiali (in realtà le religioni cambiavano anche da villaggio a villaggio, da valle a valle, e a seconda della vicinanza con territori di altri popoli). Ma questo è un passaggio ulteriore che, a mio parere, non è necessario farlo nelle scuole.
Perciò posso dirti che meglio di così non potresti fare!
Il tuo lavoro di divulgazione è prezioso, e per fortuna tu sei giovane e preparato👏
Grazie.
Video fantastico Emanuel, i miei più sentiti complimenti.
Parlando di differenti approcci al sacro dei popoli antichi, mi piacerebbe sentire la tua (e la vostra) ipotesi di come invece fosse vissuto questo aspetto della vita dai popoli italici settentrionali. Sto lavorando ad un romanzo che prova a ricostruire il contesto sociale e culturale degli abitanti della Lombardia Orientale (in particolare popolazioni di probabile origine ligure condizionate da etruschi e celti... Si sto parlando dei Camunni) e mi chiedevo, con il poco che si sa, si può provare a ricostruire la loro idea di sacro? Sapendo anche della loro caratteristica "ibrida" immagino lo si possa fare osservando quello che era il sacro visto da Etruschi, Veneti, Liguri (anche se c'é pochissimo) e soprattutto Galli.
proverò ad approfondire, ma ti dico già che quando non abbiamo fonti scritte ma solo archeologiche prive di testo, è estremamente difficile farsi un'idea chiara 😞
Innanzitutto grazie per le precisazioni. È un argomento che mi interessa molto ed è stato sempre molto difficile trovare persone serie in questo campo. Mi iscrivo al tuo canale. Mi permetto di aggiungere una cosa fondamentale: avendo esperienza ventennale di India, ti dico che nel mondo pagano il sincretismo la fa da padrone quando una cultura A viva (sottolineo viva) entra in contatto con una cultura B che interessa la cultura A. Ciò non accade sempre e non in tutti i periodi. Tale sincretismo non era vissuto minimamente come tradimento come nell'alveo del monoteismo. Anzi e' atteggiamento naturale l'incorporazione in aliena e contemporaneamente l'espansione di caratteristiche plurime che non appartenevano al dato Deus/Deva fino a combaciare col Tutto per il singolo fedele.
Gli antiquari che mettevano in un unico calderone religione greca e romana non erano poi così diversi dai primi autori pagani che hanno scritto dei cristiani, ma senza fare alcuna distinzione delle diverse scuole mettendo tutto in un unico calderone e perciò definendoli tutti, indistintamente, "cristiani".
Gran bel video. Pollicione in su!
Assolutamente si è vero ;-)
Parzialmente vero. Ma tieni conto del fatto che per tutto il primo secolo, la setta cristiana era difficilmente distinguibile dalla comunità ebraica ed era una ristrettissima minoranza. A metà del primo secolo, per dire, dubito che la comunità cristiana superasse il migliaio di persone. E successivamente, gli stessi cristiani, fino al primo concilio, erano divisi su chi avesse la verità in tasca (e si menavano pure fra loro). Quindi per gli autori pagani era un casino distinguere le varie scuole ed eresie. E a questo aggiungici che i protocristiani e i cristiani del III secolo si comportavano come dei folli, il più delle volte, il che non aiutava a incentivare i pagani a investigare oltre.
Gli antiquari del XVIII e XIX secolo, invece, hanno buttato tutto in un unico calderone per seguire la fascinazione per l'antichità senza curarsi dei dettagli nè delle distinzioni. Come d'altronde facevano pure nell'ambito della neonata archeologia, che più che una ricerca era un saccheggio per arricchire collezioni da esporre.
@@TitusGalliusMontanus Al cristiano non far sapere le origini di Cristo, quelle vere
Video splendido, come sempre! Farai mai (o se hai già fatto, chiedo scudo) un video sul confronto tra divinità romane e "presunte" germaniche in Cesare e Tacito? Da germanista ci vedo parecchie forzature, ma vorrei tanto sentire il parere di un classicista
@@Kapdar è un tema molto interessante! Potrebbe essere una buona idea in collab con qualche creator che si occupa di cultu germanici. Tu hai da suggerire qualcuno?
@@AdMaioraVertite ahimé non ne conosco :(
@@Kapdar ok! Allora provo a vedere se ne trovo uno 😊
@@AdMaioraVertite direi che è facile trovarne uno: se parla di rune magiche, di vichinghi come etnonimo e simili, scappa!
@@Kapdar ahahahaha giustissimo! :D
Ciao Ad Maiora. Ho visto qualcuno dei tuoi video. Li ho seguiti anche fino in fondo, perché i contenuti sono interessanti e ben curati. Devo dirti un paio di cose sul format video, perchè penso che potresti fare un grande salto di qualità togliendo delle cose che non ti servono e 'annacquano' il tutto: 'sta musichetta di sottofondo per favore, distrae e abbassa drasticamente la qualità dell'insieme. Fai un bel lavoro, molto serio, hai anche una buona qualità di esposizione, non hai bisogno di queste musichette. (Le usavo anche io una volta, ma ormai ste musichette fanno molto cringe). Poi la sedia a dondolo è irritante, credimi. Cerca di stare fermo davanti alla videocamera se puoi: ti dà molta più credibilità come conferenziere. Infine, gli stacchetti con la musica alla Brave Heart nun se ponno veeede'! 🙂 Un semplice titolo è più che sufficiente. Vedo più sul tuo lavoro un'impostazione tipo il canale 'Europa antiqua', e sentiti onorato se ti paragono a lui. Te lo scrivo con stima, perché vorrei vederti fare il salto di qualità. un'altra cosa, si vede che vai sulle fonti, almeno io lo capisco: citarle è ancora meglio. Cita le fonti, visto che le hai. Ti sto scrivendo da un canale secondario. Comunque interessante il lavoro storico, grazie. Seguo con piacere.
@@AudioNarrativa: Concordo su tutto, soprattutto sull'irritabilità del dondolìo.
Non l'ho commentato in una osservazione espicita, ma qui sotto un commento, perché non volevo che mi si considerasse poco educata.
@@rosaaime1462 io l’ho detto solo perché il relatore fa sempre un bel lavoro di ricerca, se posso dargli qualche utile consiglio di regia ne sono lieto. Tra l’altro ho notato che è anche molto attento, ha seguito il nostro consiglio e devo dire che è più piacevole ascoltarlo
Complimenti per il video, ti ho appena scoperto e l'ho trovato molto interessante, andrò a vedere la playlist sulla religione romana, ma vorrei chiederti se consigli un libro che ne parli approfonditamente delle divinità romane e ne approfondisca i riti, perché con la tua argomentazione mi hai messo molta curiosità e mi son reso conto di aver dato per scontato la diversità tra pantheon greco e romano, perché me li hanno sempre proposti come sovrapponibili. Grazie ancora per l'approfondimento!
Grazie del commento!
Nella descrizione del video trovi una bibliografia con i link ai libri ;-)
L'approfondimento dei riti è un po' più complesso, ne ho parlato nel mio libro E. Viotti, La Via Romana agli Dèi. Ma ti consiglio di partire dagli altri che ti ho messo in descrizione per avere prima un quadro generale ;-)
bello, il dondolo! Ma lo fai un video sulla dea Diana? E perché i wicca lover la tengono in grande considerazione?
Appena ordinato il tuo libro…La via romana agli dei!! Non sapevo fossi tu Emanuele. E poi per caso il tuo video.. Apprezzo molto !!! Bravo
@@Lhjkgf fammi sapere che te ne pare😊
@ certo!! Apprezzo davvero gente come te, moderna ma comunque conoscitore della tradizione e divulgatore!!! Bravo
Attenzione a dire troppe volte “letteralmente”, sia quando non è necessario per enfatizzare sia perché a volte esprime proprio un concetto sbagliato e la parola perde di senso
Gratias tibi emanuele, che gli dei siano sempre con te❤️ finalmente posso informare i miei amici non praticanti che ignorano l'argomento
@@Giubizza i sette cosa?
@@Giubizza ah ops, errore di battitura
Un discorso simile si può fare in ambito Orientalistico, e pure con lo stesso problema degli apologeti cristiani:
Nel caso dei culti della Sinosfera, di fatto si poneva una barriera fittizia tra le filosofie cinesi e quelle dei vicini, con il Giappone come caso estremo (qui pure il fascismo, italiano e nipponico, ha fatto danni). In realtà, con lo studio è molto facile notare tre cose: 1. Il sincretismo è la norma da quelle parti, e il Giappone non fa eccezione non importa quanto vogliano dipingersi diversi o superiori (nel Kojiki e nel Nihongi praticamente tutte le divinità primordiali hanno dei nomi simil-taoisti) 2. Dal lato opposto, solo perché c'è del sincretismo col Daoismo, il Confucianesimo il Buddhismo non vuol dire che tutte le concezioni siano uguali (il rito sciamanico coreano è funzionalmente diverso da quello taoista, un matsuri Shinto è diverso da un rito buddhista "puro") 3. Spazio e tempo di trasmissione e adozione sono diversi, quindi anche ignorando i punti precedenti, non c'è mai identità né unicità perfetta tra religioni cinesi e quelle dei vicini, semplicemente perché Corea, Giappone e Vietnam possono preservare elementi più antichi e/o marginali rispetto a quelli presenti ora in Cina.
Invece, nel caso delle religioni dharmiche, per esempio, spesso si dice che le idee di karma, ciclo delle rinascite e nirvana / moksha, dato che sono termini condivisi da Buddhism e Induismo allora devono essere la stessa cosa o addirittura che il Buddhismo riprenda dell'Induismo. Cosa palesemente non vera, anzitutto perché di mezzo mezzo ci sono anche il Giainismo e il Samkhya-Yoga, poi perché proprio la concezione filosofica e pratica è diversa in ognuna di queste, a volte persino all'interno di queste (il Buddhismo è il caso estremo), e non per ultimo perché l'Induismo per come lo si intende adesso (Advaita vs Dvaita, Visnuita vs Shaiva) è letteralmente l'ultimo della cucciolata se si esclude il Buddhismo tantrico tibetano moderno, cioè rintracciabile attorno all'anno 1000. In effetti, studiosi moderni come Gombrich, Halbfass, Bronkhost e Batchelor sostengono esattamente l'idea opposta: karma e samsara non erano originariamente concezioni vediche o quantomeno erano marginali, alcune tra tante e nemmeno intese in modo univoco, e questo fino al Vedanta (Upanishad, Purana)! In sintesi, parrebbe proprio il contrario: sono stati lo Giainismo, il Buddhismo e il Samkhya-Yoga a dare ai brahmani la concezione di samsara, nirvana e karma, non il contrario.
L'idea secondo cui l'Induismo precede il Buddhismo, idea sbagliata, chiaramente pure ha un'origine sette-ottocentesca, quando si dava troppa corda alle pretese dei brahmani senza un minimo di spirito critico perché era roba esotica e non esisteva comunque l'antropologia e la filologia moderna (e la Teosofia ha pure fatto danni, pur avendo anche aiutato).
Lo so che potrebbe sembrare tutto un po' confuso, e mi scuso: sintetizzare tutto in poche righe non è esattamente facile.
@@marcocampa94 ah ecco, direi che è davvero significativo questo esempio
L'idea che l'induismo preceda il buddhismo dipende dal fatto che siddharta gautama nasce nel nono secolo avanti cristo mentre l'induismo è solo il nome che diamo attualmente alla religione vedica degli indoari che redassero i veda almeno mille anni prima.
@@VeterShelter Snì: nel senso, mi pare che in ambito accademico la distinzione* tra culto vedico (vedic religion), religione post-vedica a.k.a. Vedante e induismo (hinduism) mi pare sia abbastanza chiara. Solo a livello non-accademico si chiama il culto vedico "induismo", che presuppone un'India, cosa che non era manco per sbaglio: la regione di Magadha era considerata quasi un limes coi barbari ancora a ridosso della conquista alessandrina.
*chiaramente e quantunque non assoluta dato che l'una comunque si fa risalire all'alta
@@marcocampa94 credo che alla fine non diciamo cose diverse.
L'induismo è come noi chiamiamo quella religione di origine vedica, ma non credo proprio che un induista chiamerebbe la sua religione induismo nemmeno oggi.
Video molto interessante. Mi chiedo, sperando che magari possa anche essere letto. Potrebbe essere una delle molteplici spiegazioni che portano alla nascita del Cristianesimo cattolico e ortodosso? Per chi è appassionato, anche come me da autodidatta, non suona come novità il fatto che il 90% per non dire tutto, dei miti, culti e tradizioni cristiane altro non sono che una rielaborazione in chiave per l'appunto cristiana di miti e tradizioni delle religioni antiche, greca e romana in primis. Ora essendo che il mediterraneo a grandi linee lo si poteva suddividere in due macroaree Latina e Greca, potrebbe aver questo influito sulla nascita e divisione di questi due culti cristiani?
Grazie mille per l'attenzione e soprattutto complimenti per il grandioso lavoro!
@@vincentsardone1858 ciao Vincent! Grazie del commento 😊
Sono due discorsi diversi. Da un lato il cristianesimo ha ripreso dalle religioni pagane perché incapace di eradicare alcune tradizioni. Dall’altro lato la separazione tra chiesa cattolica e ortodossa è dovuta alle conseguenze storiche della divisione tra impero romano d’occidente e d’oriente. Per la parte orientale il contributo delle religioni pagane greche, egizie e vicino-orientali è indubbiamente più significativo che in occidente 😊
@@vincentsardone1858 la divisione si ha per il saccheggio di Costantinopoli da parte della spedizione crociata facente tappa a Bisanzio, che in seguito si staccò dal papato romano, quindi non c'entra nulla con quello che immagini ti
@@paoloiacona5721beh, però le cause profonde dello scisma credo che vadano in parte ricercate, come faceva notare Emanuele, nei (profondamente) diversi contesti politici creatisi rispettivamente in Occidente e in Oriente dal V secolo in poi. Nel senso che il vuoto di potere e di autorità generatosi in Occidente a seguito del disfacimento dell'impero ha consentito alla Chiesa occidentale, al contrario di quella orientale, di assurgere a un ruolo politico di primo piano, e dunque a sviluppare col tempo un concetto più alto di sè, da cui le pretese di primato universale che hanno portato alla rottura con gli orientali
Mi sembra che il video parta da un assunto condivisibile, cioè che religione greca e romana non siano la stessa identica cosa...ma che poi a fine video si esageri quasi giungendo alla conclusione che la religione romana e quella greca abbiano ben poco in comune... La religione/cultura greca ha avuto una fortissima influenza su quella romana, mi sembra fatto innegabile. Roma non è stata solo l'Urbe ma anche tutte le colonie latine ex greche (o magnogreche), dove miti/culti/divinità si sono "mischiati" in maniera ancora più evidente
Grande Emanuele.. numero uno.. avevo quasi mancato il video😅
ahahah grande! Grazie mille :D
Grazie per la divulgazione 🤝
Ciao, ad un certo punto dici che la maggior parte dell'attività religiosa nell'antica Grecia si svolgeva all'interno dei templi al chiuso, ma da quello che so anche al di fuori di templi greci erano presenti altari, che dovrebbero dimostrare anche una liturgia pubblica. Tra tutti mi viene in mente Delfi dove è presente un'altare esterno e allo stesso tempo ci poteva recare del adyton se si voleva avere il rapporto diretto col dio. Stessa cosa ad Epidauro, presenza di altari al di fuori dei templi e poi l'abaton riservato solo ad alcuni. In sostanza quello che affermi mi manda più in confusione che altro
C'erano gli altari pubblici ma non erano associati ai riti dei templi. Inoltre, molti degli altari esterni ai templi sono successivi alla romanizzazione.
Mi venne mossa la stessa critica citando come esempio la valle dei templi, dove gli altari relativi ai templi erano però di epoca romana, mentre quelli precedenti erano posti al di là di un muro che li separava dai templi stessi. (e che i Romani abbatterono)
grazie prof,avevo bisogno di questo video.
Video bellissimo come sempre, il placet è sempre doveroso :D spero tu non ti sia dimenticato del video sulla parola "pagano" 👀
non preoccuparti! È in cantiere :D
Bellissimo video. Excursus fantastico. Hai tutta la mia ammirazione. Una curiosità ma l'ateismo esisteva presso l'antica cultura romana? Esistevano persone che negavalo l'esistenza degli dei?
Grazie
Ennio fu una di esse.
Ero deciso a guardarlo, ed ecco che mi compare questo video non appena entro nel canale. Alla fine mi sono convinto a guardarlo dopo aver visto il reel si Instagram.
Ancora prima di guardare il video propongo questo testo:
“Lo studio del mondo religioso umbro, così come ci è documentato dalle tavole Eugubine, ci permette di intuire la struttura del Sacro presso le popolazioni italiche e quindi di lumeggiare la Weltanschauung da essa sottesa, attingente alla fase più arcaica delle genti indoeuropee; non solo, ma abbiamo così modo di afferrare i nessi con il mondo romano delle origini, espressione di una stessa ideologia aria. Il Preller, che scriveva nella seconda metà del secolo scorso, rilevava che la "religione dei Romani" , e degli Italici in genere, pur essendo politeista, non era caratterizzata, come quella greca, da leggende, nè fissata in racconti o episodi mitici. Gli Italici avevano avuto per principio animante le proprie istituzioni religiose una intuizione naturalistica. Ciò li portò a coltivare un uso pratico delle divinità, ma poco si curarono di stabilire i loro attributi. Giustamente il Colonna di Cesarò replicava riconoscendo sì la diversità con il mondo religioso greco, ma indicando la sede della diversità non nella rozzezza degli Italici, bensì nella venerazione del "numinoso della divinità rivelantesi in tutte le manifestazioni della sua potenza, inclusa, fra queste, la vita, che si esprimeva nella perpetuità della famiglia e della gens". Risulta molto difficile, per gli studiosi di antichità, riuscire a comprendere quel modo di contatto con la Realtà, proprio delle più antiche culture della storia dell'umanità, che non conosceva nella comprensione di questa nè frattura nè contraddizione fra "essere" ed "esistere" ma solo un continui fluire della "presenza divina". Anche se proprio di questo mondo fù l'assenza di tradizioni scritte, attraverso testimonianze come, per gli Umbri, quella delle tavole Eugubine, conservanti l'eco dell'antica struttura che collegava, in maniera rigorosa e pregnante il vivere umano con il mondo degli dèi, ci è possibile aprirci alla contemplazione di questi antichi paesaggi che conservano intatta la loro freschezza.”
Non è indicato l'autore.
Mio commento:
M. Pucciarini, 'Le tavole eugubine e il mondo religioso umbro ed italico', è un'opera che mi ha appassionato moltissimo, evidenziando le similitudini tra la triade umbra di Giove, Marte, Voiofono e quella romana di Giove, Marte, Quirino, le radici profonde che non gelano, l'indeuropeità: sacerdoti, guerrieri, lavoratori. Anche qui si vuole confutare la tesi della rozzezza degli Italici rispetto ai Greci.
Proprio riguardo ad un'altra opera sulla lingua degli Umbri, di F. Pinna, molti anni fa su un forum, Termometro politico, lessi riguardo ad una presunta unità culturale italica, molto prima dell'unità politica ad opera di Roma: una unità che dalla stazione originaria degli Umbri con l'apporto safino si sarebbe portata al meridione.
Un utente aveva scritto un presunto motto di Platone: 'furono i riti italici a entrare in Grecia, non viceversa'.
Segnalo poi la tradizione del dio Termine, per cui delle lapidi per lui sacre presumibilmente venivano poste al confine tra terreni in ambito rurale. Collegando al culto dei lari compitali, sempre in contesto rurale.
Mi hai fatto molta chiarezza! Mi sembra bene distinguere le divinità romane da quelle greche, a mio parere restituisce alle divinità romane la loro importanza!
Quello era lo scopo :) Grazie!
Video meraviglioso. Iscritto. Tra parentesi, interessante il folk metal di sottofondo, che band è?
Grazie mille!
È un nostro nuovo progetto sul quale vi daremo aggiornamenti appena finito il nuovo sito 🙂
@@AdMaioraVertite uh okok, interessante
Ti prego ho bisogno di sapere il titolo della canzone che usi come sottofondo al video, è troppo bella!
Se cerchi in descrizione di ogni video ci sono i riferimenti ( o almeno ci dovrebbero essere ) delle musiche usate. Nel nostro caso:
Sydney Children's Choir, "Carmen fratrum Arvalium" by Hildigunnur Rúnarsdóttir, ISCM Festival, Sydney 2010
@@eneasicael3272 grazie mille!
@@Becca04927 Quella che ti ha riportato @eneasicael3272 riguarda la sigla del canale. Invece la musica di sottofondo è un nostro nuovo progetto, di cui vi stiamo centellinando l'anteprima.
Purtroppo per motivi tecnici dobbiamo finire il nuovo sito prima di renderlo pubblico, e dovrete pazientare 🙂
@@AdMaioraVertite WOW! ok, aspetterò, non vedo l'ora!
La cosa curiosa è che in mezzo al tuo video mi è partito come pubblicità il trailer de "Il Gladiatore II", che non dev'essere proprio un film campione di divulgazione storica veridica.
Grandissimo. Inoltre si potrebbe citare il fatto che i greci sacrificassero a capo scoperto, mentre i romani col capo velato. I greci se non sbaglio aprivano i riti sacrificando ad Estia, (associata poi a Vesta, pur non essendo per niente uguale), mentre noi apriamo a Giano e Giove seguendo le indicazioni del De Agricoltura di Catone e qualche epigrafe, mentre invece l'offerta a Vesta la facciamo in fondo in chiusura come indicato da Cicerone.
@@francescohispanico1248 esattamente! 👌🏼
ok.
Primo: non insultare i tuoi vecchi video, che anche se erano più amatoriali, rimangono comunque molto validi :P.
Secondo: gran bel video, anche se per colpa di un intoppo, mannaggia, mi sono perso la première.
Terzo: a proposito di volersi attribuire una correlazione con la Grecia già in epoca augustea, Quali sono - se ci sono - le fonti pre-virgiliane che accennano all'arrivo di Enea nel Lazio o comunque in Italia? (E comunque, sia quel che sia, l'Eneide rimane una delle mie storie preferite ❤ pur considerando che era un'opera di propaganda, etc etc...).
Quarto: che canzone hai usato per la outro? Alla fine del video si sente una voce femminile dolce assai che mi pare canti in latino.
@@TitusGalliusMontanus grazie mille😊
La più antica attestazione del mito di Enea è su uno scarabeo etrusco di V secolo oggi purtroppo perduto. Come fonti romane ve ne sono diverse (ad esempio Cicerona), ma sarà sicuramente Virgilio a uniformare e sistematizzare il mito di Enea 😉
Per la canzone, si tutto giusto, è un nuovo progetto sul quale vi aggiornerò appena il nuovo sito sarà finito 😁
Grazie mille! Ottimo argomento! ❤
grazie :D
@@AdMaioraVertite ma la banconota del contributo compare in chat? Perché a me sulla chat non si vede. 😟
@@michelascipioni4827 si dovrebbe vedere piccolina a destra di dove scrivi in chat. In ogni caso già da adesso, se premi sui 3 puntini di sospensione vicini al tasto "condividi", puoi premere su "grazie" (ch'è un cuore come simbolo) e selezionare la cifra come donazione 🙂
@@AdMaioraVertitece l'ho fatta! 🎉
@@michelascipioni4827 grazie mille
Sempre molto interessante. Grazie!
@@dreamingchaos grazie😊😁
Ottimo lavoro come di prassi.
Grazie e alla prossima
Grazie Emanuele, come sempre chiaro e coinciso. Nella speranza che questo arrivi chiaro a molti, perché ce ne è bisogno! AD MAIORA! 🔥
@@PROGNEVERDIE grazie milleeee😁
Volevo invece chiederti cosa ne pensi sugli ultimi tempi della religione romana, quando piano piano di stavano avvicinando sempre di più all'idea di un dio/Sole più importante degli altri dèi. Alcuni scrittori hanno visto questa tendenza degli ultimi romani ad andare verso religioni più monoteistiche, soprattutto verso gli dei orientali.
Ciao! È un discorso molto complesso... è anche difficile parlare de "i Romani" come se fossero una cosa sola dalla Siria all'Inghilterra e dal contadino plebeo all'Imperatore. Non era così.
Su questo argomento trovi sul canale una mia conferenza sulla fine del paganesimo nell'impero romano, e una live su mitra il natale e i culti solari. Se vuoi puoi anche iscriverti al mio corso sulla storia della religione romana che ho tenuto al centro nazionale di studi classici (puoi vedere le registrazioni). Trovi il link sul mio sito nella sezione "corsi" admaioravertite.com
Ti seguivo già e quindi li ho visti i primi video, anche il primo❤sei cambiato molto a a me piacevi anche prima🎉
All'inizio del video hai citato un focalizzarsi del Fascismo sugli studiosi di Età Augustea, e mi interesserebbe sapere se quei rimandi artificiali alla civiltà greca che quegli studiosi portavano avanti si possano riscontrare anche nella cultura fascista. Mi vengono in mente le poesie di D'Annunzio, ma mi chiedevo se ci fossero state altre influenze di questo tipo, tanto culturali quanto politiche, visto che il Fascismo intentò una campagna militare contri la Grecia.
@@loonelytoon6523 ottima domanda!
Io mi riferivo al fatto che il fascismo era concentrato sull’età augustea per via del paragone Mussolini/Augusto (la propaganda lo esplicitava spesso). Da ciò derivò che le università studiarono soprattutto quel periodo. Tuttavia, a sua volta, la Roma di quel tempo spingeva per presentarsi come una realtà legata alla grecia. Ne consegue che gli studiosi sotto il fascismo mostrarono Roma come una fotografia della propaganda augustea.
@@AdMaioraVertite Molto interessante. Mi ero chiesto che rapporto avesse il Fascismo con la religione romana, anche per via del suo sodalizio con la Chiesa Cattolica, e mi piacerebbe trovare qualche testo sull'argomento.
@@loonelytoon6523 questo è un tema tremendamente interessante! Pensa che nel decennale della marcia su Roma vennero fatti i lupercalia! E non era la prima volta che si fecero riti romani nel primo ‘900. Ovviamente con i patti lateranensi venne tutto meno.
Che bel canale! Appena scoperto e iscritta
@@stellaholnstein3064 grazie❤️🤩
Buongiorno.
Una approfondimento storico interessante ed alternativo al luogo comune.
Da ciò che ella ha raccontato si può dedurre che è l’uomo a creare il mondo. A seconda di come esso sia stato creato, più o meno equilibrato, armonico, più o meno risulterà piacevole e sereno il presente di ciascuno.
Ad maiora!
Grazie, bel video e begli spunti di riflessione su quanto sia complicato distinguere la verità quando secoli di costruzioni la ricoprono 😊
Eh si! Hai proprio ragione! La stratificazione culturale è un po' come la "continuità di vita" per gli abitati: distruttiva.
Così come oggi è difficile ricostruire la storia delle città che esistono sopra alle città antiche, a causa del fatto che i nuovi edifici ("nuovi" anche vecchi di secoli), hanno distrutto gli edifici precedenti -a volte- fino alle fondamenta... così la stratificazione culturale rende complicatissimo far comprendere la diversa mentalità antica!
Finalmente qualcuno che lo spiega con completezza
Idem assurdo spesso leggere il lemma "pagano" andando ad assimilare religioni profondamente diverse ad un generico "politeismo" inteso come se esso stesso indicasse una religione e non una caratteristica comune a sistemi di credenze diversi.
Gran video
grazie mille! Se ti va iscriviti al canale :-)
Se mi è piaciuto? L'ho adorato! Grazie professore!
Video molto interessante.
Che solleva anche delle domande...
Ma che cos'è quella fastidiosissima musichetta di sottofondo?!?
@@guidomarani9587 serve ad aiutare chi non ce la fa a mantenere l’attenzione😉
Un grande video! Complimenti da una nuova iscritta
@@pimpalola benvenuta😊❤️
Grazie mille Emanuele! Bel argomento! 🥹
Grazie per il video. Ritiene sia sbagliato dire che la filosofia europea è stata generata dalle filosofie di Giudea e Ellade?
@@claudio59123 non mi occupo di storia della filosofia, quindi non saprei rispondere
I romani avevano pure l´abitudine di divinizzare la maggior parte degli aspetti o addirittura strumenti della quotidianitá diversamente dai greci. Vedasi ad esempio la divinitá protettrice delle fornaci (Fornax) o delle fogne (Cloacina).
Ai parti erano preposte diverse divinitá a seconda della fase o della situazione (Levana che da origine alla parola levatrice, Antevorta, Giunone con qualche suo alter ego etc.) ed esistevano divinitá preposte alle fasi della crescita (quello che fa mettere i denti, quello che fa crescere le ossa, quello che fa dire la prima parola, quello che insegna il linguaggio etc). In Grecia non mi risulta ci fosse un corrispettivo, al massimo alcune divinitá avevano degli aiutanti.
@@royhavencour bravo! Ottimi esempi!
Veramente un bel video, complimenti. Solamente non so quanto posso essere d'accordo con l'ultima parte, dato che comunque i cristiani del medioevo hanno tradotto le opere dei filosofi greci come Platone, Aristotele, etc... e trascritto la religione norrena (quindi considerandoli pensieri "degni" di essere letti o studiati seppur appartenenti a pagani).
Penso più che altro (anche se non sono completamente sicuro) che questa visione venga dal pensiero post-modernista.
Però ribadisco, per il resto bel video 💪
@@mrmouse8433 grazie anche per aver condiviso la tua critica in modo pacato e con esempi costruttivi 😊
In questi giorni sono impegnato a preparare delle lezioni, ma spero di trovare il tempo di risponderti con precisione 😊
@@AdMaioraVertite grazie a te per aver risposto. Quando hai tempo mi piacerebbe parlarne in modo approfondito.
Diciamo che però non si può negare che il substrato culturale sia fortemente influenzato nel teatro, nel mito, in architettura ecc dalla cultura greca, oltre che etrusca e di altre estrazioni italiche. Persino i primi esempi di letteratura, come può esserlo un Livio Andronico, e tanti esempi di commedie e tragedie ci dimostrano il filo diretto con la Grecia. Per non parlare della raffinatezza filosofica che purtroppo non è al livello di quella greca appunto. La Grecia precede e ispira Roma. Poi che Roma abbia plasmato se stessa personalizzando i contenuti giunti dall’esterno è un altro discorso. Ma i contenuti sono giunti eccome e sono palesemente sotto gli occhi di tutti.
I Romani non erano una nazione.
Perciò la religione e la mitologia romana era un misto di divinità e mitologie principalmente Greche, e poi Etrusche e Latine, e naturalmente furono introdotte nell'impero anche altre divinità provenienti dall'Anatolia e dall'Egitto.
2:45 sei molto bravo, complimenti ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥
Molto diversi sono Ares e Mars, giusto? In soldoni, Ares impersona l'aspetto cruento della guerra, mentre Marte è l'aspetto che diffonde civiltà, cultura e benessere, mi sembra. Vero?
@@DaveRicchi-lx1wu è un riassunto sostanzialmente corretto, ma si potrebbero aggiungere molti altri dettagli😉
Complimenti, gran bel video: molto ben argomentato e ragionato.
Prima del cristianesimo, ci hanno messo del loro i Romani.
Sono stati Virgilio e Ovidio a dare nomi di divinità romane a quelli che erano dei greci (e, molto prima di loro, già Livio Andronico nell'Odusia, di cui c'è rimasto poco, ma abbastanza da sapere che mette Mercurio al posto di Ermes, e siamo nel III secolo AC, ) . A quel punto la frittata era fatta. La domanda è, un Romano che avesse visitato il Partenone nel 1° secolo avrebbe pensato che era un tempio a Minerva?
la questione è un po' difficile da capire che noi moderni che siamo abituati a una visione dogmatica della natura divina. Per un Romano (ma un qualunque pagano) le divinità degli altri corrispondevano alle proprie, ma al contempo erano diverse e volevano essere venerate diversamente presso ogni popolo.
Un esempio chiarissimo in questo senso è Ercole, il cui culto era presente in tutto il mediterraneo, e a Roma vedeva alcune sue feste effettuate tradizionalmente, mentre altre andavano fatte graeco ritu. Questo perché il culto tradizionale era locale, mentre il secondo caso era il culto di Eracle portato a Roma dalla Grecia.
Ad ogni modo, l'identificazione con divinità altrui avveniva anche con le divinità cartaginesi (Baal -> Iovis Africus ; Tanith -> Iuno Caelestis) potrate a Roma con la vittoria della seconda guerra punica. Similmente Cesare nel DBG chiama le divinità galliche con i nomi di quelle romane con assoluta spontaneità.
Quindi per rispondere alla tua domanda, direi di si. La domanda interessante è, secondo me, un'altra. Riprendo la tua. Quando un Romano andava al Partenone, se voleva fare un'offerta alla divinità, l'avrebbe fatto col proprio rito o con un rito greco?
@@AdMaioraVertite Ma, con gli dei greci, si va oltre la semplice ridenominazione. Non c'è un Livio Andronico che traduce in latino i poemi epici fenici. Non c'è un Virgilio che da un seguito a quelli gallici, o un Ovidio che li riordina, cercando di dargli una struttura unitaria. Con quelli greci c'è proprio l'inserimento del pantheon romano nella mitologia greca.
@@neutronalchemist3241 Si ma ciò si spiega con un problema di propaganda. Contestualizziamo questi autori. Livio Andronico vive nel pieno delle guerre puniche, non gli verrebbe mai in mente di fare propaganda a favore dei Fenici. Livio, Virgilio e Ovidio sono al servizio della propaganda augustea. E Augusto si sforza enormemente di assimilare le tradizione greche, anche tanto da costruire un tempio di Apollo sul Palatino (il colle della Fondazione) dove ha posto la propria casa, mentre fino a quel momento il dio straniero era addirittura fuori dal pomerium.
Ci sono dei motivi molto complessi per cui i Greci ricevono un trattamento di favore. Che sono legati all' "invasione" di schiavi greci usati come retori per educare una nuova generazione di patrizi. Questi schiavi erano stati presi durante le guerre macedoniche. Nell'ultimo secolo della Repubblica, Roma conquista l'oriente, che era stato già ellenizzato a partire da Alessandro Magno, ed essendo estremamente ricco era necessario dargli un certo spazio.
Quindi anche questi autori che giustamente citi, vanno contestualizzati nel complesso politico ed economico dell'epoca. E infatti c'è un motivo se Apollo non avrà un flamine dedicatogli (come nessuno degli Dèi importati).
@@AdMaioraVertite Naturalmente ci sono dei motivi. Fatto sta che quei motivi finiscono per sommarsi e divenire una ben definita tendenza all'assimilazione.
Non è che, dopo la seconda guerra punica, la mitologia fenicia viene rivalutata a Roma. Quello che succede è che gli scolari, per secoli, devono imparare a memoria (anche a forza di nerbate, come ricorda il buon Orazio), l'Odusia di Livio Andronico, dove a portare i messaggi degli dei è Mercurio. Di conseguenza, anche l'Iliade, e non il ciclo di Baal, viene tradotta in Latino (delle prime traduzioni non ci è rimasto nulla, ma scommetto che hanno usato le stesse sostituzioni di Andronico) ben prima che Augusto vada al potere (più o meno all'epoca delle lotte tra Mario e Silla). Altro tassello che va a sedimentare un idea di continuità presso gli stessi romani.
Quando Ovidio scrive le sue metamorfosi, tutto voleva tranne che fare un favore ad Augusto. Fatto sta che, per lui, inserire la sua posizione politica nella mitologia greca è naturale, perchè quella è la mitologia che conosce, e che sa che il suo pubblico conosce. Virgilio può aver partecipato alla propaganda augustea, ma il suo poema non muore con lui ne con Augusto. Diventa l'opera poetica più famosa di Roma antica. Una delle prime ad essere pubblicate in un vero libro. Altro tassello. Augusto mette un tempio di Apollo sul palatino, ma il tempio sopravvive ad Augusto, altro tassello (poi intendiamoci, accanto a dove stava il tempio di Apollo Sosiano fin dal 5° secolo AC, ci hanno fatto prima il tempio di Giano nel 3° secolo e poi il tempio di Giove Statore nel 2°, quindi l'area tanto schifo non doveva fare. Anzi, si può dire che è stata proprio la presenza di Apollo a rendere sacra l'area).
Se, ormai nel 4° secolo, i cristiani consideravano la religione greca e romana più o meno la stessa minestra, probabilmente, a quel punto, non erano troppo lontani dalla verità.
@@neutronalchemist3241 aspetta, stai però confondendo i piani del discorso.
Un conto sono le ragioni per cui un autore scrive qualcosa, un altro conto è l'impatto di quell'autore sugli eventi futuri. Sono due discorsi diversi.
Inoltre bisogna ricordarsi che quanto scrivono le nostre fonti è una fotografia del pensiero di alcuni appartenenti alla classe dirigente. Se guardi il dato archeologico, che è maggioritario vedi un'altra cosa. Inoltre bisogna distinguere tra i sacra privata e i sacra publica.
Ognuno di questi è un discorso che va fatto separatamente.
La scuola quasi non insegna una cosa giusta, va bene che l'intento è quello di fornire un metodo di studio, ma non ci riesce e ci si chiede sempre di più perché si è perso tanto tempo a incamerare nozioni sbagliate.
Ciao, mi incuriosisce quell' antefissa in copertina, è molto insolita sembra un falso sai dove si trova? Perdona la mia curiosità di archeologo 😅
Non è un falso 🙂
È una rappresentazione di Giunone Sospita esposta al Museo Altes di Berlino, datata al 500-480ac. Trovi molte raffigurazioni simili di Giunone Sospita, sia su monete che statuarie ;-)
@@AdMaioraVertite interessante grazie 😜
@@DarioErrik prego 🙂
Sì, l'unica cosa su cui mi sento di obiettare è un po' sul carattere introspettivo della mitologia greca. O meglio, non che non ci sia, ma invito sempre a non sposare in maniera eccessiva tutta la storia della lettura psicanalitica di Freud e Jung, degli archetipi, ecc.
È una teoria, una chiave di lettura fra tante possibili
Escric el meu comentari en català perquè malauradament no parlo italià prou bé encara, vull congratular-te però per un vídeo magnífic. T'has guanyat un subscriptor amb campaneta i un m'agrada.
Com a persona que segueix la religió romana sempre m'ha semblat difícil trobar gent al RUclips que faci vídeos acurats i ben recercats, el teu és un dels pocs que compleix amb els estàndards.
Tanti auguri! (Enhorabona) i anhelo aprendre amb vós més de la religió romana 👏🏻
@@alejandror.planas9802 incredibile quanto sia riuscito a capire tutto il discorso non avendo mai letto o sentito il catalano. Straordinariamente simile all'italiano.
Grazie mille , video interessantissimo , sono un'appassionata di miti 🙂
Ascolando la sua descrizione della figura di Giano : "...all'origine del mito , già regnante nel Lazio..." , mi e' venuto in mente che il nome del Primo mese dell'anno , GENNAIO , derivasse dal nome GIANO ... ho fatto così una ricerca e , pare sia così.
si esatto! Diversi mesi prendono il nome da una divinità :D
tutto bellissimo ma la religione romana che descrivi è solo quello della città di Roma o del mondo romano intero ? Perche Giano ad esempio non è frequente fuori dall'Italia , sembra essere rimasto una divinità locale. E fino in che secolo è cosi come descrivi e in che modo eventualmente si evolve?
È un'ottima domanda alla quale è molto difficile rispondere. Considera che non sappiamo nemmeno se in tutte le città romane si festeggiassero le stesse feste. Sappiamo per certo che nei municipi era obbligatorio continuare i riti per come si sono sempre fatti (abbiamo delle epigrafi in cui il Senato lo imponeva agli amministratori locali). Ma se a questi si aggiungessero i riti propriamente Romani non si sa... infatti tutti i calendari che abbiamo provengono dalla zona intorno a Roma. Fanno eccezione il feriale duranum, che però atteneva ai riti militari, e quindi non è strano che facessero riti propriamente romani (che comunque non ci sono tutti, ma solo alcuni), e un frammento discusso proveniente dalla provincia di Verona.
Fermo restando che anche quando parliamo di "religione romana" è sempre molto difficile porre dei limiti esatti, chiari e certi... infatti il grande studioso J. Sheid preferisce parlare di "le religioni dei romani", proprio perché non c'era una reale uniformità con imposizione dall'alto.
Sul canale trovi diversi video in cui parlo di questa questione da vari punti di vista ;-)
E il panteon etrusco c'entra qualcosa con quello romano?
Si. Fin dalle origini Roma viene influenzata dal mondo etrusco anche dal punto di vista religioso. C'è un video sul canale in cui parlo delle divinità etrusche nella religione romana ;-)
Cos'è la musica di sottofondo 😭 sembra generata artificialmente 💀
Ritengo che i primi ignoranti sono molti insegnanti e professori ... come si può sperare possano insegnare ciò che non conoscono (o perchè , a loro volta indottrinati , o per pigrizia mentale? )
GRAZIE nuovamente !
Ma i coevi del mondo tardo classico avevano la stessa percezione delle differenze che ti hai tanto efficacemente sottolineato?
Diciamo che la " cristianità" ortodossa o no e non il vero cristianesimo originale ,ha sempre avuto la tendenza di " coprire o costruire sopra".a tutto quel che ha conquistato. Tendono a occultare tutto o a incorporare tutto, cosi nessuno si lamenta😂
Eccellente spiegazione troppe semplificazioni attorniano tutta la storia umana!
Avrei anche seguito ma purtroppo il movimemento della sedia mi ha messo troppo nervosa....
La frugalità della romanità tradizionale, autentica, forse solo aristocratica. Mutare la materia insieme agli dèi, il lavoro.
In un corto-video su IG associ infatti Saturno all'età dell'oro, di cui qui infatti spieghi la connessione ai Saturnalia.
La convinzione è "errata", non "falsa". Altrimenti stai dicendo che nessuno ne è convinto
Tutto giusto ma la differenza principale è un’altra: per i Greci non c’è separazione tra umano e divino, il mondo è divino, lo sono le tutte le emozioni, perfino gli oggetti; per i Romani, come nel Cristianesimo poi, il divino è altro rispetto a loro.
@@giacomolorenzo6936 non direi proprio. Anzi, se mai è il contrario. Si possono catalogare più di 400 divinità romane, legate ad ogni minuzioso aspetto della vita quotidiana.
@@AdMaioraVertite e che c’entra scusi?
@@giacomolorenzo6936 se ci fosse una separazione tra l’umano e il divino per i Romani, non avresti divinità come il dio della ruggine del grano (Robigus), quello dello sterco per concimare (Sterculinus), o la dea dei cardini delle porte (Cardea)
Domanda. I greci avevano una divinità analoga alla Dea romana del Fuoco, Vesta?
@@DaveRicchi-lx1wu si! Era Hestia, la cui etimologia è comune a Vesta. I tratti di queste divinità sono molto simili, cambiano i riti e lo scopo pubblico 😉
è un peccato che negli anni 60 c'era ancora questo pensiero. Grande video!
90 minuti di applausi! Mi spolmono a dirla questa cosa. È davvero uno dei danni che lascia la scuola, ma veramente a tutti tutti tutti. E sono meno indulgente di te, guarda. È vero che la scuola non può trattare la cosa nello specifico come fosse un corso universitario di antropologia, ma cavolo, almeno non dare informazioni completamente sbagliate...al limite segnalare agli studenti video come il tuo, 20 minuti cacchio!
Quanto al cristianesimo ho il mio pensiero, ma non voglio entrare in polemica con nessuno. Dico solo che l'accademia dovrebbe un po' scrollarsi di dosso questa ipoteca ed essere più oggettiva. Leggi un testo di storia e sembra quasi che ti descriva il passaggio dal paganesimo al cristianesimo come una cosa 1) automatica e inesorabile (quando neanche ai tempi di Costantino, tre secoli dopo, erano la maggioranza), 2) qualitativa, della serie dalle credenze sciocche di dei mezzi selvaggi si è passati ad una religione oggettivamente superiore.
E voglio dire, specie a partire dagli anni 60/70 non pochi studiosi sono stati dichiaratamente marxisti o comunque di sinistra, quindi dubito particolarmente cattolici. Per dire quanto a livello culturale sia radicata questa concezione anche fra chi cristiano non è...
purtroppo quello che dici è vero. È il problema dell'etnocentrismo!
Ma quindi come cambia il culto deorum romanorum al giorno d'oggi non essendoci più la presenza dell'impero romano?
@@ThefrenziedMercury in che senso? 🙃
@@AdMaioraVertite In un contesto più moderno cosa cambia principalmente nelle credenze e soprattutto pratiche di chi vuole seguire una spiritualità di tradizione romana?
@@ThefrenziedMercury ahh ok! Adesso ho capito, grazie 😊
Sostanzialmente niente a livello di riti familiari/domestici/associativi (i sacra privata), invece a livello statale (i sacra publica) ovviamente non si possono fare 😉
@@AdMaioraVertite vale per i neo pagani ?
Cioè non sarebbe legale
L'unica occasione in cui si parla di religiobe Romana (e non Cristiana) in un film di Hollywood è la scena xel Gladiatore in cui il protagonista prega i suoi Lari
@@TheScoubidouSmile si! Si vedono molte scene religiose anche nella serie Rome della HBO! Se non l’hai vista te la consiglio! È ambientata durante le guerre civili. Inizia con quella tra Cesare e Pompeo, e prosegue fino alla vittoria di Azio 😉
@@AdMaioraVertite grazie!
Approfitto delle tue competenze: come mai nelle "Metamorfosi" Ovidio non nomina Giano come il Dio che ha disposto correttamente massa degli elementi
Ottima domanda! Le metamorfosi di Ovidio sono -sostanzialmente- un calco di altre opere greche, e perciò riprende gli stessi racconti e temi. Ma se leggi i fasti, sempre di Ovidio, ti dice che Giano è alle origini del tutto. Insomma si contraddice da solo. Ma Ovidio non è estraneo a queste cose, ciò lo rende una fonte molto problematica! Da un lato su alcuni temi è la fonte principale (per esempio sulle feste romane)... ma dall'altro lato sappiamo che va preso con le pinze perché pieno di contraddizioni e di affermazioni che, se confrontate con altre fonti più attendibili, si rivelano false. Ovidio è una fonte molto utile, ma spesso problematica!
@@AdMaioraVertite grazie
3:56 complimenti 😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊
Però gli dei greci dell'Olimpo, a partire da Zeus con il nome di Giove, furono davvero importati nella religione romana, sia pure con diversi adattamenti o sbaglio?
sbagli 😅
Non furono importati nella religione romana. Gli dei romani e greci hanno una comune origine indoeuropea
@@AdMaioraVertite E quindi?
@@Salagos18 Mi hai chiesto se sbagliavi nel dire che i Romani portano gli Dèi, tra cui Zeus, dalla Grecia... e io ti ho risposto che sbagli🙂
Trovi un sacco di contenuti sul canale sulle origini indoeuropee della religione romana e greca e sulla religione romana delle origini. Se guarderai questi ultimi, vedrai da solo che le divinità e romane sono molto diverse da quelle greche. Guarda ad esempio il video su Giunone Sospita, quello rende molto bene l'idea su cos'era realmente la Giunone romana ;-)
@@AdMaioraVertiteNon parlavo di tutti gli dei, ma solo delle divinità olimpiche
Ma ci sono fonti che dicono che Romolo e Remo si siano recati a Delfi prima di fondare Roma?
a memoria non mi pare proprio... dove l'hai letto?
@@AdMaioraVertite L'ho letto sul profilo di un divulgatore di religione romana su fb che dovrebbe essere un archeologo
Semmai hanno preso gli stessi miti dei greci, fatti loro e rinarrati. Ma aver acquisito la stessa mitologia non è avere la stessa religione.
Probabilmente hanno una comune origine a livello indoeuropeo, anche i culti germanici hanno alcune caratteristiche simili
@@davidrope81 ma infatti quello che la gente non capisce è che tutte le religioni vengono dalla zona indo/medio orientale, qua alla gente appassionata di storia piace comprare romani e greci (in alcuni casi cercando anche con un certo ateismo di far cambiare idea alla gente così da dire "la religione è tutta una falsità" indebolendo la nostra cultura) ma non capiscono che anche quelli dei greci derivano dalla zona indo/medio orientale, tutte le religioni parlano della stessa cosa quindi potranno esserci anche delle differenze (che i fanatici usano appunto per dire che "no non sono uguali") ma sono sempre gli stessi raffigurati e spiegati diversamente, infatti chi guarda a i greci sbaglia e anche di molto perchè sta guardando un pantheon che è già stato preso e modificato e quindi non la vera provenienza, vallo a spiegare un po a sti genii della storia....magari un giorno lo capiranno
Quindi l. Apollo greco non è l. Apollo romano?
Apollo è un dio che viene portato dalla Grecia (per tramite degli Etruschi), ma questo non significa nulla. Anche tra l'Epona romana e quella celtica non c'è alcuna differenza, ma ciò non significa che la religione romana sia una copia di quella celtica
Video stupendo
@@gianlucaperuzzo391 grazie❤️
Ahia, quel dondolare fa venire il mal di mare..e nuoce alla spiegazione. Stia fermo....
grazie molto informativo
Grazie Giano ma stavamo meglio prima 😂
ahahahahah
Dissento sui cristiani andando contro anche alle accademie. Il discorso è lungo per cui tengo per me le mie tesi che sono poco importanti. Cmq complimenti
Spunti interessantissimi. Grazie.
Il sottofondo musicale mi sembra spesso rumoroso e quindi inutile.
Smesso di guardare quando è stato detto che Ares non ha nulla a che fare con Marte. Ma per favore va...
Peccato, perché pochi secondi dopo avrei spiegato l'affermazione
Ciao Emanuele, sono Melitta di discord. Di solito ti seguo in silenzio, ma ho appena scoperto questo video (con sei secoli di ritardo) e da politeista ellenica non posso che ringraziarti di cuore. Indubbiamente ci sono delle semplificazioni, ma il concetto arriva forte e chiaro e credimi, ce n'era bisogno. Lo farò girare, ti assicuro
grazie
@@AdMaioraVertiteavete un canale discord?
@@Oscarmattonepazzo si ma non lo stiamo seguendo molto. Ti consiglio di seguirmi su instagram 😉
Vero. Tutto vero quello che ha detto. Spesso si tende a semplificare e a fare errori.
Video interessante sulla differenza di visione degli dei
Graecia capta ferum victorem coepit. Era solo propaganda?
@@AntonioTorcoli ci sto tenendo un’intero corso al centro nazionale di studi classici su questo. E sostanzialmente si, era solo propaganda 😉
1, i romani tendevano a identificare gli dei altrui con i propri
2. la religione romana era un affare di stato e i suoi sacerdoti erano infatti organi dello stato
Lo facevano anche altri popoli.
Ma perché la sedia a dondolo?
Io mi sono addormentato subito. Concilia la sedia a dondolo.