Bellissimo video, e non direi lungo, visto l'argomento. Marija Gimbutas, ha fatto quello che hanno fatto altri, ha studiato, osservato e poggiato le basi per altri, è normale che più si va avanti e più si scoprono cose "nuove"!. Purtroppo capita spesso che gli studi o le teorie di una persona vengano travistati per secondi fini, e poi divulgati in modo errato. Se non ricordo male, lei infatti parla proprio di matrilinearità, e non di matriarcato. Spesso tratta il tema del Femminile + Maschile dove la creazione avviene grazie all'unione di questi due elementi, concentrandosi molto sul ruolo della Madre e sottolineandone l'importanza, più per mostrarci il contrasto con le religioni odierne, dove la creazione del mondo e della vita è un qualcosa che risulta molto più astratto, in quanto l'unico artefice è un unico dio a cui si danno caratteristiche prettamente maschili. Ho letto il libro anni fa, e ora non m ricordo dove l'ho messo!.😢
Dici benissimo! Lei parla di matrilinearità e matrifocalità, ma non di matriarcato. Non avrei saputo esprimere meglio il concetto di come hai fatto tu in questo commento! Grazie❤️
È comune accordo degli studiosi pensare che sia un'immagine idealizzata basata sul simbolo. Infatti sono evidenziati i segni femminili associati alla riproduzione e all'allattamento ;-) Forse le capigliature potrebbero ricordare vagamente delle pettinature. Ma è un grosso punto di domanda.
Le caratteristiche fisiche delle statuette somigliano molto alla condizione chiamata steatopigia, tipica nelle donne del Sud Africa. Potrebbe essere una coincidenza, oppure potrebbe esserci un fondo di realtà.
@@alextp4563 plausibile. Io avevo fatto un collegamento con i Bodi dell'Etiopia dove gli uomini si sottopongono ad un ingrassamento forzato a scopo religioso
@alext4563 @eneasicael3272 potrebbe essere, ma ci dovrebbero essere delle prove evidenti. Queste raffigurazioni sono comunque europee, e non mi risultano tracce sugli scheletri. Ma non sono un preistorico, quindi potrei sbagliare
Perchè non dovrebbero essere europee queste statuette? Se parliamo di 30 mila anni fa, magari c'erano delle caratteristiche tali nella popolazione, che di sicuro non era uguale uguale a quella di adesso.
Ancora oggi a Nemi è presente questo culto in una certa forma, c'è una statua (moderna) in centro dedicata alla "Grande Madre", e nei resti del Tempio di Diana Nemorensis si può osservare un piccolo altare (probabilmente il basamento di una statua) sempre pieno di offerte (cibo, miele, fiori, vino, ecc...).
@@MegaDogheart Mi è capitato questo video e vedendo il titolo ho pensato subito alla dottoressa Gabriella Tupini. Che grande persona! Un caro saluto! Ora mi ascolto questo video.
@@nadiamillia6608 @MegaDogheart l’ho trovato il video… nei primi 30 secondi dice che la magia è stata fatta fino al 3000ac poi è stata vietata dal patriarcato, e questo lo direbbero tutti i libri in buona fede. Ho chiuso il video perché ho già capito
Interessante. Sinceramente non sapevo che esistesse un culto autoctono a Roma della grande madre. Sapevo dell'ordine monastico delle Vestali, antichissimo, già esistente probabilmente agli albori della fondazione di Roma ma quanto a un culto primitivo della grande madre non ero a conoscenza 👍 Credo sia sopravvissuto molto, comunque, anche nelle epoche successive e che si sia trasferito in vari modi in altre figure importanti di dee (per esempio Cerere, oppure Giunone e più tardi Iside)
La dea protettrice di Roma era Maia, la più importante, per via della sua centralità, delle sette Pleiadi della costellazione del Toro, quanti sono i colli della città eterna, simbolo anche della sardità nel Mediterraneo. Il Palatino era la proiezione sulla terra di questa importante pleiade. Con l'avvento del cristianesimo il culto di Maia si trasformò in quello della Vergine Maria, cui è dedicato il mese di maggio. La data di fondazione di Roma è il 21 aprile (del 753 a. C.), inizio della costellazione di Ayaru/Toro. 😊😊😊
Giano bifronte, dio della luce e delle porte (lat. ianuae), di origine sicula, è stato il primo ad essere venerato in Roma prima dell'olimpico Juppiter. Maia è stata la divinità/pleiade del cielo più importante, tanto da divenirne la protettrice, come da me accennato, innominabile per ragioni legate alla sicurezza dello Stato per evitare che i nemici dell'Urbe se la ingraziassero, come come fece intendere Ovidio nei Fasti.
@@massimopozzessere5972 molto interessante... più che il cristianesimo, comunque è il cattolicesimo in particolare, che ha adottato divinità ed usanze pagane, come ad esempio, la data di nascita del dio romano mitra, il 25 dicembre adottata come data di nascita di Gesù, la quale non si conosce con esattezza, in quanto non riportata nei Vangeli..
@@massimopozzessere5972 molto interessante... più che il cristianesimo, comunque è il cattolicesimo in particolare, che ha adottato divinità ed usanze pagane, come ad esempio, la data di nascita del dio romano mitra, il 25 dicembre adottata come data di nascita di Gesù, la quale non si conosce con esattezza, in quanto non riportata nei Vangeli..
@@lunigianadegrimaldi7912 il 25 dicembre segna simbolicamente la nascita del Sol invictus/Mitra/Helios/Apollo/Sardus Pater "pen(n)ato", dio del Sole, con il copricapo crestato con i suoi sette raggi, quante sono, a pensarci, le braccia della Menorah ebraica e le Pleiadi della costellazione del Toro. Non escludo che Gesù sia stato, in realtà, un sacerdote del sole come intermediario tra uomini e Dio e che la corona di spine che gli cingeva il capo sia stato il citato copricapo 😉😉😉
Bel video e complimenti per canale...e si potrebbe arrivare a dire che il culto della Dea Madre sia l'unico culto mai tramontato forse, nei suoi passaggi e trasformazioni, oggi
@@AdMaioraVertite come nel Mundus Patet, i cui echi asono ancora presenti tra Cristianesimo e Halloween.. forse l'idea mitopoietica delgi antenati è però purtroppo andata un po' persa💫prego)) 🙏
Sembra la statuetta de "IL 13° GUERRIERO" l'adrenalina di quella tribù sotterranea che si riproduceva costantemente con tutti i suoi figli nipoti ecc. Ecc.
Avrei una domanda che non c'entra molto col video ma spero tu possa rispondere ugualmente: Da quel che so, in linea di massima, e fatta eccezione per qualche culto preciso come le religioni abramitiche, nell'antichità non esisteva il concetto di "religione rivelata" e di conseguenza la credenza che le divinità del proprio pantheon fossero le uniche e sole. Da quel che ho capito, e da quel poco che so a riguardo, le popolazioni antiche avevano sostanzialmente due sistemi per approcciarsi alle divinità straniere, ma non mi è chiaro quale fosse la visione dei romani al riguardo, ovvero: 1. Le divinità degli altri popoli sono distinte tra loro e quindi ogni popolazione ha divinità diverse che sono caratteristiche di ogni popolo e/o di ogni area geografica diversa. Per fare un esempio pare che gli egizi pensassero questo perché sono state trovate delle raffigurazioni di vario genere in cui delle divinità egizie sono sposate con divinità del medio oriente, ittite o mesopotamiche. 2. Se pensassero che le divinità fossero le stesse in tutto il mondo ma che queste si siano manifestate ad ogni popolazione con nomi, richieste e rituali diversi. Volendo fare un esempio per rendere più chiara la mia domanda non mi è chiaro se per i romani Giove, Zeus e Wodan fossero tre divinità diverse e "tutelari" dei rispettivi popoli oppure se si tratti della stessa divinità nominata e venerata in modo diverso rispettivamente da romani, greci e germani. Detto ciò ti faccio i miei complimenti per il video e per il canale!
Ciao! Grazie dei complimenti e della domanda :-) Alcune religioni antiche erano rivelate, un esempio è la religione etrusca. Infatti l'etrusca disciplina è originata dalla diretta comunicazione della dea Vegoia e di Tagete. Guarda la live sull'etrusca disciplina che c'è nel canale. Tuttavia è effettivamente una minoranza nel panorama. Rispetto alla domanda principale, dipende dalla divinità. Alcune divinità erano considerate diverse e perciò assimilate, mentre altre erano considerate uguali, ma rispettavano come necessità religiosa che nei vari luoghi si onorassero in modo diverso. C'è un video sul canale che ne parla: ruclips.net/video/JdK6w4J1w48/видео.html Se vuoi, nel corso "Pensare e fare il sacro" ne parlo molto più approfonditamente. Trovi il link ai miei corsi passati qui: admaioravertite.com/i-miei-corsi/
Un altro errore della Gimbutas fu quello di credere che, sotto la religione della dea madre, tutti gli uomini vivessero in pace fraterna assoluta (in una specie di età dell'oro) e che furono gli indoeuropdi a introdurre la violenza. Lo dice ne "Il linguaggio della dea".
@@dantejuan02 dovrei andare a ricontrollare, ma mi pare che questo non sia lei a dirlo, ma lo dice un’altra persona che ha scritto la prefazione! Ma devo controllare 😊
@dantejuan sono pienamente d'accordo con te! Mi sembra che ci sia stata una sorta di idealizzazione di questa mitica era del "matriarcato" , come se fosse stata un'età dell'oro. In realtà, più "indietro" si va nel tempo e più si riscontrano forme di civiltà e organizzazioni tribali che oggi definiremmo forse efferate. Basta vedere qualche documentario datato su popoli per esempio africani (che oggi forse sono quasi spariti) che avevano consuetudini che oggi definiremmo spaventose, come minimo. Per esempio durante i cosiddetti riti di "passaggio".
@@lindamuzza5450 L'approccio è molto giusto! Ma devo precisare una cosa. Per secoli si sono paragonate le società preistoriche a quelle "primitive" (il termine corretto è "poco stratificate") dell'Africa e dell'Oceania. Ma studi antropologici più recenti (ti parlo degli ultimi 80 anni), hanno dimostrato che queste realtà non sono delle "sopravvivenze" o -in qualche modo- delle "fotografie" delle società preistoriche. Anzi, anche queste società hanno avuto una loro storia e un loro sviluppo. In altre parole, le società tribali africane odierne non sono un'immagine congelata delle società preistoriche, e nemmeno dei loro antenati. Perciò si è smesso di usarle come termine di paragone se non per alcuni dettagli tecnologici (es. come cacciare in un gruppo un grosso animale) 🙂
Per esperienza personale ho visto che l'obiezione migliore alla convinzione di un'antica esistenza di matriarcato, dimostrata dalle raffigurazione della Dea Madre, è che nel cristianesimo ci s sono moltissime raffigurazioni di personaggi femminili, prima fra tutte quella della Madonna, ma sicuramente non si può definire il cristianesimo come preligione e società matriarcali
Scusa amico ricercatore,cosa ne pensi del rinvenimento nelle zone dell'antica Mesopotamia,di piccole statuette rappresentanti una donna con in braccio un bambino di forma serpentiformi e rettiliane nella antica cultura chiamata Ubaid? Saluti e complimenti per il tuo canale
Bel video. Manca giusto un accenno al fatto che non è affatto certo che la dea madre fosse l'unica divinità femminile della preistoria; si può individuare almeno una dea della morte, e non è detto che coincidesse con l'altra. Del resto, quando compare la scrittura son gli antichi stessi a parlare di divinità femminili che non sono madri, ma hanno una varietà di altre caratteristiche.
Credo che dovresti cambiare illuminazione o togliere gli occhiali. Il riflesso della luce ad anello sulle lenti fa un effetto orribile e, per di più, distrae terribilmente lo spettatore.
Salve DeAngelis con i suoi studi di comparazione storica sostiene che le invasioni indoeuropee siano state diverse in migliaia di anni ma almeno nel medio oriente violente e ha portato alla supremazia dei canoni sociali di questi ultimi guerra accumulo di ricchezze e potere ecc. Cosa ne pensa. Un altra domanda , le altre divinità insieme alla dea madre sono state identificate , se si chi erano. Complimenti per il video . Salve.
Ciao! Non ho studiato la loro espansione nel mondo medio orientale, quindi non saprei dire. Bisogna vedere sulla base di quali prove porta a sostegno la tesi. Posso dirti con certezza però che in Europa non ci sono prove di azioni violente. Per quanto concerne il mediterraneo orientale, i famosi "popoli del mare" che distrussero la civiltà micenea e contro cui gli Egizi combatterono, erano quasi certamente indoeuropei. Ma lì ci si inserisce in un contesto più complesso, dove esistevano già società molto più strutturate che videro questi popoli come invasori e li combatterono. I resoconti che abbiamo sono da parte di questi ultimi, scritti per esaltare le virtù dei comandanti, e perciò sono di parte. Questo per quel che mi risulta naturalmente, non ho approfondito dal storia del vicino e medio oriente. La Dea Madre la chiamiamo così per comodità, ma non sappiamo se venisse chiamata in questo modo. Similmente le altre divinità sono prive di nome, ed evidenti per lo più da molte incisioni rupestri e un esiguo numero di statue. C'è un caso che vede delle analogie che potrebbero richiamare il Cernunnus celtico. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi!
Quello dei "Popoli del Mare" è un argomento spinoso, da trattare con estrema cautela. Cyprian Broodbank in "The Making of the Middle Sea", sostiene in maniera abbastanza convincente una teoria che da tempo va per la maggiore nell'Orientalistica, secondo la quale i "Popoli del Mare" non sono mai esistiti come dei veri e propri "Popoli", ma piuttosto, piccole bande di corsari e predoni itineranti. Alcune di queste realtà forse seguirono una vera e propria etnogenesi, arrivando a definirsi, come nel caso dei Pelest (gli UNICI per i quali abbiamo una controparte storica riconosciuta, i Filistei), ma in partenza abbiamo dei contesti incredibilmente misti, con una grossa componente che doveva essere semitica, non indeuropea (sempre escludendo i Peleset, secondo le fonti Egizie molti esponenti dei "Popoli del Mare" praticavano la circoncisione). Siamo con tutta probabilità davanti a un nucleo di bande mercenarie di possibile origine balcanica (almeno quanto si può dedurre da alcuni elementi dell'equipaggiamento militare, come le spade a lingua da presa), impiegato da diverse potenze del Mediterraneo Orientale, attorno al quale vennero magnetizzati diversi elementi dal mondo vicino orientale, che andarono ad arricchirlo. La turbolenza di questi elementi andrebbe interpretata come un sintomo del Collasso dell'Età del Bronzo che investì anche Micene, non come la causa. Il Collasso dell'Età del Bronzo sembra essere stato causato da un sommarsi di diversi fattori, anche ambientali, ma soprattutto dal massiccio sconvolgimento delle economie pianificate a causa dalla proliferazione di nuove tecnologie e tecniche, da grandi input di beni e soprattutto di metalli provenienti dall’Europa centrale. Per quanto riguarda l'ingresso degli Indeuropei nel Vicino Oriente non sembra avere avuto caratteri diversi da quanto avvenuto in Europa, se non forse un impatto minore: un esempio sono i Maryannu, l'aristocrazia militare che darà vita al regno di Mitanni. I caratteri della penetrazione posso anche essere basati su un'imposizione militare, ma sempre per mezzo dell'infiltrazione di piccoli gruppi armati che si affermano come classe dominante e modello vincente, diffondendo presso i locali la propria cultura, non come delle invasioni su larga scala che annichiliscono i locali o si sovrappongono completamente ad essi
@@Evropantiqva grazie Gioal! Sempre contributi interessanti e precisi. In generale del video che ne pensi? 🙂 Dobbiamo trovarci a fare un aperitivo una volta o l'altra :D Un abbraccio!
@@AdMaioraVertite che anche l'argomento della "Dea Madre" è molto complesso, soprattutto quando andiamo indietro fino al Neolitico ;-) L'assenza di fonti scritte purtroppo pesa molto, e l'interpretazione di manufatti e raffigurazioni come "oggetti di culto" è una scelta apparentemente logica, ma che dribbla alcuni caveat importanti. Il rischio è di costruire delle teorie molto articolate partendo da degli assunti che possono essere molto soggettivi. Per l'aperitivo ci sto, ma non ti eri trasferito a Bologna?
L'abbondanza fisica era espressone e desidedio di abbondanza e di benessere quindi salute fisica quindi garanzia di riproduzione e conservazione della spece. Non necessariamente dovevano esistere donne obese di riferimento anche se si potrebbe ipotizzare che le donne venissero nitrite meglio degli uomini proprio perche dovevano procreare. Chissà quindi...qualche donna venerata nei centri di culto propio come una dea...chissà forse...interessange comunque
Pensavo ad un video un po' presuntuoso (non abbiamo che tracce della preistoria che vanno interpretate con le pinze) però specie con la parte conclusiva direi che il tutto sta in piedi
Però più tardi le religioni politeistd hanno divinità maschili che convivono con femminili classiche della fertilità, Ishtar, Iside, Afrodite.. ma si considerano quelle società patriarcali. Non è impreciso riferirsi a società come patriarcali e matriarcali sulla base delle raffigurazioni delle divinità? Uno dei più antichi dei del nord Europa era Cernunnos, età del ferro, che era dio della fertilità maschile e sposo della dea della terra. Inoltre patriarcato e matriarcato perdono importanza quando si osserva che uomini e donne si davano ruoli sociali compatibilmente con la loro natura di maschi e di femmine. I sapiens si sono organizzati in famiglie monogame dal pleistocene, i maschi proteggevano la femmina e la prole e procuravano cibo, le femmine pensavano alla sopravvivenza dei piccoli. Il motivo semplice è la difficile gestazione e la fragilità dei piccoli Sapiens dalla nascita. Abbiamo i parti più rischiosi e la prole più fragile, nemmeno cammina per mesi e mesi, ci vogliono due genitori organizzati, esattamente come in molte specie di ucelli, come ha osservato Lorenz. Da questo incipit, le società delle ere successive hanno mantenuto maschi che si occupavano di caccia, combattimento, guerra, femmine che gestivano le case, l'agricolutra, la prole. Matriarcale e patriarcale, a mio personale avviso, non cambiano di molto la struttura sociale, a Roma, che si potrebbe definire patriarcale le donne avevano un'intensa vita sociale, molte erano artiste musiciste poetesse filosofe e sacerdotesse. A meno che non si parli di estremi, di ipergamia femminile o maschile, che è il caso dell'Islam.. ecco quello è vero patriarcato.
Ma le società "matriarcali" (che appunto matriarcali non erano) avevano almeno tutte quelle caratteristiche delle quali certe pagine tanto se ne vantavano? 😂
Dipende XD Non erano particolarmente pacifiche, si suppone che praticassero forme primitive di agricoltura non stanziale. Erano però matrifocali (il marito andava a vivere dalla moglie) e matrilineari (la proprietà e il nome passavano in linea materna). Queste ultime due cose, onestamente, non ho mai capito come gli archeologi preistorici fossero riusciti a ricostruirlo solo sulla base dei materiali ritrovati negli abitati... ma mi fido perché non si può sapere tutto ahahahahahha Tutto il resto è falso o incerto
@@AdMaioraVertite che poi volendo anche oggi in certi Paesi è così: nel mondo ispanico si prende il cognome dalla propria madre. Quindi che senso ha gettare odio sugli indoeuropei?
Maya Dea Pleiade associata a maggio il mese della crescita vegetativa non sapevo fosse annoverata tra le tante divinità matriarcali antiche . Anche Morgan o Morrigan si può considerare una figura matriarcale oppure era una Dea esclusivamente bellicosa e mistica un po’ come Pallade Atena ?
Qui c'è il rischio di fare un poco di confusione. La Maia greca, associata alle Pleiadi, non è la Maia romana. La prima è figlia di Zeus, e il suo mito si esaurisce -sostanzialmente- con la nascita di Ermes. Infatti il suo nome deriva dal greco μαῖα, che significa "levatrice". Invece la Maia romana deriva dal termine maius, che significa "grande". Se proprio dovessimo fare un improprio e impreciso paragone con una divinità greca, dovrebbe essere identificata con Gea (che tuttavia andrebbe privata dei miti che le ruotano intorno, dei legami familiari, ed aggiungervi delle funzioni connesse alla regalità). Sulla Morrigan non ho competenze per parlarne.
Bravissimo il relatore ,la lezione molto interessante e avvincente l,unico neo è secondo il mio modesto parere l' accento della parola """ ci'bele ,invece di """ cibe' le .a me piace cibe'le . gli accenti antichi ,li trovo musicali e più, giusti a differenza del cambiamento moderno ci'bele cibe'le ; su' meri, sume' ri ; mesopotami' a, meso' potamia, cana' nei ,canane'i, e' ridu ,eri' du i primi sono una forzatura perché non li lasciano nella seconda versione come li abbiamo conosciuti molto piu naturali ed eleganti?grazie
Se la domanda è perché io li uso, il motivo è che spesso è più facilmente comprensibile ad un pubblico più ampio :-) Il motivo per cui "si usa" è per un semplice motivo di evoluzione linguistica. Ma non sono così ferrato in materia da poterti dire il motivo per cui si sono spostati gli accenti :-)
Certo sarebbe meglio usare gli accenti che usavano gli antichi, ma non è detto che possiamo sapere quali fossero. Quindi pronuncia pure Eridu come ti pare, nessun sumero sarà qui a correggerti 😉 E a proposito di "sumeri", è una parola inventata da noi moderni, in base a come gli accadi chiamavano la terra dei sumeri, cioè "Sumer"; ma i sumeri non chiamavano cosí sé stessi nè la loro terra. Ragione di più per mettere l'accento dove ci pare 😄 Diverso è il discorso per le parole greche e latine, che avevano regole di accentuazione a noi note, e differenti: infatti certe parole mutano di accento nel passaggio dal greco al latino. Per quanto riguarda Cibele, pare esistesse sia una forma Kybele con accento sulla e che una forma Kybelis con accento sulla y, sia in greco che in latino; quindi, ancora una volta, possiamo usare l'accento che ci pare 😁
@@mariateresasatta grazie mille! Davvero interessante! Sulla questione nomi di popoli, ci sono anche altri esempi più vicini. Gli Etruschi chiamavano se stessi “Rasna” o “Rasenna”, mentre gli altri popoli li chiamavano Tusci o Tirreni, ma furono i Romani a chiamarli Etruschi. Gli stessi Romani chiamavano se stessi “Quiriti” in età arcaica.
@@AdMaioraVertite che poi si tratta sempre della stessa radice *turs/trus, presente come tale nel greco Tyrsenoi o nella forma Tyrrenoi, con assimilazione rs>ss; come pure in tusc/(e)trusc, con una -c finale in aggiunta, forse qualche forma di suffisso (come nel greco tyrrenikos). Rasna/Rasenna forse non era l'endonimo degli Etruschi, ma una parola generica significante "popolo" secondo alcuni. Insomma, com'è classico per gli Etruschi, il mistero permane 😄 Il mio sogno è che da qualche parte venga prima o poi ritrovata una copia dei Tyrrenikà dell'imperatore Claudio... la speranza è l'ultima a morire 💖
Grazie per questo prezioso lavoro di divulgazione
grazie mille
Complimenti veramente, semplice coinciso, il discorso fila benissimo! Grazie! Ora tutto mi è più chiaro!
grazie mille :D
Sempre ottimi argomenti e ottime spiegazioni! Grazie mille! ❤
Grazie di cuore
@@AdMaioraVertite ❤️
Ciao Emanuele! Che bel video! Grazie! ❤️ Non vedo l’ora di approfondire gli argomenti nel tuo corso!
Grazie Emanuele! I tuoi video sono sempre molto interessanti!
grazie mille
Che meravigliosa scoperta ho fatto questa mattina.Adoro la storia dell' uomo spiegata così bene e profonda. 9:14
grazie
Bellissimo video, e non direi lungo, visto l'argomento.
Marija Gimbutas, ha fatto quello che hanno fatto altri, ha studiato, osservato e poggiato le basi per altri, è normale che più si va avanti e più si scoprono cose "nuove"!.
Purtroppo capita spesso che gli studi o le teorie di una persona vengano travistati per secondi fini, e poi divulgati in modo errato. Se non ricordo male, lei infatti parla proprio di matrilinearità, e non di matriarcato. Spesso tratta il tema del Femminile + Maschile dove la creazione avviene grazie all'unione di questi due elementi, concentrandosi molto sul ruolo della Madre e sottolineandone l'importanza, più per mostrarci il contrasto con le religioni odierne, dove la creazione del mondo e della vita è un qualcosa che risulta molto più astratto, in quanto l'unico artefice è un unico dio a cui si danno caratteristiche prettamente maschili.
Ho letto il libro anni fa, e ora non m ricordo dove l'ho messo!.😢
Dici benissimo!
Lei parla di matrilinearità e matrifocalità, ma non di matriarcato. Non avrei saputo esprimere meglio il concetto di come hai fatto tu in questo commento!
Grazie❤️
@@AdMaioraVertite Grazie a te 🥰
Grazie ❤
Video appassionante come al solito!❤
grazie
Sempre interessantissimi gli argomenti che porti. Spero continuerai a creare video anche qui, grazie per il lavoro che fai.
@@lero9841 ❤️❤️❤️
wow super Emanuele!
sono saltato in aria con il promemoria ahahah
Ogni volta che vedo quella statuetta mi domando se all'epoca esistessero donne effettivamente così in carne o se essa sia solo un'esagerazione
È comune accordo degli studiosi pensare che sia un'immagine idealizzata basata sul simbolo. Infatti sono evidenziati i segni femminili associati alla riproduzione e all'allattamento ;-)
Forse le capigliature potrebbero ricordare vagamente delle pettinature. Ma è un grosso punto di domanda.
Le caratteristiche fisiche delle statuette somigliano molto alla condizione chiamata steatopigia, tipica nelle donne del Sud Africa. Potrebbe essere una coincidenza, oppure potrebbe esserci un fondo di realtà.
@@alextp4563 plausibile. Io avevo fatto un collegamento con i Bodi dell'Etiopia dove gli uomini si sottopongono ad un ingrassamento forzato a scopo religioso
@alext4563 @eneasicael3272 potrebbe essere, ma ci dovrebbero essere delle prove evidenti. Queste raffigurazioni sono comunque europee, e non mi risultano tracce sugli scheletri. Ma non sono un preistorico, quindi potrei sbagliare
Perchè non dovrebbero essere europee queste statuette? Se parliamo di 30 mila anni fa, magari c'erano delle caratteristiche tali nella popolazione, che di sicuro non era uguale uguale a quella di adesso.
Sempre interessante 😊
Ancora oggi a Nemi è presente questo culto in una certa forma, c'è una statua (moderna) in centro dedicata alla "Grande Madre", e nei resti del Tempio di Diana Nemorensis si può osservare un piccolo altare (probabilmente il basamento di una statua) sempre pieno di offerte (cibo, miele, fiori, vino, ecc...).
@@edge_of_liberty puoi dirlo forte che è presente 🙏
@@valmonteleone5242 👍💪
Molto interessante, io sto guardando anche i video della dottoressa Gabriella Tupini, penso sia d'accordo
non la conosco, di cosa si occupa?
@@MegaDogheart
Mi è capitato questo video e vedendo il titolo ho pensato subito alla dottoressa Gabriella Tupini. Che grande persona! Un caro saluto! Ora mi ascolto questo video.
@@AdMaioraVertite È una bravissima psicologa e ha trattato anche il tema della Grande Madre.
@@nadiamillia6608 andrò a cercarla! Grazie 😊
@@nadiamillia6608 @MegaDogheart l’ho trovato il video… nei primi 30 secondi dice che la magia è stata fatta fino al 3000ac poi è stata vietata dal patriarcato, e questo lo direbbero tutti i libri in buona fede.
Ho chiuso il video perché ho già capito
Interessante. Sinceramente non sapevo che esistesse un culto autoctono a Roma della grande madre. Sapevo dell'ordine monastico delle Vestali, antichissimo, già esistente probabilmente agli albori della fondazione di Roma ma quanto a un culto primitivo della grande madre non ero a conoscenza 👍 Credo sia sopravvissuto molto, comunque, anche nelle epoche successive e che si sia trasferito in vari modi in altre figure importanti di dee (per esempio Cerere, oppure Giunone e più tardi Iside)
La dea protettrice di Roma era Maia, la più importante, per via della sua centralità, delle sette Pleiadi della costellazione del Toro, quanti sono i colli della città eterna, simbolo anche della sardità nel Mediterraneo. Il Palatino era la proiezione sulla terra di questa importante pleiade. Con l'avvento del cristianesimo il culto di Maia si trasformò in quello della Vergine Maria, cui è dedicato il mese di maggio. La data di fondazione di Roma è il 21 aprile (del 753 a. C.), inizio della costellazione di Ayaru/Toro. 😊😊😊
La divinità più importante di Roma era Giano...
Giano bifronte, dio della luce e delle porte (lat. ianuae), di origine sicula, è stato il primo ad essere venerato in Roma prima dell'olimpico Juppiter. Maia è stata la divinità/pleiade del cielo più importante, tanto da divenirne la protettrice, come da me accennato, innominabile per ragioni legate alla sicurezza dello Stato per evitare che i nemici dell'Urbe se la ingraziassero, come come fece intendere Ovidio nei Fasti.
@@massimopozzessere5972 molto interessante... più che il cristianesimo, comunque è il cattolicesimo in particolare, che ha adottato divinità ed usanze pagane, come ad esempio, la data di nascita del dio romano mitra, il 25 dicembre adottata come data di nascita di Gesù, la quale non si conosce con esattezza, in quanto non riportata nei Vangeli..
@@massimopozzessere5972 molto interessante... più che il cristianesimo, comunque è il cattolicesimo in particolare, che ha adottato divinità ed usanze pagane, come ad esempio, la data di nascita del dio romano mitra, il 25 dicembre adottata come data di nascita di Gesù, la quale non si conosce con esattezza, in quanto non riportata nei Vangeli..
@@lunigianadegrimaldi7912 il 25 dicembre segna simbolicamente la nascita del Sol invictus/Mitra/Helios/Apollo/Sardus Pater "pen(n)ato", dio del Sole, con il copricapo crestato con i suoi sette raggi, quante sono, a pensarci, le braccia della Menorah ebraica e le Pleiadi della costellazione del Toro. Non escludo che Gesù sia stato, in realtà, un sacerdote del sole come intermediario tra uomini e Dio e che la corona di spine che gli cingeva il capo sia stato il citato copricapo 😉😉😉
👍🤠
Bel video e complimenti per canale...e si potrebbe arrivare a dire che il culto della Dea Madre sia l'unico culto mai tramontato forse, nei suoi passaggi e trasformazioni, oggi
@@emjlc3261 grazie di cuore❤️ forse aggiungerei quello degli antenati, che molti continuano ad andare a trovare intorno alle feste dei defunti 😊
@@AdMaioraVertite come nel Mundus Patet, i cui echi asono ancora presenti tra Cristianesimo e Halloween.. forse l'idea mitopoietica delgi antenati è però purtroppo andata un po' persa💫prego)) 🙏
Ciao Emanuele!!!
Andai a Vienna solo per la Venere di Willendorf. Inoltre ebbi occasione di visitare una mostra a Nuoto dedicata proprio alla Dea Madre.
Gran bel video. Complimenti
@@emersuleme grazie❤️
Sembra la statuetta de "IL 13° GUERRIERO" l'adrenalina di quella tribù sotterranea che si riproduceva costantemente con tutti i suoi figli nipoti ecc. Ecc.
Con tutte le statue e i santuari dedicati alla M4d0nna dovremmo essere nella società più matriarcale di tutti i tempi!
Avrei una domanda che non c'entra molto col video ma spero tu possa rispondere ugualmente:
Da quel che so, in linea di massima, e fatta eccezione per qualche culto preciso come le religioni abramitiche, nell'antichità non esisteva il concetto di "religione rivelata" e di conseguenza la credenza che le divinità del proprio pantheon fossero le uniche e sole.
Da quel che ho capito, e da quel poco che so a riguardo, le popolazioni antiche avevano sostanzialmente due sistemi per approcciarsi alle divinità straniere, ma non mi è chiaro quale fosse la visione dei romani al riguardo, ovvero:
1. Le divinità degli altri popoli sono distinte tra loro e quindi ogni popolazione ha divinità diverse che sono caratteristiche di ogni popolo e/o di ogni area geografica diversa.
Per fare un esempio pare che gli egizi pensassero questo perché sono state trovate delle raffigurazioni di vario genere in cui delle divinità egizie sono sposate con divinità del medio oriente, ittite o mesopotamiche.
2. Se pensassero che le divinità fossero le stesse in tutto il mondo ma che queste si siano manifestate ad ogni popolazione con nomi, richieste e rituali diversi.
Volendo fare un esempio per rendere più chiara la mia domanda non mi è chiaro se per i romani Giove, Zeus e Wodan fossero tre divinità diverse e "tutelari" dei rispettivi popoli oppure se si tratti della stessa divinità nominata e venerata in modo diverso rispettivamente da romani, greci e germani.
Detto ciò ti faccio i miei complimenti per il video e per il canale!
Ciao!
Grazie dei complimenti e della domanda :-)
Alcune religioni antiche erano rivelate, un esempio è la religione etrusca. Infatti l'etrusca disciplina è originata dalla diretta comunicazione della dea Vegoia e di Tagete. Guarda la live sull'etrusca disciplina che c'è nel canale. Tuttavia è effettivamente una minoranza nel panorama.
Rispetto alla domanda principale, dipende dalla divinità. Alcune divinità erano considerate diverse e perciò assimilate, mentre altre erano considerate uguali, ma rispettavano come necessità religiosa che nei vari luoghi si onorassero in modo diverso.
C'è un video sul canale che ne parla:
ruclips.net/video/JdK6w4J1w48/видео.html
Se vuoi, nel corso "Pensare e fare il sacro" ne parlo molto più approfonditamente. Trovi il link ai miei corsi passati qui:
admaioravertite.com/i-miei-corsi/
@@AdMaioraVertite grazie mille della risposta!
Un altro errore della Gimbutas fu quello di credere che, sotto la religione della dea madre, tutti gli uomini vivessero in pace fraterna assoluta (in una specie di età dell'oro) e che furono gli indoeuropdi a introdurre la violenza. Lo dice ne "Il linguaggio della dea".
@@dantejuan02 dovrei andare a ricontrollare, ma mi pare che questo non sia lei a dirlo, ma lo dice un’altra persona che ha scritto la prefazione! Ma devo controllare 😊
@dantejuan sono pienamente d'accordo con te! Mi sembra che ci sia stata una sorta di idealizzazione di questa mitica era del "matriarcato" , come se fosse stata un'età dell'oro. In realtà, più "indietro" si va nel tempo e più si riscontrano forme di civiltà e organizzazioni tribali che oggi definiremmo forse efferate. Basta vedere qualche documentario datato su popoli per esempio africani (che oggi forse sono quasi spariti) che avevano consuetudini che oggi definiremmo spaventose, come minimo. Per esempio durante i cosiddetti riti di "passaggio".
@@lindamuzza5450 L'approccio è molto giusto! Ma devo precisare una cosa. Per secoli si sono paragonate le società preistoriche a quelle "primitive" (il termine corretto è "poco stratificate") dell'Africa e dell'Oceania. Ma studi antropologici più recenti (ti parlo degli ultimi 80 anni), hanno dimostrato che queste realtà non sono delle "sopravvivenze" o -in qualche modo- delle "fotografie" delle società preistoriche. Anzi, anche queste società hanno avuto una loro storia e un loro sviluppo. In altre parole, le società tribali africane odierne non sono un'immagine congelata delle società preistoriche, e nemmeno dei loro antenati. Perciò si è smesso di usarle come termine di paragone se non per alcuni dettagli tecnologici (es. come cacciare in un gruppo un grosso animale) 🙂
Per esperienza personale ho visto che l'obiezione migliore alla convinzione di un'antica esistenza di matriarcato, dimostrata dalle raffigurazione della Dea Madre, è che nel cristianesimo ci s sono moltissime raffigurazioni di personaggi femminili, prima fra tutte quella della Madonna, ma sicuramente non si può definire il cristianesimo come preligione e società matriarcali
@@sandramazza2659 impeccabile argomentazione 👌🏼
La gimbutas non parla della dea “madre” ma solo della Dea. L’epifania della madre è solo una delle tante epifanie della Dea.
Complimenti ❤
Scusa amico ricercatore,cosa ne pensi del rinvenimento nelle zone dell'antica Mesopotamia,di piccole statuette rappresentanti una donna con in braccio un bambino di forma serpentiformi e rettiliane nella antica cultura chiamata Ubaid? Saluti e complimenti per il tuo canale
@@user-jf2dd1fe7q grazie ma purtroppo non so risponderti, perché il vicino oriente è un’area che non ho mai studiato 😊
A me la statuetta ricorda tanto quella di farcry 4
Grazie per un altro splendido video. (Credo che si dica "Ghìmbutas", non "Gimbùtas", con grande delusione di Corrado Guzzanti / Vulvia.)
@@Robert-fw1we grazie😉
Bel video. Manca giusto un accenno al fatto che non è affatto certo che la dea madre fosse l'unica divinità femminile della preistoria; si può individuare almeno una dea della morte, e non è detto che coincidesse con l'altra. Del resto, quando compare la scrittura son gli antichi stessi a parlare di divinità femminili che non sono madri, ma hanno una varietà di altre caratteristiche.
@@mariateresasatta grazie per l’aggiunta😊
Credo che dovresti cambiare illuminazione o togliere gli occhiali. Il riflesso della luce ad anello sulle lenti fa un effetto orribile e, per di più, distrae terribilmente lo spettatore.
@@gervasotattico7070 i miglioramenti tecnici dipendono dal sostegno che mi date voi 😉
Salve DeAngelis con i suoi studi di comparazione storica sostiene che le invasioni indoeuropee siano state diverse in migliaia di anni ma almeno nel medio oriente violente e ha portato alla supremazia dei canoni sociali di questi ultimi guerra accumulo di ricchezze e potere ecc. Cosa ne pensa. Un altra domanda , le altre divinità insieme alla dea madre sono state identificate , se si chi erano. Complimenti per il video . Salve.
Ciao! Non ho studiato la loro espansione nel mondo medio orientale, quindi non saprei dire. Bisogna vedere sulla base di quali prove porta a sostegno la tesi. Posso dirti con certezza però che in Europa non ci sono prove di azioni violente.
Per quanto concerne il mediterraneo orientale, i famosi "popoli del mare" che distrussero la civiltà micenea e contro cui gli Egizi combatterono, erano quasi certamente indoeuropei. Ma lì ci si inserisce in un contesto più complesso, dove esistevano già società molto più strutturate che videro questi popoli come invasori e li combatterono. I resoconti che abbiamo sono da parte di questi ultimi, scritti per esaltare le virtù dei comandanti, e perciò sono di parte.
Questo per quel che mi risulta naturalmente, non ho approfondito dal storia del vicino e medio oriente.
La Dea Madre la chiamiamo così per comodità, ma non sappiamo se venisse chiamata in questo modo. Similmente le altre divinità sono prive di nome, ed evidenti per lo più da molte incisioni rupestri e un esiguo numero di statue. C'è un caso che vede delle analogie che potrebbero richiamare il Cernunnus celtico.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi!
Quello dei "Popoli del Mare" è un argomento spinoso, da trattare con estrema cautela.
Cyprian Broodbank in "The Making of the Middle Sea", sostiene in maniera abbastanza convincente una teoria che da tempo va per la maggiore nell'Orientalistica, secondo la quale i "Popoli del Mare" non sono mai esistiti come dei veri e propri "Popoli", ma piuttosto, piccole bande di corsari e predoni itineranti.
Alcune di queste realtà forse seguirono una vera e propria etnogenesi, arrivando a definirsi, come nel caso dei Pelest (gli UNICI per i quali abbiamo una controparte storica riconosciuta, i Filistei), ma in partenza abbiamo dei contesti incredibilmente misti, con una grossa componente che doveva essere semitica, non indeuropea (sempre escludendo i Peleset, secondo le fonti Egizie molti esponenti dei "Popoli del Mare" praticavano la circoncisione).
Siamo con tutta probabilità davanti a un nucleo di bande mercenarie di possibile origine balcanica (almeno quanto si può dedurre da alcuni elementi dell'equipaggiamento militare, come le spade a lingua da presa), impiegato da diverse potenze del Mediterraneo Orientale, attorno al quale vennero magnetizzati diversi elementi dal mondo vicino orientale, che andarono ad arricchirlo.
La turbolenza di questi elementi andrebbe interpretata come un sintomo del Collasso dell'Età del Bronzo che investì anche Micene, non come la causa.
Il Collasso dell'Età del Bronzo sembra essere stato causato da un sommarsi di diversi fattori, anche ambientali, ma soprattutto dal massiccio sconvolgimento delle economie pianificate a causa dalla proliferazione di nuove tecnologie e tecniche, da grandi input di beni e soprattutto di metalli provenienti dall’Europa centrale.
Per quanto riguarda l'ingresso degli Indeuropei nel Vicino Oriente non sembra avere avuto caratteri diversi da quanto avvenuto in Europa, se non forse un impatto minore: un esempio sono i Maryannu, l'aristocrazia militare che darà vita al regno di Mitanni.
I caratteri della penetrazione posso anche essere basati su un'imposizione militare, ma sempre per mezzo dell'infiltrazione di piccoli gruppi armati che si affermano come classe dominante e modello vincente, diffondendo presso i locali la propria cultura, non come delle invasioni su larga scala che annichiliscono i locali o si sovrappongono completamente ad essi
@@Evropantiqva grazie Gioal! Sempre contributi interessanti e precisi. In generale del video che ne pensi? 🙂
Dobbiamo trovarci a fare un aperitivo una volta o l'altra :D
Un abbraccio!
@@AdMaioraVertite che anche l'argomento della "Dea Madre" è molto complesso, soprattutto quando andiamo indietro fino al Neolitico ;-)
L'assenza di fonti scritte purtroppo pesa molto, e l'interpretazione di manufatti e raffigurazioni come "oggetti di culto" è una scelta apparentemente logica, ma che dribbla alcuni caveat importanti.
Il rischio è di costruire delle teorie molto articolate partendo da degli assunti che possono essere molto soggettivi.
Per l'aperitivo ci sto, ma non ti eri trasferito a Bologna?
@@Evropantiqva non ancora ;-)
L'abbondanza fisica era espressone e desidedio di abbondanza e di benessere quindi salute fisica quindi garanzia di riproduzione e conservazione della spece.
Non necessariamente dovevano esistere donne obese di riferimento anche se si potrebbe ipotizzare che le donne venissero nitrite meglio degli uomini proprio perche dovevano procreare. Chissà quindi...qualche donna venerata nei centri di culto propio come una dea...chissà forse...interessange comunque
Bravo,moltobene,meglio se rallenti la dicitura per farla respirare.
Pensavo ad un video un po' presuntuoso (non abbiamo che tracce della preistoria che vanno interpretate con le pinze) però specie con la parte conclusiva direi che il tutto sta in piedi
@@umegghju grazie per non esserti fermato alla prima impressione😊
Però più tardi le religioni politeistd hanno divinità maschili che convivono con femminili classiche della fertilità, Ishtar, Iside, Afrodite.. ma si considerano quelle società patriarcali. Non è impreciso riferirsi a società come patriarcali e matriarcali sulla base delle raffigurazioni delle divinità? Uno dei più antichi dei del nord Europa era Cernunnos, età del ferro, che era dio della fertilità maschile e sposo della dea della terra. Inoltre patriarcato e matriarcato perdono importanza quando si osserva che uomini e donne si davano ruoli sociali compatibilmente con la loro natura di maschi e di femmine. I sapiens si sono organizzati in famiglie monogame dal pleistocene, i maschi proteggevano la femmina e la prole e procuravano cibo, le femmine pensavano alla sopravvivenza dei piccoli. Il motivo semplice è la difficile gestazione e la fragilità dei piccoli Sapiens dalla nascita. Abbiamo i parti più rischiosi e la prole più fragile, nemmeno cammina per mesi e mesi, ci vogliono due genitori organizzati, esattamente come in molte specie di ucelli, come ha osservato Lorenz. Da questo incipit, le società delle ere successive hanno mantenuto maschi che si occupavano di caccia, combattimento, guerra, femmine che gestivano le case, l'agricolutra, la prole. Matriarcale e patriarcale, a mio personale avviso, non cambiano di molto la struttura sociale, a Roma, che si potrebbe definire patriarcale le donne avevano un'intensa vita sociale, molte erano artiste musiciste poetesse filosofe e sacerdotesse. A meno che non si parli di estremi, di ipergamia femminile o maschile, che è il caso dell'Islam.. ecco quello è vero patriarcato.
Ma c'è un problema , tu parli della romanità, ma le statuette ci sono in tutto il mondo, come mai?
Parlo di romanità perché non sono un tuttologo, e mi occupo solo di ciò che conosco.
Culto preindoeuropeo.
Nota a margine: un'ottima disamina e difesa della Gimbutas l'ha fatta Graeber ne L'Alba di Tutto, che consiglio.
@@marcocampa94 lo leggerò con piacere! Grazie😁
Pensate se invece era Oog che diceva a Bong: ahah guarda, ho fatto tu madre.
Ok torniamo seri
@@LordLux 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@@LordLux sembra la meme del vecchio sul letto d’ospedale che detta le ultime volontà e dice:
😂😂😂😂😂
Fra', corso: come farsi diseredare da Brelich. Non per il tutto, però dici certe cose, ogni tanto che sono un po' matte
Bro', al di là che esiste un mondo successivo a Brelich (che è morto mezzo secolo fa), ma cos'avrei detto contrario alle sue affermazioni?
40k-34k e’ un po’ troppo presto
@@pierpaolo0101 questo dicono le datazioni al carbonio
Ma le società "matriarcali" (che appunto matriarcali non erano) avevano almeno tutte quelle caratteristiche delle quali certe pagine tanto se ne vantavano? 😂
Dipende XD
Non erano particolarmente pacifiche, si suppone che praticassero forme primitive di agricoltura non stanziale. Erano però matrifocali (il marito andava a vivere dalla moglie) e matrilineari (la proprietà e il nome passavano in linea materna). Queste ultime due cose, onestamente, non ho mai capito come gli archeologi preistorici fossero riusciti a ricostruirlo solo sulla base dei materiali ritrovati negli abitati... ma mi fido perché non si può sapere tutto ahahahahahha
Tutto il resto è falso o incerto
@@AdMaioraVertite che poi volendo anche oggi in certi Paesi è così: nel mondo ispanico si prende il cognome dalla propria madre. Quindi che senso ha gettare odio sugli indoeuropei?
@@emanol_quiris ah non ne ho idea ahahahah
BlaBlaBla😂
Maya Dea Pleiade associata a maggio il mese della crescita vegetativa non sapevo fosse annoverata tra le tante divinità matriarcali antiche . Anche Morgan o Morrigan si può considerare una figura matriarcale oppure era una Dea esclusivamente bellicosa e mistica un po’ come Pallade Atena ?
Qui c'è il rischio di fare un poco di confusione. La Maia greca, associata alle Pleiadi, non è la Maia romana.
La prima è figlia di Zeus, e il suo mito si esaurisce -sostanzialmente- con la nascita di Ermes. Infatti il suo nome deriva dal greco μαῖα, che significa "levatrice".
Invece la Maia romana deriva dal termine maius, che significa "grande". Se proprio dovessimo fare un improprio e impreciso paragone con una divinità greca, dovrebbe essere identificata con Gea (che tuttavia andrebbe privata dei miti che le ruotano intorno, dei legami familiari, ed aggiungervi delle funzioni connesse alla regalità).
Sulla Morrigan non ho competenze per parlarne.
@@AdMaioraVertite ok molto preciso . Bravo
Bravissimo il relatore ,la lezione molto interessante e avvincente l,unico neo è secondo il mio modesto parere l' accento della parola """ ci'bele ,invece di """ cibe' le .a me piace cibe'le . gli accenti antichi ,li trovo musicali e più, giusti a differenza del cambiamento moderno ci'bele cibe'le ; su' meri, sume' ri ; mesopotami' a, meso' potamia, cana' nei ,canane'i, e' ridu ,eri' du i primi sono una forzatura perché non li lasciano nella seconda versione come li abbiamo conosciuti molto piu naturali ed eleganti?grazie
Se la domanda è perché io li uso, il motivo è che spesso è più facilmente comprensibile ad un pubblico più ampio :-)
Il motivo per cui "si usa" è per un semplice motivo di evoluzione linguistica. Ma non sono così ferrato in materia da poterti dire il motivo per cui si sono spostati gli accenti :-)
Certo sarebbe meglio usare gli accenti che usavano gli antichi, ma non è detto che possiamo sapere quali fossero. Quindi pronuncia pure Eridu come ti pare, nessun sumero sarà qui a correggerti 😉
E a proposito di "sumeri", è una parola inventata da noi moderni, in base a come gli accadi chiamavano la terra dei sumeri, cioè "Sumer"; ma i sumeri non chiamavano cosí sé stessi nè la loro terra. Ragione di più per mettere l'accento dove ci pare 😄
Diverso è il discorso per le parole greche e latine, che avevano regole di accentuazione a noi note, e differenti: infatti certe parole mutano di accento nel passaggio dal greco al latino. Per quanto riguarda Cibele, pare esistesse sia una forma Kybele con accento sulla e che una forma Kybelis con accento sulla y, sia in greco che in latino; quindi, ancora una volta, possiamo usare l'accento che ci pare 😁
@@mariateresasatta grazie mille! Davvero interessante!
Sulla questione nomi di popoli, ci sono anche altri esempi più vicini. Gli Etruschi chiamavano se stessi “Rasna” o “Rasenna”, mentre gli altri popoli li chiamavano Tusci o Tirreni, ma furono i Romani a chiamarli Etruschi.
Gli stessi Romani chiamavano se stessi “Quiriti” in età arcaica.
@@AdMaioraVertite che poi si tratta sempre della stessa radice *turs/trus, presente come tale nel greco Tyrsenoi o nella forma Tyrrenoi, con assimilazione rs>ss; come pure in tusc/(e)trusc, con una -c finale in aggiunta, forse qualche forma di suffisso (come nel greco tyrrenikos).
Rasna/Rasenna forse non era l'endonimo degli Etruschi, ma una parola generica significante "popolo" secondo alcuni. Insomma, com'è classico per gli Etruschi, il mistero permane 😄
Il mio sogno è che da qualche parte venga prima o poi ritrovata una copia dei Tyrrenikà dell'imperatore Claudio... la speranza è l'ultima a morire 💖
@@mariateresasatta io aspetto quello, le origines di Catone, e l'intera opera di Varrone
Conclusione banale. Come del resto è tutto il " Sapere" umano. Sappiamo molto poco, ma con tante chiacchuere ,l' apparenza è che si sappia molto.
Quante balle!! Cibele....Ma!