Spero che abbiate apprezzato lo studio e lo sforzo che c’è stato alle spalle di questo video. Fatemelo sapere con un like 👍 e se avete qualche consiglio per affinare la ricerca, scrivete nei commenti 🙏
Ciao Lorenzo, video apprezzatissimo! Credo che sia rappresentativo di una bella fetta di persone che hanno intenzione di non attendere la bella pensione INPS a 67 anni. Ciao e grazie del lavoro eccellente che hai svolto!
Grazie mille. L'obiezione più importante che hai fatto è : "Se alla fine della fase di accumulo volessi passare a distribuzione e mi trovo in una fase di ribasso dei mercati perderei un bel pò di soldi o dovrei aspettare" . Iniziando a distribuzione non avrei il problema. Inoltre, rimanendo a distribuzione posso beneficiare dei dividendi ad integrazione della pensione e lasciare il beneficio dei dividendi ai miei eredi. Un portafoglio "transgenerazionale", mi piace questa definizione🙂. E' importante però scegliere ETF e azioni che facciano crescere i dividendi nel tempo, quindi con caratteristiche quality/growth
Sempre una questione interessante, non importa se il video è "vecchio". A mio parere troppi ripetono il ritornello anti-dividendi che afferma che questi sono "fiscalmente inefficienti". Ora, non si può negare che la tassazione c'è, ma su dividendi modesti tipo all-world o S&P500 non incide poi tanto, e si ha la bella soddisfazione di incassare i dividendi, anche se il mercato scende. Nel terribile 2022 la pena nel vedere il portafoglio massacrato a sangue dalla caduta del mercato è stata attenuata dal gettito costante dei dividendi. Alla fine conta la soddisfazione, non solo il calcolo a freddo, perchè non siamo macchine ma esseri umani. Ed è innegabile che veder arrivare i dividendi da' soddisfazione, oltre ad avere il vantaggio pratico di trovarsi dei soldi sul conto da spendere come si vuole, senza decidere se e quando vendere quote del capitale investito. Io la penso cosí e ho impostato il mio portafoglio proprio sui dividendi. Saluti.
Tutto giustissimo. E aggiungo che il 2022 è stato negativo ma abbiamo visto di peggio. Pensa al 2008 o inizio anni 2000. Il discorso anti dividendo va bene per i ragazzini su Reddit che hanno bassi capitali e non hanno vissuto quegli anni
Ciao Lorenzo bellissimo video, completo,hai analizzato con attenzione tutte le possibilità,per quanto riguarda me ho deciso di dedicare un 70% del portafoglio in azioni da dividendo(aristocrats e kings) prese negli anni al momento opportuno (fair value) il 10% in etf settoriali per sfruttare i trend del momento aumentare così il gain e con esso riacquistare altre azioni a dividendo nel tempo, il 15% in un etf obbligazionario globale aggregate a distribuzione e un 5% in aziende che estraggono oro e rilasciano comunque dividendo, questa è’ la mia impostazione adesso, ma non vi nego che sono sempre alla ricerca di migliorare studiano la mia asset allocation, grazie lory per il lavoro che fai!👌
Ciao Lorenzo, complimenti per questo interessantissimo video e in generale per il prezioso servizio che rendi quotidianamente in modo ineccepibile. Non ho mai tempo per commentare i tuoi video ma questo valga per tutti: BRAVISSIMO! Una sola piccola considerazione sulla differenza di approccio acc/distr....io personalmente ho un ptf molto diversificato azioni/ETF acc+distr e poiché ho 51 anni aspetto un tuo nuovo romanzo finanziario: "Pensionato a 55 anni"...😂😂😂, ciò detto, ero straconvinto che gli ETF ad accumulazione reinvestissero i dividendi delle singole azioni già al netto della tassazione locale e che la scelta acc/distr. fosse pertanto neutrale dal punto di vista fiscale. Grazie ancora e buon investimento a tutti.
Complimenti, come sempre ottime info ma aggiungerei che (personalmente) ritengo questo forse uno dei tuoi migliori video. Detto questo vorrei dire la mia idea (e non è un appunto ma una constatazione) circa un punto che tu come tanti altri “giovani” blogger, youtuber , etc, non prendete mai in esame e che invece dovrebbe influenzare molto l’investimento a lungo termine con scopo di avere rendita primaria o aggiuntiva in tarda età. Purtroppo ci sono molte varianti che potrebbero cambiare i piani nel corso degli anni; incidenti, malattie, perdita del lavoro, divorzi e chi più ne ha più ne metta. Ma supponiamo che nulla di questo succeda e arriviamo alla veneranda età di xxxtanta anni e passiamo alla fase di decumulo. Fino a che punto saremo in grado di gestire al meglio (come tu stai facendo) un portafoglio come il tuo? Saremo tutti fortunati come Buffet che alla sua età ancora è in grado di gestire la sua BRK al meglio? Avrai capito che ti parlo da 65 enne e, mentre tu parli di 30 anni e ti vedi alla mia età (più o meno), quando io parlo di 30 anni vedo una situazione differente. Con questo voglio dire che la strategia da avviare già da ora (e non sto dicendo che so quale potrebbe essere) dovrebbe anche mirare avanti a queste variabili di quando saremo vecchi? Nessun vuole sentir parlare di badanti, pannolini e centri anziani ma certe realtà esistono e non parlandone non le facciamo sparire. Voglio dire che il portafoglio che deve pagarci il nostro welfare da anziani dovrebbe anche essere facilmente delegato a qualcuno che per fiducia e/o dietro compenso dovrebbe farlo per noi. Ovviamente io mi auguro che, al primo cenno di demenza, un meteorite mi prenda in pieno e arrivederci ma la verità è che non sappiamo cosa ci riserva il futuro. Detto ciò, non pensare che sono un pessimista di natura. In fondo a 27 anni io e mia moglie ci siamo licenziati, venduto casa, comprato una barca e siamo partiti per il giro del mondo chiudendo gli occhi di fronte a cosa ci sarebbe stato poi. Ma oggi, forse, starei più attento non sono più i tempi in cui è facile reinventarsi come fortunatamente abbiamo potuto fare noi. Scusa se sono stato prolisso. Complimenti ancora.
Quello che hai fatto tu 27 anni è quello che ognuno dovrebbe fare, cioè godersi la vita e il MONDO fuori!!! È giusto risparmiare ed investire, ma come hai ben detto, la vita è imprevedibile.
@@alimargiallo forse non mi sono spiegato. Sto dicendo esattamente il contrario. Ovvero che la pianificazione (per i giovani) non dovrebbe avere come limite temporale l’età pensionistica. Sarebbe bene ,già da prima, studiare le operazioni alternative da farsi una volta raggiunti certi traguardi per mantenere e usufruire al meglio di ciò che si è ottenuto con tanti anni di lavoro.
@@martinofranky2123 il tuo punto di vista è assolutamente corretto. Come sottointendi tu, a ogni età hai obiettivi e di conseguenza punti di vista differenti. Quando superi i 60 anni probabilmente inizi ad avere paure differenti, alle quali da giovane non pensi. Ad esempio a 60 anni è lecito immaginare di avere più strumenti obbligazionari e meno azionari. Magari un flusso cedolare maggiore. Questi flussi, uniti alla piccola pensione statale, dovrebbero aiutare a coprire eventuali spese mediche. Se poi non fossero sufficienti ci sarebbe l'esigenza di disinvestire gradatamente i propri risparmi. Proprio per questo a una certa età credo che ci vorranno strumenti che necessitano della minor manutenzione possibile, perché non tutti arriveremo ai 90 anni con la lucidità di Buffett
Concordo anche se ho ancora 47 anni ma già sento che ci sono cose, causa età che stanno cambiando. Gestisco anche crypto ma mi sono dato un limite da oggi di circa 12 anni per poi cercare di automatizzare il più possibile. Perchè ci sono investimenti troppo pericolosi se si invecchia male. Però è anche vero che anche le cose più semplici diventano complicate. Ad esempio mia madre se non ci fosse nessuno non so come farebbe non sapend usare neanche un bancomat e avendo anche vuoti di memoria.Purtroppo vedendo invecchiare anche solo i tuoi genitori capisci che se non hai più la testa invecchiare e arrivare a 90 anni o più non è una gran fortuna.
Ho aspettato questo video da ieri sera.)) Veramente completo. Io punto molto sull'accumulo, e quando sarà il momento venderò qualche quota ogni paio di mesi, stando flessibile. Se dovesse crollare il mercato in fase di decumulo, cercherei di rimandare spese non importanti...poi infondo spero di lasciare anche qualcosa in eredità
Grazie per questa elaborazione veramente ottima. Credo comunque che ciò che in ultima analisi determina la scelta tra distribuzione/accumulazione sia l'esigenza di avere entrate (anche per decidere di volta in volta dove reinvestirle) o valorizzare il capitale e/o avendo già programmato il reinvestimento nella stessa tipologia. In ogni caso l'importante è avere le idee chiare sui vari meccanismi e il tuo lavoro aiuta moltissimo. Ciao!
Vedo che essendo un investitore in azioni da dividendo questo tema di capitalizzare e reinvestire in automatico attraverso il fondo o l'etf stesso i dividendi staccati e/o farseli prima pagare e poi reinvestirli nello stesso strumento od in altri ritenuti più proficui per il periodo successivo ti appassiona molto e forse anche perchè qualcuno in altri video sostiene la tesi opposta. Mi piace la tua puntigliosità di dimostrarlo tramite uno strumento come excel . Personalmente io non spaccherei il capello in quattro per determinare chi ha ragione ! Perchè in fondo forse le due cose non sono forse nemmeno matematicamente comparabili ; nel senso che alla fine gioca più il perchè , il percosa, risparmiamo investiamo e successivamente finalizziamo il capitale e/o le cedole accumulato o staccato; inoltre aimè specie in Italia Vi è la questione tassazzione che incide parecchio (direi in maniera impressionante) su investimenti e risparmio (su cui si è già pagato tasse in precedenza) . Certo è bene fare analisi di simulazione con diversi parametri e diversi scenari per capire quale scenario si adatta di più alla ns. strategia e bisogni. Ci vorrebbe un bel programma fatto girare su computer con intelligienza A.I. Intelligienza artificiale . Se hai conoscenze con qualche prof univesrsitario a Bologna, Modena o altre protresti avviare una collaborazione sul tema , magari una ricerca a livello di tesi sui mercati finanziari .
Ciao Roberto. Sarebbe molto bello avere una collaborazione universitaria! Loro potrebbero avere strumenti che io non ho. Quello che ho presentato io è un esercizio matematico che mi ha comunque divertito, consapevole che le variabili in gioco sono tante e che è praticamente impossibile dare una risposta definitiva. Con questo non voglio dimostrare qualcosa a chi dice il contrario, anzi. Mi pare però riduttivo dire che l'accumulo è meglio perché differisci le tasse. Il discorso è molto più complesso
Che dire un bellissimo video che capita proprio nel momento in cui stavo studiando le varie possibilità, a dire il vero finora ho sempre in investito in etf ad accumulazione che si sà sono efficienti dal punto di vista fiscale, ma siccome l'obiettivo finale è quello di una rendita è giusto fare un proiezione su quello che potrebbe succedere. Un solo appunto, non si capisce dal video se i dividendi dell'etf a distribuzione vengano reinvestiti nello stesso con la tassazione oppure non sono inclusi affatto, perchè nella parte finale del calcolo, il valore dei dividendi non è cumulativo ma solo calcolato in base alla percentuale inserita in alto. Comunque davvero un bel lavoro che serve da spunto per personalizzare ancor di più gli investimenti.
Ciao Lorenzo, bel video👏, lo sai che mi hai letto nel pensiero?😅 Volevo fare anche io un video del genere 😅 Comunque sicuramente la tua simulazione è valida. Credo però che dipenda molto da quali etf consideriamo. Nel senso che, se vado a prendere un etf con azioni non italiane, la tassazione diventa molto più alta del 26%. E questo potrebbe capovolgere il risultato finale. Poi qualcuno dirà “basta prendere un etf con solo azioni italiane”, però in questo caso il 6% annuo di gain potrebbe essere solo un sogno 😅 visto che il mib negli ultimi 20 anni ha avuto un rendimento tipo dello 0,x all’anno. Soprattutto considerando azioni da buoni dividendi che generalmente crescono di meno (soprattutto quelle italiane). Quindi il traguardo della libertà finanziaria in questo caso potrebbe anche non essere raggiunto. In definitiva secondo me dipende molto dalle azioni considerate.
Ciao Davide, aspetto il tuo video per valutare anche altri punti di vista. Concordo con te sul fatto che il dividendo fine a sé stesso per uno strumento azionario non ha molto senso. L'obiettivo è coniugare dividendi e apprezzamento
Ottimo video, secondo me una buona strategia é usare strumenti senza dividendo, e arrivare a 30 anni con una piccola dote di liquidità diciamo che possa bastare per un anno, così avremmo il montante più alto possibile e col cuscinetto di liquidità possiamo evitare di disinvestire troppo durante le fasi avverse di mercato (sempre sperando che non ci siano crolli decennali). Anche se a dire il vero se avessi 900k di gain sul conto prenderei in seria considerazione l'ipotesi di cambiare paese di residenza (se si può in modo del tutto legale) andando in un paese senza Capital gain e incassare il mio investimento per intero. Ma questa é un'altra storia
Ciao Lorenzo un passaggio credo di non averlo capito. Quando nella seconda ipotesi, parlavi comunque di dividendi percepiti reinvestiti, intendi che andavano ad aumentare i 10k euro che aggiungevi all'anno? Se in quell'anno percepisco 500 euro netti, investivo 9500 di "tasca mia" e 500 "gratis" oppure 10500? Grazie per il prezioso video
Ciao Lorenzo, video interessante, io ho da fare 3 considerazioni: - vedo che hai previsto la tassazione sia sul gain che sui dividendi del 26%, ma se utilizzi etf globali o sul mercato USA è prevista doppia tassazione - l'alto dividend hield mi insegni che non sempre possono essere sostenibili specie su un arco temporale di 30 anni. Mi sarebbe piaciuta la comparazione con etf dividend aristocrats o quality dividend. - non hai considerato un ipotesi invece di swichiare su altri strumenti..... Faccio un esempio passare dall etf ad accumulazione non sempre su etf o magari sempre etf ma non azionario ma obbligazionario, dove ad oggi le cedole non sono interessanti ma fra 30 anni chissa' possono anche essere al di sopra del 3,85%.
Ciao Benedetto. I dividendi distribuiti dagli Etf armonizzati non hanno doppia tassazione (la tassazione locale è già stata pagata dall'etf stesso e incorporato nel prezzo). Fare simulazioni su Etf specifici diventava veramente troppo complesso ma al momento Usdv e FGQI hanno yield attorno al 2%. Quindi possono ricadere nell'esempio iniziale. Sull'ipotesi di passare a qualcosa di differente a fine accumulo, è una considerazione corretta. Ne ho accennato a fine video. Purtroppo le variabili sono tantissime, magari ci tornerò sopra x allargare ulteriormente il campo
@@lorenzodividendi magari l’altra incognita a favore degli etf a distribuzione fin da subito è che attualmente abbiamo una tassazione al 26% mentre nel 2050? La tassazione potrebbe essere anche superiore!
@@jacopogiovacchini quella è sicuramente un'incognita in più. Ma visto che mi piace essere ottimista, magari si torna a quando i dividendi erano tassati al 12.5%. Sarebbe eccezionale
conosco la persona che hai citato all'inizio del video😂. Io comunque sto puntando la mia strategia, su strumenti che in media, mi diano quasi un 5% netto di dividendo incassato. Aumenta il rischio, ma nel lungo andrei ad aggiungere quote su aziende blu chip con basso dividendo, ma giù stabilità
dipende dall'obiettivo, se si vuole accrescere il capitale più in fretta conviene accumulazione, perchè nel dubbio in 20 - 30 anni non si può sapere se poi si avrà bisogno di vendere prima tutto o parte dell'investimento e con l'accumulazione in teoria dovresti trovartene di più
Grazie per il video. In Germania, dove vivo, hanno voluto ridurre (dal 2018) le differenze fiscali fra accumulazione e distribuzione, per non dovere aspettare magari 40 anni prima di ricevere i contributi. In pratica bisogna versare i contributi sui dividendi di anno in anno, anche se si utilizza l´accumulazione.
Diciamo che si è meno influenzati nella scelta, che comunque dipende dagli obiettivi. Io, che cerco un rendita, scelgo distribuzione. I miei figli, che hanno 20 anni, comprano etf ad accumulazione.
@@claudiop9463 però converrai con me che se devo pagare ogni volta comunque le tasse, non c'è alcuna differenza tra le due versioni. Sono fiscalmente inefficienti entrambe a prescindere dall'età perché non c'è più l'accumulo
Grande video anche se aggiungerei una variabile, età dell'investitore. Se hai 20 o 30 anni puoi ragionare sul lungo termine ma, se hai 63 anni come me, non voglio essere il "più ricco del cimitero" ma coi dividendi posso anche togliermi qualche sfizio. Sto spostando piano il portafoglio su etf a divid. e az. con buona cedola.
60 anni presente. Anche per me ragionare sul lungo periodo ha poco senso, vorrei avere una rendita per, finalmente direi, potermi godere i risparmi. Se ti va contattami, potremmo scambiarci delle idee.
Settimana scorsa ho avuto questa intuizione...infatti pensando alla tassazione futura del 26 %, son passato subito a prodotti a distribuzione essendo in pari con il portafoglio ho approfittato!
Ciao Lorenzo, sono una principiante assoluta e quindi non riesco ancora ad avere una visione realistica. Ma trovo video recenti in cui si parla di etf a distribuzione con dividendi altissimi e che si apprezzano pure!! Alcuni esempi il JEPI, con l'11% di dividend yield e una crescita del 44% rispetto all'inception date (2020). Oppure SPHD che si è apprezzato in media di un 8,22% mentre ha distribuito annualmente il 4,27% di dividendi. Sono video fuffa? è fantascienza tutto ciò, o dove sta il trucco?? Grazie
Ciao, entrambi gli etf credo siano quotati in America. Gli etf non ucits sono fiscalmente penalizzanti per noi europei. In ogni caso, JEPI ha un dividendo molto alto ma dal 2020 (è nato in un periodo molto fortunato) si è apprezzato di solo il 10%. SPHD ha anche una versione per noi europei, HDLV, che tra l'altro è presente anche nel mio portafoglio
Ciao Lorenzo. Grazie per il video. Se posso aggiungere una domanda. Ma se in fase di pensionamento, I dividendi distribuiti da ETD a Dist. non fossero sufficienti a coprire le mie spese, allora mi troverei comunque a vendere quote anche se in misura ridotta rispetto alle quote che disinvestirei da un fondo ad Acc. È un ragionamento troppo semplicistico?
E perché dovrei switchare da Accumulazione a distribuzione nella fase di prelievo? L'unica cosa che risparmierei sarebbero le commissioni (assumendo che il mio stile di vita costi esattamente o meno dei dividendi distribuiti).
@@davidecardellini2552 secondo me non avrebbe molto senso fare lo switch perché pagheresti probabilmente subito un botto di tasse. Allora tanto vale rimanere ad accumulazione e sperare di non avere un periodo in stile 2001 2003 che ti fa bruciare il capitale in poco tempo
Così ad occhio.. un etf a distribuzione su sp500 (su cui si è ipotizzato il rendimento medio) genera 2% dì dividend yield? 🤔 Questo per dire che difficile trovare uno strumento a distribuzione che garantisca sia capital appreciation che dividend yield significativi (secondo me)
lorenzo, pur apprezzando il tuo lavoro , ritengo che il divario tra l'accumulazione e la distribuzione e piu ampio di quello che descrivi perche le variabili da tenere in considerazione sono tantissime tra cui il non scontato momento del reingresso , esempio ad esso aspetto le le quotazioni sono migliori per non parlare dei costi delle commissioni. distribuzione è fiscalmente inefficiente non ci sono calcoli. Inoltre per far lavorare bene l'interesse composto non bisogna mai uscire dal mercato. anche a me piace ricevere dividendi ma piace di piu arrivare adun capitale molto piu alto, a quel punto posso pensare di prendere un pezzettino di quel capitale e godermelo.
Ciao Vincenzo, come ho detto a fine video non esiste probabilmente una risposta definitiva. Per creare un capitale è sicuramente meglio l'accumulazione, ma per poi goderselo il discorso è più complesso. Nella simulazione ho calcolato l'effetto fiscale e non le commissioni. Commissioni che ci sono per i reinvestimenti dei dividendi ma anche per le vendite successive nel caso si scegliesse il decumulo. Il dividendo mi da la tranquillità di aumentare la liquidità, che potrò utilizzare come e quando vorrò. Sceglierò i tempi e modi giusti? Non lo so, ma è una freccia in più. Assolutamente d'accordo sul fatto che non abbia senso entrare e uscire dal mercato
Giusto, l'accumulo non impedisce di avere, saltuariamente in caso di necessità, un dividendo semplicemente vendendo un pezzetto del capitale e pagando le tasse solo su quello. Per quanto riguarda la simulazione mi sembra ottimistica, sia per il tasso scelto che per il fatto che vi siano solo incrementi tutti gli anni. Sappiamo che un tasso medio, qualunque sia, deriva da una media che comprende anche anni negativi.
@@paolovolpi4921 ciao Paolo, nella simulazione ho scelto un 8% di crescita media (in linea con i rendimenti storici dell'azionario). Ho deciso di lasciarlo costante tutti gli anni per semplicità, conscio che ovviamente non si sale linearmente: magari un anno si fa +25% e quello dopo -10%. Per quanto riguarda i dividendi ho scelto invece dati che si avvicinano a quelli attuali, ovvero con rendimenti compresi tra il 2 e il 4%
Ciao. Non ho compreso se nel momento in cui mi vengono pagati i dividendi con un investimento a distribuzione - per assurdo di 3 mesi - questi sarebbero la stessa somma che riceverei se quel giorno vendessi tutto con uno ad accumulazione. Inoltre, qualora io investissi 50 mila euro su un etf tipo il world a distribuzione per due anni, il capitale non crescerebbe mai, ma tutto il guadagno oltre i 50.000 mi verrebbe dato sotto forma di dividendo come soldi sul conto corrente, giusto? Ti chiedo questo perché vorrei appunto mettere 50 mila euro sul suddetto etf ma per un periodo massimo di tre anni, e possibilmente staccare i frutti dall'albero non appena questi crescono. Questo perché con quello ad accumulazione mi sono accorto che nei vari mesi a volte ero in guadagno di €2000, Ma era solo un numero virtuale, perché se il giorno dopo scendeva di una certa percentuale non solo quel guadagno lo perdevo, ma mi intaccava anche il capitale. Ecco, io vorrei far sì che quando un guadagno c'è io possa capitalizzarlo sotto forma di soldi che vanno sul conto. Mi potresti aiutare a decidere quale tra i due fa al mio caso? Ti ringrazio
Vorrei proporre questa riflessione: Consideriamo l’ipotesi di aver utilizzato strumenti ad accumulo per 30 anni. Chi ci vieta quel giorno di farsi dare dalla propria banca un fido bancario (vedi credit lombard di Fineco ad esempio) con a garanzia il milione in titoli che ho a me intestato? In questo modo evito di pagare la plusvalenza del 26% e teoricamente se ho ancora un pó di sale in zucca, incrementare l’investimento se si va incontro a fasi macroeconomiche del mercato favorevoli. Comunque sia complimenti per il video prodotto, publicare certi contenuti provoca sempre interazioni interessanti anche nei commenti! Continua cosí!
Ciao Jacopo, è un’ipotesi molto interessante. Io stesso ho da un anno circa un piccolo fido Credit Lombard che userei in caso di crollo vistoso dei mercati, proprio come dici tu. Questo crollo non si è palesato ma visto che non mi costa nulla mi tengo il fido. Adesso che mi fai pensare, potrebbe anche essere utilizzato per “vivere”. Non vendo i titoli, ma per il resto della mia vita uso il fido per le spese correnti. Chiaramente è valutare attentamente una scelta del genere. Che ne dici?
Credo che, al momento, il problema sia quello di individuare gli strumenti che distribuiscono il 5% e, contemporaneamente, crescono del 3%... Se ne hai dillo 😜
Ciao bel.video complimenti. Io farei un piano di accumulo su strumenti sia ad accumulazione sia a distribuzione. Es swda per l'accumulo , US aristocrats , all world a distribuzione ( che da un 2% come dici tu e intanto cresce ) e ftse All world hy dividend .. Insomma un piede in 4 scarpe. Cosa ne pensi?
Ciao Maurizio. Secondo me dipende sempre dai tuoi obiettivi. Se ti serve una rendita io partirei subito con etf a distribuzione. Altrimenti vai di accumulazione
Io aggiungerei due ulteriore vantaggi negli strumenti a dividendo... Puoi reinvestire i dividendi rendendo più "leggero" Il contributo manuale per proseguire il PAC (come faccio io...); inoltre ricordiamoci che esistono azioni ed etf che il dividendo lo accrescono di anno in anno... come le dividend aristocrats e l' ETF USDV😉. Bravo Lorenzo ottimo lavoro!!!
Bravo Lorenzo nell'impegno, ma ho come la sensazione che la tua visione sia pto dividendi come il tuo canale. L'accumulazione è il top per il futuro...più lontano possibile, il dividendo nasce principalmente per chi vuole un integrazione mensile. Per fare un confronto reale, basterebbe prendere il medesimo etf acc e dis e vedere com'è andato negli anni.
Ciao! Ho cercato di essere il più obiettivo possibile e guardare solo ai numeri, ma può essere che mi faccia influenzare dal mio inconscio. Sul fatto che un fondo acc sia mia migliore di uno dis per chi cerca la creazione di un capitale è fuori di dubbio. Ma nel video ho voluto rispondere a un’altra domanda che spesso circola sulla mia chat Telegram: conviene cominciare con un etf acc e poi trasformare tutto a distribuzione? Secondo me no.
@@lorenzodividendi sotto questo aspetto, potrebbe cambiare. Io ho scelto acc perché non ho bisogno di integrazioni. A parte il lavoro, sto mettendo il massimo della deducibilità in un fondo complementare.
@@vincenzocanali471 io preferisco di gran lunga i dividendi. In questo non tocco mai il capitale. Col decumulo dovrai pagare tasse sul gain e potresti trovarti nella situazione di dover vendere a prezzi stracciati
Ok, il video è di qualche anno fa e lo trovo valido, ma quando accenni a cosa succede se sei a decumulo in quello ad accumulazione ( in caso di forte discesa dei mercati) non fai paragone con quello che succede al valore del dividendo e al valore effettivo della quota nello stesso identico scenario di quello a distribuzione, questo non è molto chiaro, scusa se ti stresso ma del resto hai chiesto tu se mancava qualcosa, il video è utile in ogni caso 👍
Farò una eventuale integrazione, ma se sei a distribuzione il focus principale deve essere sul dividendo. Delle fluttuazioni del prezzo te ne puoi fregare. Il dividendo invece deve essere tendenzialmente il crescita
La % del dividendo è netta oppure da quella va tolto il 26% di tasse? Esempio il dividendo rende il 4% lordo quindi il 2,96% netto... Grazie in anticipo per la risposta
Ma l'interesse composto ? Buttare via i soldi in tasse con i dividendi e cedole ... È chiaro , lo sanno tutti ...E ... Poi arriva Lorenzo con il suo interessantissimo video . Guardo il tuo portafoglio e lo trovo ottimo . Soprattutto ... In uno scenario in cui nessuno vorrebbe trovarsi ... Ma se scende il mercato pesantemente come reagiremmo ?? Arriveresti tu come al solito a mostrare i tuoi 1000 euro al mese di dividendi ... E noi ? A piangere . Questa sarebbe la realtà ! Per cortesia .. ETF 60 a distribuzione ha due dividendi annui da 1% l'uno ? Totale 2 % annuo ? Grazie Lorenzo e continua così !!!
Per il Vanguard 60 attualmente siamo attorno al 2%. Avere dividendi, come giustamente fai notare, ti mette nella possibilità di avere liquidità da investire al bisogno
@@lorenzodividendi Basta . Basta . Scrivimi qui il tuo Iban . Ti devo pagare . Gli ''altri youtuber '' solo per scriverti una risposta vogliono 100 euro ... Tu sei il numero unooooooooooo..... Asp . Vado a metterti 100 like a vecchi video . Te li sei meritati . Almeno ti arrivano 0,001 cent ... Io sono un semplice operaio a 1300 euro al mese , lo sai di più non posso ...
Ciao Loris, credo che non sia possibile reperire questa informazione in maniera diretta. Una soluzione sarebbe trovare il medesimo Etf (stesso emittente) in versione a distribuzione, e sommare i dividendi distribuiti nel periodo che ti interessa. Oppure confrontare i 2 etf e vedere qual è stata la differenza %. Altre soluzioni a me non vengono in mente
Per ipotesi io investo in un pac con etf con dividendi a distribuzione ci pago le tasse del 26% ogni volta quel dividendo lo reinvesto nello stesso etf ,raggiunto il target prefissato i dividendi li incasso per vivere di rendita facendo così non devo disinvestire L etf e quindi evito di pagare la tassazione sull eventuale gain che il pac ha prodotto ho detto un a baggianata?
@@lorenzodividendi ti ringrazio per avermi risposto e per non avermi insultato per la mia domanda, ti ho scoperto oggi ottimo video like messo e iscrizione fatta👍🏻
Hai fatto una simulazuione su un periodo di 30 anni, ma la tassazuino al 26% del capital gain non è attivo da 30 anni. Ci sono state aliquote via via diverse. Dovresti ricostruire l'aliquota applicata di anno in anno. Gli ETF poi esistono in Italia solo dal 2002 per cui il modello che hai fatto è ancora di più "in vitro" anziché "in vivo".
Per il fatto che gli etf esistano in Italia da 20 anni, non credo sia un problema. È sufficiente prendere i rendimenti dell'indice di riferimento. Per quanto riguarda la tassazione, in futuro potrebbe essere anche più penalizzante, o forse meno. Comunque il fatto che 20 anni fa dividendi e gain fossero tassati al 12.5% non credo che sposti molto il discorso, visto che sono stati aumentati entrambi
Sarebbe stato interessante (a meno che non mi sia sfuggito nel video) vedere l'effetto sui prodotti a dist. con tassazione non al 26% ma al 12,5% e 19% per quegli ETF obbligazionari a cedola con 100% titoli di stato o misti... sicuramente avremmo visto una riduzione della differenza tra acc e dist sul lungo termine.
Nonostante investa parte dei miei risparmi non posso essere un grande investitore perché la mia testa non concepisce l'orizzonte temporale di 30 anni. Se penso solo a 10 anni fa sono un'altra persona, figuriamoci quante variabili ci possono essere in 30 anni 🙉🤣
Ciao Simone, credo che ognuno debba interrogarsi sulla motivazione per cui investe. Integrare la pensione? Allora si può ragionare sui 30 anni. Acquisto casa? Allora magari meglio 5 anni. E così via...
Ciao leggevo da qualche parte che gli etf in un certo qual modo possono essere anche chiusi allora mi chiedo se scelgo un etf sbagliato e poi decidono di delistarlo che succede? Ho letto male?
Ciao Michelangelo, se un Etf viene delistato ti viene liquidato il controvalore sul conto corrente. Dovrai aspettare qualche giorno perché venga contabilizzata l’operazione
@@lorenzodividendi si questo lo sapevo ma leggevo anche che il controvalore non viene corrisposto al prezzo reale ma a prezzo ridotto,non vorrei sbagliare,forse questa lettura era riferita a etf con leva
@@lorenzodividendi comunque mi riferivo a questo articolo letto tempo fa: Se l’investitore non vende spontaneamente le proprie quote e aspetta semplicemente la data di delisting, allora si vedrà accreditare dopo qualche giorno l’importo corrispondente al valore di liquidazione del fondo (il NAV, Net Asset Value). Avviene quindi una liquidazione forzata per l’investitore. Dato che il valore dell’Etf durante la liquidazione potrebbe essere diverso dal valore al quale sono avvenute le negoziazioni nel periodo precedente il delisting, la scelta consigliata è vendere l’etf nei giorni successivi al ricevimento dell’avviso. Mi domando,come si fa a considerare 10/20/30 anni se da un giorno all'altro possono decidere quello che vogliono? soprattutto,se una persona non legge borsa italiana come fa ad apprendere che l'etf verrà delistato?
@@michelangelofidati7029 in teoria la banca dovrebbe avvisarti con una comunicazione. I broker difficilmente lo fanno, le banche invece sono più trasparenti in questo senso. Una soluzione è quella di investire in Etf di grandi dimensioni. Quelli a essere delistati sono quelli piccolini e con pochi scambi
Tutto chiaro ed esauriente , ma alla fine secondo me sono tutte teorie. Ci sono ETF ad accumulazione che dopo 15 anni hanno il solito valore e i dividendi dove sono andati a finire ?
Ciao, ovviamente molto dati utilizzati sono teorici ma nella pratica la maggior parte dei fondi sono in guadagno su un orizzonte di 15 anni. Di sicuro non mancheranno quelli in perdita ma saranno la minoranza. I mercati azionari hanno spinto tantissimo fino al 2021
Secondo me, bisogna vedere il tutto in ottica di portafoglio complessivo. Reinvestendo i dividendi ricevuti, se pur tassati, sui vari strumenti di portafoglio,dopo trent'anni mi ritrovo di sicuro con un numero maggiore di quote complessive di portafoglio, rispetto ad un portafoglio ad accumulo, dove le quote iniziali restano quelle, nei trent'anni.
Non so perché blocchi i miei commenti ma c'è anche un altro errore: il calcolo dei dividendi andrebbe fatto sul capitale iniziale prima dell'incremento del 6%, ad esempio al primo anno è 148 invece che 156,88 e al 30esimo anno è 14.990,36
Ciao Luca, mi spiace per i commenti cancellati ma te la devi prendere con RUclips. Purtroppo non sei l'unico... Per quanto riguarda il metodo di calcolo, non capisco l'errore: ho ipotizzato che il dividendo sia staccato a fine anno e non all'inizio. Avrei potuto fare anche il contrario ma il dividendo del 31imo anno sarebbe stato comunque più alto perché avrebbe goduto della rivalutazione dell'anno precedente. Alla fine avere il dividendo calcolato al 31 dicembre o al primo gennaio dell'anno successivo credo che cambi poco
@@lorenzodividendi cambia perché se lo calcoli alla fine nell'etf a distribuzione ottieni piu dell'8% tra dividendo e apprezzamento. L'altro mio commento sei riuscito a leggerlo? In ogni caso penso di fare un amichevole video di risposta (come avevi fatto tu con Leonardo Pinna) :)
@@LucaRigoli non posso recuperare i commenti eliminati da RUclips, purtroppo. Per il metodo di calcolo, a me sembra corretto dire: investo 10k, a fine anno il capitale vale 10.6k e stacca dividendo del 2% su quel controvalore. Allo stesso modo avrei potuto staccare subito il dividendo del 2%, ma poi il 6% di rendimento l'avrei dovuto calcolare non su 10k, ma su un valore più alto (su 10,148k). Il risultato finale è lo stesso
@@lorenzodividendi il sottostante dell'etf ha un rendimento complessivo dell'8% annuo che possiamo suddividere in 6% come apprezzamento di capitale e 2% come dividendo. Nell'etf ad accumulo entrambi queste componenti vanno insieme 600+200 , in quelle a distribuzione invece no. Se dici che il dividendo si stacca a fine anno ed è il 2% del capitale gia apprezzato del 6% allora anche nell'etf ad accumulo devi contarlo allo stesso modo e diventerebbe 600 + 2% di 10600 invece che di 10.000 , stai calcolando questo 2% in maniera diversa nei 2 etf
Domanda: ho già sistemato liquidità e fondo emergenza. Ho 300k da cui voglio una distribuzione per integrare / sostituire il mio reddito (12k netti annui). (distribuzione semestrale, annuale.. È indifferente). Mi faccio un portafoglio a distribuzione ripartito al 10%: 3 Etf obbligazionari high yield (uno usa, uno UE, uno emergenti) 3 Etf obbligazionari corporate investment grade (uno usa, uno UE, uno emergenti) 3 Etf obbligazionari (uno usa, uno UE, uno emergenti) Un etf azionario globale. Opinioni?
Dovresti avere un 4% netto, che è veramente impegnativo anche se non del tutto impossibile. Al momento l’obiettivo è più facile da raggiungere con gli etf obbligazionari. Ma sottolineo “al momento”. Quando i tassi scenderanno, le quotazioni dovrebbero salire. Ma poi dovrebbero scendere le cedole... Da valutare attentamente queste cose
@@Musicamamma eh bella domanda. Probabilmente partiresti con dividendi più bassi e maggiore volatilità. Ma forse fra qualche anno avresti dei benefici in termini di crescita
sei l unico youtuber che mostra questo punto di vista! che alla fine é l unico, perche cosa te ne fai di 1 milione se non ti da rendita? anche se uno dovesse comprare casa, vale la pena distruggere metà del capitale per farlo? non sarebbe meglio affrontare spese grosse tramite mutuo e pagarle col dividendo invece di distruggere il lavoro di una vita? non hai considerato la cosa piu importante nel video! poi c'è da considerare i dividendi delle king e aristocrats che aumentano di anno in anno
Grazie per l'apprezzamento. Io sto adottando questa politica da oltre 10 anni e mi piace condividere la mia opinione. Purtroppo preferire l'accumulazione è più una moda, o forse pigrizia nel voler veramente studiare come funzionano le cose
Bel video. La mia opinione è che il parametro più importante in un piano di investimento trentennale sia la volatilità. A parità di percentuale di profitto di gran lunga meglio alti dividendi e minima volatilità. Penso che io e altri suoi followers apprezzerebbero un video in cui fossero confrontati alcuni etf con simile profitto nel tempo ma diversa volatilità e diversi dividendi. Si potrebbe evidenziare l'esistenza frazioni temporali (non trascurabili) in cui la differenza di profitto sia notevole
Non capisco il senso dei dividendi per privarsene immediatamente reinvestendoli. Perché non lasciarli dove sono a maturare direttamente interesse composto ?!
Ciao. Io decido di crearmi con dall'inizio un portafoglio a distribuzione. Reinvestendoli nella fase iniziale, godo comunque dell'interesse composto. Quando si tratterà di ritirarsi, avrò già un portafoglio pronto. Se dovessi vendere tutto un portafoglio ad accumulazione e costruirne uno nuovo, pagherei un botto di tasse sul gain. Inoltre con la distribuzione posso decidere io quando e dove investire i dividendi
@@lorenzodividendi Ok, Secondo me comparare le due tipologie di ETF ha senso ma ha piu' senso analizzare quale e' l'obiettivo che cerco nel mio portafoglio. Se cerco la creazione di capitale sicuramente è piu' efficiente quello ad accumulo anche perchè a mio avviso hai omesso di indicare la tassazione sulla plusvalenza anche dell'etf a distribuzione (parziale). Diverso è l'approccio di chi ricerca una rendita costante ed allora non interessa la creazione di capitale nel lungo in quanto i suoi obiettivi coincidono con quelli offerti da un etf a distribuzione. Da sottolineare un altro aspetto molto importante: se io sono un investitore diciamo cassettista da dividendo, guardo solo i dividendi e le oscillazioni di mercato non mi toccano piu' di tanto essendo prioritario l'aspetto della distribuzione e sostenibilità della stessa nel tempo. Ti ringrazio per i tuoi contributi, ti seguo spesso avendo gli stessi obiettivi della creazione di un portafoglio Yield da affiancare ad uno misto e ad uno growth. Diciamo che il primo sarebbe il portafoglio quello piu' all'interno della mia posizione CORE quello che rimarrà intatto negli anni (salvo situazioni particolari di ribilanciamento o di insostenibilità del dividendo)
@@giancarlo15 assolutamente giusto, i due tipi di etf servono per perseguire obiettivi differenti. Nel video però mi interrogavo se conviene iniziare con un Etf ad accumulazione per poi passare dopo 30 anni alla distribuzione. Giungo alla conclusione che non ci sia convenienza. Sull'etf a distribuzione pago tasse sul capital gain se vendo, ma nella mia simulazione non era contemplata la vendita ma solo il mantenimento dopo i primi 30 anni (senza però versamenti aggiuntivi)
@@lorenzodividendi Io sto cercando di switchare la maggiore parte del mio portafoglio a Fondi e titoli a distribuzione. Il mio scopo è quello di non dovere più guardare il portafoglio ma di goderne dei frutti .
Spero che abbiate apprezzato lo studio e lo sforzo che c’è stato alle spalle di questo video. Fatemelo sapere con un like 👍 e se avete qualche consiglio per affinare la ricerca, scrivete nei commenti 🙏
Ciao Lorenzo, video apprezzatissimo! Credo che sia rappresentativo di una bella fetta di persone che hanno intenzione di non attendere la bella pensione INPS a 67 anni. Ciao e grazie del lavoro eccellente che hai svolto!
@@ettoregennaro5816 grazie mille Ettore
Grazie mille. L'obiezione più importante che hai fatto è : "Se alla fine della fase di accumulo volessi passare a distribuzione e mi trovo in una fase di ribasso dei mercati perderei un bel pò di soldi o dovrei aspettare" . Iniziando a distribuzione non avrei il problema. Inoltre, rimanendo a distribuzione posso beneficiare dei dividendi ad integrazione della pensione e lasciare il beneficio dei dividendi ai miei eredi. Un portafoglio "transgenerazionale", mi piace questa definizione🙂. E' importante però scegliere ETF e azioni che facciano crescere i dividendi nel tempo, quindi con caratteristiche quality/growth
Assolutamente d'accordo
Sempre una questione interessante, non importa se il video è "vecchio". A mio parere troppi ripetono il ritornello anti-dividendi che afferma che questi sono "fiscalmente inefficienti". Ora, non si può negare che la tassazione c'è, ma su dividendi modesti tipo all-world o S&P500 non incide poi tanto, e si ha la bella soddisfazione di incassare i dividendi, anche se il mercato scende. Nel terribile 2022 la pena nel vedere il portafoglio massacrato a sangue dalla caduta del mercato è stata attenuata dal gettito costante dei dividendi. Alla fine conta la soddisfazione, non solo il calcolo a freddo, perchè non siamo macchine ma esseri umani. Ed è innegabile che veder arrivare i dividendi da' soddisfazione, oltre ad avere il vantaggio pratico di trovarsi dei soldi sul conto da spendere come si vuole, senza decidere se e quando vendere quote del capitale investito. Io la penso cosí e ho impostato il mio portafoglio proprio sui dividendi. Saluti.
Tutto giustissimo. E aggiungo che il 2022 è stato negativo ma abbiamo visto di peggio. Pensa al 2008 o inizio anni 2000. Il discorso anti dividendo va bene per i ragazzini su Reddit che hanno bassi capitali e non hanno vissuto quegli anni
Ciao Lorenzo bellissimo video, completo,hai analizzato con attenzione tutte le possibilità,per quanto riguarda me ho deciso di dedicare un 70% del portafoglio in azioni da dividendo(aristocrats e kings) prese negli anni al momento opportuno (fair value) il 10% in etf settoriali per sfruttare i trend del momento aumentare così il gain e con esso riacquistare altre azioni a dividendo nel tempo, il 15% in un etf obbligazionario globale aggregate a distribuzione e un 5% in aziende che estraggono oro e rilasciano comunque dividendo, questa è’ la mia impostazione adesso, ma non vi nego che sono sempre alla ricerca di migliorare studiano la mia asset allocation, grazie lory per il lavoro che fai!👌
Grazie Danilo per la condivisione delle tue idee. Hai proprio ragione, non bisogna mai smettere di studiare e di migliorarsi
Ciao Lorenzo, complimenti per questo interessantissimo video e in generale per il prezioso servizio che rendi quotidianamente in modo ineccepibile. Non ho mai tempo per commentare i tuoi video ma questo valga per tutti: BRAVISSIMO! Una sola piccola considerazione sulla differenza di approccio acc/distr....io personalmente ho un ptf molto diversificato azioni/ETF acc+distr e poiché ho 51 anni aspetto un tuo nuovo romanzo finanziario: "Pensionato a 55 anni"...😂😂😂, ciò detto, ero straconvinto che gli ETF ad accumulazione reinvestissero i dividendi delle singole azioni già al netto della tassazione locale e che la scelta acc/distr. fosse pertanto neutrale dal punto di vista fiscale. Grazie ancora e buon investimento a tutti.
Gli etf ad accumulazione reinvestono i dividendi incassati al netto delle tassazioni locali (ad esempio il 15% usa) ma non al netto del nostro 26%
Proprio il video che cercavo... complimenti per l'analisi oculata e dettagliata
Sono felice che ti sia piaciuto 🙏
Complimenti, come sempre ottime info ma aggiungerei che (personalmente) ritengo questo forse uno dei tuoi migliori video. Detto questo vorrei dire la mia idea (e non è un appunto ma una constatazione) circa un punto che tu come tanti altri “giovani” blogger, youtuber , etc, non prendete mai in esame e che invece dovrebbe influenzare molto l’investimento a lungo termine con scopo di avere rendita primaria o aggiuntiva in tarda età. Purtroppo ci sono molte varianti che potrebbero cambiare i piani nel corso degli anni; incidenti, malattie, perdita del lavoro, divorzi e chi più ne ha più ne metta. Ma supponiamo che nulla di questo succeda e arriviamo alla veneranda età di xxxtanta anni e passiamo alla fase di decumulo. Fino a che punto saremo in grado di gestire al meglio (come tu stai facendo) un portafoglio come il tuo? Saremo tutti fortunati come Buffet che alla sua età ancora è in grado di gestire la sua BRK al meglio? Avrai capito che ti parlo da 65 enne e, mentre tu parli di 30 anni e ti vedi alla mia età (più o meno), quando io parlo di 30 anni vedo una situazione differente. Con questo voglio dire che la strategia da avviare già da ora (e non sto dicendo che so quale potrebbe essere) dovrebbe anche mirare avanti a queste variabili di quando saremo vecchi? Nessun vuole sentir parlare di badanti, pannolini e centri anziani ma certe realtà esistono e non parlandone non le facciamo sparire. Voglio dire che il portafoglio che deve pagarci il nostro welfare da anziani dovrebbe anche essere facilmente delegato a qualcuno che per fiducia e/o dietro compenso dovrebbe farlo per noi. Ovviamente io mi auguro che, al primo cenno di demenza, un meteorite mi prenda in pieno e arrivederci ma la verità è che non sappiamo cosa ci riserva il futuro.
Detto ciò, non pensare che sono un pessimista di natura. In fondo a 27 anni io e mia moglie ci siamo licenziati, venduto casa, comprato una barca e siamo partiti per il giro del mondo chiudendo gli occhi di fronte a cosa ci sarebbe stato poi. Ma oggi, forse, starei più attento non sono più i tempi in cui è facile reinventarsi come fortunatamente abbiamo potuto fare noi. Scusa se sono stato prolisso. Complimenti ancora.
Quello che hai fatto tu 27 anni è quello che ognuno dovrebbe fare, cioè godersi la vita e il MONDO fuori!!! È giusto risparmiare ed investire, ma come hai ben detto, la vita è imprevedibile.
Se pensiamo a quello che dici tu non faremmo mai niente nemmeno a 20 anni perchè del domani non c’è certezza per nessuno
@@alimargiallo forse non mi sono spiegato. Sto dicendo esattamente il contrario. Ovvero che la pianificazione (per i giovani) non dovrebbe avere come limite temporale l’età pensionistica. Sarebbe bene ,già da prima, studiare le operazioni alternative da farsi una volta raggiunti certi traguardi per mantenere e usufruire al meglio di ciò che si è ottenuto con tanti anni di lavoro.
@@martinofranky2123 il tuo punto di vista è assolutamente corretto. Come sottointendi tu, a ogni età hai obiettivi e di conseguenza punti di vista differenti.
Quando superi i 60 anni probabilmente inizi ad avere paure differenti, alle quali da giovane non pensi.
Ad esempio a 60 anni è lecito immaginare di avere più strumenti obbligazionari e meno azionari. Magari un flusso cedolare maggiore.
Questi flussi, uniti alla piccola pensione statale, dovrebbero aiutare a coprire eventuali spese mediche. Se poi non fossero sufficienti ci sarebbe l'esigenza di disinvestire gradatamente i propri risparmi.
Proprio per questo a una certa età credo che ci vorranno strumenti che necessitano della minor manutenzione possibile, perché non tutti arriveremo ai 90 anni con la lucidità di Buffett
Concordo anche se ho ancora 47 anni ma già sento che ci sono cose, causa età che stanno cambiando. Gestisco anche crypto ma mi sono dato un limite da oggi di circa 12 anni per poi cercare di automatizzare il più possibile. Perchè ci sono investimenti troppo pericolosi se si invecchia male. Però è anche vero che anche le cose più semplici diventano complicate. Ad esempio mia madre se non ci fosse nessuno non so come farebbe non sapend usare neanche un bancomat e avendo anche vuoti di memoria.Purtroppo vedendo invecchiare anche solo i tuoi genitori capisci che se non hai più la testa invecchiare e arrivare a 90 anni o più non è una gran fortuna.
Ho aspettato questo video da ieri sera.)) Veramente completo. Io punto molto sull'accumulo, e quando sarà il momento venderò qualche quota ogni paio di mesi, stando flessibile. Se dovesse crollare il mercato in fase di decumulo, cercherei di rimandare spese non importanti...poi infondo spero di lasciare anche qualcosa in eredità
Grazie Alex per aver condiviso la tua idea. Anche quello di lasciare un capitale ai nostri eredi è un tema importante
Grazie per questa elaborazione veramente ottima. Credo comunque che ciò che in ultima analisi determina la scelta tra distribuzione/accumulazione sia l'esigenza di avere entrate (anche per decidere di volta in volta dove reinvestirle) o valorizzare il capitale e/o avendo già programmato il reinvestimento nella stessa tipologia. In ogni caso l'importante è avere le idee chiare sui vari meccanismi e il tuo lavoro aiuta moltissimo. Ciao!
Sono felice di poter essere utile 😊
Vedo che essendo un investitore in azioni da dividendo questo tema di capitalizzare e reinvestire in automatico attraverso il fondo o l'etf stesso i dividendi staccati e/o farseli prima pagare e poi reinvestirli nello stesso strumento od in altri ritenuti più proficui per il periodo successivo ti appassiona molto e forse anche perchè qualcuno in altri video sostiene la tesi opposta.
Mi piace la tua puntigliosità di dimostrarlo tramite uno strumento come excel . Personalmente io non spaccherei il capello in quattro per determinare chi ha ragione ! Perchè in fondo forse le due cose non sono forse nemmeno matematicamente comparabili ; nel senso che alla fine gioca più il perchè , il percosa, risparmiamo investiamo e successivamente finalizziamo il capitale e/o le cedole accumulato o staccato; inoltre aimè specie in Italia Vi è la questione tassazzione che incide parecchio (direi in maniera impressionante) su investimenti e risparmio (su cui si è già pagato tasse in precedenza) . Certo è bene fare analisi di simulazione con diversi parametri e diversi scenari per capire quale scenario si adatta di più alla ns. strategia e bisogni.
Ci vorrebbe un bel programma fatto girare su computer con intelligienza A.I. Intelligienza artificiale . Se hai conoscenze con qualche prof univesrsitario a Bologna, Modena o altre protresti avviare una collaborazione sul tema , magari una ricerca a livello di tesi sui mercati finanziari .
Ciao Roberto. Sarebbe molto bello avere una collaborazione universitaria! Loro potrebbero avere strumenti che io non ho.
Quello che ho presentato io è un esercizio matematico che mi ha comunque divertito, consapevole che le variabili in gioco sono tante e che è praticamente impossibile dare una risposta definitiva.
Con questo non voglio dimostrare qualcosa a chi dice il contrario, anzi. Mi pare però riduttivo dire che l'accumulo è meglio perché differisci le tasse. Il discorso è molto più complesso
Che dire un bellissimo video che capita proprio nel momento in cui stavo studiando le varie possibilità, a dire il vero finora ho sempre in investito in etf ad accumulazione che si sà sono efficienti dal punto di vista fiscale, ma siccome l'obiettivo finale è quello di una rendita è giusto fare un proiezione su quello che potrebbe succedere. Un solo appunto, non si capisce dal video se i dividendi dell'etf a distribuzione vengano reinvestiti nello stesso con la tassazione oppure non sono inclusi affatto, perchè nella parte finale del calcolo, il valore dei dividendi non è cumulativo ma solo calcolato in base alla percentuale inserita in alto. Comunque davvero un bel lavoro che serve da spunto per personalizzare ancor di più gli investimenti.
Ciao nella simulazione i dividendi al netto della tassazione vengono reinvestiti ogni anno
Ciao Lorenzo, bel video👏, lo sai che mi hai letto nel pensiero?😅 Volevo fare anche io un video del genere 😅 Comunque sicuramente la tua simulazione è valida. Credo però che dipenda molto da quali etf consideriamo. Nel senso che, se vado a prendere un etf con azioni non italiane, la tassazione diventa molto più alta del 26%. E questo potrebbe capovolgere il risultato finale. Poi qualcuno dirà “basta prendere un etf con solo azioni italiane”, però in questo caso il 6% annuo di gain potrebbe essere solo un sogno 😅 visto che il mib negli ultimi 20 anni ha avuto un rendimento tipo dello 0,x all’anno. Soprattutto considerando azioni da buoni dividendi che generalmente crescono di meno (soprattutto quelle italiane). Quindi il traguardo della libertà finanziaria in questo caso potrebbe anche non essere raggiunto. In definitiva secondo me dipende molto dalle azioni considerate.
Ciao Davide, aspetto il tuo video per valutare anche altri punti di vista. Concordo con te sul fatto che il dividendo fine a sé stesso per uno strumento azionario non ha molto senso. L'obiettivo è coniugare dividendi e apprezzamento
Ottimo video, secondo me una buona strategia é usare strumenti senza dividendo, e arrivare a 30 anni con una piccola dote di liquidità diciamo che possa bastare per un anno, così avremmo il montante più alto possibile e col cuscinetto di liquidità possiamo evitare di disinvestire troppo durante le fasi avverse di mercato (sempre sperando che non ci siano crolli decennali). Anche se a dire il vero se avessi 900k di gain sul conto prenderei in seria considerazione l'ipotesi di cambiare paese di residenza (se si può in modo del tutto legale) andando in un paese senza Capital gain e incassare il mio investimento per intero. Ma questa é un'altra storia
Sul cambiare residenza all'estero, credo che il discorso sia abbastanza complesso 😬
Ciao Lorenzo un passaggio credo di non averlo capito. Quando nella seconda ipotesi, parlavi comunque di dividendi percepiti reinvestiti, intendi che andavano ad aumentare i 10k euro che aggiungevi all'anno? Se in quell'anno percepisco 500 euro netti, investivo 9500 di "tasca mia" e 500 "gratis" oppure 10500? Grazie per il prezioso video
Ciao Giovanni, 10.000 + 500
Ciao Lorenzo, video interessante, io ho da fare 3 considerazioni:
- vedo che hai previsto la tassazione sia sul gain che sui dividendi del 26%, ma se utilizzi etf globali o sul mercato USA è prevista doppia tassazione
- l'alto dividend hield mi insegni che non sempre possono essere sostenibili specie su un arco temporale di 30 anni. Mi sarebbe piaciuta la comparazione con etf dividend aristocrats o quality dividend.
- non hai considerato un ipotesi invece di swichiare su altri strumenti..... Faccio un esempio passare dall etf ad accumulazione non sempre su etf o magari sempre etf ma non azionario ma obbligazionario, dove ad oggi le cedole non sono interessanti ma fra 30 anni chissa' possono anche essere al di sopra del 3,85%.
Ciao Benedetto. I dividendi distribuiti dagli Etf armonizzati non hanno doppia tassazione (la tassazione locale è già stata pagata dall'etf stesso e incorporato nel prezzo).
Fare simulazioni su Etf specifici diventava veramente troppo complesso ma al momento Usdv e FGQI hanno yield attorno al 2%. Quindi possono ricadere nell'esempio iniziale.
Sull'ipotesi di passare a qualcosa di differente a fine accumulo, è una considerazione corretta. Ne ho accennato a fine video.
Purtroppo le variabili sono tantissime, magari ci tornerò sopra x allargare ulteriormente il campo
@@lorenzodividendi magari l’altra incognita a favore degli etf a distribuzione fin da subito è che attualmente abbiamo una tassazione al 26% mentre nel 2050? La tassazione potrebbe essere anche superiore!
@@jacopogiovacchini quella è sicuramente un'incognita in più. Ma visto che mi piace essere ottimista, magari si torna a quando i dividendi erano tassati al 12.5%. Sarebbe eccezionale
conosco la persona che hai citato all'inizio del video😂. Io comunque sto puntando la mia strategia, su strumenti che in media, mi diano quasi un 5% netto di dividendo incassato. Aumenta il rischio, ma nel lungo andrei ad aggiungere quote su aziende blu chip con basso dividendo, ma giù stabilità
Grande Pasquale, 5% è tanta roba!!!
dipende dall'obiettivo, se si vuole accrescere il capitale più in fretta conviene accumulazione, perchè nel dubbio in 20 - 30 anni non si può sapere se poi si avrà bisogno di vendere prima tutto o parte dell'investimento e con l'accumulazione in teoria dovresti trovartene di più
Ti consiglio anche il video pubblicato oggi 😉
Grazie per il video. In Germania, dove vivo, hanno voluto ridurre (dal 2018) le differenze fiscali fra accumulazione e distribuzione, per non dovere aspettare magari 40 anni prima di ricevere i contributi. In pratica bisogna versare i contributi sui dividendi di anno in anno, anche se si utilizza l´accumulazione.
Ciao Claudio. Non sapevo di questa cosa ma mi sembra una bella iniziativa
In questo caso però cade l'unico vantaggio di usare un etf ad accumulazione, no?
Diciamo che si è meno influenzati nella scelta, che comunque dipende dagli obiettivi. Io, che cerco un rendita, scelgo distribuzione. I miei figli, che hanno 20 anni, comprano etf ad accumulazione.
@@claudiop9463 però converrai con me che se devo pagare ogni volta comunque le tasse, non c'è alcuna differenza tra le due versioni. Sono fiscalmente inefficienti entrambe a prescindere dall'età perché non c'è più l'accumulo
In Germania non si pagano tasse fino a un certo livello annuo (tipo 780 euro)
Grande video anche se aggiungerei una variabile, età dell'investitore. Se hai 20 o 30 anni puoi ragionare sul lungo termine ma, se hai 63 anni come me, non voglio essere il "più ricco del cimitero" ma coi dividendi posso anche togliermi qualche sfizio. Sto spostando piano il portafoglio su etf a divid. e az. con buona cedola.
Hai ragione, sugli over 60 la sensibilità alla rendita probabilmente è ancora maggiore
60 anni presente. Anche per me ragionare sul lungo periodo ha poco senso, vorrei avere una rendita per, finalmente direi, potermi godere i risparmi. Se ti va contattami, potremmo scambiarci delle idee.
Settimana scorsa ho avuto questa intuizione...infatti pensando alla tassazione futura del 26 %, son passato subito a prodotti a distribuzione essendo in pari con il portafoglio ho approfittato!
Se il tuo obiettivo è avere una rendita, credo che sia la soluzione migliore
Ciao Lorenzo, sono una principiante assoluta e quindi non riesco ancora ad avere una visione realistica. Ma trovo video recenti in cui si parla di etf a distribuzione con dividendi altissimi e che si apprezzano pure!! Alcuni esempi il JEPI, con l'11% di dividend yield e una crescita del 44% rispetto all'inception date (2020). Oppure SPHD che si è apprezzato in media di un 8,22% mentre ha distribuito annualmente il 4,27% di dividendi. Sono video fuffa? è fantascienza tutto ciò, o dove sta il trucco?? Grazie
Ciao, entrambi gli etf credo siano quotati in America. Gli etf non ucits sono fiscalmente penalizzanti per noi europei.
In ogni caso, JEPI ha un dividendo molto alto ma dal 2020 (è nato in un periodo molto fortunato) si è apprezzato di solo il 10%.
SPHD ha anche una versione per noi europei, HDLV, che tra l'altro è presente anche nel mio portafoglio
@@lorenzodividendi Aaaahhhhh ok grazie mille per i chiarimenti 😍 gentilissimo!
@@superaletta scrivimi pure quando vuoi 🤗
Ciao Lorenzo. Grazie per il video. Se posso aggiungere una domanda. Ma se in fase di pensionamento, I dividendi distribuiti da ETD a Dist. non fossero sufficienti a coprire le mie spese, allora mi troverei comunque a vendere quote anche se in misura ridotta rispetto alle quote che disinvestirei da un fondo ad Acc. È un ragionamento troppo semplicistico?
È corretto. Però se vendi quote di un Etf a distribuzione l'anno successivo avrai meno dividendi
E perché dovrei switchare da Accumulazione a distribuzione nella fase di prelievo? L'unica cosa che risparmierei sarebbero le commissioni (assumendo che il mio stile di vita costi esattamente o meno dei dividendi distribuiti).
@@davidecardellini2552 secondo me non avrebbe molto senso fare lo switch perché pagheresti probabilmente subito un botto di tasse. Allora tanto vale rimanere ad accumulazione e sperare di non avere un periodo in stile 2001 2003 che ti fa bruciare il capitale in poco tempo
Così ad occhio.. un etf a distribuzione su sp500 (su cui si è ipotizzato il rendimento medio) genera 2% dì dividend yield? 🤔
Questo per dire che difficile trovare uno strumento a distribuzione che garantisca sia capital appreciation che dividend yield significativi (secondo me)
Attualmente il dividend yield dello sp500 è 1,28%. Nel decennio scorso è sempre stato attorno al 2%, negli anni ‘80 aveva raggiunto un picco del 6%
lorenzo, pur apprezzando il tuo lavoro , ritengo che il divario tra l'accumulazione e la distribuzione e piu ampio di quello che descrivi perche le variabili da tenere in considerazione sono tantissime tra cui il non scontato momento del reingresso , esempio ad esso aspetto le le quotazioni sono migliori per non parlare dei costi delle commissioni. distribuzione è fiscalmente inefficiente non ci sono calcoli. Inoltre per far lavorare bene l'interesse composto non bisogna mai uscire dal mercato. anche a me piace ricevere dividendi ma piace di piu arrivare adun capitale molto piu alto, a quel punto posso pensare di prendere un pezzettino di quel capitale e godermelo.
Ciao Vincenzo, come ho detto a fine video non esiste probabilmente una risposta definitiva. Per creare un capitale è sicuramente meglio l'accumulazione, ma per poi goderselo il discorso è più complesso. Nella simulazione ho calcolato l'effetto fiscale e non le commissioni. Commissioni che ci sono per i reinvestimenti dei dividendi ma anche per le vendite successive nel caso si scegliesse il decumulo.
Il dividendo mi da la tranquillità di aumentare la liquidità, che potrò utilizzare come e quando vorrò. Sceglierò i tempi e modi giusti? Non lo so, ma è una freccia in più.
Assolutamente d'accordo sul fatto che non abbia senso entrare e uscire dal mercato
Giusto, l'accumulo non impedisce di avere, saltuariamente in caso di necessità, un dividendo semplicemente vendendo un pezzetto del capitale e pagando le tasse solo su quello. Per quanto riguarda la simulazione mi sembra ottimistica, sia per il tasso scelto che per il fatto che vi siano solo incrementi tutti gli anni. Sappiamo che un tasso medio, qualunque sia, deriva da una media che comprende anche anni negativi.
@@paolovolpi4921 ciao Paolo, nella simulazione ho scelto un 8% di crescita media (in linea con i rendimenti storici dell'azionario). Ho deciso di lasciarlo costante tutti gli anni per semplicità, conscio che ovviamente non si sale linearmente: magari un anno si fa +25% e quello dopo -10%. Per quanto riguarda i dividendi ho scelto invece dati che si avvicinano a quelli attuali, ovvero con rendimenti compresi tra il 2 e il 4%
Ciao. Non ho compreso se nel momento in cui mi vengono pagati i dividendi con un investimento a distribuzione - per assurdo di 3 mesi - questi sarebbero la stessa somma che riceverei se quel giorno vendessi tutto con uno ad accumulazione.
Inoltre, qualora io investissi 50 mila euro su un etf tipo il world a distribuzione per due anni, il capitale non crescerebbe mai, ma tutto il guadagno oltre i 50.000 mi verrebbe dato sotto forma di dividendo come soldi sul conto corrente, giusto?
Ti chiedo questo perché vorrei appunto mettere 50 mila euro sul suddetto etf ma per un periodo massimo di tre anni, e possibilmente staccare i frutti dall'albero non appena questi crescono. Questo perché con quello ad accumulazione mi sono accorto che nei vari mesi a volte ero in guadagno di €2000, Ma era solo un numero virtuale, perché se il giorno dopo scendeva di una certa percentuale non solo quel guadagno lo perdevo, ma mi intaccava anche il capitale. Ecco, io vorrei far sì che quando un guadagno c'è io possa capitalizzarlo sotto forma di soldi che vanno sul conto. Mi potresti aiutare a decidere quale tra i due fa al mio caso? Ti ringrazio
Ciao, giovedì uscirà un video con una risposta il più completa possibile
@@lorenzodividendi ok grazie
Vorrei proporre questa riflessione:
Consideriamo l’ipotesi di aver utilizzato strumenti ad accumulo per 30 anni. Chi ci vieta quel giorno di farsi dare dalla propria banca un fido bancario (vedi credit lombard di Fineco ad esempio) con a garanzia il milione in titoli che ho a me intestato? In questo modo evito di pagare la plusvalenza del 26% e teoricamente se ho ancora un pó di sale in zucca, incrementare l’investimento se si va incontro a fasi macroeconomiche del mercato favorevoli.
Comunque sia complimenti per il video prodotto, publicare certi contenuti provoca sempre interazioni interessanti anche nei commenti! Continua cosí!
Ciao Jacopo, è un’ipotesi molto interessante. Io stesso ho da un anno circa un piccolo fido Credit Lombard che userei in caso di crollo vistoso dei mercati, proprio come dici tu. Questo crollo non si è palesato ma visto che non mi costa nulla mi tengo il fido. Adesso che mi fai pensare, potrebbe anche essere utilizzato per “vivere”. Non vendo i titoli, ma per il resto della mia vita uso il fido per le spese correnti. Chiaramente è valutare attentamente una scelta del genere. Che ne dici?
Credo che, al momento, il problema sia quello di individuare gli strumenti che distribuiscono il 5% e, contemporaneamente, crescono del 3%... Se ne hai dillo 😜
In questo momento forse non ce ne sono, ma i mercati possono cambiare 😉
Ciao bel.video complimenti.
Io farei un piano di accumulo su strumenti sia ad accumulazione sia a distribuzione. Es swda per l'accumulo , US aristocrats , all world a distribuzione ( che da un 2% come dici tu e intanto cresce ) e ftse All world hy dividend ..
Insomma un piede in 4 scarpe.
Cosa ne pensi?
Ciao Maurizio. Secondo me dipende sempre dai tuoi obiettivi. Se ti serve una rendita io partirei subito con etf a distribuzione. Altrimenti vai di accumulazione
Io aggiungerei due ulteriore vantaggi negli strumenti a dividendo... Puoi reinvestire i dividendi rendendo più "leggero" Il contributo manuale per proseguire il PAC (come faccio io...); inoltre ricordiamoci che esistono azioni ed etf che il dividendo lo accrescono di anno in anno... come le dividend aristocrats e l' ETF USDV😉. Bravo Lorenzo ottimo lavoro!!!
2 ottime considerazioni!
Bravo Lorenzo nell'impegno, ma ho come la sensazione che la tua visione sia pto dividendi come il tuo canale. L'accumulazione è il top per il futuro...più lontano possibile, il dividendo nasce principalmente per chi vuole un integrazione mensile. Per fare un confronto reale, basterebbe prendere il medesimo etf acc e dis e vedere com'è andato negli anni.
Ciao! Ho cercato di essere il più obiettivo possibile e guardare solo ai numeri, ma può essere che mi faccia influenzare dal mio inconscio.
Sul fatto che un fondo acc sia mia migliore di uno dis per chi cerca la creazione di un capitale è fuori di dubbio.
Ma nel video ho voluto rispondere a un’altra domanda che spesso circola sulla mia chat Telegram: conviene cominciare con un etf acc e poi trasformare tutto a distribuzione? Secondo me no.
@@lorenzodividendi sotto questo aspetto, potrebbe cambiare. Io ho scelto acc perché non ho bisogno di integrazioni. A parte il lavoro, sto mettendo il massimo della deducibilità in un fondo complementare.
@@Roby_1970 👍
@@vincenzocanali471 io preferisco di gran lunga i dividendi. In questo non tocco mai il capitale. Col decumulo dovrai pagare tasse sul gain e potresti trovarti nella situazione di dover vendere a prezzi stracciati
Grazie molto interessante
Grazie Stefano
Ok, il video è di qualche anno fa e lo trovo valido, ma quando accenni a cosa succede se sei a decumulo in quello ad accumulazione ( in caso di forte discesa dei mercati) non fai paragone con quello che succede al valore del dividendo e al valore effettivo della quota nello stesso identico scenario di quello a distribuzione, questo non è molto chiaro, scusa se ti stresso ma del resto hai chiesto tu se mancava qualcosa, il video è utile in ogni caso 👍
Farò una eventuale integrazione, ma se sei a distribuzione il focus principale deve essere sul dividendo. Delle fluttuazioni del prezzo te ne puoi fregare. Il dividendo invece deve essere tendenzialmente il crescita
@@lorenzodividendi grazie mille Lorenzo👍
Spiegaci come fare ad investire 10K al mese piuttosto! 😂😂😂 Ai dividendi ci pensiamo dopo…
All'anno!!! 🤣 Al mese per me sarebbe MOLTO fuori portata
@@lorenzodividendi si, scherzavo, comunque al minuto 3:34 hai detto al mese 😂
@@lucaserra272 🤭🤭🤭
@@lorenzodividendi 😂
@@marcorjonk 🤣🙌
La % del dividendo è netta oppure da quella va tolto il 26% di tasse? Esempio il dividendo rende il 4% lordo quindi il 2,96% netto... Grazie in anticipo per la risposta
Ho calcolato tutto al netto del 26%
Ma l'interesse composto ? Buttare via i soldi in tasse con i dividendi e cedole ... È chiaro , lo sanno tutti ...E ... Poi arriva Lorenzo con il suo interessantissimo video . Guardo il tuo portafoglio e lo trovo ottimo . Soprattutto ... In uno scenario in cui nessuno vorrebbe trovarsi ... Ma se scende il mercato pesantemente come reagiremmo ?? Arriveresti tu come al solito a mostrare i tuoi 1000 euro al mese di dividendi ... E noi ? A piangere . Questa sarebbe la realtà ! Per cortesia .. ETF 60 a distribuzione ha due dividendi annui da 1% l'uno ? Totale 2 % annuo ? Grazie Lorenzo e continua così !!!
Per il Vanguard 60 attualmente siamo attorno al 2%.
Avere dividendi, come giustamente fai notare, ti mette nella possibilità di avere liquidità da investire al bisogno
@@lorenzodividendi Grazie Lorenzo !!
@@guidorogno7818 domattina video dedicato a te
@@lorenzodividendi Basta . Basta . Scrivimi qui il tuo Iban . Ti devo pagare . Gli ''altri youtuber '' solo per scriverti una risposta vogliono 100 euro ... Tu sei il numero unooooooooooo..... Asp . Vado a metterti 100 like a vecchi video . Te li sei meritati . Almeno ti arrivano 0,001 cent ... Io sono un semplice operaio a 1300 euro al mese , lo sai di più non posso ...
@@guidorogno7818 🤗
Ragazzi una domanda! Come faccio a sapere a quanto ammontano i dividendi accumulati all'interno del mio etf (ad accumulazione)?
Ciao Loris, credo che non sia possibile reperire questa informazione in maniera diretta. Una soluzione sarebbe trovare il medesimo Etf (stesso emittente) in versione a distribuzione, e sommare i dividendi distribuiti nel periodo che ti interessa. Oppure confrontare i 2 etf e vedere qual è stata la differenza %. Altre soluzioni a me non vengono in mente
Per ipotesi io investo in un pac con etf con dividendi a distribuzione ci pago le tasse del 26% ogni volta quel dividendo lo reinvesto nello stesso etf ,raggiunto il target prefissato i dividendi li incasso per vivere di rendita facendo così non devo disinvestire L etf e quindi evito di pagare la tassazione sull eventuale gain che il pac ha prodotto ho detto un a baggianata?
Ciao Luca, io ragiono proprio in questo modo
@@lorenzodividendi ti ringrazio per avermi risposto e per non avermi insultato per la mia domanda, ti ho scoperto oggi ottimo video like messo e iscrizione fatta👍🏻
@@lucaalvisi7907 grazie, non ti preoccupare, qui non verrai mai insultato. Fai tutte le domande che vuoi
Ma i dividendi per un etf ad accumulazione c’è un giorno preciso che accrescono il nostro investimento o no?
Ciao Davide, questo avviene ogni giorno che vengono incassati i dividendi delle azioni dell’etf
Hai fatto una simulazuione su un periodo di 30 anni, ma la tassazuino al 26% del capital gain non è attivo da 30 anni. Ci sono state aliquote via via diverse. Dovresti ricostruire l'aliquota applicata di anno in anno. Gli ETF poi esistono in Italia solo dal 2002 per cui il modello che hai fatto è ancora di più "in vitro" anziché "in vivo".
Per il fatto che gli etf esistano in Italia da 20 anni, non credo sia un problema. È sufficiente prendere i rendimenti dell'indice di riferimento.
Per quanto riguarda la tassazione, in futuro potrebbe essere anche più penalizzante, o forse meno. Comunque il fatto che 20 anni fa dividendi e gain fossero tassati al 12.5% non credo che sposti molto il discorso, visto che sono stati aumentati entrambi
“Vedere la Mia faccia non è molto utile, forse nemmeno gradevole” - mi ha fatto ridere 😂😂
😂
Sarebbe stato interessante (a meno che non mi sia sfuggito nel video) vedere l'effetto sui prodotti a dist. con tassazione non al 26% ma al 12,5% e 19% per quegli ETF obbligazionari a cedola con 100% titoli di stato o misti... sicuramente avremmo visto una riduzione della differenza tra acc e dist sul lungo termine.
Certamente, minore è la tassazione e minore è il divario. Poi bisogna anche valutare l'ammontare del dividendo
Nonostante investa parte dei miei risparmi non posso essere un grande investitore perché la mia testa non concepisce l'orizzonte temporale di 30 anni. Se penso solo a 10 anni fa sono un'altra persona, figuriamoci quante variabili ci possono essere in 30 anni 🙉🤣
Ciao Simone, credo che ognuno debba interrogarsi sulla motivazione per cui investe. Integrare la pensione? Allora si può ragionare sui 30 anni. Acquisto casa? Allora magari meglio 5 anni. E così via...
Ciao leggevo da qualche parte che gli etf in un certo qual modo possono essere anche chiusi allora mi chiedo se scelgo un etf sbagliato e poi decidono di delistarlo che succede?
Ho letto male?
Ciao Michelangelo, se un Etf viene delistato ti viene liquidato il controvalore sul conto corrente. Dovrai aspettare qualche giorno perché venga contabilizzata l’operazione
@@lorenzodividendi si questo lo sapevo ma leggevo anche che il controvalore non viene corrisposto al prezzo reale ma a prezzo ridotto,non vorrei sbagliare,forse questa lettura era riferita a etf con leva
@@lorenzodividendi comunque mi riferivo a questo articolo letto tempo fa:
Se l’investitore non vende spontaneamente le proprie quote e aspetta semplicemente la data di delisting, allora si vedrà accreditare dopo qualche giorno l’importo corrispondente al valore di liquidazione del fondo (il NAV, Net Asset Value). Avviene quindi una liquidazione forzata per l’investitore. Dato che il valore dell’Etf durante la liquidazione potrebbe essere diverso dal valore al quale sono avvenute le negoziazioni nel periodo precedente il delisting, la scelta consigliata è vendere l’etf nei giorni successivi al ricevimento dell’avviso.
Mi domando,come si fa a considerare 10/20/30 anni se da un giorno all'altro possono decidere quello che vogliono? soprattutto,se una persona non legge borsa italiana come fa ad apprendere che l'etf verrà delistato?
@@michelangelofidati7029 in teoria la banca dovrebbe avvisarti con una comunicazione. I broker difficilmente lo fanno, le banche invece sono più trasparenti in questo senso.
Una soluzione è quella di investire in Etf di grandi dimensioni. Quelli a essere delistati sono quelli piccolini e con pochi scambi
@@lorenzodividendi
Quanti scambi sono considerati accettabili?
Tutto chiaro ed esauriente , ma alla fine secondo me sono tutte teorie. Ci sono ETF ad accumulazione che dopo 15 anni hanno il solito valore e i dividendi dove sono andati a finire ?
Ciao, ovviamente molto dati utilizzati sono teorici ma nella pratica la maggior parte dei fondi sono in guadagno su un orizzonte di 15 anni. Di sicuro non mancheranno quelli in perdita ma saranno la minoranza. I mercati azionari hanno spinto tantissimo fino al 2021
Secondo me, bisogna vedere il tutto in ottica di portafoglio complessivo. Reinvestendo i dividendi ricevuti, se pur tassati, sui vari strumenti di portafoglio,dopo trent'anni mi ritrovo di sicuro con un numero maggiore di quote complessive di portafoglio, rispetto ad un portafoglio ad accumulo, dove le quote iniziali restano quelle, nei trent'anni.
Considerazione assolutamente corretta, il reinvestimento infatti permette di avere una rendita crescente (effetto palla di neve)
Piu quote ma di valore minore no? Il valore di una quota di un etf ad accumulo dovrebbe essere superiore ad una che distribuisce , o sbaglio?
@@lucapacella9645 sì, il valore della singola quota è minore per quelli a distribuzione
Non so perché blocchi i miei commenti ma c'è anche un altro errore: il calcolo dei dividendi andrebbe fatto sul capitale iniziale prima dell'incremento del 6%, ad esempio al primo anno è 148 invece che 156,88 e al 30esimo anno è 14.990,36
Ciao Luca, mi spiace per i commenti cancellati ma te la devi prendere con RUclips. Purtroppo non sei l'unico...
Per quanto riguarda il metodo di calcolo, non capisco l'errore: ho ipotizzato che il dividendo sia staccato a fine anno e non all'inizio.
Avrei potuto fare anche il contrario ma il dividendo del 31imo anno sarebbe stato comunque più alto perché avrebbe goduto della rivalutazione dell'anno precedente.
Alla fine avere il dividendo calcolato al 31 dicembre o al primo gennaio dell'anno successivo credo che cambi poco
@@lorenzodividendi cambia perché se lo calcoli alla fine nell'etf a distribuzione ottieni piu dell'8% tra dividendo e apprezzamento. L'altro mio commento sei riuscito a leggerlo? In ogni caso penso di fare un amichevole video di risposta (come avevi fatto tu con Leonardo Pinna) :)
@@LucaRigoli non posso recuperare i commenti eliminati da RUclips, purtroppo. Per il metodo di calcolo, a me sembra corretto dire: investo 10k, a fine anno il capitale vale 10.6k e stacca dividendo del 2% su quel controvalore. Allo stesso modo avrei potuto staccare subito il dividendo del 2%, ma poi il 6% di rendimento l'avrei dovuto calcolare non su 10k, ma su un valore più alto (su 10,148k). Il risultato finale è lo stesso
@@lorenzodividendi il sottostante dell'etf ha un rendimento complessivo dell'8% annuo che possiamo suddividere in 6% come apprezzamento di capitale e 2% come dividendo. Nell'etf ad accumulo entrambi queste componenti vanno insieme 600+200 , in quelle a distribuzione invece no. Se dici che il dividendo si stacca a fine anno ed è il 2% del capitale gia apprezzato del 6% allora anche nell'etf ad accumulo devi contarlo allo stesso modo e diventerebbe 600 + 2% di 10600 invece che di 10.000 , stai calcolando questo 2% in maniera diversa nei 2 etf
@@LucaRigoli è un vantaggio dei dividendi 🤷♂️
Domanda: ho già sistemato liquidità e fondo emergenza.
Ho 300k da cui voglio una distribuzione per integrare / sostituire il mio reddito (12k netti annui).
(distribuzione semestrale, annuale.. È indifferente).
Mi faccio un portafoglio a distribuzione ripartito al 10%:
3 Etf obbligazionari high yield (uno usa, uno UE, uno emergenti)
3 Etf obbligazionari corporate investment grade (uno usa, uno UE, uno emergenti)
3 Etf obbligazionari (uno usa, uno UE, uno emergenti)
Un etf azionario globale.
Opinioni?
Dovresti avere un 4% netto, che è veramente impegnativo anche se non del tutto impossibile. Al momento l’obiettivo è più facile da raggiungere con gli etf obbligazionari. Ma sottolineo “al momento”. Quando i tassi scenderanno, le quotazioni dovrebbero salire. Ma poi dovrebbero scendere le cedole...
Da valutare attentamente queste cose
@@lorenzodividendi tolgo i governativi e passo al 20% di azionario?
@@Musicamamma eh bella domanda. Probabilmente partiresti con dividendi più bassi e maggiore volatilità. Ma forse fra qualche anno avresti dei benefici in termini di crescita
@@lorenzodividendi grazie mille, se tutto va bene e incasso, ti faccio un regalo 😘
sei l unico youtuber che mostra questo punto di vista! che alla fine é l unico, perche cosa te ne fai di 1 milione se non ti da rendita?
anche se uno dovesse comprare casa, vale la pena distruggere metà del capitale per farlo? non sarebbe meglio affrontare spese grosse tramite mutuo e pagarle col dividendo invece di distruggere il lavoro di una vita?
non hai considerato la cosa piu importante nel video! poi c'è da considerare i dividendi delle king e aristocrats che aumentano di anno in anno
Grazie per l'apprezzamento. Io sto adottando questa politica da oltre 10 anni e mi piace condividere la mia opinione.
Purtroppo preferire l'accumulazione è più una moda, o forse pigrizia nel voler veramente studiare come funzionano le cose
Prova ad offrire offerta speciale abbonamento per sole donne!!! Magari si iscrivono in tante!!!
😂😂😂
Bel video. La mia opinione è che il parametro più importante in un piano di investimento trentennale sia la volatilità. A parità di percentuale di profitto di gran lunga meglio alti dividendi e minima volatilità.
Penso che io e altri suoi followers apprezzerebbero un video in cui fossero confrontati alcuni etf con simile profitto nel tempo ma diversa volatilità e diversi dividendi. Si potrebbe evidenziare l'esistenza frazioni temporali (non trascurabili) in cui la differenza di profitto sia notevole
Ciao Giovanni, idea molto stimolante per un prossimo video 💪
@@lorenzodividendi 👍
Non capisco il senso dei dividendi per privarsene immediatamente reinvestendoli.
Perché non lasciarli dove sono a maturare direttamente interesse composto ?!
Ciao. Io decido di crearmi con dall'inizio un portafoglio a distribuzione. Reinvestendoli nella fase iniziale, godo comunque dell'interesse composto. Quando si tratterà di ritirarsi, avrò già un portafoglio pronto. Se dovessi vendere tutto un portafoglio ad accumulazione e costruirne uno nuovo, pagherei un botto di tasse sul gain. Inoltre con la distribuzione posso decidere io quando e dove investire i dividendi
Non riesco a salvare il commento, non capisco
Ciao Giancarlo, prova a rispondermi a questo commento. A volte RUclips gioca brutti scherzi
@@lorenzodividendi Ok, Secondo me comparare le due tipologie di ETF ha senso ma ha piu' senso analizzare quale e' l'obiettivo che cerco nel mio portafoglio. Se cerco la creazione di capitale sicuramente è piu' efficiente quello ad accumulo anche perchè a mio avviso hai omesso di indicare la tassazione sulla plusvalenza anche dell'etf a distribuzione (parziale). Diverso è l'approccio di chi ricerca una rendita costante ed allora non interessa la creazione di capitale nel lungo in quanto i suoi obiettivi coincidono con quelli offerti da un etf a distribuzione. Da sottolineare un altro aspetto molto importante: se io sono un investitore diciamo cassettista da dividendo, guardo solo i dividendi e le oscillazioni di mercato non mi toccano piu' di tanto essendo prioritario l'aspetto della distribuzione e sostenibilità della stessa nel tempo. Ti ringrazio per i tuoi contributi, ti seguo spesso avendo gli stessi obiettivi della creazione di un portafoglio Yield da affiancare ad uno misto e ad uno growth. Diciamo che il primo sarebbe il portafoglio quello piu' all'interno della mia posizione CORE quello che rimarrà intatto negli anni (salvo situazioni particolari di ribilanciamento o di insostenibilità del dividendo)
@@giancarlo15 assolutamente giusto, i due tipi di etf servono per perseguire obiettivi differenti.
Nel video però mi interrogavo se conviene iniziare con un Etf ad accumulazione per poi passare dopo 30 anni alla distribuzione. Giungo alla conclusione che non ci sia convenienza.
Sull'etf a distribuzione pago tasse sul capital gain se vendo, ma nella mia simulazione non era contemplata la vendita ma solo il mantenimento dopo i primi 30 anni (senza però versamenti aggiuntivi)
@@lorenzodividendi Io sto cercando di switchare la maggiore parte del mio portafoglio a Fondi e titoli a distribuzione. Il mio scopo è quello di non dovere più guardare il portafoglio ma di goderne dei frutti .
@@giancarlo15 più o meno abbiamo lo stesso obiettivo 👍