Grazie per questa recensione! Domani andrò a vedere l'ultima recita e mi serviva proprio per arrivarci preparata 😊 da ex allieva dell'Accademia della Scala, confermo quanto faccia bene respirare aria fresca, appassionata e ricca di stimoli, specie in un momento così critico per i teatri lirici. Nel mio mondo ideale sarebbero sempre pieni e con le code perenni in biglietteria! 🎟️🎭🎻Sono fiduciosa che idee nuove, ma non snaturanti, e persone in gamba che le realizzino, possano invertire questo triste andazzo generale. Alla prossima e grazie ancora!
Grazie per la sua recensione! Sono stata fortunata di fare con il maestro D.Renzetti ad Atene"I Vespri Siciliani"come pianista per le prove musicali e sceniche.Anche mi aveva aiutato di preparare il ruolo di Tosca quale dopo parecchi anni cantavo all'opera di Novosibirsk. E un grande maestro come e anche una persona molto buona!))
Grazie maestro, andrò a vedere quest'opera il 14 settembre e ho fatto tesoro delle sue osservazioni. Non sapevo nulla di quest'opera e, amando moltissimo la musica di Nino Rota, sarei andato "a scatola chiusa", fidandomi completamente della "firma". Ora sono un po più preparato e questo mi fa molto piacere. Sono anche contento di andare finalmente alla Scala senza "buuare" al terzetto regista, scenografo e costumista, e senza gridare "forma di concerto". È anche vero che forse "Il cappello di paglia di Firenze" per la sua genesi, è abbastanza vaccinata alle polluzioni autoreferenziate dei registi, o almeno credo. Ancora grazie
Grazie per l'ottima e dettagliata recensione. Credo di poterle rispondere riguardo alla revisione: sul "Catalogo critico delle composizioni da concerto, da camera e delle musiche per il teatro" di Rota, a cura di F. Lombardi, c'è scritto che l'opera è stata composta tra il 1945 e il 1946, ma addirittura "interamente revisionata nel 1954-55, allorquando si prospettò la realizzazione della prima messa in scena".
È un’ottima recensione, Maestro, complimenti. Non vorrei andare errato, come si dice; bisognerebbe sentire il parere del Maestro Nicola Scardicchio, discepolo di Rota, ma il compositore scelse la vecchia commedia di Labiche, perchè attraverso essa Rota poteva dire “la verità burlando”. Rota fu un grande studioso e altissimo praticante di Esoterismo e, credo, intendesse come vero protagonista dell’opera il famoso “segreto alchemico” (simboleggiato dal cappello di paglia). Il segreto che nessuno vede, che è lì, nascosto, ma in realtà sotto gli occhi di tutti. Ripeto, bisognerebbe sentire il Maestro Scardicchio, ma credo che a Rota interessasse questo aspetto. Comunque, grazie ancora per l’ottima recensione.
Grazie Maestro, sempre video molto professionali ma al tempo stesso comprensibili un po' per tutti 😌 mi piacerebbe un suo video in cui esprime un suo parere sul mondo della musica e dei musicisti in generale. Mi spiego: nel nostro ambiente vedo spesso facce e situazioni tutt'altro che piacevoli e serene, che fanno pensare a tutto tranne che la musica sia arte, una cosa bella, espressione dell'animo umano che deve unire e non dividere; mi rifrsico all'arroganza, alla frenesia e impazienza, alle sceneggiate di registi, direttori d'orchestra e cantanti per stupidaggini, e via dicendo! Non sarà che forse a volte si usa la musica come mezzo di autoaffermazione e ostentazione, di protagonismo, e si dà alla musica un valore sbagliato, non voglio dire superiore a quello che ha ma quantomeno falsato e più "drammatico e vitale" di quello che realmente dovrebbe avere e rappresentare? Scusi la lunghezza, ma lavorando in questo ambiente soffro spesso questo problema e ci terrei a un suo parere 🙃 grazie mille
Come al solito ineccepibile!!🎉 Ma mi perdoni se vado fuori contesto: sto rivedendo, l'uomo del labirinto....ho visto "musiche di : Vito Lo Re....che dirle. .... strepitose, coinvolgenti. È un onore poterle scrivere ❤❤️
Al netto delle colonne sonore composte da Rota, tutto quello che ho suonato di questo autore mi è piaciuto moltissimo ( soprattutto la sonata per clarinetto)
A proposito di cantanti bravi anche come attori, mi verrebbe quasi da pensare che in alcuni casi (''Il Cappello di Paglia di Firenze'' è uno di questi) se i protagonisti sono ottimi cantanti ma pessimi attori, la rappresentazione potrebbe diventare quasi impossibile
Ottima e lucida analisi come sempre, mi hai incuriosito molto su questo lavoro che non conoscevo. Approfondirò sicuramente!
Sono Wanda di Sondrio.Grazie Maestro per il suo commento.
Siamo in 42 il 14 settembre per vedere l"opera.Sara' uno spettacolo bellissimo.Grazie.
Wanda
42! Praticamente occuperete il teatro.
Grazie maestro molto interessante!
Grazie per questa recensione! Domani andrò a vedere l'ultima recita e mi serviva proprio per arrivarci preparata 😊 da ex allieva dell'Accademia della Scala, confermo quanto faccia bene respirare aria fresca, appassionata e ricca di stimoli, specie in un momento così critico per i teatri lirici. Nel mio mondo ideale sarebbero sempre pieni e con le code perenni in biglietteria! 🎟️🎭🎻Sono fiduciosa che idee nuove, ma non snaturanti, e persone in gamba che le realizzino, possano invertire questo triste andazzo generale. Alla prossima e grazie ancora!
Grazie
Sono felice di sapere che ci sarà un approfondimento sull'operetta. Genere completamente negletto!
Bella recensione. Grazie.
Io faccio parte del cast 😁. Canto nel coro dell’Accademia della Scala
Congratulazioni, allora.
Che bello. Complimenti!
Grazie per la sua recensione!
Sono stata fortunata di fare con il maestro D.Renzetti ad Atene"I Vespri Siciliani"come pianista per le prove musicali e sceniche.Anche mi aveva aiutato di preparare il ruolo di Tosca quale dopo parecchi anni cantavo all'opera di Novosibirsk.
E un grande maestro come e anche una persona molto buona!))
Grazie maestro, andrò a vedere quest'opera il 14 settembre e ho fatto tesoro delle sue osservazioni. Non sapevo nulla di quest'opera e, amando moltissimo la musica di Nino Rota, sarei andato "a scatola chiusa", fidandomi completamente della "firma". Ora sono un po più preparato e questo mi fa molto piacere. Sono anche contento di andare finalmente alla Scala senza "buuare" al terzetto regista, scenografo e costumista, e senza gridare "forma di concerto". È anche vero che forse "Il cappello di paglia di Firenze" per la sua genesi, è abbastanza vaccinata alle polluzioni autoreferenziate dei registi, o almeno credo. Ancora grazie
È un’opera che conosco poco, ti ringrazio della bellissima recensione! Ero curioso anche di sapere come ha lavorato Acampa, a me lui piace molto!
Grazie per l'ottima e dettagliata recensione. Credo di poterle rispondere riguardo alla revisione: sul "Catalogo critico delle composizioni da concerto, da camera e delle musiche per il teatro" di Rota, a cura di F. Lombardi, c'è scritto che l'opera è stata composta tra il 1945 e il 1946, ma addirittura "interamente revisionata nel 1954-55, allorquando si prospettò la realizzazione della prima messa in scena".
Grazie mille!🙏
@@Vito_Lo_Re Di niente!
È un’ottima recensione, Maestro, complimenti. Non vorrei andare errato, come si dice; bisognerebbe sentire il parere del Maestro Nicola Scardicchio, discepolo di Rota, ma il compositore scelse la vecchia commedia di Labiche, perchè attraverso essa Rota poteva dire “la verità burlando”. Rota fu un grande studioso e altissimo praticante di Esoterismo e, credo, intendesse come vero protagonista dell’opera il famoso “segreto alchemico” (simboleggiato dal cappello di paglia). Il segreto che nessuno vede, che è lì, nascosto, ma in realtà sotto gli occhi di tutti. Ripeto, bisognerebbe sentire il Maestro Scardicchio, ma credo che a Rota interessasse questo aspetto. Comunque, grazie ancora per l’ottima recensione.
Tematica interessante...
Grazie Maestro, sempre video molto professionali ma al tempo stesso comprensibili un po' per tutti 😌 mi piacerebbe un suo video in cui esprime un suo parere sul mondo della musica e dei musicisti in generale. Mi spiego: nel nostro ambiente vedo spesso facce e situazioni tutt'altro che piacevoli e serene, che fanno pensare a tutto tranne che la musica sia arte, una cosa bella, espressione dell'animo umano che deve unire e non dividere; mi rifrsico all'arroganza, alla frenesia e impazienza, alle sceneggiate di registi, direttori d'orchestra e cantanti per stupidaggini, e via dicendo! Non sarà che forse a volte si usa la musica come mezzo di autoaffermazione e ostentazione, di protagonismo, e si dà alla musica un valore sbagliato, non voglio dire superiore a quello che ha ma quantomeno falsato e più "drammatico e vitale" di quello che realmente dovrebbe avere e rappresentare? Scusi la lunghezza, ma lavorando in questo ambiente soffro spesso questo problema e ci terrei a un suo parere 🙃 grazie mille
Grazie, graditissima recensione. Se può interessare, daranno l'opera in streaming fra 3 gg nel sito della Scala.
Grazie per l'informazione. Tra tre giorni, vorrebbe dire lunedì?
@@claudiapane5857 sarà martedì 10 settembre
@@EnricoAymerich-rl4wf Grazie
Come al solito ineccepibile!!🎉 Ma mi perdoni se vado fuori contesto: sto rivedendo, l'uomo del labirinto....ho visto "musiche di : Vito Lo Re....che dirle. .... strepitose, coinvolgenti. È un onore poterle scrivere ❤❤️
Grazie!
Per gli applausi alla fine dell'opera c'era Nino Rota! Sempre 1973
Io ho visto quest'opera a Treviso nel lontano 1973!!!!
E sul palco per gli applausi finali c'era Nino Rota
Straordinario!
Io l'avevo sentita anni fa (una trentina) rappresentata al teatro della mia città, il Sociale di Mantova, e mi era piaciuta
Al netto delle colonne sonore composte da Rota, tutto quello che ho suonato di questo autore mi è piaciuto moltissimo ( soprattutto la sonata per clarinetto)
Com'erano i nuovi display per seguire le parole?
A proposito di cantanti bravi anche come attori, mi verrebbe quasi da pensare che in alcuni casi (''Il Cappello di Paglia di Firenze'' è uno di questi) se i protagonisti sono ottimi cantanti ma pessimi attori, la rappresentazione potrebbe diventare quasi impossibile
Concordo.
Buongiorno Maestro 🙂 Chi ha pubblicato la partitura? Ricordi? Sonzogno? Altre? 🙂
Ricordi.