Sono d'accordo che purtroppo almeno in Italia per guadagnare di più si è più o meno obbligati a diventare manager. Non sono d'accordo che questa debba essere considerata la naturale evoluzione della carriera, perché "se no che palle". Se si prendono ad esempio altre professioni, come il medico o l' insegnante o molte altre, non è così. Per un medico che diventa dirigente di ospedale o di clinica, diventando di fatto un manager, ce ne sono molti di più che continuano a fare il medico per tutta la vita, magari a livello sempre più alto, prendendo ulteriori specializzazioni. Questo perché probabilmente vogliono occuparsi di medicina, e non di gestione di budget e risorse. Non si capisce perché questo debba essere diverso per gli ingegneri. Sul fatto che in Italia probabilmente non ci sia bisogno di ingegneri molto specializzati sono ahimè d'accordo.
ciao Giovanni, pienamente d'accordo sul fatto che fare carriera non vuol dire soltanto salire di livello 'gerarchico'. Infatti insisto sempre sul fatto che ognuno deve trovare la SUA definizione di carriera di successo, in base a valori e priorità. Personalmente non sono attratto dall'idea di occuparmi per 20 anni delle stese cose, così come molti non sono attratti dall'idea di crescere in altri settori. Siamo allineati sul poter fare la stessa cosa, o cose diverse, ma a livello sempre più alto: quello è un modo di crescere. C'è anche chi trova rassicurante fare le stesse cose per decenni, buon per loro.
Dipende dall'azienda, a volte viene denominato "principal engineer", il nome è sempre indicativo a grandi linee, l'importante è la descrizione di quali attività svolgi e come.
Sono d'accordo che purtroppo almeno in Italia per guadagnare di più si è più o meno obbligati a diventare manager. Non sono d'accordo che questa debba essere considerata la naturale evoluzione della carriera, perché "se no che palle".
Se si prendono ad esempio altre professioni, come il medico o l' insegnante o molte altre, non è così. Per un medico che diventa dirigente di ospedale o di clinica, diventando di fatto un manager, ce ne sono molti di più che continuano a fare il medico per tutta la vita, magari a livello sempre più alto, prendendo ulteriori specializzazioni. Questo perché probabilmente vogliono occuparsi di medicina, e non di gestione di budget e risorse.
Non si capisce perché questo debba essere diverso per gli ingegneri.
Sul fatto che in Italia probabilmente non ci sia bisogno di ingegneri molto specializzati sono ahimè d'accordo.
ciao Giovanni, pienamente d'accordo sul fatto che fare carriera non vuol dire soltanto salire di livello 'gerarchico'. Infatti insisto sempre sul fatto che ognuno deve trovare la SUA definizione di carriera di successo, in base a valori e priorità. Personalmente non sono attratto dall'idea di occuparmi per 20 anni delle stese cose, così come molti non sono attratti dall'idea di crescere in altri settori. Siamo allineati sul poter fare la stessa cosa, o cose diverse, ma a livello sempre più alto: quello è un modo di crescere. C'è anche chi trova rassicurante fare le stesse cose per decenni, buon per loro.
credo sia "individual contributor" più che "sole contributor", o forse sono intercambiabili.
Dipende dall'azienda, a volte viene denominato "principal engineer", il nome è sempre indicativo a grandi linee, l'importante è la descrizione di quali attività svolgi e come.
si alla fine è il principio non la definizione a cui fare attenzione