Ibisco, guarda che il concetto che hai detto tu è sacro, ma ti "correggo" in un dettaglio assolutamente "da niente"... E cioè che la bibbia è guerra, distruzione, e morte. I bigotti ritardati non possono e non devono assolutamente considerarsi "credenti", perché l'entità che seguono è il nemico. Sono adepti, e tra pochissimo tempo vedrai che quando il popolo in generale è consapevole di questo, vedrai che succederà.. E questo è collegato con le immense ri-scoperte neuroscientiche che sanno da sempre che essendo l'ambiente in tutta la sua interezza energia, la religione uccide noi umani, prima spegnendo il sentimento (l'istinto, cioè il cuore, l'amore) con emozioni negative che riconducono tutte alla paura e quindi frustrazione infinita, con un immenso accumulo di impotenza psicofisica derivante da tutto ciò che è negativo e pessimistico, e immediatamente ed inevitabilmente permea tutto il corpo in ogni molecola a livello biochimico, e uccide per sempre. E viceversa è il contrario ovviamente, e proprio perché, l'energia, nel bene o nel male è anche fisica, quella positiva è infinita, perché come l'energia negativa uccide, quella invece positiva ti prolunga la vita per sempre. Chissà come mai i vangeli aprocrifi descrivono un cristo completamente all'esatto contrario di come viene spacciato dal vero diavolo, e vengono vietati ai portatori di morte...(ovviamente domanda retorica) L'immenso portatore di luce universale Giordano Bruno l'aveva scoperto e dimostrato nel '500, però fa più comodo (non dico a te ovviamente) farlo passare per "l'impreso" piuttosto che cercare la verità attraverso di Lui. Ohibò... Ma guarda quante finte coincidenze? 🤣🤣🤣🤣🤣🙈🙈🙈🙈🙈 "L'uomo è DIO, è quando lo comprenderà, sarà libero anche qui in questo mondo"❤️ "Il re è nudo" ci sarà la rivolta mondiale quando, come diceva l'immenso Giordano Bruno, "l'uomo comprenderà chi è veramente" e non vedo l'ora....❤️
Grazie, Pierluigi! Sempre interessantissimo ascoltarti! Mi viene una riflessione dopo il tuo discorso logico sulla fede come volontà. La teologia ha trovato una "formula" per mettere a tacere chi conduce ragionamenti seri. Dice per l'appunto che la fede è un dono. In questo modo impedisce da una parte ai pensatori critici di scuotere le convinzioni di un teologo o di un credente e, dall'altra, osserva e ascolta il ragionamento critico da una posizione che ritiene "privilegiata": l'aver ricevuto il dono della fede. Così il critico diventa pure non destinatario di un dono che è dato a pochi ricevere. Mi pare emerga tutta l'ampiezza della dissonanza cognitiva 😉 Un caro saluto!
Diceva Emanuele Severino in proposito: “Potrebbe benissimo darsi che il vero dono sia non avere fede”. Perché sarebbe più libera la ricerca della verità
Faccio un'obiezione al punto sull'eutanasia. Sull'argomento "dono di Dio" fece un interessante ragionamento Corrado Augias. Anche ammesso che la vita sia effettivamente un dono, bisogna ragionare sul fatto che il dono è un'azione attraverso la quale si cede la proprietà di un oggetto che passa al ricevente (Augias usava una penna nell'esempio). A quel punto, essendone diventato il proprietario, il ricevente può decidere cosa farne. Nel momento in cui il dono è causa di dolore e sofferenza, è lecito, per il nuovo proprietario, disfarsene. Pensiamo ad una pianta ornamentale alla quale si è allergici: la si dovrebbe conservare per non offendere il donatore? Se la proprietà non è a sua volta cedibile ad altri (come nel caso della vita), è sacrosanto il diritto di rifiutare questo dono. Per il resto: ineccepibile, ottimo video.
Semplicemente perché noi non siamo proprietari della nostra vita ma solo amministratori. E dovremo dare conto di come l'abbiamo vissuta. Questo è il ragionamento di noi credenti.
@@angelocapulli4561 quindi se finisco in un letto pieno di piaghe da decubito, attaccato a una macchina per poter respirare, pieno di pi**** e me*** che mi devono essere rimossi da un'altra persona, squassato da dolori lancinanti, devo dire: "grazie Dio per la vita che ho". Ho in mente tante altre cose da dire all'amico immaginario, certo non grazie.
Problema è che la fede personale coinvolge ad un livello così profondo che fare questa equazione, ovvero fede=opinione, è troppo difficile, banalmente perchè in tal modo il fedele, o lo sperante che dir si voglia, dovrebbe ammettere che il proprio convincimento è debole o infondato, poichè "solo" una opinione. Nessuno che sia così intimamente coinvolto sarebbe disposto a farlo, da cui la necessità di chiamare "verità" la propria volontà di credere.
Questo "problema", è una devianza mentale definita in psicologia= DISSONANZA COGNITIVA😉!Ne sono, comunemente afflitti, inconsapevolmente,tutti i "bigotti - esaltati "di qualunque FEDE😉🐐
😉fede =creduloneria😘,se le parole hanno un senso🥴naturalmente di qualunque fede si tratti😉le fedi religiose si basano, da sempre, su dogmi indimostrabili🥴,fede= credere nelle favole 🥴,da sempre 🥴,sino a prova contraria😉,l'onere di "provare" una finta"verità"spetta tutto al "fedele"che distorce dolosamente il significato delle parole per pura propaganda, ciò è roba da ciarlatani e furbacchioni da strapazzo che vogliono "SPACCIARE" delle semplici superstizioni- favole- miti inventati dalla fervida fantasia umana,per "VERITÀ"🥴;una qualunque "menzogna"ripetuta all'infinito diventa una "verità",per poveri di spirito😉, questo lo sanno tutti coloro che si occupano di "PROPAGANDA"🤔🙄😳😐😑😱😵💫, è evidente il "dolo"in questo tipo di propaganda truffaldina😘👍🏁;chiamala se vuoi=CATECHESI🏁
😉in verità,la "fede"dello"sperante"è tanto debole quanto quella del bambino che "crede"fervidamente in BABBO NATALE 😉chi non si rassegna a questa semplice VERITÀ,lo fa perché affetto da =DISSONANZA COGNITIVA 😉 è molto difficile ammettere per un "credente"- "sperante"di essere stato per tutta la vita un semplice e povero= "CREDULONE", è come ammettere di essere sempre stato un povero cretino😱😵💫😑😐😳🙄🤔🥴🐐tutti nella vita abbiamo fatto delle cretinate, grandi e piccole,l'importante è=NON PERSEVERARE🥴se no diventa=DIABOLICO👹🤮😁😁😁😇,=le religioni SONO TUTTE CAZZZATE🥴,quando lo "sperante" riuscirà a pronunciare con tutto il suo cuore questa formuletta magica,sarà un uomo libero e consapevole😉e sarà guarito😉👍🏁
Ciao Massimiliano. Non proprio, perché il metodo scientifico parte dall’evidenza dei fenomeni, invece la ragione parte dall’identità e non contraddizione.
Discorso diverso, ma ugualmente importante (e sarebbe interessante ascoltarne una sua esposizione), è quello in merito alla possibilità di definire la verità con la ragione... Esiste davvero un assunto della ragione umana, di cui non si possa dubitare ragionevolmente? Quando mi imbattei in Parmenide e Severino rimasi folgorato dal sentirmi sulla buona strada per la verità, diciamo così, perché finalmente un discorso teoretico si reggeva su qualcosa che sembrava poter fare totalmente a meno della convinzione soggettiva; eppure ho scoperto recentemente pensatori (Graham in primis) che mettono in dubbio "l'assolutezza" del principio di non contraddizione (con valide obiezioni, mi pare, anche se il mio studio è ancora in corso); senza contare chi, come l'immenso Wittgenstein, questiona proprio sui limiti della logica e quindi della ragione umana (siamo così sicuri che la logica sia lo specchio della realtà e non solo un nostro modo di renderla intellegibile?); e senza di nuovo contare quegli assunti dell'esperienza che paiono dimostrare che ci sia in natura qualcosa che viola il principio di non contraddizione (e di quello di identità, che mi pare Severino identifichi col primo), parlo del dualismo onda-particella... Per cui torno a chiedermi: esiste qualcosa di cui non si possa ragionevolmente dubitare? Per cui quali sono le reali possibilità della ragione in merito alla verità? Riguardo la fede, posto che concordo assolutamente nello svincolarla da ogni pretesa di ragione, per cui la fede non è giustificazione valida per la verità (ma non è detto che una fede non possa affermare la verità, così come non è detto che non si possa coglierla soggettivamente, anche se su presupposti diversi da quelli della ragione), mi chiedo perché i credenti si siano ancorati così tanto alla fede e ai tentativi di giustificare razionalmente (cercare di "sapere il credere" è assurdo, a mio avviso; o si crede o si sa), senza invece concentrarsi sulla ricerca dell'esperienza mistica, dimensione nella quale una vera fede dovrebbe cercare le proprie conferme, nella dimensione della consapevolezza e non in quella della comprensione. Se veramente si ritiene Dio oltre le possibilità umane (cosa che mi pare sia anche per i cristiani), allora la teologia come disciplina che diamine di senso ha? Davvero non l'ho mai capito. L'esperienza del sacro, come mistero, è antitetica a quella della ragione, regno del profano... Il religioso che pretende di muoversi entro i dettami della ragione, a mio avviso è negatore di Dio ancor più dell'ateo (per me un credente anch'esso, a modo suo), perché pretende di relegarlo, limitarlo entro di esse. Per me Dio esiste come problema e come possibilità, per adesso, non in altro modo; ma se sentissi forte in me la tensione verso il divino, lo cercherei sicuramente oltre il campo della razionalità e anche quello della semplice fede. Cercherei "l'esperienza del divino" insomma, non la sua comprensione (un po' quello che si fa in oriente). Sarei insomma uno "sperante" attivo, non un credente passivo (perché pur non assegnandogli nessun valore epistemologico e nessun gradiente di oggettività, non nego a priori la possibilità che l'esperienza "mistica" sia reale). Opinioni (poche) e dubbi (tanti) personali.
Il suo commento è interessantissimo. Ebbene, per Emanuele Severino la verità è la struttura originaria perché, nel tentativo di negarla, la si afferma.
Il problema cruciale dell'esperienza mistica consiste nella non riproducibilità. Essendo soggettiva, instabile, transeunte, inquantificabile, invisibile, spesso riconducibile ad alterazioni delle funzioni cerebrali. Anch'essa scaturisce da un bisogno seguito da un atto volontario di manifestazione di un'esperienza immaginata e costruita soggettivamente. Quale divinità si manifesterebbe?
Il video, per gli insondabili misteri del Tube non viene proposto. Io sono iscritto da almeno un anno e mi sto lentamente recuperando tutti i video, fidando anche della segnalazione della piattaforma. Ma è solo ora che mi è apparso. Devo fare un recupero più sistematico. Video strepitoso come gli altri, con una esposizione degli argomenti pacata, logica e ben documentata. Poi ci sono i commenti dei catechisti che meritano anche loro una lettura solo per alimentare uno smodato senso di superiorità
@@SapiensSapiensChannel non si può dimostrare che Dio esiste figurarsi dimostrare che la vita è un suo dono. Ma i credenti affermano che è un dono, e con questa affermazione fanno una specie di ricatto, sbagliato, infatti di un dono si può disporre a piacimento, è di un prestito che non si può disporre a piacimento. Detto questo, viva l'eutanasia che il dolore insopportabile porta via. ciao
La fede non c'entra niente! Verità è ciò che corrisponde ai fatti. Ogni setta della cristianità ha le proprie verità, a seconda di come interpreta la Bibbia. Ci sono circa 39,999 sette = 39,999 verità! Com'è umano lei i i i i i i i
Lafede è un atto di conoscenza, la ragione nella sua forma più alta. La fede non la si possiede ma nasce da una circostanza che la provoca e non è volontarietà. Quando questo non accade si parla di credere, per quello che si è visto. La solo filosofia non incide sulla vita, ma è quello che accade nella vita che ti dice che cos e la vita. La teologia anticipa ciò che è la verità che scaturisce dalla conoscenza derivate dalla fede. Fede e credere sono momenti diversi dove il secondo deriva dal primo. Si confonde la fede con la superstizione.Tommaso che mette il dito nella ferita di Gesù è la fede, che è data, non volontarietà. Va bene l ipotesi per chi non ha fatto un esperienza di fede, ma non va bene seguire precetti ritualistici per rimanere nello stesso dubbio. Chi cerca la verità non si adagia nel suo dubbio, vuol dire che non va alla ricerca della verità, cioè ad un esperienza di fede. L unica verità è il desiderio di conoscere, ma la risposta per fortuna è fuori di noi, quindi la volontà non serve a niente, la libertà di aderire ha un bisogno di conoscenza, ma il desiderio all inizio è ignorante e non è detto che possa trovare una risposta, ma per usare una espressione della chiesa, la fede è una grazia. La ricerca esiste solo in filosofia, l uomo ha solo il desiderio di conoscere, è sempre un imprevisto che ti porta alla fede.
Per me, l'unica trinità che almeno in ipotesi può stare in piedi è quella che si origina dall'assoluta unione degli stati della vita: Natura come corpo comunque effigiato, Cultura come pensiero comunque concepito, Spirito come forza della Natura della vita che corrisponde con la sua Cultura. Ne parlo nel mio blog. Un altra visione della Trinità potrebbe essere questa: se al principio della vita vi è la Vita che ha attuato i suoi principi ne consegue che il Principio (comunque lo si nomini e/o lo si creda) è il Padre della vita generata e che la vita generata dai suoi principi gli è Figlio: la vita, non, una specifica identità perché un Assoluto può generare solamente un altro Assoluto, ma vi può essere solamente un solo Principio. Poiché in assenza di Forza naturale e di Potenza culturale nessun Principio o principio può aver vita e poichè vita è, ne deriva che il Padre può aver attuato il Figlio perché possessore della Forza naturale e della potenza culturale che conosciamo come Spirito. Poichè nessuna parte del Padre (la Vita al principio e dello stesso Principio) ) può essere scissa da sé stessa ne deriva che il Padre è Tre in Uno. Sommando i due pensieri ne deriva che la Trinità è concepibile solo se la vediamo o come assoluta unione di stati (Natura, Cultura, Spirito) oppure come assoluta unione di principi: il Bene per la Natura, il Vero per la Cultura, il Giusto per lo Spirito. Nel salutarla le confermo che per tutti e per tutto sono un nulla e un nessuno e che l'unico libro che ho scritto e capito sono io. :)
La verità è essenzialmente "la parola di Dio". nel vangelo di Giovanni 17:17 Gesù stesso disse queste parole:" ....la tua parola è verità" . Come dice San pietro nella sua prima lettera 2:21, essendo Gesù la fonte di verità, "siamo invitati a seguire attentamente le orme di Gesù". . Nel vangelo di Giovanni 14:6 disse :" Gesù rispose: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite me" . Questa è la verità, ma la verità perché serve? perché ci sono in giro tante menzogne, o religioni impregnate di tradizioni che, come dice Gesù nel vangelo di marco 7:14 rendono nulla la sua parola, i suoi insegnamenti, infatti disse:" In questo modo, con la tradizione che avete tramandato rendete la parola di Dio senza valore" . La fede cos'è? l'apostolo paolo, o San Paolo, nel libro di ebrei 11:1,6 dice :"La fede è la certezza che quello che si spera si realizzerà, la chiara dimostrazione di realtà che non si vedono". "Senza fede è impossibile piacere a Dio, perché chi si avvicina a Dio deve credere che egli esiste e che ricompensa quelli che lo cercano assiduamente". Come potremmo piacere a Dio se dubitassimo della sua esistenza? Ma la vera fede include dell’altro, perché anche i demoni credono che Dio esiste e rabbrividiscono (Giacomo 2:19). La convinzione che Dio è reale dovrebbe spingerci all’azione, cioè a dimostrare la nostra fede vivendo nel modo che piace a lui (Giacomo 2:20, 26).Cercare assiduamente Dio e vivere come vuole lui include studiare la Bibbia. Anche se non è sempre facile ti permetterà di, conoscerlo sempre più, ti permetterà di vivere felice ora e per sempre. Se confidi in Dio, lui ti ricompenserà con la vita eterna qui su una terra paradisiaca senza più malattie vecchiaia sofferenza e morte. Grazie a Dio, alla fede e alla verità vivremmo finalmente vera vita .proprio come promesso in Malachia 3:10 :" mettetemi alla prova, per favore, a questo riguardo”, dice Dio degli eserciti, “e vedete se non vi aprirò le cateratte dei cieli e non riverserò su di voi una benedizione fino a quando non avrete più bisogno di nulla”. Quindi sì la fede e la verità vanno di pari passo e vanno alimentate con l’accurata conoscenza della sacra Bibbia
Il merito di Cartesio è stato quello di morire di polmonite per il freddo patito in attesa di essere ricevuto dalla stravagante, incontenibile regina Cristina di Svezia che, a decesso avvenuto, è andata a spassarsela (giustamente!) nel più tiepido e accogliente clima romano.....(dimenticandosi di un defliciente, così deficiente da credere che gli animali fossero "automata". Nemmeno l' ultimo dei contadini ignoranti avrebbe creduto a un' idiozia così grottesca e improponibile, generata da un cervello bigotto asservito all' ideologia cristiano cattolica e compiaciuto dal proprio onanismo cerebrale)
Mi sembra tu sia troppo legato a una verità come la intendono i fisici, in cui si afferma qualcosa e poi si fa un esperimento che potrebbe contraddire quanto affermato. Sempre rimanendo in ambito scientifico non tutto si dimostra, ad esempio in matematica, nessuno potrà dimostrare che esiste il sistema dei numeri reali (nel senso che si da per scontato che vi sia tale sistema a partire dal quale si dimostrano i vari teoremi. Cioè nessuno può dimostrare che 3+3=6 ma diamo per scontato cioè crediamo "per fede" che 3+3 =6 E` ovvio che non posso fare un esperimento che dimostri l'esistenza della trinità, ma allo stesso tempo nessuno potrà dimostrare che la trinità non esiste quindi nel credere alla trinità non possono esservi contradizioni. Ma forse la domanda è i postulati sono verità? cioè i postulati che stanno alla base del ragionamento matematico (3+3=6), o di un ragionamento filosofico o di un ragionamento teologico a partire dal quale si inizia a ragionare sono verità? direi di si se non lo fossero ammeterei già una contraddizione alla base del mio ragionamento e ad esempio in matematica non potrei assumere nulla. In parole povere se non fossi sicuro che 3+3=6 come faccio ad andare avanti con i teoremi matematici? In maniera analoga un credente assume l'esistenza di Dio o della trinità ma non la dimostra, ma in un certo senso se "crediamo" che 3+3=6 senza nessuna dimostrazione perché non possiamo cedere all'esistenza della trinità?
Ciao Akni. E' interessante il tuo ragionamento, ma vorrei fare una sola precisazione: nella matematica attuale l'esistenza dei numeri reali è dimostrata a partire dalla teoria degli insiemi e dagli assiomi della logica classica. Tuttavia ciò non scalfisce le tue considerazioni, perché effettivamente gli assiomi della teoria degli insiemi sono assiomi: si assumono come veri. In genere gli assiomi in matematica vengono posti o perché hanno una certa evidenza intuitiva, o perché tramite essi possiamo dimostrare dei risultati che riteniamo debbano essere veri, o perché risulta che essi abbiano una certa utilità pratica nell'ambito delle scienze empiriche (si è rinunciato al quinto postulato di Euclide in parte perché ciò era richiesto dallo sviluppo della fisica moderna). Ci sono però matematici che sviluppano sistemi assiomatici per il solo gusto della ''sperimentazione'' e della novità.
Molta confusione. Il sistema dei numeri naturali (chiariamo prima questo fatto essenziale) è una convenzione (non un postulato): stabilisco una base numerica decimale, definisco delle operazioni che restituiscono un numero naturale se applicate tra due numeri naturali, creo così un algebra. Il sistema si può estendere a piacere, sempre restando coerente, ai numeri razionali, ai numeri reali e a una infinità di operazioni applicabili a questi insiemi. Il risultato è sempre un numero naturale, razionale o reale così come abbiamo definita l'operazione stessa. Radice quadra di 4 dà per risultato 2, perché abbiamo definito come operazione radice quadra l'operazione inversa dell'operazione potenza al quadrato e l'operazione potenza al quadrato è la moltiplicazione tra due numeri reali uguali. La coerenza del sistema ovvero, in termini più imprecisi, "la verità" è nel modo in cui l'abbiamo creato.
Molto bello, come al solito, e, come al solito perfettamente argomentato, ma, a volte mi pare che lei scivoli impercettibilmente nel paralogismo: secondo la sua argomentazione, dunque, la fede non è vera, e quindi (deve) essere falsa (aut aut). Se non è né vera né falsa è indecidibile, il che è già meglio, ma questo davvero significa che è falsa? O superflua? E se invece si occupasse di un campo altrettanto importante per l'uomo quanto lo è quello del mondo sensibile, l'unico che sia attingibile dalla ragione (ma forse non l'unico che esiste)? Come possiamo essere tanto presuntuosi da pensare che i nostri limitatissimi sensi arrivino a cogliere tutto l'esistente eppure c'è pieno di scienziati che ne sono convinti. Non è dogmatismo anche quello?
Nessuno nega che la fede sia un forte aiuto per le persone. Ci mancherebbe altro: se penso a mia nonna o a tanti amici sarei un pazzo nel ritenerlo. Il punto su cui mi concentro nel video è un altro: la disonestà intellettuale - o il fraintendimento - che c’è quando si spaccia la fede per verità. Questo non è corretto. La fede è una cosa, la verità un’altra. Se poi lei mi dice: “Come sappiamo che non esista un ambito che va oltre la ragione?” Ecco, appunto, non lo sappiamo. Tralasciando il fatto che lei, nella stessa proposizione che usa, lo afferma tramite ragione, il punto è che, proprio perché non lo sappiamo, non possiamo parlare in termini di verità ma di fede. Possiamo supporre, sperare, augurarci che, desiderare… ma non possiamo sostenere che si tratti di verità. Non diciamo infatti “spero che la terra giri intorno al sole”, perché lo sappiamo. Ma non possiamo dire: “So che esiste l’inferno”, perché non lo sappiamo affatto.
@@SapiensSapiensChannel L'affermazione: "La preghiera è inefficace" è un'affermazione, a rigor di logica, indecidibile, invece sono convinta che sia possibile trovare numerosi scienziati disposti a sottoscriverla come verità tout court. Un'affermazione del genere è sicuramente indimostrabile secondo le procedure galileiane, ma se fosse di fatto vera? Se davvero l'universo rispondesse alle nostre preghiere? La convinzione del contrario metterebbe chi la sostiene al di fuori della realtà, e quindi (forse) della verità.
È semplice: basterebbe dimostrarlo. L’onere della prova spetta a chi afferma qualcosa non ad altri🙂 Quando avremo le prove - queste sconosciute - che l’universo risponda alle preghiere allora ci crederemo 🤷♂️
@@lorettacavellini3187la preghiera è inefficace per definizione perché la preghiere non sono richieste da mandare per cambiare le cose. Le preghiere servono (in teoria) solo per aiutare a far accettare lo status quo della realtà a chi le recita e non sono assolutamente gettoni per un joyke box
Fede=Fiducia. Non ci può avere fede se non si ha la conoscenza. La conoscenza arriva dal sapere cosa pensa l'altro, e dal vedere l'oggetto o la persona della mia fede.
O è verità o è Fede dice lei. Vorrei porle dunque la stessa domanda di Pilato a Cristo: quid est veritas? Poiché la verità è un predicato della realtà bisogna chiedersi cosa è reale o meglio cosa sia “il reale”. Qualunque risposta si dia è soggettiva. Lei mi dirà probabilmente che è reale ciò che è dimostrabile e quindi conoscibile (o conoscibile perché dimostrabile?).Ma in che senso? Filosoficamente? Scientificamente? La scienza ci consente LA conoscenza del reale o solo UNA conoscenza del reale? Dunque la questione è più problematica di come Lei la propone. Affermare che Verità è Fede siano inconciliabili è una affermazione indimostrabile (almeno partendo dai suoi presupposti).
Io penso che si debbano evitare i due estremi che spesso generano contrapposizioni, conflitti, divisioni ed incomprensioni: il razionalismo da una parte ed il fideismo dall’altra. Fede e ragione non sono inconciliabili. Se la ragione senza la fede dà il razionalismo, la fede senza la ragione dà il fideismo; e se il razionalismo è indicare la ragione come unico strumento di conoscenza, il fideismo è indicare la fede come unico strumento di conoscenza. La scolastica considerava la ragione ancella della fede e non schiava della fede ma al suo servizio, per accompagnare la ragione fino al punto in cui si innesta la Rivelazione, punto oltre il quale la fede apre nuove vie alla ragione stessa. La porta d’ingresso alla conoscenza consiste in un atto di obbedienza alla verità che permette all’uomo attraverso l’intelligenza e la volontà di giungere ad una conoscenza consapevole della realtà nella quale vive ed opera, perché l’oggetto della conoscenza è la realtà e le idee sono i mezzi e gli strumenti per conoscerla e formulare teorie. La via per giungere ad una conoscenza vera è l’apertura dell’intelletto al reale che troviamo nella famosa formulazione di San Tommaso d’Aquino adaequatio intellectus et rei. È semplicemente l’obbedienza alle cose che dà la certezza del sapere, che apre alla verità sull’io, sugli altri soggetti come me, sul mondo e su Dio. Questa è la verità del realismo, è il conformarsi del soggetto alla realtà per cui l’oggetto di una metafisica realista non è l’io, il soggetto pensante, il pensiero, l’essere, ma è l’ente primum cognitum che sta davanti al soggetto conoscente per essere conosciuto e che mi permette di riconoscermi come un io che pensa e che conosce. Solo un intelletto così preparato può intercettare ed aprirsi ad una possibile Rivelazione e diventare oggetto che sta davanti all’intelletto ed impegnando anche la volontà, diventa atto di fede che non è un salto nel buio, ma ragionevole adesione. Dunque, per il Cristianesimo, almeno quello Cattolico la ragione non è contraria alla fede, tutt’altro: è propedeutica alla fede, aiuta, invita alla fede. L’uomo non è solo volontà, ma anche ragione; pertanto deve arrivare alla pienezza della verità tanto con la volontà sostenuta dalla ragione. La realtà soprannaturale non annulla, ma perfeziona quella naturale. E così la fede non annulla, ma completa la ragione. Ragione e fede devono armonizzarsi per l’insufficienza della ragione umana a dare ragione dell’esistenza dell’uomo, della natura, del mondo e dell’universo e di conseguenza della necessità ragionevole di un Creatore.
Ciao. Senti ho già visto dei tuoi video e anche se sei ateo di solito, dai opinioni o esponi fatti e questo non è sbagliato. Ma questo video è illazioni e malignità. Se vuoi ascoltare la risposta cristiana alle tue illazioni ridicole e prive di fondamenta, farò un video di risposta. Non è per farmi pubblico, credimi non mi interessa. Io parlo per me stessa. Ma era solo per dirtelo, perché "le reaction" le considero gossip e non parlo alle spalle.
Sono andato a vedere la "reaction" per curiosità. Se credi che gli argomenti portati smentiscano quello che Pierluigi ha detto, con pacatezza, logicità e riferimenti appropriati, ti sbagli di grosso. Non basta dire non è vero, non è vero e tapparsi le orecchie ripetendo le favole di una religione totalmente screditata.
O è verità o è fede? Se fosse così, tutti gli intelligentoni sarebbero atei e tutti gli altri creduloni. 😊. La ragione deve sforzarsi di comprendere tutto il possibile poi, quando scopre i propri limiti, inizia la fede. Quante volte non abbiamo compreso un genitore ma gli abbiamo dato fiducia (fede) e nel tempo abbiamo compreso che, effettivamente, aveva ragione. La ragione ci impediva di "vedere" dove vedeva lui. Se questo discorso funziona con un genitore, figuriamoci con Dio.
@@SapiensSapiensChannel il bambino che vive in utero non annusa, non vede, non tocca, non sente, si alimenta passivamente e cresce. E perché non vede, sente, annusa, tocca? 🤔 Perché vive NELLA madre. Ecco. Io immagino che noi viviamo IN Dio. E poi, siamo convinti che pur potendolo vedere, crederemmo in Lui??? Ecco. Chi conosce la Parola di Dio la risposta la sa! 🤝 Buon pranzo.
Il bimbo che vive in utero annuso, cresce, tocca, sente … e la madre è reale 🙂 Suvvia, evitiamo queste improbabili arrampicate, si rischia di rendersi ridicoli 🤷♂️
Secondo me si stanno sovrapponendo considerazioni epistemologiche a questioni metafisiche. Se dicessi falsamente che il signor A si trovava in B al tempo T, tale affermazione continua a rimanere falsa, anche se nessuno sarà mai in grado di confutarla. Semmai ciò che si può dire è che la ragione è un mezzo più sicuro della fede per raggiungere la verità. Però sia la ragione che la fede vanno considerate distinte dalla verità: riguardano questioni di tipo più epistemologico che metafisico.
Sta a chi fa le affermazioni provare la veridicità delle sue affermazioni, non il contrario. Solo il fatto di non riuscire a provare un'affermazione e' la prova che sia falsa
@@harveye54 Non sono in grado di provare che ieri ho tamburellato con le dita sul tavolo. Però l'ho fatto. Tra l'altro, nei processi, le persone spesso vengono scagionate per mancanza di prove, il che mostra che nell'ambito della giurisprudenza l'impossibilità da parte dell'accusato di fornire prove a favore della veridicità delle sue affermazioni non è un buon motivo per ritenerle false (in quest'esempio sto presupponendo il principio di bivalenza, secondo cui un'affermazione o è vera o è falsa)
Apprezzo molto il suo modo di argomentare e di porsi: con educazione e pacatezza. Mi piacerebbe scrivere tutto quello che ho in mente ma non posso farlo, perché ci vorrebbero ore. Nel modo più spicciolo dico, però, che chi sostenesse l’esistenza degli unicorni alati (con tutti i distinguo del caso e il rispetto dovuto) non può esimersi dall’onere della prova. Diversamente ha tutto il diritto di crederlo, ma non ha il diritto di considerare quello in cui crede “verità”, perché la verità è evidenza. C’è bisogno, scomodando Kant, di una evidenza e di un processore che elabori quell’evidenza in modo che essa sia tale per tutti. So bene che sto banalizzando, ma non posso fare altrimenti. È molto curioso il suo esempio con il processo, ma non credo sia completo. Se la accuso di pedofilia e la porto in tribunale, ma poi non sono in grado di portare le prove, io divento un diffamatore e sono condannato anche al risarcimento danni e al pagamento delle spese processuali. 🙂
@@jofel131 no, non funziona cosi'. Tu mi devi provare di essere in gradi di tamburellare le dita sul tavolo, non che un giorno l'hai fatto. Altrimenti IO SONO DIO!!!! VENERAMIIIIII. Secondo il tuo ragionamento ti conviene venerarmi, visto che al 50% sono dio!
@@SapiensSapiensChannel La ringrazio per l'apprezzamento e ricambio. Ammetto che l'esempio del processo mi è venuto un po' sul momento e che quindi può non essere del tutto opportuno (era un modo per portare il discorso in un ambito più familiare). Comunque mi rendo conto che abbiamo punti di vista molto differenti; un modo per venirci incontro potrebbe essere forse quello di descrivere (un po' eccentricamente) la verità come la ''possibilità di negazione delle negazioni''; ma siccome lei mi sembra molto vicino alle posizioni di Severino, e poiché credo che in Severino il concetto di possibilità sia alquanto problematico, temo che il mio tentativo risulterà fallimentare. Se posso aggiungere un'ultima osservazione, forse un po' fuori luogo, l'idea di verità come evidenza da lei formulata mi rimanda molto alla logica intuizionista, un tipo di logica alternativa alla logica classica.
L'autore del video ha fatto il panegirico del positivismo, in breve: "È vero solo quello che posso provare che lo sia". Ma il ragionamento è alquanto fallace e per diversi motivi: 1) innanzitutto tale affermazione non è provabile, quindi di tratta di una forma di volontà di crederci, insomma un'assioma; 2) La prova scientifica non è l'unico mezzo per sondare la realtà. Pensare che lo sia è, a sua volta, un'assioma. 3) Esistono realtà che riteniamo vere pur non potendole provare. Ad esempio come possiamo provare che esiste l'amore tra due persone? Eppure tutti parlano dell'amore ritenendola un reale aspetto della nostra esistenza; 4) Un mezzo di conoscenza del vero è anche la fiducia che riponiamo in una fonte, ad esempio io non ho mai visto l'isola di Pitcairn, ma sono sicuro che esista perché mi fido dei racconti di chi ci è stato. La stragrande maggioranza delle cose che riteniamo vere si basa sulla fiducia che nutriamo negli altri. Nel caso, ad esempio, della fede cristiana, questa si basa sulla fiducia che si ripone in quello che ha detto e fatto Gesù, per questo nel Vangelo di Giovanni Gesù dice agli apostoli: "Io sono la via, la verità e la vita" (Gv 14, 6). Per questo dire: "Verità di fede" non stride affatto, perché allude ad una verità che si raggiunge in base alla fiducia che di ripone su chi ce la trasmette. Ad esempio, se io ho fiducia in Gesù, perché ha dato prova della sua divinità risorgendo da morte, che difficoltà posso avere a credere che Dio sia uno e trino? Caro autore del video, vedo che è sempre più impegnato con il suo sforzo di demolire il Cristianesimo. Si è preso una bella gatta da pelare, moltissimi ci hanno provato, ma con scarsi risultati. Al momento i suoi video sono alquanto fiacchetti, dovrebbe portare dei contenuti nuovi, più stringenti, ma mi rendo conto che si tratta di un'impresa improba. Non mi resta che farle i miei auguri.
🤔🥴😵💫👍tu speri che ciò che credi sia vero😁sei il classico esempio "fedele bigotto"affetto, inconsapevolmente, da DISSONANZA COGNITIVA, se vuoi sapere di cosa soffri,di cosa sei malato,vatti a vedere chi ha inventato , perché,come e quando,questa definizione, comunemente usata in psicologia😉;così,finalmente,ti rendi conto di essere malato,e,finalmente , guarisci😉😁👍,sempre se ne sei capace,cosa che dubito fortemente😵💫🥴🤔🐐🐐🐐🐐🐐
PORELLO😁il tuo dio è tanto vero quanto Babbo Natale -manitu - tor-e il ciuccio che vola😉,sino a prova contraria😉;non basta credere a Babbo Natale,affinché, per MIRRACCOLLO, Babbo Natale diventi "vero"😉😁CAPRA 😁🤔🥴😵💫👍🐐🐐🐐🐐🐐🐐🐐!NATURALMENTE, ciò vale anche per la favola del tuo dio unico e trino 😁😁😁 uno=tre😁😁😁=FREGNACCIA GALATTICA🥴😵💫😁😁😁🐐🐐🐐🐐🐐🐐👍
@@federicacarducci1951 le prove della resurrezione di Gesù sono quelle della fede, cioè sono quelle basate sulla fiducia riposta nei testimoni che lo hanno visto vivo dopo la morte. Ovviamente non si tratta di prove scientifiche, quindi da quel punto di vista, la resurrezione non è dimostrabile. Abbiamo, quindi, due aspetti: quello storico in cui la resurrezione è indimostrabile, ma si può solo registrare che 12 persone tremebonde all'improvviso affrontano anche la morte per testimoniare, e quello della fede, in cui la resurrezione è dimostrata dalla fiducia che riponiamo nei testimoni.
Sapiens Sapiens È proprio la Volontà della Verità (Dio) che vuole essere Accettato per Fede. Perché Accettarlo per Fede, significa anche aver Desiderato la Sua Esistenza, ed è proprio questo Desiderio che ci rende ai Suoi occhi veramente Figli Degni. Il passaggio terreno per chi non l'avesse ancora capito a questo serve: Desiderare e Accettare la Sua Esistenza senza nessuna imposizione da parte Sua, nemmeno quella imposizione che ne deriverebbe se si fosse palesato a Tutti durante te la vita terrena, perché in questo caso Tutti gli atei diventebbero credenti, ma con quali meriti? La paura della certezza del Suo Giudizio? Dio conosce da sempre le scelte che ognuno farà, ma ci lascia la massima libertà di coscienza sia nell'Accettarlo che nell'ignorarlo o rifiutarlo perché sarà proprio la nostra coscienza (al Suo Cospetto) in una sorta di autocondanna a farci capire cosa ci Aspetta. Saremo giudici di noi stessi.
La bibbia parla di guerra. Quanto odio infinitamente chi come te "mischia le mele con le pere". Tu ti definisci """"(all'infinito) credente"""""", ma dovresti sapere cosa significa "onniscienza".. e mi diresti subito "bè significa #sapere tutto#"... Si.. ma "sapere tutto" sai cosa significa? Significa che da sempre sai cosa sempre sarà. Quindi qualunque "premio alla lotteria" inseguito da una fuffa minaccia di morte, sparisce completamente. E sempre tu che ti categorizzi con """"""credente"""""", dovresti sapere che la logica è un dono del cielo, e la logica porta capire i significati autentici e veri nel dizionario.. sennò rimane solo un pensiero ma totalmente surreale, quindi impossibile perché un interpretazione della mente... E a proposito delle interpretazioni: La bibbia è guerra, distruzione, e morte. Ma ovviamente purtroppo viene stuprata dalle interpretazioni e allegorie che ci infila dentro la chiesa diabolica per spacciare la krocodail per il cioccolato. E le interpretazioni sono appunto invenzioni della mente... Ti faccio una domanda: Se una frase inizia con un invenzione della mente, e ci costruisci un allegoria, la frase avrà una conclusione sensata, o rimane fuffa perché a priori è invenzione? Paradossalmente per voi, noi liberi perché raziocinanti, cerchiamo il dialogo allo stesso modo e nella stessa quantità di tempo, come voi dite di cercarlo per voi.. ma l immensa differenza è che noi liberi lo facciamo concretamente, invece voi evitate il confronto come la peste... "Forse" perché inconsciamente lo sapete che siete deboli e manipolabili, altrimenti come mai vi definite "poveri di spirito"...? Ah già... Sai cosa significa "povero di spirito"?.. "senza anima".
Buon giorno professore. Il tuo äaccorato appello riguardo ad una spiegazione del dogma della Santa Trinità proviene senz' altro da un uomo sincero. Non che io abbia una risposta - naturalmente - a questo mistero della fede. Ma se tu permetti ti invio due spunti di riflessione. Il primo é divertente: esistono aritmetiche perfettamente coerenti (con i limiti del teorema di Gödel) in cui 1+1+1=1. É un classico problema che si assegna agli studenti di Algebra 1 (definisci un' algebra tale che...). La seconda considerazione é più interessante. Chi ti ha promesso che tu potrai capire ogni cosa? Pensi di esserne capace? Fisicamente - intendo. La tua corteccia celebrale te lo permette? ÄääääGià la fisica del tuo secolo (XXI) ti é incomprensibile, l' AI si avvicina al suo punto di singolarità, e tu fantastichi di un sogno di onniscienza? Oggi noi cattolici festeggiamo una delle persone della Trinità, che noi chiamiamo Spirito consolatore, paraclito, fuoco vivo, dito della mano destra di Dio. Cerca di non schernirci - alla Oddifreddi - se cerciamo con tutta la nostra volontà di gettare Il cuore oltre l' ostacolo della nostra incompletezza e finitezza. Ti auguro - se me lo permetti e se con questo non valico alcuna linea rossa - di ricevere tu stesso in abbondanza i sette doni dello Spirito: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, la Scienza, la Pietà, il Timore di Dio.
La fede e' Verità non percepibile attraverso i cinque sensi ... Risulta comprensibile SOLO se siamo provvisti di apertura mentale ed animica! Le Verità di fede appariranno ,in tal caso, nell' evidenza fattuale indiscutibile ...
Apertura mentale? Un grande pedagogista parlava di reversibilità del pensiero come capacità di ribaltare assunti logici e non.... Le definizioni sono numerosissime....ma tutte inaccettabili per chi la rifiuta! Solo cinque sensi?Ecco il problema di chi disprezza il soprannaturale. I sensi spirituali saranno per costui....degli illustri sconosciuti!
La fede si basa su conoscenza ,se le profezie del passato si sono adempiute resta la fede , la sicura aspettazione di quello che verrà . Inoltre lafede deve essere viva e operante . Dici qualcosa di giusto non chiacchiere
Gesù aveva detto che sarebbe tornato sulle nuvole quando colui a cui lo diceva sarebbe stato ancora in vita, ma si sta ancora aspettando. Di quali profezie avverate parla?
La lettera agli Ebrei di Paolo? 😂 Mai sentito parlare di fides quae e fides qua? 😂 Affiancare Tommaso a Severino? 😂 Parlare della volontà tommasiana senza dire che cosa intende Tommaso per volontà e il suo rapporto con l’intelletto ?😂 Frasi estrapolate da argomentazioni complesse ?😂 Suvvia…
Lei afferma che "La verità di fede non esiste o è verità o è fede". Conclusione sbagiata frutto di una sua confusione.Mi spiego. Se interpreto bene, dovrebbe significare che o una verità è riconosciuta dalla ragione o non è verità. Quindi le verità rivelate, che non sono riconoscibili dalla ragione ma che si accettano ‘liberamente’ per fede non possono essere Verità. Questa conclusione è sbagliata. Infatti, fede e ragione non sono due metodi alternativi per giungere ad una data (stessa) 'verità'. Esse sono metodi complementari per giungere a verità ‘complementari. Nessun credente usa la fede per riconoscere ‘verità’ raggiungibili dalla ragione. Per riconoscere una verità scientifica (o matematica) non si usa la fede ma basta il ‘metodo scientifico’ (o galileiano). Le verità per cui è necessaria la fede sono quelle rivelate da Dio. A queste verità ‘rivelate’ siamo liberi di credere o non credere. Per esempio, l’esistenza di un Dio personale che ha creato l’universo è una verità rivelata (di fede) che la ragione non può dimostrare come vera o falsa perché essa è più grande della nostra ragione. La storia della filosofia lo dimostra nessuno è riuscito mai a dimostrare l’esistenza di Dio con certezza. Comprendere una cosa, infatti significa letteralmente ‘contenerla’ e Dio non lo puoi contenere. Lei giunge a conclusioni sbagliate perché considera la ragione capace di dimostrare qualsiasi verità ma non è così … In sintesi la fede non è contraria alla ragione e aquesto scopo anch'io le consiglio di leggere qualcosa per chiarirsi. Per es. 'Fides et ratio' di Giovanni Paolo II
È proprio questo il punto🙂 Lei usa la ragione per sostenere che la ragione non è l’unico strumenti di comprensione. E in questo modo non fa altro che affermare quello che cerca di negare. 🤷♂️
@@SapiensSapiensChannel Lei mi fa dire cose che non ho mai detto. Quando avrei detto che "la ragione non è l'unico strumento di comprensione". Sono un ricercatore e ci lavoro con la ragione (usando quotidianamente il metodo scientifico). Avevo detto che la fede ci permette di accettare delle verità 'rivelate' per le quali la ragione non è sufficiente a comprenderle completamente. Per esempio Le 5 vie di S. Tommaso che pur non potendo dimostrare con certezza l'esistenza di Dio ci danno comunque degli indizi che conducano a Dio si basano sulla ragione. La fede ci lascia comunque liberi di scegliere se accettare o meno una verità 'rivelata'. La ragione però può aiutare (vedi le 5 vie di San Tommaso) a prendere una decisione che rimane libera. La fede e la ragione, come dice S. Giovanni Paolo II nella sua enciclica 'Fides et Ratio', sono come due ali che aiutano l'uomo a volare verso la Verità ...
Se ho inteso male chiedo scusa. E su quello che lei ha scritto sono molto d’accordo. E difatti credo che confermi ciò che dice il video: quando lei dice che la fede si può scegliere o non scegliere, in libertà, conferma che questa è una caratteristica di essa. La verità, invece, non si può scegliere. Non posso scegliere che se lascio la presa alla mela essa cade. La mela cade e basta. E dunque se la fede, che quindi non è verità, ha l’obbligo di essere tollerante, la stessa cosa non vale per la verità.
Anche io fui persuaso, per un certo periodo adolescenziale della mia vita, che la ragione potesse condurci alla veritá. Poi l' esperienza ti fa schiantare contro un muro. Ti rendi conto che noi stiamo alla veritá come il lombrico ai logaritmi. Tocchi con mano la nostra inadeguatezza a capire, la nostra limitatezza fisica e temporale, la nostra lentezza nel comprendere. La storia della scienza é un buon antidoto contro la nostra tendenza a candidarci a possibili esseri onniscenti. É una sequenza di eventi umilianti. Abbiamo dovuto aspettare il XIX secolo per provare che banalmente la terra ci gira sotto i piedi!! Sopriamo di quando in quando qualcosa di nuovo casualmente, come sonnambuli che vanno a tastoni nella notte (citando un famoso saggio di Koestler). Ti é mai passato per la testa che la veritá sia lontana da te "quanto l'oriente dista dall' occidente" e che tu sia totalmente e definitivamente incapace di raggiungerla? In questo consiste la "conversione" di Pascal: rendersi conto delle distanze tra noi e la veritá. La sola nostra speranza realistica é in una veritá rivelata - ne era convinto. Riteneva le sue scoperte sulle leggi della probabilitá, sulla fluidodinamica, sulle cicloidi sulla geometria proiettiva, sulle macchine calcolatrici balbettii insignificanti. Io riassumerei così: la fede é la consapevolezza esistenziale della nostra inadeguatezza.
Va tutto bene, ma ricordati che questa è una tua OPINIONE, per tanto vale come tale. Il problema si presenta quando tu vuoi IMPORRE la tua opinione agli altri. Esemi ce ne sono tanti, quello già citato in video dell'eutanasia, le adozioni da parte di famiglie LGBTQIA+, aborto, matrimoni egualitari, si può andare avanti all'infinito.
Uno scienziato conosce a tentoni e parzialmente, va bene, e l'alternativa? Sarebbe il nulla? La magia? Le favole? Lei credo risponda la religione. Quale delle migliaia? Credo che se dopo migliaia di anni l'uomo abbia provato che la Terra orbiti attornobal Sole, sia una grossa conquista intellettuale, per la quale Qualcuno ha dovuto abiurare. Poca cosa? Meglio del nulla. Saluti
❤ Il titolo erroneo: la verità esiste: è quel che è, o meglio la corrispondenza FEDELE di una rappresentazione interiore a quel che c'è. Le rappresentazioni esteriori sono più e meno veridiche o veritiere, ed erronee; da intenzioni più e meno sincere o menzognere. Quel che forse intendeva l'autore è .
La filosofia non può spiegare l'universo...Solo con Galileo si è iniziato a comprendere che per giungere alla conoscenza delle cose era necessaria l'osservazione e il metodo sperimentale... Quindi...Tutte queste "masturbazioni" mentali che tanto piacciono ai filosofi...Rimangono appunto fine a se stesse...Cercare di dimostrare l'esistenza di un Dio giocando sul concetto di ragione logica o altro...Non serve assolutamente a nulla... Ciò che non è reale semplicemente non esiste... Basterebbe analizzare scientificamente il perché e il come sono nate le religioni e le fedi per comprendere che sono tutte "invenzioni " semplicemente per dare risposte veloci sul come è nato l'universo e l'uomo e come speranza per una vita eterna...Perché l'essere umano, fondamentalmente ha queste 2 necessità...Comprendere come è nato l'universo e la vita e l'altra è la speranza di non dover morire, quindi dall'avere un'anima eterna...E crearsi un Dio e un aldilà soddisfa entrambe le necessità... Credo che tutte le varie elucubrazioni mentali siano solo un inutile tentativo per trovare una logica nella fede e farla diventare realtà oggettiva...
Mi sa che hai proprio centrato il punto. Tutte le religioni, alla fine, si basano su questo grosso fraintendimento: scambiano la speranza con la realtà. Mi è capitato più volte di discutere con religiosi, e alla fine il nodo al pettine era sempre quello. Preferiscono credere in qualcosa di falso ma confortante, piuttosto che cercare la verità, magari brutta e oscura. "Dio esiste perché il mondo è bellissimo e deve essere stato per forza creato da qualcuno" "L'evoluzionismo è sbagliato perché se l'uomo discendesse dalla scimmia sarebbe abominio" Frasi del genere, che ho sentito dire più volte da credenti (non necessariamente cattolici, che forse solo un pelo meno ingenui), hanno tutte quell'errore di fondo. Se io credo che sotto il letto ho un baule con dentro un milione di euro, ma non guardo mai sotto per vedere se c'è davvero, non sono mica milionario!
Guarda che, per i credenti e i non, é la speranza il motore di tutto. La mancanza di speranza é una malattia talmente grave che talvolta é mortale. Chiamiamola, se vuoi, forza vitale. Sai cosa distingue l' uomo da un calcolatore? Non l' intelligenza, non più ormai. Tre cose ti distinguono da un chip di silicio, che gioia a scacchi meglio di te: la fede, la carità e la speranza.
La trinita'???? Ma te la spiego io! (Quanta inqnoeanza mio Di... No Dio non esiste) Dicesi TRINITA': ovvero quando vado al bar e ordino UN prosecco e' ovvio che ne bevo TRE!!!! Parola di Veneto Scherzi a parte, Video stupendo, complimenti davvero e grazie💙
Complimenti sui contenuti del video. Se posso ti dico la mia: la fede=dogma da subire e, per me, non posso averla in nessuna religione. Da quali testi attinge la teologia non lo so. Non sono detentore o depositario di verità. A mio parere la spiritualità (non è sinonimo di fede) esiste in ogni forma di vita del Carbonio12 e compete solo ad essa quando e se scoprirla, senza ricorrere a sistemi contrattualistici di proselitismi paraventi di affari economicbi. Le verità assolute imposte dalle fedi non esistono, (sono solo parole di uomo verso altro uomo e, basta=obbedienza al gregge). Potrebbe la "verità" (di natura duale?) somigliare ad una esplosione della indeterminazione quantistica a livelli macroscopici.( ex fluttuazione particellari del vuoto.) Il logos dell' attuale uomo posto in relazione a quello della Natura e' incompleto, deficitario per la presunzione di conoscenza certa. (rif. anche Sagg. GALILEI)
Ma guardate che sono cose già dette... trite e ritrite... ora si chiama dissonanza cognitiva... un modo più elegante per dare degli imbecilli ai credenti... eppure gli uomini di tutti i tempi di sono interrogati sul senso della vita, del trascendente, del sentimento religioso, sull esistenza di Dio... non credo che i grandi filosofi e matematici del passato fossero più stupidi dell l’uomo contemporaneo... solo che tra loro e noi c’è stata la sbronza della tracotanza illuministica per cui solo da circa 400 anni a questa parte l uomo è diventato intelligente e si è dovuto liberare della trascendente e del sentimento religioso edificando la civiltà atea e materialistica in cui viviamo, per altro patentemente in avanzato stato di decomposizione. Naturalmente anche i credenti di oggi sono tutti imbecilli sebbene tra essi vi siano fior fior di scienziati, filosofi, medici, letterati... il dogmatismo ateo acceca, non c’è che dire!
La fede sulla verità non è contraddizione ed è l' unica fede che conta e non una fede sulla propria idea o idea degli altri che sono opinioni sulla realtà e non la realtà.probabilmente è un atto di fiducia volontaria in tal caso ognuno ha la sua fede. ci sono sentimenti che si vedono e anche no ma non per questo non esistono.la ragione è un attributo umano che gli permette di conoscere e capire ,con la verità che si conosce per fede si riscontra che è tale per esperienza e anche comprensione razionale se poi a livello di coscienza si ha esperienza del sopranaturale non può essere capito senza una esperienza . l' amore come verità è conoscibile vivendola e sperimentandola ed è ovvio che c'è chi non lo vive o eperimenta e quindi è nella negazione del amore ma questo lo può capire solo chi conosce l' amore anche se le parole spesso per ogni uomo sono le stesse ma in realtà si intende qualcosa di diverso.
Ma sta stronzata che non sia dimostrabile l'inesistenza di un Dio eterno ed infinito, ( un'entitá non infinita sarebbe solo potente, ma sempre mortale) I preti l'hanno strombazzata con tanta arroganza e faccia tosta, da farla passare per vera ai piú Me é una stronzata. Il concetto di Dio ETERNO INFINITO e CREATORE é autocontraddittorio, a meno di finire nel panteismo ( ma in tal caso il divino non sarebbe più una persona) Autocontraddittorio perché creando un altro da sé non sarebbe più infinito, quindi un DIO CREATORE non potrebbe essere Dio.
Apprezzo molto i tuoi video perché affronti i vari argomenti in modo esauriente, completo, profondo dimostrando una grande preparazione e cultura. Grazie per lo stile rispettoso ed equilibrato che dimostri. Devo dire che chi si professa credente o meglio sperante, in Dio, ogni dio può trarre grande giovamento nell ascoltarti, perché stimolato a riflettere e ad approfondire rinunciando ad ogni superficialità è ad ogni rigidità. Grazie!
Riguardo a Severino 1) la sua non é una definizione ma una tautologia 2) la risposta alla ragazza non é farina del suo sacco ma un tema classico della dialettica eristica
Quella di Severino è tutto meno che una tautologia. Forse lo sembra quando viene solo citato, ma non lo è. Dunque legga “La struttura originaria”, approfondisca i concetti dell’esser sé dell’essente e della contraddizione C, e si ricrederà. Ma poiché disprezza le tautologie (a ragione) mi dica: i concetti di trinità, incarnazione etc… cosa sono?
A me pare una variazione della aristotelica tautologia: "Dire di ciò che è che non è, o di ciò che non è che è, è falso; dire di ciò che è che è, o di ciò che non è che non è, è vero". Però se tu e Severino siete d' altra opinione non mi oppongo. 😀
@@SapiensSapiensChannel Una tautologia è una proposizione che ripete nel predicato qualcosa che è già contenuto (implicitamente o esplicitamente) nel significato del soggetto (in logica matematica odierna, però, una tautologia è una proposizione logicamente deducibile a partire dagli assiomi). Ad esempio: ''gli scapoli non sono sposati''. Chiaramente i dogmi della trinità e dell'incarnazione non sono tautologie.
Il suo commento è puntuale ed esatto. Ma io dove ho detto che quelle sono tautologie? L’esempio classico di Tautologia è “La bibbia è parola di Dio perché lo dice la Bibbia”. Ma non ho detto quello che lei mi attribuisce
Santo cielo i danni di Severino sono grandi ma almeno lui sapeva che la sua posizione era debole tanto quanto. La "verità di Fede" -esiste- nella misura in cui si sa di cosa si sta parlando, non è questo il caso :-)
Quando Emanuele Severino iniziava le sue lezioni, esordiva con queste parole: “La verità dice”. Altro che “sapeva che la sua posizione era debole”. È invece evidente che lei di Severino non ha capito un accidenti, perché la contraddizione C e l’esser sé degli essenti sono tutto tranne che deboli.
La Fede è vincere il dubbio dentro di noi sull'esistenza di Dio. Questo, dopo un'esperienza nella nostra vita, vedi l'esempio di San Paolo. La verità è che il rancore ci rende schiavi, impedendoci di essere in pace con noi stesi, e la pace non ha prezzo, perché non si può comprare. Gesù Cristo porta a compimento la legge del taglione "occhio per occhio, dente per dente" con l'amore per i nostri nemici, unica via per la pace interiore. Infatti, il rancore va affrontato e vinto dentro di noi con l'unica forza in grado di farlo, l'amore. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi (Giovanni 14,27). Insomma, la Fede e la verità, sono la stessa cosa, e si hanno per mezzo di Gesù Cristo. Gesù Cristo è la via, la verità e la vita.
Stai chiedendo onestà intellettuale e tolleranza ai credenti in generale e monoteisti in particolare? Tempo perso
Ibisco, guarda che il concetto che hai detto tu è sacro, ma ti "correggo" in un dettaglio assolutamente "da niente"... E cioè che la bibbia è guerra, distruzione, e morte. I bigotti ritardati non possono e non devono assolutamente considerarsi "credenti", perché l'entità che seguono è il nemico. Sono adepti, e tra pochissimo tempo vedrai che quando il popolo in generale è consapevole di questo, vedrai che succederà.. E questo è collegato con le immense ri-scoperte neuroscientiche che sanno da sempre che essendo l'ambiente in tutta la sua interezza energia, la religione uccide noi umani, prima spegnendo il sentimento (l'istinto, cioè il cuore, l'amore) con emozioni negative che riconducono tutte alla paura e quindi frustrazione infinita, con un immenso accumulo di impotenza psicofisica derivante da tutto ciò che è negativo e pessimistico, e immediatamente ed inevitabilmente permea tutto il corpo in ogni molecola a livello biochimico, e uccide per sempre.
E viceversa è il contrario ovviamente, e proprio perché, l'energia, nel bene o nel male è anche fisica, quella positiva è infinita, perché come l'energia negativa uccide, quella invece positiva ti prolunga la vita per sempre.
Chissà come mai i vangeli aprocrifi descrivono un cristo completamente all'esatto contrario di come viene spacciato dal vero diavolo, e vengono vietati ai portatori di morte...(ovviamente domanda retorica)
L'immenso portatore di luce universale Giordano Bruno l'aveva scoperto e dimostrato nel '500, però fa più comodo (non dico a te ovviamente) farlo passare per "l'impreso" piuttosto che cercare la verità attraverso di Lui.
Ohibò... Ma guarda quante finte coincidenze? 🤣🤣🤣🤣🤣🙈🙈🙈🙈🙈
"L'uomo è DIO, è quando lo comprenderà, sarà libero anche qui in questo mondo"❤️
"Il re è nudo" ci sarà la rivolta mondiale quando, come diceva l'immenso Giordano Bruno, "l'uomo comprenderà chi è veramente" e non vedo l'ora....❤️
Lo stesso che hai perso tu scrivendo questa idiozia !
Grazie, Pierluigi! Sempre interessantissimo ascoltarti!
Mi viene una riflessione dopo il tuo discorso logico sulla fede come volontà. La teologia ha trovato una "formula" per mettere a tacere chi conduce ragionamenti seri. Dice per l'appunto che la fede è un dono. In questo modo impedisce da una parte ai pensatori critici di scuotere le convinzioni di un teologo o di un credente e, dall'altra, osserva e ascolta il ragionamento critico da una posizione che ritiene "privilegiata": l'aver ricevuto il dono della fede. Così il critico diventa pure non destinatario di un dono che è dato a pochi ricevere. Mi pare emerga tutta l'ampiezza della dissonanza cognitiva 😉
Un caro saluto!
Diceva Emanuele Severino in proposito: “Potrebbe benissimo darsi che il vero dono sia non avere fede”. Perché sarebbe più libera la ricerca della verità
Anche perché il sig. Dio dispensatore di "doni" dovrebbe spiegarne il discrimine, il perché a quello si e ad altri no.
@@mauromorettini537 il dono è fatto a tutti, c'è chi lo accoglie e chi no.
@@luigiruggini9244 A dimostrazione della prepotenza intellettuale dei credenti.
@@luigiruggini9244 Si certo😁anche in Giappone🥴😵💫🐐😉😈
Faccio un'obiezione al punto sull'eutanasia. Sull'argomento "dono di Dio" fece un interessante ragionamento Corrado Augias. Anche ammesso che la vita sia effettivamente un dono, bisogna ragionare sul fatto che il dono è un'azione attraverso la quale si cede la proprietà di un oggetto che passa al ricevente (Augias usava una penna nell'esempio).
A quel punto, essendone diventato il proprietario, il ricevente può decidere cosa farne. Nel momento in cui il dono è causa di dolore e sofferenza, è lecito, per il nuovo proprietario, disfarsene.
Pensiamo ad una pianta ornamentale alla quale si è allergici: la si dovrebbe conservare per non offendere il donatore? Se la proprietà non è a sua volta cedibile ad altri (come nel caso della vita), è sacrosanto il diritto di rifiutare questo dono.
Per il resto: ineccepibile, ottimo video.
Vero anche questo 🙂
Semplicemente perché noi non siamo proprietari della nostra vita ma solo amministratori. E dovremo dare conto di come l'abbiamo vissuta. Questo è il ragionamento di noi credenti.
@@angelocapulli4561 quindi se finisco in un letto pieno di piaghe da decubito, attaccato a una macchina per poter respirare, pieno di pi**** e me*** che mi devono essere rimossi da un'altra persona, squassato da dolori lancinanti, devo dire: "grazie Dio per la vita che ho".
Ho in mente tante altre cose da dire all'amico immaginario, certo non grazie.
Possibile che non capisci? Un dono è un dono e ne posso disporre come mi piace @@angelocapulli4561
@@SapiensSapiensChannel Chi vive sperando muore cacando.
Problema è che la fede personale coinvolge ad un livello così profondo che fare questa equazione, ovvero fede=opinione, è troppo difficile, banalmente perchè in tal modo il fedele, o lo sperante che dir si voglia, dovrebbe ammettere che il proprio convincimento è debole o infondato, poichè "solo" una opinione. Nessuno che sia così intimamente coinvolto sarebbe disposto a farlo, da cui la necessità di chiamare "verità" la propria volontà di credere.
Questo "problema", è una devianza mentale definita in psicologia= DISSONANZA COGNITIVA😉!Ne sono, comunemente afflitti, inconsapevolmente,tutti i "bigotti - esaltati "di qualunque FEDE😉🐐
😉fede =creduloneria😘,se le parole hanno un senso🥴naturalmente di qualunque fede si tratti😉le fedi religiose si basano, da sempre, su dogmi indimostrabili🥴,fede= credere nelle favole 🥴,da sempre 🥴,sino a prova contraria😉,l'onere di "provare" una finta"verità"spetta tutto al "fedele"che distorce dolosamente il significato delle parole per pura propaganda, ciò è roba da ciarlatani e furbacchioni da strapazzo che vogliono "SPACCIARE" delle semplici superstizioni- favole- miti inventati dalla fervida fantasia umana,per "VERITÀ"🥴;una qualunque "menzogna"ripetuta all'infinito diventa una "verità",per poveri di spirito😉, questo lo sanno tutti coloro che si occupano di "PROPAGANDA"🤔🙄😳😐😑😱😵💫, è evidente il "dolo"in questo tipo di propaganda truffaldina😘👍🏁;chiamala se vuoi=CATECHESI🏁
😉in verità,la "fede"dello"sperante"è tanto debole quanto quella del bambino che "crede"fervidamente in BABBO NATALE 😉chi non si rassegna a questa semplice VERITÀ,lo fa perché affetto da =DISSONANZA COGNITIVA 😉 è molto difficile ammettere per un "credente"- "sperante"di essere stato per tutta la vita un semplice e povero=
"CREDULONE", è come ammettere di essere sempre stato un povero cretino😱😵💫😑😐😳🙄🤔🥴🐐tutti nella vita abbiamo fatto delle cretinate, grandi e piccole,l'importante è=NON PERSEVERARE🥴se no diventa=DIABOLICO👹🤮😁😁😁😇,=le religioni SONO TUTTE CAZZZATE🥴,quando lo "sperante" riuscirà a pronunciare con tutto il suo cuore questa formuletta magica,sarà un uomo libero e consapevole😉e sarà
guarito😉👍🏁
Ottima analisi, chiara e lucida.
Grazie Alessandro👍🙂
Grande prof. disamina interessantissima, in sostanza il rigore del metodo scientifico scalza la cosiddetta verità di fede
Ciao Massimiliano. Non proprio, perché il metodo scientifico parte dall’evidenza dei fenomeni, invece la ragione parte dall’identità e non contraddizione.
Ok grazie
Sperante..... un' osservazione intelligente....👏👋
Questo è un video GRANDIOSO. Lo dico da credente(Ricercatore della verità).
Grazie del commento 🙂
😁"TEOLOGIA"=arte di fare retorica, sul nulla di fatto!😉😁👍Sino a prova contraria!🦾👍🏁
😁"verità di fede"=OSSIMORO😁🤔🥴😵💫😁😉👍!sino a che le parole hanno un senso!🤔🥴😵💫🐐🐐
Discorso diverso, ma ugualmente importante (e sarebbe interessante ascoltarne una sua esposizione), è quello in merito alla possibilità di definire la verità con la ragione... Esiste davvero un assunto della ragione umana, di cui non si possa dubitare ragionevolmente? Quando mi imbattei in Parmenide e Severino rimasi folgorato dal sentirmi sulla buona strada per la verità, diciamo così, perché finalmente un discorso teoretico si reggeva su qualcosa che sembrava poter fare totalmente a meno della convinzione soggettiva; eppure ho scoperto recentemente pensatori (Graham in primis) che mettono in dubbio "l'assolutezza" del principio di non contraddizione (con valide obiezioni, mi pare, anche se il mio studio è ancora in corso); senza contare chi, come l'immenso Wittgenstein, questiona proprio sui limiti della logica e quindi della ragione umana (siamo così sicuri che la logica sia lo specchio della realtà e non solo un nostro modo di renderla intellegibile?); e senza di nuovo contare quegli assunti dell'esperienza che paiono dimostrare che ci sia in natura qualcosa che viola il principio di non contraddizione (e di quello di identità, che mi pare Severino identifichi col primo), parlo del dualismo onda-particella... Per cui torno a chiedermi: esiste qualcosa di cui non si possa ragionevolmente dubitare? Per cui quali sono le reali possibilità della ragione in merito alla verità? Riguardo la fede, posto che concordo assolutamente nello svincolarla da ogni pretesa di ragione, per cui la fede non è giustificazione valida per la verità (ma non è detto che una fede non possa affermare la verità, così come non è detto che non si possa coglierla soggettivamente, anche se su presupposti diversi da quelli della ragione), mi chiedo perché i credenti si siano ancorati così tanto alla fede e ai tentativi di giustificare razionalmente (cercare di "sapere il credere" è assurdo, a mio avviso; o si crede o si sa), senza invece concentrarsi sulla ricerca dell'esperienza mistica, dimensione nella quale una vera fede dovrebbe cercare le proprie conferme, nella dimensione della consapevolezza e non in quella della comprensione. Se veramente si ritiene Dio oltre le possibilità umane (cosa che mi pare sia anche per i cristiani), allora la teologia come disciplina che diamine di senso ha? Davvero non l'ho mai capito. L'esperienza del sacro, come mistero, è antitetica a quella della ragione, regno del profano... Il religioso che pretende di muoversi entro i dettami della ragione, a mio avviso è negatore di Dio ancor più dell'ateo (per me un credente anch'esso, a modo suo), perché pretende di relegarlo, limitarlo entro di esse. Per me Dio esiste come problema e come possibilità, per adesso, non in altro modo; ma se sentissi forte in me la tensione verso il divino, lo cercherei sicuramente oltre il campo della razionalità e anche quello della semplice fede. Cercherei "l'esperienza del divino" insomma, non la sua comprensione (un po' quello che si fa in oriente). Sarei insomma uno "sperante" attivo, non un credente passivo (perché pur non assegnandogli nessun valore epistemologico e nessun gradiente di oggettività, non nego a priori la possibilità che l'esperienza "mistica" sia reale). Opinioni (poche) e dubbi (tanti) personali.
Il suo commento è interessantissimo.
Ebbene, per Emanuele Severino la verità è la struttura originaria perché, nel tentativo di negarla, la si afferma.
Il problema cruciale dell'esperienza mistica consiste nella non riproducibilità. Essendo soggettiva, instabile, transeunte, inquantificabile, invisibile, spesso riconducibile ad alterazioni delle funzioni cerebrali. Anch'essa scaturisce da un bisogno seguito da un atto volontario di manifestazione di un'esperienza immaginata e costruita soggettivamente. Quale divinità si manifesterebbe?
Possibile che nessuno abbia aggiunto un commento in 10 mesi???😢 ... beh... lo rivedo con piacere e ribadisco la mia stima😊
Grazie 🙂
Il video, per gli insondabili misteri del Tube non viene proposto. Io sono iscritto da almeno un anno e mi sto lentamente recuperando tutti i video, fidando anche della segnalazione della piattaforma. Ma è solo ora che mi è apparso.
Devo fare un recupero più sistematico.
Video strepitoso come gli altri, con una esposizione degli argomenti pacata, logica e ben documentata.
Poi ci sono i commenti dei catechisti che meritano anche loro una lettura solo per alimentare uno smodato senso di superiorità
La chiosa finale è splendida. Ottimo video, come sempre! 😉👍
Grazie collezionista 🙂
Mi piacerebbe chiamarti per nome, ma non so come ti chiami🤣
@@SapiensSapiensChannel Seby. 😁
Grazie Seby🙂
Gran finale ❤
Anche se la vita è un dono di Dio posso disporne come meglio credo, altrimenti non è un dono.
Bisognerebbe prima mostrare che sia un dono di Dio
@@SapiensSapiensChannel non si può dimostrare che Dio esiste figurarsi dimostrare che la vita è un suo dono. Ma i credenti affermano che è un dono, e con questa affermazione fanno una specie di ricatto, sbagliato, infatti di un dono si può disporre a piacimento, è di un prestito che non si può disporre a piacimento. Detto questo, viva l'eutanasia che il dolore insopportabile porta via. ciao
Alla verità compete la contesa! Porca miseria ....un grande!
La fede non c'entra niente! Verità è ciò che corrisponde ai fatti. Ogni setta della cristianità ha le proprie verità, a seconda di come interpreta la Bibbia. Ci sono circa 39,999 sette = 39,999 verità! Com'è umano lei i i i i i i i
Grazie per questa delucidazione 👍🙂
Lafede è un atto di conoscenza, la ragione nella sua forma più alta. La fede non la si possiede ma nasce da una circostanza che la provoca e non è volontarietà. Quando questo non accade si parla di credere, per quello che si è visto. La solo filosofia non incide sulla vita, ma è quello che accade nella vita che ti dice che cos e la vita. La teologia anticipa ciò che è la verità che scaturisce dalla conoscenza derivate dalla fede. Fede e credere sono momenti diversi dove il secondo deriva dal primo. Si confonde la fede con la superstizione.Tommaso che mette il dito nella ferita di Gesù è la fede, che è data, non volontarietà. Va bene l ipotesi per chi non ha fatto un esperienza di fede, ma non va bene seguire precetti ritualistici per rimanere nello stesso dubbio. Chi cerca la verità non si adagia nel suo dubbio, vuol dire che non va alla ricerca della verità, cioè ad un esperienza di fede. L unica verità è il desiderio di conoscere, ma la risposta per fortuna è fuori di noi, quindi la volontà non serve a niente, la libertà di aderire ha un bisogno di conoscenza, ma il desiderio all inizio è ignorante e non è detto che possa trovare una risposta, ma per usare una espressione della chiesa, la fede è una grazia. La ricerca esiste solo in filosofia, l uomo ha solo il desiderio di conoscere, è sempre un imprevisto che ti porta alla fede.
Verissimo..o e' CONOSCENZA DI VERITÀ ,x esperienza Diretta o e' un credere ad un idea, un Sistema di credenze..
Bellissimo video 😮😊🎉
Grazie per il commento🙂
Per me, l'unica trinità che almeno in ipotesi può stare in piedi è quella che si origina dall'assoluta unione degli stati della vita: Natura come corpo comunque effigiato, Cultura come pensiero comunque concepito, Spirito come forza della Natura della vita che corrisponde con la sua Cultura. Ne parlo nel mio blog. Un altra visione della Trinità potrebbe essere questa: se al principio della vita vi è la Vita che ha attuato i suoi principi ne consegue che il Principio (comunque lo si nomini e/o lo si creda) è il Padre della vita generata e che la vita generata dai suoi principi gli è Figlio: la vita, non, una specifica identità perché un Assoluto può generare solamente un altro Assoluto, ma vi può essere solamente un solo Principio. Poiché in assenza di Forza naturale e di Potenza culturale nessun Principio o principio può aver vita e poichè vita è, ne deriva che il Padre può aver attuato il Figlio perché possessore della Forza naturale e della potenza culturale che conosciamo come Spirito. Poichè nessuna parte del Padre (la Vita al principio e dello stesso Principio) ) può essere scissa da sé stessa ne deriva che il Padre è Tre in Uno. Sommando i due pensieri ne deriva che la Trinità è concepibile solo se la vediamo o come assoluta unione di stati (Natura, Cultura, Spirito) oppure come assoluta unione di principi: il Bene per la Natura, il Vero per la Cultura, il Giusto per lo Spirito. Nel salutarla le confermo che per tutti e per tutto sono un nulla e un nessuno e che l'unico libro che ho scritto e capito sono io. :)
La verità è essenzialmente "la parola di Dio". nel vangelo di Giovanni 17:17 Gesù stesso disse queste parole:" ....la tua parola è verità" . Come dice San pietro nella sua prima lettera 2:21, essendo Gesù la fonte di verità, "siamo invitati a seguire attentamente le orme di Gesù". . Nel vangelo di Giovanni 14:6 disse :" Gesù rispose: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite me" . Questa è la verità, ma la verità perché serve? perché ci sono in giro tante menzogne, o religioni impregnate di tradizioni che, come dice Gesù nel vangelo di marco 7:14 rendono nulla la sua parola, i suoi insegnamenti, infatti disse:" In questo modo, con la tradizione che avete tramandato rendete la parola di Dio senza valore" . La fede cos'è? l'apostolo paolo, o San Paolo, nel libro di ebrei 11:1,6 dice :"La fede è la certezza che quello che si spera si realizzerà, la chiara dimostrazione di realtà che non si vedono". "Senza fede è impossibile piacere a Dio, perché chi si avvicina a Dio deve credere che egli esiste e che ricompensa quelli che lo cercano assiduamente". Come potremmo piacere a Dio se dubitassimo della sua esistenza? Ma la vera fede include dell’altro, perché anche i demoni credono che Dio esiste e rabbrividiscono (Giacomo 2:19). La convinzione che Dio è reale dovrebbe spingerci all’azione, cioè a dimostrare la nostra fede vivendo nel modo che piace a lui (Giacomo 2:20, 26).Cercare assiduamente Dio e vivere come vuole lui include studiare la Bibbia. Anche se non è sempre facile ti permetterà di, conoscerlo sempre più, ti permetterà di vivere felice ora e per sempre. Se confidi in Dio, lui ti ricompenserà con la vita eterna qui su una terra paradisiaca senza più malattie vecchiaia sofferenza e morte. Grazie a Dio, alla fede e alla verità vivremmo finalmente vera vita .proprio come promesso in Malachia 3:10 :" mettetemi alla prova, per favore, a questo riguardo”, dice Dio degli eserciti, “e vedete se non vi aprirò le cateratte dei cieli e non riverserò su di voi una benedizione fino a quando non avrete più bisogno di nulla”. Quindi sì la fede e la verità vanno di pari passo e vanno alimentate con l’accurata conoscenza della sacra Bibbia
Ragionando con questo criterio si dovrebbe mettere in dubbio tutto, perfino le regole della matematica, come faceva Cartesio.
Esatto… altro che verità di fede 🙂
Il merito di Cartesio è stato quello di morire di polmonite per il freddo patito in attesa di essere ricevuto dalla stravagante, incontenibile regina Cristina di Svezia che, a decesso avvenuto, è andata a spassarsela (giustamente!) nel più tiepido e accogliente clima romano.....(dimenticandosi di un defliciente, così deficiente da credere che gli animali fossero "automata". Nemmeno l' ultimo dei contadini ignoranti avrebbe creduto a un' idiozia così grottesca e improponibile, generata da un cervello bigotto asservito all' ideologia cristiano cattolica e compiaciuto dal proprio onanismo cerebrale)
Fede quindi in ciò che si conosce e crede in questo che si conosce .
A reti unificate.
Mi sembra tu sia troppo legato a una verità come la intendono i fisici, in cui si afferma qualcosa e poi si fa un esperimento che potrebbe contraddire quanto affermato.
Sempre rimanendo in ambito scientifico non tutto si dimostra, ad esempio in matematica, nessuno potrà dimostrare che esiste il sistema dei numeri reali (nel senso che si da per scontato che vi sia tale sistema a partire dal quale si dimostrano i vari teoremi.
Cioè nessuno può dimostrare che 3+3=6 ma diamo per scontato cioè crediamo "per fede" che 3+3 =6
E` ovvio che non posso fare un esperimento che dimostri l'esistenza della trinità, ma allo stesso tempo nessuno potrà dimostrare che la trinità non esiste quindi nel credere alla trinità non possono esservi contradizioni.
Ma forse la domanda è i postulati sono verità? cioè i postulati che stanno alla base del ragionamento matematico (3+3=6), o di un ragionamento filosofico o di un ragionamento teologico a partire dal quale si inizia a ragionare sono verità? direi di si se non lo fossero ammeterei già una contraddizione alla base del mio ragionamento e ad esempio in matematica non potrei assumere nulla.
In parole povere se non fossi sicuro che 3+3=6 come faccio ad andare avanti con i teoremi matematici?
In maniera analoga un credente assume l'esistenza di Dio o della trinità ma non la dimostra, ma in un certo senso se "crediamo" che 3+3=6 senza nessuna dimostrazione perché non possiamo cedere all'esistenza della trinità?
Ciao Akni. E' interessante il tuo ragionamento, ma vorrei fare una sola precisazione: nella matematica attuale l'esistenza dei numeri reali è dimostrata a partire dalla teoria degli insiemi e dagli assiomi della logica classica. Tuttavia ciò non scalfisce le tue considerazioni, perché effettivamente gli assiomi della teoria degli insiemi sono assiomi: si assumono come veri. In genere gli assiomi in matematica vengono posti o perché hanno una certa evidenza intuitiva, o perché tramite essi possiamo dimostrare dei risultati che riteniamo debbano essere veri, o perché risulta che essi abbiano una certa utilità pratica nell'ambito delle scienze empiriche (si è rinunciato al quinto postulato di Euclide in parte perché ciò era richiesto dallo sviluppo della fisica moderna). Ci sono però matematici che sviluppano sistemi assiomatici per il solo gusto della ''sperimentazione'' e della novità.
Molta confusione. Il sistema dei numeri naturali (chiariamo prima questo fatto essenziale) è una convenzione (non un postulato): stabilisco una base numerica decimale, definisco delle operazioni che restituiscono un numero naturale se applicate tra due numeri naturali, creo così un algebra. Il sistema si può estendere a piacere, sempre restando coerente, ai numeri razionali, ai numeri reali e a una infinità di operazioni applicabili a questi insiemi. Il risultato è sempre un numero naturale, razionale o reale così come abbiamo definita l'operazione stessa.
Radice quadra di 4 dà per risultato 2, perché abbiamo definito come operazione radice quadra l'operazione inversa dell'operazione potenza al quadrato e l'operazione potenza al quadrato è la moltiplicazione tra due numeri reali uguali.
La coerenza del sistema ovvero, in termini più imprecisi, "la verità" è nel modo in cui l'abbiamo creato.
Ma parlare di filosofi cresciuti in zone cristiane come pensiero libero è sbagliato. Galileo docet.
Credere che l’asino vola è un atto di fede.
La verità è fede, la fede è verità
Gesù ha detto chi non crede va all', inferno
Chi crede in paradiso,
Molto bello, come al solito, e, come al solito perfettamente argomentato, ma, a volte mi pare che lei scivoli impercettibilmente nel paralogismo: secondo la sua argomentazione, dunque, la fede non è vera, e quindi (deve) essere falsa (aut aut). Se non è né vera né falsa è indecidibile, il che è già meglio, ma questo davvero significa che è falsa? O superflua? E se invece si occupasse di un campo altrettanto importante per l'uomo quanto lo è quello del mondo sensibile, l'unico che sia attingibile dalla ragione (ma forse non l'unico che esiste)? Come possiamo essere tanto presuntuosi da pensare che i nostri limitatissimi sensi arrivino a cogliere tutto l'esistente eppure c'è pieno di scienziati che ne sono convinti. Non è dogmatismo anche quello?
Nessuno nega che la fede sia un forte aiuto per le persone. Ci mancherebbe altro: se penso a mia nonna o a tanti amici sarei un pazzo nel ritenerlo.
Il punto su cui mi concentro nel video è un altro: la disonestà intellettuale - o il fraintendimento - che c’è quando si spaccia la fede per verità. Questo non è corretto. La fede è una cosa, la verità un’altra.
Se poi lei mi dice: “Come sappiamo che non esista un ambito che va oltre la ragione?”
Ecco, appunto, non lo sappiamo. Tralasciando il fatto che lei, nella stessa proposizione che usa, lo afferma tramite ragione, il punto è che, proprio perché non lo sappiamo, non possiamo parlare in termini di verità ma di fede. Possiamo supporre, sperare, augurarci che, desiderare… ma non possiamo sostenere che si tratti di verità. Non diciamo infatti “spero che la terra giri intorno al sole”, perché lo sappiamo. Ma non possiamo dire: “So che esiste l’inferno”, perché non lo sappiamo affatto.
@@SapiensSapiensChannel L'affermazione: "La preghiera è inefficace" è un'affermazione, a rigor di logica, indecidibile, invece sono convinta che sia possibile trovare numerosi scienziati disposti a sottoscriverla come verità tout court. Un'affermazione del genere è sicuramente indimostrabile secondo le procedure galileiane, ma se fosse di fatto vera? Se davvero l'universo rispondesse alle nostre preghiere? La convinzione del contrario metterebbe chi la sostiene al di fuori della realtà, e quindi (forse) della verità.
È semplice: basterebbe dimostrarlo. L’onere della prova spetta a chi afferma qualcosa non ad altri🙂
Quando avremo le prove - queste sconosciute - che l’universo risponda alle preghiere allora ci crederemo 🤷♂️
@@lorettacavellini3187la preghiera è inefficace per definizione perché la preghiere non sono richieste da mandare per cambiare le cose. Le preghiere servono (in teoria) solo per aiutare a far accettare lo status quo della realtà a chi le recita e non sono assolutamente gettoni per un joyke box
La scommessa di Pascal è ridicola.
Fede=Fiducia.
Non ci può avere fede se non si ha la conoscenza.
La conoscenza arriva dal sapere cosa pensa l'altro, e dal vedere l'oggetto o la persona della mia fede.
O è verità o è Fede dice lei. Vorrei porle dunque la stessa domanda di Pilato a Cristo: quid est veritas? Poiché la verità è un predicato della realtà bisogna chiedersi cosa è reale o meglio cosa sia “il reale”. Qualunque risposta si dia è soggettiva. Lei mi dirà probabilmente che è reale ciò che è dimostrabile e quindi conoscibile (o conoscibile perché dimostrabile?).Ma in che senso? Filosoficamente? Scientificamente? La scienza ci consente LA conoscenza del reale o solo UNA conoscenza del reale? Dunque la questione è più problematica di come Lei la propone. Affermare che Verità è Fede siano inconciliabili è una affermazione indimostrabile (almeno partendo dai suoi presupposti).
Meno male che qualcuno se ne accorge...🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈♂️🫂👬🇯🇵⛩️🕉️☸️☸️👍
Io penso che si debbano evitare i due estremi che spesso generano contrapposizioni, conflitti, divisioni ed incomprensioni: il razionalismo da una parte ed il fideismo dall’altra. Fede e ragione non sono inconciliabili. Se la ragione senza la fede dà il razionalismo, la fede senza la ragione dà il fideismo; e se il razionalismo è indicare la ragione come unico strumento di conoscenza, il fideismo è indicare la fede come unico strumento di conoscenza. La scolastica considerava la ragione ancella della fede e non schiava della fede ma al suo servizio, per accompagnare la ragione fino al punto in cui si innesta la Rivelazione, punto oltre il quale la fede apre nuove vie alla ragione stessa.
La porta d’ingresso alla conoscenza consiste in un atto di obbedienza alla verità che permette all’uomo attraverso l’intelligenza e la volontà di giungere ad una conoscenza consapevole della realtà nella quale vive ed opera, perché l’oggetto della conoscenza è la realtà e le idee sono i mezzi e gli strumenti per conoscerla e formulare teorie. La via per giungere ad una conoscenza vera è l’apertura dell’intelletto al reale che troviamo nella famosa formulazione di San Tommaso d’Aquino adaequatio intellectus et rei. È semplicemente l’obbedienza alle cose che dà la certezza del sapere, che apre alla verità sull’io, sugli altri soggetti come me, sul mondo e su Dio. Questa è la verità del realismo, è il conformarsi del soggetto alla realtà per cui l’oggetto di una metafisica realista non è l’io, il soggetto pensante, il pensiero, l’essere, ma è l’ente primum cognitum che sta davanti al soggetto conoscente per essere conosciuto e che mi permette di riconoscermi come un io che pensa e che conosce. Solo un intelletto così preparato può intercettare ed aprirsi ad una possibile Rivelazione e diventare oggetto che sta davanti all’intelletto ed impegnando anche la volontà, diventa atto di fede che non è un salto nel buio, ma ragionevole adesione. Dunque, per il Cristianesimo, almeno quello Cattolico la ragione non è contraria alla fede, tutt’altro: è propedeutica alla fede, aiuta, invita alla fede.
L’uomo non è solo volontà, ma anche ragione; pertanto deve arrivare alla pienezza della verità tanto con la volontà sostenuta dalla ragione. La realtà soprannaturale non annulla, ma perfeziona quella naturale. E così la fede non annulla, ma completa la ragione. Ragione e fede devono armonizzarsi per l’insufficienza della ragione umana a dare ragione dell’esistenza dell’uomo, della natura, del mondo e dell’universo e di conseguenza della necessità ragionevole di un Creatore.
Ciao. Senti ho già visto dei tuoi video e anche se sei ateo di solito, dai opinioni o esponi fatti e questo non è sbagliato. Ma questo video è illazioni e malignità. Se vuoi ascoltare la risposta cristiana alle tue illazioni ridicole e prive di fondamenta, farò un video di risposta. Non è per farmi pubblico, credimi non mi interessa. Io parlo per me stessa. Ma era solo per dirtelo, perché "le reaction" le considero gossip e non parlo alle spalle.
Sono andato a vedere la "reaction" per curiosità. Se credi che gli argomenti portati smentiscano quello che Pierluigi ha detto, con pacatezza, logicità e riferimenti appropriati, ti sbagli di grosso.
Non basta dire non è vero, non è vero e tapparsi le orecchie ripetendo le favole di una religione totalmente screditata.
O è verità o è fede? Se fosse così, tutti gli intelligentoni sarebbero atei e tutti gli altri creduloni. 😊. La ragione deve sforzarsi di comprendere tutto il possibile poi, quando scopre i propri limiti, inizia la fede. Quante volte non abbiamo compreso un genitore ma gli abbiamo dato fiducia (fede) e nel tempo abbiamo compreso che, effettivamente, aveva ragione. La ragione ci impediva di "vedere" dove vedeva lui. Se questo discorso funziona con un genitore, figuriamoci con Dio.
C’è una piccola differenza, ma piccolissima eh: il genitore lo vedi, lo tocchi, lo accarezzi lo annusi, ti parla, ti abbraccia, ti rimprovera…
E Dio?
@@SapiensSapiensChannel il bambino che vive in utero non annusa, non vede, non tocca, non sente, si alimenta passivamente e cresce. E perché non vede, sente, annusa, tocca? 🤔 Perché vive NELLA madre. Ecco. Io immagino che noi viviamo IN Dio. E poi, siamo convinti che pur potendolo vedere, crederemmo in Lui??? Ecco. Chi conosce la Parola di Dio la risposta la sa! 🤝 Buon pranzo.
Il bimbo che vive in utero annuso, cresce, tocca, sente … e la madre è reale 🙂
Suvvia, evitiamo queste improbabili arrampicate, si rischia di rendersi ridicoli 🤷♂️
@@SapiensSapiensChannelcerto che annusa , sente, tocca. Era un paragone che lei ha capito benissimo. Siamo come bambini nei confronti di Dio.
Secondo me si stanno sovrapponendo considerazioni epistemologiche a questioni metafisiche. Se dicessi falsamente che il signor A si trovava in B al tempo T, tale affermazione continua a rimanere falsa, anche se nessuno sarà mai in grado di confutarla.
Semmai ciò che si può dire è che la ragione è un mezzo più sicuro della fede per raggiungere la verità. Però sia la ragione che la fede vanno considerate distinte dalla verità: riguardano questioni di tipo più epistemologico che metafisico.
Sta a chi fa le affermazioni provare la veridicità delle sue affermazioni, non il contrario.
Solo il fatto di non riuscire a provare un'affermazione e' la prova che sia falsa
@@harveye54 Non sono in grado di provare che ieri ho tamburellato con le dita sul tavolo. Però l'ho fatto.
Tra l'altro, nei processi, le persone spesso vengono scagionate per mancanza di prove, il che mostra che nell'ambito della giurisprudenza l'impossibilità da parte dell'accusato di fornire prove a favore della veridicità delle sue affermazioni non è un buon motivo per ritenerle false (in quest'esempio sto presupponendo il principio di bivalenza, secondo cui un'affermazione o è vera o è falsa)
Apprezzo molto il suo modo di argomentare e di porsi: con educazione e pacatezza.
Mi piacerebbe scrivere tutto quello che ho in mente ma non posso farlo, perché ci vorrebbero ore.
Nel modo più spicciolo dico, però, che chi sostenesse l’esistenza degli unicorni alati (con tutti i distinguo del caso e il rispetto dovuto) non può esimersi dall’onere della prova.
Diversamente ha tutto il diritto di crederlo, ma non ha il diritto di considerare quello in cui crede “verità”, perché la verità è evidenza. C’è bisogno, scomodando Kant, di una evidenza e di un processore che elabori quell’evidenza in modo che essa sia tale per tutti.
So bene che sto banalizzando, ma non posso fare altrimenti.
È molto curioso il suo esempio con il processo, ma non credo sia completo. Se la accuso di pedofilia e la porto in tribunale, ma poi non sono in grado di portare le prove, io divento un diffamatore e sono condannato anche al risarcimento danni e al pagamento delle spese processuali. 🙂
@@jofel131 no, non funziona cosi'.
Tu mi devi provare di essere in gradi di tamburellare le dita sul tavolo, non che un giorno l'hai fatto.
Altrimenti IO SONO DIO!!!! VENERAMIIIIII.
Secondo il tuo ragionamento ti conviene venerarmi, visto che al 50% sono dio!
@@SapiensSapiensChannel La ringrazio per l'apprezzamento e ricambio. Ammetto che l'esempio del processo mi è venuto un po' sul momento e che quindi può non essere del tutto opportuno (era un modo per portare il discorso in un ambito più familiare). Comunque mi rendo conto che abbiamo punti di vista molto differenti; un modo per venirci incontro potrebbe essere forse quello di descrivere (un po' eccentricamente) la verità come la ''possibilità di negazione delle negazioni''; ma siccome lei mi sembra molto vicino alle posizioni di Severino, e poiché credo che in Severino il concetto di possibilità sia alquanto problematico, temo che il mio tentativo risulterà fallimentare.
Se posso aggiungere un'ultima osservazione, forse un po' fuori luogo, l'idea di verità come evidenza da lei formulata mi rimanda molto alla logica intuizionista, un tipo di logica alternativa alla logica classica.
L'autore del video ha fatto il panegirico del positivismo, in breve: "È vero solo quello che posso provare che lo sia".
Ma il ragionamento è alquanto fallace e per diversi motivi:
1) innanzitutto tale affermazione non è provabile, quindi di tratta di una forma di volontà di crederci, insomma un'assioma;
2) La prova scientifica non è l'unico mezzo per sondare la realtà. Pensare che lo sia è, a sua volta, un'assioma.
3) Esistono realtà che riteniamo vere pur non potendole provare. Ad esempio come possiamo provare che esiste l'amore tra due persone? Eppure tutti parlano dell'amore ritenendola un reale aspetto della nostra esistenza;
4) Un mezzo di conoscenza del vero è anche la fiducia che riponiamo in una fonte, ad esempio io non ho mai visto l'isola di Pitcairn, ma sono sicuro che esista perché mi fido dei racconti di chi ci è stato. La stragrande maggioranza delle cose che riteniamo vere si basa sulla fiducia che nutriamo negli altri.
Nel caso, ad esempio, della fede cristiana, questa si basa sulla fiducia che si ripone in quello che ha detto e fatto Gesù, per questo nel Vangelo di Giovanni Gesù dice agli apostoli: "Io sono la via, la verità e la vita" (Gv 14, 6).
Per questo dire: "Verità di fede" non stride affatto, perché allude ad una verità che si raggiunge in base alla fiducia che di ripone su chi ce la trasmette. Ad esempio, se io ho fiducia in Gesù, perché ha dato prova della sua divinità risorgendo da morte, che difficoltà posso avere a credere che Dio sia uno e trino?
Caro autore del video, vedo che è sempre più impegnato con il suo sforzo di demolire il Cristianesimo. Si è preso una bella gatta da pelare, moltissimi ci hanno provato, ma con scarsi risultati.
Al momento i suoi video sono alquanto fiacchetti, dovrebbe portare dei contenuti nuovi, più stringenti, ma mi rendo conto che si tratta di un'impresa improba.
Non mi resta che farle i miei auguri.
Mi dica che almeno lei ha capito ciò che ha scritto, la prego 🙂
🤔🥴😵💫👍tu speri che ciò che credi sia vero😁sei il classico esempio "fedele bigotto"affetto, inconsapevolmente, da DISSONANZA COGNITIVA, se vuoi sapere di cosa soffri,di cosa sei malato,vatti a vedere chi ha inventato , perché,come e quando,questa definizione, comunemente usata in psicologia😉;così,finalmente,ti rendi conto di essere malato,e,finalmente , guarisci😉😁👍,sempre se ne sei capace,cosa che dubito fortemente😵💫🥴🤔🐐🐐🐐🐐🐐
PORELLO😁il tuo dio è tanto vero quanto Babbo Natale -manitu - tor-e il ciuccio che vola😉,sino a prova contraria😉;non basta credere a Babbo Natale,affinché, per MIRRACCOLLO, Babbo Natale diventi "vero"😉😁CAPRA 😁🤔🥴😵💫👍🐐🐐🐐🐐🐐🐐🐐!NATURALMENTE, ciò vale anche per la favola del tuo dio unico e trino 😁😁😁 uno=tre😁😁😁=FREGNACCIA GALATTICA🥴😵💫😁😁😁🐐🐐🐐🐐🐐🐐👍
Potrebbe illustrarmi, di grazia, le prove della resurrezione di Gesù? Lo ha detto lei che Gesù ne ha dato prova...
@@federicacarducci1951 le prove della resurrezione di Gesù sono quelle della fede, cioè sono quelle basate sulla fiducia riposta nei testimoni che lo hanno visto vivo dopo la morte. Ovviamente non si tratta di prove scientifiche, quindi da quel punto di vista, la resurrezione non è dimostrabile. Abbiamo, quindi, due aspetti: quello storico in cui la resurrezione è indimostrabile, ma si può solo registrare che 12 persone tremebonde all'improvviso affrontano anche la morte per testimoniare, e quello della fede, in cui la resurrezione è dimostrata dalla fiducia che riponiamo nei testimoni.
Sapiens Sapiens È proprio la Volontà della Verità (Dio) che vuole essere Accettato per Fede. Perché Accettarlo per Fede, significa anche aver Desiderato la Sua Esistenza, ed è proprio questo Desiderio che ci rende ai Suoi occhi veramente Figli Degni. Il passaggio terreno per chi non l'avesse ancora capito a questo serve: Desiderare e Accettare la Sua Esistenza senza nessuna imposizione da parte Sua, nemmeno quella imposizione che ne deriverebbe se si fosse palesato a Tutti durante te la vita terrena, perché in questo caso Tutti gli atei diventebbero credenti, ma con quali meriti? La paura della certezza del Suo Giudizio? Dio conosce da sempre le scelte che ognuno farà, ma ci lascia la massima libertà di coscienza sia nell'Accettarlo che nell'ignorarlo o rifiutarlo perché sarà proprio la nostra coscienza (al Suo Cospetto) in una sorta di autocondanna a farci capire cosa ci Aspetta. Saremo giudici di noi stessi.
La bibbia parla di guerra.
Quanto odio infinitamente chi come te "mischia le mele con le pere".
Tu ti definisci """"(all'infinito) credente"""""", ma dovresti sapere cosa significa "onniscienza".. e mi diresti subito "bè significa #sapere tutto#"... Si.. ma "sapere tutto" sai cosa significa? Significa che da sempre sai cosa sempre sarà. Quindi qualunque "premio alla lotteria" inseguito da una fuffa minaccia di morte, sparisce completamente.
E sempre tu che ti categorizzi con """"""credente"""""", dovresti sapere che la logica è un dono del cielo, e la logica porta capire i significati autentici e veri nel dizionario.. sennò rimane solo un pensiero ma totalmente surreale, quindi impossibile perché un interpretazione della mente... E a proposito delle interpretazioni:
La bibbia è guerra, distruzione, e morte. Ma ovviamente purtroppo viene stuprata dalle interpretazioni e allegorie che ci infila dentro la chiesa diabolica per spacciare la krocodail per il cioccolato. E le interpretazioni sono appunto invenzioni della mente...
Ti faccio una domanda:
Se una frase inizia con un invenzione della mente, e ci costruisci un allegoria, la frase avrà una conclusione sensata, o rimane fuffa perché a priori è invenzione?
Paradossalmente per voi, noi liberi perché raziocinanti, cerchiamo il dialogo allo stesso modo e nella stessa quantità di tempo, come voi dite di cercarlo per voi.. ma l immensa differenza è che noi liberi lo facciamo concretamente, invece voi evitate il confronto come la peste... "Forse" perché inconsciamente lo sapete che siete deboli e manipolabili, altrimenti come mai vi definite "poveri di spirito"...? Ah già... Sai cosa significa "povero di spirito"?.. "senza anima".
Buon giorno professore. Il tuo äaccorato appello riguardo ad una spiegazione del dogma della Santa Trinità proviene senz' altro da un uomo sincero. Non che io abbia una risposta - naturalmente - a questo mistero della fede. Ma se tu permetti ti invio due spunti di riflessione. Il primo é divertente: esistono aritmetiche perfettamente coerenti (con i limiti del teorema di Gödel) in cui 1+1+1=1. É un classico problema che si assegna agli studenti di Algebra 1 (definisci un' algebra tale che...). La seconda considerazione é più interessante. Chi ti ha promesso che tu potrai capire ogni cosa? Pensi di esserne capace? Fisicamente - intendo. La tua corteccia celebrale te lo permette? ÄääääGià la fisica del tuo secolo (XXI) ti é incomprensibile, l' AI si avvicina al suo punto di singolarità, e tu fantastichi di un sogno di onniscienza?
Oggi noi cattolici festeggiamo una delle persone della Trinità, che noi chiamiamo Spirito consolatore, paraclito, fuoco vivo, dito della mano destra di Dio. Cerca di non schernirci - alla Oddifreddi - se cerciamo con tutta la nostra volontà di gettare
Il cuore oltre l' ostacolo della nostra incompletezza e finitezza. Ti auguro - se me lo permetti e se con questo non valico alcuna linea rossa - di ricevere tu stesso in abbondanza i sette doni dello Spirito: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, la Scienza, la Pietà, il Timore di Dio.
Impossibile resistere alla propria supponenza, ma tant'è...
La fede e' Verità non percepibile attraverso i cinque sensi ...
Risulta comprensibile SOLO se siamo provvisti di apertura mentale ed animica!
Le Verità di fede appariranno ,in tal caso, nell' evidenza fattuale indiscutibile ...
E cos’è l’apertura mentale? E come percepisce lei se non con i 5 sensi?
Apertura mentale? Un grande pedagogista parlava di reversibilità del pensiero come capacità di ribaltare assunti logici e non....
Le definizioni sono numerosissime....ma tutte inaccettabili per chi la rifiuta!
Solo cinque sensi?Ecco il problema di chi disprezza il soprannaturale.
I sensi spirituali saranno per costui....degli illustri sconosciuti!
@@nicolettagraziano272 Sì: il senso spirituale si potenzia e rafforza tramite la preghiera.
La fede si basa su conoscenza ,se le profezie del passato si sono adempiute resta la fede , la sicura aspettazione di quello che verrà .
Inoltre lafede deve essere viva e operante .
Dici qualcosa di giusto non chiacchiere
Gesù aveva detto che sarebbe tornato sulle nuvole quando colui a cui lo diceva sarebbe stato ancora in vita, ma si sta ancora aspettando. Di quali profezie avverate parla?
La lettera agli Ebrei di Paolo? 😂
Mai sentito parlare di fides quae e fides qua? 😂
Affiancare Tommaso a Severino? 😂
Parlare della volontà tommasiana senza dire che cosa intende Tommaso per volontà e il suo rapporto con l’intelletto ?😂
Frasi estrapolate da argomentazioni complesse ?😂
Suvvia…
Iniziamo con il “teologhese” vedo 🙂
Non è un ambito che prediligo.
E poi sì, Severino e Tommaso. Preponderante il primo assolutamente.
Le faccine, suvvia...
La fede del qua qua qua. Mi sembra che la cantava Romina Power.
Lei afferma che "La verità di fede non esiste o è verità o è fede". Conclusione sbagiata frutto di una sua confusione.Mi spiego. Se interpreto bene, dovrebbe significare che o una verità è riconosciuta dalla ragione o non è verità. Quindi le verità rivelate, che non sono riconoscibili dalla ragione ma che si accettano ‘liberamente’ per fede non possono essere Verità. Questa conclusione è sbagliata. Infatti, fede e ragione non sono due metodi alternativi per giungere ad una data (stessa) 'verità'. Esse sono metodi complementari per giungere a verità ‘complementari. Nessun credente usa la fede per riconoscere ‘verità’ raggiungibili dalla ragione. Per riconoscere una verità scientifica (o matematica) non si usa la fede ma basta il ‘metodo scientifico’ (o galileiano). Le verità per cui è necessaria la fede sono quelle rivelate da Dio. A queste verità ‘rivelate’ siamo liberi di credere o non credere. Per esempio, l’esistenza di un Dio personale che ha creato l’universo è una verità rivelata (di fede) che la ragione non può dimostrare come vera o falsa perché essa è più grande della nostra ragione. La storia della filosofia lo dimostra nessuno è riuscito mai a dimostrare l’esistenza di Dio con certezza. Comprendere una cosa, infatti significa letteralmente ‘contenerla’ e Dio non lo puoi contenere. Lei giunge a conclusioni sbagliate perché considera la ragione capace di dimostrare qualsiasi verità ma non è così …
In sintesi la fede non è contraria alla ragione e aquesto scopo anch'io le consiglio di leggere qualcosa per chiarirsi. Per es. 'Fides et ratio' di Giovanni Paolo II
Quello che lei ha appena scritto è ragionevole oppure no?
@@SapiensSapiensChannel Ovviamente lo è, altrimenti perchè lo avrei scritto?
È proprio questo il punto🙂
Lei usa la ragione per sostenere che la ragione non è l’unico strumenti di comprensione. E in questo modo non fa altro che affermare quello che cerca di negare. 🤷♂️
@@SapiensSapiensChannel Lei mi fa dire cose che non ho mai detto. Quando avrei detto che "la ragione non è l'unico strumento di comprensione". Sono un ricercatore e ci lavoro con la ragione (usando quotidianamente il metodo scientifico). Avevo detto che la fede ci permette di accettare delle verità 'rivelate' per le quali la ragione non è sufficiente a comprenderle completamente. Per esempio Le 5 vie di S. Tommaso che pur non potendo dimostrare con certezza l'esistenza di Dio ci danno comunque degli indizi che conducano a Dio si basano sulla ragione. La fede ci lascia comunque liberi di scegliere se accettare o meno una verità 'rivelata'. La ragione però può aiutare (vedi le 5 vie di San Tommaso) a prendere una decisione che rimane libera. La fede e la ragione, come dice S. Giovanni Paolo II nella sua enciclica 'Fides et Ratio', sono come due ali che aiutano l'uomo a volare verso la Verità ...
Se ho inteso male chiedo scusa. E su quello che lei ha scritto sono molto d’accordo. E difatti credo che confermi ciò che dice il video: quando lei dice che la fede si può scegliere o non scegliere, in libertà, conferma che questa è una caratteristica di essa. La verità, invece, non si può scegliere. Non posso scegliere che se lascio la presa alla mela essa cade. La mela cade e basta. E dunque se la fede, che quindi non è verità, ha l’obbligo di essere tollerante, la stessa cosa non vale per la verità.
La fede è verità,, tutto il resto
Chiacchiere,,,,
Quando si dice “capire tutto” 😅
@@SapiensSapiensChannel leggi il vangelo,,convertiti,,e salva la tua
Anima,,che ti implora ogni
Giorno ,,,,salvami,, salvami,
Ascoltala,,
😳😳😳😳
Altrimenti?
@@SapiensSapiensChannel ti leva le virgole e le aggiunge nei suoi commenti.
Anche io fui persuaso, per un certo periodo adolescenziale della mia vita, che la ragione potesse condurci alla veritá. Poi l' esperienza ti fa schiantare contro un muro. Ti rendi conto che noi stiamo alla veritá come il lombrico ai logaritmi. Tocchi con mano la nostra inadeguatezza a capire, la nostra limitatezza fisica e temporale, la nostra lentezza nel comprendere. La storia della scienza é un buon antidoto contro la nostra tendenza a candidarci a possibili esseri onniscenti. É una sequenza di eventi umilianti. Abbiamo dovuto aspettare il XIX secolo per provare che banalmente la terra ci gira sotto i piedi!! Sopriamo di quando in quando qualcosa di nuovo casualmente, come sonnambuli che vanno a tastoni nella notte (citando un famoso saggio di Koestler). Ti é mai passato per la testa che la veritá sia lontana da te "quanto l'oriente dista dall' occidente" e che tu sia totalmente e definitivamente incapace di raggiungerla? In questo consiste la "conversione" di Pascal: rendersi conto delle distanze tra noi e la veritá. La sola nostra speranza realistica é in una veritá rivelata - ne era convinto. Riteneva le sue scoperte sulle leggi della probabilitá, sulla fluidodinamica, sulle cicloidi sulla geometria proiettiva, sulle macchine calcolatrici balbettii insignificanti. Io riassumerei così: la fede é la consapevolezza esistenziale della nostra inadeguatezza.
Quello che lei ha appena scritto è ragionevole oppure no?
In altre parole è fondato o no sulla ragione?
Va tutto bene, ma ricordati che questa è una tua OPINIONE, per tanto vale come tale.
Il problema si presenta quando tu vuoi IMPORRE la tua opinione agli altri.
Esemi ce ne sono tanti, quello già citato in video dell'eutanasia, le adozioni da parte di famiglie LGBTQIA+, aborto, matrimoni egualitari, si può andare avanti all'infinito.
Uno scienziato conosce a tentoni e parzialmente, va bene, e l'alternativa? Sarebbe il nulla? La magia? Le favole? Lei credo risponda la religione. Quale delle migliaia?
Credo che se dopo migliaia di anni l'uomo abbia provato che la Terra orbiti attornobal Sole, sia una grossa conquista intellettuale, per la quale Qualcuno ha dovuto abiurare. Poca cosa? Meglio del nulla. Saluti
@@SapiensSapiensChannel Sull' esperienza.
Insomma, la fede arriva quando uno psicologicamente non regge più, quindi ha bisogno di gualcuno che lo guidi.
In poche parole, una malattia mentale
❤ Il titolo erroneo: la verità esiste: è quel che è, o meglio la corrispondenza FEDELE di una rappresentazione interiore a quel che c'è. Le rappresentazioni esteriori sono più e meno veridiche o veritiere, ed erronee; da intenzioni più e meno sincere o menzognere.
Quel che forse intendeva l'autore è .
E come non concordare oggigiorno? Forse quando eravamo bambini.
La filosofia non può spiegare l'universo...Solo con Galileo si è iniziato a comprendere che per giungere alla conoscenza delle cose era necessaria l'osservazione e il metodo sperimentale...
Quindi...Tutte queste "masturbazioni" mentali che tanto piacciono ai filosofi...Rimangono appunto fine a se stesse...Cercare di dimostrare l'esistenza di un Dio giocando sul concetto di ragione logica o altro...Non serve assolutamente a nulla...
Ciò che non è reale semplicemente non esiste...
Basterebbe analizzare scientificamente il perché e il come sono nate le religioni e le fedi per comprendere che sono tutte "invenzioni " semplicemente per dare risposte veloci sul come è nato l'universo e l'uomo e come speranza per una vita eterna...Perché l'essere umano, fondamentalmente ha queste 2 necessità...Comprendere come è nato l'universo e la vita e l'altra è la speranza di non dover morire, quindi dall'avere un'anima eterna...E crearsi un Dio e un aldilà soddisfa entrambe le necessità...
Credo che tutte le varie elucubrazioni mentali siano solo un inutile tentativo per trovare una logica nella fede e farla diventare realtà oggettiva...
"Alla verità compete la contesa". La ringrazio per questa magnifica testimonianza.
E, come sempre, grande video.
Grazie mille per il commento 🙂👍
Mi sa che hai proprio centrato il punto. Tutte le religioni, alla fine, si basano su questo grosso fraintendimento: scambiano la speranza con la realtà. Mi è capitato più volte di discutere con religiosi, e alla fine il nodo al pettine era sempre quello.
Preferiscono credere in qualcosa di falso ma confortante, piuttosto che cercare la verità, magari brutta e oscura.
"Dio esiste perché il mondo è bellissimo e deve essere stato per forza creato da qualcuno"
"L'evoluzionismo è sbagliato perché se l'uomo discendesse dalla scimmia sarebbe abominio"
Frasi del genere, che ho sentito dire più volte da credenti (non necessariamente cattolici, che forse solo un pelo meno ingenui), hanno tutte quell'errore di fondo. Se io credo che sotto il letto ho un baule con dentro un milione di euro, ma non guardo mai sotto per vedere se c'è davvero, non sono mica milionario!
"il mondo è bellissimo"? Onestamente, a me pare perlopiù "orripilante". Altro che "bellissimo"...
Guarda che, per i credenti e i non, é la speranza il motore di tutto. La mancanza di speranza é una malattia talmente grave che talvolta é mortale. Chiamiamola, se vuoi, forza vitale. Sai cosa distingue l' uomo da un calcolatore? Non l' intelligenza, non più ormai. Tre cose ti distinguono da un chip di silicio, che gioia a scacchi meglio di te: la fede, la carità e la speranza.
🤔😵💫🥴😉👍😁😁😁
@@pippocalippo2447 come darti torto?
bravo, bel discorso anche se per molti la "speranza" cristiana è certezza
Ma dire che la speranza è certezza è una contraddizione 😅
@SapiensSa ma ĺa contraddizione è ĺa loro forza( fasulla).piensChannel
La trinita'???? Ma te la spiego io! (Quanta inqnoeanza mio Di... No Dio non esiste)
Dicesi TRINITA': ovvero quando vado al bar e ordino UN prosecco e' ovvio che ne bevo TRE!!!!
Parola di Veneto
Scherzi a parte, Video stupendo, complimenti davvero e grazie💙
Si, ma prova a dire al barista che gliene paghi uno, perché uno è trino.
Complimenti sui contenuti del video.
Se posso ti dico la mia: la fede=dogma da subire e, per me, non posso averla in nessuna religione. Da quali testi attinge la teologia non lo so. Non sono detentore o depositario di verità. A mio parere la spiritualità (non è sinonimo di fede) esiste in ogni forma di vita del Carbonio12 e compete solo ad essa quando e se scoprirla, senza ricorrere a sistemi contrattualistici di proselitismi paraventi di affari economicbi.
Le verità assolute imposte dalle fedi non esistono, (sono solo parole di uomo verso altro uomo e, basta=obbedienza al gregge). Potrebbe la "verità" (di natura duale?) somigliare ad una esplosione della indeterminazione quantistica a livelli macroscopici.( ex fluttuazione particellari del vuoto.)
Il logos dell' attuale uomo posto in relazione a quello della Natura e' incompleto, deficitario per la presunzione di conoscenza certa. (rif. anche Sagg. GALILEI)
Bisogno + Volontà della fede = dissonanza cognitiva….. Standing ovation X questi 15 min , Grande👍🏻👌🏻🫵🏻
Grazie 🙏
Ma guardate che sono cose già dette... trite e ritrite... ora si chiama dissonanza cognitiva... un modo più elegante per dare degli imbecilli ai credenti... eppure gli uomini di tutti i tempi di sono interrogati sul senso della vita, del trascendente, del sentimento religioso, sull esistenza di Dio... non credo che i grandi filosofi e matematici del passato fossero più stupidi dell l’uomo contemporaneo... solo che tra loro e noi c’è stata la sbronza della tracotanza illuministica per cui solo da circa 400 anni a questa parte l uomo è diventato intelligente e si è dovuto liberare della trascendente e del sentimento religioso edificando la civiltà atea e materialistica in cui viviamo, per altro patentemente in avanzato stato di decomposizione. Naturalmente anche i credenti di oggi sono tutti imbecilli sebbene tra essi vi siano fior fior di scienziati, filosofi, medici, letterati... il dogmatismo ateo acceca, non c’è che dire!
La fede sulla verità non è contraddizione ed è l' unica fede che conta e non una fede sulla propria idea o idea degli altri che sono opinioni sulla realtà e non la realtà.probabilmente è un atto di fiducia volontaria in tal caso ognuno ha la sua fede. ci sono sentimenti che si vedono e anche no ma non per questo non esistono.la ragione è un attributo umano che gli permette di conoscere e capire ,con la verità che si conosce per fede si riscontra che è tale per esperienza e anche comprensione razionale se poi a livello di coscienza si ha esperienza del sopranaturale non può essere capito senza una esperienza . l' amore come verità è conoscibile vivendola e sperimentandola ed è ovvio che c'è chi non lo vive o eperimenta e quindi è nella negazione del amore ma questo lo può capire solo chi conosce l' amore anche se le parole spesso per ogni uomo sono le stesse ma in realtà si intende qualcosa di diverso.
La speranza è superiore alla fede.
4:38 ma alla fine la Scomessa di Pascal come funziona in un Contesto multiculturale?
Gesù ha detto anche che
Molti parleranno contro di me
Ma le mie parole passeranno
Quelle degli atei si perderanno perché non vere,
Se ho capito bene: la verità si deve difendere, la fede invece attacca, offende.
Ma sta stronzata che non sia dimostrabile l'inesistenza di un Dio eterno ed infinito, ( un'entitá non infinita sarebbe solo potente, ma sempre mortale)
I preti l'hanno strombazzata con tanta arroganza e faccia tosta, da farla passare per vera ai piú
Me é una stronzata.
Il concetto di Dio ETERNO INFINITO e CREATORE é autocontraddittorio, a meno di finire nel panteismo ( ma in tal caso il divino non sarebbe più una persona)
Autocontraddittorio perché creando un altro da sé non sarebbe più infinito, quindi un DIO CREATORE non potrebbe essere Dio.
NON HAI DETTO:"HO FIDUCIA ED è PER ME AFFIDABILE CRISTO"
Ottimo, o è fede o è verità. Siccome non è dimostrabile è fede
👏👏👏👏
Grande video... come sempre!!!!
Grazie Lux
Grazie. Le definizioni di Severino non le conoscevo. Sempre interessanti i tuoi video.
Grazie del commento 🙂
Anagramma. LA VERITÀ
RIVELATA
RELATIVA
Meglio. EVITARLA.
Mi sembra che di queste tematiche se ne sia occupato Severino nel suo "Studi di filosofia della prassi"
Anche lì ma non solo 🙂
Apprezzo molto i tuoi video perché affronti i vari argomenti in modo esauriente, completo, profondo dimostrando una grande preparazione e cultura. Grazie per lo stile rispettoso ed equilibrato che dimostri. Devo dire che chi si professa credente o meglio sperante, in Dio, ogni dio può trarre grande giovamento nell ascoltarti, perché stimolato a riflettere e ad approfondire rinunciando ad ogni superficialità è ad ogni rigidità. Grazie!
Grazie del commento 🙂
Riguardo a Severino 1) la sua non é una definizione ma una tautologia 2) la risposta alla ragazza non é farina del suo sacco ma un tema classico della dialettica eristica
Quella di Severino è tutto meno che una tautologia. Forse lo sembra quando viene solo citato, ma non lo è.
Dunque legga “La struttura originaria”, approfondisca i concetti dell’esser sé dell’essente e della contraddizione C, e si ricrederà.
Ma poiché disprezza le tautologie (a ragione) mi dica: i concetti di trinità, incarnazione etc… cosa sono?
A me pare una variazione della aristotelica tautologia: "Dire di ciò che è che non è, o di ciò che non è che è, è falso; dire di ciò che è che è, o di ciò che non è che non è, è vero". Però se tu e Severino siete d' altra opinione non mi oppongo. 😀
Io non conto nulla e non sono nessuno, naturalmente. Ben diverso è il discorso si Severino, che era ed è un gigante
@@SapiensSapiensChannel Una tautologia è una proposizione che ripete nel predicato qualcosa che è già contenuto (implicitamente o esplicitamente) nel significato del soggetto (in logica matematica odierna, però, una tautologia è una proposizione logicamente deducibile a partire dagli assiomi). Ad esempio: ''gli scapoli non sono sposati''. Chiaramente i dogmi della trinità e dell'incarnazione non sono tautologie.
Il suo commento è puntuale ed esatto. Ma io dove ho detto che quelle sono tautologie?
L’esempio classico di Tautologia è “La bibbia è parola di Dio perché lo dice la Bibbia”. Ma non ho detto quello che lei mi attribuisce
Santo cielo i danni di Severino sono grandi ma almeno lui sapeva che la sua posizione era debole tanto quanto. La "verità di Fede" -esiste- nella misura in cui si sa di cosa si sta parlando, non è questo il caso :-)
Quando Emanuele Severino iniziava le sue lezioni, esordiva con queste parole: “La verità dice”. Altro che “sapeva che la sua posizione era debole”. È invece evidente che lei di Severino non ha capito un accidenti, perché la contraddizione C e l’esser sé degli essenti sono tutto tranne che deboli.
Perché l'avete davanti Cristo??? Avere Fede significa Verità... STUDIATE
Ah ok
Non fa una piega. 🙄🙄🙄
Dio non può che essere Verità.
Fa piacere notare che lei ha capito tutto del video 👍
@@SapiensSapiensChannel😂😂😂😂
Ciuccia lì e ciuccia là. (cit. Giovanni, non l'evangelista ... Aldo, Giovanni e Giacomo).
La Fede è vincere il dubbio dentro di noi sull'esistenza di Dio. Questo, dopo un'esperienza nella nostra vita, vedi l'esempio di San Paolo. La verità è che il rancore ci rende schiavi, impedendoci di essere in pace con noi stesi, e la pace non ha prezzo, perché non si può comprare. Gesù Cristo porta a compimento la legge del taglione "occhio per occhio, dente per dente" con l'amore per i nostri nemici, unica via per la pace interiore. Infatti, il rancore va affrontato e vinto dentro di noi con l'unica forza in grado di farlo, l'amore. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi (Giovanni 14,27). Insomma, la Fede e la verità, sono la stessa cosa, e si hanno per mezzo di Gesù Cristo. Gesù Cristo è la via, la verità e la vita.