Purtroppo sì, eppure la storia dell'alimentazione è fondamentale e offre numerose chiavi di lettura degli eventi veramente originali! Grazie come al solito del bel commento!!😊😊
Tema ben preparato in modo professionale e esposto in modo fluido e con chiarezza , anche la lunghezza e la scelta degli argomenti è secondo me azzeccata
Molti dei tuoi video trattano argomenti che non si parla ogni giorno e alcuni, come me, possono impare nuove briciole di storia in 10-20min. Cmq molto professionale e corretto che metti le tue fonti, brava.
Video davvero molto interessante. Un argomento che avevo studiacchiato riguardava il solo approvvigionamento di acqua, che sul fronte Italiano, fu un incubo! Sono contento di aver appena scoperto questo canale a cui mi sono iscritto subito.
Ora sono momentaneamente in "pausa", lavorando a tempo pieno al mare non riesco a realizzare video! A ottobre comincio la magistrale e ricominciano pure i video🤗
Il padre di mio zio abitante a Firenze, aveva servito nel Carso e si ricordava che ricevevano ogni giorno una pagnotta di un kilo e una gavetta contenente un litro di brodo di carne.
Secondo la testimonianza di mio nonno bersagliere che ha combattuto dal primo all' ultimo giorno di quella guerra,il cibo era abbondante e di qualità più che discreta. Certo erano soprattutto maccheroni al sugo e minestre di riso,carne poca fino all' arrivo delle scatolette americane di salmone e manzo. Il problema più grave era l'igiene personale per cui i nostri soldati erano pieni di pidocchi e dermatiti poiché le docce campali, oggi diffuse, allora erano rare e solo nelle retrovie.
Le gallette come le due scatolette scatolette di carne facevano parte della razione di ferro, che era conservata nel tascapane e poteva essere consumata solo dietro l'ordine impartito da un ufficiale. I condimenti Marcozzi per le pastasciutte erano molto importanti, tant'è che nel 1916 ci fu addirittura una indagine parlamentare a riguardo. Le casse cottura erano fondamentali per il trasporto del cibo, che anche se arrivava scotto, era comunque caldo, nell'eventualità che arrivasse freddo, la cassa cottura aveva un supporto dove veniva poggiata e si poteva accendere un fuoco sotto di essa per riscaldare nuovamente il contenuto. Il discorso del pane ammuffito è sempre stato un problema nel Regio Esercito, si utilizzava un lievito madre che veniva tramandato dai panettieri dalla metà dell'ottocento, ma in fase di cottura anche nei forni Weiss, tendeva a trattenere al suo interno molta umidità, che faceva ammuffire abbastanza velocemente la pagnotta, lo stesso problema si verificava anche durante la seconda guerra, perchè il metodo di panificazione non fu mai migliorato.
Brava,molto preparata.trovo varie scatolette nei posti dove vado.ti posso dire che quando non potevano avere una razione normale,usavano le scatolette di carne e di sardine.agli ufficiali venivano date anche scatolette con antipasti diverse dalla truppa
Le tagliatelle in Lucania e parte della Calabria sono di antichissime testimonianze uno fra tutti il poeta Orazio che amava mangiarle con le fave..si chiamano lagane...
Saltando avanti nel tempo, a Stalingrado un ufficiale tedesco - non ricordo se di sanità o intendenza- provò a sopravvivere con la razione della truppa...perse peso velocemente e capì che così era impossibile cavarsela...
I miei 2 nonni e mio padre triestini hanno combattuto in divisa AU. Nel 1918 la razione giornaliera era di una fetta di pane di 100 grammi fatta al 50% di farina e di 50% di segatura Quando facevano prigioniero un soldato italiano, la prima cosa era di portre via il tascapane dove trovavano carne americana, formaggio, ecc ecc. Mio padre che era grande, 1, 85, quando fece ritorno a casa pesava 45 kg
Questo è uno di quei temi mai esposti ma estremamente interessanti e curiosi! Bravissima Linda, sempre originale!
Purtroppo sì, eppure la storia dell'alimentazione è fondamentale e offre numerose chiavi di lettura degli eventi veramente originali!
Grazie come al solito del bel commento!!😊😊
Da appassionato di storia della Grande Guerra ti dico, Bravissima 👏
Grazie mille!✨
Argomento interessante, grazie.
Grazie,ora comprendo il vero significato di alcune parole che sentivo dai vecchi quando ero bambino.. nei sessanta.
Tema ben preparato in modo professionale e esposto in modo fluido e con chiarezza , anche la lunghezza e la scelta degli argomenti è secondo me azzeccata
Grazie mille!!😊
Molti dei tuoi video trattano argomenti che non si parla ogni giorno e alcuni, come me, possono impare nuove briciole di storia in 10-20min. Cmq molto professionale e corretto che metti le tue fonti, brava.
Grazie! Le fonti sono fondamentali, senza quelle non si fa storia😊
Bravissima
Video davvero molto interessante. Un argomento che avevo studiacchiato riguardava il solo approvvigionamento di acqua, che sul fronte Italiano, fu un incubo! Sono contento di aver appena scoperto questo canale a cui mi sono iscritto subito.
Ti ringrazio!!🤗
Brava " grazie
Complimenti
Ciao Linda complimenti le tue "lezioni" sono interessanti e le spieghi molto bene 🫶
Grazie mille del bel commento!😊
A quando il prossimo video?
Ora sono momentaneamente in "pausa", lavorando a tempo pieno al mare non riesco a realizzare video! A ottobre comincio la magistrale e ricominciano pure i video🤗
Nel mentre puoi recuperare gli ultimi😉
Brava! Complimenti.
Semplicemente Brava!
Grazie!!😊
Il padre di mio zio abitante a Firenze, aveva servito nel Carso e si ricordava che ricevevano ogni giorno una pagnotta di un kilo e una gavetta
contenente un litro di brodo di carne.
Ottima descrizione!
Grazie mille!😊
Secondo la testimonianza di mio nonno bersagliere che ha combattuto dal primo all' ultimo giorno di quella guerra,il cibo era abbondante e di qualità più che discreta. Certo erano soprattutto maccheroni al sugo e minestre di riso,carne poca fino all' arrivo delle scatolette americane di salmone e manzo. Il problema più grave era l'igiene personale per cui i nostri soldati erano pieni di pidocchi e dermatiti poiché le docce campali, oggi diffuse, allora erano rare e solo nelle retrovie.
Le gallette come le due scatolette scatolette di carne facevano parte della razione di ferro, che era conservata nel tascapane e poteva essere consumata solo dietro l'ordine impartito da un ufficiale. I condimenti Marcozzi per le pastasciutte erano molto importanti, tant'è che nel 1916 ci fu addirittura una indagine parlamentare a riguardo. Le casse cottura erano fondamentali per il trasporto del cibo, che anche se arrivava scotto, era comunque caldo, nell'eventualità che arrivasse freddo, la cassa cottura aveva un supporto dove veniva poggiata e si poteva accendere un fuoco sotto di essa per riscaldare nuovamente il contenuto. Il discorso del pane ammuffito è sempre stato un problema nel Regio Esercito, si utilizzava un lievito madre che veniva tramandato dai panettieri dalla metà dell'ottocento, ma in fase di cottura anche nei forni Weiss, tendeva a trattenere al suo interno molta umidità, che faceva ammuffire abbastanza velocemente la pagnotta, lo stesso problema si verificava anche durante la seconda guerra, perchè il metodo di panificazione non fu mai migliorato.
Molto interessante.brava
Grazie!😄
Brava,molto preparata.trovo varie scatolette nei posti dove vado.ti posso dire che quando non potevano avere una razione normale,usavano le scatolette di carne e di sardine.agli ufficiali venivano date anche scatolette con antipasti diverse dalla truppa
Grazie per il contributo!
L'Italia come nazione ha iniziato a formarsi proprio con la prima guerra mondiale. Forse è per questo che ci denota tanto la gastronomia...🤔
Le tagliatelle in Lucania e parte della Calabria sono di antichissime testimonianze uno fra tutti il poeta Orazio che amava mangiarle con le fave..si chiamano lagane...
Si sente la mancanza dei tuoi video.
Ne sto caricando proprio uno oggi, promesso!!😊
@@manevogliamoparlare Mi fido 😅
sei una gran fregna
Il like solo per la maglietta dei nirvana
Grazie!🤘
Saltando avanti nel tempo, a Stalingrado un ufficiale tedesco - non ricordo se di sanità o intendenza- provò a sopravvivere con la razione della truppa...perse peso velocemente e capì che così era impossibile cavarsela...
..... la ciofeca😂😂
E allora ditelo!
Ok, ma non hai detto cosa mangiavano i soldati
Ma é uno degli argomento del video...
Il rancio x la truppa è stato sempre scadente ,sia nella prima che seconda guerra.Pasta ..pasta..pasta..
Brava, occupati anche del aspetto religioso dei vari eserciti ci sono cose molto interessanti .
bel video, bella t-shirt.
Grazie!!🤗🤘
I miei 2 nonni e mio padre triestini hanno combattuto in divisa AU. Nel 1918 la razione giornaliera era di una fetta di pane di 100 grammi fatta al 50% di farina e di 50% di segatura
Quando facevano prigioniero un soldato italiano, la prima cosa era di portre via il tascapane dove trovavano carne americana, formaggio, ecc ecc. Mio padre che era grande, 1, 85, quando fece ritorno a casa pesava 45 kg
Grazie per la preziosa testimonianza!
Storia + donna bellissima = ❤
mi è piaciuto il video