Sempre preparatissimo e molto chiaro😊😊😊😊.......complimenti MARCO per il video e per la chiarezza 😊😊😊...........😊LE MONTAGNE DEL CARSO DOVREBBERO ESSERE ( E NON SOLO QUELLE ) PIENE DI CARTELLI RIGUARDANTI LA GRANDE GUERRA CON LE RISPETTIVE SPIEGAZIONI SULLE BATTAGLIE COMBATTUTE IN QUEI POSTI 😮😮😮😮😮....... E ..........I CIPPI E O MONUMENTI DEDICATI ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE DOVREBBERO ESSERE PIENI DI FIORI E DI CORONE😮😮😮😮😢PURTROPPO NON È COSÌ... ......LI STIAMO DIMENTICANDO😢😢
Un grande ringraziamento a Cimmino e Domus Orobica per il grande lavoro e la condivisione di tutto ciò che fate. Sempre un piacere seguirvi! Ad Maiora, semper!
Che emozione sentire questa conferenza... grazie Professore. Sono cresciuto (per mia fortuna) nel culto dello zio di mio nonno, la Medaglia d'Oro al Valor Militare RAFFAELE PERROTTELLI, morto nella seconda battaglia dell'Isonzo il 20 luglio 1915. Fante della Brigata Cagliari, acceso interventista, partito per il fronte appena laureato in Legge. Rammentiamo senza timore anche i grandi atti di eroismo di noi italiani perché senza memoria non c'è futuro!
La motivazione dell'onorificenza " In servizio di pattuglia presso i reticolati nemici, disturbava con fuoco efficace il nemico, intento al rafforzamento dei reticolati. Ferito per ben due volte successive, rimaneva fermo al posto assegnatogli continuando, con eroica tenacia a molestare il nemico, finché ferito una terza volta, all'addome, mortalmente, lasciava la vita sul posto che aveva tenuto con tanto onore. Polazzo 21 luglio 1915. Bravo, ciao 🫡
Buona sera professore, sono contento di aver sentito la sua conferenza. Io vengo dal Trentino, Welshtirol, ed è la prima volta che sento parlare in modo oggettivo e veritiero sugli andamenti della guerra anche da parte austriaca. Ci tenevo a precisare che i forti austriaci ero equipaggiati con medi calibri shrapnel per fronteggiare cariche di fanteria, mentre i forti italiani aveva a disposizione medi-grossi calibri con lo scopo di distruggere i forti. Gli austriaci erano quasi impotenti contro i forti italiani, ecco perché sono state necesserie armi come l'obice skoda da 305mm, comunque erano forti progettati per resistere a 2 settimane di bombardamenti, invece hanno resistito un anno
E' sempre un piacere ascoltare il prof. Cimmino. Dalle sue esposizioni si comprende la profonda ricerca sui temi trattati. L'unico appunto è che noi comuni mortali (personalmente appassionato di storia militare ma ignorante) forse avremmo bisogno di più mappe e grafici per comprendere le località citate dal prof. e i movimenti delle truppe. Spesso le località citate non le trovo su Google maps (probabilmente nel tempo hanno cambiato nome).
Como siempre, domus orobica es sinónimo de excelencia en su calidad de exposiciones!!! Gracias domus y gracias al profesor Cimmino, una eminencia!!! Sigo esperando la conferencia sobre la participación italiana en la guerra de los 30 años!! Saludos desde Argentina
Finalmente!attendevo da tempo che il Prof ci iniziasse a parlare del fronte Italiano ad inizio guerra! Però mi sento se mi è concesso di fare una piccola correzione:le cupole Armstrong del forte Campolongo non sono originali,ma delle ricostruzioni prodotte quando grazie all'iniziativa dell'Eco Museo Grande Guerra si volle recuperare la fortificazione. Per il resto complimenti a Marco,sempre preciso e preparato e a Domus Orobica che ci regala queste utili video conferenze.
Davvero molto interessante, documentato, incanta. Ho una perplessità insanabile quando sento parlare di "vittoria meritata", perchè fatico a capire quali sono le variabili che determinano un ipotetico merito sull'esito di una guerra.
Tra l'altro Carlo I l'aveva già donata al nuovo Regno dei serbi, croati e sloveni; tanto che il comandante, morto poi nell'affondamento, era Viktor Vuković von Podkapelski
Riflettevo su una cosa che il professore ha detto: "Gli ufficiali erano permeati di valori risorgimentali e per questo nel primo anno di guerra ne morirono moltissimi per l'abnegazione e l'entusiasmo profusi" Non avrà detto proprio così ma il senso è quello, mi pare. E' un osservazione molto interessante, gli ufficiali pure di complemento sapevano leggere, avevano studiato, avranno letto per esempio Cuore, chissà quanti ne sono morti con nell'animo il ricordo del tamburino sardo o della piccola vedetta lombarda... Chissà, sicuramente anche negli altri eserciti ci si nutriva di racconti patriottici, poi tutti livellati dalle mitragliatrici e l'artiglieria, contro le quali non c'era eroismo che tenesse.
C'è da dire che il fiore degli ufficiali di carriera e complemento nei primi mesi di guerra, morirono per la condotta tattica degli assalti frontali, in testa ai reparti, ma pure per via delle uniformi di colore differente rispetto alla truppa, spesso fatte confezionare privatamente, nonche per i gradi sulle controspalline. Dopo alcuni mesi vi fu una circolare del comando supremo, la quale cambiò le regole(ufficiali dietro e nn piú in testa),i gradi meno visibili(sui paramani). Via pure le sciabole, le fanfare e bandiere reggimentali
Ottima conferenza. Un'unica precisazione di dettagio: le cupole del forte Campolongo, a quanto ne so io, sono state ripristinate in concomitanza del restauro integrale del forte nel 2007. Io l'ho visitato sia prima che dopo, e prima le cupole non c'erano. E in effetti il restauro dà un'ottima idea di cosa doveva essere il forte all'inizio del conflitto.
Dopo averne sentito parlare Cimmino e Patricelli mi vedo costretto ad andare a cercare qualcosa sugli accordi di Plombières, così la prossima volta che ne parlano ho un'idea più chiara di quello che stanno dicendo.
minuto 1:00:17 Cimmino specifica che il monto Podgora non e' un monte ma la zona che si trova sotto il monte. Effettivamente in Polacco pod górą ( si pronuncia Pod Gura, con una A cantilenata) vuol dire proprio sotto la montagna.
effettivamente è una collina, che non arriva a più di 220 metri. Il nome è totalmente sloveno e indica il villaggio di Podgora che appunto significa "sotto il colle"
Sebbene la passione per la Grande Guerra sia la sua scelta storica preferita, le sue incursioni su alcuni eventi e battaglie storiche della seconda guerra mondiale sono un vero sollievo rispetto al deserto e alle paludi pseudo storiche che ci propinano. So che per la complessità i garbugli e l'insondabilità porta troppo spesso, occupandosi appunto di seconda guerra mondiale, ad allontanarsi da un'analisi definita come sede storica dovendosi troppo spesso appoggiarsi a teoremi non comprovati; ma se potesse parlare ad esempio come la battaglia delle Ardenne, quella del 1944, dove ci hanno e ci propinano l'eroica e mitica resistenza degli alleati quasi ogni santo giorno in quei pseudo canali televisivi innominabili, ci porterebbe una parola di sollievo delle menti. Grazie per i suoi preziosissimi interventi.
19:40 eppure il comando tedesco inizialmente non era intenzionato a sostenere l'Austria-Ungheria a Caporetto perché non voleva sprecare divisioni su un fronte che le autorità militari tedesche stesse ritenevano insignificante (la controproposta tedesca fu sempre combinare le truppe tedesche e austroungariche ma per aggredire la Romania e colpire la Russia da sud).
Forse la corazzata a cui si riferisce era la "Viribus Unitis" affondata da Rossetti e Paolucci il 1° Novembre del 1918. La Wien fu affondata da Rizzo il 10 dicembre 1917.
Da bravo Pedemontano tenderei a ricordarvi che la "mia" frontiera fino agli anni 10 del Novecento era la più fortificata d'Italia (basta solo andare a vedere la densità di Forti e Batterie tra Valle di Susa e Val Chisone per rimanere interdetti), e comunque ad onta del "ribaltone" negli stessi anni in cui si fortificava la frontiera est qui da noi venivano costruite le batterie corazzate Paradiso e La Court al Moncenisio, Pramand nella conca di Ulzio e sopratutto la più prestigiosa opera terrestre sull'Arco Alpino, ovvero lo Chaberton. Del resto nelle valli Piemontesi tra noi e Francesi sono molto spesso volate adorabili saccagnate con tutti i sentimenti, personaggini come il Catinat ed il Vendome sono ancora ben ricordati da queste parti.
La corazzata Wien, fu affondata da Rizzo il 10 Dicembbre del 1917. Fu la corazzata Viribus Unitis a essere affondata da Rossettio e Paolucci il 1° Novembre 1918.
Come si può leggere in pubblicazioni degli anni Venti le clausole del patto di Londra riguardanti gli acquisti italiani in terre slave furono resi pubblici dopo la rivoluzione di Ottobre (fine 17), non dopo quella di febbraio come accennato nel video. I reparti slavi, bosniaci o croati che fossero, erano gia più che motivati contro l'Italia, mentre le diserzioni tipicamente avvenivano tra rumeni e cechi.
Beh, qualcuno dei dubbi sulla nostra grande vittoria li ebbe subito: "«Vittorio Veneto» scrisse a questo proposito Giuseppe Prezzolini «è una ritirata che abbiamo disordinato e confuso: non una battaglia che abbiamo vinto. Questa è la verità che si deve dire agli italiani: la verità che gli italiani debbono lasciarsi dire.» (Storia politica della Grande Guerra-Piero Melograni) Ovviamente è anche una verità che pochi vogliono sentirsi dire, anche a cent'anni di distanza.
Verita' una ceppa...quella e` una ben scritta opinione di Prezzolini, condivisa da Perossini, e sostanzialmente sbagliata: la ritirata non e` avvenuta per caso o per volere di qualche estraneo, ma come risultato dello sforzo immane fatto dagli italiani. Anche Russi e Tedeschi non sono stati sbaragliati in una battaglia campale stile 800, ma dopo anni di sforzi sono collassati all' interno e come conseguenza le truppe al fronte hanno mollato...gli Austro-Ungarici sarebbero rimasti sul Piave fino alla resa tedesca in Novembre, se gli Italiani non avessero attaccato il 24 Ottobre e loro non si fossero dettti " oh,ma perche' stiamo ncora qui a farci ammazzare? raus!"
@@stefano_4593 Per la precisione storica era tutto il fronte delle potenze centrali che si stava sgretolando: in settembre aveva cominciato quello di Salonicco e la Bulgaria aveva chiesto l'armistizio. L'esercito tedesco invece era ancora in Francia e non accennava a cedere. Quello austro-ungarico in Italia era su una via di mezzo, gli ungheresi e i cechi erano in agitazione e il governo che già chiedeva un armistizio e già si facevano piani per la ritirata dall'Italia. Che questo sia avvenuto grazie agli sforzi anche nostri pagati con un paio di milioni di perdite nulla toglie al fatto che l'ultima battaglia fu la meno sanguinosa e incerta di tutte le precedenti perchè condotta contro un nemico ormai sull'orlo della sconfitta finale. Il fatto documentato è che la nostra offensiva era prevista per il 1919 e fu affrettata per non trovarsi alla pace con gli austriaci ancora in casa nostra come avvenne ai francesi, quindi attaccammo quando già sapevamo, noi e loro, che la guerra stava per finire, e questo è il fatto essenziale. Insomma a Vittorio Veneto non battemmo un esercito nel pieno della sua efficienza ma un complesso che andava già sgretolandosi e questa non è un opinione ma storia documentata. Che poi Prezzolini abbia esagerato nel minimizzare quella che comunque fu battaglia vera nei primi due-tre giorni, fu sicuramente come reazione a quella che venne millantata come chissà quale titanica impresa bellica con menzogne spudorate fin dalla prima riga del bollettino della vittoria: " l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi..." quando era stato vero il contrario per quasi tutta la guerra.
Pensando a Polio e alla sua morte. Ci rendiamo conto che se tale fatto fosse successo oggigiorno, e qualcuno avrebbe solo pensato o insinuato quello che dice Cimmino, sarebbe stato additato come complottista? Questo dovrebbe farci rifelttere.
La sospetta morte di Pollio è stata ampiamente considerata in passato sulla base del libro pubblicato da un suo collaboratore. E' stato addirittura fatto il nome del medico che avrebbe fatto l'iniezione fatale. L'inciso del prof. Cimmino ha una base documentata.
@@milojulini4559 era proprio quello che intendevo dire io. Immaginiamo ora quanta gente fa' affermazioni, oggi giorno, su base documentata, ma viene additata di complottismo, che poi altro non e' che un aggettivo usato per ridicolizzare, screditare l' interlocutore per evitare di rispondere e confrontarsi proprio con basi documentate.
Gentile Professore sto ascoltando questa conferenza con grande partecipazione emotiva. Il mio prozio Antonio morì il 30 ottobre 1915 sulle alture di Monfalcone a comando delle mitragliatrici, reggimento 7° lancieri, come è scritto sulla lapide commemorativa nel cimitero del suo paese natale. Le chiedo: a quale armata apparteneva? Ho una ulteriore domanda da farle: come posso fare per sapere a quale armata apparteneva mio nonno, che fu fatto prigioniero e portato a Leopoli? Quando era ancora vivo non trovai il coraggio di incalzarlo con domande che avrebbero potuto abbattere quel muro di silenzio posto a difesa delle enormi sofferenze che patì insieme ai suoi amici. Io non ho mai dimenticato. Grazie per una sua eventuale risposta.
Il Reggimento 7 Lancieri di Milano nella prima guerra mondiale è articolato su due gruppi ed è inquadrato nella 2ª Divisione di Cavalleria della 3ª Armata. In rete trovi tutto.
Auspico un confronto tra i prof Cimmino e Barbero. Il primo,è il mio mito perché non priva mai dignità le gesta dell'esercito italiano laddove invece, il secondo mette in atto tutta la sua migliore retorica nel vantare le imprese e il valore del nemico quasi a screditare i nostri soldati. Il prof Cimmino inoltre fornisce dettagli e descrizioni meticolose mentre il Prof Barbero opera dei racconti che assumono connotati di favolette per bambini. È forse questo il motivo per cui egli piace molto
Domanda: volevo sapere se l'AU abbia chiamato in causa l'art7 per compensazioni in rapporto alla detenzione italiana delle Isole del Dodecanneso (mi pare annesse solo dopo la 1GM) Grazie agli esperti!
Grande Prof Cimmino , le sue lezioni sono sempre avvincenti, mai noiose , realistiche e prive di quella retorica di certi intellettuali che quasi chiedono scusa per le azioni compiute dall Italia, che e sempre la piu impreparata , la piu disonesta, la piu non all altezza . Ottima la chiarificazione sul patto della triplice alleanza e sul patto di Londra , che spiega ,senza dover giustificare l atteggiamento dell Italia. Grazie.
In realtà qualche modesto compenso coloniale l'italia l'ottenne: alcuni anni dopo il trattato di Versailles Francia e Inghilterra cedettero dei territori di confine alla Libia italiana, tra cui l'oasi di Giarabub e in Somalia l'Oltregiuba. Indubbiamente fu un contentino per placare l'animosita' dell'Italia per la "vittoria mutilata", ma tant'è.
Ottima analisi come sempre del prof. Cimmino, mi permetto di dissentire su un dettaglio sulla morte del gen.Pollio ,che mi risulta essere deceduto per insufficienza cardiaca e non per un colpo di sole. Mi piacerebbe che il prof. Cimmino , grazie alle sue qualità di storico militare, che un giorno possa fare l'analisi dell'operazione Merkur
Gli Italiani potevano eventualmente ben prendere la Val Travenanzes ma poi? Le posizioni sulla Furcia Rossa (dal Lagazuoi al Monte Vallon Bianco) erano un fortino continuo. Ogni montagna era una casamatta con postazioni per cannoni, mitragliatrici, trincee, ricoveri, santa barbara in galleria. Anche conquistando il Vallon Bianco a nord poi l'accesso al continuo della Furcia Rossa era costituito da due passaggi aerei facilmente controllabili dagli AU. Consiglio di fare delle escursioni cominciando al Bivacco della Pace su Monte Castello, e seguinti Monte Casale e Cavallo. E poi bivacco Baccon-Baborka e Monte Vallon Bianco, Per rendersi conto del terreno. Alle spalle della Furcia Rossa c'era il villaggio militare di Malga Grande Fanes (con teleferiche che salivano a Monte Castello e Vallon Bianco). Al villaggio arrivava da Col Locia, da sud, la funivia che partiva dalla Val Gardena (scendeva a La Villa dal passo Gardena proseguendo quindi su a S. Cassiano e imboccava da Capanna Alpina per Grande Fanes, ai piedi del Passo Valparola) era il terminale della ferrovia omonima collegata con la Val d'Adige, Un dispositivo logistico quindi formidabile sosteneva il fronte della Furcia Rossa che resistette fino alla fine della guerra senza praticamente perdere un metro.
Grazie Domus come sempre , grazie al professore Cimmino,tutto sempre molto interessante MA , dov'è l'enfasi sulla logistica? Che domus orobica abbia sostituito anche il profesor Cimmino con un clone?
Brusati è stato silurato perché la sua armata aveva compiti strettamente difensivi , invece si incaponì in operazioni offensive che non davano alcun vantaggio tattico anzi allungavano la linea su posizioni difficilmente difendibili. Non è stato giubilato per mancanza di spirito offensivo come detto da Cimino.
Brusati fu vittima della solita incapacità decisionale di Cadorna, che in un primo momento appoggiò una strategia strettamente difensiva e poi invece fu possibilista su una iniziativa offensiva , avendo ricevuto informazioni su una possibile offensiva austriaca. E quindi a sfondamento avvenuto , fece del Brusati il capro espiatorio! Ma in fondo era una questione legata ai soliti litigi di " bottega" , Cadorna non poteva sopportare Brusati, perche quest'ultimo aveva il fratello Ugo , aiutante di campo di sua maestà Vittorio Emanuele iii e quindi lo considerava, il solito "raccomandato"! La guerra dei piccoli generali. Bah PS “La tattica di usare i due pedali - freno e acceleratore - ha scritto Lorenzo Del Boca in “Grande Guerra piccoli generali” - consentiva di avere sempre ragione e di addossare, comunque, la colpa agli altri: o perché avevano osato troppo o perché erano rimasti troppo prudenti.
dovresti poter trovare la playlist "Prima Guerra Mondiale" sul canale con gli interventi disposti in ordine cronologico partendo dalla Battaglia di Tannenberg.
Buon giorno, ci scusiamo per la nostra ottusità, ma sinceramente non riusciamo a capire come l'Austria-Ungheria abbia contravvenuto anche al quarto Articolo della Triplice Alleanza... Potrebbe chiarirci le idee in merito? Grazie.
non compensando in maniera adeguata l'Italia le sue acquisizioni nei Balcani, mancando quindi formalmente ai trattati stipulati. La dichiarazione di guerra però non ha a vedere con gli accordi della Triplice
@@domusorobica2014 , anzitutto vi ringraziamo per la vostra solerte risposta, cosa non facile da ottenere nella maggior parte dei Canali RUclips, ma purtroppo, e ci scusiamo, vi abbiamo posto una domanda poco precisa. Noi ci riferiamo alla conclusione udibile nel momento 03:12 che comprendiamo per quel che concerne l'articolo 7 ma non per quel che riguarda l'articolo 4. Grazie e buona giornata.
Il ten. Picco era ligure e quegli alpini non erano solo piemontesi, come poi la Cuneense e la Taurinense avranno una componente ligure, la Liguria è mare e montagna non dimenticatelo
Verissimo, da genovese nonché ligure ricordo che ai tempi della leva i coscritti venivano mandati per la maggior parte negli Alpini e in Marina,io sono un'eccezione essendo stato mandato al 14mo bersaglieri "Sernaglia".
Prof buongiorno, ho ascoltato più e più volte le sue lezioni, tutte.Le volevo chiedere, mi dà un suo commento sul bollettino di Cadorna sulla battaglia persa a Caporetto , in quanto ascoltando tutte le sue lezioni non lo ha mai menzionato, forse avrà dipeso anche da quello (il bollettino) che poi in Italia abbiamo pensato che avessimo un esercito buono a nulla?
Anche all' inizio della II GM l' idea era la guerra alla Francia. Nemmeno si ipotizzava una guerra contro la Gran Bretagna. Anzi era apertamente rifiutata anche solo come idea.
La Germania tento ^ invano di scendere a trattative ,ma Sidney Sonnino che usava Il cognome della madre Toscana ,onde nascondere la sua vera origine e fedelta ^.(come Il Mieli ),ed il nano re^Vittorio 3,che era anti Tedesco le fecero Saltare. L Austra sarebbe stata disposta in quel momento difficile e pericoloso della sua storia (dopo chissa come si sarebbe poi comportata )a cedere il trentino ,la Dalmazia l Istria.Il territorio dell Tirolo ,o ( Bolzano )per ragioni storiche non era disposta a cederlo ,( sebbene le pressioni Prussiane ) ,poi vi era Il porto di Trieste ,l Amburgo Austriaco ,che piu comprensibilmente anche dai Prussiani ,viste le ragioni economiche non voleva cedere.. Cioe^ ,avrebbe ceduto tutta la provincia tenendosi ,in quel caso il porto , la citta e la linea ferroviaria che la collega a Lubiana ,con un corridoio di 5 km a destra e 5km a sinistra. Oppure Fiume ,uno dei due porti comprensibilmente gli era necessario e vitale. La Francia non offri ,un centimetro ,ed il 3 novembre dell 18 ,si precipito a Fiume per darla a Belgrado e lei tenersela ,Il porto di Trieste oggi Deutscher (allora lo chiamavano Tradimento ). Ma l errore strategico piu grave fu con questa guerra il garantire ancora di piu la supremazia Britannica nell Mediterraneo. Sonnino Il pianificatore e vincitore.
"Ma l errore strategico piu grave fu con questa guerra il garantire ancora di piu la supremazia Britannica nell Mediterraneo." E l'alternativa qual'era? Far la guerra a fianco degli Imperi Centrali e condividere la loro fine? Cioè bloccati e affamati (se non bombardati) dalla flotta anglo-francese?
L'evento più atteso in Italia dai tempi del Bollettino della Vittoria
Commenti memorabili
Ahhahah vero xD
😂😂
@@flavioric mmm
I resti dei video storici precedenti vengono ricordati con disordine nelle valli ove venero trasmessi con orgogliosa sicurezza.
Sempre preparatissimo e molto chiaro😊😊😊😊.......complimenti MARCO per il video e per la chiarezza 😊😊😊...........😊LE MONTAGNE DEL CARSO DOVREBBERO ESSERE ( E NON SOLO QUELLE ) PIENE DI CARTELLI RIGUARDANTI LA GRANDE GUERRA CON LE RISPETTIVE SPIEGAZIONI SULLE BATTAGLIE COMBATTUTE IN QUEI POSTI 😮😮😮😮😮....... E ..........I CIPPI E O MONUMENTI DEDICATI ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE DOVREBBERO ESSERE PIENI DI FIORI E DI CORONE😮😮😮😮😢PURTROPPO NON È COSÌ... ......LI STIAMO DIMENTICANDO😢😢
Un grande ringraziamento a Cimmino e Domus Orobica per il grande lavoro e la condivisione di tutto ciò che fate. Sempre un piacere seguirvi! Ad Maiora, semper!
Che emozione sentire questa conferenza... grazie Professore. Sono cresciuto (per mia fortuna) nel culto dello zio di mio nonno, la Medaglia d'Oro al Valor Militare RAFFAELE PERROTTELLI, morto nella seconda battaglia dell'Isonzo il 20 luglio 1915. Fante della Brigata Cagliari, acceso interventista, partito per il fronte appena laureato in Legge. Rammentiamo senza timore anche i grandi atti di eroismo di noi italiani perché senza memoria non c'è futuro!
La motivazione dell'onorificenza
" In servizio di pattuglia presso i reticolati nemici, disturbava con fuoco efficace il nemico, intento al rafforzamento dei reticolati.
Ferito per ben due volte successive, rimaneva fermo al posto assegnatogli continuando, con eroica tenacia a molestare il nemico, finché ferito una terza volta, all'addome, mortalmente, lasciava la vita sul posto che aveva
tenuto con tanto onore. Polazzo 21 luglio 1915.
Bravo, ciao 🫡
Ascoltare il prof Cimmino è sempre un piacere
Mi associo con piacere.
@@girolamofloccari6597 "non è ancora il momento di farci le pugnette a vicenda" (cit.).
@@3LRaetica e questa frase del caxxo che ci azzecca ( ovvero cosa c'entra ? ).
Era ora di un video del mitico Cimmino.Una lezione di storia condotta da Cimmino non a prezzo.Sempre grandissimo.GRAZIE.
Tu hai davvero bisogno di lezioni, anche coattive.
Ha
Buona sera professore, sono contento di aver sentito la sua conferenza. Io vengo dal Trentino, Welshtirol, ed è la prima volta che sento parlare in modo oggettivo e veritiero sugli andamenti della guerra anche da parte austriaca. Ci tenevo a precisare che i forti austriaci ero equipaggiati con medi calibri shrapnel per fronteggiare cariche di fanteria, mentre i forti italiani aveva a disposizione medi-grossi calibri con lo scopo di distruggere i forti. Gli austriaci erano quasi impotenti contro i forti italiani, ecco perché sono state necesserie armi come l'obice skoda da 305mm, comunque erano forti progettati per resistere a 2 settimane di bombardamenti, invece hanno resistito un anno
Grandissimo Prof Cimmino
Un piacere ascoltarla
Grazie per il suo lavoro
Prof. Cimmino patrimonio nazionale. Fantastica conferenza.
E' sempre un piacere ascoltare il prof. Cimmino. Dalle sue esposizioni si comprende la profonda ricerca sui temi trattati. L'unico appunto è che noi comuni mortali (personalmente appassionato di storia militare ma ignorante) forse avremmo bisogno di più mappe e grafici per comprendere le località citate dal prof. e i movimenti delle truppe. Spesso le località citate non le trovo su Google maps (probabilmente nel tempo hanno cambiato nome).
Como siempre, domus orobica es sinónimo de excelencia en su calidad de exposiciones!!! Gracias domus y gracias al profesor Cimmino, una eminencia!!!
Sigo esperando la conferencia sobre la participación italiana en la guerra de los 30 años!!
Saludos desde Argentina
Il Prof. Cimmino è sempre molto preciso nel racconto degli eventi. Interessantissimo !!! Grazie Prof.
Finalmente!attendevo da tempo che il Prof ci iniziasse a parlare del fronte Italiano ad inizio guerra! Però mi sento se mi è concesso di fare una piccola correzione:le cupole Armstrong del forte Campolongo non sono originali,ma delle ricostruzioni prodotte quando grazie all'iniziativa dell'Eco Museo Grande Guerra si volle recuperare la fortificazione. Per il resto complimenti a Marco,sempre preciso e preparato e a Domus Orobica che ci regala queste utili video conferenze.
Il solito sapientino rompimarroni.
Bentornato professore ! Ora in poltrona birra fresca e ...tutto orecchi!
Bella Analisi di un Fatto epico...
Grazie per averne parlato...
Saluti e Auguri. 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Aria pura, grazie di cuore.
Marco Cimmino davvero un piacere ascoltarlo sto guardando tutti i video
Che piacere ascoltarla professore ….
Davvero !
Like al buio per il prof. Cimmino!
Grazie.
Davvero molto interessante, documentato, incanta. Ho una perplessità insanabile quando sento parlare di "vittoria meritata", perchè fatico a capire quali sono le variabili che determinano un ipotetico merito sull'esito di una guerra.
Comunque è la Viribus Unitis che è stata affondata praticamente a guerra finita (1º novembre 1918), non la Wien.
Tra l'altro Carlo I l'aveva già donata al nuovo Regno dei serbi, croati e sloveni; tanto che il comandante, morto poi nell'affondamento, era Viktor Vuković von Podkapelski
Ringrazio la domus x questa nuova puntatona con Cimmino. Tanta roba.
Una lezione di un ora che vale più della lettura di dieci volumi.
Grande Prof. sempre duro al pezzo. Un piacere ascoltarla, complimenti.
È sempre un piacere ascoltarla professore
Profedore e sempre un piacere.
Grazie Prof. Cimmino! La seguo assiduamente da Londra
complimenti e grazie per il video
Grazie mille Prof.
Riflettevo su una cosa che il professore ha detto: "Gli ufficiali erano permeati di valori risorgimentali e per questo nel primo anno di guerra ne morirono moltissimi per l'abnegazione e l'entusiasmo profusi" Non avrà detto proprio così ma il senso è quello, mi pare.
E' un osservazione molto interessante, gli ufficiali pure di complemento sapevano leggere, avevano studiato, avranno letto per esempio Cuore, chissà quanti ne sono morti con nell'animo il ricordo del tamburino sardo o della piccola vedetta lombarda...
Chissà, sicuramente anche negli altri eserciti ci si nutriva di racconti patriottici, poi tutti livellati dalle mitragliatrici e l'artiglieria, contro le quali non c'era eroismo che tenesse.
C'è da dire che il fiore degli ufficiali di carriera e complemento nei primi mesi di guerra, morirono per la condotta tattica degli assalti frontali, in testa ai reparti, ma pure per via delle uniformi di colore differente rispetto alla truppa, spesso fatte confezionare privatamente, nonche per i gradi sulle controspalline. Dopo alcuni mesi vi fu una circolare del comando supremo, la quale cambiò le regole(ufficiali dietro e nn piú in testa),i gradi meno visibili(sui paramani). Via pure le sciabole, le fanfare e bandiere reggimentali
@@filippo9832 Verissimo, grazie. Il comando, dopo l'esempio francese (simile) poteva pensarci prima ma si sa...
Bentornato Professore…..!!!!👍
Sempre un piacere ascoltare le sue lezioni professore
Complimenti Marco
Smontato alle 23:00 dal turno di servizio, ma se c'è il Prof. si ascolta .
Favoloso!
Hemper 'n piasèr hcultà 'l Marco, grase Domus.
Ottima conferenza.
Un'unica precisazione di dettagio: le cupole del forte Campolongo, a quanto ne so io, sono state ripristinate in concomitanza del restauro integrale del forte nel 2007. Io l'ho visitato sia prima che dopo, e prima le cupole non c'erano. E in effetti il restauro dà un'ottima idea di cosa doveva essere il forte all'inizio del conflitto.
Le cupole furono centrate e divelte nel 1916 de.wikipedia.org/wiki/Forte_Campolongo
Esattamente!
la Storia del Professor Cimmino ha sempre la Esse maiuscola !
Dopo averne sentito parlare Cimmino e Patricelli mi vedo costretto ad andare a cercare qualcosa sugli accordi di Plombières, così la prossima volta che ne parlano ho un'idea più chiara di quello che stanno dicendo.
minuto 1:00:17
Cimmino specifica che il monto Podgora non e' un monte ma la zona che si trova sotto il monte.
Effettivamente in Polacco pod górą ( si pronuncia Pod Gura, con una A cantilenata) vuol dire proprio sotto la montagna.
effettivamente è una collina, che non arriva a più di 220 metri. Il nome è totalmente sloveno e indica il villaggio di Podgora che appunto significa "sotto il colle"
In Sloveno, infatti, Pod Gora vuol dire: sotto il monte.
Podgorica.Senza la pretesa da parte mia di non insegnare niente a nessuno .
Sebbene la passione per la Grande Guerra sia la sua scelta storica preferita, le sue incursioni su alcuni eventi e battaglie storiche della seconda guerra mondiale sono un vero sollievo rispetto al deserto e alle paludi pseudo storiche che ci propinano. So che per la complessità i garbugli e l'insondabilità porta troppo spesso, occupandosi appunto di seconda guerra mondiale, ad allontanarsi da un'analisi definita come sede storica dovendosi troppo spesso appoggiarsi a teoremi non comprovati; ma se potesse parlare ad esempio come la battaglia delle Ardenne, quella del 1944, dove ci hanno e ci propinano l'eroica e mitica resistenza degli alleati quasi ogni santo giorno in quei pseudo canali televisivi innominabili, ci porterebbe una parola di sollievo delle menti. Grazie per i suoi preziosissimi interventi.
Grazie bellissima lezione
Finalmente!
Stupendo!
19:40 eppure il comando tedesco inizialmente non era intenzionato a sostenere l'Austria-Ungheria a Caporetto perché non voleva sprecare divisioni su un fronte che le autorità militari tedesche stesse ritenevano insignificante (la controproposta tedesca fu sempre combinare le truppe tedesche e austroungariche ma per aggredire la Romania e colpire la Russia da sud).
Forse la corazzata a cui si riferisce era la "Viribus Unitis" affondata da Rossetti e Paolucci il 1° Novembre del 1918. La Wien fu affondata da Rizzo il 10 dicembre 1917.
Da bravo Pedemontano tenderei a ricordarvi che la "mia" frontiera fino agli anni 10 del Novecento era la più fortificata d'Italia (basta solo andare a vedere la densità di Forti e Batterie tra Valle di Susa e Val Chisone per rimanere interdetti), e comunque ad onta del "ribaltone" negli stessi anni in cui si fortificava la frontiera est qui da noi venivano costruite le batterie corazzate Paradiso e La Court al Moncenisio, Pramand nella conca di Ulzio e sopratutto la più prestigiosa opera terrestre sull'Arco Alpino, ovvero lo Chaberton. Del resto nelle valli Piemontesi tra noi e Francesi sono molto spesso volate adorabili saccagnate con tutti i sentimenti, personaggini come il Catinat ed il Vendome sono ancora ben ricordati da queste parti.
Bravissimi!!!!!!
Buongiorno professor Cimmino e grazie per tutte le sue lezioni. Mi piacerebbe sentirla raccontare la tregua di Natale del 1914.
Conferenza eccezionale.
Spettacolare!
Cimino sa tutto, non ce n'è!!!
Magari... 😀
La corazzata Wien, fu affondata da Rizzo il 10 Dicembbre del 1917. Fu la corazzata Viribus Unitis a essere affondata da Rossettio e Paolucci il 1° Novembre 1918.
Come si può leggere in pubblicazioni degli anni Venti le clausole del patto di Londra riguardanti gli acquisti italiani in terre slave furono resi pubblici dopo la rivoluzione di Ottobre (fine 17), non dopo quella di febbraio come accennato nel video. I reparti slavi, bosniaci o croati che fossero, erano gia più che motivati contro l'Italia, mentre le diserzioni tipicamente avvenivano tra rumeni e cechi.
Se eravamo bravi a scavare I rifugi in Montagna e perche' I nostril minatori sardi iglesienti erano esperti con l' explosivo bravi bravi
mica solo i sardi, tra l'altro lo scavo delle gallerie montane ha delle peculiarità che non credo si trovassero in Sardegna
Beh, qualcuno dei dubbi sulla nostra grande vittoria li ebbe subito:
"«Vittorio Veneto» scrisse a questo proposito Giuseppe Prezzolini «è una ritirata che abbiamo disordinato e confuso: non una battaglia che abbiamo vinto. Questa è la verità che si deve dire agli italiani: la verità che gli italiani debbono lasciarsi dire.»
(Storia politica della Grande Guerra-Piero Melograni)
Ovviamente è anche una verità che pochi vogliono sentirsi dire, anche a cent'anni di distanza.
Verita' una ceppa...quella e` una ben scritta opinione di Prezzolini, condivisa da Perossini, e sostanzialmente sbagliata: la ritirata non e` avvenuta per caso o per volere di qualche estraneo, ma come risultato dello sforzo immane fatto dagli italiani. Anche Russi e Tedeschi non sono stati sbaragliati in una battaglia campale stile 800, ma dopo anni di sforzi sono collassati all' interno e come conseguenza le truppe al fronte hanno mollato...gli Austro-Ungarici sarebbero rimasti sul Piave fino alla resa tedesca in Novembre, se gli Italiani non avessero attaccato il 24 Ottobre e loro non si fossero dettti " oh,ma perche' stiamo ncora qui a farci ammazzare? raus!"
@@stefano_4593 Per la precisione storica era tutto il fronte delle potenze centrali che si stava sgretolando: in settembre aveva cominciato quello di Salonicco e la Bulgaria aveva chiesto l'armistizio. L'esercito tedesco invece era ancora in Francia e non accennava a cedere. Quello austro-ungarico in Italia era su una via di mezzo, gli ungheresi e i cechi erano in agitazione e il governo che già chiedeva un armistizio e già si facevano piani per la ritirata dall'Italia.
Che questo sia avvenuto grazie agli sforzi anche nostri pagati con un paio di milioni di perdite nulla toglie al fatto che l'ultima battaglia fu la meno sanguinosa e incerta di tutte le precedenti perchè condotta contro un nemico ormai sull'orlo della sconfitta finale.
Il fatto documentato è che la nostra offensiva era prevista per il 1919 e fu affrettata per non trovarsi alla pace con gli austriaci ancora in casa nostra come avvenne ai francesi, quindi attaccammo quando già sapevamo, noi e loro, che la guerra stava per finire, e questo è il fatto essenziale.
Insomma a Vittorio Veneto non battemmo un esercito nel pieno della sua efficienza ma un complesso che andava già sgretolandosi e questa non è un opinione ma storia documentata.
Che poi Prezzolini abbia esagerato nel minimizzare quella che comunque fu battaglia vera nei primi due-tre giorni, fu sicuramente come reazione a quella che venne millantata come chissà quale titanica impresa bellica con menzogne spudorate fin dalla prima riga del bollettino della vittoria: " l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi..." quando era stato vero il contrario per quasi tutta la guerra.
Pensando a Polio e alla sua morte.
Ci rendiamo conto che se tale fatto fosse successo oggigiorno, e qualcuno avrebbe solo pensato o insinuato quello che dice Cimmino, sarebbe stato additato come complottista?
Questo dovrebbe farci rifelttere.
La sospetta morte di Pollio è stata ampiamente considerata in passato sulla base del libro pubblicato da un suo collaboratore. E' stato addirittura fatto il nome del medico che avrebbe fatto l'iniezione fatale. L'inciso del prof. Cimmino ha una base documentata.
@@milojulini4559 era proprio quello che intendevo dire io.
Immaginiamo ora quanta gente fa' affermazioni, oggi giorno, su base documentata, ma viene additata di complottismo, che poi altro non e' che un aggettivo usato per ridicolizzare, screditare l' interlocutore per evitare di rispondere e confrontarsi proprio con basi documentate.
Grazie
Gentile Professore sto ascoltando questa conferenza con grande partecipazione emotiva. Il mio prozio Antonio morì il 30 ottobre 1915 sulle alture di Monfalcone a comando delle mitragliatrici, reggimento 7° lancieri, come è scritto sulla lapide commemorativa nel cimitero del suo paese natale. Le chiedo: a quale armata apparteneva? Ho una ulteriore domanda da farle: come posso fare per sapere a quale armata apparteneva mio nonno, che fu fatto prigioniero e portato a Leopoli? Quando era ancora vivo non trovai il coraggio di incalzarlo con domande che avrebbero potuto abbattere quel muro di silenzio posto a difesa delle enormi sofferenze che patì insieme ai suoi amici. Io non ho mai dimenticato. Grazie per una sua eventuale risposta.
Il Reggimento 7 Lancieri di Milano nella prima guerra mondiale è articolato su due gruppi ed è inquadrato nella 2ª Divisione di Cavalleria della 3ª Armata.
In rete trovi tutto.
Auspico un confronto tra i prof Cimmino e Barbero.
Il primo,è il mio mito perché non priva mai dignità le gesta dell'esercito italiano laddove invece, il secondo mette in atto tutta la sua migliore retorica nel vantare le imprese e il valore del nemico quasi a screditare i nostri soldati.
Il prof Cimmino inoltre fornisce dettagli e descrizioni meticolose mentre il Prof Barbero opera dei racconti che assumono connotati di favolette per bambini.
È forse questo il motivo per cui egli piace molto
Barbero è la panna nella bocca degli stolti
Cimmino un gigante !... a reti unificate
Il mio bisnonno ( soldato Piasentin) e' stato ferito durante l' undicesima battaglia dell' Isonzo nei pressi di Castanevizza del Carso.
"inghilterra e francia ci avevano promesso tutta una serie di territori": grazie al *****, tutta roba che non era loro! XD
Si sempre generoso con la roba degli altri, che tanto poi comunque non paghiamo
Ma neanche nostra dato che ci vivevano altri popoli che a loro volta volevano l'indipendenza !
@@danieledaniele2463 è la triste storia del mondo 🤷🏻♂️
Fu decisivo il volere statunitense, loro nn firmarono gli accordi, ancora nn c'erano, x cui nn avevano promesso nulla.....al mercato
Se è per quello gli austro-tedeschi ci avevano promesso Nizza, la Savoia, la Corsica e la Tunisia... Tutta roba dei francesi.
Domanda: volevo sapere se l'AU abbia chiamato in causa l'art7 per compensazioni in rapporto alla detenzione italiana delle Isole del Dodecanneso (mi pare annesse solo dopo la 1GM) Grazie agli esperti!
bella domanda..
Anthony Eden ai tempi degli accordi di Londra aveva circa 18 anni... sicuro il professore non intendesse qualcun altro?
Buongiorno
Spero che il prof. Cimmino non mi faccia attendere molto per il prossimo video.
Grazie per l'attenzione.
Massimo Forestan
27:40 in questi giorni morire a Torino per un colpo di sole non sembra un ipotesi così assurda
Grande Prof Cimmino , le sue lezioni sono sempre avvincenti, mai noiose , realistiche e prive di quella retorica di certi intellettuali che quasi chiedono scusa per le azioni compiute dall Italia, che e sempre la piu impreparata , la piu disonesta, la piu non all altezza . Ottima la chiarificazione sul patto della triplice alleanza e sul patto di Londra , che spiega ,senza dover giustificare l atteggiamento dell Italia. Grazie.
In realtà qualche modesto compenso coloniale l'italia l'ottenne: alcuni anni dopo il trattato di Versailles Francia e Inghilterra cedettero dei territori di confine alla Libia italiana, tra cui l'oasi di Giarabub e in Somalia l'Oltregiuba. Indubbiamente fu un contentino per placare l'animosita' dell'Italia per la "vittoria mutilata", ma tant'è.
Praticamente sabbia (Libia) e quattro sassi (Oltre Giuba), persino il Belgio e il Sudafrica ebbero di più.
E chi se la perde questa.
Cimmino patrimonio dell'umanità!
Ottima analisi come sempre del prof. Cimmino, mi permetto di dissentire su un dettaglio sulla morte del gen.Pollio ,che mi risulta essere deceduto per insufficienza cardiaca e non per un colpo di sole.
Mi piacerebbe che il prof. Cimmino , grazie alle sue qualità di storico militare, che un giorno possa fare l'analisi dell'operazione Merkur
Un nipote del Gen. Pollio ha scritto un libro sulla sua morte, acquistato..ma non ancora letto. L'ipotesi è che il generale sia stato eliminato (!).
La probabilità è che sia stato ucciso
Gli Italiani potevano eventualmente ben prendere la Val Travenanzes ma poi? Le posizioni sulla Furcia Rossa (dal Lagazuoi al Monte Vallon Bianco) erano un fortino continuo. Ogni montagna era una casamatta con postazioni per cannoni, mitragliatrici, trincee, ricoveri, santa barbara in galleria. Anche conquistando il Vallon Bianco a nord poi l'accesso al continuo della Furcia Rossa era costituito da due passaggi aerei facilmente controllabili dagli AU. Consiglio di fare delle escursioni cominciando al Bivacco della Pace su Monte Castello, e seguinti Monte Casale e Cavallo. E poi bivacco Baccon-Baborka e Monte Vallon Bianco, Per rendersi conto del terreno. Alle spalle della Furcia Rossa c'era il villaggio militare di Malga Grande Fanes (con teleferiche che salivano a Monte Castello e Vallon Bianco). Al villaggio arrivava da Col Locia, da sud, la funivia che partiva dalla Val Gardena (scendeva a La Villa dal passo Gardena proseguendo quindi su a S. Cassiano e imboccava da Capanna Alpina per Grande Fanes, ai piedi del Passo Valparola) era il terminale della ferrovia omonima collegata con la Val d'Adige, Un dispositivo logistico quindi formidabile sosteneva il fronte della Furcia Rossa che resistette fino alla fine della guerra senza praticamente perdere un metro.
Grazie Domus come sempre , grazie al professore Cimmino,tutto sempre molto interessante MA , dov'è l'enfasi sulla logistica? Che domus orobica abbia sostituito anche il profesor Cimmino con un clone?
Buonasera, compimenti per il canale♥️. Quando il prossimo video?
a settembre, il mese che viene l'interesse per i video di approfondimento evapora
Brusati è stato silurato perché la sua armata aveva compiti strettamente difensivi , invece si incaponì in operazioni offensive che non davano alcun vantaggio tattico anzi allungavano la linea su posizioni difficilmente difendibili. Non è stato giubilato per mancanza di spirito offensivo come detto da Cimino.
Brusati fu vittima della solita incapacità decisionale di Cadorna, che in un primo momento appoggiò una strategia strettamente difensiva e poi invece fu possibilista su una iniziativa offensiva , avendo ricevuto informazioni su una possibile offensiva austriaca. E quindi a sfondamento avvenuto , fece del Brusati il capro espiatorio! Ma in fondo era una questione legata ai soliti litigi di " bottega" , Cadorna non poteva sopportare Brusati, perche quest'ultimo aveva il fratello Ugo , aiutante di campo di sua maestà Vittorio Emanuele iii e quindi lo considerava, il solito "raccomandato"! La guerra dei piccoli generali. Bah
PS “La tattica di usare i due pedali - freno e acceleratore - ha scritto Lorenzo Del Boca in “Grande Guerra piccoli generali” - consentiva di avere sempre ragione e di addossare, comunque, la colpa agli altri: o perché avevano osato troppo o perché erano rimasti troppo prudenti.
Mi ero scordato il like automatico
Grande Cim!
Bravissimo
Professore la seguo sempre attentamente, un piccolo appunto, il silurificio si trovava a Fiume porto del regno di Ungheria.
Sì, mi sono accorto subito dell'errore, ma, ormai, era troppo tardi. Purtroppo, capita. Grazie dell'appunto.
Spiaze per Cadorna ma non ha vinto lui la guerra.
Bella citazione per i Sassarini
Sardi
Sempre un piacere professore, sperando di incontrarla di persona a qualche prossima adunata...
Mi piacerebbe sentirLa in un intervento dedicato alla guerra sull'altopiano di Asiago e sul Pasubio
prossima puntata
Interessantissimo! Ma vi è una consequenzialità nella liste delle conferenze pubblicate? Quali sarebbero le successiva a questa? Grazie
dovresti poter trovare la playlist "Prima Guerra Mondiale" sul canale con gli interventi disposti in ordine cronologico partendo dalla Battaglia di Tannenberg.
@@domusorobica2014 Grazie davvero gentile! Farò tesoro di queste vostre splendide conferenze.
Buon giorno,
ci scusiamo per la nostra ottusità, ma sinceramente non riusciamo a capire come l'Austria-Ungheria abbia contravvenuto anche al quarto Articolo della Triplice Alleanza...
Potrebbe chiarirci le idee in merito?
Grazie.
non compensando in maniera adeguata l'Italia le sue acquisizioni nei Balcani, mancando quindi formalmente ai trattati stipulati. La dichiarazione di guerra però non ha a vedere con gli accordi della Triplice
@@domusorobica2014 , anzitutto vi ringraziamo per la vostra solerte risposta, cosa non facile da ottenere nella maggior parte dei Canali RUclips, ma purtroppo, e ci scusiamo, vi abbiamo posto una domanda poco precisa. Noi ci riferiamo alla conclusione udibile nel momento 03:12 che comprendiamo per quel che concerne l'articolo 7 ma non per quel che riguarda l'articolo 4.
Grazie e buona giornata.
Il ten. Picco era ligure e quegli alpini non erano solo piemontesi, come poi la Cuneense e la Taurinense avranno una componente ligure, la Liguria è mare e montagna non dimenticatelo
Hai ragione: farò ammenda...
Verissimo, da genovese nonché ligure ricordo che ai tempi della leva i coscritti venivano mandati per la maggior parte negli Alpini e in Marina,io sono un'eccezione essendo stato mandato al 14mo bersaglieri "Sernaglia".
@@girolamofloccari6597 ad Albenga?
@@luigisiri747 si,caserma Piave 11mo scaglione 81 ,comandante Ten.Col. Farina, comandante compagnia ten.Filippi,inviato poi alla 31ma Brigata Corazzata Curtatone a Bellinzago Novarese,saluti
@@girolamofloccari6597 abitavo di fronte alla Piave
Prof buongiorno, ho ascoltato più e più volte le sue lezioni, tutte.Le volevo chiedere, mi dà un suo commento sul bollettino di Cadorna sulla battaglia persa a Caporetto , in quanto ascoltando tutte le sue lezioni non lo ha mai menzionato, forse avrà dipeso anche da quello (il bollettino) che poi in Italia abbiamo pensato che avessimo un esercito buono a nulla?
È come il padre che infama i figli in pubblico! Che mi dice? La ringrazio e le faccio i miei complimenti.Grazie e spero di conoscerla presto
nella conferenza sulla battaglia del Piave viene definito "infame comunicato"
@@domusorobica2014 ritroverò il minuto dove viene citata, grazie ancora
"Torino città notoriamente tropicale" 😂
Forse anche lui pensa , ma non può dirlo, che abbiano fatto fuori Pollio x avere libertà di abbandonare la triplice😮
Anche all' inizio della II GM l' idea era la guerra alla Francia. Nemmeno si ipotizzava una guerra contro la Gran Bretagna. Anzi era apertamente rifiutata anche solo come idea.
"Te ciapi Gorissia, Mi spache Venessia"
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A reti unificate !
Grande attenzione alle informazioni senza posizioni "politiche".
"Brutta cosa" la storia senza invenzioni, per quelli che ne fanno solo spettacolo.
Turno notturno in taxi, lezioni di cimmino, coltello fra i denti, tifo indiavolato, e rutto libero!!!
quando entra un cliente però il coltello toglilo di bocca, altrimenti quello pensa male 🤣
Ma non fu bombardato forte luserna invece di forte verle come dice il professore come primo attacco?
Perché bonton? non doveva l'Italia mantenere una 'benevola neutralità'?
La Germania tento ^ invano di scendere a trattative ,ma Sidney Sonnino che usava Il cognome della madre Toscana ,onde nascondere la sua vera origine e fedelta ^.(come Il Mieli ),ed il nano re^Vittorio 3,che era anti Tedesco le fecero Saltare. L Austra sarebbe stata disposta in quel momento difficile e pericoloso della sua storia (dopo chissa come si sarebbe poi comportata )a cedere il trentino ,la Dalmazia l Istria.Il territorio dell Tirolo ,o ( Bolzano )per ragioni storiche non era disposta a cederlo ,( sebbene le pressioni Prussiane ) ,poi vi era Il porto di Trieste ,l Amburgo Austriaco ,che piu comprensibilmente anche dai Prussiani ,viste le ragioni economiche non voleva cedere.. Cioe^ ,avrebbe ceduto tutta la provincia tenendosi ,in quel caso il porto , la citta e la linea ferroviaria che la collega a Lubiana ,con un corridoio di 5 km a destra e 5km a sinistra. Oppure Fiume ,uno dei due porti comprensibilmente gli era necessario e vitale. La Francia non offri ,un centimetro ,ed il 3 novembre dell 18 ,si precipito a Fiume per darla a Belgrado e lei tenersela ,Il porto di Trieste oggi Deutscher (allora lo chiamavano Tradimento ). Ma l errore strategico piu grave fu con questa guerra il garantire ancora di piu la supremazia Britannica nell Mediterraneo. Sonnino Il pianificatore e vincitore.
"Ma l errore strategico piu grave fu con questa guerra il garantire ancora di piu la supremazia Britannica nell Mediterraneo."
E l'alternativa qual'era? Far la guerra a fianco degli Imperi Centrali e condividere la loro fine? Cioè bloccati e affamati (se non bombardati) dalla flotta anglo-francese?
Interessante
Orgoglioso del mio bisnonno che ha contribuito col suo sangue a compiere l'Italia! A memento
🙏🙏👏👏👏👏👏🏴☠️