La Battaglia di Nikolajewka - Marco Cimmino

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  • Опубликовано: 11 дек 2024

Комментарии • 1 тыс.

  • @lucianocarboni6560
    @lucianocarboni6560 3 года назад +95

    Un'esposizione chiara, per nulla tediosa o faziosa ma al contrario rigorosa ed appassionante al contempo. Ci vorrebbero più professori così nelle nostre scuole. grazie

  • @danielebennati2541
    @danielebennati2541 Год назад +23

    Vorrei esprimere un sincero ringraziamento al professore Marco Cimmino. La sua esposizione, il suo linguaggio, il suo commuoversi davanti al brano centomila gavette di ghiaccio, il fatto di mettere al centro della storia gli uomini.
    Uomini che a loro volta hanno la loro di storia da raccontare, le loro famiglie che li rendono unici.
    È da qui che bisogna partire, da qui che bisogna parlare, soprattutto alle nuove generazioni. Grazie Professore.

  • @marcomorsanuto5063
    @marcomorsanuto5063 Год назад +12

    Prof. Cimmino sempre il migliore.
    È un piacere ascoltarlo perché non riempie di notizie e nozioni a volte inutili ma sa raccontare con assoluta preparazione e chiarezza tutto l'ambito nella sua interezza, lato umano e emotivo compresi.

  • @micheleviscardi1631
    @micheleviscardi1631 Год назад +13

    Ho visto tutti i video della Domus.
    Fate un lavoro preziosissimo e molto raro.
    Per gli appassionati di storia siete una miniera d'oro.
    Grazie di cuore.
    Il Prof. Cimmino poi merita un elogio a parte.
    Passione, grandissima competenza, obiettività e onestà intellettuale disegnano una figura di storico non comune.
    Grazie Professore.
    Sono lontano da Bergamo da ormai 16 anni e voi probabilmente siete la parte umanamente più bella della mia città.
    Un saluto dalla Sardegna.
    Michele Viscardi.

  • @lalek5178
    @lalek5178 3 года назад +26

    Anche il mio prozio ha partecipato a questa battaglia.. riuscì a tornare a casa ma stette anni con i piedi congelati. È morto 5 anni fa all'età di 95 anni, un grandissimo Uomo!

  • @alessandrorebussi8276
    @alessandrorebussi8276 2 года назад +19

    Mai avevo ascoltato una esposizione tanto semplice ma potentemente narrata, verità sui fatti e poche parole inutili, grazie professore per questo video.

    • @pietrogalbiati
      @pietrogalbiati Год назад

      Racconto incompleto, confuso, di scarso, per non dire nessun, valore militare, per di più condito con una enorme sciocchezza: quando cominciò la dolorosa marcia di ritirata, i russi erano 120 km più avanti, bisognava affrettarsi per non lasciare loro il tempo di costruire opere campali, come se i russi con I T34 avessero avuto bisogno di opere campsli per fermare una massa di sbandati quasi disarmati . La realtà è che i russi a Nikolajevka erano fottunatanatamente, per noi,pochi, la massa dei russi era impegnata a perseguire il vero obiettivo v strategico della Operazione Piccolo Satutno: bloccare i ponti sul Don di Rostov per impedire la ritirata della 1^Armata tedesca dal Caucaso, se ci fossero riusciti probabilmente la guerra sarebbe finita lì. Fallirono il loro obiettivo strategico per le abili manovre difensive di von Manstein ed il valore dei suoi soldati. La Tridentina non venne travolta come le altre disioni alpine semplicemente perché non era sulla direttrice di marcia dei russi, se l'obiettivo russo fosse stato bloccare la ritirata dei nostri, non uno si sarebbe salvato. Quanto sopra non diminuisce minimamente il rispetto e l'ammirazione per i protagonisti di quel tragico e doloroso episodio.

  • @SniaVillagePunk
    @SniaVillagePunk 3 года назад +61

    Non sono di destra, ma sono un patriota di sinistra che si riconosce nella memoria storica di Garibaldi, Battisti, Filzi e perchè no anche Corridoni. Grazie del servizio storico che avete fatto e della ottima capacità divulgativa. Mio prozio, alpino del 5^ non è mai tornato ed è caduto durante la ritirata... Saluti da Milano

    • @ercolanodapolenta4584
      @ercolanodapolenta4584 3 года назад +2

      Sai a che battaglione apparteneva?

    • @SniaVillagePunk
      @SniaVillagePunk 3 года назад +4

      @@ercolanodapolenta4584 il nonno diceva che aveva la nappina rossa, credo quindi Tirano ?

    • @Giubizza
      @Giubizza 3 года назад +5

      Io invece sono un antipatriota di destra.
      😂😂😂😂👍🏽

    • @giorgiopagliaicastricchi1077
      @giorgiopagliaicastricchi1077 2 года назад +9

      io di sinistra, niente parenti alpini o para' o bersaglieri. Solo una cosa, parenti a San Lorenzo a Roma, bombardamenti, 3.000morti ed 11.000 feriti, più di New York. I miei colleghi medici ed infermieri hanno lavorato come pazzi per giorni e giorni e giorni, persino in ginocchio in mezzo ai parchi romani, perché gli Ospedali esplodendo di feriti. Forse si è salvato qualcuno proprio per certi sforzi, qualcuno che ha avuto dei nipoti, che magari stanno leggendo.....
      Mi piacerebbe un giorno poter scrivere qualche riga, su questi Italiani eroi in divisa bianca e croce rossa sul taschino.....

    • @epbrothers887
      @epbrothers887 2 года назад

      @@Giubizza un liberaluccio insomma

  • @bunkerhunter75
    @bunkerhunter75 6 месяцев назад +2

    Commovente e lucida considerazione. Grazie prof Cimmino per questa onesta divulgazione. Rivedo i mie nonni che nel 4 Alpini batt. Intra si fecero L Africa orientale, la Grecia la Francia L Albania 2:13 la prigionia tedesca e poi quella jugoslava . Combatteremo per la Patria con lo stesso Onore! Folgore ⚡️

  • @renatopilutti279
    @renatopilutti279 2 года назад +7

    apprezzo i suoi commenti finali Cimmino, quando riconduce il suo racconto all'umanità, al giudizio sulla sofferenza e sul dolore infinito della guerra

  • @gianlucab9523
    @gianlucab9523 3 месяца назад +3

    Ascoltavo uno storico... ma con Cimmino ne ho conosciuto uno che mi piace molto di più! Davvero bravo!

  • @matteocervesato6372
    @matteocervesato6372 10 месяцев назад +7

    Se tutti i professori di storia fossero così sin dai primi anni di scuola......😮😮😮😮😮ci sarebbe tutta un ' altra cultura e avremmo tutta un ' altra società in Italia😢😢😢😢GRANDE PROFESSORE E GRANDE STORICO😊😊😊😊😊COMPLIMENTI PER TUTTO 😊😊😊😊

    • @umbertobardini785
      @umbertobardini785 3 месяца назад +1

      Il problema è che gli insegnanti delle Medie inferiori e superiori sono, in grandissima parte, laureati in letteratura o filosofia, quindi poco interessati alla storia.

  • @roccobolettieri1157
    @roccobolettieri1157 4 года назад +40

    Ho conosciuto quando ero ragazzo,
    Parlo degli anni fine 70, un'alpino Friulano tornato dalla campagna di Russia e quando qualcuno gli chiedeva di parlarne alla terza parola scoppiava in lacrime si alzava usciva dal bar e tornava a casa.
    In quel momento noi ragazzi in procinto alla partenza dell'anno di militare potevamo solo immaginare quello che hanno passato i nostri soldati e non solo loro durante la guerra.

    • @giuseppeciuffreda2701
      @giuseppeciuffreda2701 4 года назад +18

      Ciao.
      Io invece ho conosciuto in tempo, 10 anni fa prima che morisse qualche anno fa, un reduce di El Alamein.
      Italiano, meridionale, garganico (di rodi e non del mio paese) il sig Pietro Del Vecchio, professione muratore, ben vestito con abito e cappello, prendeva il sole sulle panchine della villa della mia e sua nuova citta, lisciandosi i baffetti e chiacchierando in compagnia di qualche coetaneo.
      Egli non disdegnava mai il parlare con me delle sue peripezie belliche e degli antefatti politici che portarono l'italia ad entrare nella seconda grande guerra.
      Fatto prigioniero ad El Alamein dagli inglesi praticamente al primo scontro fra i due impari fronti, raccontava con vergogna tutta la vicenda, gli incessanti bombardamenti subiti soprattutto dagli italiani dalle corazzate inglesi nel mediterraneo e la lunga prigionia in Egitto. Stramalediva mussolini, la sua politica di guerra come anche la sua decisione di entrarvi, ma senza sbracciarsi o insultare.
      Sempre elegante e rispettoso, democratico e non realista, mai col bastone e pronto al saluto, un giorno quest'uomo non lo vidi piu nella pubblica villa sotto casa e pensai subito che...
      Onore, dunque, alla memoria del sig Pietro del Vecchio nato a Rignano Garganico nel 1920, conosciuto alla età di 90 anni, per essere un uomo ancora cosi lucido ed intelligente, tanto da avermi insegnato cosa sia il coraggio e cosa la vergogna, cosa l'intelligenza di arrendersi quando non c'è scampo e la stupidita di guerreggiare per una causa pure sbagliata e soprattutto nel modo più sbagliato.
      Onore a te e a tutti gli altri nostri soldati come te, in entrambe le grandi guerre, affinché non ricadano su di voi le vergogne che l'italia ha dovuto subire nell'ultimo secolo, per colpa di un gruppo di scellerati al potere.
      A noi posteri oggi, il dovere di cancellare questa vergogna.

    • @Берёзка-к2ф
      @Берёзка-к2ф 4 года назад +2

      A me molto dispiace che qualcuno è riuscito di tornare . Assasino della mia paesia non ha diritto di tornare a casa.

    • @olivierodaltoso1456
      @olivierodaltoso1456 4 года назад +12

      @@Берёзка-к2ф Ho conosciuto un alpino della Julia, che era andato in Russia giovanissimo, volontario a 16 anni. La propaganda fascista, in un'epoca dove l'informazione era fortemente manipolata, era in grado di convincere il popolo che quella guerra fosse una cosa giusta, necessaria e di valore. Quel mio conoscente si fece tutta la ritirata, vide cose orribili, come i tedeschi che, per entrare a passare la notte in isbe già piene di loro alleati, li uccidevano a pugnalate e li buttavano fuori, fintanto che non creavano spazio per loro per stare al caldo e dormire. Ora che l'Italia fa grande uso di badanti ucraine, ho pensato tanto anch'io a come potessero essere visti i militari italiani in Ucraina. Ho spesso chiesto alle badanti cosa sapessero cosa ricordassero, quale fosse il sentimento nei confronti degli italiani allora. Mi è sempre stato detto che loro in Ucraina si sentivano occupati dalla Russia, che li depredava del grano, anche a costo di bruciarlo pur di affamarli. Loro vedevano il russo (e il tedesco) più nemico dell'italiano. La cosa mi ha sempre stupito, ma l'ho sempre sentita raccontare così da loro. Ciò non toglie che, ogni volta, spiegando che era una guerra per me sbagliata - una guerra di aggressione è sempre sbagliata - tra l'altro condotta con scarsezza di mezzi e materiali/armamanti (e questo spiega le "centomila gavette di ghiaccio"), ho sempre chiesto scusa agli interlocutori ucraini con cui ho parlato. E continuerò a farlo.

    • @paologasperin4154
      @paologasperin4154 4 года назад +3

      @@Берёзка-к2ф faccia pace con il suo cervello, mi creda.

    • @paologasperin4154
      @paologasperin4154 4 года назад +6

      @@Берёзка-к2ф infatti nemmeno in Polonia , Ungheria, Cecoslovacchia e infine la ciliegina dell'Afghanistan. Mi dica cosa ci facevate, portavate fiori?

  • @edoardocovini3493
    @edoardocovini3493 7 месяцев назад +6

    Mio nonno era nel sottopassaggio..si è salvato, è tornato ed ora io son qui con in braccio mio figlio..se fosse caduto tutto questo nn ci sarebbe.. incredibile!

  • @mauriziobarbanti907
    @mauriziobarbanti907 3 года назад +17

    Il mio babbo classe 1922 della divisione Vicenza / 277 reggimento anche lui tornò miracolosamente dalla Russia congelato di secondo grado ai piedi. Io considero il mio povero babbo oggi deceduto e tutti i soldati italiani inviati in Russia nel 1941-1943 degli autentici eroi per la pazzia di un signore di Predappio che non aveva valutato minimamente i rapporti di forza tra l' Asse e gli Alleati. Il risultato finale fu 84.830 caduti e dispersi.

    • @Lusa44
      @Lusa44 7 месяцев назад

      Sacrosanta verita' nalvestiti con scarponi di cartone per compiacere a quel criminale di Hitler, che tra l'laltro non ci voleva........

  • @riccidaniele1990
    @riccidaniele1990 8 месяцев назад +6

    Capolavoro di esposizione...

  • @paolochierico3451
    @paolochierico3451 2 года назад +11

    Bravo esposizione onesta, al contrario di un noto collega storiografico. Sono un appassionato di storia dalle guerre indipendenza fino alla 2 gm e seguo ogni conferenza di storici e mi reco anche sui luoghi di battaglie storiche. Sono stato anche sul Don esperienza da brividi. Grazie

    • @angelosica93
      @angelosica93 Год назад +1

      Cosa dovrebbe dire il "noto collega storiografico"? Hanno fatto bene gli alpini ad andare in unione sovietica ed anzi stronzi i sovietici che li volevano abbattere!
      Non dimentichiamo cosa siamo andati a fare per cortesia

    • @paolochierico3451
      @paolochierico3451 Год назад +2

      @@angelosica93 cosa cavolo centrano gli alpini perché secondo lei potevano decidere di non andare ma che cavolo di ragionamenti fa?

    • @g.riggio226
      @g.riggio226 8 месяцев назад +1

      ​@@paolochierico3451egregio , deve capire che il commento di tale angelosica93 è scritto in carenza di ossigeno.... ...

  • @micheledeangelis7180
    @micheledeangelis7180 3 года назад +6

    Complimenti al professore per la chiarezza espositiva, per la precisione delle analisi , e per la capacita' di sintesi conservando la profondità delle tematiche trattate.Avrei voluto avere un professore di storia come lui, la scuola odierna ne ha davvero bisogno.

  • @dariotaddei
    @dariotaddei Год назад +4

    La storia non è fatta di numeri.
    Grazie professore, parole sante.
    La storia siamo noi.

  • @giulianogatto3926
    @giulianogatto3926 Месяц назад +2

    Questa deve essere la 3/4 volta che ascolto questo video,e come ha detto il prof cimmino,ci si rattrista parlando di Russia, anche nella mia famiglia c'è purtroppo un familiare un prozio caduto mitragliato,e mio nonno fatto prigioniero dopo la vigliaccata dell' 8settembre,tornato vivo,e ascolto molto il prof.cimmino, perché è uno storico puro alla faccia di barbero....

  • @MegaCadaques
    @MegaCadaques 4 года назад +12

    pur avendo un 'estrazione politica di fondo, diciamo, diversa , ascolto sempre molto volentieri il Prof, Cimmino

  • @sonnycrockett3960
    @sonnycrockett3960 2 года назад +10

    Mai stato un ammiratore del mondo militare in genere,ma il libro di Bedeschi è un autentico capolavoro. Ci si può trovare in ogni riga la sofferenza umana, la fratellanza e un incredibile voglia di non mollare davanti ad ostacoli insormontabili.Ho fatto il militare in marina ma di sicuro avrei scelto gli alpini se al tempo avessi già letto quel libro. Il rispetto eterno che si sono guadagnati quegli uomini sul ghiaccio va aldilà dielle cose che veramente non hanno senso e importanza come il fascismo e la politica. È veramente difficile non cadere nel mito davanti a certi uomini e a certe azioni compiute da alcuni uomini in guerra qualunque divisa abbiano indossato

    • @liviocorti335
      @liviocorti335 Год назад +1

      Bedeschi in realtà non è mai stato in Russia! La sua prosa è retorica, bella e commovente, ma prolissa e ridondante, e soprattutto non è un testimone diretto! Perché non si ricorda mai il diario della ritirata scritto da un tenente del 5 * Alpini, batt. Tirano, Nuto Revelli, testimonianza cruda, sincera e di inestimabile valore. Vedi: Nuto Revelli, La guerra dei poveri, Einaudi

    • @alessiomacconi8416
      @alessiomacconi8416 Год назад +3

      Bedeschi non è mai stato in Russia? Ma ti rendi conto dell' enormità dell'affermazione che hai appena fatto?!

    • @minotaurus91
      @minotaurus91 Месяц назад

      @@liviocorti335 Bedeschi in Russia c'è stato eccome, ma ha mistificato largamente gli avvenimenti (e molti li ha addirittura inventati di sana pianta, come il famigerato bollettino 630), principalmente a scopo autoreferenziale. Il suo libro è piacevole da leggere, ma non può essere considerato una fonte storica affidabile.

  • @johnst7852
    @johnst7852 3 года назад +21

    I miei complimenti professore. 1h e 24 volati, super interessante l'argomento e magistrale la lezione. 👏🏼

  • @MLG12154
    @MLG12154 3 года назад +3

    Straordinaria esposizione: chiarezza nell'analisi storica, politica, e geo-militare, eccezionale capacità di sintesi nell'esame di realtà e relativo richiamo alle conclusioni di ordine civile e umano. Bravissimo Prof. Cimmino. Se ne potrebbero trarre documentari di estremo interesse e successo. Specie per chi sente la necessità di ascoltare punti di vista diversi rispetto alla storiografia "ufficiale".!

  • @editorialeilcolognola4351
    @editorialeilcolognola4351 2 года назад +3

    Congratulazioni Prof. Cimmino. La storia deve essere analizzata con questa lucidità.

  • @armandopacco7527
    @armandopacco7527 4 года назад +9

    Vi ringrazio per questo video , essendo friulano et avendo conosciuto 1 reduce della campagna in RUSSIA , inoltre a Cargnacco ( paese ) vicino a Udine , vi e' il mausoleo in cui riposano i resti ( non di tutti ) i soldati che hanno conbattuto in RUSSIA .

  • @benedettovinciullo1654
    @benedettovinciullo1654 4 года назад +7

    Egr prof,finalmente un divulgatore di storia serio,e' un piacere ascoltarla,senza la faziosita' cui siamo abituati:Continuero' ad ascoltarla e ad imparare da Lei.Anmcora,per quello che valgono,i miei complimenti.

  • @Jack72607
    @Jack72607 4 года назад +45

    Ho ancora le lettere mandate dal fratello di mio nonno da Bergamo appena 18enne sul Don insieme alla 2a Sforzesca. L’ultima sua lettera risale a meta’ Dicembre ‘42, sappiamo che venne ucciso dalle guardie sovietiche in una delle marce di prigionieri. Sappiamo cosa gli e’ successo solo grazie ai suoi due compaesani tornati a casa dopo anni di prigionia. Mi piacerebbe sapere di piu’ di cosa e’ successo alla sua unita’ in maniera piu’ precisa

    • @luiselladebiasio6098
      @luiselladebiasio6098 2 года назад

      18 anni. 🤦🏻‍♀️

    • @alessandrofarris7714
      @alessandrofarris7714 Год назад +2

      La divisione Sforzesca che verrà crudelmente soprannominata "divisione Cikaj" (che scappa). Solo perchè quando fu attaccata, la prima volta, dai sovietici fu colta di sorpresa perchè erano appena arrivati e non avevano ancora allestito le difese e non erano pronti ad affrontare l'attacco.

  • @danieleandriotto145
    @danieleandriotto145 3 года назад +1

    Complimenti, uno uno dei più completi descrittivi e preparati video sulla Grande ritirata di Russia!

  • @massimobena3693
    @massimobena3693 3 года назад +15

    Molto interessante professore in particolare quando riflette sulla storia non come fredda sequenza di numeri e tabelle ma come sommatoria viva di sofferenze di ragazzi di 20 anni, delle loro famiglie, delle loro fidanzate, dei loro amici ecc.
    Un mio parente, unico maschio di 7 fratelli, aspetto non secondario in quel tempo, è morto sul Carso per "scoppio di
    bombarda nei pressi di bosco malo", così recita l'atto di morte. La madre impazzì non in senso metaforico. Questa è ahimè la guerra. E basta leggere qualche libro dei reduci o parlare, se se ne ha la fortuna, con qualcuno di loro per capirne l'orrore. Ho portato mia moglie sul Grappa. È rimasta impressionata guardando le date di nascita e morte dei caduti: avevano l'età dei miei figli. Ecco, se si riflettesse su questi aspetti forse (forse) ci si rifletterebbe sopra un po' di più prima di imbracciare il fucile contro qualcuno "che ha il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore" .... e magari ha solo il torto di essere nato qualche centinaio di metri lontano da te oltre il confine. Oppure ha un colore della pelle diverso dal tuo o crede in un dio altro rispetto a quello in cui credi tu. Mi scuso per la prolissità.

    • @Chiavaccio
      @Chiavaccio Год назад

      Parliamone: i terroristi, ad esempio, non meritano pietà.

    • @lligato732
      @lligato732 Год назад

      Bene! Interessante

  • @stefanob.7546
    @stefanob.7546 10 месяцев назад +3

    Buondi.come storico , ingegnere ed ex militare dei paracadutisti ho avuto la.FORTUNA ,per anni di potermi definire amico dell ' alpino PASQUALE CORTI. Di parlare con lui di scontri armi ordini e strategie..anche se lui umilmente si è sempre definito un semplice alpino testimone di eventi..
    Ci sarebbe tantissimo da aggiungere a quanto da Lei riportato ma capisco che il tempo è quello che è.
    La ringrazio cmq.per le sue parole.
    Purtroppo Pasquale è venuto a mancare anni fa ma il suo libro autografato e in gran posa sulla mia libreria.
    Un saluto.
    Ps la.breda era la breda 30..e la pesante di rigoni era la 37.

  • @AlbertoLiberatore
    @AlbertoLiberatore Год назад +3

    Bravo professore, la Storia va studiata con metodo scientifico, non con le ideologie.

  • @PaulinusNolanus
    @PaulinusNolanus 4 года назад +2

    Finalmente un Professore con la P maiuscola. Analisi scientifica, critica, perfetta. Andrebbe insegnata cosi la Storia. Complimenti Marco Cimmino.

  • @stefanodelgobbo1397
    @stefanodelgobbo1397 4 года назад +5

    Splendida analisi, grazie mille professore.

  • @robertomagagnotti6038
    @robertomagagnotti6038 4 года назад +6

    1:04:03 l'alpino Pasquale Corti in una sua intervista di 10 anni fa, spiegò bene cos'è il CUORE ALPINO, quando un alpino si levò il giubbotto per darlo a lui che era dovuto fuggire da un'isba nella notte, non riuscendo a portare con sé tutto. Il cuore alpino è condivisione come fece San Martino di Tours scendendo da cavallo e dimezzando il proprio mantello con un miserabile. Testimonianze straordinarie !

    • @diegosilvestri7394
      @diegosilvestri7394 3 года назад +2

      Gli alpini in Russia sono stati degli eroi, come i greci alle Termopili, ma non difendendo la Patria, bensì aggredendo un altro popolo.

    • @dusk6159
      @dusk6159 2 года назад

      @@diegosilvestri7394 Che aveva a sua volta aggredito altri popoli poco prima, ma che ricevette un'aggressione seriamente brutale e infernale.

    • @angelosica93
      @angelosica93 Год назад +1

      ​@@dusk6159non capisco questo puntualizzare "però anche loro hanno invaso prima"

    • @giudicedredd9195
      @giudicedredd9195 Год назад +1

      ​@@angelosica93perché è la guerra. Ed in guerra non ci sono buoni o cattivi

  • @robertogueli7796
    @robertogueli7796 4 года назад +7

    ci vorrebbero in tutte le scuole d'italia professori così

  • @cosimotulino3501
    @cosimotulino3501 7 месяцев назад +2

    Grazie professore lei è stato molto chiaro io da militare di Leva non ero alpino ma trasmissioni ma ero aggregato al BTG l'aquila a L'Aquila brigata Julia poi venni trasferito in maniera definitiva alla brigata motorizzata Acqui alla 1^compagnia Cefalonia

  • @prometeodivino5468
    @prometeodivino5468 4 года назад +5

    grazie per questa lezione professore, che mi ha tenuto incollato allo schermo fino all'ultima parola e che mi ha fatto capire molte cose su questa parte della nostra storia

  • @luigimanenti2974
    @luigimanenti2974 3 года назад +10

    Ecco perchè il futuro va male ….Perchè abbiamo dimenticato il passato !

  • @raffaelemorganti3529
    @raffaelemorganti3529 3 года назад +17

    "valorosamente catastrofica" c'è la sintesi in 2 parole della partecipazione delle nostre truppe alla 2G.M. Comunque quello che il prof. Cimmino ha più di altri storici è una formidabile preparazione in fatto di armi e tattiche il che parlando di guerre non è cosa da poco.

  • @oswald1068
    @oswald1068 5 лет назад +32

    mio nonno materno fu arruolato, suo malgrado!!, nella 63a Legione C.N. Tagliamento...e non è più tornato dal fronte del Don, ovest di Stalingrado.

    • @giorgiorighetto6902
      @giorgiorighetto6902 3 года назад +1

      Quanti italiani sono morti convinti di fare il bene della patria, ma non sapevano quanto inadeguata e ostile era la loro patria.

  • @zinarovera3587
    @zinarovera3587 Год назад +6

    Mio padre classe 1923, aveva venti anni quando ha partecipato alla campagna di Russia, e quindi anche alla ritirata di Russia. Su di un settimanale avevamo poi trovato perfino delle fotografie dove si è riconosciuto tra i militari che trainavano un camion che non partiva più a causa del gelo! Mio padre non ha mai parlato di vittoria, ma di abbandono a loro stessi e di morti per congelamento e di equipaggiamento inadeguato come le scarpe che si sbriciolavano ed i piedi ben presto subivano il congelamento; lui non ha avuto i piedi congelati solo perché si era liberato delle scarpe rotte e le aveva sostituite con delle calzature di fortuna che si era fatto con degli stracci di recupero. Mio padre lamentava sempre che, nei racconti che si facevano di quella guerra, si dimenticassero della loro Arma del "Genio Trasmettitori" (che si occupava di trasmettere ordini tramite radio e telegrafo e della riparazione delle linee di comunicazione anche sotto i bombardamenti ) che a quel tempo era un Arma a parte, anch'essa presente e con una importante funzione; non era vero che c'erano soltanto gli Alpini. Mio padre è stato uno dei sopravvissuti della ritirata di Russia, ci raccontava che lo aveva sostenuto la volontà di tornare a casa, e anche il suo fisico robusto, tant'è che era riuscito anche a salvare un amico che si stava lasciando andare, sostenendolo e tirandolo di forza e insieme sono tornati a casa. Mio padre ringraziava sempre, ed era riconoscente, nei confronti delle mamme Russe, tanto da desiderare di tornare a rivedere quelle persone, che con carità cristiana , e sentimenti materni , soccorrevano i militari italiani e li ospitavano nelle loro isbe fino a che ce ne stavano, anche pigiati, dove potevano riscaldarsi e nutrirsi con del buon cibo caldo e sostanzioso che veniva loro offerto in abbondanza da queste donne che non stavano a guardare che fossero dei nemici , ma solo vedendo in loro dei giovani bisognosi di aiuto. Alla domanda del perché aiutassero i nostri soldati, rispondevano che lo facevano sperando che da qualche parte qualcuno aiutasse allo stesso modo i loro figli in guerra.L'aiuto delle mamme Russe, ha salvato la vita a mio padre e ad altri soldati Italiani in quei giorni in cui, abbandonati a sé stessi, sfiniti dal camminare e dalla mancanza di alimentazione e di adeguati indumenti, cadevano uccisi dal freddo polare di quell'inverno tremendo. Mio padre affermava sempre che il vero vincitore di quella guerra, era stato il "Generale Inverno"! Mi è venuto in mente che mio padre è anche stato prigioniero dei Tedeschi in un campo di prigionia allestito all'aperto esposto alle intemperie e al sole, costretti all' inattività, e per questo dei prigionieri sono impazziti. In quel campo i prigionieri dormivano sulla sabbia, e ricevevano un cibo scarsissimo ,un dado piccolo e qualcos'altro che non ricordo,poi mio padre fu anche prigioniero degli Americani, dove ricevevano un trattamento un po' più umano, perlomeno gli davano cibo abbondante ; purtroppo non so bene quando e come è stato, se prima o dopo, perche' quando mio padre raccontava, io non ero molto attenta; so che nominava una località che ,lui diceva, ne veniva negata l'esistenza, Coltano, credo fosse un campo di prigionia in Italia. Della Russia nominava Kiev, il fiume Don, la Siberia, l'Armir, Nikolajewka . Se sapete suggerirmi dei nomi di libri che possono aiutarmi a mettere in ordine le cose che ricordo dei racconti di mio padre, (ormai in Cielo dal 1997) vi ringrazio.

    • @alexmisticool
      @alexmisticool Год назад +1

      Mi sento di consigliarti 2 libri in particolare: 100000 gavette di Ghiaccio di Giulio Bedeschi e il Sergente nella Neve di Mario Rigoni Stern.

    • @zinarovera3587
      @zinarovera3587 Год назад +1

      @@alexmisticool Grazie del consiglio. Prendo subito nota. Buona serata.

    • @amafirenze-vi1uh
      @amafirenze-vi1uh Год назад

      ​@@zinarovera3587Coltano, provincia di Pisa, era il campo dei cosiddetti "irriducibili". Ti risulta che tuo padre avesse rifiutato le condizioni imposte dagli anglo-americani?

    • @zinarovera3587
      @zinarovera3587 Год назад +2

      @@amafirenze-vi1uh Mio padre non è stato prigioniero nel campo di concentramento di Coltano, solo diceva che nessuno ne parlava e ne negavano perfino l'esistenza . Lui è stato prigioniero degli americani e dei tedeschi.

  • @lucianogobbato5168
    @lucianogobbato5168 4 года назад +3

    Ti sentirei x ore e ore professore, n 1, grazie

  • @felicemetelli1346
    @felicemetelli1346 4 года назад +4

    Bravo professore, voglio rubarle un po' di tempo raccontandole una storia che veniva raccontata in famiglia da mio nonno e mio papà quando ero ragazzo . Mio zio il primo dei fratelli di mio papà, Metelli Primo classe 1922 era in Russia nel 1942 e il giorno di s.lucia 13dicembre una signora amica di mia nonna corse a casa di mia nonna e disse , Primo ha mandato i saluti dalla Russia ha parlato alla radio . A quel tempo la famiglia Metelli abitava a comezzano.cizzago un paesino della bassa Bresciana e il giorno dopo mio nonno con mio papà andarono in bicicletta a Chiari , un paese più grande a una decina di km e comperarono una radio , ma di mio zio non si seppe più nulla . Da ricerche effettuate verso anni 2000 risulta morto nel lager ospedale 3947 di Pizalji regione di kirov fine aprile 1943 e questi dati ci sono anche nei registri del tempio di Cargnacco a Udine . Nei registri del tempio di Cargnacco è segnalato così...Metelli Primo di Giuseppe classe 1922 comezzano.cizzago Brescia art.rgt a cavallo deceduto a Pizalji 23aprile1943 .....mio zio quando è stato arruolato era a Legnano e guidava 4cavalli che trainavano 1cannone ....secondo me , è una mia ipotesi ci potrebbe essere un filmato che poi la voce e stata strasmessa alla radio e magari dovuta alla famosa carica della cavalleria di insbuciensko agosto 1042 e la stampa di regime presente alla consegna di medaglie proprio x quella battaglia ha intervistato alcuni soldati ......mi scusi x la lungaggine del discorso , saluti ..
    Metelli Felice...🇮🇹

    • @felicemetelli1346
      @felicemetelli1346 4 года назад

      Questa storia l' ho scritta anche a istituto luce Cinecittà e studio del Bianco dal quale ho avuto risposta in cui mi si diceva che era difficile trovare qualcosa ....sto facendo ricerche dal 1gennaio 2019 quando andando in pensione ho ricevuto in regalo dai miei colleghi un telefonino moderno , prima avevo quello che telefonava solo ..
      Sto leggendo anche libri vari x ora sono al 4⁰ , devo leggere di sicuro anche la marcia del davaj .

    • @donatellasquarcina4944
      @donatellasquarcina4944 4 года назад

      @@felicemetelli1346 rrrr

  • @MrFranPy
    @MrFranPy Год назад +4

    Grazie, di tutti i documenti e le ricerche che ho fatto in relazione agli ultimi giorni di vita del mio prozio, questa esposizione è stata la più bella, precisa ed esaustiva. Davvero grazie.

  • @martinopin1
    @martinopin1 3 года назад +3

    grazie al professor Cimmino, eccezionale racconto!

  • @pensionataarrabbiata2995
    @pensionataarrabbiata2995 3 года назад +1

    Una narrazione chiarissima che mi sta facendo capire i fatti e particolari che ignoravo .

    • @francobardini292
      @francobardini292 2 года назад

      complimenti professore,bravissimo e sopratutto.obiettivo

  • @andreacosti4356
    @andreacosti4356 3 года назад +25

    Quando ero bambino ho conosciuto un alpino, il sig. Ferrari, che raccontava a mio padre e a me la ritirata di Russia. Era vicino al carro armato dove era salito il gen. Riverberi. Reverberi disse queste parole: "ragazzi, se volete tornare a casa seguitemi". Forse il racconto di Bedeschi sarà il mito, ma l'episodio del generale Reverberi è vero. Tutti gli anni gli alpini vanno al cimitero di Cavriago (RE) per rendergli omaggio.

    • @giulioalberti1467
      @giulioalberti1467 3 года назад +5

      Esposizione chiara, completa.
      Competenza assoluta.
      Scevra dalle solite letture stereotipate dei libri di storia.
      Bravi soldati, non sempre ben guidati, mal utilizzati e mediocremente equipaggiati.
      Onore ai caduti.

  • @robertofassi953
    @robertofassi953 6 лет назад +8

    Questo professore è veramente ottimo come divulgatore

  • @riassuntidistoria
    @riassuntidistoria Год назад +5

    iniziare con conferenza con Senofonte, volo altissimo grazie!

  • @fabiobrandani7745
    @fabiobrandani7745 Год назад +6

    Onore e rispetto per tutti i conbattenti di tutte le guerre

    • @paolobiancheri6920
      @paolobiancheri6920 11 месяцев назад

      💪 perché tutti i combattimenti su tutti i fronti erano e sonno ancora oggi .. CARNE DA MACELLO.. ciao 👍

  • @robertomaja8521
    @robertomaja8521 7 лет назад +7

    Ho visto ora il Suo intervento sulla battaglia di Nikolajewka. Desidero esprimerLe il più sincero ringraziamento per la Sua opera di divulgazione e per la lucidità delle analisi con le quali descrive gli avvenimenti.

  • @giuseppemorandini9902
    @giuseppemorandini9902 4 года назад +3

    Grazie Prof e complimenti, è sicuramente un piacere ascoltarla....

  • @PaoloZardi
    @PaoloZardi 2 года назад +1

    Grazie, esposizione accurata e avvincente.

  • @gianantonioarzuffi5078
    @gianantonioarzuffi5078 3 года назад +13

    Mio zio classe 1921 alpino della Julia, combatte questa battaglia e si fece a piedi, la ritirata fino a Varsavia con tre dita del piede sinistro semicongelate !

  • @alelor04
    @alelor04 2 года назад +2

    Complimenti professore...!! Gran bella lezione......!!!

  • @lorenzor2555
    @lorenzor2555 7 лет назад +35

    Mio nonno paterno era capitano dei Carabinieri aggregato alla divisione Vicenza. Secondo alcune fonti fu proprio lui, ferito ad un braccio, ad essere inviato a trattare la resa di quel che rimaneva della divisione, praticamente annientata, in quanto tra i più alti in grado tra i sopravvissuti. Ma poi non è sopravvissuto alle marce nella neve tra un campo di prigionia e l'altra, per via delle ferite e del gelo. Di lui comunque la famiglia da un certo punto in avanti non ha saputo più nulla, il corpo mai recuperato. Solo alcune testimonianze di ex camerati sopravvissuti a quell'inferno

    • @luisluis1541
      @luisluis1541 5 лет назад +13

      Lorenzo R ringrazia il penduto e il suo ego smisurato... Pensare che ancora oggi c'è chi inneggia al fascismo mi fa pensare che parte degli italiani siano i peggior nemici della patria. Per la sua demenza l'appeso ha costretto milioni di italiani ad una morte atroce...pensare che i fascisti si ergano a difensori di patria e bandiera fa cagare... Hanno distrutto l'Italia e ucciso gli italiani... Ma la coglionaggine di questa parte di italiani e la loro ignoranza non ha limiti di etica ne di morale ne conoscenza storica...piazzale Loreto è sempre al suo posto !!!

    • @alfredorobertogamboz7706
      @alfredorobertogamboz7706 5 лет назад +1

      @@luisluis1541 k

    • @Adela.Barb1711
      @Adela.Barb1711 5 лет назад +7

      Luis Luis...la sua ignoranza nel senso Marino mi sgomenta. La prego continui a seguire il calcio sulle tv nazionali

    • @Adela.Barb1711
      @Adela.Barb1711 5 лет назад +2

      Nel senso latino

    • @luisluis1541
      @luisluis1541 5 лет назад +3

      Stefano Rampinelli non mi piace il calcio preferisco mandare affanculo i fasci...è il nuovo sport nazionale...

  • @flavianabilotti4307
    @flavianabilotti4307 4 года назад +4

    Ottima è equilibrata lezione , la storia dovrebbe essere raccontata così scevra dai propri condizionamenti ideologici ! Viva la verità !

  • @fabiobreccia6158
    @fabiobreccia6158 4 года назад +13

    Negli ultimi passi della conferenza c'è la cosa principale di tutta la campagna; senza una logistica efficiente, non si vincono le battaglie. Alla faccia degli eroismi....

  • @linomartini1779
    @linomartini1779 Год назад +1

    Bravo! Un'esposizione chiara e imparziale.

  • @mariopolito1318
    @mariopolito1318 3 года назад +2

    Grande esposizione, efficacissima e partecipe.
    Complimenti.

  • @carlomai163
    @carlomai163 5 лет назад +115

    Ringrazio mio padre, 3° Bersaglieri, di essere ritornato con i piedi congelati dalla Russia e di avermi dato la vita.

    • @frankspruss6585
      @frankspruss6585 4 года назад +13

      Anche mio Padre era del 3 Bersaglieri e riuscì a tornare nel novembre 1942.

    • @professoreKrishKraft
      @professoreKrishKraft 4 года назад +11

      Dovete ringraziare il fato. In quell'inferno di ghiaccio si moriva per qualsiasi motivo, Come è successo a migliaia e migliaia di nostri valorosi soldati con le scarpe di cartone.

    • @alessandrobelloni6289
      @alessandrobelloni6289 4 года назад +3

      Mio padre ha fatto il militare nel 3° Bersaglieri nel 1991 e mi ha raccontato quello che è successo in Russia al suo reggimento

    • @edoardomazza1554
      @edoardomazza1554 4 года назад +2

      Commovente piccola grande vittoria commovente

    • @robertocalligaris6659
      @robertocalligaris6659 4 года назад +9

      I reparti bersaglieri ebbero una storia diversa seppur dolorosa rispetto al Corpo d'Armata Alpino. Ci furono due ritirate. Una a sud in dicembre ed una a nord in gennaio con gli Alpini inchiodati sul Don per ordine di Messe, su volere di Hitler. É giusto distinguere, senza nulla togliere a tutti i 200.000 dell'Armir. L'avanzata a ritroso del corpo Alpino fu qualcosa di assolutamente straordinario ed incredibile. Spesso non viene ricordata in maniera essustiva la miracolosa resistenza della Julia sull'ansa del Don, che riusci a fermare un corpo d'armata corazzato Sovietico per un mese. L'OKW tedesco aveva preventivato 72 ore di resistenza.. Fu l'unica divisione ad essere citata in Russia da un bollettino tedesco. E soprannominata dagli stessi. Wunderbar Division (Divisione Miracolo). Poco ricordata é la battaglia di Nowo Postojalowka del gennaio 43 all'inizio del ripegamento, che attiró sulle divisioni coinvolte il grosso delle forze russe permettendo alla alla divisione Tridentina di proseguire il ripiegamento. Fu la piú lunga, la piú cruenta, la piú sanguinosa battaglia combattuta dagli Alpini nel secondo conflitto mondiale (citazione dello storico generale E. Faldella in Storia delle Truppe Alpine 1972, fra l'altro presente sul fampo...), oltre 5.000 Caduti in 36 ore di combattimenti continui che cancellarono la forza operativa della Julia, giá decimata e della Cuneense. Un tanto per rigore storico nulla di piú. Onore ai Bersaglieri.

  • @Difensorfidei
    @Difensorfidei 4 года назад +15

    L'analisi rigorosa e le osservazioni sulla necessità di una storiografia che si sganci dalle visoni politiche é di una lucidità impeccabile. Mi si consenta di aggiungere quanto mi diceva mio padre, nato nel 1913, infermiere sul treno ospedale che portava a casa feriti in buona parte amputati, qualcuno in tutti gli arti, a causa delle dotazioni inappropriate, che venivano fatti scaricare di notte in stazioni periferiche e ricoverati in luoghi dove, su loro stessa richiesta, non si faceva sapere nulla alle famiglie. Mi raccontava anche di avere, una volta, difeso i rumeni dai tedeschi che li umiliavano in quanto erano truppe con gli asini rispetto ai loro panzer. Gli stessi rumeni che si trovarono in una gelida mattina di febbraio, 35 divisioni sovietiche fresche e ben equipaggiate che in poche ore li sommersero di razzi katiuscia sfondando il fronte fino a Stalingrado.....

  • @mauriziomatarese2420
    @mauriziomatarese2420 3 года назад +2

    Marco sei un grande!! Complimenti veramente!!

  • @riccardoforte3172
    @riccardoforte3172 6 лет назад +6

    esposizione di un episodio epico, ma marginale nell'immensa tragedia della II guerra mondiale,inquadrato in maniera egregia nel contesto globale del fronte russo e della strategia tedesca di conquista. Complimenti Prof. Cimmino!

  • @paolocragnolini7769
    @paolocragnolini7769 Год назад

    Grazie per la profonda esposizione, che permette a chi non è addentro di farsi una rappresentazione non superficiale di quegli eventi. Due osservazioni: la prima, sull'origine della campagna di Grecia, che sancì, insieme alla notte di Taranto, la sconfitta italiana.A me risulta che Badoglio, dopo aver inutilmente agitato l'emergenza Jugoslava nell'estate, promosse quella Greca e la sostenne fino all'ultimo, salvo poi mettere a verbale la sua opposizione; Mussolini, in sostanza, fu disinformato. La seconda è che la guerra nel Mediterraneo l'avrebbe potuta vincere l'Italia nei primi due mesi di guerra, quando le coste britanniche erano sotto la minaccia di invasione. Il 10 giugno 1940 Malta era totalmente sguarnita, l'Italia aveva nel Mediterraneo 50 sommergibili e quattro corazzate operative, un'aviazione di almeno un migliaio tra caccia e bombardieri. Una situazione non molto diversa si aveva lungo il confine con l'Egitto. Bandini riporta l'indicazione data il 16 giugno dell'Ammiragliato a Cunningham di abbandonare Alessandria prima che fosse tardi. Il giorno successivo Cunningham risponde che l'attacco italiano non ci sarà e non procede al ritiro. Secondo Bandini la guerra si conclude definitivamente con la sconfitta dell'Italia nella notte tra il 6 ed il 7 luglio, quando a Bergamini Supermarina nega l'autorizzazione di far intervenire la Littorio e la Vittorio Veneto, che stavano scaldando i motori, alla battaglia di Punta Stilo del giorno successivo.

  • @ivanflorean4193
    @ivanflorean4193 4 года назад +5

    mio zio è disperso in russia.Veniva da Palmi RC, era giovane chissà che infernoha passato con altri ragazzi della sua stessa età

  • @davecompton5847
    @davecompton5847 4 года назад +2

    professore grazie del bel racconto.

  • @robb00
    @robb00 3 года назад +2

    Bellissima ricostruzione. Cambierei il titolo in quanto viene trattata tutta l'epopea e la tragedia della Campagna di Russia, dall'impiego del CSIR, all'ARMIR per finire con la disfatta della ritirata, con le varie battaglie combattute in quei 120 chilometri di avanzata al contrario che culmina con l'episodio decisivo di Nikolayewka.

    • @alessandrofarris7714
      @alessandrofarris7714 Год назад +1

      Ecco una definizione che si usa poco in questo contesto. "Avanzata al contrario". Quello fu. Una dolorosa, terribile, tremenda avanzata al contrario.

  • @guidorogno7818
    @guidorogno7818 5 месяцев назад +1

    Che VERGOGNA tutti quelli che oggi denigrano oggi la mia amata Patria ... GRAZIE a a tutti quelli che hanno lottato e combattuto perchè io oggi possa avere pace e democrazia . 57 enne , operaio , Milano , alpino .

  • @xtrainit8858
    @xtrainit8858 2 года назад +3

    Marco è uno dei migliori storici. c'è poco da fare

  • @mariomarioni7653
    @mariomarioni7653 4 года назад +18

    Complimenti! Raro caso di un "maestro" che effettivamente insegna.

  • @robertavedovato4651
    @robertavedovato4651 4 года назад +10

    Grazie a nome dei miei nonni materni che un suo figlio non è tornato si chiamava leone gatto un ragazzo della classe 1922 un uomo forte grazie zio leone non ti dimenticheremo mai poveri ragazzi che patrioti

  • @mauronistri3929
    @mauronistri3929 4 года назад +4

    non l'avevo mai ascoltato spiegato così bene questo pezzo di storia ... molto interessante complimenti ...

  • @мыпойдемвадновадумыбудемлучшим

    Il duce sperava infatti di contribuire all’annientamento dell’Impero inglese, mentre Hitler assoggettava le isole britanniche. L’invasione oltre la Manica non ci fu ma Mussolini ordinò comunque a Graziani di attaccare l’Egitto. La capacità di procrastinare l’avanzata tuttavia non fu portatrice di miglioramenti. In netta superiorità numerica, ma con gravi lacune nei mezzi e armamenti, Graziani si apprestava così a sfidare gli inglesi a partire dal 13 settembre. Egli aveva a disposizione la 5ª e la 10ª armata in Libia, ma si trovò a tentare il tutto per tutto, mentre il ministero della Guerra stava congedando 600.000 soldati su un totale di 1.100.000 armati. Per di più i camion richiesti per la guerra nel deserto vennero lasciati nella valle del Po, in attesa del ventilato attacco alla Jugoslavia. A quel punto Hitler offrì a metà settembre mezzi corazzati per l’attacco italiano all’Egitto; Mussolini rifiutò, indirizzato in questa scelta da un Badoglio ben poco propenso a concedere una rapida vittoria al collega ciociaro. Graziani invece precisò che avrebbe accettato volentieri subito un siffatto aiuto; anzi a metà dicembre sarà lui stesso (caduto Badoglio) a chiedere che fossero inviate subito una o due Panzerdivisionen in Tripolitania.
    In questo gioco degli inganni il capo di Stato maggiore dell’esercito fino all’ultimo fu tenuto all’oscuro dell’attacco alla Grecia. Egli, chiaramente a disagio al vertice solo nominale della Forza armata, ricavò l’impressione che fossero state prese grosse decisioni a sua insaputa, e a danno del teatro d’operazioni africano. Tuttavia di definitivo non esisteva ancora nulla, visto che a via XX Settembre si procedeva secondo gli impulsi provenienti da palazzo Venezia. Emerse però nella sua più acuta drammaticità il complesso di inferiorità di Graziani, ormai distante dagli ambienti degli alti comandi, oltre a una propria personale depressione psicologica. In questo modo si può cercare di comprendere la sua penosa accettazione di uno stato di cose intollerabile per chiunque altro. Mussolini, convinto che la Libia - come l’Impero - bastasse a se stessa, aveva come priorità la guerra parallela e riteneva di non potersi permettere di dividere con i tedeschi anche i propri bottini, visto che Hitler già aveva fatto capire che la Jugoslavia rimaneva d’influenza germanica.
    Per questo motivo Graziani si trovò a gestire la situazione con forze quantitativamente esuberanti, ma qualitativamente scarse. L’avanzata, con truppe appiedate e di massima senza un adeguato appoggio logistico, fu limitata nella portata e negli effetti. Il contingente era composto da cinque divisioni italiane, due libiche, un raggruppamento misto, settanta carri armati medi, 2500 autocarri e infine artiglieria numerosa, ma antiquata. In pochi giorni Graziani penetrò per circa 100 km in territorio egiziano, mentre il grosso delle formazioni britanniche si ritirarono in buon ordine. La 10ª armata italiana occupò le località di Sollum e di Sidi el-Barrani, ma esaurì presto lo slancio, non potendo raggiungere l’obiettivo di Marsa Matruh. Le truppe italiane nel deserto erano stremate e il maresciallo il 15 ottobre scrisse a Mussolini quella che sarebbe divenuta nota come la lettera “dei due mesi”; in buona sostanza secondo il governatore della Libia quello sarebbe stato il tempo necessario per riorganizzarsi, prima di procedere con una nuova offensiva. Non avendo più la forza di avanzare, con la convinzione che Londra avrebbe capitolato per altri motivi, le divisioni italiane in Nord Africa rimasero quindi ferme. Del resto mancavano i rifornimenti e infatti il lavoro più gravoso disposto da Graziani in quelle settimane fu la costruzione di una strada e di condutture per l’acqua.
    da "I generali di mussolini" di Giovanni Cecini
    vorrei capire la manovra a tenaglia da dove l'attinge visto che mussolini voleva fare una "guerra parallela" a quella tedesca e non stava nella fantasia di nessuno, gli arabi combattevano a fianco dei britannici contro gli italiani

    • @giuseppevezzoli8902
      @giuseppevezzoli8902 4 года назад +4

      Hai perfettamente ragione, per me l'operazione a "tenaglia" non ha mai avuto consistenza ed è diventata una leggenda.

    • @diegopettini6101
      @diegopettini6101 Год назад

      Credo si riferisca alla guerra subalterna, seguita al tentativo di invasione della Grecia. Comunque, se Hitler avesse voluto effettivamente realizzare la "tenaglia", avrebbe riservato molta più attenzione al fronte africano, distraendo dall'URSS l'aviazione e i mezzi corazzati di cui Rommel necessitava, oltre ad offrire aiuto, in particolare bombardieri, per prendere Malta

  • @evafrare7402
    @evafrare7402 4 года назад +13

    Un mio zio materno classe 1922 non riuscì a tornare a casa...

    • @marcolfo100
      @marcolfo100 4 года назад +2

      ne tornarono a casa assai meno dall'Isonzo,che è più vicino...le guerre fanno male sia lontane che vicine

  • @luigigiordano7854
    @luigigiordano7854 4 года назад +5

    Complimenti ,Cosi si racconta la storia ! Mi piacerebbe sentire anche la storia della brigata Catanzaro. Che nella prima guerra mondiale fu protagonista di un proprio e vero ammutinamento.

  • @renatogasperin9285
    @renatogasperin9285 Год назад +1

    Grazie mille professore

  • @stefano_4593
    @stefano_4593 Год назад +3

    Ricordata come una vittoria?
    Io non ho mai avuto altra impresssione di una catastrofe pazzesca, con 1 su 3 mai ritornato e decine di migliaia di feriti e congelati e prigionieri per anni dopo la fine della guerra.
    Certo ho sempre sentito grande ammirazione per chi riusci a completare l'anabasi nella neve.

    • @domusorobica2014
      @domusorobica2014  Год назад

      al 5° alpini si ricordava quell'evento come una vittoria, e lo era stata in fondo, come lo era stata per i genieri francesi l'attraversamento della Beresina.

  • @RaceWithDevil1
    @RaceWithDevil1 4 года назад +3

    Spiega molto bene catalizzatore di attenzione. Sarà la 4a volta che lo vedo . (in 6 mesi)

  • @robertoben
    @robertoben 3 года назад +8

    Sono di centro sinistra, condivido il discorso sulla logistica, la definisco quella cosa che si vede quando non funziona

  • @CarloPasquinuzzi
    @CarloPasquinuzzi 7 дней назад +1

    Onore al valore dei nostri alpini sempre X la Patria Italia!!!

  • @francescoferrari4248
    @francescoferrari4248 5 лет назад +6

    Ricordo i racconti di mio nonno; fante nella Cosseria; fu tra i fortunati a tornare perdendo gli alluci per congelamento, raccontava del freddo tremendo, della totale carenza di mezzi, equipaggiamenti, della povertà dei russi che non avevano nemmeno di che vestire.
    Ora che non c’è più rimpiango di non averne sentiti di più di quei racconti di reduce

  • @edwardsmith7935
    @edwardsmith7935 2 года назад +2

    Lo scrivo per l'ennesima volta. Le lezioni del professore sono di livello eccelso ma si dimentica sempre di dire che la seconda guerra mondiale e' una delle pochissime guerre dove la differenza degli obbiettivi di uno schieramento e di un altro sono fondamentali.

  • @davidere2078
    @davidere2078 9 лет назад +20

    Ottima conferenza!

  • @gianluigiconfalonieri1759
    @gianluigiconfalonieri1759 Год назад +1

    Molto interessante e ben spiegato. Complimenti

  • @AndreaMarini-s8y
    @AndreaMarini-s8y Год назад +4

    Come mai nella premessa non è stato specificato l'aggredito e l'aggressore come ordinano di fare oggi con la Russia? ....

    • @domusorobica2014
      @domusorobica2014  Год назад +2

      perché siamo insensibili alle imposizioni da qualsiasi parte arrivino, perché ai sensi del racconto non è strettamente necessario e, in ultimo, perché ridurre l'URSS ad uno stato aggredito è fuorviante (per maggiori info chiedere a Lituania, Estonia, Lettonia, Finlandia, Polonia e Romania).

    • @AntonellaDeMartini-bn2qi
      @AntonellaDeMartini-bn2qi 7 месяцев назад

      X chi? X i ritardati mentali? Pensa che dopo 80 anni si debba ancora precisare chi ha invaso?? Qualche libro lo avrà visto, se non letto! OGGI INVECE SI DEVE PRECISARE CHE I BASTARDI SONO RUSSI ! E NON E' NEPPURE LA PRIMA VOLTA! LA SUA MI PARE LA SOLITA POLEMICA INSULSA DA ZECCA ROSSA! PATETICI!

  • @giuseppeschifini9639
    @giuseppeschifini9639 2 года назад +1

    Professore sono commosso e stupito per gli aspetti che espone. Avevo ascoltato un altro storico, molto telegenico, ma senza la sua competenza e soprattutto empatia. Grazie! Mi ha aperto un mondo

  • @massimocorsano
    @massimocorsano 4 года назад +4

    bellissimo! analisi molto intelligente e comparata: faccio un'osservazione il mito militare perderà importanza dopo l'inversione demografica del 2050

    • @domusorobica2014
      @domusorobica2014  4 года назад +4

      Questo mito probabilmente ma ne nasceranno altri. L' uomo produce mito per natura, qualsiasi uomo.

  • @dies1domini
    @dies1domini 3 года назад +4

    "Nel 1946, iniziata l'epurazione dei militari che avevano combattuto nella guerra fascista, il gen. Reverberi venne denunciato per collaborazionismo dal senatore Edoardo D'Onofrio del PCI e estromesso dal servizio attivo." (Wikipedia) Questo il riconoscimento della Repubblica al gen . Reverberi, medaglia d'oro.

    • @domusorobica2014
      @domusorobica2014  3 года назад +1

      amarissima ricompensa per l'eroismo mostrato sul campo di battaglia

  • @michele7089
    @michele7089 4 года назад +2

    Un piacere ascoltarla.....

  • @brunourus3853
    @brunourus3853 4 года назад +18

    Nikolajewka amara gloria del 5° alpini

    • @robertocalligaris6659
      @robertocalligaris6659 4 года назад +2

      Non solo.. ma anche e forse soprattutto del 6, e dei pochi reparti della Julia presenti agli assalti....

  • @annullig
    @annullig 4 года назад +2

    Complimenti ottima spiegazione!

  • @rivobravo
    @rivobravo 4 года назад +5

    La Germania non era pronta per entrare in guerra e l'alto comando tedesco lo sapeva, infatti Von Rundstedt aveva messo in guardia Hitler che la Germania non sarebbe stata in grado di vincere contro la flotta inglese, di competere con il sistema produttivo americano e non di non avere la disponibilita' di uomini come l'URSS.
    La Germania importava materie prime pricipalmente dalla Svezia e dalla Russia fino al giorno prima dell'invasione, aveveva problemi di approvvigionamento di carburante ricorrendendo anche a quello sintetico, produzione limitata di cibo infatti introdusse le tessere annonarie gia' fin dall'inizio della guerra. Altro fattore debilitante essere situata entro il raggio d'azione dei bombardieri nemici.
    La Germania era pronta per fare un exploit iniziale ma nei tempi medio lunghi era destinata a perdere come si e' poi rivelato. La guerra di Russia ha infierito un colpo debilitante e fatale alla Germania, ma la vera causa e' stata l'inferiorita' di potenziale nei confronti del nemico.

    • @vacances888
      @vacances888 4 года назад +1

      La guerra alla Russia ha avuto si,un effetto debilitante per la Germania,ma Hitler scoprì che Stalin stava ammassando divisioni su divisioni ai confini.L' armata Russa avrebbe sommerso l'Europa.Hitler fu costretto ad aprire il famigerato secondo fronte,pena l'annientamento.

    • @brunobizzotto7452
      @brunobizzotto7452 Год назад

      @@vacances888leggo ora il commento,le consiglio di rivolgere una lamentela al buon Mentana in modo possa rivedere e riscrivere la storia!🤡🤡

  • @stefanopaolini4892
    @stefanopaolini4892 3 года назад +1

    Grazie professore

  • @istilius
    @istilius 5 лет назад +6

    “la storia della ritirata in Russia è la storia dei fortunati” ... “raccontano un calvario, ma il calvario di coloro a cui è andata meglio”. Infatti, non oso pensare cosa avranno patito i poveracci delle divisioni scomparse.

    • @marcot.rosestolato3511
      @marcot.rosestolato3511 4 года назад +1

      Basta che ti compri i libri sulle marce del Davai e sui prigionieri italiani in Russia.

  • @drianodcaval8568
    @drianodcaval8568 8 месяцев назад

    Tanti ricordi e tanto dolore...Son passati ottant'anni ma purtroppo i ricordi alle volte sono effimeri.... si sono ricordati degli Alpini, anzi del Corpo degli Alpini, ma si è dimenticata quella che fu la vera tragedia in quella guerra maledetta...Ci fu lo stermino della Divisione Alpina Cuneense, dove sui circa 16.000 effettivi ritornarono alle loro case , poco più di 1600. Ma di costoro nessuno ne parla in questo lodevole documentario. Non solo, per ringraziamento di questo macello "dla mej gioventù",La medesima Divisione Cuneense, venne sciolta e a fine guerra dimenticata...come se non fosse mai esistita...e mai più ricostruita, come se fosse un'onta da coprire con la polvere del disonore. Vergona!
    Patria ingrata...(non la parola astratta ma coloro che la rappresentano...). Per fortuna che gli Alpini, sono sempre Alpini e a Cuneo hanno costruito una Museo per ricordare la "Divisione Alpina Cuneense"...presso i locali della Stazione Ferroviari di Cuneo-Gesso.
    Certo fa riflettere sentire da questi scritti che tanti famigliari di quei caduti, alcuni non ne conoscono neppure il nome de reparto o dell'anno che questa tragedia si è verificata ...E poi vorrebbero ripristinare la Leva? Ma... ma non facciano ridere che mi vien da piangere...Povera Italia in piedi...

  • @giorgiorighetto6902
    @giorgiorighetto6902 4 года назад +3

    Gli alpini hanno dimostrato di che tempra sono fatti, e hanno reso onore alla patria, mentre essa se n'è dimenticata come al solito, come avviene tutt'ora nella nostra società gli ultimi rimangono sempre tali

    • @briciola1949
      @briciola1949 4 года назад +2

      Gli Alpini hanno invaso uno stato indipendente con lo scopo di sottometterlo. I Russi hanno difeso la loro Patria e le loro case. Hanno pagato con un mare di loro sangue la difesa della propria indipendenza. Non mi permetto giudizio alcuno sui soldati di leva mandati al macello da un dittatore da operetta. Hanno obbedito agli ordini. E' grave la dimenticanza degli italiani se la riferisci a quei poveri disgraziati (mai questo aggettivo potrà essere più appropriato). Ma certe colpe (dello stato fascista...) sono inesorabilmente destinate alla rimozione: giudicate in termini attuali destano solo orrore.

    • @luigifilippini3173
      @luigifilippini3173 4 года назад +2

      L Urss avrebbe comunque attaccato l Europa intanto aveva invaso Polonia Lituania ia Estonia Lettonia Finlandia bessarabia e Moldavia le basta bolscevico demente inoltre era un regime criminale che aveva già macellati dal 17 almeno trenta milioni di suoi cittadini altro che nazzzzisti fetente assassino ipocrita

  • @alwillis5817
    @alwillis5817 4 года назад +2

    Bel lavoro, Marco.

  • @mikeduxbury
    @mikeduxbury 6 лет назад +8

    All'interno di una conferenza sicuramente interessante viene inspiegabilmente ripetuto il vecchio e infondato luogo comune secondo cui la Germania ritardò l'attacco alla Russia(e addirittura perse la guerra!) per aiutare gli italiani in Grecia.Non é assolutamente vero.Due sole divisioni corazzate tedesche vennero utilizzate in Grecia,ed entrambe raggiunsero il fronte russo alcuni mesi dopo l'inizio dell'operazione Barbarossa.Ciò significa che non si riteneva necessaria la loro disponibilità per dare inizio a Barbarossa.Lo storico David Stahel,nei suoi libri "Barbarossa derailed" e "Kiev 1941",ha spiegato in modo chiaro e convincente i motivi dell'insuccesso tedesco,dovuto essenzialmente all'insufficienza della produzione bellica tedesca.

    • @giannibrega4047
      @giannibrega4047 4 года назад +4

      Il punto non verte sul fatto che servissero quelle divisioni corazzate ma che non volendo operare su due fronti contemporaneamente l'oberkommando decise uno slittamento di Barbarossa. Silttamento poi rivelatosi fatale.

    • @giuseppevezzoli8902
      @giuseppevezzoli8902 4 года назад

      Gianni Brega non è vero quanto affermi in più la primavera del 1941 ( e lo affermano nelle memorie tanti generali tedeschi) era piovosa per cui il terreno in russia non si era ancora rassodato.

    • @mikeduxbury
      @mikeduxbury 4 года назад +2

      @@giannibrega4047 Mi accorgo solo ora della tua risposta.Senza polemica ti invito nuovamente a leggere i libri di David Stahel.Viene spiegato chiaramente,dati e numeri alla mano,il motivo del fallimento tedesco.L'industria bellica tedesca non poteva competere con il ritmo produttivo combinato delle due superpotenze.Tutto qui,gli italiani e i greci non c'entrano nulla.

    • @walternicoliello4214
      @walternicoliello4214 4 года назад +1

      @@mikeduxbury Caro Mike , dimentichi che anche i 250.000 uomini di Rommel in Libia per salvarci la Faccia restarono bloccati in Nord-Africa con i loro carri armati e Aviazione. Ai quali aggiungiamo i 280.000 inviati in Grecia per salvare gli italiani, che stavano nei guai. Quando partì l' Operazione Barbarossa, questi 530.000 super specializzati soldati, mancavano sì o no? Quando Mussolini (insistendo) volle inviare il CSIR 62.000 uomini, per due terzi appiedati e con pochissimi mezzi blindati leggeri (imbarazzanti contro i carri sovietici) senza armi Controcarro. Senza tutto. Partiti ormai da un mese erano ancora in Ungheria. Solo a metà settembre una piccola parte aveva raggiunto la zona di operazione. Puoi leggere tutti i libri e le ricostruzioni che vuoi. il danno secco in fatto di forze, è sotto gli occhi e non si può sminuire come sembri fare tu. Se poi consideriamo che dopo l'8 settembre 1943 e il crollo dell'Italia. Hitler fu costretto a tenere bloccate 28 divisioni in italia e 30 nei Balcani (Jugoslavia e Grecia). Immagina se l'Italia fosse rimasta Neutrale , come la Spagna o la Turchia....Lo stesso Goering (dopo l'8 sett. 43) durante una visita a La Spezia, venne condotto a vedere cosa avevano nascosto nelle gallerie gli italiani . Migliaia e migliaia di tonnellate di benzina, Rame e metalli indispensabili alle nostre industrie belliche , IMBOSCATI e inutilizzati. Tutti forniti dalla Germania , con gran sacrificio, e destinati alle nostre industrie. Goering sbottò in uno sfogo : "Maledetti Italiani se non fosse stato per loro forse avremmo potuto vincere !!!"

    • @mikeduxbury
      @mikeduxbury 4 года назад +1

      @@walternicoliello4214 Di quanto hai scritto, non c'è una sola cosa vera,esatta o anche solo con un minimo di fondamento,quindi per me é praticamente impossibile replicare,per farlo dovrei scrivere un libro.Le maestre di un tempo,quando un alunno consegnava un compito disastroso,solevano dire che non sapevano dove mettere la penna per correggerlo.(La mia maestra,una suora,con una variante sul tema definiva il compito malriuscito "un risotto".)Dopo aver letto il tuo commento mi trovo + o meno nella loro situazione.Lascio che a correggere il tuo "risotto" sia un maestro con + pazienza e + tempo a disposizione di quelli di cui dispongo io.

  • @emaberte5165
    @emaberte5165 3 года назад +2

    Spigato in modo molto chiaro. Grazie.