@@raoultridentinus sei la dimostrazione lampante del gusto italiano per l'autolesionismo. Il contributo italiano alla vittoria alleata c'è ed è evidente come, purtroppo, è evidente il contributo alla sconfitta 30 'anni dopo. Inoltre non mi pare che i francesi abbiano raccolto maggiori successi rispetto ai nostri.Senza gli inglesi ed i russi nella grande guerra sarebbe finito tutto nel giro di pochi mesi (come del resto avvenne durante la seconda guerra mondiale). Si può discutere 'opportunità della guerra, non la sua condizione (che fu ovunque disastrosa).
Il contributo ci fu eccome, così come indiscutibilmente ci fu nella terza guerra di indipendenza del 1866 allorché le FFAA italiane inanellarono la bruciante sconfitta di Custoza e l'umiliante disfatta navale di Lissa (in occasione della quale l'ammiraglio austriaco von Tegetthof poté sferzantemete dichiarare che uomini di ferro su navi di legno (gran parte della flotta austriaca era composta di vetusti vascelli di legno) batterono uomini di legno su navi di ferro). Nonostante le trionfali sconfitte l'Italia ottenne il Veneto proprio perchè aveva comunque impegnato parte dell'esercito austriaco permettendo ai prussiani di sconfiggere gli austriaci a Sadowa costringendoli alla pace. Io noto e non sono solo che dall'unità d'Italia le nostre FFAA hanno saputo solo inanellare figure di merda piramidali (oltre a quelle citate abbiamo Dogali, Adua (la più grave sconfitta di un esercito europeo ad opera di una nazione africana), Caporetto, Sidi el Barrani, Capo Matapan e soprattutto l'8 settembre allorché le nostre FFAA si sciolsero come neve al sole consegnando praticamente senza colpo ferire l'Italia al Reich tedesco con contorno di ignobile fuga del re e del governo dalla capitale che pure era difesa da forze di gran lunga più numerose di quelle tedesche attaccanti e 600.000 militari finiti inetrnati in Germania). Le figure di merda sono indissolubilmente legate alle FFAA postunitarie e di questo dobbiamo tener conto speie quando qualche governante ci propone di spendere soldi delle nostre tasse per le missioni all'estero. Incidentalmente: a conferma del mio dire soccorre la sputtanante vicenda dei due castroni naviganti nei mari tropicali che scambiarono pescatori per pirati e mirando in acqua centrarono peschereccio e pescatori accoppandone due, ià che ci è costato uno sputtanamento mondiale, quattrini per spese legali e tanti soldi persi per le mancate commesse con l'India e siamo in attesa della mazzata della corte arbitrale dell'Aja che inevitabilmente riconoscerà il diritto dell'India di processare i due castroni.
Premesso che le sconfitte sono sempre maggiori delle vittorie restano sempre e comunque degli esempi che rivalutano lo strumento forze armate. Dalla battaglia del Piave ad Isbuscenskij, da El Alamein all'impresa d'Alessandria, dalla battaglia di Cheren al passo di Dongolaas fino a Gibilterra, dalle vittorie difensive durante le operazioni Daffodil e Battleaxe, dalle battaglie aereo-navali di mezzo giugno a quella di mezzo agosto 42, il bombardamento di Haifa e l'impresa di Suda, dal passo di Kasserine alla seconda battaglia di Bir el Gobi. Il punto non è la spesa sostenuta ma il suo essere male impiegata. Credo che voi italiani abbiate troppo poca considerazione di voi stessi.
La ringrazio Dott. Cimmino per gli approfondimenti storici ed il il livello di dettaglio delle informazioni. Molto interessante e ricco di riferimenti paralleli che si intrecciano negli argomenti. Ad Maiora, semper!
Seguo il prof. Cimmino da poco, ma già dalle prime conferenze si comprende la capacità assoluta di riassumere con concetti lucidi e precisi la incongruità della guerra e di chi la combatte. Ottimo!
Ascolto sempre con piacere il prof. CIMMINO , che ha la preparazione et sopratutto la lucidita' nell' inquadrare 1 battaglia militare nel piu' ampio contesto geo-politico .
solo oggi ho scoperto questa bella lezione si Dien Bien Phu. Molte cose che ha detto il Prof. CIMMINO le conoscevo già perché a Gabrielle c'era stato mio nonno il quale si vergognava di essere rientrato vivo in Francia mentre i suoi fratelli della REP Parà, se non sbaglio 3^ compagnia erano praticamente morti lì....una cosa in particolare condivido in pieno lì con morirono per la Francia ma per l'onore della propria uniforme
Un grazie al prof. Cimmino da un uomo della "FOLGORE" che in una carriera di 38 anni e soprattutto nel periodo che va dai primi anni '80 fino al '93, ha avuto l'onore di sfiorare, conoscere e cercare di mantenere saldi i valori militari dei "Leoni della Folgore"....pur nella consapevolezza del compito improbo(nel senso di estremamente gravoso) che ci eravamo prefissati
les officiers français étaient loin d être incompétan t Bigeard et d français contre cent mille viete Lattre de TASIGNY ontcent mille viet battus l'armeé allemande pendant la2 éeme guerre mondiale en Alsace et arrivé au nid d''aigle dHitler 15000 francais contre ça ne fait pas le poix
@@steeveguildo278 Je voulais parler de l' état major qui a préparé cette opération sans penser que parfois les choses tournent mal. Aucune solution n' a été pensé pour un repli, c'est aussi incroyable qu'incompétent (après c'est mon avis) Et les évènements ont souvent mal tournées durant cette guerre. Les officiers français ont toujours sous-estimés l'ennemi par arrogance de classe certainement. Sinon,concernant Bigeard et d'autres qui au feu ont fait tout ce qu'un militaire pouvait faire, évidemment mon propos ne leur était nullement adressé. J'aitoujours pensé que De Lattre de Tassigny aurait bien mieux préparé cette bataille décisive,lui qui avait redressé la situation militaire au Tonkin avant de malheureusement décéder
15 anni fa a Tolone ho conosciuto un reduce di Dien Bien Phu, era un ex legionario, un omettino abbronzatissimo, secco e grinzoso. Qualcosa mi ha raccontato del suo passato ed è stato un pomeriggio assai proficuo.
Bravissimo come sempre. Mi fido di Lei dato che ho letto ancor meno su questa battaglia. Ma mi fido a ragion veduta. Gli esempi che ha portato di battaglie sconsiderate calzano alla perfezione. Aggiungo tre cose, che assolutamente non sono critiche: 1. nel LIBRO relativo al film con Mel Gibson, intitolato "We Were Soldiers Once… and Young" alla fine gli americani le prendono di brutto perche' qualche furbone ha deciso di farli evacuare non da dove sono, da dove li hanno aviotrasportati, e da dove bene o male hanno tenuto alla pressione dei Vietcong (grazie anche a una azione aerea - e se ricordo bene di artiglieria a lunga gittata - USA insopportabile per i Vietcong). Ma da un'altro posto, raggiungibile con una lunga ma simpatica camminata nella giungla nella quale pero' i Vietcong superstiti (e erano tantini) si erano radunati in massa... 2. questa e' una battuta: 1870, 1914, 1940, eccetera: se i francesi riescono a sopravvivere al loro stesso piano di guerra magari possono anche vincere. Ma il LORO piano di guerra non glielo avrebbero scritto nemmeno i nemici, per un minimo di vergogna: gli sarebbe sembrato troppo sfacciatamente a loro favore. 3. L'idiozia di certi ufficiali di alto grado la si e' vista anche in Afghanistan: qual'era la strategia? La body count forse? Per che cosa sono morti i soldati alleati? Gli americani, eccetera, e i NOSTRI! Cosa raccontiamo alle loro famiglie? Con assoluto rispetto la ringrazio per l'ulteriore arricchimento concessomi, Carlo Sanguineti
Da sempre la legione straniera combatte per il suo onore. Così come da sempre i paracadutisti hanno un enorme senso di appartenenza al loro reparto .è trasversale in tutte le nazioni.il basco amaranto....
Un buon film di un regista francese, "Dien Bien Phu", racconta la battaglia, alternandola sapientemente con scene urbane (fra scommesse, concerti, bar, bevute etc.).
Il primo evento significativo della guerra fredda fu la crisi dell'Azerbaigian del '46, quando i russi non ritirarono le proprie truppe dal centro nord dell'Iran dopo la guerra e la fine del "corridoio persiano". Si rischiò parecchio fin da subito....
@@antonioboa4733 dopo trattative Usa-Urss i russi ritirarono le truppe e si limitarono a chiedere partecipazioni nei giacimenti petroliferi del Caspio iraniano che furono negate (il petrolio dell'Iran all'epoca era in mano agli inglesi).
Qualche dubbio... Occupazione della pianura di Dien fu fatto da generale Gilles(quello di Na San)Castries presse il comando comando dopo un mese ..chi è perché e dato il nome Natasha e Simone alle basi di Rep? Generale Cogny non è stato ne meno nominato. Per la conformazione di terreno,non era possibile effettuare il tiro di artiglieria è la possibilità di tiro diretto, secondo il commando francese,anche sé i vietmin avesse messo i cannoni sulle sponde,sarebbe stato neutralizzato dalle batteria di 155. Per avere la possibilità di sparare in tutte le direzioni,le postazioni di artiglieria non sono state protette,sia per la sottovalutazione della capacità di vietmin è pensando che avessero usato stesa strategia di NaSan.
più che sottovalutato, hanno errato, o meglio pensavo di avare contro guerriglieri non un esercito vero e proprio tra l'altro rifornito dalla cina, ci sono video e foto oltre ai soldati hanno impiegato migliaia di civile per costruire mulattiere e portare a braccia i cannoni sulle alture. Qua cimmino mi ha un po deluso.
I trasporti dei Legionari Francesi verso l Indocina facevano scalo a Dhahran nel Golfo Persico in Saudi Arabia presso la Base Aerea Statunitense , base cui lavorava come marconista scelto mio fratello , insieme a un nutrito gruppo di marconisti Italiani . Avevano il delicato importantissimo compito di ricevere i bollettini meteorologici ( diffusi da Tashkent nell 'ex URSS , tutti marconisti Italiani eccezionali , gli UNICI in grado di ricevere in grafia i bollettini meteo Sovietici a velocità IMPOSSIBILE per chiunque altro ). essenziali per i loro giganteschi B 36 in perlustrazione perenne dei confini dell 'Ex Unione Sovietica . I trasporti aerei che i Francesi usavano per il trasporto dei Legionari erano gli '' ARMAGNAC '' . Mio fratello assistette personalmente all 'arrivo dell 'ultimo contingente Legionario diretto in Indocina , ragazzi molto giovani , quasi tutti stranieri , La sera fece amicizia con una dozzina di loro tra cui due Italiani . Due giorni dopo venne diffusa la notizia che nessuno di quei parà toccò terra , vennero tutti falciati in aria .
@@francescoferrari4248 Per fortuna rispetto a quando ero giovane io , oggi hai il mondo tra le '' mani '' , caro Francesco . Su GOOGLE trove quasi tutto , partendo da Wikipedia , discreta enciclopedia online , agli articoli correlati sull 'argomento che ti interessa . Hai anche la nostra buona enciclopedia Treccani che ti può essere d'aiuto ! Gli Episodi sono tantissimi , uno di questi se ti può interessare è quello del lancio dei paracadutisti Americani e Britannici a Omaha ( Francia ) che iniziò nel migliore dei ''disastri '' tanto che fece pensare al Generale Dwight D. Eisenhower di andare incontro '' all'apocalisse '' e dover pronunciare al Popolo U.S.A. il ''discorso di riserva '' preparato in precedenza in caso di fallimento ! Ciao , Figliolo , buon lavoro e un saluto affettuoso !
@@aldolamberti3855 ti ringrazio per le tue informazioni, se questo meraviglioso strumento che è la rete fosse utilizzato per istruirsi e confrontarsi anziché scannarsi ed insultarsi probabilmente ne gioveremmo tutti
Mi risulta da un libro di storia della legione straniera che nel lancio, di paracadutisti veri e propri cioè del REP ce ne fossero non più del 10 x100 il resto erano legionari " normali" che alla domanda se fossero disposti a lanciarsi dagli aerei risposero di si. Almeno questo è scritto. Comunque complimenti al prof.
anche Giap ha fatto il Prof. di Storia sebbene fosse laureato in Legge. Come sempre veramente brillante, le eventuali piccole imprecisioni non contano.
Se io fossi vietnamita, dovrei dire che i guai mi sono venuti non da Göring, ma da quelli che lo hanno sconfitto. Il vecchio adagio dice che i nemici dei miei nemici sono miei amici. Ergo, la fotografia di Göring la bacerei per pochi dollari... Io peró non sono vietnamita.
Se non ricordo male, già da Gabrielle o Beatrice, vennero effettuati alcuni tentativi di portarsi sulle colline, venendo però, immediatamente respinti.
Quasi tutti i conflitti combattuti dall'umanità hanno visto vincitori e vinti e non sempre la colpa è attribuibile a generali incapaci, eserciti poco addestrati ed equipaggiamenti inadeguati, perché questi sono i mezzi che le classi politiche, delle nazioni coinvolte, hanno deciso di utilizzare. Non possiamo attribuire colpe ad un inetto, solo perché non ha avuto l'umiltà di rifiutare un incarico, ma dobbiamo attribuirle a chi gli ha consentito di ricoprire quel ruolo ed a coloro che non hanno avuto la volontà o la capacità di giungere ad una soluzione diversa dalla guerra. Allora, la classe politica francese avrebbe avuto l'occasione di evitare il disastro diverse volte, ma non lo ha mai fatto, spingendo Ho Chi Minh ad abbracciare le forme di socialismo sovietico e cinese, invece di quello francese (sicuramente più civile, conciliante ed a misura d'uomo). Lo stesso generale Giap, nonostante il rapporto di (quasi) amicizia e reciproca stima con il generale Salan, si dimostrò spietato nei confronti di quel popolo che aveva torturato ed ucciso suo padre. Nei rapporti con gli alleati non si comportarono diversamente, indispettendo il Regno Unito, che negò il proprio aiuto e tergiversando irragionevolmente sull'offerta degli Stati Uniti, che alla fine la ritirarono. Se a questo uniamo l'arroganza tipica dei "cugini" d'oltralpe, il disastro è scontato. Nonostante in Indocina avessero conseguito diverse vittorie minori, alcune sconfitte pesanti, come quella subita nel tentativo di evacuare Cao Bang, avrebbero dovuto far comprendere ai francesi le capacità logistiche del Viet Minh che, nonostante le avversità del territorio, riusciva a spostare grandi masse di uomini e materiali bellici. Proprio in quella occasione, lungo la "strada coloniale 4" l'esercito vietnamita riuscì a mettere in campo rapidamente oltre 30.000 uomini e due batterie di artiglieria: lo fece letteralmente "in mezzo al nulla" e dietro le linee nemiche, con totale sorpresa delle truppe francesi, che furono massacrate. Dien Bien Phu fu un disastro politico, strategico, tattico e logistico, perché ogni decisione presa sin dall'inizio si rivelò sbagliata. Vorrei fare alcuni appunti: correggetemi se sbaglio. - La "mafia dei paracadutisti" (che poi era quella delle truppe coloniali, legione straniera in primis) era un'espressione già in uso prima della battaglia perché, forti del loro potere militare, avevano costituito un po' ovunque, dalle grandi città fino ai più sperduti villaggi, una serie di racket, taglieggiando ogni attività economica locale, legale ed illegale. - Riguardo alle lamiere delle fortificazioni poi, credo che fossero utilizzate solo come riparo dalla pioggia per i terrapieni e non come "blindatura". - I carri M24, in dotazione ai francesi, sono effettivamente carri leggeri da 18t: solo noi italiani li avremmo potuti classificare come carri medi, vista la "leggerezza" dei nostri. - Il libro (ed il film) "We were soldiers" si riferiscono ad una serie di scontri avvenuti nel 1965 e si concedono molte "licenze" rispetto alla realtà: senza elencarle tutte, basti pensare che l'utilizzo della richiesta di "Broken Arrow" è ancora oggetto di dibattito nei siti dei veterani (quei pochi che sono rimasti). - Concludo dicendo che, anche se le motivazioni francesi e statunitensi erano differenti, l'occupazione del Vietnam del Sud ha una certa soluzione di continuità e fa riflettere sulle politiche estere USA, che due anni dopo, nel 1956, negarono il loro appoggio a Francia e Regno Unito durante la crisi di Suez, delineando il bipolarismo che avrebbe contraddistinto il mondo durante gli anni della cosiddetta "guerra fredda". Grazie per il vostro lavoro ed i contenuti sempre interessanti!
Buongiorno, Le invio i link degli altri video del Dott. Cimmino ruclips.net/video/RMXVzvz7t1E/видео.html ruclips.net/video/B_PwGVxFLjM/видео.html Cordiali saluti Redazione Domus Orobica
@@michelebettini5870 Ma mi dica con cosa si è fatto? Perchè rispondere cosi a un commento,generico e inoffensivo,fatto due anni fa, che non ricordavo neppure, mi risponde in maniera inusitata e violenta ,ma lei chi diavolo è? Dia retta cambi fornitore questo le da della robaccia!
@@MrMaledettotoscano Lei fa come tutti gli altri: copia e incolla. Forse tra poco le dò una lezioncina di storia. Lei è un "appassionato di storia". Io non lo sono. Io sono uno storico distaccato.
La STORIA è la madre di tutte le Scienze, che nessuno vuole conoscere, perché sono tutti figli di puttana e quindi nessuno ama la consapevolezza delle proprie origini, per non portare il peso delle colpe materne. Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla. La Storia non si studia, perché “la Storia - si dice - la scrivono i vincitori “ e quindi è da considerarsi falsa. È questa indefinita schiera che non è mai assalita dal dubbio. Qualcuno ha vissuto un periodo di storia e la conosce soltanto attraverso un’esperienza distorta, di qualche anno, che cancella milioni di anni di storia e milioni di esperienze diverse contemporanee a quelle dello stesso qualcuno. I vincitori che sono morti non possono scrivere di storia, mentre i perdenti che sono rimasti vivi scrivono una storia che nessuno leggerà, perché la storia ufficiale dice cose diverse. Perciò non si può cambiare la storia, perché una maggioranza passiva lo impedisce con inesauribile costanza. Alla storia si preferiscono le storielle, purché siano insignificanti, fantasiose e accessibili agli stolti, specie quando sono in riunione. Non si può parlare di storia a chi non possiede conoscenze geografiche e se ne vanta, né a chi a quel tempo non era ancora nato. E non si può insegnare la geografia a chi non vuol sapere di storia. A nessuno piacciono le storie, perché le storie sono noiose, come le litanie. Una generazione, come la nostra, che ignora la storia, non ha passato … né futuro. Il professor Johnston diceva spesso che se non sapevi la storia, non sapevi nulla. Eri una foglia che non sapeva di essere parte di un albero. (Michael Crichton) La storia dell’umanità è quasi totalmente una narrazione di progetti falliti e speranze deluse. (Samuel Johnson). I Romani, soprattutto durante la decadenza, erano meno “barbari” e meno “flagelli” degli altri? E i crociati, erano mandati da Dio? Il dio di chi? La storia è come una donna. T’insegna come non ci si deve comportare. Tuttavia con la prossima storia e la prossima donna ti comporterai lo stesso, con pazienza, e siccome non ne uscirai vincitore, ti comporterai di volta in volta, come la prima volta. I più raffinati dicono che bisogna apprendere la storia dalle acute osservazioni di Gian Battista Vico, un maniaco che non sapeva niente di storia e manipolava la filosofia con arte da illusionista di carnevale, perché qualcuno che voleva inquinare la storia glielo lasciava fare. Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia è la lezione più importante che la storia c’insegna. (Aldous Huxley) Per Cicerone la storia era “maestra di vita”, ma al suo tempo si ammaestravano le fiere da mandare in circhi e arene, ed oggi si dovrebbe fare lo stesso con le folle. Nel mondo un piccolissimo numero fa nascere gli avvenimenti; un gruppo un po’ più importante presenzia alla loro esecuzione, e infine una vasta maggioranza non vorrà sapere cosa è accaduto. La storia si ripete, ma è troppo facile dirlo, perché non basta il metro dell’aritmetica, dove occorre conoscere e applicare il calcolo infinitesimale. “La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie (Alexis de Tocqueville)”. “La storia è la somma totale delle cose che avrebbero potuto essere evitate. (Konrad Adenauer)”. È per sistemare la geografia e le cattedre universitarie che s’incasina la storia. La storia è la memoria dei popoli, e senza una memoria, l’uomo è ridotto ad un rango inferiore a quello dell’animale. La storia è messaggera dell’antichità (Cicerone), ma le madri non vogliono che i loro bambini lo sappiano, affinché restino bambini, perché una volta cresciuti, raggiunta una consapevole erezione, farebbero paura anche alle loro madri. Anche Miguel de Cervantes ha scritto di storia. ed approfittando della propria celebrità ha ritenuto suo diritto emulare le imbecillità (passate alla storia) di Shakespeare e di G.B.Vico. A scuola ci hanno insegnato l’Iliade e l’Odissea, che storia non erano e da lì è iniziato il travisamento d’ogni storia! La storia ci insegna che i più grandi errori sono stati commessi da coloro che hanno sempre avuto ragione. (Aleksandar Baljak). S’impara dalla storia che da essa nulla vuole essere appreso. Senza tragedie, senza cattivi, non c’è storia, anche inverosimile, che possa essere accettata, perché la gente ha bisogno di false emozioni ed effetti speciali. La storia è il preferire qualsiasi disgrazia al ristagno. La storia umana di ogni epoca è rossa di sangue, avvelenata di odio e macchiata di crudeltà, ma è solo dai tempi dei Libri Sacri che queste caratteristiche non hanno avuto limiti. Nella storia contano anche i fatti non avvenuti, purché siano omologati, come la divinità di Gesù, la verginità di Maria e i miracoli fasulli di Padre Pio. Gli omicidi sono fatti di cronaca, ma i massacri sono fatti di storia. La storia è una raccolta di crimini, ma ogni tanto incontriamo qualche virtù. La storia è la continuazione della zoologia. (Arthur Schopenhauer) …. Con altri personaggi. Nel corso della storia il silenzio della saggezza ha sempre reso possibile il trionfo del male. Nella lunga e tenebrosa storia dell’uomo, molti crimini spaventosi sono stati commessi nel nome dell’obbedienza e della civilizzazione. La storia è solo quello che gli storici ci dicono. Il resto non c’interessa andare a cercarlo. Nessuno ha cambiato il corso della storia quanto gli storici della Pubblica Istruzione. Gli storici sono come dei sordi che continuano a rispondere a domande che nessuno ha loro posto. (Lev Tolstoj) È stato detto che, mentre Dio non può alterare il passato, gli storici possono farlo; ed è forse perché possono essergli utili sotto questo aspetto, che Egli ne tollera l’esistenza. (Samuel Butler). La storia è una candela maledettamente fioca su un baratro dannatamente buio. (W. Stull Holt) Lo storico deve servire due padroni, il passato e il presente (Fritz Stern). Studiare la storia significa emigrare nel caos. Se uno storico dovesse considerare sinceramente tutti i crimini, le debolezze e disturbi del genere umano, i suoi lettori prenderebbero il suo lavoro per satira piuttosto che per storia. (Pierre Bayle). Le mamme non vogliono che s’istruiscano troppo i loro bambini, per non farli “impressionare”. Sarebbe una buona idea se i diversi paesi del mondo si scambiassero di tanto in tanto i libri di storia, giusto per vedere che cosa fanno gli altri popoli con la stessa serie di fatti. (Bill Vaughan) È felice il popolo i cui annali sono vuoti nei libri di storia. Le epoche felici dell’umanità sono le pagine vuote della Storia. I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell’infelicità degli uomini. (Raymond Queneau). La Storia è pur sempre uno svago migliore dello smart phone. Il potere non fa le cose giuste, fa solo la storia. (Jim Fiebig). Come mi giudicherà la storia? Se avrò successo, ecco che tutti quanti vorranno aver parte della gloria… Ma se fallisco tutti vorranno il mio sangue. (Erwin Rommel). La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati. (Henry Miller) Nella storia ci sono scoperte, a un grande costo umano, completamente false. Quel che la favola ha inventato, la storia qualche volta lo riproduce. (Victor Hugo). La storia è un grande presente, e mai solamente un passato. (Alain, Émile-Auguste Chartier) Il nostro compito, nei confronti della storia, è conoscerla in parte e poi di riscriverla con numerose aggiunte e continui confronti. La storia prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione. L’appellativo di “Grande” è stato concesso per l’ultima volta nel secolo XVIII, a due sovrani russi, Pietro e Caterina, e a uno prussiano, Federico. La Storia è bizzarra: diede quel titolo a Pompeo e non a Cesare; a S. Gregorio e non a S.Agostino; a Erode e non a Cristo. (Francesco Burdin). Orwell ci ammonisce a dubitare delle rivoluzioni della storia, pur ritenendole necessarie. Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 - Napoli, 23 gennaio 1744) è stato un filosofo, storico e giurista italiano. Qual è la differenza tra giurista e legislatore? Che cosa ha detto, nei suoi deliri, di concreto Vico? Nessun lo sa. «La storia umana in quanto opera creatrice dell'uomo gli appartiene per la conoscenza e per la guida degli eventi storici ma nel medesimo tempo lo stesso uomo è guidato dalla Provvidenza che prepone alla storia divina.» « Gli uomini prima sentono senza avvertire; dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso, finalmente riflettono con mente pura ». Servirà a qualcosa? « Gli uomini prima sentono il necessario; dipoi badano all'utile; appresso avvertiscono il comodo; più innanzi si dilettano nel piacere; quindi si dissolvono nel lusso; e finalmente impazzano in istrapazzar di sostanze ». Vico ci riconduce, con mente ottenebrata, nel Vico-lo cieco del Medio Evo …
@@michelebettini5870 Mio Dio ho letto il suo sproloquio fatto di citazioni, una in contrasto coll'altra. Quello che dice mi conferma ciò che penso, cambi fornitore altrimenti finisce di friggersi il cervello!
Io sono molto più sintetico e originale. Dien Bien Phu fu una battaglia difensiva, ovvero una grande ridotta per resistere a forze superiori. Stando arroccati si perde quasi sempre. Quante Masada ci sono state nella storia? I francesi persero, perché volevano vincere con un organico inferiore e con un confine alle spalle. Questa strategia tuttavia aveva visto in passato Houston vincente a San Jacinto contro Santanna. Ma quella era stata comunque una guerra di movimento, contro un esercito stremato dalle marce. Il RESTO SONO CHIACCHIERIE! (L'ho scritto bene). LA RIPETIVITA' (o ripetitività) infastidisce. La richiesta di bombardare le proprie posizioni fu una tattica molto usata a Okinawa, durante i ripiegamenti. I francesi non erano male informati sulla consistenza del nemico. La fonte? La fonte sono io. Quando avevo poco più di 8 anni a casa mia c'era sempre la radio accesa. Dato che i giornali radio erano nolto frequenti avevamo quasi una radiocronaca in diretta su quella guerra. Le cifre diramate erano: 19.000 francesi contro 40.000 guerriglieri provvisti di artiglierie. I paracadutisti e i materiali paracadutati non erano sufficienti per rimpiazzare le perdite, anche perché i feriti, curati sommariamente e senza la possibilità d'essere evacuati, abbassano il morale degli uomini ancora validi. Quando caddero le ultime ridotte l'organico impiegato da Giap crebbe a 70.000, tra i quali 10.000 morti e 20.000 riserve. Nel 1970 uno dei superstiti, un italiano, lavorò con me in cantiere. Mi disse che i guerriglieri cercavano di evitare lo scontro diretto con i legionari non francesi, perché li rispettavano e li temevano. Erano molto più severi verso le truppe indigene e i militari di carriera francesi..
qua cimmino è stato un po confusionario o meglio, qua si vede che deve integrare le sue conferenze anche con delle immagini, perchè almeno per me si capisce poco, mi chiedo ma i francesi perchè non hanno occupato le colline semplice no?, era un territorio selvaggio fitto di boscaglia servivano mezzi e molti uomini semplice, che poi alcune alture sono state occupate, poi c'è una foto esplicativa di come hanno fatto a portare i cannoni i vietcong in mezzo alla boscaglia, lavoro sovraumano ma loro erano tanti, i francesi non sapevano che avevano di fronte un esercito regolare non guerriglieri alla che ghevara, inoltre i francesi potevano essere riforniti solo via aerea, quindi il contingente deve essere per forza di cose relativamente esiguo.I francesi voelvano tenere il vietnam poi visto l'evolversi della battaglia volevano sganciarsi con soluzioni più o meno affrettate, tra cui intervento di B52 USA che avrebbero raso al suolo le postazioni e i dintorni della base. In pratica i francesi si sono fatti massacrare a suon di cannoante..poi non è che hanno sacrificato 10.000 morti ahah vabbè anche i migliori possono sbagliare
Bellissima questa lezione. E' importante ricordare quegli anni. C'è solo una cosa non corretta che il prof. Viglione dice: il Pci divenne il primo partito italiano alle elezioni europee del 1984 dopo la morte di Berlinguer (PCI 33,2% Dc 33%). Nel 1975 alle elezioni amministrative (in cui parteciparono i diciottenni per la prima volta) e nel 1976 ci furono le elezioni politiche, in nessuno dei due casi il Pci divenne il primo partito: nel '75 la Dc ebbe il 35% e il Pci il 33% mentre nel '76, le famose elezioni in cui rimase famosa la frase di Indro Montanelli , la Dc ebbe il 38,7% e il Pci il 34,4%. A parte questo errore è vero però che le elezioni del '76 segnarono l'inizio del Compromesso storico in cui il Pci entrò nell'"area di governo", appoggiando i Governi Andreotti III e Andreotti IV (1976-1979).
Un soldato tunisino chi ha partecipato nella questa battaglia mi ha detto che piloti del Union sovietico, aiutando il Viet Kong soldati, hanno utilizzato i bombe napalm. Altrimenti, non c'era resa.
Prof. Più che un commento vi propongo una mia curiosità geopolitica della seconda G.m. perché l'Italia di Mussolini, piuttosto che andare in Africa e Grecia , perché non ha sottratto Malta all'Inghilterra per smobilitazione la postazione inglese nel mediterraneo? Sotto le nostre coste? Certo avrebbe avuto più interesse per affermare l'egemonia della marina italiana nel mediterraneo? E oggi forse non avremmo ancora questa spina nel fianco?
una piccola precisazione che nulla toglie al racconto di Cimmino; in Indocina non esistevano i REP (regiments) bensì i BEP (bataillons). Divennero REP successivamente alla guerra di Indocina. Non c'erano solo i para' a Dien Bien Phu, ma a titolo di esempio la 13eme D.B.L.E. che pagò un alto tributo di sangue in quella battaglia.
l'ho scoperto ora, peccano non averlo conosciuto prima. molto tecnico, bravissimo a tenere le persone incollate al video. Diverso da Barbero, che e' un po' più romanzato. Bravissimo comunque, tanto di cappello.
incuriosito perchè cimmino che stimo qua forse ha mancato un po' di dettagli e si è reso un approfondimento, in effetti era una vallata con delle colline ai lati, quindi erano state occupate certo non potevano occuparle tutte meglio servivono molti uomini, in sostanza hanno perso 1) superiorità ribadisco superiorità del nemico in uomini e munizioni, praticamente erano riforniti via terra dai cinesi, mentre i francesi solo per via aerea 2) superiorità di artiglierie 3) erano nascosti in mezzo a un territorio semi montuose boscoso fitto per cui impossibile da bombardare sia con aerei che con artiglieria, c'era l'opzione aiuto USA con b52 per radere al suolo le zone attorno alla piana ma che poi non fu attuato per motivi politici 4) giap aveva organizzato un esercito vero e proprio non erano dei guerriglieri - in sostanza i francesi si sono fatti massacrare a colpi di cannone, mentre i francesi non pensavano che avessero tutta quella artiglieria perchè erano un territorio impenetrabile, bosco fitto alture etc..., insomma non facciamo passare i francesi per dei (completi) idioti
@@andreadalcortivo747 si ma come dice Cimmino sembra che li han mandati li tanto per...si hanno fatto un errore di valutazione ma non l'hanno fatto di proposito, ho dovuto vedermi altri filmati anche in lingue inglese che spiegano bene la situazione sia politica che militare. I francesi sono stati battuti sul campo da un esercito più numeroso, più armato e che veniva rifornito dalla cina. Non è corretto dire sottovalutato come fa passare anche Cimmino, pensavano di avere di fronte dei guerriglieri per cui hanno operato certe scelte.
Perché i prigionieri di tedeschi o giapponesi se la passavano meglio? Non fa proprio nulla per nascondere le sue simpatie, si limitasse a esporre le vicende storiche sarebbe meglio.
Raccontare la storia significa raccontare ciò che è accaduto. Tutti sappiamo quando è stata scoperta l'America, più interessante è ascoltare quelli che furono i preparativi, come furono costruite le caravelle, dove furono reperiti i fondi per il viaggio... Penso sia inutile ogni 2 minuti ripetere 1492, 1492,1492... I nazisti trattavano male i prigionieri? Eh giura?
@@Dario_Salvi Dai su, ne abbiamo piene le cattedre di narratori di parte, ascoltare una voce autorevole ma dissonante è così inaccettabile? Viviamo nel presente del pensiero unico, rianalizzare la storia moderna da un angolo diverso è cosi insopportabile?
@@mckappe se è della serie "Hitler ha fatto anche cose buone", sinceramente sì, mi avanzano. Liberi di pensarla come si vuole, ma io cerco obiettività, senso critico, ragionamento. Mancando questi presupposti si finisce con le chiacchiere da bar inconcludenti
The Viet minh ask their long time American allies who had help them defeated the Japanese in Vietnam during WWII before they ask the Soviet Union and China. US President Eisenhower decided to support their long time allies French to retake Vietnam as their slave colony. During the siege of French military garrison in Dien Bien Phu. United States poured thousands of US military supplies to the French military garrison in Dien Bien Phu to help them defeat the Viet minh. After the battle and the war against the French. North Vietnam change their name from calling them self Viet Minh to Viet Cong. Today United States would cover up the ugly truth. That their were the one who made Vietnam into a Communist country today. If United States didn't support their French allies in Vietnam. Vietnam wouldn't become communist today and the Vietnam War wouldn't had started causing the death of 58,000 US troops, 3,000, 000 innocent Vietnamese civilians of Women's, Children's, and old People's in Vietnam. United States even hide the truth about the invasion of Iraq. When 19 of the hijack terrorist of 9/11 was from Saudia Arabia, Kuwait, Egypt, and United Arabic Emirates but none from Iraq.
In realtà I parà non appartenenti alla Legione (1' e 2' BEP) appartenevano ai reggimenti Coloniali (BCP) e non metropolitani. Puntualizzazione che vuole rendere omaggio al valore di queste truppe e dei loro comandanti e che non vuole essere una critica all'ottima (come sempre) analisi della battaglia.
a piedi atteaverso montagne e bosco? sarebbero stati ugualmente sterminati, in una prima fase aspettavano anche aiuto sostanziale USA che cimmino in pratica tralascia, certo potevano arrendersi prima ma c era di mezzo anche la conferenza di pace,
Tre cose : 1) DBF è stata una sconfitta clamorosa con l'ulteriore aggravante che i francesi, a differenza di altri coloniali, conoscevano il posto perché erano in Indocina da mezzo secolo 2) Non è vero che i francesi trasformano ogni sconfitta in vittoria, tutt'al più ingigantiscono le virtù militari del nemico in caso di cosa troppo imbarazzante (maggio giugno 40); hanno dato del "genio" a Giap ma comunque nell'immaginario francese DBF è sinonimo di sconfitta, come lo è il 1870, come lo è stato 1815, come lo è stata, immeritatamente, la guerra d'Algeria, vinta sul campo. 3) Conosco un paese che nel 43 ha cambiato casacca per trasformare magicamente la sconfitta in vittoria due anni dopo, ma lì sul serio e non a parole.
Il punto tre è veramente ridicolo, l' Italia è piena di gente che le direbbe che la seconda guerra è stata una guerra persa, a dispetto del raccontino che viene propagandato. Comunque un appunto del genere me lo aspetterei da un inglese ma da un francese nel nome ma italiano nel cognome proprio no. Si ricordi che dopo aver perso sul campo avete creato il regime di Vichy, collaborazionista del nazismo (convintamente collaborazionista) e che De Gaulle all'inizio non ve lo filavate proprio anzi, quindi scenda dal piedistallo e pensi alla trave nel suo occhio e non alla pagliuzza nel nostro.
@@stefanomacone8613 La Francia, eccezion fatta di individui arruolatisi nella LVF, non ha combattuto assieme alla Germania. La Francia ha subito una invasione e ha firmato un armistizio con la Germania, rimanendo de facto paese occupato e non paese alleato, se non per Vichy che era una pura facciata politica, che ha contato, fino al 44-45, come il due di coppe quando comanda bastone. Il termine di "collaborazione", prima di diventare marchio d'infamia, apparteneva difatti al gergo propagandistico tedesco. Mi pare che la storia dell'Italia sia leggermente diversa, sempre che non si voglia vedere, come fa la doxa mainstream, l'operazione Alarico come una specie di Big Bang prima del quale non c'era niente. Certo molta gente vede la situazione fino al 43 come una serie di sconfitte (non una sconfitta) che culmina con la destituzione di BM, ma non credo ci sia cosi tanta gente che consideri il susseguente, sanguinoso intermezzo, come la prosecuzione e conclusione della sconfitta dell'Italia, ragion per cui perdura una specie di "chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato scurdiamocce u passato" ... Ecc. Che ha del tragicomico, specie quando penso ai paesi attorno a casa mia, dove si festeggia una "liberazione" che coincide il più delle volte con l'anniversario dello stupro di gruppo delle nonne o bisnonne dei festeggianti ad opera di franco - marocchini o anglo-nepalesi.
Al netto di eventuali errori storici che ognuno può commettere ed andrebbero commentati con spirito costruttivo , le consiglio un corso base di buone maniere. Mi creda le sarebbe estremamente utile.
I francesi sono campioni da sempre nel vendere le loro storiche figuraccie in vittorie😂😂 se l'Italia collezzionasse una serie di sconfitte in guerra come quelle francesi penso verrebbe sciolto l'esercito per la vergogna,
@@domusorobica2014 i francesi negli ultimi 150 anni si sono visti due volte la loro capitale presa dai tedeschi che li hanno umiliati e ci sarebbe stata anche una terza volta senza l'aiuto anglo-americano nella prima guerra mondiale, poi c'è da aggiungerci le sconfitte rimediate nelle guerre di decolonizzazione tipo dien bien phu, non mi sembra che noi ne abbiamo collezionate di più
Caro Professore Noi , I Very Soldati noi faremo amazzare per I nostri Cameratti qui hanno morto a nostro fianco. Come debe abbere fatto Paulus a Stalingrado.
A parte che chi muore di fame certo non ha molto da dare ai prigionieri, e chi viene sterminato e torturato poi non è propenso a trattare bene i torturatori sconfitti, o fare molte distinzioni, l'obiettività di questo professire è evidenziata dal definire una battaglia " sconfitta" se non vince chi piace a lui.. Per il resto lezione interessantissima
La battaglia fu una sconfitta evidente se osservata da occidente (cioè dal punto di vista cui siamo abituati). Quanto al resto il vantaggio di Cimmino è che non è in grado di nascondersi ma la premessa iniziale serve apposta a mettere in chiaro le cose. Quella su "l'eroico popolo vietnamita" non è frase messa lì a caso.
@@domusorobica2014 appunto, se si guarda da un punto di vista che non dovrebbe appartenere ad uno storico. Come quando si chiamano " battaglie" quando il settimo cavalleggeri attacca un villaggio e stermina tutti, compreso donne e bambine, mentre se i nativi attirano le giubbe blu in una imboscata, quello é il " massacro di..." Si parte già da una ottica falsata. Cosí come notare il trattamento riservato ai prigionieri ed attribuirli si paesi comunisti senza confrontarlo a quello di altri paesi appartenenti geograficamente a culture omogenee, ( vedi Vietnam, Cina, GIAPPONE...) E contestualizzare condizioni ambientali, temporali, e situazione economica, é fuorviante e tendenzioso.
Perché il relatore,al minuto 26,sostiene che la Francia ha perso tutte e due le guerre mondiali?Alla fine del suo intervento sostiene l'esatto contrario,e cioè che Petain condusse la Francia alla vittoria,che poi é quanto risultava anche a me,e immagino a tutti quanti abbiano frequentato almeno le scuole elementari.D'accordo che su internet si legge tutto e il contrario di tutto,però a volte si esagera un po' nel cercare di stupire ad ogni costo.
Ovviamente e' una boutade, non deve essere presa alla lettera. Si usa dire che la Francia le guerre mondiali le ha perse perché le ha prese. Mi spiego. Gli scontri diretti tra gli elementi degli eserciti tedeschi e di quelli francesi si sono risolti, sostanzialmente ed inequivocabilmente, a vantaggio dei primi. La vittoria sulla Marna, per fare un esempio, non è francese ma anglo-franco-russa. Da un punto di vista prettamente militare essa ne esce con le ossa rotte, tanto nella prima che nella seconda guerra. Pétain che aveva capito l'antifona e valutato con ragione le deficienze della scuola militare d'oltralpe e dell'insegnamento dell'attacco ad oltranza, riduce l'esercito sulla difensiva più stringente nell'attesa che l'aiuto degli USA si faccia sentire in maniera sensibile. Nella seconda poi non parliamone. Lì nemmeno di concerto sono riusciti a tirar fuori qualcosa. Quello che ci si dimentica troppo facilmente è che la Francia, nell'espressione del suo legittimo governo, conclude la guerra nel 1940 per poi collaborare blandamente con la Germania, tanto che per rifarsi una verginità cambiano pure ragione sociale. Il professor Cimmino dice il vero attraverso quella che potremmo chiamare un iperbole storica.
Sulla 2 guerra mondiale siamo tutti d'accordo,sulla Prima proprio no.A meno di scambiare la realtà con la fantasia,o si ritenga che basti vincere la prima battaglia per considerarsi i vincitori morali della guerra.
@@mikeduxbury io non sono esattamente la persona più indicata per disquisire di storia militare ma scrivo per conto del mio ragazzo. O Cimmino non ha un idea di chi abbia vinto la grande guerra oppure fa un conto piuttosto semplice e cioè che (fonte wikipedia) le perdite alleate in zona Remarque furono pari a 2 milioni di caduti e 6 milioni e rotti di feriti, i tedeschi ebbero 600000 morti e 3 milioni e mezzo di feriti. Tradotto picchiavano più forte, picchiavano più a fondo e incassavano meglio. Questo vuol dire che "moralmente" (ma ha un senso un termine del genere applicato ad una situazione simile?) i vincitori sono gli sconfitti.
@@laradistefano3554 Seicentomila morti tedeschi mi sembrano davvero troppo pochi,ma non é questo il punto.Anche i sovietici subirono perdite terrificanti nella seconda guerra mondiale,ma nessuno mette in dubbio che la guerra,purtroppo,l'abbiano vinta loro. Diciamo che Cimmino,che apprezzo,in questo caso l'ha sparata un po' grossa,per questa diffusa mania,insisto,di volere a tutti i costi stupire la platea.
Stavo cercando di ricordare come trattassero i prigionieri i regimi fascisti ed i giapponesi..forse oltre tre milioni di prigionieri sovietici mai tornati a casa, oltre a quelli uccisi al momento della cattura, suggeriscono qualcosa?
Pessima esposizione, metà delle informazioni sono sbagliate( gli Inglesi a Mons,invece della Somme per citarne uno) poi sempre evidentemente tendenzioso!
La verità è che i francesi vendono bene anche le disfatte, noi italiani recriminiamo perfino sulle vittorie
Di quali vittorie cianci? Quelle calcistiche?
@@raoultridentinus sei la dimostrazione lampante del gusto italiano per l'autolesionismo. Il contributo italiano alla vittoria alleata c'è ed è evidente come, purtroppo, è evidente il contributo alla sconfitta 30 'anni dopo. Inoltre non mi pare che i francesi abbiano raccolto maggiori successi rispetto ai nostri.Senza gli inglesi ed i russi nella grande guerra sarebbe finito tutto nel giro di pochi mesi (come del resto avvenne durante la seconda guerra mondiale). Si può discutere 'opportunità della guerra, non la sua condizione (che fu ovunque disastrosa).
Il contributo ci fu eccome, così come indiscutibilmente ci fu nella terza guerra di indipendenza del 1866 allorché le FFAA italiane inanellarono la bruciante sconfitta di Custoza e l'umiliante disfatta navale di Lissa (in occasione della quale l'ammiraglio austriaco von Tegetthof poté sferzantemete dichiarare che uomini di ferro su navi di legno (gran parte della flotta austriaca era composta di vetusti vascelli di legno) batterono uomini di legno su navi di ferro). Nonostante le trionfali sconfitte l'Italia ottenne il Veneto proprio perchè aveva comunque impegnato parte dell'esercito austriaco permettendo ai prussiani di sconfiggere gli austriaci a Sadowa costringendoli alla pace. Io noto e non sono solo che dall'unità d'Italia le nostre FFAA hanno saputo solo inanellare figure di merda piramidali (oltre a quelle citate abbiamo Dogali, Adua (la più grave sconfitta di un esercito europeo ad opera di una nazione africana), Caporetto, Sidi el Barrani, Capo Matapan e soprattutto l'8 settembre allorché le nostre FFAA si sciolsero come neve al sole consegnando praticamente senza colpo ferire l'Italia al Reich tedesco con contorno di ignobile fuga del re e del governo dalla capitale che pure era difesa da forze di gran lunga più numerose di quelle tedesche attaccanti e 600.000 militari finiti inetrnati in Germania). Le figure di merda sono indissolubilmente legate alle FFAA postunitarie e di questo dobbiamo tener conto speie quando qualche governante ci propone di spendere soldi delle nostre tasse per le missioni all'estero. Incidentalmente: a conferma del mio dire soccorre la sputtanante vicenda dei due castroni naviganti nei mari tropicali che scambiarono pescatori per pirati e mirando in acqua centrarono peschereccio e pescatori accoppandone due, ià che ci è costato uno sputtanamento mondiale, quattrini per spese legali e tanti soldi persi per le mancate commesse con l'India e siamo in attesa della mazzata della corte arbitrale dell'Aja che inevitabilmente riconoscerà il diritto dell'India di processare i due castroni.
Premesso che le sconfitte sono sempre maggiori delle vittorie restano sempre e comunque degli esempi che rivalutano lo strumento forze armate. Dalla battaglia del Piave ad Isbuscenskij, da El Alamein all'impresa d'Alessandria, dalla battaglia di Cheren al passo di Dongolaas fino a Gibilterra, dalle vittorie difensive durante le operazioni Daffodil e Battleaxe, dalle battaglie aereo-navali di mezzo giugno a quella di mezzo agosto 42, il bombardamento di Haifa e l'impresa di Suda, dal passo di Kasserine alla seconda battaglia di Bir el Gobi. Il punto non è la spesa sostenuta ma il suo essere male impiegata. Credo che voi italiani abbiate troppo poca considerazione di voi stessi.
@@augustvonmackensen4594 finché abbiamo dei commentatori imbecilli come quello di prima, cosa vuoi pretendere.
La ringrazio Dott. Cimmino per gli approfondimenti storici ed il il livello di dettaglio delle informazioni. Molto interessante e ricco di riferimenti paralleli che si intrecciano negli argomenti. Ad Maiora, semper!
Seguo il prof. Cimmino da poco, ma già dalle prime conferenze si comprende la capacità assoluta di riassumere con concetti lucidi e precisi la incongruità della guerra e di chi la combatte. Ottimo!
Caro Cimmino, è un onore averti tra i miei più cari amici. Grazie!
complimenti e grazie per questo video
Bello, bello, bello e moooolto interessante. Grazie Rick
Ascolto sempre con piacere il prof. CIMMINO , che ha la preparazione et sopratutto la lucidita' nell' inquadrare 1 battaglia militare nel piu' ampio contesto geo-politico .
Perfetto ,averne di professori di storia così! Bravo proff..
Ci vorrebbero anche bravi alunni e non tutti ASINI come te.
solo oggi ho scoperto questa bella lezione si Dien Bien Phu. Molte cose che ha detto il Prof. CIMMINO le conoscevo già perché a Gabrielle c'era stato mio nonno il quale si vergognava di essere rientrato vivo in Francia mentre i suoi fratelli della REP Parà, se non sbaglio 3^ compagnia erano praticamente morti lì....una cosa in particolare condivido in pieno lì con morirono per la Francia ma per l'onore della propria uniforme
Sono morti per i loro compagni, questa è la verità; ciò che fanno tutti i soldati di tutte le guerre, indipendentemente dalla divisa o dalla bandiera.
sono rimasto incollato al video senza quasi respirare, non conoscevo il professore ma ne sono entusiasta...complimenti veramente
Ottimo video, segnato tra i preferiti!
contento tu...Io non lo guardo nemmeno se mi legassero su una sedia!
Un grazie al prof. Cimmino da un uomo della "FOLGORE" che in una carriera di 38 anni e soprattutto nel periodo che va dai primi anni '80 fino al '93, ha avuto l'onore di sfiorare, conoscere e cercare di mantenere saldi i valori militari dei "Leoni della Folgore"....pur nella consapevolezza del compito improbo(nel senso di estremamente gravoso) che ci eravamo prefissati
Sempre ottimo il prof!
Le courage des légionnaires et soldats français pendant cette bataille a été incroyable. Cependant les chefs militaires ont été incompétents
les officiers français étaient loin d être incompétan t Bigeard et d français contre cent mille viete Lattre de TASIGNY ontcent mille viet battus l'armeé allemande pendant la2 éeme guerre mondiale en Alsace et arrivé au nid d''aigle dHitler 15000 francais contre ça ne fait pas le poix
@@steeveguildo278 Je voulais parler de l' état major qui a préparé cette opération sans penser que parfois les choses tournent mal. Aucune solution n' a été pensé pour un repli, c'est aussi incroyable qu'incompétent (après c'est mon avis) Et les évènements ont souvent mal tournées durant cette guerre. Les officiers français ont toujours sous-estimés l'ennemi par arrogance de classe certainement. Sinon,concernant Bigeard et d'autres qui au feu ont fait tout ce qu'un militaire pouvait faire, évidemment mon propos ne leur était nullement adressé. J'aitoujours pensé que De Lattre de Tassigny aurait bien mieux préparé cette bataille décisive,lui qui avait redressé la situation militaire au Tonkin avant de malheureusement décéder
interessantissimo, splendida lezione
15 anni fa a Tolone ho conosciuto un reduce di Dien Bien Phu, era un ex legionario, un omettino abbronzatissimo, secco e grinzoso. Qualcosa mi ha raccontato del suo passato ed è stato un pomeriggio assai proficuo.
Bellissimo servizio complimenti e pur vero che le accademie militari non necessariamente formano degli strateghi anzi spesso tutto il contrario
Cimmino numero uno!!!! come la narra lui la storia nessuno!
Grazie Prof! Parlaci anche di altre battaglie della legione, tipo la guerra d'Algeria.
Anche alcuni italiani hanno partecipato a questa battaglia
Bravissimo come sempre. Mi fido di Lei dato che ho letto ancor meno su questa battaglia. Ma mi fido a ragion veduta. Gli esempi che ha portato di battaglie sconsiderate calzano alla perfezione. Aggiungo tre cose, che assolutamente non sono critiche: 1. nel LIBRO relativo al film con Mel Gibson, intitolato "We Were Soldiers Once… and Young" alla fine gli americani le prendono di brutto perche' qualche furbone ha deciso di farli evacuare non da dove sono, da dove li hanno aviotrasportati, e da dove bene o male hanno tenuto alla pressione dei Vietcong (grazie anche a una azione aerea - e se ricordo bene di artiglieria a lunga gittata - USA insopportabile per i Vietcong). Ma da un'altro posto, raggiungibile con una lunga ma simpatica camminata nella giungla nella quale pero' i Vietcong superstiti (e erano tantini) si erano radunati in massa... 2. questa e' una battuta: 1870, 1914, 1940, eccetera: se i francesi riescono a sopravvivere al loro stesso piano di guerra magari possono anche vincere. Ma il LORO piano di guerra non glielo avrebbero scritto nemmeno i nemici, per un minimo di vergogna: gli sarebbe sembrato troppo sfacciatamente a loro favore. 3. L'idiozia di certi ufficiali di alto grado la si e' vista anche in Afghanistan: qual'era la strategia? La body count forse? Per che cosa sono morti i soldati alleati? Gli americani, eccetera, e i NOSTRI! Cosa raccontiamo alle loro famiglie?
Con assoluto rispetto la ringrazio per l'ulteriore arricchimento concessomi,
Carlo Sanguineti
riassumendo il perché i legionari combattevano una guerra perduta è semplicissimo
Legio Patria Nostra
fossero stati i legionari fascisti, se la sarebbero data a gambe!
@@robertotrabalzi7346 in che senso? in indocina nella legione era pieno di ex fascisti ed ex nazisti e non mi sembra siano scappati
Bellissima conferenza del solito ottimo Prof. Cimmino! Onore alla Legione!
Da sempre la legione straniera combatte per il suo onore. Così come da sempre i paracadutisti hanno un enorme senso di appartenenza al loro reparto .è trasversale in tutte le nazioni.il basco amaranto....
Analogia con la battaglia del Cheren❓
Bravo professore, forse un po prolisso ma estremamente gratificante per un'appassionato di storia!
Un buon film di un regista francese, "Dien Bien Phu", racconta la battaglia, alternandola sapientemente con scene urbane (fra scommesse, concerti, bar, bevute etc.).
il concerto degli addii di Georges Delerue è semplicemente stupendo
ruclips.net/video/MFq7Wg8UYaA/видео.html
Prof.Cimmino
Un video sulla battaglia di Algeri?
per quello servirà un altro relatore, Marco è fin troppo oberato di lavoro
Il primo evento significativo della guerra fredda fu la crisi dell'Azerbaigian del '46, quando i russi non ritirarono le proprie truppe dal centro nord dell'Iran dopo la guerra e la fine del "corridoio persiano". Si rischiò parecchio fin da subito....
Questa non la sapevo, come finì poi?
@@antonioboa4733 dopo trattative Usa-Urss i russi ritirarono le truppe e si limitarono a chiedere partecipazioni nei giacimenti petroliferi del Caspio iraniano che furono negate (il petrolio dell'Iran all'epoca era in mano agli inglesi).
Qualche dubbio...
Occupazione della pianura di Dien fu fatto da generale Gilles(quello di Na San)Castries presse il comando comando dopo un mese ..chi è perché e dato il nome Natasha e Simone alle basi di Rep?
Generale Cogny non è stato ne meno nominato.
Per la conformazione di terreno,non era possibile effettuare il tiro di artiglieria è la possibilità di tiro diretto, secondo il commando francese,anche sé i vietmin avesse messo i cannoni sulle sponde,sarebbe stato neutralizzato dalle batteria di 155.
Per avere la possibilità di sparare in tutte le direzioni,le postazioni di artiglieria non sono state protette,sia per la sottovalutazione della capacità di vietmin è pensando che avessero usato stesa strategia di NaSan.
più che sottovalutato, hanno errato, o meglio pensavo di avare contro guerriglieri non un esercito vero e proprio tra l'altro rifornito dalla cina, ci sono video e foto oltre ai soldati hanno impiegato migliaia di civile per costruire mulattiere e portare a braccia i cannoni sulle alture. Qua cimmino mi ha un po deluso.
21:31
Ci è voluto più del previsto, ma la battuta sui francesi c’è sempre😂
I trasporti dei Legionari Francesi verso l Indocina facevano scalo a Dhahran nel Golfo Persico in Saudi Arabia presso la Base Aerea Statunitense , base cui lavorava come marconista scelto mio fratello , insieme a un nutrito gruppo di marconisti Italiani . Avevano il delicato importantissimo compito di ricevere i bollettini meteorologici ( diffusi da Tashkent nell 'ex URSS , tutti marconisti Italiani eccezionali , gli UNICI in grado di ricevere in grafia i bollettini meteo Sovietici a velocità IMPOSSIBILE per chiunque altro ). essenziali per i loro giganteschi B 36 in perlustrazione perenne dei confini dell 'Ex Unione Sovietica . I trasporti aerei che i Francesi usavano per il trasporto dei Legionari erano gli '' ARMAGNAC '' . Mio fratello assistette personalmente all 'arrivo dell 'ultimo contingente Legionario diretto in Indocina , ragazzi molto giovani , quasi tutti stranieri , La sera fece amicizia con una dozzina di loro tra cui due Italiani . Due giorni dopo venne diffusa la notizia che nessuno di quei parà toccò terra , vennero tutti falciati in aria .
aldo lamberti che storia...
Scusa chi è un marconista?
@@c14868 Maddai, quindi non sai neppure cos'è un autiere.
Prendo spunto dal tuo racconto per chiedere dove si possono trovare documenti e fonti relative agli episodi di fuoco sui paracadutisti in aria, grazie
@@francescoferrari4248 Per fortuna rispetto a quando ero giovane io , oggi hai il mondo tra le '' mani '' , caro Francesco . Su GOOGLE trove quasi tutto , partendo da Wikipedia , discreta enciclopedia online , agli articoli correlati sull 'argomento che ti interessa . Hai anche la nostra buona enciclopedia Treccani che ti può essere d'aiuto ! Gli Episodi sono tantissimi , uno di questi se ti può interessare è quello del lancio dei paracadutisti Americani e Britannici a Omaha ( Francia ) che iniziò nel migliore dei ''disastri '' tanto che fece pensare al Generale Dwight D. Eisenhower di andare incontro '' all'apocalisse '' e dover pronunciare al Popolo U.S.A. il ''discorso di riserva '' preparato in precedenza in caso di fallimento ! Ciao , Figliolo , buon lavoro e un saluto affettuoso !
@@aldolamberti3855 ti ringrazio per le tue informazioni, se questo meraviglioso strumento che è la rete fosse utilizzato per istruirsi e confrontarsi anziché scannarsi ed insultarsi probabilmente ne gioveremmo tutti
Mi risulta da un libro di storia della legione straniera che nel lancio, di paracadutisti veri e propri cioè del REP ce ne fossero non più del 10 x100 il resto erano legionari " normali" che alla domanda se fossero disposti a lanciarsi dagli aerei risposero di si. Almeno questo è scritto. Comunque complimenti al prof.
anche Giap ha fatto il Prof. di Storia sebbene fosse laureato in Legge. Come sempre veramente brillante, le eventuali piccole imprecisioni non contano.
Interessante conferenza. Forse si sarebbe potuto citare anche Khe Sanh, differenze e analogie.
io al "vienamiti disposti a baciare la fotografia di Göring" mi sono capottato dal ridere
Se io fossi vietnamita, dovrei dire che i guai mi sono venuti non da Göring, ma da quelli che lo hanno sconfitto.
Il vecchio adagio dice che i nemici dei miei nemici sono miei amici.
Ergo, la fotografia di Göring la bacerei per pochi dollari...
Io peró non sono vietnamita.
@@giovannibianchi2315 Ti assicuro i Vietnamiti non sono mai stati così stupidi.
Più che altro realisti, per cui non si farebbero grossi problemi
Su netflix trasmettono un film(francese) riguardo questa battaglia,dove le parole del prof.cimmino trovano conferma in tutto e per tutto
l'immagine di copertina è tratta proprio da quel bellissimo film
Se non ricordo male, già da Gabrielle o Beatrice, vennero effettuati alcuni tentativi di portarsi sulle colline, venendo però, immediatamente respinti.
ricordi bene, Cimmino ha dato poco peso a certi fatti
Quasi tutti i conflitti combattuti dall'umanità hanno visto vincitori e vinti e non sempre la colpa è attribuibile a generali incapaci, eserciti poco addestrati ed equipaggiamenti inadeguati, perché questi sono i mezzi che le classi politiche, delle nazioni coinvolte, hanno deciso di utilizzare.
Non possiamo attribuire colpe ad un inetto, solo perché non ha avuto l'umiltà di rifiutare un incarico, ma dobbiamo attribuirle a chi gli ha consentito di ricoprire quel ruolo ed a coloro che non hanno avuto la volontà o la capacità di giungere ad una soluzione diversa dalla guerra.
Allora, la classe politica francese avrebbe avuto l'occasione di evitare il disastro diverse volte, ma non lo ha mai fatto, spingendo Ho Chi Minh ad abbracciare le forme di socialismo sovietico e cinese, invece di quello francese (sicuramente più civile, conciliante ed a misura d'uomo).
Lo stesso generale Giap, nonostante il rapporto di (quasi) amicizia e reciproca stima con il generale Salan, si dimostrò spietato nei confronti di quel popolo che aveva torturato ed ucciso suo padre.
Nei rapporti con gli alleati non si comportarono diversamente, indispettendo il Regno Unito, che negò il proprio aiuto e tergiversando irragionevolmente sull'offerta degli Stati Uniti, che alla fine la ritirarono.
Se a questo uniamo l'arroganza tipica dei "cugini" d'oltralpe, il disastro è scontato.
Nonostante in Indocina avessero conseguito diverse vittorie minori, alcune sconfitte pesanti, come quella subita nel tentativo di evacuare Cao Bang, avrebbero dovuto far comprendere ai francesi le capacità logistiche del Viet Minh che, nonostante le avversità del territorio, riusciva a spostare grandi masse di uomini e materiali bellici.
Proprio in quella occasione, lungo la "strada coloniale 4" l'esercito vietnamita riuscì a mettere in campo rapidamente oltre 30.000 uomini e due batterie di artiglieria: lo fece letteralmente "in mezzo al nulla" e dietro le linee nemiche, con totale sorpresa delle truppe francesi, che furono massacrate.
Dien Bien Phu fu un disastro politico, strategico, tattico e logistico, perché ogni decisione presa sin dall'inizio si rivelò sbagliata.
Vorrei fare alcuni appunti: correggetemi se sbaglio.
- La "mafia dei paracadutisti" (che poi era quella delle truppe coloniali, legione straniera in primis) era un'espressione già in uso prima della battaglia perché, forti del loro potere militare, avevano costituito un po' ovunque, dalle grandi città fino ai più sperduti villaggi, una serie di racket, taglieggiando ogni attività economica locale, legale ed illegale.
- Riguardo alle lamiere delle fortificazioni poi, credo che fossero utilizzate solo come riparo dalla pioggia per i terrapieni e non come "blindatura".
- I carri M24, in dotazione ai francesi, sono effettivamente carri leggeri da 18t: solo noi italiani li avremmo potuti classificare come carri medi, vista la "leggerezza" dei nostri.
- Il libro (ed il film) "We were soldiers" si riferiscono ad una serie di scontri avvenuti nel 1965 e si concedono molte "licenze" rispetto alla realtà: senza elencarle tutte, basti pensare che l'utilizzo della richiesta di "Broken Arrow" è ancora oggetto di dibattito nei siti dei veterani (quei pochi che sono rimasti).
- Concludo dicendo che, anche se le motivazioni francesi e statunitensi erano differenti, l'occupazione del Vietnam del Sud ha una certa soluzione di continuità e fa riflettere sulle politiche estere USA, che due anni dopo, nel 1956, negarono il loro appoggio a Francia e Regno Unito durante la crisi di Suez, delineando il bipolarismo che avrebbe contraddistinto il mondo durante gli anni della cosiddetta "guerra fredda".
Grazie per il vostro lavoro ed i contenuti sempre interessanti!
magnifica lezione
Bel video
Ci sono altri video del dottore?
Almeno due sono già su questo canale
Buongiorno,
Le invio i link degli altri video del Dott. Cimmino
ruclips.net/video/RMXVzvz7t1E/видео.html
ruclips.net/video/B_PwGVxFLjM/видео.html
Cordiali saluti
Redazione Domus Orobica
Domus Orobica la ringrazio
è proprio vero, la storia insegna che la storia non insegna niente!
Sicuramente non sai altro. Dovresti essere messo a spaccare pietre e a sollevare massi.
@@michelebettini5870 Ma mi dica con cosa si è fatto? Perchè rispondere cosi a un commento,generico e inoffensivo,fatto due anni fa, che non ricordavo neppure, mi risponde in maniera inusitata e violenta ,ma lei chi diavolo è? Dia retta cambi fornitore questo le da della robaccia!
@@MrMaledettotoscano Lei fa come tutti gli altri: copia e incolla. Forse tra poco le dò una lezioncina di storia. Lei è un "appassionato di storia". Io non lo sono. Io sono uno storico distaccato.
La STORIA è la madre di tutte le Scienze, che nessuno vuole conoscere, perché sono tutti figli di puttana e quindi nessuno ama la consapevolezza delle proprie origini, per non portare il peso delle colpe materne.
Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla.
La Storia non si studia, perché “la Storia - si dice - la scrivono i vincitori “ e quindi è da considerarsi falsa. È questa indefinita schiera che non è mai assalita dal dubbio. Qualcuno ha vissuto un periodo di storia e la conosce soltanto attraverso un’esperienza distorta, di qualche anno, che cancella milioni di anni di storia e milioni di esperienze diverse contemporanee a quelle dello stesso qualcuno.
I vincitori che sono morti non possono scrivere di storia, mentre i perdenti che sono rimasti vivi scrivono una storia che nessuno leggerà, perché la storia ufficiale dice cose diverse. Perciò non si può cambiare la storia, perché una maggioranza passiva lo impedisce con inesauribile costanza.
Alla storia si preferiscono le storielle, purché siano insignificanti, fantasiose e accessibili agli stolti, specie quando sono in riunione.
Non si può parlare di storia a chi non possiede conoscenze geografiche e se ne vanta, né a chi a quel tempo non era ancora nato. E non si può insegnare la geografia a chi non vuol sapere di storia. A nessuno piacciono le storie, perché le storie sono noiose, come le litanie.
Una generazione, come la nostra, che ignora la storia, non ha passato … né futuro.
Il professor Johnston diceva spesso che se non sapevi la storia, non sapevi nulla. Eri una foglia che non sapeva di essere parte di un albero. (Michael Crichton)
La storia dell’umanità è quasi totalmente una narrazione di progetti falliti e speranze deluse. (Samuel Johnson).
I Romani, soprattutto durante la decadenza, erano meno “barbari” e meno “flagelli” degli altri? E i crociati, erano mandati da Dio? Il dio di chi?
La storia è come una donna. T’insegna come non ci si deve comportare. Tuttavia con la prossima storia e la prossima donna ti comporterai lo stesso, con pazienza, e siccome non ne uscirai vincitore, ti comporterai di volta in volta, come la prima volta.
I più raffinati dicono che bisogna apprendere la storia dalle acute osservazioni di Gian Battista Vico, un maniaco che non sapeva niente di storia e manipolava la filosofia con arte da illusionista di carnevale, perché qualcuno che voleva inquinare la storia glielo lasciava fare.
Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia è la lezione più importante che la storia c’insegna. (Aldous Huxley)
Per Cicerone la storia era “maestra di vita”, ma al suo tempo si ammaestravano le fiere da mandare in circhi e arene, ed oggi si dovrebbe fare lo stesso con le folle.
Nel mondo un piccolissimo numero fa nascere gli avvenimenti; un gruppo un po’ più importante presenzia alla loro esecuzione, e infine una vasta maggioranza non vorrà sapere cosa è accaduto.
La storia si ripete, ma è troppo facile dirlo, perché non basta il metro dell’aritmetica, dove occorre conoscere e applicare il calcolo infinitesimale.
“La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie (Alexis de Tocqueville)”.
“La storia è la somma totale delle cose che avrebbero potuto essere evitate. (Konrad Adenauer)”.
È per sistemare la geografia e le cattedre universitarie che s’incasina la storia.
La storia è la memoria dei popoli, e senza una memoria, l’uomo è ridotto ad un rango inferiore a quello dell’animale.
La storia è messaggera dell’antichità (Cicerone), ma le madri non vogliono che i loro bambini lo sappiano, affinché restino bambini, perché una volta cresciuti, raggiunta una consapevole erezione, farebbero paura anche alle loro madri.
Anche Miguel de Cervantes ha scritto di storia. ed approfittando della propria celebrità ha ritenuto suo diritto emulare le imbecillità (passate alla storia) di Shakespeare e di G.B.Vico.
A scuola ci hanno insegnato l’Iliade e l’Odissea, che storia non erano e da lì è iniziato il travisamento d’ogni storia!
La storia ci insegna che i più grandi errori sono stati commessi da coloro che hanno sempre avuto ragione. (Aleksandar Baljak).
S’impara dalla storia che da essa nulla vuole essere appreso.
Senza tragedie, senza cattivi, non c’è storia, anche inverosimile, che possa essere accettata, perché la gente ha bisogno di false emozioni ed effetti speciali. La storia è il preferire qualsiasi disgrazia al ristagno.
La storia umana di ogni epoca è rossa di sangue, avvelenata di odio e macchiata di crudeltà, ma è solo dai tempi dei Libri Sacri che queste caratteristiche non hanno avuto limiti.
Nella storia contano anche i fatti non avvenuti, purché siano omologati, come la divinità di Gesù, la verginità di Maria e i miracoli fasulli di Padre Pio.
Gli omicidi sono fatti di cronaca, ma i massacri sono fatti di storia. La storia è una raccolta di crimini, ma ogni tanto incontriamo qualche virtù.
La storia è la continuazione della zoologia. (Arthur Schopenhauer) …. Con altri personaggi.
Nel corso della storia il silenzio della saggezza ha sempre reso possibile il trionfo del male.
Nella lunga e tenebrosa storia dell’uomo, molti crimini spaventosi sono stati commessi nel nome dell’obbedienza e della civilizzazione.
La storia è solo quello che gli storici ci dicono. Il resto non c’interessa andare a cercarlo.
Nessuno ha cambiato il corso della storia quanto gli storici della Pubblica Istruzione.
Gli storici sono come dei sordi che continuano a rispondere a domande che nessuno ha loro posto. (Lev Tolstoj)
È stato detto che, mentre Dio non può alterare il passato, gli storici possono farlo; ed è forse perché possono essergli utili sotto questo aspetto, che Egli ne tollera l’esistenza. (Samuel Butler).
La storia è una candela maledettamente fioca su un baratro dannatamente buio. (W. Stull Holt)
Lo storico deve servire due padroni, il passato e il presente (Fritz Stern).
Studiare la storia significa emigrare nel caos.
Se uno storico dovesse considerare sinceramente tutti i crimini, le debolezze e disturbi del genere umano, i suoi lettori prenderebbero il suo lavoro per satira piuttosto che per storia. (Pierre Bayle). Le mamme non vogliono che s’istruiscano troppo i loro bambini, per non farli “impressionare”.
Sarebbe una buona idea se i diversi paesi del mondo si scambiassero di tanto in tanto i libri di storia, giusto per vedere che cosa fanno gli altri popoli con la stessa serie di fatti. (Bill Vaughan)
È felice il popolo i cui annali sono vuoti nei libri di storia. Le epoche felici dell’umanità sono le pagine vuote della Storia.
I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell’infelicità degli uomini.
(Raymond Queneau).
La Storia è pur sempre uno svago migliore dello smart phone.
Il potere non fa le cose giuste, fa solo la storia. (Jim Fiebig).
Come mi giudicherà la storia? Se avrò successo, ecco che tutti quanti vorranno aver parte della gloria… Ma se fallisco tutti vorranno il mio sangue. (Erwin Rommel).
La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati. (Henry Miller)
Nella storia ci sono scoperte, a un grande costo umano, completamente false.
Quel che la favola ha inventato, la storia qualche volta lo riproduce. (Victor Hugo).
La storia è un grande presente, e mai solamente un passato. (Alain, Émile-Auguste Chartier)
Il nostro compito, nei confronti della storia, è conoscerla in parte e poi di riscriverla con numerose aggiunte e continui confronti. La storia prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione.
L’appellativo di “Grande” è stato concesso per l’ultima volta nel secolo XVIII, a due sovrani russi, Pietro e Caterina, e a uno prussiano, Federico. La Storia è bizzarra: diede quel titolo a Pompeo e non a Cesare; a S. Gregorio e non a S.Agostino; a Erode e non a Cristo. (Francesco Burdin).
Orwell ci ammonisce a dubitare delle rivoluzioni della storia, pur ritenendole necessarie.
Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 - Napoli, 23 gennaio 1744) è stato un filosofo, storico e giurista italiano. Qual è la differenza tra giurista e legislatore?
Che cosa ha detto, nei suoi deliri, di concreto Vico? Nessun lo sa.
«La storia umana in quanto opera creatrice dell'uomo gli appartiene per la conoscenza e per la guida degli eventi storici ma nel medesimo tempo lo stesso uomo è guidato dalla Provvidenza che prepone alla storia divina.»
« Gli uomini prima sentono senza avvertire; dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso, finalmente riflettono con mente pura ». Servirà a qualcosa?
« Gli uomini prima sentono il necessario; dipoi badano all'utile; appresso avvertiscono il comodo; più innanzi si dilettano nel piacere; quindi si dissolvono nel lusso; e finalmente impazzano in istrapazzar di sostanze ».
Vico ci riconduce, con mente ottenebrata, nel Vico-lo cieco del Medio Evo …
@@michelebettini5870 Mio Dio ho letto il suo sproloquio fatto di citazioni, una in contrasto coll'altra. Quello che dice mi conferma ciò che penso, cambi fornitore altrimenti finisce di friggersi il cervello!
Io sono molto più sintetico e originale. Dien Bien Phu fu una battaglia difensiva, ovvero una grande ridotta per resistere a forze superiori. Stando arroccati si perde quasi sempre. Quante Masada ci sono state nella storia? I francesi persero, perché volevano vincere con un organico inferiore e con un confine alle spalle. Questa strategia tuttavia aveva visto in passato Houston vincente a San Jacinto contro Santanna. Ma quella era stata comunque una guerra di movimento, contro un esercito stremato dalle marce.
Il RESTO SONO CHIACCHIERIE! (L'ho scritto bene). LA RIPETIVITA' (o ripetitività) infastidisce.
La richiesta di bombardare le proprie posizioni fu una tattica molto usata a Okinawa, durante i ripiegamenti.
I francesi non erano male informati sulla consistenza del nemico. La fonte? La fonte sono io. Quando avevo poco più di 8 anni a casa mia c'era sempre la radio accesa. Dato che i giornali radio erano nolto frequenti avevamo quasi una radiocronaca in diretta su quella guerra. Le cifre diramate erano: 19.000 francesi contro 40.000 guerriglieri provvisti di artiglierie. I paracadutisti e i materiali paracadutati non erano sufficienti per rimpiazzare le perdite, anche perché i feriti, curati sommariamente e senza la possibilità d'essere evacuati, abbassano il morale degli uomini ancora validi. Quando caddero le ultime ridotte l'organico impiegato da Giap crebbe a 70.000, tra i quali 10.000 morti e 20.000 riserve. Nel 1970 uno dei superstiti, un italiano, lavorò con me in cantiere. Mi disse che i guerriglieri cercavano di evitare lo scontro diretto con i legionari non francesi, perché li rispettavano e li temevano. Erano molto più severi verso le truppe indigene e i militari di carriera francesi..
Interessante, grazie per la condivisione
qua cimmino è stato un po confusionario o meglio, qua si vede che deve integrare le sue conferenze anche con delle immagini, perchè almeno per me si capisce poco, mi chiedo ma i francesi perchè non hanno occupato le colline semplice no?, era un territorio selvaggio fitto di boscaglia servivano mezzi e molti uomini semplice, che poi alcune alture sono state occupate, poi c'è una foto esplicativa di come hanno fatto a portare i cannoni i vietcong in mezzo alla boscaglia, lavoro sovraumano ma loro erano tanti, i francesi non sapevano che avevano di fronte un esercito regolare non guerriglieri alla che ghevara, inoltre i francesi potevano essere riforniti solo via aerea, quindi il contingente deve essere per forza di cose relativamente esiguo.I francesi voelvano tenere il vietnam poi visto l'evolversi della battaglia volevano sganciarsi con soluzioni più o meno affrettate, tra cui intervento di B52 USA che avrebbero raso al suolo le postazioni e i dintorni della base. In pratica i francesi si sono fatti massacrare a suon di cannoante..poi non è che hanno sacrificato 10.000 morti ahah vabbè anche i migliori possono sbagliare
Grazie prof. Molto chiaro
piace & love
Bellissima questa lezione. E' importante ricordare quegli anni. C'è solo una cosa non corretta che il prof. Viglione dice: il Pci divenne il primo partito italiano alle elezioni europee del 1984 dopo la morte di Berlinguer (PCI 33,2% Dc 33%). Nel 1975 alle elezioni amministrative (in cui parteciparono i diciottenni per la prima volta) e nel 1976 ci furono le elezioni politiche, in nessuno dei due casi il Pci divenne il primo partito: nel '75 la Dc ebbe il 35% e il Pci il 33% mentre nel '76, le famose elezioni in cui rimase famosa la frase di Indro Montanelli , la Dc ebbe il 38,7% e il Pci il 34,4%. A parte questo errore è vero però che le elezioni del '76 segnarono l'inizio del Compromesso storico in cui il Pci entrò nell'"area di governo", appoggiando i Governi Andreotti III e Andreotti IV (1976-1979).
Un soldato tunisino chi ha partecipato nella questa battaglia mi ha detto che piloti del Union sovietico, aiutando il Viet Kong soldati, hanno utilizzato i bombe napalm. Altrimenti, non c'era resa.
non saprei, così a spanne non mi risulta che il Giap avesse dell'aviazione. Quello che è certo che gli ultimi ad arrendersi furono dei nordafricani
Prof. Più che un commento vi propongo una mia curiosità geopolitica della seconda G.m. perché l'Italia di Mussolini, piuttosto che andare in Africa e Grecia , perché non ha sottratto Malta all'Inghilterra per smobilitazione la postazione inglese nel mediterraneo? Sotto le nostre coste? Certo avrebbe avuto più interesse per affermare l'egemonia della marina italiana nel mediterraneo? E oggi forse non avremmo ancora questa spina nel fianco?
una piccola precisazione che nulla toglie al racconto di Cimmino; in Indocina non esistevano i REP (regiments) bensì i BEP (bataillons). Divennero REP successivamente alla guerra di Indocina. Non c'erano solo i para' a Dien Bien Phu, ma a titolo di esempio la 13eme D.B.L.E. che pagò un alto tributo di sangue in quella battaglia.
È vero mio padre era nel 2º eme BEP, e il centro addestramento era ad Orano in Algeria.
Il dubbio era corretto. De Castris aveva frequentato scuola cavalleria di Saumur e non Saint Cyr
Saint-Cyr d'abord, là où l'on la base des officiers de l'armée de terre, puis spécialisation dans la cavalerie à Saumur.
@@didierpaya9069 thx. I was not aware
l'ho scoperto ora, peccano non averlo conosciuto prima. molto tecnico, bravissimo a tenere le persone incollate al video. Diverso da Barbero, che e' un po' più romanzato.
Bravissimo comunque, tanto di cappello.
la storia passa dall'informazione 'tipo bignami' al 'fumettone' modello history channel. questo è il bello...
Il mito francese
❤
L'idea di difendersi in una valle lasciando le alture circostanti al nemico è alquanto bizzarra.
A me sembra una tattica suicida.
sembra a molti effettivamente
incuriosito perchè cimmino che stimo qua forse ha mancato un po' di dettagli e si è reso un approfondimento, in effetti era una vallata con delle colline ai lati, quindi erano state occupate certo non potevano occuparle tutte meglio servivono molti uomini, in sostanza hanno perso 1) superiorità ribadisco superiorità del nemico in uomini e munizioni, praticamente erano riforniti via terra dai cinesi, mentre i francesi solo per via aerea 2) superiorità di artiglierie 3) erano nascosti in mezzo a un territorio semi montuose boscoso fitto per cui impossibile da bombardare sia con aerei che con artiglieria, c'era l'opzione aiuto USA con b52 per radere al suolo le zone attorno alla piana ma che poi non fu attuato per motivi politici 4) giap aveva organizzato un esercito vero e proprio non erano dei guerriglieri - in sostanza i francesi si sono fatti massacrare a colpi di cannone, mentre i francesi non pensavano che avessero tutta quella artiglieria perchè erano un territorio impenetrabile, bosco fitto alture etc..., insomma non facciamo passare i francesi per dei (completi) idioti
@@mariorossi9887 In due parole: sottovalutazione del nemico. La causa maggiore di sconfitta.
@@andreadalcortivo747 si ma come dice Cimmino sembra che li han mandati li tanto per...si hanno fatto un errore di valutazione ma non l'hanno fatto di proposito, ho dovuto vedermi altri filmati anche in lingue inglese che spiegano bene la situazione sia politica che militare. I francesi sono stati battuti sul campo da un esercito più numeroso, più armato e che veniva rifornito dalla cina. Non è corretto dire sottovalutato come fa passare anche Cimmino, pensavano di avere di fronte dei guerriglieri per cui hanno operato certe scelte.
Market garden.
Combattevano , come tutti i soldati, per il "camerata" che avevano alla destra , per i fratelli in armi.
Perché i prigionieri di tedeschi o giapponesi se la passavano meglio?
Non fa proprio nulla per nascondere le sue simpatie, si limitasse a esporre le vicende storiche sarebbe meglio.
Raccontare la storia significa raccontare ciò che è accaduto. Tutti sappiamo quando è stata scoperta l'America, più interessante è ascoltare quelli che furono i preparativi, come furono costruite le caravelle, dove furono reperiti i fondi per il viaggio... Penso sia inutile ogni 2 minuti ripetere 1492, 1492,1492... I nazisti trattavano male i prigionieri? Eh giura?
@@mckappe una cosa è la storia, esporre i dettagli, un'altra è lasciarsi andare a commenti icastici e tendenziosi
@@Dario_Salvi Dai su, ne abbiamo piene le cattedre di narratori di parte, ascoltare una voce autorevole ma dissonante è così inaccettabile? Viviamo nel presente del pensiero unico, rianalizzare la storia moderna da un angolo diverso è cosi insopportabile?
@@mckappe se è della serie "Hitler ha fatto anche cose buone", sinceramente sì, mi avanzano. Liberi di pensarla come si vuole, ma io cerco obiettività, senso critico, ragionamento. Mancando questi presupposti si finisce con le chiacchiere da bar inconcludenti
@@Dario_Salvi Il mondo non è bianco o nero ma tu sei sempre libero di abbeverarti ad altre fonti, finché le altre fonti esisteranno.
Dovrebbe insegnare STORIA all'università. Veramente esemplare.
Si, all'università di Tipoli, bel suol d'amore...
Ma finiscila,mi cancello dalla pagina
I francesi le hanno sempre prese dappertutto. Dove hanno vinto c'erano americani inglesi canadesi etc....
questo tipo non è mica schierato politicamente!
Stai scherzando?
@@florestanoneri3986 No! Sto ironizzando,.
e anche se fosse?
Credo che la sensazione che ha al minuto 44 e 30 SOA vera
The Viet minh ask their long time American allies who had help them defeated the Japanese in Vietnam during WWII before they ask the Soviet Union and China. US President Eisenhower decided to support their long time allies French to retake Vietnam as their slave colony. During the siege of French military garrison in Dien Bien Phu. United States poured thousands of US military supplies to the French military garrison in Dien Bien Phu to help them defeat the Viet minh. After the battle and the war against the French. North Vietnam change their name from calling them self Viet Minh to Viet Cong. Today United States would cover up the ugly truth. That their were the one who made Vietnam into a Communist country today. If United States didn't support their French allies in Vietnam. Vietnam wouldn't become communist today and the Vietnam War wouldn't had started causing the death of 58,000 US troops, 3,000, 000 innocent Vietnamese civilians of Women's, Children's, and old People's in Vietnam. United States even hide the truth about the invasion of Iraq. When 19 of the hijack terrorist of 9/11 was from Saudia Arabia, Kuwait, Egypt, and United Arabic Emirates but none from Iraq.
Vietnam a communist country??? HAHAHAHAHAHAHAHAHA
Libro di un ragazzo alla ridotta Isabelle.
ruclips.net/video/bPfeA5nTe_E/видео.html
👍👍♥️
Per la Legione...c'è la tradizione di Camerore
In realtà I parà non appartenenti alla Legione (1' e 2' BEP) appartenevano ai reggimenti Coloniali (BCP) e non metropolitani. Puntualizzazione che vuole rendere omaggio al valore di queste truppe e dei loro comandanti e che non vuole essere una critica all'ottima (come sempre) analisi della battaglia.
Erano i parà della marina francese
E non facevano prima a ritirarsi e basta?
a piedi atteaverso montagne e bosco? sarebbero stati ugualmente sterminati, in una prima fase aspettavano anche aiuto sostanziale USA che cimmino in pratica tralascia, certo potevano arrendersi prima ma c era di mezzo anche la conferenza di pace,
Tre cose :
1) DBF è stata una sconfitta clamorosa con l'ulteriore aggravante che i francesi, a differenza di altri coloniali, conoscevano il posto perché erano in Indocina da mezzo secolo
2) Non è vero che i francesi trasformano ogni sconfitta in vittoria, tutt'al più ingigantiscono le virtù militari del nemico in caso di cosa troppo imbarazzante (maggio giugno 40); hanno dato del "genio" a Giap ma comunque nell'immaginario francese DBF è sinonimo di sconfitta, come lo è il 1870, come lo è stato 1815, come lo è stata, immeritatamente, la guerra d'Algeria, vinta sul campo.
3) Conosco un paese che nel 43 ha cambiato casacca per trasformare magicamente la sconfitta in vittoria due anni dopo, ma lì sul serio e non a parole.
Il punto tre è veramente ridicolo, l' Italia è piena di gente che le direbbe che la seconda guerra è stata una guerra persa, a dispetto del raccontino che viene propagandato. Comunque un appunto del genere me lo aspetterei da un inglese ma da un francese nel nome ma italiano nel cognome proprio no. Si ricordi che dopo aver perso sul campo avete creato il regime di Vichy, collaborazionista del nazismo (convintamente collaborazionista) e che De Gaulle all'inizio non ve lo filavate proprio anzi, quindi scenda dal piedistallo e pensi alla trave nel suo occhio e non alla pagliuzza nel nostro.
@@stefanomacone8613 La Francia, eccezion fatta di individui arruolatisi nella LVF, non ha combattuto assieme alla Germania. La Francia ha subito una invasione e ha firmato un armistizio con la Germania, rimanendo de facto paese occupato e non paese alleato, se non per Vichy che era una pura facciata politica, che ha contato, fino al 44-45, come il due di coppe quando comanda bastone. Il termine di "collaborazione", prima di diventare marchio d'infamia, apparteneva difatti al gergo propagandistico tedesco. Mi pare che la storia dell'Italia sia leggermente diversa, sempre che non si voglia vedere, come fa la doxa mainstream, l'operazione Alarico come una specie di Big Bang prima del quale non c'era niente. Certo molta gente vede la situazione fino al 43 come una serie di sconfitte (non una sconfitta) che culmina con la destituzione di BM, ma non credo ci sia cosi tanta gente che consideri il susseguente, sanguinoso intermezzo, come la prosecuzione e conclusione della sconfitta dell'Italia, ragion per cui perdura una specie di "chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato scurdiamocce u passato" ... Ecc. Che ha del tragicomico, specie quando penso ai paesi attorno a casa mia, dove si festeggia una "liberazione" che coincide il più delle volte con l'anniversario dello stupro di gruppo delle nonne o bisnonne dei festeggianti ad opera di franco - marocchini o anglo-nepalesi.
Arnhem.
Bravo prof. Cimmino. Sempre preciso e metodico nelle sue spiegazioni. Ma Alain Delon era a Dhien Bien Phu ?
non risulta, fu impiegato in Indocina ma niente Dien Phien Phu
Sicuramente non sai altro. Dovresti essere messo a spaccare pietre e a sollevare massi.
Al netto di eventuali errori storici che ognuno può commettere ed andrebbero commentati con spirito costruttivo , le consiglio un corso base di buone maniere. Mi creda le sarebbe estremamente utile.
I francesi sono campioni da sempre nel vendere le loro storiche figuraccie in vittorie😂😂 se l'Italia collezzionasse una serie di sconfitte in guerra come quelle francesi penso verrebbe sciolto l'esercito per la vergogna,
non esageriamo, ne abbiamo collezionato di più di loro negli ultimi 150 anni
@@domusorobica2014 i francesi negli ultimi 150 anni si sono visti due volte la loro capitale presa dai tedeschi che li hanno umiliati e ci sarebbe stata anche una terza volta senza l'aiuto anglo-americano nella prima guerra mondiale, poi c'è da aggiungerci le sconfitte rimediate nelle guerre di decolonizzazione tipo dien bien phu, non mi sembra che noi ne abbiamo collezionate di più
Custoza 1 e 2, Lissa, Adua, Dogali, Caporetto e non entriamo nel dolente campo della WW2 perchè là è veramente magra.
Grande Giap
Caro Professore
Noi , I Very Soldati noi faremo amazzare per I nostri Cameratti qui hanno morto a nostro fianco.
Come debe abbere fatto Paulus a Stalingrado.
A discorrere non è fatica
L'operazione castoro
A parte che chi muore di fame certo non ha molto da dare ai prigionieri, e chi viene sterminato e torturato poi non è propenso a trattare bene i torturatori sconfitti, o fare molte distinzioni,
l'obiettività di questo professire è evidenziata dal definire una battaglia " sconfitta" se non vince chi piace a lui..
Per il resto lezione interessantissima
La battaglia fu una sconfitta evidente se osservata da occidente (cioè dal punto di vista cui siamo abituati). Quanto al resto il vantaggio di Cimmino è che non è in grado di nascondersi ma la premessa iniziale serve apposta a mettere in chiaro le cose. Quella su "l'eroico popolo vietnamita" non è frase messa lì a caso.
@@domusorobica2014
appunto, se si guarda da un punto di vista che non dovrebbe appartenere ad uno storico.
Come quando si chiamano " battaglie" quando il settimo cavalleggeri attacca un villaggio e stermina tutti, compreso donne e bambine, mentre se i nativi attirano le giubbe blu in una imboscata, quello é il " massacro di..."
Si parte già da una ottica falsata.
Cosí come notare il trattamento riservato ai prigionieri ed attribuirli si paesi comunisti senza confrontarlo a quello di altri paesi appartenenti geograficamente a culture omogenee, ( vedi Vietnam, Cina, GIAPPONE...) E contestualizzare condizioni ambientali, temporali, e situazione economica, é fuorviante e tendenzioso.
interessante, ma la semplificazione delle politiche attuali in Vietnam è una semplificazione imbarazzante
Documentario che si apprezza appieno dopo aver visto questo video.
ruclips.net/video/8UUr6GkFoJM/видео.html
Perché il relatore,al minuto 26,sostiene che la Francia ha perso tutte e due le guerre mondiali?Alla fine del suo intervento sostiene l'esatto contrario,e cioè che Petain condusse la Francia alla vittoria,che poi é quanto risultava anche a me,e immagino a tutti quanti abbiano frequentato almeno le scuole elementari.D'accordo che su internet si legge tutto e il contrario di tutto,però a volte si esagera un po' nel cercare di stupire ad ogni costo.
Ovviamente e' una boutade, non deve essere presa alla lettera. Si usa dire che la Francia le guerre mondiali le ha perse perché le ha prese. Mi spiego. Gli scontri diretti tra gli elementi degli eserciti tedeschi e di quelli francesi si sono risolti, sostanzialmente ed inequivocabilmente, a vantaggio dei primi. La vittoria sulla Marna, per fare un esempio, non è francese ma anglo-franco-russa. Da un punto di vista prettamente militare essa ne esce con le ossa rotte, tanto nella prima che nella seconda guerra. Pétain che aveva capito l'antifona e valutato con ragione le deficienze della scuola militare d'oltralpe e dell'insegnamento dell'attacco ad oltranza, riduce l'esercito sulla difensiva più stringente nell'attesa che l'aiuto degli USA si faccia sentire in maniera sensibile. Nella seconda poi non parliamone. Lì nemmeno di concerto sono riusciti a tirar fuori qualcosa. Quello che ci si dimentica troppo facilmente è che la Francia, nell'espressione del suo legittimo governo, conclude la guerra nel 1940 per poi collaborare blandamente con la Germania, tanto che per rifarsi una verginità cambiano pure ragione sociale. Il professor Cimmino dice il vero attraverso quella che potremmo chiamare un iperbole storica.
Sulla 2 guerra mondiale siamo tutti d'accordo,sulla Prima proprio no.A meno di scambiare la realtà con la fantasia,o si ritenga che basti vincere la prima battaglia per considerarsi i vincitori morali della guerra.
@@mikeduxbury io non sono esattamente la persona più indicata per disquisire di storia militare ma scrivo per conto del mio ragazzo. O Cimmino non ha un idea di chi abbia vinto la grande guerra oppure fa un conto piuttosto semplice e cioè che (fonte wikipedia) le perdite alleate in zona Remarque furono pari a 2 milioni di caduti e 6 milioni e rotti di feriti, i tedeschi ebbero 600000 morti e 3 milioni e mezzo di feriti. Tradotto picchiavano più forte, picchiavano più a fondo e incassavano meglio. Questo vuol dire che "moralmente" (ma ha un senso un termine del genere applicato ad una situazione simile?) i vincitori sono gli sconfitti.
@@laradistefano3554 Seicentomila morti tedeschi mi sembrano davvero troppo pochi,ma non é questo il punto.Anche i sovietici subirono perdite terrificanti nella seconda guerra mondiale,ma nessuno mette in dubbio che la guerra,purtroppo,l'abbiano vinta loro. Diciamo che Cimmino,che apprezzo,in questo caso l'ha sparata un po' grossa,per questa diffusa mania,insisto,di volere a tutti i costi stupire la platea.
Fazioso come sempre
Fu un un'errore strategico la sconfitta francese
Era meglio descrivere la battaglia che le ipotesi psicologiche. Un'occasione sprecata.
Marcel Bigeard!
Ce ne hai messo per dire che i paracadutisti erano reduci da guerre perdute. Erano tedeschi, italiani, disertori russi ....giapponesi......
Impresa tanto disgraziata quanto eroica
Stavo cercando di ricordare come trattassero i prigionieri i regimi fascisti ed i giapponesi..forse oltre tre milioni di prigionieri sovietici mai tornati a casa, oltre a quelli uccisi al momento della cattura, suggeriscono qualcosa?
Quelli prigioneri erano soltanto cattivi comunisti!
Eccellente disamina.
Che palloso, non ha mostrato neppure una diapositiva
mica sarai uno di quelli che valuta i libri a seconda delle immagini ivi riprodotte?
concordo qua si rendevano necessarie alcune immagini, non si capisce molto
Pessima esposizione, metà delle informazioni sono sbagliate( gli Inglesi a Mons,invece della Somme per citarne uno) poi sempre evidentemente tendenzioso!
si buona notte
a qualcuno piacciono i castori
eh si qua ha stoanto cimmino, lui è esperto di 1 g.m., non so perchè si è addentrato in un territorio a lui sconosciuto e infatti si è visto