Come funziona la topografia corneale altimetrica

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  • Опубликовано: 17 сен 2019
  • Questo esame consente di misurare la curvatura della superficie della
    cornea. E' un importante indicatore sia per la qualità ottica sia per
    la salute di questa sezione dell’occhio.
    Un esame di screening utile a tutti, ma assolutamente fondamentale per
    chi ha una diagnosi di sospetto cheratocono o per chi deve sottoporsi
    ad un intervento di chirurgia refrattiva.
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    Topografia corneale occhio normale - Alberto Bellone
    Abbiamo a disposizione uno strumento che si chiama topografo corneale: di ultima generazione, altimetrico, che serve a estrapolare tutta una serie di valori, di indici e di numerini relativi alla cornea, che è a segmento anteriore dell'occhio.
    Il topografo corneale è una macchina che riesce a codificare tutto quello che è trasparente; praticamente ci dà delle informazioni sulla parte più anteriore dell'occhio, quella che noi riusciamo a misurare con uno strumento dotato di telecamere, quale il topografo.
    Questo topografo altitudinale unisce due tecnologie e cioè una antica, quella dei dischi di Placido: questi cerchi concentrici vengono proiettati sulla cornea e riflessi dalla stessa e la macchina li cattura tramite una telecamera che sta al centro; l'altra tecnologia è molto più nuova ed è quella della Scheimpflug camera, in cui una telecamera rotante riesce a cogliere tutta una serie di misurazioni relative alla parte anteriore e trasparente dell'occhio.
    Queste misure vengono catturate dal computer e elaborate e questa macchina molto sofisticata e molto potente è in grado di fornirci tutta una serie di misure, che sono queste: ci appare una schermata con una serie di valori numerici, che l'oculista e l'ortottista devono saper leggere e saper interpretare. Ed è una mappa vera e propria di colori: questa mappa a colori rappresenta la superficie della cornea e noi possiamo selezionare tutta una serie di parametri; di solito si utilizza la topografia corneale a sei mappe, in cui sono rappresentate le superfici anteriore e posteriore della cornea, spessore corneale, tangenziale anteriore, sagittale anteriore, posteriore, elevazione anteriore e posteriore refrattiva, lo spazio della camera anteriore e infine lo sfondo.
    Praticamente questo è quello che viene fotografato dalla macchina; questo è il disco di Placido con i cerchi di Placido che vengono riflessi e a seconda di come vengono riflessi il computer riesce a interpretare e a definire quale sia il raggio di curvatura della cornea.
    Tanto più piccoli sono i cerchi riflessi tanto più la cornea è curva, tanto più sono grandi i cerchi riflessi tanto più la cornea è piatta e questo è il principio su cui si basa il disco di Placido: fornisce una topografia corneale che può essere tangenziale anteriore o assiale anteriore a seconda del tipo di elaborazione del computer, però dà comunque una risposta di quella che è la forma della cornea nel senso di curvatura, cioè quale è il raggio di curvatura in quel punto della cornea.
    Se noi lo guardiamo in tre dimensioni vediamo come la cornea, in un soggetto sano come questo, viene rappresentata come fondamentalmente sferica e un pochino più curva su un asse e un ...
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    Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino nel 1996 si è specializzato presso la medesima Università in Oftalmologia nel 2000. È tra i migliori e più affermati chirurghi refrattivi italiani e si occupa in particolare di:
    ► Chirurgia della cataratta con impianto di I.O.L. ad alta tecnologia
    - Ha eseguito i primi interventi di impianto di lenti trifocali Panoptix
    - Ha acquisito anche una grande esperienza nella gestione delle I.O.L. multifocali e toriche
    - Ha impiantato centinaia di lenti I.O.L. multifocali
    ► Chirurgia conservativa del cheratocono mediante cross-linking corneale e inserimento di anelli corneali intrastromali
    ► Chirurgia con Laser ad eccimeri
    ► Impianto di I.O.L. fachiche: è chirurgo certificato dall’azienda statunitense Staar
    ► Nel giugno 2016 ha impiantato la prima lente ICL Evo+ v5 in Italia
    Chirurgo vitreo-retinico affermato, esegue di routine vitrectomie mini-invasive ed ha ad oggi eseguito oltre 350 vitrectomia 27 gauge.
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