Ciao Ivan, io oltre che essere nuotatore scarso soffro anche il mal di mare... Mi é capitato di vomitare in acqua durante la frazione nuoto del ElbaMan dello scorso anno 🤮. Ho scoperto che anche altri triathleti ( addirittura professionisti) soffrono del mio stesso problema, e parlando con loro ho scoperto che prima delle gara prendono una pastiglia x il mal di mare... Io l ho provata e funziona, magari può essere utile ad altri.
Dipende molto dal tuo livello e da quanto ti alleni in generale Però un allenamento medio per questo distanze può stare intorno ai 3000 metri per seduta. Se vuoi metterci una seduta più lunga puoi arrivare anche intorno ai 4000 I lavori più tecnici richiedono tempo invece. Bisogna nuotare piano e pensare al gesto. Quindi anche meno distanza ma più attenzione alla nuotata
Ho iniziato a nuotare un anno fa, per cui sono lentissima, il mio problema è la gambata e mancanza di tecnica, ci sto lavorando ma vedo miglioramenti impercettibili. Mi chiedo se il potenziamento muscolare in palestra (core, addominali, lavori sulle braccia) possono migliorare le prestazioni. Grazie come sempre
Sicuramente aiutano anche gli esercizi a secco. Ma sentire l’acqua è fondamentale Ma per prima cosa devi - non avere fretta, nè di arrivare a fine vasca nè di migliorare da un allenamento all’altro. Serve tempo - nuotare tanto a ritmo lento pensando a quello che fai, magari aiutata da chi ti può vedere da fuori - fare esercizi come quelli che mostro al minuto 5 per imparare a sentire l’acqua - se ti fosse possibile fatti riprendere in video (ideale sarebbe anche sott’acqua) e riguardati
Perché no… In ogni caso il lavoro migliore lo fai in palestra Solo che trasferire quella forza in acqua non è così semplice, per cui bene inserire più variabili possibile negli allenamenti in acqua, incluse le palette in acque libere
Ciao ....in allenamento, nuotare in acque libere, con le pinnette quando faccio distanze com 3 km è sbagliato? Ovviamente quando faccio distanze più corte non le metto. Premetto che ultimamente ho sempre trovato mare poco mosso ma fastidioso. Grazie mille
Non è sbagliato usarle Sarebbe meglio non usarle sempre per compensare la difficoltà di raggiungere certe distanze Meglio non focalizzarsi sui km percorsi ma sulla qualità del lavoro fatto Cerca di usarle ogni tanto per rinforzare la gambata e migliorare l’assetto del corpo. Ma non farle diventare un “comfort”
Mi alleno a nuoto facendo 3 bracciate e poi respiro, in gara sarebbe utile farne solo 2 di bracciate e poi respiro? Per avere più ossigeno? Ho già affrontato questa distanza, ho notato su di me che per carburatore cioè rendere ottimale respirazione e bracciata ci vuole almeno 300/400 metri
La respirazione ogni 3 è ideale per imparare a respirare da entrambi i lati In gara dipende molto da come ti abitui Io non sono uno che consiglia una respirazione specifica perché è pur sempre un forzatura Bisogna nuotare nella maniera più naturale possibile che di solito è quella che si esegue sempre in allenamento. Quindi cerca di trovare la tua nuotata ideale e in gara non cambiarla
Per ora sto lavorando ancora sulla distanza dell’olimpico in cui si tende a dare il massimo in tutte le frazioni, salendo nella durata dell’esercizio quanto è importante conservare le energie nella frazione di nuoto nell’ IM?
Tanto importante Per quello dico di non trascurare il nuoto Magari in termini di tempo di gara si guadagna poco ma in termini di dispendio energetico e muscolare cambia tantissimo
grazie !
Bravissimo - ❤
Ciao Ivan, io oltre che essere nuotatore scarso soffro anche il mal di mare... Mi é capitato di vomitare in acqua durante la frazione nuoto del ElbaMan dello scorso anno 🤮.
Ho scoperto che anche altri triathleti ( addirittura professionisti) soffrono del mio stesso problema, e parlando con loro ho scoperto che prima delle gara prendono una pastiglia x il mal di mare... Io l ho provata e funziona, magari può essere utile ad altri.
Grazie del suggerimento Andrea! Sicuramente verrà utile a tanti appasionati che seguono School of Triathlon 😉
Interessante l’uso dell’elastico per aumentare la frequenza visto che spesso mi fanno notare che nuoto poco dinamico (oltre che lento 😅)
Dopo averlo provato mi insulterai 😂😂
Ciao Ivan, quale può essere il volume di allenamento adatto per un allenamento tecnico e un allenamento lungo? Grazie 😁
Dipende molto dal tuo livello e da quanto ti alleni in generale
Però un allenamento medio per questo distanze può stare intorno ai 3000 metri per seduta. Se vuoi metterci una seduta più lunga puoi arrivare anche intorno ai 4000
I lavori più tecnici richiedono tempo invece. Bisogna nuotare piano e pensare al gesto. Quindi anche meno distanza ma più attenzione alla nuotata
Ho iniziato a nuotare un anno fa, per cui sono lentissima, il mio problema è la gambata e mancanza di tecnica, ci sto lavorando ma vedo miglioramenti impercettibili. Mi chiedo se il potenziamento muscolare in palestra (core, addominali, lavori sulle braccia) possono migliorare le prestazioni. Grazie come sempre
Sicuramente aiutano anche gli esercizi a secco. Ma sentire l’acqua è fondamentale
Ma per prima cosa devi
- non avere fretta, nè di arrivare a fine vasca nè di migliorare da un allenamento all’altro. Serve tempo
- nuotare tanto a ritmo lento pensando a quello che fai, magari aiutata da chi ti può vedere da fuori
- fare esercizi come quelli che mostro al minuto 5 per imparare a sentire l’acqua
- se ti fosse possibile fatti riprendere in video (ideale sarebbe anche sott’acqua) e riguardati
Ciao, per allenare la forza, potrebbe avere senso allenarsi con le palette in acque libere?
Perché no…
In ogni caso il lavoro migliore lo fai in palestra
Solo che trasferire quella forza in acqua non è così semplice, per cui bene inserire più variabili possibile negli allenamenti in acqua, incluse le palette in acque libere
Ciao ....in allenamento, nuotare in acque libere, con le pinnette quando faccio distanze com 3 km è sbagliato? Ovviamente quando faccio distanze più corte non le metto. Premetto che ultimamente ho sempre trovato mare poco mosso ma fastidioso.
Grazie mille
Non è sbagliato usarle
Sarebbe meglio non usarle sempre per compensare la difficoltà di raggiungere certe distanze
Meglio non focalizzarsi sui km percorsi ma sulla qualità del lavoro fatto
Cerca di usarle ogni tanto per rinforzare la gambata e migliorare l’assetto del corpo. Ma non farle diventare un “comfort”
@@ivanristi9146 grazie mille per il consiglio
Mi alleno a nuoto facendo 3 bracciate e poi respiro, in gara sarebbe utile farne solo 2 di bracciate e poi respiro? Per avere più ossigeno?
Ho già affrontato questa distanza, ho notato su di me che per carburatore cioè rendere ottimale respirazione e bracciata ci vuole almeno 300/400 metri
La respirazione ogni 3 è ideale per imparare a respirare da entrambi i lati
In gara dipende molto da come ti abitui
Io non sono uno che consiglia una respirazione specifica perché è pur sempre un forzatura
Bisogna nuotare nella maniera più naturale possibile che di solito è quella che si esegue sempre in allenamento.
Quindi cerca di trovare la tua nuotata ideale e in gara non cambiarla
Per ora sto lavorando ancora sulla distanza dell’olimpico in cui si tende a dare il massimo in tutte le frazioni, salendo nella durata dell’esercizio quanto è importante conservare le energie nella frazione di nuoto nell’ IM?
Tanto importante
Per quello dico di non trascurare il nuoto
Magari in termini di tempo di gara si guadagna poco ma in termini di dispendio energetico e muscolare cambia tantissimo
Ciao, per allenare la forza, potrebbe avere senso allenarsi con le palette in acque libere?