Sono anni che cerco di capire questi concetti...... è il primo video che spiega con semplicità e comprensibilità questo concetti necessario a capire tutto il resto..... congratulazioni e migliaia di volte grazie
Complimenti Dottore, video di grande chiarezza e che mette ordine nelle idee. Io fccio fatica a stare sotto il 75% della zona, ma a questo punto me ne farò una ragione. Mi iscriverò al.circolo pensionati già a quasi 49 anni...😂 Sto leggendo il suo libro: estremamente interessante e ben scritto, complimenti!
Controllare la glicemia con l'esercizio fisico: funziona ma solo di sera di Noemi Penna  I ricercatori del Leiden University Medical Center dei Paesi Bassi hanno scoperto che l'effetto dell'attivirà fisica sull'insulino-resistenza cambia in base all'orario. Ecco come 03 NOVEMBRE 2022AGGIORNATO 04 NOVEMBRE 2022 ALLE 09:05 2 MINUTI DI LETTURA Per tenere sotto controllo la glicemia, l'esercizio fisico è un buon alleato. Ma non in ogni momento della giornata. I ricercatori del Leiden University Medical Center dei Paesi Bassi hanno infatti scoperto che l'effetto sull'insulino-resistenza cambia in base all'orario: un'attività da moderata a vigorosa nel pomeriggio o alla sera è associata a una ridotta resistenza all'insulina fino al 25%, mentre un pari esercizio svolto al mattino, o distribuito uniformemente durante l'intera giornata, non produce lo stesso risultato. I ritmi circadiani e il metabolismo dell'insulina Già si conosceva l'influenza fra metabolismo dell'insulina e ritmi circadiani. Il picco si concentra nella prima parte della giornata mentre tra le 18 e mezzanotte cala drasticamente e questo può contribuire a spiegare la maggiore tolleranza al glucosio che si evidenzia nella prima parte della giornata rispetto alla sera. Potenziare i muscoli per almeno 30-60 minuti alla settimana riduce del 20% il rischio di mortalità di Irma D'Aria28 Febbraio 2022  La nuova ricerca appena pubblicata su Diabetologia, la rivista ufficiale dell'Associazione europea per lo studio del diabete, ha esaminato le associazioni trasversali fra tempo sedentario e attività fisica con il contenuto di grasso del fegato e la resistenza all'insulina, scoprendo il momento ideale per fare sport. Obesità, sedentarietà e diabete di tipo 2 "Il dilagare dell'obesità è in parte il risultato di una mancanza di attività fisica combinata a un comportamento sedentario durante l'intera giornata. Questo ha inevitabilmente aumentato il rischio di sviluppare malattie metaboliche, incluso il diabete di tipo 2", spiega il dottor Jeroen van der Velde del dipartimento di Epidemiologia Clinica del Leiden University Medical Center. "Livelli elevati di triacilglicerolo sierico a digiuno possono essere collegati a concentrazioni più elevate di grasso nel fegato, che a sua volta è fortemente associato all'insulino-resistenza. Ma diversi studi sperimentali hanno dimostrato che bastano frequenti interruzioni della seduta prolungata per abbassare i livelli di triacilglicerolo e della glicemia, apportando a un migliore profilo di zucchero nel sangue". Così gli orari dei pasti condizionano il nostro umore e aumentano il rischio obesità di Giulia Masoero Regis31 Ottobre 2022  L'orario migliore per fare sport Oltre all'importanza della durata ridotta dei periodi sedentari, "era già stato affermato che la tempistica dell'attività fisica durante il giorno può essere un fattore di salute metabolica. Così abbiamo deciso di utilizzare i dati dello studio olandese Epidemiology of Obesity per capire quale fosse il momento ideale di fare sport per chi ha la necessità di tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue". Credit foto: Timing of physical activity in relation to liver fat content and insulin resistance. Diabetologia (2022) I partecipanti allo studio sono stati reclutati tra il 2008 e il 2012. Si tratta di uomini e donne tra i 45 e 65 anni che vivono in Olanda, con un indice di massa corporea pari o superiore a 26. Sono stati sottoposti a un esame fisico durante il quale sono stati prelevati campioni di sangue per misurare i livelli di glucosio e insulina a digiuno e dopo i pasti, e hanno indossato per quattro giorni e per quattro notti un accelerometro combinato e un cardiofrequenzimetro, per monitorare ogni movimento e l'attività. Fra questi, i ricercatori hanno analizzato i dati di 775 persone e poi individuato i 256 che ai tempi erano stati casualmente scelti per essere sottoposti a una risonanza magnetica, grazie a cui hanno misurato anche il contenuto di grasso nel fegato. Monitorando la loro attività, chi ha svolto esercizi più intensi nel pomeriggio o alla sera ha ridotto la resistenza dal 18% al 25%, mentre negli altri casi non si sono registrati cambiamenti significativi. I benefici solo dopo mezzogiorno "Né la quantità di tempo sedentario né il numero di interruzioni di questo comportamento hanno riscontrato un'associazione favorevole con il contenuto di grasso del fegato o la resistenza all'insulina", aggiunge il dottor Jeroen van der Velde, sottolineando come solo l'attività svolta dopo mezzogiorno apporta benefici. Dalla dieta all'esercizio fisico i segreti per combattere l'obesità fin da bambini di Giulia Masoero Regis22 Ottobre 2022  "La tempistica dell'attività fisica è un campo relativamente inesplorato nella biologia umana e i meccanismi alla base dei potenziali benefici della tempistica dell'attività fisica rimangono poco chiari. Studi precedenti hanno dimostrato che le risposte metaboliche all'esercizio ad alta intensità differivano in base all'ora del giorno in cui l'esercizio veniva eseguito. Inoltre, la forza muscolare e la funzione metabolica delle cellule muscolari scheletriche mostrano un picco nel tardo pomeriggio, suggerendo che essere più attivi durante questo periodo può comportare una risposta metabolica più pronunciata rispetto all'attività all'inizio della giornata. Ora possiamo dire che la tempistica influisce anche sulla sensibilità all'insulina, il che è davvero importante per evitare l'insorgenza del diabete di tipo 2".
Salve Doc,io dopo il riscaldamento generale,effettuo un allenamento con i pesi per utilizzare principalmente il glicogeno come fonte energetica,e successivamente un' attività blanda per sfruttare le riserve di grasso. Per quanto riguarda la frequenza cardiaca mi regolo effettuando un'attività che non mi faccia andare in debito di ossigeno.
Buongiorno dottore le descrivo una mia situazione per sentire un suo parere, ho 55 anni, Io ero un atleta con ottime performance solo nella maratona il mio tempo migliore è stato all'esordio di 2h36'. Ho corso per 25 anni con ottimi risultati. Mai avuto problemi cardiaci, ultimamente correndo delle volte sento come una scossa sul lato alto sinistro. Una scossa che è solo momentanea e poi scompare, premetto che corro una due volte a settimana, in più cammino e vado in bici max 15 km 2 volte a settimana. Ho anche un ernia cervicale C5/C6 che delle volte si infiamma e mi da situazione di mancanza d'aria. Dovrei preoccuparmi, non vorrei smettere di correre, da esami del sangue, elettrocardiogramma, risulta perfetto il cuore, ora ho fatto una tac, domani avrò il risultato, per un sospetto di aorta un minimo ingrossata. La mattina a riposo ho sempre 50-55, Pressione abbastanza bassa 119/77 ma sempre avuta così anche quando facevo agonismo. Lei cosa ne pensa dottore, quelle scosse cosa sono? sono pericolose? Grazie di una sua gentile risposta.
Buongiorno dottore, grazie per le sue spiegazioni chiare e puntuali. Desidererei un chiarimento. Il mio cardiologo mi ha detto che la formula indicativa per la misurazione della massima frequenza cardiaca per le donne andrebbe calcolata con la formula 200 - l'età, ( anziché 220 - l'età). Poiché non ho trovato alcun riscontro in merito, le chiederei gentilmente la sua opinione.
Buongiorno Dottore, come mai ho fatto 3 mesi di allenamento in palestra da ottobre a dicembre 2023, ero fermo da anni, poi ho smesso perchè la mia HRV è scesa drasticamente e ora che siamo ad aprile non è ancora ritornata come prima? Sarà che cono microcitemico? Possibile che sarà meglio che mi faccia delle belle camminate? Di norma faccio 10000 passi al giorno. GRAZIE per la risposta
Dottore mi sto confondendo..lei dice che siamo in zona 2 quando la freq cardiaca si trova tra 60-75% della nostra FCmax..in un altro video in cui spiega come trovare la zona 2, dice di prendere il valore che si riferisce al 70%, che nel mio caso fornisce un valore di 150. Ora se invece calcolo la zona 2 come % della fcmax, ottengo un valore ben inferiore di 150. Potrebbe spiegarmi meglio per favore ?
Buongiorno dottore, il mio cardiologo ha detto che esistono delle linee guida in base alle quali per la donna, rispetto all'uomo, l'indice di riferimento da cui partire ( a questo va sottratta l'età) per il calcolo della frequenza cardiaca massima sarebbe 200, anziché 220 come per l'uomo. Trovato questo numero, andrebbe calcolato l'80%. Può chiarirmi questa differenza tra uomo e donna, che, se reale, porterebbe a una riduzione notevole della frequenza cardiaca massima da tenere come riferimento nella corsa.
È giusto considerare la fcmax il picco raggiunto in allenamento misurato con una fascia cardiaca? Quando facciamo esercizi in zona5 dopo un'ora di zona 2 sui rulli, com'è meglio arrivarci: rimanendo con lo stesso rapporto ma aumentando la frequenza oppure aumentando la resistenza dei rulli riducendo la cadenza? Grazie e complimenti Dottore
Tra giugno e settembre ho fatto 4 mesi di corsa in zona 2 (metodo maffetone) ma senza allenamento ad alta intensità sono diventato più lento... Ora con lavori specifici in soglia e ripetute veloci sto lentamente riacquisendo il ritmo medio di prima...
Probabilmente il metodo maffetone sottostima un po' la zona 2. Comunque il rapporto 4:1 tra bassa e alta intensità è il migliore per programmare gli allenamenti.
Ultimamente durante i miei allenamenti sto monitorando la frequenza cardiaca proprio per questo motivo 💪 Curiosa di ascoltare gli altri contenuti al riguardo 😍
Non sono ne un medico ne un trainer, ma da sportivo evoluto e informato ho capito che le cose sono un pò più complesse. E' sicuramente vero che allenandosi nella così detta zona due si consuma grasso ma ad una quantità irrisoria lasciando invariato il metabolismo. Per bruciare veramente in grassi, dando per scontato una dieta ipocalorica, bisogna aumentare il metabolismo basale e ciò si ottiene principalmente con attività HIIT, cioè con variazioni di ritmo. Per esempio: un appassionato di ciclismo (come me) ha sicuramente molti più benefici da un allenamento di 30/40 km in cui esegue una serie di ripetute alla soglia o comunque in determinate zone di frequenza/potenza, piuttosto che un giro di 100 km in 5 ore passate a chiacchierare con il compagno di uscita.
Tutto vero, però in zona 2 il fisico si abitua a ossidare i grassi che poi vengono utilizzati anche a ritmi più alti preservando il glicogeno e disponendo di una quantità di energia molto più elevata vailda per gli sport di endurance
@@nicolatriglionesalve dottore purtroppo vogliono darmi gli psicofarmaci e io ho paura a prenderli,2 giorni fa ho fatto l'ennesimo controllo al cuore e per fortuna è tutto ok,ma non riesco ad allenarmi,ho provato a iniziare con delle lunghe camminate tutti i medici mi hanno detto che al cuore non ho nulla,ma una vera e propria fobia,riesco a camminare quello si appena corro mi metto paura,qualche giorno fa ho fatto 12km.camminando ma appena ho visto la frequenza a 111 battiti a fine sforzo mi sono fermato,finirò in manicomio
@@facundobagnis2976avevo 26anni quando mi sentivo come te .sono finito in un tunnel che mi stava portando veramente in un manicomio.Esci frequenta amici gente qualsiasi convinciti che sei sanissimo e vedrai che pian piano riconquisterai la tua vita un abbraccio
Grazie dottore tutto molto interessante e ben spiegato. Ho 55 anni e svolgo attività fisica con costanza e dedizione. Uso integrare la alimentazione. Mi piacerebbe avere un consulto con lei per mettere a punto alcune cose. Ha un indirizzo e-mail dove la posso contattare. Grazie
Sono anni che cerco di capire questi concetti...... è il primo video che spiega con semplicità e comprensibilità questo concetti necessario a capire tutto il resto..... congratulazioni e migliaia di volte grazie
Sei veramente super competente, adoro i tuoi video, dovrebbero finire in tv e nelle scuole.
Continua così, davvero
Grazie di cuore per il commento
Che musica sentire un Doc parlare di prescrizione dell’esercizio fisico 😍
Complimenti Dottore, video di grande chiarezza e che mette ordine nelle idee. Io fccio fatica a stare sotto il 75% della zona, ma a questo punto me ne farò una ragione. Mi iscriverò al.circolo pensionati già a quasi 49 anni...😂 Sto leggendo il suo libro: estremamente interessante e ben scritto, complimenti!
Grazie Dottore per i suoi preziosissimi consigli, ascoltarla è un vero piacere.
Le auguro Buone Feste.
😊
Grazie infinite per gli ottimi consigli
Grazie dottore lei, oltre ad essere preparato, è speciale nella sua chiarezza sui contenuti🏆
Controllare la glicemia con l'esercizio fisico: funziona ma solo di sera
di Noemi Penna

I ricercatori del Leiden University Medical Center dei Paesi Bassi hanno scoperto che l'effetto dell'attivirà fisica sull'insulino-resistenza cambia in base all'orario. Ecco come
03 NOVEMBRE 2022AGGIORNATO 04 NOVEMBRE 2022 ALLE 09:05 2 MINUTI DI LETTURA
Per tenere sotto controllo la glicemia, l'esercizio fisico è un buon alleato. Ma non in ogni momento della giornata. I ricercatori del Leiden University Medical Center dei Paesi Bassi hanno infatti scoperto che l'effetto sull'insulino-resistenza cambia in base all'orario: un'attività da moderata a vigorosa nel pomeriggio o alla sera è associata a una ridotta resistenza all'insulina fino al 25%, mentre un pari esercizio svolto al mattino, o distribuito uniformemente durante l'intera giornata, non produce lo stesso risultato.
I ritmi circadiani e il metabolismo dell'insulina
Già si conosceva l'influenza fra metabolismo dell'insulina e ritmi circadiani. Il picco si concentra nella prima parte della giornata mentre tra le 18 e mezzanotte cala drasticamente e questo può contribuire a spiegare la maggiore tolleranza al glucosio che si evidenzia nella prima parte della giornata rispetto alla sera.
Potenziare i muscoli per almeno 30-60 minuti alla settimana riduce del 20% il rischio di mortalità
di Irma D'Aria28 Febbraio 2022

La nuova ricerca appena pubblicata su Diabetologia, la rivista ufficiale dell'Associazione europea per lo studio del diabete, ha esaminato le associazioni trasversali fra tempo sedentario e attività fisica con il contenuto di grasso del fegato e la resistenza all'insulina, scoprendo il momento ideale per fare sport.
Obesità, sedentarietà e diabete di tipo 2
"Il dilagare dell'obesità è in parte il risultato di una mancanza di attività fisica combinata a un comportamento sedentario durante l'intera giornata. Questo ha inevitabilmente aumentato il rischio di sviluppare malattie metaboliche, incluso il diabete di tipo 2", spiega il dottor Jeroen van der Velde del dipartimento di Epidemiologia Clinica del Leiden University Medical Center.
"Livelli elevati di triacilglicerolo sierico a digiuno possono essere collegati a concentrazioni più elevate di grasso nel fegato, che a sua volta è fortemente associato all'insulino-resistenza. Ma diversi studi sperimentali hanno dimostrato che bastano frequenti interruzioni della seduta prolungata per abbassare i livelli di triacilglicerolo e della glicemia, apportando a un migliore profilo di zucchero nel sangue".
Così gli orari dei pasti condizionano il nostro umore e aumentano il rischio obesità
di Giulia Masoero Regis31 Ottobre 2022

L'orario migliore per fare sport
Oltre all'importanza della durata ridotta dei periodi sedentari, "era già stato affermato che la tempistica dell'attività fisica durante il giorno può essere un fattore di salute metabolica. Così abbiamo deciso di utilizzare i dati dello studio olandese Epidemiology of Obesity per capire quale fosse il momento ideale di fare sport per chi ha la necessità di tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue".
Credit foto: Timing of physical activity in relation to liver fat content and insulin resistance. Diabetologia (2022)
I partecipanti allo studio sono stati reclutati tra il 2008 e il 2012. Si tratta di uomini e donne tra i 45 e 65 anni che vivono in Olanda, con un indice di massa corporea pari o superiore a 26. Sono stati sottoposti a un esame fisico durante il quale sono stati prelevati campioni di sangue per misurare i livelli di glucosio e insulina a digiuno e dopo i pasti, e hanno indossato per quattro giorni e per quattro notti un accelerometro combinato e un cardiofrequenzimetro, per monitorare ogni movimento e l'attività.
Fra questi, i ricercatori hanno analizzato i dati di 775 persone e poi individuato i 256 che ai tempi erano stati casualmente scelti per essere sottoposti a una risonanza magnetica, grazie a cui hanno misurato anche il contenuto di grasso nel fegato. Monitorando la loro attività, chi ha svolto esercizi più intensi nel pomeriggio o alla sera ha ridotto la resistenza dal 18% al 25%, mentre negli altri casi non si sono registrati cambiamenti significativi.
I benefici solo dopo mezzogiorno
"Né la quantità di tempo sedentario né il numero di interruzioni di questo comportamento hanno riscontrato un'associazione favorevole con il contenuto di grasso del fegato o la resistenza all'insulina", aggiunge il dottor Jeroen van der Velde, sottolineando come solo l'attività svolta dopo mezzogiorno apporta benefici.
Dalla dieta all'esercizio fisico i segreti per combattere l'obesità fin da bambini
di Giulia Masoero Regis22 Ottobre 2022

"La tempistica dell'attività fisica è un campo relativamente inesplorato nella biologia umana e i meccanismi alla base dei potenziali benefici della tempistica dell'attività fisica rimangono poco chiari. Studi precedenti hanno dimostrato che le risposte metaboliche all'esercizio ad alta intensità differivano in base all'ora del giorno in cui l'esercizio veniva eseguito. Inoltre, la forza muscolare e la funzione metabolica delle cellule muscolari scheletriche mostrano un picco nel tardo pomeriggio, suggerendo che essere più attivi durante questo periodo può comportare una risposta metabolica più pronunciata rispetto all'attività all'inizio della giornata. Ora possiamo dire che la tempistica influisce anche sulla sensibilità all'insulina, il che è davvero importante per evitare l'insorgenza del diabete di tipo 2".
Salve Doc,io dopo il riscaldamento generale,effettuo un allenamento con i pesi per utilizzare principalmente il glicogeno come fonte energetica,e successivamente un' attività blanda per sfruttare le riserve di grasso.
Per quanto riguarda la frequenza cardiaca mi regolo effettuando un'attività che non mi faccia andare in debito di ossigeno.
Grazie mille doc
Grazie Dottore per tutte queste informazioni utilissime😌🙏
Buongiorno dottore le descrivo una mia situazione per sentire un suo parere,
ho 55 anni, Io ero un atleta con ottime performance solo nella maratona il mio tempo migliore è stato all'esordio di 2h36'.
Ho corso per 25 anni con ottimi risultati.
Mai avuto problemi cardiaci, ultimamente correndo delle volte sento come una scossa sul lato alto sinistro.
Una scossa che è solo momentanea e poi scompare, premetto che corro una due volte a settimana, in più cammino e vado in bici max 15 km 2 volte a settimana.
Ho anche un ernia cervicale C5/C6 che delle volte si infiamma e mi da situazione di mancanza d'aria.
Dovrei preoccuparmi, non vorrei smettere di correre, da esami del sangue, elettrocardiogramma, risulta perfetto il cuore, ora ho fatto una tac, domani avrò il risultato, per un sospetto di aorta un minimo ingrossata.
La mattina a riposo ho sempre 50-55, Pressione abbastanza bassa 119/77 ma sempre avuta così anche quando facevo agonismo.
Lei cosa ne pensa dottore, quelle scosse cosa sono?
sono pericolose?
Grazie di una sua gentile risposta.
Davvero interessante, grazie Doc.
Grazie Nicola x questo video, ha chiarito molti dubbi che avevo a riguardo 👍
Sono contento!
Nicola sei bravissimo , volevo chiederti come faccio a calcolare la frequenza cardiaca massima senza fare un test cardio- polmonare
Buongiorno dottore, grazie per le sue spiegazioni chiare e puntuali. Desidererei un chiarimento.
Il mio cardiologo mi ha detto che la formula indicativa per la misurazione della massima frequenza cardiaca per le donne andrebbe calcolata con la formula 200 - l'età, ( anziché 220 - l'età).
Poiché non ho trovato alcun riscontro in merito, le chiederei gentilmente la sua opinione.
Volevo chiederle se può spiegarci meglio i risultati di questa ricerca. Grazie mille per ogni video
Buongiorno Dott. se come diceva 220-l’età non è perfetta per calcolare il massimo numeri di battiti, cosa consiglia?
Salve dottore durante una camminata di un ora ogni quanti minuti si possono fare delle accelerazioni.
Ottimo 👌🏻 complimenti
Buongiorno Dottore, come mai ho fatto 3 mesi di allenamento in palestra da ottobre a dicembre 2023, ero fermo da anni, poi ho smesso perchè la mia HRV è scesa drasticamente e ora che siamo ad aprile non è ancora ritornata come prima? Sarà che cono microcitemico? Possibile che sarà meglio che mi faccia delle belle camminate? Di norma faccio 10000 passi al giorno. GRAZIE per la risposta
Dottore mi sto confondendo..lei dice che siamo in zona 2 quando la freq cardiaca si trova tra 60-75% della nostra FCmax..in un altro video in cui spiega come trovare la zona 2, dice di prendere il valore che si riferisce al 70%, che nel mio caso fornisce un valore di 150. Ora se invece calcolo la zona 2 come % della fcmax, ottengo un valore ben inferiore di 150. Potrebbe spiegarmi meglio per favore ?
Ciao, in descrizione non vedo come monitori la frequenza...!?
Lei è bravissimo , faccia più video
Grazie, pubblico un nuovo video ogni venerdì
Dottore oggi dopo 1 mese di riposo da corsa,oggi 198 battiti è normale ho 37 anni e sempre fatto calcio...grazie mille
Buongiorno dottore, il mio cardiologo ha detto che esistono delle linee guida in base alle quali per la donna, rispetto all'uomo, l'indice di riferimento da cui partire ( a questo va sottratta l'età) per il calcolo della frequenza cardiaca massima sarebbe 200, anziché 220 come per l'uomo. Trovato questo numero, andrebbe calcolato l'80%. Può chiarirmi questa differenza tra uomo e donna, che, se reale, porterebbe a una riduzione notevole della frequenza cardiaca massima da tenere come riferimento nella corsa.
È giusto considerare la fcmax il picco raggiunto in allenamento misurato con una fascia cardiaca? Quando facciamo esercizi in zona5 dopo un'ora di zona 2 sui rulli, com'è meglio arrivarci: rimanendo con lo stesso rapporto ma aumentando la frequenza oppure aumentando la resistenza dei rulli riducendo la cadenza?
Grazie e complimenti Dottore
Il picco raggiunto in allenamento potrebbe non rappresentare la FC max. Per quanto riguarda la modalità della zona 5 è indifferente, conta solo la FC.
@@nicolatriglionee come sapere allora la mia fcmax? Con il test cui accennava in un altro video?
Ho fatto tue test di Mader sui rulli, il primo sono a Novembre 2022 fcmax186 bm, il secondo marzo 2023 fcmax 178 bm
Sì, il test da sforzo cardiovascolare@@andreapelosi1483
Quindi i test che ho fatto vanno bene? Grazie 🙏
Come controllo, fare un ecocardiografia, va bene farlo grazie buona giornata
Sì certo
@@nicolatriglione grazie
Che ne pensi della acetil carnitina
Per chi ha una frequenza a riposo bassa non è meglio considerare la frequenza cardiaca di riserva?
Tra giugno e settembre ho fatto 4 mesi di corsa in zona 2 (metodo maffetone) ma senza allenamento ad alta intensità sono diventato più lento... Ora con lavori specifici in soglia e ripetute veloci sto lentamente riacquisendo il ritmo medio di prima...
Probabilmente il metodo maffetone sottostima un po' la zona 2. Comunque il rapporto 4:1 tra bassa e alta intensità è il migliore per programmare gli allenamenti.
Quando faccio 8 ripetizioni la frequenza non supera il 75% quindi sono in zona 2?
Ma se il mio applewatch dice che sono in zona 1 durante la cyclette è grave ?
No ma bisogna vedere qual è la frequenza cardiaca perché spesso i calcoli fatti dagli smartwatch sono diversi.
Ultimamente durante i miei allenamenti sto monitorando la frequenza cardiaca proprio per questo motivo 💪 Curiosa di ascoltare gli altri contenuti al riguardo 😍
Arrivano presto :)
0:01 occasione sprecata per inserire l'immagine dei globuli rossi di "Siamo fatti così" 😂
Dottore ma c'è chi non può fare attività fisica aerobica ad alta intensità per problemi articolari (schiena e gionocchio)..
In questo caso va bene solo l'allenamento a bassa intensità cardiovascolare.
chi soffre di ipertensione lieve puo andare oltre la zona 2???
Sì
Non sono ne un medico ne un trainer, ma da sportivo evoluto e informato ho capito che le cose sono un pò più complesse. E' sicuramente vero che allenandosi nella così detta zona due si consuma grasso ma ad una quantità irrisoria lasciando invariato il metabolismo. Per bruciare veramente in grassi, dando per scontato una dieta ipocalorica, bisogna aumentare il metabolismo basale e ciò si ottiene principalmente con attività HIIT, cioè con variazioni di ritmo. Per esempio: un appassionato di ciclismo (come me) ha sicuramente molti più benefici da un allenamento di 30/40 km in cui esegue una serie di ripetute alla soglia o comunque in determinate zone di frequenza/potenza, piuttosto che un giro di 100 km in 5 ore passate a chiacchierare con il compagno di uscita.
Tutto vero, però in zona 2 il fisico si abitua a ossidare i grassi che poi vengono utilizzati anche a ritmi più alti preservando il glicogeno e disponendo di una quantità di energia molto più elevata vailda per gli sport di endurance
Serve sia la bassa, che l'alta intensità cardiovascolare.
Uaaa
Meglio la vecchia fascia toracica , di gran lunga dottore , molto più affidabile .
Io da quando sono diventato ipocondriaco ahimè ho pure smesso di fare sport se sento il battito accelerare vado in panico
Le consiglio di parlarne con qualcuno perché l'attività fisica è un toccasana per molti disturbi
@@nicolatriglionesalve dottore purtroppo vogliono darmi gli psicofarmaci e io ho paura a prenderli,2 giorni fa ho fatto l'ennesimo controllo al cuore e per fortuna è tutto ok,ma non riesco ad allenarmi,ho provato a iniziare con delle lunghe camminate tutti i medici mi hanno detto che al cuore non ho nulla,ma una vera e propria fobia,riesco a camminare quello si appena corro mi metto paura,qualche giorno fa ho fatto 12km.camminando ma appena ho visto la frequenza a 111 battiti a fine sforzo mi sono fermato,finirò in manicomio
@@facundobagnis2976avevo 26anni quando mi sentivo come te .sono finito in un tunnel che mi stava portando veramente in un manicomio.Esci frequenta amici gente qualsiasi convinciti che sei sanissimo e vedrai che pian piano riconquisterai la tua vita un abbraccio
Grazie dottore tutto molto interessante e ben spiegato.
Ho 55 anni e svolgo attività fisica con costanza e dedizione.
Uso integrare la alimentazione.
Mi piacerebbe avere un consulto con lei per mettere a punto alcune cose.
Ha un indirizzo e-mail dove la posso contattare.
Grazie
Sì, può scrivere su info@nicolatriglione.com