Il problema di Instagram era quello che mostra modelli non realistici alle bimbe e loro vanno in depressione, non quello presentato, ci sono dei filtri per i post attivi( ovvero vengono accettati da supervisori e segnalati da utenti) ma non per quelli consumati, quindi soprattutto le ragazzine di tra i 12 e 15 anni che non sono perfette come le foto che vedono ne subiscono le conseguenze
Sai che esistono lavori che si basano sul giocare, e guadagnano quanto sportivi professionisti, immagina un ragazzo che a 18 anni ha già 8 anni di esperienza, ora trasferisci su una carriera "accettabile" e vediamo se il ragionamento è così terribile: un meccanico, un ragazzo che ha la voglia e possibilità di mettere le mani su qualcosa di più pratico della scuola magari da 10 anni si va a divertire con le riparazioni in officina, a 18 sarà un ottimo lavoratore. Ovviamente è qualcosa che si può verificare solo per pochi, perché non tutti hanno le idee chiare a 10 anni, ma qualcuno si. I problemi sono che la scuola e troppo distaccata dalla realtà e dalla volontà degli studenti, gli studenti in classe sono troppi per essere seguiti singolarmente e che i bambini non riescono a scegliere fino alle alla fine delle medie Questo porta via un sacco di tempo che i bambini avrebbe impiegato in altre maniere facendo cose più significative per essi stessi
Ed eccoci tornati agli anni ottanta: videogiochi = il male. È 40 anni che sento sempre gli stessi persone da persone vecchie che non conoscono ciò di cui parlano. Anche basta con questi luoghi comuni, dai!
Complimenti é uno dei peggiori video di RUclips, protrae idee vecchie e assurde. Il legame tra videogiochi e violenza non è necessariamente di causa effetto, ma é una correlazione, squid game una serie mediocre che è diventata una "buzz word" e se ne sta perdendo il senso. La cosa giusta di cui si parla e richiedere il coinvolgimento ma ai bimbi non si insegna nulla, loro stessi decidono cosa imparare, se ci sta coinvolto un adulto può dare consigli e spiegare situazioni. E ovvio che alcuni argomenti vanno affrontati all'età corretta, ma questa varia a seconda del bambino e non della sua età dicendo che a 13 anni i social vanno bene.
I ragazzini violenti c'erano anche 100 anni fa, è a quel tempo i videogiochi non esistevano, quindi non parlate di cose che palesemente non conoscete
Il problema di Instagram era quello che mostra modelli non realistici alle bimbe e loro vanno in depressione, non quello presentato, ci sono dei filtri per i post attivi( ovvero vengono accettati da supervisori e segnalati da utenti) ma non per quelli consumati, quindi soprattutto le ragazzine di tra i 12 e 15 anni che non sono perfette come le foto che vedono ne subiscono le conseguenze
Sai che esistono lavori che si basano sul giocare, e guadagnano quanto sportivi professionisti, immagina un ragazzo che a 18 anni ha già 8 anni di esperienza, ora trasferisci su una carriera "accettabile" e vediamo se il ragionamento è così terribile: un meccanico, un ragazzo che ha la voglia e possibilità di mettere le mani su qualcosa di più pratico della scuola magari da 10 anni si va a divertire con le riparazioni in officina, a 18 sarà un ottimo lavoratore.
Ovviamente è qualcosa che si può verificare solo per pochi, perché non tutti hanno le idee chiare a 10 anni, ma qualcuno si.
I problemi sono che la scuola e troppo distaccata dalla realtà e dalla volontà degli studenti, gli studenti in classe sono troppi per essere seguiti singolarmente e che i bambini non riescono a scegliere fino alle alla fine delle medie
Questo porta via un sacco di tempo che i bambini avrebbe impiegato in altre maniere facendo cose più significative per essi stessi
In realtà sulle confezioni dei videogiochi e sugli store i limiti di età sono specificati in modo vistoso.
Ed eccoci tornati agli anni ottanta: videogiochi = il male. È 40 anni che sento sempre gli stessi persone da persone vecchie che non conoscono ciò di cui parlano. Anche basta con questi luoghi comuni, dai!
Complimenti é uno dei peggiori video di RUclips, protrae idee vecchie e assurde.
Il legame tra videogiochi e violenza non è necessariamente di causa effetto, ma é una correlazione, squid game una serie mediocre che è diventata una "buzz word" e se ne sta perdendo il senso.
La cosa giusta di cui si parla e richiedere il coinvolgimento ma ai bimbi non si insegna nulla, loro stessi decidono cosa imparare, se ci sta coinvolto un adulto può dare consigli e spiegare situazioni.
E ovvio che alcuni argomenti vanno affrontati all'età corretta, ma questa varia a seconda del bambino e non della sua età dicendo che a 13 anni i social vanno bene.