Un Barese Può Capire Un Salentino? (Dialetti in Puglia)
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- Опубликовано: 4 окт 2024
- Una persona di Bari e una di Brindisi possono parlare in dialetto tra di loro?
Perché in Puglia esistono così tante parlate diverse?
In questo video ripercorriamo la storia di questa regione italiana e scopriamo tante curiosità sulla sua cultura.
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Montaggio di Rosa Busto
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La parlata Salentina è molto vicina alla lingua Siciliana, infatti per chi non lo sapesse Sicilia,Calabria meridionale e nel Salento hanno la stessa lingua.
Non proprio, derivano dalla stessa lingua ma a loro volta sono dialetti o varianti del siciliano.
@@aliasakatilimc Sono una sorte di "ceppo" appartenente il linguaggio siculo
La famiglia di mia madre è leccese.
La famiglia della madre di mia moglie è calabrese.
Questa cosa che hai detto non sta né in cielo né in terra
Vero, da Gallipolino e Salentino, quando sono stato fuori, mi hanno scambiato per Calabrese, sopratutto Calabrese
Anche nel Cilento , parlano con l'accento siciliano
Da barese dico che tristezza vedere i salentini e i baresi che ancora si provocano manco fossimo all’asilo o allo stadio, la puglia è tutta bella e ogni zona ha le sue peculiarità, tra l’altro se devo essere sincero non ho mai visto un barese sfottere un salentino per l’accento ma spesso il contrario quando da sempre veniamo in vacanza in salento e ci piace molto. Capisco che il fatto che bari sia una città molto più avanti rispetto a lecce e a taranto sia un problema per lo sviluppo dell’intera ragione ma le cose stanno così, è il centro economico più importante del sud insieme a napoli e comunque non stiamo messi benissimo anche le se cose vanno molto meglio rispetto a 20 anni fa. Si spera in meglio per tutti in futuro
È molto più infantile continuare a millantare la presunta appartenenza culturale del Salento alla Puglia. Salento libero, e amici come prima.
@@Lmaone9045 Lo sappiamo tutti che il salento culturalmente ha una storia diversa rispetto alla puglia centro-settentrionale, ma quindi che cosa vogliono fare i salentini? Basta vedere il molise dopo 60 anni di autonomia che farebbe carte false per ricongiungersi con l'abruzzo. Bisognerebbe mettere in risalto le peculiarità del salento senza stupide spinte autonomistiche che non hanno senso di esistere con la situazione sociale ed economica attuale
Da Siculo Salentino ..adoro il dialetto Barese ..il resto sono stupidaggini
@@faikadra96 Che le legittime istanze autonomiste del popolo salentino siano stupide e non abbiano senso di esistere lo dici tu, così come il fatto che il Molise voglia tornare con l'Abruzzo. Hai forse dati statistici alla mano per poterti permettere di parlare a nome dell'intero popolo molisano? Lol ma chi sei?😂 E comunque no, la regione Puglia non si è mai dimostrata in grado di tutelare adeguatamente l'identità salentina e il suo patrimonio. Partiamo dal nome stesso della regione: è semplicemente "Puglia", e non "Puglia-Salento". Eppure il Salento è un'entità storico-culturale ed etno-linguistica separata e distinta dalla Puglia tanto quanto lo è la Romagna nei confronti dell'Emilia, o il Friuli nei confronti della Venezia Giulia. Perché allora la regione Puglia non possiede la doppia dicitura come le altre regioni elencate? Già da questo piccolo dettaglio si palesa l'indole prevaricatrice della regione amministrativa cui siamo costretti ad appartenere, che non vuole nemmeno riconoscere (attraverso la doppia nomenclatura) la nostra stessa esistenza. E in una regione che non riconosce il nostro diritto a vivere noi salentini stiamo stretti, e vorrei ben dire. Non ho nulla contro i pugliesi, anzi personalmente ritengo che abbiano pregi ben più grandi dei Salentini, ma la Puglia (intesa come mera entità burocratico-amministrativa, e non come territorio) ci sta stretta. È ingombrante e prevaricatrice. Noi salentini siamo una minoranza all'interno di tale invenzione amministrativa, e in quanto tale continuiamo a subire le scelte di una maggioranza pugliese a noi incompatibile. Se fossimo separati, sono sicuro che andremmo molto più d'accordo, poiché verrebbe a mancare quell'astio generato dal convivenza forzata. Ripeto: nulla contro i pugliesi, ma con la Puglia (intesa come entità amministrativa) sì.
Succede la stessa cosa anche in Calabria: provate a far parlare in dialetto uno di Castrovillari (o di qualsiasi altro paese del Pollino) con uno di Reggio Calabria o di Catanzaro e vedete se si capiscono! Il dialetto calabrese settentrionale è più simile al barese e al napoletano, mentre il dialetto calabrese centro-meridionale è più simile al salentino e al siciliano.
@@francescasilvanascoppio4699 eh u sacciu, paisà!
Accade esattamente la stessa cosa tra il Salento e la Puglia: il Salento rientra, insieme alla Calabria meridionale e alla Sicilia, nel dominio linguistico meridionale estremo (o "greco-romanzo"), la Puglia invece in quello meridionale intermedio (od "osco-romanzo") analogamente alla Calabria settentrionale. Nello specifico, quest'ultimo territorio è un'appendice (sempre nell'ambito meridionale intermedio osco-romanzo) della Lucania storica.
@@arbanu.comics esattamente!
Una piccola curiosità:oltre ai dialetti descritti in video esiste un comune situato nel versante orientale della provincia di Taranto chiamato San Marzano di San Giuseppe.Questo paese fu fondato da dei coloni albanesi che si stabilirono qui e pertanto,oltre al consueto dialetto salentino,in questo paese a due passi da Taranto gli abitanti posseggono un ulteriore dialetto estremamente simile all'albanese😅😅
loro parlano l´arbresch un dialetto albanese antico
Discendenti diretti degli ALBANESI CRISTIANO ORTODOSSI in fuga dalla terribile invasione Turco OTTOMANA DELLLA LIRO TERRA, NONOSTANTE K'EROJCA RESISTENZA DURATA 30 ANNI CON L'EROE ALBANESE PRINCIPE GIORGIO CASTRIOTA SCANDERBEGH. DEFINITO DAL PAPA "L' ATLETA DI DIO". ALLA SUA MORTE I TURCHI DILAGARONO E QUELLI CHE NON ACCETTSRONO L'ISLAM ED IL POTERE DEL SULTANO TURCO [PENA LA DECAPITAZIONE], SCSPPARONJ IN ITALIA, CON LE FAMIGLIE,, DOVE OFFRIRONO I LIRO SERVIZI MILITARI AI RE D'ARAGO A, CHE PER PREMII ALLA FEDELTÀ ED AL VALORE ( FAMOSI IN TUTTA EUROPA COME I MIGLIORI SOLDATI, AL DI PARI DEI CROATI, CORSI, GRECI, E POLACCHI) LIRO DIMISTRATO, OFFRIRONI TERRE IN SICILUA, CALABRIA, PUGLIA, CAMPANIA, MOLISE. PIU TARDI SI AGGREGARONK AL PAPA DI ROMA, ACCETTARONO QUINDI IL CATTOLICESIMO, AVENDO IL PRIVILEGIO DI VONSERVARD IL RITO GRECO, DETTO ANCHE RITO BIZANTINO.
A Faeto e Celle S. Vito (Fg) si parla ancora il franco-provenzale causa insediamenti francesi durante la dominazione angioina nel XIII secolo
Un buen video para ampliar la cultura italiana 🎉🎉🎉 gracias Carlo
a maggio andrò in Italia, vi offro maggio per voi e per la Loro moglie soltanto per il piacere fare cualcosa di interesante in Italia 🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉 sto ansioso per la arrivata di maggio
Da Salentino del Capo, non riesco spesso a distinguere un Messinese da un Leccese, quasi identica persino l'inflessione...
Anche io spesso da calabrese non riuscivo a distinguere un leccese da un siciliano. Oggi però riesco a distinguere di più le differenze
Quando feci il servizio di leva non riuscii a capire di che zona della Sicilia fosse un ragazzo visto che parlava un siciliano diverso dal mio, fin quando non mi disse che era leccese 😂
@@michelealbanese3261perché molti pugliesi e calabresi sono andati in Sicilia,in pratica la Sicilia ha esportato cultura in Salento e Calabria
Vi rendete conto dell'immenso tesoro culturale che abbiamo nella nostra cara Italia e che poco a poco stiamo perdendo? Come sarebbe bello sentire storie di insegnamento dei dialetti e delle lingue locali nelle scuole di tutto il Belpaese (ma si da più peso agli orribili anglicismi che non c'entrano una mazza).
Video fantastico ed interessantissimo. Unica pecca, a mio avviso: sarebbe stato bello ascoltare più esempi dei due dialetti e magari non solo in espressioni o frasi corte.
Grazie mille del commento. Visto l'interesse riscosso dal video, preparerò sicuramente molti contenuti in linea con la tua richiesta 👍
io insegno anche il latino e il dialetto alla scuola primaria signora e i bambini si divertono, anche se capiscono poco del dialetto
Il Salento si puo' identificare con l'intera provincia di Lecce , la provincia di Taranto meridionale , a partire da San Giorgio Jonico , dove Manduria è il centro piiù grande salentino della provincia di Taranto , e buona parte della provincia di Brindisi , capoluogo compreso. La lingua salentina dalla storia influenzata dai greco albanesi è fortemente legata a quella calabro siciliana e se usciamo dai confini nazionali la si riscontra nella penisola iberica , quasi un catalano - galiziano.
Vorrei comunque aggiungere che della grande famiglia dei "dialetti estremi meridionali " si aggiungono : la zona del Cilento in Campania e la zona della Corsica meridionale , tutte varianti della "lingua Siciliana" ( definita lingua poichè scritta e parlata prima ancora del volgare fiorentino e di quella d' oc e d'oil in Francia).
@@TheSALENTOfilm esattamente! È bello leggere ciò che ci rimane delle poesie della scuola poetica siciliana: è piena di parole elevate che abbiamo dimenticato nei nostri dialetti. Un peccato
I tarantini........🤮
👏
Sono salentino e faccio i complimenti agli autori per la completezza delle informazioni.
La parte a nord di Taranto non è salento, la terra d'Otranto non corrispondeva totalmente al salento
@@vincentvega-hd3fj La Terra d'Otranto non solo corrispondeva a tutto il Salento, ma andava anche oltre. Inglobava persino Matera. Studia.
@@arbanu.comics è esattamente quello che ho detto, la terra d'Otranto ed il salento sono simili ma differenti, all'interno della terra d'Otranto c'erano territori che non facevano parte del Salento; matera è salento? No; laterza è salento? No; intendevo questo
@@vincentvega-hd3fj Il Salento non può essere ricondotto a una dimensione puramente linguistica, poiché abbraccia anche quella geografica e storico-culturale. La lingua non basta a diversificare i territori apulofoni del tarantino dal resto del Salento. Che vi piaccia o meno, lingua a parte, siete salentini in tutto e per tutto. Per storia, geografia, cultura e tradizioni. Semplicemente avete scelto di adottare (per chissà quale motivo) un modello linguistico differente da quello propriamente salentino. Ah già, la risposta in realtà la so: complesso d'inferiorità nei confronti della Puglia. Ciò che condannerà il Salento tutto all'estinzione, se non ci diamo una svegliata e capiamo che non essere pugliesi non è un'onta, ma un orgoglio.
@@arbanu.comics questo è un discorso diverso, io mi riferivo da un punto di vista puramente storico, dire che tutti i comuni della terra d'Otranto facevano parte del Salento è un falso storico, a laterza, a mottola o ad esempio a ginosa c'erano i peuceti e non i messapi, per questo bisogna evitare di confondere la terra d'Otranto ed il salento; in merito a ciò che dici sulla cultura ecc sono totalmente in disaccordo, per me tutta la zona a nord di Taranto/ostuni ha molte più cose in comune con i pugliesi che non con i salentini
Se dobbiamo dirla tutta ci sono differenze,e tante anche tra Lecce e dintorni e la zona del Capo di Leuca. In generale il dialetto salentino somiglia molto, anche per l'accento a quello siciliano e soprattutto a quello Catanese e in parte Messinese. Un capitolo a parte merita la zona della Grecìa Salentina.
Vero, a Lecce il dialetto cambia un altro po' da pese e paese, ma in generale ci capiamo. Avendo amici della Grecìa noto che usano molti termini in griko nel dialetto, e che per indicare cose successe anche a distanza di pochi secondi usano "solo" il passato remoto ahah, che penso sia dovuto all'aoristo che si usava tempo fa (perché ora non si parla praticamente più) nel griko, hanno una cultura artistica molto profonda, così come rimane traccia di tanti testi e canti in lingua grika, ne sono sempre rimasto affascinato.
Complimenti…in pochi minuti hai sintetizzato anni di storia.
La diversità di cultura è un valore aggiunto della nostra amata terra, però la diversità linguistica dei dialetti invece ci rende talmente strani che rende la comunicazione quasi inverosimile, per non dire ridicola. 😂
Infatti se non ci fosse l’Italiano tra noi pugliesi di terre diverse non riusciremmo a comunicare 🤣🤣🤣
Infatti, da foggiano provinciale te ne do atto😂
Complimenti un video molto bello! Interessante e ben raccontato 👍
Da leccese posso confermare che culturalmente e linguisticamente siamo parecchio diversi, e che sì, tra salentini, siciliani e calabresi ci si capisce molto bene. Sono alcuni dei tanti motivi per cui tra Lecce e Bari c'è parecchio odio 😂.
Come sopravvivenza del greco oltre ovviamente alla zona ellenofona della Grecìa Salentina, c'è anche la presenza di alcune parole di origine greca, come "Mera" (parte, zona) in greco "mereon", o anche "muscia (femminile, nella mia zona si usa il femminile, mentre in altre il maschile musciu)" (gatto), che sarebbe un suono onomatopeico "Muz Muz" derivante dal greco, e piccola chicca, ora parlando più da vicino della lingua grika, si può dire che questa conserva molte parole antiche, che nel neogreco non esistono più, confrontandomi con miei amici della zona. Ad esempio il griko "ampari, o mpari" (cavallo), che in neogreco è "alogo" (letteralmente "senza parola", l'animale che non parla).
Piccola precisazione, penso che Chora si pronunci con la C aspirata, cioè la X greca (Χόρα), ed è anche il nome con cui in griko indicano il comune di Sternatia.
Un saluto a tutti👋
Grazie mille del commento 👍🇮🇹
@@piazzasquare grazie a lei per il bel video. Per noi salentini è sempre magnifico poter far parlare della nostra storia, far parlare di noi e delle nostre origini e poter noi stessi parlare di ciò che effettivamente siamo❤️
Mi hai rivelato una cosa che mi chiedevo da anni, perché noi siciliani per chiamare i gatti facciamo "musci musci"... e diciamo cose come musciddu
@@esti-od1mz ahah, ne sono contento, personalmente non sapevo che anche da voi si usa.
Noi appunto diciamo anche "musci musci" per chiamarli, "muscio/muscia" e come vezzeggiativo (non essendoci il diminutivo) "musceddhu/musceddha".
Tanti saluti da Lecce
@@cusginuma_u_sgisgi377u stessa cosa! Saluti dalla sicilia
Complimenti per il video da salentino non ti conoscevo penso di seguirti 💪
Da Barese, grazie, mi hai regalato un pò di cultura...😅👌
Vivo in provincia di Alessandria,ma Squinzanese di origine, ogni volta che mi chiedono le mie origini,rispondo sempre, Repubblica del Salento 🤣 Forza Lecce ❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Anche io vivo in Alessandria, sono metà cerignolano e metà Messinese
Estremamente interessante. Grazie.
Grazie a te 👍🇮🇹
Confermo in toto. Sono di Fasano, la cui situazione è ancora più "strana". Da secoli legata alla Terra di Bari, dal 1927 siamo finiti in provincia di Brindisi, con cui non abbiamo nulla in comune
Qualcosa che caratterizza da sempre Piazzasquare é la creazione di contenuti sui dialetti e regioni italiane. Grazie per farlo così 👏
Domanda tranello. La possibilità che Baresi e Salentini si parlino senza insultarsi per almeno 5 minuti, tende verso lo ZERO ASSOLUTO.
Infatti! Lecce merda, sempre!!! 😅😅😅
Ahahahah questa cosa non me l'aspettavo! Saluti da un bresciano!
Beh io da italo tedesco e da 27 anni in italia posso affermare che baresi ,tarantini e foggiani sono popoli assai villici e rozzi.(senza offesa x nessuno,so che non tutti sono così ma le masse ....😏)X me non c'entrano nulla con il Salento.
@@Calibro.9 fiera di non essere paragonata a un salentino! Meglio rozza che leccese, sempre! Anch'io ho trovato i sassoni, non tutti, retrogradi, mentalmente chiusi e piuttosto razzisti!
5 minuti????????? ma si pacciu?? 5 parole !!
Molto bello questo video. Da barese residente in provincia al confine con la Basilicata, mi sento senza dubbio più a mio agio a discorrere con un Materano o un Potentino rispetto ad un brindisino o un leccese.
Avrei preferito il video avesse un proseguimento cronologico dall'inizio alla fine, penso sarebbe stato più chiaro. Comunque bel contenuto.
Grazie :)
Altamura?
@@vitoantonio413 Quasi. Vicino. Nel paese delle macellerie di carne equina: Santeramo in Colle.
Una macelleria ogni 100 abitanti 🙈
Grazie per questo video e molto educativo
Come Pugliese/Salentino Grazie a te ho imparato molte cose
Confermo tutto, sono della Capitanata e direi che capisco più i vicini Campani che Salentini e Baresi, storicamente non conoscevo alla perfettamente la divisione della Puglia nel Medioevo ma sapevo che i Dauni e altri popoli abitavano la Puglia divisi sin dal pre romano ed è incredibile che tali divisioni culturali siano ancora quasi totalmente intatte!
Grazie del commento ❤️🇮🇹
Fummo divisi tra il 4° ed il 2° secolo a.C., ma dopo gli Illiri invasero Daunia, Messapia e Peucetia, e dopo la colonizzazione illira ci fu un popolo che unì il territorio, che orbitò tra la sempre più vicina disfatta greca in Italia e la nascita dell’impero romano, cioè gli apuli.
be della capitanata ovvio , è più Campana che pugliese
Sciocchezza colossale. Gli "Apuli" furono un popolo di lingua osca in origine abitante una ristretta area del Gargano (fonte: Treccani). Finirono poi con l'espandere la loro influenza culturale osca anche ai Dauni e ai Peucezi omologandoli tra loro, ma non si spinsero mai nel Salento, che venne invece inglobato dal mondo greco e ne divenne un'originale emanazione. I romani stessi distinguevano tra "Apulia" (la terra dei Dauni e dei Peucezi oscizzati) e la "Calabria" (il Salento greco). Avevo inserito i link alle fonti ma credo che mi stiano dando problemi nella pubblicazione del commento, dunque ti invito semplicemente a consultare le voci "Apuli" e "Apulia", rispettivamente sul sito della Treccani e su Wikipedia. E già che ci sono ti invito anche ad eclissarti, lol.
E' vero? Ti posto un proverbio foggiano : L' ànema triste nn' a vole manche Criste!. Lo stesso in barese : "L' ànema a triste nan la vòle manghe Criste". i due dialetti ti sembrano così diversi?
Purtroppo il video non parla degli ultimi 500 anni, quelli decisivi. Il barese infatti ha tantissime parole derivanti dal francese: cheppòne (debito): deriva da “coupon” (tagliando). Bbuàtte, barattolo, da “boîte”, ecc. Taranto non è un'isola linguistica, ha un dialetto abbastanza simile al barese, seppur con una vaga intonazione calabro-salentina. Isole linguistiche sono il francoprovenzale di Faeto, l'Arbëreshë di Chieuti e il "grico" del basso Salento, tutte in declino. Ma l'isola linguistica più sorprendente è quella di Bari Vecchia (per decenni zona "off limits"), dove molte donne, quasi sempre casalinghe e quindi stanziali, hanno conservato un' inflessione assai più stretta e gutturale rispetto agli uomini che muovendosi fuori per lavoro parlano barese "normale". Quindi non solo una città nella città linguisticamente parlando, ma un dialetto diverso per genere.
Bravissimo
Anche a Felline si parla il francese 😂
Da tarantino ti garantisco che il nostro dialetto, sebbene condivida diversi vocaboli col dialetto barese, è vero, per quanto riguarda la cadenza non è "abbastanza simile" al barese. Così come non è simile neanche al salentino. Per cui è verissimo che siamo una "cosa a parte". Non so se hai mai conosciuto e sentito parlare dei tarantini veraci, perché credo te ne saresti accorto. Potresti aver ascoltato qualche audio che gira in Internet, che comunque potrebbe essere fuorviante. Come cadenza forse il dialetto che più si avvicina al nostro è il foggiano, se pur nella loro cadenza abbia avvertito un leggero influsso del barese e del napoletano ma, del resto, non c'è da sorprendersi vista la loro posizione geografica. Dei dialetti davvero simili a quello barese li puoi trovare nella zona occidentale della provincia di Taranto, vale a dire Castellaneta, Mottola, Palagianello.
Oggigiorno il confine linguistico tra le varie province rispecchia quello che era l'assetto etnico dei popoli da te elencati. La provincia di Trani Andria Barletta è un artefatto politico moderno. Esiste almeno sulle carte, una città scomparsa chiamata Fronterium tra l'attuale provincia di Bari e Brindisi. Nessuno ancora è riuscita a trovarla
La regione Puglia nella sua interezza è un artefatto politico moderno, lol. Per lo meno per come la intendiamo oggi, ossia la Puglia che va dal Gargano al Salento. La Puglia esiste, ma si ferma alla provincia di Bari, aldilà di essa inizia il Salento, un'entità storico-culturale ed etno-linguistica separata e distinta tanto quanto lo è la Romagna nei confronti dell'Emilia.
Purtroppo le regioni attuali (e in parte anche le province) non rispecchiano adeguatamente le divisioni culturali principali in Italia. Piuttosto che dividere il nostro Paese in regioni o peggio in macroregioni, si dovrebbe ritornare a delle grandi province che ricalchino quelle pre unitarie. Bel video e ottimo lavoro! Complimenti!
Grazie!
Penso dipenda anche dalle zone. Al Nord le regioni sono disegnate tutto sommato con criteri linguistici e culturali tenuti in mente, anche se ovviamente esistono dei confini un po' a caso
Salento ❤
In alcuni paesi del sud Salento si parla ancora in Greco, una zona dal nome Grecía Salentina...
Sei bravissimo ,,ti metterò sempre un like te lo meriti ,,grazie di tutte queste informazioni che ci regali !
Che piaccia o meno, i dialetti salentini non sono pugliesi. A differenza di quest'ultimi infatti, appartenenti alla famiglia linguistica meridionale intermedia, i dialetti del Salento fanno parte del dominio linguistico meridionale estremo, insieme ai dialetti della Calabria meridionale e della Sicilia. Come già detto nel video, la caratteristica principale delle parlate meridionali estreme consiste nel fatto che tali idiomi siano emersi in seguito alla commistione tra la lingua latina dei conquistatori romani e quella greca precedentemente adoperata dalla popolazione indigena (e tutt'ora parlata dalle isole linguistiche ellenofone dell'Aspromonte calabrese e della Grecìa Salentina). Per quanto riguarda i dialetti meridionali intermedi (di cui fanno parte le parlate pugliesi, e non quelle salentine), il loro sostrato principale sul quale si innestò la lingua latina è costituito invece dalla lingua osca, prevalsa in gran parte del meridione con l'eccezione delle estreme propaggini peninsulari, la Calabria e Salento per l'appunto. Per tali ragioni, sarebbe più corretto usare le diciture "lingue osco-romanze" e "lingue greco-romanze" per indicare rispettivamente i dialetti meridionali intermedi e i dialetti meridionali estremi, proprio in virtù dei due diversi sostrati linguistici che formano la base dei rispettivi idiomi. In sintesi, il Salento è espressione del mondo magnogreco e greco-bizantino, la Puglia invece un'appendice del mondo osco e longobardo.
Ciao. Anche io sono pugliese della provincia di Foggia e ti posso confermare che queste divisioni territoriali che portano anche a delle divisioni e scontri sociali fra pugliesi oggi, esistono sin dai tempi pre-romani che come una sorta di eredità ce la siamo portata sino ad oggi. In antichità le macro aree erano, come hai descritto, a nord la Daunia e chiamata così perché sia essa che il suo popolo furono governati da un greco scampato alla guerra di Troia, appunto Dauno, che sposò la figlia del re del popolo indigeno e chiamando di conseguenza quel territorio e il popolo che vi viveva con il suo nome.
Inoltre, anche se non c'entra nulla, c'è da sapere che tra le migliaia di eroi greci che scamparono alla guerra di Troia ci fu un greco di nome Diomedes che era amico di Ulisse e la leggenda narra che questo greco approdò sulle coste del Gargano o addirittura risalì il fiume Ofanto e con sé porto i tralci del vitigno il Nero di Troia che è ampiamente coltivato in provincia di Foggia ancor oggi e rappresenta un vino D.O.C. foggiano. Si presume che questo vitigno era originario dell'Asia Minore e che era coltivato anche dai troiani. Quando Diomedes scampò alla guerra, decise di portare con sé alcuni tralci di questo vitigno.
C'è anche da dire che Diomedes era l'acerrimo nemico di Enea, eroe troiano scampato anch'egli alla guerra di Troia e fuggito poi sulle coste del Lazio. Enea, fra i numerosi scontri che ebbe contro Diomedes, in uno rimase gravemente ferito rischiando la morte ma che poi riuscì a salvarsi e tutto questo successe prima che entrambi questi eroi approdassero in Italia. Una volta approdati in Italia, Diomedes porta nella Daunia la civiltà greca fondando diverse città e la Daunia comprendeva territori compresi anche nella Provincia di Benevento e Avellino e della B.A.T.. Si dice che Benevento stessa fu fondata da Diomedes.
Enea, invece, approdato sulle coste del Lazio dovette supplicare il re degli Aborigeni per un'accoglienza per sé e la sua gente che si era portato dietro, ma , il re degli Aborigeni lo cacciò ripetutamente ed Enea dovette impugnare le armi. Il re degli Aborigeni sentendosi fortemente minacciato e con la paura di non vincere lo scontro contro Enea e sapendo che il suo acerrimo nemico viveva nella Daunia, andò a far visita a Diomedes per chiedergli un'alleanza e sconfiggere una volta e per sempre il suo nemico giurato. La risposta di Diomedes fu quella che non c'era più bisogno di combattere un nemico che era tale quando si trovavano in territori contesi come la Grecia e Troia. Sul territorio italico non c'era bisogno di riaprire delle contese che di certo non appartenevano né a quei territori e né a quella gente, pertanto, per Diomedes la guerra di Troia era finita a Troia e i problemi con Enea se li doveva risolvere il re degli Aborigeni con Enea stesso. Tutta questa storia la trovate nell'Eneide.
Tornando alla Puglia arcaica, dopo la Daunia vi era la Peucezia abitata dai Peucezi che comprendeva la B.A.T., la provincia di bari e parte della provincia di Brindisi. Infine, il tacco d'Italia era abitato dai Messapi e dai Sallentini.
Daunia, Peucezi, Messapi e Sallentini erano in continue guerra fra di loro, però, i flussi migratori non mancavano perché sulle coste della Puglia migrarono diversi popoli ellenici quali gli Japigi , che a Bari trovate il quartiere Japigia e gli Apuli. Questi ultimi furono quelli che attraversarono tutto il territorio pugliese e si distinsero sugli altri popoli sia militarmente che amministrativamente tanto che cominciarono a dare una prima unione di questi territori.
Successivamente, quando ci furono le guerre tra i Romani e questi popoli che alla fine li conquistarono con i loro territori, i Romani unirono definitivamente la Puglia a livello geografico ed amministrativo sotto forma di provincia e la fecero governare agli Apuli chiamandola la provincia amministrativa dell'Apulia che poi questo nome cambierà in Puglia.Da questa storia si capisce che la Puglia inizialmente ha avuto forti migrazioni da parte dei popoli ellenici tanto è vero che faceva parte della Magna Grecia e i popoli nativi si sono fusi con gli Elleni diventando così Italioti, e non nel senso di essere stupidi. Ancor oggi l'ellenismo nei pugliesi è molto sentito, cioè, ogni pugliese ha una sua parte ellenica o greca e dimostra nei comportamenti, o ha delle doti particolari in vari settori come la cultura, lo spettacolo, la medicina, l'ingegno, l'amministrazione che riescono ad esprimere con una certa facilità.
Per quanto riguarda i dialetti, in Puglia ce ne sono un'infinità e nella sola provincia di Foggia i dialetti sono simili, non uguali e hanno una cadenza e un accento diverso. Lo stesso vale anche per le altre province pugliesi e il perché è riposto nel fatto che nel corso dei millenni la Puglia è sempre stata la porta d'oriente e all'oriente d'Italia in cui c'è sempre stato un continuo mescolamento di popoli, lingue, tradizioni, costumi. Per questo motivo noi in Puglia non possiamo essere razzisti perché ognuno di noi proviene da un continuo mescolamento di razze e tutti quei pugliesi che si sentono razzisti, in realtà sono solo ignoranti perché se sanno la storia della Puglia, non hanno modo né di essere razzisti, né di prendersela contro i migranti perché i pugliesi stessi hanno i loro antenati che erano degli immigrati in Puglia.
Comunque, spero di non essere stato noioso e grazie per il contenuto del video.
Saluti.
Gli Apuli erano un popolo di lingua osca abitanti in origine il solo territorio del Gargano. Finirono poi con l'espandere la loro influenza culturale osca anche ai vicini Dauni e Peucezi omologandoli tra loro, ma non si spinsero mai nel Salento che invece venne inglobato dal mondo greco. Gli stessi romani operavano un distinguo chiaro e netto tra l'Apulia (la terra dei Dauni e dei Peucezi oscizzati) e la Calabria (il Salento greco). La divisione appare quindi chiara e limpida: Puglia osca, Salento greco. Questa spaccatura culturale verrà accentuata ancora di più al principiare del medioevo, quando la grecità del Salento venne corroborata ancora di più dall'arrivo dei bizantini, e l'oscità della Puglia divenne invece un'appendice del mondo longobardo. Consiglio di consultare a tal proposito le voci "Apuli" e "Apulia", rispettivamente nel sito della Treccani e di Wikipedia. Salento libero.
Si è vero che gli Apuli si erano stabiliti fra il nord e il centro dell'attuale Puglia, ma, dopo che si erano trasferiti dall'Illiria. Non so che lingua parlassero gli Apuli e sicuramente parlavano una lingua simile a quella greca e che comunque di origine indoeuropea. Se poi viene vista come lingua osca, è perché nel meridione d' Italia si erano venuti a creare vari gruppi di lingua osca e sempre dopo che gli Apuli già abitavano quelle terre da molto tempo.
Ti consiglio di fare affidamento a delle fonti nettamente più precise rispetto a Wikipedia o altri siti del genere che sono molto sommari e superficiali.
Resta il fatto che dell'età pre romana, abbiamo molte fonti sui popoli che vivevano l'Italia a quel tempo ma non con una certa precisione e i cambiamenti linguistici che erano all'ordine di un certo periodo di tempo, non possiamo saperli come e quando sono avvenuti.
@@francescocursio4523 No, non erano gli Apuli a venire dall'Illiria, ma gli Iapigi. Non confondiamo le cose. Quando si cerca di giustificare a tutti i costi l'esistenza di un fantomatico popolo pugliese, culturalmente omogeneo dal Gargano al Salento, eccoli che sbucano fuori dalle nebbie del tempo: gli Iapigi. Con quest'ultimo etimo gli storici sono soliti identificare collettivamente tre antiche popolazioni, ben distinte tra loro, insediatesi nel territorio dell'attuale regione Puglia (la quale, ricordiamolo, altro non è che una mera entità amministrativa sprovvista di un'anima etno-culturale omogenea e unitaria). Come gran parte dei traballanti castelli mentali degli unionisti sfegatati, anche questo sembrerebbe poggiare le proprie fatiscenti fondamenta su un terreno di verità, che però non risulta abbastanza solido da poter sostenere tali strutture oniriche. Le suddette tre popolazioni collettivamente raggruppate sotto il termine ombrello di "Iapigi" condivisero effettivamente, almeno ai prodromi del loro approccio all'Italia, una caratteristica comune: la lingua. I Dauni, i Peucezi e i Messapi sembrerebbero infatti appartenere alla stessa schiatta illirica, presente anche nelle regioni balcaniche adiacenti alla sponda opposta dell'Adriatico. Fu la lingua, dunque, l'unico elemento comune e unificante delle tre popolazioni. E come ben sappiamo, la lingua non basta a definire un popolo. Specie se tale idioma viene parlato in un areale ampio e diversificato come il Sud Italia e i Balcani. Il suddetto areale infatti, che potremmo definire come "mondo illirico", era talmente ampio da esporre ciascuna regione a un influsso culturale differente, a seconda dei vicini stranieri con i quali entrava in contatto. Prendendo in esame due realtà parimenti illiriche come i Pannoni e i Dardani, infatti, ci accorgeremo di come differissero vistosamente tra loro in virtù dei due diversi influssi culturali da cui vennero rispettivamente fagocitati: influenzati dal mondo celtico i primi, assorbiti dall'orbita trace i secondi. Eppure, Pannoni e Dardani erano entrambi locutori di lingua illirica. Ciononostante scelsero di adottare modelli culturali differenti, e tanto bastò a renderli popoli diversi e distinti tra loro, nonostante le origini comuni. Tale fenomeno si ripeté specularmente anche presso le tre popolazioni Iapigie. Inizialmente accomunate dal proprio idioma illirico, iniziarono a differire considerevolmente tra loro a seguito delle diverse stratificazioni etniche che si sovrapposero nei rispettivi reami a partire dal settimo secolo avanti Cristo. Dauni e Peucezi, stanziati rispettivamente nel nord e nel centro della Puglia, vennero assorbiti dai vicini Osci (soprattutto dai Sanniti e dai Lucani), mentre gli illiri Calabri del Salento, mescolatisi prima con i micenei Sallentini e poi con gli spartani Tarantini, entrarono nell’orbita greca. Da questa fusione tra l’elemento calabro-illirico e quello sallentino-miceneo nacque quel popolo che gli storici antichi, tanto quelli greci quanto quelli latini, descrivevano come "Messapi". Quest'ultimo etimo è però un esonimo, in quanto non adoperato dai nativi della regione, i quali usavano indicare sé stessi come "Calabri" e "Sallentini". Parlando dell'ethnos messapico dunque bisognerebbe sempre fare chiarezza sulla sua duplice natura greco-illirica, in quanto fu proprio l'elemento greco a smarcare definitivamente il Salento dalla vicina Puglia, che invece divenne avamposto della cultura osca. I Sallentini stessi ai quali dobbiamo il nostro etnonimo sono descritti in tutte le fonti classiche come cretesi, a partire da Strabone e Varrone. Il ritrovamento di ceramica micenea nel basso Salento ha infatti confermato il mito sulle origini elleniche di questo popolo, che insieme ai Calabri di matrice illirica costituivano il più ampio gruppo dei Messapi. Contrariamente alla convinzione comune dunque, i Messapi erano già parzialmente greci prima ancora della fondazione di Taranto da parte degli spartani, evento che comunque contribuì a rinforzare la grecità di matrice micenea già radicata nel territorio, seppur sotto una più fresca ottica dorica. I Romani stessi operavano un distinguo chiaro e netto tra la Puglia osca il Salento greco: definivano infatti "Apulia" la prima e "Calabria" il secondo, e seppur uniti dal punto di vista meramente amministrativo, i due territori differivano comunque tra loro proprio a causa dei due distinti background storico-culturali. La doppia nomenclatura stessa della regio augustea "Apulia et Calabria" andava a sottolineare questa coesistenza, entro gli stessi confini amministrativi, di due entità storico-culturali separate e distinte tra loro, analogamente a quanto accade oggidì con la regione "Emilia e Romagna". La grecità, matrice della salentinità, venne rinforzata ulteriormente dai bizantini, segnando definitivamente quel confine etno-culturale da sempre esistito tra la realtà apula e quella salentina: appendice del mondo osco la prima, espressione del mondo magnogreco la seconda. E di nuovo, in epoca medievale, la dicotomia venne accentuata dalla Puglia longobarda e dal Salento bizantino (all'epoca costituente il ducato di Calabria insieme all'odierna regione Calabrese, con capitale a Otranto). Con il passare del tempo i longobardi riuscirono ad assoggettare il Salento settentrionale e la Calabria Sallentina venne considerata persa, e fu allora che il toponimo "Calabria" passò a indicare esclusivamente la Calabria Bruzia, altro territorio che componeva il ducato bizantino. Nonostante il parziale assoggettamento al confinante regno longobardo, la grecità bizantina del Salento fu più forte di qualsiasi influsso barbaro, osco o germanico che fosse. Non si cancellano secoli di grecità con una semplice conquista militare, peraltro limitata a una fetta esigua del territorio. Di longobardo i salentini non ebbero mai nemmeno le unghie dei piedi, al contrario dei vicini pugliesi, i quali offrirono volentieri il proprio deretano osco alla vincente cultura germanica degli invasori. Inoltre, che la Treccani e Wikipedia non siano fonti affidabili non lo dice certo un signor nessuno su RUclips. Dall'alto di quali studi il signor "francescocursio4523" si permette di liquidare Wikipedia come enciclopedia non professionale? Wikipedia non è una giungla dove ognuno può scrivere ciò che gli pare, è un'enciclopedia seria e collaborativa dove chiunque può apportare il proprio contributo purché sia sostenuto da fonti serie e affidabili, che vengono opportunamente esaminate dagli amministratori immediatamente dopo la pubblicazione delle modifiche alla relativa pagina. Stessa cosa per la Treccani, enciclopedia serissima che si basa su fonti altrettanto serie e affidabili. E almeno le fonti le ho citate, a differenza tua.
Di versioni sui popoli antichi dell'attuale Puglia ne ho lette diverse e una pressoché simile all'altra su vari siti internet che rappresentano anche enciclopedie importanti come Wikipedia e la Treccani e non dico che non siano buone come enciclopedia, ma, per mia esperienza nel fare ricerche e approfondimenti, queste enciclopedie mi hanno sempre soddisfatto meno a tal punto che quando facevo le mie ricerche sul motore di ricerca Google e mi uscivano le voci Wikipedia e Treccani, le scartavo a priori. Inoltre e come consiglio spassionato da uno che ha una certa esperienza nel ricercare, ti posso dire che nel mondo web non hanno caricato tutte le possibili ed immaginabili informazioni che vengono tratte anche dalle più insignificanti fonti. Questo vuol dire che il web è limitato e se vuoi arrivare ad una determinata conoscenza, sei costretto a girare nelle biblioteche di tutta Italia e sfogliare e studiare i volumi dell'argomento di interesse o affiliato.
Io personalmente non credo di essere qualcuno e baso le mie considerazioni sulla mia esperienza, invece tu mi hai dimostrato di ragionare per permalosità e se uno di contraddice, sei pronto ad attaccarlo in modo insensato.
@@francescocursio4523 Ok, bel papiro. Ora però citami le fonti, altrimenti le tue argomentazioni valgono meno di zero.
Bellissima puntata! il nostro speaker Rollpho e' barese! Ci fa divertire un sacco! :D
L'affinità dialettale tra barese e napoletano può essere ascritta all'influenza sul latino imposto dai conquistatori romani dall'osco, parlato dai Sabelli e lingua comune di tutto il Sud Italia prima della conquista romana tranne che per l'appunto per il Salento, la Calabria meridionale e la Sicilia interna, oltre alle isole linguistiche delle città greche della costa.
In Salento si parlava illirico mentre in Sicilia nelle zone interne e nella punta meridionale della Calabria si parlava siculo, una lingua italica diversa dall'osco e con una qualche parentela con il latino.
Forse il fatto che i romani durante la Seconda Guerra Punica abbiano distrutto tutte le città greche alleate di Annibale e le abbiano sostituite con colonie romane, come Taranto e Brindisi, può aver avvicinato linguisticamente il Salento, non contaminato dall'osco, alle zone del Sud Italia più vicine al latino che alla lingua dei Sabelli.
La mia famiglia è di Foggia da generazioni e vedo che non è specificato che Foggia è diventata capoluogo della Capitanata (che comprendeva gran parte dell'attuale Molise) nel 1806 grazie a Giuseppe Bonaparte che spostò il capoluogo da Lucera a Foggia ma di Lucera, che è stata capoluogo per centinaia di anni, non si menziona nulla, di Siponto e Troia si parla invece e giustamente.
Non c'è da sturpirsi che abruzzo e molise si separino , la mentalità molisana è un po diversa , ho sentito molisani dire : preferisco l'alta puglia che l'abruzzese.
Sono salentina😊e ti ringrazio per queste preziose informazioni
Bellissimo video 😊
Bellissimo Video e bellissimo Canale. Con me, oggi, hai un iscritto in più. Massimo, da Taranto.
Grazie mille 👍👍🇮🇹
@@piazzasquaregiusto una precisazione, la parte a nord di Taranto non rientra totalmente nel salento, ad esempio comuni come laterza o mottola facevano parte della peucezia e non del Salento
Per quanto riguarda la provincia di Foggia, c'è da dire che se si va sul Gargano, soprattutto Gargano nord, si trovano dialetti che hanno d'avvero poco spartire col foggiano che si parla a Foggia città e dintorni.
Esatto. Io sono di Carpino e il mio dialetto è completamente diverso dal foggiano.
Aggiungo che il dialetto Salentino dei decenni scorsi assomigliava al greco. Incomprensibile. Ma anche i dialetto della provincia di Foggia come Faeto assomiglia alla lingua della Provenza francese.
È vero. Nonostante io sia pugliese una volta mi è capitato di ascoltare una signora della provincia di Lecce che parlava in dialetto stretto: non c'ho capito nulla, serviva un interprete!... 😅🤦
Molto interessante !
Non hai citato l’importante residuo linguistico griko che permane in alcuni comuni del Salento. Vi consiglio di approfondirne lo studio per scoprire chi e come si parla il greco in Puglia
Buon punto! Faremo dei video specifici sull'argomento :)
@@piazzasquarepiccola chicca, attualmente gli unici comuni in cui c'è ancora un po' di gente che parla griko sono Calimera, Martignano, Sternatia e Zollino, nel resto c'è poco e nulla, e comunque in questi quattro comuni sì e no si parla di più o meno un totale di 1500/3000 locutori purtroppo
Il greco si parla in Salento, non in Puglia. I pugliesi sono espressione del mondo osco-romanzo, i salentini di quello greco-romanzo. Fu proprio il sostrato greco che smarcò il Salento dalla vicina Puglia, che invece venne inglobata nel mondo osco.
BRAVO!!!
Adesso mi piacerebbe sapere la storia (o istoria) di Calabria e i dialetti (mio nonno era cosentino). 🙂
Da oriundo siculo posso tranquillamente asserire che non ho alcuna difficoltà comprendere il salentino. Per quanto concerne il dialetto barese, per me è aramaico antico.
Ben fatto dai, situazione complessa non facile da riassumere in breve. Ci sarebbe altro da dire ma immagino che i tempi sono ristretti
A me pare che solo quelli della terra di Bari ( alla quale appartengo per metà ) si dichiarino apertamente pugliesi…gli altri si definiscono Dauni o Salemtini!
Assolutamente vero.
Anche se la parte sud-orientale della provincia di Taranto è considerata Salento, non si può dire che lo sia tutta la sua provincia le cui radici non sono simili a quelle dei salentini.
Taranto è stata l'unica colonia fondata dai parteni spartani, nonché la più importante polis della Magna Grecia.
I tarantini non sono salentini solo perché per motivi politici, non culturali, Taranto è stata provincia della Terra d'Otranto.
Ancora oggi qualcuno vorrebbe riprovarci ma per Taranto ha più senso una macroregione della Magna Grecia con i territori del golfo di Taranto.
Il Grande Salento se lo facciano brindisini e leccesi.
io di manduria… con Taranto c’entro poco e nulla
Non è assolutamente così. Purtroppo molto spesso ognuno si fa la storia da sè, come se fosse un'opinione, basandola su questione prettamente di campanile. Taranto, Brindisi e Lecce sono un tutt'uno da ben prima della Terra d'Otranto, quando il principato di Taranto ricomprendeva tutto il Salento. Non si può negare che la storia di Taranto abbia visto un cambio di rotta con l'apertura dell'arsenale in primis e dell'italsider poi, che hanno praticamente mescolato la popolazione indigena, che si è più che raddoppiata, con tanta gente campana e della Puglia in generale venuta in massa in cerca di lavoro. Ciò non toglie che culturalmente Taranto faccia parte del Salento, basta vedere le mappe del secolo scorso e anche quelle attuali, si pensi alla nostra Litoranea, per l'appunto, salentina. E quando si parla di storia, identità e cultura non si può basare le proprie motivazioni sul perimetro della Taranto intesa come comune, giacché questi confini sono prettamente convenzionali. Quando si parla di Taranto, che le ricordo essere non un paesello ma un capoluogo di provincia, si parla di tutta una comunità, oltre i confini stabiliti dai cartelli stradali, che da millenni convive, si influenza e pertanto si contamina, come, peraltro, per tanti secoli la stessa Taranto ha fatto con Manduria, per rispondere all'altro commento, con cui al di là della sterile distinzione tra greci e messapi, Taranto ha molto spesso collaborato in guerra fornendosi aiuto reciproco. Siamo tutto un territorio, Taranto è un capoluogo di provincia e come tale risente di tante influenze, soprattutto laddove si colloca in una zona di giunzione tra Puglia e Salento, al quale storicamente appartiene. Non dividiamoci, siamo un unico territorio.
La costa ionica e paesi come Manduria, Maruggio e Avetrana sono 100% salentini
Bellissimo video....bravissimo....preciso....essendo io di origine pugliese( lo sono i miei genitori) già sapevo di questa storia complessa e avvolte tormenta di questi territori della penisola che oggi corrispondono alla Puglia....una storia affascinante ed intricata....confermo che le parlate grossomodo di Foggia Bari e Lecce sono molto diverse...un barese difficilmente riesce a capire un leccese se parlano in dialetto e viceversa...motivi storici....io conosco il barese essendoci stato svariate volte in quanto mio padre è proprio di Bari....essendo appassionato di storia conoscevo già il popolo degli japigi, che in effetti erano illirici....a Bari città c'è un quartiere che ne riprende il nome: Bari- Japigia....a me piace molto sentire la parlata leccese anche se non la capisco tutta...
Non vorrei essere troppo di parte ma credo che la Puglia sia una bellissima regione....ti ringrazio e saluto tutti......
Grazie 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Ho abitato il Salento ed i Salentini.
E' una Terra Paradisiaca, e parlano Lingua Siciliana.
'A PopulozionI eny Mediterrania.
I Colori del LECCE, ad esempio sono i Colori Siciliani.
Noi Siciliani veneriamo i Sud Sound Sistem.
Faremo del Salento una Nazione Indipendente e Produttiva, Tempo al Tempo.
La Penisola diventera' una Federazione di Stati Autonomi appartenenti tutti all'Europa.
Il SUD ritornera' Potenziale e ritorneremo ad avere risorse.
Lo scrivo per l'autore del Video e per tutti coloro che non lo sanno:
il Siciliano non e' un Dialetto dell'Italiano,
ma una Lingua Antica da cui semmai anche deriva l'italiano!
Un rispettoso saluto
Secondo i linguisti la lingua siciliana si divide in dialetti tra cui il calabrese e il salentino ( che ovviamente ha più differenze rispetto al siciliano che si parla a Palermo ) .
Grazie grazie grazie
Ecco perché uno dei tanti motivi del “salento is not puglia” e del fatto che dovrebbe essere una regione a parte
intanto avete campato con i soldi che vi mandava Fitto, soldi rubati alla Regione...altro che indipendenza
Oss 74 💁♂️💙☀️ da pugliese vero e da persona sensibile e intelligente non critico male nessuno.. Per me le persone della Puglia si distinguono in buone e cattive persone.. Ma non mi permetto mai di dire che sono superiori i baresi o i leccesi perché certe rivalità inutili. Nutrite da alcune persone fanno parte di quella categoria di basso livello di cultura. E non elevazione spirituale.. E quindi chi ragiona con l odio. Sentimenti di cattiveria non è un essere umano buono.. Ma nuoce alla società.. Chiunque sia... Sia da nord Puglia che sud Puglia. Noi esseri umani non. Siamo qui per odiarci ma per evolverci in positivo... E questo vale per tutti...gli umani... Perciò.. Dico che una persona può dire di essere migliore solo quando nel cuore. Fa fiorire l amore e il bene del prossimo.. Chi. E intelligente comprende.. Ok? Ciao Puglia terra mia.. 💙💁♂️☀️🌸🏹✨🌙
Brava persona. Belle parole . Purtroppo troppe persone meriterebbero il peggio senza se e senza ma. Un caro saluto da un Polentone
Il "sud Puglia" è la provincia di Bari, il Salento è una realtà culturale a sé stante. E impara l'italiano prima di apostrofare chiunque come "gente di bassa cultura", boomerone.
Io dividerei la Puglia in tre macroregioni, al nord la Capitanata, al centro terra di Bari e al sud il Salento, così la finiamo con queste divisioni e accontentiamo soprattutto i Salentini che non si sentono Pugliesi ma accontentiamo anche i Foggiani che hanno sempre avuto una forte allergia verso i Baresi.
Brevissimo. La Puglia da sempre si divide in tre macroregioni. Io ad esempio sono della zona Nord barese/Murgiana e quindi Terra di Bari.
Io vivo in Piemonte e posso assicurare che la situazione è la stessa se non peggio, basta spostarsi di pochi Km e si trovano differenze abissali; se poi scendiamo in Liguria sembra di andare in un altro mondo! Video ben fatto e molto interessante, complimenti.
L'importante è non dimenticare le differenze. Al nord mi sembra che le lingue locali stiano completamente sparendo rispetto al sud.
@@TheAtomohnei centri sì, poco per volta stanno sparendo, vengono mantenute nei paesi in zone tipo le Langhe, nel Monferrato o nella provincia di Cuneo
@@liviostocco1745 Spero verranno mantenute anche in futuro, perché perdere una lingua è una cosa terribile.
6:57 finalmente una disamina puntuale e precisa. Noi salentini non siamo pugliesi, il nostro territorio è il Salento. Salento che,già di per se, è molto grande. La lingua stessa cambia tra Santa Maria di Leuca e lecce.
Sono della provincia di Foggia capisco tutti i dialetti non capisco le parole però intuisco quello che vogliono dire.
puoi fare un video sull’albania salentina?
Video molto interessante. :) Posso condividerlo su Fb? ( chiedo all'autore del video. )
Certo che si, io ci vivo in Puglia. 😊
Comunque mentre il territorio di Brindisi e parte di quello di Lecce più una porzione di quello di Taranto può essere definito Salento, non si può comunque definirlo sia per Taranto che per la sua provincia nella parte occidentale. Questo, per certi versi, varrebbe anche per la parte più estrema della provincia leccese.
Hai spostato il baricentro salentino. Il Salento s' identifica con la provincia leccese, in aggiunta vi sono le porzioni più a sud delle provincie di Taranto e Brindisi.
Quest' inclusione configura il cosiddetto Grande Salento
@@erregi4946
Taranto non è in Salento; non lo è storicamente, non lo è geograficamente, non lo è linguisticamente. Fin dall'ottavo secolo a.C., quando a Taranto c'erano i Greci, e i Sallentini (con due elle) erano una delle tribù messapiche stanziate nella attuale Provincia di Lecce. I Messapi subirono l'influenza culturale tarantina ma non furono mai assoggettati a Taranto, né Taranto lo fu ai Messapi, il cui dominio iniziava a Manduria. Dopo il disfacimento dell'Impero d'Occidente, Taranto fu longobarda, e il confine del suo territorio rispetto alle zone salentine, sottoposte all'Impero d'Oriente, passava per il "limitone dei Greci". Quando i Normanni si impadronirono dell'Italia meridionale e della Sicilia (strappandole a Longobardi, Bizantini, Saraceni) Taranto nell'XI secolo fu il centro dei possedimenti di Boemondo, il figlio di primo letto del Guiscardo, che fu poi principe di Antiochia. Quei possedimenti (nel tarantino, in terra di Bari, in parte del brindisino e del foggiano, in Basilicata, in Calabria) furono il primo nucleo del Principato di Taranto, vissuto dall'inizio del XII fino al XV secolo. Solo nella fase finale nel Principato fu incorporata la contea di Lecce. Dopo la morte dell'ultimo principe di Taranto, nel 1463, la corona di Napoli incamera nel 1465 il Principato nelle terre della corona. Nascerà in seguito la suddivisione amministrativa che vedrà Taranto far parte della Terra d'Otranto: per 22 secoli abbondanti, Taranto con ciò che oggi si chiama Salento non ha avuto a che fare. Dalla Provincia di Terra d'Otranto si è staccata giusto un secolo fa, Per ventidue secoli, non ha mai fatto parte neanche amministrativamente del cosiddetto "grande Salento". E' stata per quattro secoli in Provincia di Lecce (che tale era la Terra d'Otranto); da un secolo è tornata a stare per i fatti suoi. Questo per quanto riguarda le vicende politico-amministrative. Linguisticamente sono salentini i dialetti della parte orientale della Provincia di Taranto; non han niente a che fare quelli della parte occidentale; Taranto, poi, è una enclave.
@@mariocorrado2798Sai leggere e copiare bene Google, ma leggi male il mio post. Oggi esiste un Grande Salento eh uno Salento propriamente detto. Non ho mai parlato della città, ma specificato delle aree a Sud. Mai menzionato nemmeno la storia passata. Se conosci le dinamiche storiche, i confini non sono mai stabili nei secoli
@@erregi4946 si, ma anche parte della provincia di Brindisi che confina a sud del territorio barese è chiamata "Alto Salento".
Hey, io sono barese e un quartiere di Bari si chiama proprio Japigia (iapigia) e in questo quartiere si trova la via Peucetia (peucezia), credo che questi nomi siano Stati dati in base a quello che tu Citi nel video
A Taranto c'è via Japigia
Da Salentino, No!!!, Non Capiamo il Dialetto Barese, Finalmente un Canale che Conosce la Puglia, o le Pugliae deriva dal Latino, Le Puglie. GALLIPOLI Provincia di Lecce, Doveva esserci la Regione Salento, Vero, Mi sarei evitato tante spiegazioni, quando andavo fuori, Al 100% Convinti fossi Calabrese
In senso storico lo siamo. perchè la Calabria originale siamo noi 😁
Il mio dialetto (sono della provincia di Salerno, ma più vicina alla Basilicata) ha vicinanze sia col dialetto napoletano che quello barese e quello salentino.
Il Salento diventerà una regione come il Molise
PS io sono di Cosenza e qui e' lo stesso "manicomio": le Calabrie. con Catanzaro e Reggio parliamo tre lingue diverse.nellordine "Osco-napoletano (incomprensibile), Catanzarese (secondo me il più interessante), reggino (mezzo greco e musicale). Una volta uno di Reggio mi ha detto: "Nda Calabria Nu 'di capimu tra nui... figuramundi si 'ndi capimu cu l'autri! 😂😂😂Per il resto popoli italici, greci, romani, bizantini e longobardi (giustizierati e compagnia bella, ) normanni,svevi,angioini, spagnoli Borboni ecc ecc. Tanto più che i Calabri, come detto nel video,erano stanziati in Salento 🙄 saluti alla prossima 👋👋
i calabresi del reggino
hanno anche influenze
siciliane(orientali)
vista la vicinanza con
la città "gemella" Messina...
oltre coi salentini!😮😌😉👋🏻
saluti dalla prov. di Messina
Il mio paese rientra tra la famiglia dei dialetti di transizione apulo-salentina dove in questo gruppo fanno parte il dialetto tarantino, il dialetto cegliese e il dialetto ostunese
Bravo
Da salentino t dico che hai ragione. Su tutto ritrovo tante cose che nn sapevo ma che riflettendo su la realtà d oggi ho capito i motivi. Tipo ogni città a il viale japigia o che tra Bari e Lecce c'è un ostilità che nn se ne ha memoria della nascita
Inizio a vedere il video ma c'è già una precisazione da fare. La Puglia da sempre si divide in tre zone: Capitanata (Foggia e Gargano), la Terra di Bari (dall'Ofanto fino alle Valle d'Itria) e il Salento.
La Puglia è bella tutta insieme com'è compreso il Salento, ma comunque per tutti i leccesi il capoluogo resterà per sempre Bari che a differenza di Lecce è una vera e propria città metropolitana, anni luce avanti a tutto il Salento messo insieme :)
Voi baresi siete talmente tardi che ancora non avete capito che il Salento non è solo la provincia di Lecce, ma anche Brindisi e parte di quella di Taranto. Eclissati pugliesotto, Salento autonomo.
Certo hai ragione, soprattutto grazie all'eleganza e lo stile che vi caratterizza da sempre.
Ma questo in quale sorpresa Kinder l’hanno trovato? Napoli b,questo siete,altro che capoluogo
@@arbanu.comics Ho fatto un complimento e mi insulti pure, pensa quanto stai messo male te e gli altri che ti danno ragione, Bari è oggettivamente avanti ad ogni città del Salento, che essa sia Lecce, Taranto o Brindisi.
Come paragonare Salerno a Napoli, due città belle ma minimamente simili in termini di importanza e dimensioni.
Taranto e la città più antica e più grande di Puglia. Respect!!!
SALENTO REGIONE
Così potrete evadere e non pagare più le industrie che avete (che Bari paga) 🤑🤑🤑
Se ci odi cosi tanto perché non supporti la nostra autonomia?
@@chri3861 non vi odio per nulla, ed a me non interessa francamente se in futuro vi staccaste da noi, poiché evadete ed evadete, fate indebitare la Regione e nelle province meno evasive si aumentano le tasse.
Poi vi inventate stronzate sul bari-centralismo, non constatando che se ci date sempre di meno saremo costretti ad investire meno da voi.
@@chri3861quale sarebbe il confine a nord della regione salento?
@@vincentvega-hd3fjcontrada del Pilone a nord di Ostuni
Più che Lecce secondo me quello che più si avvicina al calabrese è il dialetto della parte meridionale, da maglie in giù, Lecce ha tante tante differenze rispetto a un paese dell'enrroterra come Poggiardo, scorrano, Nociglia, Minervino di Lecce con un accento ancora più differente se si sposta verso gagliano del capo, acquatica del capo, Alessano. l'area leccese fino a Galatina ha un accento e delle parole fortemente influenzate dal greco, dal barese, dal tarantino e dal napoletano, mi raccontano che a volte tra leccesi di Lecce città e i paesi del basso Salento non sempre si capiscono alla perfezione
La Capitanata inglobava anche la parte meridionale del Molise alcune zone della Campania orientale e parte della Bat, perciò per estensione dialetto e tradizioni la Capitanata cioè la provincia di Foggia avrebbe dovuto essere una regione a se, per finire noi della provincia di Foggia come dialetto parlato abbiamo molto più similitudine con i dialetti della Campania, Molise e Abruzzo meridionale, i Salentini li sentiamo molto lontani per dialetti e tradizioni. Bisognerebbe rimodulare le regioni Italiane.
La Capitanata finisce a Cerignola. I tre comuni finiti - ragionevolmente - nella Bat hanno in comune con un foggiano doc meno dei termolesi o dei vastesi, e distano linguisticamente ed etnicamente da Cerignola (attaccata) tanto quanto da Monopoli o Taranto. Cerignola non ha mai visto i greci, Barletta e Canosa si. Basta questo per definire i baresi come diversi.
Complimenti, coniuga ad aggiornarci.
Infatti, Salento is not puglia
in una tv locale un barese parlava di calcio,fece un commento sui salentini dicendo che siamo Africani
Sono barese doc e mia moglie è di Francavilla Fontana. "Costretto" a capirne il linguaggio, oggi posso dire di comprendere anche il salentino. Il foggiano somiglia più al dialetto campano. Il barese è un linguaggio più largo, mentre il salentino è "stretto", più cantato e simile appunto al catanese. Quanto da te divulgato è tutto esatto. A Bari esiste un quartiere chiamato Japigia, è quartiere periferico a sud della città. Dauni a Foggia, peuceti e japigi a Bari, messapi a Brindisi. Greci e salentini a Lecce. Taranto terra di mezzo e più romana di tutta la Puglia, era tra i porti più importanti della storia. Città culturalmente stravolta dalla società moderna e distrutta dai politici del dopoguerra , dominata dall'oligopolio Italsider - Marina Militare, non ha saputo e non ha potuto diversificare la sua produttività.
A mio giudizio, c'e un errore di fondo nell'esposizione. La differenza linguistica sostanziale fra foggia e bari risale all'invasiane dei barbari di alarico del 410 dc con il primo sacco di roma. Non a caso percorse tutta la fascia adriatica, sterzando in terra di bari verso il nord della calabria ,dove mori. Infatti , l'incomprensibile ceppo barese va dai confini dell 'abruzzo fino al nord della calabria, dove si stanziarono i colono germanici. Evidentemente, il tedesco antico, a differenza di quello moderno, aveva i di dittonghi aperti. Provate a dire steiner anziche stainer. Questo rende incomprensibile il dialetto barese. Inoltre , non e difficile trovare sulle muge, ancora oggi , elementi biondi o rossastri lentigginosi
Leggi Lecce e non bari
Mi piacerebbe saperne di più sulla mia Sicilia
Si siamo molto diversi dai baresi, e in tutto... Il Salento è un'altra cosa...❤
Io abito a Torino da anni, ma sono originario del brindisino, precisamente in un paese tra Brindisi e Taranto, immagina che mix dialettale. 🤣
C'è anche il dialetto tarantino che è diverso totalmente dal barese e dal leccese
Da barese riesco a capire sia un tarantino che un foggiano ma da Brindisi in giù è tutto diverso
cambiano addirittura gli ausiliari tra barese e tarantino: io sono andato, in barese "so' sciute", in tarantino "agghie sciute"@@filippocannone2608
totalmente diverso dal barese??? Ma se sono molto simili, anche il foggiano si avvicina a quello barese anche se ha delle influenze campane
Il dialetto Salentino di 50 anni fa era molto più stretto come pronuncia dei vocaboli rispetto a quello attuale. Come del resto anche i dialetto foggiano o barese.
Verissimo, ora parliamo praticamente con parole italiane con variazioni di pronuncia... purtroppo. E darò sempre colpa alla gente che non vuole farlo insegnare nelle scuole e la gente che non lo parla nemmeno a casa, una lingua di così antiche radici, testimonianza di una storia controversa.
Non direi proprio, forse ti riferisci al grido, ma il dialetto nel leccese è molto parlato, anzi è quasi prima lingua
@@andreadesimone3879 in realtà ormai poca gente parla dialetto stretto, è un dialetto molto italianizzato, un vero dialetto leccese sarebbe molto simile al latino, cosa che quello attuale non è
@@cusginuma_u_sgisgi377u Confermo! per quanto sia ancora usatissimo, il dialetto si sta italianizzando, e termini come "cutula" ,"ancutieddhu", "ddichiddhicare", o le loro varianti locali, non si usano quasi mai.
@@FabrizioPati-i6f esattamente. Il nostro dialetto è ricco di termini specifici in base alle situazioni, all'impiego etc., specialmente con il nuovo avvento delle tecnologie, e lavori meno manuali si sono persi di utilizzo (come ovvio) molti termini, è difficile che qualcuno a Lecce sappia cos'è "lu vatu" ad esempio, o "lu quartuddu".
E spesso anche il termine "vacante" non viene quasi più utilizzato.
Altra cosa di cui mi accorgo è che la gente non sa come si scrivono effettivamente alcune cose in dialetto, c'è gente che scrive "fa ugno" al posto di "face faugnu/favugnu" (dal latino Favonium), o "ci sta me ntua" al posto di "ci sta me mentua" (chi mi sta mentovando, menzionando).
Bei contenuti, molto informativi, complimenti!
Un solo appunto: ho notato che per termini latini e greci tendi ad usare automaticamente una pronuncia mutuata dall' inglese (esempio: chora pronunciato "ciora" e Sicilia pronunciato "Sisilia"). In latino la "c" si pronuncia o sempre come "k", anche davanti a i ed e, oppure al limite si seguono le regole dell'italiano. Quindi o Sikilia o, più comunemente, semplicemente "Sicilia". In greco "ch" è semplicemente una "k" seguita da una aspirazione. Quindi "Khora". Il dittongo ou si approssima come "u", un po' come in francese, quindi "frurion" (che al plurale sarebbe "fruria"- phrouria).
Grazie!
Grazie tanto per questo video! Aggiungo che "Khora" "χώρα" in Greco moderno significa paese e "frurion" "φρούριον" significa fortezza e perché sono Greco capisco bene che la pronuncia della lettera χ (chi) è molto difficile per un madrelingua italiano.
P.S. Sogno di fare un viaggo a sud Italia e parlare grico con i nostri fratelli italiani!
dove trovi le carte geografiche politiche che hai usato nel video?
Dovrebbero essere disponibili su internet. Il nostro autore, Michele, è uno storico e sa come cercarle :)
Un video del genere va fatto anche per Emilia e Romagna
Non sapevo assolutamente niente di tutta questa storia se non brevi sprazzi di storia raccontati qua e la a scuola. Effettivamente tra noi baresi foggiani e salentini c'è un enorme differenza però è anche bello essere tutti uniti in una sola regione con una storia cosi antica e particolare. La Puglia rimane comunque sia una regione bellissima con una miriade di sfaccettature diverse che vale la pena scoprire.
👍🇮🇹
@@piazzasquaresarà bello per te, io voglio la regione Salento
Sì certo, tutti uniti per omologarci meglio a un unico modello culturale e scomparire come culture uniche e speciali. Nel caso di noi salentini siamo costretti ormai da anni a sorbirci la vostra squallida egemonia culturale osco-romanza in salsa apula, che ci impedisce di avvicinarci ai nostri fratelli più prossimi: i calabresi e i siciliani, espressione come noi della grande famiglia greco-romanza, volgarmente definita "meridionale estrema".
Come "ventilato" tra le righe e non espresso compiutamente dal presentatore, sicuramente il professore che cita lo sa, bisogna tornare davvero molto indietro nel tempo per capirne le origini. Infatti Federico II, aveva diviso in tre le terre pugliesi forse non a caso, intuendo o più compiutamente sapendo, che le 'genti italiche' che hanno abitato le Puglie furono prevalentemente tre: gli Japigi in Terra di Bari, i Dauni in terra di Foggia e i Messapici in terra di Lecce. Partendo da qui si può più facilmente comprendere le differenze linguistiche, storiche e non solo, dell'attuale Puglia.
Il Salento é Salento, inutile che dite che siamo Pugliesi
A parte piccole eccezioni di alcune zone, in linea generale i pugliesi si capiscono (a grandi linee ovviamente) con i campani. Mentre Calabria e Sicilia si capiscono tra di loro, anche molto di più rispetto alle prime due. Sostanzialmente perché Puglia e Campania li accomuna la vicinanza, ma sono due posti distinti. Al contrario Calabria e Sicilia in passato sono sempre state un luogo unico. Lo si evince anche dai cognomi, i cognomi che trovi in Calabria sono i medesimi della Sicilia, cosa un po' diversa per Campania e Puglia. Resta il fatto che campania e Puglia sono un sud, che non c'entra nulla con il sud inteso Calabria e Sicilia.
Il Salento è storicamente, culturalmente e linguisticamente molto più affine alla Calabria e alla Sicilia che alla Puglia, regione alla quale è stato accorpato in tempi relativamente recenti e con la quale non ha nulla a che spartire. Quindi quando parli della diversità dei pugliesi rispetto ai calabro-siculi e la loro vicinanza ai campani mi auguro tu non intenda includere anche i salentini, perché in tal caso sei completamente fuori strada.
@@arbanu.comics ho scritto a grandi linee, c'è la zona del Salento in Puglia come la zona di capri Ischia in Campania, che sono diverse.
@@ZakuDosu Non è la stessa cosa. Il Salento, come specificato nel video, non è una subregione della Puglia, ma un'entità storico-culturale ed etno-linguistica a sé stante tanto quanto lo è la Romagna nei confronti dell'Emilia.
@@ZakuDosu A Capri e Ischia, parlano napoletano....
pensa che la lingua parlata a Taranto è circoscritta solo tra le mura della città! appena si esce da Taranto, nei comuni della sua provincia, si parla barese, leccese e brindisino!
Certo ma dalla parte Ovest nn vi è che la Lucania, e penso che molto si avvicina all' accento dialettale, dv scendendo fino alla Calabria, ma quello potrebbe derivare dal periodo MagnoGreco questo lo dico solo per sottolineare qualcosa in più. La regina di allora preferiva vivere al mare forse per questo che Taranto si trovò stt il regno D' Otranto.😂😅
Vero 🤣
Ci sarebbe da approfondire il dialetto che contraddistingue le città di Taranto. Villa Castelli. Ceglie messapica ed Ostuni
Sono nato in Svizzera da genitori italo tedeschi.
Sono venuto in italia 27 anni fa e giuro,x me Taranto,bari e foggia sono Arabo!😂
Un barese può capire un salentino ma sicuramente un salentino non capirà mai un barese
Io sono barese di Bari, ho (da anni 😅) moglie e quindi parenti a Francavilla Fontana, provincia di Brindisi e quindi grande Salento. Ti assicuro che non ho mai provato difficoltà nella comprensione. Come tutti i dialetti, se parlato velocemente diventa poco comprensibile, ma capirai...il tempo insegna. Il dialetto barese invece è molto più comprensibile, chiaro, oserei dire molto più mitteleuropeo, ovviamente a confronto degli altri dialetti pugliesi, 😅. Li dove le orme federiciane hanno indicato il nettare degli dei come "mir" , anziché "vin'e".
Scherzi a parte, ogni mondo è paese!😜
E grazie a 'sta ceppa direi, ti sei risposto da solo. Sono anni che sei a contatto con una famiglia salentina, sarebbe grave se tu non avessi assorbito un minimo di conoscenza della lingua. Questo non significa che il salentino sia in alcun modo un dialetto pugliese. Letteralmente tutti i linguisti sono concordi nel catalogarlo come dialetto meridionale estremo insieme al calabrese e al siciliano, dunque non un dialetto pugliese (meridionale intermedio).
@@arbanu.comics amico, direi che non hai colto! Il mio intento era quello di dire che "tutti" i dialetti sono lingue e tutte le lingue del mondo possono essere comprese se chi le pronuncia lo vuole e chi le ascolta lo desidera. "Mo si cap'esciut' "?
Il barese "mitteleuropeo" mi mancava....😂
@@campanianrepublic82 😜
Per me Salento non è Puglia😂😂 parlano completamente diverso dal pugliese tradizionale😂
Togli pure "per me". Il Salento ha sempre costituito (e costituisce tutt'ora) una regione storicamente, geograficamente, culturalmente e linguisticamente a sé stante.
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Non serve spostarsi di 100km per sentire diversi dialetti. Anche da un singolo paese all'altro...distante 10 km.forza bari