@@Psycho93 pensa.. sono riuscito a sentire il video in una stanza con ventole, climatizzatori, altra gente che parla e bisbiglia, con un solo auricolare, quindi con l'altro orecchio libero ad ascoltare tutto il rumore di fondo nella stanza in questione, al 60%.. sicuramente un complotto anche questo :D
Il discorso fatto in questo video continua nel 5° capitolo del mio libro Un Tesoro al Piano Terra, con la fusione nucleare e l'idrogeno: amzn.to/2SNiM31
Una risposta a questa domanda c'è, pur essendo impopolare: il nucleare. Siccome so già che mi lapiderete, metto le mani avanti: andate a vedere i video de L'avvocato dell'atomo dove spiega quanto sono sostenibili ed efficienti le centrali di ultima generazione.
@@pionieresvizzero2224 purtroppo è ancora impopolare per tutti coloro che vivono al di fuori delle news scientifiche, mi duole chiamarli "italiani medi", ma al momento non trovo altri termini
@@COSTADAVORIO-f4h ITER purtroppo non sarà una centrale che produrrà energia elettrica ma un "grande labroratorio", per l'applicazione commerciale della fusione nucleare, che è la tecnica usata da ITER, ci vorranno 70/80 anni (potrebbe essere di più o di meno, ma per lo stato in cui sono ancora i lavori non si può dire)
Concordo a pieno quello che dici. Mi chiedevo da tempo che sei una persona semplice e sincera ci vorrebbe uno come te al GOVERNO che faccia rinascere e valorizzare di nuovo l'Italia, stiamo facendo una brutta fine. Pensaci
Come sempre un piacere ascoltare la divulgazione di Geopop… tema delicato e non scontato .. sarebbe bello intervistare il dott.Nicola Armaroli per contribuire in modo ancor più forte alla diffusione delle idee circa le scelte energetiche che interessano ed interesseranno la nostra civiltà nei prossimi decenni.. a presto
ti seguo da un po e trovo gli argomenti molto interessanti per questo sono felice di seguirti. Le tue spiegazioni mi hanno arricchito inquanto tante cose le conoscevo ma non sapevo come si formassero veramente.
Grazie per i contenuti, ben esposti. Un aspetto del problema che non hai citato è l'impatto del consumismo come parte del problema. Ritengo che ci sia una forma d'energia fortemente inesplorata, costituita dal risparmio energetico. I campi di applicazione sono illimitati (dalla sobrietà dei consumi al riciclo, dall'illuminazione notturna alla sostituzione della mobilità privata in favore della moiblità pubblica, ecc). Ha molto poco senso migrare lo spreco da energia nera a energia verde.
In effetti dovremmo tornare a come vivevano i nostri trisavoli: lumicini a olio, spostamenti in carretto o a piedi, meglio, per non urtare gli animali, città al buio e tante coperte per il freddo invernale. Per le telecomunicazioni suggerisco il riflesso degli specchietti e il suono delle campane, altro che 5g!
@Tex Quale sarebbe questo minimo sacrificio? Parli come se tutti fossimo spreconi che tengono acqua e gas aperti h24, spostandoci dieci metri in auto per prendere il caffè. Personalmente non ho nessun sacrificio da fare e non gradisco sentire questi discorsi da fine del mondo che sono solo espressione di bieco fanatico ambientalismo. Voglio vedere acciaierie e vetrerie andare a pale eoliche e pannelli fotovoltaici! Ne riparleremo.
Grande Andrea ,fate servizi bellisimi ,autentici . Dobbiamo pero' illuminare chi in questo ambito , stanno facendo gia' innovazione fondamentale. circa la produzione di energia in corrente continua derivata dall'infrarosso attraverso particolari celle ossidroelettriche .E' la OXHY srl ,start up partenopea diretta dal Prof Roberto Germano. Buonasera a tutti
Sergio Casali Speriamo che la seconda meta' del secolo non sia troppo tardi Gli interessi dei potenti rallenteranno la transizione purtroppo Complimenti per tutti i video molto interessanti
Secondo me dovremmo anche smettere di volere l'ultimo modello di cellulare, o cambiare la macchina ogni 3 anni, o buttare i vestiti perché "eh ma l'ho comprato l'anno scorso, non è più di moda" o cambiare gli elettrodomestici invece che ripararli...(ovvio, non se sono vetusti)...insomma... piantarla di consumare materie prime che impoveriscono Gaia e l'inquinano con i rottami e la soffocano perché bisogna smaltire il vecchio e produrre il nuovo...torniamo a fare riparare quel che si può, smettiamola di fare il gregge e seguire le mode...dovremmo risparmiare un po' aria pestilenziale e terra inquinata.
@@giuliopantelliano313 via di mezzo per come la usiamo ora... Se ci fosse un interesse economico dietro sarebbe la soluzione definitiva al problema rifiuti!
Che bello finalmente qualcuno che parla di queste cose in maniera competente e senza fare proselitismo, senza essere un fanatico Grazie per questo video, io penso esattamente le stesse cose e la vedo esattamente alla stessa maniera e sono contento di aver trovato finalmente qualcuno che parla della transizione ecologica come te, in maniera imparziale
Va detto che qui è uno dei pochi casi in cui i fanatici hanno abbastanza ragione di esserlo. Si sapeva del cambiamento climatico da deine di anni, ma è da poco che stiamo seriamente implementando soluzioni per risolvere il problema e, se non lo risolviamo, le conseguenze saranno catastrofiche. Ovviamente so benissimo che non è una cosa che si risolve in un anno, ma bisogna fare tutto il possibile per acellerare
'Situazione chiave di questo secolo' 👏🔝♻️ La spiegazione è da grande persona ❤️🙏 Mettendola da punto coscienzioso, come ha ricordato Denzel Washington: 'i soldi che fai nella vita, non te li porti nell'aldilà 🔝♻️
Tema importante e sentito. . Grazie Se, nella transizione energetica attuale, il fattore tempo è quello determinante, quali sono i modelli e le proposte realisticamente più fattibili che sono emerse, al momento, del mondo scientifico? Mi piacerebbe che tu facessi altri video per approfondire questi aspetti. Grazie
Ci sarebbe l'energia nucleare come alternativa. Può suonare spaventosa, so che lo è, ma è molto più sicura di quanto si possa pensare. L'aria inquinata porta tante malattie (oltre all'imminente e irreversibile riscaldamento climatico) e l'energia nucleare (anche se ci sono scorie da stoccare) è molto più pulita e può portare a pochissime morti rispetto a quelle annuali che abbiamo a causa delle malattie che possono essere contratte come conseguenza alla produzione di energia elettrica fossile e le future per disastri naturali. Bisogna fare scelte complicate purtroppo :(
Come giustamente ha fatto notare Martina, il nucleare sarebbe una buona soluzione, ma ha due grandi limiti (tra loro collegati): il costo di progettazione e la scalabilità. Per costruire una centrale devi sborsare giusto qualche miliardo, sperare che i lavori di costruzione non abbiano interruzioni e devi aspettare anni prima di reintrare con gli investimenti. L'idea di molte compagnie è quella di rendere le centrali nucleari più piccole e più modulari, in modo da poterle produrre in serie e diminuirne drastiamente i costi (pensala in questo modo, un mobile dell'ikea costa moolto meno di un moile fatto su misura, per ovvie ragioni di produzione ... vale lo stesso per le centrali), ma non mi sembra che ce ne siano ancora di operative. Ora, io il nucleare lo considerei, ma credo che bisogni semplicemente puntare sulle rinnovabili. Oltre ai problemi di costi, il nucleare spaventa molto le persone e, cosa più importante, nessuno si vuole prendere le scorie. D'altro canto anche l'uranio prima o poi finirà, quindi prima o poi dovremo risolvere anche quel problema, motivo per cui sono leggermente a sfavore del suo uso Detto ciò, cosa abbiamo oggi giorno per poter sostituire le fonti fosili? Prima di illustrare possibili soluzioni, un piccolo appunto: l'eenrgia è solo uno dei settori che produce co2, bisogna considerare anche l'edile, l'alimentare e la produzione di oggetti che sono altrettanto inquinanti. Restando nel dominio energetico, oggi abbiamo pannelli commerciali molto più efficienti (intorno al 15-20% rispetto all'8% di una quindicina di anni fa) e molto meno costosi, abbiamo pale eoliche molto più grandi che producono più energia, abbiamo pale eoliche che possiamo installare direttamente in mare (si chiamano offshore), dove il vento è meno intermittente (si vuole riempire il mare del nord con turbine) e infine il geotermico. Idealmentebasterebbero le prime due per produrre tutta l'energia di cui abbiamo bisogno (solare ed eolico) ma come ben sai hanno i loro limiti, per questo si cerca di trovare metodi per immagazzinare l'eenrgia, grazie a mega batterie. Il problema delle batterie attuali è che sono pensate più per dispositivi a basso consumo e che il litio non è un elemento estremamente abbondante. Sono molto promettenti le batterie liquide inventate da un professore dell'MIT, ba devono ancora superare il test della produzione su larga scala. Un'altra soluzione per l'immagazzinamento di energia è l'idrogeno: l'idea sarebe quella produrre idrogeno a partire dall'elettricità prodotta dai pannelli solari o dall'eolico e ritrasformarlo in elettricità quando ne abbiamo bisogno. Il problema è che il processo di trasformazione e ritrasformazione va a perdere un sacco di energia ed economicamente non è ancora fattibile,ma le rinnovabili potrebbero diventare talmente economiche che potrebbe valerne la pena L'ultima idea, secondo me la più fattibile, è quella di costruire una rete elettrica internazionale, in modo da scambiare energia in tempo reale. Sto parlando di una rete che parte dal marocco e finisce in Australia (chi se ne frega degli americani XD), in modo che in qualsiasi momento ci sia qualcuno che possa produrre elettricità, a qualsiasi ora del giorno. Un progetto del geenre costrebbe molto e avrebbe un po' di spreco di energia, ma in media sarebbe meglio dell'idrogeno Non ci sono soluzioni facili, ma non siamo nemmeno così lontani dal capire come fare, l'importante è investire in ricerca e sviluppo e possibilmente trovare soluzioni anche per gli altri campi problematici che ho menzionato prima
Il problema è che le rinnovabili non bastano, perché non producono in modo prevedibile e modulabile, non abbastanza. E non abbiamo modo di stoccare quell'energia prodotta in modo efficiente, anche ammesso che ne avanzi. Il nucleare sarà anche costoso e richiede tempo, ma è la stessa cosa che diciamo riguardo tutto ciò che riguarda la lotta al GW: non sarà gratis e avremmo dovuto cominciare anni fa. Non ci sono soluzioni semplici o comode, il nucleare è uno strumento formidabile per togliere i fossili quantomeno dalla produzione di elettricità, l'unica cosa che dobbiamo fare e fare informazione e farlo capire a più persone possibili
@@goromir7093 i fossili inquinano ,sono causa di guerre, sono esauribili, così come il nucleare.Sono fonte di speculazione , arricchimento illegale,. 5 fonti energetiche sono inesauribili, ecologiche, a disposizione di tutti: Sole,vento,idrogeno,idroelettrico,geotermico. Tutte sono disponibili H24 tranne il sole di notte. Non c'è bisogno di accumulatori ma solo di stoccare idrogeno nei siti di produzione e consumo,senza bisogno di trasportarlo. Rimane il problema dei trasporti: Su gomma si va con idrogeno a celle combustibile, così in mare ( con l' aiuto del vento) mentre il trasporto aereo non può usufruire al momento di nessuna di queste tecnologie. Non ci sono grossi problemi temporali , tecnici, o finanziari, Il problema principale è politico, La politica ovvero i " signori " che decidono, sono gli stessi che si arricchiscono in maniera schifosa nel proteggere gli affari delle lobby del petrolio, questi una legge che vada verso la penalizzazione reale dei combustibili fossili non la faranno mai , sono complici in tutto e per tutto nella distruzione dell' ambiente. Loro sono IL PROBLEMA.
A mio avviso è indispensabile oltre che investire ed incentivare le energie verdi è fondamentale iniziare seriamente a tagliare gli sprechi. Efficientare tutto il possibile e tassare tassare tassare i superconsumatori. Solo così la bilancia potrà stare in equilibrio. Altrimenti, la deriva è inevitabile
giusto incentivare "energie verdi" e evitare sprechi, efficientare tutto il possibile, ok ma il denaro per farlo dove lo prendiamo ? Tassiamo e tartassiamo chi ? le aziende che alla fine chiuderebbero ? torniamo nelle caverne ? Tu saresti capace di tassare la Cina e i paesi emergenti per i milioni di m3 di CO2 che immette ogni giorno nell'atmosfera ? Tu saresti capace di tassare le compagnie produttrici di gas, petrolio e carbone nel mondo ? Si deve viaggiare su strade parallele, cioè usare le energie fossili e nel contempo sviluppare nuove possibilità di ricavare energia da altre fonti e questo è frenato da chi ha interessi in questo campo, se fosse così facile cambiare non si farebbero incontri di G20 o altro. Il denaro comanda questo cambiamento a tutti i livelli, se un impianto solare costasse 1/3 di quello che costa e i governi agevolassero ciò la gente sarebbe incentivata a cambiare o no ? Fabbricare auto elettriche quando ora sul pianeta non c'è sufficiente energia ? per far funzionare le auto elettriche attualmente si sfruttano le fossili aumentando la CO2 e mi pare una stronz.....Come la si produrrà quando ci saranno milioni di auto elettriche ? con i mulini a vento ? per non parlare delle batterie che tra sfruttamento dell'Africa e inquinamento ecc..nessuno ci pensa....nemmeno i radical chic !!
@@AT-ld7kg Tutto va verso la fine le batterie litio materiale come Uranio torio ecc. Con forte richiesta di rame sulle macchine elettriche, ma anche le turbine eletriche per produrre energia ed i cavi per alimentare le macchine ecc.
Bisognerà pure iniziare prima o poi . Meglio prima ! Come al solito spiegazione chiara. I politici dovrebbero fare qualcosa non solo parole e buono proponimenti .
@@fabiotolio8969 in realtà ho letto più di un articolo dove si diceva che in Cina erano riusciti a generare in laboratorio una quantità di calore tale da permettere una fusione nucleare. In ogni caso secondo me dovremmo sperare di riuscire a costruire delle centrali a fusione nucleare il prima possibile in quanto non solo produrrebbero molta più energia rispetto a quelle a fissione, ma sarebbero anche più sicure e non ci sarebbe il problema delle scorie radioattive.
@@GooogleGogleeIn realtà l'unico problema del nucleare oltre al rischio di incidenti è lo stoccaggio delle scorie radioattive che in realtà non influisce sul cambiamento climatico.
@@albertodeluzio a livello commerciale la fusione arriverà nei casi più ottimisti tra 80 anni, il rischio di incidenti nelle centrali a fissione minimo visti i sistemi di sicurezza e le scorie possono essere riciclate in reattori di nuova generazione
Ciao Andrea,la tematica e" sentita" dai paesi sviluppati,ma secondo me la maggior parte della popolazione non si e' ancora resa conto della gravità'del problema che forse qualcuno non sa neppure cosa sia purtroppo- Grazie ancora di esserci e di lottare contro l 'ignoranza ,nemica del genere umano,di piu' in questo periodo
Video interessantissimo! Io aggiungerei una rieducazione della popolazione al consumo. Se abbiamo bisogno di tutta questa energia, è perché consumiamo in maniera spudorata, quando ogni singolo essere umano potrebbe vivere benissimo consumando molto meno. Ma purtroppo il tipo di economia in cui siamo immersi ci spinge e spendere e consumare, dovremmo partire dalla quotidianità, dai piccoli gesti.
Caro Andrea, ti seguo da vari mesi e sono appassionato dei tuoi video. Qui tocchi un argomento molto complesso in 9 minuti e lo fai con la solita chiarezza e professionalità che ti distinguono. Sui contenuti sono d'accordo con alcune riserve: 1) mi sembra riduttivo dire che l'unico fine del progresso degli ultimi 150 anni sia il denaro. Sicuramente l'economia conta molto, ma credo che vada altrettanto sottolineato il miglioramento della qualità della vita. Se in 100 anni siamo passati da 2.2 a 7.7 miliardi di persone lo dobbiamo soprattutto a un'aspettativa di vita più lunga e a una minore mortalità infantile, che sono cose molto positive. 2) Credo sia importante separare la questione ambientale e dell'inquinamento da quella climatica. L'inquinamento é dannoso per noi e per l'ambiente e dobbiamo fare di tutto per ridurlo, possibilmente annullarlo. Il clima invece cambia e continuerà a cambiare, anche se smettessimo di bruciare combustibili fossili. Nella storia varie civiltà hanno proliferato o sofferto in funzione delle condizioni climatiche, il problema qui é diventare meno dipendenti dagli effetti di questi cambiamenti e per questo il progresso tecnologico é fondamentale.
Sul progresso tecnologico e la qualità della vita sono d'accordo ma dissento in parte per il fatto che progresso tecnologico per un paese come l'italia vuol dire produrre automobili più moderne, come in altri paesi europei, ma io mi chiedo: perché produrre macchine che, benché di minore cilindrata, devono andare a 150 all'ora se i limiti in città e fuori sono minori? Il progresso tecnico sarebbe positivo se i veicoli non solo fossero di "piccola" cilindrata ma mantenessero una velocità massima che non varia nel tempo. Cioè, perché costruire un 1000 da 100 HP che consuma come un vecchio 1300-1500? Per andare alla velocità che questi permettevano con un certo consumo di carburante? Inoltre, col progresso tecnologico occorre un progresso culturale. Perché non usare di più mezzi pubblici (che i comuni e lo stato devono incoraggiare e tenere in efficienza) o biciclette (a trazione muscolare, non elettriche) per tragitti in città di pochi km? In questi esempi miei il concetto di cambiamento climatico si incrocia con quello del progresso e della qualità della vita come potrai facilmente capire ma se ne possono fare altri. La cultura significa pure tendere ad un minor consumo di energia in genere naturalmente
@@herik63 si può fare, si può vivere riparando elettrodomestici e vestiti, si può vivere viaggiando meno e in maniera più sostenibile, si dovrebbe cambiare il sistema economico e i commerci, incentivando la produzione di beni utili e durevoli eliminando per sempre l'usa e getta e l'obsolescenza programmata. Possibilmente sarebbe bello vivere in un mondo non basato sui consumi, ma sulla ricerca della felicità. Poi io personalmente figli non ne voglio fare, sia perche penso che sul pianeta siamo davvero troppi, sia perché voglio troppo bene a mio figlio per farlo nascere in un mondo dove l'emergenza climatica è ormai la quotidianità
@@MatteoRed93 la riduzione: "La diminuzione dei consumi come strategia per l'abbattimento delle emissioni è una distopia. Uno studio recente dell'Università di Leeds ha provato a fare una stima di quelli che sarebbero gli standard di vita in una società a basso consumo energetico. Il risultato è decisamente agghiacciante. Alcune misure potrebbero anche essere viste di buon occhio da qualcuno: reddito di base universale, decrescita economica, tetto massimo al reddito, tassazione altamente progressiva che finanzi trasporti e servizi pubblici, economia pianificata e stop alla ricerca scientifica. Il problema è che se anche si riuscisse a realizzare tutto questo senza provocare un colossale bagno di sangue (la Storia insegna), gli standard di vita dovrebbero comunque crollare per tutti: ogni cittadino non dovrebbe consumare più di 2100 calorie di cibo al giorno e tutti dovremmo vivere in appartamenti minuscoli - 60 metri quadri per una famiglia di quattro persone sarebbe lo standard. I consumi di carburante dovrebbero essere limitati a 60-150 litri di benzina l'anno (uno o due pieni), e nessuno dovrebbe prendere l'aereo più spesso di una volta ogni tre anni (supponendo tratte di breve o media lunghezza, altrimenti anche meno). Ogni persona avrebbe diritto ad un massimo di 4 kg di vestiti nuovi all'anno, e dovremmo tutti abituarci a puzzare un po' di più, giacché i consumi d'acqua sarebbero contingentati e la lavatrice si potrebbe fare una volta ogni 18 giorni (venti volte l'anno). La buona notizia è che tutti avrebbero diritto ad un telefono cellulare e ogni famiglia avrebbe diritto ad un laptop ogni quattro persone. Personalmente non ritengo che un simile scenario di povertà globale sia auspicabile, ma se anche lo fosse: quanto pensate che sia realistico? La riduzione dei consumi e l'efficientamento energetico sono due obiettivi giusti e sacrosanti, ma NON risolveranno il problema climatico a meno di non rinunciare tutti alle componenti fondamentali del nostro benessere e obbligare con la forza chi non vuole farlo. Ad oggi non esistono paesi che abbiano consumi energetici al di sotto di quelli considerati sostenibili e che allo stesso tempo garantiscano standard di vita accettabili ai propri cittadini. Nessuno. Esiste un'alternativa, ed è quella di ricavare l'energia che ci serve per vivere decentemente in altro modo che non sia bruciando combustibili fossili, e quest'alternativa passa da un'accelerazione della transizione nucleare in tutto il mondo. -Luca www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959378021000662#s0140"
Ma quale monologo noioso? Fantastico e chiarissimo come sempre. Ora diventano anche più chiari(se ce ne fosse stato bisogno) altri tuoi video sul tema. E diventa chiaro che, tutti noi possiamo fare qualcosa, di piccolo naturalmente, ma che per la legge dei numeri, darebbe benefici giganteschi. Imparare a fare bene la differenziata(aspettiamo i video promessi), usare di più la bicicletta ( e le gambe), scegliere prodotti locali, riusare, riutilizzare e riciclare etc etc. Grandissimo Geopop
Una soluzione molto valida è il nucleare: Bisognerebbe iniziare a costruire reattori a fissione per limitare gli idrocarburi, è una volta pronti i reattori a fusione, potranno rimpiazzare completamente i fossili, ovviamente il nucleare va mixato con le rinnovabili
Anche l'uso di biomasse con il tempo potrebbero essere un buon sostituto, soprattutto in ambito domestico. Inoltre l'uso dei combustibili fossili non deve per forza scomparire. Al giorno d'oggi ci sono tecnologie come il Carbon Capture and Storage che se applicati alle centrali possono renderle quasi carbon neutral. Il problema è che i governi preferiscono dare sussidi ai combustibili fossili invece di finanziare queste tecnologie.
@@mirkostabellini4317 Ti posso dare ragione per il petrolio ed il carbone, ma il gas naturale è fondamentale, soprattutto per il bilanciamento del carico dato che le fonti rinnovabili sono molto intermittenti e il carico dipende dalle condizioni metereologiche. Inoltre il GN può essere sintetizzato con tecnologie Power to Gas mentre l'uranio-235, essendo scarso in natura, prima o poi finirà. Ci sono molte complicanze nel settore energetico che bisogna tenere conto, secondo me la soluzione migliore è creare un mix combustibili fossili con nucleare e rinnovabili diminuendo sempre di più la percentuale dei primi due mano a mano che le tecnologie si sviluppano.
@@gabrielepeano2661 il gas è limitato ma il nucleare no in quanto non solo l’uranio si può fissionare ma anche altri materiali come il Torio, di Torio ne abbiamo per far andare le centrali millenni, ma tanto le centrali a fissione servono solo per altri pochi decenni, verranno rimpiazzate da centrali a fusione non appena saranno pronte
@@mirkostabellini4317 Il Gas Naturale è limitato ma può essere sintetizzato con tecnologie Power to gas usando CO2 emessa dalle centrali quindi può essere addirittura carbon negative. Le centrali a fusione ora da quanto ne so (non sono esperto nel nucleare, mi puoi correggere) consumano più energia per raffreddare il reattore di quella che producono.
Bè lo hai spiegato benissimo! Perché questo concetto per quanto ripetuto migliaia di volte, non riesce proprio a passare tra le persone comuni. I ragazzi di La Fisica Che Non ti Aspetti e L'Avvocato dell'Atomo ci provano ogni giorno, ma non c'è verso. Il concetto di "deficit energetico" non passa. Proprio alla gente non vuole entrare in testa. Per cui grazie!
Potreste fare un video sul nucleare? Troppa gente ha una visione limitata e stereotipata di tale fonte energetica, che dati alla mano è l'unica in grado di risolvere i nostri problemi, con l'aiuto delle rinnovabili ovviamente. Magari con la partecipazione dell'avvocato atomico, con cui se non sbaglio avete già fatto un video in occasione delle acque di Fukushima.
Bravissimo Andrea bel video esplicativo, mi hai riportato nel tuo bellissimo libro (che consiglio di acquistare)..hai ragione ma mi resta sempre il dubbio perchè non ci abbiamo pensato prima???..(oltre alla nostra affamata corsa a testa bassa e al nostro menefreghismo), dato che ci sono fonti rinnovabili sfruttabili che non sono state scoperte 5 anni fa..siamo a pochi passi da una "fine" e se tutto andrà bene, con l ottimismo, passeremo gli anni 50 di questo secolo, ma gli anni "rimasti" sono pochi meno della metà.. stiamo aprendo gli occhi ma c è ancora parecchio menefreghismo in questo mondo, si fanno accurate selezioni di rifiuti ma poi le tonnellate di differenziata finisco nello stesso posto sbagliato tutte insieme..non abbiamo ancora picchiato abbastanza la testa mi sa..serve molta più rapidità
Gli impianti solari termodinamici, con una sezione di accumulo termico adeguatamente dimensionata, possono raggiungere una programmabilità piuttosto soddisfacente. In ogni caso per poter sfruttare al meglio le fonti non programmabili la cosa migliore è lo sviluppo di tecnologie di accumulo energetico sempre più efficaci.
E ragionevolmente tra quanto tempo avremo stoccaggi nell'ordine dei GW? Con quali costi ambientali? La ricerca va bene, ma intanto che abbiamo il nucleare dobbiamo sfruttarlo il più possibile, come hanno fatto i francesi
@@herik63 esistono eccome, le tecnologie di accumulo energetico sono molto varie e ce ne sono anche di molto valide. Se si sfruttamento i bacini idrici del nord Italia non solo per la produzione ma anche per l'accumulo attraverso l'aggiunta di una pompa, si potrebbero ottenere accumuli di quando quantità di energia con rendimenti molto elevati. Ci sono anche i sistemi CAES per poter sfruttare le cavità naturali per l'accumulo attraverso aria compressa, le soluzioni davvero non mancano... Anche l'idrogeno è un ottimo metodo, soprattutto perché può essere impiegato negli impianti a gas già esistenti, la pecca sono i rendimenti ancora un po' bassini per la sua produzione ma è un problema che la ricerca risolverà, in fondo è una soluzione piuttosto recente.
@@angelosemeraro3170 prima di quanto tu possa pensare. Tra l'altro le tecnologie di accumulo non hanno un grosso impatto ambientale, ovviamente qui non sto parlando di batterie elettrochimiche, che personalmente non mi entusiasmano, ma altre soluzioni sono assolutamente a impatto zero o quasi.
Il ragionare sul fatto che abbiamo bisogno di rinnovabili in quantità da coprire il fabbisogno è un pensiero forviante... Di fatto consumiamo tantissima energia, in maggioranza quella "nera" concentrata e non rinnovabile, proprio perchè è più redditizia per il modello economico capitalistico che stiamo praticando in questi anni. L' uomo o i pochi di quel tempo, hanno scelto consapevolmente per massimizzare il profitto questo modello energetico (anche oggi), se ci fossimo sviluppati invece a sole rinnovabili dall'inizio avremmo creato una società comunque prosperà a minor consumo energetico... Di fatto tornare indietro è difficile, la transizione energetica non sarà indolore e passerà per qualche crisi, come di solito accade nella storia umana! Comunque grazie per il contenuto! Molto chiaro
Ciao Andrea, sono d'accordo su tutto quello che hai spiegato, infatti ci vorra' del tempo purtroppo. Poi mi chiedevo sempre per il discorso "green" , si sta dicendo da qualche tempo ormai che le auto elettriche / ibride sono la soluzione ad oggi per ridurre l'utilizzo del carburante e generazione di co2 . Ma non si sposta solo il problema? Dopo non si creano rifiuti di una quantita' enorme di batterie che alla fine contengono acidi? ok che una parte si dice che si riclica, ma quanta? cmq complimenti per il canale vi seguo da un'po ormai e tutto interessante, un abbraccio !
mio dio ci sono talmente tante cose giuste in questo video che non so nemmeno da dove partire a commentare, penso che sia il video più bello che hai mai fatto
@@claudio-u9v il metano rilascia CO2 (meno peggio del carbone sicuramente). Per catturare CO2 devi comunque usare energia (non so di preciso come funziona ma credo rischia di essere come un ventilatore che soffia su una turbina eolica), poi posso anche sbagliarmi visto che non sono molto informato sulla cattura della CO2.
Energia dal nucleare a fissione? In Italia? Dopo due referendum con quelle percentuali di contrari? Irrealistico... Il perché? Immagiamo che, di punto in bianco, tutto il mondo scientifico , supportato da tutti gli economisti e un discreto numero di politici (già qui siamo vicini alla fantascienza, ma per pura ipotesi speculativa, immaginiamocelo) ci dica che, dati alla mano, sia impossibile c'entrare gli obbiettivi di riduzione della produzione di anidride carbonica senza che si implementi anche l'energia nucleare. Che succederebbe ? Minimo Dieci anni per convincere una opinione pubblica contraria , seguito da un referendum che sancirebbe una maggioranza di favorevoli ed una minoranza di contrari non solo rumorosa, ma disposta ad azioni violente pur di impedire la costruzione di una centrale. E poi, costruirla dove? Già la discussione per l'ubicazione del deposito unico nazionale delle scorie ha dimostrato quanto parlare di nucleare in Italia sia difficile. Ma immaginiamo pure che queste cose siano superate come per magia, avete considerato i tempi di costruzioni di una centrale? Dieci anni? E i tempi di costruzione di un numero di centrali atomiche congruo a soddisfare i nostri bisogni energetici in sostituzione dei combustibili fossili? No, più ci penso e più l'opzione nucleare mi sembra un treno perso. Almeno per quanto riguarda l'Italia. Convincetemi del contrario.
Se dovessi scegliere (a mò di gioco della torre) tra il monologo come Lei titola e un video accattivante, preferirei il monologo. Personalmente, ho la sensazione di contenuti fruiti e non distratto dall’intermittenze - interruzioni di caotici punti di angolatura. Grazie sempre
Ho comprato il tuo libro ed è veramente interessante. Ci vorrà molto tempo per la transizione ecologica certo ma prima iniziamo e meglio sarà per avere un futuro migliore.
Grazie al cielo un ragazzo informato ed obiettivo! Io ho sollevato più volte anche il problema delle rinnovabili (inteso da praticamente tutti come fotovoltaico, anche se non è solo quello) della variabilità. Di notte, di inverno, quando è nuvoloso, con i fiumi carenti di acqua, con poco vento... sono variabilità! Ma l'uomo non sarebbe in grado di adeguarsi
Esiste una soluzione al problema, ma è più politica che tecnologica: creare una rete elettrica unificata tra più paesi, in modo da poter contro bilanciare eccessi e mancanze da altre parti. Tra l'altro non è niente di utopistico, lo sta già facendo l'europa proprio per questo motivo, l'ideale sarebbe estenderlo a più paesi. Il bello dell'elettricità è che una volta prodotta è disponibile ovunque nella rete, con pochissimo ritardo. Molti penseranno che sulle grndi distanze ci sarebbe un sacco di perdite,, ma costruendo delle reti ad altissima tensione in DC si perderebbe poca energia
@@goromir7093 sul fatto delle dispersioni basse... Già ora le colonnine a ricarica rapida hanno sistemi di raffreddamento integrati, pensiamo a passare correnti per sostenere città intere. Di certo le dispersioni dei combustibili è che usi combustibile per muoverlo o lo bruci per ottenere energia e muoverlo più facilmente
Bel monologo! Per quanto mi riguarda di video così ne puoi fare ancora parecchi... l'argomento è vasto e complesso ma non se ne parla mai abbastanza...
Ciao Andrea, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi degli investimenti che fanno per andare su Marte, e se ci trovi qualcosa di positivo, grazie e ancora tanti complimenti 👍
Ottimo monologo, mette in evidenza i due lati della equazione energetica. Ciò che manca, secondo me è il fatto che consideriamo il lato dei consumi constante o in crescita. E lo è a causa del costo (ancora) basso dell'energia non rinnovabile. Per fare un esempio concreto: negli USA sono diffuse macchine con cilindrata 5000 cc perché, per scelte politiche la benzina costo poco (0,75 €/l circa) , in Europa sarebbe impensabile a causa del costo più elevato, più del doppio ed anche una maggiore coscienza ecologica. Ciò che manca ancora è il fattore di efficientamento. Siamo ancora agli albori, ma le macchine elettriche, le migliori tecniche edilizie di costruzioni e ristrutturazione vanno verso la direzione di diminuire il consumo globale. Comunque si, una strada lunghissima che può essere percorsa più brevemente solo, secondo me, con l'aumento del costo della energia non rinnovabile. Per dirla in parole più matematiche, mancano nell'equazione (o sistema di equazioni) il costo dell'energia, sia rinnovabile che fossile, l'efficienza media dei sistemi di consumo.
Il lavoro di divulgazione scientifica è importante e va fatto prendendo in considerazione tutti gli aspetti. Se si inizia dicendo che abbiamo usato i combustibili fossili solo per questioni economiche e per denaro non si parte con il piede giusto. Non si può dire che "i soldi erano l'unica cosa che contasse". Quello che contava a metà e fine del 1800 era una fonte per riscaldare le case (gli alberi stavano finendo...) e per far funzionare le primitive industrie (affamate di calore, es. per la produzione di vetro, acciaio e cemento). Quando poi abbiamo sperimentato la meraviglia dell'energia elettrica il nostro mondo è passato alla fase 2.0. Moccia dice pure che "non ce ne siamo fregati dell'impatto ambientale" dell'uso delle fonti fossili. Fino alla prima metà del secolo scorso nessuno aveva una neppur lontana idea di cosa volesse dire ecologia e sistema ambientale. L'uso dei combustibili fossili hanno permesso a tutti noi di andare a scuola, avere un ospedale che funziona e strade illuminate (e non polverose). Se guardiamo un video su RUclips (magari questo) lo dobbiamo al fatto che ci sono le fonti fossili che ce lo permettono. Ricordate anche che il computer che state utilizzando (o lo smartphone) è fatto in buona parte di materie plastiche e queste derivano dal petrolio (se poi parlate di bioplastiche il discorso si allarga troppo e non finiremmo più di parlare). Moccia dice che non abbiamo mai avuto il potere di modificare il pianeta nel quale viviamo. Gli ricordo che i mammuth si sono estinti perché ce li siamo mangiati tutti. Per gli uomini primitivi era molto più facile andare a caccia di un solo mammuth che predare centinaia di conigli o piccole prede, con enorme dispendio di energia. In altri termini, l'uomo non è stato mai in pace con l'ambiente, sin da quando ha fatto la comparsa sulla Terra. Questa, tra parentesi, non è una caratteristica della nostra specie. Pensate al punteruolo rosso, che ha portato alla morte di quasi tutte le palme. Una volta terminate tutte le piante, il punteruolo rosso si estinguerà ed esso sarà la causa della sua fine. In pratica quello che l'uomo sta facendo, ma che probabilmente riuscirà ad evitare (perché siamo un poco più intelligenti di un insettino). Il benessere al quale siamo abituati lo dobbiamo a carbone, petrolio e gas naturale, che ci piaccia o no. Se vogliamo andare contro questo sistema basato sull'uso delle fonti fossili allora dobbiamo essere disposti a cambiare il nostro stile di vita. Da soli possiamo fare moltissimo, senza aspettare che "gli altri" (politici, stati, grandi aziende, scienziati, economisti) facciano qualcosa per il pianeta Terra. Un signore molto importante (Piero Angela) diceva che il principale sottoprodotto del petrolio è stata l'emancipazione della donna. Non ce lo dimentichiamo. E non dimentichiamo però nemmeno che questo vale solo nei paesi occidentali. Nei paesi produttori di petrolio questa fonte è una dannazione per le donne, basta vedere come vengono considerate le donne nei paesi arabi produttori di petrolio. Sbaglia Moccia a dire che non c'è un sufficiente quantitativo di energia rinnovabile che può sostituire quelle fossili. Di energia rinnovabile ce n'è da sfamare la fame energetica di 10mila pianeti come la Terra. Il problema è che queste fonti rinnovabili non sono immagazzinabili e modulabili come invece lo sono quelle fossili. Attenzione poi a quando si parla di percentuali di energie rinnovabili. Possiamo anche arrivare al 50%, ma se il consumo totale aumenta, il 50% dell'energia fossile consumata tra 50 anni potrebbe essere superiore all'85% dell'energia fossile consumata adesso. Tutti parlano di fonti energetiche miracolose che risolveranno i problemi. I problemi non sono risolvibili se non decidiamo a consumare di meno e ad abbassare clamorosamente i nostri livelli di vita (sfido chi di noi è disposto a mettere in carica il proprio cellulare solo una volta alla settimana invece di una volta al giorno...). Sul ruolo della CO2 non mi esprimo, perché il discorso è molto serio e non può essere riassunto in poche righe di testo. Faccio solo notare che dal 1750 al 2023 il contenuto di CO2 nell'atmosfera è passato da 0,03% a 0,04%. Per me bastano questi numeri. Se si pensa che l'aumento dello 0,01% di una qualsiasi sostanza possa avere questi effetti così catastrofici secondo me siamo lontani dalla verità.
ciao, sono profondamente d'accordo con te, ma più che un problema di tempo lo vedo come un problema economico. Passare alle fossili necessita di un ingente investimento di capitali pubblici e soprattutto privati. E visto che la salute di una certa classe di cittadini non è importante ecco che diluire gli investimenti nel tempo diventa assolutamente necessaria.
In realtà è solo una prospettiva. In un epoca in cui non sappiamo più cosa vendere per generare economia, e fioriscono servizi e prodotti al limite dell'assurdo, sostenibilità e conversione ecologica sono un opportunità economica di crescita. Spenderemo meno in bollette e di più in impianti, questo è sicuro.
Tutto vero, va anche ricordato che L’approvvigionamento energetico incide sul cambiamento climatico/ emissioni di CO2 nell ordine del 27% sul totale delle emissioni, ovviamente sono temi giganteschi. Assolutamente d’accordo sul problema del tempo.
Mi sembra buono come intro al tema, a mio avviso dovrebbero seguire altri video sulle varie tecnologie rinnovabili, sull'efficientamento degli edifici sui processi sostenibili e perché anche sui sistemi di cattura della CO2 che si stanno sviluppando
hai detto cose molto corrette concordo con te anche perche l'estrazione di minerali per la "transizione ecologica" sarà indolore o ceereà danni all'ambiente? e poi parliamo dello smaltimento delle batterie esauste? io sinceramente ti dico ci credo molto poco vedrai che poi le lobby vinceranno, troppi soldi e troppi lavoratori in ballo a rischio disoccupazione, non ce un progetto solo una visiona e non può esserci visione senza progetto
Tra batterie ed un forte uso di rame per le macchine elettriche ed le turbine per produrre aumenta sia batterie sia rame sia energia specialmente elettrica se si pensa con il nucleare aumenta la materia prima come uranio torio. Il metodo Green ci costerà con elettricità ci solo attendere non solo Italia ma il resto del mondo, con il nucleare ho senza nucleare. Se tutti passa con elettricità aumenta la domanda ed aumenta il costo e normale che sia così. Occorre mix di energia da non rinovabile a rinovabile.
Ottima spiegazione come ormai è lo standard abituale di Geopop... complimenti davvero👍 🤗 ... però mi piacerebbe capire per quanto riguarda le energie rinnovabili, in particolare l'elettrico utilizzato nelle autovetture, come sarà possibile smaltire le batterie che avranno esaurito la loro utilità. Si potrebbe approfondire tale aspetto in una prossima puntata di Geopop? Grazie per l'attenzione.
Grazie, sempre un piacere ascoltarti. Una cosa però non mi è chiara: abbiamo veramente bisogno di più energia? Sembra una bestemmia, ma: l'illuminazione pubblica non è più ad incandescenza, ma laser/led. 1/10 di prima. La domestica idem, le aziende occidentali sono diminuite drasticamente. Le orientali ovviamente no, ma il problema quindi sarebbe la, non qua, ma se ne parla qua... un ossimoro. Le auto elettriche sono ancora pochissime e si caricano di notte, quando l'energia è un surplus e lo studio dell APE della mia casa, dice che se mettessi il cappotto, i pannelli solari e la pompa di calore, scenderebbe a 1/10... meglio tappare i buchi alle ruote che buttare dentro aria in continuazione no? Non lo so, ma più mi studio l'argomento, più sono confuso, anche perché al di fuori di una mera propaganda politica, la transazione energetica di fatto non esiste. Basta vedere il crollo degli incentivi e gli obblighi alle produzioni circolare che non ci sono mai stati e la gente continua a comperare l'acqua in bottiglie di plastica, pensando che poi venga riciclata (meno del 2% si ricicla) anche se a casa costa 1/10,000 (conti fatti) ed è spesso migliore. Mah... quanti dubbi ho. L'unica cosa chiara è il clima sta andando a rotoli. E grazie ancora per avercelo ricordato. Speriamo vi ascoltino anche chi di dovere.
Lavoro nelle rinnovabili da molti anni ormai... di vario tipo. Per quello che è la mia esperienza, ma soprattutto la mia opinione, concordo pienamente sulla necessità di produzione di energia da fonti diverse dal fossile (evito giustamente la questione rinnovabili perchè ci sono altre energie "durevoli"). Ma non sono d'accordo sulla questione global warming. Mi spiego meglio: certo che il pianeta si sta surriscaldando, ma non è a causa della CO2. Sappiamo benissimo che esistono gas che hanno effetto schermo molto superiore (CH4, NOx, ecc.). Ma a parte questo, è storia riconosciuta che tali surriscaldamenti sono ciclici nel periodo astrale della Terra. con periodo astrale parliamo di millenni, non secoli (ecco il motivo per cui i nostri parenti non ricordano un caldo del genere). Esistono prove "provate" (passami il termine) di questo, ad esempio Ötzi, trovato in un ghiacciaio. Mi spieghi come facesse oltre 5000 anni fa a trovarsi un uomo in un ghiacciaio a quelle temperature?? E' stato scoperto di recente il motivo della scomparsa dell'antica Roma... una siccità che durò decenni... ecc. ecc. ecc. Giustamente tu parli di ricerche scientifiche a supporto della teoria dell'effetto serra, ma sinceramente... uno che è pagato per studiare il riscaldamento globale a seguito dell'effetto serra, potrà mai dire che questo non è vero? ti prego di non considerarmi un sostenitore del "complotto", sono solo una persona che cerca di ragionare con la propria testa. P.S.: Complimenti per i tuoi video
Giusto che hai detto che uomo che hanno trovato da 5.000 anni si vede un tempo faceva caldo. Un tempo ci sono stati più eruzioni vulcani che ha generato co2 ed non solo più polveri vulcanica. Oltre la co2, potrebbe anche effetto solare che manda più energia ho più calore in fatti ogni 10 anni ci sono le macchie nere detto buchi neri sul sole che compaiono circa 10.
Il problema di base come accennavi é legato alla volontà, nonché di priorità . Fino ad adesso la forza motrice della nostra società, nonché la base del sistema economico derivante, ha una connotazione egoistica, il guadano, e non una sociale, il benessere comune. Il tema del tempo é cruciale, ed é proprio li dove é più evidente la questione della volontà (e per volontà intendo volontà collettiva, sociale, espressione pratica della scala di valori collettivi). La concezione di tempo umana, specialmente quella della società moderna, mal si adatta (in realtà non lo fa per niente arrivando al paradosso di ribaltare l'equazione) ai tempi e agli equilibri naturali. Le tematiche dei cambiamenti climatici le ricordo da quando sono bambino (più di 30 anni fa) ma, per la maggior parte di questo tempo, non sono state affrontate per completa assenza di volontà. In una società sempre piu veloce completamente focalizzata sulla crescita, competizione e sul derivante guadagno, una tematica lenta (focalizzata sul futuro e non sull'immediato) e "controproducente" come i cambiamenti climatici era e rimane in fondo alle priorità. Il problema é che i tempi "naturali" se comparati a quelli "moderni" hanno una connotazione inesorabile; se nella velocità della modernità è facilmente concepibile una sterzata repentina in natura ciò non esiste. La terra ci ha dato tempo per correggere la rotta ma allo stesso tempo necessita di tempo per rendere questa correzione effettiva, ciò che é mancato e continua a mancare é la volontà ovvero un cambiamento delle priorità. Il concetto é che fin quando la nostra scala di valori sara tarata sull'egoismo e il guadagno la scelta di ritardare la virata e aspettare per la sterzata rimarrà predominante. Purtroppo per esperienza personale (avendo vissuto in Asia Africa e Sudamerica) posso dire che é illusorio e molto occidetal-centrico credere che é in atto un processo di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. I paesi in via di sviluppo sono molto poco ben disposti a rinunciare proprio a quello sviluppo che finalmente li raggiunge, per partecipare alla risoluzione di problemi, creati in larghissima maggioranza da paesi che già da molto tempo godono di quello sviluppo causa dei problemi stessi (leggi tempo e volontà). E le stesse potenze economiche occidentali (maestre di ipocrisia), in continua competizione le une con le altre, sono ben contente della crescita di nuovi mercati su cui basare una propria ulteriore crescita economica (quante volte crescita!, vedi priorità). Il mantra di competizione, crescita economica e progresso tecnologico ad ogni costo ci ha resi schiavi di quest'ultimo. L'accoglienza incondizionata di qualsiasi nuova tecnologia (tecnica, progresso tecnologico o qualsivoglia) ci ha lasciato in balia delle conseguenze della loro stessa adozione sfrenata, portandoci al paradosso della ricerca di un ulteriormente progresso tecnologico come unica via di uscita. Fino a quando il concetto di cambiamento si dovrà adattare (un paradosso di per s'è) alle priorità causa del problema stesso, questo risulterà sempre inefficace. Per chiarezza: fino a quando all'economia "green" gli verrà richiesto, in primis il guadano, e quindi messa in competizione con la tradizionale, fino a quando si parlerà di crescita economica e fino a quando non si metterà in discussione il nostro modello di progresso e la nostra scala di valori sociali e infine fino a quando non si accetterà che bisogna rinunciare a qualcosa per il bene collettivo, si continuerà per un ritardare la virata sperando nella sterzata. Ps apprezzo tantissimo il vostro lavoro
Mmmm pienamente d'accordo su molti concetti espressi (la maggior parte sono oggettivi) Comunque a mio parere un'idea utile per diminuire l'inquinamento da CO2 è il capture storage che può essere effettuato. Mi sembra che i governi potrebbero inserire un obbligo/incentivi per le aziende inquinanti per operare in tal senso
Sono riuscito ad ascoltarlo, ti ringrazio mi hai aperto gli occhi: ero convinto che si usassero ancora i combustibili fossili solo per una questione di business. Grazie
@GeoPop secondo me sarebbe interessante un approfondimento su un tema che potrebbe anche essere la risposta in tema di transizione energetica, sto parlando della fusione nucleare.
Tema veramente scottante, soprattutto alla luce di quello che vivivamo in questo periodo con la crisi energetica del gas. E' bastato chiudere il rubinetto e la nostra economia sta andando letteralmente a rotoli. Beh, è chiaro che non sarà possibile passare alle rinnovabili dall'oggi al domani, ma ci vorrà tempo. La cosa che a me preoccupa però è che questo tempo sia eccessivamente lungo e che si raggiunga la fatidica soglia del grado e mezzo di temperatura, che innescherebbe il processo autocatalitico di alterazione permanente del clima. A mio modestissimo parere, almeno nel breve termine bisogna mettersi il cuore in pace e iniziare a costruire delle centrali nucleari. So che è un tema scivoloso e c'è tanta gente a cui non piacciono, ma attualmente, con una società energivora come la nostra sono le uniche che riescono a fornire un adeguato fabbisogno energetico senza ricorrere in modo così massiccio al fossile. In seguito andrebbe sviluppato quel prototipo di reattore a fusione nucleare in modo da eliminare il problema delle scorie e magari poi iniziare a pensare a utilizzare come "propellente" per le centrali l'idrogeno, esattamente come avviene nel sole. Per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici si potrebbe usare il gradiente geotermico presente dappertutto, mentre per quanto riguarda la mobilità l'ideale sarebbero le fuel cell a idrogeno, ma attualmente hanno costi ancora troppo alti. Insomma, un bel problema...
Ottimo video che spiega bene il problema.Un secolo pero' e' lungo e nel frattempo bisogna evitare lInnalzamento di quel mezzo grado in piu'.Il Prof.Stefano Mancuso, di cui suggerisco di vedere i video , suggerisce di piantare alberi che riuscirebbero a rallentare l'aumento del CO2 nell'atmosfera.Secondo lui basterebbe piantare un miliardo di alberi per riportare il CO2 ai tempi preindustriali e avere almeno una settantina d'anni per sviluppare energie alternative. Spetta a noi richiedere ai nostri governi provvedimenti in tal senso.
Argomento molto controverso per le diverse implicazioni con il "potere delle corporations", .Come lo tratti tu che non rappresenti alcun interesse mi trova d'accordo su tutta la linea. Aggiungo solo che dobbiamo consumare meno e produrre meno rifiuti.
molto interessante come argomento,però dovremmo pensare anche a evitare sprechi di energia,se ogni tetto avrebbe del fotovoltaico(per esempio)ci sarebbe meno energia persa .
È vero, siamo affamati di energia, dove trovarne altra che non rovini di più l'ecosistema? Secondo me non è dove la troveremo ma cosa dovremmo cambiare nel nostro stile di vita per non consumarne troppa. Perché ne consumiamo tanta? Da che mondo è mondo, l'essere umano adopera la propria energia per vari scopi, per lavorare, per divertirsi, per aiutarsi nelle faccende di casa, nelle guerre nei conflitti famigliari e sociali ecc. Se noi adoperiamo male la nostra energia, se la sprechiamo, cercheremo di riempire il vuoto dentro di noi con l'energia che ci sta attorno sprecando anche quella. Dovremmo chiederci in quale modo sprechiamo la nostra Energia? Perché dobbiamo lavorare per gli altri senza sentirci soddisfatti di ciò che facciamo, pertanto quando ritorniamo stanchi dal lavoro a casa sentendoci insoddisfatti abbiamo bisogno di accendere la TV oppure accendere il riscaldamento oppure il climatizzatore, oppure prenderci qualche bibita fresca dal frigorifero, oppure ciattare al computer con qualcuno, oppure oppure oppure. È questo quello che succede quando le cose vanno male, se noi siamo tristi e vuoti cerchiamo modi alternativi per ricaricarci di energia che però non ci soddisfa per niente, anzi perdiamo ancora più energia cercando il modo per stare meglio. Dobbiamo smettere di vivere in questo modo, noi non siamo bestie ma esseri umani, pensanti e ragionanti, noi dobbiamo pensare solo a noi stessi cercando di vivere meglio che possiamo con quello che abbiamo. Questo periodo è di cambiamento, chiudono le fabbriche, il lavoro scarseggia e tutti si chiedono come faranno a vivere. È questo il momento di cambiare vita, dobbiamo credere di più in noi stessi e meno negli altri, dobbiamo cominciare a pensare a modo nostro tirandoci fuori dal sistema, se questo modo di vivere ci ha portati a vivere male, dobbiamo capire cosa fare per vivere meglio, noi abbiamo bisogno solo di essere padroni di noi stessi e di fare solo quello che ci aggrada per vivere bene ed essere felici. Solo usando la nostra Energia per vivere bene non avremo bisogno di sprecare l'energia degli altri.
Concordo sul fatto che alcuni politici non sanno nulla di transizione ecologica e parlano a vanvera. Le scelte motivate ideologicamente poi si infrangono con la realtà o con l'assoluta distruzione immotivata di interi settori economici
é vero, il tempo è un fattore determinante per la transizione energetica, ma ricordiamo che comunque non è l'unico. Purtroppo ci sono altri fattori che rallentano questa transizione ed è l'esistenza di OPEC che rendono il mercato del petrolio molto fruttuoso per i paesi esportatori e il potere delle lobby del petrolio e del carbone che fanno ostruzionismo per politiche che incentivano l'uso di energia da fonti rinnovabili (negli USA in particolare). Per non parlare dei sussidi per i combustibili fossili. I sostituti rinnovabili e sostenibili dei fossili ci sono e potrebbero già essere applicate con le tecnologie odierne, ovvero l'uso di biomasse (con tutte le sue limitazioni) e l'uso di energia nucleare sostenibile. Purtroppo per quest'ultimo c'è molta disinformazione e la gente ha ancora una paura ingiustificata.
Carissimo Andrea, Premetto Ti/Vì seguo e ammiro. Siete Bravi, andate avanti così. Cercati su You Tube questo video, e dacci un occhiata. Nn sono novità. Ma prova ad immaginare! a vedere oltre. Rinnovabili la rivoluzione di accumulatori e batterie 18 ottobre 2022
il monologo era interessante ma un +10db sull'audio del microfono non avrebbe fatto affatto male
Può essere sfuggito il fatto che lei possa in piena autonomia aumentare il volume 😉
@@luisapau6864 oltre il 100% il pc si rifiuta di andare... è sicuramente un complotto!
@@Psycho93 pensa.. sono riuscito a sentire il video in una stanza con ventole, climatizzatori, altra gente che parla e bisbiglia, con un solo auricolare, quindi con l'altro orecchio libero ad ascoltare tutto il rumore di fondo nella stanza in questione, al 60%.. sicuramente un complotto anche questo :D
aveva il microfono semplicemente coperto dalla maglietta, anche io ho avvertito il volume basso
@@andreag.4678 Bravo
Il discorso fatto in questo video continua nel 5° capitolo del mio libro Un Tesoro al Piano Terra, con la fusione nucleare e l'idrogeno: amzn.to/2SNiM31
Una risposta a questa domanda c'è, pur essendo impopolare: il nucleare.
Siccome so già che mi lapiderete, metto le mani avanti: andate a vedere i video de L'avvocato dell'atomo dove spiega quanto sono sostenibili ed efficienti le centrali di ultima generazione.
non più così tanto impopolare nei tempi recenti, almeno per chi è vicino agli ambienti scientifici
Seguo con speranza il progetto ITER
@@pionieresvizzero2224 purtroppo è ancora impopolare per tutti coloro che vivono al di fuori delle news scientifiche, mi duole chiamarli "italiani medi", ma al momento non trovo altri termini
@@COSTADAVORIO-f4h ITER purtroppo non sarà una centrale che produrrà energia elettrica ma un "grande labroratorio", per l'applicazione commerciale della fusione nucleare, che è la tecnica usata da ITER, ci vorranno 70/80 anni (potrebbe essere di più o di meno, ma per lo stato in cui sono ancora i lavori non si può dire)
@fun Non si può fare un referendum propositivo in Italia, solo abbrogativo...
Concordo a pieno quello che dici. Mi chiedevo da tempo che sei una persona semplice e sincera ci vorrebbe uno come te al GOVERNO che faccia rinascere e valorizzare di nuovo l'Italia, stiamo facendo una brutta fine.
Pensaci
Cosa ne pensi del nucleare ? Puoi farci un video in merito ?
Nel suo libro lo spiega😜
Ne ha già fatto uno con l’avvocato dell’atomo
Come sempre un piacere ascoltare la divulgazione di Geopop… tema delicato e non scontato .. sarebbe bello intervistare il dott.Nicola Armaroli per contribuire in modo ancor più forte alla diffusione delle idee circa le scelte energetiche che interessano ed interesseranno la nostra civiltà nei prossimi decenni.. a presto
Per me l'audio è okay, non ho nessuna difficoltà nell'ascoltare questo video.
rimettiti comodo e continua! l'argomento è estremamente interessante e va sviscerato fino in fondo
I video quelli belli. Pochi fronzoli tanto contenuto.
Fantastico.
ti seguo da un po e trovo gli argomenti molto interessanti per questo sono felice di seguirti. Le tue spiegazioni mi hanno arricchito inquanto tante cose le conoscevo ma non sapevo come si formassero veramente.
Grazie per i contenuti, ben esposti. Un aspetto del problema che non hai citato è l'impatto del consumismo come parte del problema.
Ritengo che ci sia una forma d'energia fortemente inesplorata, costituita dal risparmio energetico. I campi di applicazione sono illimitati (dalla sobrietà dei consumi al riciclo, dall'illuminazione notturna alla sostituzione della mobilità privata in favore della moiblità pubblica, ecc).
Ha molto poco senso migrare lo spreco da energia nera a energia verde.
Bel commento
In effetti dovremmo tornare a come vivevano i nostri trisavoli: lumicini a olio, spostamenti in carretto o a piedi, meglio, per non urtare gli animali, città al buio e tante coperte per il freddo invernale. Per le telecomunicazioni suggerisco il riflesso degli specchietti e il suono delle campane, altro che 5g!
@Tex Quale sarebbe questo minimo sacrificio? Parli come se tutti fossimo spreconi che tengono acqua e gas aperti h24, spostandoci dieci metri in auto per prendere il caffè. Personalmente non ho nessun sacrificio da fare e non gradisco sentire questi discorsi da fine del mondo che sono solo espressione di bieco fanatico ambientalismo. Voglio vedere acciaierie e vetrerie andare a pale eoliche e pannelli fotovoltaici! Ne riparleremo.
Ottimo commento 👍
Tutto il tuo discorso fila alla perfezione 👍👍👍
Complimenti!Mi hai fatto "una capa tanta" di info davvero interessanti.👍🌈
Grande Andrea ,fate servizi bellisimi ,autentici . Dobbiamo pero' illuminare chi in questo ambito , stanno facendo gia' innovazione fondamentale. circa la produzione di energia in corrente continua derivata dall'infrarosso attraverso particolari celle ossidroelettriche .E' la OXHY srl ,start up partenopea diretta dal Prof Roberto Germano. Buonasera a tutti
Come sempre argomenti molto interessanti, ps. complimenti per il libro, spero ne pubblicherai altri.👍👍👍
Sergio Casali Speriamo che la seconda meta' del secolo non sia troppo tardi Gli interessi dei potenti rallenteranno la transizione purtroppo Complimenti per tutti i video molto interessanti
Secondo me dovremmo anche smettere di volere l'ultimo modello di cellulare, o cambiare la macchina ogni 3 anni, o buttare i vestiti perché "eh ma l'ho comprato l'anno scorso, non è più di moda" o cambiare gli elettrodomestici invece che ripararli...(ovvio, non se sono vetusti)...insomma... piantarla di consumare materie prime che impoveriscono Gaia e l'inquinano con i rottami e la soffocano perché bisogna smaltire il vecchio e produrre il nuovo...torniamo a fare riparare quel che si può, smettiamola di fare il gregge e seguire le mode...dovremmo risparmiare un po' aria pestilenziale e terra inquinata.
Il consumismo porta innovazione, la soluzione sul lungo termine secondo me è riciclare! Ma non come facciamo oggi che facciamo finta...
Facendo così l'economia va a rotoli. La soluzione è il riciclo ecosostenibile
@@Nitro8996 il riciclo è quella via di mezzo che non risolve il problema ma almeno lo attenua, e certamente meglio almeno fare quello.
@@giuliopantelliano313 via di mezzo per come la usiamo ora... Se ci fosse un interesse economico dietro sarebbe la soluzione definitiva al problema rifiuti!
@@Nitro8996 sì ma non a quello ambientale. Anche riciclare inquina, sia pur meno.
Grazie mille per le tue delucidazioni.
Continuate così.
Che bello finalmente qualcuno che parla di queste cose in maniera competente e senza fare proselitismo, senza essere un fanatico
Grazie per questo video, io penso esattamente le stesse cose e la vedo esattamente alla stessa maniera e sono contento di aver trovato finalmente qualcuno che parla della transizione ecologica come te, in maniera imparziale
Va detto che qui è uno dei pochi casi in cui i fanatici hanno abbastanza ragione di esserlo. Si sapeva del cambiamento climatico da deine di anni, ma è da poco che stiamo seriamente implementando soluzioni per risolvere il problema e, se non lo risolviamo, le conseguenze saranno catastrofiche. Ovviamente so benissimo che non è una cosa che si risolve in un anno, ma bisogna fare tutto il possibile per acellerare
Grande Andrea. Audio diverso dal solito ma si sente bene lo stesso
Bravo prof.! Un'esposizione chiara ed obiettiva, utile a capire meglio la situazione. Grazie.
'Situazione chiave di questo secolo' 👏🔝♻️ La spiegazione è da grande persona ❤️🙏 Mettendola da punto coscienzioso, come ha ricordato Denzel Washington: 'i soldi che fai nella vita, non te li porti nell'aldilà 🔝♻️
Tema importante e sentito. . Grazie
Se, nella transizione energetica attuale, il fattore tempo è quello determinante, quali sono i modelli e le proposte realisticamente più fattibili che sono emerse, al momento, del mondo scientifico?
Mi piacerebbe che tu facessi altri video per approfondire questi aspetti.
Grazie
Ci sarebbe l'energia nucleare come alternativa. Può suonare spaventosa, so che lo è, ma è molto più sicura di quanto si possa pensare. L'aria inquinata porta tante malattie (oltre all'imminente e irreversibile riscaldamento climatico) e l'energia nucleare (anche se ci sono scorie da stoccare) è molto più pulita e può portare a pochissime morti rispetto a quelle annuali che abbiamo a causa delle malattie che possono essere contratte come conseguenza alla produzione di energia elettrica fossile e le future per disastri naturali. Bisogna fare scelte complicate purtroppo :(
Come giustamente ha fatto notare Martina, il nucleare sarebbe una buona soluzione, ma ha due grandi limiti (tra loro collegati): il costo di progettazione e la scalabilità. Per costruire una centrale devi sborsare giusto qualche miliardo, sperare che i lavori di costruzione non abbiano interruzioni e devi aspettare anni prima di reintrare con gli investimenti. L'idea di molte compagnie è quella di rendere le centrali nucleari più piccole e più modulari, in modo da poterle produrre in serie e diminuirne drastiamente i costi (pensala in questo modo, un mobile dell'ikea costa moolto meno di un moile fatto su misura, per ovvie ragioni di produzione ... vale lo stesso per le centrali), ma non mi sembra che ce ne siano ancora di operative.
Ora, io il nucleare lo considerei, ma credo che bisogni semplicemente puntare sulle rinnovabili. Oltre ai problemi di costi, il nucleare spaventa molto le persone e, cosa più importante, nessuno si vuole prendere le scorie. D'altro canto anche l'uranio prima o poi finirà, quindi prima o poi dovremo risolvere anche quel problema, motivo per cui sono leggermente a sfavore del suo uso
Detto ciò, cosa abbiamo oggi giorno per poter sostituire le fonti fosili? Prima di illustrare possibili soluzioni, un piccolo appunto: l'eenrgia è solo uno dei settori che produce co2, bisogna considerare anche l'edile, l'alimentare e la produzione di oggetti che sono altrettanto inquinanti. Restando nel dominio energetico, oggi abbiamo pannelli commerciali molto più efficienti (intorno al 15-20% rispetto all'8% di una quindicina di anni fa) e molto meno costosi, abbiamo pale eoliche molto più grandi che producono più energia, abbiamo pale eoliche che possiamo installare direttamente in mare (si chiamano offshore), dove il vento è meno intermittente (si vuole riempire il mare del nord con turbine) e infine il geotermico.
Idealmentebasterebbero le prime due per produrre tutta l'energia di cui abbiamo bisogno (solare ed eolico) ma come ben sai hanno i loro limiti, per questo si cerca di trovare metodi per immagazzinare l'eenrgia, grazie a mega batterie. Il problema delle batterie attuali è che sono pensate più per dispositivi a basso consumo e che il litio non è un elemento estremamente abbondante. Sono molto promettenti le batterie liquide inventate da un professore dell'MIT, ba devono ancora superare il test della produzione su larga scala.
Un'altra soluzione per l'immagazzinamento di energia è l'idrogeno: l'idea sarebe quella produrre idrogeno a partire dall'elettricità prodotta dai pannelli solari o dall'eolico e ritrasformarlo in elettricità quando ne abbiamo bisogno. Il problema è che il processo di trasformazione e ritrasformazione va a perdere un sacco di energia ed economicamente non è ancora fattibile,ma le rinnovabili potrebbero diventare talmente economiche che potrebbe valerne la pena
L'ultima idea, secondo me la più fattibile, è quella di costruire una rete elettrica internazionale, in modo da scambiare energia in tempo reale. Sto parlando di una rete che parte dal marocco e finisce in Australia (chi se ne frega degli americani XD), in modo che in qualsiasi momento ci sia qualcuno che possa produrre elettricità, a qualsiasi ora del giorno. Un progetto del geenre costrebbe molto e avrebbe un po' di spreco di energia, ma in media sarebbe meglio dell'idrogeno
Non ci sono soluzioni facili, ma non siamo nemmeno così lontani dal capire come fare, l'importante è investire in ricerca e sviluppo e possibilmente trovare soluzioni anche per gli altri campi problematici che ho menzionato prima
Il problema è che le rinnovabili non bastano, perché non producono in modo prevedibile e modulabile, non abbastanza. E non abbiamo modo di stoccare quell'energia prodotta in modo efficiente, anche ammesso che ne avanzi.
Il nucleare sarà anche costoso e richiede tempo, ma è la stessa cosa che diciamo riguardo tutto ciò che riguarda la lotta al GW: non sarà gratis e avremmo dovuto cominciare anni fa.
Non ci sono soluzioni semplici o comode, il nucleare è uno strumento formidabile per togliere i fossili quantomeno dalla produzione di elettricità, l'unica cosa che dobbiamo fare e fare informazione e farlo capire a più persone possibili
@@goromir7093 i fossili inquinano ,sono causa di guerre, sono esauribili, così come il nucleare.Sono fonte di speculazione , arricchimento illegale,.
5 fonti energetiche sono inesauribili, ecologiche, a disposizione di tutti:
Sole,vento,idrogeno,idroelettrico,geotermico.
Tutte sono disponibili H24 tranne il sole di notte.
Non c'è bisogno di accumulatori ma solo di stoccare idrogeno nei siti di produzione e consumo,senza bisogno di trasportarlo.
Rimane il problema dei trasporti:
Su gomma si va con idrogeno a celle combustibile, così in mare ( con l' aiuto del vento) mentre il trasporto aereo non può usufruire al momento di nessuna di queste tecnologie.
Non ci sono grossi problemi temporali , tecnici, o finanziari,
Il problema principale è politico,
La politica ovvero i " signori " che decidono, sono gli stessi che si arricchiscono in maniera schifosa nel proteggere gli affari delle lobby del petrolio, questi una legge che vada verso la penalizzazione reale dei combustibili fossili non la faranno mai , sono complici in tutto e per tutto nella distruzione dell' ambiente.
Loro sono IL PROBLEMA.
@@giovannimattioli518
Idroelettrico sul mare con moto andoso e correnti marine oltre sul terra ferma.
Eccellente video....una spiegazione del problema energetico perfetta.
A mio avviso è indispensabile oltre che investire ed incentivare le energie verdi è fondamentale iniziare seriamente a tagliare gli sprechi. Efficientare tutto il possibile e tassare tassare tassare i superconsumatori.
Solo così la bilancia potrà stare in equilibrio. Altrimenti, la deriva è inevitabile
giusto incentivare "energie verdi" e evitare sprechi, efficientare tutto il possibile, ok ma il denaro per farlo dove lo prendiamo ? Tassiamo e tartassiamo chi ? le aziende che alla fine chiuderebbero ? torniamo nelle caverne ?
Tu saresti capace di tassare la Cina e i paesi emergenti per i milioni di m3 di CO2 che immette ogni giorno nell'atmosfera ?
Tu saresti capace di tassare le compagnie produttrici di gas, petrolio e carbone nel mondo ?
Si deve viaggiare su strade parallele, cioè usare le energie fossili e nel contempo sviluppare nuove possibilità di ricavare energia da altre fonti e questo è frenato da chi ha interessi in questo campo, se fosse così facile cambiare non si farebbero incontri di G20 o altro.
Il denaro comanda questo cambiamento a tutti i livelli, se un impianto solare costasse 1/3 di quello che costa e i governi agevolassero ciò la gente sarebbe incentivata a cambiare o no ? Fabbricare auto elettriche quando ora sul pianeta non c'è sufficiente energia ? per far funzionare le auto elettriche attualmente si sfruttano le fossili aumentando la CO2 e mi pare una stronz.....Come la si produrrà quando ci saranno milioni di auto elettriche ? con i mulini a vento ? per non parlare delle batterie che tra sfruttamento dell'Africa e inquinamento ecc..nessuno ci pensa....nemmeno i radical chic !!
@@AT-ld7kg
Tutto va verso la fine le batterie litio materiale come Uranio torio ecc.
Con forte richiesta di rame sulle macchine elettriche, ma anche le turbine eletriche per produrre energia ed i cavi per alimentare le macchine ecc.
Bisognerà pure iniziare prima o poi . Meglio prima ! Come al solito spiegazione chiara. I politici dovrebbero fare qualcosa non solo parole e buono proponimenti .
Come sempre dimostri di essere una persona molto preparata sull'argomento, ma cosa ne pensi della fusione nucleare?
arriva troppo tardi bisogna usare la fissione
Servono molti più studi e ricerche.. E purtroppo vogliono uccidere la nostra progenie un po più a lungo col nucleare.
@@fabiotolio8969 in realtà ho letto più di un articolo dove si diceva che in Cina erano riusciti a generare in laboratorio una quantità di calore tale da permettere una fusione nucleare. In ogni caso secondo me dovremmo sperare di riuscire a costruire delle centrali a fusione nucleare il prima possibile in quanto non solo produrrebbero molta più energia rispetto a quelle a fissione, ma sarebbero anche più sicure e non ci sarebbe il problema delle scorie radioattive.
@@GooogleGogleeIn realtà l'unico problema del nucleare oltre al rischio di incidenti è lo stoccaggio delle scorie radioattive che in realtà non influisce sul cambiamento climatico.
@@albertodeluzio a livello commerciale la fusione arriverà nei casi più ottimisti tra 80 anni, il rischio di incidenti nelle centrali a fissione minimo visti i sistemi di sicurezza e le scorie possono essere riciclate in reattori di nuova generazione
Grande!
Abbiamo ascoltato con super piacere il monologo.
L'abbiamo trovato interessantissimo ❤️
Ciao Andrea,la tematica e" sentita" dai paesi sviluppati,ma secondo me la maggior parte della popolazione non si e' ancora resa conto della gravità'del problema che forse qualcuno non sa neppure cosa sia purtroppo- Grazie ancora di esserci e di lottare contro l 'ignoranza ,nemica del genere umano,di piu' in questo periodo
Video interessantissimo! Io aggiungerei una rieducazione della popolazione al consumo. Se abbiamo bisogno di tutta questa energia, è perché consumiamo in maniera spudorata, quando ogni singolo essere umano potrebbe vivere benissimo consumando molto meno. Ma purtroppo il tipo di economia in cui siamo immersi ci spinge e spendere e consumare, dovremmo partire dalla quotidianità, dai piccoli gesti.
La penso come te, consumiamo troppo. Siamo sommersi dai rifiuti.
Caro Andrea, ti seguo da vari mesi e sono appassionato dei tuoi video. Qui tocchi un argomento molto complesso in 9 minuti e lo fai con la solita chiarezza e professionalità che ti distinguono. Sui contenuti sono d'accordo con alcune riserve: 1) mi sembra riduttivo dire che l'unico fine del progresso degli ultimi 150 anni sia il denaro. Sicuramente l'economia conta molto, ma credo che vada altrettanto sottolineato il miglioramento della qualità della vita. Se in 100 anni siamo passati da 2.2 a 7.7 miliardi di persone lo dobbiamo soprattutto a un'aspettativa di vita più lunga e a una minore mortalità infantile, che sono cose molto positive. 2) Credo sia importante separare la questione ambientale e dell'inquinamento da quella climatica. L'inquinamento é dannoso per noi e per l'ambiente e dobbiamo fare di tutto per ridurlo, possibilmente annullarlo. Il clima invece cambia e continuerà a cambiare, anche se smettessimo di bruciare combustibili fossili. Nella storia varie civiltà hanno proliferato o sofferto in funzione delle condizioni climatiche, il problema qui é diventare meno dipendenti dagli effetti di questi cambiamenti e per questo il progresso tecnologico é fondamentale.
Sul progresso tecnologico e la qualità della vita sono d'accordo ma dissento in parte per il fatto che progresso tecnologico per un paese come l'italia vuol dire produrre automobili più moderne, come in altri paesi europei, ma io mi chiedo: perché produrre macchine che, benché di minore cilindrata, devono andare a 150 all'ora se i limiti in città e fuori sono minori? Il progresso tecnico sarebbe positivo se i veicoli non solo fossero di "piccola" cilindrata ma mantenessero una velocità massima che non varia nel tempo. Cioè, perché costruire un 1000 da 100 HP che consuma come un vecchio 1300-1500? Per andare alla velocità che questi permettevano con un certo consumo di carburante? Inoltre, col progresso tecnologico occorre un progresso culturale. Perché non usare di più mezzi pubblici (che i comuni e lo stato devono incoraggiare e tenere in efficienza) o biciclette (a trazione muscolare, non elettriche) per tragitti in città di pochi km? In questi esempi miei il concetto di cambiamento climatico si incrocia con quello del progresso e della qualità della vita come potrai facilmente capire ma se ne possono fare altri. La cultura significa pure tendere ad un minor consumo di energia in genere naturalmente
La voce si sente bassa.
Secondo me avresti dovuto parlare della riduzione dei consumi
Hai voglia a consumare meno
www.sciencemag.org/news/2017/07/best-way-reduce-your-carbon-footprint-one-government-isn-t-telling-you-about
@@herik63 si può fare, si può vivere riparando elettrodomestici e vestiti, si può vivere viaggiando meno e in maniera più sostenibile, si dovrebbe cambiare il sistema economico e i commerci, incentivando la produzione di beni utili e durevoli eliminando per sempre l'usa e getta e l'obsolescenza programmata.
Possibilmente sarebbe bello vivere in un mondo non basato sui consumi, ma sulla ricerca della felicità.
Poi io personalmente figli non ne voglio fare, sia perche penso che sul pianeta siamo davvero troppi, sia perché voglio troppo bene a mio figlio per farlo nascere in un mondo dove l'emergenza climatica è ormai la quotidianità
@@MatteoRed93 ma hai sentito a che livelli?
@@herik63 cosa?
@@MatteoRed93 la riduzione:
"La diminuzione dei consumi come strategia per l'abbattimento delle emissioni è una distopia.
Uno studio recente dell'Università di Leeds ha provato a fare una stima di quelli che sarebbero gli standard di vita in una società a basso consumo energetico. Il risultato è decisamente agghiacciante.
Alcune misure potrebbero anche essere viste di buon occhio da qualcuno: reddito di base universale, decrescita economica, tetto massimo al reddito, tassazione altamente progressiva che finanzi trasporti e servizi pubblici, economia pianificata e stop alla ricerca scientifica.
Il problema è che se anche si riuscisse a realizzare tutto questo senza provocare un colossale bagno di sangue (la Storia insegna), gli standard di vita dovrebbero comunque crollare per tutti: ogni cittadino non dovrebbe consumare più di 2100 calorie di cibo al giorno e tutti dovremmo vivere in appartamenti minuscoli - 60 metri quadri per una famiglia di quattro persone sarebbe lo standard.
I consumi di carburante dovrebbero essere limitati a 60-150 litri di benzina l'anno (uno o due pieni), e nessuno dovrebbe prendere l'aereo più spesso di una volta ogni tre anni (supponendo tratte di breve o media lunghezza, altrimenti anche meno).
Ogni persona avrebbe diritto ad un massimo di 4 kg di vestiti nuovi all'anno, e dovremmo tutti abituarci a puzzare un po' di più, giacché i consumi d'acqua sarebbero contingentati e la lavatrice si potrebbe fare una volta ogni 18 giorni (venti volte l'anno).
La buona notizia è che tutti avrebbero diritto ad un telefono cellulare e ogni famiglia avrebbe diritto ad un laptop ogni quattro persone.
Personalmente non ritengo che un simile scenario di povertà globale sia auspicabile, ma se anche lo fosse: quanto pensate che sia realistico? La riduzione dei consumi e l'efficientamento energetico sono due obiettivi giusti e sacrosanti, ma NON risolveranno il problema climatico a meno di non rinunciare tutti alle componenti fondamentali del nostro benessere e obbligare con la forza chi non vuole farlo.
Ad oggi non esistono paesi che abbiano consumi energetici al di sotto di quelli considerati sostenibili e che allo stesso tempo garantiscano standard di vita accettabili ai propri cittadini. Nessuno.
Esiste un'alternativa, ed è quella di ricavare l'energia che ci serve per vivere decentemente in altro modo che non sia bruciando combustibili fossili, e quest'alternativa passa da un'accelerazione della transizione nucleare in tutto il mondo.
-Luca
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959378021000662#s0140"
Ma quale monologo noioso? Fantastico e chiarissimo come sempre. Ora diventano anche più chiari(se ce ne fosse stato bisogno) altri tuoi video sul tema. E diventa chiaro che, tutti noi possiamo fare qualcosa, di piccolo naturalmente, ma che per la legge dei numeri, darebbe benefici giganteschi. Imparare a fare bene la differenziata(aspettiamo i video promessi), usare di più la bicicletta ( e le gambe), scegliere prodotti locali, riusare, riutilizzare e riciclare etc etc. Grandissimo Geopop
Come si direbbe in un’aula magnà:” VOCEEEEEEEEEEEEEEE!!!!”😄😄😄
Sei grande Andrea..bravissimo
Una soluzione molto valida è il nucleare:
Bisognerebbe iniziare a costruire reattori a fissione per limitare gli idrocarburi, è una volta pronti i reattori a fusione, potranno rimpiazzare completamente i fossili, ovviamente il nucleare va mixato con le rinnovabili
Anche l'uso di biomasse con il tempo potrebbero essere un buon sostituto, soprattutto in ambito domestico. Inoltre l'uso dei combustibili fossili non deve per forza scomparire. Al giorno d'oggi ci sono tecnologie come il Carbon Capture and Storage che se applicati alle centrali possono renderle quasi carbon neutral. Il problema è che i governi preferiscono dare sussidi ai combustibili fossili invece di finanziare queste tecnologie.
@@gabrielepeano2661 per l’inquinamento che causano e la pericolosità elevata andrebbero abolite, dato che abbiamo nucleare e rinnovabili
@@mirkostabellini4317 Ti posso dare ragione per il petrolio ed il carbone, ma il gas naturale è fondamentale, soprattutto per il bilanciamento del carico dato che le fonti rinnovabili sono molto intermittenti e il carico dipende dalle condizioni metereologiche. Inoltre il GN può essere sintetizzato con tecnologie Power to Gas mentre l'uranio-235, essendo scarso in natura, prima o poi finirà. Ci sono molte complicanze nel settore energetico che bisogna tenere conto, secondo me la soluzione migliore è creare un mix combustibili fossili con nucleare e rinnovabili diminuendo sempre di più la percentuale dei primi due mano a mano che le tecnologie si sviluppano.
@@gabrielepeano2661 il gas è limitato ma il nucleare no in quanto non solo l’uranio si può fissionare ma anche altri materiali come il Torio, di Torio ne abbiamo per far andare le centrali millenni, ma tanto le centrali a fissione servono solo per altri pochi decenni, verranno rimpiazzate da centrali a fusione non appena saranno pronte
@@mirkostabellini4317 Il Gas Naturale è limitato ma può essere sintetizzato con tecnologie Power to gas usando CO2 emessa dalle centrali quindi può essere addirittura carbon negative. Le centrali a fusione ora da quanto ne so (non sono esperto nel nucleare, mi puoi correggere) consumano più energia per raffreddare il reattore di quella che producono.
Bè lo hai spiegato benissimo! Perché questo concetto per quanto ripetuto migliaia di volte, non riesce proprio a passare tra le persone comuni. I ragazzi di La Fisica Che Non ti Aspetti e L'Avvocato dell'Atomo ci provano ogni giorno, ma non c'è verso. Il concetto di "deficit energetico" non passa. Proprio alla gente non vuole entrare in testa. Per cui grazie!
Potreste fare un video sul nucleare? Troppa gente ha una visione limitata e stereotipata di tale fonte energetica, che dati alla mano è l'unica in grado di risolvere i nostri problemi, con l'aiuto delle rinnovabili ovviamente. Magari con la partecipazione dell'avvocato atomico, con cui se non sbaglio avete già fatto un video in occasione delle acque di Fukushima.
Bravissimo Andrea bel video esplicativo, mi hai riportato nel tuo bellissimo libro (che consiglio di acquistare)..hai ragione ma mi resta sempre il dubbio perchè non ci abbiamo pensato prima???..(oltre alla nostra affamata corsa a testa bassa e al nostro menefreghismo), dato che ci sono fonti rinnovabili sfruttabili che non sono state scoperte 5 anni fa..siamo a pochi passi da una "fine" e se tutto andrà bene, con l ottimismo, passeremo gli anni 50 di questo secolo, ma gli anni "rimasti" sono pochi meno della metà..
stiamo aprendo gli occhi ma c è ancora parecchio menefreghismo in questo mondo, si fanno accurate selezioni di rifiuti ma poi le tonnellate di differenziata finisco nello stesso posto sbagliato tutte insieme..non abbiamo ancora picchiato abbastanza la testa mi sa..serve molta più rapidità
nuove fonti energetiche, o vecchie, visto che 'ste aleatorie non coprono il baseload.
Gli impianti solari termodinamici, con una sezione di accumulo termico adeguatamente dimensionata, possono raggiungere una programmabilità piuttosto soddisfacente. In ogni caso per poter sfruttare al meglio le fonti non programmabili la cosa migliore è lo sviluppo di tecnologie di accumulo energetico sempre più efficaci.
@@alessandroling-ecologista1261 che non esistono manco per niente, quanto dura l'accumulo della gigafactory di tesla?
E ragionevolmente tra quanto tempo avremo stoccaggi nell'ordine dei GW? Con quali costi ambientali?
La ricerca va bene, ma intanto che abbiamo il nucleare dobbiamo sfruttarlo il più possibile, come hanno fatto i francesi
@@herik63 esistono eccome, le tecnologie di accumulo energetico sono molto varie e ce ne sono anche di molto valide. Se si sfruttamento i bacini idrici del nord Italia non solo per la produzione ma anche per l'accumulo attraverso l'aggiunta di una pompa, si potrebbero ottenere accumuli di quando quantità di energia con rendimenti molto elevati. Ci sono anche i sistemi CAES per poter sfruttare le cavità naturali per l'accumulo attraverso aria compressa, le soluzioni davvero non mancano... Anche l'idrogeno è un ottimo metodo, soprattutto perché può essere impiegato negli impianti a gas già esistenti, la pecca sono i rendimenti ancora un po' bassini per la sua produzione ma è un problema che la ricerca risolverà, in fondo è una soluzione piuttosto recente.
@@angelosemeraro3170 prima di quanto tu possa pensare. Tra l'altro le tecnologie di accumulo non hanno un grosso impatto ambientale, ovviamente qui non sto parlando di batterie elettrochimiche, che personalmente non mi entusiasmano, ma altre soluzioni sono assolutamente a impatto zero o quasi.
Il ragionare sul fatto che abbiamo bisogno di rinnovabili in quantità da coprire il fabbisogno è un pensiero forviante...
Di fatto consumiamo tantissima energia, in maggioranza quella "nera" concentrata e non rinnovabile, proprio perchè è più redditizia per il modello economico capitalistico che stiamo praticando in questi anni. L' uomo o i pochi di quel tempo, hanno scelto consapevolmente per massimizzare il profitto questo modello energetico (anche oggi), se ci fossimo sviluppati invece a sole rinnovabili dall'inizio avremmo creato una società comunque prosperà a minor consumo energetico...
Di fatto tornare indietro è difficile, la transizione energetica non sarà indolore e passerà per qualche crisi, come di solito accade nella storia umana!
Comunque grazie per il contenuto! Molto chiaro
Non hai menzionato l’energia nucleare. I fattori di rischio non sono più alti di altri tipi di produzione
E ma i bimbiminkia ecologisti ormai l'hanno etichettata come il male piú assoluto
Di nucleare ne parla Santini in un commento sotto il post di procione (non ricordo il nik completo, scusate)
In realtà la pericolosità del nucleare è rasente allo zero, pure L’ idroelettrico fa più vittime del nucleare
Ciao Andrea, sono d'accordo su tutto quello che hai spiegato, infatti ci vorra' del tempo purtroppo. Poi mi chiedevo sempre per il discorso "green" , si sta dicendo da qualche tempo ormai che le auto elettriche / ibride sono la soluzione ad oggi per ridurre l'utilizzo del carburante e generazione di co2 . Ma non si sposta solo il problema? Dopo non si creano rifiuti di una quantita' enorme di batterie che alla fine contengono acidi? ok che una parte si dice che si riclica, ma quanta? cmq complimenti per il canale vi seguo da un'po ormai e tutto interessante, un abbraccio !
Il nucleare sarebbe l'unica soluzione. Risolveremmo tutti i problemi legati all'inquinamento
mio dio ci sono talmente tante cose giuste in questo video che non so nemmeno da dove partire a commentare, penso che sia il video più bello che hai mai fatto
Ne sono felice! Anzi felicissimo, perché questo video è interamente tratto dal mio libro! amzn.to/2SNiM31
Credo che l'unica soluzione che permetta (nell'immediato e non) di sostituire le centrali che usano i combustibili fossili è il nucleare.
usare il metano e catturare la CO2
@@claudio-u9v il metano rilascia CO2 (meno peggio del carbone sicuramente). Per catturare CO2 devi comunque usare energia (non so di preciso come funziona ma credo rischia di essere come un ventilatore che soffia su una turbina eolica), poi posso anche sbagliarmi visto che non sono molto informato sulla cattura della CO2.
Veramente interessante, grazie! Quindi la prima cosa da fare è cercare di cambiare lo stile di vita nel più breve tempo possibile...
Un punto sul nucleare sarebe stato gradito, anchè perchè è il più efficiente di tutti.
penso che si volesse finire lì, senza però pronunciare questa parola che a molti spaventa
@@pionieresvizzero2224 già, visto che sta collaborando con l'Avvocato dell'Atomo.
Interessante chiaro continua così grazie
si può produrre energia con le centrali nucleari
peccato che siamo poco più del 30% pro il 66 è contro :/
@@dalton4573 mi sembra l'unica alternativa
Si deve... altrimenti non si va da nessuna parte
Energia dal nucleare a fissione? In Italia? Dopo due referendum con quelle percentuali di contrari? Irrealistico... Il perché? Immagiamo che, di punto in bianco, tutto il mondo scientifico , supportato da tutti gli economisti e un discreto numero di politici (già qui siamo vicini alla fantascienza, ma per pura ipotesi speculativa, immaginiamocelo) ci dica che, dati alla mano, sia impossibile c'entrare gli obbiettivi di riduzione della produzione di anidride carbonica senza che si implementi anche l'energia nucleare. Che succederebbe ? Minimo Dieci anni per convincere una opinione pubblica contraria , seguito da un referendum che sancirebbe una maggioranza di favorevoli ed una minoranza di contrari non solo rumorosa, ma disposta ad azioni violente pur di impedire la costruzione di una centrale. E poi, costruirla dove? Già la discussione per l'ubicazione del deposito unico nazionale delle scorie ha dimostrato quanto parlare di nucleare in Italia sia difficile. Ma immaginiamo pure che queste cose siano superate come per magia, avete considerato i tempi di costruzioni di una centrale? Dieci anni? E i tempi di costruzione di un numero di centrali atomiche congruo a soddisfare i nostri bisogni energetici in sostituzione dei combustibili fossili? No, più ci penso e più l'opzione nucleare mi sembra un treno perso. Almeno per quanto riguarda l'Italia. Convincetemi del contrario.
@@thebedbad tutto questo si riduce in una parola sola ITALIA , purtroppo😪
bravissimo, complimenti, non si può che condividere....
Se dici “nucleare” RUclips demonetizza? Eppure hai parlato con l’avvocato atomico, suvvia un po’ di coraggio
💚☢💙
Se dovessi scegliere (a mò di gioco della torre) tra il monologo come Lei titola e un video accattivante, preferirei il monologo.
Personalmente, ho la sensazione di contenuti fruiti e non distratto dall’intermittenze - interruzioni di caotici punti di angolatura.
Grazie sempre
Grazie del video. Potresti registrare ad un volume più alto?
Ho comprato il tuo libro ed è veramente interessante. Ci vorrà molto tempo per la transizione ecologica certo ma prima iniziamo e meglio sarà per avere un futuro migliore.
Monolocale super hai centrato il concetto principale cioè dove prendere tutta l'energia che serve
Alleluia! Finalmente si parla seriamente di energia!
situazione reale ben illustrata.
Grazie al cielo un ragazzo informato ed obiettivo!
Io ho sollevato più volte anche il problema delle rinnovabili (inteso da praticamente tutti come fotovoltaico, anche se non è solo quello) della variabilità. Di notte, di inverno, quando è nuvoloso, con i fiumi carenti di acqua, con poco vento... sono variabilità! Ma l'uomo non sarebbe in grado di adeguarsi
Esiste una soluzione al problema, ma è più politica che tecnologica: creare una rete elettrica unificata tra più paesi, in modo da poter contro bilanciare eccessi e mancanze da altre parti. Tra l'altro non è niente di utopistico, lo sta già facendo l'europa proprio per questo motivo, l'ideale sarebbe estenderlo a più paesi. Il bello dell'elettricità è che una volta prodotta è disponibile ovunque nella rete, con pochissimo ritardo. Molti penseranno che sulle grndi distanze ci sarebbe un sacco di perdite,, ma costruendo delle reti ad altissima tensione in DC si perderebbe poca energia
@@goromir7093 Vero! Potrebbe essere una soluzione collegare l'emisfero nord con quello sud della Terra.
@@goromir7093 sul fatto delle dispersioni basse... Già ora le colonnine a ricarica rapida hanno sistemi di raffreddamento integrati, pensiamo a passare correnti per sostenere città intere.
Di certo le dispersioni dei combustibili è che usi combustibile per muoverlo o lo bruci per ottenere energia e muoverlo più facilmente
Bel monologo! Per quanto mi riguarda di video così ne puoi fare ancora parecchi... l'argomento è vasto e complesso ma non se ne parla mai abbastanza...
Video meraviglioso 🥰🥰🥰🥰
Bel video, semplice, chiaro, preciso
Ciao Andrea, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi degli investimenti che fanno per andare su Marte, e se ci trovi qualcosa di positivo, grazie e ancora tanti complimenti 👍
Ottimo monologo, mette in evidenza i due lati della equazione energetica.
Ciò che manca, secondo me è il fatto che consideriamo il lato dei consumi constante o in crescita. E lo è a causa del costo (ancora) basso dell'energia non rinnovabile.
Per fare un esempio concreto: negli USA sono diffuse macchine con cilindrata 5000 cc perché, per scelte politiche la benzina costo poco (0,75 €/l circa) , in Europa sarebbe impensabile a causa del costo più elevato, più del doppio ed anche una maggiore coscienza ecologica.
Ciò che manca ancora è il fattore di efficientamento. Siamo ancora agli albori, ma le macchine elettriche, le migliori tecniche edilizie di costruzioni e ristrutturazione vanno verso la direzione di diminuire il consumo globale.
Comunque si, una strada lunghissima che può essere percorsa più brevemente solo, secondo me, con l'aumento del costo della energia non rinnovabile.
Per dirla in parole più matematiche, mancano nell'equazione (o sistema di equazioni) il costo dell'energia, sia rinnovabile che fossile, l'efficienza media dei sistemi di consumo.
Grazie per questo bellissimo video.
sei un bravo ragazzo
MI COMPLIMENTO ... BRAVO !!!
Il lavoro di divulgazione scientifica è importante e va fatto prendendo in considerazione tutti gli aspetti.
Se si inizia dicendo che abbiamo usato i combustibili fossili solo per questioni economiche e per denaro non si parte con il piede giusto. Non si può dire che "i soldi erano l'unica cosa che contasse". Quello che contava a metà e fine del 1800 era una fonte per riscaldare le case (gli alberi stavano finendo...) e per far funzionare le primitive industrie (affamate di calore, es. per la produzione di vetro, acciaio e cemento). Quando poi abbiamo sperimentato la meraviglia dell'energia elettrica il nostro mondo è passato alla fase 2.0. Moccia dice pure che "non ce ne siamo fregati dell'impatto ambientale" dell'uso delle fonti fossili. Fino alla prima metà del secolo scorso nessuno aveva una neppur lontana idea di cosa volesse dire ecologia e sistema ambientale.
L'uso dei combustibili fossili hanno permesso a tutti noi di andare a scuola, avere un ospedale che funziona e strade illuminate (e non polverose). Se guardiamo un video su RUclips (magari questo) lo dobbiamo al fatto che ci sono le fonti fossili che ce lo permettono. Ricordate anche che il computer che state utilizzando (o lo smartphone) è fatto in buona parte di materie plastiche e queste derivano dal petrolio (se poi parlate di bioplastiche il discorso si allarga troppo e non finiremmo più di parlare).
Moccia dice che non abbiamo mai avuto il potere di modificare il pianeta nel quale viviamo. Gli ricordo che i mammuth si sono estinti perché ce li siamo mangiati tutti. Per gli uomini primitivi era molto più facile andare a caccia di un solo mammuth che predare centinaia di conigli o piccole prede, con enorme dispendio di energia. In altri termini, l'uomo non è stato mai in pace con l'ambiente, sin da quando ha fatto la comparsa sulla Terra. Questa, tra parentesi, non è una caratteristica della nostra specie. Pensate al punteruolo rosso, che ha portato alla morte di quasi tutte le palme. Una volta terminate tutte le piante, il punteruolo rosso si estinguerà ed esso sarà la causa della sua fine. In pratica quello che l'uomo sta facendo, ma che probabilmente riuscirà ad evitare (perché siamo un poco più intelligenti di un insettino).
Il benessere al quale siamo abituati lo dobbiamo a carbone, petrolio e gas naturale, che ci piaccia o no. Se vogliamo andare contro questo sistema basato sull'uso delle fonti fossili allora dobbiamo essere disposti a cambiare il nostro stile di vita. Da soli possiamo fare moltissimo, senza aspettare che "gli altri" (politici, stati, grandi aziende, scienziati, economisti) facciano qualcosa per il pianeta Terra. Un signore molto importante (Piero Angela) diceva che il principale sottoprodotto del petrolio è stata l'emancipazione della donna. Non ce lo dimentichiamo. E non dimentichiamo però nemmeno che questo vale solo nei paesi occidentali. Nei paesi produttori di petrolio questa fonte è una dannazione per le donne, basta vedere come vengono considerate le donne nei paesi arabi produttori di petrolio.
Sbaglia Moccia a dire che non c'è un sufficiente quantitativo di energia rinnovabile che può sostituire quelle fossili. Di energia rinnovabile ce n'è da sfamare la fame energetica di 10mila pianeti come la Terra. Il problema è che queste fonti rinnovabili non sono immagazzinabili e modulabili come invece lo sono quelle fossili. Attenzione poi a quando si parla di percentuali di energie rinnovabili. Possiamo anche arrivare al 50%, ma se il consumo totale aumenta, il 50% dell'energia fossile consumata tra 50 anni potrebbe essere superiore all'85% dell'energia fossile consumata adesso. Tutti parlano di fonti energetiche miracolose che risolveranno i problemi. I problemi non sono risolvibili se non decidiamo a consumare di meno e ad abbassare clamorosamente i nostri livelli di vita (sfido chi di noi è disposto a mettere in carica il proprio cellulare solo una volta alla settimana invece di una volta al giorno...).
Sul ruolo della CO2 non mi esprimo, perché il discorso è molto serio e non può essere riassunto in poche righe di testo. Faccio solo notare che dal 1750 al 2023 il contenuto di CO2 nell'atmosfera è passato da 0,03% a 0,04%. Per me bastano questi numeri. Se si pensa che l'aumento dello 0,01% di una qualsiasi sostanza possa avere questi effetti così catastrofici secondo me siamo lontani dalla verità.
Bellissima argomentazione.
Mi raccomando, più video con Giulia
ciao, sono profondamente d'accordo con te, ma più che un problema di tempo lo vedo come un problema economico. Passare alle fossili necessita di un ingente investimento di capitali pubblici e soprattutto privati. E visto che la salute di una certa classe di cittadini non è importante ecco che diluire gli investimenti nel tempo diventa assolutamente necessaria.
In realtà è solo una prospettiva. In un epoca in cui non sappiamo più cosa vendere per generare economia, e fioriscono servizi e prodotti al limite dell'assurdo, sostenibilità e conversione ecologica sono un opportunità economica di crescita. Spenderemo meno in bollette e di più in impianti, questo è sicuro.
Bravo e professionale come sempre.
Tutto vero, va anche ricordato che L’approvvigionamento energetico incide sul cambiamento climatico/ emissioni di CO2 nell ordine del 27% sul totale delle emissioni, ovviamente sono temi giganteschi.
Assolutamente d’accordo sul problema del tempo.
Mi sembra buono come intro al tema, a mio avviso dovrebbero seguire altri video sulle varie tecnologie rinnovabili, sull'efficientamento degli edifici sui processi sostenibili e perché anche sui sistemi di cattura della CO2 che si stanno sviluppando
hai detto cose molto corrette concordo con te anche perche l'estrazione di minerali per la "transizione ecologica" sarà indolore o ceereà danni all'ambiente? e poi parliamo dello smaltimento delle batterie esauste? io sinceramente ti dico ci credo molto poco vedrai che poi le lobby vinceranno, troppi soldi e troppi lavoratori in ballo a rischio disoccupazione, non ce un progetto solo una visiona e non può esserci visione senza progetto
Tra batterie ed un forte uso di rame per le macchine elettriche ed le turbine per produrre aumenta sia batterie sia rame sia energia specialmente elettrica se si pensa con il nucleare aumenta la materia prima come uranio torio.
Il metodo Green ci costerà con elettricità ci solo attendere non solo Italia ma il resto del mondo, con il nucleare ho senza nucleare.
Se tutti passa con elettricità aumenta la domanda ed aumenta il costo e normale che sia così.
Occorre mix di energia da non rinovabile a rinovabile.
Ottimo video. Bravo. Lo dico veramente.
Ottima spiegazione come ormai è lo standard abituale di Geopop... complimenti davvero👍 🤗 ... però mi piacerebbe capire per quanto riguarda le energie rinnovabili, in particolare l'elettrico utilizzato nelle autovetture, come sarà possibile smaltire le batterie che avranno esaurito la loro utilità. Si potrebbe approfondire tale aspetto in una prossima puntata di Geopop? Grazie per l'attenzione.
Video molto costruttivo. Magari un fotovoltaico in ogni tetto, e per ogni tetto intendo ogni tetto, sarebbe un buon inizio.
A parte l'energia necessaria per costruire e smaltire a fine vita tutto quel fotovoltaico...
Grazie, sempre un piacere ascoltarti. Una cosa però non mi è chiara: abbiamo veramente bisogno di più energia? Sembra una bestemmia, ma: l'illuminazione pubblica non è più ad incandescenza, ma laser/led. 1/10 di prima. La domestica idem, le aziende occidentali sono diminuite drasticamente. Le orientali ovviamente no, ma il problema quindi sarebbe la, non qua, ma se ne parla qua... un ossimoro. Le auto elettriche sono ancora pochissime e si caricano di notte, quando l'energia è un surplus e lo studio dell APE della mia casa, dice che se mettessi il cappotto, i pannelli solari e la pompa di calore, scenderebbe a 1/10... meglio tappare i buchi alle ruote che buttare dentro aria in continuazione no? Non lo so, ma più mi studio l'argomento, più sono confuso, anche perché al di fuori di una mera propaganda politica, la transazione energetica di fatto non esiste. Basta vedere il crollo degli incentivi e gli obblighi alle produzioni circolare che non ci sono mai stati e la gente continua a comperare l'acqua in bottiglie di plastica, pensando che poi venga riciclata (meno del 2% si ricicla) anche se a casa costa 1/10,000 (conti fatti) ed è spesso migliore. Mah... quanti dubbi ho. L'unica cosa chiara è il clima sta andando a rotoli. E grazie ancora per avercelo ricordato. Speriamo vi ascoltino anche chi di dovere.
Lavoro nelle rinnovabili da molti anni ormai... di vario tipo. Per quello che è la mia esperienza, ma soprattutto la mia opinione, concordo pienamente sulla necessità di produzione di energia da fonti diverse dal fossile (evito giustamente la questione rinnovabili perchè ci sono altre energie "durevoli"). Ma non sono d'accordo sulla questione global warming. Mi spiego meglio: certo che il pianeta si sta surriscaldando, ma non è a causa della CO2. Sappiamo benissimo che esistono gas che hanno effetto schermo molto superiore (CH4, NOx, ecc.). Ma a parte questo, è storia riconosciuta che tali surriscaldamenti sono ciclici nel periodo astrale della Terra. con periodo astrale parliamo di millenni, non secoli (ecco il motivo per cui i nostri parenti non ricordano un caldo del genere). Esistono prove "provate" (passami il termine) di questo, ad esempio Ötzi, trovato in un ghiacciaio. Mi spieghi come facesse oltre 5000 anni fa a trovarsi un uomo in un ghiacciaio a quelle temperature?? E' stato scoperto di recente il motivo della scomparsa dell'antica Roma... una siccità che durò decenni... ecc. ecc. ecc. Giustamente tu parli di ricerche scientifiche a supporto della teoria dell'effetto serra, ma sinceramente... uno che è pagato per studiare il riscaldamento globale a seguito dell'effetto serra, potrà mai dire che questo non è vero? ti prego di non considerarmi un sostenitore del "complotto", sono solo una persona che cerca di ragionare con la propria testa. P.S.: Complimenti per i tuoi video
Giusto che hai detto che uomo che hanno trovato da 5.000 anni si vede un tempo faceva caldo.
Un tempo ci sono stati più eruzioni vulcani che ha generato co2 ed non solo più polveri vulcanica.
Oltre la co2, potrebbe anche effetto solare che manda più energia ho più calore in fatti ogni 10 anni ci sono le macchie nere detto buchi neri sul sole che compaiono circa 10.
Bravissimo
Il problema di base come accennavi é legato alla volontà, nonché di priorità . Fino ad adesso la forza motrice della nostra società, nonché la base del sistema economico derivante, ha una connotazione egoistica, il guadano, e non una sociale, il benessere comune. Il tema del tempo é cruciale, ed é proprio li dove é più evidente la questione della volontà (e per volontà intendo volontà collettiva, sociale, espressione pratica della scala di valori collettivi). La concezione di tempo umana, specialmente quella della società moderna, mal si adatta (in realtà non lo fa per niente arrivando al paradosso di ribaltare l'equazione) ai tempi e agli equilibri naturali. Le tematiche dei cambiamenti climatici le ricordo da quando sono bambino (più di 30 anni fa) ma, per la maggior parte di questo tempo, non sono state affrontate per completa assenza di volontà. In una società sempre piu veloce completamente focalizzata sulla crescita, competizione e sul derivante guadagno, una tematica lenta (focalizzata sul futuro e non sull'immediato) e "controproducente" come i cambiamenti climatici era e rimane in fondo alle priorità. Il problema é che i tempi "naturali" se comparati a quelli "moderni" hanno una connotazione inesorabile; se nella velocità della modernità è facilmente concepibile una sterzata repentina in natura ciò non esiste. La terra ci ha dato tempo per correggere la rotta ma allo stesso tempo necessita di tempo per rendere questa correzione effettiva, ciò che é mancato e continua a mancare é la volontà ovvero un cambiamento delle priorità. Il concetto é che fin quando la nostra scala di valori sara tarata sull'egoismo e il guadagno la scelta di ritardare la virata e aspettare per la sterzata rimarrà predominante.
Purtroppo per esperienza personale (avendo vissuto in Asia Africa e Sudamerica) posso dire che é illusorio e molto occidetal-centrico credere che é in atto un processo di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. I paesi in via di sviluppo sono molto poco ben disposti a rinunciare proprio a quello sviluppo che finalmente li raggiunge, per partecipare alla risoluzione di problemi, creati in larghissima maggioranza da paesi che già da molto tempo godono di quello sviluppo causa dei problemi stessi (leggi tempo e volontà). E le stesse potenze economiche occidentali (maestre di ipocrisia), in continua competizione le une con le altre, sono ben contente della crescita di nuovi mercati su cui basare una propria ulteriore crescita economica (quante volte crescita!, vedi priorità).
Il mantra di competizione, crescita economica e progresso tecnologico ad ogni costo ci ha resi schiavi di quest'ultimo. L'accoglienza incondizionata di qualsiasi nuova tecnologia (tecnica, progresso tecnologico o qualsivoglia) ci ha lasciato in balia delle conseguenze della loro stessa adozione sfrenata, portandoci al paradosso della ricerca di un ulteriormente progresso tecnologico come unica via di uscita.
Fino a quando il concetto di cambiamento si dovrà adattare (un paradosso di per s'è) alle priorità causa del problema stesso, questo risulterà sempre inefficace. Per chiarezza: fino a quando all'economia "green" gli verrà richiesto, in primis il guadano, e quindi messa in competizione con la tradizionale, fino a quando si parlerà di crescita economica e fino a quando non si metterà in discussione il nostro modello di progresso e la nostra scala di valori sociali e infine fino a quando non si accetterà che bisogna rinunciare a qualcosa per il bene collettivo, si continuerà per un ritardare la virata sperando nella sterzata.
Ps apprezzo tantissimo il vostro lavoro
Colgo l'occasione per farti i complimenti per la qualità dei contenuti e la capacità comunicativa mai tendenziosa. Molto bravo
Mmmm pienamente d'accordo su molti concetti espressi (la maggior parte sono oggettivi)
Comunque a mio parere un'idea utile per diminuire l'inquinamento da CO2 è il capture storage che può essere effettuato. Mi sembra che i governi potrebbero inserire un obbligo/incentivi per le aziende inquinanti per operare in tal senso
Bravo concordo al 100%
Sono riuscito ad ascoltarlo, ti ringrazio mi hai aperto gli occhi: ero convinto che si usassero ancora i combustibili fossili solo per una questione di business. Grazie
Bella André
@GeoPop secondo me sarebbe interessante un approfondimento su un tema che potrebbe anche essere la risposta in tema di transizione energetica, sto parlando della fusione nucleare.
Tema veramente scottante, soprattutto alla luce di quello che vivivamo in questo periodo con la crisi energetica del gas.
E' bastato chiudere il rubinetto e la nostra economia sta andando letteralmente a rotoli.
Beh, è chiaro che non sarà possibile passare alle rinnovabili dall'oggi al domani, ma ci vorrà tempo. La cosa che a me preoccupa però è che questo tempo sia eccessivamente lungo e che si raggiunga la fatidica soglia del grado e mezzo di temperatura, che innescherebbe il processo autocatalitico di alterazione permanente del clima.
A mio modestissimo parere, almeno nel breve termine bisogna mettersi il cuore in pace e iniziare a costruire delle centrali nucleari.
So che è un tema scivoloso e c'è tanta gente a cui non piacciono, ma attualmente, con una società energivora come la nostra sono le uniche che riescono a fornire un adeguato fabbisogno energetico senza ricorrere in modo così massiccio al fossile.
In seguito andrebbe sviluppato quel prototipo di reattore a fusione nucleare in modo da eliminare il problema delle scorie e magari poi iniziare a pensare a utilizzare come "propellente" per le centrali l'idrogeno, esattamente come avviene nel sole.
Per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici si potrebbe usare il gradiente geotermico presente dappertutto, mentre per quanto riguarda la mobilità l'ideale sarebbero le fuel cell a idrogeno, ma attualmente hanno costi ancora troppo alti.
Insomma, un bel problema...
Ottimo video che spiega bene il problema.Un secolo pero' e' lungo e nel frattempo bisogna evitare lInnalzamento di quel mezzo grado in piu'.Il Prof.Stefano Mancuso, di cui suggerisco di vedere i video , suggerisce di piantare alberi che riuscirebbero a rallentare l'aumento del CO2 nell'atmosfera.Secondo lui basterebbe piantare un miliardo di alberi per riportare il CO2 ai tempi preindustriali e avere almeno una settantina d'anni per sviluppare energie alternative. Spetta a noi richiedere ai nostri governi provvedimenti in tal senso.
Ascoltate quest'uomo vi prego, dice la verità
Argomento molto controverso per le diverse implicazioni con il "potere delle corporations", .Come lo tratti tu che non rappresenti alcun interesse mi trova d'accordo su tutta la linea. Aggiungo solo che dobbiamo consumare meno e produrre meno rifiuti.
Gran bel video Andrea! Stai facendo un lavoro assurdo, continuate così ❤🔥
molto interessante come argomento,però dovremmo pensare anche a evitare sprechi di energia,se ogni tetto avrebbe del fotovoltaico(per esempio)ci sarebbe meno energia persa .
con tutti i soldi che ci vogliono arriviamo alla fusione in 10 anni.
Interessante, grazie 👋
È vero, siamo affamati di energia, dove trovarne altra che non rovini di più l'ecosistema? Secondo me non è dove la troveremo ma cosa dovremmo cambiare nel nostro stile di vita per non consumarne troppa. Perché ne consumiamo tanta? Da che mondo è mondo, l'essere umano adopera la propria energia per vari scopi, per lavorare, per divertirsi, per aiutarsi nelle faccende di casa, nelle guerre nei conflitti famigliari e sociali ecc. Se noi adoperiamo male la nostra energia, se la sprechiamo, cercheremo di riempire il vuoto dentro di noi con l'energia che ci sta attorno sprecando anche quella. Dovremmo chiederci in quale modo sprechiamo la nostra Energia? Perché dobbiamo lavorare per gli altri senza sentirci soddisfatti di ciò che facciamo, pertanto quando ritorniamo stanchi dal lavoro a casa sentendoci insoddisfatti abbiamo bisogno di accendere la TV oppure accendere il riscaldamento oppure il climatizzatore, oppure prenderci qualche bibita fresca dal frigorifero, oppure ciattare al computer con qualcuno, oppure oppure oppure. È questo quello che succede quando le cose vanno male, se noi siamo tristi e vuoti cerchiamo modi alternativi per ricaricarci di energia che però non ci soddisfa per niente, anzi perdiamo ancora più energia cercando il modo per stare meglio. Dobbiamo smettere di vivere in questo modo, noi non siamo bestie ma esseri umani, pensanti e ragionanti, noi dobbiamo pensare solo a noi stessi cercando di vivere meglio che possiamo con quello che abbiamo. Questo periodo è di cambiamento, chiudono le fabbriche, il lavoro scarseggia e tutti si chiedono come faranno a vivere. È questo il momento di cambiare vita, dobbiamo credere di più in noi stessi e meno negli altri, dobbiamo cominciare a pensare a modo nostro tirandoci fuori dal sistema, se questo modo di vivere ci ha portati a vivere male, dobbiamo capire cosa fare per vivere meglio, noi abbiamo bisogno solo di essere padroni di noi stessi e di fare solo quello che ci aggrada per vivere bene ed essere felici. Solo usando la nostra Energia per vivere bene non avremo bisogno di sprecare l'energia degli altri.
Concordo sul fatto che alcuni politici non sanno nulla di transizione ecologica e parlano a vanvera. Le scelte motivate ideologicamente poi si infrangono con la realtà o con l'assoluta distruzione immotivata di interi settori economici
é vero, il tempo è un fattore determinante per la transizione energetica, ma ricordiamo che comunque non è l'unico. Purtroppo ci sono altri fattori che rallentano questa transizione ed è l'esistenza di OPEC che rendono il mercato del petrolio molto fruttuoso per i paesi esportatori e il potere delle lobby del petrolio e del carbone che fanno ostruzionismo per politiche che incentivano l'uso di energia da fonti rinnovabili (negli USA in particolare). Per non parlare dei sussidi per i combustibili fossili.
I sostituti rinnovabili e sostenibili dei fossili ci sono e potrebbero già essere applicate con le tecnologie odierne, ovvero l'uso di biomasse (con tutte le sue limitazioni) e l'uso di energia nucleare sostenibile. Purtroppo per quest'ultimo c'è molta disinformazione e la gente ha ancora una paura ingiustificata.
Carissimo Andrea,
Premetto Ti/Vì seguo e ammiro.
Siete Bravi, andate avanti così.
Cercati su You Tube questo video, e dacci un occhiata. Nn sono novità.
Ma prova ad immaginare! a vedere oltre.
Rinnovabili la rivoluzione di accumulatori e batterie 18 ottobre 2022
Video molto interessante
Grazie💜💜💜