Rete tranviaria di Trieste: il tram 2

Rete tranviaria di Trieste: il tram 2, il tram di Servola
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La distruzione del verde triestino fu iniziata dal sindaco Illy, che fece tagliare tutti gli alberi delle Rive, liquidando così per sempre la secolare tradizione del "liston" sulle Rive, che d'estate sono ormai simili ad un'autostrada sahariana. L'opera distruttrice continuò con di Piazza, che trasformò l'area dello storico Ospedale della Maddalena, con i suoi alberi secolari, in un autentico cratere lunare. Tra un disboscamento della Val Rosandra e l'altro, e la diuturna sparizione di un albero qua e là, ora il suo impegno continua in piazza della Libertà. Però l'eliminazione del platano - monumento della Rotonda del Boschetto, che forse era l'albero più antico della città, è la prova che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Fu soppresso con la solita accusa d'essere troppo vecchio e/o malato, ignorando che i platani sono tra gli alberi più longevi, e a tutte le latitudini: ci sono platani plurimillenari sulle isole di Creta o del Negroponte, come veniva chiamata l'isola di Limni, e sono ancora vivi i platani piantati da Pietro il Grande a San Pietroburgo. Inoltre, sono vivi e vegeti i platani piantati dalla compianta Defonta a Zagabria, o quelli di Villaco dove, per non doverli tagliare, un'intero quartiere fu costruito seguendo la disposizione delle antiche piante. Quindi non era una questione d'età, nè di salute, perchè il suo tronco trasformato in una scultura testimonierà per sempre, che il povero albero era sano come un pesce, anzi, come un mussolo!

[@GrandeCapo_PallaPesante]

Bravissimo, stai mostrando un pezzo di storia della tua città.

[@SquaraMezatondaviaggi]

I know. Until 1945 in the USA there were 8000 km of very efficient trams, and in Italy there were trams in almost all cities. But in the US the oil and auto corporations, in Italy Fiat, did everything to dismantle the lines and sell cars. Throughout the West, trams survived only in Germany, Austria, Belgium and Holland because they were destroyed by the war and had to make do with what was left, and it was their luck.

[@gabrielmiller9854]

I wish Trieste did like Milan and kept the urban network.... To me the transport on rail is the best over the ones on tires
PS although i am American I was born in Trieste 😅

[@SquaraMezatondaviaggi]

Sulla linea 2 circolavano le stesse vetture della linea 6, e quasi sempre erano le unidirezionali. Il tram grigio più piccolo degli altri era la cosiddetta "scovazzera", cioè due vetture usate su tutta la rete che servivano per la pulizia dei binari. Avevano un meccanismo retraibile automaticamente in presenza degli scambi, e si diceva che fosse un'invenzione Acegat, e che venissero dei tecnici da tutto il mondo per copiarlo. La linea 2 fu sospesa nel 1959, ma teoricamente non venne soppressa perché serviva come collegamento alle officine del Broletto dove fino all'ultimo tutti i tram venivano riparati e ogni 10 anni completamente revisionati. La linea riprese soltanto per alcuni giorni nel terribile gelicidio del 1962, quando i tram si presero una purtroppo breve rivincita, perché in quel frangente furono gli unici mezzi in grado di circolare. E i binari dal Broletto a Sottoservola, compreso il girone e la sede riservata, rimasero quasi intatti seppur coperti da "graie" fino al 1974, ben 4 anni dopo lo smantellamento della rete.

[@FritzTS]

Io ricordo che il tram 2 era grigio e più piccolo degli altri di Trieste. Forse ho ricordi erronei? Quando è stato soppresso?

[@fabiod9972]

I tram di Trieste erano monodirezionali o bidirezionali?

[@SquaraMezatondaviaggi]

Tutti i tram Stanga erano bidirezionali, ma durante la guerra le officine del Broletto vennero bombardate, e furono distrutti alcuni tram, mentre altri vennero addirittura colpiti in transito (e non si trattava certo di errori, perchè allora tutti gli obiettivi venivano colpiti a vista). Comunque, nel dopoguerra alcuni tram vennero ricostruiti, ma per mancanza di materiale elettrico e di "manize" diventarono monodirezionali. Erano quasi tutti 400 III serie, e dopo la sospensione del 2, venivano usati quasi esclusivamente sul 6. Erano molto comodi perchè più capienti, e non erano dotati di panche ma di normali sedili da filobus, però a differenza di questi ultimi c'era soltanto una fila di qua e una di là, per cui non occorreva chiedere "siora, per piazer, se no la se sposta, come passo?"