Io faccio l'università telematica e sono assolutamente soddisfatto della mia scelta. Anche se sono giovane, non mi pesa rinunciare alla "vita universitaria". Di andare a lezione, di parlare con i colleghi e andare alle feste non me ne frega nulla. Mi interessa solo laurearmi il più velocemente possibile. all'Università fisica sei troppo lasciato a te stesso. in tanti corsi, se non vai a lezione, il prof ti taglia le gambe dandoti una mole di studio da fare da solo disumana e ti penalizza perché non hai frequentato le sue "indispensabili lezioni". Stare con i colleghi per me è solo perdita di tempo. Se devo andare all'università fisica, seguire le lezioni che spesso possono anche toglierti tutta la giornata e in queste lezioni passare la metà del tempo a cazzeggiare allora me ne sto con la mia bella telematica dove decido io la frequenza con cui voglio ascoltare le lezioni e ho soprattutto un supporto enorme con tantissimi materiali integrativi di studio. Io ho fatto sia l'università tradizionali che quella online. La quantità di tempo che si risparmia e che si può usare in più per diluire lo studio e quindi essere molto meno stressati e più sereni è imparagonabile. Finisco col dire che con la possibilità di avere molte più sessioni di esame all'anno, è molto più facile organizzarsi ed evitare quella situazione tremenda che puntualmente succede sempre all'università tradizionale dove ti ritrovi in burnout perché hai 3/4 esami da dare in una sessione e hai assolutamente bisogno di passarli se non vuoi rimanere indietro.
Studentessa di Uninettuno in Neuroscienze, vorrei fare una precisazione: non è vero che manca l' interazione tra noi studenti. Abbiamo diversi canali come whatsapp, facebook e telegram su cui ci scambiamo consigli, materiali e sessioni collettive di studio. Io sono già laureata in una statale e sinceramente non vedo differenze 😊
Posso parlare solo per le realtà che ho visto in prima persona: ingegneria informatica in statale a Padova e gestionale alla telematica Uninettuno. Il livello di difficoltà degli esami e la profondità con cui sono trattati gli argomenti li ho trovati equivalenti, così come il livello di preparazione potenziale a cui entrambi i corsi universitari preparano uno studente. Ho trovato più comodità alla Uninettuno, quello si, in quanto il tempo risparmiato in logistica lo potevo dedicare allo studio. Penso poi dipenda anche dal metodo di studio di ogni singolo studente, ad esempio c'è chi giova molto dalla lezione frontale e chi invece, come me, si trova meglio apprendere dai testi e affiancarne diversi trattanti lo stesso argomento qualora qualche passaggio non fosse chiaro, ed in quest'ultimo caso la telematica ha ancor maggiore efficienza. Non posso parlare per le altre telematiche, anche se ho sentito voci che ce ne siano di lovello molto diverso, ma per quanto riguarda la mia esperienza con ingegneria ad Uninettuno posso solo confermarne la bontà.
Avendo una disabilità, e frequentando un’università statale, mi è semplicemente più comodo fare alcune lezioni online, perché non si tratta di capricci, ma essendo non vedente è molto difficile, anche per quanto si vuole si può, spostarsi da una sede all’altra.indovina cosa mi hanno risposto alcuni professori e professoresse con cui ho parlato e anche lo sportello disabili? Ma no signorina, siccome non è un’università telematica, noi non possiamo erogare frizioni miste.ma veramente non si potrebbe fare alcuna proposta di legge per avere la didattica mista come un diritto, per persone con disabilità certificata? Possiamo tranquillamente andare all’università autonomamente, spostarci, alzarci cinque ore prima per prepararci, benissimo fantastico andiamo pure all’olimpiadi… Però è una cosa così complicata? Bisogna assolutamente puntare su un confronto ibrido, perché le persone possono tranquillamente frequentare le lezioni come vorrebbero, soprattutto per certi gruppi di persone. Non mi piace dire i gruppi, ma adesso non mi vengono altre parole.non c’è una volontà politica seria. Ma si può socializzare al di fuori dell’università tranquillamente, si può tranquillamente organizzare una festa per quanto possibile, oppure prendersi un caffè con qualche compagno e compagna di corso sia in università statali che telematiche, organizzandosi. Non per forza bisogna per forza stare lì a far vedere quanto siamo bravi e brave a prenderci il caffè con il compagno oppure la compagna solo perché si è disabile si vuole far vedere quanto è bella l’inclusione.scusami per lo sfogo, ma tutte le volte mi sono sentita dire proprio queste stupidaggini.ho studiato all’università, laureandomi pure in tempo nonostante tutte le difficoltà, avuto i miei bellissimi momenti anche di socializzazione con i compagni facendo attività interessanti al di fuori del contesto universitario, in presenza, ma ho studiato gestendomi tranquillamente il mio tempo sempre senza che a distanza. Perché non si deve fare in questo paese ?
Grazie per aver affrontato questo argomento. Mi sto laureando in ingegneria con Unimarconi cosa che non avrei mai potuto fare in un’università tradizionale lavorando e avendo famiglia e a 57 anni… sono talmente soddisfatta che ho fatto iscrivere anche mio figlio al mio stesso corso di laurea. Inoltre ho avuto la possibilità di farmi nuovi amici tra i colleghi.
Complimenti, anche io sogno di studiare con le mie figlie, ma sono a coraggio troppo piccole. In bocca al lupo, quale corso di laurea? Ingegneria informatica?
Grazie a te e a tutte quelle persone che si laureano grazie a percorsi del genere i titoli di studio si inflazioneranno fino a diventare carta straccia . Se non puoi permetterti di studiare full time o affrontare gli esami più difficili di un percorso di ingegneria significa che non fa al caso tuo. Queste lauree sono nate infatti per dare il contentino a chi non ha i mezzi per raggiungere certi risultati. Se studenti freschi di liceo che studiano full time a stento riescono ( e molti non ce la fanno ) a tenere il passo in un'università tradizionale , mi spieghi come nelle telematiche riuscite a laurearvi tutti quanti in tempo studiando alla sera dopo lavoro ? Significa che vi spianano e semplificano il percorso il più possibile pur di farvi andare avanti . Questo secondo me è assurdo e inconcepibile.
@devices-j1y quello che è inconcepibile è dire che se non puoi permetterti di studiare full time allora ingegneria non fa per te. Ti rendi conto di quanto classista, discriminatorio e insensibile è questo commento, oltre che palesemente falso? Io spero veramente che tu possa ripensare questa posizione, perché non posso pensare che davvero qualcuno possa credere che una persona non ricca abbastanza da poter studiare da mantenuta non possa diventare ingegnere. E smettiamola anche con sta storia delle lauree inflazionate, siamo uno dei paesi europei col tasso di laureati minore, non c'è nemmeno all'orizzonte un pericolo del genere e pure nei paesi più scolarizzati non esiste questo problema.
Mi sono laureata alla triennale (economia) alla Cusano e tra poco prenderò la magistrale alla Pegaso, entrambe esperienze ottime, programma di studi validi e aggiornati che mi hanno permesso di entrare in graduatoria in un concorso nazionale che avevo preparato in poco tempo. Si studia tanto quanto alla statale, che ho frequentato, e non è vero che gli esami sono da paniere, forse un tempo, ma ormai le domande che escono all'esame presenti nel materiale sono sempre meno (negli ultimi esami che ho dato erano meno di una decina) e spesso sono domande estremamente specifiche che richiedono molto studio e ragionamento. E sono d'accordo anche sul fatto del confronto, in questi anni le interazioni con prof e colleghi ci sono stati. Sinceramente non capisco questo accanimento contro le telematiche, non saranno la scelta migliore per tutti, ma sono sicuramente realtà validissimo per l'apprendimento.
@@alessandrodeconcini-adcdavvero?ne sei convinto?sono anni che lavoro in una multinazionale americana di tutto rispetto e ti assicuro che ne ho visti di arrivare da quelle università nel tempo...come sono entrati così sono usciti durante lo stage,come mai ora stanno prendendo quelli che vengono solo dal pubblico e spesso ci rimangono?e ti sto parlando di ingegneria
Come dicevo, ci sono telematiche che fanno davvero schifo. Altre che spaccano. Ci sono poi gli stereotipi e i pregiudizi, che nei processi di selezione del personale ancora hanno peso notevole. E poi ci sono le esperienze personali, come la tua, che non fanno statistica. Ci possono essere mille motivi per cui è accaduto quello che descrivi. Oppure nessun motivo ed è stato un caso. Sapessi quanti laureati nelle università tradizionali conosco io che non assumerei neanche sotto tortura. E ho assunto molte persone che non sono laureate e spaccano. Che faccio, concludo che le università fan tutte schifo?
Ma poi all’Università Cusano so anche che ci sono dei campus in presenza dove poter socializzare, quindi non venissero a dire stupidate certe persone, soprattutto professori e professoresse delle statali
@@Ale-lr8fw bello...il massimo della soddisfazione,laurearsi all'università di Bandecchi(che personaggio)e di Lollobrigida per gli amici Lollo,quello che quando parla non ne azzecca una intelligente!Vai,vai...andate,il non plus ultra della mediocrità!!
Grazie ad Alessandro de Concini e al sistema ADC oggi son un Biologo Nutrizionista, dal diploma all abilitazione grazie a te sono arrivato lontano passando anche per le Telematiche una storia di vita surreale assurda.
Da lavoratrice a tempo pieno, mamma e moglie sto ultimando il mio percorso universitario alla Uninettuno cominciato a 45 anni, non avrei potuto scegliere di meglio 😊
@@GiuliaBuzzoni-hg1zg triennale in operatore giuridico esperto in sicurezza sul lavoro, corso ad esaurimento. Adesso lo hanno accorpato ad economia, corso economia e diritto
Grazie Alessandro ❤❤❤ le telematiche sono sotto attacco, purtroppo c'è chi le vorrebbe chiudere o depotenziare per via delle varie lobbys che sugli studenti universitari ci marciano da decenni. E da studente lavoratore telematico (Uninettuno) sono preoccupato. Grazie
Non capisco perché il tuo canale non abbia la giusta attenzione che merita. Sono felice di aver trovato questo video nel modo giusto e nel momento giusto. Ho 21 e ho sempre fatto tutto di corsa, dopo il diploma sono subito andata in università ed è stata dura, infatti ho frequentato solo un anno e ho abbandonato tutto. Ho iniziaro a lavorare nel mio settore di perito e pensavo che quella fosse la scelta giusta, ma ecco un altro errore. Ora sto valutando l'idea di un università telematica che possa garantirmi lo studio che tanto amo, e la possibilità di andare a lavorare. Quindi di nuovo grazie per la qualità dei tuoi video e la capacità e la semplicità con cui esprimi i concetti, ti sarò per sempre grata.
Sembra una proposta un po’ azzardata, però sarebbe interessante che, magari, i professori e le professoresse delle università statali potessero fare, magari, gli esami in un preciso giorno della settimana e poi magari verbalizzarli il giorno ufficiale dell’esame. Può essere una cosa carina, però capisco anche che sia illegale
Comunque non mi stancherò mai di dirlo ma: le università telematiche non dovrebbero esistere, perché dovrebbe essere un servizio/opzione(proprio come lo è fare l'università part-time) che viene elargito dalle università pubbliche.
La discussione secondo me è irrilevante; nel senso che nessuno si pone problemi se un atleta americano o un'attrice vanno a studiare, che ne so, economia ad Harvard o a uni dell'ivy league semplicemente perchè quella persona non andrà mai a fare il commercialista pur avendo il titolo concesso da un'università blasonata che glielo regala per l'apporto mediatico che il tipo/a porterà. Se all'università telematica non studi nulla (per esempio) cosa puoi farci col titolo se poi nel mondo del lavoro non riesci a portare nulla o a competere un minimo con qualsiasi altro? Il problema semmai è delle università statali che perdono potenziali iscritti a tempo indeterminato che si laureranno fuori corso di anni ma per il laureando incapace (o capace eh) col pezzo di carta non andrà a incidere sulla professione semplicemente perchè se non studi non sai fare niente.
Nelle grandi università pubbliche spesso il contatto docente-studente non esiste(io ho fatto un corso dove dopo l' erogazione il professore è andato per mesi negli usa tornando solo pochi giorni prima degli esami)semplicemente si sta cercando una scusa per sminuire le telematiche
Ciao Alessandro, io sto facendo una telematica e sono molto contenta della mia scelta, grazie per questo video! Tra l'altro, essendo nello spettro autistico ed avendo un pochino di difficoltà nelle relazioni, preferisco seguire le lezioni da sola😂
Alessandro, io ti stimo moltissimo, ho comprato anche alcuni tuoi corsi che trovo eccellenti e pertanto conosco il tuo modo di lavorare, che è sempre stato basato su un livello di qualità molto alto; però da studente di un università c.d. "tradizionale" qua non riesco proprio ad essere sulla tua stessa lunghezza d'onda, capisco anche la tua posizione (vista la sponsorizzazione con OPIT, che non conosco e non giudico), ma credo che qua tu sia andato davvero fuori strada. Per la maggior parte del video parli dei vantaggi delle telematiche relativamente al loro approccio didattico, contraddistinto da lezioni online di cui puoi fruire quando vuoi (verissimo) e di maggiori risorse di studio (forum, slide, ecc....) anch'esso verissimo, ma mio modo di vedere i vantaggi finiscono qua, e sempre secondo me questi vantaggi allo stesso tempo possono diventare delle grandi limitazioni se (come nel caso delle risorse di studio) quando queste si limitano (cioè, quasi sempre) solo a slide , dispense e riassunti, ottime per un primo approccio alla materia o per ripassare, ma largamente insufficienti se considerate come unica fonte di studio, e a giudicare dalla tante persone che conosco che fanno o che hanno fatto le telematiche tutti mi hanno confermato di avere studiato solo su queste fonti. L'aspetto decisamente critico delle telematiche e che hai appena accennato nel video (ma che è invece l'elefante nella stanza della cattiva fama delle telematiche) sta proprio nella modalità di esame, con chiunque io abbia parlato (e ne conosco parecchia di gente che fa le telematiche) mi sono sempre sentito dire che la stragrande maggioranza degli esami sono svolti con test a risposta multipla su un paniere già prestabilito di domande di numeri molto modesti (100/300 max), e perdonami la franchezza ma questo è a dir poco scandaloso se lo confrontiamo con quei concorsi pubblici per diplomati (categoria C) che forniscono la banca dati, dove abbiamo mediamente migliaia di domande possibili, a questo punto conviene davvero memorizzare le domande invece che studiare. Quando dico che "a questo punto conviene davvero memorizzare le domande invece che studiare" lo dico con cognizione di causa, perché a differenza delle università PRIVATE anglosassoni che rilasciano dei titoli privi di valore legale, da noi è ovvio che le università telematiche campano per la stragrande maggioranza (salvo qualche sparuta eccezione) grazie a tutti quegli studenti che vogliono comprarsi il "pezzo di carta", o perché non hanno voglia di studiare o perché magari non riescono (per mille motivi) a studiare seriamente, perché sennò vorrei che qualcuno mi spiegasse seriamente il perché una persona sana di mente dovrebbe spendere rette di 3.000 € l'anno se il coefficiente di difficoltà fosse esattamente lo stesso di un'università statale, quando all'università statale si pagano delle tasse molto inferiori anche con il reddito massimo. I vantaggi della didattica online (che ahinoi mancano nella maggior parte di università statali) si potrebbero benissimo integrare con dei corsi online di preparazione, da usare come supporto alla didattica classica, e anch'essi spesso sono ricche di slide, forum, ecc..., con un esborso complessivo (uni statale + corsi di preparazione) comunque nettamente più basso di una retta universitaria telematica. La verità è che se domani mattina sparisse il VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO il 90% delle telematiche chiuderebbe (salvo ovviamente qualche eccezione), chi lo nega o è in conflitto di interessi o non ha ancora capito come funziona il sistema. Purtroppo chi esalta questo sistema non si rende conto (o ne trae un profitto) di quanto sia potenzialmente devastante questo meccanismo sotto l'aspetto delle MERITOCRAZIA e della PROFESSIONALITA', perché se continueremo a permettere di equiparare chi ha studiato seriamente, magari essendo anche stato bocciato più volte alla statale (perché non raggiungeva determinati standard di preparazione) avendo studiato su manuali di migliaia di pagine da chi invece ha studiato semplicemente dalle slide avendo svolto un esame su un paniere concordato di un centinaio di domande, per laurearsi poi con 110 e lode, superando magari in graduatoria (in un concorso pubblico) uno studente molto più preparato ma con un voto più basso proveniente da una statale, non lamentiamoci se poi chi è davvero preparato se ne va all'estero dove viene davvero apprezzato e valorizzato e non lamentiamoci poi se così facendo svalutiamo la professionalità di certe professioni, come quelle strategiche scuola o sanità (io conosco persone che insegnano a scuola con gravissime lacune di base laureati nelle telematiche, e non voglio nemmeno immaginare dei danni che costoro faranno ai loro studenti). Concludo soltanto dicendo che quando dici che non ci sono prove della c.d. "compravendita del titolo di studio" bisognerebbe guardarsi per un po' intorno e parlare con gli studenti che frequentano queste università, io con chiunque abbia mai parlato mi sono sempre sentito dire che la scelta delle telematiche era attribuita al fatto che non avevano tempo per studiare seriamente in una statale (per motivi di lavoro, famiglia, ecc...) ma che allo stesso tempo avevano bisogno della laurea per fare carriera e che pertanto avevano ricevute ampie rassicurazioni che sarebbero arrivati alla laurea senza grossi sforzi, e infatti io non ho mai conosciuta una sola persona che sia mai stata bocciata all'università telematica, su una base potenziale di circa 30/50 persone che conosco, si tratterà di un caso statisticamente eccezionale? lascio a te il giudizio, finisco solo per dire che ti consiglio (qualora non l'avessi già visto) di vedere l'ottimo servizio giornalistico che ha fatto Report sulle telematiche (solo per la parte che riguarda la qualità della didattica, ti allego qua il link dell'intervista più critica, ma ti invito a guardarlo poi per intero) facebook.com/ReportRai3/videos/956540382429592/?__tn__=%2CO-R e ti invito inoltre a guardare anche al rapporto ANVUR sulle telematiche, noterai che NESSUNA di queste ottiene il voto di "A - MOLTO POSITIVO", e nello specifico ben 7 su 11 ottengono la valutazione di "D - CONDIZIONATO", solo 3 su 11 vengono valutate con "C - SODDISFACENTE" è solo una ottiene il voto di "B - PIENAMENTE SODDISFACENTE" per converso nelle università tradizionali solo 5 università su 81 ottengono il voto di "D - CONDIZIONATO", poi se vogliamo anche contestare la valutazione ANVUR facciamo pure, ma la verità è questa, è mi pare anche abbastanza oggettiva con prove abbastanza palesi. Spero in un tuo riscontro per un serio confronto sull'argomento, un abbraccio.
Intanto ti ringrazio per i complimenti e per aver esposto la tua critica in modo completo, educato e ben argomentato. Non sono d'accordo con diversi punti e credo sia molto interessante risponderti, ma il commento è molto lungo e io in questo momento sono su un sentiero in montagna col mio cane 😅 Cerco di trovare il tempo stasera! Solo una cosa mi preme chiarire subito: la mia collaborazione con Opit non ha assolutamente nulla a che fare con la mia opinione sulle telematiche, ci sono video di anni fa in cui dico le stesse cose e, dietro le quinte, cerco collaborazioni con le migliori realtà telematiche da sempre. Quindi non è lo sponsor a determinare la mia opinione ma, al contrario, la mia opinione che mi ha fatto scegliere lo sponsor 😉 anche perché, ti assicuro, rifiuto tanti, ma tanti sponsor proprio perché non mi convince quel che fanno. Appena posso rispondo sui vari punti 💪
Eccomi qua, con un po' di ritardo ma mi perdonerai... Rispondo per punti alle tue considerazioni. - Che i materiali didattici possano impoverire lo studio se presi come uniche fonti sono abbastanza d'accordo con te, ma tutto dipende da due cose: 1 se, per l'appunto, sono materiali unici (cosa per nulla scontata, ho visto in prima persona numerosi esami in università telematiche con un programma di libri assolutamente identico a una tradizionale); 2 la qualità di quei materiali, perchè conosco facoltà tradizionali con libroni che fanno così schifo che sono mille volte meglio le dispense. - Ci sono telematiche qualitative e telematiche che sono di fatto esamifici in cui ti compri una laurea. Non faccio i nomi solo per non rischiare denunce ma basta scavare dieci minuti online per vedere la differenza. - La tua esperienza in merito, dunque, conta poco, perchè dipende da che università hanno frequentato le persone che conosci e con che attitudine. Io, ad esempio, ho un esperienza completamente diversa con persone che studiano sui libri. - Ancora una volta, la questione esami è un enorme DIPENDE. Ti posso dire che le persone che conosco che fanno Uninettuno, ad esempio, fanno in larga parte esami con domande scritte aperte. Non solo, ma non diamo per scontato che le crocette siano di per sé segno di cattiva qualità nella valutazione. A me le crocette non piacciono ma c'è un bel dibattito in merito nel mondo pedagogico e addirittura c'è chi dice siano la migliore forma di valutazione. Alcune tra le più quotate università al mondo fanno test a risposta chiusa, dunque può non piacerti ma non è un buon motivo per considerare inferiori le telematiche. -Diverso il caso del paniere chiuso con poche domande note agli studenti. Su quello son d'accordo con te ma, di nuovo, non è vero che dappertutto si faccia così, anzi. - Poi ti lasci andare a una tirata che onestamente non ha alcun senso "vorrei che qualcuno mi spiegasse..." ok, lo faccio: perché le università tradizionali sono assolutamente ingestibili per chi lavora, perché sono pessime per chi ha disabilità, perché il costo di affitti e immobili rende sempre più impossibile trasferirsi nelle grandi città universitarie, perché magari si ha una neurodivergenza o delle difficoltà psicologiche che rendono più appetibile lo studio a distanza, perché si ha una vita impegnata e si ha meno tempo per studiare... le ragioni per iscriversi a una telematica sono tante, sono valide e non vedo perché dovresti sminuirle. - la questione finale sul valore legale del titolo non ha proprio senso, mi dispiace è evidente che se sparisse nessuno si iscriverebbe più ma questo vale anche per le università tradizionali. Certo che la gente vuole il titolo per giocarselo nel mondo del lavoro, in che modo sarebbe una dimostrazione di minor valore delle offerte telematiche? - infine no, sul merito e la professionalità non sono minimamente d'accordo, è una considerazione la tua che parte da assunti parziali e pregiudizievoli. Ha senso solo se parti dal presupposto che telematiche voglia dire minore preparazione e minore qualità. Ancora una volta, dipende. E ti assicuro che ci sono anche università tradizionali scandalose. In altre parole, di nuovo: gli esamifici telematici esistono, eccome, lo sappiamo tutti. Ma dedurre da questo che tutte le offerte telematiche siano così e lo saranno per sempre è scorretto a livello logico e falso a livello fattuale. Anche le statistiche anvur che citi lo confermano. Il mondo telematico è agli inizi ed è ovvio che non possa esserci una media paragonabile a istituzioni che sono li da secoli, ma continuano a crescere.
ho conseguito una laurea triennale presso una Università statale, poi ho fatto la telematica presso UniPegaso. Ti spiego con massima franchezza la mia esperienza. Io vengo da un paesello di 40 km e avevo un polo di didattico dell'Università di Napoli, poi l'hanno chiuso prima che terminassi la triennale ed ho optato per la magistrale in Università telematica. Non per avere un percorso facilitato, ma per problemi di logistica ed economici, perché seguire all'Università tradizionale costa molto di più dei 2-3mila€ all'anno di retta che paghi alle telematiche. Io non potevo permettermi di alloggiare in grandi città, né ero Einstein che riusciva a capire matematica, matematica finanziaria, da solo, su un libro o sulle slide. Sicuramente gli esami in modalità a crocette sono un metodo di valutazione discutibile, per quanto riguarda i panieri a cui tu hai fatto riferimento, mi dispiace deluderti, ma contengono solo la metà o forse anche meno delle domande che escono in sede d'esame, un'altra parte delle domande che escono in sede d'esame sono inedite , mai viste in piattaforma. Altrimenti basterebbe imparare 200-300 domande a memoria per poi superare l'esame, ma non è così perché molte domande d'esame sono inedite, in alcuni casi sono tutte diverse. Uno paga la retta per le telematiche non per comprare il titolo, ma per fruire di un servizio didattico a distanza che altre università al momento non offrono, fatta qualche rara eccezione. Io posso capire uno che prepara esami di diritto da solo, mettendosi su di un libro senza seguire i corsi, ci può stare; ma non credo si possa fare lo stesso per materie come fisica, chimica, matematica, matematica finanziaria, dove ci sono calcoli , esercizi complessi da risolvere, che sul libro, spesso, neanche esistono....
Spiegazione ottima, voglio solo aggiungere per chi è contro le università telematiche chr danno la possibilità anche a chi non ha una famiglia chr può mantenerlo negli studi di laurearsi lavorando e non abbandonare i propri sogni.E comunque negli altri paesi europei le telematiche esistono da molto più tempo e non c'è differenza quando si fa' un colloquio tra chi ha frequentato la statale o la telematica.
Io ho avuto esperienze con Unicusano e Pegaso, per scienze politiche e giurisprudenza. Disclaimer: la mia esperiemza con Unicusano è terminata il 21 febbraio 2020, sono stato letteralmente uno degli ultimissimi a laurearsi pre covid in presenza. Tra le due, io consiglierei Pegaso, perchè più valida i.m.h.o. come materiale didattico e con piu paletti diciamo cosi per gli esami, ora non saprei se sia cambiato qualcosa alla Cusano. Per gli esami, si possono fare anche in presenza ( a settembre credo torneranno tutti in presenza ), sono comunque una serie di domande con risposta multipla o miste, un tot a risposta multipla e un tot a risposta aperta . Alla fin fine dipende da quello che vuoi studiare tu, nel senso colleghi si son laureati con le dispense e facendosi fare la tesi ( vero o no non saprei, magari millantavano), io ho comprato anche dei manuali che costano 70 - 80 euro a botta ( qualcuno ha detto il Torrente?) o li prendo in prestito in biblioteca vicino a casa. Per la tesi triennale, ho comprato o preso in prestito 13 libri, compreso, ovvio, quello del relatore 😂.
Io sono seriamente intenzionato a fare domanda di iscrizione ad informatica presso Unitelma, sia perché voglio raggiungere questo traguardo personale, sia perché ho sempre sognato di laurearmi li dove hanno anche studiato i miei. Al momento lavoro e sarà il giusto compromesso. Mi spaventa un po' il fatto di avere 33 anni, ma provarci è il primo passo.
@@matmax6834 Assolutamente, anzi il mantra è sempre "Il miglior giorno per cominciare è stato 10 anni fa, e adesso". Certo però la sfida è rimettersi sui libri con metodo e senza la freschezza della scuola. Ma non impossibile.
Con tutto il rispetto per chi si impegna e si applica seriamente nelle università telematiche, purtroppo certi stereotipi hanno un fondo di verità. Ho ricevuto richieste di svolgere esami per terzi sottobanco, il tutto spacciato per "ripetizioni" (ovviamente ho rifiutato), questi studenti erano abituati a passare gli esami imbrogliando, sapevano perfettamente come fare e per loro era la normalità perché con gli esami a distanza potevano usare tutte le scorciatoie che preferivano senza troppi problemi. La cattiva fama di certe università può essere nociva per gli studenti che veramente hanno bisogno di studiare a distanza, quindi è ovvio che venga consigliata un'università "in presenza"
Ci sono università telematiche scandalose, questo è verissimo e l'ho sempre detto. Ma la situazione è cambiata rispetto al passato e sta continuando a cambiare. L'offerta è sempre più ricca, la qualità media sempre più alta. Se si fa attenzione alle classifiche e alle recensioni si può andare in ottime università telematiche. Lo stereotipo, come sempre, nasce da elementi di verità e da pregiudizi sul cambiamento. Pian piano, quei pregiudizi stanno arretrando e quegli elementi di verità diventando sempre più rari e specifici
Studio in un'universitá telematica e sto temendo fortissimo la stretta su cui sta lavorando il MUR (20% obbligo di frequenza e 40% lezioni in diretta). Secondo te saranno applicate queste regole o non andranno in porto? Grazie per questo video comunque, l'ho trovato rasserenante.
Parlerei un po’ di più dell’autogestione che implica la università telematica… cioè il dover farlo da solo, che potrebbe portare a procrastinate. Sebbene ne hai parlato penso sia un punto importante. Per il resto sono d’accordo
Ciao Alessandro, mi piacciono molto i tuoi video e li trovo sempre interessanti. Io da poco mi sono iscritta a psicologia in Unimarconi, l’ho fatto perché sono già studentessa di grafica/design presso Accademia di Belle Arti e volevo portare avanti entrambi i percorsi per poi magari farmi una magistrale di psicologia dal vivo finita l’Accademia. Tu che ne pensi?:)
Ciao Alessandro,bellissimo video,io volevo chiederti cosa ne pensassi del corso di e campus,in psicoeconomia,perchè mi piacerebbe capire se è valida,o se qualcuno l’ha fatta?
3 anni di triennale “tradizionale”: 25mila euro tra università, affitto e trasporto 2 anni di magistrale telematica: 6mila euro Non c’è paragone, nemmeno a livello economico, a meno che si studi nella propria città
@Il_Lebowski9815 non ho esperienze dirette, ma mi dicono che vengono direttamente cestinate le richieste di lavoro in una multinazionale del nord est se il candidato si é laureato in un università telematica. Servirebbe un report fatto da un ente esterno affidabile. Con questo non voglio spalare letame sulle telematiche, anzi, speravo che le università tradizionali con una forte identità come unipd ad esempio, dessero un esempio e si aprissero a nuove frontiere di insegnamento, ma a quanto pare sono troppo attaccate alla tradizione. Io spero che le telematiche possano far aprire gli occhi alle università tradizionali, capisco che insegnare con la classe vuota sia brutto, però spero che anche loro possano avanzare in quel campo, specialmente per studenti lavoratori
@dr.pepper3652 allora, sicuramente ci sono aziende o imprese che tendono ad essere schiave di determinate convinzioni e pregiudizi.. ma un caso isolato come questo non può generalizzare un concetto affermando che non sono valide.. non è vero. Come in ogni università ci sono quelle buone e quelle penose.. la stessa cosa vale in quelle telematiche. Il MIUR non è scemo se le ha riconosciute.. anche perché essendoci l'anvur che le controlla e le monitora fanno poi presto a cestinare quelle università che non sono all'altezza dal punto di vista della didattica e della preparazione. L'idea della telematica secondo me ci sta tutto.. il problema vero e proprio sono le università tradizionali che non vanno incontro a quella fetta di popolazione che lavora ma che al contempo stesso desidera migliorare.. dovrebbero creare dei corsi anche per chi lavora.. una persona non può rischiare un licenziamento per affrontare un percorso universitario tradizionale, ma dai... Al momento l'unica alternativa è questa.. e per fortuna non tutti hanno questa mentalità retrograda di giudicare in maniera negativa chi decide di appoggiarsi a loro per poter studiare
@Il_Lebowski9815 si, il mio caso é una esperienza limitata, sarebbe bello vedere dati alla mano cosa succede dopo nel post laurea, quante aziende bocciano questa cosa (spero siano poche)
@dr.pepper3652 io conosco una persona che è in una telematica e mi ha detto che se non sei preparato ti bocciano tranquillamente.. poi comunque, per mia curiosità, ho visto i dati occupazionali di una telematica.. e devo dire che effettivamente chi si laurea il lavoro poi lo trova.. ergo, un valore comunque lo hanno.. una cosa è sicura, che stanno prendendo seriamente piede
Io sono iscritta alla uninettuno dal periodo COVID problemi di salute non ho più dato esami. Come disabile al 100 per 100 per me è troppo gravoso fisicamente accedere ad una una università in un' altra città
@@alessandrodeconcini-adcper materie stem è il top delle telematiche, a mio parere. Io ho esperienze in Unicusano e Unipegaso ma per materie non stem, da feedback di altri studenti Uninettuno è migliore delle altre telematiche per quegli ambiti.
Io frequento Unimercatorum ing informatica. Mi trovo bene, buon materiale di studio. Esami non semplicissimi ma dipende dai corsi e da quanto studi. Ti posso dire che molti li prendono con leggerezza e bocciano. Nessun problema chiaramente, si può rifare dopo 10gg
Io mi sono iscritto da pochissimi giorni a mercatorum, le prime impressioni che posso dirti è che mi sembrano buone, naturalmente si tratta di 2 giorni per cui il mio feedback è quello che è, però boh, al momento non posso dire nulla di negativo. Le videolezioni sono di buona qualità, per ogni argomento hai sempre gli appunti disponibili
@@eliapupeschi5320posso farti una domanda? Io sto guardando le videolezioni e il mio studio si basa molto sulle spiegazioni del docente e sui documenti dell'argomento stesso, come te anche io mi sono iscritto a mercatorum...credi che già così possa essere un ottimo modo per prepararsi agli esami oppure conviene anche acquistare i libri?
Ciao, io sono al secondo anno Mercatorum (non il tuo corso però) e posso dire che le lezioni sono esaustive e aggiornate, c’è l’obbligo di seguirle, ad esempio non puoi andare avanti o abbassare il volume così da farle scorrere mentre fai altro. Gli esami scritti hanno poche domande di quelle che trovi nei test, penso un 40%, mentre gli orali sono classici: il docente fa domande e poi chiede collegamenti, se ti vede in difficoltà chiede altro ovviamente. Non sono larghi con i voti
Ciao, posso anche dirti che in realtà il materiale della maggior parte delle telematiche è più diretto e mirato al superamento dell'esame, visto che le università italiane sono molto teoriche posso dire che le telematiche sono la stessa cosa, quello che fa la differenza è l'esperienza lavorativa.
@@Stefano_Russo io lo feci in pandemia ed erano esami online, ora credo siano in presenza e forse in qualche caso online. Le lezioni erano asincrone ma con la proposta di legge di riforma presumo cambieranno.
Cosa intendi per asincrone? E cosa dovrebbe apportare la nuova riforma? Hai trovato lavoro o ti stai specializzando? Scusa tutte le domande... mi vorrei iscrive tra poco ad ingegneria gestionale con ecampus ecco perché
GRAZIE . VOLEVO SOLO CHIEDERE SE QUESTO VIDEO LO HAI REGISTRATO IN QUANTO COLLABORATORE DI UN ENTE CHE FORNISCE CORSI ONLINE , CIOE' PER EVENTUALI "VANTAGGI" PERSONALI ; SCUSA LA DOMANDA MA E' UNA COSA CHE VIENE NATURALE PENSARE.
Domanda più che lecita! Questo video, come detto, è sponsorizzato da Opit, ma le opinioni che esprimo sono al 100%, mie. Trovi anche miei video di anni fa, ben prima della collaborazione, in cui dicevo esattamente le stesse cose. Scelgo solo sponsor che siano compatibili con le mie idee e i miei valori 😊
Io penso che sia vergognoso che io, come studentessa disabile grave, debba prendere in considerazione l'università telematica a pagamento quando l'università statale è pressoché gratuita perché alcuni docenti non fanno le lezioni in streaming. Nel 2024, con tecnologie già esistenti e già utilizzate. E non per mia pigrizia, ma per seri motivi di salute riconosciuti dall'Università stessa!
Sarebbe interessante riuscire a portare altri corsi nelle telematiche, tipo corsi di chimica o biotecnologie o qualche altro corso di scienze, perché mi sembrano molto limitate sull'offerta formativa
Per le materie STEM un corso totalmente a distanza è impossibile: le esercitazioni e i laboratori servono, soprattutto per materie molto tecniche (Biotecnologie, ad es.).
Ciao ragazzi mi rivolgo a chi frequenta o ha frequentato una università telematica, io vorrei fare scienze dell'educazione per i servizi all'infanzia L19 e sono indecisa tra Marconi, iul, ed e-campus la quale ha un piano di studi che mi piace parecchio perchè ci sono molte materie relative a psicologia, neuropsicologia e psichiatria, insomma per me che amo la psicologia è un bel programma ma oltre al fatto che è costosa vedo pareri un pò negativi sul servizio offerto da questo ateneo nonostante i costi che poi non sarebbe un problema se avesse un bel servizio ma se non lo ha si. Qualcuno di voi tra i commenti ha esperienza da condividere in merito? o consigli?
Guarda non voglio influenzare la tua scelta perché sono nella tua medesima situazione, mi sono informato davvero tanto su entrambe Marconi e e campus e ti dico che in base a classifiche, recensioni e altro la Marconi offrendo anche un prezzo minore se hai meno di 21 anni 1500 euro, ti dico che io andrò alla Marconi se sai di più fammi sapere 😊
@@manuelpasseri grazie Manuel , si, anche io ho fatto ricerche varie e mi sembra che la marconi sia la scelta migliore come qualità effettiva del percorso, in fondo anche le materie riescono a trattare un pò quello che interessa a me. Penso anche io che opterò per questa oltre che per rapporto qualità prezzo anche per il carreer service che male non fa . Non ho meno di 21anni però rientro in un altra categoria in cui avrei questo sconto. Ciao e buona fortuna per tutto
Dunque davanti ad un hr io ho la stessa valenza di un ragazzo che ha studiato in una universita tradizionale. Anzi penso che cmq un ragazzo come me di 19 anni che studia e lavora una volta concluso la laurea e aver avuto esperienza in ambito lavorativo ho molta piu probabilità di accedervi in quel posto di lavoro. Credo che la pratica la faccia da padrona in un colloquio e se abbinata alla teoria potrebbe veramente fare la differenza. Dunque la mia domanda è secondo te un ragazzo che si laurea in ingegneria gestionaleper via telematica e che lavoro in un ambito tecnico aziendale può trovare lavore in ambito manageriali senza avere pregiudizi.
La risposta è: dipende. Il pregiudizio esiste ancora, inutile negarlo, ma è anche sempre meno forte e più è grande la realtà in cui vuoi entrare più è probabile che verifichino le tue competenze e si basino su quelle
Ciao Alessandro seguo con molto piacere i tuoi video, certo ma come ci sono telematiche che lavorano male ci sono tradizionali abbastanza penose, Io mi sto laureando con uni mercatorum, il materiale è molto buono almeno nel mio indirizzo che è scienze e tecniche psicologiche, consiglierei non solo per la comodità ma anche per la formazione di tutto rispetto, ultimamente hanno inserito modalità di valutazione miste, scritto ed orale!
Io pure mi sono iscritto a mercatorum, da pochissimi giorni, a me non sembra così male sinceramente.. ma io ho la sensazione che determinati corsi vengano "trascurati" di più da parte delle università stesse, perché mi pare strano che diversi studenti in determinati corsi si trovano bene ed altri che si trovano da schifo, poi non saprei
ragazzi, qualcuno che sta facendo il corso di psicologia in telematica? mi potete dare qualche consiglio, io avrei visto la unimarconi, qualcuno la fa?
Unimarconi molto valida, a mio avviso. Paragone con Ex Polimi. Triennale Polimi : Affitto, Tasse, etc circa 20k Triennale Unimarconi: 4500 Triennio. Insomma na bella differenza
Chiedo sia ad @alessandrodeconcini che ai commenti, ragazzi secondo voi ha senso frequentare una telematica con l’obiettivo della triennale e poi puntare ad una magistrale di prestigio magari anche recuperando prima di iniziare ciò che manca per un EVENTUALE distacco di contenuti da una triennale ben strutturata?
Ho letto oggi un articolo di repubblica in cui dice che da settembre ci sarà una regolamentszione delle università telematiche. È scritto che sarà obbligatorio fare il 40% delle lezione dal vivo. Spero di aver capito male, altrimenti è follia
@@girogio1585 quello è un problema, si, ma molto dipende da come viene fatto: se il paniere di diritto penale ha 500 domande ( numeri a caso ) è un conto, se il paniere ha 10k domande da cui il prof deve scegliere randomicamente quale proporre all'esame,credo sia ben altro paio di maniche, cosa ne pensi in merito?
@@matmax6834 Già sarebbe diverso, ma sono discorsi ipotetici perchè le telematiche BIG, rendendo più difficili gli esami, andrebbero a perdere tantissime iscrizioni. Quindi le cose rimarranno così fino a che non saranno COSTRETTI a cambiare, di certo nessuno vuole tirarsi la zappa sui piedi da solo.
Così, de botto, senza senso. Tutte scarse, senza distinguo, in faccia alle classifiche Anvur e agli organi competenti. Perché lo ha deciso l'avatar di Walter White.
Aggiungo che non sono validi i professori castani e quelli il cui nome inizia per L, giusto per unirmi anche io alle considerazioni generaliste senza senso
Caro Alessandro, ti stimo molto, davvero, quindi non riesco a capire il senso di questo contenuto. Sono un docente precario, mio malgrado fruitore di università telematiche per master, corsi di formazione e specializzazione per reperire punteggio. Non prendiamoci in giro: tutte le telematiche che ho provato (e che leggo nei commenti, sono le più famose e non faccio nomi) sono delle barzellette che organizzano compravendita di titoli. Zero qualità sotto ogni profilo. Dico ZERO. Programmi ridotti all'osso, video di lezioni asincrone imbarazzanti, nei quali i docenti leggono slide con voce atona senza produrre la banché minima riflessione su qualsivoglia argomento. Sessioni di esame "accordate" (tutti forniscono banche dati con le domande che escono). È uno scandalo. Ho due lauree prese nelle università VERE, quelle in cui si studia, quindi, ripeto: non ci prendiamo in giro. È uno scandalo tutto italiano questo della compravendita dei titoli e la cosa brutta è che ai fini di un concorso pubblico alla fine una vale l'altra. Certo, prima delle telematiche c'erano le offerte "laureare l'esperienza" delle università pubbliche, che hanno regalato titoli a componenti delle forze armate e a impiegati della p.a., che tenevano esami lampo preparati su una manciata di dispense, che valevano quanto quelli sudati dai ragazzi costretti a seguire un anno di lezioni e a studiare su manuali di mille pagine. P.S. Edito il messaggio per precisare che l'unica di cui non ho avuto esperienza diretta, e che credo sia una cosa seria (dai contenuti che ho trovato in rete in passato, lezioni di Diritto Commerciale trasmesse sulla Rai di altissimo profilo del prof. Galgano) è UniNettuno.
Uninettuno è chiaramente il top, ma non è vero che tutte le altre sono barzellette. Ci sono anche le barzellette. Il problema non è delle telematiche, è di quelle specifiche telematiche. Non si può sparare a zero su un'innovazione fondamentale che aiuterà tantissime persone solo perché esistono delle realtà pessime e corrotte.
In Marconi non esistono panieri, ma neanche con il Binocolo. Sulla.Chat dell Uni Bannano a ripetizione chi cerca di VENDERE i Riassunti ( Dato che sono GRATUITI e Benedetti siano quelli che li fanno ). Gli esami non sono a crocette e sono identici a quelli che diedi al Polimi. Ora andiamo sul Pesante : Conosci Uni Genova? L Anvur la ha valutata con punteggio C.............IDENTICO ALLA MARCONI. Quindi.....
@@gianlucabaldini4292 ti posso garantire che unitelma non rientra tra quelle che dici tu. Li non ci sono panieri, esame in presenza presso i poli o a Roma con un garante che vigila e gli orali a me è capitato di darlo stando chiaramente al PC e avendo una videocam piazzata alle spalle. Ma ne sono orgoglioso. Io non voglio che la laurea mi venga regalata
Eh, purtroppo è vero... senza volontà polemica. D'altronde è un'evoluzione naturale... penso alla mia nonna, genio matematico, che non ha potuto fare l'università perchè ai suoi tempi era per pochissimi e che era orgogliosissima del suo diploma... ed io, nipote mezza sgangherata del 1982, diplomata insieme al 90% dei miei coetanei, senza però sentire l'obbligo sociale della laurea che sentono i ragazzi di oggi. Certo, si è liberissimi di non proseguire... sarà però il mondo del lavoro a farti capire che la laurea, oggi, è indispensabile come lo era il diploma anni fa 🙄
Può essere, ma dipende dalle esigenze del singolo. Io sono una software developer, vorrei iscrivermi all’universitá per studiare ingegneria informatica ma non studio dal diploma e vengo da una scuola alberghiera. Non ho metodo e ho grosse lacune in alcune materie. Alla statale non potrei seguire le lezioni, cosa che a me serve, mentre alla telematica si. Del networking non me ne faccio nulla perché già lavoro
Provai una telematica, unimercatorum. Pessima esperienza, videolezioni vecchie del 2015, esami scritti male e superficialmente e solo un paio di appelli per anno. Mai più.
Su 11 università telematiche la mercatorum si trova al terzo posto, sul sito ufficiale dell'anvur.. per cui sicuramente non si può dire che sia un'università scadente. Secondo me l'esperienza di ognuno di noi è molto dipesa dalla scelta del corso.. perché ho la sensazione che ci siano corsi maggiormente più "trascurati" in termini di qualità rispetto ad altri, magari è solo una mia sensazione eh. Perché vedo molto strano il fatto che c'è chi si trova bene e chi si trova da schifo. @@CriticoPasseggero
@@ソフィア98 idem, stessa identica esperienza, al momento mi trovo bene, gli esami non hanno nulla a che vedere con i panieri.. ci può essere qualche domanda che può assomigliare, ma il 90% sono domande inedite.. personalmente i panieri possono essere un metodo valido per esercitarsi dopo aver studiato la materia.. anche se io personalmente non li ho mai sfruttato
Ma andiamo...ma la vogliamo finire di raccontare cose che idealmente "dovrebbero"essere in un certo modo quando poi nel nostro paese è tutt'altro!? Le università telematiche italiano sono un altro modo per distribuire le lauree all'acqua di rose e rivolta soprattutto a quella fetta di popolazione, acquirenti, consumatori che dispongono senza problemi di uno stipendio fisso e senza difficoltà accedono a finanziamenti!! Chi sarebbero le università telematiche serie? L'università di quello che si atteggia a Duce e si mette a fare le risse nelle giunte comunali?di quello che ferma i treni durante? Sono anni che vivo in una azienda multinazionale di tutto rispetto e ti assicuro che non è che hanno tutta questa credibilità nella formazione quelli che escono da quelle università e spesso chi lo fa è perché gli serve il pezzo di carta per fare avanzamento di carriera! Noi dobbiamo avere l'obbligo morale di curare e promuovere il nostro sistema accademico pubblico!! ..e se ci sono problemi nella frequentazione magari è lì che bisogna puntare sulla digitalizzazione anziché levarle da lì le risorse e darle a ste scuole dove escono solo scamorze e figli di papà! Bell'esempio....mi raccomando andiamo sempre così!Poi dopo non lamentiamoci di avere nei posti apicali e nella classe dirigente degli incompetenti! 4:28
@@alessandrodeconcini-adc questa,nell'arte dell' aver ragione di Schopenhauer si chiama "falsa analogia"per buttare la mia osservazione in caciara.... perché poi dovrei capire i conflitti di interesse che vi sono in questi enti regolatori:tu parli per esserti documento,io ti parlo per esperienza diretta in una azienda multinazionale molto prestigiosa di cui ovviamente non posso fare nome! Ci sono laureati da università private ma non quelle di cui tu ti riferisci(Bocconi e simili). Sarebbe stato più meritevole se avessi posto la questione sul perché dopo il COVID l'università pubblica non si è attrezzata bene per una gestione in remoto è l'importanza di questo aspetto riservato solo alle università telematiche! È con la gente come voi(che vi siete fatti convincere) che si sta lasciando passare l'idea del privato è meglio, è smart, è più efficiente (coi soldi dei contribuenti certo). Solo per il fatto che le università telematiche esulano dalla capacità o meno se un cristiano se lo può permettere economicamente è tutto un dire...quindi produciamo gente di serie a e serie B! Complimenti...amico mio,tu sei un analista in gamba ma totalmente sconnesso dalla vicenda umana e sai perche?perché dovresti uscire metaforicamente da quella stanza e stare in mezzi alla gente ed ascoltare...ma se ricordo bene questo lo reggi per poco! Perciò un consiglio....limitati a spiegare il metodo,su quello sei il top!Ma non parlare della dicotomia scuola pubblica/privata perche' si va su altri fronti che non si addicono ai tuoi meccanismi...ricordati che la società non come "solo"tu vedi il mondo ma è variegata soprattutto economicamente! Prova evidente....le università telematiche italiane sono state bacchettate ultimamente da EU
@@alessandrograsso8570Quindi la tua esperienza in UNA singola società (in cui l'ufficio delle risorse umane potrebbe anche avere dei bias non indifferenti) ti dà un campione statistico valido? Mai pensato che potrebbe dipendere dal settore in cui opera l'azienda?Dalla posizione geografica? Dal periodo in cui tu ti ci trovi a lavorare? E poi hai davvero tenuto traccia di tutti i candidati e dell'esito dei colloqui e dell'andamento dei loro stage? O hai magari un bias di conferma per cui ti ricordi solo di quelli che si adattano alla tua idea?
@@Laurelin70 io ho raccontato semplicemente la mia esperienza diretta, certamente esistono dei laureati che escono dalle università telematiche che sono bravi ,quei pochi che sono "loro"che fanno la differenza! Se le università telematiche italiane si soffermassero sulla vostra capacità di comprensione del testo forse capiresti che il mio ragionamento non è sulle università telematiche in generale nel mondo,sto parlando delle università telematiche italiane che come prova provata necessitano di valutazioni più rigorose...e non lo dico io ma l'Unione Europea! È ovvio che nel 2024 la didattica a distanza è d'obbligo, è una necessità anche per lo sviluppo sociale:Tonino Scannassieri della comunità montana di Flittole avrebbe anche lui l'opportunità di migliorarsi Senza trasferirsi! Ad oggi la stragrande maggioranza degli iscritti alle università telematiche sono in percentuale maggiore seniors che già lavorano da anni,hanno famiglia e non hanno tempo,gente che si scrive a Scienze dell'educazione per avanzare nelle graduatorie attraverso strade più facili,gente mediocre che non ha voglia di fare una mazza che si iscrive in scienze motorie...e frattaglie che lo fanno per status(il pezzo di carta per dire davanti ad uno sprits con gli amici che sono laureati). Se non volete vederlo c'è la mala fede o non Ve ne frega una mazza dell'innovazione infrastrutturale della pubblica istruzione...perché? perché ormai vi siete rincoglioniti con una certa narrazione vecchia dai tempi di Reagan e Tatcheriana!Privato è meglio...in realtà i docenti sono tenuti a sottostare ad un conflitto di interesse in quanto l'università privata ha bisogno di iscritti che non si rompono i coglioni nel tempo e versano i soldi, l'università pubblica no,non gliene frega una mazza ,son problemi tuoi! Parlo da laureato in scienze politiche in una università pubblica a 47 anni orgoglioso di essere stato studente lavoratore(con lavoro su turni)part-time a metà delle tasse....lo stesso percorso mi sarebbe costato 3000 euro l'anno? Se poi volete rimanere dei mediocri che cercano scuse...va bene anche,ma non lamentatevi quando ai colloqui non vi caxano nemmeno di striscio!
@@alessandrograsso8570 In un certo senso però sta avvenendo un cambiamento in quel senso, forse piccolo ma prendi ad esempio Unitelma che è telematica ma nasce dall'Università La Sapienza. Molti adesso la preferiscono perché significa magari poter lavorare e gestire la propria vita, la famiglia, un parente in difficoltà, non spendere soldi in affitti o treni.Che nelle grandi città oramai sono improponibili per alcune famiglie. Poi la telematica non avrà mai quello che l'università tradizionale ti da che è il "Networking" e la socializzazione magari con i tuoi futuri collaboratori e/o colleghi. Io ad oggi la sceglierei proprio per i vantaggi che ti citavo sopra, e anche fosse per scalare un concorso non ci vedo nulla di male. Se pensi che molti ad oggi ai concorsi pubblici fanno domanda per posti da diplomati ma hanno il master capisci che il problema è purtroppo il mondo del lavoro la fuori. E per esperienza personale ti posso dire che l'istruzione in generale che si presenta ai concorsi è andata molto a scendere qualitativamente. Indipendentemente da quale università. Sicuramente poi sarebbero da potenziare come dici tu le istituzioni o le università che esistono come realtà consolidate, ma come sempre anche li il problema sta nella voglia e nell'impegno dello stato. E vanno controllate perché potrebbero avere conflitti d'interesse. E anche nelle università tradizionali, considerando baroni e cattedre predestinate. La questione non è essere mediocri, perché credimi sono un mediocre anche io. Ma per fortuna ho sempre lavorato duramente e imparato le mie lezioni. Purtroppo in generale l'istruzione italiana fallisce in questo. C'è la forma mentis sicuramente ma il mondo del lavoro è altra cosa.
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Io per la mia esperienza mi domanderei piuttosto se le università pubbliche siano valide
Io faccio l'università telematica e sono assolutamente soddisfatto della mia scelta. Anche se sono giovane, non mi pesa rinunciare alla "vita universitaria". Di andare a lezione, di parlare con i colleghi e andare alle feste non me ne frega nulla. Mi interessa solo laurearmi il più velocemente possibile. all'Università fisica sei troppo lasciato a te stesso. in tanti corsi, se non vai a lezione, il prof ti taglia le gambe dandoti una mole di studio da fare da solo disumana e ti penalizza perché non hai frequentato le sue "indispensabili lezioni". Stare con i colleghi per me è solo perdita di tempo. Se devo andare all'università fisica, seguire le lezioni che spesso possono anche toglierti tutta la giornata e in queste lezioni passare la metà del tempo a cazzeggiare allora me ne sto con la mia bella telematica dove decido io la frequenza con cui voglio ascoltare le lezioni e ho soprattutto un supporto enorme con tantissimi materiali integrativi di studio.
Io ho fatto sia l'università tradizionali che quella online. La quantità di tempo che si risparmia e che si può usare in più per diluire lo studio e quindi essere molto meno stressati e più sereni è imparagonabile.
Finisco col dire che con la possibilità di avere molte più sessioni di esame all'anno, è molto più facile organizzarsi ed evitare quella situazione tremenda che puntualmente succede sempre all'università tradizionale dove ti ritrovi in burnout perché hai 3/4 esami da dare in una sessione e hai assolutamente bisogno di passarli se non vuoi rimanere indietro.
Studentessa di Uninettuno in Neuroscienze, vorrei fare una precisazione: non è vero che manca l' interazione tra noi studenti. Abbiamo diversi canali come whatsapp, facebook e telegram su cui ci scambiamo consigli, materiali e sessioni collettive di studio. Io sono già laureata in una statale e sinceramente non vedo differenze 😊
Posso parlare solo per le realtà che ho visto in prima persona: ingegneria informatica in statale a Padova e gestionale alla telematica Uninettuno. Il livello di difficoltà degli esami e la profondità con cui sono trattati gli argomenti li ho trovati equivalenti, così come il livello di preparazione potenziale a cui entrambi i corsi universitari preparano uno studente. Ho trovato più comodità alla Uninettuno, quello si, in quanto il tempo risparmiato in logistica lo potevo dedicare allo studio.
Penso poi dipenda anche dal metodo di studio di ogni singolo studente, ad esempio c'è chi giova molto dalla lezione frontale e chi invece, come me, si trova meglio apprendere dai testi e affiancarne diversi trattanti lo stesso argomento qualora qualche passaggio non fosse chiaro, ed in quest'ultimo caso la telematica ha ancor maggiore efficienza.
Non posso parlare per le altre telematiche, anche se ho sentito voci che ce ne siano di lovello molto diverso, ma per quanto riguarda la mia esperienza con ingegneria ad Uninettuno posso solo confermarne la bontà.
Avendo una disabilità, e frequentando un’università statale, mi è semplicemente più comodo fare alcune lezioni online, perché non si tratta di capricci, ma essendo non vedente è molto difficile, anche per quanto si vuole si può, spostarsi da una sede all’altra.indovina cosa mi hanno risposto alcuni professori e professoresse con cui ho parlato e anche lo sportello disabili? Ma no signorina, siccome non è un’università telematica, noi non possiamo erogare frizioni miste.ma veramente non si potrebbe fare alcuna proposta di legge per avere la didattica mista come un diritto, per persone con disabilità certificata? Possiamo tranquillamente andare all’università autonomamente, spostarci, alzarci cinque ore prima per prepararci, benissimo fantastico andiamo pure all’olimpiadi… Però è una cosa così complicata? Bisogna assolutamente puntare su un confronto ibrido, perché le persone possono tranquillamente frequentare le lezioni come vorrebbero, soprattutto per certi gruppi di persone. Non mi piace dire i gruppi, ma adesso non mi vengono altre parole.non c’è una volontà politica seria. Ma si può socializzare al di fuori dell’università tranquillamente, si può tranquillamente organizzare una festa per quanto possibile, oppure prendersi un caffè con qualche compagno e compagna di corso sia in università statali che telematiche, organizzandosi. Non per forza bisogna per forza stare lì a far vedere quanto siamo bravi e brave a prenderci il caffè con il compagno oppure la compagna solo perché si è disabile si vuole far vedere quanto è bella l’inclusione.scusami per lo sfogo, ma tutte le volte mi sono sentita dire proprio queste stupidaggini.ho studiato all’università, laureandomi pure in tempo nonostante tutte le difficoltà, avuto i miei bellissimi momenti anche di socializzazione con i compagni facendo attività interessanti al di fuori del contesto universitario, in presenza, ma ho studiato gestendomi tranquillamente il mio tempo sempre senza che a distanza. Perché non si deve fare in questo paese ?
Grazie per aver affrontato questo argomento. Mi sto laureando in ingegneria con Unimarconi cosa che non avrei mai potuto fare in un’università tradizionale lavorando e avendo famiglia e a 57 anni… sono talmente soddisfatta che ho fatto iscrivere anche mio figlio al mio stesso corso di laurea. Inoltre ho avuto la possibilità di farmi nuovi amici tra i colleghi.
Complimenti, anche io sogno di studiare con le mie figlie, ma sono a coraggio troppo piccole.
In bocca al lupo, quale corso di laurea?
Ingegneria informatica?
@@matmax6834no. Ingegneria industriale ad indirizzo energetico nucleare.
"ho fatto iscrivere al mio stesso corso"
Grazie a te e a tutte quelle persone che si laureano grazie a percorsi del genere i titoli di studio si inflazioneranno fino a diventare carta straccia . Se non puoi permetterti di studiare full time o affrontare gli esami più difficili di un percorso di ingegneria significa che non fa al caso tuo. Queste lauree sono nate infatti per dare il contentino a chi non ha i mezzi per raggiungere certi risultati. Se studenti freschi di liceo che studiano full time a stento riescono ( e molti non ce la fanno ) a tenere il passo in un'università tradizionale , mi spieghi come nelle telematiche riuscite a laurearvi tutti quanti in tempo studiando alla sera dopo lavoro ? Significa che vi spianano e semplificano il percorso il più possibile pur di farvi andare avanti . Questo secondo me è assurdo e inconcepibile.
@devices-j1y quello che è inconcepibile è dire che se non puoi permetterti di studiare full time allora ingegneria non fa per te.
Ti rendi conto di quanto classista, discriminatorio e insensibile è questo commento, oltre che palesemente falso?
Io spero veramente che tu possa ripensare questa posizione, perché non posso pensare che davvero qualcuno possa credere che una persona non ricca abbastanza da poter studiare da mantenuta non possa diventare ingegnere.
E smettiamola anche con sta storia delle lauree inflazionate, siamo uno dei paesi europei col tasso di laureati minore, non c'è nemmeno all'orizzonte un pericolo del genere e pure nei paesi più scolarizzati non esiste questo problema.
Mi sono laureata alla triennale (economia) alla Cusano e tra poco prenderò la magistrale alla Pegaso, entrambe esperienze ottime, programma di studi validi e aggiornati che mi hanno permesso di entrare in graduatoria in un concorso nazionale che avevo preparato in poco tempo. Si studia tanto quanto alla statale, che ho frequentato, e non è vero che gli esami sono da paniere, forse un tempo, ma ormai le domande che escono all'esame presenti nel materiale sono sempre meno (negli ultimi esami che ho dato erano meno di una decina) e spesso sono domande estremamente specifiche che richiedono molto studio e ragionamento. E sono d'accordo anche sul fatto del confronto, in questi anni le interazioni con prof e colleghi ci sono stati. Sinceramente non capisco questo accanimento contro le telematiche, non saranno la scelta migliore per tutti, ma sono sicuramente realtà validissimo per l'apprendimento.
Di fatto è una combo di ignoranza, pregiudizio ed effettiva realtà di alcune telematiche che lavorano davvero male e alimentano lo stereotipo.
@@alessandrodeconcini-adcdavvero?ne sei convinto?sono anni che lavoro in una multinazionale americana di tutto rispetto e ti assicuro che ne ho visti di arrivare da quelle università nel tempo...come sono entrati così sono usciti durante lo stage,come mai ora stanno prendendo quelli che vengono solo dal pubblico e spesso ci rimangono?e ti sto parlando di ingegneria
Come dicevo, ci sono telematiche che fanno davvero schifo.
Altre che spaccano.
Ci sono poi gli stereotipi e i pregiudizi, che nei processi di selezione del personale ancora hanno peso notevole.
E poi ci sono le esperienze personali, come la tua, che non fanno statistica. Ci possono essere mille motivi per cui è accaduto quello che descrivi. Oppure nessun motivo ed è stato un caso.
Sapessi quanti laureati nelle università tradizionali conosco io che non assumerei neanche sotto tortura. E ho assunto molte persone che non sono laureate e spaccano. Che faccio, concludo che le università fan tutte schifo?
Ma poi all’Università Cusano so anche che ci sono dei campus in presenza dove poter socializzare, quindi non venissero a dire stupidate certe persone, soprattutto professori e professoresse delle statali
@@Ale-lr8fw bello...il massimo della soddisfazione,laurearsi all'università di Bandecchi(che personaggio)e di Lollobrigida per gli amici Lollo,quello che quando parla non ne azzecca una intelligente!Vai,vai...andate,il non plus ultra della mediocrità!!
Grazie ad Alessandro de Concini e al sistema ADC oggi son un Biologo Nutrizionista, dal diploma all abilitazione grazie a te sono arrivato lontano passando anche per le Telematiche una storia di vita surreale assurda.
Da lavoratrice a tempo pieno, mamma e moglie sto ultimando il mio percorso universitario alla Uninettuno cominciato a 45 anni, non avrei potuto scegliere di meglio 😊
Fai bene!!
Cosa studi?
@@GiuliaBuzzoni-hg1zg triennale in operatore giuridico esperto in sicurezza sul lavoro, corso ad esaurimento. Adesso lo hanno accorpato ad economia, corso economia e diritto
Grazie Alessandro ❤❤❤ le telematiche sono sotto attacco, purtroppo c'è chi le vorrebbe chiudere o depotenziare per via delle varie lobbys che sugli studenti universitari ci marciano da decenni. E da studente lavoratore telematico (Uninettuno) sono preoccupato. Grazie
Non capisco perché il tuo canale non abbia la giusta attenzione che merita. Sono felice di aver trovato questo video nel modo giusto e nel momento giusto. Ho 21 e ho sempre fatto tutto di corsa, dopo il diploma sono subito andata in università ed è stata dura, infatti ho frequentato solo un anno e ho abbandonato tutto. Ho iniziaro a lavorare nel mio settore di perito e pensavo che quella fosse la scelta giusta, ma ecco un altro errore. Ora sto valutando l'idea di un università telematica che possa garantirmi lo studio che tanto amo, e la possibilità di andare a lavorare. Quindi di nuovo grazie per la qualità dei tuoi video e la capacità e la semplicità con cui esprimi i concetti, ti sarò per sempre grata.
Grazie davvero!!
Il fatto che ci siano più sessioni è davvero rilevante, essendo secondo me una delle concause dei numerosi casi di fuoricorso
Concordo!
Sembra una proposta un po’ azzardata, però sarebbe interessante che, magari, i professori e le professoresse delle università statali potessero fare, magari, gli esami in un preciso giorno della settimana e poi magari verbalizzarli il giorno ufficiale dell’esame. Può essere una cosa carina, però capisco anche che sia illegale
@Ale-lr8fw sostengo da anni che bisognerebbe riformare completamente le modalità d'esame
Comunque non mi stancherò mai di dirlo ma: le università telematiche non dovrebbero esistere, perché dovrebbe essere un servizio/opzione(proprio come lo è fare l'università part-time) che viene elargito dalle università pubbliche.
Sono d'accordissimo
La discussione secondo me è irrilevante; nel senso che nessuno si pone problemi se un atleta americano o un'attrice vanno a studiare, che ne so, economia ad Harvard o a uni dell'ivy league semplicemente perchè quella persona non andrà mai a fare il commercialista pur avendo il titolo concesso da un'università blasonata che glielo regala per l'apporto mediatico che il tipo/a porterà.
Se all'università telematica non studi nulla (per esempio) cosa puoi farci col titolo se poi nel mondo del lavoro non riesci a portare nulla o a competere un minimo con qualsiasi altro? Il problema semmai è delle università statali che perdono potenziali iscritti a tempo indeterminato che si laureranno fuori corso di anni ma per il laureando incapace (o capace eh) col pezzo di carta non andrà a incidere sulla professione semplicemente perchè se non studi non sai fare niente.
Nelle grandi università pubbliche spesso
il contatto docente-studente non esiste(io ho fatto un corso dove dopo l' erogazione il professore è andato per mesi negli usa tornando solo pochi giorni prima degli esami)semplicemente si sta cercando una scusa per sminuire le telematiche
Ciao Alessandro, io sto facendo una telematica e sono molto contenta della mia scelta, grazie per questo video! Tra l'altro, essendo nello spettro autistico ed avendo un pochino di difficoltà nelle relazioni, preferisco seguire le lezioni da sola😂
Alessandro, io ti stimo moltissimo, ho comprato anche alcuni tuoi corsi che trovo eccellenti e pertanto conosco il tuo modo di lavorare, che è sempre stato basato su un livello di qualità molto alto; però da studente di un università c.d. "tradizionale" qua non riesco proprio ad essere sulla tua stessa lunghezza d'onda, capisco anche la tua posizione (vista la sponsorizzazione con OPIT, che non conosco e non giudico), ma credo che qua tu sia andato davvero fuori strada.
Per la maggior parte del video parli dei vantaggi delle telematiche relativamente al loro approccio didattico, contraddistinto da lezioni online di cui puoi fruire quando vuoi (verissimo) e di maggiori risorse di studio (forum, slide, ecc....) anch'esso verissimo, ma mio modo di vedere i vantaggi finiscono qua, e sempre secondo me questi vantaggi allo stesso tempo possono diventare delle grandi limitazioni se (come nel caso delle risorse di studio) quando queste si limitano (cioè, quasi sempre) solo a slide , dispense e riassunti, ottime per un primo approccio alla materia o per ripassare, ma largamente insufficienti se considerate come unica fonte di studio, e a giudicare dalla tante persone che conosco che fanno o che hanno fatto le telematiche tutti mi hanno confermato di avere studiato solo su queste fonti.
L'aspetto decisamente critico delle telematiche e che hai appena accennato nel video (ma che è invece l'elefante nella stanza della cattiva fama delle telematiche) sta proprio nella modalità di esame, con chiunque io abbia parlato (e ne conosco parecchia di gente che fa le telematiche) mi sono sempre sentito dire che la stragrande maggioranza degli esami sono svolti con test a risposta multipla su un paniere già prestabilito di domande di numeri molto modesti (100/300 max), e perdonami la franchezza ma questo è a dir poco scandaloso se lo confrontiamo con quei concorsi pubblici per diplomati (categoria C) che forniscono la banca dati, dove abbiamo mediamente migliaia di domande possibili, a questo punto conviene davvero memorizzare le domande invece che studiare.
Quando dico che "a questo punto conviene davvero memorizzare le domande invece che studiare" lo dico con cognizione di causa, perché a differenza delle università PRIVATE anglosassoni che rilasciano dei titoli privi di valore legale, da noi è ovvio che le università telematiche campano per la stragrande maggioranza (salvo qualche sparuta eccezione) grazie a tutti quegli studenti che vogliono comprarsi il "pezzo di carta", o perché non hanno voglia di studiare o perché magari non riescono (per mille motivi) a studiare seriamente, perché sennò vorrei che qualcuno mi spiegasse seriamente il perché una persona sana di mente dovrebbe spendere rette di 3.000 € l'anno se il coefficiente di difficoltà fosse esattamente lo stesso di un'università statale, quando all'università statale si pagano delle tasse molto inferiori anche con il reddito massimo.
I vantaggi della didattica online (che ahinoi mancano nella maggior parte di università statali) si potrebbero benissimo integrare con dei corsi online di preparazione, da usare come supporto alla didattica classica, e anch'essi spesso sono ricche di slide, forum, ecc..., con un esborso complessivo (uni statale + corsi di preparazione) comunque nettamente più basso di una retta universitaria telematica. La verità è che se domani mattina sparisse il VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO il 90% delle telematiche chiuderebbe (salvo ovviamente qualche eccezione), chi lo nega o è in conflitto di interessi o non ha ancora capito come funziona il sistema.
Purtroppo chi esalta questo sistema non si rende conto (o ne trae un profitto) di quanto sia potenzialmente devastante questo meccanismo sotto l'aspetto delle MERITOCRAZIA e della PROFESSIONALITA', perché se continueremo a permettere di equiparare chi ha studiato seriamente, magari essendo anche stato bocciato più volte alla statale (perché non raggiungeva determinati standard di preparazione) avendo studiato su manuali di migliaia di pagine da chi invece ha studiato semplicemente dalle slide avendo svolto un esame su un paniere concordato di un centinaio di domande, per laurearsi poi con 110 e lode, superando magari in graduatoria (in un concorso pubblico) uno studente molto più preparato ma con un voto più basso proveniente da una statale, non lamentiamoci se poi chi è davvero preparato se ne va all'estero dove viene davvero apprezzato e valorizzato e non lamentiamoci poi se così facendo svalutiamo la professionalità di certe professioni, come quelle strategiche scuola o sanità (io conosco persone che insegnano a scuola con gravissime lacune di base laureati nelle telematiche, e non voglio nemmeno immaginare dei danni che costoro faranno ai loro studenti).
Concludo soltanto dicendo che quando dici che non ci sono prove della c.d. "compravendita del titolo di studio" bisognerebbe guardarsi per un po' intorno e parlare con gli studenti che frequentano queste università, io con chiunque abbia mai parlato mi sono sempre sentito dire che la scelta delle telematiche era attribuita al fatto che non avevano tempo per studiare seriamente in una statale (per motivi di lavoro, famiglia, ecc...) ma che allo stesso tempo avevano bisogno della laurea per fare carriera e che pertanto avevano ricevute ampie rassicurazioni che sarebbero arrivati alla laurea senza grossi sforzi, e infatti io non ho mai conosciuta una sola persona che sia mai stata bocciata all'università telematica, su una base potenziale di circa 30/50 persone che conosco, si tratterà di un caso statisticamente eccezionale? lascio a te il giudizio, finisco solo per dire che ti consiglio (qualora non l'avessi già visto) di vedere l'ottimo servizio giornalistico che ha fatto Report sulle telematiche (solo per la parte che riguarda la qualità della didattica, ti allego qua il link dell'intervista più critica, ma ti invito a guardarlo poi per intero) facebook.com/ReportRai3/videos/956540382429592/?__tn__=%2CO-R e ti invito inoltre a guardare anche al rapporto ANVUR sulle telematiche, noterai che NESSUNA di queste ottiene il voto di "A - MOLTO POSITIVO", e nello specifico ben 7 su 11 ottengono la valutazione di "D - CONDIZIONATO", solo 3 su 11 vengono valutate con "C - SODDISFACENTE" è solo una ottiene il voto di "B - PIENAMENTE SODDISFACENTE" per converso nelle università tradizionali solo 5 università su 81 ottengono il voto di "D - CONDIZIONATO", poi se vogliamo anche contestare la valutazione ANVUR facciamo pure, ma la verità è questa, è mi pare anche abbastanza oggettiva con prove abbastanza palesi.
Spero in un tuo riscontro per un serio confronto sull'argomento, un abbraccio.
Intanto ti ringrazio per i complimenti e per aver esposto la tua critica in modo completo, educato e ben argomentato.
Non sono d'accordo con diversi punti e credo sia molto interessante risponderti, ma il commento è molto lungo e io in questo momento sono su un sentiero in montagna col mio cane 😅
Cerco di trovare il tempo stasera!
Solo una cosa mi preme chiarire subito: la mia collaborazione con Opit non ha assolutamente nulla a che fare con la mia opinione sulle telematiche, ci sono video di anni fa in cui dico le stesse cose e, dietro le quinte, cerco collaborazioni con le migliori realtà telematiche da sempre.
Quindi non è lo sponsor a determinare la mia opinione ma, al contrario, la mia opinione che mi ha fatto scegliere lo sponsor 😉 anche perché, ti assicuro, rifiuto tanti, ma tanti sponsor proprio perché non mi convince quel che fanno.
Appena posso rispondo sui vari punti 💪
Eccomi qua, con un po' di ritardo ma mi perdonerai...
Rispondo per punti alle tue considerazioni.
- Che i materiali didattici possano impoverire lo studio se presi come uniche fonti sono abbastanza d'accordo con te, ma tutto dipende da due cose: 1 se, per l'appunto, sono materiali unici (cosa per nulla scontata, ho visto in prima persona numerosi esami in università telematiche con un programma di libri assolutamente identico a una tradizionale); 2 la qualità di quei materiali, perchè conosco facoltà tradizionali con libroni che fanno così schifo che sono mille volte meglio le dispense.
- Ci sono telematiche qualitative e telematiche che sono di fatto esamifici in cui ti compri una laurea. Non faccio i nomi solo per non rischiare denunce ma basta scavare dieci minuti online per vedere la differenza.
- La tua esperienza in merito, dunque, conta poco, perchè dipende da che università hanno frequentato le persone che conosci e con che attitudine. Io, ad esempio, ho un esperienza completamente diversa con persone che studiano sui libri.
- Ancora una volta, la questione esami è un enorme DIPENDE. Ti posso dire che le persone che conosco che fanno Uninettuno, ad esempio, fanno in larga parte esami con domande scritte aperte. Non solo, ma non diamo per scontato che le crocette siano di per sé segno di cattiva qualità nella valutazione. A me le crocette non piacciono ma c'è un bel dibattito in merito nel mondo pedagogico e addirittura c'è chi dice siano la migliore forma di valutazione. Alcune tra le più quotate università al mondo fanno test a risposta chiusa, dunque può non piacerti ma non è un buon motivo per considerare inferiori le telematiche.
-Diverso il caso del paniere chiuso con poche domande note agli studenti. Su quello son d'accordo con te ma, di nuovo, non è vero che dappertutto si faccia così, anzi.
- Poi ti lasci andare a una tirata che onestamente non ha alcun senso "vorrei che qualcuno mi spiegasse..." ok, lo faccio: perché le università tradizionali sono assolutamente ingestibili per chi lavora, perché sono pessime per chi ha disabilità, perché il costo di affitti e immobili rende sempre più impossibile trasferirsi nelle grandi città universitarie, perché magari si ha una neurodivergenza o delle difficoltà psicologiche che rendono più appetibile lo studio a distanza, perché si ha una vita impegnata e si ha meno tempo per studiare... le ragioni per iscriversi a una telematica sono tante, sono valide e non vedo perché dovresti sminuirle.
- la questione finale sul valore legale del titolo non ha proprio senso, mi dispiace è evidente che se sparisse nessuno si iscriverebbe più ma questo vale anche per le università tradizionali. Certo che la gente vuole il titolo per giocarselo nel mondo del lavoro, in che modo sarebbe una dimostrazione di minor valore delle offerte telematiche?
- infine no, sul merito e la professionalità non sono minimamente d'accordo, è una considerazione la tua che parte da assunti parziali e pregiudizievoli. Ha senso solo se parti dal presupposto che telematiche voglia dire minore preparazione e minore qualità. Ancora una volta, dipende. E ti assicuro che ci sono anche università tradizionali scandalose.
In altre parole, di nuovo: gli esamifici telematici esistono, eccome, lo sappiamo tutti. Ma dedurre da questo che tutte le offerte telematiche siano così e lo saranno per sempre è scorretto a livello logico e falso a livello fattuale. Anche le statistiche anvur che citi lo confermano. Il mondo telematico è agli inizi ed è ovvio che non possa esserci una media paragonabile a istituzioni che sono li da secoli, ma continuano a crescere.
ho conseguito una laurea triennale presso una Università statale, poi ho fatto la telematica presso UniPegaso. Ti spiego con massima franchezza la mia esperienza. Io vengo da un paesello di 40 km e avevo un polo di didattico dell'Università di Napoli, poi l'hanno chiuso prima che terminassi la triennale ed ho optato per la magistrale in Università telematica. Non per avere un percorso facilitato, ma per problemi di logistica ed economici, perché seguire all'Università tradizionale costa molto di più dei 2-3mila€ all'anno di retta che paghi alle telematiche. Io non potevo permettermi di alloggiare in grandi città, né ero Einstein che riusciva a capire matematica, matematica finanziaria, da solo, su un libro o sulle slide. Sicuramente gli esami in modalità a crocette sono un metodo di valutazione discutibile, per quanto riguarda i panieri a cui tu hai fatto riferimento, mi dispiace deluderti, ma contengono solo la metà o forse anche meno delle domande che escono in sede d'esame, un'altra parte delle domande che escono in sede d'esame sono inedite , mai viste in piattaforma. Altrimenti basterebbe imparare 200-300 domande a memoria per poi superare l'esame, ma non è così perché molte domande d'esame sono inedite, in alcuni casi sono tutte diverse. Uno paga la retta per le telematiche non per comprare il titolo, ma per fruire di un servizio didattico a distanza che altre università al momento non offrono, fatta qualche rara eccezione. Io posso capire uno che prepara esami di diritto da solo, mettendosi su di un libro senza seguire i corsi, ci può stare; ma non credo si possa fare lo stesso per materie come fisica, chimica, matematica, matematica finanziaria, dove ci sono calcoli , esercizi complessi da risolvere, che sul libro, spesso, neanche esistono....
Grazie per questa spiegazione
Laureato presso Unitelma Sapienza nel 2020 in Giurisprudenza.
Unico rimpianto: non aver conosciuto il P.A.C.R.A.R durante lo studio
Spiegazione ottima, voglio solo aggiungere per chi è contro le università telematiche chr danno la possibilità anche a chi non ha una famiglia chr può mantenerlo negli studi di laurearsi lavorando e non abbandonare i propri sogni.E comunque negli altri paesi europei le telematiche esistono da molto più tempo e non c'è differenza quando si fa' un colloquio tra chi ha frequentato la statale o la telematica.
Io ho avuto esperienze con Unicusano e Pegaso, per scienze politiche e giurisprudenza.
Disclaimer: la mia esperiemza con Unicusano è terminata il 21 febbraio 2020, sono stato letteralmente uno degli ultimissimi a laurearsi pre covid in presenza.
Tra le due, io consiglierei Pegaso, perchè più valida i.m.h.o. come materiale didattico e con piu paletti diciamo cosi per gli esami, ora non saprei se sia cambiato qualcosa alla Cusano.
Per gli esami, si possono fare anche in presenza ( a settembre credo torneranno tutti in presenza ), sono comunque una serie di domande con risposta multipla o miste, un tot a risposta multipla e un tot a risposta aperta .
Alla fin fine dipende da quello che vuoi studiare tu, nel senso colleghi si son laureati con le dispense e facendosi fare la tesi ( vero o no non saprei, magari millantavano), io ho comprato anche dei manuali che costano 70 - 80 euro a botta ( qualcuno ha detto il Torrente?) o li prendo in prestito in biblioteca vicino a casa.
Per la tesi triennale, ho comprato o preso in prestito 13 libri, compreso, ovvio, quello del relatore 😂.
Io sono seriamente intenzionato a fare domanda di iscrizione ad informatica presso Unitelma, sia perché voglio raggiungere questo traguardo personale, sia perché ho sempre sognato di laurearmi li dove hanno anche studiato i miei. Al momento lavoro e sarà il giusto compromesso. Mi spaventa un po' il fatto di avere 33 anni, ma provarci è il primo passo.
33 anni? Vai che non sei mai in ritardo.
@@matmax6834 Assolutamente, anzi il mantra è sempre "Il miglior giorno per cominciare è stato 10 anni fa, e adesso". Certo però la sfida è rimettersi sui libri con metodo e senza la freschezza della scuola. Ma non impossibile.
Grazie!
Con tutto il rispetto per chi si impegna e si applica seriamente nelle università telematiche, purtroppo certi stereotipi hanno un fondo di verità. Ho ricevuto richieste di svolgere esami per terzi sottobanco, il tutto spacciato per "ripetizioni" (ovviamente ho rifiutato), questi studenti erano abituati a passare gli esami imbrogliando, sapevano perfettamente come fare e per loro era la normalità perché con gli esami a distanza potevano usare tutte le scorciatoie che preferivano senza troppi problemi. La cattiva fama di certe università può essere nociva per gli studenti che veramente hanno bisogno di studiare a distanza, quindi è ovvio che venga consigliata un'università "in presenza"
Ci sono università telematiche scandalose, questo è verissimo e l'ho sempre detto.
Ma la situazione è cambiata rispetto al passato e sta continuando a cambiare. L'offerta è sempre più ricca, la qualità media sempre più alta. Se si fa attenzione alle classifiche e alle recensioni si può andare in ottime università telematiche.
Lo stereotipo, come sempre, nasce da elementi di verità e da pregiudizi sul cambiamento. Pian piano, quei pregiudizi stanno arretrando e quegli elementi di verità diventando sempre più rari e specifici
Pensi che nelle università tradizionali non si riesca a copiare? Vieni a farti un giro 😂 se uno vuole copiare il modo lo trovq ovunque
Studio in un'universitá telematica e sto temendo fortissimo la stretta su cui sta lavorando il MUR (20% obbligo di frequenza e 40% lezioni in diretta).
Secondo te saranno applicate queste regole o non andranno in porto?
Grazie per questo video comunque, l'ho trovato rasserenante.
Spero di no, sarebbe una vergogna assoluta.
@@alessandrodeconcini-adc Un gran pensatore come te che la pensa come me, sono sempre piú rasserenato. 😝
Grazie per la risposta rapida ⭐
Parlerei un po’ di più dell’autogestione che implica la università telematica… cioè il dover farlo da solo, che potrebbe portare a procrastinate. Sebbene ne hai parlato penso sia un punto importante.
Per il resto sono d’accordo
Certo, è verissimo quello che dici
È chiaramente un video sponsorizzato. Che tristezza.
Argomento davvero interessante 😊 Purtroppo, in campo accademico esistono molti stereotipi, anche all'interno delle stesse università "tradizionali"
Comunque le telematiche visto che risparmi i costi di spostamento in generale costano molto meno delle università in presenza
Verissimo, a meno di non vivere proprio molto vicino all'università
Ciao Alessandro, mi piacciono molto i tuoi video e li trovo sempre interessanti. Io da poco mi sono iscritta a psicologia in Unimarconi, l’ho fatto perché sono già studentessa di grafica/design presso Accademia di Belle Arti e volevo portare avanti entrambi i percorsi per poi magari farmi una magistrale di psicologia dal vivo finita l’Accademia. Tu che ne pensi?:)
Ciao Alessandro,bellissimo video,io volevo chiederti cosa ne pensassi del corso di e campus,in psicoeconomia,perchè mi piacerebbe capire se è valida,o se qualcuno l’ha fatta?
Non illudetevi che una laurea in una Università telematica valga lo stesso di una laurea tradizionale sul curriculum.
Io vorrei laurearmi in Storia a Bologna seguendo le lezioni da casa e andando a Bologna a fare gli esami. .. sarebbe figherrimo
3 anni di triennale “tradizionale”: 25mila euro tra università, affitto e trasporto
2 anni di magistrale telematica: 6mila euro
Non c’è paragone, nemmeno a livello economico, a meno che si studi nella propria città
Io studio a 1h di treno. L'unico sbattimento secondo me è la logistica, perché a livello di costi siamo lì (senza considerare i fuori sede)
Forse tra qualche anno verranno riconosciute nel mondo del lavoro, per il momento da quello che ho sentito/visto vengono cestinate
Mah, io conosco persone che si sono laureate in un' università telematica e lavorano tranquillamente.. quindi non per forza sono da serie b
@Il_Lebowski9815 non ho esperienze dirette, ma mi dicono che vengono direttamente cestinate le richieste di lavoro in una multinazionale del nord est se il candidato si é laureato in un università telematica.
Servirebbe un report fatto da un ente esterno affidabile.
Con questo non voglio spalare letame sulle telematiche, anzi, speravo che le università tradizionali con una forte identità come unipd ad esempio, dessero un esempio e si aprissero a nuove frontiere di insegnamento, ma a quanto pare sono troppo attaccate alla tradizione.
Io spero che le telematiche possano far aprire gli occhi alle università tradizionali, capisco che insegnare con la classe vuota sia brutto, però spero che anche loro possano avanzare in quel campo, specialmente per studenti lavoratori
@dr.pepper3652 allora, sicuramente ci sono aziende o imprese che tendono ad essere schiave di determinate convinzioni e pregiudizi.. ma un caso isolato come questo non può generalizzare un concetto affermando che non sono valide.. non è vero. Come in ogni università ci sono quelle buone e quelle penose.. la stessa cosa vale in quelle telematiche. Il MIUR non è scemo se le ha riconosciute.. anche perché essendoci l'anvur che le controlla e le monitora fanno poi presto a cestinare quelle università che non sono all'altezza dal punto di vista della didattica e della preparazione. L'idea della telematica secondo me ci sta tutto.. il problema vero e proprio sono le università tradizionali che non vanno incontro a quella fetta di popolazione che lavora ma che al contempo stesso desidera migliorare.. dovrebbero creare dei corsi anche per chi lavora.. una persona non può rischiare un licenziamento per affrontare un percorso universitario tradizionale, ma dai... Al momento l'unica alternativa è questa.. e per fortuna non tutti hanno questa mentalità retrograda di giudicare in maniera negativa chi decide di appoggiarsi a loro per poter studiare
@Il_Lebowski9815 si, il mio caso é una esperienza limitata, sarebbe bello vedere dati alla mano cosa succede dopo nel post laurea, quante aziende bocciano questa cosa (spero siano poche)
@dr.pepper3652 io conosco una persona che è in una telematica e mi ha detto che se non sei preparato ti bocciano tranquillamente.. poi comunque, per mia curiosità, ho visto i dati occupazionali di una telematica.. e devo dire che effettivamente chi si laurea il lavoro poi lo trova.. ergo, un valore comunque lo hanno.. una cosa è sicura, che stanno prendendo seriamente piede
Finchè la maggior parte delle telematiche sarà basata sui panieri, impossibile non essere discriminati (giustamente)
Quale maggior parte?
Io sono iscritta alla uninettuno dal periodo COVID problemi di salute non ho più dato esami. Come disabile al 100 per 100 per me è troppo gravoso fisicamente accedere ad una una università in un' altra città
Uninettuno è eccellente
@@alessandrodeconcini-adcper materie stem è il top delle telematiche, a mio parere.
Io ho esperienze in Unicusano e Unipegaso ma per materie non stem, da feedback di altri studenti Uninettuno è migliore delle altre telematiche per quegli ambiti.
ciao scusami, anche io disabile al 100% , volevo capire…gli esami comunque li devi dare in presenza in una sede?
Con uninettuno i disabili gli esami li possono fare online di conseguenza le sue affermazioni non hanno senso
ho bisogno che qualcuno di voi mi dica la differenza tra pegaso e mercatorum, vorrei fare ing. gestionale ma non la conosco uni mercatorum
Io frequento Unimercatorum ing informatica. Mi trovo bene, buon materiale di studio. Esami non semplicissimi ma dipende dai corsi e da quanto studi. Ti posso dire che molti li prendono con leggerezza e bocciano. Nessun problema chiaramente, si può rifare dopo 10gg
A mio modesto avviso, per ingegneria scegli Uni Nettuno.
Io mi sono iscritto da pochissimi giorni a mercatorum, le prime impressioni che posso dirti è che mi sembrano buone, naturalmente si tratta di 2 giorni per cui il mio feedback è quello che è, però boh, al momento non posso dire nulla di negativo. Le videolezioni sono di buona qualità, per ogni argomento hai sempre gli appunti disponibili
@@eliapupeschi5320posso farti una domanda? Io sto guardando le videolezioni e il mio studio si basa molto sulle spiegazioni del docente e sui documenti dell'argomento stesso, come te anche io mi sono iscritto a mercatorum...credi che già così possa essere un ottimo modo per prepararsi agli esami oppure conviene anche acquistare i libri?
Ciao, io sono al secondo anno Mercatorum (non il tuo corso però) e posso dire che le lezioni sono esaustive e aggiornate, c’è l’obbligo di seguirle, ad esempio non puoi andare avanti o abbassare il volume così da farle scorrere mentre fai altro. Gli esami scritti hanno poche domande di quelle che trovi nei test, penso un 40%, mentre gli orali sono classici: il docente fa domande e poi chiede collegamenti, se ti vede in difficoltà chiede altro ovviamente. Non sono larghi con i voti
Ciao, posso anche dirti che in realtà il materiale della maggior parte delle telematiche è più diretto e mirato al superamento dell'esame, visto che le università italiane sono molto teoriche posso dire che le telematiche sono la stessa cosa, quello che fa la differenza è l'esperienza lavorativa.
Avete feedback su e-campus? mi sto informando per un cdl in biologia e trovo solo quella che lo offre
Io mi sto laureando in ing gestionale triennale e devo dire che mi sono trovato bene.
@@antoniolorenzoni4617 Lezioni asincrone e esami dal vivo?
@@Stefano_Russo io lo feci in pandemia ed erano esami online, ora credo siano in presenza e forse in qualche caso online. Le lezioni erano asincrone ma con la proposta di legge di riforma presumo cambieranno.
Cosa intendi per asincrone? E cosa dovrebbe apportare la nuova riforma? Hai trovato lavoro o ti stai specializzando? Scusa tutte le domande... mi vorrei iscrive tra poco ad ingegneria gestionale con ecampus ecco perché
@@taralllomarzotico5580 asincrone vuol dire registrate. Con La riforma alcune di esse saranno a distanza ma dal vivo e mi voglio specializzare.
GLI ESAMI DEVONO ESSERE FATTI DI PRESENZA IN UNA UNIVERSITÀ STATALE
GRAZIE .
VOLEVO SOLO CHIEDERE SE QUESTO VIDEO LO HAI REGISTRATO IN QUANTO COLLABORATORE DI UN ENTE CHE FORNISCE CORSI ONLINE , CIOE' PER EVENTUALI "VANTAGGI" PERSONALI ; SCUSA LA DOMANDA MA E' UNA COSA CHE VIENE NATURALE PENSARE.
Domanda più che lecita!
Questo video, come detto, è sponsorizzato da Opit, ma le opinioni che esprimo sono al 100%, mie. Trovi anche miei video di anni fa, ben prima della collaborazione, in cui dicevo esattamente le stesse cose.
Scelgo solo sponsor che siano compatibili con le mie idee e i miei valori 😊
magistrale in preventive adattate o master in posturologia? cosa consigliate? sono p.iva
Io penso che sia vergognoso che io, come studentessa disabile grave, debba prendere in considerazione l'università telematica a pagamento quando l'università statale è pressoché gratuita perché alcuni docenti non fanno le lezioni in streaming. Nel 2024, con tecnologie già esistenti e già utilizzate. E non per mia pigrizia, ma per seri motivi di salute riconosciuti dall'Università stessa!
Sarebbe interessante riuscire a portare altri corsi nelle telematiche, tipo corsi di chimica o biotecnologie o qualche altro corso di scienze, perché mi sembrano molto limitate sull'offerta formativa
Negli anni non potranno che crescere e moltiplicare l'offerta!
Per le materie STEM un corso totalmente a distanza è impossibile: le esercitazioni e i laboratori servono, soprattutto per materie molto tecniche (Biotecnologie, ad es.).
Ciao ragazzi mi rivolgo a chi frequenta o ha frequentato una università telematica, io vorrei fare scienze dell'educazione per i servizi all'infanzia L19 e sono indecisa tra Marconi, iul, ed e-campus la quale ha un piano di studi che mi piace parecchio perchè ci sono molte materie relative a psicologia, neuropsicologia e psichiatria, insomma per me che amo la psicologia è un bel programma ma oltre al fatto che è costosa vedo pareri un pò negativi sul servizio offerto da questo ateneo nonostante i costi che poi non sarebbe un problema se avesse un bel servizio ma se non lo ha si. Qualcuno di voi tra i commenti ha esperienza da condividere in merito? o consigli?
Guarda non voglio influenzare la tua scelta perché sono nella tua medesima situazione, mi sono informato davvero tanto su entrambe Marconi e e campus e ti dico che in base a classifiche, recensioni e altro la Marconi offrendo anche un prezzo minore se hai meno di 21 anni 1500 euro, ti dico che io andrò alla Marconi se sai di più fammi sapere 😊
@@manuelpasseri grazie Manuel , si, anche io ho fatto ricerche varie e mi sembra che la marconi sia la scelta migliore come qualità effettiva del percorso, in fondo anche le materie riescono a trattare un pò quello che interessa a me. Penso anche io che opterò per questa oltre che per rapporto qualità prezzo anche per il carreer service che male non fa . Non ho meno di 21anni però rientro in un altra categoria in cui avrei questo sconto. Ciao e buona fortuna per tutto
Ci fai una recensione delle migliori università online secondo te?
Al primo posto ci sarebbe senza dubbio Uninettuno.
Penso le altre top Unimarconi e Unipegaso. Le altre un po' indietro!
@@alessandrodeconcini-adcChe mi dici invece di Mercatorum? È buona? Ci sono dei corsi che mi interessano.
Un po' meno di Uninettouno e Unimarconi, credo tu debba informarti un po' sugli specifici corsi e come sono "recensiti" da chi li frequenta
Se si valuta la classifica anvur in realtà Mercatorum ha un punteggio superiore rispetto alla UniMarconi@@alessandrodeconcini-adc
Dunque davanti ad un hr io ho la stessa valenza di un ragazzo che ha studiato in una universita tradizionale.
Anzi penso che cmq un ragazzo come me di 19 anni che studia e lavora una volta concluso la laurea e aver avuto esperienza in ambito lavorativo ho molta piu probabilità di accedervi in quel posto di lavoro. Credo che la pratica la faccia da padrona in un colloquio e se abbinata alla teoria potrebbe veramente fare la differenza.
Dunque la mia domanda è secondo te un ragazzo che si laurea in ingegneria gestionaleper via telematica e che lavoro in un ambito tecnico aziendale può trovare lavore in ambito manageriali senza avere pregiudizi.
La risposta è: dipende.
Il pregiudizio esiste ancora, inutile negarlo, ma è anche sempre meno forte e più è grande la realtà in cui vuoi entrare più è probabile che verifichino le tue competenze e si basino su quelle
Dalle recensioni lette in giro sul web, sembra che le migliori siano la UniMarconi e la Uninettuno. Qualcuno che ha avuto esperienze, può confermare?
Confermo assolutamente per Uninettuno
Ciao Alessandro ma per gli studenti che hanno dei disturbi dell'apprendimento come e' la situazione. Io ho avuto esperienze un po' così così !
Ciao Alessandro seguo con molto piacere i tuoi video, certo ma come ci sono telematiche che lavorano male ci sono tradizionali abbastanza penose, Io mi sto laureando con uni mercatorum, il materiale è molto buono almeno nel mio indirizzo che è scienze e tecniche psicologiche, consiglierei non solo per la comodità ma anche per la formazione di tutto rispetto, ultimamente hanno inserito modalità di valutazione miste, scritto ed orale!
Io pure mi sono iscritto a mercatorum, da pochissimi giorni, a me non sembra così male sinceramente.. ma io ho la sensazione che determinati corsi vengano "trascurati" di più da parte delle università stesse, perché mi pare strano che diversi studenti in determinati corsi si trovano bene ed altri che si trovano da schifo, poi non saprei
A Uninettuno e unimarconi c'è Ingegneria informatica e non Informatica 😭
Qualcuno ha informazioni o feedback su magistrale lm 51 in psicologia presso università Mercatorum?
ragazzi, qualcuno che sta facendo il corso di psicologia in telematica? mi potete dare qualche consiglio, io avrei visto la unimarconi, qualcuno la fa?
unimarconi è considerata molto bene
La Unimarconi è estremamente seria e i corsi sono fatti molto bene, a mio parere.
Unimarconi molto valida, a mio avviso.
Paragone con Ex Polimi.
Triennale Polimi : Affitto, Tasse, etc circa 20k
Triennale Unimarconi: 4500 Triennio.
Insomma na bella differenza
@@gionnissimoper ingegneria la migliore è uninettuno che è legata al politecnico di torino
Unifortunato tutta la vita
Le università telematiche inseriscono nel mondo del lavoro attraverso attività di tirocinio?
Il tirocinio è requisito per la laurea, quindi, perlomeno in Uninettuno, sì
Mercatorum sì
Chiedo sia ad @alessandrodeconcini che ai commenti, ragazzi secondo voi ha senso frequentare una telematica con l’obiettivo della triennale e poi puntare ad una magistrale di prestigio magari anche recuperando prima di iniziare ciò che manca per un EVENTUALE distacco di contenuti da una triennale ben strutturata?
Perché no, mi sembra possa essere una buona idea!
Qualcuno ha informazioni della IUL?
Ho letto oggi un articolo di repubblica in cui dice che da settembre ci sarà una regolamentszione delle università telematiche. È scritto che sarà obbligatorio fare il 40% delle lezione dal vivo. Spero di aver capito male, altrimenti è follia
È una proposta, al momento.
In diretta* non dal vivo. Solo gli esami sarebbero obbligatori dal vivo, però si, sarebbe un bel passo indietro
Tanto finché non vengo o vietati i panieri la nomea delle telematiche non si muoverà di una virgola.
@@girogio1585 quello è un problema, si, ma molto dipende da come viene fatto: se il paniere di diritto penale ha 500 domande ( numeri a caso ) è un conto, se il paniere ha 10k domande da cui il prof deve scegliere randomicamente quale proporre all'esame,credo sia ben altro paio di maniche, cosa ne pensi in merito?
@@matmax6834 Già sarebbe diverso, ma sono discorsi ipotetici perchè le telematiche BIG, rendendo più difficili gli esami, andrebbero a perdere tantissime iscrizioni. Quindi le cose rimarranno così fino a che non saranno COSTRETTI a cambiare, di certo nessuno vuole tirarsi la zappa sui piedi da solo.
Ma perché parli come Nicola Fratoianni?
Piuttosto, perché Nicola Fratoianni parla come me?
il covid 19 mi ha incasinato
Non sono valide.
Così, de botto, senza senso.
Tutte scarse, senza distinguo, in faccia alle classifiche Anvur e agli organi competenti. Perché lo ha deciso l'avatar di Walter White.
Aggiungo che non sono validi i professori castani e quelli il cui nome inizia per L, giusto per unirmi anche io alle considerazioni generaliste senza senso
Uninettumo è molto seria, su pegaso ho sentito racconti imbarazzanti
Hai parlato di corsi di laurea, e invece per quanto riguarda dottorato e master?
Ne parleremo in futuro, non sono ancora aggiornatissimo in merito
Caro Alessandro, ti stimo molto, davvero, quindi non riesco a capire il senso di questo contenuto. Sono un docente precario, mio malgrado fruitore di università telematiche per master, corsi di formazione e specializzazione per reperire punteggio.
Non prendiamoci in giro: tutte le telematiche che ho provato (e che leggo nei commenti, sono le più famose e non faccio nomi) sono delle barzellette che organizzano compravendita di titoli. Zero qualità sotto ogni profilo. Dico ZERO. Programmi ridotti all'osso, video di lezioni asincrone imbarazzanti, nei quali i docenti leggono slide con voce atona senza produrre la banché minima riflessione su qualsivoglia argomento. Sessioni di esame "accordate" (tutti forniscono banche dati con le domande che escono). È uno scandalo.
Ho due lauree prese nelle università VERE, quelle in cui si studia, quindi, ripeto: non ci prendiamo in giro.
È uno scandalo tutto italiano questo della compravendita dei titoli e la cosa brutta è che ai fini di un concorso pubblico alla fine una vale l'altra. Certo, prima delle telematiche c'erano le offerte "laureare l'esperienza" delle università pubbliche, che hanno regalato titoli a componenti delle forze armate e a impiegati della p.a., che tenevano esami lampo preparati su una manciata di dispense, che valevano quanto quelli sudati dai ragazzi costretti a seguire un anno di lezioni e a studiare su manuali di mille pagine.
P.S. Edito il messaggio per precisare che l'unica di cui non ho avuto esperienza diretta, e che credo sia una cosa seria (dai contenuti che ho trovato in rete in passato, lezioni di Diritto Commerciale trasmesse sulla Rai di altissimo profilo del prof. Galgano) è UniNettuno.
Uninettuno è chiaramente il top, ma non è vero che tutte le altre sono barzellette.
Ci sono anche le barzellette.
Il problema non è delle telematiche, è di quelle specifiche telematiche. Non si può sparare a zero su un'innovazione fondamentale che aiuterà tantissime persone solo perché esistono delle realtà pessime e corrotte.
In Marconi non esistono panieri, ma neanche con il Binocolo.
Sulla.Chat dell Uni Bannano a ripetizione chi cerca di VENDERE i Riassunti ( Dato che sono GRATUITI e Benedetti siano quelli che li fanno ).
Gli esami non sono a crocette e sono identici a quelli che diedi al Polimi.
Ora andiamo sul Pesante : Conosci Uni Genova? L Anvur la ha valutata con punteggio C.............IDENTICO ALLA MARCONI.
Quindi.....
@@gianlucabaldini4292 ti posso garantire che unitelma non rientra tra quelle che dici tu. Li non ci sono panieri, esame in presenza presso i poli o a Roma con un garante che vigila e gli orali a me è capitato di darlo stando chiaramente al PC e avendo una videocam piazzata alle spalle. Ma ne sono orgoglioso. Io non voglio che la laurea mi venga regalata
Un commento così da un docente è veramente triste
La laurea è diventato il nuovo diploma secondo me
Ecco lo scIenziato 😂
Non sono d'accordo.
Eh, purtroppo è vero... senza volontà polemica. D'altronde è un'evoluzione naturale... penso alla mia nonna, genio matematico, che non ha potuto fare l'università perchè ai suoi tempi era per pochissimi e che era orgogliosissima del suo diploma... ed io, nipote mezza sgangherata del 1982, diplomata insieme al 90% dei miei coetanei, senza però sentire l'obbligo sociale della laurea che sentono i ragazzi di oggi. Certo, si è liberissimi di non proseguire... sarà però il mondo del lavoro a farti capire che la laurea, oggi, è indispensabile come lo era il diploma anni fa 🙄
Peccato che il networking sarà nullo
Quello è il problema maggiore delle telematiche, secondo me.
Può essere, ma dipende dalle esigenze del singolo. Io sono una software developer, vorrei iscrivermi all’universitá per studiare ingegneria informatica ma non studio dal diploma e vengo da una scuola alberghiera. Non ho metodo e ho grosse lacune in alcune materie. Alla statale non potrei seguire le lezioni, cosa che a me serve, mentre alla telematica si. Del networking non me ne faccio nulla perché già lavoro
Provai una telematica, unimercatorum.
Pessima esperienza, videolezioni vecchie del 2015, esami scritti male e superficialmente e solo un paio di appelli per anno.
Mai più.
Non è un caso che la Mercatorum non sia valutata molto bene dall'ANVUR, a differenza dell'uninettuno ad esempio che è valutata B
Su 11 università telematiche la mercatorum si trova al terzo posto, sul sito ufficiale dell'anvur.. per cui sicuramente non si può dire che sia un'università scadente. Secondo me l'esperienza di ognuno di noi è molto dipesa dalla scelta del corso.. perché ho la sensazione che ci siano corsi maggiormente più "trascurati" in termini di qualità rispetto ad altri, magari è solo una mia sensazione eh. Perché vedo molto strano il fatto che c'è chi si trova bene e chi si trova da schifo. @@CriticoPasseggero
Io ho trovato lezioni aggiornate al post covid, gli orali sono normali e gli esami scritti non sono da paniere
@@ソフィア98 idem, stessa identica esperienza, al momento mi trovo bene, gli esami non hanno nulla a che vedere con i panieri.. ci può essere qualche domanda che può assomigliare, ma il 90% sono domande inedite.. personalmente i panieri possono essere un metodo valido per esercitarsi dopo aver studiato la materia.. anche se io personalmente non li ho mai sfruttato
@ concordo pienamente! Buono studio 😁
Ma andiamo...ma la vogliamo finire di raccontare cose che idealmente "dovrebbero"essere in un certo modo quando poi nel nostro paese è tutt'altro!?
Le università telematiche italiano sono un altro modo per distribuire le lauree all'acqua di rose e rivolta soprattutto a quella fetta di popolazione, acquirenti, consumatori che dispongono senza problemi di uno stipendio fisso e senza difficoltà accedono a finanziamenti!!
Chi sarebbero le università telematiche serie? L'università di quello che si atteggia a Duce e si mette a fare le risse nelle giunte comunali?di quello che ferma i treni durante?
Sono anni che vivo in una azienda multinazionale di tutto rispetto e ti assicuro che non è che hanno tutta questa credibilità nella formazione quelli che escono da quelle università e spesso chi lo fa è perché gli serve il pezzo di carta per fare avanzamento di carriera!
Noi dobbiamo avere l'obbligo morale di curare e promuovere il nostro sistema accademico pubblico!!
..e se ci sono problemi nella frequentazione magari è lì che bisogna puntare sulla digitalizzazione anziché levarle da lì le risorse e darle a ste scuole dove escono solo scamorze e figli di papà!
Bell'esempio....mi raccomando andiamo sempre così!Poi dopo non lamentiamoci di avere nei posti apicali e nella classe dirigente degli incompetenti! 4:28
Semplicemente dici il falso.
Da quello che ricordo l'ente deputato alla valutazione della qualità degli atenei è l'Anvur, non @alessandrograsso8570
@@alessandrodeconcini-adc questa,nell'arte dell' aver ragione di Schopenhauer si chiama "falsa analogia"per buttare la mia osservazione in caciara.... perché poi dovrei capire i conflitti di interesse che vi sono in questi enti regolatori:tu parli per esserti documento,io ti parlo per esperienza diretta in una azienda multinazionale molto prestigiosa di cui ovviamente non posso fare nome!
Ci sono laureati da università private ma non quelle di cui tu ti riferisci(Bocconi e simili).
Sarebbe stato più meritevole se avessi posto la questione sul perché dopo il COVID l'università pubblica non si è attrezzata bene per una gestione in remoto è l'importanza di questo aspetto riservato solo alle università telematiche!
È con la gente come voi(che vi siete fatti convincere) che si sta lasciando passare l'idea del privato è meglio, è smart, è più efficiente (coi soldi dei contribuenti certo).
Solo per il fatto che le università telematiche esulano dalla capacità o meno se un cristiano se lo può permettere economicamente è tutto un dire...quindi produciamo gente di serie a e serie B! Complimenti...amico mio,tu sei un analista in gamba ma totalmente sconnesso dalla vicenda umana e sai perche?perché dovresti uscire metaforicamente da quella stanza e stare in mezzi alla gente ed ascoltare...ma se ricordo bene questo lo reggi per poco! Perciò un consiglio....limitati a spiegare il metodo,su quello sei il top!Ma non parlare della dicotomia scuola pubblica/privata perche' si va su altri fronti che non si addicono ai tuoi meccanismi...ricordati che la società non come "solo"tu vedi il mondo ma è variegata soprattutto economicamente!
Prova evidente....le università telematiche italiane sono state bacchettate ultimamente da EU
@@alessandrograsso8570Quindi la tua esperienza in UNA singola società (in cui l'ufficio delle risorse umane potrebbe anche avere dei bias non indifferenti) ti dà un campione statistico valido? Mai pensato che potrebbe dipendere dal settore in cui opera l'azienda?Dalla posizione geografica? Dal periodo in cui tu ti ci trovi a lavorare? E poi hai davvero tenuto traccia di tutti i candidati e dell'esito dei colloqui e dell'andamento dei loro stage? O hai magari un bias di conferma per cui ti ricordi solo di quelli che si adattano alla tua idea?
@@Laurelin70 io ho raccontato semplicemente la mia esperienza diretta, certamente esistono dei laureati che escono dalle università telematiche che sono bravi ,quei pochi che sono "loro"che fanno la differenza!
Se le università telematiche italiane si soffermassero sulla vostra capacità di comprensione del testo forse capiresti che il mio ragionamento non è sulle università telematiche in generale nel mondo,sto parlando delle università telematiche italiane che come prova provata necessitano di valutazioni più rigorose...e non lo dico io ma l'Unione Europea!
È ovvio che nel 2024 la didattica a distanza è d'obbligo, è una necessità anche per lo sviluppo sociale:Tonino Scannassieri della comunità montana di Flittole avrebbe anche lui l'opportunità di migliorarsi Senza trasferirsi!
Ad oggi la stragrande maggioranza degli iscritti alle università telematiche sono in percentuale maggiore seniors che già lavorano da anni,hanno famiglia e non hanno tempo,gente che si scrive a Scienze dell'educazione per avanzare nelle graduatorie attraverso strade più facili,gente mediocre che non ha voglia di fare una mazza che si iscrive in scienze motorie...e frattaglie che lo fanno per status(il pezzo di carta per dire davanti ad uno sprits con gli amici che sono laureati).
Se non volete vederlo c'è la mala fede o non Ve ne frega una mazza dell'innovazione infrastrutturale della pubblica istruzione...perché? perché ormai vi siete rincoglioniti con una certa narrazione vecchia dai tempi di Reagan e Tatcheriana!Privato è meglio...in realtà i docenti sono tenuti a sottostare ad un conflitto di interesse in quanto l'università privata ha bisogno di iscritti che non si rompono i coglioni nel tempo e versano i soldi, l'università pubblica no,non gliene frega una mazza ,son problemi tuoi!
Parlo da laureato in scienze politiche in una università pubblica a 47 anni orgoglioso di essere stato studente lavoratore(con lavoro su turni)part-time a metà delle tasse....lo stesso percorso mi sarebbe costato 3000 euro l'anno?
Se poi volete rimanere dei mediocri che cercano scuse...va bene anche,ma non lamentatevi quando ai colloqui non vi caxano nemmeno di striscio!
@@alessandrograsso8570 In un certo senso però sta avvenendo un cambiamento in quel senso, forse piccolo ma prendi ad esempio Unitelma che è telematica ma nasce dall'Università La Sapienza. Molti adesso la preferiscono perché significa magari poter lavorare e gestire la propria vita, la famiglia, un parente in difficoltà, non spendere soldi in affitti o treni.Che nelle grandi città oramai sono improponibili per alcune famiglie. Poi la telematica non avrà mai quello che l'università tradizionale ti da che è il "Networking" e la socializzazione magari con i tuoi futuri collaboratori e/o colleghi.
Io ad oggi la sceglierei proprio per i vantaggi che ti citavo sopra, e anche fosse per scalare un concorso non ci vedo nulla di male. Se pensi che molti ad oggi ai concorsi pubblici fanno domanda per posti da diplomati ma hanno il master capisci che il problema è purtroppo il mondo del lavoro la fuori.
E per esperienza personale ti posso dire che l'istruzione in generale che si presenta ai concorsi è andata molto a scendere qualitativamente. Indipendentemente da quale università.
Sicuramente poi sarebbero da potenziare come dici tu le istituzioni o le università che esistono come realtà consolidate, ma come sempre anche li il problema sta nella voglia e nell'impegno dello stato. E vanno controllate perché potrebbero avere conflitti d'interesse. E anche nelle università tradizionali, considerando baroni e cattedre predestinate.
La questione non è essere mediocri, perché credimi sono un mediocre anche io. Ma per fortuna ho sempre lavorato duramente e imparato le mie lezioni. Purtroppo in generale l'istruzione italiana fallisce in questo. C'è la forma mentis sicuramente ma il mondo del lavoro è altra cosa.