E' sempre interessante conoscere come nascono in realtà tante cose che diamo per scontate. Sentiamo una registrazione e non pensiamo a tutto il lavoro che comporta e tutte le problematiche anche tecniche da pensare, controllare e risolvere. Grazie molte.
Grazie per la spiegazione, aggiungo che nel 1967 i Moody Blues grazie al "Mellotron" registrarono il primo concept rock sinfonico della storia della musica: Days of Future Passed. Un lavoro eccellente.
Video davvero ben fatto, che racconta con precisione quello che succede durante una registrazione...(anche "le sporcizie" nella sezione delle viole!!!!). Scherzo!
Grazie Maestro, per un profano come me un video godibile, leggero e accattivante. Una volta alla radio c'era la trasmissione Interpreti a Confronto, cosa che lei talvolta ha ripreso. Trovo che sia una possibilità di accrescimento e di stimolo culturale incredibile. Che ne dice di dedicare a questo format maggiore spazio? Se poi nei commenti qualcuno si esprime come al bar sport...chi se ne frega. Con grande stima.
Adoro scoprire cosa c’è dietro o come si fa qualcosa, soprattutto perché non sono cose che vedo o conosco quotidianamente. È sempre affascinante carpire i fondamentali di questi processi, perché nella vita non si sa mai quando queste conoscenze possano tornare utili. Grazie Vito per averci portato dentro il mondo della registrazione in studio, davvero interessante!
Interessantissimo!!!! Però mi piacerebbe vedere degli esempi concreti con il tecnico del suono all'opera sul mixer multi traccia mentre armeggia coi vari cursori e potenziometri su input, mixaggio e output. Ai miei tempi c'erano grandi registratori multi pista a bobina (es. Tascam), oggi è tutto in digitale ma cambia poco. Naturalmente c'è anche il tecnico luci e relativa postazione di missaggio multi traccia.
Buona sera Maestrim, lo so che mi ripeto per l'ennesima volta, ma non posso che farle ancora una volta i complimenti per questo video, interessantissimo anche per aver dato la possibilità a molti profani di scoprire aspetti del tutto sconosciuti in ordine alla registrazione di un'orchestra e ad aspetti anche pratici di tale operazione. Molto interessanti le spiegazioni in ordine alla registrazione dei vari generi musicali, soprattutto per aver narrato situazioni che possono accadere durante l'esecuzione, compreso il ruolo di soggetti esterni come l'ingegnere del suono. Ormai sono lontani i tempi, grazie anche alla tecnica moderna, quando i dischi venivano incisi "in diretta" (anche in tempi moderni con i "direct to disc" della Sheffield Lab, dove il risultato non era manipolato con interventi esterni a posteriori), ma comunque con i nuovi mezzi si ottengono risultati impensabili sino a qualche tempo fa. Ad ogni modo, chapeau ancora una volta, un caro saluto e una buona serata
Se non vado errato, Ommadawn di Mike Oldfield venne incisa con la tecnica dell'overdubbing, e lo stesso compositore che suonava più strumenti. Quasi tutte le incisioni delle musiche di Philip Glass sono state eseguite in studio registrando separatamente le parti, molte nel suo studio di registrazione, Looking Glass Studio a New York. Una sua composizione, Voices for Didgeridoo and Organ, è stata eseguita dai due strumenti che si trovavano agli antipodi.
... e poi ci sono io, il pigrone, che con un solo microfono binaurale faccio tutto! 😁 In breve, chiedo ai musicisti di eseguire tre o quattro volte il brano integrale (senza metronomo, se possibile), poi scegliamo insieme le parti più riuscite, che procedo ad unire tra loro con abili montaggi e micro-dissolvenze incrociate (una mia specialità). Quando serve, funzionano bene anche le sovraincisioni di strumenti solisti, voci o effetti speciali. Posso affermare che ne risultano ottime registrazioni, realistiche e ben spazializzate, che mantengono un alto grado di spontaneità (svariati esempi sul mio modesto canale). Riguardo ai termini anglofoni, preferisco sempre la versione italiana... ad es.: Take = Ripresa; oppure: Click = Metronomo. 😉 Grazie sempre, caro Vito, e alla prossima! 🙏🖖
Bellissimo video Maestro, per me che adoro anche la registrazione e tutto quel che c'è dietro. Una domanda: ma i musicisti, quando suonano in cuffia col "click", riescono a sentire bene il proprio strumento e quindi la loro parte? Immagino qualche difficoltà in proposito. Grazie
Sì, riescono; soprattutto se il livello del click non è eccessivo. Molti - lo faccio anch'io - tengono la cuffia solo su un orecchio e l'altro orecchio "libero".
Vorrei suggerire un commento dal punto di vista professionale sull'ambiente presentato nel film Tär. Grande recitazione, personaggio forse irreale, ma entra molto nella routine di un ipotetico direttore di grande orchestra. Grazie
Come al solito mi spello le mani per gli applausi! E non per piaggeria o per compensi da claque... Tra l'altro, mi sembra di intravvedere in sala qualche personaggio già conosciuto in Scoring for Films: a 17:30, quel signore rivolto verso la camera che parla con un altro tecnico, non è forse Enrico Goldoni, godibilissimo vostro ospite nelle due puntate sui cluster? E magari me ne sono perso altri! (P.S.: do per scontato che tutti abbiano riconosciuto Fabrizio Campanelli!!!) Continui con i "dietro le quinte", la prego!!! Tecnica, attrezzature, procedure, accorgimenti e (soprattutto) persone (specialisti e artisti, dove qualche volta l'artista fa lo specialista e viceversa, switchando il proprio ruolo secondo le necessità) messe assieme per il risultato: è la rappresentazione del lavoro di realizzazione ed è appagante conoscerlo.
A volte poiè impossibile registrare tutta l'orchestra assieme. Mi viene in mente ad esempio il soundtrack di Aline dove in molti punti certi gruppi di strumenti erano sottoposti a elaborazioni tipo l'uso dell'ecoplex e quindi dovevano giocoforza essere registrati separatamente.
Buonasera Maestro. Video super interessante! Vorrei chiederle se un addetto ai lavori riesce a distinguere, a lavoro finito, se la registrazione è stata fatta separatamente o no. Grazie
Interessante come sempre Maestro. Una domanda: nel caso venga utilizzata come colonna sonora un brano di musica classica, l'adattamento alle scene segue la stessa logica ma inversamente, ovvero è il montaggio che si adatta alla musica?
Nel jazz (che ha pochi soldi) non si butta niente. Dopo tanti anni hanno pubblicato cofanetti con tutte le take scartate, alcune delle quali veramente di pochi secondi.
Cerissimo maestro complimenti per i suoi video sempre molto interessanti, appassionanti e divertenti,... a quando la continuazione delle ''sue' trame? e, a proposito di direttori, che ci dice dello stuzzicadenti di Gergiev, non merita un video? 🤣🤣🤣🙏
Ma nel caso della registrazione di un concerto classico con solista ? Il piano suona per i fatti suoi e poi si aggiunge l'orchestra ? Magari a spizzichi e bocconi ?
Verrebbe una schifezza... 😖 Un fondamento del suonare insieme è l'interazione fra i musicisti: un fattore delicatissimo che determina la qualità emozionale della musica.
Complimenti, ottimo video! A tal proposito vorrei solo sottolineare che troppe volte si ha a che fare con registrazioni che restituiscono una panoramica delle immagini a dir poco inverosimile, a causa della smania di avere tutti gli strumenti limpidamente presenti, con i legni, per esempio, che sembrano seduti accanto al direttore mentre gli ottoni, ovviamente, rimangono solo a portata di binocolo! E questo pure da case discografiche blasonate…. A mio avviso (e non solo…) non c’è migliore tecnica di registrazione della stereofonica con due microfoni, ovviamente in ambiente idoneo; in questo modo viene rispettata e ritratta appieno la panoramica sia in estensione che in profondità e ciò che si ascolta è esattamente quello che sente il direttore d’orchestra, per questo motivo sembra di essere sul podio!
Pur comprendendo le valide motivazioni economiche, organizzative… ritengo che registrare separatamente parti di un’orchestra porti ad un prodotto finale “falso”. Ovviamente in base a quello che io ritengo essere “verità “, nel campo della registrazione musicale, soprattutto con gli strumenti dell’orchestra. La registrazione potrà anche essere bella, ma per me peccherà sempre di una sorta di “peccato originale”. Un musicista che suona/registra da solo non potrà mai suonare con la stessa intenzione, con la stessa emozione di quando suona con gli altri strumenti live. Non commento poi le registrazioni con centinaia (a volte migliaia..ebbene sì, migliaia, nel caso di un’oretta e poco più di musica classica) di taglia/cuci fatti con l’editing. Quest’ultimo lo posso comprendere solo quando applicato a maglia larghissime (i tempi di una sonata, le sezioni di una sinfonia…) e non su poche battute o addirittura note. So benissimo che oggi in certi ambiti si registra poche battute alla volta, anche con uno strumento singolo. Per me è sleale, è un sotterfugio a cui i veri musicisti dovrebbero sottrarsi, anche se il mondo delle registrazioni gira in larga parte così.
Nelle registrazioni si giudica il risultato, indipendentemente dai mezzi usati per ottenerlo. Per chi vuole una esecuzione completamente onesta c'è solo la musica dal vivo, con tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti.
Vito ha ben spiegato che possono esserci delle condizioni particolari in cui registrare separatamente una o più sezioni risulta conveniente dal punto di vista tecnico (a patto di mantenere una perfetta sincronizzazione, o "timing", fra le stesse).
E' sempre interessante conoscere come nascono in realtà tante cose che diamo per scontate. Sentiamo una registrazione e non pensiamo a tutto il lavoro che comporta e tutte le problematiche anche tecniche da pensare, controllare e risolvere. Grazie molte.
Grazie per la spiegazione, aggiungo che nel 1967 i Moody Blues grazie al "Mellotron" registrarono il primo concept rock sinfonico della storia della musica: Days of Future Passed. Un lavoro eccellente.
Video davvero ben fatto, che racconta con precisione quello che succede durante una registrazione...(anche "le sporcizie" nella sezione delle viole!!!!). Scherzo!
Bellissimo. Buon fine settimana.
Grazie Maestro, per un profano come me un video godibile, leggero e accattivante.
Una volta alla radio c'era la trasmissione Interpreti a Confronto, cosa che lei talvolta ha ripreso. Trovo che sia una possibilità di accrescimento e di stimolo culturale incredibile. Che ne dice di dedicare a questo format maggiore spazio? Se poi nei commenti qualcuno si esprime come al bar sport...chi se ne frega.
Con grande stima.
Grazie.
Maestro grazie! Sempre illuminante.
Bravissimo nelle spiegazioni!👏🏻
Molto interessante, grazie davvero. :))
Aspettavo questo video da tempo 🙂
Buon anno a tutti/e di bella musica 🙂
Adoro scoprire cosa c’è dietro o come si fa qualcosa, soprattutto perché non sono cose che vedo o conosco quotidianamente. È sempre affascinante carpire i fondamentali di questi processi, perché nella vita non si sa mai quando queste conoscenze possano tornare utili. Grazie Vito per averci portato dentro il mondo della registrazione in studio, davvero interessante!
Non vedo l’ora di rincasare da lavoro per vedere il video. Nel frattempo metto Like
Grazie per questo video, risponde a quesiti che affascinano e incuriosiscono assieme.
😮👏👏
Interessantissimo!!!!
Però mi piacerebbe vedere degli esempi concreti con il tecnico del suono all'opera sul mixer multi traccia mentre armeggia coi vari cursori e potenziometri su input, mixaggio e output.
Ai miei tempi c'erano grandi registratori multi pista a bobina (es. Tascam), oggi è tutto in digitale ma cambia poco.
Naturalmente c'è anche il tecnico luci e relativa postazione di missaggio multi traccia.
Buona sera Maestrim, lo so che mi ripeto per l'ennesima volta, ma non posso che farle ancora una volta i complimenti per questo video, interessantissimo anche per aver dato la possibilità a molti profani di scoprire aspetti del tutto sconosciuti in ordine alla registrazione di un'orchestra e ad aspetti anche pratici di tale operazione.
Molto interessanti le spiegazioni in ordine alla registrazione dei vari generi musicali, soprattutto per aver narrato situazioni che possono accadere durante l'esecuzione, compreso il ruolo di soggetti esterni come l'ingegnere del suono.
Ormai sono lontani i tempi, grazie anche alla tecnica moderna, quando i dischi venivano incisi "in diretta" (anche in tempi moderni con i "direct to disc" della Sheffield Lab, dove il risultato non era manipolato con interventi esterni a posteriori), ma comunque con i nuovi mezzi si ottengono risultati impensabili sino a qualche tempo fa.
Ad ogni modo, chapeau ancora una volta, un caro saluto e una buona serata
Molto interessante!!!!!
Se non vado errato, Ommadawn di Mike Oldfield venne incisa con la tecnica dell'overdubbing, e lo stesso compositore che suonava più strumenti.
Quasi tutte le incisioni delle musiche di Philip Glass sono state eseguite in studio registrando separatamente le parti, molte nel suo studio di registrazione, Looking Glass Studio a New York.
Una sua composizione, Voices for Didgeridoo and Organ, è stata eseguita dai due strumenti che si trovavano agli antipodi.
... e poi ci sono io, il pigrone, che con un solo microfono binaurale faccio tutto! 😁
In breve, chiedo ai musicisti di eseguire tre o quattro volte il brano integrale (senza metronomo, se possibile), poi scegliamo insieme le parti più riuscite, che procedo ad unire tra loro con abili montaggi e micro-dissolvenze incrociate (una mia specialità). Quando serve, funzionano bene anche le sovraincisioni di strumenti solisti, voci o effetti speciali.
Posso affermare che ne risultano ottime registrazioni, realistiche e ben spazializzate, che mantengono un alto grado di spontaneità (svariati esempi sul mio modesto canale).
Riguardo ai termini anglofoni, preferisco sempre la versione italiana... ad es.: Take = Ripresa; oppure: Click = Metronomo. 😉
Grazie sempre, caro Vito, e alla prossima! 🙏🖖
Bellissimo video Maestro, per me che adoro anche la registrazione e tutto quel che c'è dietro. Una domanda: ma i musicisti, quando suonano in cuffia col "click", riescono a sentire bene il proprio strumento e quindi la loro parte? Immagino qualche difficoltà in proposito. Grazie
Sì, riescono; soprattutto se il livello del click non è eccessivo. Molti - lo faccio anch'io - tengono la cuffia solo su un orecchio e l'altro orecchio "libero".
Vorrei suggerire un commento dal punto di vista professionale sull'ambiente presentato nel film Tär. Grande recitazione, personaggio forse irreale, ma entra molto nella routine di un ipotetico direttore di grande orchestra. Grazie
È già disponibile per gli abbonati. Lo sarà per tutti tra qualche settimana.
Come al solito mi spello le mani per gli applausi! E non per piaggeria o per compensi da claque...
Tra l'altro, mi sembra di intravvedere in sala qualche personaggio già conosciuto in Scoring for Films: a 17:30, quel signore rivolto verso la camera che parla con un altro tecnico, non è forse Enrico Goldoni, godibilissimo vostro ospite nelle due puntate sui cluster? E magari me ne sono perso altri! (P.S.: do per scontato che tutti abbiano riconosciuto Fabrizio Campanelli!!!)
Continui con i "dietro le quinte", la prego!!! Tecnica, attrezzature, procedure, accorgimenti e (soprattutto) persone (specialisti e artisti, dove qualche volta l'artista fa lo specialista e viceversa, switchando il proprio ruolo secondo le necessità) messe assieme per il risultato: è la rappresentazione del lavoro di realizzazione ed è appagante conoscerlo.
Grazie!
A volte poiè impossibile registrare tutta l'orchestra assieme. Mi viene in mente ad esempio il soundtrack di Aline dove in molti punti certi gruppi di strumenti erano sottoposti a elaborazioni tipo l'uso dell'ecoplex e quindi dovevano giocoforza essere registrati separatamente.
Buonasera Maestro. Video super interessante! Vorrei chiederle se un addetto ai lavori riesce a distinguere, a lavoro finito, se la registrazione è stata fatta separatamente o no. Grazie
Se è mixata bene non riuscirebbe nessuno.
È come nella prestidigitazione: Se qualcuno riesce a distinguerlo, vuol dire che il trucco non è riuscito! 😉
Interessante come sempre Maestro. Una domanda: nel caso venga utilizzata come colonna sonora un brano di musica classica, l'adattamento alle scene segue la stessa logica ma inversamente, ovvero è il montaggio che si adatta alla musica?
In genere sì. Per necessità specifiche si può riregistrare il brano classico secondo le esigenze del video.
Grazie maestro, molto interessante, come sempre 😊. Mi piacerebbe sapere come registravano alla Mercury. Alla prossima!
A saperlo…
Se troverò qualche informazione, la condividerò 🤗
Nel jazz (che ha pochi soldi) non si butta niente. Dopo tanti anni hanno pubblicato cofanetti con tutte le take scartate, alcune delle quali veramente di pochi secondi.
Cerissimo maestro complimenti per i suoi video sempre molto interessanti, appassionanti e divertenti,... a quando la continuazione delle ''sue' trame? e, a proposito di direttori, che ci dice dello stuzzicadenti di Gergiev, non merita un video? 🤣🤣🤣🙏
Sto preparando Carmen.
Ma nel caso della registrazione di un concerto classico con solista ?
Il piano suona per i fatti suoi e poi si aggiunge l'orchestra ?
Magari a spizzichi e bocconi ?
In genere si registra insieme all’ orchestra
@Vito_Lo_Re
Grazie e complimenti per i video !!!
Verrebbe una schifezza... 😖
Un fondamento del suonare insieme è l'interazione fra i musicisti: un fattore delicatissimo che determina la qualità emozionale della musica.
@@frankorusso
certo, ne sono pienamente convinto !
Maestro, secondo lei sarebbe utile fare partecipare dei ragazzi delle scuole alle prove d'orchestra? Per farli appassionare e creare nuovo pubblico
In piccole dosi assolutamente.
Complimenti, ottimo video! A tal proposito vorrei solo sottolineare che troppe volte si ha a che fare con registrazioni che restituiscono una panoramica delle immagini a dir poco inverosimile, a causa della smania di avere tutti gli strumenti limpidamente presenti, con i legni, per esempio, che sembrano seduti accanto al direttore mentre gli ottoni, ovviamente, rimangono solo a portata di binocolo! E questo pure da case discografiche blasonate….
A mio avviso (e non solo…) non c’è migliore tecnica di registrazione della stereofonica con due microfoni, ovviamente in ambiente idoneo; in questo modo viene rispettata e ritratta appieno la panoramica sia in estensione che in profondità e ciò che si ascolta è esattamente quello che sente il direttore d’orchestra, per questo motivo sembra di essere sul podio!
Pur comprendendo le valide motivazioni economiche, organizzative… ritengo che registrare separatamente parti di un’orchestra porti ad un prodotto finale “falso”. Ovviamente in base a quello che io ritengo essere “verità “, nel campo della registrazione musicale, soprattutto con gli strumenti dell’orchestra. La registrazione potrà anche essere bella, ma per me peccherà sempre di una sorta di “peccato originale”. Un musicista che suona/registra da solo non potrà mai suonare con la stessa intenzione, con la stessa emozione di quando suona con gli altri strumenti live. Non commento poi le registrazioni con centinaia (a volte migliaia..ebbene sì, migliaia, nel caso di un’oretta e poco più di musica classica) di taglia/cuci fatti con l’editing. Quest’ultimo lo posso comprendere solo quando applicato a maglia larghissime (i tempi di una sonata, le sezioni di una sinfonia…) e non su poche battute o addirittura note. So benissimo che oggi in certi ambiti si registra poche battute alla volta, anche con uno strumento singolo. Per me è sleale, è un sotterfugio a cui i veri musicisti dovrebbero sottrarsi, anche se il mondo delle registrazioni gira in larga parte così.
Non concordo ma rispetto.
Indubbiamente la verità è sempre migliore dell'"accrocco", ma in certe situazioni problematiche "separare" può essere risolutivo..! 😉
Nelle registrazioni si giudica il risultato, indipendentemente dai mezzi usati per ottenerlo. Per chi vuole una esecuzione completamente onesta c'è solo la musica dal vivo, con tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti.
Un'orchestra sinfonica non può non registrare tutta insieme. Sarebbe un'incongruenza separare le sezioni.
Vito ha ben spiegato che possono esserci delle condizioni particolari in cui registrare separatamente una o più sezioni risulta conveniente dal punto di vista tecnico (a patto di mantenere una perfetta sincronizzazione, o "timing", fra le stesse).