Sono uno stampatore professionista da ca.45 anni di cui almeno 30/35 passati al buio quasi totale ; oltre al B-n sliluppavo l'E6 e stampavo ilm Cibachrome...! Oggigiorno con la stampa digitale si possono scegliere un'infinità di carte anche molto simili al famoso "cartoncino" baritato con cui si stampavano le cosiddette stampe professionali...ora chiamate fine art. La differenza qualitativa se si arriva alla stampa finale è molto bassa se si procede in entrambi i casi con la massima accuratezza. Di sicuro ottenere un negativo perfetto (esposizione e sviluppo) era ed è tuttora molto più difficile che non usare una macchina digitale...ma scantonando un negativo b-n con i giusti accorgimenti e mezzi si ottengono stampe strepitose,,,dal 135 mm ho prodotto stampe di quasi 2 metri semplicemente magnifiche...cosa impossibile con la stampa analogica...! La grande differenza a mio avviso sono le dimensioni di stampa possibili oggi con un formato digitale 24 x 36 digitale : si possono ottenere stampe impensabili anche utilizzando un banco ottico. E poi il discorso...diventerebbe luuuungooo...!
Ai mondi dell’analogico ed ai mondi del digitale auguro lunga vita. Per forza di cose il digitale ha una progressione velocissima sia in termini di hardware che di software il che porta a chiedersi “cosa mi serve” o “cosa voglio” prima di perdersi nelle ultime mode. L’analogico ha una filiera tecnica ben strutturata e con limiti ben conosciuti e se la si sceglie è perché semplicemente si preferisce (mille motivi). L’immagine finale STAMPATA ha l’ultima parola e raramente il premio lo vince solo per la nitidezza.
fotografo dagli anni 70, ovviamente ora uso entrambi digitale e analogico ma l'analogico rimane nel cuore. Normalmente sviluppo i negativi e li scansiono tutti poi in base al soggetto o quello che voglio ottenere stampo i fotogrammi scelti o totalmente in analogico o in digitale, alcuni si prestano più a un trattamento che all'altro (ovviamente gusti personali) poi in alcuni casi è la latitudine di posa che fa la differenza
Bentornato! Rimango sempre colpito dalla splendida esposizione delle foto che mostri, ma a parte questo dettaglio, anche questo video è spunto di riflessione notevole, non avevo considerato la scansione come elemento istruttivo, cosa che invece è. Negli esempi che mostri, si vede chiaramente il differente impatto emotivo, meno definite ma più potenti quelle analogiche, non so spiegare perchè, ma a me fanno più effetto delle digitali, che amo, intendiamoci, ci gioco con molta soddisfazione, qui però è qualcosa di mistico che interviene, la profondità delle ombre, per esempio, al limite dell'indefinito, non si può ripetere in digitale, ne verrebbe fuori un lavoro pacchiano. Va bene, mi organizzo e vado a scansioni pure io, un bel gioco!
Grazie del commento, e dell'apprezzamento! In effetti il digitale non potrà mai essere come l'analogico, anche se vi sono software, che operano inquella direzione. Poi che sia meglio uno o l'altro è un altra cosa, dipende dal fine, e dai gusti di chi opera.
Grazie Luigi per lo spunto interessante introdotto da questo video. Personalmente ho iniziato con l'analogico, negli anni sono passato al digitale e, ultimamente, ho ripreso in mano l'analogico seguendo personalmente tutta la filiera grazie alla piccola camera oscura realizzata in un bagno. Utilizzo solo vecchie macchine analogiche dalla Zenit alla Sinar, nei diversi formati. Come ho letto in uno dei commenti (Domenico di Bona), la "qualità" del digitale è incomparabile rispetto a quella dell'analogico, se per qualità intendiamo finezza di dettaglio, controllo quasi perfetto dei toni/colori e possibilità di ingrandimento partendo dal full format. Quindi, perchè l'analogico? Non condivido al 100% le ragioni portate all'interno del video, però a mio parere vi è un'altra ragione per l'utilizzo di una macchina analogica rispetto ad una digitale. Come accennato nel video (minuto circa 10'20") lo strumento influenza il rapporto del fotografo con la scena; in questo senso il risultato è diverso. Quindi la mia tesi è che la differenza di risultato risieda principalmente nell'approccio mentale durante la ripresa (e in camera oscura) piuttosto che nel tipo di fruizione, soprattutto perchè potrei sempre digitalizzare i negativi BN e guardarli a video. Quindi certamente il risultato tra analogico e digitale è diverso, ma questa differenza non va cercata nelle differenze "tecniche", ma piuttosto nell'approccio mentale del fotografo, nel tempo che questi è costretto ad impiegare per tutta una serie di compiti da svolgere mentre studia la scena, soprattutto se si premura di utilizzare cavalletto ed esposimetro a parte. Con poco più di 100 Euro si possono trovare delle biottiche su ebay: il mio consiglio è di affrontare questa spesa e poi scattare un rullino (12 foto: meno di 20 euro tra rullino e sviluppo per una giornata indimenticabile), in questo modo chiunque ha la possibilità di verificare quanto sto dicendo. Quindi Luigi, grazie ancora per il piacevole invito a discutere su questo tema affascinante che richiederebbe molto altro tempo.
@@giolodovicobaglioni9689 Grazie per il commento. Interessante lo spunto dell'atteggiamento di chi scatta la foto, le differenze date dallo strumento e dalla tecnica rimangono, a mio parere, basilari, e non solo in fotografia, ma in tutte le forme espressive visive.
Ciao Luigi e complimenti per gli argomenti che tiri fuori dal tuo cilindro fotoartistico evidenziando le differenze di elaborazione di una stessa immagine concepita in analigico e perconfronto con la stessa immagine elaborata con un file digitale.personalmente non sono un mago ne in camera oscura ne con photoshop ma l' immagine che propongo con i l procedimento a pellicola mi piace di piu' perche e' pensata sul momento deciso come realizzarla coni parametri analogici stampata in camra oscura con i parametri....oscuri .l' importante e' che l' immagine finale dia lo stesso messaggio dell'analoga immagine eseguita dall' esperto creativo di photoshop.mi accontento cosi'
Ho iniziato a fotografare molti anni fa a pellicola per poi passare al digitale , ma da qualche anno sono tornato alla pellicola abbandonando completamente il digitale .... Detto questo, la mia personale opinione è che bisognerebbe guardare le foto stampate , e dal mio punto di vista la stampa in bianco e nero da negativo a livello di profondità ed emozionale è di gran lunga superiore alla stampa del file digitale anche se super lavorata in post produzione . Poi come dici bene tu , dipende molto da cosa ci devi o ci vuoi fare con una foto , da cosa vuoi trasmettere e soprattutto dai gusti personali , Ovviamente la mia è solo un umile opinione personale , considerando col massimo rispetto pensieri diversi dal mio , Un caro saluto a Te e a tutta la nostra community .
Discussione Molto interessante alla fine direi che l'analogico da più una interpretazione della atmosfera della foto mentre il digitale Si perde di più nei dettagli Direi da un punto vista pittorico un acquarello a confronto con un acrilico . Comunque un video molto interessante e ti seguirò nel tuo lavoro sul tuo canale
Condivido assolutamente il fatto che la pellicola digitalizzata non è più pellicola, ma diventa un file digitale. Però secondo me mantiene quel carattere che il digitale non ha. (o meglio, è possibile che lo si possa ottenere, ma non ho mai provato a farlo) Personalmente il risultato che ottengo, acquisendo il negativo fotografandolo con il sensore della Nikon D2X, lo sviluppo con Rawtherapee + Gimp e la stampa su carta opaca mediante Canon G650 lo trovo migliore rispetto alla stampa di un file nativo digitale. (tralasciando lo scarso piacere nello scattare in digitale, ma vabbè) Nell'attesa di poter riorganizzare la mia camera oscura con il Durst M601 che possiedo da fine anni '70 che conservo con molta cura, da dedicare soprattutto al medio formato (Rollei biottica 3,5E) Saluti!
Grazie del commento🙏 Ho provato a stampare a inchiostro un negativo digitalizzato, ma il risultato non mi ha soddisfatto, l'effetto della carta argentica non credo sia raggiungibile con il digitale, almeno con le competenze e tecnologie medie a disposizione. Ho realizzato una camera oscura parzialmente fissa in un bagno cieco, non è il massimo, ma comunque riesco a stampare🙂
Personalmente sono abituato a fotografare lo stesso soggetto (miniature) con filtri diversi. E a ritoccare quasi nulla in post, ma lavorare direttamente al momento della foto. Preciso che utilizzo lo smartphone per fotografare. Si tratta comunque di soli scatti digitali, dato che trovo eccesivamente dispendioso passare per l'analogico. Ho scansionato per creare un archivio digitale migliaia di foto della prima guerra mondiale (sia stampe, che da libri che foto reali dell'epoca). Credo che la reale differenza non sia tra analogico e digitale, ma tra i mezzi usati. Personalmente noto una grande differenza tra una fotografia b/n su lastra e una su pellicola di macchine più recenti (anche se effettivamente non ho mai provato il confronto con machcine recenti a pellicola b/n di alta qialità). Ma stessa cosa posso dire tra digitale ad anni di distanza, mi baso pricipalente u smartphone dato che sono quelli che utilizzo più frequentemente, ma si possono notare notevoli differneze in base anche alla fascia di prezzo e al software utilizzato (non è da sottovalutare dato che in combinazione con le ottiche cambia moltissimo). Trovo, per quanto riguarda il digitale, comunque qualcosa di non legato ai mpx in ogni caso, anche se tendono a fare la didfferenza, ma alla qualitò del sensore. Per quanto riguarda quello che potresti sperimentare sarebbe con foto in infrarossi, e notare la differenza col filtro rosso, non ho vuto ancora modo di sperimentare se non con l'utilizzo di luci rosse per ottnere effetti di "pittura" peculiare. ma sarebbe ionteressante vedere il tutto. P.S: ovviamente data al copressione di RUclips mi rendo conto che il giustizio sarebbe viziato da molti fattori, ma in generale per le foto odierne trovo più piacevole la versione digitale di quella analogica. Ovviamente a mio gusto personale
Grazie del commento! Strumenti diversi forniscono sempre risultati differenti. La differenza tra analogico e digitale non vuole essere di qualità, ma di aspetto e sensazioni che possono trasmettere; purtroppo a schermo monsi notano le peculiarità materiche dell'analogico, in effetti tutte le foto dovrebbero essere stampate per poterle apprezzare.
Il vero confronto secondo me può essere solo tra stampa di foto digitale e stampa di foto analogica ottenuta utilizzando l'ingranditore e la carta b/n dedicata Confrontare una foto digitale e una scansione di una stampa bn è semplicemente il confronto tra due foto digitali. In passato ho cercato di confrontare una mia foto analogica stampata da un pro e la scansione del negativo poi stampata a getto di inchiostro su carta "fine art", mi pare Hahnemühle, per quanto il risultato della scansione del negativo (eseguita con scanner Nikon Coolscan V, non il migliore ma neanche scadente) poi stampata fosse di discreto impatto e piuttosto piacevole affiancata al b/n totalmente analogico sembrava leggermente meno "presente", probabilmente all'epoca facevo il tifo per l'analogico 😊 e le mie erano tutte seghe mentali. È anche vero che se avessi presentato la foto scansionata e poi stampata a getto a un gruppo di osservatori in pochi avrebbero potuto percepire l'origine. Oramai mi sono messo in pace, una foto è bella quando è bella qualsiasi sia il mezzo con la quale è stata ottenuta, il digitale è molto pratico, ma se non si stampano le foto il nostro Hard disk sarà la tomba di tutte le nostre immagini, questa è la vera differenza. Grazie per gli stimoli 😊
@@francescodantepistolini61 Grazie del commento. Certamente il confronto tra due foto stampate sarebbe stato più efficace., e lo spunto è interessante. Per non essere ridondante rimando ad altre risposte simili 😊
Credo che si possa fare un paragone tra un quadro ad olio ed un acquarello. Sono entrambi mezzi che possono essere sfruttati efficacemente sapendo cosa si vuole ottenere. Nel video sono evidenziate giustamente le differenze senza esprimersi se una metodica sia meglio dell'altra o, peggio, da scartare. 😊
Non vorrei fare la scoperta dell’acqua calda, ma digitalizzare una stampa è ben diverso che digitalizzare un negativo, specialmente se si ha un buono scanner. Anch’io uso Affinity, ma per il bn (digitale) spesso uso Nik collection che ha dei set che imiterebbero le più famose pellicole in bn… Qualche volta l’imitazione della Kodak bn da 100 ISO va alla grande 😊
Grazie del commento! Difatti ho messo sia la stampa digitalizzata che la digitalizzazione del negativo. Al di la di tutti i possibili artifici, il risultato con strumentazioni diverse, sarà differente, e quello che può restituire una stampa su carta ai sali di bromuro d'argento, rimarrà sempre differente ( e a mio parere migliore!)
Ciao video molto interessante grazie! Io fotografo solo in digitale mi trovo piu comodo e meno dispendioso. Cmq se uno volesse credo che si potrebbe arrivare da una foto digitale a una analogica trasformandola con photoshop
Grazie del commento! La trasformazione della digitale in b&n simile all'analogico è uno degli esempi del video, non con photoshop, che non uso, ma con analoghi software. In ogni caso la matericità della foto analogica stampata, non è fisicamente possibile con il digitale.
@@Oldphotographer-tt7jj Ma se si modella la foto con programmi tipo photoshop e si ricreano filtri che simulano la stampa della pellicola, con imperfezioni, grana e un leggero velo che la fanno assomigliare a una foto scattata in analogico e poi la si fa stampare su una bella carta seppia, secondo te in questo caso non si avvicina a una foto scattata in analogico?
@@alexphototherapy Hai detto "assomigliare" , si in effetti si può ottenere un risultato che assomiglia, ma non è il medesimo, i procedimenti sono differenti; tutto virtuale quello digitale, tranne la stampa finale a getto d'inchiostro, tutto concreto e chimico quello analogico. Poi l'effetto della stampa con sali d'argento, non sarà possibili ritrovarlo in una stampa a getto d'inchiostro.
buonasera. la mia domanda è se ha usato gli stessi iso sia in analogico che in digitale. ossia i parametri di ripresa sono i medesimi, perchè l'analogico mi pare molto contrastato, quindi o ha usato una pellicola tipo 400 iso, o in camera oscura, se stampa lei, ha usato un diaframma molto aperto , o molta luce, in alternativa tempi di sviluppo lunghi in liquido, o altro parametro, che sa meglio di me, in analogico basta poco per cambiare tutto, peraltro l'immagine passa per 2 obiettivi... insomma non mi dilungo, i parametri di ripresa sono sovrapponibili? Altra curiosità... non ha usato la stessa ottica per 2 corpi macchina differenti mi pare di aver capito. Io fotografo pochissimo in analogico, ma quando mi capita cerco di usare la stessa ottica in due corpi macchina differenti, perchè la definizione di linee per millimetro dell'obiettivo viene rispettata. Grazie.
Grazie del commento. Mi scuso, ma probabilmente devo aver sbagliato il titolo del video, e la cosa genera incomprensioni. Lo scopo del video è quello di evidenziare che con strumenti diversi si ottengono risultati differenti, sul medesimo soggetto. Quindi, per la fotografia , l'analogico o il digitale sono strumenti differenti, non confrontabili sul piano tecnico , e nel video lo dico. Per dirne una sola, la sensibilità Iso di una pellicola è una caratteristica chimica dell'emulsione, mentre nel digitale è una amplificazione elettronica di segnale, pertanto parametri non paragonabili. Sarebbe come dire che un dipinto in acquarello, sul medesimo soggetto, rispetto a uno a olio, o in acrilico, dovrebbero essere fatti con gli stessi pennelli e la stessa tecnica.
La differenza anche a me sembra grande ma forse in buona parte è dovuta ai due diversi flussi di lavoro per arrivare al risultato finale. soprattutto le ombre sono molto più chiuse nell'analogico dell'esempio, ma non è detto che con lunghe prove di mascherature in camera oscura non si sarebbe potuto arrivare ad un risultato simile al digitale. il quale invece con i pochi passaggi che hai mostrato ha permesso di ottenere un risultato ottimale con poco sforzo. inoltre le sensibilità della pellicola e della carta non sono lineari, invece il processo digitale lo è, quindi anche quello influisce nell'arrivare più o meno velocemente ad un certo risultato. in conclusione, secondo me nel tuo esempio le due foto sono effettivamente molto diverse, ma non è detto che non si possano ottenere due immagini molto più simili fra loro. giusto poi il discorso della matericità della stampa analogica; sono due risultati molto diversi, che possono andare entrambi bene per scopi diversi. io considero il processo analogico complementare al digitale, come anche tu lo pensi, se capisco bene. grazie Luigi per questo lavoro interessante.
@@stefanotenenti2997 Grazie del commento! Hai ragione con una seduta più lunga e precisa in camera oscura si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore. Ancora in digitale si sarebbe potuto sviluppare di più cercando di emulare l'analogico, ma ho voluto fare una conversione corretta, ma semplice. In ogni caso il concetto che strumenti diversi producono risultati diversi sul medesimo soggetto, credo sia stato evidenza.
Ciao Luigi complimenti per le sottigliezze che riesci a rimarcare nel confronto tra i due sistemi di rappresentazione del medesimo soggetto .credo che la rappresentazione di un immagine digitale sia molto facilitata per un esperto di foto shop che puo' variare con perizia il miglior risultato finale dell' immagine e il suo messaggio visivo .ma l' importante e' che il messaggio visivo verso il fruitore dell' immagine sia lo stesso.personalmente trovo più soddisfazione nel creare un messaggio analogico pur essendo consapevole che i miei limiti in camera oscura non raggiungeranno mai il risultato tecnologico di un mago di fotoshop.ma il mio mi appartiene come una creazione personale dell' immagine pensata sul momento elaborata mentalmente e realizzata in camera oscura che anche se non tecnicamente perfetta al massimo grado dice a chi la guarda cio' che io ho visto e comunicato all'osservatore
Si ha una fotografia solo quando si ha una stampa. Il file digitale equivale al negativo. Io credo che avresti dovuto stampare il file digitale e compararlo alla stampa analogica. Io ho fatto così e posso garantire che una stampa bn da file digitale non ha storia contro una stampa analogica. Provare per credere 😊
@@dsoricet Grazie del commento. Ho stampe digitali di foto simili a quelle analogiche, se si parla di definizione e dettagli il digitale sarà sempre superiore, non è questione di migliore o peggiore, ma di differenza espressiva, estetica, e anche tattile.
Sono due mondi diversi, paralleli, ma non confrontabili. Anche la stampa, una volta digitalizzata è diventato un file, quindi digitale, quindi non più analogico.
Grazie del commento🙏 È quello che asserisco nel video, il confronto serve appunto per meglio capire che sono modi di fotografare differenti, nessuno dei due è migliore dell'altro, hanno, appunto fini differenti😊
La scansione della foto appare qualitativamente povera. Il negativo digitalizzato è paragonabile alla foto digitale. La più soddisfacente, per me che fotografo da più o meno 50 anni, resta comunque la foto digitale. Prima di passare al digitale utilIzzavo solo le dia per avere risultati non dipendenti dalla stampa in laboratorio, non avendo possibilità di stampare in casa. Photoshop, Lightroom e Luminar hanno dato una svolta alla mia passione fotografica.
Grazie del commento. La scansione è quella che ottengo con il mio metodo "casereccio" già descritto nel canale, e per lo scopo che ha, ossia di provino, mi sembra più che sufficiente. Ognuno sceglie il metodo di fotografia che più gli è congeniale.
Io vorrei farti un discorso tecnico che esula fortemente dal tuo discorso e che porta in un altro campo (inerente alle possibilità superiori non sfruttate del digitale in bianco e nero). Eccetto la Leica (che produce la Monocrome) le case più blasonate non producono fotocamere che fotografino in BN (perché ritengono il mercato non ne necessiti). Ora il sensore (CMOS quelli più prodotti discorso non valodo per i foveon) li per se è un sensore che fotograferebbe in Bianco e Nero, con una definizione da paura e una sensibilità che spazia per tutte le pellicole dall'infrarosso alle alte frequenze. A questo sensore vengono pero' (per fotografare a colori) aggiunti 2 filtri, uno filtro Bayer difficile da togliere sul sensore che non è altro che una matrice (colore blu e verde ripetuto sulle righe dispari e verde e rosso sulle righe pari o con diverse combinazioni a seconda della macchina), ed un altro per far passare la sola luce visibile. Va da se che non essendo in vendita (eccetto la Leica monocrome) spesso alcuni fotografi (specialmente chi ama fotofrafare fiori oppure stelle) levi almeno il secondo filtro (sostituiendolo con un vetro che fa passare tutta le frequenze che si risce) e poi applichino filtri a seconda di cio' che si vuole filtrare. Va da se che pero' avendo il secondo filtro, parte della luce non verà utilizzata in fotografia... Il secondo filtro (quello che permetterebbe al sensore appunto di scattare in bianco e nero) registrando tutta la luce che arriva in BN su ogni filtro è difficile da togliere (si trova in internet persone che lo fanno, ma che io sappia non ci sono laboratori che lo fanno). Si arriva alla strana cosa che la Canon produce macchine per astrofotografia con il filtro colore e un filtro che permette anche la luce non visibile (EOS Ra) questo forse per ottemperare alle continue richieste fatte ai laboratori di levare il filtro luce visibile. Da molto tempo se ne parla: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4174858
Grazie del commento🙏 che affronta un argomento molto tecnico, io personalmente sono poco portato a questo genere di approccio, ma certamente altri saranno molto interessati.
Io mi sto chiedendo quali e quante possibilità si hanno di poter migliorare una foto analogica in sede di sviluppo. Ovviamente mi riferisco alla esposizione e al bilanciamento dei bianchi e dei neri.
Grazie del commento 🙏 Fin che ci sono informazioni sul negativo sarà sempre possibile recuperare in stampa variando il tempo di esposizione della carta e in parte anche con il bagno di sviluppo, per il bilanciamento del bianco e del nero è possibile intervenire sul contrasto, o cambiando carta o utilizzando una carta "multigrade" e gli appositi filtri. In ogni caso il vero segreto è in esposizione corretta in fase di scatto😊
Sono uno stampatore professionista da ca.45 anni di cui almeno 30/35 passati al buio quasi totale ; oltre al B-n sliluppavo l'E6 e stampavo ilm Cibachrome...! Oggigiorno con la stampa digitale si possono scegliere un'infinità di carte anche molto simili al famoso "cartoncino" baritato con cui si stampavano le cosiddette stampe professionali...ora chiamate fine art.
La differenza qualitativa se si arriva alla stampa finale è molto bassa se si procede in entrambi i casi con la massima accuratezza. Di sicuro ottenere un negativo perfetto (esposizione e sviluppo) era ed è tuttora molto più difficile che non usare una macchina digitale...ma scantonando un negativo b-n con i giusti accorgimenti e mezzi si ottengono stampe strepitose,,,dal 135 mm ho prodotto stampe di quasi 2 metri semplicemente magnifiche...cosa impossibile con la stampa analogica...! La grande differenza a mio avviso sono le dimensioni di stampa possibili oggi con un formato digitale 24 x 36 digitale : si possono ottenere stampe impensabili anche utilizzando un banco ottico. E poi il discorso...diventerebbe luuuungooo...!
Grazie del commento.
Ai mondi dell’analogico ed ai mondi del digitale auguro lunga vita. Per forza di cose il digitale ha una progressione velocissima sia in termini di hardware che di software il che porta a chiedersi “cosa mi serve” o “cosa voglio” prima di perdersi nelle ultime mode. L’analogico ha una filiera tecnica ben strutturata e con limiti ben conosciuti e se la si sceglie è perché semplicemente si preferisce (mille motivi). L’immagine finale STAMPATA ha l’ultima parola e raramente il premio lo vince solo per la nitidezza.
Grazie del commento che condivido🙏
Grazie ottima idea . Non ho mai provato fotografare lo stesso soggetto sia in analogico che in digitale. Proverò.
Grazie del commento! Conviene sempre provare diverse strade!
fotografo dagli anni 70, ovviamente ora uso entrambi digitale e analogico ma l'analogico rimane nel cuore. Normalmente sviluppo i negativi e li scansiono tutti poi in base al soggetto o quello che voglio ottenere stampo i fotogrammi scelti o totalmente in analogico o in digitale, alcuni si prestano più a un trattamento che all'altro (ovviamente gusti personali) poi in alcuni casi è la latitudine di posa che fa la differenza
zie del commento!
Grazie per la video. Sarebbe pure stato interessante vedere degli ingrandimenti di dettagli dei vari trattamenti. Ad ogni modo video istruttiva.
Grazie del commento🙏e del suggerimento!
Bentornato!
Rimango sempre colpito dalla splendida esposizione delle foto che mostri, ma a parte questo dettaglio, anche questo video è spunto di riflessione notevole, non avevo considerato la scansione come elemento istruttivo, cosa che invece è. Negli esempi che mostri, si vede chiaramente il differente impatto emotivo, meno definite ma più potenti quelle analogiche, non so spiegare perchè, ma a me fanno più effetto delle digitali, che amo, intendiamoci, ci gioco con molta soddisfazione, qui però è qualcosa di mistico che interviene, la profondità delle ombre, per esempio, al limite dell'indefinito, non si può ripetere in digitale, ne verrebbe fuori un lavoro pacchiano.
Va bene, mi organizzo e vado a scansioni pure io, un bel gioco!
Grazie del commento, e dell'apprezzamento! In effetti il digitale non potrà mai essere come l'analogico, anche se vi sono software, che operano inquella direzione. Poi che sia meglio uno o l'altro è un altra cosa, dipende dal fine, e dai gusti di chi opera.
Grazie Luigi per lo spunto interessante introdotto da questo video.
Personalmente ho iniziato con l'analogico, negli anni sono passato al digitale e, ultimamente, ho ripreso in mano l'analogico seguendo personalmente tutta la filiera grazie alla piccola camera oscura realizzata in un bagno.
Utilizzo solo vecchie macchine analogiche dalla Zenit alla Sinar, nei diversi formati.
Come ho letto in uno dei commenti (Domenico di Bona), la "qualità" del digitale è incomparabile rispetto a quella dell'analogico, se per qualità intendiamo finezza di dettaglio, controllo quasi perfetto dei toni/colori e possibilità di ingrandimento partendo dal full format.
Quindi, perchè l'analogico?
Non condivido al 100% le ragioni portate all'interno del video, però a mio parere vi è un'altra ragione per l'utilizzo di una macchina analogica rispetto ad una digitale. Come accennato nel video (minuto circa 10'20") lo strumento influenza il rapporto del fotografo con la scena; in questo senso il risultato è diverso. Quindi la mia tesi è che la differenza di risultato risieda principalmente nell'approccio mentale durante la ripresa (e in camera oscura) piuttosto che nel tipo di fruizione, soprattutto perchè potrei sempre digitalizzare i negativi BN e guardarli a video.
Quindi certamente il risultato tra analogico e digitale è diverso, ma questa differenza non va cercata nelle differenze "tecniche", ma piuttosto nell'approccio mentale del fotografo, nel tempo che questi è costretto ad impiegare per tutta una serie di compiti da svolgere mentre studia la scena, soprattutto se si premura di utilizzare cavalletto ed esposimetro a parte.
Con poco più di 100 Euro si possono trovare delle biottiche su ebay: il mio consiglio è di affrontare questa spesa e poi scattare un rullino (12 foto: meno di 20 euro tra rullino e sviluppo per una giornata indimenticabile), in questo modo chiunque ha la possibilità di verificare quanto sto dicendo.
Quindi Luigi, grazie ancora per il piacevole invito a discutere su questo tema affascinante che richiederebbe molto altro tempo.
@@giolodovicobaglioni9689 Grazie per il commento. Interessante lo spunto dell'atteggiamento di chi scatta la foto, le differenze date dallo strumento e dalla tecnica rimangono, a mio parere, basilari, e non solo in fotografia, ma in tutte le forme espressive visive.
Ciao Luigi e complimenti per gli argomenti che tiri fuori dal tuo cilindro fotoartistico evidenziando le differenze di elaborazione di una stessa immagine concepita in analigico e perconfronto con la stessa immagine elaborata con un file digitale.personalmente non sono un mago ne in camera oscura ne con photoshop ma l' immagine che propongo con i l procedimento a pellicola mi piace di piu' perche e' pensata sul momento deciso come realizzarla coni parametri analogici stampata in camra oscura con i parametri....oscuri .l' importante e' che l' immagine finale dia lo stesso messaggio dell'analoga immagine eseguita dall' esperto creativo di photoshop.mi accontento cosi'
@@francocorolla4135 Grazie del commento e delle considerazioni!
Ho iniziato a fotografare molti anni fa a pellicola per poi passare al digitale , ma da qualche anno sono tornato alla pellicola abbandonando completamente il digitale ....
Detto questo, la mia personale opinione è che bisognerebbe guardare le foto stampate , e dal mio punto di vista la stampa in bianco e nero da negativo a livello di profondità ed emozionale è di gran lunga superiore alla stampa del file digitale anche se super lavorata in post produzione .
Poi come dici bene tu , dipende molto da cosa ci devi o ci vuoi fare con una foto , da cosa vuoi trasmettere e soprattutto dai gusti personali ,
Ovviamente la mia è solo un umile opinione personale , considerando col massimo rispetto pensieri diversi dal mio ,
Un caro saluto a Te e a tutta la nostra community .
@@GiannantonioVaccari Grazie del commento condivisibile! E ricambio con piacere i saluti😊
Discussione Molto interessante alla fine direi che l'analogico da più una interpretazione della atmosfera della foto mentre il digitale Si perde di più nei dettagli Direi da un punto vista pittorico un acquarello a confronto con un acrilico . Comunque un video molto interessante e ti seguirò nel tuo lavoro sul tuo canale
Grazie del commento🙏
ogni giorno guardo RUclips e spero di vedere una sua notifica. negli ultimi due giorni le temperature sono scese perché ha piovuto nel fine settimana
Grazie del commento, infatti ho prodotto un video! Comunque non è solo il caldo che in questo periodo mi ha limitato. Grazie 🙏 dell'attenzione😊
Condivido assolutamente il fatto che la pellicola digitalizzata non è più pellicola, ma diventa un file digitale. Però secondo me mantiene quel carattere che il digitale non ha. (o meglio, è possibile che lo si possa ottenere, ma non ho mai provato a farlo) Personalmente il risultato che ottengo, acquisendo il negativo fotografandolo con il sensore della Nikon D2X, lo sviluppo con Rawtherapee + Gimp e la stampa su carta opaca mediante Canon G650 lo trovo migliore rispetto alla stampa di un file nativo digitale. (tralasciando lo scarso piacere nello scattare in digitale, ma vabbè)
Nell'attesa di poter riorganizzare la mia camera oscura con il Durst M601 che possiedo da fine anni '70 che conservo con molta cura, da dedicare soprattutto al medio formato (Rollei biottica 3,5E)
Saluti!
Grazie del commento🙏 Ho provato a stampare a inchiostro un negativo digitalizzato, ma il risultato non mi ha soddisfatto, l'effetto della carta argentica non credo sia raggiungibile con il digitale, almeno con le competenze e tecnologie medie a disposizione. Ho realizzato una camera oscura parzialmente fissa in un bagno cieco, non è il massimo, ma comunque riesco a stampare🙂
@@Oldphotographer-tt7jj ovvio che il risultato della carta argentica è tutta un'altra cosa, ma per il momento ci accontentiamo ;-)
Personalmente sono abituato a fotografare lo stesso soggetto (miniature) con filtri diversi. E a ritoccare quasi nulla in post, ma lavorare direttamente al momento della foto. Preciso che utilizzo lo smartphone per fotografare.
Si tratta comunque di soli scatti digitali, dato che trovo eccesivamente dispendioso passare per l'analogico.
Ho scansionato per creare un archivio digitale migliaia di foto della prima guerra mondiale (sia stampe, che da libri che foto reali dell'epoca). Credo che la reale differenza non sia tra analogico e digitale, ma tra i mezzi usati.
Personalmente noto una grande differenza tra una fotografia b/n su lastra e una su pellicola di macchine più recenti (anche se effettivamente non ho mai provato il confronto con machcine recenti a pellicola b/n di alta qialità).
Ma stessa cosa posso dire tra digitale ad anni di distanza, mi baso pricipalente u smartphone dato che sono quelli che utilizzo più frequentemente, ma si possono notare notevoli differneze in base anche alla fascia di prezzo e al software utilizzato (non è da sottovalutare dato che in combinazione con le ottiche cambia moltissimo).
Trovo, per quanto riguarda il digitale, comunque qualcosa di non legato ai mpx in ogni caso, anche se tendono a fare la didfferenza, ma alla qualitò del sensore.
Per quanto riguarda quello che potresti sperimentare sarebbe con foto in infrarossi, e notare la differenza col filtro rosso, non ho vuto ancora modo di sperimentare se non con l'utilizzo di luci rosse per ottnere effetti di "pittura" peculiare. ma sarebbe ionteressante vedere il tutto.
P.S: ovviamente data al copressione di RUclips mi rendo conto che il giustizio sarebbe viziato da molti fattori, ma in generale per le foto odierne trovo più piacevole la versione digitale di quella analogica. Ovviamente a mio gusto personale
Grazie del commento! Strumenti diversi forniscono sempre risultati differenti. La differenza tra analogico e digitale non vuole essere di qualità, ma di aspetto e sensazioni che possono trasmettere; purtroppo a schermo monsi notano le peculiarità materiche dell'analogico, in effetti tutte le foto dovrebbero essere stampate per poterle apprezzare.
Il vero confronto secondo me può essere solo tra stampa di foto digitale e stampa di foto analogica ottenuta utilizzando l'ingranditore e la carta b/n dedicata
Confrontare una foto digitale e una scansione di una stampa bn è semplicemente il confronto tra due foto digitali. In passato ho cercato di confrontare una mia foto analogica stampata da un pro e la scansione del negativo poi stampata a getto di inchiostro su carta "fine art", mi pare Hahnemühle, per quanto il risultato della scansione del negativo (eseguita con scanner Nikon Coolscan V, non il migliore ma neanche scadente) poi stampata fosse di discreto impatto e piuttosto piacevole affiancata al b/n totalmente analogico sembrava leggermente meno "presente", probabilmente all'epoca facevo il tifo per l'analogico 😊 e le mie erano tutte seghe mentali. È anche vero che se avessi presentato la foto scansionata e poi stampata a getto a un gruppo di osservatori in pochi avrebbero potuto percepire l'origine.
Oramai mi sono messo in pace, una foto è bella quando è bella qualsiasi sia il mezzo con la quale è stata ottenuta, il digitale è molto pratico, ma se non si stampano le foto il nostro Hard disk sarà la tomba di tutte le nostre immagini, questa è la vera differenza.
Grazie per gli stimoli 😊
@@francescodantepistolini61 Grazie del commento. Certamente il confronto tra due foto stampate sarebbe stato più efficace., e lo spunto è interessante. Per non essere ridondante rimando ad altre risposte simili 😊
Credo che si possa fare un paragone tra un quadro ad olio ed un acquarello. Sono entrambi mezzi che possono essere sfruttati efficacemente sapendo cosa si vuole ottenere. Nel video sono evidenziate giustamente le differenze senza esprimersi se una metodica sia meglio dell'altra o, peggio, da scartare. 😊
Grazie 🙏 del commento. Paragone centrato! Volevo mettere anche un mio acquarellò è un mio olio sul medesimo soggetto, poi ho desistito!
Non vorrei fare la scoperta dell’acqua calda, ma digitalizzare una stampa è ben diverso che digitalizzare un negativo, specialmente se si ha un buono scanner.
Anch’io uso Affinity, ma per il bn (digitale) spesso uso Nik collection che ha dei set che imiterebbero le più famose pellicole in bn… Qualche volta l’imitazione della Kodak bn da 100 ISO va alla grande 😊
Grazie del commento! Difatti ho messo sia la stampa digitalizzata che la digitalizzazione del negativo. Al di la di tutti i possibili artifici, il risultato con strumentazioni diverse, sarà differente, e quello che può restituire una stampa su carta ai sali di bromuro d'argento, rimarrà sempre differente ( e a mio parere migliore!)
Ciao video molto interessante grazie! Io fotografo solo in digitale mi trovo piu comodo e meno dispendioso. Cmq se uno volesse credo che si potrebbe arrivare da una foto digitale a una analogica trasformandola con photoshop
Grazie del commento! La trasformazione della digitale in b&n simile all'analogico è uno degli esempi del video, non con photoshop, che non uso, ma con analoghi software. In ogni caso la matericità della foto analogica stampata, non è fisicamente possibile con il digitale.
@@Oldphotographer-tt7jj Ma se si modella la foto con programmi tipo photoshop e si ricreano filtri che simulano la stampa della pellicola, con imperfezioni, grana e un leggero velo che la fanno assomigliare a una foto scattata in analogico e poi la si fa stampare su una bella carta seppia, secondo te in questo caso non si avvicina a una foto scattata in analogico?
@@alexphototherapy Hai detto "assomigliare" , si in effetti si può ottenere un risultato che assomiglia, ma non è il medesimo, i procedimenti sono differenti; tutto virtuale quello digitale, tranne la stampa finale a getto d'inchiostro, tutto concreto e chimico quello analogico. Poi l'effetto della stampa con sali d'argento, non sarà possibili ritrovarlo in una stampa a getto d'inchiostro.
buonasera. la mia domanda è se ha usato gli stessi iso sia in analogico che in digitale. ossia i parametri di ripresa sono i medesimi, perchè l'analogico mi pare molto contrastato, quindi o ha usato una pellicola tipo 400 iso, o in camera oscura, se stampa lei, ha usato un diaframma molto aperto , o molta luce, in alternativa tempi di sviluppo lunghi in liquido, o altro parametro, che sa meglio di me, in analogico basta poco per cambiare tutto, peraltro l'immagine passa per 2 obiettivi... insomma non mi dilungo, i parametri di ripresa sono sovrapponibili?
Altra curiosità... non ha usato la stessa ottica per 2 corpi macchina differenti mi pare di aver capito. Io fotografo pochissimo in analogico, ma quando mi capita cerco di usare la stessa ottica in due corpi macchina differenti, perchè la definizione di linee per millimetro dell'obiettivo viene rispettata.
Grazie.
Grazie del commento. Mi scuso, ma probabilmente devo aver sbagliato il titolo del video, e la cosa genera incomprensioni. Lo scopo del video è quello di evidenziare che con strumenti diversi si ottengono risultati differenti, sul medesimo soggetto. Quindi, per la fotografia , l'analogico o il digitale sono strumenti differenti, non confrontabili sul piano tecnico , e nel video lo dico. Per dirne una sola, la sensibilità Iso di una pellicola è una caratteristica chimica dell'emulsione, mentre nel digitale è una amplificazione elettronica di segnale, pertanto parametri non paragonabili. Sarebbe come dire che un dipinto in acquarello, sul medesimo soggetto, rispetto a uno a olio, o in acrilico, dovrebbero essere fatti con gli stessi pennelli e la stessa tecnica.
La differenza anche a me sembra grande ma forse in buona parte è dovuta ai due diversi flussi di lavoro per arrivare al risultato finale. soprattutto le ombre sono molto più chiuse nell'analogico dell'esempio, ma non è detto che con lunghe prove di mascherature in camera oscura non si sarebbe potuto arrivare ad un risultato simile al digitale. il quale invece con i pochi passaggi che hai mostrato ha permesso di ottenere un risultato ottimale con poco sforzo. inoltre le sensibilità della pellicola e della carta non sono lineari, invece il processo digitale lo è, quindi anche quello influisce nell'arrivare più o meno velocemente ad un certo risultato.
in conclusione, secondo me nel tuo esempio le due foto sono effettivamente molto diverse, ma non è detto che non si possano ottenere due immagini molto più simili fra loro.
giusto poi il discorso della matericità della stampa analogica; sono due risultati molto diversi, che possono andare entrambi bene per scopi diversi. io considero il processo analogico complementare al digitale, come anche tu lo pensi, se capisco bene.
grazie Luigi per questo lavoro interessante.
@@stefanotenenti2997 Grazie del commento! Hai ragione con una seduta più lunga e precisa in camera oscura si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore. Ancora in digitale si sarebbe potuto sviluppare di più cercando di emulare l'analogico, ma ho voluto fare una conversione corretta, ma semplice. In ogni caso il concetto che strumenti diversi producono risultati diversi sul medesimo soggetto, credo sia stato evidenza.
Ciao Luigi complimenti per le sottigliezze che riesci a rimarcare nel confronto tra i due sistemi di rappresentazione del medesimo soggetto .credo che la rappresentazione di un immagine digitale sia molto facilitata per un esperto di foto shop che puo' variare con perizia il miglior risultato finale dell' immagine e il suo messaggio visivo .ma l' importante e' che il messaggio visivo verso il fruitore dell' immagine sia lo stesso.personalmente trovo più soddisfazione nel creare un messaggio analogico pur essendo consapevole che i miei limiti in camera oscura non raggiungeranno mai il risultato tecnologico di un mago di fotoshop.ma il mio mi appartiene come una creazione personale dell' immagine pensata sul momento elaborata mentalmente e realizzata in camera oscura che anche se non tecnicamente perfetta al massimo grado dice a chi la guarda cio' che io ho visto e comunicato all'osservatore
Si ha una fotografia solo quando si ha una stampa. Il file digitale equivale al negativo. Io credo che avresti dovuto stampare il file digitale e compararlo alla stampa analogica. Io ho fatto così e posso garantire che una stampa bn da file digitale non ha storia contro una stampa analogica. Provare per credere 😊
@@dsoricet Grazie del commento. Ho stampe digitali di foto simili a quelle analogiche, se si parla di definizione e dettagli il digitale sarà sempre superiore, non è questione di migliore o peggiore, ma di differenza espressiva, estetica, e anche tattile.
Sono due mondi diversi, paralleli, ma non confrontabili. Anche la stampa, una volta digitalizzata è diventato un file, quindi digitale, quindi non più analogico.
Grazie del commento🙏 È quello che asserisco nel video, il confronto serve appunto per meglio capire che sono modi di fotografare differenti, nessuno dei due è migliore dell'altro, hanno, appunto fini differenti😊
La scansione digitale dal negativo sembra essere vicina alla foto digitale mentre la scansione della stampa è molto diversa. Preferisco quest’ultima
@@stefanomaceocarloni9822 Grazie del commento 🙏Concordo!
La scansione della foto appare qualitativamente povera. Il negativo digitalizzato è paragonabile alla foto digitale. La più soddisfacente, per me che fotografo da più o meno 50 anni, resta comunque la foto digitale. Prima di passare al digitale utilIzzavo solo le dia per avere risultati non dipendenti dalla stampa in laboratorio, non avendo possibilità di stampare in casa. Photoshop, Lightroom e Luminar hanno dato una svolta alla mia passione fotografica.
Grazie del commento. La scansione è quella che ottengo con il mio metodo "casereccio" già descritto nel canale, e per lo scopo che ha, ossia di provino, mi sembra più che sufficiente. Ognuno sceglie il metodo di fotografia che più gli è congeniale.
Io vorrei farti un discorso tecnico che esula fortemente dal tuo discorso e che porta in un altro campo (inerente alle possibilità superiori non sfruttate del digitale in bianco e nero).
Eccetto la Leica (che produce la Monocrome) le case più blasonate non producono fotocamere che fotografino in BN (perché ritengono il mercato non ne necessiti).
Ora il sensore (CMOS quelli più prodotti discorso non valodo per i foveon) li per se è un sensore che fotograferebbe in Bianco e Nero, con una definizione da paura e una sensibilità che spazia per tutte le pellicole dall'infrarosso alle alte frequenze.
A questo sensore vengono pero' (per fotografare a colori) aggiunti 2 filtri, uno filtro Bayer difficile da togliere sul sensore che non è altro che una matrice (colore blu e verde ripetuto sulle righe dispari e verde e rosso sulle righe pari o con diverse combinazioni a seconda della macchina), ed un altro per far passare la sola luce visibile.
Va da se che non essendo in vendita (eccetto la Leica monocrome) spesso alcuni fotografi (specialmente chi ama fotofrafare fiori oppure stelle) levi almeno il secondo filtro (sostituiendolo con un vetro che fa passare tutta le frequenze che si risce) e poi applichino filtri a seconda di cio' che si vuole filtrare. Va da se che pero' avendo il secondo filtro, parte della luce non verà utilizzata in fotografia...
Il secondo filtro (quello che permetterebbe al sensore appunto di scattare in bianco e nero) registrando tutta la luce che arriva in BN su ogni filtro è difficile da togliere (si trova in internet persone che lo fanno, ma che io sappia non ci sono laboratori che lo fanno).
Si arriva alla strana cosa che la Canon produce macchine per astrofotografia con il filtro colore e un filtro che permette anche la luce non visibile (EOS Ra) questo forse per ottemperare alle continue richieste fatte ai laboratori di levare il filtro luce visibile.
Da molto tempo se ne parla: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4174858
Grazie del commento🙏 che affronta un argomento molto tecnico, io personalmente sono poco portato a questo genere di approccio, ma certamente altri saranno molto interessati.
pensi a riposarsi con questo caldo....prima viene lei poi tutto il resto
🙏Grazie. Oggi sono uscito con la moto per fare due foto...sono rientrato distrutto!
@@Oldphotographer-tt7jj ci credo....si riposi il piu possibile...va in moto?....i miei complimenti....
@@manno63 Grazie 🙏 sul canale c'è anche un video moto e fotografia.
@@Oldphotographer-tt7jj lo guarderò allora..grazie, ancora non ho visto tutti i video..
Io mi sto chiedendo quali e quante possibilità si hanno di poter migliorare una foto analogica in sede di sviluppo. Ovviamente mi riferisco alla esposizione e al bilanciamento dei bianchi e dei neri.
Grazie del commento 🙏 Fin che ci sono informazioni sul negativo sarà sempre possibile recuperare in stampa variando il tempo di esposizione della carta e in parte anche con il bagno di sviluppo, per il bilanciamento del bianco e del nero è possibile intervenire sul contrasto, o cambiando carta o utilizzando una carta "multigrade" e gli appositi filtri. In ogni caso il vero segreto è in esposizione corretta in fase di scatto😊