🔴 RELATIONSHIPS: The anxious-ambivalent attachment style
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- Опубликовано: 13 сен 2024
- This episode is linked to the previous one, in which I talked about avoidant functioning, so if you haven't already seen it, it would be better to give it priority (you can find it here: • 🔴 RELAZIONI: chi sono ...
Today we return to the topic of John Bowlby's attachment styles and see some insights into the style defined as anxious-ambivalent which, as I mentioned in the last episode, often tends to involve subjects with a predominantly avoidant style.
Unfortunately, those who have this functioning usually experience new situations with a certain degree of anxiety, but often, unfortunately, this anxiety remains even when situations become consolidated.
The fact of experiencing these states of anxiety pushes the anxious person to continuously search for certainties and confirmations from the partner and, unfortunately, this tendency often becomes counterproductive, as it disorientates the partner, especially if the latter has an avoidant style. , leading him in many cases to perceive too serious a burden in the relationship and to distance himself.
Good vision!
Una spiegazione davvero utile e un italiano comprensibile anche per me che non sono una scienza .
Grazie di cuore davvero .
Buongiorno dottore, i suoi video aiutano molto! Esistono tanti video che spiegano i problemi di questo tipo e insegnano ai partner “come proteggersi” da queste dinamiche… ma pochi rivolti a chi ne soffre che spiegano come uscirne…. Questo video aiuta a legittimare anche chi ne soffre, perché non lo descrive come una minaccia… c’è bisogno di più informazione non giudicante e che non divida il mondo in buoni o cattivi
Che splendide parole @karibujua, e che bella anima sei!
Non sono Dottore, sono Sergio 🙂
Bellissima briciola di comunicazione. Bellissimo grafico chiarificatore.
Umiltà, consapevolezza di sé,e percorsi psicoterapeutici fanno miracoli anche nel riquadro viola.
Grazie Francesca!
Grazie Sergio! Chiaramente il grafico fa chiarezza e come al solito riesci a semplificare molto situazioni che ahimè si vivono senza averne coscienza e così sfumano legami che non abbiamo ‘analizzato’ per poi soffrire molto poiché non siamo riusciti a fare del nostro meglio, pur convinti di mettercela tutta. GRAZIE!
Hai già detto tutto in modo chiaro sulle reazioni in questo video….
Non agire è agire comunque e arrediamo la gabbia ma se posso… Grazie alle tue parole che sempre sono SPINTE ad andare verso la felicità non facendoci mai percepire ‘una lezione’ ma mostrandoci almeno una strada per spostarci e stare meglio noi stessi…… la tua capacità nello spiegare volgendo al positivo e spingendo all’azione è speciale! Grazie ancora
Grazie Erika!
Caro Sergio,che chiarezza! Il grafico,così facilmente leggibile,dà un quadro semplice ma esaustivo della relazione con sé e con gli altri viste alla luce degli stili di attaccamento. E poi,le parole sull'assunzione di responsabilità, sulla comprensione dei meccanismi genitoriali,sulla necessità di iniziare nell'infanzia percorsi positivi per il benessere emotivo, sulla resistenza al cambiamento,come non concordare con esse! Infine credo che la tua grande onestà professionale non renda piena giustizia alle tue capacità,altro che pagina 2,con te si può arrivare tranquillamente alla fine del romanzo personale👏. Grazie Sergio,anche e non in ultima istanza,per la bellissima musica come sempre. Condivido questo utile contenuto, a sabato❤
Ti ringrazio, come sempre, Flavia!
Grazie della spiegazione, molto chiara e completa. Mi piacerebbe vedere un video sulla correlazione tra stili di attaccamento e organizzazioni di significato personale.
Grazie. Sempre molto chiaro.
È proprio piacevole ascoltarla.
Grazie bellissima spiegazione anche il grafico
Grazie dell’incoraggiamento 🙂
Ciao Sergio, bel video.
Buona domenica 👍
Grazie Thomas! Felice domenica a te!
🤔 io sono stato e tutt'ora sono psicologo di Mex stesso,
oltre mezzo secolo di percorso che non è ancora finito.
Ho lavorato molto sulla tastiera emozionale ed ho risolto molte cose e modellato alcune fragilità ereditate dall'infanzia, il carattere diviene una uniforme coriacea che protegge dall'esterno ma paradossalmente trattiene vecchie tossine, alcuni tasti sono potenzialmente attivi e suonano stonati, vi sono nervi sensibili dormienti....
Aiuta moltissimo l'ironia e il senso dell'umorismo, aiutano anche piccole cose ma a volte serve una forza caratteriale accompagnata da intelligenza onestà e filosofia....
Tanto di cappello!
Grazie per l’utilissimo commento, che condivido in pieno.
@@SergioOmassi grazie dottore anche per questa gentilezza nel rispondermi.
Mi complimento per i suoi video che ho scoperto da poco,
buona continuazione . 🤞
@mexperplex5627 non sono Dottore. Solo Sergio 😏, e amo il TU se non è un problema… grazie ancora!
@@SergioOmassi 😉 va bene caro dotto 😉 io ti ho inteso come persona che ha acquisito conoscenze e le esprime in determinati campi del sapere.
Come vedi ho subito tolto "Re" al "Dotto"
e la corona che " LE"avevo dato,
adesso " TI"ho tolto.. un Regno durato il tempo di un caffè.
Buon lunedì.
@mexperplex5627 😂
Ottimo discorso! Grazie!
Lei è ben oltre della pagina 2 👍
magari gli psicologi fossero come lei 👏👏👏🤍
Condivido il suo discorso ma non vado dallo psicologo cerco piuttosto percorsi di crescita spirituale faccio meditazione, costellazioni familiari e partecipo al cerchio sciamanico tutto questo x sviluppare conoscenza autostima e intuito!!
Grazie x il video 💚🙏
Io adoro lo sciamanesimo e considero le metodologie che hai nominato delle perle per chi riesce a capirle e a sperimentarle.
Grazie Sergio.
Buongiorno, per caso ha dei titoli da consigliare per approfondire l’argomento? Ha citato Bowlby, da dove partire? Mi piacerebbe molto studiare più a fondo questa teoria, ma vorrei evitare di incappare in libri poco affidabili… Grazie in anticipo ❤️
P.S. Il suo video è molto chiaro ed interessante
Consiglio il libro _Una base sicura. Applicazioni cliniche della teoria dell'attaccamento_ di John Bowlby.
Grazie per il commento gentile 🙂
@@SergioOmassila ringrazio!
Possiamo usare il TU se non è un problema per te?
Certo :)
Ciao Sergio, i comportamenti del padre concorrono nel creare lo stile di attaccamento che si sviluppa nel bambino? Grazie.
Secondo la teoria dell’attaccamento sì, quando è il padre a passare più tempo con il bambino. In generale lo stile di attaccamento si sviluppa in relazione alla cosiddetta _figura di attaccamento_ , ovvero al _care giver_ principale.
È lo stile del classico stalker ossessivo...
Il problema mio è che passo da uno psicologo all'altro. Non ci metto impegno a sufficienza,oppure quando mi presento faccio un gran casino con le parole.
insisti fino a quando trovi quello che percepisci ti capisca... a volte bisogna fare diversi tentativi per trovare il terapeuta adatto a noi
@@annaritamrn5673 così si svuota il conto corrente...io purtroppo vorrei seguire una terapia da uno veramente bravo ma non ho i soldi a sufficienza. I bravi professionisti si fanno pagare. 😢
Io ansioso ambivalente, lui evitante, come se ne esce😢
E cmq mi confondo, sia l'evitante che l'ansioso sembrano uguali
Non sono per nulla uguali, e qui mi viene l'ansia di essermi spiegato davvero male.
Sono più vicini all'essere opposti tra loro, in un certo senso: l'evitante non vuole pressioni sentimentali di alcun tipo e fugge da chi si mostra dipendente, mentre l'ansiono ha continui bisogni di rasssicurazione, di presenza, di affidabilità.
Come ho detto sia in questo video sia in quello dedicato allo stile di attaccamento evitante (ruclips.net/video/G9KfK4GoH_o/видео.htmlsi=cC_BWrfh48ur3AXa), spesso queste due personalità si incontrano e non è per nulla facile l'equilibrio tra i due stili.
Mi chiedi "come se ne esce?" e provo a risponderti, anche se non è per ulla facile né spiegarlo, né riuscire a modificare il proprio stile imponendosi di cambiare: infatti èer calibrare il proprio stile di attaccamento, ove non sia "sicuro", è molto consigliato un percorso di psicoterapia, con i tempi necessari a una serie di elaborazioni guidate dallo psicoterapeuta stesso.
Il punto è che entrambi potrebbero provare a fare un atto d'amore verso il partner: l'evitante potrebbe provare ad aprirsi di più, a essere più disponibile, riconoscendo il bisogno del partner ansioso, senza giudicarlo, ma andandogli incontro proprio spinto da un sincero amore (sentimento che, per assurdo, è proprio ciò che fa paura all'evitante). L'ansioso potrebbe provare a controllare meglio le sue continue richieste di affidabilitò e di presenza, facendo altrettanto un atto d'amore, che consiste nel capire profondamente che ogni volta in cui chiede o pressa, il suo partner evitante si allontana.
Non è per nulla facile spiegare una tematica così importante tramite uno scambio come questo (scrivendoci messaggi), anche perché non esistono regole predeterminate e ogni coppia è diversa: sono differenti i contesti, le storie intime dei due partner, i gradi di resistenza al cambiamento, la cultura, la sensibilità personale...
Posso esistere piu stili di attaccamento che si intrsecano fraloro?
Ciao Ivan, secondo la teoria dell'attaccamento, ognuno di noi ha un suo stile di attaccamento prevalente ma le esperienze relazionali della vita possono farlo mutare in meglio o in peggio, a seconda di come vengono vissute ed elaborate dal soggetto.
Questo può essere una buona notizia, per chi non ha una base sicura dall'inizio, perché significa che sperimentare "buone relazioni" può aiutare un "evitante", un "ansioso" o un "disorganizzato" (qui è già più difficile purtroppo), a entrare in una dimensione relazionale più appagante.
Ma può essere anche una cattiva notizia per chi ha inizialmente una base "sicura", che lo porta a fidarsi molto nelle relazioni e, quando si presentano dinamiche molto disfunzionali, possono scattare meccanismi di difesa inconsci che, alla fine, lo portano a diventare "evitante" o "ansioso", proprio a causa delle esperienze vissute.
Spero di essere stato chiaro. Buona settimana!
Grazie!