NESSUNO PARLA O RECENSISCE gli Orla... Molti anni fa ne provai uno... Terribile! 3 anni fa provai un mini codino, il suono era bello ma mi sembro ' molto scarso quanto a meccaniche... Ignoro dove nasca questo marchio e dove venga fatto....cmq complimenti, finalmente dei video con approfondimenti sulle meccaniche dei digitali!
@@maurizioghezzer4302 ciao, orla è un marchio Cinese.. duro a morire.. non lo si recensisce perché è abbastanza "terribile" 🙂 ci sono marchi cinesi più validi come ad esempio Medeli o Echord.
Un analisi davvero ricca che aiuta nella scelta del proprio strumento. Un fattore importante che hai accennato, ma che per molti risulta essere importante nella scelta del digitale rispetto all"acustico, è l'uscita cuffia che permette di utilizzare lo strumento anche nelle ore non permesse dalle regole condominiali. Per me, era una delle caratteristiche più importanti insieme alla tastiera. Nei test che ho fatto con delle cuffie molto regolari nella risposta in frequenza le differenze nella qualità sonora erano abissali! Inoltre le differenze erano ancora più marcate con le casse montate sullo strumento, quasi sempre di qualità discutibile. Insomma, alla fine ti devi accontentare, perché come dicevi tu, le aziende potrebbero fare un pianoforte digitale eccellente ma per ragioni legate al mercato e alla loro stessa sopravvivenza, è più importante presentare modelli nuovi che alla fine vendono sempre, rispetto ai costi enormi di sviluppo e produzione di un pianoforte digitale perfetto. Se sbagli investimenti sono guai perché le banche si accorgono immediatamente dai bilanci che gli indici più importanti sono negativi e quindi richiedono all'azienda di rientrare immediatamente dal fido concesso. Se in quel momento non hai la liquidità.......Quindi l'A.D. dice ne vale la pena? Certo che no! Ciao❤
Grazie per l'analisi come sempre estremamente professionale. L'ultima frase mi ha spiazzato, però si sa che il piano acustico non lo batte nessuno. A questo punto, budget permettendo, non rimane che optare per un tradizionale con silent nativo.
seguo ormai con tifo fanatico. la capacità di essere veri, che è essere sé stessi, è merce ormai introvabile (forse insopportabile). abbiamo bisogno di uomini così.
@@GiovanniMaio-c8x Salve 🙂 ne ho parlato in qualche video.. è uno degli strumenti più irrealistici che abbia provato, però questo non significa che non sia valido o che non possa piacere ad altri... Però se suona per divertimento credo sia "inutile" acquistare il modello di punta 🙂
Buongiorno maestro, dopo aver letto il tuo materiale ho visto che il Kaway CA 401 e il CA 49 hanno le stesse caratteristiche, sia come meccanica che come qualità del suono (Gran Coda SK-EX). Tuttavia a causa di spazio e di prezzo propenderei per il CA 49 (meno largo, meno alto e meno costoso dell'altro). Volevo sapere se c'è una significativa differenza tra i due strumenti e se per pochi centimetri e qualche euro in più mi conviene optare per il 401. Grazie
@@sergiogrimaldi2882 buongiorno.. non ricordo quale sia la diversità di prezzo tra i due ma se si trattasse di poco acquisterei il 401, anche fosse identico (lo è) soprattutto per un discorso di rivendibilita' futura (modello nuovo) 🙂
Grazie mille Davide, la prima volta che il GP310 viene messo in rapporto con un 'inferiore' Kawai CN201 Ora mi ha creato il dubbio, perche' la mia scelta oscillava tra il GP310 (che ho suonato) e i Kawai CA401 e CA501 (che non avuto modo di provare) che in paragone con il CN201 hanno sicuramente la potenza, e credo anche la meccanica? Cosa ne pensi, GP310 o Kawai401/501 particolarmente in rapporto a gamma dinamica, suono e stabilita' della tastiera? Grazie mille, i tuoi reviews sono molto accurati, congratulazioni e grazie ancora.
Ciao 🙂 allora, sul cn201 ho fatto una recensione dettagliata e lo reputo il miglior strumento intorno alle 1000 euro, la serie CA invece (che ha una meccanica totalmente diversa con tasti in legno a bilanciere) è un' altra cosa soprattutto come gestione di gamma dinamica e ovviamente stabilità.. il Casio rimane però (per le mie esigenze) migliore della serie CA per affidabilità e meccanica obiettivamente superiore, però credo che per scegliere andrebbero suonati entrambi. Ovviamente un Silent originale è un'altra cosa 🙂
Salve Maestro, cosa ne pensa dello stage piano Studiologic Numa piano X GT? La meccanica è Fatar con tasti in legno TP/400 Wood con 3 contatti, (doppio?) scappamento (e Aftertouch...). Inoltre leggevo anche dei pianoforti digitali Dexibell (in realtà abbastanza costosi). sembrerebbero ben costruiti. Grazie mille e complimenti per i contenuti sempre interessanti.
@@Davideberti Grazi mille, ho approfondito con il video che mi hai suggerito e soprattutto con quello sul confronto tra (quasi) tutte le meccaniche. Se proprio dovessi scegliere un piano, visto che comunque vorrei riprendere a studiare un po', il Casio GP 310 è uno dei pianoforti che vorrei provare. Da tenere presente che ho studiato un bel po' in gioventù e avevo un verticale Petrof k115 che ho venduto. Ora non potrei più disturbare perché sto in un condominio dove mi farebbero problemi (suono la tromba e già ho avuto richiami tant'è che sono costretto a esercitarmi solo con una sordina...). Ho un piano digitale Casio Privia di parecchi anni e comunque mi consente ancora di studiare con tutti i suoi limiti ma meglio di niente. Grazie ancora.
Salve Maestro....finalmente sono riuscito a mettere le mani sulla meccanica di un Casio GP, anche se in versione 300 e non 310, e di un Kawai CA701. Confermo in pieno la tua disamina dei due DP: il primo meccanica più stabile e, come dire, "consistente" o più vicina all'acustico ma suoni purtroppo mediocri; la seconda meccanica buona ma un pò "leggera" come molte tastiere Kawai (compresa la mia MP10 che proprio per questo vorrei aggiornare) ma suoni di livello. Ho però una domanda: il GP300, usato e poco utilizzato, che ho provato, quando si abbassa il tasto si vede il legno vivo alla fine del tasto. E' normale o manca qualche cornice che copri quel vuoto alla fine del tasto che si crea quando si pigia il tasto stesso?
@@stefanobellotta3765 ciao, esatto 🙂 riguardo al legno, quando abbassi un tasto vedi il legno dei tasti limitrofi ma dovresti vederlo tutto, non solo alla fine del tasto.
Gentile Maestro, grazie per tanta passione e competenza ! Potrei chiederle una parola sulle caratteristiche di un pianoforte digitale "jazz oriented? Ogni tanto ne accenna...
Jazz oriented mi piace 🙂 mah diciamo che è più il pianoforte per un Classic oriented che dovrebbe avere certi requisiti.. comunque mediamente il jazzista (se suona in un trio o quartetto) potrebbe necessitare di un pianoforte che abbia un suono diretto e tagliente per poter emergere e tagliare le frequenze degli altri strumentisti.. per cui un un tipico pianoforte professionale da palco, che oltre ad avere questo tipo di suoni, permette anche una certa manipolazione del suono.. per un Pianista classico un simile pianoforte non andrebbe molto bene perché è troppo compresso.
In effetti la qualità della tastiera, unita all'affidabilità, per me, conta almeno per il 90% sulla decisione dell'acquisto. Per il suono oramai ci sono tanti VST fantastici che con un computer portatile ed un software, anche gratuito come Cakewalk, ti danno pure la possibilità di registrare e mixare le esecuzioni.
Approfitto della sua disponibilità per chiederLe cosa ne pensa dei suoni di Pianoforte della Modartt Pianoteq 8, che non sono a campionamento ma a Modellazione Fisica? Nel sito ufficiale della Modartt si possono anche scaricare in prova gratuitamente, con ovviamente delle limitazioni.
🙂 la versione 8 è migliorata rispetto alla 7 e direi che per musica pop o jazz è molto valida ma per la classica, per quanto abbia una buona omogeneità, il timbro lascia a desiderare.. provi a scaricarla e mi dica cosa ne pensa 🙂
Maestro Berti, il kawai CA 401 mi risulta con la tastiera Grand feel Compact, per avere la Grand Feel lll occorre salire alla CA701. Ma alla fine, fuori dai denti e badando esclusivamente alla tastiera e non a tutti gli ammenicoli e persino al suono, cosa preferirebbe avere: casio gp310 o Kawai CA 401 ? Un grandissimo saluto!
Grazie maestro, è incredibile ma su youtube ci sono decine e decine di video sui pianoforti digitali di ogni marca, e tutti parlano del suono ( su youtube...!) e degli ingressi/ uscite, ma solo lei e in misura minore la youtuber americana Dariapiano (che suona uno yammy P525) approfondisce l'aspetto più importante in assoluto: la tastiera. Grazie per il suo lavoro prezioso!
Grazie 🙂 Daiana l avevo sentita 2 anni fa per caso perché aveva un clp725 e non capivo come potesse suonarci ed effettivamente mi aveva confermato che si era pentita di aver venduto la serie 6.. se vuole il P515 ha il mio benestare 😄 ottimo!
Buonasera maestro, chiedo il suo aiuto per una cosa: ho 50 anni, ho studiato pianoforte da bambino arrivando al livello di un terzo anno. Adesso riuscirei a ricavarmi del tempo per riprendere gli studi. Possiedo già uno Schulze Pollmann verticale da studio che ho in taverna ma mi piacerebbe tenere un pianoforte digitale in salotto per suonare la sera. Il mio obiettivo sarebbe quello di arrivare a suonare almeno i pezzi del quinto anno. Per problemi di spazio mi serve uno strumento "slim". Che prodotto mi può consigliare sotto i mille euro? La serie CDP della Casio potrebbe bastare o meglio puntare direttamente ai modelli Privia? Oppure accetto suggerimenti anche per altri modelli. Grazie anticipato per la disponibilità e ancora complimenti per la sua preziosa opera di divulgazione.
@@massimobordignon5507 Salve Massimo.. lascio il link dove consiglio i pianoforti sotto le 1000 euro.. se dopo averlo visto ha ancora dubbi mi faccia sapere.
Buonasera Maestro, avrei bisogno di chiederLe un consiglio. Ho a casa un pianoforte verticale Kawai degli anni '80 ed il pianoforte digitale Yamaha P-515 (il vecchio modello, insomma) che utilizzo per studiare quando il regolamento di condominio non mi consente di suonare l'acustico. Avrei bisogno di un pianoforte da palco da utilizzare sia per un progetto musicale pop-rock che per studiare quando non sono a casa. Cosa mi consiglia di comprare? Il P-515 ha il mobile e non vorrei smontarlo e poi rimontarlo ogni volta; inoltre l'interfaccia non mi sembra adatta per un utilizzo live, non consentendo di modificare i suoni al volo durante l'esibizione (ad esempio per attivare degli effetti). Naturalmente ho bisogno di una tastiera con 88 tasti pesati e di buoni suoni di pianoforti acustici ed elettrici (e pure qualche sinth lead). Grazie in anticipo per l'attenzione e complimenti per i video che pubblica, sempre interessanti.
@@marcogaspari1974 ciao, grazie 🙂 purtroppo non sono preparato sui pianoforti da palco, soprattutto, come giustamente affermi, riguardo le caratteristiche specifiche di questi (es regolazioni in tempo Reale). Certamente il p515, per quanto valido meccanicamente non è proprio un pianoforte da palco (riguardo al supporto puoi comunque utilizzare un semplice stand di ferro a 2x quando vai in giro).. ci sono infatti modelli specifici di Marchi popolari (es Roland rd88) e marchi meno popolari ma siecializzati negli stage piano (studiologic, Dexibell etc) che però non ho mai approfondito se non a livello di meccaniche montate. Non so dunque consigliarti un modello particolare proprio perché non è il mio mondo quello degli stage piano.
@ Buonasera Maestro, limitando il discorso alle meccaniche, Lei preferirebbe la Kawai RH-3 (montata sul Nord Grand 2, forse migliorata), la Korg RH-3 (montata sul Korg Grandstage X), la Roland PHA-50 (montata sul Roland RD-2000) oppure la Yamaha NW-GH3 (montata sullo Yamaha CP-88)? I Dexibell montano meccaniche Fatar, che preferirei evitare. Grazie ancora per l'attenzione.
@@marcogaspari1974 farei le dovute distinzioni: rh3 Kawai o Korg sono meccaniche abbastanza leggere, molto veloci e reattive, con una stabilità media e di medio livello, mentre pha50 e gh3 NV sono abbastanza pesanti, meno reattive (soprattutto pha50) ma molto più stabili (soprattutto pha50) e di livello decisamente superiore. Al di là delle preferenze, a livello oggettivo Io metterei in 1ma posizione pha50, in seconda gh3 nvx (che sia "x" è importante per il doppio scappamento), in terza rh3 Korg e subito dopo kawai. Mio padre ha Roland rd2000 e devo dire che l abbinamento tra quella meccanica, quella generazione sonora e quei "decodificatori" hardware risulta fantastico.
@@Davideberti Buonasera Maestro, La ringrazio moltissimo. Cercherò di provare Roland RD-2000 e Yamaha CP-88 (che però, a differenza di P-515, non ha la simulazione del doppio scappamento) e vedere quale delle due mi piace di più. Grazie ancora e cordiali saluti.
Salve Maestro, dopo un po di rodaggio come ti trovi col Casio GP310? Ah...quali sono i tempi di accensione del Casio? Quanti secondi ci vogliono dall'accensione per iniziare a suonare? Grazie e buona musica
Salve 🙂 non ho mai contato i secondi ma credo tra i 10 e i 15. Non è un problema, a meno che non lo si accenda e spenga 10 volte al giorno 🙂. Devo dire che la risposta meccanica è migliore di come mi sembrava.. ho scoperto che il problema non è la meccanica ma il timbro che utilizzavo.. utilizzando gli altri timbri la risposta è notevolmente superiore, quindi sicuramente è un problema di velocity del mio timbro preferito. Per il resto rimango dell' idea che il punto debole sia il realismo timbrico e che qualche grammo in più di peso non guasterebbe ma la fantastica robustezza e stabilità (indispensabile per me ma non per tutti) compensi tutto.
Salve Maestro, alla fine come si era trovato in conclusione con il CN201? Devo ricomprare un digitale di media grandezza e sostituire lo schifoso clp735 (di cui poi ho scoperto provandolo che la tastiera in legno del 745 e' piu' corposa e non floscia come nel 735, invece avevo letto il contrario!) ed ero indeciso tra il ydp165, il cn201 ed il casio ap710. Il cn201 con i tasti neri che ballano ha problemi? E' migliore la meccanica cpme durezza, risposta dello ydp165? Grazie e mi scusi ancora per il disturbo.
Ciao... perché hai acquistato la Grand touch S? 🤔 L avevo sconsigliata in tutti i video.. comunque, lascerei perdere il Casio perché la tastiera è un burro.. se vuoi una tastiera molto pesata e stabile Yamaha 165 ma a discapito del suono (a mio avviso molto brutto), se vuoi una meccanica abbastanza pesata e abbastanza stabile (via di mezzo tra clp e ydp) Kawai ma hai un bel suono. Devi scegliere cosa prediligi. Certo, Kawai ha il problemino dei tasti neri ma ti accorgi solo se fai esercizi particolari di indipendenza come tenere giù una nota e suonarne altre, altrimenti, studiando normalmente o suonando non ti dovresti accorgere o comunque non è un gran problema.
@@Davideberti La ringrazio Maestro per la pazienza! Attualmente abbiamo davvero poco spazio in casa e dato che mi serve un digitale per una stanzetta per mia figlia (che suona al Conservatorio ed usa dei coda) che si "allena" anche con uno Yamaha P125 che risulta, mi creda, eccezionale per il suono Cf di default e con impostazione soft e poco riverbero, ha i tasti duri e buon ritorno, ma adesso con Beethoven e compagnia dopo 3 ANNI ! si sta sfasciando, volevo una alternativa buona. Beh, piu' di un tasto contemporaneamente lo preme, per esempio Bach sinfonie a tre voci, studi vari, ecc. Potrebbe far vedere a video cosa accade ai tasti neri?
Maestro, io sono diplomato in clarinetto che purtroppo non ne ho fatto una professione ma il pianoforte mi ha sempre affascinato , e’ da un po’ di tempo che mi dedico allo studio del Beyer con un video corso online e ora che sono in pensione mi dedico 4/5 ore/giorno allo studio. Io ho un Yamaha Clavinova CLP-625 fisso , a me non interessa la fedeltà del suono ma quello della tastiera più somigliante possibile agli acustici cosa mi consiglia ?
@@maurozanetti1405 buongiorno e complimenti.. mi spiace che stia usando il beyer e stia facendo da autodidatta.. il mio consiglio è di tenere il suo clavinova che va benissimo anche come tastiera e di investire nelle lezioni private.. vedrà come tutto cambierà.. studierà meno della metà del tempo, imparerà a velocità doppia e avrà uno stimolo e una soddisfazione infinitamente maggiori 🙂
@@Davideberti Grazie , essendo in pensione da poco avevo già in programma di andare a lezione privatamente iniziando a settembre.Non so se in una scuola privata o da un insegnante del nostro Liceo Musicale di’ Forlì. Grazie mille 🙏
Salve Maestro, perdona se riprendo l'argomento della scelta del piano a distanza di tempo. Peraltro ci tenevo a evidenziare come i tuoi video hanno meritatamente varcato i confini nazionali e sono ormai a buon ragione patrimonio di forum internazionali di pianisti molto seguiti. Ma bando ai complimenti (comunque dovuti), ti sei mai imbattuto nei piani della serie Aures della Kawai (K300, K500) o della Yamaha Transacoustic? se si cosa ne pensi? sono semplicemente dei silent o hanno un valore in più? Grazie ancora
@@stefanobellotta3765 ciao Stefano, non sapevo di questa Intercontinentalita' 😮 bene! Riguardo ai pianoforti citati non li ho mai provati ma sentiti.. si tratta di pianoforti Silent con la possibilità di sentire il suono digitale anche attraverso la tavola armonica così come avviene con l ibrido Kawai nv5.. insomma una sorta di tradizionale più ibrido. L unico vantaggio rispetto ad un Silent (che in tale modalità si sente solo in cuffia), è quello di poter sentire dalla tavola armonica i suoni digitali e di abbinarli al suono tradizionale.
Io alla fine ho optato per un silent nativo (Kawai K300 ATX4)..perché non mi andava di spendere 3000 euro per un digitale. Cioè, o spendevo al massimo 1000 euro (o poco più) o la cifra diveniva di un ordine di grandezza che mi spingeva a fare piuttosto un sacrificio in più per avere (anche) un pianoforte acustico..
Mi sa che andro' anch'io in questa direzione se posso, ogni volta che metto le mani su un pianoforte acustico anche il piu' 'scrauso' mi rendo conto dei limiti del digitale. Forse mi prendo il Kawai CN201 magari usato se lo trovo e poi mi prendo un silent nativo quando ho deciso dove andare ad abitare lol
leggo spesso di vst e di computer da collegare... ma ci dimentica sempre di dire che non basta avere il software ed il pc... senza una scheda audio a bassa latenza non si fa nulla
Sai che ora sto utilizzando una Scarlett solo ma non cambia nulla rispetto a quella interna del PC standard? Probabilmente è più questione di processore oppure bisogna puntare più in alto.
Grazie Maestro! Consigli sempre utili e professionali. Ora ho meno dubbi e più certezze su miei possibili acquisti digitali futuri!👍
Complimenti Maestro per il tuo lavoro. Ci hai risparmiato un sacco di tempo. Non mi rimane che studiare a fondo le tue risultanze. Grazie.
Ottimo 🙂 grazie
Ciao Davide😊competenza e precisione ai massimi livelli. Ammirazione senza riserve! Ormai ti precedevo ascoltandoti, sapendo già cosa avresti detto!
😄 sempre gentile!
NESSUNO PARLA O RECENSISCE gli Orla... Molti anni fa ne provai uno... Terribile! 3 anni fa provai un mini codino, il suono era bello ma mi sembro ' molto scarso quanto a meccaniche...
Ignoro dove nasca questo marchio e dove venga fatto....cmq complimenti, finalmente dei video con approfondimenti sulle meccaniche dei digitali!
@@maurizioghezzer4302 ciao, orla è un marchio Cinese.. duro a morire.. non lo si recensisce perché è abbastanza "terribile" 🙂 ci sono marchi cinesi più validi come ad esempio Medeli o Echord.
@@Davideberti ah ecco! Pure questa Medeli l ho vista in giro e mi è sconosciuta! 😊
Grande maestro!!!
Un analisi davvero ricca che aiuta nella scelta del proprio strumento. Un fattore importante che hai accennato, ma che per molti risulta essere importante nella scelta del digitale rispetto all"acustico, è l'uscita cuffia che permette di utilizzare lo strumento anche nelle ore non permesse dalle regole condominiali. Per me, era una delle caratteristiche più importanti insieme alla tastiera. Nei test che ho fatto con delle cuffie molto regolari nella risposta in frequenza le differenze nella qualità sonora erano abissali! Inoltre le differenze erano ancora più marcate con le casse montate sullo strumento, quasi sempre di qualità discutibile. Insomma, alla fine ti devi accontentare, perché come dicevi tu, le aziende potrebbero fare un pianoforte digitale eccellente ma per ragioni legate al mercato e alla loro stessa sopravvivenza, è più importante presentare modelli nuovi che alla fine vendono sempre, rispetto ai costi enormi di sviluppo e produzione di un pianoforte digitale perfetto. Se sbagli investimenti sono guai perché le banche si accorgono immediatamente dai bilanci che gli indici più importanti sono negativi e quindi richiedono all'azienda di rientrare immediatamente dal fido concesso. Se in quel momento non hai la liquidità.......Quindi l'A.D. dice ne vale la pena? Certo che no! Ciao❤
Che analisi! Come darti torto, purtroppo.. 🙂
Grazie per l'analisi come sempre estremamente professionale. L'ultima frase mi ha spiazzato, però si sa che il piano acustico non lo batte nessuno. A questo punto, budget permettendo, non rimane che optare per un tradizionale con silent nativo.
Assolutamente! Budget permettendo ovviamente 🙂
Maestro Berti, sono diventato Berti addicted!
😄❤️
Bel video, come sempre
seguo ormai con tifo fanatico. la capacità di essere veri, che è essere sé stessi, è merce ormai introvabile (forse insopportabile). abbiamo bisogno di uomini così.
Che bel commento! Non so cosa rispondere 😊
Buonasera, vorrei sapere cosa ne pensa del Roland Lx 705, suono "a tempo perso' ( no musica classica). Grazie
Giovanni
@@GiovanniMaio-c8x Salve 🙂 ne ho parlato in qualche video.. è uno degli strumenti più irrealistici che abbia provato, però questo non significa che non sia valido o che non possa piacere ad altri... Però se suona per divertimento credo sia "inutile" acquistare il modello di punta 🙂
@@Davideberti grazie per la celere risposta, è vero suono per divertimento ma non vorrei nemmeno un giocattolino... grazie ancora.
Giovanni
Buongiorno maestro, dopo aver letto il tuo materiale ho visto che il Kaway CA 401 e il CA 49 hanno le stesse caratteristiche, sia come meccanica che come qualità del suono (Gran Coda SK-EX). Tuttavia a causa di spazio e di prezzo propenderei per il CA 49 (meno largo, meno alto e meno costoso dell'altro). Volevo sapere se c'è una significativa differenza tra i due strumenti e se per pochi centimetri e qualche euro in più mi conviene optare per il 401. Grazie
@@sergiogrimaldi2882 buongiorno.. non ricordo quale sia la diversità di prezzo tra i due ma se si trattasse di poco acquisterei il 401, anche fosse identico (lo è) soprattutto per un discorso di rivendibilita' futura (modello nuovo) 🙂
Grazie mille Davide, la prima volta che il GP310 viene messo in rapporto con un 'inferiore' Kawai CN201 Ora mi ha creato il dubbio, perche' la mia scelta oscillava tra il GP310 (che ho suonato) e i Kawai CA401 e CA501 (che non avuto modo di provare) che in paragone con il CN201 hanno sicuramente la potenza, e credo anche la meccanica? Cosa ne pensi, GP310 o Kawai401/501 particolarmente in rapporto a gamma dinamica, suono e stabilita' della tastiera? Grazie mille, i tuoi reviews sono molto accurati, congratulazioni e grazie ancora.
Ciao 🙂 allora, sul cn201 ho fatto una recensione dettagliata e lo reputo il miglior strumento intorno alle 1000 euro, la serie CA invece (che ha una meccanica totalmente diversa con tasti in legno a bilanciere) è un' altra cosa soprattutto come gestione di gamma dinamica e ovviamente stabilità.. il Casio rimane però (per le mie esigenze) migliore della serie CA per affidabilità e meccanica obiettivamente superiore, però credo che per scegliere andrebbero suonati entrambi. Ovviamente un Silent originale è un'altra cosa 🙂
Salve Maestro, cosa ne pensa dello stage piano Studiologic Numa piano X GT? La meccanica è Fatar con tasti in legno TP/400 Wood con 3 contatti, (doppio?) scappamento (e Aftertouch...). Inoltre leggevo anche dei pianoforti digitali Dexibell (in realtà abbastanza costosi). sembrerebbero ben costruiti. Grazie mille e complimenti per i contenuti sempre interessanti.
Salve Pasquale.. di quel poco che ho provato ne ho parlato in questo video all' inizio ruclips.net/video/lLmkliP5vYU/видео.htmlsi=fJOcYdwXk4qd-Ajk
@@Davideberti Grazi mille, ho approfondito con il video che mi hai suggerito e soprattutto con quello sul confronto tra (quasi) tutte le meccaniche. Se proprio dovessi scegliere un piano, visto che comunque vorrei riprendere a studiare un po', il Casio GP 310 è uno dei pianoforti che vorrei provare. Da tenere presente che ho studiato un bel po' in gioventù e avevo un verticale Petrof k115 che ho venduto. Ora non potrei più disturbare perché sto in un condominio dove mi farebbero problemi (suono la tromba e già ho avuto richiami tant'è che sono costretto a esercitarmi solo con una sordina...). Ho un piano digitale Casio Privia di parecchi anni e comunque mi consente ancora di studiare con tutti i suoi limiti ma meglio di niente. Grazie ancora.
Salve Maestro....finalmente sono riuscito a mettere le mani sulla meccanica di un Casio GP, anche se in versione 300 e non 310, e di un Kawai CA701. Confermo in pieno la tua disamina dei due DP: il primo meccanica più stabile e, come dire, "consistente" o più vicina all'acustico ma suoni purtroppo mediocri; la seconda meccanica buona ma un pò "leggera" come molte tastiere Kawai (compresa la mia MP10 che proprio per questo vorrei aggiornare) ma suoni di livello. Ho però una domanda: il GP300, usato e poco utilizzato, che ho provato, quando si abbassa il tasto si vede il legno vivo alla fine del tasto. E' normale o manca qualche cornice che copri quel vuoto alla fine del tasto che si crea quando si pigia il tasto stesso?
@@stefanobellotta3765 ciao, esatto 🙂 riguardo al legno, quando abbassi un tasto vedi il legno dei tasti limitrofi ma dovresti vederlo tutto, non solo alla fine del tasto.
@Davideberti grazie Maestro...puntuale come sempre.
Gentile Maestro, grazie per tanta passione e competenza ! Potrei chiederle una parola sulle caratteristiche di un pianoforte digitale "jazz oriented? Ogni tanto ne accenna...
Jazz oriented mi piace 🙂 mah diciamo che è più il pianoforte per un Classic oriented che dovrebbe avere certi requisiti.. comunque mediamente il jazzista (se suona in un trio o quartetto) potrebbe necessitare di un pianoforte che abbia un suono diretto e tagliente per poter emergere e tagliare le frequenze degli altri strumentisti.. per cui un un tipico pianoforte professionale da palco, che oltre ad avere questo tipo di suoni, permette anche una certa manipolazione del suono.. per un Pianista classico un simile pianoforte non andrebbe molto bene perché è troppo compresso.
In effetti la qualità della tastiera, unita all'affidabilità, per me, conta almeno per il 90% sulla decisione dell'acquisto. Per il suono oramai ci sono tanti VST fantastici che con un computer portatile ed un software, anche gratuito come Cakewalk, ti danno pure la possibilità di registrare e mixare le esecuzioni.
Esatto 🙂
Approfitto della sua disponibilità per chiederLe cosa ne pensa dei suoni di Pianoforte della Modartt Pianoteq 8, che non sono a campionamento ma a Modellazione Fisica? Nel sito ufficiale della Modartt si possono anche scaricare in prova gratuitamente, con ovviamente delle limitazioni.
🙂 la versione 8 è migliorata rispetto alla 7 e direi che per musica pop o jazz è molto valida ma per la classica, per quanto abbia una buona omogeneità, il timbro lascia a desiderare.. provi a scaricarla e mi dica cosa ne pensa 🙂
Maestro Berti, il kawai CA 401 mi risulta con la tastiera Grand feel Compact, per avere la Grand Feel lll occorre salire alla CA701. Ma alla fine, fuori dai denti e badando esclusivamente alla tastiera e non a tutti gli ammenicoli e persino al suono, cosa preferirebbe avere: casio gp310 o Kawai CA 401 ?
Un grandissimo saluto!
Ciao.. si si, ha la GF compact.. può essere che abbia avuto un lapsus.. eh alla fine ho preso il GP 310 🙂
Grazie maestro, è incredibile ma su youtube ci sono decine e decine di video sui pianoforti digitali di ogni marca, e tutti parlano del suono ( su youtube...!) e degli ingressi/ uscite, ma solo lei e in misura minore la youtuber americana Dariapiano (che suona uno yammy P525) approfondisce l'aspetto più importante in assoluto: la tastiera. Grazie per il suo lavoro prezioso!
Volevo dire P515
Grazie 🙂 Daiana l avevo sentita 2 anni fa per caso perché aveva un clp725 e non capivo come potesse suonarci ed effettivamente mi aveva confermato che si era pentita di aver venduto la serie 6.. se vuole il P515 ha il mio benestare 😄 ottimo!
Buonasera maestro, chiedo il suo aiuto per una cosa: ho 50 anni, ho studiato pianoforte da bambino arrivando al livello di un terzo anno. Adesso riuscirei a ricavarmi del tempo per riprendere gli studi. Possiedo già uno Schulze Pollmann verticale da studio che ho in taverna ma mi piacerebbe tenere un pianoforte digitale in salotto per suonare la sera. Il mio obiettivo sarebbe quello di arrivare a suonare almeno i pezzi del quinto anno. Per problemi di spazio mi serve uno strumento "slim". Che prodotto mi può consigliare sotto i mille euro? La serie CDP della Casio potrebbe bastare o meglio puntare direttamente ai modelli Privia? Oppure accetto suggerimenti anche per altri modelli. Grazie anticipato per la disponibilità e ancora complimenti per la sua preziosa opera di divulgazione.
@@massimobordignon5507 Salve Massimo.. lascio il link dove consiglio i pianoforti sotto le 1000 euro.. se dopo averlo visto ha ancora dubbi mi faccia sapere.
Buonasera Maestro, avrei bisogno di chiederLe un consiglio. Ho a casa un pianoforte verticale Kawai degli anni '80 ed il pianoforte digitale Yamaha P-515 (il vecchio modello, insomma) che utilizzo per studiare quando il regolamento di condominio non mi consente di suonare l'acustico. Avrei bisogno di un pianoforte da palco da utilizzare sia per un progetto musicale pop-rock che per studiare quando non sono a casa. Cosa mi consiglia di comprare? Il P-515 ha il mobile e non vorrei smontarlo e poi rimontarlo ogni volta; inoltre l'interfaccia non mi sembra adatta per un utilizzo live, non consentendo di modificare i suoni al volo durante l'esibizione (ad esempio per attivare degli effetti). Naturalmente ho bisogno di una tastiera con 88 tasti pesati e di buoni suoni di pianoforti acustici ed elettrici (e pure qualche sinth lead). Grazie in anticipo per l'attenzione e complimenti per i video che pubblica, sempre interessanti.
@@marcogaspari1974 ciao, grazie 🙂 purtroppo non sono preparato sui pianoforti da palco, soprattutto, come giustamente affermi, riguardo le caratteristiche specifiche di questi (es regolazioni in tempo Reale). Certamente il p515, per quanto valido meccanicamente non è proprio un pianoforte da palco (riguardo al supporto puoi comunque utilizzare un semplice stand di ferro a 2x quando vai in giro).. ci sono infatti modelli specifici di Marchi popolari (es Roland rd88) e marchi meno popolari ma siecializzati negli stage piano (studiologic, Dexibell etc) che però non ho mai approfondito se non a livello di meccaniche montate. Non so dunque consigliarti un modello particolare proprio perché non è il mio mondo quello degli stage piano.
@ Buonasera Maestro, limitando il discorso alle meccaniche, Lei preferirebbe la Kawai RH-3 (montata sul Nord Grand 2, forse migliorata), la Korg RH-3 (montata sul Korg Grandstage X), la Roland PHA-50 (montata sul Roland RD-2000) oppure la Yamaha NW-GH3 (montata sullo Yamaha CP-88)? I Dexibell montano meccaniche Fatar, che preferirei evitare. Grazie ancora per l'attenzione.
@@marcogaspari1974 farei le dovute distinzioni: rh3 Kawai o Korg sono meccaniche abbastanza leggere, molto veloci e reattive, con una stabilità media e di medio livello, mentre pha50 e gh3 NV sono abbastanza pesanti, meno reattive (soprattutto pha50) ma molto più stabili (soprattutto pha50) e di livello decisamente superiore. Al di là delle preferenze, a livello oggettivo Io metterei in 1ma posizione pha50, in seconda gh3 nvx (che sia "x" è importante per il doppio scappamento), in terza rh3 Korg e subito dopo kawai. Mio padre ha Roland rd2000 e devo dire che l abbinamento tra quella meccanica, quella generazione sonora e quei "decodificatori" hardware risulta fantastico.
@@Davideberti Buonasera Maestro, La ringrazio moltissimo. Cercherò di provare Roland RD-2000 e Yamaha CP-88 (che però, a differenza di P-515, non ha la simulazione del doppio scappamento) e vedere quale delle due mi piace di più. Grazie ancora e cordiali saluti.
Salve Maestro, dopo un po di rodaggio come ti trovi col Casio GP310? Ah...quali sono i tempi di accensione del Casio? Quanti secondi ci vogliono dall'accensione per iniziare a suonare? Grazie e buona musica
Salve 🙂 non ho mai contato i secondi ma credo tra i 10 e i 15. Non è un problema, a meno che non lo si accenda e spenga 10 volte al giorno 🙂. Devo dire che la risposta meccanica è migliore di come mi sembrava.. ho scoperto che il problema non è la meccanica ma il timbro che utilizzavo.. utilizzando gli altri timbri la risposta è notevolmente superiore, quindi sicuramente è un problema di velocity del mio timbro preferito. Per il resto rimango dell' idea che il punto debole sia il realismo timbrico e che qualche grammo in più di peso non guasterebbe ma la fantastica robustezza e stabilità (indispensabile per me ma non per tutti) compensi tutto.
Salve Maestro, alla fine come si era trovato in conclusione con il CN201?
Devo ricomprare un digitale di media grandezza e sostituire lo schifoso clp735 (di cui poi ho scoperto provandolo che la tastiera in legno del 745 e' piu' corposa e non floscia come nel 735, invece avevo letto il contrario!) ed ero indeciso tra il ydp165, il cn201 ed il casio ap710.
Il cn201 con i tasti neri che ballano ha problemi? E' migliore la meccanica cpme durezza, risposta dello ydp165?
Grazie e mi scusi ancora per il disturbo.
Ciao... perché hai acquistato la Grand touch S? 🤔 L avevo sconsigliata in tutti i video.. comunque, lascerei perdere il Casio perché la tastiera è un burro.. se vuoi una tastiera molto pesata e stabile Yamaha 165 ma a discapito del suono (a mio avviso molto brutto), se vuoi una meccanica abbastanza pesata e abbastanza stabile (via di mezzo tra clp e ydp) Kawai ma hai un bel suono. Devi scegliere cosa prediligi. Certo, Kawai ha il problemino dei tasti neri ma ti accorgi solo se fai esercizi particolari di indipendenza come tenere giù una nota e suonarne altre, altrimenti, studiando normalmente o suonando non ti dovresti accorgere o comunque non è un gran problema.
@@Davideberti La ringrazio Maestro per la pazienza!
Attualmente abbiamo davvero poco spazio in casa e dato che mi serve un digitale per una stanzetta per mia figlia (che suona al Conservatorio ed usa dei coda) che si "allena" anche con uno Yamaha P125 che risulta, mi creda, eccezionale per il suono Cf di default e con impostazione soft e poco riverbero, ha i tasti duri e buon ritorno, ma adesso con Beethoven e compagnia dopo 3 ANNI ! si sta sfasciando, volevo una alternativa buona.
Beh, piu' di un tasto contemporaneamente lo preme, per esempio Bach sinfonie a tre voci, studi vari, ecc.
Potrebbe far vedere a video cosa accade ai tasti neri?
@@Davideberti Mi scuso, ho rivisto il video incriminato e Lei fa vedere la problematica in dettaglio, mi perdoni!
Maestro, io sono diplomato in clarinetto che purtroppo non ne ho fatto una professione ma il pianoforte mi ha sempre affascinato , e’ da un po’ di tempo che mi dedico allo studio del Beyer con un video corso online e ora che sono in pensione mi dedico 4/5 ore/giorno allo studio. Io ho un Yamaha Clavinova CLP-625 fisso , a me non interessa la fedeltà del suono ma quello della tastiera più somigliante possibile agli acustici cosa mi consiglia ?
@@maurozanetti1405 buongiorno e complimenti.. mi spiace che stia usando il beyer e stia facendo da autodidatta.. il mio consiglio è di tenere il suo clavinova che va benissimo anche come tastiera e di investire nelle lezioni private.. vedrà come tutto cambierà.. studierà meno della metà del tempo, imparerà a velocità doppia e avrà uno stimolo e una soddisfazione infinitamente maggiori 🙂
@@Davideberti Grazie , essendo in pensione da poco avevo già in programma di andare a lezione privatamente iniziando a settembre.Non so se in una scuola privata o da un insegnante del nostro Liceo Musicale di’ Forlì. Grazie mille 🙏
Salve Maestro, perdona se riprendo l'argomento della scelta del piano a distanza di tempo. Peraltro ci tenevo a evidenziare come i tuoi video hanno meritatamente varcato i confini nazionali e sono ormai a buon ragione patrimonio di forum internazionali di pianisti molto seguiti. Ma bando ai complimenti (comunque dovuti), ti sei mai imbattuto nei piani della serie Aures della Kawai (K300, K500) o della Yamaha Transacoustic? se si cosa ne pensi? sono semplicemente dei silent o hanno un valore in più? Grazie ancora
@@stefanobellotta3765 ciao Stefano, non sapevo di questa Intercontinentalita' 😮 bene! Riguardo ai pianoforti citati non li ho mai provati ma sentiti.. si tratta di pianoforti Silent con la possibilità di sentire il suono digitale anche attraverso la tavola armonica così come avviene con l ibrido Kawai nv5.. insomma una sorta di tradizionale più ibrido. L unico vantaggio rispetto ad un Silent (che in tale modalità si sente solo in cuffia), è quello di poter sentire dalla tavola armonica i suoni digitali e di abbinarli al suono tradizionale.
Io alla fine ho optato per un silent nativo (Kawai K300 ATX4)..perché non mi andava di spendere 3000 euro per un digitale. Cioè, o spendevo al massimo 1000 euro (o poco più) o la cifra diveniva di un ordine di grandezza che mi spingeva a fare piuttosto un sacrificio in più per avere (anche) un pianoforte acustico..
Queste sono le scelte giuste che mi rendono davvero felice.. bravo!
Mi sa che andro' anch'io in questa direzione se posso, ogni volta che metto le mani su un pianoforte acustico anche il piu' 'scrauso' mi rendo conto dei limiti del digitale. Forse mi prendo il Kawai CN201 magari usato se lo trovo e poi mi prendo un silent nativo quando ho deciso dove andare ad abitare lol
leggo spesso di vst e di computer da collegare... ma ci dimentica sempre di dire che non basta avere il software ed il pc... senza una scheda audio a bassa latenza non si fa nulla
Sai che ora sto utilizzando una Scarlett solo ma non cambia nulla rispetto a quella interna del PC standard? Probabilmente è più questione di processore oppure bisogna puntare più in alto.
Io per questioni di spazio e di moglie 🥶 sono costretto a una tastiera 61 tasti,Mi toccherà divorziare.
Aia! 😄
ottima scusa la creativita' prevale su tutto!
....Min 29.01😂sì, ho capito, fallo su un pianoforte normale 😅😂😅😂 mito assoluto!😂
😁